Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 31 luglio 2019 - Unione Romagna Faentina

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Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 31 luglio 2019 - Unione Romagna Faentina
Unione della Romagna Faentina
    mercoledì, 31 luglio 2019
Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 31 luglio 2019 - Unione Romagna Faentina
Unione della Romagna Faentina
                                                      mercoledì, 31 luglio 2019

Prime Pagine

 31/07/2019    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna                                        4
 Prima pagina del 31/07/2019
 31/07/2019    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                                             5
 Prima pagina del 31/07/2019
 31/07/2019    Il Sole 24 Ore                                                                      6
 Prima pagina del 31/07/2019
 31/07/2019    Italia Oggi                                                                         7
 Prima pagina del 31/07/2019

Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

 31/07/2019    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 57                                        8
 Quiete pubblica A chi chiedere?
 31/07/2019    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 59                                        9
 Prima pagina Faenza-Lugo
 31/07/2019    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 59                                        10
 GLI AMORI GIOVANILI
 31/07/2019    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 61                                        11
 Caviro produrrà plastica bio'
 31/07/2019    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 61                                        12
 «Stazione, tutto da rivedere»
 31/07/2019    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 61                                        13
 Da settembre appuntamenti su prenotazione all' Inps
 31/07/2019    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 63                                        14
 La biblioteca comunale chiude da domani fino al 21 agosto
 31/07/2019    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 63                                        15
 Ca' Siepe, grotta da scoprire
 31/07/2019    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 71                                        16
 Gli Etilisti noti a 'Oriolo di sera' portano sul palco il loro acoustic -folk

 31/07/2019    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 71                                        17
 Sogno d'estate' con Andrea Dieci al Chiostro dell'Osservanza

 31/07/2019    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 73                                        18
 Alberto Radius: «Il rap? Presto verrà dimenticato»

Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

 31/07/2019    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31                  MICHELE DONATI   19
 Una lettera autografa di Baudelaire custodita alla Manfrediana

 31/07/2019    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31                                   20
 Bocconi avvelenati segnalati in Borgo: la pm indaga

 31/07/2019    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31                                   21
 Da lunedì 2 settembre l' Inps riceverà il pubblico solo su prenotazione
Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 31 luglio 2019 - Unione Romagna Faentina
31/07/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 32                 ENRICA DALLA VECCHIA   22
 Parco del gesso: nuovo centro visite tutela degli animali, itinerari a piedi
 31/07/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 32                                        23
 Produzione di bioplastica dai sottoprodotti agroalimentari
 31/07/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 32                                        24
 Torre di Oriolo Musica live e sapori tipici
 31/07/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 26                                        25
 DIK DIK, CAMALEONTI E FORMULA TRE

Stampa Locale

 31/07/2019   Corriere di Bologna Pagina 13                                                            26
 Il vasetto Fabbri nello shop del MoMA
 31/07/2019   La Repubblica (ed. Bologna) Pagina 17                                                    27
 Un' icona pop da snocciolare l' Amarena Fabbri sbarca al MoMa

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 31/07/2019   Il Sole 24 Ore Pagina 6                                                                  28
 Irap come addizionale all' Ires Stop a 4 milioni di dichiarazioni
 31/07/2019   Il Sole 24 Ore Pagina 25                                                                 30
 Verifiche antimafia, lo sblocca cantieri concede 30 giorni
 31/07/2019   Italia Oggi Pagina 31                                             ALESSANDRA RICCIARDI   31
 Il decreto salvaprecari in Consiglio dei ministri
 31/07/2019   Italia Oggi Pagina 35                                                                    32
 Anac: necessarie verifiche sulla sicurezza autostradale
 31/07/2019   Italia Oggi Pagina 35                                              FRANCESCA DE NARDI    33
 Accesso alle mail dei commissari
 31/07/2019   Italia Oggi Pagina 35                                                 MATTEO BARBERO     34
 Il consolidato è un optional
 31/07/2019   Italia Oggi Pagina 35                                             FRANCESCO CERISANO     35
 Stabilizzazioni Lsu, si parte
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[ § 1 § ]

     mercoledì 31 luglio 2019
                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna

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[ § 2 § ]

            mercoledì 31 luglio 2019
                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

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Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 31 luglio 2019 - Unione Romagna Faentina
[ § 3 § ]

            mercoledì 31 luglio 2019
                                                       Il Sole 24 Ore

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[ § 4 § ]

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                                                          Italia Oggi

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[ § 1 4 4 7 9 4 9 0 § ]

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                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          VOCE AI LETTORI

                          Quiete pubblica A chi chiedere?

                          · · · ABITO in via Nuova Prati 9 /a a Solarolo. Il primo luglio ho scritto
                          all'Urp per sapere gli orari per la quiete pubblica, avendo dei vicini non
                          troppo educati che la sera si attardano sotto le mie finestre e non hanno
                          alcun rispetto. E l'11 luglio dietro mio sollecito mi è stato risposto che
                          l'ufficio non si occupa di cio' e che la mail era stata inoltrata alla polizia
                          municipale. Dopo una settimana ho chiamato la polizia municipale ma non
                          mi è stata data nessuna risposta perché dovevano contattare non so
                          quale ufficio e dovevo essere richiamato. A tutt'oggi nessuna risposta, ho
                          guardato anche su internet ma ancheli i pareri sono discordanti. Non mi
                          sembra di aver posto una domanda difficile al punto che dopo un mese
                          non ha avuto una risposta, e soprattutto da persone che dovrebbero
                          essere competenti. Dimenticavo ho chiesto anche ai Carabinieri ma mi
                          hanno detto di chiedere alla polizia municipale. Paolo Andreini Solarolo

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 8
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[ § 1 4 4 7 9 4 7 1 § ]

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                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Prima pagina Faenza-Lugo

                          Prima pagina Faenza-Lugo

                                                      Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 9
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[ § 1 4 4 7 9 4 6 7 § ]

                          mercoledì 31 luglio 2019
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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          STORIE

                          GLI AMORI GIOVANILI
                          di BEPPE SANGIORGI

                          SOTTO l' ombrellone, al mare o in piscina i discorsi sono gli stessi:
                          gossip a ruota libera e commenti su amori finiti, su amori in divenire e
                          amori che vanno a pieno regime. Coinvolto in un consesso di signore di
                          una certa età nella piscina di Casola, si «ragionava» sulla differenza tra la
                          libertà che hanno i fidanzati di oggi e le restrizione di chi, fino a mezzo
                          secolo fa, «e' faséva l' amór in ca». Cioè andava a far visita alla morosa
                          la sera del martedì, giovedì e sabato, cioè i giorni pari, in quanto i giorni
                          dispari erano ritenuti infausti: la domenica era un optional, a seconda delle
                          usanze. In tutti i casi la mamma della ragazza «la faséva la gvêrgia»,
                          controllava i due morosi perché «la paja drì a e' fugh, la s' apeja senza
                          suifanël», la paglia vicino al fuoco si accende senza zolfanello. La
                          mamma della ragazza annunciava silenziosamente che era arrivato il
                          momento del commiato ammucchiando la cenere sulle braci. La ragazza
                          accompagnava il moroso fin sulla porta e qui, approfittando del buio o
                          della lontananza della guardiana, ci scappava un abbraccio e qualche
                          bacio.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 10
[ § 1 4 4 7 9 4 7 2 § ]

