Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 31 luglio 2019 - Unione Romagna Faentina
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Unione della Romagna Faentina mercoledì, 31 luglio 2019 Prime Pagine 31/07/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna 4 Prima pagina del 31/07/2019 31/07/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) 5 Prima pagina del 31/07/2019 31/07/2019 Il Sole 24 Ore 6 Prima pagina del 31/07/2019 31/07/2019 Italia Oggi 7 Prima pagina del 31/07/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 31/07/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 57 8 Quiete pubblica A chi chiedere? 31/07/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 59 9 Prima pagina Faenza-Lugo 31/07/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 59 10 GLI AMORI GIOVANILI 31/07/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 61 11 Caviro produrrà plastica bio' 31/07/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 61 12 «Stazione, tutto da rivedere» 31/07/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 61 13 Da settembre appuntamenti su prenotazione all' Inps 31/07/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 63 14 La biblioteca comunale chiude da domani fino al 21 agosto 31/07/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 63 15 Ca' Siepe, grotta da scoprire 31/07/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 71 16 Gli Etilisti noti a 'Oriolo di sera' portano sul palco il loro acoustic -folk 31/07/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 71 17 Sogno d'estate' con Andrea Dieci al Chiostro dell'Osservanza 31/07/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 73 18 Alberto Radius: «Il rap? Presto verrà dimenticato» Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 31/07/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31 MICHELE DONATI 19 Una lettera autografa di Baudelaire custodita alla Manfrediana 31/07/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31 20 Bocconi avvelenati segnalati in Borgo: la pm indaga 31/07/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31 21 Da lunedì 2 settembre l' Inps riceverà il pubblico solo su prenotazione
31/07/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 32 ENRICA DALLA VECCHIA 22 Parco del gesso: nuovo centro visite tutela degli animali, itinerari a piedi 31/07/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 32 23 Produzione di bioplastica dai sottoprodotti agroalimentari 31/07/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 32 24 Torre di Oriolo Musica live e sapori tipici 31/07/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 26 25 DIK DIK, CAMALEONTI E FORMULA TRE Stampa Locale 31/07/2019 Corriere di Bologna Pagina 13 26 Il vasetto Fabbri nello shop del MoMA 31/07/2019 La Repubblica (ed. Bologna) Pagina 17 27 Un' icona pop da snocciolare l' Amarena Fabbri sbarca al MoMa Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 31/07/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 6 28 Irap come addizionale all' Ires Stop a 4 milioni di dichiarazioni 31/07/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 25 30 Verifiche antimafia, lo sblocca cantieri concede 30 giorni 31/07/2019 Italia Oggi Pagina 31 ALESSANDRA RICCIARDI 31 Il decreto salvaprecari in Consiglio dei ministri 31/07/2019 Italia Oggi Pagina 35 32 Anac: necessarie verifiche sulla sicurezza autostradale 31/07/2019 Italia Oggi Pagina 35 FRANCESCA DE NARDI 33 Accesso alle mail dei commissari 31/07/2019 Italia Oggi Pagina 35 MATTEO BARBERO 34 Il consolidato è un optional 31/07/2019 Italia Oggi Pagina 35 FRANCESCO CERISANO 35 Stabilizzazioni Lsu, si parte
[ § 1 § ] mercoledì 31 luglio 2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 4
[ § 2 § ] mercoledì 31 luglio 2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 5
[ § 3 § ] mercoledì 31 luglio 2019 Il Sole 24 Ore Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 6
[ § 4 § ] mercoledì 31 luglio 2019 Italia Oggi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 7
[ § 1 4 4 7 9 4 9 0 § ] mercoledì 31 luglio 2019 Pagina 57 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) VOCE AI LETTORI Quiete pubblica A chi chiedere? · · · ABITO in via Nuova Prati 9 /a a Solarolo. Il primo luglio ho scritto all'Urp per sapere gli orari per la quiete pubblica, avendo dei vicini non troppo educati che la sera si attardano sotto le mie finestre e non hanno alcun rispetto. E l'11 luglio dietro mio sollecito mi è stato risposto che l'ufficio non si occupa di cio' e che la mail era stata inoltrata alla polizia municipale. Dopo una settimana ho chiamato la polizia municipale ma non mi è stata data nessuna risposta perché dovevano contattare non so quale ufficio e dovevo essere richiamato. A tutt'oggi nessuna risposta, ho guardato anche su internet ma ancheli i pareri sono discordanti. Non mi sembra di aver posto una domanda difficile al punto che dopo un mese non ha avuto una risposta, e soprattutto da persone che dovrebbero essere competenti. Dimenticavo ho chiesto anche ai Carabinieri ma mi hanno detto di chiedere alla polizia municipale. Paolo Andreini Solarolo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 8
[ § 1 4 4 7 9 4 7 1 § ] mercoledì 31 luglio 2019 Pagina 59 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima pagina Faenza-Lugo Prima pagina Faenza-Lugo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 9
[ § 1 4 4 7 9 4 6 7 § ] mercoledì 31 luglio 2019 Pagina 59 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) STORIE GLI AMORI GIOVANILI di BEPPE SANGIORGI SOTTO l' ombrellone, al mare o in piscina i discorsi sono gli stessi: gossip a ruota libera e commenti su amori finiti, su amori in divenire e amori che vanno a pieno regime. Coinvolto in un consesso di signore di una certa età nella piscina di Casola, si «ragionava» sulla differenza tra la libertà che hanno i fidanzati di oggi e le restrizione di chi, fino a mezzo secolo fa, «e' faséva l' amór in ca». Cioè andava a far visita alla morosa la sera del martedì, giovedì e sabato, cioè i giorni pari, in quanto i giorni dispari erano ritenuti infausti: la domenica era un optional, a seconda delle usanze. In tutti i casi la mamma della ragazza «la faséva la gvêrgia», controllava i due morosi perché «la paja drì a e' fugh, la s' apeja senza suifanël», la paglia vicino al fuoco si accende senza zolfanello. La mamma della ragazza annunciava silenziosamente che era arrivato il momento del commiato ammucchiando la cenere sulle braci. La ragazza accompagnava il moroso fin sulla porta e qui, approfittando del buio o della lontananza della guardiana, ci scappava un abbraccio e qualche bacio. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 10
