Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 09 ottobre 2019 - Unione Romagna Faentina
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Unione della Romagna Faentina mercoledì, 09 ottobre 2019 Prime Pagine 09/10/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna 4 Prima pagina del 09/10/2019 09/10/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) 5 Prima pagina del 09/10/2019 09/10/2019 Il Sole 24 Ore 6 Prima pagina del 09/10/2019 09/10/2019 Italia Oggi 7 Prima pagina del 09/10/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 09/10/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 39 8 Oltre 200 ravennati hanno depositato il testamento biologico 09/10/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 9 Prima pagina Faenza-Lugo 09/10/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) di BEPPE SANGIORGI 10 IL VINO DI CANÉNA 09/10/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44 11 L' avventura di Michinelli alla 100 chilometri del Sahara 09/10/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44 12 Gli incivili si segnalano sulla pagina Facebook 09/10/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44 13 Rontana sorprende ancora 09/10/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44 14 Mostra, musica e laboratori Ecco 'Materializzando' 09/10/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44 15 Turismo enogastronomico, nasce 'DiWine Trek' 09/10/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45 16 Grillini aderisce al partito di Renzi: «C' è voglia di costruire» 09/10/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45 17 «Quei soldi grazie alla mia giunta» 09/10/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45 18 L'arte di Ghinassi in mostra a Riolo Terme 09/10/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50 19 Le truffe a danno dei più deboli 09/10/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 62 20 Faenza, Morsiani fiduciosa: «Ottimi segnali di crescita» Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 09/10/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 45 21 Domani chiude il canile Enpa in via Righi Acquistata l' area per il nuovo rifugio
09/10/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 45 22 Alessio Grillini esce da Io faentino per entrare in Italia Viva 09/10/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 47 MICHELE DONATI 23 Nasce Diwine Trek, nuovo progetto imprenditoriale creato da tre giovani 09/10/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 42 MARCELLO TOSI 24 Sante Ghinassi torna a casa a Riolo un unicum nel panorama del XX secolo 09/10/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 43 25 DAVID ALLRED AL CLAN DESTINO 09/10/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 35 GIOVANNI MORINI 26 Per Faenza la riscossa è partita dalla difesa Altre Fonti 09/10/2019 La Repubblica Pagina 9 27 In viaggio nei secoli e nei colori la via Emilia si mette in mostra 09/10/2019 La Repubblica Pagina 24 28 Studiare la ceramica Al museo di Faenza laboratori per bimbi e visiste guidate Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 09/10/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 5 Marco MobiliGianni Trovati 29 Riscossione Imu-Tasi: più poteri ai Comuni 09/10/2019 Italia Oggi Pagina 9 GAETANO COSTA 31 Piemonte, ecco gli angeli della semplificazione
[ § 1 § ] mercoledì 09 ottobre 2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 4
[ § 2 § ] mercoledì 09 ottobre 2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 5
[ § 3 § ] mercoledì 09 ottobre 2019 Il Sole 24 Ore Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 6
[ § 4 § ] mercoledì 09 ottobre 2019 Italia Oggi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 7
[ § 1 4 8 0 8 9 6 6 § ] mercoledì 09 ottobre 2019 Pagina 39 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Oltre 200 ravennati hanno depositato il testamento biologico Da inizio 2019. Molti hanno lasciato un testo scritto SONO GIÀ 224 i cittadini ravennati che nel solo 2019 hanno depositato presso gli uffici comunali le proprio disposizioni anticipate di trattamento, il cosiddetto «testamente biologico» consentito dalla legge entrata in vigore nel gennaio del 2018. Un dato che va a sommarsi a quello dell' anno scorso, quando le 'dat' arrivate a palazzo Merlato erano state 534. Numeri analoghi - in rapporto alla dimensioni - nella altre città della provincia. A Faenza nel 2019 sono arrivati agli uffici dello Stato civile 109 testamenti biologici (furono 192 nel 2018), mentre a Lugo sono stati 35, contro i 70 dell' anno scorso. Buona parte dei cittadini, rivelano dagli uffici dei tre Comuni, ha preferito lasciare le proprie disposizioni in forma di testo scritto - talvolta redatto a mano - ma diversi di loro hanno utilizzato i moduli precompilati recuperabili sul web, come quello messo a punto dall' Associazione Luca Coscioni: un formulario di cinque pagine in cui il cittadino può indicare un fiduciario, e dare disposizioni circa la possibilità di essere informato sul proprio stato di salute e sulla propria aspettativa di vita, e sui rischi di esami diagnostici e terapie. LE DISPOSIZIONI anticipate di trattamento vere e proprie sono però quelle che riguardano le cure cui il cittadino può chiedere di essere sottoposto oppure no - tra cui rianimazione cardiopolmonare, respirazione meccanica, idratazione e nutrizione artificiale, dialisi, interventi chirurgici d' urgenza, sedazione palliativa profonda e trasfusioni di sangue - nei casi di perdita della capacità di decidere o di impossibilità di comunicare, e qualora affetto da malattia allo stadio terminale o che necessiti l' utilizzo permanente di macchinari, da una lesione cerebrale invalidante e irreversibile, o nel caso si trovi in coma o in persistente stato vegetativo giudicato irreversibile. ALTRE disposizioni che è possibile indicare sono relative alla donazione degli organi (per la quale gli uffici hanno tuttavia segnalato come il percorso più indicato sia quello che passa per un' autorizzazione ad hoc, che in molti comuni può essere rilasciata al momento della consegna della carta d' identità) o la donazione del proprio corpo ai fini della ricerca scientifica. A complicare l' effettiva applicazione delle disposizioni anticipate di trattamento è però l' assenza di un indice nazionale dei biotestamenti. La regione inizialmente si era mossa per dare vita ad un proprio registro, ma si è preferito attendere che il ministero della Salute ne mettesse a punto uno a livello nazionale: da mesi però non se ne hanno più notizie, e i biotestamenti continuano a essere nelle mani dei soli uffici comunali. Filippo Donati © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 8
