Comune di Russi venerdì, 03 gennaio 2020

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Comune di Russi venerdì, 03 gennaio 2020
Comune di Russi
venerdì, 03 gennaio 2020
Comune di Russi venerdì, 03 gennaio 2020
Comune di Russi
                                                   venerdì, 03 gennaio 2020

Prime Pagine

 03/01/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna)                                                                    4
 Prima pagina del 03/01/2020

 03/01/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                                                   5
 Prima pagina del 03/01/2020

Cronaca

 03/01/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 6                                                     6
 A Capodanno raccolte quasi 8 tonnellate di rifiuti dopo le feste di piazza
 03/01/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 40                                                         7
 Raccolte otto tonnellate di rifiuti
 02/01/2020   Ravenna Today                                                                                        8
 Weekend d' Epifania: tuffo della Befana, Nott de Bisò, lotteria, Re Magi e altre sorprese

Cultura e Turismo

 02/01/2020   Ravenna24Ore.it                                                                                     10
 Russi: Sabato 4 gennaio al cine teatro Jolly ultimo appuntamento con la rassegna dialettale

sanità, sociale e servizi per l'infanzia

 03/01/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 9                                                    11
 Contributi per l' affitto Domande dal 7 gennaio
 02/01/2020   Ravenna24Ore.it                                                                                     12
 Contributi per l' affitto, al via la presentazione delle domande

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 03/01/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 5                                                                             13
 Frenata sui costi per Quota 100: 5,2 miliardi nel 2020

 03/01/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 5                                                              Marco Rogari   15
 Pa, vola la spesa di Comuni e Asl

 03/01/2020   Italia Oggi Pagina 31                                                               LUIGI OLIVERI   17
 Assunzioni, la mobilità neutrale va in soffitta
 03/01/2020   Italia Oggi Pagina 31                                                            MATTEO BARBERO     19
 Milleproroghe ricco per la p.a.
 03/01/2020   Italia Oggi Pagina 32                                                                               21
 Negli enti virtuosi, assunzioni sganciate dalle cessazioni
 03/01/2020   Italia Oggi Pagina 32                                                                               23
 Pagamenti, più tempo per gli enti lumaca
Comune di Russi venerdì, 03 gennaio 2020
03/01/2020    Italia Oggi Pagina 32                            PAGINA A CURA DI MATTEO BARBERO     24
Ristrutturazione debito dal 2021
03/01/2020    Italia Oggi Pagina 33                                                                26
Qualificazione, requisiti dell' Ati e quota dei lavori

03/01/2020    Italia Oggi Pagina 33                                                                27
Appalti, ritenute fiscali da comunicare a gennaio

03/01/2020    Italia Oggi Pagina 33                                                                29
Centrale di progettazione salva

03/01/2020    Italia Oggi Pagina 34                                                                31
Paletti alle registrazioni
03/01/2020    Italia Oggi Pagina 35                         PAGINA A CURA DI MASSIMILIANO FINALI   33
Cooperazione, bando da 15 mln
03/01/2020    Italia Oggi Pagina 35                                                                35
Inclusione sociale, la Liguria stanzia 15 milioni di euro
03/01/2020    Italia Oggi Pagina 35                                                                36
Bolzano, 2,5 mln per digitalizzare processi e servizi
Comune di Russi venerdì, 03 gennaio 2020
[ § 1 § ]

            venerdì 03 gennaio 2020
                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                                      Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 4
Comune di Russi venerdì, 03 gennaio 2020
[ § 2 § ]

     venerdì 03 gennaio 2020
                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 5
Comune di Russi venerdì, 03 gennaio 2020
[ § 1 5 2 2 4 0 2 2 § ]

                          venerdì 03 gennaio 2020
                          Pagina 6

                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                                        Cronaca

                          A Capodanno raccolte quasi 8 tonnellate di rifiuti dopo le feste di piazza

                          RAVENNA Il 2019 si è chiuso con un impegnativo lavoro di Hera per garantire la
                          pulizia e il decoro dei centri cittadini della provincia di Ravenna dopo i
                          festeggiamenti di Capodanno, che ha attirato migliaia e migliaia di persone nelle
                          tante piazze di tutto il territorio della provincia. Per raccogliere i rifiuti prodotti
                          nella notte fra il 31 dicembre e l' 1 gennaio la multiutility ha messo in campo
                          circa 80 operatori addetti alle pulizie e sviluppato servizi straordinari che
                          complessivamente hanno consentito di raccogliere quasi 8 tonnellate di rifiuti.
                          RAVENNA, CERVIA E RUSSI Le pulizie straordinarie dopo il Capodanno sono
                          iniziate con il primo turno dalle 16 alle 22 del 31 dicembre in centro città a
                          Ravenna, per poi proseguire dalle 4 del 1° gennaio. Nello specifico, per far
                          fronte alle esigenze dei festeggiamenti del capodanno a Cervia, lunedì 31
                          dicembre in via Nazario Sauro sotto la Torre San Michele sono stati consegnati
                          8 bidoni da 360 litri per la raccolta di vetro/lattine, (ritirati ieri), che hanno
                          consentito di intercettare circa 150 kg di rifiuto differenziato. Il 31 dicembre e il
                          1° gennaio le varie raccolte sono state effettuate regolarmente in tutto il
                          territorio gestito da Hera nel distretto di Ravenna che comprende i Comuni di
                          Ravenna, Cervia e Russi. Nel giorno di Capodanno a Ravenna e in tutto l' entroterra 40 operatori manuali e 3
                          spazzatrici hanno raccolto circa 4300 kg di rifiuti; a Cervia i 7 operatori manuali e la spazzatrice hanno raccolto circa
                          1250 kg di rifiuti, a Russi 2 operatori manuali hanno raccolto circa 250 kg di scarti. BASSA ROMAGNA E ROMAGNA
                          FAENTINA Nella Bassa Romagna e nei Comuni dell' Unione della Romagna Faentina i lavori di pulizia sono iniziati
                          alle 5 a Lugo per poi proseguire in tutti gli altri Comuni. Nelle due aree hanno operato complessivamente 13
                          operatori, più due spazzatrici e 12 porter, che hanno raccolto 2.020 kg di materiali di scarto, di cui 450 kg a Faenza,
                          350 a Lugo e 210 a Castel Bolognese. L' impegno di Hera non si è però esaurito con queste operazioni: in questi
                          giorni, infatti, sono in programma ulteriori lavori di rifinitura. Inoltre Hera sta raccogliendo anche le segnalazioni
                          relative ai contenitori stradali danneggiati durante i festeggiamenti: ad oggi non si segnalano atti di vandalismo. Per
                          le segnalazioni di carattere ambientale, rimane attivo il servizio tramite il Rifiutologo, la app di Hera scaricabile
                          gratuitamente all' indirizzo www.ilrifiutologo.it. Per l' Epifania i servizi verranno svolti regolarmente in tutto il territorio
                          della provincia di Ravenna, con operatori extra a Ravenna e a Cervia.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                 Pagina 6
Comune di Russi venerdì, 03 gennaio 2020
[ § 1 5 2 2 4 0 2 5 § ]

                          venerdì 03 gennaio 2020
                          Pagina 40

                                                                   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                                         Cronaca

                          Capodanno

                          Raccolte otto tonnellate di rifiuti
                          I dati di Hera dopo le feste dei giorni scorsi

