Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 11 dicembre 2019 - Unione Romagna Faentina

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Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 11 dicembre 2019 - Unione Romagna Faentina
Unione della Romagna Faentina
   mercoledì, 11 dicembre 2019
Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 11 dicembre 2019 - Unione Romagna Faentina
Unione della Romagna Faentina
                                                mercoledì, 11 dicembre 2019

Prime Pagine

 11/12/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna                                              4
 Prima pagina del 11/12/2019

 11/12/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                                                   5
 Prima pagina del 11/12/2019
 11/12/2019   Il Sole 24 Ore                                                                            6
 Prima pagina del 11/12/2019
 11/12/2019   Italia Oggi                                                                               7
 Prima pagina del 11/12/2019

Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

 11/12/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                                        8
 Prima pagina Faenza Lugo
 11/12/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49                                              9
 Comprare se il mercato è 'stanco'
 11/12/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50                                             10
 Cavina rompe gli indugi: è pronto a candidarsi
 11/12/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50                                             11
 È una gara a cinque: si cerca la quadra
 11/12/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50                                             12
 Nuovo incontro di Faenza 4020: tre sindache a confronto agli ex Salesiani

 11/12/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51                                             13
 Raccontò a scuola le molestie del patrigno

 11/12/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51                                             14
 La polizia locale ritrova attrezzatura edile rubata fra le siepi di via Bernardi

 11/12/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 52                                             15
 Gli enigmi in dialetto di Gioacchino Regoli
 11/12/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 52                                             17
 Distrutta l' ultima sfera in ceramica: l' ha colpita un furgoncino
 11/12/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 52                                             18
 La vita quotidiana dell' Oriani nell' open day per le terze medie
 11/12/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 52                                             19
 Una delegazione da Riolo Terme al Mercatino di Natale tedesco
 11/12/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 58                                             20
 «Sul palco senza Renato, per ridere»
 11/12/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 72                                             22
 Faenza, serve il filotto

Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

 11/12/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 45                     FRANCESCO DONATI   23
 Dibattito acceso all' interno del Pd per scegliere il candidato sindaco
Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 11 dicembre 2019 - Unione Romagna Faentina
11/12/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 45                                                                  25
 La polizia locale recupera refurtiva per diecimila euro nascosta tra le siepi

 11/12/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 47                                            MICHELE DONATI        26
 Immagini storiche, libri e tante iniziative per non dimenticare
 11/12/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 47                                                                  27
 Impianti a metano nelle scuole faentine
 11/12/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 39                                            CLAUDIA ROCCHI        28
 «È comicità elegante: oggi si ride solo di volgarità»

Stampa Locale

 11/12/2019   Il Resto del Carlino Pagina 14                                                                                     30
 Tutti sconnessi anche i 500 studenti dell' istituto tecnico

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 11/12/2019   Il Sole 24 Ore Pagina 12                                                                        Giorgio Santilli   31
 Trasporti locali, gare più facili Multe a Trenitalia e 14 società
 11/12/2019   Il Sole 24 Ore Pagina 15                                           Alessandro MastromatteoBenedetto Santacroce     33
 L' ordine di acquisto della Pa diventa elettronico
 11/12/2019   Italia Oggi Pagina 32                                                                       MATTEO BARBERO         35
 Comuni, proroga dei bilanci e sblocco delle assunzioni

 11/12/2019   Italia Oggi Pagina 32                                                                   FRANCESCO CERISANO         36
 I sindaci riavranno 560 milioni
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[ § 1 § ]

     mercoledì 11 dicembre 2019
                                  Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna

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[ § 2 § ]

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                                         Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

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[ § 3 § ]

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                                                          Il Sole 24 Ore

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[ § 4 § ]

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                                                             Italia Oggi

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                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Prima pagina Faenza Lugo

                          Prima pagina Faenza Lugo

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                                                                   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Detti

                          Comprare se il mercato è 'stanco'

                          di Beppe Sangiorgi Non sempre i proverbi danno un consiglio chiaro,
                          arrivando fino a due interpretazioni contrapposte. Uno di questi afferma:
                          «Cumprê a marchê strac», comprare a mercato in fase di stanca. Da una
                          parte c' è chi chiarisce che il calo di presenze in un mercato può essere
                          determinato dall' avvenuta vendita della merce migliore, per cui comprare
                          è un cattivo affare. Dall' altra c' è chi dice che, a mercato stanco, le
                          vendite sono limitate e i prezzi bassi così che acquistare può essere
                          conveniente. Ma «E' bôn marchê e' dura inféna a ca», cioè il buon
                          mercato dura fino a casa, nel senso che la soddisfazione per avere fatto
                          un buon acquisto dura fino a quando si può esaminare la merce con
                          cura, scoprendo che non è stato un buon affare.

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                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Cavina rompe gli indugi: è pronto a candidarsi
                          Forse già stasera l' annuncio della corsa a sindaco per Insieme per Cambiare Piroddi verso la campagna delle
                          Regionali nella lista 'Bonaccini presidente'

                          Verrà presentata con ogni probabilità stasera, nel corso della cena
                          organizzata all' hotel Cavallino dall' associazione Faenza nel cuore, la
                          candidatura a sindaco di Paolo Cavina, capogruppo della lista civica
                          Insieme per cambiare. Una mossa dirompente se paragonata alle finora
                          flautate manovre del centrosinistra per individuare un candidato sindaco
                          unitario, e che Pd e alleati hanno già fatto capire che non apprezzeranno,
                          avendo evidenziato come «tempi e modi» siano dirimenti al momento in
                          cui si propone un candidato. Cavina, 55enne, è responsabile di
                          stabilimento alla cooperativa agricola Granfrutta Zani, in cui ha trascorso
                          l' intera vita lavorativa, cominciata come carrellista nell' 82. Sposato,
                          padre di tre figlie, da alcuni anni è presidente dei circoli Anspi di Faenza,
                          mentre dal 2015 siede in consiglio comunale come capogruppo della sua
                          lista civica, passata all' opposizione un mese fa. La sua candidatura
                          aleggiava da tempo, nonostante un' uscita pubblica di questo tipo - in una
                          fase in cui il comandamento diramato dal centrosinistra alle proprie
                          truppe è stato quello di evitare qualsiasi fuga in avanti sui nomi di eventuali candidati - sia l' analogo di un rifiuto alla
                          mano tesale in particolare da Pd e Articolo 1, anche nel corso dell' ultimo consiglio comunale. Insieme per cambiare
                          farà la sua mossa assicurando l' assenza di qualsivoglia animosità, e anzi accompagnando probabilmente la
                          candidatura di Cavina con un invito a organizzare delle primarie di coalizione. Le quali però, considerando la volontà
                          del centrosinistra di evitarle a tutti i costi, oltre che i tempi ormai strettissimi e l' imminenza delle regionali, appaiono
                          quasi più come una provocazione che come un invito al dialogo. Al momento appare improbabile che la coalizione a
                          guida Pd e il mondo di Faenza nel cuore possano trovare eventualmente un accordo su un ticket composto da
                          Cavina e da una figura di centrosinistra. Una situazione singolare considerando che nel corso della stessa serata l'
                          ex-assessore Domizio Piroddi - uscito dalla coalizione di centrosinistra che governa la città ma entrato in quella che
                          si candida a guidare la Regione - squarcerà il velo sulla sua candidatura alle elezioni emiliano-romagnole del 26
                          gennaio, all' interno della lista civica Bonaccini Presidente, rendendo palesi le sue mire su un elettorato
                          prevalentemente centrista e moderato, che da queste parti è oggetto del corteggiamento soprattutto da parte dei
                          candidati consiglieri del Pd. f.d.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 10
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                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Il centrosinistra

