Unione della Romagna Faentina - martedì, 19 novembre 2019

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Unione della Romagna Faentina - martedì, 19 novembre 2019
Unione della Romagna Faentina
   martedì, 19 novembre 2019
Unione della Romagna Faentina - martedì, 19 novembre 2019
Unione della Romagna Faentina
                                                   martedì, 19 novembre 2019

Prime Pagine

 19/11/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna                                        4
 Prima pagina del 19/11/2019
 19/11/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                                             5
 Prima pagina del 19/11/2019
 19/11/2019   Il Sole 24 Ore                                                                      6
 Prima pagina del 19/11/2019
 19/11/2019   Italia Oggi                                                                         7
 Prima pagina del 19/11/2019

Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

 19/11/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                                  8
 Prima pagina Faenza Lugo
 19/11/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49                                        9
 Nomi funzionali, i soprannomi di una volta
 19/11/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50                                        10
 Sarti, nuova casa e trasloco a suon di musica
 19/11/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50                                        11
 «Il turismo e l' economia cittadina viaggiano alto grazie alla ceramica»
 19/11/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50                                        12
 Solarolo, rivoluzione rifiuti: al via la raccolta porta a porta integrale
 19/11/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51                                        13
 «I lavori alla Brisighellese hanno indebolito le radici»
 19/11/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51                                        14
 Il welfare aziendale a Palazzo Naldi
 19/11/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51                                        15
 Danni da maltempo, tiglio centenario a terra: abbattuta una cancellata
 19/11/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 62                                        16
 «Non possiamo partire ogni volta con l' handicap»

 19/11/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 63                                        17
 La Fenix si rilancia nella corsa playoff

Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

 19/11/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 8                                    18
 «Per le aree naturali della Romagna serve un parco regionale»
 19/11/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37                  MICHELE DONATI   19
 Scuola di musica Sarti, al via le lezioni nelle nuove aule degli ex Salesiani

 19/11/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37                                   20
 Nidi, rette scontate a novembre grazie ai finanziamenti regionali

 19/11/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37                                   21
 Immagini dal mondo all' Uoei Si riparte da Ghana, Togo e Benin
Unione della Romagna Faentina - martedì, 19 novembre 2019
19/11/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38                                                 22
 Paura per due coniugi intossicati in casa dal monossido di carbonio a Castel Bolognese
 19/11/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38                            MICHELE DONATI       23
 Turismo, la ceramica ha portato più di due milioni e mezzo di euro
 19/11/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38                                                 24
 Mei presenta il manifesto degli Stati generali della musica emergente
 19/11/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 22                             VALERIO ROILA       25
 Rekico abbonata ai 10' di ritardo Bruni: «In questo periodo va così»
 19/11/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 27                                                 26
 La battaglia di Cesena alla fine premia Faenza

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 19/11/2019   Il Sole 24 Ore Pagina 32                                                      Gian Paolo Tosoni   27
 Adeguamenti automatici per le rendite dei terreni
 19/11/2019   Italia Oggi Pagina 32                                                                             29
 Subappalto, limitazioni introdotte caso per caso
 19/11/2019   Italia Oggi Pagina 32                                                       MICHELE DAMIANI       30
 Per i droni assicurazione obbligatoria
 19/11/2019   Italia Oggi Pagina 32                                                       MATTEO BARBERO        31
 Debiti, verifica in 2 step
 19/11/2019   Italia Oggi Pagina 32                                                       MICHELE DAMIANI       33
 I comuni a scuola di social
 19/11/2019   Italia Oggi Pagina 41                                                          CARLO FORTE        34
 Contratto, scuola penalizzata
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[ § 1 § ]

     martedì 19 novembre 2019
                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna

                                      Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 4
Unione della Romagna Faentina - martedì, 19 novembre 2019
[ § 2 § ]

            martedì 19 novembre 2019
                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

                                            Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 5
Unione della Romagna Faentina - martedì, 19 novembre 2019
[ § 3 § ]

            martedì 19 novembre 2019
                                                       Il Sole 24 Ore

                                       Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 6
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[ § 4 § ]

            martedì 19 novembre 2019
                                                          Italia Oggi

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[ § 1 5 0 1 9 1 3 3 § ]

                          martedì 19 novembre 2019

                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Prima pagina Faenza Lugo

                          Prima pagina Faenza Lugo

                                                      Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 8
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[ § 1 5 0 1 9 1 3 4 § ]

                          martedì 19 novembre 2019
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                                                            Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          La storia

                          Nomi funzionali, i soprannomi di una volta

                          Beppe Sangiorgi In Romagna, a metà strada tra i nomi e i soprannomi c'
                          erano un tempo i nomi funzionali. Quei nomi che costituivano una variante
                          dell' originale (anche in modo accrescitivo o diminutivo) per distinguerlo
                          da altri omonimi. Il maggior numero di tali pronomi riguardano Giuseppe e
                          Maria, in passato i nomi più diffusi. Così che per Giuseppe troviamo:
                          Jusëf, Jusafì,Jusafein, Jusafèt, Jusafôn, Pipèt, Fafita, Fita, Fino, Finèt,
                          Fapì, Jafnein, Jafin, Jaf, Jufì, Jufin, Fafin, Fafôn, Fafo, Pino, Pinein,
                          Pepino, Pipinein, Pinazin, Pipôn. Per Maria invece, nome che poteva
                          essere presente anche due o tre volte in una famiglia contadina, abbiamo:
                          Marèja, Marijna, Marianina, Mariulì, Marianâza, Marièta, Mariola, Mariù,
                          Marioccia, Marilù, Marilina e Mariulina.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 9
Unione della Romagna Faentina - martedì, 19 novembre 2019
[ § 1 5 0 1 9 1 1 6 § ]

                          martedì 19 novembre 2019
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                                                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Sarti, nuova casa e trasloco a suon di musica
                          Un lungo corteo con tanto di strumenti ha accompagnato gli alunni lungo via Santa Maria dell' Angelo verso la sede
                          dell' ex Salesiani