[ § 1 4 4 7 9 4 7 2 § ] mercoledì 31 luglio 2019 Pagina 61 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) CRITICHE Caviro produrrà plastica bio' LA CAVIRO produce plastica biodegradabile. Nei giorni scorsi Caviro Extra ha presentato a ricercatori e rappresentanti del mondo produttivo B- plas Demo, il primo impianto sperimentale per la produzione di PHA (poliidrossialcanoati), una plastica biologica e biodegradabile che sarà ricavata dalla corrente proveniente dal depuratore che tratta gli scarti della filiera agroalimentare. Il progetto è guidato dall' Università di Bologna e partecipato anche da AIJU, istituto tecnologico spagnolo per lo sviluppo dei giocattoli e dall' ungherese Pannon Pro Innovation, studio di consulenza e innovazione in materia di climate change. «Per il Gruppo Caviro - fanno sapere dall' azienda - è un ulteriore step verso la valorizzazione completa degli scarti della filiera agroalimentare in ottica di economia circolare». L' impianto B-PLAS Demo è finanziato dalla EIT Climate-KIC, l' organizzazione che rappresenta 400 partner pubblici e privati di 25 nazioni e che nasce per dare impulso a un' innovazione in grado di ridurre le emissioni di anidride carbonica accelerando i processi di decarbonizzazione. B-plas Demo, che presto entrerà in funzione per la fase di test in cui si raccoglieranno dati operativi sul processo, punta a produrre PHA utilizzando il carbonio residuo contenuto nei fanghi derivanti da impianti di trattamento. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 11
[ § 1 4 4 7 9 4 6 4 § ] mercoledì 31 luglio 2019 Pagina 61 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) «Stazione, tutto da rivedere» Legambiente all' attacco sul progetto del Comune IN QUEL PROGETTO ci sono «tracce fuori tema». Nel mirino finiscono i piani che ridisegneranno l' area della stazione di Faenza. Un progetto da 1, 7 milioni, metà dei quali arriveranno dalla Regione che cambierà il volto di piazza Battisti e che porterà un terminal dei pullman all' ex Scalo Merci. Ma nel progetto c' è anche altro. A Legambiente non sono andate giù le parole pronunciate davanti ai consiglieri comunali dall' assessore all' Ambiente Antonio Bandini, secondo cui le due nuove strade disegnate su aree verdi e i cinque condomini che potrebbero sorgere sul sito dell' ex scalo merci sarebbero «semplici proiezioni urbanistiche, tracce sulla carta». Interventi, contrattacca Legambiente, «che consumerebbero aree verdi esistenti e che andrebbero a peggiorare la vivibilità del quartiere, in contrasto con i principi della rigenerazione urbana e mobilità sostenibile. L' assessore - continua l' associazione ecologista - in un' intervista, cita anche l' eventualità di collegamenti sotterranei o sopraelevati. Vista la densità urbanistica della zona e gli spazi ristretti, immaginare gallerie o viadotti appare un esercizio fantasioso». QUELLA di Bandini per gli ambientalisti è «una reazione semplicistica e non coerente col tema della rigenerazione urbana. Le «tracce sulla carta» fanno parte di un progetto definitivo e non di un semplice disegno preliminare: si tratta quindi di uno schema più strutturato. Le linee «tracciate» a questo livello progettuale disegnano gli spazi e ne prefigurano gli usi». L' associazione non rinuncia a rincarare la dose: «tra le tracce si nota anche l' area del parcheggio ex-Conad, oggi del 'Baule', indicata come «ambito per nuovi insediamenti prevalentemente residenziali». «UN' AREA che era stata immaginata utile come parcheggio scambiatore - o come possibile hub per lo scambio delle merci che entrano in città oggi con mezzi pesanti - ma evidentemente per l' amministrazione questi non rientrano tra i 'problemi da valutare in futuro'». C' è amarezza per come interventi quali il prolungamento del sottopasso ferroviario su via Filanda Nuova e il sottopasso ciclabile di via Masaccio siano al momento «anch' essi definiti solo da «tracce» su una mappa e, purtroppo, destinati a un incerto futuro». LA VERA alternativa, conclude Legambiente, «è quella di non realizzare le due strade e di ridurre il carico urbanistico, evitando di incastrare cinque condomini in una zona già troppo densa. Un tema che dovrà essere necessariamente riesaminato in sede di elaborazione partecipata del prossimo Piano urbanistico generale». f.d. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 12
[ § 1 4 4 7 9 4 6 5 § ] mercoledì 31 luglio 2019 Pagina 61 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) LA NOVITÀ L' INTENTO È ELIMINARE LE CODE. SI FARÀ TUTTO SUL SITO DELL' ISTITUTO Da settembre appuntamenti su prenotazione all' Inps PARTE anche a Faenza il Progetto 'PrenotaInps' per eliminare code agli sportelli e lunghe attese. Da lunedì 2 settembre l' Agenzia territoriale Inps di Faenza, in via Mengolina 10, riceverà il pubblico esclusivamente su prenotazione. Viene così esteso anche alla sede manfreda il modello di front-office già sperimentato in altre regioni. Chiunque, con il nuovo modo di accesso, cittadino potrà scegliere la giornata e la fascia oraria più comoda, limitando la propria presenza nei locali dell' Istituto al tempo strettamente necessario ed evitando i tempi di attesa. Si potrà prenotare tramite Internet sul sito www.inps.it scrivendo nella ricerca 'Sportelli di Sede'; bisognerà poi aprire il servizio, selezionare l' Agenzia di Faenza e cliccare su 'prenota' (accesso al servizio da effettuarsi tramite pin); da smartphone o tablet tramite l' App 'Inps Mobile', Servizio Sportelli di Sede (utilizzabile anche senza PIN); telefonando al Contact Center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 (da cellulare con tariffa secondo l' operatore telefonico). Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20 e il sabato dalle 8 alle 14. In via transitoria e per il tempo necessario affinché la nuova modalità di servizio venga recepita dai cittadini, sarà garantito, per tutti coloro che dovessero presentarsi senza preventiva prenotazione, l' accesso libero ad uno sportello aggiuntivo dedicato all' accensione di prenotazioni per lo sportello specialistico, alla fissazione di appuntamenti e alla consegna di documenti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 13
[ § 1 4 4 7 9 4 7 0 § ] mercoledì 31 luglio 2019 Pagina 63 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) STOP ESTIVO La biblioteca comunale chiude da domani fino al 21 agosto CHIUSURA estiva della biblioteca comunale Manfrediana da domani al 21 agosto. Durante la chiusura dei locali saranno fatti, come consuetudine in questo periodo, lavori di pulizia e riordino dei fondi librari. Per quanto riguarda, invece, le due biblioteche decentrate, quella di Granarolo Faentino, aperta normalmente il venerdì pomeriggio (15.30-18), è già chiusa da fine giugno e riaprirà il 13 settembre. Mentre la biblioteca di Reda resta aperta tutta la settimana, il lunedì dalle 15.30 alle 18.30. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 14