                          È una gara a cinque: si cerca la quadra
                          Possibile alla fine si approdi a una coppa di candidati a sindaco e vice sindaco per unire le varie anime

                          Gli incontri serrati delle ultime ore vedono ormai quattro personalità
                          emergere dal plotone di coloro il cui nome è stato espresso in maniera
                          più o meno diretta, come potenziali candidati sindaco, dai protagonisti
                          delle negoziazioni interne al centrosinistra: si tratta nello specifico del
                          manager Alberto Morini, del presidente dell' Asp Massimo Caroli, del
                          capogruppo Pd Niccolò Bosi e dell' ex-ad di Deco Giorgio Dal Prato. Un
                          ventaglio di nomi composito, che vede i vari protagonisti della trattativa -
                          Pd, Articolo 1, La tua Faenza, L' Altra Faenza e ora anche i Verdi -
                          arroccati in difesa in particolare di due candidati: Alberto Morini, in
                          passato presidente della Fondazione Banca del Monte, stimato nella
                          base della galassia Faventia Sales oltre che nei mondi sportivo e
                          imprenditoriale, e Massimo Caroli, che dalla sua sembra avere una
                          componente importante delle realtà del sociale e dell' associazionismo,
                          oltre che il sostegno dei partiti di sinistra e di diversi dem zingarettiani.
                          Sono due figure in ogni modo molto distanti. Il punto d' arrivo delle
                          trattative potrebbe essere il faticoso approdo ad un ticket composto da candidati sindaco e vicesindaco, capace di
                          venire incontro alle diverse sensibilità: una formula in cui acquisterebbe posizioni una figura come quella di Niccolò
                          Bosi, vicino a entrambi i mondi in questione, capogruppo dem nonostante nella gerarchia Pd venga ancora spesso
                          guardato come un indipendente. La seconda direttrice - ulteriormente più impervia - è quella cui si spalancherebbero
                          le porte qualora i candidati dalla storia personale più connotata rimangano vittima di veti incrociati, al termine dei
                          quali finirebbero col farsi largo personalità rimaste negli ultimi anni lontane dalla politica faentina. Un percorso
                          caldeggiato in particolare dagli ex-Ds impegnati a sostenere la possibile candidatura di Giorgio Dal Prato o del
                          coordinatore dem Savino Dalmonte. Soluzioni che non entusiasmano coloro che per cinque anni hanno lavorato tra
                          gioie e dolori all' interno del consiglio comunale o della giunta, scettici sulle effettive potenzialità in termini elettorali
                          di candidati a lungo lontani dalle vicende della città. Potrebbero essere proprio queste ultime perplessità ad
                          avvicinare personalità oggi apparentemente distanti. f. d. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 11
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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Nuovo incontro di Faenza 4020: tre sindache a confronto agli ex Salesiani
                          Domenica alle 18 l' incontro con Valeria Mancinelli, Elena Piastra e Isabella Conti

                          A un anno esatto dal primo evento con i sindaci o ex primi cittadini
                          Giorgio Gori, Guido Crosetto e Federico Pizzarotti, l' associazione Faenza
                          4020 ripropone un' occasione di confronto con tre importanti sindache,
                          di minor rilievo mediatico, ma di spessore elevato. Domenica alle 18 il
                          Complesso ex Salesiani di Faenza (via San Giovanni Bosco 1) ospita l'
                          incontro «Governare un territorio, guidare una comunità». Per l'
                          occasione la sindaca di San Lazzaro di Savena (Bo) Isabella Conti, la
                          prima cittadina di Settimo Torinese (To) Elena Piastra e la sindaca di
                          Ancona Valeria Mancinelli parleranno nell' Aula 5 del loro lavoro
                          quotidiano, in cui cercano di coniugare i bisogni dei cittadini con la
                          necessità di f scelte coraggiose. È un incontro che acquista ancora più
                          significato a meno di sei mesi dalle elezioni faentine. Tre sindache
                          «intraprendenti» che hanno dimostrato un forte legame con il proprio
                          territorio, arrivando a conquistare anche importanti consensi elettorali in
                          controtendenza con i dati nazionali o dei territori a loro vicini. «Questa
                          iniziativa con i sindaci - dichiara Davide Agresti, portavoce di Faenza 4020 - è un momento e un format di confronto
                          che vogliamo far diventare un appuntamento fisso in città. Il nostro desiderio è che questo evento cresca,
                          acquisendo nel tempo anche un carattere internazionale, in linea con quello che vuole essere la nostra associazione,
                          ovvero uno strumento locale che contribuisce a portare nuove idee e modalità di governo al nostro territorio». «Per la
                          nostra associazione questo appuntamento rappresenta anche un momento pubblico di verifica su questo primo
                          anno di lavoro su alcuni temi specifici - aggiunge Luca Cavallari, membro del Consiglio dell' associazione -, dandoci
                          la possibilità di confrontarci con l' esperienza di queste sindache sulla bontà o meno delle proposte che abbiamo
                          pensato per Faenza. Quest' anno la scelta è caduta su tre donne, per la loro tenacia e capacità di fare scelte
                          coraggiose». Faenza4020 è un' associazione culturale per lo sviluppo sociale con sede a Faenza. Organizza,
                          sostiene e promuove iniziative sociali e culturali destinate a favorire e supportare lo sviluppo economico e sociale
                          della città e del proprio territorio circostante. Durante la serata sarà possibile acquistare il libro I principi del
                          buongoverno di Valeria Mancinelli. Nel corso dell' iniziativa sarà disponibile uno spazio bimbi, in modo da consentire
                          a tutte le famiglie di partecipare.