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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          CRITICHE

                          Caviro produrrà plastica bio'

                          LA CAVIRO produce plastica biodegradabile. Nei giorni scorsi Caviro
                          Extra ha presentato a ricercatori e rappresentanti del mondo produttivo B-
                          plas Demo, il primo impianto sperimentale per la produzione di PHA
                          (poliidrossialcanoati), una plastica biologica e biodegradabile che sarà
                          ricavata dalla corrente proveniente dal depuratore che tratta gli scarti della
                          filiera agroalimentare. Il progetto è guidato dall' Università di Bologna e
                          partecipato anche da AIJU, istituto tecnologico spagnolo per lo sviluppo
                          dei giocattoli e dall' ungherese Pannon Pro Innovation, studio di
                          consulenza e innovazione in materia di climate change. «Per il Gruppo
                          Caviro - fanno sapere dall' azienda - è un ulteriore step verso la
                          valorizzazione completa degli scarti della filiera agroalimentare in ottica di
                          economia circolare». L' impianto B-PLAS Demo è finanziato dalla EIT
                          Climate-KIC, l' organizzazione che rappresenta 400 partner pubblici e
                          privati di 25 nazioni e che nasce per dare impulso a un' innovazione in
                          grado di ridurre le emissioni di anidride carbonica accelerando i processi
                          di decarbonizzazione. B-plas Demo, che presto entrerà in funzione per la
                          fase di test in cui si raccoglieranno dati operativi sul processo, punta a
                          produrre PHA utilizzando il carbonio residuo contenuto nei fanghi
                          derivanti da impianti di trattamento.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 11
[ § 1 4 4 7 9 4 6 4 § ]

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                                                            Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Stazione, tutto da rivedere»
                          Legambiente all' attacco sul progetto del Comune

                          IN QUEL PROGETTO ci sono «tracce fuori tema». Nel mirino finiscono i
                          piani che ridisegneranno l' area della stazione di Faenza. Un progetto da
                          1, 7 milioni, metà dei quali arriveranno dalla Regione che cambierà il volto
                          di piazza Battisti e che porterà un terminal dei pullman all' ex Scalo Merci.
                          Ma nel progetto c' è anche altro. A Legambiente non sono andate giù le
                          parole pronunciate davanti ai consiglieri comunali dall' assessore all'
                          Ambiente Antonio Bandini, secondo cui le due nuove strade disegnate su
                          aree verdi e i cinque condomini che potrebbero sorgere sul sito dell' ex
                          scalo merci sarebbero «semplici proiezioni urbanistiche, tracce sulla
                          carta». Interventi, contrattacca Legambiente, «che consumerebbero aree
                          verdi esistenti e che andrebbero a peggiorare la vivibilità del quartiere, in
                          contrasto con i principi della rigenerazione urbana e mobilità sostenibile.
                          L' assessore - continua l' associazione ecologista - in un' intervista, cita
                          anche l' eventualità di collegamenti sotterranei o sopraelevati. Vista la
                          densità urbanistica della zona e gli spazi ristretti, immaginare gallerie o
                          viadotti appare un esercizio fantasioso». QUELLA di Bandini per gli
                          ambientalisti è «una reazione semplicistica e non coerente col tema della
                          rigenerazione urbana. Le «tracce sulla carta» fanno parte di un progetto
                          definitivo e non di un semplice disegno preliminare: si tratta quindi di uno
                          schema più strutturato. Le linee «tracciate» a questo livello progettuale
                          disegnano gli spazi e ne prefigurano gli usi». L' associazione non rinuncia a rincarare la dose: «tra le tracce si nota
                          anche l' area del parcheggio ex-Conad, oggi del 'Baule', indicata come «ambito per nuovi insediamenti
                          prevalentemente residenziali». «UN' AREA che era stata immaginata utile come parcheggio scambiatore - o come
                          possibile hub per lo scambio delle merci che entrano in città oggi con mezzi pesanti - ma evidentemente per l'
                          amministrazione questi non rientrano tra i 'problemi da valutare in futuro'». C' è amarezza per come interventi quali il
                          prolungamento del sottopasso ferroviario su via Filanda Nuova e il sottopasso ciclabile di via Masaccio siano al
                          momento «anch' essi definiti solo da «tracce» su una mappa e, purtroppo, destinati a un incerto futuro». LA VERA
                          alternativa, conclude Legambiente, «è quella di non realizzare le due strade e di ridurre il carico urbanistico, evitando
                          di incastrare cinque condomini in una zona già troppo densa. Un tema che dovrà essere necessariamente riesaminato
                          in sede di elaborazione partecipata del prossimo Piano urbanistico generale». f.d. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 12
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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          LA NOVITÀ L' INTENTO È ELIMINARE LE CODE. SI FARÀ TUTTO SUL SITO DELL' ISTITUTO

                          Da settembre appuntamenti su prenotazione all' Inps

                          PARTE anche a Faenza il Progetto 'PrenotaInps' per eliminare code agli
                          sportelli e lunghe attese. Da lunedì 2 settembre l' Agenzia territoriale Inps
                          di Faenza, in via Mengolina 10, riceverà il pubblico esclusivamente su
                          prenotazione. Viene così esteso anche alla sede manfreda il modello di
                          front-office già sperimentato in altre regioni. Chiunque, con il nuovo modo
                          di accesso, cittadino potrà scegliere la giornata e la fascia oraria più
                          comoda, limitando la propria presenza nei locali dell' Istituto al tempo
                          strettamente necessario ed evitando i tempi di attesa. Si potrà prenotare
                          tramite Internet sul sito www.inps.it scrivendo nella ricerca 'Sportelli di
                          Sede'; bisognerà poi aprire il servizio, selezionare l' Agenzia di Faenza e
                          cliccare su 'prenota' (accesso al servizio da effettuarsi tramite pin); da
                          smartphone o tablet tramite l' App 'Inps Mobile', Servizio Sportelli di Sede
                          (utilizzabile anche senza PIN); telefonando al Contact Center al numero
                          803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 (da cellulare con tariffa
                          secondo l' operatore telefonico). Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì
                          dalle 8 alle 20 e il sabato dalle 8 alle 14. In via transitoria e per il tempo
                          necessario affinché la nuova modalità di servizio venga recepita dai
                          cittadini, sarà garantito, per tutti coloro che dovessero presentarsi senza
                          preventiva prenotazione, l' accesso libero ad uno sportello aggiuntivo
                          dedicato all' accensione di prenotazioni per lo sportello specialistico, alla
                          fissazione di appuntamenti e alla consegna di documenti.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 13
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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          STOP ESTIVO

                          La biblioteca comunale chiude da domani fino al 21 agosto

                          CHIUSURA estiva della biblioteca comunale Manfrediana da domani al
                          21 agosto. Durante la chiusura dei locali saranno fatti, come consuetudine
                          in questo periodo, lavori di pulizia e riordino dei fondi librari. Per quanto
                          riguarda, invece, le due biblioteche decentrate, quella di Granarolo
                          Faentino, aperta normalmente il venerdì pomeriggio (15.30-18), è già
                          chiusa da fine giugno e riaprirà il 13 settembre. Mentre la biblioteca di
                          Reda resta aperta tutta la settimana, il lunedì dalle 15.30 alle 18.30.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 14
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                          mercoledì 31 luglio 2019
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                                                            Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Ca' Siepe, grotta da scoprire
                          Speleologi sotto la Vena del Gesso: «Servono due anni»