[ § 1 4 8 0 8 9 7 9 § ] mercoledì 09 ottobre 2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima pagina Faenza-Lugo Prima pagina Faenza-Lugo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 9
[ § 1 4 8 0 8 9 8 0 § ] mercoledì 09 ottobre 2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) STORIE IL VINO DI CANÉNA di BEPPE SANGIORGI SE prendiamo in considerazione due modi di dire romagnoli: «Faza da Canéna» e «Faza da Sanzves», hanno apparentemente la stesso significato di una grande passione «bevereccia», rispettivamente per i due vini. In realtà, mentre il secondo (Faccia da Sangiovese) indica effettivamente un gran bevitore di Sangiovese, l'altro (Faccia da Canina) è rivolto a chi ha le guance rosse, segno di floridezza e buona salute, caratterizzanti un aspetto lieto e gradevole. L'uva Canina, detta anche Canaiola e Canucula, tipica della Bassa Romagna, da non confondere con la dolce Cagnina, dà un vino rosso poco pregiato, secco e leggero, frutto di viti di grande produttività: «Oh Canéna 'd Cudgnöla , t'è tròp carghi al tirël», cioè «Oh Canina di Cotignola, hai troppo cariche le tirelle», i fili di ferro stesi da tutore a tutore ai quali sia aggrappano le viti. A causa della grande produttività, che i contadini si guardavano bene dal ridurre con il diradamento dei grappoli, la Canina aveva un basso grado alcolico, per cui se ne poteva bere molta e in ogni momento. Tanto che, come riportano Silvio Lombardi ed Ermanno Pasini in «E' nöst dialet», Marchin 'd Zamarjìn recitava: «Questo è vino di Canéna ch'u-s bév sera e maténa», che si beve sera e mattina. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 10
[ § 1 4 8 0 8 9 6 4 § ] mercoledì 09 ottobre 2019 Pagina 44 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) IL PERSONAGGIO L' IMPRENDITORE FAENTINO ED EX CAVALIERE DEL RIONE NERO IN TUNISIA PER LA GARA L' avventura di Michinelli alla 100 chilometri del Sahara UN FAENTINO alla 100km del Sahara. Sarà Aldo Michinelli con pettorale numero 28 a portare i colori di Faenza all' ultramaratona che si svolge nel deserto del Sahara Tunisino. Michinelli imprenditore faentino che ha corso il Palio nel 1999 per il Rione Nero, non è nuovo a imprese d' atletica; infatti si è più volte cimentato nella 'nostrana' Cento del Passatore. La partenza della gara, sarà dal Campement Zmela Labrissa, 20 chilometri a sud dall' oasi di Ksar Ghilane e l' arrivo è a ridosso dell' oasi di Douz. Alla gara sono iscritti, secondo l' ultimo aggiornamento del sito della gara 84 partecipanti, ben 73 italiani, tra questi per l' appunto Michinelli. «Quattro anni fa - spiega Michinelli - iniziai a correre per compensare le ore seduto in ufficio o in auto. La cosa mi prese così tanto che dopo essermi iscritto al gruppo 'Le linci' da lì a qualche mese mi sono ritrovato a percorrere la brisighellese da Firenze a Faenza. Quell' esperienza mi fece capire che non si trattava solo di una competizione atletica ma fu uno dei più bei viaggi che io abbia mai fatto. Ad oggi ho avuto la fortuna di averne completate tre su tre. Ma qualcosa mi faceva ronzare la voglia di andare oltre. Così navigando sul web tra i siti e le competizioni mi sono imbattuto nella '100 km del Sahara', sicuramente una gara di tutt' altra pasta». In effetti le differenze sono notevoli per l' orografia del percorso e il terreno da affrontare, dove alcuni tratti sono costituiti da dune di sabbia. «Ho pensato alle difficoltà e ho lanciato a me stesso la sfida. Così Ho iniziato un lavoro con preparatori sportivi di professione con tabelle di allenamento da seguire perché nel deserto gli sbalzi di temperature tra giorno e notte sono davvero importanti. E con Luca, il mio preparatore, abbiamo studiato il mio stile di corsa». La 100Km del Sahara è divisa in tre tappe. Si parte mercoledì in notturna dove si percorrono 15 chilometri; il giovedì sé previsto un percorso di 35 chilometri da fare dalla mattina e infine venerdì, frazione di 50 chilometri, dalla mattina. «Dormiremo - continua Michinelli - nel deserto in tende da campo e solo al pensiero mi vien la pelle d' oca. Ma quello che più mi elettrizza è la conoscenza che farò del deserto: saremo io e lui nelle sue dune infinite di sabbia». Antonio Veca. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 11
[ § 1 4 8 0 8 9 6 5 § ] mercoledì 09 ottobre 2019 Pagina 44 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) CASTEL BOLOGNESE Gli incivili si segnalano sulla pagina Facebook 'I CIUSSÒ d' Castel Bulgnes', arriva la pagina facebook dove denunciare le azioni di inciviltà e i luoghi di degrado. Tradotto, per i non romagnoli suona più o meno come «gli sporcaccioni di Castel Bolognese». L' idea parte dal gruppo di volontari, non organizzati o inquadrati in un' associazione, residenti nel comune lungo la via Emilia che da anni si è preso l' impegno di ripulire parchi, strade, fossi, piazze raccogliendo ogni tipo di rifiuto. Non solo raccolta di rifiuti ma anche raccolta di escrementi di cani 'dimenticate' dai loro padroni. «Una situazione di inciviltà - dicono dai volontari che si definiscono 'arrabbiati' - che aumenta di giorno in giorno. Sempre più continuano - si nota la mancanza di educazione e di rispetto verso la città. È per questo che abbiamo deciso di aprire una pagina Facebook, appunto dal titolo 'i ciusso' d' castel bulgnes, dove tutti possono denunciare, anche con foto, le situazioni critiche nel paese. Questo è però da solo non basta: abbiamo bisogno di avere accanto anche le istituzioni ed Hera. Il sindaco, Luca Della Godenza, durante un consiglio comunale ha promesso che verranno utilizzate foto-trappole per individuare chi abbandona i rifiuti. Sappiamo che i vigili hanno trovato e multato una ventina di cittadini che abbandonavano rifiuti ma questo non basta, è necessario aumentare le ore di controllo sul territorio». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 12