                          Raccolte quasi 8 tonnellate di rifiuti a Capodanno nel Ravennate. I dati
                          sono stati comunicati da Hera. Per raccogliere i rifiuti prodotti nella notte
                          fra il 31 dicembre e l' 1 gennaio la multiutility ha messo infatti in campo
                          circa 80 operatori addetti alle pulizie e sviluppato servizi straordinari.
                          Sono iniziate con il primo turno dalle 16 alle ore 22 del 31 dicembre 2019
                          in Centro città a Ravenna, per poi proseguire dalle 4 del 1 gennaio 2020,
                          le pulizie straordinarie dopo il capodanno. Nello specifico, per far fronte
                          alle esigenze dei festeggiamenti del capodanno a Cervia, lunedì 31
                          dicembre in via Nazario Sauro sotto la Torre San Michele sono stati
                          consegnati 8 bidoni da 360 litri per la raccolta di vetro/lattine, (ritirati ieri):
                          il risultato è stato di 150 kg di rifiuto differenziato. Il 31 dicembre e il
                          primogennaio le varie raccolte sono state effettuate regolarmente in
                          tutto il territorio gestito dal Distretto Ravenna che comprende i Comuni di
                          Ravenna, Cervia e Russi. Mercoledì 1 gennaio a Ravenna e in tutto l'
                          entroterra 40 operatori manuali e 3 spazzatrici hanno raccolto circa 4300
                          kg di rifiuti; a Cervia i 7 operatori manuali e la spazzatrice hanno raccolto circa 1250 kg di rifiuti, a Russi due operatori
                          manuali ne hanno raccolti circa 250 kg.

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 7
Comune di Russi venerdì, 03 gennaio 2020
[ § 1 5 2 2 4 0 2 7 § ]

                          giovedì 02 gennaio 2020

                                                                                Ravenna Today
                                                                                       Cronaca

                          Weekend d' Epifania: tuffo della Befana, Nott de Bisò, lotteria, Re Magi e altre sorprese
                          Si chiudono le feste con un weekend magico: la Nott de' Bisò, la lotteria dell' Epifania, il tuffo in mare della Befana, il
                          Presepe Vivente, tombole, tante befane e le Pasquelle

                          1 Weekend d' Epifania: tuffo della Befana, Nott de Bisò, lotteria, Re Magi e
                          altre sorprese Video del giorno Attendere un istante: stiamo caricando il
                          video... Tuffi in mare, lotteria, befane e Nott de Bisò Il 2020 si apre con un bel
                          weekend lungo che parte venerdì e si conclude lunedì con la festa dell'
                          Epifania. Insomma le feste natalizie si chiudono con un fine settimana ricco
                          di emozioni e allegria, con simpatiche befane, appuntamenti tradizionali e
                          alcune sorprese. Il centro di Ravenna saluta il periodo di festa con l'
                          estrazione della Lotteria della Befana che si svolge in piazza San Francesco,
                          ma anche con un altro weekend in compagnia degli spettacolari
                          videomapping di Ravenna in Luce in programma al Mar, alla Basilica di San
                          Vitale e al Battistero degli Ariani. Sempre in centro a Ravenna, al Moog, ci si
                          diverte con la Tombola del riciclo , intanto a Classe prende forma il Presepe
                          Vivente con l' arrivo dei Re Magi. Al circolo San Biagio di Roncalceci la
                          Befana arriva in moto sabato portando con sè dolci e giocattoli. I
                          videomapping quest' anno ci stupiscono anche a Cervia, dove per tutte le
                          feste, nel portico della sede comunale, arriva la proiezione dedicata al Giro d'
                          Italia , in piazza Garibaldi il giorno dell' Epifania si celebra con i dolci e i canti del Festival delle Pasquelle , mentre a
                          Milano Marittima vi attendono le Luci da Favola . E come vuole la tradizione, sulla spiaggia di Pinarella il giorno dell'
                          Epifania si tiene il primo bagno in mare dell' anno con l' atteso Tuffo della Befana . Faenza invece si illumina con uno
                          degli eventi più attesi dell' anno: la Nott de' Bisò 2020 , dove non mancano mai musica, vin brulè e naturalmente il
                          rogo del Niballo a mezzanotte. Sabato, domenica e lunedì la Befana porta aria di festa a Bagnacavallo, Traversara e
                          Villanova insieme allo shopping, ai giochi e ai canti di festa. Da venerdì al giorno dell' Epifania si accende e' treb in
                          piaza a Cotignola, luogo d' incontro di musica e buona cucina romagnola. Per gli amanti dei pattini: si continua a
                          "scivolare" sulla pista di ghiaccio in piazza Kennedy a Ravenna, ma anche nella pista di ghiaccio in piazza Dante a
                          Russi e nella pista del Pavaglione a Lugo. Incontrando: artisti Lego, Mingardi e l' Almanacco di Sanremo Il periodo
                          delle feste natalizie è verso la conclusione, ma ci regala ancora incontri sorprendenti. Sabato si creano costruzioni
                          fantastiche con i mattoncini Lego insieme all' artista Riccardo Zangelmi al Mar di Ravenna e si aprono le Serate con
                          la Dea bianca a Corte Cavour. Domenica Andrea Mingardi presenta il suo nuovo album a The Ale House di Faenza,
                          invece l' astrofisica Daria Dall' Olio ci porta a caccia di stelle alla Casa delle Donne di Ravenna e al bar Bellini di
                          Faenza Marino Bartoletti e Lucio Mazzi presentano l' Almanacco del Festival di Sanremo . Tutta la musica dell'
                          Epifania, tra classica e blues Tanta musica live per il fine settimana dell' Epifania. Sabato al Teatro comunale ci
                          Cervia si esibisce

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 8
Comune di Russi venerdì, 03 gennaio 2020
[ § 1 5 2 2 4 0 2 7 § ]

                          giovedì 02 gennaio 2020

                                                                                Ravenna Today
                                                                                       Cronaca

                          l' Ensemble Tempo Primo de LaCorelli , mentre al Cisim di Lido Adriano c' è il minifestival dell' etichetta Brutture
                          Moderne con tante band e artisti impegnati in un concerto corale. Domenica si viaggia tra reggae e soul con Ken
                          Bailey e King Frisko all' Oasi Beach di Marina di Ravenna. Il giorno dell' Epifania Gloria Turrini omaggia con la sua
                          incredibile voce le donne del blues al Finisterre beach di Marina di Ravenna. Monumenti da ammirare con la
                          Domenica al Museo Il 2020 si apre con il ritorno della #domenicalmuseo che propone visite gratuite in vari siti
                          monumentali a Ravenna e nelle città vicine. Inoltre ci sono fino all' Epifania visite speciali al Museo Classis e alla
                          Basilica di Sant' Apollinare in Classe. Da domenica iniziano anche le visite guidate alla collezione di giochi da tavolo ,
                          dal Seicento a oggi, alla Biblioteca Classense. Presepiamo Arriva l' Epifania che tutte le feste si porta via e, purtroppo,
                          tra le prima attrazioni a partire sono proprio gli amati presepi. Accorete dunque a visitare natività e allestimenti
                          distribuiti su tutto il territorio ravennate. Potete ammirare i tanti presepi disseminati nel centro e nei dintorni di
                          Ravenna , il Presepe di Sabbia sulla spiaggia libera di Marina di Ravenna, il presepe sui tronchi di mare a Pisignano, il
                          presepe meccanico di Villa Prati, il Presepe in Cripta a Pieve Corleto e i gli allestimenti creativi de La Capanna del
                          Bambinello all' Ecomuseo di Villanova di Bagnacavallo. Al sipario: ci aspettano i Burattini Vi attendono le risate al
                          Teatro Chiari di Cervia dove domenica riparte la Stagione dei burattini con lo spettacolo Areste Paganos e i Giganti .
                          Mercatini di Natale Resta aperto fino a sabato il Mercatino di Natale dell' Enpa a Faenza, dove di possono trovare
                          giocattoli, ceramiche e tanti oggetti curiosi. Vi mostro le mostre Carissimi mostri, purtroppo con l' Epifania se ne
                          vanno via anche alcune mostre, ma non temete, perché presto arriveranno tante novità a rimpiazzarle. Fate in fretta
                          perciò a visitare: La strategia di Falco , le opere del partigiano Alberto Bardi alla Manica Lunga della Biblioteca
                          Classense, Da Empedocle al Sogno di Roberta Zamboni ed Ermes Bajoni a Bagnacavallo, le ceramiche Sulla via dell'
                          Oriente al Mic di Faenza, la mostra fotografica Libera è alle Officine del Sale di Cervia e gli scatti di Wiki Loves
                          Monuments a Massa Lombarda. Invece proseguono: Il privilegio dell' inquietudine dedicata ad Albrecht Durer al
                          Museo delle Cappuccine di Bagnacavallo, al Mar di Ravenna Forever Young del Lego artist Riccardo Zangelmi,
                          Mosaics di Chuck Close e Vanitas di Niki de Saint Phalle, a Fusignano, Cotignola e Bagnacavallo ci sono le opere di
                          Selvatico , al Mic di Faenza le opere in ceramica di Pablo Picasso , a Palazzo Rasponi di Ravenna i Libri mai mai visti ,
                          Salvare l' ora a Palazzo Rasponi 2 di Ravenna, Nella sovranità del silenzio a Sant' Agata sul Santerno, alla Biblioteca
                          Classense di Ravenna la collezione di giochi da tavolo Oche, civette e dadi e l' intervento artistico di Nicola Samorì
                          per il ciclo Ascoltare Bellezza . E allora cinema! Vi serve altro? C' è anche il cinema .