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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Raccontò a scuola le molestie del patrigno
                          La ragazza all' epoca aveva 12 anni. L' uomo davanti al giudice ha negato tutto, affermando che lei lo ha accusato
                          perché gelosa

                          Secondo la ragazzina, le molestie sessuali erano partite tempo fa
                          quando lei aveva appena 12 anni. Il patrigno, un uomo di origine straniera
                          residente in un comune del Faentino, ieri mattina nell' interrogatorio di
                          garanzia davanti al gip Janos Barlotti - lo stesso che venerdì scorso
                          aveva emesso la misura di custodia cautelare in carcere - ha invece
                          negato tutto. L' uomo, difeso dall' avvocato Silvia Brandolini, ha in
                          particolare ricondotto le accuse a gelosie maturate nel contesto
                          familiare e acuite da un certo disagio personale della ragazzina. L'
                          indagine dei carabinieri del nucleo Investigativo - coordinati dal pm
                          Angela Scorza - era scattata grazie alle confidenze che la giovane aveva
                          fatto in ambito scolastico. In particolare aveva parlato di ripetuti atti di
                          molestia sessuale che da qualche tempo a suo dire subiva dal nuovo
                          compagno della madre. Attenzioni che, secondo l' accusa, erano andate
                          avanti fino all' estate scorsa. In pratica l' uomo avrebbe voluto avere
                          rapporti completi con lei arrivando a toccarla ma non riuscendo nel suo
                          intento perché la ragazzina si divincolava sempre. A fine ottobre scorso la giovane era stata sentita alla presenza di
                          una psicologa incaricata dal pm: e in quell' occasione aveva riferito che tutto era iniziato tempo addietro in
                          concomitanza con una vacanza. Aveva anche riferito dei presunti escamotage adottati dal patrigno per raggiungerla
                          in camera. Una volta ascoltata di nuovo a inizio mese dal pm, la giovane aveva spiegato di essersi confidata nell'
                          ambiente scolastico per il bisogno di condividere con un adulto quel peso che portava dentro. A riscontro delle sue
                          dichiarazioni, gli inquirenti hanno poi sentito sia una compagna che un amico a cui la ragazzina aveva confidato
                          delle presunte attenzioni subite dal patrigno. La madre - sempre secondo la giovane - avrebbe appreso da lei cosa le
                          stava accadendo: e inizialmente non le avrebbe creduto salvo poi rivedere la propria posizione al termine di un
                          chiarimento a tre con l' uomo. Per il gip, la valutazione di attendibilità della giovane non può essere che positiva a
                          partire dalle circostanziate fasi - almeno due - con le quali aveva differenziato le accuse rivolte al patrigno. In merito
                          alle esigenze cautelari, secondo il giudice esistono sia il rischio di inquinamento probatorio che quello di reiterazione
                          del reato contestato, gli atti sessuali con minorenne. Tanto più che la madre - prosegue l' accusa - pur consapevole
                          degli abusi, non aveva denunciato. a.col.

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                                                                         Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          La polizia locale ritrova attrezzatura edile rubata fra le siepi di via Bernardi
                          Trapani, flessibili e altri utensili erano stati portati via da cantieri: tutto restituito

                          Tra le siepi di via Bernardi era nascosta attrezzatura edile per un valore di
                          diecimila euro. E trapani e flessibili non erano ovviamente stati
                          dimenticati, ma era il bottino di un furto. Lo hanno ritrovato gli agenti di
                          una pattuglia della polizia locale dell' Unione della Romagna Faentina, la
                          sera del 7 dicembre. Nei pressi dell' area di sgambamento di via Bernardi,
                          fra le siepi, si trovavano trapani, demolitori, flessibili e altri utensili per l'
                          edilizia, per un valore stimato di oltre diecimila euro. Si è scoperto che il
                          materiale era il frutto di furti compiuti la notte prima in un paio di cantieri
                          poco distanti. I ladri, hanno accertato gli agenti della polizia locale, dopo
                          aver forzato le serrature di recinzione dei cantieri, avevano anche forzato
                          i container dove gli utensili erano custoditi sotto chiave. Dopo il colpo, i
                          malviventi, avevano poi provveduto nascondere accuratamente la
                          refurtiva tra le siepi per poterla recuperare in seguito. Purtroppo per loro,
                          alcuni residenti hanno visto movimenti sospetti tra le siepi sabato sera e
                          hanno avvisato la centrale della polizia locale che ha provveduto a
                          inviare due pattuglie. I malviventi hanno così dovuto dileguarsi, abbandonando nelle mani dei vigili l' intero bottino
                          che è stato rinvenuto dagli operatori, ancora nascosto all' interno della siepe. Tutto il materiale recuperato, è già
                          stato restituito.

                                                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019     Pagina 14
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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Gli enigmi in dialetto di Gioacchino Regoli
                          Un avvocato faentino li scrisse negli anni '30. Ritrovati, tradotti e pubblicati dallo studioso Giorgio Cicognani

                          La Settimana enigmistica aveva un emulo - o un precursore - a Faenza.
                          Gioacchino Regoli era, infatti, un avvocato faentino, vissuto a cavallo tra
                          la fine dell' 800 e la metà del secolo scorso. E per passione negli anni '30
                          creava enigmi, indovinelli e rebus in dialetto romagnolo. A scoprire
                          questa curiosità è stato Giorgio Cicognani (foto), ricercatore e già
                          conservatore ai fondi antichi della biblioteca Manfrediana che ha curato
                          la traduzione dal romagnolo del volume, appena pubblicato e intitolato
                          'Giuochi enigmistici in dialetto faentino', ed. Tipografia faentina. «È stata -
                          spiega Cicognani- una ricerca paziente sul dialetto faentino c h e h a
                          portato alla scoperta di un curioso e quanto mai interessante
                          manoscritto, redatto negli anni Trenta del Novecento. Negli archivi
                          pubblici e privati 'dormono' inesplorati montagne di documenti di ogni
                          genere che parlano del nostro passato, raramente, invece, si trovano
                          scritti nel nostro dialetto escludendo qualche caso di zirudelle». Il
                          manoscritto è stato redatto da Regoli tra il 1937 e 1940 nella sua casa di
                          campagna nella parrocchia di San Mamante, dove morì nel 1944, durante i bombardamenti della seconda Guerra
                          Mondiale. «Regoli - dice ancora Cicognani- era anche uno studioso del movimento futurista e probabilmente,
                          affascinato dalla nuova rivista appena nata all' epoca, la 'Settimana enigmistica' (il primo numero è del 1932, ndr)
                          volle, con questi inediti, mettersi alla prova, scrivendo nel nostro dialetto indovinelli anagrammi, rebus e così via». La
                          pubblicazione si compone di 107 piccoli scritti, fra intriganti indovinelli con riferimento a Faenza, ad altri rompicapi.
                          Tra questi ad esempio un 'incastro': «Ai faentini e a quelli della Valdamone./ E' chiaro... è per pescare/Con la canna e
                          con l' esca... / E qui, guardate, ci si pesca:/ Tutto sta i pesci a trovare». Risposta: «L-amo-uno, quindi Lamone».
                          Oppure questa curiosa sciarada: «Cinque dal doppio preceduto./di quindici invece forma un coso/ che da segni di
                          poco cervello.../già, è una cosa... da tredici e due». Risposta: «Dis-mitè ovvero sciocchezza». «Nella pubblicazione -
                          conclude il curatore - si è mantenuto lo stesso ordine del manoscritto e abbiamo voluto rendere omaggio a questo
                          faentino, un po' dimenticato, che, alla morte, ha lasciato alla città oltre a preziose raccolte d' arte anche questa
                          testimonianza scritta del nostro dialetto, purtroppo ormai dimenticato». A margine, una curiosità. Nella quarta di
                          copertina è riprodotto un piccolo dipinto realizzato dallo zio dell' autore, Saverio Regoli, che innamorato della
                          campagna faentina riprodusse la chiesa e la torre

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 15
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                          di Oriolo dei Mille fichi, com' era nel 1914. Antonio Veca.