[ § 1 4 8 0 8 9 7 6 § ] mercoledì 09 ottobre 2019 Pagina 44 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Rontana sorprende ancora Un ciclo di incontri al Malmerendi parte dalle novità degli scavi CHIAMARLI scavi è ormai riduttivo: il Castello di Rontana e la Torre di Ceparano, oggetto di indagine archeologica da parte dell' Università di Bologna rispettivamente dal 2007 e dall' anno scorso, saranno protagonisti di un ciclo di conferenze al Museo Malmerendi in cui verranno illustrati non solo i risultati delle ricerche archeologiche, ma anche i primi restauri. Interventi necessari, a Rontana, per consentire una musealizzazione in loco del sito, secondo quell' idea di «parco nel parco» - la Vena del Gesso - coltivata dai responsabili degli scavi. «Per il futuro pensiamo a strutture conservative non invasive, in legno», spiega l' archeologa Debora Ferreri, «in linea con l' ambiente circostante, necessarie per la pavimentazione in laterizi, soggetta a sbalzi termici e fenomeni atmosferici». Il Castello di Rontana è emerso ormai come un vero e proprio borgo, comprendente la rocca con gli ambienti signorili, una bassa corte contenente un forno, una fornace e strutture più recenti, a loro volta circondate da vari cicli di abitazioni. «Gli scavi di quest' anno ci hanno consentito di retrodatare i primi insediamenti fino all' epoca tardoantica, tra il VI e il VII secolo, quando la popolazione avvertì la necessità di abbandonare le vallate, benché più abitabili, per trovare protezione su alture come questa. Un' esigenza venuta poi meno verso la fine del Cinquecento, molti secoli dopo, quando cominciò quel processo che vide i borghi situati lungo il fiume prevalere sulle rocche, abbandonate come nei casi di Rontana e Ceparano. Lassù si viveva una vita estremamente diversa, come testimoniato anche dal regime alimentare restituitoci dalle analisi del dna, indice di un' economia in cui l' allevamento rivestiva un ruolo più centrale rispetto a epoche precedenti». Il primo dei tre incontri, 'Castello di Rontana: ricerca archeologica e valorizzazione', a cura di Debora Ferreri, è dopodomani alle 21 al museo di via Medaglie d' oro 51. Il 18 ottobre Enrico Cirelli proseguirà con «Il castello di Ceparano: un villaggio fortificato nella vallata del Marzeno nel Medioevo». Appuntamento conclusivo il 25, con Tiziana Lazzari e 'Castelli e incastellamento nell' Italia medievale'. Filippo Donati. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 13
[ § 1 4 8 0 8 9 7 7 § ] mercoledì 09 ottobre 2019 Pagina 44 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI OGGI IL VIA Mostra, musica e laboratori Ecco 'Materializzando' CON la sua intuizione spinse la chimica oltre il limite delle conoscenze del periodo, arrivando a immaginare nella sua tavola periodica molti degli elementi che ancora la scienza non conosceva. In occasione dei 150 anni da quell' illuminazione gli enti di ricerca del territorio celebrano Dmitrij Mendeleev e il faro che accese sull' incredibile diversità della materia con una mostra al Palazzo delle Esposizioni, intitolata 'Materializzando: dalla ricerca alla realtà'. La mostra, a cura della Palestra della Scienza in collaborazione con enti pubblici e istituti di ricerca, apre oggi alle 11, e sarà visitabile fino al 23 ottobre (ore 16-19). Protagonista il mondo dei materiali avanzati - settore su cui si concentrano gli studi dei principali istituti di ricerca del territorio, da Enea e Istec-Cnr fino a realtà tra cui Greenbone Ortho, Riba e Toro Rosso - catturato nelle sue sfumature più coinvolgenti per il pubblico. Centri d' eccellenza che saranno al centro del workshop - condotto dal noto volto di Superquark Paolo Magliocco - in programma il 15 ottobre dalle 15.30 alle 17.30. Musica l' 11 alle 20.45, con lo spettacolo 'La chimica dei suoni', dedicato alla 'musica delle molecole', a cura di Stefano Malferrari e Daniele Nanni. Altri eventi sono riservati ai giovanissimi, come i laboratori di 17, 19 e 21 ottobre (dalle 9.30 alle 11.30), e gli incontri di orientamento scolastico e universitario (18 e 22 ottobre 8alle 18). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 14
[ § 1 4 8 0 8 9 7 8 § ] mercoledì 09 ottobre 2019 Pagina 44 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) L' INIZIATIVA DOMENICA LA PRESENTAZIONE Turismo enogastronomico, nasce 'DiWine Trek' UNA START-UP aziendale per vivere al meglio il territorio. L' idea è stata chiamata 'DiWine Trek' e in buona sostanza, come si evince dal nome stesso, è dedicata al boom del turiscmo enogastronomico. L' iniziativa è stata presentata ieri. «DiWIne Trek - ha spegato Nicola Fiorentini, uno degli ideatori - coglie le opportunità offerte da un mercato fertile e in forte espansione come quello enoturistico ancora non sufficientemente promosso nella nostra regione. L' obiettivo è quello di promuovere le qualità di un territorio, quello romagnolo in questo caso, che ha forte potenziale di crescita attrattive sia nei confronti dei turisti di prossimità in un raggio di 150 chilometri, sia nei confronti di turisti da Paesi stranieri, il tutto veicolando forti valori di sostenibilità ambientale». Per dare vita al progetto è stata creata una rete di servizi tra imprenditori e attività vitivinicole e che si occupano di ristorazione assieme a imprenditori dei trasporti. Domenica 13 ottobre ci sarà il lancio ufficiale, in collaborazione con Trerè Agriturismo e Cantina. Una giornata immersi nella natura e nei prodotti del territorio. Il numero di partecipanti è limitato a 21 ed è richiesta prenotazione. Per info contattare il 334 777 3513. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 15
[ § 1 4 8 0 8 9 6 2 § ] mercoledì 09 ottobre 2019 Pagina 45 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) LA POLITICA L' EX CAPOGRUPPO PDL ISCRITTO A 'ITALIA VIVA': « SCELTA COERENTE CON IL MIO PERCORSO» Grillini aderisce al partito di Renzi: «C' è voglia di costruire» NELLA (ex?) roccaforte di Matteo Renzi il primo politico di lungo corso ad aderire alla nuova formazione politica dell' ex presidente del consiglio, non viene dall' area storica dei suoi sostenitori faentini. A sorpresa è invece Alessio Grillini, ex capogruppo del Pdl, poi dirigente nazionale del Nuovo centrodestra oltre che fondatore del movimento Civico 'Io Faentino' ad aderire a 'Italia Viva'. Una mossa che aggiunge un nuovo fattore alla corsa alle elezioni comunali del 2020. «Renzi - è l' analisi di Grillini - è andato a colmare un vuoto. Io, come moderato liberale, riformista, cattolico ho ritenuto che aderire fosse in linea con il mio percorso e l' area politica che ho sempre occupato. Alla fine credo che la mia sia una scelta coerente». Certo però che Renzi guarda verso il centrosinistra, una novità per Grillini: «Credo che guardi dappertutto, verso chi vuol costruire - dice l' ex consigliere comunale - e sicuramente non guarda verso Salvini. Riconosco a Renzi di aver fatto una mossa coraggiosa e che è riuscito a tirarci fuori da una situazione grave. Ha dimostrato di essere una spanna sopra tutti. Non sono l' unico che farà questa scelta, ci sono altri con me». Il circolo si chiama 'Faenza viva' e Grillini annuncia che si sta lavorando a una rete: «Presto partirà un circolo a Conselice e ci stiamo attivando per crearne altri. Mi sono già sentito con il primo iscritto, Francesco Savorani: è bello ci siano forze nuove, c' è voglia di collaborare». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 16
