Comune di Russi venerdì, 03 gennaio 2020
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Comune di Russi venerdì, 03 gennaio 2020 Prime Pagine 03/01/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 4 Prima pagina del 03/01/2020 03/01/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 5 Prima pagina del 03/01/2020 Cronaca 03/01/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 6 6 A Capodanno raccolte quasi 8 tonnellate di rifiuti dopo le feste di piazza 03/01/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 40 7 Raccolte otto tonnellate di rifiuti 02/01/2020 Ravenna Today 8 Weekend d' Epifania: tuffo della Befana, Nott de Bisò, lotteria, Re Magi e altre sorprese Cultura e Turismo 02/01/2020 Ravenna24Ore.it 10 Russi: Sabato 4 gennaio al cine teatro Jolly ultimo appuntamento con la rassegna dialettale sanità, sociale e servizi per l'infanzia 03/01/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 9 11 Contributi per l' affitto Domande dal 7 gennaio 02/01/2020 Ravenna24Ore.it 12 Contributi per l' affitto, al via la presentazione delle domande Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 03/01/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 5 13 Frenata sui costi per Quota 100: 5,2 miliardi nel 2020 03/01/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 5 Marco Rogari 15 Pa, vola la spesa di Comuni e Asl 03/01/2020 Italia Oggi Pagina 31 LUIGI OLIVERI 17 Assunzioni, la mobilità neutrale va in soffitta 03/01/2020 Italia Oggi Pagina 31 MATTEO BARBERO 19 Milleproroghe ricco per la p.a. 03/01/2020 Italia Oggi Pagina 32 21 Negli enti virtuosi, assunzioni sganciate dalle cessazioni 03/01/2020 Italia Oggi Pagina 32 23 Pagamenti, più tempo per gli enti lumaca
03/01/2020 Italia Oggi Pagina 32 PAGINA A CURA DI MATTEO BARBERO 24 Ristrutturazione debito dal 2021 03/01/2020 Italia Oggi Pagina 33 26 Qualificazione, requisiti dell' Ati e quota dei lavori 03/01/2020 Italia Oggi Pagina 33 27 Appalti, ritenute fiscali da comunicare a gennaio 03/01/2020 Italia Oggi Pagina 33 29 Centrale di progettazione salva 03/01/2020 Italia Oggi Pagina 34 31 Paletti alle registrazioni 03/01/2020 Italia Oggi Pagina 35 PAGINA A CURA DI MASSIMILIANO FINALI 33 Cooperazione, bando da 15 mln 03/01/2020 Italia Oggi Pagina 35 35 Inclusione sociale, la Liguria stanzia 15 milioni di euro 03/01/2020 Italia Oggi Pagina 35 36 Bolzano, 2,5 mln per digitalizzare processi e servizi
[ § 1 § ] venerdì 03 gennaio 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 4
[ § 2 § ] venerdì 03 gennaio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 5
[ § 1 5 2 2 4 0 2 2 § ] venerdì 03 gennaio 2020 Pagina 6 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Cronaca A Capodanno raccolte quasi 8 tonnellate di rifiuti dopo le feste di piazza RAVENNA Il 2019 si è chiuso con un impegnativo lavoro di Hera per garantire la pulizia e il decoro dei centri cittadini della provincia di Ravenna dopo i festeggiamenti di Capodanno, che ha attirato migliaia e migliaia di persone nelle tante piazze di tutto il territorio della provincia. Per raccogliere i rifiuti prodotti nella notte fra il 31 dicembre e l' 1 gennaio la multiutility ha messo in campo circa 80 operatori addetti alle pulizie e sviluppato servizi straordinari che complessivamente hanno consentito di raccogliere quasi 8 tonnellate di rifiuti. RAVENNA, CERVIA E RUSSI Le pulizie straordinarie dopo il Capodanno sono iniziate con il primo turno dalle 16 alle 22 del 31 dicembre in centro città a Ravenna, per poi proseguire dalle 4 del 1° gennaio. Nello specifico, per far fronte alle esigenze dei festeggiamenti del capodanno a Cervia, lunedì 31 dicembre in via Nazario Sauro sotto la Torre San Michele sono stati consegnati 8 bidoni da 360 litri per la raccolta di vetro/lattine, (ritirati ieri), che hanno consentito di intercettare circa 150 kg di rifiuto differenziato. Il 31 dicembre e il 1° gennaio le varie raccolte sono state effettuate regolarmente in tutto il territorio gestito da Hera nel distretto di Ravenna che comprende i Comuni di Ravenna, Cervia e Russi. Nel giorno di Capodanno a Ravenna e in tutto l' entroterra 40 operatori manuali e 3 spazzatrici hanno raccolto circa 4300 kg di rifiuti; a Cervia i 7 operatori manuali e la spazzatrice hanno raccolto circa 1250 kg di rifiuti, a Russi 2 operatori manuali hanno raccolto circa 250 kg di scarti. BASSA ROMAGNA E ROMAGNA FAENTINA Nella Bassa Romagna e nei Comuni dell' Unione della Romagna Faentina i lavori di pulizia sono iniziati alle 5 a Lugo per poi proseguire in tutti gli altri Comuni. Nelle due aree hanno operato complessivamente 13 operatori, più due spazzatrici e 12 porter, che hanno raccolto 2.020 kg di materiali di scarto, di cui 450 kg a Faenza, 350 a Lugo e 210 a Castel Bolognese. L' impegno di Hera non si è però esaurito con queste operazioni: in questi giorni, infatti, sono in programma ulteriori lavori di rifinitura. Inoltre Hera sta raccogliendo anche le segnalazioni relative ai contenitori stradali danneggiati durante i festeggiamenti: ad oggi non si segnalano atti di vandalismo. Per le segnalazioni di carattere ambientale, rimane attivo il servizio tramite il Rifiutologo, la app di Hera scaricabile gratuitamente all' indirizzo www.ilrifiutologo.it. Per l' Epifania i servizi verranno svolti regolarmente in tutto il territorio della provincia di Ravenna, con operatori extra a Ravenna e a Cervia. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 6
[ § 1 5 2 2 4 0 2 5 § ] venerdì 03 gennaio 2020 Pagina 40 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Cronaca Capodanno Raccolte otto tonnellate di rifiuti I dati di Hera dopo le feste dei giorni scorsi Raccolte quasi 8 tonnellate di rifiuti a Capodanno nel Ravennate. I dati sono stati comunicati da Hera. Per raccogliere i rifiuti prodotti nella notte fra il 31 dicembre e l' 1 gennaio la multiutility ha messo infatti in campo circa 80 operatori addetti alle pulizie e sviluppato servizi straordinari. Sono iniziate con il primo turno dalle 16 alle ore 22 del 31 dicembre 2019 in Centro città a Ravenna, per poi proseguire dalle 4 del 1 gennaio 2020, le pulizie straordinarie dopo il capodanno. Nello specifico, per far fronte alle esigenze dei festeggiamenti del capodanno a Cervia, lunedì 31 dicembre in via Nazario Sauro sotto la Torre San Michele sono stati consegnati 8 bidoni da 360 litri per la raccolta di vetro/lattine, (ritirati ieri): il risultato è stato di 150 kg di rifiuto differenziato. Il 31 dicembre e il primogennaio le varie raccolte sono state effettuate regolarmente in tutto il territorio gestito dal Distretto Ravenna che comprende i Comuni di Ravenna, Cervia e Russi. Mercoledì 1 gennaio a Ravenna e in tutto l' entroterra 40 operatori manuali e 3 spazzatrici hanno raccolto circa 4300 kg di rifiuti; a Cervia i 7 operatori manuali e la spazzatrice hanno raccolto circa 1250 kg di rifiuti, a Russi due operatori manuali ne hanno raccolti circa 250 kg. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 7