[ § 1 4 4 7 9 4 7 3 § ] mercoledì 31 luglio 2019 Pagina 63 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Ca' Siepe, grotta da scoprire Speleologi sotto la Vena del Gesso: «Servono due anni» È COMINCIATA negli ultimi mesi l' esplorazione della grotta di Ca' Siepe, il tratto ad oggi meno conosciuto nel complesso carsico che intesse il sottosuolo della Vena del Gesso. «Si tratta di un vero e proprio sistema», spiega Massimo Ercolani, presidente della Federazione speleologica dell' Emilia Romagna, «che volge le spalle alla luce del sole sulla vetta della rupe di Ca' Siepe (a circa 360 metri sul livello del mare, poco più di due chilometri a ovest dell' abitato di Borgo Rivola, sulle pendici meridionali della Vena, ndr), per poi avere la sua risorgenza più a nord, dove le acque che scavano le sue rocce confluiscono in quelle del rio Gambellaro, dirette al Santerno». UN DISLIVELLO di quasi duecento metri, di poco inferiore a quello del non lontano abisso Lusa, il cui sistema ha probabilmente molti punti di contatto con quello di Ca' Siepe. «Ipotesi che verificheremo in grotta», commenta Ercolani, «di qui ai prossimi due anni». Per il momento la ricerca procede ancora con il più classico filo d' Arianna, necessario per consentire agli speleologi di mantenere l' orientamento in grotte ancora del tutto sconosciute, la cui estensione totale potrebbe essere di vari chilometri. Un Minotauro che occorreranno appunto due anni per domare, nel corso dei quali verranno anche effettuati studi sulla portata e la composizione delle acque, sulla speleogenesi, oltre che sugli aspetti biologici delle forme di vita - soprattutto felci - che popolano questo frammento romagnolo del più vasto «continente sotterraneo». Ma la geologia non è stata sola nell' opera di modellamento di questo territorio, punteggiato da una millenaria dicotomia tra l' uomo e la natura che qui ha trovato nell' estrazione del gesso la sua dimensione. «Nei dintorni troviamo diverse strutture ad arco», spiega il direttore dell' Ente parco Massimiliano Costa, «realizzate in muratura sin dall' epoca romana, costruite per sostenere la volta delle cave che venivano mano a mano scavate». Ma la storia qui ha lasciato anche altre tracce, come nella villa delle Banzole, ormai un rudere, dove la banda del Passatore assaltò quella che allora era la dimora della famiglia di un giovanissimo Alfredo Oriani (l' incontro tra queste due figure dell' immaginario romagnolo tuttavia non avvenne, in quanto Pelloni non era presente al momento dello scontro). Gli studi effettuati nella grotta di Ca' Siepe e nelle altre realtà speleologiche del territorio andranno a costituire l' ultimo volume della serie interdisciplinare dedicata ai gessi romagnoli. Filippo Donati © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 15
[ § 1 4 4 7 9 4 6 6 § ] mercoledì 31 luglio 2019 Pagina 71 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) FAENZA Gli Etilisti noti a 'Oriolo di sera' portano sul palco il loro acoustic -folk L' ULTIMA tappa di luglio della rassegna estiva 'Oriolo di Sera', che ogni mercoledì anima il parco di Oriolo dei Fichi, Faenza, ai piedi dell' antica torre medievale, vedrà ospite la band degli Etilisti noti. Stasera il trio acoustic-folk nato a Forlì dal progetto di creare nuovi arrangiamenti per brani editi tutto in chiave rigorosamente acustica proporrà un originale mix musicale tra influenze italiane, d' oltreoceano e irlandesi. Come da tradizione, dalle 20 alle 24 ci sarà la possibilità di cenare con piatti e golosità artigianali, partecipare a visite guidate al castello al chiaro di luna e far divertire i più piccoli grazie alle animazioni di Tata Fata. Per informazioni sulle singole serate www.torredioriolo.it, pagina Facebook 'Torre di Oriolo' o tel. 333.3814000. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 16
[ § 1 4 4 7 9 4 6 8 § ] mercoledì 31 luglio 2019 Pagina 71 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) BRISIGHELLA Sogno d'estate' con Andrea Dieci al Chiostro dell'Osservanza STASERA, alle 21.15, presso il Chiostro dell' Osservanza di Brisighella, per la rassegna 'Sogno d' estate', si terrà il recital del chitarrista Andrea Dieci, docente del Corso di perfezionamento che si tiene presso il Festival La Magia del Borgo. Il maestro Andrea Dieci, dopo gli studi accademici, si è perfezionato con Bream e Ghiglia a Siena. Ha suonato in Europa, America, Asia e Africa, figurando nell' ambito di manifestazioni di rilevanza internazionale. Ha inciso numerosi cd spaziando dal repertorio classico al contemporaneo, riscuotendo sempre apprezzamenti lusinghieri dalla critica. Attualmente è docente presso l' Istituto di alta formazione 'Vecchi Tonelli' di Modena e tiene corsi di perfezionamento in diversi paesi europei. Ingresso 7 euro. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 17
[ § 1 4 4 7 9 4 6 9 § ] mercoledì 31 luglio 2019 Pagina 73 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Alberto Radius: «Il rap? Presto verrà dimenticato» di ROBERTA BEZZI SARÀ una serata speciale al ristorante Monte Brullo dell' Hotel Cavallino di Faenza, dove stasera va in scena il festival pop con Dik Dik, Camaleonti e Formula Tre, riuniti eccezionalmente. Dopo la cena delle 20, il concerto con i principali leader e musicisti delle tre band - per la prima volta tutti insieme in Romagna - si terrà a partire dalle 22. L' evento è realizzato in collaborazione con la Casa della Musica di Faenza. Insieme all' amico musicista Salvatore Bazzarelli, sarà presente Alberto Radius (foto grande) che, con il complesso Formula 3 (foto piccola), ha fatto la storia della musica insieme a Lucio Battisti. Alberto Radius, cosa proporrà per questa felice réunion artistica? «Non è la prima volta che ci ritroviamo insieme a suonare, ma capita davvero di rado. Ogni gruppo porterà sette brani, quelli di maggior successo. Per quanto ci riguarda, proporremo per esempio un pezzo molto melodioso come 'Che cosa sei' del 1975-76 e il brano 'Nel ghetto' che per primo è entrato nelle classifiche delle discoteche». Il suo ultimo disco si intitola 'Antichi amori' ed è uscito dopo una decina d' anni dal precedente «Sì, e ne sono molto orgoglioso. Dura 80 minuti e quindi per ascoltarlo tutto, bisogna compiere un lungo viaggio. Contiene i primi quattro pezzi registrati all' inizio della carriera, 'Nel ghetto', 'Pensami', 'Che cosa sei' e 'Il respiro di Laura', poi quattro tributi a Lucio Battisti, scelti fra quelli in cui sono intervenuto più massicciamente nella registrazione originale e poi dieci canzoni inedite». Tra gli inediti, è vero che lei è molto affezionato ad 'Antichi amori' che dà il