Unione della Romagna Faentina - sabato, 09 maggio 2020

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Unione della Romagna Faentina - sabato, 09 maggio 2020
Unione della Romagna Faentina
     sabato, 09 maggio 2020
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Unione della Romagna Faentina
                                                     sabato, 09 maggio 2020

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 09/05/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna                                                4
 Prima pagina del 09/05/2020

 09/05/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                                                     5
 Prima pagina del 09/05/2020
 09/05/2020   Il Sole 24 Ore                                                                              6
 Prima pagina del 09/05/2020
 09/05/2020   Italia Oggi                                                                                 7
 Prima pagina del 09/05/2020

Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

 09/05/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43                                                8
 Prima pagina
 09/05/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43                                                9
 L' esagerazione tipica dei romagnoli
 09/05/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44                                               10
 «Ciclabili e zone lente per le auto»
 09/05/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44                                               11
 Addio al 'barone' Vittorio Bettoli, nonno del Borgo Durbecco
 09/05/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44                                               12
 Dosi di cocaina e hashish nell' appartamento, arrestato trentenne

 09/05/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45                                               13
 Fedeli a messa in chiesa, fervono i preparativi

 09/05/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45                                               14
 Niente festa della patrona, saltano anche la fiorita e la cerimonia dei ceri

 09/05/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 32                                               15
 Mascherine esaurite: «Ecco quelle riutilizzabili»
 09/05/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 34                                               17
 Nessun contagio ma il virus fa un' altra vittima. Da martedì via ai test sierologici
 09/05/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 37                                               18
 Condanna al 're del vino' Melandri «Ecco come funzionava l' associazione»
 09/05/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 39                                               20
 Ecco le edicole aperte domani: in tutto il territorio sono ben 118
 09/05/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 56                                               22
 «Voglio terminare il lavoro avviato a Faenza»

Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

 09/05/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 30                         MICHELE DONATI   24
 Oltre 2mila le domande per ottenere i buoni spesa: accolte un migliaio
 09/05/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 30                                          26
 Spaccio di droga, i carabinieri arrestano un 30enne
Unione della Romagna Faentina - sabato, 09 maggio 2020
09/05/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31          MICHELE DONATI     27
 La cantina di Tebano chiude per i piccoli produttori vinicoli

 09/05/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31          MICHELE DONATI     29
 Benedizione e le campane suonano a festa
 09/05/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31                             30
 Distribuzione gratuita di mascherine

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 09/05/2020    Il Resto del Carlino Pagina 8                                                 31
 Test sul sangue, c' è già la lista di attesa

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 09/05/2020    Il Sole 24 Ore Pagina 5                                                       33
 Sblocca debiti Pa diviso in due: 8 miliardi a enti locali e 4 alle Asl
 09/05/2020    Italia Oggi Pagina 29                                       LUIGI CHIARELLO   35
 Garanzie Sace ai professionisti
 09/05/2020    Italia Oggi Pagina 34                                      MICHELE DAMIANI    37
 Impianti sportivi, affitti sospesi
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[ § 1 § ]

     sabato 09 maggio 2020
                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna

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[ § 2 § ]

            sabato 09 maggio 2020
                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

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[ § 3 § ]

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                                                     Il Sole 24 Ore

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[ § 4 § ]

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                                                        Italia Oggi

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[ § 1 5 8 1 4 2 2 1 § ]

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                          Pagina 43

                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                           Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Prima pagina

                          Prima pagina Faenza Lugo

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[ § 1 5 8 1 4 2 0 9 § ]

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                          Pagina 43

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          La storia

                          L' esagerazione tipica dei romagnoli

                          Una caratteristica che accomuna molti romagnoli è il parlare a voce alta
                          e l' ingrandire qualsiasi cosa venga raccontata: un fatterello diventa
                          epico e una mangiata con pochi e scarsi piatti diventa un pranzo da «s-
                          ciupê», da scoppiare. Ad esempio, Saturno si recava nel bar di Sopra di
                          Casola con un pezzetto di tagliatelle sopra una scarpa, affermando,
                          diversamente dalla realtà, di averne mangiato a sazietà. Di chi
                          ingrandisce ciò che dice o che fa, si dice: «L' à la vèsta a bo», ha la vista
                          come il bue, i cui occhi, per posizione e forma pupillare, deformano le
                          immagini, ingrandendole. Di chi esagera nel parlare si dice pure che «cun
                          'na paja e' fa un pajér», con una paglia fa un pagliaio; e anche che «l' è ôn
                          d' bóca lêrga», è di bocca larga.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 9
Unione della Romagna Faentina - sabato, 09 maggio 2020
[ § 1 5 8 1 4 2 0 3 § ]

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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Ciclabili e zone lente per le auto»
                          Faenza, Legambiente al Comune: «Proposte da considerare subito, senza aspettare l' ok al Pums»

                          Percorsi ciclabili temporanei, rinnovo del parco mezzi dedicati al bike-
                          sharing e sperimentazione del progetto Biketowork, prevedendo incentivi
                          per chi sceglie di recarsi al lavoro in bicicletta. Sono alcune delle
                          proposte che Legambiente e altre associazioni lanciano al Comune di
                          Faenza in questa fase precedente l' approvazione del Piano urbano per la
                          mobilità sostenibile (Pums), prevista per i prossimi mesi. Un documento,
                          quest' ultimo, per il quale «le tempistiche appaiono dilatate», scrive
                          Legambiente, considerando che «gran parte degli interventi partirebbero
                          solo nel 2025». Ma l' urgenza è «oggi, quando siamo tutti costretti a fare i
                          conti con le novità che ci impone l' emergenza Covid-19 e con le
                          ripercussioni che ha sulla mobilità. Pensiamo che ci siano proposte che
                          meritano di essere prese in considerazione da subito, senza aspettare l'
                          approvazione del Pums». Per questo Legambiente chiede, fra le altre
                          cose, l' istituzione di percorsi ciclabili temporanei (da rendere
                          eventualmente stabili dopo la valutazione della sperimentazione) e di
                          zone a velocità più bassa per le auto, per rendere più sicuro il centro abitato. Oltre a una maggiore fruibilità delle bici
                          pubbliche - oggi impedita da una serie di vincoli -, le associazioni propongono anche incentivi al car-pooling (l' utilizzo
                          della stessa auto da parte di più persone). Ma non è finita qui: secondo gli ecologisti occorrono la pianificazione di
                          un servizio di consegna merci unico, nel centro storico, con piccoli mezzi elettrici e cargo bike; l' ampliamento di
                          zone pedonali e ztl; la limitazione oraria del traffico intorno alle scuole affiancata da percorsi casa-scuola sicuri; la
                          riorganizzazione del servizio di trasporto pubblico, con collegamenti gratuiti, tramite navette elettriche, fra il centro
                          storico e i parcheggi esterni esistenti, oggi sottoutilizzati (è il caso di quello del centro Marconi) e per i quali si
                          propone il potenziamento. La proposta più ambiziosa è però forse quella di un anello ciclo pedonale protetto intorno
                          alle mura, lungo le quali oggi si snodano porzioni di piste non sempre collegate tra loro. La loro messa in sicurezza è
                          proprio il punto chiave di quell' opera di ricucitura dei collegamenti ciclabili esistenti, resi poco appetibili proprio a
                          causa della loro frammentazione. Filippo Donati © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 10
[ § 1 5 8 1 4 2 2 2 § ]