                          È COMINCIATA negli ultimi mesi l' esplorazione della grotta di Ca' Siepe,
                          il tratto ad oggi meno conosciuto nel complesso carsico che intesse il
                          sottosuolo della Vena del Gesso. «Si tratta di un vero e proprio sistema»,
                          spiega Massimo Ercolani, presidente della Federazione speleologica dell'
                          Emilia Romagna, «che volge le spalle alla luce del sole sulla vetta della
                          rupe di Ca' Siepe (a circa 360 metri sul livello del mare, poco più di due
                          chilometri a ovest dell' abitato di Borgo Rivola, sulle pendici meridionali
                          della Vena, ndr), per poi avere la sua risorgenza più a nord, dove le acque
                          che scavano le sue rocce confluiscono in quelle del rio Gambellaro,
                          dirette al Santerno». UN DISLIVELLO di quasi duecento metri, di poco
                          inferiore a quello del non lontano abisso Lusa, il cui sistema ha
                          probabilmente molti punti di contatto con quello di Ca' Siepe. «Ipotesi che
                          verificheremo in grotta», commenta Ercolani, «di qui ai prossimi due
                          anni». Per il momento la ricerca procede ancora con il più classico filo d'
                          Arianna, necessario per consentire agli speleologi di mantenere l'
                          orientamento in grotte ancora del tutto sconosciute, la cui estensione
                          totale potrebbe essere di vari chilometri. Un Minotauro che occorreranno
                          appunto due anni per domare, nel corso dei quali verranno anche
                          effettuati studi sulla portata e la composizione delle acque, sulla
                          speleogenesi, oltre che sugli aspetti biologici delle forme di vita -
                          soprattutto felci - che popolano questo frammento romagnolo del più vasto «continente sotterraneo». Ma la geologia
                          non è stata sola nell' opera di modellamento di questo territorio, punteggiato da una millenaria dicotomia tra l' uomo e
                          la natura che qui ha trovato nell' estrazione del gesso la sua dimensione. «Nei dintorni troviamo diverse strutture ad
                          arco», spiega il direttore dell' Ente parco Massimiliano Costa, «realizzate in muratura sin dall' epoca romana, costruite
                          per sostenere la volta delle cave che venivano mano a mano scavate». Ma la storia qui ha lasciato anche altre tracce,
                          come nella villa delle Banzole, ormai un rudere, dove la banda del Passatore assaltò quella che allora era la dimora
                          della famiglia di un giovanissimo Alfredo Oriani (l' incontro tra queste due figure dell' immaginario romagnolo tuttavia
                          non avvenne, in quanto Pelloni non era presente al momento dello scontro). Gli studi effettuati nella grotta di Ca' Siepe
                          e nelle altre realtà speleologiche del territorio andranno a costituire l' ultimo volume della serie interdisciplinare
                          dedicata ai gessi romagnoli. Filippo Donati © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 15
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                          mercoledì 31 luglio 2019
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                                                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          FAENZA

                          Gli Etilisti noti a 'Oriolo di sera' portano sul palco il loro acoustic -folk

                          L' ULTIMA tappa di luglio della rassegna estiva 'Oriolo di Sera', che ogni
                          mercoledì anima il parco di Oriolo dei Fichi, Faenza, ai piedi dell' antica
                          torre medievale, vedrà ospite la band degli Etilisti noti. Stasera il trio
                          acoustic-folk nato a Forlì dal progetto di creare nuovi arrangiamenti per
                          brani editi tutto in chiave rigorosamente acustica proporrà un originale mix
                          musicale tra influenze italiane, d' oltreoceano e irlandesi. Come da
                          tradizione, dalle 20 alle 24 ci sarà la possibilità di cenare con piatti e
                          golosità artigianali, partecipare a visite guidate al castello al chiaro di luna
                          e far divertire i più piccoli grazie alle animazioni di Tata Fata. Per
                          informazioni sulle singole serate www.torredioriolo.it, pagina Facebook
                          'Torre di Oriolo' o tel. 333.3814000.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 16
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                          mercoledì 31 luglio 2019
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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          BRISIGHELLA

                          Sogno d'estate' con Andrea Dieci al Chiostro dell'Osservanza

                          STASERA, alle 21.15, presso il Chiostro dell' Osservanza di Brisighella,
                          per la rassegna 'Sogno d' estate', si terrà il recital del chitarrista Andrea
                          Dieci, docente del Corso di perfezionamento che si tiene presso il
                          Festival La Magia del Borgo. Il maestro Andrea Dieci, dopo gli studi
                          accademici, si è perfezionato con Bream e Ghiglia a Siena. Ha suonato
                          in Europa, America, Asia e Africa, figurando nell' ambito di manifestazioni
                          di rilevanza internazionale. Ha inciso numerosi cd spaziando dal
                          repertorio classico al contemporaneo, riscuotendo sempre
                          apprezzamenti lusinghieri dalla critica. Attualmente è docente presso l'
                          Istituto di alta formazione 'Vecchi Tonelli' di Modena e tiene corsi di
                          perfezionamento in diversi paesi europei. Ingresso 7 euro.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 17
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                          mercoledì 31 luglio 2019
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                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Alberto Radius: «Il rap? Presto verrà dimenticato»

                          di ROBERTA BEZZI SARÀ una serata speciale al ristorante Monte Brullo
                          dell' Hotel Cavallino di Faenza, dove stasera va in scena il festival pop
                          con Dik Dik, Camaleonti e Formula Tre, riuniti eccezionalmente. Dopo la
                          cena delle 20, il concerto con i principali leader e musicisti delle tre band -
                          per la prima volta tutti insieme in Romagna - si terrà a partire dalle 22. L'
                          evento è realizzato in collaborazione con la Casa della Musica di Faenza.
                          Insieme all' amico musicista Salvatore Bazzarelli, sarà presente Alberto
                          Radius (foto grande) che, con il complesso Formula 3 (foto piccola), ha
                          fatto la storia della musica insieme a Lucio Battisti. Alberto Radius, cosa
                          proporrà per questa felice réunion artistica? «Non è la prima volta che
                          ci ritroviamo insieme a suonare, ma capita davvero di rado. Ogni gruppo
                          porterà sette brani, quelli di maggior successo. Per quanto ci riguarda,
                          proporremo per esempio un pezzo molto melodioso come 'Che cosa sei'
                          del 1975-76 e il brano 'Nel ghetto' che per primo è entrato nelle classifiche
                          delle discoteche». Il suo ultimo disco si intitola 'Antichi amori' ed è uscito
                          dopo una decina d' anni dal precedente «Sì, e ne sono molto orgoglioso.
                          Dura 80 minuti e quindi per ascoltarlo tutto, bisogna compiere un lungo
                          viaggio. Contiene i primi quattro pezzi registrati all' inizio della carriera,
                          'Nel ghetto', 'Pensami', 'Che cosa sei' e 'Il respiro di Laura', poi quattro
                          tributi a Lucio Battisti, scelti fra quelli in cui sono intervenuto più
                          massicciamente nella registrazione originale e poi dieci canzoni inedite». Tra gli inediti, è vero che lei è molto
                          affezionato ad 'Antichi amori' che dà il nome al disco stesso? «Sì, è il pezzo dedicato a mia moglie Cristiana che
                          in realtà risale a diversi anni fa. Ma ci tengo a citare anche '1000 lacrime' in cui mi metto nei panni del primo soldato
                          americano decapitato dall' Isis in Iran, 'Olio di Puglia' che si riferisce al disastro ferroviario in Puglia e 'a culla dell'
                          anima' il cui significato è che chi ha una religione non è mai solo». Cosa ne pensa della musica di oggi? «Non mi
                          riconosco in questo rap tanto amato dai giovani che parla delle solite cose ma in modo diverso, di cui più nessuno si
                          ricorderà fra qualche anno. Mi spiace assistere a un certo degrado della musica. Anche i talent show hanno delle
                          responsabilità: anziché rilanciare il settore, mettono sul trono il beniamino del momento che si è avvicinato alla musica
                          da poco». La sua passione per la musica sembra indelebile «Lo è, da sessant' anni a questa parte. Ogni giorno,
                          prendo la chitarra e suono un paio d' ore creando pezzi che spesso non finisco. Ne avrò quasi 600 nel cassetto, ma a
                          chi potrei mai darli? Una volta c' erano gli editori che ascoltavano i pezzi e decidevano a chi darli Ora c' è un grande
                          vuoto». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 18
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                          mercoledì 31 luglio 2019
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                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Una lettera autografa di Baudelaire custodita alla Manfrediana
                          Scoperta nel 2005 dalla bibliotecaria Silvia Fanti, il ritrovamento oggi torna di attualità: adesso la sua storia sarà
                          raccontata in una serata all' Arena Borghesi