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                          Distrutta l' ultima sfera in ceramica: l' ha colpita un furgoncino
                          Gli elementi di arredo urbano disposti nel centro storico erano stati progettati da studenti Gli altri devastati dai vandali

                          In frantumi l' ultima sfera in ceramica che svolgeva il ruolo di un fittone in
                          piazza. È finito così, in cocci, il progetto di qualche anno fa quando gli
                          studenti dell' Isia vennero chiamati a progettare alcuni elementi di arredo
                          urbano, tra questi anche le transenne, che ancora si vedono in centro, a
                          forma di 'mezzo-uomo' e le sedute in marmo che ancora si trovano in
                          alcuni vicoli del centro e le piazze. Le sfere inizialmente vennero
                          installate sotto ai loggiati di piazza del Popolo e ai piedi della torre dell'
                          orologio. Le prime furono vittima di alcuni vandali che si divertirono a
                          calciarle, facendole precipitare dagli scalini: andarono in frantumi. Così si
                          decise di riempirle di ghiaia e cemento, per appesantirle, ma
                          continuarono a essere distrutte. Ne era rimasta solo una e ieri a farne
                          tabula rasa ci ha pensato un furgoncino che attraversava la piazza e che
                          ha investito l' ultima. Il fatto è avvenuto davanti a una giovane donna alla
                          quale il conducente del furgone ha riferito di essere disposto a
                          contattare il comando della polizia locale. Vigili che sono poi subito
                          arrivati sul posto assieme a tanti altri curiosi. Avvisato dell' incidente anche l' assessore Antonio Bandini ha voluto
                          vedere di persona l' accaduto e che si è detto disponibile a pensare al più presto a nuovi elementi che possano
                          sostituire quelli andati distrutti. «Magari saranno dei paletti in ghisa - ha detto - gli stessi che metteremo a protezione
                          dei bambini lungo via Severoli per evitare che le auto possano parcheggiare lungo i percorsi di mamme e bambini».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 17
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                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          La vita quotidiana dell' Oriani nell' open day per le terze medie

                          Tra un mese i ragazzi di terza media saranno chiamati a scegliere il
                          proprio futuro. E intanto domenica mattina alle 10 potranno scoprire l'
                          istituto tecnico Oriani nel secondo open day in programma per quest'
                          anno. Dal 7 al 31 di gennaio si aprono le iscrizioni alle scuole superiori:
                          una decisione importante per tanti ragazzi. Nella prima giornata di
                          presentazione della scuola è stata fatta una panoramica sulle attività
                          dell' istituto affiancata da un' attività laboratoriale tra le aule della scuola,
                          per coinvolgere gli ospiti. Accanto agli insegnanti erano presenti anche
                          tanti studenti, che hanno parlato della vita quotidiana della scuola. Anche
                          questa domenica ragazzi e insegnanti risponderanno alle domande delle
                          famiglie e dei potenziali nuovi studenti, e verranno illustrati gli indirizzi
                          dell' istituto.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 18
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                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Una delegazione da Riolo Terme al Mercatino di Natale tedesco

                          Riolo Terme in trasferta nella bavarese Oberasbach, alle porte di
                          Norimberga. Nei giorni scorsi una delegazione dell' associazione
                          Gemellaggi Città di Riolo Terme è stata nella citta dina tedesca gemellata
                          e ha partecipato al tradizionale Mercatino di Natale, dove ha presentato
                          le specialità del nostro territorio. Gli amici tedeschi hanno così trovato
                          vino, miele, salumi, formaggi, panettone, e molto altro. «Sono sempre
                          giorni molto intensi e troppo brevi» racconta Silvia Mazzani, presidente
                          dell' associazione, che aggiunge: «L' Italia piace davvero a tutti: ai bimbi
                          che si avvicinano timorosi ma una volta assaggiata una rondella di
                          salsiccia passita si illuminano e si sciolgono, agli anziani che conoscono
                          perfettamente i nostri vini e il parmigiano e alle famiglie che vengono a
                          comprare prodotti da regalare».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 19
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                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Sul palco senza Renato, per ridere»
                          Cochi Ponzoni interpreta il baritono Titta nella commedia 'Quartet', da oggi a venerdì al teatro Masini di Faenza

                          Ci sarà Cochi Ponzoni, insieme ad altri 'mostri sacri' del teatro italiano
                          quali Giuseppe Pambieri, Paola Quattrini ed Erica Blanc, sul palco del
                          teatro Masini di Faenza da oggi a venerdì alle 21, per 'Quartet'. Si tratta di
                          una commedia ambientata in Italia, culla del bel canto, firmata dalla regia
                          di Patrick Rossi Gastaldi, sul testo di Ronald Harwood, che ha ispirato
                          anche una trasposizione cinematografica con Dustin Hoffman.
                          Protagonisti sono quattro grandi interpreti d' opera, che vivono insieme
                          come ospiti in una casa di riposo, a cui viene offerto di rappresentare per
                          un galà il loro cavallo di battaglia, il noto quartetto del 'Rigoletto' di Verdi,
                          'Bella figlia dell' amor?'. Cochi Ponzoni, lei interpreta il baritono Titta.
                          Com' è? «Dei quattro artisti è il più vitale. Condivide le giornate insieme a
                          un tenore, un soprano e un contralto, tra rievocazioni di ricordi e voglia di
                          rifare lo spettacolo di Verdi, a cui solo il soprano si oppone per poi
                          cedere, alla fine». Questa è la seconda stagione di una commedia
                          che sta conquistando il pubblico. Qual è il segreto di questo
                          successo? «Il nostro è un gioco teatrale e drammaturgico capace di far ridere, riflettere e commuovere. Ci sono lati
                          comici e anche divertenti, con tutti i tic della vecchiaia, in cui si tende a ripetere le stesse cose e a vaneggiare. Ma
                          senza patetismi, grazie al testo freddo, improntato su un umorismo anglosassone». Quando si cita Cochi, impossibile
                          non citare pure Renato (Pozzetto, ndr). Eravate predestinati «Sì, i nostri genitori si conoscevano ancora prima che
                          nascessimo. Sin da ragazzini ci siamo accorti di avere lo stesso senso dell' umorismo. Già a 15-16 anni abbiamo
                          avuto la fortuna di frequentare gli artisti che giravano a Milano alla fine degli anni Cinquanta. I nostri amici erano
                          Piero Manzoni, Lucio Fontana e Dino Buzzati. Frequentavamo insieme le osterie che al tempo, in città, erano il
                          ricettacolo di tutti gli intellettuali dell' epoca». Quali sono i ricordi che conserva più gelosamente? «Quelli legati
                          agli esaltanti inizi.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019         Pagina 20
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                          mercoledì 11 dicembre 2019