[ § 1 4 8 0 8 9 6 0 § ] mercoledì 09 ottobre 2019 Pagina 45 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) BRISIGHELLA L' EX SINDACO DAVIDE MISSIROLI CONTRO IL PRIMO CITTADINO «Quei soldi grazie alla mia giunta» La stoccata: «Pederzoli dia atto di chi ha reperito i tre milioni investiti» «ONESTÀ intellettuale imporrebbe di dare atto che i fondi arrivano dall' impegno della giunta precedente». Non si è fatta attendere la risposta dell' ex sindaco di Brisighella Davide Missiroli al nuovo primo cittadino, Massimiliano Pederzoli, che nei giorni scorsi aveva descritto sul Carlino come ha investito circa tre milioni di euro nei primi cento giorni: «Questi fondi - afferma Missiroli in una lettera aperta - arrivano dal lavoro della precedente giunta anche grazie allo sblocco di fondi da parte della Corte costituzionale che con due sentenze ha corretto il peccato capitale del 'pareggio' per i comuni che per oltre 20 anni ha impedito di utilizzare, se non in minima parte, quei fondi». Missiroli precisa di non voler fare polemica: «Sono felice che si possano usare quelle risorse - prosegue -, ma onestà intellettuale imporrebbe di dare atto che quei fondi che Pederzoli oggi impiega arrivano non dalla sua giunta, ma dall' impegno della giunta precedente». Poi arriva una prevedibile stoccata: «I 450 mila per le strade sono dovuti allo sblocco dell' avanzo ottenuto nel novembre 2018 e utilizzabili solamente per motivi tecnici da luglio 2019. - aggiunge -. Gli vorrei ricordare che il totale per le strade sono circa 700 mila euro, fra le quali arriveranno anche Rio Chiè e Monte Romano, oltre le risorse regionali per le frane». Poi arriva un' altra puntualizzazione: «Gli avanzi di oggi e di domani sono stati lasciati per le manutenzioni del territorio, così come i finanziamenti per le frane sono stati richiesti dalla mia amministrazione, e non per il Pedrini come lui dichiara. Sul teatro avrei piacere si leggesse il progetto perché ha ricevuto 500 mila euro di finanziamento regionale ed è un progetto culturale e sistemico che comprendeva anche l' utilizzo classico della struttura e deve programmare la copertura della rimanente parte con un mutuo, nel 2021 quelli pregressi saranno azzeati». MISSIROLI insiste: «Ma il caso più emblematico sulle dichiarazioni di Pederzoli riguarda gli investimenti per le scuole - accusa -. I fondi sono stati ottenuti e i progetti sono stati presentati, alcuni già appaltati, prima del suo arrivo. Nelle scuole medie di Brisighella il denaro per gli interventi ammonta a 971mila euro e non solo 315mila come dichiara Pederzoli perchè comprende anche il rifacimento della rete fognaria; a oggi l' importo dei lavori assegnati è di 656mila euro arrivati dalla Regione attraverso un bando europeo. L' importante - precisa - è però che Pederzoli si ricordi di indire l' appalto per i restanti 315mila euro». Infine un ultimo nodo da sciogliere: «Altro punto - scrive l' ex sindaco - gli 80 mila euro destinati al tetto della Comunità Montana a Fognano: erano risorse destinate alla cultura provenienti da un fondo del Senato che avevamo tenuto nel cassetto per realizzare una biblioteca nella scuola elementare e che sarebbero dovuti servire dopo l' investimento dei mutui Bei per lo stesso plesso. Mi piacerebbe capire come verranno rendicontati alla Ragioneria del Senato? Su tutto questo e altro sarebbe bello confrontarsi pubblicamente. Io - conclude - sono a disposizione». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 17
[ § 1 4 8 0 8 9 6 3 § ] mercoledì 09 ottobre 2019 Pagina 45 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) RIOLOTERME L'arte di Ghinassi in mostra a Riolo Terme SANTE Ghinassi l' ultimo pittore in ceramica. Con l' intitolazione dell' ex chiesa di San Giovanni Battista all' artista Sante Ghinassi, i familiari hanno promosso nel luogo una mostra rappresentativa dell' arte e della tecnica di Ghinassi. Sante Ghinassi prevalentemente dipingeva con colori ceramici su supporti costituiti da piastrelle di terracotta o terraglia di varie dimensioni affiancate le une alle altre per formare pannelli di varia grandezza che Ghinassi disponeva su piani inclinati per poterci lavorare. Altri supporti comunemente usati erano piatti che l' artista riolese acquistava e che avevano subito una prima cottura a biscotto. Già numerosissimi visitatori hanno apprezzato la mostra presentata e curata dall' ex presidente del museo delle ceramiche di Faenza, Vittorio Argnani il quale ha anche condotto varie visite guidate. Angelo Muccinelli. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 18
[ § 1 4 8 0 8 9 6 7 § ] mercoledì 09 ottobre 2019 Pagina 50 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Le truffe a danno dei più deboli SEDICENTI volontari o associati di Auser Ravenna contattano telefonicamente privati cittadini e chiedono loro un incontro allo scopo di raccogliere soldi per l' associazione. Auser è totalmente estranea a questi eventi! Auser Ravenna sollecita tutti i cittadini di Ravenna, Cervia, Bassa Romagna e Romagna Faentina a diffidare di tali richieste che non possono provenire in alcun modo dall' associazione e che vanno immediatamente segnalate. Auser. L'APPELLO dell'associazione di volontariato ravennate ancora una volta pone l'attenzione sulle truffe che, spesso, colpiscono le fasce più deboli della popolazione, in particolare gli anziani. Come sottolinea l'associazione nella sua nota, che abbiamo dovuto ridurre per questioni di spazio, chi vuole effettuare una donazione può rivolgersi direttamente al centro territoriale di riferimento o alla sede centrale dell'associazione. Una regola, questa, che vale sempre, qualunque tipo di donazione si decida di effettuare. Le truffe ai danni dei cittadini sono sempre più diffuse: si sente di continuo di finti tecnici, di gas o luce ad esempio, che suonano di porta in porta. Il dramma è che spesso chi viene truffato non denuncia, perché si vergogna della propria ingenuità. Senza pensare che questo genere di truffatori ha invece sviluppato una grande abilità nel manipolare le persone. Denunciare conviene sempre e comunque, anche quando la truffa non è andata in porto. Informare le forze dell'ordine di quello che è accaduto servirà, se non a individuare i responsabili, a mettere a punto più efficaci strategie preventive. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 19
