Comune di Russi venerdì, 24 gennaio 2020
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Comune di Russi venerdì, 24 gennaio 2020 Prime Pagine 24/01/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 4 Prima pagina del 24/01/2020 24/01/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 5 Prima pagina del 24/01/2020 Ambiente 24/01/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 43 MASSIMO PREVIATO 6 Prendono il via i lavori nella pineta ferita dalla tromba d' aria 24/01/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 57 8 «Al via i lavori di pulizia dopo la tromba marina: operazioni di rimozione degli alberi caduti» 23/01/2020 Ravenna Today 9 Al via i lavori in pineta dopo la tromba d' aria: obiettivo riaprirla entro marzo 23/01/2020 RavennaNotizie.it 11 Al via i lavori di pulizia della Pineta di Cervia dopo la tromba d' aria del 10 luglio 2019 Infrastrutture, viabilità, trasporti 23/01/2020 Ravenna24Ore.it 12 Russi: Un nuovo ponte fra San Pancrazio e Ragone. I lavori inzieranno ad Aprile Politica locale 23/01/2020 Ravenna24Ore.it 13 Russi: Domenica 26 gennaio si rinnovano i consigli di zona 23/01/2020 RavennaNotizie.it 14 Cinzia Pasi (M5S): "molte ombre sul funzionamento dell' inceneritore di Russi, sarò sentinella" sport 24/01/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 87 15 Nuovi arrivi al Godo Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 24/01/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 27 Marco MobiliGiovanni Parente 16 Milleproroghe, Isa corretti per i controlli sul 2018 24/01/2020 Italia Oggi Pagina 33 18 Le procedure già avviate per ora restano nel limbo
24/01/2020 Italia Oggi Pagina 33 VINCENZO GIANNOTTI 19 Niente danno erariale per incentivi tributari erogati fuori dal fondo 24/01/2020 Italia Oggi Pagina 33 PAGINA A CURA DI MATTEO BARBERO 21 Rebus assunzioni per i comuni 24/01/2020 Italia Oggi Pagina 34 PAGINA A CURA DI LUIGI OLIVERI 23 Graduatorie biennali per gli enti 24/01/2020 Italia Oggi Pagina 34 25 Per i comuni non virtuosi correzione conti annuale 24/01/2020 Italia Oggi Pagina 35 27 Offerte, si tira a sorte se il prezzo è identico 24/01/2020 Italia Oggi Pagina 35 29 Il subappalto non mette limiti all' avvalimento 24/01/2020 Italia Oggi Pagina 35 30 Appalti pubblici, mercato +22% 24/01/2020 Italia Oggi Pagina 36 32 Gli astenuti contano 24/01/2020 Italia Oggi Pagina 37 34 Minoranze, in G.U. i criteri di riparto dei fondi '20-'22 24/01/2020 Italia Oggi Pagina 37 35 Il Molise stanzia 2 milioni di euro per eventi culturali 24/01/2020 Italia Oggi Pagina 37 PAGINA A CURA DI MASSIMILIANO FINALI 36 Pioggia di fondi dalla Manovra 24/01/2020 Italia Oggi Pagina 38 MARIA ENRICA RUBINO 38 Baretta (Mef): una svolta il Green new deal 24/01/2020 Italia Oggi Pagina 38 40 Crescono i comuni in rete 24/01/2020 Italia Oggi Pagina 38 41 Il Fare gentile del governo locale
[ § 1 § ] venerdì 24 gennaio 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 4
[ § 2 § ] venerdì 24 gennaio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 5
[ § 1 5 3 1 8 9 9 4 § ] venerdì 24 gennaio 2020 Pagina 43 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Ambiente IL POLMONE VERDE VERSO LA RINASCITA Prendono il via i lavori nella pineta ferita dalla tromba d' aria Oltre 4mila pini furono rasi al suolo dalla tempesta L' intervento inizierà tra la zona dello stadio e le terme MASSIMO PREVIATO CERVIA Partono oggi i lavori di pulizia della pineta colpita dalla tromba d' aria il 10 luglio scorso che ha provocato la caduta di circa 4.000 pini. L' intervento L' uragano ha percorso il polmone verde da est a ovest, scavando un corridoio fra la vegetazione, nel quale ha fatto terra bruciata. La maggior parte dei tronchi e delle ceppaie sono ancora a terra ed è quindi urgente sgomberare tutto il materiale entro l' estate. «Esaurita la parte tecnica il progetto è stato approvato -annuncia il sindaco Massimo Medri - e finalmente iniziano i lavori nei tempi previsti. Al via quindi la prima fase per la rinascita della pineta». Gli step Grazie all' autorizzazione della Regione e con il parere favorevole del Parco del Delta del Po, è finita quindi la lunga attesa: i lavori (aggiudicati alla ditta Deltam biente di Ravenna) partiranno dalla zona compresa tra lo stadio e le terme e dureranno circa due mesi. Si svolgeranno sotto la supervisione dei tecnici comunali, che soprassiederanno anche alla cippatura del materiale. Giovedì, intanto, è in programma un incontro pubblico nella palazzina di piazza 25 aprile, al quale parteciperà lo stesso sindaco. Sarà presentato alla cittadinanza il progetto di esbosco e verranno illustrate le aree interessate e le modalità di intervento. Solo una piccola parte dei tronchi caduti verrà lasciata a terra, mentre la quasi totalità deve essere rimossa per impedire l' infestazione degli scolitidi (sottofamiglia di insetti che vivono nel legno degli alberi) o comunque l' insorgere di patologie che potrebbero diffondersi alle piante ancora inte gre. Inoltre vanno favoriti i processi naturali di rinnovazione da parte delle latifoglie autoctone ed eventualmente dei pini. Un pericolo da evitare è senz' altro la propagazione degli incendi, che potrebbero attecchire nella massa di legname ammalorato. Tutto il materiale verrà invece caricato sui camion, per raggiungere la centrale a biomasse di Russi. Le attività di rimozione proseguiranno poi nelle zone di via Jelenia Gora e della VII traversa, con la progressiva interdizione al pubblico delle stesse, per problemi di sicurezza. Il cammino dell' operazione repulisti potrà essere seguito grazie ai cartelli posizionati nei principali accessi alla pineta e nelle aree maggiormente frequentate di Milano Marittima, che riportano la planimetria del cantiere e la descrizione dei lavori. Ma anche sul sito web del Comune si potranno trarre utili indicazioni sull' andamento dei lavori. Per chi poivolesse seguirli da vicino, verranno organizzati alcuni eventi dimostrativi. L' auspicio, se le condizioni meteorologiche lo permetteranno, è quello di riuscire a completare le operazioni principali di pulizia entro la fine di marzo, garantendo la sostenibilità degli habitat e Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 6
[ § 1 5 3 1 8 9 9 4 § ] venerdì 24 gennaio 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Ambiente le nidificazioni primaverili. Cittadini e turisti potranno così fruire nuovamente dei percorsi interni alla pineta, molto frequentati per chi passeggia e va in bicicletta. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 7