                          Un lungo corteo musicale da via Santa Maria dell' Angelo all' ex
                          complesso dei Salesiani ha accompagnato il trasloco della Sarti. Dopo un
                          anno di lavori la scuola musicale ha cambiato casa. Già da ieri i primi
                          studenti hanno iniziato le lezioni. La nuova sede trova posto nel corpo all'
                          interno degli ex Salesiani che una volta ospitava l' ex oratorio e in anni più
                          recenti il corso universitario di medicina per infermieri e fisioterapisti.
                          Dopo il trasferimento di quest' ultimo, quegli spazi si sono resi disponibili.
                          La Sarti oggi si sviluppa su due livelli, per un totale di 1. 800 metri
                          quadrati, ed è stato sottoposto a ristrutturazione e all' adeguamento alle
                          norme antisismiche. Le aule a disposizione degli allievi sono 20; a queste
                          si aggiungono quelle polivalenti, l' aula per gli insegnanti, lo studio di
                          registrazione, cinque spazi per altre attività, un archivio, la biblioteca e un'
                          aula tecnologica in collaborazione con l' università di Bologna dove si
                          potrà simulare l' acustica in 3D di alcuni dei migliori teatri nel mondo. «La
                          Sarti - ha detto il vicesindaco Massimo Isola - potrà contare su un
                          ambiente modernissimo. La pazienza di studenti e famiglie è stata
                          premiata, e ora potranno contare su un luogo comodo e funzionale».
                          «Malgrado la nuova sede fosse stata sottoposta qualche anno addietro a
                          un intervento di ristrutturazione - ha invece sottolineato Andrea Fabbri,
                          presidente di Faventia Sales -, ci siamo trovati di fronte a lavori
                          inaspettati. Siamo però contenti di essere arrivati in fondo e vedere ancora uno spazio di questo complesso ritornare
                          a nuova vita». «In questo momento - ha invece detto Luciano Casmiro della Pescarini - abbiamo 346 allievi e 36
                          insegnanti per 26 corsi. Questo luogo non sarà solo scuola di musica locale, ma punto di riferimento con eventi che
                          porteranno allievi e musicisti anche da altre scuole». «La nostra scuola - ha concluso Donato D' Antonio, direttore
                          della Sarti -, è un istituto di respiro internazionale, sia per progetti che già portavamo avanti ma anche perché in
                          questa nuova sede contiamo su spazi creati appositamente e attrezzature che solo fondazioni o conservatori musicali
                          hanno. Da gennaio poi faremo parte del percorso di formazione lanciato dalla Fondazione Toscanini che porterà a
                          Faenza 50 musicisti da tutta Italia». Il costo della nuova sede sfiora il milione di euro, reperito attraverso un mutuo.
                          Oltre ai locali per la scuola di musica Sarti e la sede della segreteria della Pescarini, lo stabile ospiterà anche alcuni
                          corsi della scuola di disegno Minardi. Alcuni locali della vecchia Sarti invece entreranno nel circuito dell'
                          associazionismo locale. L' inaugurazione della scuola di musica Sarti è in programma sabato 30 dalle 16.30. Durante
                          il pomeriggio, dopo i saluti istituzionali, ci sarà una visita ai nuovi locali con un percorso musicale; alle 18 il brindisi d'
                          augurio. Antonio Veca.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 10
[ § 1 5 0 1 9 1 1 3 § ]

                          martedì 19 novembre 2019
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                                                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Il turismo e l' economia cittadina viaggiano alto grazie alla ceramica»
                          Lo certifica uno studio sui flussi dei visitatori relativo al 2018 Isola: «Argillà e Mic, impennata a livello di numeri»

                          «La ceramica volàno dell' economia faentina». A certificarlo è uno studio
                          sui flussi turistici relativo al 2018. Il dato approfondito è quello relativo all'
                          interesse turistico per la ceramica. A illustrare i dati è stato Massimo
                          Feruzzi dell' agenzia Jfc che ha eseguito lo studio. «Nel 2018 le presenze
                          turistiche in città sono state 267mila - dice -; il 21% è legato alla cultura,
                          ceramica compresa. Gli eventi legati alla ceramica hanno generato una
                          ricaduta sul territorio di 2.746 milioni di euro, dato secondo solo al
                          turismo legato al tempo libero (4,5milioni). Interessante poi il dato di
                          quanto mediamente un turista della ceramica 'pesa' sull' economia locale.
                          Se la media è di 86 euro, chi arriva in città per 'motivi ceramici' spende
                          116 euro. Facendo un focus su Argillà 2018, il 97% delle strutture recettive
                          erano occupate, il 46% visitatori erano stranieri e 8 su 10 mai stati a
                          Faenza. Infine le attività hanno registrato incrementi di fatturato del 45%».
                          «Il turismo ha fatto irruzione a Faenza - ha commentato l' assessore
                          regionale Andrea Corsini -, un risultato al quale siamo arrivati riuscendo a
                          fare dialogare la cultura con l' economia e il turismo. A Faenza poi è stato
                          fatto un lavoro straordinario, anche a livello politico, impossibile se le
                          amministrazioni non ci avessero creduto». «Argillà - ha invece detto il
                          vicesindaco Massimo Isola - ha visto triplicare il pubblico rispetto alla
                          prima edizione. Lo stesso Mic negli anni ha studiato un percorso con i
                          numeri della didattica che si sono impennati e proponendo mostre di qualità che però attirino pubblico. E i numeri ci
                          stanno dando ragione».

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 11
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                          martedì 19 novembre 2019
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                                                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Solarolo, rivoluzione rifiuti: al via la raccolta porta a porta integrale

                          È partito ieri nel forese e nella zona artigianale di Solarolo il sistema di
                          raccolta dei rifiuti 'porta a porta' integrale. Le utenze coinvolte sono circa
                          600, di queste 49 non sono domestiche. In buona sostanza già da ieri tutti
                          i rifiuti in quelle due zone della cittadina tra il lughese e il faentino verranno
                          ritirati direttamente dai domicili. Al tempo stesso il gestore incaricato della
                          raccolta ha iniziato a ritirare dalle strade i contenitori. Il nuovo sistema di
                          raccolta si pone l' obiettivo di raggiungere, nel Comune di Solarolo entro il
                          2020, il 79% di raccolta differenziata, che a fine 2018 era appena del
                          38,74%. Per avvicinare i residenti alla novità, Hera ha iniziato una serie di
                          momenti di informazione. Ad affiancare gli appuntamenti serali che si
                          sono svolti nei giorni scorsi ci sono poi gli 'Info point' che saranno a
                          disposizione fino al 23 novembre. Oltre alla stazione ecologica, per
                          offrire un maggiore servizio ai cittadini, in occasione del mercato cittadino
                          saranno allestiti punti informativi e di distribuzione kit dove verranno
                          consegnati gratuitamente i contenitori per la raccolta differenziata e tutto il
                          materiali informativo per adeguarsi al meglio al servizio di conferimento
                          'porta a porta', rivolti principalmente alle utenze domestiche, a
                          disposizione dei residenti nelle giornate di giovedì 21 e sabato 23
                          novembre dalle 8.30 alle 13 in Piazza Gonzaga. Hera fa sapere che chi
                          non fosse ancora in possesso del kit, distribuito a domicilio alle singole
                          utenze, potrà quindi ritirarlo in occasione di questi appuntamenti. Il kit sarà consegnato solo al titolare della posizione
                          contributiva, la Tari, o suo delegato, in possesso della bolletta Tari o del coupon lasciato in buchetta in caso di
                          assenza al momento della consegna dei kit per la raccolta differenziata. Presso la stazione ecologica di via Roma a
                          Solarolo, oltre al ritiro del kit, è possibile, per chi dispone di in un giardino di almeno 40 metri quadri, ritirare anche la
                          compostiera, che consente di trasformare il rifiuto organico in terriccio per migliorare la fertilità del terreno. La
                          stazione ecologica di via Roma è aperta tutte le mattine dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12.30 e il martedì, giovedì e
                          sabato dalle 15 alle 18.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 12
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                          martedì 19 novembre 2019
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                                                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «I lavori alla Brisighellese hanno indebolito le radici»
                          Il tecnico arboricoltore Stefano Tedioli analizza le cause della caduta del grande pino di Errano: «Aveva circa 130
                          anni, ma ha subito tanti 'stress'»

