Unione della Romagna Faentina - domenica, 15 settembre 2019 - Unione ...

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Unione della Romagna Faentina - domenica, 15 settembre 2019 - Unione ...
Unione della Romagna Faentina
  domenica, 15 settembre 2019
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Unione della Romagna Faentina
                                                 domenica, 15 settembre 2019

Prime Pagine

 15/09/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna                                          4
 Prima pagina del 15/09/2019
 15/09/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                                               5
 Prima pagina del 15/09/2019
 15/09/2019   Il Sole 24 Ore                                                                        6
 Prima pagina del 15/09/2019

Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

 15/09/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 47                                          7
 Prima pagina Faenza-Lugo

 15/09/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 47                                          8
 LA SELICE DIMENTICATA
 15/09/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 41                                          9
 La Compagnia dei Racconti contro le solitudini
 15/09/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49                                          10
 Sul trattore alla scoperta della vendemmia
 15/09/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49                                          11
 L'iniziativa anche i prossimi week end fino al 28 settembre
 15/09/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49                                          12
 Ceramica, Rolando Giovannini premiato a Zagabria
 15/09/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 48                                          13
 Bandiere al gran finale in piazza Stasera finali di coppia e piccola squadra
 15/09/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 48                                          14
 Lo scrittore Alfredo Oriani e la sua cucina frugale in un saggio di Sangiorgi
 15/09/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 48                                          15
 Faentini in gara a Foligno e Monselice
 15/09/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 52                                          16
 [Dalla prima di Faenza-Lugo]

 15/09/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 67                                          17
 L' Atletico Lugo ospita l' Azzurra Il Brisighella col San Zaccaria

 15/09/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 69                                          18
 Faenza ritrova il canestro Ma la vittoria nel test sfugge

Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

 15/09/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 1                                      19
 Prima pagina Ravenna, Faenza-Lugo e Imola

 15/09/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 43                  FRANCESCO DONATI   20
 Sfide con la bandiera un tripudio di colori

 15/09/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 43                                     22
 Gli alfieri faentini sempre in evidenza
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15/09/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 45                    FRANCESCO DONATI       23
 Raccolta fondi online per dare un' arena al football americano
 15/09/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37                                           24
 La letteratura di trincea di Piero Zama Un giovane di cento anni fa si racconta
 15/09/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 30                       MARCO RINALDI       25
 La rimonta di Albergatore Pro marchia l' amichevole di Romagna

Stampa Locale

 15/09/2019   Il Resto del Carlino Pagina 20                                         Giuseppe Catapano    26
 «Con la ricerca aiutiamo chi coltiva»
 15/09/2019   Corriere di Bologna Pagina 18                                                               27
 Mei 2019 premia Morgan e Marlene Kuntz

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 15/09/2019   Il Sole 24 Ore Pagina 2                                                 Barbara Fiammeri    28
 Conte: Sud centrale nel patto con l' Europa

 15/09/2019   Il Sole 24 Ore Pagina 2                                                                     29
 Manovra 2020 non restrittiva ma senza sfondare sul deficit
 15/09/2019   Il Sole 24 Ore Pagina 2                                                                     31
 Riforma del Patto in salita, ma più spazi per gli investimenti
 15/09/2019   Il Sole 24 Ore Pagina 6                                                     Claudio Tucci   33
 Il modello De Luca: nessun altro precario, soltanto concorsi
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[ § 1 § ]

     domenica 15 settembre 2019
                                  Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna

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[ § 2 § ]

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                                         Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

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[ § 3 § ]

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                                                         Il Sole 24 Ore

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                                                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Prima pagina Faenza-Lugo

                          Prima pagina Faenza-Lugo

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                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          LA LETTERA

                          LA SELICE DIMENTICATA
                          di ADAMO CASSANI

                          COSTRUITA dai romani per collegare la città di Imola (Forum Cornelii)
                          con il porto vallivo di Conselice (Caput Silicis), la strada provinciale Selice
                          a partire dall' ultimo dopoguerra è venuta ad assumere un ruolo sempre
                          più importante: questo in seguito al continuo e crescente sviluppo delle
                          attività industriali e commerciali del comprensorio imolese. Ed è proprio
                          la strada provinciale Selice ad essere diventata un asse fondamentale di
                          collegamento tra Imola con il nordest dell' Italia, ma anche con l' Europa.
                          Sono così centinaia ogni giorno i pesanti mezzi di trasporto che sono
                          chiamati a percorrere in entrambe le direzioni questa strada provinciale,
                          che dopo il duemila ha visto però solo alcuni nuovi interventi di
                          adeguamento e ammodernamento strutturali. Come quello che è stato
                          fatto solo nel tratto da Imola fino al ponte di Massa Lombarda, mentre
                          ancora non è stato ancora del tutto completato il successivo tratto fino a
                          Conselice. A rimanere invece del tutto dimenticato è il tratto terminale tra
                          Conselice e Lavezzola, che si innesta nella provinciale Bastia e quindi
                          nella Statale Adriarica, per poi raggiungere il nord est dell' Italia. [Continua
                          a pagina 20]

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 8
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                                                                         Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          SANTO STEFANO OGGI ALLE 15.30

                          La Compagnia dei Racconti contro le solitudini

                          ALLE 15.30 di oggi nel centro sportivo di Santo Stefano, la Compagnia
                          dei Racconti si presenterà alla comunità all' interno del programma della
                          Festa del Volontariato delle Ville Unite. Il progetto è coordinato dal Centro
                          servizi volontariato, dall' associazione Il Villaggio Globale e con il
                          sostegno dell' assessorato ai Servizi Sociali e alla Partecipazione del
                          Comune guidato dall' assessore Valentina Morigi che interverrà all'
                          evento. La Compagnia dei racconti è un progetto di contrasto alle
                          solitudini degli anziani attraverso l' attivazione di un gruppo di volontarie e
                          volontari che hanno dedicato il loro tempo agli anziani del territorio
                          intervistandoli sulle loro storie di vita passata. L' iniziativa è già stata
                          presentata Castel Bolognese (foto). Durante l' incontro sarà presentato il
                          libro che raccoglie tutti i racconti degli intervistati. La solitudine è una delle
                          condizioni più destabilizzantie nel nostro territorio sono sempre più
                          numerosi gli anziani soli. È per loro che è nata la Compagnia. Per
                          informazioni: eleonoramorlotti@gmail.com.