nome al disco stesso? «Sì, è il pezzo dedicato a mia moglie Cristiana che in realtà risale a diversi anni fa. Ma ci tengo a citare anche '1000 lacrime' in cui mi metto nei panni del primo soldato americano decapitato dall' Isis in Iran, 'Olio di Puglia' che si riferisce al disastro ferroviario in Puglia e 'a culla dell' anima' il cui significato è che chi ha una religione non è mai solo». Cosa ne pensa della musica di oggi? «Non mi riconosco in questo rap tanto amato dai giovani che parla delle solite cose ma in modo diverso, di cui più nessuno si ricorderà fra qualche anno. Mi spiace assistere a un certo degrado della musica. Anche i talent show hanno delle responsabilità: anziché rilanciare il settore, mettono sul trono il beniamino del momento che si è avvicinato alla musica da poco». La sua passione per la musica sembra indelebile «Lo è, da sessant' anni a questa parte. Ogni giorno, prendo la chitarra e suono un paio d' ore creando pezzi che spesso non finisco. Ne avrò quasi 600 nel cassetto, ma a chi potrei mai darli? Una volta c' erano gli editori che ascoltavano i pezzi e decidevano a chi darli Ora c' è un grande vuoto». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 18
[ § 1 4 4 7 9 4 8 0 § ] mercoledì 31 luglio 2019 Pagina 31 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Una lettera autografa di Baudelaire custodita alla Manfrediana Scoperta nel 2005 dalla bibliotecaria Silvia Fanti, il ritrovamento oggi torna di attualità: adesso la sua storia sarà raccontata in una serata all' Arena Borghesi MICHELE DONATI FAENZA «Mio caro amico, vi ho riservato un esemplare di prima scelta. Ho un grande bisogno che si dica che c' è un po' di letteratura nei "Fiori del male", e il prima possibile. Vi confesso che ho contato su di voi». La lettera, inviata il 12 luglio 1857 a monsieur Paul de Saint Victor, è firmata da Charles Baudelaire, il grande poeta maledetto che proprio in quei giorni stava subendo accuse pesantissime per la propria opera, giudicata dal critico Habans "un abisso di immondizie" ed oggetto di un processo per "oltraggio alla morale pubblica e religiosa o ai buoni costumi". CIMELIO PREZIOSO Si tratta di uno dei numerosi cimeli custoditi all' interno della Biblioteca Manfrediana: fu scoperta il 17 agosto 2005 da Silvia Fanti, oggi bibliotecaria della Classense di Ravenna, all' interno di un' edizione completa delle opere di Baudelaire del 1901. «Ricordiamo bene quel giorno - racconta Giorgio Bassi, storico bibliotecario della Manfrediana - perché fu clamoroso. Silvia era impegnata nella catalogazione del fondo Zauli Naldi, un' eredità lasciataci dal conte Luigi nel 1965. Era un uomo di notevole spessore intellettuale ed il fondo, che contiene materiale dal secondo '800 agli anni '50 del '900, è uno dei più importanti che oggi possediamo, ricchissimo di documenti utili a ricostruire la storia e la società del territorio e non solo. Probabilmente la famiglia Zauli Naldi entrò in possesso della lettera acquistandola da un antiquario a Parigi». CONFERENZA PUBBLICA La preziosa missiva viene gelosamente conservata in cassaforte, ma la sua storia torna di attualità in questi giorni: «Il prossimo 16 agosto - prosegue Bassi - la mia collega Denise Picci sarà ospite del cineclub "Il raggio verde" all' Arena Borghesi per raccontare la vicenda del ritrovamento. Ci hanno chiesto di essere presenti per la proiezione di "Copia originale", film che parla di falsificazioni e scoperte all' interno di una biblioteca». Di falso però, nel caso dello strano rinvenimento che collega Baudelaire a Faenza, non c' è proprio nulla. ORIGINALITÀ «La lettera era sconosciuta a tutti - osserva Bassi - ma sulla sua originalità non ci sono dubbi. Fu confermata a Silvia da Michel Butor, grande esperto della vita e dell' opera del poeta, ed io stesso potei constatare che la grafia coincideva esattamente con quella dell' autore dei "Fiori del male". In quei giorni, per puro caso, su"Le Monde" era infatti comparsa una riproduzione di alcuni testi di mano di Baudelaire. La scrittura era identica». Insomma, fra antichi codici miniati, strumenti musicali uni ci al mondo e altre inestimabili rarità, la lettera autografa di Baudelaire si trova in ottima compagnia. E chissà quante altre sorprese riserveranno in futuro gli scaffali della Manfrediana: «Ogni biblioteca che abbia ricevuto donazioni - conclude Bassi - ha gioielli di questo tipo ancora da scoprire». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 19
[ § 1 4 4 7 9 4 7 4 § ] mercoledì 31 luglio 2019 Pagina 31 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Bocconi avvelenati segnalati in Borgo: la pm indaga FAENZA Ancora crocchette e bocconi per cani avvelenati. Stavolta la zona interessata è quella intorno al centro sociale Borgo. Cartelli affissi da privati a scopo precauzionale sono nelle vie Fornarina, Riccione e Saviotti: "Attenzione area con crocchette avvelenate (sono già morti due cani)". Nessuna denuncia è stata comunque finora inoltrata alle forze dell' ordine: «A noi risulta solo la segnalazione di un cane morto in via Riccione, apparsa sul sito "comunichiamo" del Comune" affermano dagli uffici della polizia municipale che comunque ha avviato indagini in merito e reso partecipe il servizio veterinario dell' Ausl. Per stabilire che si tratti davvero di bocconi avvelenati «sarebbe necessaria un' autopsia sui cani morti ma la signora che ha segnalato ha ora altri problemi e nessun esame è stato fatto». Casi analoghi si sono verificati tempo fa lungo gli argini del Lamone e in corso Europa, dove alcuni animali ci hanno lasciato la pelle e in altri casi sono stati salvati in extremis. Evidentemente vi sono soggetti con un odio viscerale nei confronti degli animali, specie nel periodo estivo, il più esposto a casi di abbandono e maltrattamenti, come denunciato dall' Enpa. Emblematico il caso di alcune settimane fa del cane lasciato sotto il sole nell' abitacolo di un' auto in un parcheggio e salvato dai vigili appena in tempo. F. D. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 20