                          sabato 09 maggio 2020
                          Pagina 44

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Addio al 'barone' Vittorio Bettoli, nonno del Borgo Durbecco

                          Il Rione di Borgo Durbecco piange la scomparsa di Vittorio Bettoli, uno
                          dei soci fondatori del 'Bianco'. Chiamato affettuosamente 'il barone',
                          aveva 82 anni ed era uno dei 'fratelli Bettoli' del Borgo: Franco, Giuliano,
                          Pier Giorgio ed Ermanno. Era in pensione dopo aver lavorato all' Inail ed
                          era sempre stato un appassionato del Palio e del suo mondo, tanto che
                          fu uno dei soci fondatori del Rione Bianco (come si chiamava prima di
                          prendere il nome di Borgo Durbecco) e aveva sfilato nella prima
                          rappresentazione in costume nel 1959. «Vittorio - racconta Filippo Rava,
                          capo-rione del Borgo Durbecco - prima di ammalarsi veniva tutti i giorni
                          nella nostra sede; era molto amico di tutti i ragazzi. Era una persona
                          gentile e aveva sempre una parola per tutti. Si teneva informato sulle
                          formazioni di sbandieratori e musici ed era il primo a dare una parola di
                          incoraggiamento; per questo era considerato un po' il nonno del Rione.
                          Difficilmente lo dimenticheremo, gli volevamo tutti un gran bene». Bettoli
                          si era ammalato sei mesi fa e ultimamente era stato ricoverato a Villa
                          Agnesina dove è morto giovedì notte.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 11
[ § 1 5 8 1 4 2 0 6 § ]

                          sabato 09 maggio 2020
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                                                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Dosi di cocaina e hashish nell' appartamento, arrestato trentenne

                          I carabinieri di Faenza hanno arrestato un 30enne faentino, ma originario
                          della Calabria, per spaccio. L' uomo si trovava in via Ravegnana quando
                          si è incrociato con una pattuglia dei militari impegnata nei controlli per
                          far rispettare le ordinanze anti-Covid. È stato uno dei carabinieri che,
                          conoscendo i trascorsi dell' uomo per reati connessi agli stupefacenti, ha
                          deciso di effettuare un controllo approfondito. Non appena il 30enne si è
                          accorto della manovra dei militari, si è messo a correre facendo perdere
                          le sue tracce. I carabinieri però lo hanno trovato e, dopo averlo fermato,
                          lo hanno perquisito trovando nelle sue tasche alcune dosi di
                          stupefacenti. Così è scattata la perquisizione domiciliare. Nell'
                          abitazione i militari hanno trovato 350 grammi di cocaina suddivisa in sei
                          involucri, 25 grammi di hashish in quattro involucri, cinque dosi di
                          marijuana e un bilancino di precisione. Informato, il pm di turno ha deciso
                          per la custodia cautelare nel carcere di Port' Aurea a Ravenna.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 12
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                          sabato 09 maggio 2020
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Fedeli a messa in chiesa, fervono i preparativi
                          Dal 18 maggio si potrà assistere alle celebrazioni. Don Tiziano, parroco di Solarolo: «Meno posti ma voglia di tornare
                          alla normalità»

                          Dal 18 maggio i fedeli potranno ritornare nelle chiese per assistere alle
                          celebrazioni eucaristiche. Nei giorni scorsi è infatti stato firmato un
                          protocollo dal presidente della Cei (Conferenza episcopale italiana), il
                          cardinale Gualtiero Bassetti, dal presidente del consiglio, Giuseppe Conte,
                          e dal ministro dell' interno, Luciana Lamorgese. In attesa di poter
                          rientrare in chiesa, le diocesi hanno istituito dei gruppi di lavoro per
                          applicare i protocolli stabiliti dal governo. Nella nostra diocesi, per
                          preparare la logistica il vescovo Mario Toso ha istituito una
                          commissione, presieduta dal vicario don Michele Morandi e composta
                          da alcuni saggi (i medici Bruno Balla, Gianantonio Bianchedi e Alice
                          Cicognani; il parroco don Alberto Luccaroni; il giurista Marco Mazzotti, l'
                          architetto Riccardo Drei e il presidente della Fondazione 'Pro
                          Solidarietate', Claudio Violani). In questi giorni c' è chi si sta dando da
                          fare perché sia tutto pronto. A Solarolo, ad esempio, don Tiziano Zoli che,
                          alla notizia dell' accordo siglato, ha salutato la bella novità facendo
                          suonare le campane a festa, sta lavorando alacremente, con alcuni volontari, nella chiesa di Santa Maria Assunta
                          che si trova nella piazza principale del paese per accogliere nuovamente i fedeli. «In questo momento - spiega don
                          Tiziano - stiamo mettendo in pratica le prime disposizioni che la commissione istituita da monsignor Toso sta
                          impartendo dopo aver recepito i protocolli nazionali». La chiesa ha una capienza di 150 posti che con le nuove
                          disposizioni scenderanno a una settantina. «Stiamo posizionando bandelle bicolore sulle panche per far capire ai
                          fedeli che quei posti non potranno essere occupati ma dovranno sedere solo nelle sedie lungo le navate, senza
                          possibilità di aggiungerne altre o stare in piedi». Inoltre, secondo il decreto, durante la messa non ci si potrà
                          scambiare il segno della pace. I fedeli dovranno entrare da un ingresso e uscire da un' altra porta. Infine, all' ingresso
                          ci sarà un servizio di accoglienza che farà entrare i fedeli fino al limite della capienza prevista. «Finalmente dopo
                          oltre due mesi i fedeli potranno ricominceranno a frequentare le parrocchie - dice don Tiziano -. Tanti infatti ci
                          chiedevano di poter ritornare a seguire la messa. Malgrado ci si sia difesi bene con le funzioni in streaming, seguire
                          la celebrazione nella casa di Dio è ben altra cosa. Anche perché in un momento di difficoltà tanti si sentono isolati e
                          poter tornare in chiesa può dare il senso di un ritorno alla normalità». Antonio Veca © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                          sabato 09 maggio 2020
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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Niente festa della patrona, saltano anche la fiorita e la cerimonia dei ceri
                          Restano in programma le funzioni, in streaming in tv e online