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                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          L' esordio è stato al Cab 64, insieme anche a Tinin, Velia Mantegazza, Bruno Lauzi, Lino Toffolo, Felice Andreasi.
                          Dopodiché ci trasferimmo al Derby con Jannacci dove arrivò il successo». Entrambi avete alle spalle 55 anni di
                          carriera. Vi frequentate ancora? «Certamente, siamo come fratelli. Non è escluso di poter fare presto qualcosa
                          insieme anche ora da vecchietti». C' è qualcuno degli artisti di oggi che vi somiglia? «Il nostro era un linguaggio
                          originale e particolare, non facile da riproporre. Ma ho grande stima di Paolo Rossi, Antonio Albanese, del trio Aldo,
                          Giovanni e Giacomo che considero un po' i nostri eredi. Cito anche il genio del surreale Maurizio Milani che però ora
                          scrive». Com' è il teatro di oggi? «Migliore di quello del passato perché si è allargata la proposta con molti testi
                          stranieri e nuovi bravi autori italiani. L' affluenza poi non è per nulla diminuita, a dimostrazione dell' importanza del
                          teatro come luogo di socializzazione». Roberta Bezzi © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 21
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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Faenza, serve il filotto
                          Con quattro vittorie l' E-work sarebbe sicura delle Final Eight di Coppa Italia

                          BASKET A2 FEMMINILE Trascorso il week end dell' Immacolata lontano
                          dal campo, l' E-Work è pronta a rituffarsi nel campionato per riprendere la
                          marcia verso la Final Eight di Coppa Italia, a cominciare dall' insidiosa
                          trasferta di domenica a Civitanova Marche. Al giro di boa della stagione
                          mancano quattro partite e le faentine sono in ottima posizione per
                          centrare uno dei quattro posti disponibili, anche se due sono ormai
                          ipotecati da La Spezia e Campobasso. Detto che soltanto da lunedì tutte
                          le formazioni in corsa per questo obiettivo avranno effettuato i due turni
                          di riposo, è comunque possibile ad oggi fare i primi calcoli per la volata
                          finale. L' E-Work centrerebbe l' obiettivo vincendo tutte e quattro le gare
                          rimanenti che saranno a Civitanova Marche, in casa con il CUS Cagliari, a
                          San Giovanni Valdarno e davanti al pubblico amico con Livorno. In tutta
                          sincerità, occorrerebbe un suicidio a Faenza p e r r e s t a r e f u o r i ,
                          considerando che due delle inseguitrici dovrebbero compiere un
                          percorso pieno o quasi. Umbertide e San Giovanni Valdarno sembrano le
                          avversarie più insidiose, dato che il CUS Cagliari potrebbe essere messo fuori dai giochi nello scontro diretto
                          casalingo del 21 dicembre e Ariano Irpino ha un calendario molto duro. Il pericolo maggiore è San Giovanni Valdarno,
                          partita con qualche alto e basso di troppo ma tra le candidate alla promozione, che domenica farà visita ad Ariano
                          Irpino, poi andrà a Viterbo, riceverà Faenza e sarà a Pistoia. Calendario non semplice, ma un filotto di vittorie non è
                          impossibile, considerando che gli stimoli non le mancheranno avendo in casa la gara chiave con l' E-Work.
                          Umbertide, che ha battuto Ballardini e socie all' esordio e sarebbe avvantaggiata da un arrivo a pari punti, andrà
                          invece a Livorno, riceverà la Virtus Cagliari, sarà a Civitanova e ospiterà Ariano Irpino. Anche in questo caso le umbre
                          potrebbero chiudere l' andata con un buon bottino. Classifica (tra parentesi le gare disputate): Campobasso (9) e La
                          Spezia (10) 16; Faenza (9) e Cus Cagliari (10) 14: Ariano Irpino (9) e Umbertide (9) 12; San Giovanni Valdarno (9) e
                          Pistoia (11) 10: Civitanova Marche (10) e Selargius (9) 8; Virtus Cagliari (9), Viterbo (9) e Livorno (9) 4; High School
                          Lab Roma (10) 0. Luca Del Favero © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 22
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                          mercoledì 11 dicembre 2019
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          POLITICA, IPOTESI PER LE AMMINISTRATIVE

                          Dibattito acceso all' interno del Pd per scegliere il candidato sindaco
                          Tra i nomi che circolano Morini, Caroli e Agresti. "Insieme per cambiare" punta su Paolo Cavina

                                                                                                                             FRANCESCO DONATI

                          FAENZA Il fermento pre -elettorale in città è accentuato dal doppio
                          appuntamento in programma a gennaio per le Regionali e a maggio per il nuovo
                          sindaco. Mentre per la Regione sono ormai posizionati i due schieramenti
                          principali sulle figure di Stefano Bonaccini e Lucia Borgonzoni, per la scelta del
                          sindaco c' è ancora tempo. Ma il cantiere è già aperto e non mancano certo i
                          nomi in odore di candidatura. Circolano all' interno soprattutto del Pd che ha
                          affidato al coordinatore territoriale Fabio Anconelli il difficile compito di trovare
                          intese fra le varie anime "litigiose" (zingarettiani, ex renziani, ex bersaniani). La
                          Lega e i suoi partner stanno invece attendendo l' esito delle regionali, il cui
                          risultato produrrà la tipologia di concorrente per la poltrona di primo cittadino.
                          LA CORSA PER IL MUNICIPIO Nel Pd, sfumata la candidatura di Manuela
                          Rontini, che ha accettato di ricandidarsi al consiglio regionale (come pure
                          Andrea Liverani per la Lega), nuovi personaggi entrano nel dibattito interno,
                          proprio come possibili sindaci. A delineare l' attuale panorama ha contribuito
                          anche la recente e nota vicenda della lista "Insieme per cambiare", guidata dall'
                          ex assessore all' urbanistica Domizio Piroddi, dimessosi dopo che il sindaco
                          uscente Giovanni Malpezzi gli aveva tolto due deleghe su tre. La lista conta due consiglieri e sta ora rilanciando
                          appoggiato da un vasto mondo simpatizzante. Pare ormai assodata la proposta di candidare a sindaco Paolo
                          Cavina, consigliere uscente, persona moderata, benvista dai cattolici e vicina agli universi dell' associazionismo, dell'
                          imprenditoria, dell' agricoltura e dell' economia in generale. Su di lui potrebbe convergere anche una buona parte del
                          Pd (che non ha preso bene l' azione compiuta da Malpezzi) e del centro sinistra qualora non si trovassero accordi
                          interni. DIBATTITO NEL PD Dentro al Partito democratico, si parla anche di primarie e uno dei primi nomi emersi su
                          cui cercare convergenze è quello di Alberto Morini, stella d' argento del Coni per meriti sportivi, ex presidente della
                          Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio di Faenza e, in passato, dirigente dell' Atletica 85 e della Fidal: fu
                          in prima linea nella campagna elettorale a sostegno del primo mandato Malpezzi. Altri danno una possibile
                          candidatura di Massimo Caroli, presidente dell' Asp: una figura di spicco, in vista di recente per via di iniziative ben
                          gestite legate all' ex colonia di Castel Raniero (di cui l' Asp è proprietaria), oppure connesse alla casa di riposo
                          "Fontanone" all' Ospedale e altre strutture care alla città. Ma questi non sono i soli di cui si vocifera. Ben posizionato
                          c' è anche Andrea Fabbri, presidente di Faenza Sales: a capo dell' ex oratorio, divenuto centro vitale di Faenza, in cui
                          si stanno concentrando numerose attività: università, Scuola di musica