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 9
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                                                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Sul trattore alla scoperta della vendemmia
                          A Oriolo tantissimi partecipanti all' iniziativa fra le vigne proposta da produttori locali

                          IN TRATTORE alla riscoperta delle colline faentine. Un' idea semplice
                          quanto efficace e di grande successo. E così un mezzo agricolo usato
                          tutto l' anno per lavorare la terra diventa locomotiva di un convoglio per
                          portare a zonzo turisti e visitatori. Un viaggio tra le cantine e i vigneti dei
                          produttori di vino attorno alla Torre di Oriolo, una delle zone più belle di
                          Faenza. L' idea, partita da un paio di anni dall' associazione dei produttori
                          vitivinicoli della Torre di Oriolo e continua a riscuotere tanto successo di
                          pubblico tra appassionati dei calici, famiglie o semplici curiosi. Ieri era il
                          secondo sabato stagionale con le gite sul carro panoramico tra le cantine
                          di Oriolo dei Mille fichi e l' antica torre medievale. Dalle ore 11 alle 19 con
                          partenza dalla Torre un carro panoramico trainato da un trattore
                          accompagna le famiglie e gli appassionati in un tour - da qui il nome Trat-
                          tour - tra le cantine del territorio: Leone Conti, la Spinetta, Ancarani, San
                          Biagio Vecchio, La Sabbiona e Poderi Morini, tutte impegnate in questo
                          periodo nella vendemmia e nella vinificazione, per poi tornare all' antica
                          torre medievale. IL PUNTO di arrivo è il parcheggio nel parco della Torre
                          di Oriolo: da qui ogni 45 minuti c' è una nuova partenza. Oltre al trattore c'
                          è poi la possibilità di potersi spostare da una cantina all' altra percorrendo
                          a piedi alcuni tratti panoramici seguendo i cartelli. Durante il Trat-tour - il
                          costo della gita a bordo del carro panoramico è di due euro a persona -i
                          passeggeri possono fermarsi presso le cantine per ascoltare direttamente dai vignaioli i segreti della vendemmia,
                          degustare i vini e acquistare qualche bottiglia. Il primo gruppo, partito ieri mattina alle 11, ha fatto tappa alle cantine
                          Morini. Qui l' anfitrione Alessandro Morini ha proposto ai visitatori un piccolo giro tra le cantine dove si stavano
                          aprendo i piccoli torchi di Albana e si stavano pressando i grappoli della vendemmia di questi giorni. I visitatori hanno
                          potuto assistere alla magia dell' uva che si trasforma in liquido per poi diventare pregiati vini dopo la fermentazione.
                          «Veniamo da Sant' Agata sul Santerno, Modena e Cesena», racconta Stefano Geminiani a capo di un piccolo
                          gruppetto di famiglie che inaspettatamente ti ritrovi, zaino in spalla e porta bicchiere al collo, nel parcheggio della
                          Torre di Oriolo. «Abbiamo conosciuto l' iniziativa tramite alcuni amici. È la prima volta che veniamo e siamo curiosi».
                          Da Forlì viene la famiglia di Davide Bagioni. «Siamo astemi -racconta ridendo - ma siamo voluti venire per scoprire
                          questo angolo di territorio». C' è poi chi viene per far passare una giornata di svago tra il verde delle colline faentine ai
                          bambini. «Veniamo da Forlì - dice Paola Ausili - e la domenica è sempre difficile trovare qualcosa da fare e oggi
                          abbiamo deciso che era il momento buono per venire». «È il secondo anno che partecipiamo al Trat-Tour - racconta
                          invece Francesca Scapoli di Faenza - un modo come un altro per passare qualche ora assieme e far vedere ai
                          bambini i vigneti e il lavoro nei campi tra queste splendide colline». Giorgio Cricca è uno degli autisti del Trat-Tour che
                          ha il compito di accompagnare i turisti tra le cantine. «Lavoro in una delle cooperative del posto ed è la prima volta
                          che mi offro per questo servizio. È una bellissima iniziativa per avvicinare i turisti al lavoro dell' agricoltore e far
                          conoscere i prodotti del territorio». Antonio Veca © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 10
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                                                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          L'iniziativa anche i prossimi week end fino al 28 settembre

                          IL GRUPPO dei volontari della Torre di Oriolo è formato da produttori o
                          comunque familiari di agricoltori della zona che da qualche anno a questa
                          parte hanno deciso di far conoscere il territorio attraverso questo tour e
                          altre iniziative. L' iniziativa del Trat-tour continuerà per altri due settimane
                          fino al 28 settembre, il sabato e la domenica, durante il periodo classico
                          della vendemmia. Per agevolare le visite sono state predisposte navette
                          che collegano la stazione di Faenza, via Oberdan (fermata davanti al
                          parcheggio piazzale Pancrazi) e Oriolo dalla mattina (prima corsa alle
                          10.30) fino a tarda sera (ultima corsa da Oriolo alle 22). A Oriolo apre
                          infatti un punto di ristoro che propone piatti tipici preparati con i prodotti
                          locali, dalle 12 alle 22. Info: 333 3814000 e sulla pagina Facebook della
                          Torre di Oriolo.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 11
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                                                            Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Ceramica, Rolando Giovannini premiato a Zagabria

                          È ROLANDO Giovannini il vincitore del Primo premio della giuria di
                          esperti assegnato all' Esibizione internazionale di ceramica Ex Tempore
                          di Zagabria. Giovannini, che nella vita è stato anche preside dell' Isia, era
                          l' unico italiano in concorso, al fianco di artisti provenienti anche da Cile,
                          Armenia, Canada e India. Ha presentato un' opera in pasta bianca che
                          riprende il tema dei cosiddetti 'gotti' in uso negli anni '60, ripetendoli in una
                          composizione cui poi ha donato un colore rosso intenso - tonalità
                          «incontrata» l' anno scorso per una mostra simile - applicato facendolo
                          percolare sulla ceramica. Grazie alla tecnica della fotoceramica ha poi
                          riprodotto sull' opera alcuni suoi acquerelli, raffiguranti scene mitologiche
                          che lo affascinano in modo particolare, quali 'Leda e il cigno' e 'Giove e
                          Io'. A sedurre i giurati sono stati nello specifico gli effetti creati sulla
                          ceramica dalle imperfezioni dello stampo - un originale - che le hanno
                          donato come delle venature esterne che Giovannini ha poi interpretato
                          figurativamente. Non è la sua sola opera ad aver attraversato le Alpi
                          dinariche in questo periodo. A breve inaugurerà a Zlakusa - un villaggio
                          situato nel comune di Uice, a sud di Belgrado - una mostra (della quale
                          Giovannini ha curato anche la presentazione) in cui è esposta una sua
                          ceramica realizzata con la tecnica del tornio, creata servendosi delle terre
                          locali dalla caratteristica elevata componente calcarea, da sempre
                          utilizzate in quella parte di Serbia per la produzione ceramica artigianale. La particolarità di queste terre è il loro
                          essere impiegate come materiale ceramico ma anche come pigmento. La mostra aprirà i battenti a novembre. Filippo
                          Donati.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 12
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                                                            Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          TENZONE AUREA ULTIMO GIORNO DEI CAMPIONATI ITALIANI