                                                                                                                                MICHELE DONATI
                          FAENZA «Mio caro amico, vi ho riservato un esemplare di prima scelta.
                          Ho un grande bisogno che si dica che c' è un po' di letteratura nei "Fiori
                          del male", e il prima possibile. Vi confesso che ho contato su di voi». La
                          lettera, inviata il 12 luglio 1857 a monsieur Paul de Saint Victor, è firmata
                          da Charles Baudelaire, il grande poeta maledetto che proprio in quei
                          giorni stava subendo accuse pesantissime per la propria opera, giudicata
                          dal critico Habans "un abisso di immondizie" ed oggetto di un processo
                          per "oltraggio alla morale pubblica e religiosa o ai buoni costumi".
                          CIMELIO PREZIOSO Si tratta di uno dei numerosi cimeli custoditi all'
                          interno della Biblioteca Manfrediana: fu scoperta il 17 agosto 2005 da
                          Silvia Fanti, oggi bibliotecaria della Classense di Ravenna, all' interno di
                          un' edizione completa delle opere di Baudelaire del 1901. «Ricordiamo
                          bene quel giorno - racconta Giorgio Bassi, storico bibliotecario della
                          Manfrediana - perché fu clamoroso. Silvia era impegnata nella
                          catalogazione del fondo Zauli Naldi, un' eredità lasciataci dal conte Luigi
                          nel 1965. Era un uomo di notevole spessore intellettuale ed il fondo, che
                          contiene materiale dal secondo '800 agli anni '50 del '900, è uno dei più
                          importanti che oggi possediamo, ricchissimo di documenti utili a
                          ricostruire la storia e la società del territorio e non solo. Probabilmente la
                          famiglia Zauli Naldi entrò in possesso della lettera acquistandola da un
                          antiquario a Parigi». CONFERENZA PUBBLICA La preziosa missiva
                          viene gelosamente conservata in cassaforte, ma la sua storia torna di
                          attualità in questi giorni: «Il prossimo 16 agosto - prosegue Bassi - la mia
                          collega Denise Picci sarà ospite del cineclub "Il raggio verde" all' Arena
                          Borghesi per raccontare la vicenda del ritrovamento. Ci hanno chiesto di
                          essere presenti per la proiezione di "Copia originale", film che parla di falsificazioni e scoperte all' interno di una
                          biblioteca». Di falso però, nel caso dello strano rinvenimento che collega Baudelaire a Faenza, non c' è proprio nulla.
                          ORIGINALITÀ «La lettera era sconosciuta a tutti - osserva Bassi - ma sulla sua originalità non ci sono dubbi. Fu
                          confermata a Silvia da Michel Butor, grande esperto della vita e dell' opera del poeta, ed io stesso potei constatare
                          che la grafia coincideva esattamente con quella dell' autore dei "Fiori del male". In quei giorni, per puro caso, su"Le
                          Monde" era infatti comparsa una riproduzione di alcuni testi di mano di Baudelaire. La scrittura era identica».
                          Insomma, fra antichi codici miniati, strumenti musicali uni ci al mondo e altre inestimabili rarità, la lettera autografa di
                          Baudelaire si trova in ottima compagnia. E chissà quante altre sorprese riserveranno in futuro gli scaffali della
                          Manfrediana: «Ogni biblioteca che abbia ricevuto donazioni - conclude Bassi - ha gioielli di questo tipo ancora da
                          scoprire».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 19
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                          mercoledì 31 luglio 2019
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                                                        Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Bocconi avvelenati segnalati in Borgo: la pm indaga

                          FAENZA Ancora crocchette e bocconi per cani avvelenati. Stavolta la
                          zona interessata è quella intorno al centro sociale Borgo. Cartelli affissi
                          da privati a scopo precauzionale sono nelle vie Fornarina, Riccione e
                          Saviotti: "Attenzione area con crocchette avvelenate (sono già morti due
                          cani)". Nessuna denuncia è stata comunque finora inoltrata alle forze dell'
                          ordine: «A noi risulta solo la segnalazione di un cane morto in via
                          Riccione, apparsa sul sito "comunichiamo" del Comune" affermano dagli
                          uffici della polizia municipale che comunque ha avviato indagini in merito
                          e reso partecipe il servizio veterinario dell' Ausl. Per stabilire che si tratti
                          davvero di bocconi avvelenati «sarebbe necessaria un' autopsia sui cani
                          morti ma la signora che ha segnalato ha ora altri problemi e nessun
                          esame è stato fatto». Casi analoghi si sono verificati tempo fa lungo gli
                          argini del Lamone e in corso Europa, dove alcuni animali ci hanno
                          lasciato la pelle e in altri casi sono stati salvati in extremis. Evidentemente
                          vi sono soggetti con un odio viscerale nei confronti degli animali, specie
                          nel periodo estivo, il più esposto a casi di abbandono e maltrattamenti,
                          come denunciato dall' Enpa. Emblematico il caso di alcune settimane fa
                          del cane lasciato sotto il sole nell' abitacolo di un' auto in un parcheggio e
                          salvato dai vigili appena in tempo. F. D.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 20
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                          mercoledì 31 luglio 2019
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                                                        Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Da lunedì 2 settembre l' Inps riceverà il pubblico solo su prenotazione