                          È probabilmente la prima vola in assoluto che a Faenza i fedeli non
                          potranno seguire in chiesa le celebrazioni per la patrona della città, la
                          Vergine Maria delle Grazie. Ogni primo sabato di maggio infatti veniva
                          celebrata la ricorrenza, in contemporanea con altri due momenti
                          importanti per i faentini. Il primo era la Fiorita dei bambini, dove i piccoli
                          portano un dono floreale alla Madonna delle Grazie e successivamente il
                          vescovo portava fino ai piedi della torre dell' orologio una composizione
                          di fiori affidandola ai vigili del fuoco che con una discesa spettacolare, in
                          cordata dalla sommità della torre, la sistemavano nel balconcino dove si
                          trova la statua della Vergine. Alle 18 si teneva la messa officiata dal
                          vescovo durante la quale i rappresentanti dei cinque rioni consegnavano
                          un cero (da qui il nome Cerimonia dei Ceri) nelle mani del vescovo (nella
                          foto) e infine il magistrato dei rioni consegnava il drappo dipinto del Palio
                          che veniva esposto nella cappella dedicata alla patrona. Una cerimonia
                          che abitualmente gremisce la cattedrale con centinaia di persone e che,
                          oltre a essere ricorrenza religiosa, segnava l' inizio delle manifestazioni del Palio. Quest' anno ovviamente non ci si
                          potrà riunire a causa dell' emergenza sanitaria. A tal proposito la diocesi ha messo a punto il calendario delle
                          celebrazioni che ovviamente subirà delle variazioni. La messa celebrata da monsignor Mario Toso, oggi verrà
                          anticipata alle 11; al termine, l' immagine della Beata Vergine delle Grazie verrà posta sul sagrato del duomo da dove
                          poi il vescovo impartirà la benedizione alla città e alla diocesi. La messa verrà trasmessa in streaming sul canale 90
                          e 210 del digitale terrestre e sulla pagina YouTube del Sinodo dei giovani della diocesi di Faenza e Modigliana. a.v. ©
                          RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019         Pagina 14
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                          sabato 09 maggio 2020
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Mascherine esaurite: «Ecco quelle riutilizzabili»
                          Molte aziende si sono messe all' opera per realizzarne di stoffa Si possono anche lavare: «Ce ne sono di ogni tipo.
                          Possibile personalizzarle»

                          Con le mascherine, simbolo dell' emergenza Covid-19, si dovrà convivere
                          a lungo. Proprio il largo e diffuso utilizzo le rende un bene prezioso,
                          spesso difficile da reperire sul mercato. Ecco perché il governo ne ha
                          consentito la realizzazione artigianale in cotone o tessuti, con all' interno
                          di una tasca in cui inserire della garza o della carta da forno. Queste
                          ultime, impedendo la trasmissione del droplet (ndr, aerosol e goccioline
                          di secrezioni respiratorie), possono essere molto efficaci se indossate
                          da tutti. A fare da apripista a Ravenna è stata Silvia Zanicheli, titolare
                          della Sz Sartoria di Piangipane, che in marzo ha realizzato - come
                          volontaria - molte mascherine in semplice stoffa bianca per l'
                          associazione Centro Storico che le distribuisce a domicilio. «Durante il
                          periodo di chiusura della mia bottega - racconta - è stato anche un modo
                          di rendermi utile. Poi, da quando ho riaperto lunedì scorso, c' è stato un
                          vero e proprio boom di ordini e ora ne realizzo di tutti i tipi, assecondando
                          i vari gusti. La tipologia è la stessa, nel senso che sono mascherine in
                          cotone lavabile, modello Ninja che abbraccia il volto, con doppio strato e con tasca interna per il filtro da cambiare.
                          Ma a cambiare sono le fantasie: le più gettonate sono quelle mimetiche unisex o le animalier per le donne, che
                          apprezzano anche il floreale e i pois. Gli uomini prediligono la sobrietà, ossia la tinta unita, mentre per i bambini ci
                          sono i personaggi Disney, gli unicorni e i fiorellini vari. Su richiesta, realizzo anche nomi ricamati e loghi». Le
                          mascherine da bambino costano 4 euro, quelle per adulto 7 euro; il prezzo del ricamo invece è di 0,40 euro a lettera
                          per la parte scritta. A Faenza invece, c' è 'Leather & Velvet' di Andrea Valdré a produrre artigianalmente. «Mi occupo
                          di sartoria medievale - racconta il titolare che 'nasce' come fabbro - e, durante la quarantena, Confartigianato mi ha
                          contattato per produrre mascherine non certificate ma comunque utili per la comunità. Oggi ne realizzo circa dieci al
                          giorno, con un doppio strato di cotone che igienizzo con un prodotto erboristico naturale contenente alcol. Avendo
                          una trama molto fitta, sono molto resistenti ai lavaggi. La parte interna è sempre bianca, mentre quella esterna in vari
                          colori. Tanti ne chiedono nere, perché si vede prima quando la mascherina si sporca. L' unica parte soggetta a usura
                          è l' elastico, per questo ne fornisco uno di ricambio». All' inizio Valdré ne regalava solo alla Protezione Civile e alle
                          varie forze dell' ordine, poi ha deciso di aprirsi ad aziende e cittadini che ne fanno richiesta. Ma con la regola di
                          continuare a regalarne in beneficenza una ogni due. Le mascherine per adulto costano 9 euro, quelle per bambino 6,
                          quelle con

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 15
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                          sabato 09 maggio 2020

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                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          il logo 15, ma c' è uno sconto del 20% per chi ne ordina almeno 5. Infine anche Davema Srl di Lugo, azienda
                          produttrice di scarpe e ciabatte sanitarie, ha cominciano a produrre mascherine, ma in poliestere Tnt da 45 grammi
                          con tre strati (senza lattice), con nasello conformabile e lacci auricolari o regolabili. Per bambini dai 6 ai 10 anni sono
                          lunghe 15 cm, mentre per gli adulti 19, con lacci auricolari fino a 18 cm e lacci regolabili fino a 35. Il prezzo è di 2,60
                          più iva a mascherina, per una confezione da tre. «La nostra è una produzione artigianale - raccontano le titolari
                          Giuliana Valli e Chiara Zaffagnini, mamma e figlia -. Tutto è cominciato come iniziativa umanitaria, visto che
                          avevamo già a disposizione macchine da cucire e strumenti vari. Inizialmente ne abbiamo donate molte alla
                          Produzione Civile di Lugo e alle forze dell' odine, mentre ora siamo in grado di far fronte alle richieste esterne».
                          Roberta Bezzi.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 16
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                          sabato 09 maggio 2020
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                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Nessun contagio ma il virus fa un' altra vittima. Da martedì via ai test sierologici
                          Le aziende possono far fare l' esame ai dipendenti, i privati su prescrizione medica

                          Un' altra giornata dolceamara. Dolce perché non ci sono stati nuovi
                          contagi, in linea con i numeri bassi delle ultime settimane, amara perché
                          anche ieri è stato registrato un decesso. Non ce l' ha fatta Giovanni
                          Sirotti, 85 anni, di Ravenna: l' uomo aveva già patologie, e si è presentato
                          in Pronto soccorso dopo aver manifestato i sintomi del virus. È stato
                          ricoverato e i medici hanno fatto il possibile, ma non c' è stato niente da
                          fare. Con lui i decessi nella provincia salgono a 74. Ieri si sono poi
                          registrate 13 guarigioni complete e 14 cliniche, di persone che dovranno
                          essere sottoposte a due tamponi per controllare che siano negative. I
                          casi dall' inizio dell' emergenza nel Ravennate sono 993. Un' altra buona
                          notizia di ieri è che la Regione ha deciso di far partire i test sierologici, da
                          effettuare nelle strutture autorizzate, da martedì. L' esame, a pagamento,
                          permette di vedere se il fisico ha prodotto gli anticorpi del Covid-19: se,
                          insomma, si è o non si è stati malati. Manca però ancora il protocollo con
                          i dettagli per gli addetti ai lavori, che verrà approvato dalla giunta
                          regionale lunedì. Nel Ravennate per ora c' è un solo laboratorio autorizzato dalla Regione a eseguire il test: il Synlab
                          Med di Faenza. Le linee guida rese note da Bologna dicono che le aziende possono far fare l' esame ai dipendenti
                          compilando un' autocertificazione, e i privati dietro prescrizione medica. sa.ser.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019         Pagina 17
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                          sabato 09 maggio 2020
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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Condanna al 're del vino' Melandri «Ecco come funzionava l' associazione»
                          Frodi e riciclaggio, le motivazioni alla base del verdetto del gup per il 51enne russiano, la compagna 56enne di
                          Faenza e il cosiddetto gruppo dei foggiani, per lo più titolari delle cantine con cui l' imprenditore era in affari