                          Bandiere al gran finale in piazza Stasera finali di coppia e piccola squadra

                          GRAN FINALE per la Tenzone Aurea, il campionato italiano sbandieratori
                          che oggi vivrà la sua conclusione. denominata dal 2002, vivrà la sua
                          giornata clou, in questa terza domenica di settembre. Dopo lefinali delle
                          categorie Singolo, Grande Squadra e Musici, della prima giornata,
                          terminate ieri sera intorno a mezzanotte, la manifestazione vivrà il suo
                          clou stasera, con la disputa in Piazza del Popolo, dalle 20.30, delle finali
                          di Coppia e della Piccola Squadra e la cerimonia di premiazion . Sarà
                          attribuito anche un Palio al gruppo vincitrice della combinata, la classifica
                          che tiene conto di tutte le discipline. Le due competizioni odierne
                          prenderanno il via alle 9. Le qualificazioni della coppia, ben 39 quelle
                          iscritte, si svolgeranno nel suggestivo scenario di Piazza XI febbraio
                          dietro al Duomo. Per Faenza saranno in lizza, alle ore 11.30, gli alfieri del
                          Verde, Filippo e Massimiliano Rossi, trionfatori a Faenza a giugno scorso
                          e alle 11,35 i due alfieri del Rione Giallo, Nicolò Benedetti e Simone
                          Lionetti. I campioni uscenti sono i rappresentanti di Ferrara S. Giacomo,
                          ovvero Giacomo Malagoli e Andrea Baraldi, due fuoriclasse a caccia del
                          decimo titolo, si esibiranno alle 9,50. Sempre dalle 9, ma in Piazza del
                          Popolo, al via le qualificazioni della Piccola squadra, con ben 21 gruppi.
                          Per Faenza sarà in lizza il Rione Nero (ore 9.24) con Antonio Costa,
                          Giacomo Costa, Enrico Emiliani, Manuel Galtieri, Francesco Santandrea
                          e Luca Senni. Saranno accompagnati dai loro musici. Campione uscente è Montagnana. Le finali e le premiazioni
                          potranno essere seguite anche in diretta su 'TR Mia' e in streaming di www.paliodifaenza.it , www.fisb.net , pagina Fb
                          BuonsensoFaenza, www.teleromagna.it e app Teleromagna. Gabriele Garavini.

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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          CASOLA PUBBLICATO DALL' IBC

                          Lo scrittore Alfredo Oriani e la sua cucina frugale in un saggio di Sangiorgi

                          L' ISTITUTO per i Beni Culturali dell' Emilia-Romagna ha di recente
                          pubblicato il volume 'La cucina degli scrittori - Letteratura e cibo in Emilia
                          Romagna'. Tra gli altri vi compare un breve saggio di Beppe Sangiorgi su
                          'La cucina frugale di Alfredo Oriani', lo scrittore nato a Faenza nel 1852 e
                          morto al Cardello di Casola Valsenio nel 1909. Il rapporto dello scrittore
                          con il cibo si può infatti definire in un solo modo: frugale. Sia per il
                          comportamento, che per i gusti alimentari. Un comportamento dovuto a
                          un carattere scontroso, poco avvezzo alle mollezze della tavola, poi
                          accentuato da dolorose vicende famigliari, letterarie ed economiche. Vi
                          era nell' Oriani una particolare predilezione a mangiar stando seduto o
                          sdraiato sull' erba, com' era usanza per i contadini quando, all' ombra di
                          una pianta, consumavano il mangiare che recavano le donne di casa.
                          Oriani non disdegnava di mangiare sdraiato in terra nemmeno al Cardello,
                          anche quando aveva ospiti, quasi a voler compensare la poca ricchezza
                          dei piatti con il magnifico paesaggio che faceva corona alla tenuta. Lo
                          racconta un amico in visita allo scrittore nell' agosto del 1903: «Mi
                          accolse, come sempre, con quella sua semplice e schietta cordialità
                          romagnola, che ben si accorda con la sua maschia figura e forma di lui un
                          uomo spiccatamente originale; e, mentre il sole calava dietro monte
                          Battaglia, cenammo, come egli volle, omericamente sull' erba del prato
                          insieme al figliuoletto Ugo (un fanciullo agile e snello, di ingenua e sensitiva dolcezza nei grandi occhi lucidi e scuri),
                          ed al cugino dott. Giacomo, venuto da Casola». Quando lo scrittore casolano scendeva a Faenza, sostava spesso
                          nell' osteria di Marianaza, tuttora esistente. Oriani si trovava a suo agio in quell' ambiente molto popolare, come
                          scrive Piero Zama in «Addio, vecchia Faenza!»: «Odori saporosi di arrosto, fumi grassi e appetitosi di salsicce o di
                          lonze riempivano l' ambiente, ridestando i tormenti dell' appetito. Fumo di vivande e di pipe, o baccano di giocatori
                          intenti ad una partita non disturbavano nessuno; e nessuno faceva caso al soffitto piuttosto nerastro, né alle stoviglie
                          un po' screpolate, e ad altre simili consorelle. Oriani meno degli altri, ché anzi egli pareva trovarsi bene in quel luogo
                          così familiare e naturale, così diverso da quelle cucine di oggi che, vestite di bianche piastrelle, fanno pensare non alle
                          pietanze, ma ai gabinetti intimi degli alberghi diurni, o alle salette di medicazione delle case di cura».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 14
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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          CAVALIERI GIOSTRE DELLA RIVINCITA E DELLA ROCCA