[ § 1 4 8 0 8 9 6 1 § ] mercoledì 09 ottobre 2019 Pagina 62 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Basket A2 femminile La squadra verso Campobasso Faenza, Morsiani fiduciosa: «Ottimi segnali di crescita» Faenza BASTANO due numeri per raccontare l' avvio di campionato dell' E-Work, quelli riguardanti i punti concessi nelle prime partite: 89 e 49. Una differenza abissale che ha dimostrato quanto il passo falso di Umbertide, dove la difesa ha concesso troppo, sia servito per riordinare le idee. Contro Ariano Irpino è infatti arrivata una prestazione convincente dove si sono viste le grandi doti difensive di un gruppo che ha seguito alla lettera il piano partita, imbrigliando un avversario in grande forma. A completare l' opera c' è poi stata la 'cooperativa del canestro' con tante giocatrici che hanno dato il loro contributo in attacco, mostrando che la squadra si è definitivamente tolta la stucchevole etichetta di essere Ballardini- dipendente. Tra le singole ha brillato ancora una volta Morsiani, autrice di 16 punti, scopertasi una importante arma tattica nel ruolo di pivot dinamico. «Volevamo riscattare la sconfitta dell' esordio e ci siamo riuscite - sottolinea la giocatrice -. A Umbertide avevamo sentito troppo l' ansia del debutto ed infatti abbiamo commesso troppi errori, mentre con Ariano Irpino siamo state concentrate soprattutto in difesa. Siamo restate unite anche nei momenti difficili ed è un ottimo segnale di crescita». Promosso a pieni voti è stato anche il palazzetto dello sport di Castel Bolognese, casa temporanea delle faentine in attesa che il PalaBubani termini il proprio restyling. «Nessun palasport può sostituire il Bubani, ma sabato il pubblico si è fatto sentire, creando il solito clima di quando giochiamo in casa. Questo calore ci è servito per restare concentrate e non poteva esserci un debutto migliore a Castel Bolognese: ora vogliamo farlo diventare il nostro punto di forza». Sabato l' E-Work è attesa dalla trasferta a Campobasso contro una delle favorite del girone: «Simili partite si preparano da sole, perché gli stimoli aumentano quando si affrontano queste avversarie. Stiamo lavorando per arrivare pronte e credo che in allenamento si stia vedendo lo spirito giusto da parte di tutte. C' è ancora tanto da lavorare, ma la vittoria con Ariano Irpino conferma che le qualità non ci mancano e che siamo un buon gruppo». Luca Del Favero. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 20
[ § 1 4 8 0 8 9 7 0 § ] mercoledì 09 ottobre 2019 Pagina 45 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) NUOVA CASA IN ARRIVO PER I CANI Domani chiude il canile Enpa in via Righi Acquistata l' area per il nuovo rifugio La nuova struttura sorgerà in via Plicca accanto al canile comunale e ospiterà anche i gatti feriti FAENZA Domani chiude definitivamente il canile "Rifugio del cane" di Enpa in via Righi. Entro dicembre l' area sarà smantellata e restituita al Comune, mentre il nuovo Rifugio del cane prenderà corpo a partire da gennaio 2020 in via Plicca a fianco dell' attuale canile municipale, in fregio alla pista di atterraggio per ultraleggeri, nel terreno di due ettari e mezzo, acquisito dall' Enpa per 100mila euro in convenzione siglata con l' Asp che avrà la durata di ben 100 anni. ACCORDO CENTERNARIO La firma dal notaio è avvenuta in questi giorni. In attesa dei lavori, il cui progetto sarà presentato a breve, i cani custoditi in via Righi saranno sistemati provvisoriamente in alcuni box messi disposizione dal canile municipale. Per qualsiasi necessità è necessario rivolgersi al canile di via Plicca, 2. Per ragioni logistiche, fino a nuovo avviso non saranno più accettate donazioni di pane. NUOVA STRUTTURA IN ARRIVO "Nel frattempo - riferisce la pre sidente Maria Teresa Ravaioli ringraziamo i tanti cittadini che sostengono le attività del canile e dell' associazione: ora stiamo impegnando tutte le nostre risorse per la realizzazione della nuova struttura, una missione che non sarebbe possibile senza i volontari e i sostenitori che da sempre ci aiutano. Affronteremo un investimento intorno ai 500 mila euro, di cui 50mila già spesi per il terreno e altrettanti previsti per la bonifica in via Righi. Per farvi fronte abbiamo lanciato la campagna do nazioni "Ci aiuti a mettere su casa?" e siamo anche su facebook alla pagina "Rifugio del cane Enpa Faenza. Avremo dei testimonial che ci daranno un mano a raggiungere lo scopo". In via Righi, probabilmente sarà ricavata un' area/deposito per la Caritas dedicata al recupero dei materiali riciclabili. SPAZIO ANCHE PER I FELINI Il nuovo rifugio del cane sarà attrezzato per accogliere 60 animali. Saranno disponibili una decina di posti/pensione, così da incontrare le numerose richieste pervenute in tal senso. Nella superficie, dove sono già state messe a dimora piante autoctone, sarà ricavata una vasta area per lo sgambamento e uno spazio di transito felini «non un gattile - precisa Ravaioli - ma un luogo di assistenza per i gatti feriti o ammalati, provenienti in massima parte dalle 60 oasi dislocate nel territorio dell' Urf (400 gatti)». In via Plicca l' Enpa concentrerà i cani raccolti nei sei comuni dell' Unione, diventando così la struttura di riferimento di un' area molto vasta. La nuova struttura dell' Enpa e a fianco quella comunale dovrebbero così soddisfare tutte le esigenze del territorio faentino in tema di cani e gatti. Per qualsiasi ulteriore informazione sul nuovo rifugio del cane gestito dall' Enpa, contattare la Sezione di Faenza al numero 0546.661203 (il martedì dalle 10 alle 12 e il giovedì dalle 9.30 alle 11.30). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 21
[ § 1 4 8 0 8 9 6 8 § ] mercoledì 09 ottobre 2019 Pagina 45 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Alessio Grillini esce da Io faentino per entrare in Italia Viva «Si è creato un vuoto che Matteo Renzi ha colmato dando una casa a tanti italiani moderati» FAENZA Italia Viva di Matteo Renzi fa proseliti a Faenza. Mentre i principali seguaci locali hanno scelto di abbandonare il leader e seguire il Pd (almeno per il momento), altri si sono fatti avanti fondando circoli di Italia viva. Ieri ha rotto il silenzio ed è sceso in campo Alessio Grillini, già candidato a sindaco per il movimento Io Faentino, ex Pdl e Forza Italia. Prima di lui un altro circolo lo aveva fondato Francesco Savorani, giovane esponete proveniente dall' esperienza di Faenza 4020, promossa presso gli ex Salesiani da quarantenni faentini che intendono avviarsi verso la primavera 2020 quando si andrà alle urne per darsi il nuovo governo. «Con Savorani dialogheremo - afferma Grillini -, per quanto mi riguarda ho personalmente seguito il percorso per creare questa nuova realtà, ritenendomi un moderato, liberale, cattolico, riformista, in linea con la mia storia politica e con le proposte di Renzi. A Faenza, come in tutta Italia si era creato un vuoto che il leader della Leopolda è riuscito a colmare dando una casa a tanti italiani centristi e moderati con ambizioni innovative, che ci si vogliono approcciare ad una nuova entusiasmante scommessa fuori dagli schemi tradizionali, staccando con il passato, fuori dai populismi e dai sovranismi. Ho già ottenuto tanti consensi e persone anche importanti hanno già aderito al mio circolo». Grillini assicura che ha iniziato un intenso lavoro per preparare le elezioni comunali «ma non la mia candidatura, non ho più velleità di quel genere, sicuramente sarò inprima filanella campagna dove Italia Viva avrà nomi pesanti da spendere». E che fine farà Io faentino? «Io uscirò ma il movimento resterà e deciderà il percorso che vorrà fare: se al mio fianco o in altra direzione». A livello provinciale «mi sono attivato nell' organizzare altri altri circoli: a breve sarà pronto quello della Bassa Romagna». Ma Italia Viva è al governo con il pd e i Cinque stelle mentre lei è sempre stato considerato un uomo di centro destra, non c' era spazio in Forza Italia o la Lega, per esempio? «E' stata l' idea di Renzi che prende il meglio del centrodestra e del centrosinistra per dare una nuova casa ai moderati centristi che mi ha lusingato: è stata un' apertura importante e coerente quella di uscire dalle logiche precedenti e iniziare a percorrere una nuova strada. Ora ci attende la Leopolda». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 22