                          «Una entità di ampio respiro geografico» che si è prodigata «per la
                          commissione di una serie indeterminata» di reati, in primis riciclaggio,
                          frodi fiscali e uso di fatture false. Secondo il tribunale, era insomma un'
                          associazione per delinquere in piena regola quella che correva sull' asse
                          Ravenna - Foggia: accusa che il 22 luglio scorso, al termine del rito
                          abbreviato, aveva portato alle condanne del 51enne russiano Vincenzo
                          Secondo Melandri, alias il re del vino (9 anni e 6 mesi per lui), e della
                          compagna, la 56enne faentina Roberta Bassi (3 anni e 8 mesi). A ruota,
                          veniva poi il cosiddetto gruppo dei foggiani, perlopiù titolari delle cantine
                          con cui l' imprenditore di Russi era in affari: Pietro Errico (6 anni e
                          mezzo), Giuseppe Errico (3 anni e 8 mesi), Gerardo Terlizzi (5 anni), Rosa
                          D' Apolito (3 anni e 4 mesi) e Ruggiero Dipalo (3 anni e 8 mesi). Le
                          motivazioni della sentenza, depositate di recente, agguantano un record:
                          sfondando il muro delle 400 pagine, rappresentano probabilmente le
                          motivazioni più lunghe vergate negli ultimi 20 anni a Ravenna. Del resto la
                          materia fiscale, per sua natura, è complessa: e come tale necessita di uno sviluppo su adeguati spazi. "Una
                          complessità tecnico-giuridica" - ha scritto il gup Andrea Galanti, autore del tomo - alla quale "hanno fatto sponda dati
                          fattuali di inequivoca evidenza". Secondo le indagini della Dia di Bologna e del nucleo di polizia economico -
                          finanziaria della guardia di Finanza di Ravenna coordinate dai pm Alessandro Mancini e Lucrezia Ciriello, in estrema
                          sintesi Melandri aveva riciclato danaro sporco ricevuto dai fornitori foggiani e lo aveva loro restituito ripulito tenendo
                          per sé il ricavato della sovrafatturazione. "La sistematica criminale di cui furono artefici gli imputati - ha proseguito il
                          gup -, si registrava di volta in volta attraverso epifanie sostanzialmente identiche nei tempi e nei modi". Come dire
                          che veniva seguito "un ordine rimasto pressoché immutato in ogni occasione e che coinvolgeva ognuno per parte
                          propria". Ciò che cambiava, erano solo "i luoghi degli incontri destinati alle consegne" per un totale di 24 volte tra
                          novembre 2016 e ottobre 2017. Le fasi erano cioè ricorsive, sempre le stesse e in totale quattro: "Il complesso
                          sistema frodatorio, prevedeva sempre una fase finanziaria con la raccolta del danaro contante per un importo pari" a
                          quanto "dichiarato in fattura" meno l' Iva che veniva "trattenuta come compenso dalla cellula foggiana per l'
                          emissione di fatture false". Poi c' era una "fase documentale" caratterizzata da emissione e uso di "fatture per
                          operazioni inesistenti". La "fase riciclatoria" si sviluppava quindi attraverso "pagamenti tracciati a mezzo bonifico
                          bancario dell' importo fatturato, Iva compresa".

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 18
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                          sabato 09 maggio 2020

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Infine ecco la "fase restitutoria, con la retrocessione dell' imponibile mediante consegna di danaro sporco". Il tutto
                          tenuto ben saldo dalla "comune consapevolezza che l' azione individuale rispondeva a una logica comune e
                          solidale". Capitolo a sé quello dedicato all' auto-riciclaggio nel quale il giudice, oltre ad addentrarsi nella materia
                          tecnica, ha offerto anche un ritratto del principale imputato: "Melandri, riconquistata la libertà - ha scritto in relazione
                          a pregresse grane con la giustizia -, versò la propria attitudine, criminale prima ancora che imprenditoriale, nell'
                          immediato rilancio di sé, della propria immagine, della propria attività. Ciò è avvenuto, secondo la migliore esperienza
                          acquisita dall' imprenditore, commettendo" un reato "il cui accertamento ha rappresentato la rampa di lancio dell'
                          indagine" battezzata 'Malavigna'. La vicenda - ha annotato il gup - "è terminata così come era iniziata quella
                          cautelare: con l' ablazione, questa volta totale, del patrimonio di Melandri capace di innalzare, dietro, davanti e
                          accanto a sé, come un infaticabile operaio, immense ricchezze, un vero e proprio impero": milioni di euro tra
                          immobili, conti, terreni, auto e partecipazioni societarie, tutto confiscato. A questo punto la parola passa alle difese
                          (sul fronte ravennate avvocati Ermanno Cicognani e Antonio Vincenzi per Melandri e Guido Maffuccini per la Bassi),
                          già pronte a depositare il loro ricorso in appello. Andrea Colombari © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 19
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                          sabato 09 maggio 2020
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                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Domenica con il giornale