                          Faentini in gara a Foligno e Monselice

                          PER la stagione agonistica 2019 dei Palii e delle Giostre storiche d' Italia,
                          oggi sono diversi e importanti gli appuntamenti. A Foligno nel pomeriggio
                          si disputa la Giostra della Rivincita. Dieci i binomi che si sfideranno, fra
                          cui anche due faentini, Marco Diafaldi che indosserà il costume del Rione
                          Ammaniti e sarà 'il Gagliardo', seguito e portato in gara da Nevio
                          Ventangoli e Daniele Ravagli, primo fantino del Giallo che sarà 'il Furente'
                          del Rione Contrastanga. In gara anche Massimo Gubbini che ha corso il
                          Niballo per il Verde e Luca Innocenzi. Sempre oggi vari giostratori
                          manfredi saranno impegnati a Monselice per la 34esima Giostra della
                          Rocca. Il campione uscente è il faentino Gioele Bartolucci, in lizza anche
                          all' edizione 2019 da lui già vinta tre volte. Gli altri fantini di scuola
                          manfreda iscritti alla gara sono Alberto Liverani e il vincitore della giostra
                          2016, Nicholas Lionetti. In lizza anche il blasonato Willer Giacomoni e
                          Manuel Timoncini ed Enrico Gnanarella del Borgo Durbecco. In gara
                          anche il faentino Sascka Rocco e il secondo fantino del Rosso, Matteo
                          Gianelli.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 15
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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          [Dalla prima di Faenza-Lugo]

                          Un percorso stradale, quello nel tratto tra Conselice e Lavezzola,
                          caratterizzato da un asse stradale largo appena 6 metri, e con continue
                          insidiose curve, tra le quali va annoverata la temuta 'curva del Ponte
                          Rosso'. Si tratta di una curva ad angolo retto e nella quale gli automezzi
                          pesanti sono costretti a fermarsi, sia quando incrociano autocarri, ma
                          anche solo semplici auto. Una infrastruttura stradale quindi ferma, questa,
                          a quando il traffico si svolgeva con carretti e calessi, e che proprio per
                          questa sua inadeguatezza è teatro di scontri e anche di luttuosi incidenti.
                          Una curva che potrebbe essere allargata oltretutto con un modesto
                          intervento di bilancio. A dimostrazione di tutto questo è poi la segnaletica
                          verticale, di ben 30 km orari, posta recentemente a lato del tracciato:
                          questo a partire dall' incrocio con la via Gardizza e fino a Lavezzola,
                          costringendo l' intenso traffico a procedere a...passo di lumaca. E se
                          questo non bastasse, il manto stradale si presenta del tutto dissestato, e
                          solo di tanto in tanto viene fatto oggetto di brevi e inadeguati tratti di
                          rifacimento. Pare davvero incredibile che un asse di collegamento
                          divenuto tanto importante per lo sviluppo economico del territorio
                          ravennate e imolese, e che meriterebbe quindi di rientrare negli interventi
                          prioritari, venga ignorato o comunque sottovalutato dalle istituzioni
                          preposte. Adamo Cassani Conselice.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 16
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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Seconda Categoria

                          L' Atletico Lugo ospita l' Azzurra Il Brisighella col San Zaccaria

                          Ravenna ULTIMA domenica di Coppa in Seconda Categoria, prima di
                          tuffarsi nel campionato. I due tabelloni dei gironi M e N si sono allineati ai
                          quarti di finale e, curiosamente, le due formazioni ripescate rigiocano
                          esattamente con chi le ha eliminate al primo turno. Unica differenza è l'
                          inversione del campo: Fornace Zarattini-Godo (girone M) e Tre Martiri-
                          Vecchiazzano (N). Nella parte alta del gruppo M, l' Atletico Lugo ospita l'
                          Azzurra Romagna, appena retrocessa dalla Prima: chi passa se la vedrà
                          con la vincente del derby imolese Mordano Bubano-Tozzona Pedagna. Il
                          Real Fusignano ospita il Castel del Rio e la squadra vittoriosa sarà l'
                          avversaria di chi passa tra Fornace Zarattini e Godo, derby vinto di
                          misura dal Fornace nel turno precedente. Nel girone N, detto della nuova
                          sfida tra Tre Martiri e Vecchiazzano, c' è da registrare l' inversione di
                          campo tra Brisighella e San Zaccaria, con la prima sfida che dunque si
                          disputa al 'Sangiorgi', visto che il 'Soprani' è impegnato con la gara di
                          Eccellenza del Del Duca. Completano il quadro il derby forlivese Pianta-
                          Predappio e quello faentino tra Pro Loco Reda e Borgo Tuliero. Le gare
                          di ritorno sono in programma il 25 settembre a campi invertiti.
                          Programma andata quarti (ore 16). Girone M: Atl. Lugo-A. Romagna, M.
                          Bubano-Tozzona, R. Fusignano-C. del Rio, F. Zarattini-Godo. Girone N:
                          Brisighella-S. Zaccaria, Pianta-Sp. Predappio, P. L. Reda-B. Tuliero, Tre
                          Martiri-Vecchiazzano. u.b.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 17
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                                                           Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Basket Serie B Indicazioni positive a Rimini per la Rekico

                          Faenza ritrova il canestro Ma la vittoria nel test sfugge

                          Rinascita Rimini 88 Rekico Faenza 81 RINASCITA BASKET RIMINI:
                          Bianchi 4, Pesaresi 10, Moffa ne, Ramilli 4, Chiari ne, Rivali 12, Bedetti L.
                          17, Guziur 2, Bedetti F. ne, Rinaldi 17, Broglia 13, Ambrosin 8. All.:
                          Bernardi REKICO FAENZA: Rubbini 10, Oboe 4, Zampa 2, Calabrese 4,
                          Tiberti E. 15, Santucci, Bruni 12, Klyuchnyk 10, Sgobba 16 Tiberti A. 8.
                          All.: Friso. Note. Parziali: 23-23; 44-45; 57-60 Rimini LA REKICO ha
                          ritrovato il feeling con il canestro. Questa è la buona notizia arrivata dal
                          derby giocato in casa della Rinascita Basket Rimini, dove la squadra ha
                          segnato ben 81 punti, cifra decisamente lontana dai 54,5 punti realizzati di
                          media nei primi due incontri. Il recupero di Sgobba ha portato un buon
                          terminale offensivo, ma tutta la squadra ha mostrato buone trame di
                          gioco. Nello scrimmage al Flaminio (dove il punteggio si è sempre
                          riazzerato alla fine di ogni quarto), la Rekico impatta 23-23 il primo
                          parziale, vincendo poi il secondo 22-21 e il terzo 15-13, trascinata dai
                          punti di Sgobba e da quelli degli ex di turno Bruni ed Edoardo Tiberti,
                          recuperato dal piccolo problema muscolare che lo aveva tormentato
                          durante la settimana. Da rivedere invece l' ultimo parziale perso 21-31,
                          scarto dovuto soprattutto alla maggiore pressione messa in campo da
                          Rimini che ha mandato in confusione i faentini in diversi occasioni, e alla
                          difesa non sempre attenta. CALI di tensione da rivedere e correggere
                          nelle prossime due settimane per arrivare pronti al debutto in campionato del 29 contro Porto Sant' Elpidio. Rekico e
                          RBR si ritroveranno sabato prossimo al PalaCattani (ore 20.45), ma prima i Raggisolaris ospiteranno Ozzano nel test
                          in programma mercoledì alle 18.30. l.d.f.