[ § 1 4 4 7 9 4 7 5 § ] mercoledì 31 luglio 2019 Pagina 31 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Da lunedì 2 settembre l' Inps riceverà il pubblico solo su prenotazione FAENZA Viene esteso anche all' Agenzia di Faenza dell' Inps il modello di front-office già sperimentato in altre regioni. Grazie alla gestione su prenotazione, ciascun cittadino potrà scegliere la giornata e la fascia oraria più comoda alle proprie esigenze, limitando la propria presenza nei locali dell' Istituto al tempo strettamente necessario ed evitando i tempi di attesa. Si potrà prenotare tramite uno dei seguenti canali: da Internet sul sito www.inps.it scrivendo nella ricerca "Sportelli di sede" aprire il servizio - selezionare l' Agenzia di Faenza - cliccare su "Prenota" (accesso al servizio da effettuarsi tramite pin); da smartphone o tablet tramite l' app "Inps mobile" - Servizio "Sportelli di sede" (utilizzabile anche senza pin); telefonando al contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 (da cellulare con tariffa secondo l' operatore telefonico).Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20 e il sabato dalle 8 alle 14. Per il tempo necessario affinché la nuova modalità venga recepita dai cittadini, sarà garantito, per chi dovesse presentarsi senza prenotazione, l' accesso libero a uno sportello dedicato all' accensione di prenotazioni per lo sportello specialistico, alla fissazione di appuntamenti e alla consegna di documenti. Nella sala di attesa un funzionario aiuterà gli utenti a scaricare l' app "Inps mobile" e ne spiegherà il funzionamento. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 21
[ § 1 4 4 7 9 4 7 7 § ] mercoledì 31 luglio 2019 Pagina 32 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Parco del gesso: nuovo centro visite tutela degli animali, itinerari a piedi Costa: «Interventi di conservazione per i pipistrelli e per alcune specie di felci, orchidee e per il gufo reale ENRICA DALLA VECCHIA FAENZA Crescono le attività e le iniziative nel Parco regionale della vena del gesso romagnola, un' area protetta molto vasta che si estende dalla vallata del fiume Lamone a quella del torrente Sillaro e comprende i comuni di Brisighella, Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Casola Valsenio, Fontanelice e Riolo Terme e attraversa le provincie di Bologna e Ravenna. Il Parco ha, come obiettivo principale, la tutela e la promozione di un' area di inestimabile valore, che spicca tra le eccellenze dell' Appennino settentrionale come raro esempio di catena montuosa costituita interamente da cristalli di gesso selenitico. Qualche anno fa il Parco ha acquisito, in comodato gratuito per trent' anni dall' amministrazione provinciale, una casa cantoniera a Borgo Rivola. UN NUOVO RIFUGIO «L' obiettivo è quello di farne un centro visite, dedicato soprattutto alla speleologia - spiega Massimiliano Costa, direttore del Parco -. L' idea è anche quella di renderla un rifugio per pernottamento e ristorazione. Rimangono ancora dei lavori da fare, che si prevede siano conclusi entro il 31 dicembre 2020, quindi l' apertura del centro visite è attesa per l' inizio del 2021». Il Parco ospita una grande varietà di flora e fauna e abbondante e la presenza di animali selvatici, tanto che la struttura ha previsto una serie di norme di salvaguardia per tutelare l' ambiente. INSETTI E BOSCHI «Vengono fatti molti interventi di conservazione per i pipistrelli e svariati programmi di monitoraggio per alcune specie di felci, orchidee e per il gufo reale - afferma Costa -. Inoltre, sono previsti due progetti "Eremita" per due specie di insetti: lo scarabeo e una libellula azzurra molto rara, oltre ad un terzo progetto di conservazione dei boschi di quercia Roverella». LE GROTTE Nella Vena del gesso sono presenti due grotte naturali, quella del Re Tiberio, la più nota e celebrata soprattutto per la presenza di testimonianze archeologiche che attestano una frequentazione dell' uomo protratta per diversi millenni, che vanta 2.048 visitatori all' anno ed è facilmente percorribile, con abiti normali, per un tratto di sessanta metri circa fino alla Sala Gotica. Oltre può essere visitata solo con attrezzatura speleologica. L' altra grotta naturale è la Tanaccia, che conta 1.000 visitatori all' anno. Oltre a queste due, ne è presente un' altra artificiale, la grotta di Marana, nella quale vengono organizzate visite guidate e concerti. PER ESCURSIONISTI «Stanno iniziando i lavori allo scopo di creare un altro percorso simile a quello della Corolla delle Ginestre - continua il direttore Massimiliano Costa - che prende il nome di "La via del gesso" e che collega le stazioni ferroviarie di Imola e Faenza, attraverso la Vena del gesso. Sono quattro giornate di cammino per andare da una stazione all' altra; si tratta di un percorso di certo alla portata di tutti, anche per quel che riguarda la fatica fisica». VISITE GUIDATE E LABORATORI Il Parco organizza più di duecento attività all' anno, tra le quali sono numerose quelle previste per l' estate, come la visita guidata alla cava di Monte Tondo, una delle cave a cielo aperto più grandi d' Europa. Tutte le domeniche e i festivi alle 10 e alle 15.30 e tutti i sabati alle 15.30 visita guidata gratuita al tratto storico della grotta del Re Tiberio; laboratori dedicati alla botanica dei gessi e per fare calchi naturali con i fossili, adatti a grandi e piccini. Innumerevoli progetti, idee e attività per continuare a dare impulso e sostenere il territorio, valorizzandolo in tutti i suoi aspetti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 22
[ § 1 4 4 7 9 4 7 8 § ] mercoledì 31 luglio 2019 Pagina 32 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Produzione di bioplastica dai sottoprodotti agroalimentari FAENZA Caviro Extra ha presentato a una folta platea di ricercatori e rappresentanti del mondo produttivo "B-Plas demo", il primo impianto sperimentale per laproduzione di Pha (poliidrossialcanoati), unaplasticabiologica e biodegradabile che sarà ricavata dalla corrente proveniente dal depuratore che tratta gli scarti della filiera agroalimentare. Il progetto è guidato dall' Università di Bologna e partecipato anche da Aiju, istituto tecnologico spagnolo per lo sviluppo dei giocattoli e dall' ungherese Pan non pro innovation, studio di consulenza ed innovazione. Per il Gruppo Caviro, la più grande cooperativa vitivinicola italiana, si tratta di un ulteriore step verso la valorizzazione completa degli scarti della filiera agroalimentare in ottica di economia circolare. L' impianto è finanziato dalla Eit climate-Kic, l' organizzazione che rappresenta 400 partner pubblici e privati di 25 nazioni e che nasce per dare impulso a un' innovazione in grado di ridurre le emissioni di anidride carbonica accelerando i processi di decarbonizzazione. B-Plas demo, che presto entrerà in funzione per la fase di test in cui si raccoglieranno dati operativi sul processo, punta a produrre Pha utilizzando il carbonio residuo contenuto nei fanghi derivanti da impianti di trattamento pubblici e privati grazie a una serie di tecnologie semplici, affidabili e dal costo contenuto. Questa plastica biodegradabile può essere utilizzata per produrre imballaggi, articoli monouso, stampa 3D e molto altro. «Il vantaggio di questa tecnologia - dice Cristian Torri, responsabile del progetto - è che nonostante la bioplastica prodotta abbia un valore molto elevato, il costo di produzione è ridotto perché vengono usati materiali che normalmente le grandi industrie scarterebbero». Attualmente la bobina di bio plastica più economica costa più di 30 euro/kg, i pellet oltre i 4 euro/kg: questa nuova tecnologia consentirebbe di ottenere Pha a prezzi competitivi. Uno degli scenari tracciati è addirittura quello di produrre direttamente in casa oggetti in bioplastica: «Contando sull' appoggio dei costruttori e della tecnica stampa in 3D-conclude Torri - si potrebbe arrivare produrre materiale plastico a chilometro zero, in casa propria». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 23