                          Nella notte di sabato uno dei grossi pini domestici monumentali di Errano,
                          a causa del maltempo, si è schiantato al suolo. Non è un episodio
                          sporadico. Infatti già in passato altri pini, che peraltro sono tutelati dalla
                          sovrintendenza ai beni paesaggistici e architettonici, erano caduti, vuoi
                          per forti piogge che per nevicate abbondanti. Per quanto quella sfilza di
                          alberi sia bella a vedersi e offrano agli automobilisti un' idea di
                          maestosità, in realtà gli schianti al suolo danno la vera percezione della
                          loro fragilità. Ne abbiamo parlato con Stefano Tedioli, tecnico
                          arboricoltore molto impegnato sul territorio e profondo conoscitore della
                          materia. «L' ultimo pino abbattutosi al suolo - spiega Tedioli - aveva un'
                          età di circa 130 anni per un' altezza di circa 25 metri. Al di là del
                          maltempo, è innegabile che quell' albero, come altri nella stessa zona,
                          lungo il corso della sua vita ha dovuto sopportare diversi 'stress'. La
                          realizzazione della strada provinciale brisighellese, la lavorazione del
                          terreno nel quale si trovava, che una volta veniva fatta con mezzi più
                          'naturali' mentre dagli anni '60 inevitabilmente viene portata a termine con
                          mezzi meccanici che ha portato a un costipamento e poi sicuramente uno
                          stress dovuto alla realizzazione della pista ciclabile. Li ho volutamente
                          elencati in quest' ordine perchè in un modo o nell' altro questi tre fattori
                          hanno determinato un impatto molto importante per l' apparato radicale
                          del pino che però va detto è uno dei più possenti nel mondo degli alberi. In particolare la realizzazione della strada
                          brisighellese al lato dei pini ha determinato un danno all' apparato radicale». «C' è da sottolineare - continua il tecnico
                          arboricoltore -, che i luoghi più appropriati dove i pini possono crescere senza problemi sono le pietraie. Le arature
                          meccaniche dei campi attorno hanno contribuito a destrutturare le radici dell' albero ma anche il calpestio attorno all'
                          albero ha portato a una impermeabilizzazione innaturale del terreno con una conseguente asfissia che ha danneggiato
                          l' apparato radicale. Infatti le radici di quelle piante hanno bisogno di estendersi anche fuori terra. Tutto lo stress
                          accumulato per quei tre fattore hanno indebolito la pianta e in particolar modo l' apparato radicale. Noi tecnici da
                          chiediamo, e siamo supportati dalle istituzioni locali, che i proprietari effettuino maggiori controlli sulle piante prima di
                          eventi così impattanti». In effetti il servizio ambiente e giardini del Comune da tempo ha avviato una campagna di
                          sensibilizzazione anche nei confronti dei proprietari dei terreni nei quali i pini domestici si trovano per una maggiore
                          manutenzione. Non ultimo da segnalare che ogni qual volta uno dei grossi pini di Errano cade al suolo è come un
                          colpo al cuore per i residenti della zona che a quegli alberi sono molto legati perché caratterizzano quell' area tanto
                          che anche domenica c' è stata una sorta di processione a vedere quel colosso caduto. Antonio Veca ©
                          RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 13
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                          martedì 19 novembre 2019
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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          INCONTRO

                          Il welfare aziendale a Palazzo Naldi
                          Pomeriggio rivolto ad aziende di servizi, turismo o commercio

                          Oggi alle 14.30 nella sala polivalente di Palazzo Naldi è in programma un
                          incontro aperto alle aziende del territorio. L' obiettivo sarà quello di
                          analizzare le potenzialità del welfare aziendale. Altro aspetto sul quale si
                          indagherà è il legame tra le nuove politiche retributive e il territorio. Le
                          politiche di welfare possono infatti essere spese in diverse realtà locali,
                          come negozi e strutture sanitarie senza che la cosa ricada per chi lo
                          incassa. L' incontro è rivolto ad aziende con dipendenti o con
                          amministratori che possono attivare piani di welfare aziendale, collegati
                          ad obiettivi di produttività, efficienza e competitività, ma anche ad
                          aziende dei settori del commercio, del turismo e dei servizi alla persona
                          (benessere, viaggi, salute, educazione, assicurazioni, cura degli anziani)
                          che possono entrare nel circuito di incasso del welfare. Partecipazione
                          gratuita.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 14
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                          martedì 19 novembre 2019
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                                                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Danni da maltempo, tiglio centenario a terra: abbattuta una cancellata
                          È l' unica 'vittima' dell' ultimo periodo di brutto tempo, sarà sostituito. E nel sottopasso di via Carchidio rischia un
                          ciclista

                          È un tiglio centenario di via Oberdan la sola vittima nel centro urbano dell'
                          ondata di maltempo che ha flagellato l' Italia, facendo rivivere in varie parti
                          del paese lo spettro delle alluvioni del 1966. L' albero - parte delle varie
                          decine che abbracciano il parco Bucci su diversi lati - è rovinato addosso
                          alla cancellata che delimita la più importante area verde cittadina nella
                          tarda serata di domenica. Un crollo che ha lasciato sorpresi i tecnici
                          comunali. «Eravamo a conoscenza di come molti di quei tigli
                          presentassero delle carie interne dovute a capitozzature subite in passato
                          - spiegano da palazzo Manfredi -, e proprio per questo le loro chiome
                          erano state ridotte di circa un terzo. Non pensavamo che uno di loro
                          potesse crollare». A essergli fatale è stata presumibilmente una serie di
                          concause: lo stato di salute non ottimale unito alle raffiche di vento e a un
                          terreno impregnato d' acqua non in grado di opporre resistenza. Non è il
                          primo tiglio a crollare in via Oberdan: pochi anni fa uno aveva fatto la
                          stessa fine. «Altri erano stati abbattuti in quanto giudicati pericolosi.
                          Effettueremo ulteriori analisi sull' apparato radicale di queste piante.
                          Dobbiamo però evidenziare che dei 35mila alberi del territorio comunale
                          sono rovinati al suolo solo questo tiglio e un pino a Errano». Già nella
                          giornata di ieri il tiglio è stato rimosso, mentre per conoscere il destino
                          della cancellata occorrerà attendere il pronunciamento dei fabbri, che
                          chiariranno se potrà essere sistemata o andrà in tutto o in parte sostituita. Proprio per questo, al momento, è difficile
                          fare una stima dei danni. Il punto in cui la palizzata è stata danneggiata per una decina di metri è stato comunque
                          nuovamente chiuso. L' albero crollato dovrebbe poi essere sostituito in un secondo momento. Sul fronte del timore
                          per eventuali allagamenti, invece, non si sono registrate segnalazioni di rilievo. Come sempre, in questi casi, ad
                          essere maggiormente attenzionati sono i sottopassi che collegano il centro alla parte di città a nord della ferrovia, in
                          particolare quelli di via Medaglie d' Oro, via Risorgimento e via Boaria, nessuno dei quali, spiegano del Comune, ha
                          visto l' accumularsi di acqua in maniera pericolosa. Il Centro operativo comunale nei momenti di più intenso maltempo
                          ha monitorato la situazione anche dislocando dei propri uomini nei punti giudicati più critici. Qualche difficoltà in più
                          nel sottopasso ciclabile che da via Carchidio conduce in via Santa Lucia: qui un ciclista si è ritrovato a pedalare in
                          trenta centimetri d' acqua, uscendo però incolume dalla 'traversata'. Filippo Donati.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 15
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                          martedì 19 novembre 2019
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                          «Non possiamo partire ogni volta con l' handicap»
                          Bruni, capitano della Rekico, evidenzia il ripetersi degli stessi errori: «In molte gare iniziamo male e ci troviamo
                          subito con tanti punti da recuperare»