[ § 1 4 8 0 8 9 7 1 § ] mercoledì 09 ottobre 2019 Pagina 47 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) IMPRESE FAENTINE Nasce Diwine Trek, nuovo progetto imprenditoriale creato da tre giovani Un' idea che punta sull' aspetto enogastronomico e paesaggistico per fornire un' offerta turistica sostenibile MICHELE DONATI FAENZA Un nuovo progetto imprenditoriale si affaccia per la prima volta in città: si chiama DiWine Trek e nasce dalla mente di tre giovani faentini, Nicola Fiorentini, Gioele Melandri e Giada Sabatino, intenzionati a giocare la carta dello sviluppo enoturistico coinvolgendo le eccellenze del territorio. Il progetto DiWine Trek è al momento contenuto all' interno dell' incubatore di startup d' impresa Contamination Lab, presso il complesso Salesiani a Faenza, e debutterà il prossimo 13 ottobre con un evento speciale, in attesa che l' attività prenda avvio vero e proprio nella primavera del 2020. MERCATO ENOTURISTICO «Con DiWine Trek - spiega Fiorentini - vogliamo cogliere l' occasione offerta dal dinamismo del mercato enoturistico unendo l' interesse per il patrimonio paesaggistico e vitivinicolo. Nel nostro territorio ci sono diverse opportunità per cittadini e imprese, ma l' Emilia-Romagna deve recuperare punti in classifica rispetto ad altre regioni nello sviluppo di un turismo esperienziale legato al vino. Le premesse, sia nei numeri che nella qualità della produzione, ci sono tutte». L' idea è quella di attrarre nel territorio la fetta dei turisti interessati all' universo dell' enogastronomia e delle bellezze naturali e culturali, rigorosamente in un' ottica di sostenibilità ambientale: un bacino con un forte potenziale di crescita, con la possibilità di intercettare visitatori sia italiani che stranieri. Il progetto si avvale già di diverse partnership (Comune di Faenza, La BCC ravennate forlivese e imolese, Viaggi Erbacci, Spiriti Divini) e la prima collaborazione, scelta per l' evento di domenica 13, sarà con la cantina Trerè: diverse le attività in programma, dal trekking alle degustazioni in cantina, dalle visite alla tenuta e alla barricaia al pranzo, al prezzo lancio di 79 euro tutto compreso. EVENTI AL VIA A MARZO Dopo questo primo esperimento, gli eventi successivi partiranno ufficialmente nel marzo 2020. I posti disponibili sono 21 ed è possibile prenotarsi telefonicamente contattando il numero 334 777 3513. «Le nuove generazioni che lavorano per l' innovazione del territorio - commenta il vicesindaco Massimo Isola - sono da prendere molto seriamente. In questo senso va sottolineata l' attività della Fondazione Banca del Monte e del Contamination Lab, che aiutano a trasformare le suggestioni in idee e le idee in progetti. A Faenza il turismo è diventato ormai un elemento economicamente rilevante, basti pensare alle 240mila presenze annuali sul territorio dell' Unione. È il terreno giusto per aiutare i giovani a fare un salto di qualità, collocandoci saldamente in un sistema ad alta competitività». «Crediamo che lo sviluppo del territorio passi attraverso la via del turismo - afferma Massimiliano Fabbri, titolare di Trerè - ma per ora la potenzialità del l' Emilia-Romagna restano in gran parte inespresse. Mancavano progetti come questo, che possono aiutare a costruire un brand riconosciuto». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 23
[ § 1 4 8 0 8 9 7 3 § ] mercoledì 09 ottobre 2019 Pagina 42 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) L' INTERVISTA ENRICO GHINASSI / FIGLIO DELL' ARTISTA Sante Ghinassi torna a casa a Riolo un unicum nel panorama del XX secolo Omaggio al pittore scomparso nel 2000, uno dei maestri indiscussi dell' arte di dipingere in ceramica MARCELLO TOSI RIOLO TERME Una mostra antologica dedicata, a quasi vent' anni dalla sua scomparsa, al pittore in ceramica Sante Ghinassi (1924-2000). Ne parliamo con il figlio. Enrico Ghinassi, suo padre è considerato tra i maggiori eredi della grande tradizione locale della pittura in ceramica. Come è strutturato questo omaggio? Circa due anni fa i cittadini di Riolo hanno iniziato a raccogliere firme per chiedere all' amministrazione comunale un riconoscimento pubblico a Ghinassi, cantore di Riolo e della Romagna. Come ha scritto in catalogo il curatore Vittorio Argnani, l' iniziativa rende onore a un artista che ha rappresentato un unicum nel panorama della ceramica del XX secolo. Infatti Ghinassi ha continuato per tutta la vita a creare decine e decine di opere utilizzando la pittura in ceramica, tecnica e stremamente difficile che conobbe un glorioso e assai breve periodo a Faenza negli ultimi decenni dell' Ottocento. Cosa si può ammirare lungo il percorso espositivo? «È una carrellata attraverso le tematiche che Ghinassi ha affrontato nel corso della sua vita: nature morte, paesaggi, persone di famiglia, autoritratti e ritratti di papi, cardinali, capi di Stato, ma anche ritratti di cantanti e sportivi. Uno fra tutti il ritratto di Senna che Ghinassi ha donato alla madre del pilota in occasione di una sua mostra personale a San Paolo in Brasile. Non si possono non ricordare poi le nature morte, con la resa impeccabile di oggetti del quotidiano, cibi simbolo delle nostre abitudini contadine: pane, selvaggina, frutta, salumi, per non dire dei vini e dei loro contenitori, bicchieri di una trasparenza sbalorditiva. E poi i paesaggi, rivelatori di quanto Ghinassi sia legato al proprio territorio. Della sua opera si sono occupati anche critici e studiosi come Sgarbi, Raimondi, Pittano. Tutti i critici si mostrano, nei giudizi ammirati e lusinghieri, sbalorditi della sua bravura pittorica e tecnica. Il segreto? Innanzitutto il disegno, premessa imprescindibile per ogni esecuzione pittorica, preceduta da una serie quasi maniacale di studi accuratissimi. L' applicazione tenace e quotidiana nel cimentarsi su un supporto, la ceramica, di intrinseca difficoltà tecnica. È sufficiente ricordare che i colori ceramici, da crudo, non collimano assolutamente con il risultato dopo la cottura a 920 gradi. Il suo maestro Luigi Varoli, esimio artista cotignolese, aveva dunque saputo cogliere le potenzialità dell' allievo indirizzandolo a esprimere la sua pittura mediante lacerami ca. Ghinassi, da parte sua, ha raggiunto risultati che lasciano senza fiato: incarnati di una morbidezza e luminosità miracolosi, acutezza psicologica intensissima, somiglianza fedelissima dei soggetti. Ex sala San Giovanni di Riolo ora intitolata al pittore, fino al 10 ottobre. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 24