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 9
Comune di Russi venerdì, 03 gennaio 2020
[ § 1 5 2 2 4 0 2 6 § ]

                          giovedì 02 gennaio 2020

                                                                               Ravenna24Ore.it
                                                                                 Cultura e Turismo

                          Russi: Sabato 4 gennaio al cine teatro Jolly ultimo appuntamento con la rassegna
                          dialettale
                          Per l' ultimo appuntamento la compagnia locale "I guitti" porterà in scena la commedia "Ricordi che uniscono"

                          Il quarto ed ultimo appuntamento della Rassegna di teatro dialettale
                          promossa dalla Parrocchia Sant' Apollinare e dalla Compagnia Fita Emilia-
                          Romagna "Amici del Teatro di Cassanigo"di Faenza, è in programma sabato 4
                          gennaio 2020 (ore 21.00) al cinema-teatro Jolly (via Cavour, 5). Protagonista
                          la locale compagnia "I Guitti" che metterà in scena la commedia "Ricordi che
                          uniscono" un atto unico, in due parti, scritto e curato dai giovani della stessa
                          compagnia. La storia racconta della crisi di coppia tra Giuliano e Arianna,
                          durante la quale nessuno dei due coniugi si sente più capito dall' altro. L'
                          unico "onforto"è costituito dai programmi televisivi, i quali, a loro volta,
                          creano una sorta di muro tra la coppia e le altre persone. Un giorno la figlia
                          Lucia fa una richiesta insolita ai genitori, quella di raccontare la storia di una
                          fotografia scattata negli anni '80. E così Giuliano e Arianna sono
                          "costretti"loro malgrado a compiere un viaggio a ritroso nel tempo, dunque
                          nella loro storia... Dopo la commedia, seguirà la farsa dialettale "L' alberg dla
                          mudana" una storia romagnola ambientata in un hotel per turisti tra gags e
                          sorprese con un unico obiettivo: far ridere. Dopo il "tutto esaurito"fatto
                          registrare dalle due precedenti rappresentazionii promotori della rassegna puntano al tris. Il costo del biglietto è di
                          7,00 euro (ridotto, per soci Anspi e minori di 12 anni, 5,00 euro).

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019         Pagina 10
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                          venerdì 03 gennaio 2020
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    sanità, sociale e servizi per l'infanzia

                          Contributi per l' affitto Domande dal 7 gennaio
                          Fino al 28 febbraio è possibile richiederlo per chi ha un Isee fra i 3mila e i 17.154 euro

                          RAVENNA Tornano anche quest' anno i contributi per l' affitto erogati dal
                          Comune: dal 7 al 28 febbraio sarà possibile presentare domanda di contributo
                          per il pagamento dei canoni di locazione nel mercato privato. Questi i principali
                          requisiti per l' accesso ai contributi, che saranno meglio dettagliati nell' avviso di
                          imminente pubblicazione, che sarà online dal 7 gennaio: si deve risiedere nell'
                          alloggio oggetto del contratto di locazione o dell' assegnazione; il valore Isee
                          del nucleo famigliare deve essere compreso tra 3.000 e 17.154 euro (perla
                          fascia Isee sotto i3.000 euro sono previsti interventi di presa in carico da
                          concordare con il Servizio sociale associato); il canone mensile di affitto non
                          deve essere superiore ai 700 euro. I singoli contributi saranno pari alla somma
                          dovuta per due mensilità di affitto, fino a un massimo di 1.400 euro. L'
                          assegnazione avverrà scorrendo la graduatoria (redatta sulla base dell'
                          incidenza del canone sul valore Isee), fino ad esaurimento dei fondi disponibili
                          assegnati dalla Regione Emilia-Romagna al distretto socio sanitario di Ravenna
                          (Ravenna, Cervia e Russi) che ammontano a 442.903,69 euro. Resta invece
                          escluso dal contributo: chi è beneficiario del reddito o della pensione di
                          cittadinanza; chi ha avuto nel medesimo anno la concessione di un contributo del Fondo per l' emergenza abitativa o
                          del Fondo per la morosità incolpevole; essere assegnatari di un alloggio di edilizia residenziale pubblica; avere la
                          titolarità di una quota superiore al 50 per cento di diritto diproprietà, usufrutto, uso o abitazione sul medesimo
                          alloggio ubicato in ambito nazionale e adeguato alle esigenze del nucleo famigliare; essere destinatari di un atto di
                          intimazione di sfratto per morosità con citazione per la convalida. Per ulteriori informazioni è possibile telefonare ai
                          numeri 0544 482355 (Servizio sociale associato dei comuni di Ravenna, Cervia e Russi) o 0544 210136 (Acer).

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 11
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                          giovedì 02 gennaio 2020

                                                                                Ravenna24Ore.it
                                                                     sanità, sociale e servizi per l'infanzia

                          Contributi per l' affitto, al via la presentazione delle domande
                          Dal 7 gennaio

                          Dal prossimo 7 gennaio al 28 febbraio sarà possibile presentare domanda di
                          contributo per il pagamento dei canoni di locazione nel mercato privato,
                          spiega l' Amministrazione comunale in una nota. Questi i principali requisiti
                          per l' accesso ai contributi, che saranno meglio dettagliati nel relativo avviso
                          pubblico, online dal 7 gennaio: si deve risiedere nell' alloggio oggetto del
                          contratto di locazione o dell' assegnazione; il valore Isee del nucleo
                          famigliare deve essere compreso tra 3.000 e 17.154 euro (per la fascia Isee
                          sotto i 3.000 euro sono previsti interventi di presa in carico da concordare
                          con il Servizio sociale associato); il canone mensile di affitto non deve
                          essere superiore ai 700 euro. I singoli contributi saranno pari alla somma
                          dovuta per due mensilità di affitto, fino a un massimo di 1.400 euro. L'
                          assegnazione avverrà scorrendo la graduatoria (redatta sulla base dell'
                          incidenza del canone sul valore Isee), fino ad esaurimento dei fondi
                          disponibili assegnati dalla Regione Emilia-Romagna al distretto socio
                          sanitario di Ravenna (Ravenna, Cervia e Russi) che ammontano a 442.903,69
                          euro. Si precisano di seguito le principali cause di esclusione dal contributo:
                          essere beneficiari del reddito o della pensione di cittadinanza; avere avuto nel medesimo anno la concessione di un
                          contributo del Fondo per l' emergenza abitativa o del Fondo per la morosità incolpevole; essere assegnatari di un
                          alloggio di edilizia residenziale pubblica; avere la titolarità di una quota superiore al 50 per cento di diritto di proprietà,
                          usufrutto, uso o abitazione sul medesimo alloggio ubicato in ambito nazionale e adeguato alle esigenze del nucleo
                          famigliare; essere destinatari di un atto di intimazione di sfratto per morosità con citazione per la convalida. Per
                          ulteriori informazioni è possibile telefonare allo 0544482355 (Servizio sociale associato dei comuni di Ravenna,
                          Cervia e Russi) o allo 0544210136 (Acer).