                          Ecco le edicole aperte domani: in tutto il territorio sono ben 118

                          Ecco le edicole aperte domani. Alfonsine: viale Orsini; corso Garibaldi 97;
                          corso Matteotti; via Reale 141. Bagnacavallo: via Farini 50; piazza della
                          Libertà 8/10; largo J.F. Kennedi 1; via Abbandonata 1. Bagnara di
                          Romagna: via Pilastrino 4. Bizzuno di Lugo: via Bizzuno 4. Brisighella: via
                          Naldi 31; via Baldina 9. Campiano: via Petrosa 181. Carraie: via Cella
                          580/A. Casalborsetti: via Casalborsetti 189. Casola Valsenio: via Roma
                          74. Castel Bolognese: piazzale Stazione 2; via Contoli 29; piazza Fanti 8.
                          Castiglione di Cervia: via Salara Statale 9. Castiglione di Ravenna: via
                          Zattoni 45. Cervia: via Martiri Fantini 48; via Delle Azalee 27; piazza
                          Pisacane 4; viale Dei Mille 87; via Caduti Libertà 56. Coccolia: via
                          Ravegnana 805. Conselice: via Garibaldi 65; via Puntiroli 43. Lavezzola:
                          via Bastia 127. Cotignola: piazza Vittorio Emanuele II; via Corriera 1.
                          Faenza: via Severoli angolo via Matteott; via Corbari 21; piazza Libertà;
                          corso Europa; via F.lli Rosselli; viale Baccarini; piazza Cesare Battisti 6;
                          via della Costituzione 28/91. Fosso Ghiaia: via Romea Sud 423.
                          Fusignano: via Del Pero 2; via Garibaldi 22; corso Emaldi 86. Glorie Bagnacavallo: via Reale 1. Godo: via Faentina
                          Nord 177. Granarolo: di Faenza via Garibaldi 5. Lido Adriano: viale Petrarca 420; viale Tasso 11. Lido di Dante: viale
                          Catone 38. Lugo: via G. Bruno 1/5; piazza Martiri; largo Repubblica 20; piazza Trisi 35; via Bolivar 1 angolo via Giù; via
                          Prov. Felisio 84. Madonna dell' Albero: via Cella 88. Marina di Ravenna: via IV Novembre 51/53; via Delle Nazioni
                          angolo 4Novembre; piazza Dora Markus 5/A. Marina Romea: viale Italia 68. Marzeno di Brisighella: via Marzeno 29.
                          Massa Lombarda: vittorio Veneto 115; via Amendola; via Martiri di Libertà 145. Mezzano: piazza della Repubblica 13.
                          Milano Marittima: viale Matteotti; viale Dante 50; piazzale Donatello 14. Piangipane: via Piangipane 155. Pinarella di
                          Cervia: via Europa Unita 4; viale Titano 53/B. Porto Corsini: via Po 25. Porto Fuori: via Staggi 10. Punta Marina Terme:
                          viale dei Navigatori 26-26/A. Ravenna: via Trieste 81; via Lanciani 41; via Ricci Curbastro 54; via Calatafimi 2; via
                          Cavina 1; via Santerno Ammonite 109; via Zalamella angolo via Rotta; via Grandi 2; via Sant' Alberto Ad.Porta; via
                          Paolo Costa Snc; piazza Popolo 2; piazza A.Costa; piazzetta Paolo Serra; piazza Caduti Libertà; via Argirocastro 19;
                          viale Mattei 30; via Cassino; via R.Ricci C/O Chiosco; via Fiume Montone Abband. 277/279; via Bassano Del Grappa;
                          via Candiano; via Dismano 19; via Romea; via dei Poggi 82. Riolo Terme: corso Matteotti 54; via Corso Matteotti 15.
                          Russi: via Garibaldi 18/1. Sant' Alberto: via Bartolo Nigrisoli

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 20
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                          sabato 09 maggio 2020

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          2. San Bartolo: via Cella 247. San Pietro in Campiano: via Del Sale 112. San Pietro In Vincoli: via Farini 44/46. Santo
                          Stefano: via Cella 478. San Bernardino di Lugo: via Stradone 47. San Lorenzo di Lugo: via Fiumazzo 231. San
                          Michele: via Faentina 324. San Pancrazio: via Randi 8; via G.Grandi 47. San Romualdo: via Sam Alberto 364. Savio:
                          via Romea Nord 233; via Romea Sud 682. Solarolo: piazza Gonzaga 10. Villanova di Bagnacavallo: piazza 3 Martiri 1.
                          Voltana: via Fiumazzo 544.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 21
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                          sabato 09 maggio 2020
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Voglio terminare il lavoro avviato a Faenza»
                          Coach Rossi spiega perchè ha deciso di restare alla guida dell' E-Work: «La nostra stupenda stagione bloccata solo
                          dal Coronavirus»

                          Tempo di conferme per il Faenza Basket Project. Dopo quelle del coach
                          Paolo Rossi e della capitana Simona Ballardini, è giunta anche la
                          conferma del 'matrimonio' con l' E-Work, l' agenzia interinale il cui logo
                          campeggerà sulle canotte manfrede anche nella prossima stagione. Un
                          ottimo punto di partenza. La ricerca degli sponsor è infatti fondamentale
                          e aver messo come primi tre tasselli le conferme di main sponsor,
                          allenatore e capitana lascia ben sperare i tifosi. Di sicuro la parola d'
                          ordine della nuova stagione sarà 'riscatto', sentimento che ha spinto l'
                          allenatore a restare a Faenza. Coach Rossi, perchè ancora al Faenza
                          Basket Project? «Ho deciso di restare, perché volevo terminare un
                          lavoro iniziato la scorsa estate e che è stato bloccato solo dalla tragedia
                          che purtroppo ha colpito tutto il mondo. Questa sensazione è identica a
                          quella che mi ha portato all' E-Work lo scorso anno: anche in quel caso
                          non volevo lasciare con l' amaro in bocca una piazza che mi ha aveva
                          dato tanto come Faenza (è il coach più titolato nella storia del Club
                          Atletico; ndr) dopo il ritiro dal campionato di A1 quando ero alla guida del Club Atletico Romagna nel 2012-2013».
                          Ripensando alla scorsa stagione quale è il suo maggiore rammarico? «Non aver visto questo gruppo
                          affrontare i playoff: ero curioso di sapere come si sarebbe comportato. Secondo me molto bene, visto come
                          abbiamo lavorato durante la stagione e il lavoro svolto in allenamento, ma l' ultima parola spetta al campo».
                          Potevate puntare all' A1? «È impossibile dirlo, ma di sicuro avevamo dimostrato di farci valere anche contro le
                          prime della classe restando sempre al vertice della classifica. Però nei playoff sarebbe iniziato un nuovo campionato
                          ed era quello il momento clou dell' annata». Prevede dunque molte conferme nel roster? «Vorrei trattenere
                          diverse atlete, per poterle testare nuovamente e conoscerle meglio. Caccoli ad esempio non l' ho praticamente mai
                          vista allenarsi: si è fermata per un problema fisico

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019        Pagina 22
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                          sabato 09 maggio 2020

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          dopo poche settimane e stava per rientrare nel gruppo proprio quando è terminato il campionato». Il gruppo andrà
                          però ridotto, perché anche per un coach esperto come lei non è facile gestire 11 giocatrici. «Mai in carriera avevo
                          avuto tre playmaker e così tanta abbondanza nei reparti. Le giocatrici sono state brave a farsi trovare pronte e a non
                          fare musi lunghi per la divisione dei minuti, ma quest' anno occorrerà avere rotazioni meno ampie. Tutto però
                          dipenderà dal budget e dalle possibilità economiche. Aspetto che il presidente Fermi mi dica come dobbiamo
                          muoverci, non c' è fretta: al momento non sappiamo neanche se e quando ricominceremo a giocare». Come ha
                          vissuto, a 71 anni, questi mesi di quarantena? «Attenendomi alle regole che ci sono state imposte. Martedì scorso
                          sono uscito per la prima volta per andare nella mia casa in campagna a Pennabilli ed è stata una bella sensazione
                          tornare a stare all' aria aperta». Luca Del Favero.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019        Pagina 23
[ § 1 5 8 1 4 2 1 5 § ]

                          sabato 09 maggio 2020
                          Pagina 30

                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          A SOSTEGNO DELLE FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ

                          Oltre 2mila le domande per ottenere i buoni spesa: accolte un migliaio
                          Centinaia le richieste per avere pacchi alimentari: mercoledì una raccolta viveri in tutta la città