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                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                  Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Prima pagina Ravenna, Faenza-Lugo e Imola

                          Prima pagina Ravenna, Faenza-Lugo e Imola

                                                            Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 19
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                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Sfide con la bandiera un tripudio di colori
                          Performance di alto livello, spettacolo e tanto agonismo Faenza capitale degli sbandieratori per due giorni

                                                                                                                             FRANCESCO DONATI
                          FAENZA E' incredibile come un attrezzo antico quale la bandiera possa
                          generare un' autentica esplosione di vivacità, entusiasmi e passioni
                          intense. SPETTACOLO E COLORI Le atmosfere di Faenza in questi
                          giorni superano l' esuberanza di ogni aspettativa, complice anche il bel
                          tempo e le suggestioni offerte dallo scenario architettonico della città.
                          Due piazze gremite, angoli del centro storico cosparsi di gruppi che
                          provano i numeri da presentare alle qualificazioni. Evoluzioni scandite dai
                          ritmi trionfali di chiarine e tamburi. C' è l' agonismo che mette in palio i
                          titoli tricolore di Bandiere e Musici a questa 39esima edizione dei
                          Campionati italiani della Fisb (Tenzone aurea), ma c' è anche tanto
                          folklore e spettacolo a comporre una kermesse unica, un mosaico
                          festoso, i cui tasselli si fondono grazie a suoni, colori, costumi storici, in
                          un ginepraio di folla e sostenitori da tutta Italia. GIORNATE DI SFIDE Ieri
                          mattina la città si è trasformata: è apparsa come una grande location
                          turistica super affollata in piena estate, in cui immergersi per lasciarsi
                          cullare dalla successione degli eventi: quelli sportivi con gli atleti capaci di
                          lanci che assu mono dimensioni mistiche e di mistero, quelli di svago
                          come gli acquisti al mercato, le visite, le colazioni e i pranzi. E oggi si
                          replica: ancora eliminatorie in programma (Piccole squadre e coppie)
                          dalle 9 alle 13 e le rispettive finali in serata dalle 21. LA SERATA
                          D'APERTURA Il tutto è iniziato venerdì sera con la cerimonia di apertura:
                          la sfilata delle 22 compagini, ammesse alla Tenzone. Ma prima dello
                          spettacolo dei Vulcanica, percussionisti di fama, c' è stato spazio per i
                          convenevoli di rito delle autorità e la dichiarazione solenne e congiunta di
                          apertura dei giochi da parte del sindaco e della presidente della Fisb
                          Antonella Palumbo. Immancabile l' inno di Mameli, intonato dalla vincitrice faentina dello Zecchino d' oro Sara
                          Calamelli, sulle note del maestro Marcello Zinzani al clarino. Nelle parole di Giovanni Malpezzi la gratitudine della città
                          per essere stata scelta, e il ringraziamento ai partecipanti. In prima fila anche l' assessore regionale al Turismo Andrea
                          Corsi ni, accompagnato dalla consigliera Manuela Rontini. «Sono orgoglioso - ha detto Malpezzi - di questa passione
                          che caratterizza la città e di quanto riesce ad esprimere: in 38 edizioni per 12 volte abbiamo vinto la combinata». L'
                          assessore Corsini ha espresso il suo compiacimento: ha definito Faenza «uno straordinario gioiello della Romagna"
                          e la manifestazione "un evento che valorizza il turismo e il territorio". Ha ricordato come la Regione abbia finanziato
                          con una legge gli eventi storici e le associazioni del settore. E' stato infine ardente di passione il discorso della
                          presidente Palumbo «le bandiere non sono solo pezze di stoffa al vento ,ma pezzi di cuore, di storia e di patria. Ogni
                          anno migliaia di persone si muovono per seguire o praticare questo sport, occasione anche per ammirare le nostre
                          bellezze. Qui a Faenza si festeggiano anche il sessantesimo anniversario della nascita del Palio quindi è davvero un'
                          occasione speciale». i Musici il Sestiere Porta Solestà di Ascoli Piceno, Città Murata, Borgo San Luca di Ferrara,
                          Rione Lama di Oria, Megliadino san Vitale, Palio dei Micci di Querceta e i musici arquatesi di Arquà Polesine; per
                          quanto riguarda gli sbandieratori le formazioni di Città Murata, Porta Solestà (Ascoli), Palio dei Micci (Querceta),
                          Sestiere Porta Romana (Ascoli), Borgo San Luca (Ferrara) Sestiere Porta Maggiore (Ascoli), Ente Palio (Ferrara).
                          Superlativa la prova dei tre faentini in gara nel Singolo, tutti inclusi

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 20
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                          domenica 15 settembre 2019

                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          tra i dieci finalisti. Infatti nella classifica provvisoria dopo le eliminatorie il campione uscente Raffaele Rampino
                          (rione Rosso) è primo, Riccardo Lotti (Bordo Durbecco) terzo e Nicolò Benedetti (rione Giallo) quarto. Ieri sera si
                          annusava odore di triplete in questa specialità che vede provvisoriamente al secondo posto l' astigiano Lano (Borgo
                          San Lazzaro), al quinto il ferrarese Tortorici (campione d' Italia 2017), al sesto il pluridecorato ferrarese dell' Ente
                          Palio, Baraldi, al settimo il bravo Cirelli di Città Murata, all' ottavo e nono gli sbandieratori di Borgo San Luca (Fe)
                          Colosi e Zonari e al decimo Martinelli, alfiere di Megliadino San Vitale. Con queste prestazioni performance
                          sbandieratori e musici del palio del Ni ballo sono in ottima posizione anche per quanto riguarda la combinata che
                          assegnerà un palio alla compagine campione d' Italia.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 21
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                          domenica 15 settembre 2019
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                                                        Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Gli alfieri faentini sempre in evidenza