[ § 1 4 4 7 9 4 7 9 § ] mercoledì 31 luglio 2019 Pagina 32 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Torre di Oriolo Musica live e sapori tipici FAENZA L' ultima tappa di luglio della rassegna estiva "Oriolo di sera", che ogni mercoledì anima il parco di Oriolo dei Fichi ai piedi dell' antica torre medievale, vedrà ospite la band degli "Etilisti noti". Il trio acoustic - folk nato a Forlì dal progetto di creare nuovi arrangiamenti per brani editi tutto in chiave rigorosamente acustica, proporrà un originale mix musicale tra influenze italiane, d' oltreoceano e irlandesi. Come da tradizione, dalle ore 20 alle 24 ci sarà la possibilità di cenare con piatti e golosità artigianali, partecipare a visite guidate al castello al chiaro di luna e far divertire i più piccoli grazie alle animazioni di Tata Fata. Per informazioni sulle singole serate www.torredioriolo.it, pagina Facebook "Torre di Oriolo" o tel. 333 3814000. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 24
[ § 1 4 4 7 9 4 7 6 § ] mercoledì 31 luglio 2019 Pagina 26 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) DIK DIK, CAMALEONTI E FORMULA TRE La rassegna "Cena & concerto" di Monte Brullo all' Hotel Cavallino di Faenza, realizzata insieme alla Casa della Musica di Faenza, ospita questa sera dalle 20 un raduno di complessi pop che vede insieme per la prima volta Dik Dik, Camaleonti e Formula Tre con tutti i principali leader e musicisti delle tre band per la prima volta a Faenza tutti insieme. Un evento unico, un vero festival all' insegna del pop. È possibile prenotare la cena. Per informazioni: 338 8811963. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 25
[ § 1 4 4 7 9 4 8 1 § ] mercoledì 31 luglio 2019 Pagina 13 Corriere di Bologna Stampa Locale A New York Il vasetto Fabbri nello shop del MoMA Il vaso bianco e blu, simbolo dell' Amarena Fabbri, entrerà nel MoMA Design Store di New York, lo shop collegato al prestigioso museo di arte che nel 1932 aprì - anticipando di molto i tempi - il primo dipartimento dedicato all' architettura e al design. Il vasetto creato dal ceramista faentino Gatti si troverà nello spazio Pop Up del MoMA dedicato al Progetto Fattobene, piattaforma ideata da Anna Lagorio e Alex Carnevali per riscoprire e celebrare quegli oggetti di uso quotidiano, nati dalla creatività dei designer italiani, che hanno fatto la storia del nostro Paese, accompagnando e servendo intere generazioni. «Per noi è motivo di grande orgoglio» commenta Nicola Fabbri a nome dell' azienda. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 26
[ § 1 4 4 7 9 4 8 2 § ] mercoledì 31 luglio 2019 Pagina 17 La Repubblica (ed. Bologna) Stampa Locale Da Bologna a New York Un' icona pop da snocciolare l' Amarena Fabbri sbarca al MoMa di Paola Naldi Ideato semplicemente per contenere le confetture di una gentildonna bolognese, Donna Rachele sposa di Gennaro Fabbri, il vasetto bianco e blu dell' Amarena Fabbri diventa uno dei simboli del made in Italy che si metterà in mostra, dal 7 agosto al 29 settembre, al desing store ( quello di Soho) del Mo-Ma di New York. Lo si ritroverà nello spazio Pop Up del MoMa dedicato al Progetto Fattobene, una piattaforma ideata da Anna Lagorio e Alex Carnevali che propone 150 selezionatissimi oggetti rappresentativi della creatività del Belpaese, dalla fine dell' Ottocento agli anni Settanta del Novecento. Magari onnipresenti nelle nostre case ma arrivati con il contagocce sugli scaffali americani. Tanto basta per trasformare questi oggetti di uso quotidiano in feticci estetici, al pari di opere d' arte. Merce rara, capace di evocare suggestioni che Oltreoceano si possono solo sognare. « Rispettiamo l' impegno di Fattobene di valorizzare i prodotti che sono semplici, duraturi e funzionali - ha dichiarato Emmanuel Plant, direttore del Merchandising del MoMa -. Questa collezione porta alla vita la quintessenza degli oggetti italiani di uso quotidiano, pensati per essere usati e ammirati per gli anni a venire». In realtà, il mitico vasetto di vetro opaco dallo sfondo bianco e il decoro blu, uscito per la prima volta nel 1915 dalla bottega del ceramista faentino Gatti, da qualche anno viene celebrato anche sotto le Torri con un premio conferito a pittori, scultori, fotografi che lo rielaborano in opere contemporanee. Un' icona che campeggia persino all' ingresso degli uffici Fabbri, sulla via Emilia a Borgo Panigale. Ma la presenza all' interno di un' istituzione quale è il MoMa diventa certificato di prestigio internazionale. « È per noi motivo di grande orgoglio essere tra i selezionatissimi oggetti italiani giudicati esemplari per maestria e design - commenta Nicola Fabbri, uno dei pronipoti del fondatore oggi a guida dell' azienda -. Porteremo con noi a New York anche un po' di Bologna, visto che siamo l' unica realtà del territorio tra quelle scelte per l' esposizione». Il celebre vasetto sarà celebrato il 12 agosto all' Italian Summer Celebration, una "festa" del made in Italy che si svolgerà presso la sede del MoMA Design Store, e sarà venduto dal Museo anche su store.moma.org. Capita così che il vasetto ereditato dalla nonna e messo in dispensa diventi un pezzo da collezione. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 27