[ § 1 5 2 2 4 0 2 7 § ] giovedì 02 gennaio 2020 Ravenna Today Cronaca Weekend d' Epifania: tuffo della Befana, Nott de Bisò, lotteria, Re Magi e altre sorprese Si chiudono le feste con un weekend magico: la Nott de' Bisò, la lotteria dell' Epifania, il tuffo in mare della Befana, il Presepe Vivente, tombole, tante befane e le Pasquelle 1 Weekend d' Epifania: tuffo della Befana, Nott de Bisò, lotteria, Re Magi e altre sorprese Video del giorno Attendere un istante: stiamo caricando il video... Tuffi in mare, lotteria, befane e Nott de Bisò Il 2020 si apre con un bel weekend lungo che parte venerdì e si conclude lunedì con la festa dell' Epifania. Insomma le feste natalizie si chiudono con un fine settimana ricco di emozioni e allegria, con simpatiche befane, appuntamenti tradizionali e alcune sorprese. Il centro di Ravenna saluta il periodo di festa con l' estrazione della Lotteria della Befana che si svolge in piazza San Francesco, ma anche con un altro weekend in compagnia degli spettacolari videomapping di Ravenna in Luce in programma al Mar, alla Basilica di San Vitale e al Battistero degli Ariani. Sempre in centro a Ravenna, al Moog, ci si diverte con la Tombola del riciclo , intanto a Classe prende forma il Presepe Vivente con l' arrivo dei Re Magi. Al circolo San Biagio di Roncalceci la Befana arriva in moto sabato portando con sè dolci e giocattoli. I videomapping quest' anno ci stupiscono anche a Cervia, dove per tutte le feste, nel portico della sede comunale, arriva la proiezione dedicata al Giro d' Italia , in piazza Garibaldi il giorno dell' Epifania si celebra con i dolci e i canti del Festival delle Pasquelle , mentre a Milano Marittima vi attendono le Luci da Favola . E come vuole la tradizione, sulla spiaggia di Pinarella il giorno dell' Epifania si tiene il primo bagno in mare dell' anno con l' atteso Tuffo della Befana . Faenza invece si illumina con uno degli eventi più attesi dell' anno: la Nott de' Bisò 2020 , dove non mancano mai musica, vin brulè e naturalmente il rogo del Niballo a mezzanotte. Sabato, domenica e lunedì la Befana porta aria di festa a Bagnacavallo, Traversara e Villanova insieme allo shopping, ai giochi e ai canti di festa. Da venerdì al giorno dell' Epifania si accende e' treb in piaza a Cotignola, luogo d' incontro di musica e buona cucina romagnola. Per gli amanti dei pattini: si continua a "scivolare" sulla pista di ghiaccio in piazza Kennedy a Ravenna, ma anche nella pista di ghiaccio in piazza Dante a Russi e nella pista del Pavaglione a Lugo. Incontrando: artisti Lego, Mingardi e l' Almanacco di Sanremo Il periodo delle feste natalizie è verso la conclusione, ma ci regala ancora incontri sorprendenti. Sabato si creano costruzioni fantastiche con i mattoncini Lego insieme all' artista Riccardo Zangelmi al Mar di Ravenna e si aprono le Serate con la Dea bianca a Corte Cavour. Domenica Andrea Mingardi presenta il suo nuovo album a The Ale House di Faenza, invece l' astrofisica Daria Dall' Olio ci porta a caccia di stelle alla Casa delle Donne di Ravenna e al bar Bellini di Faenza Marino Bartoletti e Lucio Mazzi presentano l' Almanacco del Festival di Sanremo . Tutta la musica dell' Epifania, tra classica e blues Tanta musica live per il fine settimana dell' Epifania. Sabato al Teatro comunale ci Cervia si esibisce Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 8
[ § 1 5 2 2 4 0 2 7 § ] giovedì 02 gennaio 2020 Ravenna Today Cronaca l' Ensemble Tempo Primo de LaCorelli , mentre al Cisim di Lido Adriano c' è il minifestival dell' etichetta Brutture Moderne con tante band e artisti impegnati in un concerto corale. Domenica si viaggia tra reggae e soul con Ken Bailey e King Frisko all' Oasi Beach di Marina di Ravenna. Il giorno dell' Epifania Gloria Turrini omaggia con la sua incredibile voce le donne del blues al Finisterre beach di Marina di Ravenna. Monumenti da ammirare con la Domenica al Museo Il 2020 si apre con il ritorno della #domenicalmuseo che propone visite gratuite in vari siti monumentali a Ravenna e nelle città vicine. Inoltre ci sono fino all' Epifania visite speciali al Museo Classis e alla Basilica di Sant' Apollinare in Classe. Da domenica iniziano anche le visite guidate alla collezione di giochi da tavolo , dal Seicento a oggi, alla Biblioteca Classense. Presepiamo Arriva l' Epifania che tutte le feste si porta via e, purtroppo, tra le prima attrazioni a partire sono proprio gli amati presepi. Accorete dunque a visitare natività e allestimenti distribuiti su tutto il territorio ravennate. Potete ammirare i tanti presepi disseminati nel centro e nei dintorni di Ravenna , il Presepe di Sabbia sulla spiaggia libera di Marina di Ravenna, il presepe sui tronchi di mare a Pisignano, il presepe meccanico di Villa Prati, il Presepe in Cripta a Pieve Corleto e i gli allestimenti creativi de La Capanna del Bambinello all' Ecomuseo di Villanova di Bagnacavallo. Al sipario: ci aspettano i Burattini Vi attendono le risate al Teatro Chiari di Cervia dove domenica riparte la Stagione dei burattini con lo spettacolo Areste Paganos e i Giganti . Mercatini di Natale Resta aperto fino a sabato il Mercatino di Natale dell' Enpa a Faenza, dove di possono trovare giocattoli, ceramiche e tanti oggetti curiosi. Vi mostro le mostre Carissimi mostri, purtroppo con l' Epifania se ne vanno via anche alcune mostre, ma non temete, perché presto arriveranno tante novità a rimpiazzarle. Fate in fretta perciò a visitare: La strategia di Falco , le opere del partigiano Alberto Bardi alla Manica Lunga della Biblioteca Classense, Da Empedocle al Sogno di Roberta Zamboni ed Ermes Bajoni a Bagnacavallo, le ceramiche Sulla via dell' Oriente al Mic di Faenza, la mostra fotografica Libera è alle Officine del Sale di Cervia e gli scatti di Wiki Loves Monuments a Massa Lombarda. Invece proseguono: Il privilegio dell' inquietudine dedicata ad Albrecht Durer al Museo delle Cappuccine di Bagnacavallo, al Mar di Ravenna Forever Young del Lego artist Riccardo Zangelmi, Mosaics di Chuck Close e Vanitas di Niki de Saint Phalle, a Fusignano, Cotignola e Bagnacavallo ci sono le opere di Selvatico , al Mic di Faenza le opere in ceramica di Pablo Picasso , a Palazzo Rasponi di Ravenna i Libri mai mai visti , Salvare l' ora a Palazzo Rasponi 2 di Ravenna, Nella sovranità del silenzio a Sant' Agata sul Santerno, alla Biblioteca Classense di Ravenna la collezione di giochi da tavolo Oche, civette e dadi e l' intervento artistico di Nicola Samorì per il ciclo Ascoltare Bellezza . E allora cinema! Vi serve altro? C' è anche il cinema . Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 9