                          Sul versante gare ieri sera dalle ore 21 si sono svolte le prime finali, con i
                          faentini in grande sfolgoro. Infatti dopo le eliminatorie della mattina gli
                          alfieri del Palio del Niballo (rione Nero) hanno conquistato la prima
                          posizione in classifica nella Grande squadra e la seconda nei Musici.
                          Oggi si saprà già chi ha vinto queste due specialità che oltre ai faentini ha
                          portato nella finale di piazza del Popolo per quanto riguarda i Musici il
                          Sestiere Porta Solestà di Ascoli Piceno, Città Murata, Borgo San Luca di
                          Ferrara, Rione Lama di Oria, Megliadino san Vitale, Palio dei Micci di
                          Querceta e i musici arquatesi di Arquà Polesine; per quanto riguarda gli
                          sbandieratori le formazioni di Città Murata, Porta Solestà (Ascoli), Palio
                          dei Micci (Querceta), Sestiere Porta Romana (Ascoli), Borgo San Luca
                          (Ferrara) Sestiere Porta Maggiore (Ascoli), Ente Palio (Ferrara).
                          Superlativa la prova dei tre faentini in gara nel Singolo, tutti inclusi tra i
                          dieci finalisti. Infatti nella classifica provvisoria dopo le eliminatorie il
                          campione uscente Raffaele Rampino (rione Rosso) è primo, Riccardo
                          Lotti (Bordo Durbecco) terzo e Nicolò Benedetti (rione Giallo) quarto. Ieri
                          sera si annusava odore di triplete in questa specialità che vede
                          provvisoriamente al secondo posto l'astigiano Lano (Borgo San
                          Lazzaro), al quinto il ferrarese Tortorici (campione d'Italia 2017), al sesto
                          il pluridecorato ferrarese dell'Ente Palio, Baraldi, al settimo il bravo Cirelli
                          di Città Murata, all'ottavo e nono gli sbandieratori di Borgo San Luca (Fe)
                          Colosi e Zonari e al decimo Martinelli, alfiere di Megliadino San Vitale.
                          Con queste prestazioni performance sbandieratori e musici del palio del
                          Niballo sono in ottima posizione anche per quanto riguarda la combinata
                          che assegnerà un palio alla compagine campione d'Italia.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 22
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                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          SPORT E AGGREGAZIONE SOCIALE

                          Raccolta fondi online per dare un' arena al football americano
                          Campagna di crowdfunding dei Broncos. Entro novembre servono i soldi per spogliatoi e iscrizione al campionato

                                                                                                                            FRANCESCO DONATI
                          FAENZA Un' arena per il football americano: è quella che si vuole
                          realizzare nell' area verde del campo sportivo parrocchiale di San
                          Silvestro. Un' area che insieme al Campus (ex footbolito), gestito dalla
                          società sportiva di basket Raggi Solaris potrebbe andare a costituire un
                          nuovo polo sportivo cittadino di grande valore e interesse. IL
                          PROGETTO A pilotare il progetto sono i Faenza Broncos (nome ispirato
                          ai famosi Denver Broncos), la locale squadra fondata nel 2014, che
                          aspira ad avere un impianto tutto suo, e non condiviso con altri sport
                          come succede ora alla Graziola. Per sostenere le spese la società
                          sportiva ha lanciato una raccolta fondi sul web (campagna di
                          crowdfunding) a cui tutti possono donare, attiva sulla piattaforma
                          sportsupporter.it. «L' obiettivo - spiega il portavoce dei Faenza Broncos
                          Stefano Ingrosso - è raggiungere la cifra di 8mila euro entro la fine di
                          novembre: ci serviranno per realizzare gli spogliatoi prefabbricati, le
                          tipiche porte a forma di Ye iscrivere la squadra al campionato 2020 Fidaf
                          Cif 9». L' inizio del campionato (paragonabile alla Lega pro del calcio) è
                          previsto nel prossimo mese di febbraio: "difficilmente però saremo pronti
                          con il nuovo impianto, pertanto le partite continueremo a disputarle alla
                          Graziola, comunque a San Silvestro ci stiamo già allenando avendo
                          ottenuto lo spazio in convenzione per venti anni. Ci servono anche altre
                          risorse per ulteriori lavori e acquisto di attrezzature». Ci piacerebbe che in
                          tanti si avvicinassero a questa disciplina, sport nazionale negli Usa dove
                          la NFL (National Football League) e il Superbowl sono seguiti da milioni
                          spettatori in visibilio. I giocatori sono delle star, più famosi dei divi di
                          Hollywood. Tutti possono praticarlo in sicurezza: non occorre essere dei
                          pesi massimi. I bambini si entusiasmano, perciò chiediamo una mano a realizzare il progetto che ha valori anche
                          sociali e abbina bene lo sport allo spettacolo. Inizialmente è la società a mettere a disposizione quanto serve: il mitico
                          casco, il vestiario imbottito eccetera. In questo periodo ci stiamo facendo conoscere partecipando come testimonial
                          a diversi eventi: Frog stock, Strawooman, feste, sagre». SPORT DA CONOSCERE In Italia il football americano è
                          poco diffuso, forse perché le regole non sono molto conosciute, seppure semplici. Una volta apprese diventa
                          divertente entrare nel merito di termini quali: Quarterback (il giocatore che gestisce l' attacco e detta la strategia),
                          Touchdown (il punto segnato), End zone (linea di meta), Field Goal (quando il pallone ovale viene calciato nella Y).
                          Oltretutto questo sport ha un potenzialità enorme nell' indotto: ogni partita può durare tre ore, a fronte di u n' ora
                          effettiva di gioco, pervia dei tempi morti dove si inserisce di tutto: animazioni, pon -pon girls o "cheerleaders" (bande
                          musicali), messaggi pubblicitari e performance di vario genere. Info sul profilo fb "Faenza Broncos - american foofball
                          team" o telefonando a Alessio Ponti 338.9667672 (presidente) o Nicolò Giulio 349 7720486, dopo le 18.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 23
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                                                        Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          MEMORIE

                          La letteratura di trincea di Piero Zama Un giovane di cento anni fa si racconta
                          "Le ore del mio pensiero" è stato riproposto in occasione del doppio centenario, la fine del primo conflitto e la stesura
                          del testo: un documento storico e un monito esistenziale