[ § 1 4 4 7 9 4 8 8 § ] mercoledì 31 luglio 2019 Pagina 6 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Irap come addizionale all' Ires Stop a 4 milioni di dichiarazioni Il cantiere della manovra. Allo studio della Lega l' addio del tributo regionale «autonomo» per imprese e professionisti. Per la Pa l' obiettivo è il taglio delle detrazioni sul lavoro dipendente Marco Mobili Giovanni Parente - ROMA Nel cantiere della manovra rispunta anche un' ipotesi di semplificazione per professionisti e imprese. Allo studio della Lega c' è lo stop all' Irap come imposta «autonoma» per trasformarla in un' addizionale all' Ires e all' Irpef. Un progetto già portato avanti dal viceministro Luigi Casero nella scorsa legislatura ma che non era riuscito ad arrivare fino in fondo. Ora il Carroccio ci riprova con l' obiettivo di ridurre gli adempimenti e le complicazioni. «Bisogna eliminare il doppio binario che oggi obbliga imprese e intermediari abilitati a calcolare due diverse basi imponibili», spiega il sottosegretario leghista al Mef Massimo Bitonci. Questo comporterebbe anche l' addio alla presentazione della dichiarazione Irap che, secondo le ultime statistiche fiscali disponibili, viene trasmessa ogni anno da circa 4 milioni di attività economiche, professionisti, Enti non commerciali e pubbliche amministrazioni. Nella nuova veste di addizionale all' Ires se si tratta di società o all' Irpef per ditte individuali e professionisti, basterebbe infatti soltanto la dichiarazione dei redditi. Il tutto va gestito «all' interno delle aliquote Irap regionali già esistenti per evitare che si traduca in un aggravio della pressione fiscale» mette in chiaro sempre Bitonci. Nel 2018 il gettito dell' Ires è stato di 32,6 miliardi mentre quello dell' Irap di 25 miliardi, al cui interno però va distinta la componente pagata da imprese e professionisti (14,9 miliardi) e quella delle pubbliche amministrazioni (circa 10,1 miliardi). Per queste ultime gli economisti della Lega ipotizzano che la parte dell' Irap che attualmente proviene dalle amministrazioni pubbliche potrebbe essere trasformata in una riduzione delle detrazioni su lavoro dipendente. Così non si produrrebbe alcun aggravio nei confronti dei dipendenti pubblici ma ci sarebbe di fatto una sterilizzazione di 10,1 miliardi di prelievo fiscale. Inoltre con l' unificazione delle basi imponibili si completerebbe il percorso avviato negli ultimi anni che ha visto diversi interventi legislativi per cercare di assottigliare le differenze, tra cui spicca la deduzione del costo del personale, anche se poi sono rimasti sempre doppi adempimenti, doppi calcoli e doppi versamenti. Tecnicamente, non sarebbe poi così complicato considerato che per l' unificazione delle basi imponibili basterebbero poche variazioni in aumento per neutralizzare eventuali costi dell' operazione. Costi che renderebbero necessarie eventuali coperture da trovare in sede di manovra economica di fine anno. Il piano del Carroccio sull' Irap si muove sulla falsariga dei passi già mossi sulla tassazione immobiliare con l' ipotesi di abolire la Tasi nel progetto per la definizione della nuova Imu (si veda Il Sole 24 di domenica). «Ci stiamo lavorando» ha ribadito ieri il viceministro all' Economia, Massimo Garavaglia. Una mission possible a suo avviso, visto che con meno di un miliardo si riuscirebbe a cancellare l' imposta. E sul punto si potrebbe trovare una convergenza con il M5S, dopo che il vicepriemier Luigi Di Maio ha auspicato ieri la creazione di « un' unica tassa locale, che corrisponda a un importo inferiore della somma di tutte le tasse che attualmente siamo costretti a pagare». Nel pacchetto fiscale della manovra, però, si lavora anche alla pace fiscale «2.0». Oggi è l' ultimo giorno per aderire alla riapertura di rottamazione-ter e saldo e stralcio ed è anche la scadenza per pagare la prima o unica rata della rottamazione per chi ha presentato domanda entro il 30 aprile scorso. «Stiamo già lavorando - ha anticipato Bitonci - a una pace fiscale 2, che preveda per le società in Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 28
[ § 1 4 4 7 9 4 8 8 § ] mercoledì 31 luglio 2019 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali crisi aziendale certificata la possibilità di saldo e stralcio, insieme ad altre misure per la deflazione di tutto il contenzioso rimasto fuori dalla pace fiscale 1 e l' emersione del contante». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 29
[ § 1 4 4 7 9 4 8 9 § ] mercoledì 31 luglio 2019 Pagina 25 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali APPALTI Verifiche antimafia, lo sblocca cantieri concede 30 giorni Procedure semplificate per l' emergenza Gran Sasso: controlli in tempi più rapidi Giuseppe Latour - Una procedura accelerata che consente di rilasciare la documentazione antimafia in tempi più veloci rispetto a quelli ordinari (al massimo 30 giorni, non prorogabili). E che, con una liberatoria provvisoria, dà via libera anche a imprese non censite nella banca dati nazionale del Viminale. Salvo, poi, fare verifiche successive, sempre in tempi strettissimi. È quanto prevede il decreto del ministero dell' Interno del 15 luglio 2019 sull' emergenza del Gran Sasso, pubblicato in «Gazzetta Ufficiale» lunedì. Si tratta di un provvedimento che nasce con il passaggio dello sblocca cantieri (Dl 32/2019) nel quale si prevede l' intervento di un commissario straordinario (ancora da nominare) per risolvere l' emergenza della messa in sicurezza del bacino acquifero del Gran Sasso. Il commissario potrà derogare ad alcune procedure normalmente utilizzate per le verifiche antimafia, secondo modalità che vengono definite proprio dal provvedimento del Viminale. Il primo elemento interessante è che il modello delle procedure speciali in materia di antimafia non esordisce in questa occasione. Un altro decreto di contenuto quasi identico (datato 20 novembre 2018) è stato approvato dal Viminale per l' emergenza seguita al crollo del viadotto Polcevera. Ma semplificazioni erano state introdotte, ad esempio, per la ricostruzione dell' Aquila, per Expo 2015 e per il terremoto del Centro Italia, anche con l' istituzione di white list: elenchi di imprese, in settori a rischio, che si sottopongono a verifiche preventive alla partecipazione alle gare. Segno che, in situazioni di emergenza, c' è il bisogno di individuare procedimenti veloci. Il «modello operativo speciale» del Governo in carica (riprendendo la definizione della circolare 29 novembre 2018 del Viminale, relativa proprio a Genova) prevede, come prima semplificazione, una concentrazione delle competenze in capo alla prefettura dell' Aquila: il flusso di documentazione antimafia sarà centralizzato e non gestito in base alla sede legale dell' impresa, come prevede il Codice antimafia. Il vero cuore del provvedimento è, però, l' iter semplificato per il rilascio di comunicazioni e informative. Per le prime, la Banca dati nazionale unica della documentazione antimafia (il cervellone del Viminale che consente di fare verifiche in tempo reale) avrà un ruolo centrale. Se sull' impresa non risultano anomalie o se non è stata censita (e questo deroga alle norme ordinarie), il rilascio della comunicazione avverrà in automatico dopo la consultazione della Banca dati. Successivamente, nell' arco di 15 giorni (la metà dei 30 giorni del Codice antimafia), saranno fatte altre verifiche. Anche per le informative viene introdotta una via rapida: per i soggetti sui quali non risultino indicatori di rischio o che non siano censiti nella Banca dati viene rilasciata una liberatoria provvisoria, che consente di firmare contratti con la Pa «sotto condizione risolutiva legata all' esito del procedimento». Entro 30 giorni (non prorogabili di 45 giorni come nella procedura ordinaria) sono eseguiti altri accertamenti. Per accelerare al massimo i tempi, sarà anche possibile avvalersi delle white list costituite presso le diverse prefetture: l' iscrizione sostituisce le verifiche antimafia. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 30