                                                                                                                                MICHELE DONATI

                          FAENZA Sono 2.084 le domande di buoni spesa per famiglie in difficoltà
                          protocollate dagli uffici dell' Unione della Romagna Faentina: ogni richiesta
                          viene sottoposta a un capillare lavoro di verifica e al momento, dopo lo
                          svolgimento delle prime sei commissioni tecniche economiche, quelle
                          esaminate ammontano a 1.689, di cui ne sono state accolte 1.081 (circa il
                          64%). Le cifre vengono erogate alle persone che ne hanno fatto richiesta
                          attraverso una piattaforma informatica gratuitamente concessa da La Bcc al
                          Comune: per rimanere nella sola Faenza, sono stati distribuiti 777 buoni, per un
                          totale di 183.380 euro. «Nel conto - spiega Claudia Gatta, che come assessora
                          ai Servizi sociali sta seguendo da vicino il tema - mancano le domande sospese,
                          che verranno valutate una volta terminato il primo giro». Non tutti i 311mila euro
                          che il governo ha accordato al Comune di Faenza per i buoni pasto sono stati
                          spesi, ed infatti la somma che avanzerà sarà oggetto di una seconda
                          ridistribuzione. «Allo stesso tempo - prosegue Gatta - ci occupiamo anche delle
                          famiglie in crisi già da prima del coronavirus, che continuiamo ad aiutare con le
                          normali misure messe a disposizione dal Comune».                           RACCOLTA E
                          DISTRIBUZIONE DI CIBO Un' altra formula adottata per supportare le fasce sociali più fragili è quella della raccolta e
                          distribuzione di pacchi alimentari, soluzione resa possibile grazie al coordinamento con numerose realtà già radicate
                          su tutto il territorio: «La collaborazione tra servizi sociali e terzo settore - afferma Gatta - mi ha permesso di
                          condividere con l' assessore all' associazionismo Andrea Luccaroni un vero e proprio elenco su cui sviluppare una
                          linea d' azione unitaria. L' obiettivo è quello di creare una rete estesa non solo su tutta Faenza ma sull' intera Unione:
                          in accordo con gli altri Comuni stiamo cercando di mettere in contatto realtà tra loro analoghe. C' è un bisogno
                          crescente a cui va data risposta». D' altra parte anche le richieste di pacchi alimentari da parte di famiglie si attestano
                          purtroppo sulla tripla cifra: secondo i dati dell' ultima commissione erano circa 250.                       MOBILITATO
                          L'ASSOCIAZIONISMO Un esempio della sinergia di cui parla Gatta è la raccolta viveri lanciata da "La piccola
                          Betlemme" per mercoledì 13 maggio: un' iniziativa che ha subito raccolto l' adesione di gruppi come Mani Tese
                          Faenza, Mato Grosso, Fronte Comune, ma anche gli Scout e i Fridays For Future. E i soggetti impegnati nel sociale
                          sono sempre di più, dalla fondazione Pro Solidarietate al Banco Alimentare, passando per il vasto mondo delle
                          parrocchie. «La raccolta viveri del 13 coinvolgerà numerosi volontari - racconta Alex Bertozzi, vicepresidente di Mani
                          Tese, reduce da giorni di volantinaggio -. Passeremo porta a porta a raccogliere il materiale

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 24
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                          sabato 09 maggio 2020

                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                   Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          che poi porteremo in via Manzoni, nella sede della Piccola Betlemme. Tutti i viveri saranno igienizzati e non
                          avverranno contatti con le persone, che lasceranno le donazioni fuori dalla porta di casa».

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019    Pagina 25
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                          sabato 09 maggio 2020
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Spaccio di droga, i carabinieri arrestano un 30enne

                          FAENZA Arrestato un 30enne per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di
                          spaccio. È successo l' altro giorno quando i carabinieri della stazione di Faenza,
                          impegnati in quel momento in servizi covid -19, transitando per le vie del centro
                          hanno notato un ragazzo che, alla loro vista, si era subito dileguato. I militari si
                          sono insospettiti dal suo modo di fare e lo hanno aspettato sotto casa, dove è
                          apparso nuovamente agitato. A quel punto, sottoposto al controllo e alla
                          successiva perquisizione sia personale che domiciliare, è stato trovato in
                          possesso di 350 grammi di cocaina suddivisa in 6 involucri, 25 grammi di
                          hashish suddivisa in 4 involucri, 5 dosi di marijuana e un bilancino di precisione,
                          tutto riconducibile all' attività di spaccio. Si tratta di un 30enne calabrese
                          residente a Faenza, già con precedenti specifici. È stato poi portato in carcere.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 26
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                          sabato 09 maggio 2020
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          La cantina di Tebano chiude per i piccoli produttori vinicoli
                          Per il futuro l'obiettivo è puntare sulla collaborazione con l'università e rendere il Polo punto di riferimento nazionale

                                                                                                                                 MICHELE DONATI

                          FAENZA A partire dal prossimo settembre la cantina del Polo di Tebano
                          terminerà l' attività di trattamento e vinificazione per conto terzi: lo stabile,
                          gestito dalla società partecipata del Comune, Terre Naldi, è stato per anni punto
                          di riferimento per una trentina di piccoli produttori vitivinicoli locali. La chiusura
                          era nell' aria già da tempo: si tratta infatti di una conseguenza della riforma
                          Madia sulle società partecipate da enti pubblici. Quella del Polo di Tebano è una
                          storia di lunga data che getta le radici ai primi nel '900, con il lascito del conte
                          Naldi. Tra gli anni '60 e gli anni '70 nacque poi il Polo Esave per ricerche in
                          ambito vitivinicolo di livello internazionale: oggi il Polo conta circa 80 ettari di
                          terra più svariati fabbricati tra nuovi, restaurati e da ristrutturare, sino ad arrivare
                          al cantiere aperto pochi giorni fa nella vecchia pesa, oggetto di una
                          ristrutturazione finanziata dal Gal. La pesa sarà convertita in un laboratorio di
                          microvinificazione a disposizione dell' Università di Bologna. L'UNIVERSITA' È
                          proprio alla stretta collaborazione con l' Università ed il corso di laurea in
                          viticoltura ed enologia che il Comune guarda anche per porsi obiettivi a lungo
                          termine: il dialogo, ormai attivo da anni, potrebbe essere ulteriormente
                          rinvigorito sulla spinta di nuove prospettive. «La cantina - osserva Antonio Bandini, assessore all' agricoltura - è un
                          elemento fondamentale per la presenza dell' Università: oggi non è più possibile intenderla come attività di
                          contoterzismo ed è necessario sviluppare progetti di diverso tipo. A questo proposito con l' Alma Mater si sono
                          aperti ragionamenti su come utilizzare lo stabile della cantina». Strutture per la didattica? Laboratorio di
                          degustazione? VINO, PAESAGGIO E LEONARDO L' idea generale è ad ampio raggio e sembra essere quella di un
                          rilancio dell' intera area di Tebano anche come punto attrattivo di tutto il territorio: a fare la parte del leone ci sarebbe
                          naturalmente il comparto del vino, ma non vanno dimenticate nemmeno le tipicità del paesaggio e la vicina diga
                          steccaia, preziosa testimonianza leonardesca. Si tratta di una visione piuttosto ambiziosa che necessiterà in ogni
                          caso di diversi finanziamenti, ed anche per questo risulterà essenziale suscitare l' interesse del mondo delle imprese.
                          «L' Emilia-Romagna - afferma ancora l' assessore Bandini - può diventare leader nel settore vitivinicolo, ma serve un
                          centro di formazione di prima qualità: da Faenza passa il 70% del vino della regione

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 27
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                          sabato 09 maggio 2020

                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          ed il Polo di Tebano, grazie anche alla collaborazione con l' Università, può candidarsi a diventare un importante
                          punto di riferimento a livello nazionale».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019      Pagina 28
[ § 1 5 8 1 4 2 2 3 § ]