                          Per descrivere le prime 9 giornate di campionato della Rekico, basta
                          citare il famoso proverbio 'errare è umano, ma perseverare è diabolico'.
                          Ed è proprio il ripetersi dei soliti errori che sta frenando i faentini, ma se
                          fino a qualche settimana fa i rimpianti riguardavano la mancata
                          concentrazione nei finali di gara punto a punto, ora il problema è l'
                          approccio alla partita, troppo blando da un paio di gare. Le false partenze
                          stanno facendo sfuggire punti pesanti e infatti la Rekico è in zona playout:
                          ovviamente c' è tutto il tempo per rimediare, ma è arrivato il momento di
                          cambiare atteggiamento. Anche con Ozzano un black out nei primi minuti
                          dopo l' 8-2 iniziale è costato caro, perché i Raggisolaris si sono trovati
                          sotto di 15 punti: un gap poi colmato, ma gli sforzi non hanno permesso
                          di restare lucidi fino alla sirena finale. Morale: altri due punti inseriti alla
                          voce 'rimpianti' in questo avvio di stagione ricco di alti e bassi. «Il
                          rammarico maggiore è che non abbiamo provato a vincere, ma provato a
                          rimediare - sottolinea il play Giovanni Bruni, capitano della Rekico - Non
                          si può sempre partire con una decina di punti da recuperare, perché poi i
                          cali di tensione costano caro. Una palla persa e un antisportivo ci hanno
                          fatto subire 5 punti, ma se ci fossimo giocati la partita sempre punto a
                          punto, tutto ciò sarebbe passato in secondo piano. Mi dispiace per la
                          sconfitta, perché è un periodo che le cose vanno in questa maniera e
                          speriamo che il lavoro prima o poi paghi, dato che in allenamento nessuno molla mai di un centimetro». Il problema è
                          la mancanza di serenità del gruppo che appena aggredito soffre e inizia a perdere palloni, mostrando anche
                          nervosismo: era successo a Cesena e a Civitanova e domenica con Ozzano. «Essendo una squadra giovane stiamo
                          pagando l' inesperienza e il fatto che troviamo avversari tosti che partono col piede giusto, mentre noi
                          inspiegabilmente entriamo in campo contratti. Sotto questo aspetto dobbiamo migliorare, anche perché le qualità non
                          ci mancano come dimostra la rimonta che ci ha portati a condurre dopo essere stati sotto di 15 punti. Già da
                          domenica a Rimini vogliamo rialzare la testa». l.d.f.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 16
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                          martedì 19 novembre 2019
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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          VOLLEY B2 DONNE

                          La Fenix si rilancia nella corsa playoff
                          Con un' ottima prova di squadra battuto in 3 set il Cartoceto

                          Fenix 3 Cartoceto 0 (25-21, 25-17, 25-16) FAENZA: Tomat 10, Casini 15,
                          Melandri ne, Alberti 5, Gorini, Guardigli E., Guardigli L. 6, Grillini 6,
                          Emiliani ne, Baravelli 7, Maines, Galetti (L1), Martelli (L2). All: Serattini.
                          Con una grande prova di squadra, la Fenix supera 3-0 il Cartoceto
                          rilanciandosi nella corsa playoff. Le faentine entrano in campo col giusto
                          atteggiamento, non perdendo mai concentrazione nel combattuto primo
                          set, vinto 25-21 grazie all' allungo finale. Emozioni anche nel secondo,
                          fino a quando le padrone di casa vanno in fuga sul 16-10, gestendo poi il
                          vantaggio. L' inerzia passa così nelle mani della Fenix, brava a
                          comandare sempre i giochi in un terzo set a senso unico. Domenica alle
                          18 le faentine giocheranno in casa del Vtb Bologna, con cui è appaiata in
                          classifica al quinto posto.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 17
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                          martedì 19 novembre 2019
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                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          IL DIBATTITO SULLA VALLE DELLA CANNA

                          «Per le aree naturali della Romagna serve un parco regionale»
                          La visione del Pri: «Vengano gestite come gli altri 14 esistenti da un ente istituito per le nostre oasi»

                          RAVVENNA «La storia dei pinaroli, dei salinari, culture abbandonate a cui
                          il Parco del Delta non ha saputo (o non ha voluto?) dare spazio. Solo l'
                          anguilla di Comacchio». Questo lo spietato resoconto da parte del
                          vicesindaco Eugenio Fusignani che mette un punto fermo ed esplicita la
                          posizione del Pri sulla discussione che anima la politica ravennate all'
                          indomani della strage di anatidi avvenuta nella Valle della Canna. Il
                          rappresentante repubblicano ribadisce pertanto la sua posizione, che mira
                          alla nascita di «un parco che possa diventare in primis senso di
                          appartenenza, ridando alle pinete, alle valli e alle saline il valore che
                          avevano un tempo e che, se ci pensiamo, da quando è stato istituito il
                          Parco del Delta del Po, hanno perso e non solo a livello locale». In una
                          lettera aperta, Fusignani ripercorre i passaggi che hanno portato alla
                          nascita dell' istituzione di tutela ambientale. Con un' analisi che mira a
                          sottolineare come la Romagna sia stata «divisa» in due differenti Enti
                          parco «La Romagna storica, geografica e biogeografica (come sempre
                          accade, divide et impera) è stata divisa in due parti: Ravenna, Cervia e l'
                          Unione della Bassa Romagna sono state messe con Ferrara e, quindi,
                          con l' Ente Delta del Po; il Circondario Imolese, l' Unione della Romagna
                          Faentina, la Provincia di Forlì -Cesena e la Provincia di Rimini sono stati
                          affidati all' Ente Romagna». Nel disegno di Fusignani, pertanto non c' è la
                          volontà di far nascere «un parco intercomunale o un parco provinciale»,
                          ma l' istituzione che il Pri ha in mente avrebbe il rango di «un parco
                          regionale come gli altri 14 esistenti in Emilia-Romagna, gestito da uno dei
                          cinque Enti che già gestiscono gli altri parchi regionali, con la stessa
                          dignità e le stesse risorse. Però, con maggiore attenzione, garantita da un
                          Ente istituito per occuparsi delle aree naturali della Romagna, il cui personale conosce perfettamente quei territori». E
                          quel parco, che unirebbe la Romagna anche in senso naturalistico si potrebbe avvalere «di un più adeguato
                          coinvolgimento dell' Università il cui trentennale corso in Scienze Ambientali, che ha sede proprio qui a Ravenna,
                          rappresenta una delle eccellenze scientifiche più alte e qualificate a livello europeo». E dal punto divi sta della
                          governance «l' Ente Romagna verrebbe ad aggiungere ai cinque componenti il Comitato Esecutivo (un rappresentante
                          della Provincia di Ravenna, uno della Provincia di Forlì -Cesena, uno della Provincia di Rimini, uno della Città
                          Metropolitana di Bologna per la parte imolese, uno dei Comuni del Parco della Vena del Gesso Romagnola) un
                          rappresentante dei Comuni del Parco delle Valli e Pinete». Questo secondo il vice sindaco porterebbe vantaggi «sulla
                          comunicazione e della percezione del Parco verso i turisti e i cittadini», visto il rinnovato dal senso di appartenenza,
                          "oggi assente».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 18
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                          martedì 19 novembre 2019
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                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          TRASLOCO TERMINATO