[ § 1 5 2 2 4 0 2 6 § ] giovedì 02 gennaio 2020 Ravenna24Ore.it Cultura e Turismo Russi: Sabato 4 gennaio al cine teatro Jolly ultimo appuntamento con la rassegna dialettale Per l' ultimo appuntamento la compagnia locale "I guitti" porterà in scena la commedia "Ricordi che uniscono" Il quarto ed ultimo appuntamento della Rassegna di teatro dialettale promossa dalla Parrocchia Sant' Apollinare e dalla Compagnia Fita Emilia- Romagna "Amici del Teatro di Cassanigo"di Faenza, è in programma sabato 4 gennaio 2020 (ore 21.00) al cinema-teatro Jolly (via Cavour, 5). Protagonista la locale compagnia "I Guitti" che metterà in scena la commedia "Ricordi che uniscono" un atto unico, in due parti, scritto e curato dai giovani della stessa compagnia. La storia racconta della crisi di coppia tra Giuliano e Arianna, durante la quale nessuno dei due coniugi si sente più capito dall' altro. L' unico "onforto"è costituito dai programmi televisivi, i quali, a loro volta, creano una sorta di muro tra la coppia e le altre persone. Un giorno la figlia Lucia fa una richiesta insolita ai genitori, quella di raccontare la storia di una fotografia scattata negli anni '80. E così Giuliano e Arianna sono "costretti"loro malgrado a compiere un viaggio a ritroso nel tempo, dunque nella loro storia... Dopo la commedia, seguirà la farsa dialettale "L' alberg dla mudana" una storia romagnola ambientata in un hotel per turisti tra gags e sorprese con un unico obiettivo: far ridere. Dopo il "tutto esaurito"fatto registrare dalle due precedenti rappresentazionii promotori della rassegna puntano al tris. Il costo del biglietto è di 7,00 euro (ridotto, per soci Anspi e minori di 12 anni, 5,00 euro). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 10
[ § 1 5 2 2 4 0 2 3 § ] venerdì 03 gennaio 2020 Pagina 9 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) sanità, sociale e servizi per l'infanzia Contributi per l' affitto Domande dal 7 gennaio Fino al 28 febbraio è possibile richiederlo per chi ha un Isee fra i 3mila e i 17.154 euro RAVENNA Tornano anche quest' anno i contributi per l' affitto erogati dal Comune: dal 7 al 28 febbraio sarà possibile presentare domanda di contributo per il pagamento dei canoni di locazione nel mercato privato. Questi i principali requisiti per l' accesso ai contributi, che saranno meglio dettagliati nell' avviso di imminente pubblicazione, che sarà online dal 7 gennaio: si deve risiedere nell' alloggio oggetto del contratto di locazione o dell' assegnazione; il valore Isee del nucleo famigliare deve essere compreso tra 3.000 e 17.154 euro (perla fascia Isee sotto i3.000 euro sono previsti interventi di presa in carico da concordare con il Servizio sociale associato); il canone mensile di affitto non deve essere superiore ai 700 euro. I singoli contributi saranno pari alla somma dovuta per due mensilità di affitto, fino a un massimo di 1.400 euro. L' assegnazione avverrà scorrendo la graduatoria (redatta sulla base dell' incidenza del canone sul valore Isee), fino ad esaurimento dei fondi disponibili assegnati dalla Regione Emilia-Romagna al distretto socio sanitario di Ravenna (Ravenna, Cervia e Russi) che ammontano a 442.903,69 euro. Resta invece escluso dal contributo: chi è beneficiario del reddito o della pensione di cittadinanza; chi ha avuto nel medesimo anno la concessione di un contributo del Fondo per l' emergenza abitativa o del Fondo per la morosità incolpevole; essere assegnatari di un alloggio di edilizia residenziale pubblica; avere la titolarità di una quota superiore al 50 per cento di diritto diproprietà, usufrutto, uso o abitazione sul medesimo alloggio ubicato in ambito nazionale e adeguato alle esigenze del nucleo famigliare; essere destinatari di un atto di intimazione di sfratto per morosità con citazione per la convalida. Per ulteriori informazioni è possibile telefonare ai numeri 0544 482355 (Servizio sociale associato dei comuni di Ravenna, Cervia e Russi) o 0544 210136 (Acer). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 11
[ § 1 5 2 2 4 0 2 4 § ] giovedì 02 gennaio 2020 Ravenna24Ore.it sanità, sociale e servizi per l'infanzia Contributi per l' affitto, al via la presentazione delle domande Dal 7 gennaio Dal prossimo 7 gennaio al 28 febbraio sarà possibile presentare domanda di contributo per il pagamento dei canoni di locazione nel mercato privato, spiega l' Amministrazione comunale in una nota. Questi i principali requisiti per l' accesso ai contributi, che saranno meglio dettagliati nel relativo avviso pubblico, online dal 7 gennaio: si deve risiedere nell' alloggio oggetto del contratto di locazione o dell' assegnazione; il valore Isee del nucleo famigliare deve essere compreso tra 3.000 e 17.154 euro (per la fascia Isee sotto i 3.000 euro sono previsti interventi di presa in carico da concordare con il Servizio sociale associato); il canone mensile di affitto non deve essere superiore ai 700 euro. I singoli contributi saranno pari alla somma dovuta per due mensilità di affitto, fino a un massimo di 1.400 euro. L' assegnazione avverrà scorrendo la graduatoria (redatta sulla base dell' incidenza del canone sul valore Isee), fino ad esaurimento dei fondi disponibili assegnati dalla Regione Emilia-Romagna al distretto socio sanitario di Ravenna (Ravenna, Cervia e Russi) che ammontano a 442.903,69 euro. Si precisano di seguito le principali cause di esclusione dal contributo: essere beneficiari del reddito o della pensione di cittadinanza; avere avuto nel medesimo anno la concessione di un contributo del Fondo per l' emergenza abitativa o del Fondo per la morosità incolpevole; essere assegnatari di un alloggio di edilizia residenziale pubblica; avere la titolarità di una quota superiore al 50 per cento di diritto di proprietà, usufrutto, uso o abitazione sul medesimo alloggio ubicato in ambito nazionale e adeguato alle esigenze del nucleo famigliare; essere destinatari di un atto di intimazione di sfratto per morosità con citazione per la convalida. Per ulteriori informazioni è possibile telefonare allo 0544482355 (Servizio sociale associato dei comuni di Ravenna, Cervia e Russi) o allo 0544210136 (Acer). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 12
[ § 1 5 2 2 4 0 3 1 § ] venerdì 03 gennaio 2020 Pagina 5 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Frenata sui costi per Quota 100: 5,2 miliardi nel 2020 Previdenza. Per il bilancio Inps le uscite anticipate con 62 anni e 38 di contributi costeranno 600 milioni in meno delle previsioni del governo. Aumenta la spesa per pensioni: 233,1 miliardi (+0,8%) Davide Colombo - L' ultima stima al ribasso sulla nuova spesa per pensioni legata a "Quota 100" è arrivata a poche ore dalla fine del 2019 con il Bilancio preventivo Inps approvato dal Consiglio di indirizzo e vigilanza (Civ). Le maggiori uscite coperte dalla fiscalità generale per chi si pensionerà con i requisiti minimi di 62 anni e 38 di contributi si fermerebbero quest' anno a 5,2 miliardi, oltre 600 milioni meno di quanto indicato nella relazione tecnica al Ddl di Bilancio. Ma anche con ritiri minori delle attese la corsa della spesa complessiva per pensioni non rallenterà. Le prestazioni «mutualizzate» passeranno da 231,3 a 233,1 miliardi (+0,8%). E nonostante le oltre 834mila pensioni che saranno