                          sabato 09 maggio 2020
                          Pagina 31

                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Benedizione e le campane suonano a festa

                                                                                                                             MICHELE DONATI

                          FAENZA Questa mattina alle ore 11, presso l'altare della cattedrale di Faenza, il
                          vescovo mons. Mario Toso presiederà la messa in occasione della solennità
                          della Beata vergine delle grazie, patrona principale della città di Faenza e della
                          diocesi di Faenza-Modigliana. Al termine della celebrazione il vescovo uscirà
                          sul sagrato della basilica manfreda per impartire la benedizione alla città e alla
                          diocesi con l'immagine della Madonna. Contemporaneamente in tutte le chiese
                          della diocesi alle 12 suoneranno le campane a festa. Domani poi alle ore 11,
                          sempre nel contesto delle celebrazioni della Beata vergine delle grazie, don
                          Michele Morandi, vicario generale della diocesi, presiederà la messa in cui si
                          pregherà per tutti gli anziani e i malati che si trovano nelle loro case o nelle case
                          di riposo. Le celebrazioni delle messe saranno trasmesse in diretta su Di-Tv
                          attraverso il canale 90 del digitale terrestre. Le celebrazioni saranno poi visibili
                          anche sul canale Youtube Si - nodo dei giovani Faenza. La recita del Rosario
                          delle ore 19 continuerà fino al 31 maggio e sarà trasmessa in diretta sul canale
                          210 del digitale terrestre.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019       Pagina 29
[ § 1 5 8 1 4 2 1 4 § ]

                          sabato 09 maggio 2020
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Distribuzione gratuita di mascherine

                          FAENZA Continua la distribuzione gratuita di mascherine alla popolazione a
                          Faenza. Oggi dalle 8.30 alle 10, in stile drive -through, attraverso il finestrino
                          abbassato della propria auto, si ritireranno le mascherine in via Graziola nei
                          pressi del PalaCattani, su entrambi i lati della carreggiata; in via Fornarina nei
                          pressi della Coop il Borgo sulla strada lato nord (direzione verso il centro città)
                          su un unico lato della strada. Si possono ritirare anche a piedi nei quartieri: info:
                          tel. 0546 691444 - 691449.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 30
[ § 1 5 8 1 4 2 1 3 § ]

                          sabato 09 maggio 2020
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                                                                              Il Resto del Carlino
                                                                                    Stampa Locale

                          Test sul sangue, c' è già la lista di attesa
                          Emilia Romagna: raffica di telefonate ai centralini dei laboratori autorizzati. Parte una sperimentazione sul plasma
                          iperimmune

                          di Gabriele Tassi BOLOGNA Febbre alta a quattro giorni dal vero 'pronti,
                          via', che consentirà ai privati di sottoporsi ai test sierologici per l'
                          immunità da Covid. Dai cittadini che arroventano le linee telefoniche dei
                          laboratori accreditati dalla Regione, fino ai medici di medicina generale,
                          che chiedono maggiori indicazioni operative su come gestire le richieste
                          dei pazienti. La curiosità è tanta, e gli addetti ai lavori fremono in attesa di
                          una delibera in arrivo da viale Aldo Moro, che da lunedì dovrebbe portare i
                          chiarimenti richiesti. Sta di fatto che i centralini della ventina di laboratori
                          presenti nella lista della Regione - in costante aggiornamento, mano a
                          mano che le strutture vengono ritenute idonee -, vengono presi d' assalto
                          dalle telefonate. I cittadini sono in cerca di informazioni, o addirittura già
                          chiamano per prenotare i primi esami. E in effetti prendere la linea non è
                          così facile: a cominciare per esempio dalla struttura faentina Synlab Med
                          Srl: proviamo a comporre più volte il numero, ma c' è sempre qualcuno
                          che ci precede, e il telefono è praticamente occupato per l' intera
                          mattinata e anche parte del pomeriggio. Molti hanno deciso di dare la priorità alle aziende che ne hanno fatto
                          richiesta, altri si sentono già pronti, come il poliambulatorio Giardini Margherita di Bologna. Le richieste sono arrivate
                          a pioggia, così che è già lunga la lista d' attesa per i test: «Circa due settimane prima di poterlo effettuare» spiegano.
                          Una volta fatto il primo prelievo, il test rapido in struttura «fornisce una risposta in 24 ore». I tempi sono notevolmente
                          stressati dalle norme anti-Covid, ma il centro poliambulatoriale dovrebbe essere in grado si servire al ritmo di 5 o 6
                          persone l' ora. E i costi? «Si parte da 30 euro per lo 'screening rapido', e si arriva a 60 euro per il vero e proprio test
                          sierologico, che viene fatto in caso di positività del primo». Anche al Poliambulatorio Test di Modena sembrano
                          avere già le idee chiare: il test sierologico viene effettuato su appuntamento - per tener fede alle limitazioni imposte
                          dalle norme di distanziamento sociale - al prezzo di 55 euro. Già praticamente operative quasi tutte le strutture la cui
                          domanda è stata convalidata da viale Aldo Moro, mentre la grande incognita rimane quella delle liste d' attesa:
                          qualcuno annuncia - come il laboratorio Bio 5 di Castel Maggiore, sempre a Bologna - che «la priorità verrà data alle
                          aziende, ma una volta scattato il meccanismo, il referto sarà già disponibile in giornata» pronto per essere girato al
                          proprio medico di base e all' Ausl locale in caso di positività. Intanto il commissario Venturi annuncia che «partirà
                          anche in Emilia Romagna una sperimentazione sul

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 31
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                          sabato 09 maggio 2020

                                                                          Il Resto del Carlino
                                                                                Stampa Locale

                          plasma iperimmune per avere eventualmente certezze su questo tipo di cura». Si valuteranno i progressi di pazienti
                          trattati con il plasma iperimmune a confronto con pazienti in condizioni analoghe a cui non viene fatta questa
                          terapia. Poi si confronteranno i risultati. Due protocolli di ricerca, messi a punto dal centro regionale sangue,
                          vengono sottoposti ai comitati etici. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                          sabato 09 maggio 2020
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                                                                    Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Sblocca debiti Pa diviso in due: 8 miliardi a enti locali e 4 alle Asl
                          Misure per le imprese. L' obiettivo è di pagare il 70% dell' arretrato, richieste dal 15 giugno Agli enti 30 anni per
                          restituire le anticipazioni. Trattativa finale per chiudere la manovra domani