[ § 1 5 3 1 8 9 8 9 § ] venerdì 24 gennaio 2020 Pagina 57 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Ambiente Pineta «Al via i lavori di pulizia dopo la tromba marina: operazioni di rimozione degli alberi caduti» Medri: «Si partirà da zona stadio e terme. Le operazioni dureranno circa due mesi» A poco più di sei mesi dalla terribile giornata in cui una tromba marina si è abbattuta su un' ampia porzione di pineta di Milano Marittima, oggi è il giorno in cui inizia ufficialmente la fase di ricostruzione e rinnovo. «Si è esaurita la parte tecnica, il progetto è stato approvato, finalmente iniziano i lavori nei tempi previsti. Al via la prima fase per la rinascita della pineta», ha dichiarato il sindaco Massimo Medri. Non si registrò nessuna vittima, quella mattina, mentre migliaia di pini cadevano compromettendo per sempre una parte del polmone verde cervese. Immediatamente, come per legge del contrappasso, si faceva strada l' idea di creare proprio lì il 'Parco Urbano' che pare un progetto in via di concretizzazione grazie al bando in uscita entro il mese di gennaio. Proprio oggi, inizia il percorso di riqualificazione della pineta con l' avvio dei lavori di pulizia della porzione di pineta colpita dall' evento estivo, grazie all' autorizzazione della regione Emilia Romagna e con il parere favorevole dell' ente di gestione del Delta del Po, della durata di circa due mesi. I lavori, aggiudicati alla ditta Deltambiente di Ravenna, partiranno dalla zona compresa tra lo Stadio e le Terme, dove si svolgeranno le operazioni di esbosco, con la supervisione dei tecnici comunali, che prevedono gli abbattimenti della quasi totalità degli alberi a terra o stroncati, l' estrazione delle ceppaie e la cippatura del materiale. La rimozione della quasi totalità della massa a terra (verrà rilasciata in tutte le aree colpite una quota di tronchi a terra) si rende necessaria sia per impedire l' infestazione di scolitidi o patologie che potrebbero diffondersi ai popolamenti ancora integri, sia per favorire i processi naturali di rinnovazione da parte delle latifoglie autoctone ed una eventuale rinnovazione dei pini, sia per impedire la propagazione degli incendi boschivi. Il materiale così sminuzzato verrà giornalmente caricato su camion, che usciranno dalla pineta per raggiungere la centrale a biomasse di Russi di Ravenna. Successivamente, le attività di rimozione proseguiranno poi nella zona di Via Jelenia Gora e della VII° traversa e le aree, per questioni di sicurezza, saranno progressivamente interdette all' accesso, fino al completamento degli interventi di esbosco e della sistemazione finale dei sentieri in ogni area di intervento. È in programma anche una campagna informativa per cittadini e residenti i quali, trami te cartelli illustrativi, riporteranno la planimetria dell' area di intervento e la descrizione dei lavori anche grazie a un QR-code. Condizioni meteo permettendo, da cronoprogramma le operazioni principali di pulizia finiranno entro la fine di marzo con l' obiettivo di garantire la sostenibilità degli habitat e le nidificazioni primaverili, nonché permettere la frequentazione da parte di turisti e cittadini. Ilaria Bedeschi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 8
[ § 1 5 3 1 8 9 9 1 § ] giovedì 23 gennaio 2020 Ravenna Today Ambiente Al via i lavori in pineta dopo la tromba d' aria: obiettivo riaprirla entro marzo I lavoratori prevedono gli abbattimenti della quasi totalità degli alberi a terra o stroncati, l' estrazione delle ceppaie e la cippatura del materiale 1 Travolto da un' auto mentre va a scuola in bici: 13enne in ospedale 2 Una giovane vita spezzata troppo presto: tanta commozione ai funerali di Lorenzo Forte 3 Il Comune assume 43 persone a tempo indeterminato: un corso per prepararsi al concorso 4 Un gesto che scalda il cuore: nasce il 'Muro della gentilezza' per donare vestiti e coperte ai meno fortunati Video del giorno Il tuo browser non può riprodurre il video. Spot Il video non può essere riprodotto: riprova più tardi. Caricamento in corso . . . Caricamento dello spot . . . Devi attivare javascript per riprodurre il video. Al via i lavori nella pineta dopo il fortunale che l' ha devastata il 10 luglio 2019. Grazie all' autorizzazione della Regione Emilia Romagna e con il parere favorevole dell' Ente di Gestione del Delta del Po, partiranno venerdì 24 gennaio le operazioni di rimozione degli alberi caduti, che dureranno circa due mesi. I lavori, aggiudicati alla ditta Deltambiente soc. coop. agr. di Ravenna, partiranno dalla zona compresa tra lo stadio e le terme, dove si svolgeranno le operazioni di esbosco, con la supervisione dei tecnici comunali, che prevedono gli abbattimenti della quasi totalità degli alberi a terra o stroncati, l' estrazione delle ceppaie e la cippatura del materiale. Giovedì 30 gennaio alle 17, nella sala al piano terra della palazzina degli uffici tecnici in piazza 25 aprile a Cervia, si terrà un incontro pubblico con i progettisti e i tecnici comunali, al quale interverrà anche il sindaco Massimo Medri, allo scopo di presentare alla cittadinanza il progetto di esbosco, le aree e le modalità di intervento. La rimozione della quasi totalità della massa a terra (verrà rilasciata in tutte le aree colpite una quota di tronchi a terra) si rende necessaria sia per impedire l' infestazione di scolitidi o patologie che potrebbero diffondersi ai popolamenti ancora integri, sia per favorire i processi naturali di rinnovazione da parte delle latifoglie autoctone e una eventuale rinnovazione dei pini, sia per impedire la propagazione degli incendi boschivi. Il materiale così sminuzzato verrà giornalmente caricato su camion, che usciranno dalla Pineta per raggiungere la centrale a biomasse di Russi di Ravenna. Le attività di rimozione proseguiranno poi nella zona di Via Jelenia Gora e della VII traversa. Per problemi di sicurezza le aree verranno progressivamente interdette all' accesso, fino al completamento degli interventi di esbosco e della sistemazione finale dei sentieri in ogni area di intervento. Per potere seguire passo dopo passo le operazioni verrà adottato un Piano di comunicazione, che prevede l' installazione di cartelli illustrativi da posizionare nei principali accessi alla pineta e nelle aree maggiormente frequentate di Milano Marittima riportanti la planimetria dell' area di intervento e la descrizione dei lavori. Successivamente verranno organizzati anche alcuni eventi dimostrativi da realizzare nel corso dell' esecuzione dei lavori per osservare le Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 9
[ § 1 5 3 1 8 9 9 1 § ] giovedì 23 gennaio 2020 Ravenna Today Ambiente aree e i cantieri di lavoro in condizioni di assoluta sicurezza. L' auspicio, se le condizioni meteorologiche lo permetteranno, è quello di riuscire a completare le operazioni principali di pulizia entro la fine di marzo, garantendo la sostenibilità degli habitat e le nidificazioni primaverili e consentendo alla cittadinanza e ai turisti di fruire nuovamente dei percorsi interni alla pineta. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 10