[ § 1 4 8 0 8 9 6 9 § ] mercoledì 09 ottobre 2019 Pagina 43 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) DAVID ALLRED AL CLAN DESTINO FAENZA CONCERTO Musica dal vivo questa sera alle 22 al Clan Destino di Faenza con David Allred. Folksinger innamorato di atmosfere notturne e introspettive, le narrazioni del songwriter californiano sono il distillato di una poetica malinconica, quasi francescana per genesi ma pesante come piombo per impatto, annegata in un atmosferico ambient -folk minimalista, a testimonianza del talento contemplativo di un uomo che ha saputo trasformare gli effetti collaterali della sofferenza in provvidenziale carburante creativo. Ingresso gratuito. Info: 0546 681327. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 25
[ § 1 4 8 0 8 9 7 2 § ] mercoledì 09 ottobre 2019 Pagina 35 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) BASKET A2 DONNE Per Faenza la riscossa è partita dalla difesa Dopo il ko ad Umbertide l' E-Work ha tenuto l' Ariano Irpino sotto quota 50 e ora sfida Campobasso GIOVANNI MORINI FAENZA Promessa mantenuta. Paolo Rossi è uomo di parola: aveva detto che mai più la sua squadra avrebbe subito 89 punti come nel debutto a Umbertide, fissando l' asticella a quota 60. Alla Farmacia del Tricolle di Ariano Irpino, sabato sera, ne ha concessi solo 49, contro i 60 realizzati. «Ma io non faccio promesse - si schermisce il coach romagnolo - sono un uomo di lavoro, non di parole. Così ho lavorato e ho fatto lavorare le ragazze per arrivare alla partita nel modo migliore». La difesa stavolta ha funzionato. «E meno male, anche perché abbiamo avuto la mira piuttosto storta (39% da due, 27% da tre, n dr), soprattutto con le esterne. Le lunghe, invece, sono state bravissime, sia in attacco che in difesa. Morsiani, in particolare, ha fatto una gara super (16 punti, 9 rimbalzi e quasi 36' giocati, ndr)». In doppia cifra pure Baldi (11 punti e 15 di valutazione). «Si è sbattuta di brutto, è stata molto preziosa». Contro le aspettative, Faenza ha vinto la battaglia dei rimbalzi (39 a 35). «Merito di un notevole sforzo collettivo». Lo spauracchio Fabbri è stato contenuto alla grande, «l' abbiamo imbrigliata nella nostra ragnatela, con continui raddoppi», il furetto ceco Zitkova, invece, ha creato parecchi grattacapi (21 punti con 3/3 da tre). «Ha fatto dannare tutte quelle che l' hanno marcata - continua Rossi -. Questo campionato mi sta sorprendendo positivamente, nel senso che sto vedendo squadre e individualità di tutto rispetto. Contro di noi Umbertide è stata quasi impressionante, Ariano Irpino si è rivelata tosta, molto fisica e quadrata. Batterla non è stato semplice, ci siamo riusciti certamente grazie alla difesa, ma anche a un finale di buona lucidità». Il match, infatti, è stato in equilibrio quasi fino alla fine. E sabato prossimo l' E-Work andrà a farvi sita alla capolista, nonché candidata numero uno alla promozione Campobasso, che ha appena asfaltato Civitanova. «Il calendario ci ha riservato un avvio molto complicato, anche perché dopo Campobasso, che ha budget e rosa da A1, ci sarà La Spezia. Le avversarie abbordabili le incontreremo più avanti. Non tutti i mali vengono per nuocere: aumenteremo il nostro ritmo di crescita». Infine, Paolo Rossi spende due parole per i tifosi. «Ho ritrovatole stesse facce e lo stesso entusiasmo degli anni passati, cosa tutt' altro che scontata. Il pubblico ci sta seguendo numeroso, quando torneremo a Faenza lo sarà ancora di più». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 26
[ § 1 4 8 0 8 9 8 1 § ] mercoledì 09 ottobre 2019 Pagina 9 La Repubblica Altre Fonti In viaggio nei secoli e nei colori la via Emilia si mette in mostra È un caleidoscopio di forme e colori quello che si svela agli amanti dell'arte lungo i 270 chilometri della via Emilia, da Piacenza fino a Rimini: un cartellone di mostre da soddisfare ogni esigenza. Il nome più di richiamo, è quello di Marc Chagall, di cui Palazzo Albergati, a Bologna, ospita fino al 1° marzo 160 tra dipinti, incisioni e disegni: un'esposizione che ha il pregio, pur in assenza di alcune delle opere più note al grande pubblico, di coprire per intera la poetica dell'artista russo, l'uomo che facendo volare i suoi personaggi sui tetti delle città e dei villaggi russi ha messo in salvo la memoria dell'universo ebraico dell'Est Europa, spazzato via dalla Shoah. Un salto indietro di quattro secoli ci porta invece a Piacenza, tra le mura della Cattedrale. Qui, tutti i sabati e le domeniche fino al 6 gennaio, sarà possibile ammirare alcuni capolavori di arte sacra che finora erano difficilmente accessibili: la pala di San Martino di Ludovico Carracci, che raffigura il santo nell'atto di donare metà del suo mantello a un mendicante seminudo; e gli affreschi del Presbiterio - di Carracci e Procaccini - che potranno essere osservati dai matronei, finalmente riaperti al pubblico. Un altro secolo indietro, siamo alla prima metà del Cinquecento, e a Reggio Emilia, nei Chiostri di San Pietro, appare (in prestito dall'Hermitage di San Pietroburgo dal 24 ottobre all'8 marzo) il Ritratto di Giovane Donna del Correggio: un vero e proprio ritorno a casa per uno dei capolavori della pittura rinascimentale. Per gli amanti del contemporaneo, méta obbligata è la provincia di Parma: a Fontanellato, il Labirinto del Masone ospita dal 26 ottobre al 15 marzo la raccolta delle copertine di Wendingen, la mitica rivista olandese di arte e architettura che tra il 1918 e il 1931 funse da palestra per alcuni tra i più sorprendenti illustratori del tempo. Poco lontano, alla Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo, fino all'8 dicembre la mostra Carosello. Pubblicità e televisione 1957-1977, esplora i linguaggi della nuova cultura di massa attraverso le creazioni di designer e fumettisti e personaggi come Calimero, la Linea della Lagostina o i caballeros del caffè Paulista. Ancora a Parma, al Palazzo del Governatore, fino al 31 dicembre c'è Costellazioni Familiari - Dialoghi sulla Libertà, mostra di Luigi Colin. È ora di emigrare, e puntare dritti verso la Romagna: al Museo Internazionale della Ceramica di Faenza, dal 