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 12
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                          venerdì 03 gennaio 2020
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                                                                                 Il Sole 24 Ore
                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Frenata sui costi per Quota 100: 5,2 miliardi nel 2020
                          Previdenza. Per il bilancio Inps le uscite anticipate con 62 anni e 38 di contributi costeranno 600 milioni in meno delle
                          previsioni del governo. Aumenta la spesa per pensioni: 233,1 miliardi (+0,8%)

                          Davide Colombo - L' ultima stima al ribasso sulla nuova spesa per pensioni
                          legata a "Quota 100" è arrivata a poche ore dalla fine del 2019 con il
                          Bilancio preventivo Inps approvato dal Consiglio di indirizzo e vigilanza
                          (Civ). Le maggiori uscite coperte dalla fiscalità generale per chi si
                          pensionerà con i requisiti minimi di 62 anni e 38 di contributi si
                          fermerebbero quest' anno a 5,2 miliardi, oltre 600 milioni meno di quanto
                          indicato nella relazione tecnica al Ddl di Bilancio. Ma anche con ritiri minori
                          delle attese la corsa della spesa complessiva per pensioni non rallenterà.
                          Le prestazioni «mutualizzate» passeranno da 231,3 a 233,1 miliardi (+0,8%).
                          E nonostante le oltre 834mila pensioni che saranno eliminate, a fine 2020 ci
                          ne saranno 59mila in più da sostenere, per un totale di 17.885.513. Numeri
                          da leggere con cautela, perché le classificazioni non sono sempre allineate
                          nei diversi documenti contabili dell' Istituto. Ma confermano le dimensioni
                          "monstre" raggiunte da questo aggregato della spesa corrente. Le uscite a
                          carico della fiscalità generale passeranno quest' anno da 115,4 a 121,7
                          miliardi (+5,4%). Oltre al peso di "Quota 100" ci sono gli 11 miliardi per
                          coprire i disavanzi delle gestioni pensionistiche o i 16 miliardi per gli interventi pensionistici assistenziali. Mentre fuori
                          dal perimetro previdenziale si aggiungono i 7,1 miliardi per reddito e pensioni di cittadinanza (+62% rispetto ai 4,4
                          spesi nel 2019) o i 18 miliardi per le disabilità di origine non professionale (+1,3%). Ma torniamo a "Quota 100". Chi
                          coglierà quest' anno questa finestra di anticipo? Secondo l' UpB potremmo arrivare a circa 246mila soggetti, il 19% in
                          meno rispetto ai 300mila previsti dal governo giallo-verde al lancio della sperimentazione: oltre 121mila dipendenti
                          privati, circa 58mila autonomi e quasi 67mila dipendenti pubblici. L' UpB stima una spesa di 5,4 miliardi, valore
                          intermedio tra quelli di Inps e governo. I numeri a consuntivo potrebbero rivelarsi superiori: potrebbe aumentare la
                          propensione al pensionamento di chi ha i requisiti minimi, o scendere il tasso di rigetto delle domande da parte dell'
                          Inps (nel 2019 al 14%). I quotisti di quest' anno possono essere suddivisi in almeno quattro categorie: chi ha
                          presentato domanda a fine 2019 e quindi deve aspettare qualche mese per il pagamento del primo assegno, chi ha
                          preso qualche mese di pensione con "Quota 100" nel 2019 e quest' anno prenderà l' intera annualità, chi maturerà i
                          requisiti 62+38 nel 2020 e, infine, chi li ha maturati l' anno scorso e ha deciso di aspettare quest' anno per timbrare l'
                          ultimo cartellino e andare in pensione. Comportamenti e scelte che, appunto, possono far ballare i saldi di qualche
                          decina di milioni. Una storia diversa si prospetta invece per il 2021. Secondo l' UpB negli ultimi mesi dell' anno
                          prossimo,

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 13
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                          venerdì 03 gennaio 2020

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                                                                   Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          quando ci si avvicinerà al tramonto dei pensionamenti per i quotisti, potrebbe materializzarsi una delle classiche
                          corse dell' ultimo minuto agli sportelli per cogliere l' opzione lasciata in sospeso. I tecnici UpB parlano di «effetto
                          soglia/discontinuità»: se si facessero vivi tutti i lavoratori che quest' anno non hanno scelto "Quota 100", i risparmi
                          previsti in 1,3 miliardi potrebbero ridursi fino a 600 milioni. Tra le variabili da considerare c' è il costo dell' incertezza.
                          Senza interventi correttivi alla vigilia del 2022 i nati entro il 1959 saranno gli ultimi ad aver avuto la possibilità di usare
                          "Quota 100". A parità di contributi versati, 38 anni, chi compie 62 anni da gennaio 2022 in poi avrà uno scalone di
                          cinque anni prima della pensione di vecchiaia (67 anni) o di anzianità (43 anni). E questo potrebbe pesare sulla corsa
                          finale agli sportelli. Ancor più l' effetto incertezza conta se consideriamo i "silenti", ovvero chi ha maturato i requisiti
                          per "Quota 100" nel triennio di sperimentazione ma ha deciso di continuare a lavorare sapendo che quel diritto resta
                          valido e può essere esercitato anche dopo il 2021, riducendo in questo modo la perdita di valore della pensione. Il
                          dubbio che anche quella norma venga cambiata giustifica l' avverarsi del cosiddetto "effetto soglia/discontinuità",
                          con un saldo più salato del previsto. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                          venerdì 03 gennaio 2020
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                                                                     Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          la corsa dei consumi intermedi 2008-2018

                          Pa, vola la spesa di Comuni e Asl
                          Nel 2019 Consip ha realizzato oltre 3 miliardi di risparmi sugli acquisti Pa