[ § 1 5 3 1 8 9 9 0 § ] giovedì 23 gennaio 2020 RavennaNotizie.it Ambiente Al via i lavori di pulizia della Pineta di Cervia dopo la tromba d' aria del 10 luglio 2019 Grazie all' autorizzazione della Regione Emilia Romagna e con il parere favorevole dell' Ente di Gestione del Delta del Po, partiranno domani venerdì 24 gennaio le operazioni di rimozione degli alberi caduti nella pineta di Cervia, dopo la tromba d' aria di luglio 2019. I lavori dureranno circa due mesi. Aggiudicati alla ditta Deltambiente soc. coop. agr. di Ravenna, partiranno dalla zona compresa tra lo stadio e le terme, dove si svolgeranno le operazioni di esbosco, con la supervisione dei tecnici comunali, che prevedono gli abbattimenti della quasi totalità degli alberi a terra o stroncati, l' estrazione delle ceppaie e la cippatura del materiale. Giovedì 30 gennaio alle 17 nella sala piano terra palazzina uffici tecnici in piazza XXV Aprile 11 a Cervia si terrà un incontro pubblico coi progettisti ed i tecnici comunali, al quale interverrà anche il Sindaco Medri, allo scopo di presentare alla cittadinanza il progetto di esbosco, le aree e le modalità di intervento. La rimozione della quasi totalità della massa a terra (verrà rilasciata in tutte le aree colpite una quota di tronchi a terra) si rende necessaria sia per impedire l' infestazione di scolitidi o patologie che potrebbero diffondersi ai popolamenti ancora integri, sia per favorire i processi naturali di rinnovazione da parte delle latifoglie autoctone ed una eventuale rinnovazione dei pini, sia per impedire la propagazione degli incendi boschivi. Il materiale così sminuzzato verrà giornalmente caricato su camion, che usciranno dalla Pineta per raggiungere la centrale a biomasse di Russi di Ravenna. Le attività di rimozione proseguiranno poi nella zona di Via Jelenia Gora e della VII traversa. Per problemi di sicurezza le aree verranno progressivamente interdette all' accesso, fino al completamento degli interventi di esbosco e della sistemazione finale dei sentieri in ogni area di intervento. Per potere seguire passo dopo passo le operazioni, verrà adottato un Piano di comunicazione, che prevede l' installazione di cartelli illustrativi da posizionare nei principali accessi alla pineta e nelle aree maggiormente frequentate di M. Marittima riportanti la planimetria dell' area di intervento e la descrizione dei lavori. Dai cartelli ci si potrà collegare attraverso il QR-code alla pagina sul sito web del Comune di Cervia ( www.comunecervia.it ), in fase di predisposizione, che verrà periodicamente aggiornata con l' andamento dei lavori. Successivamente verranno organizzati anche alcuni eventi dimostrativi da realizzare nel corso dell' esecuzione dei lavori per osservare le aree ed i cantieri di lavoro in condizioni di assoluta sicurezza. L' auspicio, se le condizioni meteorologiche lo permetteranno, è quello di riuscire a completare le operazioni principali di pulizia entro la fine di marzo, garantendo la sostenibilità degli habitat e le nidificazioni primaverili e consentendo alla cittadinanza e ai turisti di fruire nuovamente dei percorsi interni alla pineta. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 11
[ § 1 5 3 1 8 9 9 6 § ] giovedì 23 gennaio 2020 Ravenna24Ore.it Infrastrutture, viabilità, trasporti Russi: Un nuovo ponte fra San Pancrazio e Ragone. I lavori inzieranno ad Aprile Il progetto prevede la demolizione del ponte che sarà sostituito da una struttura più leggera. Traffico interrotto per circa tre mesi Il ponte che separa i comuni di Russi e Ravenna, nello specifico le località di San Pancrazio e Ragone sarà sostituito da una struttura più leggera. Il progetto definitivo ed esecutivo approvato dalla provincia, prevede una durata lavori di circa 90 giorni per un investimento di poco più di 1 milione di euro . I lavori dovrebbero iniziare ad Aprile , a seconda della velocità della gara di appalto (potrebbero quindi slittare più avanti), prevedono la demolizione dell' impalcato che sarà sostituito con una struttura più leggera e moderna. I pilastri del ponte sono stati giudicati in ottimo stato e non necessitano di essere sostituiti, quindi i lavori interesseranno solamente la superficie che divide i due argini fra le due località. Si preannunciano quindi giorni di disagio per i residenti di San Pancrazio, che saranno costretti ad allungare l' itinerario per ragigungere la statale di collegamento fra Ravenna e Forlì. Disagi anche per gli abitanti di Ragone che dovranno raggiungere Russi. La lunghezza del ponte che sarà sostituito è di 65 metri. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 12
[ § 1 5 3 1 8 9 9 5 § ] giovedì 23 gennaio 2020 Ravenna24Ore.it Politica locale Russi: Domenica 26 gennaio si rinnovano i consigli di zona Alle urne per eleggere anche i componenti dei consigli di San Pancrazio, Godo e Cortina, Pezzolo Chiesuola e Prada Domenica 26 gennaio in concomitanza con le elezioni regionali, dalle ore 7 alle 23 si voterà anche per il rinnovo dei consigli di zona del comune di Russi . I consigli di zona si configurano come forma di democrazia partecipativa basata sul coinvolgimento attivo della pubblica amministrazione e della comunità locale, per affrontare tutti gli eventuali problemi del territorio e collaborare per la definizione e realizzazione dei progetti. I consigli sono suddivisi in tre aree: Consiglio di Godo - Cortina, consiglio di San Pancrazio, consiglio di Pezzolo - Chiesuola - Prada . Possono votare tutti i residenti nella zona di pertinenza, italiani e stranieri, che abbiano compiuto 16 anni alla data del 26/01/2020 e che risultino iscritti nell' anagrafe della popolazione entro 60 giorni antecedenti la data delle elezioni. Gli elettori che intendono esprimersi per il proprio consiglio di zona, troveranno presso il proprio seggio elettorale le indicazioni e una sala attigua dove votare . Nel consiglio di Godo e Cortina saranno eletti 5 membri fra i seguenti candidati: Calderoni Sante, Carta Matteo, Cellarosi Susanna, El Filali Mohamed, Errani Erio Franco, Garroni Roberto, Monti Marino, Salvatori Alessandro, Solleciti Massimo. Nel consiglio di San Pancrazio saranno eletti 5 membri fra i seguenti candidati: Argelli Aldo, Casadio Matteo, Casadio Nicholas, Pagliaricci Marika, Villa Davide Eros Charsy, Zama Maria Grazia. Nel consiglio di Pezzolo - Chiesuola - Prada saranno eletti 3 membri fra i seguenti candidati: Benazzi Grazia, Bentini Piergiorgio, Bettini Vincenzo Maria, Montanari Giuseppe, Nannini Valentina, Padovani Cristian, Ricci Mauro. Ai fini della validità del voto gli elettori dovranno presentarsi muniti di documento d' identità. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 13