eliminate, a fine 2020 ci ne saranno 59mila in più da sostenere, per un totale di 17.885.513. Numeri da leggere con cautela, perché le classificazioni non sono sempre allineate nei diversi documenti contabili dell' Istituto. Ma confermano le dimensioni "monstre" raggiunte da questo aggregato della spesa corrente. Le uscite a carico della fiscalità generale passeranno quest' anno da 115,4 a 121,7 miliardi (+5,4%). Oltre al peso di "Quota 100" ci sono gli 11 miliardi per coprire i disavanzi delle gestioni pensionistiche o i 16 miliardi per gli interventi pensionistici assistenziali. Mentre fuori dal perimetro previdenziale si aggiungono i 7,1 miliardi per reddito e pensioni di cittadinanza (+62% rispetto ai 4,4 spesi nel 2019) o i 18 miliardi per le disabilità di origine non professionale (+1,3%). Ma torniamo a "Quota 100". Chi coglierà quest' anno questa finestra di anticipo? Secondo l' UpB potremmo arrivare a circa 246mila soggetti, il 19% in meno rispetto ai 300mila previsti dal governo giallo-verde al lancio della sperimentazione: oltre 121mila dipendenti privati, circa 58mila autonomi e quasi 67mila dipendenti pubblici. L' UpB stima una spesa di 5,4 miliardi, valore intermedio tra quelli di Inps e governo. I numeri a consuntivo potrebbero rivelarsi superiori: potrebbe aumentare la propensione al pensionamento di chi ha i requisiti minimi, o scendere il tasso di rigetto delle domande da parte dell' Inps (nel 2019 al 14%). I quotisti di quest' anno possono essere suddivisi in almeno quattro categorie: chi ha presentato domanda a fine 2019 e quindi deve aspettare qualche mese per il pagamento del primo assegno, chi ha preso qualche mese di pensione con "Quota 100" nel 2019 e quest' anno prenderà l' intera annualità, chi maturerà i requisiti 62+38 nel 2020 e, infine, chi li ha maturati l' anno scorso e ha deciso di aspettare quest' anno per timbrare l' ultimo cartellino e andare in pensione. Comportamenti e scelte che, appunto, possono far ballare i saldi di qualche decina di milioni. Una storia diversa si prospetta invece per il 2021. Secondo l' UpB negli ultimi mesi dell' anno prossimo, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 13
[ § 1 5 2 2 4 0 3 1 § ] venerdì 03 gennaio 2020 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali quando ci si avvicinerà al tramonto dei pensionamenti per i quotisti, potrebbe materializzarsi una delle classiche corse dell' ultimo minuto agli sportelli per cogliere l' opzione lasciata in sospeso. I tecnici UpB parlano di «effetto soglia/discontinuità»: se si facessero vivi tutti i lavoratori che quest' anno non hanno scelto "Quota 100", i risparmi previsti in 1,3 miliardi potrebbero ridursi fino a 600 milioni. Tra le variabili da considerare c' è il costo dell' incertezza. Senza interventi correttivi alla vigilia del 2022 i nati entro il 1959 saranno gli ultimi ad aver avuto la possibilità di usare "Quota 100". A parità di contributi versati, 38 anni, chi compie 62 anni da gennaio 2022 in poi avrà uno scalone di cinque anni prima della pensione di vecchiaia (67 anni) o di anzianità (43 anni). E questo potrebbe pesare sulla corsa finale agli sportelli. Ancor più l' effetto incertezza conta se consideriamo i "silenti", ovvero chi ha maturato i requisiti per "Quota 100" nel triennio di sperimentazione ma ha deciso di continuare a lavorare sapendo che quel diritto resta valido e può essere esercitato anche dopo il 2021, riducendo in questo modo la perdita di valore della pensione. Il dubbio che anche quella norma venga cambiata giustifica l' avverarsi del cosiddetto "effetto soglia/discontinuità", con un saldo più salato del previsto. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 14
[ § 1 5 2 2 4 0 3 4 § ] venerdì 03 gennaio 2020 Pagina 5 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali la corsa dei consumi intermedi 2008-2018 Pa, vola la spesa di Comuni e Asl Nel 2019 Consip ha realizzato oltre 3 miliardi di risparmi sugli acquisti Pa Marco Rogari Anche se continuano a salire i risparmi realizzati da Consip con gli acquisti Pa centralizzati, la corsa della spesa legata ai consumi intermedi della pubblica amministrazione non si ferma: tra il 2008 e il 2018 la crescita è stata del 16,5%. Con punte del 31,6% negli enti sanitari locali e del 26,8% nei Comuni. Anche per questo motivo con l' ultima legge di bilancio sono state adottate alcune misure per arrestare l' impennata delle uscite. A cominciare dall' estensione del raggio d' azione del metodo centralizzato "Consip", in cui rientreranno, tra l' altro, gli acquisti di autoveicoli per le strutture statali e anche i lavori pubblici. Ma la manovra 2020 prevede anche l' introduzione di un preciso vincolo, seppure solo per alcune amministrazioni come, ad esempio, i ministeri: il contenimento della spesa per forniture entro il livello registrato mediamente tra il 2016 e il 2018. Un vincolo che non riguarderà comunque Regioni, enti locali, servizio sanitario nazionale, agenzie fiscali e casse di previdenza. Resta da capire se questi accorgimenti consentiranno di contenere il flusso di spesa per il complesso di beni e servizi che entrano nel processo di produzione della Pa (i cosiddetti "consumi intermedi"). Spesa che, come emerge da un recente dossier dell' Ufficio parlamentare di bilancio (Upb), nell' ultimo decennio è lievitata dagli 86,1 miliardi del 2008 ai 100,2 miliardi del 2018. Con una crescita "nominale" del 16,5%, che in termini reali diventa del 4,4% (1,3% quella "reale" pro-capite). A galoppare sono state soprattutto le uscite sostenute dalle amministrazioni territoriali e locali, che sono passate dai 61,2 miliardi del 2008 a oltre 74 miliardi nel 2018: +12,8 miliardi in termini nominali, ovvero ai prezzi correnti (+4,1 miliardi termini reali, ai prezzi 2015). L' Upb fa comunque notare che il boom della spesa nei Comuni (+26,8% ai prezzi correnti, +13,7% in termini "reali") «è imputabile principalmente all' evoluzione delle uscite legate alla gestione dei rifiuti». Un fenomeno che dovrebbe quanto meno ridursi per effetto dei nuovi obblighi assegnati sul versante degli acquisti centralizzati dalla manovra 2020 a Regioni e Comuni. Enti territoriali e locali saranno infatti chiamati a utilizzare maggiormente la "piattaforma" Consip. Dagli ultimi dati di pre-consuntivo forniti dalla società del Mef emerge che a fine 2019 il valore degli acquisti Pa effettuati direttamente con strumenti Consip ha toccato i 14,5 miliardi, il 16% in più rispetto al 2018. E i risparmi di spesa realizzati con il dispositivo centralizzato sono stati superiori ai 3 miliardi. Sempre nel corso del 2019 la società del ministero dell' Economia, che gestisce le gare per la pubblica amministrazione con oltre 90 mila centri di spesa abilitati, ha concluso 700mila ordini di spesa: aggiudicatari sono stati oltre 130 mila fornitori, quasi in toto piccole e medie imprese. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 15