                                                                                                                                    Marco Rogari

                          Anche se continuano a salire i risparmi realizzati da Consip con gli acquisti
                          Pa centralizzati, la corsa della spesa legata ai consumi intermedi della
                          pubblica amministrazione non si ferma: tra il 2008 e il 2018 la crescita è
                          stata del 16,5%. Con punte del 31,6% negli enti sanitari locali e del 26,8% nei
                          Comuni. Anche per questo motivo con l' ultima legge di bilancio sono state
                          adottate alcune misure per arrestare l' impennata delle uscite. A cominciare
                          dall' estensione del raggio d' azione del metodo centralizzato "Consip", in
                          cui rientreranno, tra l' altro, gli acquisti di autoveicoli per le strutture statali e
                          anche i lavori pubblici. Ma la manovra 2020 prevede anche l' introduzione di
                          un preciso vincolo, seppure solo per alcune amministrazioni come, ad
                          esempio, i ministeri: il contenimento della spesa per forniture entro il livello
                          registrato mediamente tra il 2016 e il 2018. Un vincolo che non riguarderà
                          comunque Regioni, enti locali, servizio sanitario nazionale, agenzie fiscali e
                          casse di previdenza. Resta da capire se questi accorgimenti consentiranno
                          di contenere il flusso di spesa per il complesso di beni e servizi che entrano
                          nel processo di produzione della Pa (i cosiddetti "consumi intermedi").
                          Spesa che, come emerge da un recente dossier dell' Ufficio parlamentare di bilancio (Upb), nell' ultimo decennio è
                          lievitata dagli 86,1 miliardi del 2008 ai 100,2 miliardi del 2018. Con una crescita "nominale" del 16,5%, che in termini
                          reali diventa del 4,4% (1,3% quella "reale" pro-capite). A galoppare sono state soprattutto le uscite sostenute dalle
                          amministrazioni territoriali e locali, che sono passate dai 61,2 miliardi del 2008 a oltre 74 miliardi nel 2018: +12,8
                          miliardi in termini nominali, ovvero ai prezzi correnti (+4,1 miliardi termini reali, ai prezzi 2015). L' Upb fa comunque
                          notare che il boom della spesa nei Comuni (+26,8% ai prezzi correnti, +13,7% in termini "reali") «è imputabile
                          principalmente all' evoluzione delle uscite legate alla gestione dei rifiuti». Un fenomeno che dovrebbe quanto meno
                          ridursi per effetto dei nuovi obblighi assegnati sul versante degli acquisti centralizzati dalla manovra 2020 a Regioni e
                          Comuni. Enti territoriali e locali saranno infatti chiamati a utilizzare maggiormente la "piattaforma" Consip. Dagli
                          ultimi dati di pre-consuntivo forniti dalla società del Mef emerge che a fine 2019 il valore degli acquisti Pa effettuati
                          direttamente con strumenti Consip ha toccato i 14,5 miliardi, il 16% in più rispetto al 2018. E i risparmi di spesa
                          realizzati con il dispositivo centralizzato sono stati superiori ai 3 miliardi. Sempre nel corso del 2019 la società del
                          ministero dell' Economia, che gestisce le gare per la pubblica amministrazione con oltre 90 mila centri di spesa
                          abilitati, ha concluso 700mila ordini di spesa: aggiudicatari sono stati oltre 130 mila fornitori, quasi in toto piccole e
                          medie imprese.

                                                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019         Pagina 15
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                                                        Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

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                                                                   Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          L' analisi

                          Assunzioni, la mobilità neutrale va in soffitta

                                                                                                                                       LUIGI OLIVERI

                          Il nuovo sistema di computo degli spazi per le assunzioni definito dall'
                          articolo 33 del dl 34/2019, convertito in legge 58/2019, e attuato dai Dpcm,
                          manda in soffitta la «mobilità neutrale» e la necessità di coprire le mobilità in
                          uscita con mobilità in entrata. Per circa quindici anni ha operato, per enti
                          locali e regioni, un modo, mutevole nei dettagli ma costante nell'
                          impostazione generale, di contenere la spesa del personale impostato su
                          tetti al turnover. La regola è stata per lungo tempo di poter assumere solo un
                          quarto o un quinto del personale cessato, per poi trasformarsi un una più
                          flessibile regola di utilizzare spazi finanziari per le assunzioni, corrispondenti
                          ad una certa percentuale del costo delle cessazioni dell' anno precedente
                          (dal 25% si è passati gradualmente al 100%), più il recupero di spazi
                          assunzionali del quinquennio precedente. La Corte dei conti ha ritenuto che
                          anche le versioni maggiormente flessibili degli strumenti di contenimento
                          della spesa di personale dovessero rispettare le previsioni dell' articolo 1,
                          comma 47, della legge 311/2004, ai sensi del quale «in vigenza di
                          disposizioni che stabiliscono un regime di limitazione delle assunzioni di
                          personale a tempo indeterminato, sono consentiti trasferimenti per mobilità, anche intercompartimentale, tra
                          amministrazioni sottoposte al regime di limitazione, nel rispetto delle disposizioni sulle dotazioni organiche e, per gli
                          enti locali, purché abbiano rispettato il patto di stabilità interno per l' anno precedente». Tale norma ha fissato la
                          regola della neutralità della mobilità: per gli enti è stato possibile assumere per mobilità da altri enti soggetti a limiti di
                          spesa di personale, senza accrescere la spesa complessiva. Quindi, la mobilità in entrata di fatto poteva coprire solo
                          mobilità in uscita, poiché sul piano strettamente contabile le mobilità in uscita non erano considerate come
                          cessazioni utili per liberare risorse da destinare a nuove assunzioni. Il decreto crescita cambia radicalmente i
                          meccanismi sin qui abituali. Di fatto, consente alle amministrazioni di effettuare tutte le assunzioni a tempo
                          indeterminato possibili entro il volume di spesa di personale attivabile in base al rapporto che essa avrà con la media
                          delle entrate correnti dell' ultimo triennio, al netto del fondo crediti di dubbia esigibilità. Il sistema impostato dall'
                          articolo 33 del dl 34/2019, attuato dai Dpcm, consente anche di incrementare la spesa da destinare ad assunzioni, se
                          gli enti risulteranno virtuosi e quindi con rapporti spesa/entrate inferiori ai valori soglia. In questo quadro, la
                          previsione dell' articolo 1, comma 47, della legge 311/2004 e la mobilità «neutra» non ha ragione più di operare.
                          Infatti, in assenza di tetti alle assunzioni mediante limitazioni al turnover, le assunzioni sono comunque un impiego
                          della spesa possibile ai sensi dei dpcm. Il concetto

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 17
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                          venerdì 03 gennaio 2020

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                                                                Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          di neutralità della mobilità non esiste più, perchè qualsiasi dipendente, comunque sia stato assunto, sia per
                          concorso, sia per mobilità, contribuisce a determinare il volume della spesa del personale e quindi ad influenzare il
                          rapporto con le entrate correnti. La mobilità cessa di essere neutra, consuma comunque la spesa di personale
                          ammissibile e, quindi, non è più un modo necessariamente virtuoso per il singolo ente di gestire la spesa di
                          personale. Pertanto, gli enti potranno coprire posti resi vacanti dal mobilità in uscita anche con assunzioni per
                          concorso, visto che la fuoriuscita di un dipendente per mobilità rende comunque consumabile una certa spesa di
                          personale, perché la mobilità in uscita contribuisce a ridurre il rapporto spesa di personale / entrate correnti. Né si
                          può affermare che prevalga comunque il principio della salvaguardia generale dei conti pubblici, alla luce del quale la
                          mobilità, poiché non genera nuova spesa, dovrebbe essere comunque privilegiata. Infatti, l' articolo 33 del d.l.
                          34/2019 è volto esattamente a consentire una sia pur controllata crescita della spesa del personale di regioni ed enti
                          locali.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 18
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                          venerdì 03 gennaio 2020
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                                                                   Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Tutte le misure del decreto legge per gli enti pubblici. Un anno in più per le stabilizzazioni

                          Milleproroghe ricco per la p.a.
                          Notifiche digitali, PagoPa, Spid, più assunti nelle province