[ § 1 5 3 1 8 9 9 2 § ] giovedì 23 gennaio 2020 RavennaNotizie.it Politica locale Cinzia Pasi (M5S): "molte ombre sul funzionamento dell' inceneritore di Russi, sarò sentinella" Cinzia Pasi candidata Cinque Stelle a Ravenna afferma che 'ancora tante perplessità e misteri avvolgono la vicenda della riconversione ex Eridania in inceneritore di biomasse. Qualche mese fa abbiamo assistito ad abbondanti emissioni di fumo che fuoriusciva dalla ciminiera e dagli altri punti e ci siamo chiesti se l' impianto fosse o meno in funzione. Nella prima intervista del 2020 la Sindaca di Russi dichiarava alla stampa che l' impianto stava funzionando a 'pieno regime'. Se la centrale fosse veramente attiva avrebbero dovuto essere rigorosamente osservate le prescrizioni contenute nella convenzione sottoscritta con il Comune, dove PowerCrop si impegnava a fornire gratuitamente al Comune di Russi e ad installare, nel mese successivo all' ottenimento della Autorizzazione alla costruzione e gestione del Polo, un monitor interattivo nel luogo indicato dal Comune di Russi, che in fase di esercizio del Polo sarà collegato direttamente con la Centrale, per fornire l' aggiornamento dei dati, attinenti al Piano di Monitoraggio previsto dall' AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale), relativi alle emissioni. Dove è stato posizionato il terminale per il Monitoraggio in Continuo delle Emissioni? Dove sono i dati degli inquinanti? Oltretutto se la centrale fosse attiva, come viene trasportata l' energia prodotta, considerando che la stazione di smistamento di Terna di Via degli Angeli, progettata ad hoc ed asservita all' impianto, pare non essere ancora ultimata?' 'Qui entrano in ballo anche i milioni di euro di incentivi (soldi dei cittadini) previsti dal Decreto sulle Rinnovabili del 23 giugno 2016. - insiste Pasi - Tale norma ne garantisce il mantenimento al massimo livello agli 'impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili, inseriti nel progetto di riconversione del settore bieticolo saccarifero [..] già autorizzati e la cui costruzione risulti ultimata entro il 31.12.2018' A tal proposito va segnalato che PowerCrop, pur avendo presentato una dichiarazione di fine lavori a dicembre 2018, continua a produrre documenti relativi alla pratica progettuale, anche a seguito di recenti richieste di integrazioni da parte Da varie Amministrazioni e che ha depositato la comunicazione di Conformità Edilizia e Agibilità (CEA) solo a novembre 2019! In questa situazione l' unica cosa che appare chiara è la poca trasparenza dell' Amministrazione comunale e la mancanza di dialogo con i cittadini riguardo una vicenda sulla quale si cerca di 'svicolare'. Il mio impegno in Regione sarà quello di vigilare come #lesentinelleutili su questa intricata vicenda e fare sì che sia tutelata in primis la salute e che non vi siano sprechi di denaro pubblico' conclude la candidata Cinque Stelle. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 14
[ § 1 5 3 1 8 9 9 3 § ] venerdì 24 gennaio 2020 Pagina 87 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) sport Baseball serie A1 Si sta definendo il roster della squadra Nuovi arrivi al Godo Il Godo baseball è impegnato ad allestire il roster per il campionato 2020 e nel frattempo la Federazione ha diramato i calendari dell' A1 che inizierà il 4 aprile: i Cavalieri debutteranno sul Titano contro San Marino e il weekend successivo ospiteranno al 'Casadio' il Parma. Inizio quindi in salita, contro due forti squadre. Sul fronte 'mercato', dopo i ritorni di Tanesini esterno centro (da Firenze, A2) e Sabbatani ricevitore (Castenaso, A1) il Godo ha messo a segno un' importante colpo ingaggiando il lanciatore mancino Paolo Brezzo, 25enne di Sanremo al debutto in A1, nell' ultima stagione a Bollate in A2. Per Eugenio Monari (esterno, prima base) cartellino Fortitudo il rinnovo del prestito dovrebbe essere una formalità. Nicolò Loardi (ultima stagione a Castenaso con una media battuta 354 di tutto rispetto) sta valutando varie proposte, con Godo in pole position: sarebbe un ritorno, perchè giocò a Godo alcune stagioni fa come lanciatore, ora il suo ruolo è cambiato e andrebbe a potenziare il reparto offensivo. Godo poi attende una risposta dalla Fortitudo per il lanciatore Luca Bortolotti, classe '95 ultima stagione al Long Bridge in A2. Per quanto riguarda il lanciatore straniero, abbandonata la pista cubana si valuta il mercato venezuelano e anche la possibilità di tesserarne due. In tal modo il Godo esaurirebbe i visti per gli stranieri essendo Manuel Evangelista (catcher, battitore designato) da alcune stagioni in forza al Godo, sposato però con una italiana e in attesa della cittadinanza. Completano il roster i lanciatori Matteo Galeotti, Gabriele Piumatti, Alex e Mirco Sabbadini; gli interni Gelli (1ª base), Bucchi (2ª base), Luca Servidei (interbase), il fratello Marco (3ª base), Samuele Galli (utility in grado di salire sul monte); gli esterni Giacomo e Davide Meriggi, Simone Melandri e Nicolò Minghelli. Mario Silvestri. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 15
[ § 1 5 3 1 9 0 0 4 § ] venerdì 24 gennaio 2020 Pagina 27 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali EMENDAMENTIINARRIVO Milleproroghe, Isa corretti per i controlli sul 2018 Il Governo accoglie le richieste di autonomi e professionisti I Comuni manterranno l' ex maggiorazione Tasi già adottata in passato Marco MobiliGiovanni Parente Roma Professionisti e autonomi sui nuovi Isa alla fine potrebbero vincere la battaglia con l' amministrazione finanziaria. Dopo un lungo confronto, tavoli tecnici e proteste in strada davanti alla sede del ministero dell' Economia, per chiedere il rinvio di un anno dell' applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa), il Governo è pronto con un emendamento al decreto Milleproroghe ad accogliere le richieste di commercialisti, avvocati, consulenti del lavoro, artigiani e commercianti. Il correttivo al "proroga termini", ora in discussione nelle commissioni Bilancio e Affari Costituzionali della Camera, è stato messo a punto direttamente dal ministero dell' Economia e dall' agenzia delle Entrate. Per il via libera bisognerà attendere comunque la prossima settimana, quando l' esame del decreto legge delle due commissioni entrerà nel vivo. Ma cosa prevede in sintesi la modifica alla disciplina delle nuove pagelle fiscali? L' agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza, nel definire le strategie di controllo per l' anno d' imposta 2018 (primo esercizio di applicazione) dovranno tener conto anche ai livelli di affidabilità attribuiti a lavoratori autonomi, professionisti e imprenditori dall' applicazione degli Isa che saranno elaborati quest' anno per l' anno d' imposta 2019. Una