                          Scuola di musica Sarti, al via le lezioni nelle nuove aule degli ex Salesiani
                          Inaugurazione ufficiale in programma sabato 30. Il coordinatore d' Antonio: «Uno spazio di livello europeo»

                                                                                                                               MICHELE DONATI
                          FAENZA Una piccola parte di cantiere è ancora da terminare, mancano
                          alcune finiture, ma tutto è a norma e ieri sono partite le prime lezioni: la
                          Scuola Comunale di musica Sarti si è finalmente trasferita nella nuova
                          sede, ricavata dal recupero degli spazi dell' oratorio nel complesso ex
                          Salesiani. L' inaugurazione ufficiale è fissata per sabato 30 novembre,
                          alle 16.30. NUOVE AULE DIDATTICHE «Un intervento tra i più
                          impegnativi che abbiamo sostenuto - afferma Andrea Fabbri, presidente
                          di Faventia Sales -per un investimento di quasi un milione di euro». I
                          lavori, andati avanti quasi per un anno, sono stati seguiti dallo Studio
                          Bartoletti Cicognani e hanno portato alla realizzazione di venti aule
                          didattiche, uno studio di registrazione, cinque aule per le diverse attività,
                          un' aula per saggi, un' aula archivio, un' aula tecnologica in collaborazione
                          con l' Università di Bologna, un' aula insegnanti, un' aula biblioteca, un
                          deposito strumenti e un' area ristoro, oltre all' area segreteria e direzione
                          per un totale di circa 1.800 metri quadrati. «Si è trattato di un progetto
                          difficile - spiega l' architetto Luigi Cicognani - poiché bisognava
                          mantenere l' equilibrio tra modernità e tradi zione, visto che tra l' altro l'
                          immobile è vincolato dalla Soprintendenza. La ristrutturazione strutturale è
                          stata la parte più impegnativa, con interventi pesanti. Tutto l' edificio è
                          stato controventato da elementi in ferro e sono stati rifatti gli impianti».
                          Nella nuova collocazione della scuola troveranno spazio i corsi della
                          scuola di disegno Tommaso Minardi, gestito come la Sarti dalla Scuola
                          Arti e mestieri Angelo Pescarini: «In questa sede - chiosa Luciano
                          Casmiro, direttore della Pescarini -saremo perfettamente allineati anche
                          sotto il profilo della sicurezza sia per gli studenti che per i docenti: alla
                          Sarti lavorano 36 insegnanti per 26 corsi, mentre gli allievi sono 346, di cui 145 sotto i 14 anni». SPAZI ADEGUATI
                          Grande soddisfazione anche per Donato D' Antonio, che ricopre il ruolo di coordinatore della scuola: «Riceviamo uno
                          spazio di livello europeo, pronto per ospitare didattica ed iniziative di valenza internazionale. Sottolineo in particolare
                          che disporremo finalmente di un' aula biblioteca, oltre che di un' aula multimediale in collaborazione con l' Università di
                          Bologna: un' eccellenza in grado di riprodurre l' acustica delle diverse sale da concerto mondiali, che sarà a
                          disposizione di studiosi e docenti». «Il trasferimento - conclude il vicesindaco Massimo Isola - rende operativo l'
                          ingresso della Sarti nel XXI° secolo: vanno ringraziati più di tutti i genitori e le famiglie degli allievi, che hanno
                          dimostrato pazienza e una lungimiranza non scontata». Quanto alla vecchia sede di via Cavour, l' intenzione è quella
                          di trasformare lo spazio in una grande casa dell' associazionismo.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 19
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                          martedì 19 novembre 2019
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                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                         Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Nidi, rette scontate a novembre grazie ai finanziamenti regionali

                          FAENZA Grazie al finanziamento regionale legato al progetto "Al nido
                          con la Regione", per il mese di novembre saranno attivati due sconti
                          significativi sulle rette di frequenza dedicate alle famiglie che hanno
                          iscritto i figli ai servizi educativi per la prima infanzia a titolarità pubblica, o
                          a servizi a titolarità e gestione privata convenzionati con il comune di
                          Faenza. Si tratta di una misura di sostegno economico riservata alle
                          famiglie con un valore Isee inferiore a 26.000 euro finalizzata
                          esclusivamente all' abbattimento delle rette/tariffe di frequenza ai servizi
                          educativi per la prima infanzia. Per la famiglie che presentano un valore
                          Isee compreso tra 13.000,01 e 26.000 euro, la retta sarà dimezzata,
                          mentre per le famiglie con un valore Isee inferiore a 13.000 euro la
                          frequenza sarà gratuita. Per ulteriori informazioni è possibile contattare
                          direttamente il Servizio Infanzia dell' Unione della Romagna Faentina al
                          numero: 0546 691674.

                                                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 20
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                          martedì 19 novembre 2019
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                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Immagini dal mondo all' Uoei Si riparte da Ghana, Togo e Benin

                          FAENZA Riprendono le proiezioni del martedì sera per il ciclo "Immagini
                          dal mondo" organizzate dall' Uoei Faenza in collaborazione con l'
                          Associazione sportiva "Oreste Macrelli". La sala al numero 13 di piazza
                          Fratti a Faenza, aspetta tutti gli appassionati di fotografia e amanti della
                          natura dalle ore 20.45 per un nuovo ciclo di proiezioni dei soci e illustri
                          ospiti. Il calendario prende il via oggi con la proposta di Franco Ferretti e
                          Doriana Rambelli su Ghana, Togo, Benin. Le immagini ripercorreranno un
                          viaggio in terre che si affacciano sul golfo della Guinea. L' ingresso è
                          gratuito.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 21
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                          martedì 19 novembre 2019
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                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Paura per due coniugi intossicati in casa dal monossido di carbonio a Castel
                          Bolognese