                          FAENZA A conclusione del centenario della Grande guerra, l' editore
                          Fratelli Lega Editori ha ripubblicatoLe ore del mio pensiero, il volume di
                          memorie scritte dallo storico e letterato faentino Piero Zama (1886-1984)
                          nel dicembre 1918, durante il termine dello scontro che dilagò in tutta
                          Europa, cambiando per sempre il corso della storia. Il testo, curato da
                          Giuseppe Fagnocchi, musicista e storico faentino ora direttore del
                          Conservatorio di Rovigo, dopo una prima edizione datata con molta
                          probabilità 1919 a opera della Libreria Editrice Milanese, e una seconda -
                          arricchita dalle xilografie di Serafino Campi - voluta dalla Fratelli Lega
                          Editori e risalente al 1932, esce in collaborazione con Unuci (Unione
                          nazionale ufficiali in congedo, sezione di Faenza) e col patrocinio del
                          Comune. L' opera si inserisce nel filone Serra-Jahier, autori di una nuova,
                          intensa «letteratura di trincea», ed è proprio il parallelismo con lo scrittore
                          cesenate a rendere il volume particolarmente interessante per il pubblico
                          romagnolo: se infatti Renato Ser ra scriveva allo scoppio del conflitto e
                          rappresentava il progetto di una intera generazione innanzi allo svolgersi
                          di una vicenda storica così devastante, la testimonianza di Zama pare
                          divenire un pendant - pur nel diverso orizzonte culturale proprio ai due
                          autori - alle riflessioni del cesenate al termine delle ostilità. Il volume
                          raccoglie quattro intense meditazioni scritte sulla base degli appunti presi
                          durante gli anni della Grande guerra, che videro il faentino Zama presente,
                          con il ruolo di ufficiale del Genio, sulle più celebri zone di guerra, quali
                          Monte San Michele, Monte Piana, Montello e Monte Grappa ove, con il
                          grado di capitano, operò come aiutante maggiore dell' 81° Battaglione
                          Zappatori. L' autore, dopo aver vissuto in prima linea gli orrori del
                          conflitto, fu una figura di grande rilievo sociale e culturale per la città di Faenza: direttore della biblioteca comunale dal
                          1920 al 1957, docente di storia e filosofia dal 1922 al 1945, ebbe anche incarichi di dirigente scolastico e fu
                          presidente dal 1960 al 1982 della Società Torricelliana di Scienze e Lettere. Zama si fece promotore dell' incremento
                          dei reperti del Museo del Risorgimento e del Museo del Teatro e si impegnò con grande veemenza per ricostruire i
                          locali e il patrimonio culturale della biblioteca, fortemente danneggiata dalle distruzioni belliche. Autore prolifico di oltre
                          1100 articoli, saggi, relazioni e libri, ebbe come obiettivo quello di trasmettere alle giovani generazioni il patrimonio
                          storico della comunità e l' insegnamento che è necessario ricavare dal bagaglio esperienziale costituito dai fatti
                          accaduti. Zama sceglie di non inserire nel testo riferimenti storici o geografici, che avrebbero allontanato l' opera dal
                          suo senso originario di testimonianza di un messaggio che voleva avere una portata comune e indipendente dallo
                          «scontro tra kultur e civilisation»: le parole del faentino divengono così lucida documentazione di una fase storica ma
                          altresì della determinazione e della precarietà esistenziale di un giovane di cento anni fa. "Le ore del mio pensiero" -
                          riproposto in occasione del "doppio" centenario, costituito dal termine del conflitto e della stesura del testo -assume
                          quindi la doppia valenza di documento storico, incentrato su una pagina drammatica e decisiva della nostra storia, e
                          di monito esistenziale e spirituale per le generazioni presenti e future.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 24
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                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          BASKET B GIRONE C

                          La rimonta di Albergatore Pro marchia l' amichevole di Romagna
                          Equilibrio per tre quarti, poi la Rekico perde intensità e i riminesi allungano negli ultimi 10 minuti Bernardi: «Siamo
                          sulla strada giusta». Friso: «Qualche nostro errore contro la loro intensità»

                                                                                                                                MARCO RINALDI
                          Un' amichevole molto intensa e fisica sorride ad Albergatore Pro che
                          nonostante le assenze di Moffa e Francesco Bedetti, batte in rimonta una
                          Rekico tosta per tre quarti. Rbr si affida subito a un ritrovato Rinaldi che
                          battaglia sotto canestro e ottiene tanti punti dalla lunetta, dall' altra parte
                          Faenza risponde con i centimetri dell' ex Crabs, Tiberti e Sgobba. Nel
                          secondo quarto il copione non cambia: Pesaresi e Rivali pro vano ad
                          aprire il gioco da tre punti, ma gli ospiti rispondono a tono e riescono a
                          chiudere il primo tempo sul +1. Nel terzo quarto si sbaglia tanto, cresce la
                          stanchezza e anche il vantaggio ospite. Gli ultimi 10'vedono la rimonta in
                          grande stile di Rbr: difesa a tutto campo, cuore e giocate da campioni
                          come dimostrano le avventure al ferro di Luca Bedetti e i preziosi canestri
                          di Rinaldi e Broglia. «Abbiamo fatto una partita eccezionale, siamo andati
                          oltre inostri limiti - commenta Massimo Bernardi - i ragazzi sono stati
                          meravigliosi perché giocavamo senza Moffa e Francesco Bedetti e
                          avevamo di fronte una squadra molto alta e fisica. Siamo stati sempre sul
                          pezzo e nell' ultimo quarto abbiamo prevalso su entrambi i lati del campo,
                          questo vuol dire che il lavoro svolto finora è buono e che siamo sulla
                          strada giusta». Quant' è importante il recupero di Rinaldi? Previsioni su
                          Moffa e Francesco Bedetti? «Rinaldi non è ancora al 100%, ma in questa
                          partita è stato fantastico. Il gioco in post basso che lo coinvolge deve
                          sicuramente migliorare, ma ci lavoriamo ogni giorno e non dipende
                          interamente da lui. Moffa ha avuto un indurimento muscolare quindi farà
                          un' ecografia e conto di averlo per martedì, mentre Bedetti tornerà
                          lunedì». «Alla fine hanno combattuto di più i nostri avversari - è l' analisi
                          del tecnico ospite, Massimo Friso - noi abbiamo giocato bene per tre
                          quarti, ma poi quando loro hanno alzato l' intensità abbiamo commesso degli errori banali sui quali dobbiamo
                          evidentemente lavorare. Non dobbiamo dare per scontato niente, per decidere le partite bisogna avere un
                          atteggiamento molto più tosto e importante sulle piccole cose. Siamo ancora lontani dall' essere competitivi in questo
                          tipo di partite difficili fuori casa, ma nonostante questo abbiamo fatto anche delle buone cose».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 25
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                          domenica 15 settembre 2019
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                                                                          Il Resto del Carlino
                                                                                   Stampa Locale

                          «Con la ricerca aiutiamo chi coltiva»
                          Dai cambiamenti climatici ai parassiti: l' attività del Crpv di Faenza