                                                                                                                               MATTEO BARBERO

                          In arrivo una piattaforma digitale per la notifica degli atti delle p.a. È una delle
                          novità più interessanti contenute nel decreto legge Milleproroghe (dl
                          n.162/2019) che prevede anche più tempo per stabilizzare i precari della pa,
                          una ridefinizione delle capacità assunzionali delle province (oltre ad un aiuto
                          finanziario a quelle in default), il rafforzamento della magistratura
                          amministrativa e contabile ed il rilancio del sistema Spid. Oltre alla proroga di
                          sei mesi dell' obbligo di utilizzo del sistema PagoPa (si veda ItaliaOggi di ieri),
                          molte altre misure puntano a rendere meno problematico il rapporto fra le
                          amministrazioni e il digitale. Fra queste, spicca l' introduzione di una
                          piattaforma unica, gestita dalla Presidenza del consiglio, per rendere più
                          facile e meno costosa la notificazione di provvedimenti, avvisi e
                          comunicazioni. I destinatari dovranno accreditarsi alla piattaforma e
                          troveranno gli atti loro indirizzati in apposite aree riservate. Dalla data del
                          deposito, scatteranno i termini per il perfezionamento della notifica e, in ogni
                          caso, sarà congelato ogni effetto prescrittivo o decadenziale. Un' altra
                          norma collegata al tema dell' It, prevede una profonda revisione del sistema
                          pubblico di gestione dell' identità digitale (Spid), attraverso la riscrittura dell' art. 64 del dlgs 82/2005. L' obiettivo è
                          quello di favorire processi che rendano lo Spid omogeneo alle credenziali già possedute, in maniera da raggrupparle
                          e arrivare a diminuirle. Come detto, il Milleproroghe concede anche tempo fino al 30 giugno 2020 per adeguarsi al
                          PagoPa, sei mesi in più della scadenza (già rinviata negli anni scorsi) del 31 dicembre 2019. Inoltre, si punta a
                          facilitare l' adesione delle amministrazioni, stabilendo che questa possa avvenire in via sussidiaria attraverso altro
                          soggetto (amministrazione o partner tecnico) già operante sulla piattaforma. Per rendere più stringente la norma, si
                          prevede infine che il mancato adempimento dell' obbligo da parte delle pubbliche amministrazioni incide sulla
                          misurazione e valutazione della performance dei dirigenti responsabili e comporta responsabilità dirigenziale e
                          disciplinare. Altro capitolo ricco è quello degli aiuti alle province. In primo luogo, anche per gli enti di area vasta viene
                          introdotto un meccanismo di regolazione delle capacità assunzionali ritagliato sul modello già previsto per le regioni
                          e in via di definizione per i comuni. In pratica, verrà definita una soglia percentuale (differenziata per fascia
                          demografica) per misurare l' incidenza delle uscite per stipendi sulle entrate correnti: chi si torva al di sotto dell'
                          asticella, potrà assumere anche in deroga alla regola del turnover, chi sta al di sopra dovrà definire un percorso
                          graduale di rientro. Importante anche la disposizione che getta un salvagente finanziario agli enti in dissesto,
                          assegnando

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 19
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                          venerdì 03 gennaio 2020

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                          loro un contributo annuo di 4,5 milioni. Mano tesa anche verso le regioni speciali, che incassano la possibilità di
                          ripianare in 10 anni in disavanzo emerso dall' applicazione delle nuove regole contabili previsti dal dlgs 118/2011. Fra
                          le altre misure, si segnala quella che estende i termini per la stabilizzazione dei precari della p.a. fino al 31 dicembre
                          2021, che fa il paio con le ormai consuete proroghe per le norme derogatorie al regime assunzionale, e il
                          rafforzamento organizzativo della giurisdizione amministrativa e della Corte dei conti. © Riproduzione riservata.

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                          Cosa cambia dopo il via libera della Stato-città al dm attuativo del decreto Crescita

                          Negli enti virtuosi, assunzioni sganciate dalle cessazioni

                          Sblocco delle assunzioni anche nei comuni virtuosi. Il via libera della
                          Conferenza stato-città e autonomie locali al decreto attuativo dell' art. 33 del
                          dl 34/2019 consentirà dal prossimo anno di sganciare i nuovi reclutamenti
                          dalle cessazioni, misurando l' ampiezza del turnover in base al peso della
                          spesa per il pagamento degli stipendi sulle entrate correnti. In pratica, dopo le
                          regioni (per le quali il decreto sblocca-assunzioni è stato pubblicato in
                          Gazzetta Ufficiale a fine 2019), anche i sindaci potranno assumere a tempo
                          indeterminato sino ad una spesa complessiva (al lordo degli oneri riflessi a
                          carico dell' amministrazione) non superiore ad un valore soglia definito come
                          percentuale, differenziata per fascia demografica, delle entrate relative ai
                          primi tre titoli del rendiconto dell' anno precedente, al netto del fondo crediti
                          dubbia esigibilità. In particolare, il decreto messo a punto dal ministro della
                          Funzione pubblica Fabiana Dadone individua nove fasce demografiche, a
                          ciascuno delle quali è associato un valore soglia decrescente rispetto al
                          numero degli abitanti: si passa dal 29,5% per gli enti che stanno sotto i 1.000
                          al 25,3% di quelli oltre il milione e mezzo. Chi sta al di sotto potrà assumere
                          anche oltre il 100% del turnover, sino a una spesa complessiva rapportata alle entrate correnti non superiore al valore
                          soglia. Il provvedimento fissa altre due condizioni: 1) fino al 2024, l' incremento della spesa di personale dovrà
                          essere contenuto entro percentuali annuali massime; 2) dovrà essere garantito l' equilibrio pluriennale di bilancio,
                          certificato dall' organo di revisione economico-finanziaria. Quindi, dopo oltre un decennio di vincoli parametrati sui
                          risparmi derivanti dalle cessazioni di personale intervenute negli esercizi precedenti (con un complesso
                          meccanismo di recupero dei «resti» non utilizzati), il legislatore cambia rotta: il budget assunzionale dipenderà
                          esclusivamente dalla sostenibilità delle uscite, misurata in relazione alla capacità finanziaria ordinaria. Chi spende
                          meno in rapporto a quanto incassa potrà assumere di più, chi spende di più (sempre in rapporto alle entrate) avrà
                          margini inferiori. Gli enti che avranno un rapporto fra la spesa di personale e le entrate correnti sopra soglia dovranno
                          avviare un percorso di graduale riduzione fino al conseguimento del predetto valore soglia, anche applicando un
                          turnover inferiore al 100%. Il nuovo regime si delinea maggiormente rispettoso dell' autonomia finanziaria locale e
                          molto più premiante per le amministrazioni con i conti in regola, mentre per le altre è previsto comunque un orizzonte
                          temporale abbastanza ampio per graduare il rientro. L' art. 33 precisa, infine, che «il limite al trattamento accessorio
                          del personale di cui all' articolo

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                          23, comma 2, del decreto legislativo 27 maggio 2017, n. 75 è adeguato, in aumento o in diminuzione, per garantire l'
                          invarianza del valore medio pro-capite, riferito all' anno 2018, del fondo per la contrattazione integrativa nonché delle
                          risorse per remunerare gli incarichi di posizione organizzativa, prendendo a riferimento come base di calcolo il
                          personale in servizio al 31 dicembre 2018». Ciò significa che gli enti cui sarà permesso di assumere più personale di
                          quello cessato in precedenza, potranno incrementare il fondo rispetto all' omologa voce di spesa del 2016, mentre
                          viene fatto salvo il limite iniziale quando il personale in servizio si è ridotto. © Riproduzione riservata.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 22
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                          Pagamenti, più tempo per gli enti lumaca