                          CASTEL BOLOGNESE Paura ieri pomeriggio per due coniugi di Castel
                          Bolognese, rimasti intossicati dal monossido di carbonio probabilmente a
                          causa di una perdita del boiler del bagno di casa. Erano le 16.48 quando
                          ai vigili del fuoco di Faenza è arrivatala segnalazione per un intervento in
                          via Rezza, tra le frazioni di Ponte del Castello e Casanola, nel comune di
                          Castel Bolognese. Sul posto sono giunti anche i mezzi del 118 con un'
                          ambulanza e un' auto medicalizzata, e i carabinieri di Castel Bolognese. A
                          chiamare i soccorsi è stata la donna poiché il marito si era sentito male
                          dopo essere andato in bagno ed anche lei ha accusato fastidi. I vigili del
                          fuoco sono intervenuti per mettere in sicurezza la casa, mentre i due
                          coniugi sono stati trasportati entrambi all' ospedale di Ravenna con un
                          codice di media gravità. Sulle cause sono in corso accertamenti, ma pare
                          che la perdita fosse solo nel bagno.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 22
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                          martedì 19 novembre 2019
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                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          MIC: I DATI DEL 2018

                          Turismo, la ceramica ha portato più di due milioni e mezzo di euro
                          Massimo Ferruzzi, amministratore unico di JFC Consulenza turistica e Territoriale ha illustrato i numeri

                                                                                                                            MICHELE DONATI
                          FAENZA Turismo e ceramica come motori di sviluppo per il territorio
                          faentino: l' alchimia vincente tra la nuova frontiera dell' economia locale e
                          una delle più antiche tradizioni della città viene benedetta dai dati relativi
                          al 2018 forniti ieri mattina al Mic da Massimo Ferruzzi, amministratore
                          unico di JFC Consulenza turistica e Territoriale. «A livello generale -
                          spiega Ferruzzi - le presenze turistiche su Faenza sono cresciute del l'
                          8,7% rispetto al 2017. Il dato interessante è vedere che, tra le 276mila
                          presenze totali nel comprensorio faentino, la tematica culturale, ceramica
                          compresa, incide per il 21,1%». Insomma, due turisti su dieci vengono a
                          Faenza per svolgere attività culturali, producendo effetti positivi sull'
                          economia: «Il valore medio della presenza, cioè quanto porta un turista
                          sul territorio - prosegue Ferruzzi -, ammonta a 64 euro, mentre quello
                          della camera a 98 euro. Se teniamo conto esclusivamente dei turisti che
                          visitano Faenza e il territorio per motivi legati alla ceramica, scopriamo
                          che sono l' 8,87% del totale e generano un fatturato complessivo di 2
                          milioni e 746 mila euro. Se, in media, il fatturato indotto da un singolo
                          turista sul territorio è di 86,46 euro, quello indotto da un turista interessato
                          al settore ceramico si aggira sui 116 euro». La ceramica è così il secondo
                          settore turistico più attrattivo subito dietro la categoria "tempo libero".
                          Dati interessanti anche in relazione ad Argillà 2018: 97,1% delle strutture
                          ricettive occupate, livello di internazionalizzazione al 41,6%, nuovi
                          visitatori al 78%. Quasi otto turisti su dieci hanno visto Faenza per la
                          prima volta proprio in occasione del suo più grande evento legato alla
                          ceramica. «In termini di arrivi e presenze turistiche - afferma il
                          vicesindaco Massimo Isola - dalla prima all' ultima edizione di Argillà i
                          numeri sono quasi triplicati: una trasformazione simile a quella del Mic, che con le ultime mostre ha saputo coniugare
                          rigore scientifico e capacità di fare presa sul grande pubblico». «In questi anni il turismo a Faenza ha fatto grandi
                          passi in avanti - commenta Andrea Corsini, assessore regionale al turismo - vincendo la sfida di far dialogare le
                          grandi realtà culturali con il mondo economico. Come Regione abbiamo lavorato profondamente sulle aree interne,
                          montane, collinari, sulle città d' arte ed ora la crescita è più significativa proprio dove un tempo vi era una minore
                          vocazione al turismo».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 23
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                          martedì 19 novembre 2019
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                                                        Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Mei presenta il manifesto degli Stati generali della musica emergente
                          Appuntamento oggi pomeriggio a Milano Music Week, coordina Giordano Sangiorgi

                          FAENZA Il Mei, dopo il grande successo della venticinquesima edizione
                          del Meeting delle Etichette Indipendenti tenutasi a Faenza nella prima
                          settimana di ottobre, presenta oggi a Milano alle 17, il Manifesto degli
                          Stati generali della musica emergente. Realizzato dopo un itinerario
                          partito da Milano Music Week un anno fa, approdato al Teatro Rossellini
                          di Roma con la Regione Lazio e poi al Disco Days di Napoli con il
                          Comune di Napoli, alla Festa della Musica dei Giovani di Matera Capitale
                          Culturale Europea con il Mibact e al Mei di Faenza con la Regione Emilia
                          Romagna che ha coinvolto oltre 600 operatori del settore con oltre 150
                          interventi viene presentato il documento ufficiale per le politiche in 13
                          punti a sostegno dei giovani artisti del nostro Paese. Il documento
                          sintetico è stato realizzato dal professor Lello Savonardo, docente dell'
                          Università Federico II di Napoli. Coordina i vari interventi in programma il
                          patron del Mei Giordano Sangiorgi. Gli interventi si alterneranno a
                          intermezzi live acustici realizzati dai migliori artisti e band emergenti
                          selezionati attraverso contest regionali. Sarà annunciato il prossimo Mei
                          dei 25 anni che si terrà dal 2 al 4 ottobre 2020 a Faenza che vede tra le
                          sue novità' un grande potenziamento del sito con nuovi partner e di una
                          circuitazione legata alla produzione e al live, tra le tante novità. In apertura
                          sara' premiata la giornalista del TG1 Cinzia Fiorato per il suo impegno
                          verso la nuova musica durante l'a nn o con due grandi speciali come Click
                          Generation In dipendenti nella Rete e Femminile Musicale che ha saputo
                          fare conoscere a favore del grande pubblico popolare l'attuale nuova
                          musica indipendente delle nuove generazioni e quella declinata al
                          femminile

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 24
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                          martedì 19 novembre 2019
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                                                        Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Rekico abbonata ai 10' di ritardo Bruni: «In questo periodo va così»
                          «Da capitano mi prendo le responsabilità per il ko» La società a caccia di rinforzi negli esterni