1° novembre, sono esposte cinquanta opere di ceramica di Pablo Picasso, pezzi unici provenienti dalle collezioni del Musée National Picasso-Paris. Dalla ceramica alla fotografia, fino al 6 gennaio i Musei San Domenico di Forlì accolgono la mostra Cibo del fotografo americano Steve McCurry: un'esposizione inedita a livello mondiale con immagini per larghissima parte mai esposte: un'esplosione di colori che rendono omaggio all'elemento-cardine dell'esperienza umana, l'alimentazione, narrata dai campi coltivati, all'industria di trasformazione, alla vendita. Ancora qualche chilometro e siamo a Ravenna, patria del mosaico. Appuntamento al Mar, fino al 12 gennaio, per la mostra dell'artista Usa Chuck Close. In primo piano, i grandi ritratti, come quelli del rocker Lou Reed. Poco Lontano, a Bagnacavallo, il Museo civico delle Cappuccine espone fino al 19 gennaio 120 incisioni del genio dark del 500 Albrecht Durer. L'ultima tappa è a Ferrara, dove il 1° dicembre inaugura l'ultima in ordine di tempo tra le grandi mostre di Palazzo dei Diamanti: De Nittis, l'avventura dello sguardo, dedicata al pittore che insieme a Boldini riuscì a imporsi nella Parigi di fine Ottocento entrando a contatto con colleghi del calibro di Degas, Manet, Monet. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 27
[ § 1 4 8 0 8 9 8 2 § ] mercoledì 09 ottobre 2019 Pagina 24 La Repubblica Altre Fonti Studiare la ceramica Al museo di Faenza laboratori per bimbi e visiste guidate Il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza ospita l'incontro tra le culture ceramiche di ogni tempo e luogo. Lo testimoniano opere provenienti dall'Estremo Oriente, dalla Siria, dall'Iran, dall'Egitto, dalla Turchia, dal Sud America. Fondato nel 1908, il museo oggi conserva e promuove un patrimonio di oltre 60.000 opere, antiche e contemporanee, esposte in suggestivi spazi museali che coprono una superficie di oltre 15.000 metri quadri. Il Museo è un unicum nel panorama nazionale e internazionale, lo testimoniano gli incomparabili capolavori italiani del Rinascimento, le opere di Picasso, Matisse, Chagall, Leger, Burri, Fontana e altri innumerevoli esempi di eccellenza. Il MIC è un vero polo culturale ceramico, ospita una Biblioteca Storica, aperta al pubblico, contenente oltre 60.000 testi sulla ceramica e un laboratorio didattico Giocare con l'Arte, fondato da Bruno Munari, alle visite guidate tematiche nelle sale, per finire con i weekend al MIC: esperienze di laboratori ed animazioni per bambini e famiglie. (info@micfaenza.org) ©RIPRODUZIONE RISERVATA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 28
[ § 1 4 8 0 8 9 7 5 § ] mercoledì 09 ottobre 2019 Pagina 5 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Riscossione Imu-Tasi: più poteri ai Comuni Piano antievasione. Il governo punta a rafforzare gli strumenti degli enti locali: accertamento esecutivo e anagrafe digitale per superare le notifiche Marco MobiliGianni Trovati ROMA I piani del governo sulla lotta all' evasione fiscale arruolano i Comuni e i loro tributi. Non sotto la forma seguita finora degli incentivi ai sindaci per la caccia ai tributi erariali, che ha dato pochi frutti. In cantiere, con l' ambizione di entrare nel decreto fiscale atteso all' inizio della prossima settimana, c' è una riforma della riscossione locale a tutto campo. Il principio fondamentale è quello di dare alla raccolta di Imu, Tasi, multe e così via gli stessi strumenti che oggi ha in mano Agenzia Entrate- Riscossione per la caccia alle imposte nazionali. Tre i filoni principali di intervento: addio sostanziale alla vecchia ingiunzione, sostituita da un accertamento esecutivo come quello che già opera su Irpef e Iva. Accesso più diretto alle banche dati, superando i tanti ostacoli che oggi lo complicano per una serie di interpretazioni contrastanti delle norme in vigore. E, in prospettiva, addio anche alla notifica, con la creazione di un' anagrafe digitale in cui tutti i debitori potranno (e dovranno) verificare la propria posizione. Un passo, quest' ultimo, piuttosto ambizioso, che però porterebbe con sé un risparmio consistente nei costi oggi sostenuti per le notifiche. Per il momento si tratta di ipotesi tecniche, ma le riunioni al ministero dell' Economia vanno avanti a ripetizione anche perché i tempi per il decreto fiscale sono stretti. E ieri mattina, nel corso dell' audizione alle commissioni Finanze riunite di Camera e Senato sul programma del Mef, è stato lo stesso ministro dell' Economia Roberto Gualtieri a confermare che a Via XX Settembre si sta lavorando a un progetto di riforma della riscossione locale. Anche perché è il caso di ricordare che la macchina della raccolta dei tributi locali vive in un limbo ormai da quasi 10 anni, da quando cioè un decreto dell' allora Governo Berlusconi promise un pacchetto di semplificazioni che non è mai arrivato. Con il risultato che gli oltre 5mila Comuni che a suo tempo non si sono affidati alla ex Equitalia utilizzano ancora lo strumento dell' ingiunzione disciplinato da un Regio decreto del 1910. Non proprio l' ultimo ritrovato della tecnica. Di qui il progetto di riforma, che dopo la definizione puntuale dei vari strumenti dovrà anche passare l' esame del Garante della Privacy per i profili più critici, almeno per quanto riguarda la nuova anagrafe digitale della riscossione. Uno dei punti chiave è l' equiparazione completa fra cartella e ingiunzione. Tradotto, significa che i Comuni potranno chiedere l' Imu, la Tasi, le multe e le altre entrate sfuggite al pagamento spontaneo con gli stessi strumenti oggi utilizzati dall' agente nazionale della riscossione. L' atto di accertamento potrebbe avere direttamente un valore esecutivo, imponendo quindi il pagamento di una quota dei tributi non versati come avviene oggi in campo nazionale. L' allineamento alla cartella arriverebbe anche sul terreno delicato degli aggi. Oggi a livello locale il quadro è anarchico, e accanto a Comuni e società di riscossione "parche" nelle richieste di aggio si incontrano casi in cui ai costi di riscossione è assegnato un costo decisamente più alto di quello nazionale. Le bozze circolate in questi giorni parlano di sostituire questa babele con un aggio al 6%, uguale a quello chiesto dall' Ader, con un tetto a 300 euro per chi paga entro 60 giorni. Per chi ci mette di più, il limite passerebbe a 600 euro. Una serie di norme sono poi pensate per blindare le entrate locali dal rischio che qualche concessionario privato fugga con la cassa, come accaduto in passato. Per risolvere il problema si allarga anche alla riscossione coattiva l' obbligo di riversamento diretto nelle casse del Comune oggi in vigore solo per Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 29
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