                          FAENZA Viene esteso anche all' Agenzia di Faenza dell' Inps il modello di
                          front-office già sperimentato in altre regioni. Grazie alla gestione su
                          prenotazione, ciascun cittadino potrà scegliere la giornata e la fascia
                          oraria più comoda alle proprie esigenze, limitando la propria presenza nei
                          locali dell' Istituto al tempo strettamente necessario ed evitando i tempi di
                          attesa. Si potrà prenotare tramite uno dei seguenti canali: da Internet sul
                          sito www.inps.it scrivendo nella ricerca "Sportelli di sede" aprire il servizio
                          - selezionare l' Agenzia di Faenza - cliccare su "Prenota" (accesso al
                          servizio da effettuarsi tramite pin); da smartphone o tablet tramite l' app
                          "Inps mobile" - Servizio "Sportelli di sede" (utilizzabile anche senza pin);
                          telefonando al contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa)
                          oppure 06 164 164 (da cellulare con tariffa secondo l' operatore
                          telefonico).Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20 e il
                          sabato dalle 8 alle 14. Per il tempo necessario affinché la nuova modalità
                          venga recepita dai cittadini, sarà garantito, per chi dovesse presentarsi
                          senza prenotazione, l' accesso libero a uno sportello dedicato all'
                          accensione di prenotazioni per lo sportello specialistico, alla fissazione di
                          appuntamenti e alla consegna di documenti. Nella sala di attesa un
                          funzionario aiuterà gli utenti a scaricare l' app "Inps mobile" e ne
                          spiegherà il funzionamento.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 21
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                          mercoledì 31 luglio 2019
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                                                        Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Parco del gesso: nuovo centro visite tutela degli animali, itinerari a piedi
                          Costa: «Interventi di conservazione per i pipistrelli e per alcune specie di felci, orchidee e per il gufo reale

                                                                                                                              ENRICA DALLA VECCHIA
                          FAENZA Crescono le attività e le iniziative nel Parco regionale della vena
                          del gesso romagnola, un' area protetta molto vasta che si estende dalla
                          vallata del fiume Lamone a quella del torrente Sillaro e comprende i
                          comuni di Brisighella, Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Casola
                          Valsenio, Fontanelice e Riolo Terme e attraversa le provincie di Bologna
                          e Ravenna. Il Parco ha, come obiettivo principale, la tutela e la
                          promozione di un' area di inestimabile valore, che spicca tra le eccellenze
                          dell' Appennino settentrionale come raro esempio di catena montuosa
                          costituita interamente da cristalli di gesso selenitico. Qualche anno fa il
                          Parco ha acquisito, in comodato gratuito per trent' anni dall'
                          amministrazione provinciale, una casa cantoniera a Borgo Rivola. UN
                          NUOVO RIFUGIO «L' obiettivo è quello di farne un centro visite, dedicato
                          soprattutto alla speleologia - spiega Massimiliano Costa, direttore del
                          Parco -. L' idea è anche quella di renderla un rifugio per pernottamento e
                          ristorazione. Rimangono ancora dei lavori da fare, che si prevede siano
                          conclusi entro il 31 dicembre 2020, quindi l' apertura del centro visite è
                          attesa per l' inizio del 2021». Il Parco ospita una grande varietà di flora e
                          fauna e abbondante e la presenza di animali selvatici, tanto che la
                          struttura ha previsto una serie di norme di salvaguardia per tutelare l'
                          ambiente. INSETTI E BOSCHI «Vengono fatti molti interventi di
                          conservazione per i pipistrelli e svariati programmi di monitoraggio per
                          alcune specie di felci, orchidee e per il gufo reale - afferma Costa -.
                          Inoltre, sono previsti due progetti "Eremita" per due specie di insetti: lo
                          scarabeo e una libellula azzurra molto rara, oltre ad un terzo progetto di
                          conservazione dei boschi di quercia Roverella». LE GROTTE Nella Vena
                          del gesso sono presenti due grotte naturali, quella del Re Tiberio, la più nota e celebrata soprattutto per la presenza di
                          testimonianze archeologiche che attestano una frequentazione dell' uomo protratta per diversi millenni, che vanta
                          2.048 visitatori all' anno ed è facilmente percorribile, con abiti normali, per un tratto di sessanta metri circa fino alla
                          Sala Gotica. Oltre può essere visitata solo con attrezzatura speleologica. L' altra grotta naturale è la Tanaccia, che
                          conta 1.000 visitatori all' anno. Oltre a queste due, ne è presente un' altra artificiale, la grotta di Marana, nella quale
                          vengono organizzate visite guidate e concerti. PER ESCURSIONISTI «Stanno iniziando i lavori allo scopo di creare
                          un altro percorso simile a quello della Corolla delle Ginestre - continua il direttore Massimiliano Costa - che prende il
                          nome di "La via del gesso" e che collega le stazioni ferroviarie di Imola e Faenza, attraverso la Vena del gesso. Sono
                          quattro giornate di cammino per andare da una stazione all' altra; si tratta di un percorso di certo alla portata di tutti,
                          anche per quel che riguarda la fatica fisica». VISITE GUIDATE E LABORATORI Il Parco organizza più di duecento
                          attività all' anno, tra le quali sono numerose quelle previste per l' estate, come la visita guidata alla cava di Monte
                          Tondo, una delle cave a cielo aperto più grandi d' Europa. Tutte le domeniche e i festivi alle 10 e alle 15.30 e tutti i
                          sabati alle 15.30 visita guidata gratuita al tratto storico della grotta del Re Tiberio; laboratori dedicati alla botanica dei
                          gessi e per fare calchi naturali con i fossili, adatti a grandi e piccini. Innumerevoli progetti, idee e attività per continuare
                          a dare impulso e sostenere il territorio, valorizzandolo in tutti i suoi aspetti.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 22
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                          mercoledì 31 luglio 2019
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                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Produzione di bioplastica dai sottoprodotti agroalimentari

                          FAENZA Caviro Extra ha presentato a una folta platea di ricercatori e
                          rappresentanti del mondo produttivo "B-Plas demo", il primo impianto
                          sperimentale per laproduzione di Pha (poliidrossialcanoati),
                          unaplasticabiologica e biodegradabile che sarà ricavata dalla corrente
                          proveniente dal depuratore che tratta gli scarti della filiera agroalimentare.
                          Il progetto è guidato dall' Università di Bologna e partecipato anche da
                          Aiju, istituto tecnologico spagnolo per lo sviluppo dei giocattoli e dall'
                          ungherese Pan non pro innovation, studio di consulenza ed innovazione.
                          Per il Gruppo Caviro, la più grande cooperativa vitivinicola italiana, si
                          tratta di un ulteriore step verso la valorizzazione completa degli scarti
                          della filiera agroalimentare in ottica di economia circolare. L' impianto è
                          finanziato dalla Eit climate-Kic, l' organizzazione che rappresenta 400
                          partner pubblici e privati di 25 nazioni e che nasce per dare impulso a un'
                          innovazione in grado di ridurre le emissioni di anidride carbonica
                          accelerando i processi di decarbonizzazione. B-Plas demo, che presto
                          entrerà in funzione per la fase di test in cui si raccoglieranno dati operativi
                          sul processo, punta a produrre Pha utilizzando il carbonio residuo
                          contenuto nei fanghi derivanti da impianti di trattamento pubblici e privati
                          grazie a una serie di tecnologie semplici, affidabili e dal costo contenuto.
                          Questa plastica biodegradabile può essere utilizzata per produrre
                          imballaggi, articoli monouso, stampa 3D e molto altro. «Il vantaggio di
                          questa tecnologia - dice Cristian Torri, responsabile del progetto - è che
                          nonostante la bioplastica prodotta abbia un valore molto elevato, il costo
                          di produzione è ridotto perché vengono usati materiali che normalmente
                          le grandi industrie scarterebbero». Attualmente la bobina di bio plastica
                          più economica costa più di 30 euro/kg, i pellet oltre i 4 euro/kg: questa nuova tecnologia consentirebbe di ottenere
                          Pha a prezzi competitivi. Uno degli scenari tracciati è addirittura quello di produrre direttamente in casa oggetti in
                          bioplastica: «Contando sull' appoggio dei costruttori e della tecnica stampa in 3D-conclude Torri - si potrebbe arrivare
                          produrre materiale plastico a chilometro zero, in casa propria».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 23
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                          mercoledì 31 luglio 2019
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                                                        Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Torre di Oriolo Musica live e sapori tipici