                                                                                                                                    VALERIO ROILA
                          Sdrammatizzando, con un pizzico di surrealismo, si potrebbe provare a
                          chiedere alla Federazione una deroga per la Rekico: quella di evitare il
                          primo quarto di gioco. Anche contro Ozzano sono infatti costati
                          carissimo i dieci minuti in avvio di gara, nei quali l' approccio difensivo siè
                          mostrato deficitario, in contenimento del pick and roll, sulla protezione del
                          perimetro e, soprattutto, nelle disattenzioni tramutate in palle perse che
                          hanno aperto il campo alla Sinermatic. E ancora una volta lo sforzo
                          rimonta è stato pagato a fine partita, quando, dopo aver rimesso in piedi
                          il match, è bastato un singolo episodio negativo per vederselo rotolare
                          via dalle mani. Come conferma capitan Bruni, condottiero della rimonta,
                          ma protagonista di una palla persa con antisportivo al 39' costata cinque
                          punti, al termine di una partita encomiabile condita da 18 punti, 9 assiste 5
                          recuperi, per un 31 di valutazione. «Da capitano mi prendo le
                          responsabilità per questa sconfitta. In questo periodo le cose girano così.
                          Abbiamo provato a rimediare alla situazione iniziale, ma non bisogna
                          cominciare a giocare dal -15. Se l' approccio fosse migliore, gli errori
                          finali potrebbero essere veniali, ma quando ci si mette in posizione di non
                          poter sbagliare, va a finire che ogni pecca diventa decisiva. Il problema è
                          che, essendo una squadra mediamente giovane, paghiamo lo scotto dell'
                          inesperienza contro squadre più pronte di noi. Cercheremo di migliorare
                          questo aspetto, contando sul fatto che il lavoro paghi, perché in settimana
                          nessuno molla di un centimetro». I numeri, dopo nove turni di campionato,
                          parlano chiaro: i neroverdi partono con un gap medio di quattro punti (18-
                          22), per poi recuperarlo nel secondo periodo, mentre il terzo è in
                          sostanziale parità e lo sprint finale li premierebbe (18-16). Problema di
                          mentalità, di lettura delle partite, di tempi di "carburazione" fisica, o di "lettura" delle avversarie? Forse un mix di tutti
                          questi fattori, l' importante è che se ne venga a capo per ridurne gli impatti, perché la classifica langue e all' orizzonte
                          si staglia il delicato derby di domenica prossima a Rimini, prima di un appuntamento, al Cattani contro Fabriano,
                          proibitivo se iniziato con 10 minuti di ritardo. A tal fine la società si sta muovendo per un innesto nel settore esterni,
                          con l' esperto ex imolese Bushati o il play Marulli disponibili ma a quanto sembra non nel mirino faentino.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 25
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                          martedì 19 novembre 2019
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                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          BASKET C DONNE

                          La battaglia di Cesena alla fine premia Faenza

                          NUOVA VIRTUS 64 FAENZA B. PROJECT 66 NUOVA VIRTUS
                          CESENA:Gentili ne, Pantani 5, Sabbatani 8, Pellecchia, Zoffoli 7,
                          Battistini F., Capponcelli 3, Battistini C. 2, Currà 10, Farneti 5, Garaffoni
                          16, Semprini 8. All.: Lisoni. FAENZA BASKET PROJECT:Fer r u z z i,
                          Bornazzini 7, Manaresi 10, Balducci, Panzavolta 8, Bandini 14, Giorgetti
                          5, Fiorani, Morsiani 11 , Bennoli 6, Ballardini 5. All.: Morigi. ARBITRO
                          :Coppola di Castrocaro Terme. PARZIALI :19-19, 33-36, 42-44. CESENA
                          La sfida tra imbattute premia Faenza, che si conferma in vetta e costringe
                          Cesena alla prima sconfitta dopo una sfida tiratissima e avvincente. I
                          primi due quarti viaggiano sul filo del rasoio con le due squadre a stretto
                          contatto. Al rientro in campo diventa protagonista la difesa di Faenza, che
                          mette "il tappo" al canestro e blocca l' attacco di Cesena per oltre 6
                          minuti, poi le ragazze di Lisoni reagiscono e la parità è di nuovo cosa
                          quasi fatta. Nell' ultima frazione le padrone di casa si giocano la carta
                          della zona 3-2 e prendono qualche punto di vantaggio che non riescono
                          ad amministrare. Gli ultimi minuti di match sono palpitanti vedono avanti le
                          faentine di 8 lunghezze, poi due triple di Sabbatani riaprono
                          incredibilmente la partita e alla fine la bravura nei liberi permette alle
                          manfrede di aggiudicarsi i 2 punti.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 26
[ § 1 5 0 1 9 1 2 7 § ]

                          martedì 19 novembre 2019
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                                                                               Il Sole 24 Ore
                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          CATASTO

                          Adeguamenti automatici per le rendite dei terreni
                          Il meccanismo parte con le variazioni colturali proposte dall' Agea

                                                                                                                              Gian Paolo Tosoni
                          Le rendite catastali dei terreni, base di calcolo dell' imponibile Imu, oltre a
                          essere oggetto di dichiarazione ai fini dell' Irpef/Ires vengono aggiornate
                          automaticamente. Infatti, ai sensi dell' articolo 2, comma 33, del Dl
                          262/2006 le dichiarazioni relative all' uso dei terreni presentate agli
                          organismi pagatori dei contributi come la Agea, esonerano proprietari e
                          conduttori dal presentare le variazioni colturali ai fini delle imposte dirette
                          come previsto dall' articolo 30 del Tuir. L' Agea propone una variazione
                          delle colture alle Entrate (divisione del Territorio) la quale provvede a
                          inserire nei propri atti le nuove rendite relative ai terreni che hanno subito
                          delle variazioni colturali. Tali variazioni producono effetti fiscali dal 1°
                          gennaio dell' anno in cui è presentata la dichiarazione. La procedura
                          prevede che l' Agenzia pubblichi un comunicato sulla Gazzetta con il quale
                          rende noto che presso i comuni interessati sono pubblicate le nuove
                          rendite e il contribuente ha 120 giorni per produrre eventualmente ricorso.
                          Tenuto conto che le domande di contribuzione Pac (politica agricola
                          comunitaria), devono essere presentate agli organismi pagatori entro il 15
                          maggio di ogni anno e in tali domande devono essere segnalate le
                          coltivazioni agricole effettuate nel medesimo anno, ne consegue che le
                          variazioni colturali una volta concluso l' iter (generalmente a fine
                          dicembre) producono effetti dal 1° gennaio del medesimo anno. Ad
                          esempio se nel 2018 un determinato terreno era coltivato a seminativo
                          con reddito dominicale di 150 euro a ettaro e nel 2019 nella denuncia
                          Agea viene specificato che quel terreno è condotto a risaia con reddito dominicale pari a 200, significa che dal 1°
                          gennaio 2019 la rendita di quel terreno è pari a 200 euro. Si ricorda che la base imponibile Imu si determina
                          assumendo la tariffa di reddito dominicale vigente al 1° gennaio dell' anno di imposizione rivalutata del 25% e
                          moltiplicata per 135. Il riferimento alla tariffa vigente potrebbe far ritenere che la rendita sia quella scaturente dalle
                          variazioni catastali intervenute nell' anno di imposizione, ma non può essere così in quanto al contribuente non gli può
                          essere richiesto di essere un "veggente". Infatti l' Imu viene pagata entro il 16 giugno la prima rata e entro il 16
                          dicembre il saldo e a tale data le nuove tariffe catastali non sono note in quanto i comunicati previsti dal Dl 662/2006
                          sono sempre usciti in Gazzetta a fine dicembre di ogni anno. Anche la annotazione nelle visure catastali è datata in
                          epoca successiva al 1° gennaio. Infatti il Dipartimento delle Finanze (inspiegabilmente inascoltato dai comuni), a
                          seguito delle emanazione del Dl 262/2006 con la circolare n. 1/2007 precisò che ai fini dell' Ici si doveva assumere la
                          tariffa di reddito dominicale vigente al 1° gennaio dell' anno precedente essendo l' unica nota al contribuente. Il
                          problema non si pone ai fini delle imposte dirette in quanto la dichiarazione dei redditi viene predisposta nell' anno
                          successivo e il versamento avviene nel mese di giugno; quindi c' è tutto il tempo per assumere le nuove rendite. Infatti
                          anche nelle dichiarazioni dei redditi precompilate dall' Agenzia, queste variazioni vengono acquisite. Si osserva che si
                          è avuto modo di constatare qualche caso in cui l' agenzia delle Entrate quando recepisce le nuove colture praticate,
                          se queste generano una variazione in aumento della tariffa colturale vengono sempre assunte, mentre se le rendite
                          risulterebbero diminuite,