[ § 1 5 2 2 4 0 3 4 § ] venerdì 03 gennaio 2020 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 16
[ § 1 5 2 2 4 0 2 8 § ] venerdì 03 gennaio 2020 Pagina 31 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali L' analisi Assunzioni, la mobilità neutrale va in soffitta LUIGI OLIVERI Il nuovo sistema di computo degli spazi per le assunzioni definito dall' articolo 33 del dl 34/2019, convertito in legge 58/2019, e attuato dai Dpcm, manda in soffitta la «mobilità neutrale» e la necessità di coprire le mobilità in uscita con mobilità in entrata. Per circa quindici anni ha operato, per enti locali e regioni, un modo, mutevole nei dettagli ma costante nell' impostazione generale, di contenere la spesa del personale impostato su tetti al turnover. La regola è stata per lungo tempo di poter assumere solo un quarto o un quinto del personale cessato, per poi trasformarsi un una più flessibile regola di utilizzare spazi finanziari per le assunzioni, corrispondenti ad una certa percentuale del costo delle cessazioni dell' anno precedente (dal 25% si è passati gradualmente al 100%), più il recupero di spazi assunzionali del quinquennio precedente. La Corte dei conti ha ritenuto che anche le versioni maggiormente flessibili degli strumenti di contenimento della spesa di personale dovessero rispettare le previsioni dell' articolo 1, comma 47, della legge 311/2004, ai sensi del quale «in vigenza di disposizioni che stabiliscono un regime di limitazione delle assunzioni di personale a tempo indeterminato, sono consentiti trasferimenti per mobilità, anche intercompartimentale, tra amministrazioni sottoposte al regime di limitazione, nel rispetto delle disposizioni sulle dotazioni organiche e, per gli enti locali, purché abbiano rispettato il patto di stabilità interno per l' anno precedente». Tale norma ha fissato la regola della neutralità della mobilità: per gli enti è stato possibile assumere per mobilità da altri enti soggetti a limiti di spesa di personale, senza accrescere la spesa complessiva. Quindi, la mobilità in entrata di fatto poteva coprire solo mobilità in uscita, poiché sul piano strettamente contabile le mobilità in uscita non erano considerate come cessazioni utili per liberare risorse da destinare a nuove assunzioni. Il decreto crescita cambia radicalmente i meccanismi sin qui abituali. Di fatto, consente alle amministrazioni di effettuare tutte le assunzioni a tempo indeterminato possibili entro il volume di spesa di personale attivabile in base al rapporto che essa avrà con la media delle entrate correnti dell' ultimo triennio, al netto del fondo crediti di dubbia esigibilità. Il sistema impostato dall' articolo 33 del dl 34/2019, attuato dai Dpcm, consente anche di incrementare la spesa da destinare ad assunzioni, se gli enti risulteranno virtuosi e quindi con rapporti spesa/entrate inferiori ai valori soglia. In questo quadro, la previsione dell' articolo 1, comma 47, della legge 311/2004 e la mobilità «neutra» non ha ragione più di operare. Infatti, in assenza di tetti alle assunzioni mediante limitazioni al turnover, le assunzioni sono comunque un impiego della spesa possibile ai sensi dei dpcm. Il concetto Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 17
[ § 1 5 2 2 4 0 2 8 § ] venerdì 03 gennaio 2020 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali di neutralità della mobilità non esiste più, perchè qualsiasi dipendente, comunque sia stato assunto, sia per concorso, sia per mobilità, contribuisce a determinare il volume della spesa del personale e quindi ad influenzare il rapporto con le entrate correnti. La mobilità cessa di essere neutra, consuma comunque la spesa di personale ammissibile e, quindi, non è più un modo necessariamente virtuoso per il singolo ente di gestire la spesa di personale. Pertanto, gli enti potranno coprire posti resi vacanti dal mobilità in uscita anche con assunzioni per concorso, visto che la fuoriuscita di un dipendente per mobilità rende comunque consumabile una certa spesa di personale, perché la mobilità in uscita contribuisce a ridurre il rapporto spesa di personale / entrate correnti. Né si può affermare che prevalga comunque il principio della salvaguardia generale dei conti pubblici, alla luce del quale la mobilità, poiché non genera nuova spesa, dovrebbe essere comunque privilegiata. Infatti, l' articolo 33 del d.l. 34/2019 è volto esattamente a consentire una sia pur controllata crescita della spesa del personale di regioni ed enti locali. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 18
[ § 1 5 2 2 4 0 3 2 § ] venerdì 03 gennaio 2020 Pagina 31 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Tutte le misure del decreto legge per gli enti pubblici. Un anno in più per le stabilizzazioni Milleproroghe ricco per la p.a. Notifiche digitali, PagoPa, Spid, più assunti nelle province MATTEO BARBERO In arrivo una piattaforma digitale per la notifica degli atti delle p.a. È una delle novità più interessanti contenute nel decreto legge Milleproroghe (dl n.162/2019) che prevede anche più tempo per stabilizzare i precari della pa, una ridefinizione delle capacità assunzionali delle province (oltre ad un aiuto finanziario a quelle in default), il rafforzamento della magistratura amministrativa e contabile ed il rilancio del sistema Spid. Oltre alla proroga di sei mesi dell' obbligo di utilizzo del sistema PagoPa (si veda ItaliaOggi di ieri), molte altre misure puntano a rendere meno problematico il rapporto fra le amministrazioni e il digitale. Fra queste, spicca l' introduzione di una piattaforma unica, gestita dalla Presidenza del consiglio, per rendere più facile e meno costosa la notificazione di provvedimenti, avvisi e comunicazioni. I destinatari dovranno accreditarsi alla piattaforma e troveranno gli atti loro indirizzati in apposite aree riservate. Dalla data del deposito, scatteranno i termini per il perfezionamento della notifica e, in ogni caso, sarà congelato ogni effetto prescrittivo o decadenziale. Un' altra norma collegata al tema dell' It, prevede una profonda revisione del sistema pubblico di gestione dell' identità digitale (Spid), attraverso la riscrittura dell' art. 64 del dlgs 82/2005. L' obiettivo è quello di favorire processi che rendano lo Spid omogeneo alle credenziali già possedute, in maniera da raggrupparle e arrivare a diminuirle. Come detto, il Milleproroghe concede anche tempo fino al 30 giugno 2020 per adeguarsi al PagoPa, sei mesi in più della scadenza (già rinviata negli anni scorsi) del 31 dicembre 2019. Inoltre, si punta a facilitare l' adesione delle amministrazioni, stabilendo che questa possa avvenire in via sussidiaria attraverso altro soggetto (amministrazione o partner tecnico) già operante sulla piattaforma. Per rendere più stringente la norma, si prevede infine che il mancato adempimento dell' obbligo da parte delle pubbliche amministrazioni incide sulla misurazione e valutazione della performance dei dirigenti responsabili e comporta responsabilità dirigenziale e disciplinare. Altro capitolo ricco è quello degli aiuti alle province. In primo luogo, anche per gli enti di area vasta viene introdotto un meccanismo di regolazione delle capacità assunzionali ritagliato sul modello già previsto per le regioni e in via di definizione per i comuni. In pratica, verrà definita una soglia percentuale (differenziata per fascia demografica) per misurare l' incidenza delle uscite per stipendi sulle entrate correnti: chi si torva al di sotto dell' asticella, potrà assumere anche in deroga alla regola del turnover, chi sta al di sopra dovrà definire un percorso graduale di rientro. Importante anche la disposizione che getta un salvagente finanziario agli enti in dissesto, assegnando Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 19