                          FAENZA L' ultima tappa di luglio della rassegna estiva "Oriolo di sera",
                          che ogni mercoledì anima il parco di Oriolo dei Fichi ai piedi dell' antica
                          torre medievale, vedrà ospite la band degli "Etilisti noti". Il trio acoustic -
                          folk nato a Forlì dal progetto di creare nuovi arrangiamenti per brani editi
                          tutto in chiave rigorosamente acustica, proporrà un originale mix musicale
                          tra influenze italiane, d' oltreoceano e irlandesi. Come da tradizione, dalle
                          ore 20 alle 24 ci sarà la possibilità di cenare con piatti e golosità
                          artigianali, partecipare a visite guidate al castello al chiaro di luna e far
                          divertire i più piccoli grazie alle animazioni di Tata Fata. Per informazioni
                          sulle singole serate www.torredioriolo.it, pagina Facebook "Torre di
                          Oriolo" o tel. 333 3814000.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 24
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                          mercoledì 31 luglio 2019
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                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          DIK DIK, CAMALEONTI E FORMULA TRE

                          La rassegna "Cena & concerto" di Monte Brullo all' Hotel Cavallino di
                          Faenza, realizzata insieme alla Casa della Musica di Faenza, ospita
                          questa sera dalle 20 un raduno di complessi pop che vede insieme per la
                          prima volta Dik Dik, Camaleonti e Formula Tre con tutti i principali leader
                          e musicisti delle tre band per la prima volta a Faenza tutti insieme. Un
                          evento unico, un vero festival all' insegna del pop. È possibile prenotare la
                          cena. Per informazioni: 338 8811963.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 25
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                                                                                   Stampa Locale

                          A New York

                          Il vasetto Fabbri nello shop del MoMA

                          Il vaso bianco e blu, simbolo dell' Amarena Fabbri, entrerà nel MoMA
                          Design Store di New York, lo shop collegato al prestigioso museo di arte
                          che nel 1932 aprì - anticipando di molto i tempi - il primo dipartimento
                          dedicato all' architettura e al design. Il vasetto creato dal ceramista
                          faentino Gatti si troverà nello spazio Pop Up del MoMA dedicato al
                          Progetto Fattobene, piattaforma ideata da Anna Lagorio e Alex Carnevali
                          per riscoprire e celebrare quegli oggetti di uso quotidiano, nati dalla
                          creatività dei designer italiani, che hanno fatto la storia del nostro Paese,
                          accompagnando e servendo intere generazioni. «Per noi è motivo di
                          grande orgoglio» commenta Nicola Fabbri a nome dell' azienda.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 26
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                          mercoledì 31 luglio 2019
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                                                                  La Repubblica (ed. Bologna)
                                                                                   Stampa Locale

                          Da Bologna a New York

                          Un' icona pop da snocciolare l' Amarena Fabbri sbarca al MoMa

                          di Paola Naldi Ideato semplicemente per contenere le confetture di una
                          gentildonna bolognese, Donna Rachele sposa di Gennaro Fabbri, il
                          vasetto bianco e blu dell' Amarena Fabbri diventa uno dei simboli del
                          made in Italy che si metterà in mostra, dal 7 agosto al 29 settembre, al
                          desing store ( quello di Soho) del Mo-Ma di New York. Lo si ritroverà
                          nello spazio Pop Up del MoMa dedicato al Progetto Fattobene, una
                          piattaforma ideata da Anna Lagorio e Alex Carnevali che propone 150
                          selezionatissimi oggetti rappresentativi della creatività del Belpaese, dalla
                          fine dell' Ottocento agli anni Settanta del Novecento. Magari onnipresenti
                          nelle nostre case ma arrivati con il contagocce sugli scaffali americani.
                          Tanto basta per trasformare questi oggetti di uso quotidiano in feticci
                          estetici, al pari di opere d' arte. Merce rara, capace di evocare
                          suggestioni che Oltreoceano si possono solo sognare. « Rispettiamo l'
                          impegno di Fattobene di valorizzare i prodotti che sono semplici, duraturi
                          e funzionali - ha dichiarato Emmanuel Plant, direttore del Merchandising
                          del MoMa -. Questa collezione porta alla vita la quintessenza degli oggetti
                          italiani di uso quotidiano, pensati per essere usati e ammirati per gli anni a
                          venire». In realtà, il mitico vasetto di vetro opaco dallo sfondo bianco e il
                          decoro blu, uscito per la prima volta nel 1915 dalla bottega del ceramista
                          faentino Gatti, da qualche anno viene celebrato anche sotto le Torri con
                          un premio conferito a pittori, scultori, fotografi che lo rielaborano in opere
                          contemporanee. Un' icona che campeggia persino all' ingresso degli uffici
                          Fabbri, sulla via Emilia a Borgo Panigale. Ma la presenza all' interno di un' istituzione quale è il MoMa diventa
                          certificato di prestigio internazionale. « È per noi motivo di grande orgoglio essere tra i selezionatissimi oggetti italiani
                          giudicati esemplari per maestria e design - commenta Nicola Fabbri, uno dei pronipoti del fondatore oggi a guida dell'
                          azienda -. Porteremo con noi a New York anche un po' di Bologna, visto che siamo l' unica realtà del territorio tra
                          quelle scelte per l' esposizione». Il celebre vasetto sarà celebrato il 12 agosto all' Italian Summer Celebration, una
                          "festa" del made in Italy che si svolgerà presso la sede del MoMA Design Store, e sarà venduto dal Museo anche su
                          store.moma.org. Capita così che il vasetto ereditato dalla nonna e messo in dispensa diventi un pezzo da collezione.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 27
[ § 1 4 4 7 9 4 8 8 § ]

                          mercoledì 31 luglio 2019
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                                                                                Il Sole 24 Ore
                                                                   Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Irap come addizionale all' Ires Stop a 4 milioni di dichiarazioni
                          Il cantiere della manovra. Allo studio della Lega l' addio del tributo regionale «autonomo» per imprese e
                          professionisti. Per la Pa l' obiettivo è il taglio delle detrazioni sul lavoro dipendente