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                          martedì 19 novembre 2019

                                                                              Il Sole 24 Ore
                                                                 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          queste non vengono considerate, lasciando invariate le tariffe precedenti corrispondenti a colture più redditizie. ©
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                          martedì 19 novembre 2019
                          Pagina 32

                                                                                   Italia Oggi
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                          Lo chiede l' Anac in una segnalazione a Camere e Governo

                          Subappalto, limitazioni introdotte caso per caso

                          ANDREA MASCOLINI - No al subappalto illimitato, ma le limitazioni
                          potranno essere introdotte, motivatamente, caso per caso, dalle stazioni
                          appaltanti; necessario un intervento urgente del legislatore per fornire
                          indicazioni alle stazioni appaltanti. È quanto chiede l' Autorità nazionale
                          anticorruzione con la segnalazione del 13 novembre 2019 inviata a
                          Governo e Parlamento, a seguito della sentenza della Corte di giustizia
                          europea che ha dichiarato non conforme al diritto europeo il limite al
                          subappalto pari al 30% del valore del contratto di lavori, forniture e
                          servizi. Nella segnalazione il Consiglio dell' Autorità precisa innanzitutto
                          che, se da un lato la sentenza europea ha censurato il limite al subappalto
                          previsto dal diritto interno, dall' altro «non sembra aver stabilito la
                          possibilità per gli offerenti di ricorrervi in via illimitata». Infatti, nota l'
                          Autorità, è la stessa normativa europea a fare intravedere che la regola
                          generale cui attenersi è quella del subappalto di una porzione e non dell'
                          intera commessa. Per superare i rilievi della Corte di giustizia l' Anac
                          ipotizza di prevedere la regola generale dell' ammissibilità del subappalto,
                          richiedendo alla stazione appaltante l' obbligo, alla stregua di fattispecie
                          con finalità similari come la mancata suddivisione in lotti dell' appalto di
                          cui all' art. 51, comma 1, del Codice, di motivare adeguatamente un
                          eventuale limite al subappalto in relazione allo specifico contesto di gara,
                          evitando di restringere ingiustificatamente la concorrenza. Dal punto di
                          vista motivazionale la segnalazione, riprendendo spunti della sentenza
                          della Corte europea, nota come si potrebbe fare riferimento al «settore
                          economico o merceologico di riferimento», oppure alla «natura (ad esempio, principale/prevalente o accessoria) della
                          prestazione», o ancora a «specifiche esigenze che richiedono di non parcellizzare l' appalto, con finalità di carattere
                          preventivo rispetto a fenomeni di corruzione, spartizioni o di rischio di infiltrazioni criminali e mafiose», o infine a
                          esigenze «di carattere organizzativo, per una più efficiente e veloce esecuzione delle prestazioni». Possibili
                          limitazioni potrebbero quindi essere inserite, ad esempio, laddove in un determinato settore merceologico vi fosse un
                          limitato numero di operatori economici qualificati o di possibili partecipanti, «al fine di promuovere la più ampia
                          concorrenza, atteso che la presenza di uno o più subappaltatori potrebbe favorire accordi spartitori in fase di gara».
                          Rispetto poi all' obbligo di indicare la terna di subappaltatori (sospeso dal decreto sblocca cantieri fino a tutto il 2020,
                          l' Autorità propone, in caso di motivati limiti al subappalto, che in caso di limiti al subappalto «adeguatamente motivati
                          entro determinate soglie» si potrebbe concedere al concorrente la facoltà (non l' obbligo) di indicare un elenco di
                          subappaltatori potenziali entro un determinato (e limitato) numero. In questo modo verrebbero contenuti adempimenti
                          e oneri dichiarativi per imprese e stazioni appaltanti. L' esigenza da tenere presente, precisa infatti l' Anac, è quella di
                          evitare che «un più ampio ricorso al subappalto non si traduca in maggiori incentivi all' elusione della disciplina
                          antimafia». Infine per quanto riguarda i contratti al di sotto della soglia europea, l' Anac rinvia al legislatore la scelta,
                          «alla luce della piena compatibilità con il diritto europeo e di quanto stabilito dalla Corte nella sentenza, l' eventuale
                          previsione di un limite pur facendo presente che tale limite non sembrerebbe potersi imporre per i casi di appalti aventi
                          interesse transfrontaliero». © Riproduzione riservata.

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                          martedì 19 novembre 2019
                          Pagina 32

                                                                                Italia Oggi
                                                                Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          regole enac

                          Per i droni assicurazione obbligatoria

                                                                                                                          MICHELE DAMIANI
                          Assicurazione obbligatoria per i droni. Sia per quelli che volano per lavoro
                          sia per quelli, invece, che vengono utilizzati per hobby. È quanto prevede
                          la terza edizione del regolamento Enac (Ente nazionale per l' aviazione
                          civile) pubblicato sul sito dell' Ente lo scorso 15 novembre. Le nuove
                          regole, con l' obbligo di assicurazione, entreranno in vigore a partire dal
                          15 dicembre 2019. Dal prossimo mese, quindi, l' obbligo di avere un'
                          assicurazione per utilizzare un Sapr (Sistemi aeromobili a pilotaggio
                          remoto) varrà anche per l' utilizzo a fini di hobby. Fino ad oggi, infatti, l'
                          obbligo era riservato esclusivamente all' utilizzo per motivi lavorativi. È l'
                          articolo 32 delle nuove regole a introdurre l' obbligo per tutti. Il
                          regolamento ricorda che «gli operatori di Sapr impiegati per uso
                          professionale, indipendentemente dal peso, e gli operatori e/o i
                          proprietari di Apr di massa uguale o maggiore di 250 g impiegati per
                          attività ricreative hanno l' obbligo di registrarsi sul portale D-Flight». Inoltre
                          «la capacità dell' operatore del Sapr di rispettare gli obblighi derivanti dal
                          Regolamento viene attestata dall' Enac mediante il rilascio di un'
                          autorizzazione nei casi di operazioni specializzate critiche». L' articolo
                          32, come detto, introduce l' obbligo dell' assicurazione senza distinzioni
                          tra tipologie di utilizzo del drone. Infatti, si legge che «Non è consentito
                          condurre operazioni con un Sapr se non è stata stipulata e in corso di
                          validità un' assicurazione concernente la responsabilità verso terzi
                          adeguata allo scopo». L' articolo 34, invece, fa riferimento alla privacy e
                          agli obblighi previsti dalla normativa Gdpr; nel caso in cui le operazioni
                          svolte attraverso un Sapr comportino un trattamento di dati personali, questo fatto dovrà essere menzionato nella
                          documentazione sottoposta ai fini del rilascio della pertinente autorizzazione. © Riproduzione riservata.

                                                             Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019        Pagina 30
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