                          Più tempo agli enti lumaca per allineare i dati contabili a quelli della
                          Piattaforma per la certificazione dei crediti commerciali (Pcc). Il chiarimento
                          arriva dall' Ifel, che ha risposto ai dubbi sollevati da molti comuni a seguito
                          del rinvio al 2021 dell' obbligo di accantonare a bilancio il fondo garanzia
                          debiti commerciali introdotto dalla l 145/2018. Gli enti, anche al fine di
                          orientarsi rispetto alle offerte di servizi di allineamento delle informazioni
                          registrate in Pcc con le evidenze contabili locali, chiedono lumi sulla
                          possibilità di intervenire direttamente sulla piattaforma oltre il 31 dicembre
                          2019. Alla domanda Ifel risponde rilevando che con il comma 854 della legge
                          di bilancio per il 2020 è stata accolta la richiesta di rinvio dei termini più volte
                          formulata dall' Anci, proprio per consentire di completare l' allineamento e di
                          arrivare il prima possibile al risultato di una Pcc aggiornata grazie alle
                          informazioni ricevute automaticamente dai sistemi contabili locali attraverso
                          Siope+. Gli enti, quindi, sono invitati a sanare il gap informativo residuo fra la
                          piattaforma e i sistemi locali proseguendo le attività di allineamento e,
                          contemporaneamente, a verificare con le software-house le procedure di
                          formazione degli ordinativi informatici di pagamento e di incasso (Opi) ai fini della corretta e automatica
                          alimentazione della piattaforma (in particolare, per quanto concerne l' esatta valorizzazione della data di scadenza
                          delle fatture). In altre parole, la prospettiva è quella di abbandonare progressivamente le azioni di registrazione
                          diretta sulla Pcc potendo contare, nel minor tempo possibile e comunque entro il 2020, su una infrastruttura in grado
                          di recepire automaticamente i pagamenti dei debiti commerciali ordinati, tramite Siope+, con Opi conformi alle regole
                          tecniche. Al riguardo, Ifel ricorda che le attività del Gruppo tecnico Rgs/Anci, avviato su richiesta dell' Associazione,
                          hanno come obiettivo la messa a punto di procedure di raccordo fra Pcc, Siope+ e sistemi contabili locali in grado di
                          minimizzare la necessità di interventi manuali da parte degli enti e che lo standard Opi evolve, di conseguenza, nella
                          direzione dell' aggiornamento automatico della piattaforma. Infine, la fondazione Anci informa che è previsto per il
                          mese di gennaio 2020 un webinar in cui rappresentanti di RGS, Agid e Ifel riepilogheranno le novità evolutive previste
                          per lo standard Opi e illustreranno le novità introdotte dal dl 124/2019 (c.d. dl Fiscale) e dalla stessa Manovra 2020
                          sui tempi di pagamento. © Riproduzione riservata.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 23
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                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          L' Anci promuove la Manovra 2020. Inizia il recupero dei 560 milioni di fondi non restituiti

                          Ristrutturazione debito dal 2021
                          L' effetto dell' abbattimento dei tassi ci sarà l' anno prossimo

                                                                                                               PAGINA A CURA DI MATTEO BARBERO

                          Ristrutturazione del debito degli enti locali con effetti solo dal 2021. È uno dei
                          pochi elementi negativi evidenziati dall' Anci nella sintetica nota di lettura
                          della manovra 2020 (legge n. 160/2019) diffusa a beneficio degli uffici e
                          delle amministrazioni comunali. Per il resto, l' associazione dei sindaci può
                          elencare una serie piuttosto nutrita di misure favorevoli, in gran parte frutto di
                          una propria efficace azione di pressing. Del resto, anche la riduzione del peso
                          dei mutui contratti in anni lontani è da tempo in cima alla lista delle richieste
                          dei primi cittadini, ma sul punto il lavoro parlamentare non ha prodotto gli
                          attesi passi avanti che avrebbero dovuto rendere l' intervento
                          immediatamente operativo. In base alla versione finale del comma 557,
                          quindi, l' operazione di abbattimento dei tassi di interessi partirà nel 2020, ma
                          i primi effetti prevedibili arriveranno non prima del 2021. I comuni hanno però
                          incassato l' incremento del fondo di solidarietà comunale, che sale di 100
                          milioni di euro per il 2020, 200 milioni di euro per il 2021, 300 milioni di euro
                          per il 2022, 330 milioni per il 2023 e 560 milioni a decorrere dal 2024. Si tratta
                          del recupero chiesto da Anci lo scorso anno, anche in sede giudiziale, delle
                          risorse che dovevano essere restituite a partire dal 2019 per il venir meno del taglio previsto dal dl 66/2014. La legge
                          stanzia anche significative risorse a per investimenti e progettazione degli interventi, in un arco temporale
                          pluriennale e che interessano vari settori strategici. Importanti anche l' alleggerimento del fondo crediti di dubbia
                          esigibilità (in ragione dell' accelerazione dei pagamenti delle fatture, nonché del miglioramento della riscossione
                          delle entrate atteso come effetto della riforma del settore varata dalla stessa manovra) e il rinvio di un anno del
                          fondo garanzia debiti commerciali (si veda l' altro pezzo in pagina). Confermata l' elevazione a 5/12 del limite per le
                          anticipazioni di tesoreria, cui si affianca la riproposizione di quelle della Cassa depositi e prestiti per pagamenti di
                          debiti certi liquidi ed esigibili al 31/12/2019. In materia di personale, Anci plaude al superamento dei vincoli per lo
                          scorrimento delle graduatorie: quelle approvate dal 2012 al 2017 saranno utilizzabili sino al 30 settembre 2020, quelle
                          approvate negli anni 2018 e 2019 entro tre anni dalla loro approvazione. A regime, a partire dal 2020, le nuove
                          graduatorie avranno una vigenza biennale. Disco verde, infine, per l' unificazione Imu/Tasi: si tratta, secondo la nota,
                          di una semplificazione a favore sia dei contribuenti che degli uffici comunali, che non comporta alcun aumento della
                          pressione

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 24
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                                                                 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          fiscale e stabilizza gli attuali limiti di aliquota, compresa l' eventuale maggiorazione Tasi (0,8 per mille), per i soli
                          comuni che l' hanno applicata. Un anno di tempo in più, invece, per arrivare al canone unico per occupazione suolo
                          pubblico e pubblicità, che debutterà nel 2021. © Riproduzione riservata.

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[ § 1 5 2 2 4 0 4 1 § ]

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                                                                 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          assenza e scostamento esclude da gara

                          Qualificazione, requisiti dell' Ati e quota dei lavori

                          L' assenza di un requisito di qualificazione in misura corrispondente alla
                          quota dei lavori, cui si è impegnata una delle imprese costituenti il
                          raggruppamento temporaneo (Ati) in sede di presentazione dell' offerta
                          determina l' esclusione dell' intero raggruppamento, anche se lo
                          scostamento sia minimo ed anche nel caso in cui il raggruppamento nel suo
                          insieme (ovvero un' altra delle imprese del medesimo) sia in possesso del
                          requisito di qualificazione sufficiente all' esecuzione dell' intera quota di
                          lavori. È quanto ha stabilito il Consiglio di stato con la sentenza del 18
                          dicembre 2019 n. 8540 della quinta sezione in merito ad una procedura di
                          affidamento riguardante «servizi a quantità indeterminata di pitturazione e
                          trattamento dei ponti di volo, ponti coperti e scoperti» di unità della Marina
                          militare che, preliminarmente, i giudici riconducono alla nozione di appalto di
                          lavori e in particolare alla categoria dei lavori di manutenzione ordinaria
                          «visto che un servizio non è un opus, ma è un' attività propria del terziario non
                          diretta alla produzione o alla fornitura di beni, e svolta per soddisfare bisogni
                          di singoli oppure di collettività che attengono ad esigenze diverse e che è di
                          suo ripetibile nel tempo, a differenza di un lavoro che si esaurisce una tantum nel suo compimento ed è
                          oggettivamente tangibile nella sua realizzazione». Ciò premesso, la questione principale atteneva alla legittimità o
                          meno della partecipazione di un raggruppamento temporaneo in cui un mandante non possedeva un requisito
                          speciale (fatturato specifico) nella misura corrispondente alla quota dei lavori, cui si è impegnata una delle imprese
                          costituenti il raggruppamento temporaneo in sede di presentazione dell' offerta. Per il collegio giudicante (che
                          richiama l' adunanza plenaria n. 6 del 27 marzo 2019, pronunciatasi «in applicazione dell' articolo 92, comma 2 del
                          dpr 207/2010») in questi casi scatta l' esclusione dell' intero raggruppamento. A nulla vale che lo scostamento
                          minimo e che il raggruppamento nel suo insieme (ovvero un' altra delle imprese del medesimo) sia in possesso del
                          requisito di qualificazione sufficiente all' esecuzione dell' intera quota di lavori. La mancata copertura dei requisiti
                          rispetto alla quota di lavori da eseguire è motivo di esclusione. © Riproduzione riservata.