sterilizzazione di fatto dei primi indici sintetici di affidabilità arrivati in ritardo rispetto agli adempimenti dichiarativi e di versamento dei 3,5 milioni di contribuenti interessati. Oltre a un' applicazione soft dei controlli, l' emendamento del Mef precisa che gli uffici del Fisco che gli esiti degli Isa per l' anno d' imposta 2018 dovranno essere utilizzati per l' attività di compliance con l' invio delle lettere per consentire ai contribuenti in contraddittorio di poter illustrare le anomalie riscontrate. Senza troppi dettagli, poi, il correttivo consente all' amministrazione finanziaria di acquisire ulteriori dati ed elementi utili per migliorare ed evolvere la metodologia di controllo con le pagelle fiscali. Con il Milleproroghe novità in arrivo anche sul fronte della fatturazione elettronica e in particolare sui termini di versamento dell' imposta di bollo sulle e-fatture. Intervenendo direttamente sul decreto fiscale collegato alla manovra approvato nel dicembre scorso, si prevede che nel caso in cui l' ammontare dell' imposta dovuta per le fatture elettroniche emesse nel primo trimestre solare dell' anno sia inferiore a 250 euro, le partite Iva interessate potranno versare l' importo entro i termini di pagamento dell' imposta dovuta sulle fatture emesse nel secondo trimestre. Se poi le somme da pagare al Fisco comprensive Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 16
[ § 1 5 3 1 9 0 0 4 § ] venerdì 24 gennaio 2020 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali dell' imposta restano sotto i 250 euro, i contribuenti saranno chiamati alla cassa nei termini di pagamento del terzo trimestre. Correzioni in corsa anche sull' unificazione di Imu e Tasi e sul canone unico destinato a sostituire le imposte e i tributi locali sull' occupazione di aree pubbliche, la pubblicità e altro. Sulla nuova tassa unica sugli immobili, l' emendamento del Mef consente ai Comuni che già applicavano la maggiorazione fino allo 0,8 per mille su abitazioni principali di lusso, fabbricati merce, i capannoni delle imprese (immobili strumentali classe D) di continuare a mantenere quella adottata precedentemente. In questo modo, secondo i tecnici del ministero dell' Economia e e delle Finanze, si scongiurerebbe una perdita di gettito nelle casse comunali. Sul canone unico arriva la precisazione espressa del Governo che la novità entrerà in vigore solo dall' anno 2021. Mentre per l' anno in corso si continueranno ad applicare i tributi comunali relativi a pubblicità, pubbliche affissioni e occupazioni di spazi e aree pubbliche. Nessuna tassa sull' ombra all' orizzonte. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 17
[ § 1 5 3 1 9 0 0 9 § ] venerdì 24 gennaio 2020 Pagina 33 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Le procedure già avviate per ora restano nel limbo Le procedure di reclutamento già avviate restano nel limbo. L' attesa pubblicazione del nuovo decreto, che in teoria avrebbe dovuto applicarsi dal 1° gennaio 2020, ma che non ha trovato posto in tempo utile in Gazzetta Ufficiale, aggiunge ulteriori incognite a quelle derivanti dai suoi contenuti. La domanda più frequente è se le procedure assunzionali avviate nelle more dell' entrata in vigore della nuova disciplina possano essere portate a compimento anche se non più compatibili con i nuovi vincoli. E, in caso di risposta affermativa, se a tal fine sia sufficiente averle avviate o invece sia necessario averle concluse. La questione potrebbe interessare anche gli enti virtuosi che avessero programmato assunzioni in misura tale da sforare la soglia minima del rapporto spese di personale/entrate correnti, mentre paradossalmente gli enti che si collocano al di sopra della soglia massima potrebbero procedere alla sola condizione di dimostrare il rientro al di sotto di tale valore entro il (lontano) 2025. I più malcapitati sono gli enti mediani, per i quali surrettiziamente viene introdotto il divieto di incrementare la spesa rispetto all' ultimo rendiconto. In tal caso, si ritiene che solo le assunzioni già perfezionate prima della pubblicazione del dm si sottrarranno alla tagliola. La nuova disciplina, inoltre, imporrà di rivalutare l' impatto della mobilità fra enti entrambi soggetti a limiti assunzionali (il caso più frequente): finora, chi cedeva il dipendente non poteva registrare una cessazione e chi lo acquisiva non consumava capacità assunzionale. Con il dm il quadro cambierà, perché nel primo caso si avrà comunque una riduzione di spesa (con impatti diversi in base alla situazione di partenza dell' ente), nel secondo una sua lievitazione. Tutta avvolta nel mistero, infine, è la questione della rimodulazione dei fondi per il salario accessorio, su cui il decreto tace. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 18
[ § 1 5 3 1 9 0 0 5 § ] venerdì 24 gennaio 2020 Pagina 33 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Niente danno erariale per incentivi tributari erogati fuori dal fondo VINCENZO GIANNOTTI L' erogazione al dipendente degli incentivi tributari (all' epoca incassi da recupero Ici), in presenza di un regolamento che attribuisce al personale dell' ufficio tributi una quota parte della percentuale del tributo riscosso e dei maggiori incassi derivanti da accertamenti in rettifica e favorevole esito di cause tributarie, va considerato non produttivo di danno erariale anche se le somme corrisposte non siano state correttamente inserite nel fondo delle risorse decentrate. Sono le conclusioni della Corte dei conti, sezione giurisdizionale regionale per la Puglia, contenute nella sentenza n.8/2020. La vicenda. A seguito di una serie di irregolarità riscontrate nel pagamento di retribuzioni ed indennità varie ad un titolare di posizione organizzativa in convenzione tra due comuni, il pm contabile ha considerato indebiti gli incentivi tributari autoliquidatisi dal responsabile dei tributi, a seguito della verifica dei maggiori incassi avvenuti in diversi anni. A dire della procura la liquidazione è avvenuta, da parte del responsabile, in aperto conflitto di interessi, per aver maggiorato la sua retribuzione nonostante fosse già titolare della retribuzione di posizione e di risultato quale responsabile del servizio. A confutazione della tesi della procura il responsabile finanziario ha depositato una serie di atti e precisamente, un regolamento Ici approvato dalla giunta comunale, nonché specifiche deliberazioni, sempre dell' Organo esecutivo, che attribuivano al personale dell' ufficio tributi una quota parte della percentuale del tributo riscosso (3%) e dei maggiori incassi derivanti da accertamenti in rettifica e favorevole esito di cause tributarie (5%), nonché una delibera, sempre della giunta Comunale, con la quale è stata fissata una specifica indennità annuale