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 23
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                          mercoledì 11 dicembre 2019

                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Sarti, servizi sociali, campo da calcio, palestra. E potrebbe avere chance, anche il suo vice, Luca Cavallari. Da
                          ultimo si sta muovendo pure il mondo cooperativo, e a tirare le fila sarebbe il segretario generale di Confcooperative,
                          il faentino Marco Venturelli, ma non sarebbe lui un possibile candidato, si parla piuttosto di Davide Agresti, impegnato
                          nella Charitas con studi ed esperienze di politica internazionale.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 24
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                          mercoledì 11 dicembre 2019
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          La polizia locale recupera refurtiva per diecimila euro nascosta tra le siepi
                          Si tratta di utensili da lavoro rubati la notte prima in due cantieri e poi occultati

                          FAENZA Le pattuglie della polizia locale dell' Unione della Romagna Faentina,
                          hanno recuperato la sera del 7 dicembre, durante la loro normale attività di
                          perlustrazione e controllo del territorio un' ingente refurtiva, consistente in
                          utensili da cantiere, per un valore stimato di oltre diecimila euro di merce. La
                          refurtiva è stata rinvenuta accuratamente occultata tra le siepi poste in via
                          Bernardi, nelle adiacenze dell' area pubblica di sgambamento dei cani, ed erano
                          attrezzature da cantiere: trapani, demolitori, flessibili, eccetera. Gli utensili da
                          lavoro erano stati rubati la notte prima in un paio di cantieri posti nelle
                          vicinanze. I ladri dopo avevano forzato le serrature di recinzione dei cantieri,
                          avevano anche forzato i container dove gli utensili erano custoditi sotto chiave.
                          Evidentemente, i ladri, erano pertanto a perfetta conoscenza, di dove gli stessi
                          venivano riposti la sera e, sono andati a colpo sicuro. Dopo il colpo, i malviventi,
                          avevano poi provveduto ad occultare accuratamente la refurtiva tra le siepi per
                          poterla evidentemente recuperare in un secondo momento. Purtroppo per loro
                          alcuni cittadini, sabato sera, hanno visto movimenti sospetti tra le siepi ed
                          avvisato la centrale della polizia locale che ha provveduto ad inviare in loco due
                          pattuglie. I malviventi, hanno così dovuto dileguarsi abbandonando nelle mani dei vigili l' intero bottino che è stato
                          rinvenuto dagli operatori, ancora nascosto all' interno della siepe. Tutto il materiale recuperato, è già stato restituito
                          ai diversi artigiani che erano rimaste vittime dei furti.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 25
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          75° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE

                          Immagini storiche, libri e tante iniziative per non dimenticare
                          Il calciatore partigiano Bruno Neri, nome di battaglia "Berni", è il protagonista di una mostra a partire dal 13

                                                                                                                                MICHELE DONATI

                          FAENZA Il 17 dicembre del 1944 Faenza veniva liberata dal nazifascismo: la
                          città, pesantemente danneggiata dai bombardamenti, poteva così rialzare la
                          testa dopo anni bui e iniziare un percorso di rinascita. A settantacinque anni di
                          distanza i valori della Resistenza e dell' antifascismo sono ancora attuali e
                          rappresentano un potente anticorpo democratico: anche per questo, come ogni
                          anno, il Comune in collaborazione con diverse realtà del mondo associativo ha
                          deciso di dedicare una serie di iniziative per ricordare l' anniversario della
                          Liberazione. Le celebrazioni sono state inaugurate lo scorso 7 dicembre al
                          Museo del Risorgimento e dell' Età Contemporanea con l' apertura della mostra
                          "Faenza di strutta, Faenza ricostruita", che resterà visitabile fino al 26 gennaio
                          2020: l' esposizione, che vede collaborare l' associazione Acsè e l' archivio della
                          Fototeca Manfrediana, curato da Gian Marco Magnani, ripercorre le tappe che
                          portarono la città manfreda dalla devastazione della guerra ad una nuova vita. Il
                          calciatore partigiano Bruno Neri, nome di battaglia "Berni", sarà invece
                          protagonista - a partire dal 13 dicembre - di una mostra fotografica organizzata
                          insieme alla sezione faentina dell' Unione dei Veterani dello Sport: all'
                          inaugurazione interverrà lo scrittore Mario Vichi, che per l' occasione proietterà alcune immagini inedite dell' eroe cui
                          è dedicato lo stadio comunale. La giornata culminante sarà quella di sabato 14, con i tradizionali omaggi ai caduti, il
                          corteo in piazza del Popolo, la deposizione della corona presso il cimitero di guerra in via Santa Lucia. Alle ore 10 la
                          sala del consiglio comunale ospiterà un evento a cura di Acsè per gli studenti delle classi superiori, con racconti e
                          interviste sulle esperienze vissute dai militari alleati venuti a liberare l' Italia. Interverranno la comunità Sikh, che
                          porterà anche alcuni prodotti tipici, Romano Rossi per la Brigata Ebraica, Rodolfo Balzarotti della William Congdon
                          Foundation. Il calendario degli eventi proseguirà poi fino alla settimana successiva: lunedì 16 nella Sala Bigari del
                          Comune, ore 20.30, l' Anpi ricorderà l' aggressione fascista alla casa Ghibèt, avvenuta nel 1929. I relatori Gabriele
                          Albonetti, Mario Gurioli e Sauro Bacchi racconteranno quale ruolo ebbe l' arma dei Carabinieri nella lotta antifascista.
                          L' ultimo appuntamento si terrà martedì 17, giorno dell' anniversario, alle ore 18 in Biblioteca Man frediana, per la
                          presentazione del libro di Mauro Gurioli "Faenza ritrovata. Storia e immagini della città che la guerra ci tolse" (Tempo
                          al libro): interverranno l' autore, Nicola Giada della Fototeca Manfrediana, e lo studio sodi storia locale Stefano
                          Saviotti.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 26
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Impianti a metano nelle scuole faentine

                          FAENZA A partire da quest' anno scolastico, anche l' Istituto Tecnico Oriani e il
                          Liceo Artistico Torricelli Ballardini di Faenza possono disporre dei benefici del
                          gas naturale grazie ai lavori effettuati da Italgas che ha attivato le rispettive
                          forniture dal 1° ottobre scorso. I lavori di trasformazione e adeguamento degli
                          impianti a servizio dei due istituti sono durati circa 9 mesi, hanno comportato un
                          investimento di 250mila euro e garantiranno una notevole diminuzione dei costi
                          di gestione e dei consumi. Con questo intervento si completa la
                          metanizzazione di tutti gli edifici scolastici faentini raggiungendo un indice di
                          copertura del servizio pari al 95% del territorio, in un' area che 60 anni fa è stata
                          la prima a intuire i vantaggi del metano. Nell' ambito del progetto, sviluppato in
                          collaborazione con il Comune, è stato anche possibile eseguire operazioni di
                          ammodernamento della rete del gas cittadina, che si estende per 330
                          chilometri. Negli ultimi due anni Italgas ha effettuato investimenti per circa 4
                          milioni di euro per la gestione e lo sviluppo della rete del gas di Faenza, di cui 1,4
                          milioni di euro destinati apro grammi di ammodernamento.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 27
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          L'INTERVISTA / PAOLA QUATTRINI, ATTRICE