[ § 1 4 4 7 9 4 8 4 § ] mercoledì 31 luglio 2019 Pagina 31 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Domani il via libera alle norme sui concorsi riservati Il decreto salvaprecari in Consiglio dei ministri ALESSANDRA RICCIARDI In arrivo il decreto salvaprecari. È atteso al consiglio dei ministri di oggi il decreto legge con misure speciali per scuola e università (si vedano le anticipazioni di ItaliaOggi del 16 e del 23 luglio) che avvia tra l' altro una tornata di concorsi riservati e percorsi abilitativi speciali per sanare, avviandoli all' immissione in ruolo, migliaia di precari, se ne stimano almeno 30mila, privi di abilitazione. Si abolisce inoltre il corso concorso presidi, si prorogano le scadenze antincendio, fino al 31 dicembre 2021, si assicura la gratuità dei trasporti bus degli studenti a carico degli enti locali e si elimina l' obbligo di ricorso al Mepa per gli acquisti degli enti di ricerca. Lo schema di dl messo a punto dal ministero guidato da Marco Bussetti prevede che entro quest' anno sia bandito un concorso riservato ai docenti precari delle secondarie di I e II grado, che abbiano prestato servizio nelle istituzioni scolastiche o educative statali almeno 3 anni nel periodo compreso tra il 2011/12 e il 2018/19. Ogni anno di servizio, per essere considerato valido ai fini dell' accesso al concorso, dovrà essere stato prestato per almeno 180 giorni, anche frazionatamente. Idem se il servizio sarà stato prestato ininterrottamente dal 1° febbraio fino al termine dello scrutinio finale. Non sarà considerato valido il servizio prestato presso le scuole private paritarie. Al concorso riservato sarà assegnato un contingente pari al 50% dei posti utili per le immissioni in ruolo del concorso ordinario. Pertanto, se i posti disponibili per le immissioni in ruolo in una classe di concorso saranno 100, 25 posti andranno ai vincitori del concorso ordinario, 25 ai vincitori del concorso riservato e 50 posti agli aventi titolo all' assunzione tratti dallo scorrimento delle graduatorie a esaurimento. La procedura concorsuale sarà bandita a livello regionale, anche per il sostegno, e avrà come esito la compilazione e pubblicazione di graduatorie di merito distinte per tipologia di posto e classi di concorso. La selezione non sarà bandita per le classi di concorso a esaurimento. Ogni candidato potrà partecipare, in una sola regione, o alla selezione concorsuale riguardante il sostegno oppure al concorso di una sola classe di concorso. Sarà considerato valido, ai fini dell' accesso della selezione scelta dall' interessato (sostegno o classe di concorso), indifferentemente, il servizio sul sostegno o sulla classe di concorso di posto comune. Il governo intende anche istituire un percorso formativo abilitante straordinario universitario per sopperire alla mancanza di docenti abilitati nelle scuole statali e paritarie. Al concorso avranno accesso tutti gli aspiranti in possesso di almeno 3 anni di servizio prestato nel periodo compreso tra il 2011/12 e il 2018/19. Saranno ammessi ai Pas senza la necessità di far valere il triennio di servizio anche i soggetti che siano stati ammessi precedentemente a un percorso abilitante a qualsiasi titolo (per esempio al Fit) e che non abbiano potuto frequentarlo fino alla fine per gravidanza o motivi di salute. Il ministero dell' istruzione provvederà ad emanare un decreto recante la disciplina di dettaglio. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 31
[ § 1 4 4 7 9 4 8 6 § ] mercoledì 31 luglio 2019 Pagina 35 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Anac: necessarie verifiche sulla sicurezza autostradale ANDREA MASCOLINI - Necessarie verifiche periodiche sulla sicurezza di ponti, viadotti e cavalcavia autostradali con controlli a campione e previsione dell' obbligo di intervento tempestivo; attuare un monitoraggio degli interventi realizzati. Sono queste le principali indicazioni che l' Autorità nazionale anticorruzione pone all' attenzione di Governo e Parlamento con l' atto di segnalazione n. 6 del 17 luglio 2019, all' esito di una indagine conoscitiva avviata dopo il crollo del Ponte Morandi che ha riguardato 19 concessionarie autostradali. Si tratta di quelle che avevano realizzato investimenti per una percentuale inferiore al 90% rispetto a quelli programmati, su un totale di 22 concessionari operanti sul territorio nazionale (il campione corrisponde quindi all' 86% del totale. Dal punto di vista dell' attuazione degli interventi programmati nella relazione si legge che la maggior parte delle società coinvolte nell' indagine ha dichiarato che lo scostamento tra investimenti programmati rilevabili dai Piani Economico-Finanziari ed investimenti compiuti trova giustificazione in eventi non attribuibili alla responsabilità del concessionario, quali ad esempio: protrarsi dell' iter di approvazione degli atti aggiuntivi, ritardata conclusione delle procedure espropriative; rimodulazione di taluni interventi a seguito di varianti; rescissioni contrattuali da parte del concessionario per inadempienze dell' appaltatore. Tutte casistiche che Anac segnala al dicastero delle infrastrutture per la «predisposizione di eventuali contromisure». Altro punto toccato dall' indagine è quello del rispetto delle percentuali di affidamento a terzi di contratti di lavori (almeno il 60%, mentre il 40% rimane in house). Tutti i concessionari, dice l' Anac, hanno dichiarato di avere rispettato le percentuali previste dalla norma fino al 2013 e dal 2014 ad oggi, con la sola eccezione della società Asti-Cuneo che ha dichiarato che l' 1% degli appalti di lavori viene eseguito da società terze. Tuttavia, si legge nella segnalazione, «dall' esame condotto dall' Autorità su quei concessionari che, oltre a dichiarare di aver rispettato i suddetti limiti, hanno trasmesso dei dati a supporto, è emerso come le percentuali previste dalle norme non siano state rispettate» da alcuni concessionari, in uno o in più anni. Importante è poi il passaggio sulla sicurezza di «ponti, viadotti e cavalcavia»profilo per il quale Anac evidenzia come sia opportuno effettuare periodicamente delle verifiche, «con accertamenti a campione sull' effettuazione di tali verifiche, nonché di prevedere l' obbligo, laddove ritenuto necessario, di intervenire tempestivamente per riportare in sicurezza le opere medesime». © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 32
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