per il recupero Ici (e Tarsu) successivamente modificata in aumento in ragione dei sempre maggiori incassi. Infatti, negli atti dell' Organo esecutivo, è stata rinvenuta una deliberazione nella quale, pur aumentando l' indennità al responsabile dei tributi, si certificava anche un cospicuo aumento degli incassi, riconducendo l' indennità allo 0,71% dei maggiori incassi certificati, importo di gran lunga inferiore alle percentuali stabilite dal regolamento dell' ente sul recupero del tributo. Le conclusioni del Collegio contabile. I giudici contabili pugliesi, sulla base della documentazione depositata, hanno sostenuto, diversamente da quanto evidenziato dalla procura, che nel caso di specie esistesse una base giuridica e amministrativa per procedere alla liquidazione di tale indennità, in aggiunta a quella di posizione e risultato, ben potendo la stessa cumularsi con il trattamento accessorio della retribuzione di risultato (tra le tante orientamento applicativo Aran-Ral n. 1117), a titolo di incentivo ex art. 59, dlgs. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 19
[ § 1 5 3 1 9 0 0 5 § ] venerdì 24 gennaio 2020 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali n. 446/97. Inoltre, pur constatando che gli importi liquidati fossero al di fuori del fondo delle risorse decentrate (contrariamente a quanto stabilito dalla sezione autonomie che ha considerato gli incentivi sul recupero Ici all' interno del fondo) tuttavia, secondo il Collegio contabile, non è possibile concretamente evidenziare un danno ingiusto da risarcirsi. Infatti, dal raffronto tra le indennità ricevute negli anni (periodo 2007-2014) e il calcolo degli incentivi che avrebbero dovuto essere versati, secondo le percentuali stabilite ex ante dall' organo esecutivo, le indennità complessive ricevute dal responsabile sono state in ogni caso inferiori. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 20
[ § 1 5 3 1 9 0 0 8 § ] venerdì 24 gennaio 2020 Pagina 33 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Il decreto non è ancora andato in Gazzetta. E intanto fioccano i dubbi dei sindaci Rebus assunzioni per i comuni Tempi e modalità di attuazione confondono gli enti PAGINA A CURA DI MATTEO BARBERO Comuni, rebus assunzioni. I tempi lunghi di pubblicazione ed i contenuti del decreto attuativo dell' art. 33 del dl 34/2019 stanno complicando le vita degli enti, che quasi sempre si trovano costretti a rivedere la programmazione del personale senza riferimenti precisi a cui attenersi. La norma in realtà nasce con un obiettivo pienamente condivisibile, ossia quello di sganciare i nuovi reclutamenti dalle cessazioni, misurando l' ampiezza del turnover in base al peso della spesa per il pagamento degli stipendi sulle entrate correnti. In pratica, chi spende meno per gli stipendi dovrebbe poter assumere di più, ma ciò non sempre accade. Nel dettaglio, le amministrazioni nelle quali l' indicatore si colloca al di sotto della soglia minima fissata dal provvedimento potranno effettuare assunzioni a tempo indeterminato in misura superiore alla propria capacità assunzionale. Ma esse dovranno rispettare comunque due paletti: la spesa complessiva, da un lato, non potrà superare la medesima soglia, dall' altro non potrà registrare un incremento annuo superiore alle percentuali individuate dal decreto. Il primo limite, per di più, si applica anche all' utilizzo dei c.d. resti, con l' effetto paradossale, in diversi casi, di ridurre (anziché incrementare) gli spazi assunzionali Per contro, le amministrazioni nelle quali tale rapporto si colloca al di sotto della soglia massima fissata dal provvedimento dovranno adottare un piano che consenta loro di rientrare nel 2025 entro i parametri fissati dal provvedimento medesimo. Infine, le amministrazioni comunali che presentano un rapporto intermedio fra i due valori soglia dovranno restare nel tetto delle capacità assunzionali, ma non sono obbligati ad adottare un piano di rientro. Per gli enti virtuosi è detto chiaramente che la maggiore spesa derivante dalle assunzioni disposte in base al decreto non rileva ai fini della verifica dei limiti di cui ai commi 557 e 562 della legge n.296/2006, che quindi rimangono vigenti: ne deriva che, in sede di verifica, occorrerà depurare la spesa di tale quota. Per gli enti sopra soglia massima, invece, si tratta di definire un «percorso di graduale riduzione annuale» del rapporto «anche applicando un turnover inferiore al 100%» e solo dal 2025 scatterebbe, in caso di mancato conseguimento del target, la limitazione del turnover al 30%. Nulla si dice sul come debba essere strutturato il «percorso graduale», per cui riteniamo sia necessaria almeno una delibera di Giunta con parere dell' organo di revisione. In ogni caso, sembra di capire che, in tali casi, la disciplina di riferimento sia ancora quella «vecchia» basata sulle cessazioni. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 21
[ § 1 5 3 1 9 0 0 8 § ] venerdì 24 gennaio 2020 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Idem per il caso, ancora più indefinito, degli enti mediani, ossia di quelli che si trovano a metà fra il valore minimo e quello massimo. Per essi, il decreto si limita a precisare che non si può incrementare la spesa di personale rispetto all' ultimo rendiconto approvato. Il che pare introdurre per tali enti un doppio limite: da un lato, quello fisso ex commi 557 e 562 della legge n.296/2006, dall' altro quello «mobile» dell' ultimo rendiconto. Limiti, per di più, diversi, in quanto il primo da verificare su un aggregato più limitato rispetto a quello rilevante per il secondo. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 22
[ § 1 5 3 1 9 0 0 1 § ] venerdì 24 gennaio 2020 Pagina 34 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Non regge la tesi secondo cui il termine triennale resta in vita grazie a una norma del Tuel Graduatorie biennali per gli enti Durata ridotta anche per quelle delle autonomie locali PAGINA A CURA DI LUIGI OLIVERI Anche per le amministrazioni locali le graduatorie avranno efficacia per soli due anni e non più per tre anni. L' articolo 1, comma 149, della legge 160/2019 ha modificato il testo dell' articolo 35, comma 5-ter, del dlgs 165/2001, riducendo la durata di efficacia a due anni dai precedenti tre. Molti interpreti ed operatori si stanno chiedendo se questo termine abbreviato si applichi anche agli enti locali, stante la previsione dell' articolo 91, comma 4, del dlgs 267/2000, ai sensi del quale «per gli enti locali le graduatorie concorsuali rimangono efficaci per un termine di tre anni dalla data di pubblicazione per l' eventuale copertura dei posti che si venissero a rendere successivamente vacanti e disponibili, fatta eccezione per i posti istituiti o trasformati successivamente