                          «È comicità elegante: oggi si ride solo di volgarità»
                          Insieme a Giuseppe Pambieri, Erica Blanc e Cochi Ponzoni da oggi in scena al teatro Masini

                                                                                                                                CLAUDIA ROCCHI

                          FAENZA Metti quattro anziani, in gioventù cantanti d' opera famosi, ora in una
                          casa di riposo. Un tempo cantavano insieme e adesso sembra esserci la
                          possibilità di rifarlo ancora; la proposta è di ricreare il quartetto di "Bella figlia
                          dell' amor" del terzo atto del Rigoletto di Verdi. Uno dei quattro però non ne
                          vuole sapere... Così l' incipit di "Quartet", fortunata commedia del drammaturgo
                          e sceneggiatore inglese Ronald Harwood. "Quartet" è di scena al Masini di
                          Faenza da stasera alle 21 a venerdì 13 dicembre, interpretata da quattro attori
                          che appartengono alla storia del teatro italiano: Giuseppe Pambieri, Paola
                          Quattrini, Erica Blanc e Cochi Ponzoni. La regia è di PatrickRossi Gastaldi. Dei
                          quattro interpreti, Paola Quattrini è quella salita sulle scene da bambina e mai
                          più scesa. Certo che ci vuole del coraggio, Paola, a mettere sullo stesso palco
                          quattro nomi di cartello senza che si creino contrasti. «Inizialmente ero
                          spaventata all' idea, e prima ancoralo era ilproduttore; invece abbiamo stupito
                          tutti perché si è creata un' atmosfera idilliaca, in questa commedia ognuno ha la
                          sua soddisfazione, il suo momento, siamo tutti contenti». La soddisfazione
                          nasce dall' appagare il proprio ego d' attore? «Anche, ma non solo, stiamo
                          bene insieme perché siamo grandi professionisti, rigorosi e attenti, sappiamo cos' è il teatro, non siamo improvvisati,
                          c' è rispetto reciproco». Eppure la leggenda del teatro narra di controversie e litigi fra attori e "primedonne". «In realtà
                          le discussioni avvenivano di solito con il prim' attore che, specie nel passato, è sempre stato il punto di riferimento.
                          Perché, nonostante il mondo sia delle donne, però... le donne hanno faticato anche qui a conquistare il loro posto.
                          Personalmente sono sempre stata prim' attrice e prim' attore di me stessa. Nel senso che ho sempre "fatto"
                          compagnie private dove ho cercato di farmi rispettare. La compagnia è fatta anche di tecnici e maestranze, è
                          importante andare d' accordo, avere una sintonia giusta, qui c' è equilibrio di gradevolezza e umore». Racconti di
                          questo quartetto. «Sono artisti in una casa di riposo, c' è chi non ci vorrebbe stare e chi ci sta con gioia, chi aspetta la
                          morte, chi parla solo di sesso. Sono anche un po' bambini come succede nella vecchiaia. Diversamente dal film di
                          Dustin Hoffman dove l' atmosfera è melanconica, qui l' insieme è brillante, volge al sorriso, al prenderci in giro. La
                          mia Cecy è svagata, dimentica e ripete le cose, ma sempre con il sorriso, la gioia di vivere. Per lei, sola senza figli, la
                          casa di riposo è anche compagnia, le piace sentirsi

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 28
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                          mercoledì 11 dicembre 2019

                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          ancora viva». Pambieri e Paola Quattrini La sua carriera è costellata da ruoli brillanti. Nella nuova drammaturgia l'
                          attrice brillante è pressoché scomparsa. «Trovare dei testi è la cosa più difficile e complicata, così come attori in
                          grado di fare sia il drammatico che il comico. Si può dire che il teatro regge ancora oggi solo per la passione di noi
                          attori, forse perché in fondo siamo bambini, abbiamo voglia di giocare sul palcoscenico anche se dietro le quinte ci
                          sono un sacco di problemi». Per esempio? «Non c' è più la sicurezza economica, è la passione a mandare avanti.
                          Prima c' erano tanti teatri, richieste, c' erano meno attori e meno compagnie improvvisate, c' era più cura, qualità.
                          Oggi la qualità della vita è peggiorata e quindi ci si accontenta, e si ride con volgarità per cose molto sciocche;
                          questo invece è uno spettacolo elegante». Come fu l' inizio della sua carriera d' attrice? «Ce l' avevo nel dna;
                          simulavo con grande immedesimazione e sincerità. Successe che un regista mi vide al teatro Quirino di Roma dove
                          chiacchieravo con le mie zie che erano cassiere. Notò la mia disinvoltura e chiese a mia madre di portarmi a un
                          provino a Cinecittà. A 5 anni il primo film, a 12 anni il debutto in teatro ne "Il potere e la gloria" regia di Squarzina,
                          come figlia di Aroldo Tieri. Non ho fatto scuole ma tanto teatro, cinema, doppiaggio, radio, televisione». Un' intera
                          vita sulle scene... «Se dovessi ricominciare preferirei vivere la mia vita di bambina e cominciare dopo. Però amo più
                          adesso di allora questo mestiere, sento che è la mia vita, la cosa più importante, più appagante, più liberatoria. E di
                          certo, recitando, non ho avuto bisogno di psicologo o psicoterapeuta». Domani alle 18 incontro con gli artisti. Euro
                          da 27 a 15. Il 22 gennaio saranno a Cervia. Info: 0546 21306.

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                                                                                  Stampa Locale

                          FAENZA

                          Tutti sconnessi anche i 500 studenti dell' istituto tecnico

                          Quarantacinque giorni di sperimentazione dall' inizio delle lezioni. Poi da
                          ottobre i telefoni sono stati vietati in classe, intervalli compresi. L'
                          esperienza è quella dell' istituto tecnico Oriani di Faenza, che conta circa
                          500 studenti e ha deciso di intraprendere questa strada dopo l'
                          approvazione di collegio docenti e consiglio d' istituto. L' idea è partita
                          dalla necessità di evitare che si copiasse, poi è diventata un' iniziativa a
                          favore del benessere, spiegano gli insegnanti. Ogni mattina i ragazzi
                          lasciano gli smartphone in un contenitore e li riprendono all' uscita. «Il
                          divieto non è una misura contro le tecnologie - dice il dirigente Fabio
                          Gramellini -. Lo smartphone e la rete sono importanti e tutti li usiamo e
                          questo anche a vantaggio della didattica. La decisione è da considerarsi
                          un passaggio per permettere ai ragazzi di rimanere concentrati durante le
                          ore di lezione. Altra cosa che mi ha stupito - conclude - è l' assenza di
                          lamentele da parte di studenti e famiglie, anzi da queste ultime sono
                          arrivate solo parole di apprezzamento». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 30
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                                                                   Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          PENDOLARI