[ § 1 5 2 2 4 0 3 2 § ] venerdì 03 gennaio 2020 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali loro un contributo annuo di 4,5 milioni. Mano tesa anche verso le regioni speciali, che incassano la possibilità di ripianare in 10 anni in disavanzo emerso dall' applicazione delle nuove regole contabili previsti dal dlgs 118/2011. Fra le altre misure, si segnala quella che estende i termini per la stabilizzazione dei precari della p.a. fino al 31 dicembre 2021, che fa il paio con le ormai consuete proroghe per le norme derogatorie al regime assunzionale, e il rafforzamento organizzativo della giurisdizione amministrativa e della Corte dei conti. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 20
[ § 1 5 2 2 4 0 3 3 § ] venerdì 03 gennaio 2020 Pagina 32 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Cosa cambia dopo il via libera della Stato-città al dm attuativo del decreto Crescita Negli enti virtuosi, assunzioni sganciate dalle cessazioni Sblocco delle assunzioni anche nei comuni virtuosi. Il via libera della Conferenza stato-città e autonomie locali al decreto attuativo dell' art. 33 del dl 34/2019 consentirà dal prossimo anno di sganciare i nuovi reclutamenti dalle cessazioni, misurando l' ampiezza del turnover in base al peso della spesa per il pagamento degli stipendi sulle entrate correnti. In pratica, dopo le regioni (per le quali il decreto sblocca-assunzioni è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale a fine 2019), anche i sindaci potranno assumere a tempo indeterminato sino ad una spesa complessiva (al lordo degli oneri riflessi a carico dell' amministrazione) non superiore ad un valore soglia definito come percentuale, differenziata per fascia demografica, delle entrate relative ai primi tre titoli del rendiconto dell' anno precedente, al netto del fondo crediti dubbia esigibilità. In particolare, il decreto messo a punto dal ministro della Funzione pubblica Fabiana Dadone individua nove fasce demografiche, a ciascuno delle quali è associato un valore soglia decrescente rispetto al numero degli abitanti: si passa dal 29,5% per gli enti che stanno sotto i 1.000 al 25,3% di quelli oltre il milione e mezzo. Chi sta al di sotto potrà assumere anche oltre il 100% del turnover, sino a una spesa complessiva rapportata alle entrate correnti non superiore al valore soglia. Il provvedimento fissa altre due condizioni: 1) fino al 2024, l' incremento della spesa di personale dovrà essere contenuto entro percentuali annuali massime; 2) dovrà essere garantito l' equilibrio pluriennale di bilancio, certificato dall' organo di revisione economico-finanziaria. Quindi, dopo oltre un decennio di vincoli parametrati sui risparmi derivanti dalle cessazioni di personale intervenute negli esercizi precedenti (con un complesso meccanismo di recupero dei «resti» non utilizzati), il legislatore cambia rotta: il budget assunzionale dipenderà esclusivamente dalla sostenibilità delle uscite, misurata in relazione alla capacità finanziaria ordinaria. Chi spende meno in rapporto a quanto incassa potrà assumere di più, chi spende di più (sempre in rapporto alle entrate) avrà margini inferiori. Gli enti che avranno un rapporto fra la spesa di personale e le entrate correnti sopra soglia dovranno avviare un percorso di graduale riduzione fino al conseguimento del predetto valore soglia, anche applicando un turnover inferiore al 100%. Il nuovo regime si delinea maggiormente rispettoso dell' autonomia finanziaria locale e molto più premiante per le amministrazioni con i conti in regola, mentre per le altre è previsto comunque un orizzonte temporale abbastanza ampio per graduare il rientro. L' art. 33 precisa, infine, che «il limite al trattamento accessorio del personale di cui all' articolo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 21
[ § 1 5 2 2 4 0 3 3 § ] venerdì 03 gennaio 2020 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 23, comma 2, del decreto legislativo 27 maggio 2017, n. 75 è adeguato, in aumento o in diminuzione, per garantire l' invarianza del valore medio pro-capite, riferito all' anno 2018, del fondo per la contrattazione integrativa nonché delle risorse per remunerare gli incarichi di posizione organizzativa, prendendo a riferimento come base di calcolo il personale in servizio al 31 dicembre 2018». Ciò significa che gli enti cui sarà permesso di assumere più personale di quello cessato in precedenza, potranno incrementare il fondo rispetto all' omologa voce di spesa del 2016, mentre viene fatto salvo il limite iniziale quando il personale in servizio si è ridotto. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 22
[ § 1 5 2 2 4 0 3 5 § ] venerdì 03 gennaio 2020 Pagina 32 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Pagamenti, più tempo per gli enti lumaca Più tempo agli enti lumaca per allineare i dati contabili a quelli della Piattaforma per la certificazione dei crediti commerciali (Pcc). Il chiarimento arriva dall' Ifel, che ha risposto ai dubbi sollevati da molti comuni a seguito del rinvio al 2021 dell' obbligo di accantonare a bilancio il fondo garanzia debiti commerciali introdotto dalla l 145/2018. Gli enti, anche al fine di orientarsi rispetto alle offerte di servizi di allineamento delle informazioni registrate in Pcc con le evidenze contabili locali, chiedono lumi sulla possibilità di intervenire direttamente sulla piattaforma oltre il 31 dicembre 2019. Alla domanda Ifel risponde rilevando che con il comma 854 della legge di bilancio per il 2020 è stata accolta la richiesta di rinvio dei termini più volte formulata dall' Anci, proprio per consentire di completare l' allineamento e di arrivare il prima possibile al risultato di una Pcc aggiornata grazie alle informazioni ricevute automaticamente dai sistemi contabili locali attraverso Siope+. Gli enti, quindi, sono invitati a sanare il gap informativo residuo fra la piattaforma e i sistemi locali proseguendo le attività di allineamento e, contemporaneamente, a verificare con le software-house le procedure di formazione degli ordinativi informatici di pagamento e di incasso (Opi) ai fini della corretta e automatica alimentazione della piattaforma (in particolare, per quanto