                          Marco Mobili Giovanni Parente - ROMA Nel cantiere della manovra
                          rispunta anche un' ipotesi di semplificazione per professionisti e imprese.
                          Allo studio della Lega c' è lo stop all' Irap come imposta «autonoma» per
                          trasformarla in un' addizionale all' Ires e all' Irpef. Un progetto già portato
                          avanti dal viceministro Luigi Casero nella scorsa legislatura ma che non
                          era riuscito ad arrivare fino in fondo. Ora il Carroccio ci riprova con l'
                          obiettivo di ridurre gli adempimenti e le complicazioni. «Bisogna eliminare
                          il doppio binario che oggi obbliga imprese e intermediari abilitati a
                          calcolare due diverse basi imponibili», spiega il sottosegretario leghista al
                          Mef Massimo Bitonci. Questo comporterebbe anche l' addio alla
                          presentazione della dichiarazione Irap che, secondo le ultime statistiche
                          fiscali disponibili, viene trasmessa ogni anno da circa 4 milioni di attività
                          economiche, professionisti, Enti non commerciali e pubbliche
                          amministrazioni. Nella nuova veste di addizionale all' Ires se si tratta di
                          società o all' Irpef per ditte individuali e professionisti, basterebbe infatti
                          soltanto la dichiarazione dei redditi. Il tutto va gestito «all' interno delle
                          aliquote Irap regionali già esistenti per evitare che si traduca in un
                          aggravio della pressione fiscale» mette in chiaro sempre Bitonci. Nel
                          2018 il gettito dell' Ires è stato di 32,6 miliardi mentre quello dell' Irap di 25
                          miliardi, al cui interno però va distinta la componente pagata da imprese e
                          professionisti (14,9 miliardi) e quella delle pubbliche amministrazioni (circa
                          10,1 miliardi). Per queste ultime gli economisti della Lega ipotizzano che
                          la parte dell' Irap che attualmente proviene dalle amministrazioni pubbliche potrebbe essere trasformata in una
                          riduzione delle detrazioni su lavoro dipendente. Così non si produrrebbe alcun aggravio nei confronti dei dipendenti
                          pubblici ma ci sarebbe di fatto una sterilizzazione di 10,1 miliardi di prelievo fiscale. Inoltre con l' unificazione delle
                          basi imponibili si completerebbe il percorso avviato negli ultimi anni che ha visto diversi interventi legislativi per
                          cercare di assottigliare le differenze, tra cui spicca la deduzione del costo del personale, anche se poi sono rimasti
                          sempre doppi adempimenti, doppi calcoli e doppi versamenti. Tecnicamente, non sarebbe poi così complicato
                          considerato che per l' unificazione delle basi imponibili basterebbero poche variazioni in aumento per neutralizzare
                          eventuali costi dell' operazione. Costi che renderebbero necessarie eventuali coperture da trovare in sede di manovra
                          economica di fine anno. Il piano del Carroccio sull' Irap si muove sulla falsariga dei passi già mossi sulla tassazione
                          immobiliare con l' ipotesi di abolire la Tasi nel progetto per la definizione della nuova Imu (si veda Il Sole 24 di
                          domenica). «Ci stiamo lavorando» ha ribadito ieri il viceministro all' Economia, Massimo Garavaglia. Una mission
                          possible a suo avviso, visto che con meno di un miliardo si riuscirebbe a cancellare l' imposta. E sul punto si potrebbe
                          trovare una convergenza con il M5S, dopo che il vicepriemier Luigi Di Maio ha auspicato ieri la creazione di « un'
                          unica tassa locale, che corrisponda a un importo inferiore della somma di tutte le tasse che attualmente siamo
                          costretti a pagare». Nel pacchetto fiscale della manovra, però, si lavora anche alla pace fiscale «2.0». Oggi è l' ultimo
                          giorno per aderire alla riapertura di rottamazione-ter e saldo e stralcio ed è anche la scadenza per pagare la prima o
                          unica rata della rottamazione per chi ha presentato domanda entro il 30 aprile scorso. «Stiamo già lavorando - ha
                          anticipato Bitonci - a una pace fiscale 2, che preveda per le società in

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 28
[ § 1 4 4 7 9 4 8 8 § ]

                          mercoledì 31 luglio 2019

                                                                               Il Sole 24 Ore
                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          crisi aziendale certificata la possibilità di saldo e stralcio, insieme ad altre misure per la deflazione di tutto il
                          contenzioso rimasto fuori dalla pace fiscale 1 e l' emersione del contante». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 29
[ § 1 4 4 7 9 4 8 9 § ]

                          mercoledì 31 luglio 2019
                          Pagina 25

                                                                               Il Sole 24 Ore
                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          APPALTI

                          Verifiche antimafia, lo sblocca cantieri concede 30 giorni
                          Procedure semplificate per l' emergenza Gran Sasso: controlli in tempi più rapidi

                          Giuseppe Latour - Una procedura accelerata che consente di rilasciare la
                          documentazione antimafia in tempi più veloci rispetto a quelli ordinari (al
                          massimo 30 giorni, non prorogabili). E che, con una liberatoria
                          provvisoria, dà via libera anche a imprese non censite nella banca dati
                          nazionale del Viminale. Salvo, poi, fare verifiche successive, sempre in
                          tempi strettissimi. È quanto prevede il decreto del ministero dell' Interno
                          del 15 luglio 2019 sull' emergenza del Gran Sasso, pubblicato in
                          «Gazzetta Ufficiale» lunedì. Si tratta di un provvedimento che nasce con il
                          passaggio dello sblocca cantieri (Dl 32/2019) nel quale si prevede l'
                          intervento di un commissario straordinario (ancora da nominare) per
                          risolvere l' emergenza della messa in sicurezza del bacino acquifero del
                          Gran Sasso. Il commissario potrà derogare ad alcune procedure
                          normalmente utilizzate per le verifiche antimafia, secondo modalità che
                          vengono definite proprio dal provvedimento del Viminale. Il primo
                          elemento interessante è che il modello delle procedure speciali in materia
                          di antimafia non esordisce in questa occasione. Un altro decreto di
                          contenuto quasi identico (datato 20 novembre 2018) è stato approvato
                          dal Viminale per l' emergenza seguita al crollo del viadotto Polcevera. Ma
                          semplificazioni erano state introdotte, ad esempio, per la ricostruzione
                          dell' Aquila, per Expo 2015 e per il terremoto del Centro Italia, anche con l'
                          istituzione di white list: elenchi di imprese, in settori a rischio, che si
                          sottopongono a verifiche preventive alla partecipazione alle gare. Segno
                          che, in situazioni di emergenza, c' è il bisogno di individuare procedimenti veloci. Il «modello operativo speciale» del
                          Governo in carica (riprendendo la definizione della circolare 29 novembre 2018 del Viminale, relativa proprio a
                          Genova) prevede, come prima semplificazione, una concentrazione delle competenze in capo alla prefettura dell'
                          Aquila: il flusso di documentazione antimafia sarà centralizzato e non gestito in base alla sede legale dell' impresa,
                          come prevede il Codice antimafia. Il vero cuore del provvedimento è, però, l' iter semplificato per il rilascio di
                          comunicazioni e informative. Per le prime, la Banca dati nazionale unica della documentazione antimafia (il cervellone
                          del Viminale che consente di fare verifiche in tempo reale) avrà un ruolo centrale. Se sull' impresa non risultano
                          anomalie o se non è stata censita (e questo deroga alle norme ordinarie), il rilascio della comunicazione avverrà in
                          automatico dopo la consultazione della Banca dati. Successivamente, nell' arco di 15 giorni (la metà dei 30 giorni del
                          Codice antimafia), saranno fatte altre verifiche. Anche per le informative viene introdotta una via rapida: per i soggetti
                          sui quali non risultino indicatori di rischio o che non siano censiti nella Banca dati viene rilasciata una liberatoria
                          provvisoria, che consente di firmare contratti con la Pa «sotto condizione risolutiva legata all' esito del
                          procedimento». Entro 30 giorni (non prorogabili di 45 giorni come nella procedura ordinaria) sono eseguiti altri
                          accertamenti. Per accelerare al massimo i tempi, sarà anche possibile avvalersi delle white list costituite presso le
                          diverse prefetture: l' iscrizione sostituisce le verifiche antimafia. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[ § 1 4 4 7 9 4 8 4 § ]