                          Trasporti locali, gare più facili Multe a Trenitalia e 14 società
                          Le sanzioni dell' Autorità in materia di mancati indennizzi per i ritardi

                                                                                                                                        Giorgio Santilli

                          ROMA Multe pesantissime - fino al 10% del fatturato - in arrivo dall' Autorità
                          di regolazione dei trasporti per 15 società di servizi ferroviari fra cui
                          Trenitalia e Trenord che non si sono attenuti ai criteri precedentemente dati
                          per gli indennizzi ai passeggeri dei treni pendolari in ritardo. «L' Autorità -
                          dice il comunicato - ha deliberato l' avvio di procedimenti sanzionatori nei
                          confronti di 15 società di servizi ferroviari e di gestione delle stazioni, per il
                          mancato adeguamento delle carte dei servizi alla disciplina dell' Autorità
                          (delibera n. 106/2018)». Il riferimento è ai diritti di tutti i passeggeri - con un
                          riferimento specifico poi ai passeggeri con mobilità ridotta - «in materia di
                          abbonamenti e più in generale sulle tempistiche massime per il
                          riconoscimento del diritto all' indennizzo». Il procedimento sanzionatorio si
                          completerà con la quantificazione della multa in sei mesi, dopo aver
                          acquisito le memorie difensive delle società interessatee le loro eventuali
                          azioni per adeguarsi ai rilievi. Oltre a Trenitalia e Trenord sono coinvolte
                          altre 13 società minori: l' Ente Autonomo Volturno, Ferrotramviaria, Ferrovie
                          del Gargano, Ferrovie del Sud Est, Ferrovie Emilia-Romagna, .Ferrovienord,
                          Gruppo Torinese Trasporti, La Ferroviaria Italiana, Sistemi Territoriali, Società Ferrovie Udine-Cividale, Società Unica
                          Abruzzese di Trasporto, Tper e Trasporto Ferroviario Toscano. «L' intervento dell' Autorità - dice la nota dell' Art -
                          enuncia il contenuto minimo degli specifici diritti che gli utenti dei servizi di trasporto per ferrovia connotati da oneri
                          di servizio pubblico (cioè sovvenzionate dallo Stato, ndr) possono esigere nei confronti dei gestori dei servizi e delle
                          infrastrutture ferroviarie, in particolare del diritto all' indennizzo in caso di disservizio». Ma sul trasporto locale l'
                          Autorità rilancia anche la sfida di una maggiore concorrenza fra gli operatori, riducendo le barriere di ingresso al
                          mercato e perseguendo obiettivi di lotta all' evasione tariffaria, standard minimi di qualità, riduzione dei costi,
                          incremento del load factor. In particolare l' organismo guidato da Andrea Camanzi punta, con la delibera 154/2019, a
                          una semplificazione dei bandi e delle procedure di gara per l' assegnazione dei servizi di Tpl passeggeri svolti su
                          strada e per ferrovia. La semplificazione riguarda anche la definizione dei criteri per la nomina delle commissioni
                          aggiudicatrici e per la definizione degli schemi dei contratti di servizio affidati direttamente o svolti da società in
                          house o da società con prevalente partecipazione pubblica. Il valore complessivo del mercato del trasporto pubblico
                          locale in Italia è di 11 miliardi di euro, con un totale di addetti pari a 114 mila unità. Il quadro dei gestori del Tpl appare

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 31
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                                                                 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          molto frammentato, in particolare quello relativo al trasporto su strada, con oltre 1.200 contratti di servizio, il 70%
                          dei quali ha un valore al di sotto del milione di euro e copre meno del 5% del totale dei bus/km prodotti. «L'
                          aggiornamento delle misure - dice una nota dell' Art - trae origine sia dall' esperienza acquisita dall' Autorità nel
                          triennio di applicazione della precedente delibera n. 49/2015, sia dall' attribuzione all' Autorità di ulteriori compiti in
                          materia di trasporto pubblico locale». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 32
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                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Il calendario. Doppio debutto: dal 1° febbraio 2020 per i beni e dal 1° gennaio 2021 per i servizi - Il ciclo
                          diventa interamente digitale

                          L' ordine di acquisto della Pa diventa elettronico

                                                                                                  Alessandro MastromatteoBenedetto Santacroce

                          Utilizzo di dati strutturati per tutti i documenti attestanti ordine ed esecuzione
                          degli acquisti di beni e servizi da parte delle pubbliche amministrazioni. Dal 1°
                          febbraio 2020 per gli acquisti di beni e dal 1° gennaio 2021 per i servizi,
                          secondo una calendarizzazione ancora non ufficializzata dal Mef dopo lo
                          slittamento dell' avvio inizialmente previsto dal 1° ottobre 2019 solamente
                          per gli enti del Servizio sanitario nazionale, dovrebbero diventare quindi
                          operative le modalità di veicolazione in formato elettronico di tutte le
                          informazioni relative al ciclo di fatturazione, seppure inizialmente
                          limitatamente agli ordini, attraverso l' utilizzo di un' apposita piattaforma
                          telematica. La novità, di assoluto rilievo per le procedure aziendali, richiederà
                          di fatto a tutti i fornitori di pubbliche amministrazioni di essere in grado di
                          ricevere, gestire e rispondere alle richieste di ordinativi ricevuti in formato
                          strutturato. Ciò permetterà, a regime, alle imprese di andare a mutuare le
                          stesse regole operative anche per gli scambi commerciali con clienti e
                          fornitori privati, permettendo loro una tracciatura integrale in modalità
                          elettronica di ciascuna operazione realizzata, partendo dall' ordine, per
                          passare ai documenti relativi all' esecuzione quali documenti di trasporto e stati avanzamento lavori, sino alla fase
                          della fatturazione. Di assoluto rilievo è, ad esempio, il divieto per le pubbliche amministrazioni di procedere al
                          pagamento delle fatture elettroniche ricevute laddove queste non riportino il corretto riferimento al progressivo
                          identificativo dell' ordine. L' utilizzo di ordinativi elettronici introdotto per le pubbliche amministrazioni, in formato
                          strutturato Ubl (Universal business language), costituisce una misura che va nell' ottica del controllo della spesa
                          pubblica. I riferimenti normativi sono contenuti ai commi da 411 a 415 della legge 205/2017 (legge di Bilancio 2018),
                          secondo cui emissione, trasmissione, conservazione e archiviazione dei documenti attestanti l' ordinazione (ordini di
                          acquisto e altri documenti utilizzati nella disposizione dell' obbligazione) e l' esecuzione degli acquisti di beni e
                          servizi della Pubblica amministrazione devono essere effettuate in forma elettronica. In particolare, per gli enti del
                          Servizio sanitario nazionale (Ssn), la trasmissione dei predetti documenti avviene per mezzo di un sistema di
                          gestione messo a disposizione dal ministero dell' Economia: il cosiddetto nodo di smistamento degli ordini di
                          acquisto (Nso). L' infrastruttura tecnologica di Nso, in cui ci si può avvalere anche di intermediari, si caratterizza

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 33
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