concerne l' esatta valorizzazione della data di scadenza delle fatture). In altre parole, la prospettiva è quella di abbandonare progressivamente le azioni di registrazione diretta sulla Pcc potendo contare, nel minor tempo possibile e comunque entro il 2020, su una infrastruttura in grado di recepire automaticamente i pagamenti dei debiti commerciali ordinati, tramite Siope+, con Opi conformi alle regole tecniche. Al riguardo, Ifel ricorda che le attività del Gruppo tecnico Rgs/Anci, avviato su richiesta dell' Associazione, hanno come obiettivo la messa a punto di procedure di raccordo fra Pcc, Siope+ e sistemi contabili locali in grado di minimizzare la necessità di interventi manuali da parte degli enti e che lo standard Opi evolve, di conseguenza, nella direzione dell' aggiornamento automatico della piattaforma. Infine, la fondazione Anci informa che è previsto per il mese di gennaio 2020 un webinar in cui rappresentanti di RGS, Agid e Ifel riepilogheranno le novità evolutive previste per lo standard Opi e illustreranno le novità introdotte dal dl 124/2019 (c.d. dl Fiscale) e dalla stessa Manovra 2020 sui tempi di pagamento. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 23
[ § 1 5 2 2 4 0 3 7 § ] venerdì 03 gennaio 2020 Pagina 32 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali L' Anci promuove la Manovra 2020. Inizia il recupero dei 560 milioni di fondi non restituiti Ristrutturazione debito dal 2021 L' effetto dell' abbattimento dei tassi ci sarà l' anno prossimo PAGINA A CURA DI MATTEO BARBERO Ristrutturazione del debito degli enti locali con effetti solo dal 2021. È uno dei pochi elementi negativi evidenziati dall' Anci nella sintetica nota di lettura della manovra 2020 (legge n. 160/2019) diffusa a beneficio degli uffici e delle amministrazioni comunali. Per il resto, l' associazione dei sindaci può elencare una serie piuttosto nutrita di misure favorevoli, in gran parte frutto di una propria efficace azione di pressing. Del resto, anche la riduzione del peso dei mutui contratti in anni lontani è da tempo in cima alla lista delle richieste dei primi cittadini, ma sul punto il lavoro parlamentare non ha prodotto gli attesi passi avanti che avrebbero dovuto rendere l' intervento immediatamente operativo. In base alla versione finale del comma 557, quindi, l' operazione di abbattimento dei tassi di interessi partirà nel 2020, ma i primi effetti prevedibili arriveranno non prima del 2021. I comuni hanno però incassato l' incremento del fondo di solidarietà comunale, che sale di 100 milioni di euro per il 2020, 200 milioni di euro per il 2021, 300 milioni di euro per il 2022, 330 milioni per il 2023 e 560 milioni a decorrere dal 2024. Si tratta del recupero chiesto da Anci lo scorso anno, anche in sede giudiziale, delle risorse che dovevano essere restituite a partire dal 2019 per il venir meno del taglio previsto dal dl 66/2014. La legge stanzia anche significative risorse a per investimenti e progettazione degli interventi, in un arco temporale pluriennale e che interessano vari settori strategici. Importanti anche l' alleggerimento del fondo crediti di dubbia esigibilità (in ragione dell' accelerazione dei pagamenti delle fatture, nonché del miglioramento della riscossione delle entrate atteso come effetto della riforma del settore varata dalla stessa manovra) e il rinvio di un anno del fondo garanzia debiti commerciali (si veda l' altro pezzo in pagina). Confermata l' elevazione a 5/12 del limite per le anticipazioni di tesoreria, cui si affianca la riproposizione di quelle della Cassa depositi e prestiti per pagamenti di debiti certi liquidi ed esigibili al 31/12/2019. In materia di personale, Anci plaude al superamento dei vincoli per lo scorrimento delle graduatorie: quelle approvate dal 2012 al 2017 saranno utilizzabili sino al 30 settembre 2020, quelle approvate negli anni 2018 e 2019 entro tre anni dalla loro approvazione. A regime, a partire dal 2020, le nuove graduatorie avranno una vigenza biennale. Disco verde, infine, per l' unificazione Imu/Tasi: si tratta, secondo la nota, di una semplificazione a favore sia dei contribuenti che degli uffici comunali, che non comporta alcun aumento della pressione Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 24
[ § 1 5 2 2 4 0 3 7 § ] venerdì 03 gennaio 2020 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali fiscale e stabilizza gli attuali limiti di aliquota, compresa l' eventuale maggiorazione Tasi (0,8 per mille), per i soli comuni che l' hanno applicata. Un anno di tempo in più, invece, per arrivare al canone unico per occupazione suolo pubblico e pubblicità, che debutterà nel 2021. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 25
[ § 1 5 2 2 4 0 4 1 § ] venerdì 03 gennaio 2020 Pagina 33 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali assenza e scostamento esclude da gara Qualificazione, requisiti dell' Ati e quota dei lavori L' assenza di un requisito di qualificazione in misura corrispondente alla quota dei lavori, cui si è impegnata una delle imprese costituenti il raggruppamento temporaneo (Ati) in sede di presentazione dell' offerta determina l' esclusione dell' intero raggruppamento, anche se lo scostamento sia minimo ed anche nel caso in cui il raggruppamento nel suo insieme (ovvero un' altra delle imprese del medesimo) sia in possesso del requisito di qualificazione sufficiente all' esecuzione dell' intera quota di lavori. È quanto ha stabilito il Consiglio di stato con la sentenza del 18 dicembre 2019 n. 8540 della quinta sezione in merito ad una procedura di affidamento riguardante «servizi a quantità indeterminata di pitturazione e trattamento dei ponti di volo, ponti coperti e scoperti» di unità della Marina militare che, preliminarmente, i giudici riconducono alla nozione di appalto di lavori e in particolare alla categoria dei lavori di manutenzione ordinaria «visto che un servizio non è un opus, ma è un' attività propria del terziario non diretta alla produzione o alla fornitura di beni, e svolta per soddisfare bisogni di singoli oppure di collettività che attengono ad esigenze diverse e che è di suo ripetibile nel tempo, a differenza di un lavoro che si esaurisce una tantum nel suo compimento ed è oggettivamente tangibile nella sua realizzazione». Ciò premesso, la questione principale atteneva alla legittimità o meno della partecipazione di un raggruppamento temporaneo in cui un mandante non possedeva un requisito speciale (fatturato specifico) nella misura corrispondente alla quota dei lavori, cui si è impegnata una delle imprese costituenti il raggruppamento temporaneo in sede di presentazione dell' offerta. Per il collegio giudicante (che richiama l' adunanza plenaria n. 6 del 27 marzo 2019, pronunciatasi «in applicazione dell' articolo 92, comma 2 del dpr 207/2010») in questi casi scatta l' esclusione dell' intero raggruppamento. A nulla vale che lo scostamento minimo e che il raggruppamento nel suo insieme (ovvero un' altra delle imprese del medesimo) sia in possesso del requisito di qualificazione sufficiente all' esecuzione dell' intera quota di lavori. La mancata copertura dei requisiti rispetto alla quota di lavori da eseguire è motivo di esclusione. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 26