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[ § 1 5 2 2 4 0 3 8 § ]

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                                                                   Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Agenzia delle Entrate su contratti antecedenti l' 1/1/2020

                          Appalti, ritenute fiscali da comunicare a gennaio

                          Gli obblighi di comunicazione delle ritenute effettuate dalle imprese
                          appaltatrici scattano a partire dalle ritenute operate a gennaio 2020 e in
                          riferimento anche a contratti di appalto, affidamento o subappalto stipulati
                          prima del 1° gennaio 2020. Lo ha chiarito la risoluzione n. 108 dell' Agenzia
                          delle entrate (divisione contribuenti) in merito all' applicazione dell' articolo 4
                          del decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124 che disciplina le ritenute e le
                          compensazioni in materia di appalti e subappalti con prevalente utilizzo di
                          manodopera. La disposizione del decreto fiscale n. 124 ha introdotto, a
                          carico dei committenti di opere o servizi di importo complessivo annuo
                          superiore a 200 mila euro, l' obbligo di richiedere copia delle deleghe di
                          pagamento relative al versamento delle ritenute «trattenute dall' impresa
                          appaltatrice o affidataria e dalle imprese subappaltatrici ai lavoratori
                          direttamente impiegati nell' esecuzione dell' opera o del servizio». In base
                          alla norma il versamento delle ritenute deve essere effettuato dall' impresa
                          appaltatrice o affidataria e dall' impresa subappaltatrice, con distinte deleghe
                          per ciascun committente, senza possibilità di compensazione. Il comma 2
                          prevede anche che, entro i cinque giorni lavorativi successivi alla scadenza del versamento, l' impresa appaltatrice o
                          affidataria e le imprese subappaltatrici trasmettano al committente (e, per le imprese subappaltatrici, anche all'
                          impresa appaltatrice) le deleghe e un elenco nominativo di tutti i lavoratori, con il dettaglio delle ore di lavoro prestate
                          da ciascun percipiente in esecuzione dell' opera o del servizio affidato, l' ammontare della retribuzione corrisposta al
                          dipendente collegata a tale prestazione e il dettaglio delle ritenute fiscali eseguite nel mese precedente nei confronti
                          di tale lavoratore, con separata indicazione di quelle relative alla prestazione affidata dal committente. L' Agenzia
                          delle entrate ha chiarito che, stante l' obbligo previsto di trasmettere al committente anche un «elenco nominativo di
                          tutti i lavoratori, ... impiegati nel mese precedente direttamente nell' esecuzione di opere o servizi affidati dal
                          committente, con il dettaglio delle ore di lavoro prestate da ciascun percipiente in esecuzione dell' opera o del
                          servizio affidato la quantificazione dei versamenti distinti per ciascun committente (e quindi della retribuzione
                          corrisposta al dipendente in esecuzione della specifica opera o servizio affidatogli e conseguentemente della
                          relativa ritenuta operata), vada effettuata sulla base di parametri oggettivi (come ad esempio sulla base del numero
                          di ore impiegate in esecuzione della specifica commessa)». Con riferimento, invece, alla decorrenza degli obblighi
                          introdotti con l' articolo 17-bis del decreto

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 27
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                          venerdì 03 gennaio 2020

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                                                                Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          legislativo n. 241 del 1997, la risoluzione ha chiarito che la previsione normativa (comma 2 dell' art. 4 della legge
                          124) «trova applicazione con riferimento alle ritenute operate a decorrere dal mese di gennaio 2020 (e, quindi,
                          relativamente ai versamenti eseguiti nel mese di febbraio 2020), anche con riguardo ai contratti di appalto,
                          affidamento o subappalto stipulati in un momento antecedente al 1° gennaio 2020». © Riproduzione riservata.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 28
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                          Istituita presso l' Agenzia del demanio per predisporre gratis i progetti di edifici per gli enti locali

                          Centrale di progettazione salva
                          Dotazione di 5 mln per il 2020. Assunzioni a rischio

                          ANDREA MASCOLINI - La Centrale di progettazione presso l' Agenzia del
                          demanio rimane in vita, ma con soli 5 milioni per il 2020; tagli di fondi per
                          Anas (meno 200 milioni ma di fatto «rientrano» nel 2021 e nel 2022), per Casa
                          Italia (meno 100 milioni nel 2021 e nel 2022) e per diversi altri piani nazionali
                          (dall' edilizia sanitaria a quella abitativa, a quella residenziale). In aumento
                          fondi per protezione civile e edilizia universitaria. Sono questi gli effetti che
                          determina la legge di bilancio appena approvata dal parlamento che, alla fine
                          dell' esame, vede comunque salva la cosiddetta centrale o struttura per la
                          progettazione fortemente voluta dall' ex ministro Tria. Ci è mancato poco,
                          però, che saltasse per aria dal momento che il Movimento cinque stelle
                          aveva presentato in commissione bilancio la proposta di sopprimere i commi
                          della legge 145/2018 che individuano e finanziano la struttura per la
                          progettazione di beni ed edifici pubblici. Una sorta di mega-centrale di
                          progettazione, presso l' Agenzia del demanio, che, operando in sinergia con
                          Investitalia e Strategia Italia, dovrebbe predisporre gratis progetti di edifici
                          soprattutto per gli enti locali. L' istituzione della struttura era demandata ad
                          un dpcm che non è stato ancora emanato ma il futuro per la «Centrale» non appare roseo visto che intanto perde 95
                          milioni sui 100 di euro assegnati a fine 2018. Il taglio in realtà riguarda, però, soltanto il 2020, mentre sembrerebbero
                          salvi gli stanziamenti inizialmente previsti, pari a 100 milioni annui dal 2021 di cui alla legge 145 (articolo 1, comma
                          106). Per il 2020 sembra quindi difficile immaginare come assumere i previsti 300 dipendenti, di cui il 70% con
                          qualifica tecnica. Ma, soprattutto, sembra essere cambiato il mood politico considerando da un lato che proprio il
                          M5s aveva presentato l' emendamento soppressivo e, dall' altro, che il provvedimento attuativo non si è mai visto.
                          Tornando al fronte delle risorse, e alle loro rimodulazioni o definanziamenti, per quanto riguarda l' Anas si è
                          provveduto alla decurtazione dei trasferimenti per un importo di 200 milioni per il 2020 anche se in realtà queste
                          somme vengono comunque riassegnate sul 2021 e sul 2022 per lavori di manutenzione della rete (la fonte in questo
                          caso è la legge di bilancio del 2014 che prevedeva un finanziamento pluriennale). La scure si abbatte anche sugli
                          interventi per il rischio sismico e in particolare sul dipartimento della presidenza del consiglio dei ministri. Casa Italia:
                          è salvo il 2020 ma sia nel 2021, sia nel 2022, vengono tagliati 50 milioni per ogni annualità.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 29
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