                          mercoledì 31 luglio 2019
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                                                                                   Italia Oggi
                                                                   Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Domani il via libera alle norme sui concorsi riservati

                          Il decreto salvaprecari in Consiglio dei ministri

                                                                                                                             ALESSANDRA RICCIARDI
                          In arrivo il decreto salvaprecari. È atteso al consiglio dei ministri di oggi il
                          decreto legge con misure speciali per scuola e università (si vedano le
                          anticipazioni di ItaliaOggi del 16 e del 23 luglio) che avvia tra l' altro una
                          tornata di concorsi riservati e percorsi abilitativi speciali per sanare,
                          avviandoli all' immissione in ruolo, migliaia di precari, se ne stimano
                          almeno 30mila, privi di abilitazione. Si abolisce inoltre il corso concorso
                          presidi, si prorogano le scadenze antincendio, fino al 31 dicembre 2021,
                          si assicura la gratuità dei trasporti bus degli studenti a carico degli enti
                          locali e si elimina l' obbligo di ricorso al Mepa per gli acquisti degli enti di
                          ricerca. Lo schema di dl messo a punto dal ministero guidato da Marco
                          Bussetti prevede che entro quest' anno sia bandito un concorso riservato
                          ai docenti precari delle secondarie di I e II grado, che abbiano prestato
                          servizio nelle istituzioni scolastiche o educative statali almeno 3 anni nel
                          periodo compreso tra il 2011/12 e il 2018/19. Ogni anno di servizio, per
                          essere considerato valido ai fini dell' accesso al concorso, dovrà essere
                          stato prestato per almeno 180 giorni, anche frazionatamente. Idem se il
                          servizio sarà stato prestato ininterrottamente dal 1° febbraio fino al
                          termine dello scrutinio finale. Non sarà considerato valido il servizio
                          prestato presso le scuole private paritarie. Al concorso riservato sarà
                          assegnato un contingente pari al 50% dei posti utili per le immissioni in
                          ruolo del concorso ordinario. Pertanto, se i posti disponibili per le
                          immissioni in ruolo in una classe di concorso saranno 100, 25 posti
                          andranno ai vincitori del concorso ordinario, 25 ai vincitori del concorso
                          riservato e 50 posti agli aventi titolo all' assunzione tratti dallo scorrimento delle graduatorie a esaurimento. La
                          procedura concorsuale sarà bandita a livello regionale, anche per il sostegno, e avrà come esito la compilazione e
                          pubblicazione di graduatorie di merito distinte per tipologia di posto e classi di concorso. La selezione non sarà
                          bandita per le classi di concorso a esaurimento. Ogni candidato potrà partecipare, in una sola regione, o alla
                          selezione concorsuale riguardante il sostegno oppure al concorso di una sola classe di concorso. Sarà considerato
                          valido, ai fini dell' accesso della selezione scelta dall' interessato (sostegno o classe di concorso), indifferentemente, il
                          servizio sul sostegno o sulla classe di concorso di posto comune. Il governo intende anche istituire un percorso
                          formativo abilitante straordinario universitario per sopperire alla mancanza di docenti abilitati nelle scuole statali e
                          paritarie. Al concorso avranno accesso tutti gli aspiranti in possesso di almeno 3 anni di servizio prestato nel periodo
                          compreso tra il 2011/12 e il 2018/19. Saranno ammessi ai Pas senza la necessità di far valere il triennio di servizio
                          anche i soggetti che siano stati ammessi precedentemente a un percorso abilitante a qualsiasi titolo (per esempio al
                          Fit) e che non abbiano potuto frequentarlo fino alla fine per gravidanza o motivi di salute. Il ministero dell' istruzione
                          provvederà ad emanare un decreto recante la disciplina di dettaglio. © Riproduzione riservata.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 31
[ § 1 4 4 7 9 4 8 6 § ]

                          mercoledì 31 luglio 2019
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                                                                                  Italia Oggi
                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Anac: necessarie verifiche sulla sicurezza autostradale

                          ANDREA MASCOLINI - Necessarie verifiche periodiche sulla sicurezza
                          di ponti, viadotti e cavalcavia autostradali con controlli a campione e
                          previsione dell' obbligo di intervento tempestivo; attuare un monitoraggio
                          degli interventi realizzati. Sono queste le principali indicazioni che l'
                          Autorità nazionale anticorruzione pone all' attenzione di Governo e
                          Parlamento con l' atto di segnalazione n. 6 del 17 luglio 2019, all' esito di
                          una indagine conoscitiva avviata dopo il crollo del Ponte Morandi che ha
                          riguardato 19 concessionarie autostradali. Si tratta di quelle che avevano
                          realizzato investimenti per una percentuale inferiore al 90% rispetto a
                          quelli programmati, su un totale di 22 concessionari operanti sul territorio
                          nazionale (il campione corrisponde quindi all' 86% del totale. Dal punto di
                          vista dell' attuazione degli interventi programmati nella relazione si legge
                          che la maggior parte delle società coinvolte nell' indagine ha dichiarato
                          che lo scostamento tra investimenti programmati rilevabili dai Piani
                          Economico-Finanziari ed investimenti compiuti trova giustificazione in
                          eventi non attribuibili alla responsabilità del concessionario, quali ad
                          esempio: protrarsi dell' iter di approvazione degli atti aggiuntivi, ritardata
                          conclusione delle procedure espropriative; rimodulazione di taluni
                          interventi a seguito di varianti; rescissioni contrattuali da parte del
                          concessionario per inadempienze dell' appaltatore. Tutte casistiche che
                          Anac segnala al dicastero delle infrastrutture per la «predisposizione di
                          eventuali contromisure». Altro punto toccato dall' indagine è quello del
                          rispetto delle percentuali di affidamento a terzi di contratti di lavori
                          (almeno il 60%, mentre il 40% rimane in house). Tutti i concessionari, dice l' Anac, hanno dichiarato di avere rispettato
                          le percentuali previste dalla norma fino al 2013 e dal 2014 ad oggi, con la sola eccezione della società Asti-Cuneo che
                          ha dichiarato che l' 1% degli appalti di lavori viene eseguito da società terze. Tuttavia, si legge nella segnalazione,
                          «dall' esame condotto dall' Autorità su quei concessionari che, oltre a dichiarare di aver rispettato i suddetti limiti,
                          hanno trasmesso dei dati a supporto, è emerso come le percentuali previste dalle norme non siano state rispettate»
                          da alcuni concessionari, in uno o in più anni. Importante è poi il passaggio sulla sicurezza di «ponti, viadotti e
                          cavalcavia»profilo per il quale Anac evidenzia come sia opportuno effettuare periodicamente delle verifiche, «con
                          accertamenti a campione sull' effettuazione di tali verifiche, nonché di prevedere l' obbligo, laddove ritenuto
                          necessario, di intervenire tempestivamente per riportare in sicurezza le opere medesime». © Riproduzione riservata.

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