                          GIANNI TROVATI - ROMA - Il fondo da 12 miliardi per il pagamento delle
                          vecchie fatture ai fornitori della Pubblica amministrazione sarà diviso in
                          due sezioni: 8 miliardi andranno a Regioni, Province e Comuni (6,5 miliardi
                          agli enti locali, il resto alle Regioni) e 4 alle Asl, per liquidare i debiti «certi,
                          liquidi ed esigibili» al 31 dicembre scorso. Il meccanismo, che replica lo
                          sblocca-debiti del 2013, punta a un doppio obiettivo. Fare in fretta, con la
                          firma della convenzione con Cassa depositi e prestiti entro 10 giorni dall'
                          entrata in vigore dell' ex decreto Aprile ora ribattezzato «Rilancio» che lo
                          conterrà; e cancellare intorno al 70% dei debiti commerciali scaduti nella
                          pubblica amministrazione territoriale, una montagna ancora imponente ma
                          già abbattuta dalle misure degli anni scorsi. Obiettivo imponente, che di
                          fatto lascerebbe fuori solo la quota più o meno fisiologica di Pa che non si
                          attivano perché in crisi più o meno profonda o per inerzia amministrativa. L'
                          impianto era in lavorazione da tempo al ministero dell' Economia. Ma la
                          crisi prodotta dall' emergenza sanitaria l' ha riportato in cima all' agenda
                          delle priorità governative mentre si studiano con difficoltà le strade per
                          garantire la liquidità alle imprese. In quest' ottica, liberare i pagamenti dovuti dalla Pubblica amministrazione, che già
                          sono costati al Paese una condanna Ue, torna utile per quella spinta alla liquidità delle aziende fin qui tentata con
                          successi alterni dal decreto del mese scorso; soprattutto per quelle imprese che paradossalmente si trovano a dover
                          ricorrere ai prestiti, garantiti o meno dallo Stato, mentre aspettano di vedersi pagati i beni e i servizi venduti alla Pa. Il
                          tutto mentre l' altro versante dei sostegni alle imprese, quello che passa dall' aiuto pubblico, arriva alla stretta finale
                          con la definizione da parte dell' Antitrust Ue delle nuove modifiche al Temporary Framework sugli aiuti di Stato. Ma
                          per tagliare il traguardo deve ancora chiudere il capitolo delle tensioni interne alla maggioranza soprattutto sul
                          secondo livello, quello che prevede ricapitalizzazioni pubbliche pari all' impegno messo dai soci privati. E che rimane
                          in ballottaggio con i tagli fiscali agli aumenti di capitale per venire incontro alle obiezioni con cui Italia Viva ha chiesto
                          di agire più sulle tasse che su un' azione della mano pubblica accompagnata da condizioni per trasformare in fondo
                          perduto l' aiuto statale. Il governo punta ancora a chiudere la partita entro il fine settimana, anche per evitare ritardi
                          ulteriori nel rifinanziamento di ammortizzatori sociali e sostegni al reddito. Ma le incognite sulla possibilità di
                          completare tutta la maximanovra in poche ore restano pesanti. Anche per lo sblocca-debiti il calendario disegnato
                          dalla norma preparata per il nuovo decreto è stretto,

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 33
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                          sabato 09 maggio 2020

                                                                                Il Sole 24 Ore
                                                                 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          ma impone in ogni caso qualche altra settimana di attesa per sviluppare la procedura. In dieci giorni il ministero
                          dell' Economia dovrà firmare la convenzione con Cdp, che farà da ente erogatore del fondo messo a disposizione
                          dal bilancio publico. Le amministrazioni territoriali, in base all' ultima versione del testo, avranno tempo dal 15 giugno
                          al 7 luglio per chiedere a Cdp l' anticipazione, che via Goito dovrà concedere entro il 24 luglio. A quel punto, l' ente
                          dovrà pagare. E, soprattutto, avrà 30 anni di tempo per restituire l' anticipazione. Questo è un altro degli snodi chiave
                          dell' operazione: perché negli ultimi due anni le leggi di bilancio avevano introdotto uno sblocca-debiti in versione
                          mini per gli enti locali, con l' obbligo però di restituire l' anticipazione entro l' anno per non incidere sul debito
                          pubblico. Ma questa tagliola aveva limitato a poche centinaia di milioni di euro le richieste. La strada seguita ora è
                          diversa: l' anticipazione non incide sull' indebitamento della Pa perché non aumenta la capacità di spesa degli enti,
                          che devono iscrivere in bilancio un fondo di copertura equivalente, e l' orizzonte di "ammortamento" può allungarsi.
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                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 34
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                          sabato 09 maggio 2020
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                                                                                     Italia Oggi
                                                                   Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Le proposte del ministero della giustizia per il decreto legge rilancio. Giro di vite sui reati

                          Garanzie Sace ai professionisti
                          Accesso ai fondi solo con una dichiarazione di atto notorio

                                                                                                                                   LUIGI CHIARELLO

                          Anche i professionisti che svolgono la propria attività in modo autonomo,
                          anche in forma associata, potranno accedere alle garanzie messe in campo
                          da Sace spa che, nelle intenzioni del governo, dovrebbero sbloccare credito
                          bancario per 200 mld di euro. Tutti coloro che faranno richiesta per questo
                          genere di finanziamenti, siano essi imprese o professionisti, dovranno
                          accompagnare la loro istanza con una dichiarazione sostitutiva dell' atto di
                          notorietà, in cui si dichiari la sussistenza di elementi rilevanti ai fini della
                          concessione del credito garantito dallo stato. Questa dichiarazione sarà
                          trasmessa dalla banca, sia alla Sace, sia alla Gdf. È solo una delle misure a
                          cui sta lavorando l' esecutivo in vista del varo del decreto legge per il rilancio
                          del Paese; la proposta, avanzata dal ministero della giustizia, fa parte di un
                          pacchetto di correzioni normative avanzate da via Arenula per facilitare l'
                          erogazione di prestiti alle imprese, dopo il varo del decreto legge liquidità (n.
                          23/2020). Si tratta, in sostanza, di interventi tesi a riformare anche il codice
                          penale, estendendo la portata di tre fattispecie di reato (truffa aggravata,
                          malversazione e indebita percezione di erogazioni a danno dello stato) alla
                          fruizione illecita di finanziamenti erogati da privati dietro garanzia rilasciata da enti pubblici. O anche dietro garanzia
                          rilasciata da soggetti privati, come Sace, a loro volta in mano allo stato. La garanzia Sace, va ricordato, è uno
                          strumento eccezionale attualmente riservato alle imprese, messo in campo dall' articolo 1 del decreto liquidità per i
                          prestiti di maggiori dimensioni: è figlio dell' emergenza Covid-19 e va ad affiancare le normali garanzie pubbliche sul
                          credito, rilasciate dal Fondo centrale di garanzia per le pmi, gestito dal MedioCredito Centrale. Questo secondo
                          binario di garanzia pubblica consente tre tipologie di ombrello: - copertura al 90% del finanziamento per le imprese
                          con numero di dipendenti inferiore a 5.000 e fatturato di gruppo fino a 1,5 mld; - copertura pari all' 80% del
                          finanziamento per le imprese con più di 5.000 dipendenti e fatturato tra 1,5 e 5 mld; - copertura del 70% del
                          finanziamento per le imprese con fatturato di gruppo oltre i 5 mld di euro. La dichiarazione sostitutiva. Titolare o
                          legale rappresentante dell' impresa che chiedono il finanziamento dovranno attestare, tra le altre cose, che: - l'
                          attività d' impresa è stata limitata o interrotta dall' emergenza Covid-19 e che prima sussisteva una situazione di
                          continuità aziendale; - i dati aziendali forniti su richiesta dell' intermediario sono veritieri e completi; - il finanziamento
                          coperto da garanzia è richiesto per sostenere costi del personale, investimenti o capitale circolante impiegati in
                          stabilimenti produttivi e attività imprenditoriali localizzati in Italia; - si è consapevoli che i finanziamenti saranno
                          accreditati solo su c/c dedicato, i cui dati vanno testé indicati.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 35
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