all' indizione del concorso medesimo». Si potrebbe sostenere la prevalenza di questo termine maggiormente lungo, ai sensi della cosiddetta «clausola di rafforzamento» contenuta nell' articolo 1, comma 4, del dlgs 267/2000, il quale dispone che «ai sensi dell' articolo 128 della Costituzione le leggi della Repubblica non possono introdurre deroghe al presente testo unico se non mediante espressa modificazione delle sue disposizioni». Tale conclusione, tuttavia, è da respingere. Al di là dell' osservazione che in un ordinamento nel quale è la Costituzione a disciplinare le fonti e non esiste nessuna categoria di legge rafforzata rispetto ad altre (solo in alcuni casi il rafforzamento deriva da una particolare procedura di votazione), è decisivo un argomento incontrovertibile: l' articolo 128 della Costituzione, sul quale si fonda l' articolo 1, comma 4, del Tuel, è abrogato da anni. Mancando, quindi, la fonte costituzionale sulla quale si appoggiava la, comunque insostenibile, clausola di rafforzamento, essa non ha alcun modo di operare. Fino al 31.12.2019 il termine triennale per gli enti locali si è sempre applicato, per ragioni specifiche. Fino alla legge 244/2007 era stato l' articolo 15 del dpr 487/1994 a stabilire per le amministrazioni statali una durata di efficacia delle graduatorie di 18 mesi. È evidente che tale termine fissato da una norma regolamentare non fosse applicabile all' ordinamento locale, disciplinato da una fonte di rango legislativo che prevedeva una durata di tre anni. Poi, la legge 244/2007 ha introdotto nell' articolo 35 del dlgs 165/2001 il comma 5-ter, allineando la durata dell' efficacia delle graduatorie delle amministrazioni ad un triennio. A partire dal 2020 si torna ad una differente disciplina: due anni di efficacia nell' articolo 35, comma 5-ter, novellato, del dlgs 165/2001; tre anni nell' articolo 91, comma 4, del dlgs 267/2000. Nel nuovo assetto, non è più un regolamento a definire una durata diversa delle graduatorie nelle p.a., rispetto all' ordinamento locale, bensì una legge di pari rango normativo al Tuel, proprio per l' Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 23
[ § 1 5 3 1 9 0 0 1 § ] venerdì 24 gennaio 2020 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali inoperatività della sua clausola di rafforzamento. Non vi può, quindi, essere dubbio che la nuova disciplina si sovrapponga e sostituisca a quella dell' ordinamento locale, in applicazione delle previsioni dell' articolo 88 del dlgs 267/2000, ai sensi del quale «all' ordinamento degli uffici e del personale degli enti locali, ivi compresi i dirigenti ed i segretari comunali e provinciali, si applicano le disposizioni del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n.29,e successive modificazioni ed integrazioni, e le altre disposizioni di legge in materia di organizzazione e lavoro nelle pubbliche amministrazioni nonché quelle contenute nel presente testo unico». Si tratta di una norma di «rinvio dinamico», a suo tempo imposta dal Consiglio di stato, allo scopo di evitare che tra disciplina del personale degli enti locali e delle altre amministrazioni si creasse uno scostamento immotivato. Pertanto, poiché è lo stesso ordinamento locale a prevedere che le proprie previsioni in tema di personale siano incise dalla normativa statale, l' unica conclusione corretta da trarre è l' estensione automatica e diretta della riduzione della durata di efficacia delle graduatorie da 3 a 2 anni anche agli enti locali. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 24
[ § 1 5 3 1 9 0 0 6 § ] venerdì 24 gennaio 2020 Pagina 34 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Il dpcm sulle assunzioni continua a generare dubbi applicativi Per i comuni non virtuosi correzione conti annuale Gli enti locali non virtuosi non potranno rinviare al 2025 il miglioramento del rapporto tra spese di personale ed entrate, ma dovranno annualmente correggere il valore di tale rapporto. Sul dpcm attuativo dell' articolo 33, comma 2, del dl 34/2019, convertito in legge 58/2019 e del quale si sono per ora perse le tracce, sono ancora presenti e forti incertezze ed equivoci. In particolare, non risulta chiaro il regime delle conseguenze derivanti dalla circostanza di una spesa di personale «eccessiva». L' articolo 33, comma 2, considera virtuosi gli enti con un rapporto tra spesa del personale (definita dall' articolo 2 del dpcm) e media delle entrate correnti relative agli ultimi tre rendiconti approvati, considerate al netto del fondo crediti dubbia esigibilità stanziato in bilancio di previsione. La Tabella 1 del dpcm indica i valori soglia da rispettare. La disposizione normativa prevede, inoltre, che gli enti non virtuosi «adottano un percorso di graduale riduzione annuale del suddetto rapporto fino al conseguimento nell' anno 2025 del predetto valore soglia anche applicando un turnover inferiore al 100 per cento». Come si nota, la previsione non dà adito ad equivoci: gli enti non potranno attendere inerti il 2025 per ricondurre il rapporto spesa di personale/entrate entro i valori soglia, ma dovranno annualmente agire per ridurre detto rapporto, o agendo sul numeratore (la spesa del personale), oppure sul denominatore (aumentando le entrate o riducendo il fondo crediti di dubbia esigibilità). L' evidenziazione del miglioramento del rapporto dovrà costituire a partire dalla vigenza del sistema e, quindi, dall' efficacia del Dpcm, elemento di correttezza del bilancio di previsione, da controllare e garantire anche da parte degli organi di revisione. L' obbligo di contenere le assunzioni al di sotto del 100% del turnover, comunque, scatterà solo dal 2025, qualora gli enti non virtuosi non siano riusciti a rientrare nei valori soglia. Solo in questo caso opererebbe la «sanzione» del contenimento delle assunzioni entro il 30% del turnover. In astratto, anche gli enti non virtuosi potrebbero assumere oltre il 100% del turnover, se riuscissero ad agire sul denominatore incrementando in modo adeguato entrate o riducendo il fondo crediti di dubbia esigibilità. Il legislatore, comunque, individua espressamente nel contenimento delle assunzioni il metodo preferito per migliorare il rapporto spesa di personale/entrate. E gli enti della fascia «cuscinetto», quelli che dopo la novellazione dell' articolo 33, comma 2, disposta dall' articolo 1, comma 859, della legge 160/2019, si troveranno con rapporti superiori Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 25