[ § 1 5 2 2 4 0 3 8 § ] venerdì 03 gennaio 2020 Pagina 33 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Agenzia delle Entrate su contratti antecedenti l' 1/1/2020 Appalti, ritenute fiscali da comunicare a gennaio Gli obblighi di comunicazione delle ritenute effettuate dalle imprese appaltatrici scattano a partire dalle ritenute operate a gennaio 2020 e in riferimento anche a contratti di appalto, affidamento o subappalto stipulati prima del 1° gennaio 2020. Lo ha chiarito la risoluzione n. 108 dell' Agenzia delle entrate (divisione contribuenti) in merito all' applicazione dell' articolo 4 del decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124 che disciplina le ritenute e le compensazioni in materia di appalti e subappalti con prevalente utilizzo di manodopera. La disposizione del decreto fiscale n. 124 ha introdotto, a carico dei committenti di opere o servizi di importo complessivo annuo superiore a 200 mila euro, l' obbligo di richiedere copia delle deleghe di pagamento relative al versamento delle ritenute «trattenute dall' impresa appaltatrice o affidataria e dalle imprese subappaltatrici ai lavoratori direttamente impiegati nell' esecuzione dell' opera o del servizio». In base alla norma il versamento delle ritenute deve essere effettuato dall' impresa appaltatrice o affidataria e dall' impresa subappaltatrice, con distinte deleghe per ciascun committente, senza possibilità di compensazione. Il comma 2 prevede anche che, entro i cinque giorni lavorativi successivi alla scadenza del versamento, l' impresa appaltatrice o affidataria e le imprese subappaltatrici trasmettano al committente (e, per le imprese subappaltatrici, anche all' impresa appaltatrice) le deleghe e un elenco nominativo di tutti i lavoratori, con il dettaglio delle ore di lavoro prestate da ciascun percipiente in esecuzione dell' opera o del servizio affidato, l' ammontare della retribuzione corrisposta al dipendente collegata a tale prestazione e il dettaglio delle ritenute fiscali eseguite nel mese precedente nei confronti di tale lavoratore, con separata indicazione di quelle relative alla prestazione affidata dal committente. L' Agenzia delle entrate ha chiarito che, stante l' obbligo previsto di trasmettere al committente anche un «elenco nominativo di tutti i lavoratori, ... impiegati nel mese precedente direttamente nell' esecuzione di opere o servizi affidati dal committente, con il dettaglio delle ore di lavoro prestate da ciascun percipiente in esecuzione dell' opera o del servizio affidato la quantificazione dei versamenti distinti per ciascun committente (e quindi della retribuzione corrisposta al dipendente in esecuzione della specifica opera o servizio affidatogli e conseguentemente della relativa ritenuta operata), vada effettuata sulla base di parametri oggettivi (come ad esempio sulla base del numero di ore impiegate in esecuzione della specifica commessa)». Con riferimento, invece, alla decorrenza degli obblighi introdotti con l' articolo 17-bis del decreto Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 27
[ § 1 5 2 2 4 0 3 8 § ] venerdì 03 gennaio 2020 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali legislativo n. 241 del 1997, la risoluzione ha chiarito che la previsione normativa (comma 2 dell' art. 4 della legge 124) «trova applicazione con riferimento alle ritenute operate a decorrere dal mese di gennaio 2020 (e, quindi, relativamente ai versamenti eseguiti nel mese di febbraio 2020), anche con riguardo ai contratti di appalto, affidamento o subappalto stipulati in un momento antecedente al 1° gennaio 2020». © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 28
[ § 1 5 2 2 4 0 3 0 § ] venerdì 03 gennaio 2020 Pagina 33 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Istituita presso l' Agenzia del demanio per predisporre gratis i progetti di edifici per gli enti locali Centrale di progettazione salva Dotazione di 5 mln per il 2020. Assunzioni a rischio ANDREA MASCOLINI - La Centrale di progettazione presso l' Agenzia del demanio rimane in vita, ma con soli 5 milioni per il 2020; tagli di fondi per Anas (meno 200 milioni ma di fatto «rientrano» nel 2021 e nel 2022), per Casa Italia (meno 100 milioni nel 2021 e nel 2022) e per diversi altri piani nazionali (dall' edilizia sanitaria a quella abitativa, a quella residenziale). In aumento fondi per protezione civile e edilizia universitaria. Sono questi gli effetti che determina la legge di bilancio appena approvata dal parlamento che, alla fine dell' esame, vede comunque salva la cosiddetta centrale o struttura per la progettazione fortemente voluta dall' ex ministro Tria. Ci è mancato poco, però, che saltasse per aria dal momento che il Movimento cinque stelle aveva presentato in commissione bilancio la proposta di sopprimere i commi della legge 145/2018 che individuano e finanziano la struttura per la progettazione di beni ed edifici pubblici. Una sorta di mega-centrale di progettazione, presso l' Agenzia del demanio, che, operando in sinergia con Investitalia e Strategia Italia, dovrebbe predisporre gratis progetti di edifici soprattutto per gli enti locali. L' istituzione della struttura era demandata ad un dpcm che non è stato ancora emanato ma il futuro per la «Centrale» non appare roseo visto che intanto perde 95 milioni sui 100 di euro assegnati a fine 2018. Il taglio in realtà riguarda, però, soltanto il 2020, mentre sembrerebbero salvi gli stanziamenti inizialmente previsti, pari a 100 milioni annui dal 2021 di cui alla legge 145 (articolo 1, comma 106). Per il 2020 sembra quindi difficile immaginare come assumere i previsti 300 dipendenti, di cui il 70% con qualifica tecnica. Ma, soprattutto, sembra essere cambiato il mood politico considerando da un lato che proprio il M5s aveva presentato l' emendamento soppressivo e, dall' altro, che il provvedimento attuativo non si è mai visto. Tornando al fronte delle risorse, e alle loro rimodulazioni o definanziamenti, per quanto riguarda l' Anas si è provveduto alla decurtazione dei trasferimenti per un importo di 200 milioni per il 2020 anche se in realtà queste somme vengono comunque riassegnate sul 2021 e sul 2022 per lavori di manutenzione della rete (la fonte in questo caso è la legge di bilancio del 2014 che prevedeva un finanziamento pluriennale). La scure si abbatte anche sugli interventi per il rischio sismico e in particolare sul dipartimento della presidenza del consiglio dei ministri. Casa Italia: è salvo il 2020 ma sia nel 2021, sia nel 2022, vengono tagliati 50 milioni per ogni annualità. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 29
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