[ § 1 5 3 1 9 0 0 6 § ] venerdì 24 gennaio 2020 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali al valore soglia di virtuosità, ma inferiori al valore della non virtuosità? Nei loro confronti il dpcm dispone il divieto di incrementare la spesa di personale rilevata nell' ultimo rendiconto approvato. È una misura, però, paradossale, visto che gli enti non virtuosi in teoria potrebbero addirittura incrementare la spesa di personale, agendo sulle entrate. La previsione del dpcm non può che essere letta nel senso che gli enti della fascia intermedia debbano contenere la spesa di personale entro quella indicata nell' ultimo rendiconto approvato laddove non adottino misure espresse di miglioramento del loro valore soglia. Misure alle quali, a differenza degli enti non virtuosi, non sono obbligati, ma che se adottate, poiché comunque porterebbero ad un avvicinamento verso il valore soglia di virtuosità, non potrebbero non consentire loro quel che è consentito agli enti non virtuosi: assumere perfino entro il 100% e oltre del turnover. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 26
[ § 1 5 3 1 9 0 1 0 § ] venerdì 24 gennaio 2020 Pagina 35 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Per individuare la migliore, sorteggio in seduta pubblica Offerte, si tira a sorte se il prezzo è identico In una procedura negoziata se due o più offerte sono di pari importo, per individuare l' offerta migliore la stazione appaltante deve procedere mediante sorteggio in seduta pubblica. Lo ha affermato l' Autorità nazionale anticorruzione (Anac) con la delibera del 18 dicembre 2019, n. 1204 relativa ad una procedura negoziata affidata con il criterio di aggiudicazione dell' offerta economicamente più vantaggiosa per un incarico professionale relativo a una relazione geologica e una relazione sismica e indagini geotecniche-geognostiche nell' ambito dell' intervento di messa in sicurezza permanente del sito di una ex discarica. La delibera dell' Autorità affronta un caso di precontenzioso relativo all' applicazione delle linee guida n. 1 e 3. Nella delibera è stato affrontato il tema della presunta illegittimità della richiesta avanzata dalla stazione appaltante in ordine alla presentazione di una ulteriore offerta migliorativa in presenza di offerte uguali. L' alternativa era decidere per la legittimità della richiesta di un rilancio da parte degli offerenti oppure per la scelta di un sistema diverso, considerando che la possibilità di richiedere la formulazione di una ulteriore offerta non è prevista nella lettera di invito. Veniva, quindi, chiesto che la procedura di gara che prevede quale criterio di aggiudicazione quello dell' offerta economicamente più vantaggiosa, fosse emendata nel senso dell' annullamento. L' Autorità ha premesso che con il bando tipo n. 1 (Schema di disciplinare di gara per l' affidamento di servizi e forniture nei settori ordinari, di importo pari o superiore alla soglia comunitaria, aggiudicati all' offerta economicamente più vantaggiosa secondo il miglior rapporto qualità-prezzo), in merito alla fase di apertura delle buste e alla valutazione delle offerte tecniche ed economiche, ha espressamente indicato che «nel caso in cui le offerte di due o più concorrenti ottengano lo stesso punteggio complessivo e gli stessi punteggi parziali per il prezzo e per l' offerta tecnica, si procederà mediante sorteggio in seduta pubblica». L' indicazione è stata ribadita anche con il bando tipo n. 3 (disciplinare di gara per l' affidamento con procedura aperta di servizi di architettura e ingegneria di importo pari o superiore a 100 mila euro con il criterio dell' offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità-prezzo), approvato dal consiglio dell' Autorità con delibera n. 723 del 31 luglio 2018, laddove si precisa che «la stazione appaltante in presenza di più offerte uguali, al fine di garantire una selezione del miglior offerente nel rispetto dei parametri e degli elementi propri del criterio prescelto dell' offerta economicamente più vantaggiosa, avrebbe dovuto procedere con il sorteggio in seduta pubblica, così come indicato nei bandi tipo sopra richiamati. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 27
[ § 1 5 3 1 9 0 1 0 § ] venerdì 24 gennaio 2020 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Pertanto, la delibera conclude nel senso che l' operato della stazione appaltante non appare conforme al quadro normativo di riferimento e che quindi non si poteva chiedere un' offerta migliorativa, ma si doveva procedere con il sorteggio pubblico ai fini dell' individuazione della migliore offerta. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 28
[ § 1 5 3 1 9 0 1 1 § ] venerdì 24 gennaio 2020 Pagina 35 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali quote preponderanti attività del contratto Il subappalto non mette limiti all' avvalimento Con l' avvalimento affidabili anche quote preponderanti delle attività contrattuali; il riferimento al subappalto non comporta l' applicazione di limiti all' avvalimento. Lo ha chiarito il Consiglio di Stato sezione quinta con la sentenza del 16 gennaio 2020 n. 389 in merito all' utilizzo dell' avvalimento e al rapporto con l' istituto del subappalto. In particolare, i giudici hanno precisato che nessuna violazione dell' art. 89, comma 8, del codice dei contratti pubblici è ravvisabile per il fatto che all' ausiliaria sia affidata una quota preponderante delle attività oggetto dell' appalto e anche di quelle principali, mentre al concorrente residua la sola direzione e coordinamento di tali attività. Nel prevedere che in caso di avvalimento l' appalto «è in ogni caso eseguito dall' impresa che partecipa alla gara, alla quale è rilasciato il certificato di esecuzione, e l' impresa ausiliaria può assumere il ruolo di subappaltatore nei limiti dei requisiti prestati», il codice ha inteso affermare la regola secondo cui l' unico responsabile dal punto di vista giuridico dell' esecuzione del contratto è il concorrente aggiudicatario e che le prestazioni in concreto svolte dall' ausiliaria sono comunque riconducibili all' organizzazione da esso predisposta per l' adempimento degli obblighi assunti nei confronti della stazione appaltante. Pertanto, il riferimento contenuto nell' art. 89, comma 8, del codice dei contratti pubblici all' istituto del subappalto, relativamente alle prestazioni eseguite materialmente dall' ausiliario, è oggetto di una facoltà («l' impresa ausiliaria può assumere il ruolo di subappaltatore»), destinata anch' essa ad operare nella fase di esecuzione del contratto e la cui concretizzazione postula l' assenso dell' amministrazione. Per questa ipotesi non è comunque previsto un limite quantitativo come nel caso del subappalto vero e proprio e questi in coerenza con la finalità tipica dell' avvalimento, di utilizzo delle capacità tecniche ed economiche di terzi necessarie per qualificarsi nelle procedure di affidamento di contratti pubblici. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 29
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