                                                                                                                              Giuseppe Catapano
                          FAENZA (Ravenna) SVILUPPO di cultivar più resistenti alle principali
                          malattie fungine, nuove strategie di difesa sostenibile, lotta alla cimice
                          asiatica: sono diversi i progetti che Crpv - Centro ricerche produzioni
                          vegetali, cooperativa che mette insieme i principali attori del mondo
                          agricolo - ha sviluppato con l' obiettivo di rispondere alle emergenze. L'
                          EMILIA ROMAGNA è all' avanguardia nella ricerca, così come è in prima
                          linea nell' impegno per risolvere i problemi più gravi che affliggono l'
                          agricoltura, dai cambiamenti climatici ai nuovi parassiti, «che - spiega
                          Raffaele Drei, presidente di Crpv - stanno mettendo a repentaglio la
                          redditività dei produttori». Proprio al Crpv è affidata la speranza di
                          superare questa difficile contingenza: i risultati ottenuti nell' ambito dei
                          Gruppi operativi per l' innovazione della Regione (Goi) sono confortanti.
                          Ne sono esempio le attività condotte sulle varietà di vite da vino resistenti
                          alle malattie fungine: nove saranno autorizzate alla coltivazione in Emilia
                          Romagna a partire dalla primavera 2020 ed è stato finanziato un progetto
                          di miglioramento genetico per la costituzione di varietà resistenti locali
                          (Sangiovese, Trebbiano, Albana, Pignoletto, Lambrusco Salamino,
                          Lambrusco di Sorbara, Lambrusco Grasparossa e Ancellotta). OTTIMI
                          riscontri anche dalla ricerca finalizzata a individuare strumenti per vincere
                          le resistenze dei principali patogeni e delle malerbe: grazie al progetto
                          'Resistenze' sono state sviluppate macchine che permettono di utilizzare fino al 50% in meno di erbicida, riducendo
                          anche il rischio di contaminazione delle acque. E ancora, lotta alla cimice asiatica: i dati evidenziano come i risultati
                          migliori, finora, siano stati ottenuti integrando l' utilizzo di barriere meccaniche ai trattamenti insetticidi. Ma, per
                          combattere il parassita flagello dell' agricoltura, la strategia è di lungo termine. «L' EMILIA Romagna l' ha individuata -
                          l' analisi di Simona Caselli, assessore dell' Emilia Romagna all' Agricoltura - e altre regioni del nord l' hanno condivisa.
                          Insieme abbiamo preparato una lettera per chiedere un incontro al ministro Bellanova, che è al corrente delle nostre
                          mosse». La novità è il decreto che consentirà di introdurre un antagonista naturale, la vespa samurai. «Ma i tempi non
                          saranno brevi tra fasi di studio e verifica». INTANTO la Regione ha dato il via libera ai contributi (budget di 250mila
                          euro) per sostenere gli agricoltori danneggiati dalla cimice asiatica. «E nessuno più di noi - rivendica Caselli - ha
                          investito in innovazione visto che, attraverso il Piano di sviluppo rurale 2014-2020 (Psr), abbiamo impegnato oltre 50
                          milioni di euro». La ricerca per rispondere alle emergenze: non c' è alternativa. Al Crpv ne sono consapevoli. «Il
                          rischio di vedere diverse aziende gettare la spugna - ammonisce il presidente Drei - è alto. Noi siamo al lavoro, ma la
                          sfida è notevole e dobbiamo cercare di dare risposte sempre più velocemente. Per questo servono strumenti più
                          rapidi ed efficaci per fronteggiare le emergenze e portare avanti una ricerca mirata». © RIPRODUZIONE
                          RISERVATA.

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                          domenica 15 settembre 2019
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                                                                           Corriere di Bologna
                                                                                    Stampa Locale

                          Mei 2019 premia Morgan e Marlene Kuntz

                          La storica manifestazione della musica indipendente (4, 5 e 6 ottobre,
                          Faenza) ha annunciato alcuni dei vincitori della 25esima edizione. A
                          Morgan il premio alla carriera e al duo Ginevra Di Marco e Cristina Donà
                          il premio speciale del meeting per il loro progetto discografico. Ai Marlene
                          Kuntz, invece, il riconoscimento Ciampi - dedicato al cantautore
                          scomparso quarant' anni fa - per trent' anni di attività. E ai Negrita il Radio
                          Rai Live per i venticinque anni di carriera. Premi anche a Giovanni Truppi
                          (miglior artista indipendente), a Fulminacci (miglior esordio indipendente
                          dell' anno), a Tredici Pietro (hip hop), al concorso It' s Up 2U! (miglior
                          contest italiano) e a Mo' n (miglior gruppo indipendente 2019). Il Mei
                          aprirà i battenti venerdì 4 ottobre e il giorno successivo, sabato 5, ci sarà
                          la Notte bianca con i concerti di Morgan e Negrita in piazza del Popolo.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 27
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                          domenica 15 settembre 2019
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                                                                               Il Sole 24 Ore
                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          IL PREMIER ALLA FIERA DEL LEVANTE

                          Conte: Sud centrale nel patto con l' Europa
                          Il premier: «Potenziare alta velocità e trasporto pubblico locale»

                                                                                                                            Barbara Fiammeri
                          roma «Chiederemo alla Ue di escludere gli investimenti verdi dal calcolo
                          del deficit, ai fini del rispetto del patto di stabilità»: Giuseppe Conte lo
                          ribadisce in occasione del suo intervento di apertura della Fiera del
                          Levante a Bari, città che - ha anticipato il premier - il Governo candiderà
                          ad ospitare il prossimo G20 nel 2021. Una dichiarazione in perfetta
                          sintonia con quanto sostenuto dal ministro dell' Economia Roberto
                          Gualtieri in occasione dell' Ecofin appena concluso. La partita sugli
                          investimenti, assieme alla riduzione del carico fiscale su lavoratori e
                          imprese, rappresenta per Conte la leva per far ripartire la crescita. Che
                          può realizzarsi però solo coinvolgendo anche il Mezzogiorno, attraverso
                          quella che ha definito «un' operazione di ampio respiro» destinata
                          anzitutto a «colmare il gap infrastrutturale», con il «potenziamento dell'
                          alta velocità e del trasporto pubblico locale». Dalla recente trasferta a
                          Bruxelles Conte ha tratto la conferma che l' Italia si trova «a un punto di
                          svolta», godendo oggi «di un prezioso capitale di fiducia» tanto da parte
                          delle istituzioni europee che dei mercati, come conferma la discesa dello
                          spread. E proprio dal «calo» dei tassi, «dal contrasto all' evasione
                          fiscale» e da una verifica della spesa pubblica «improduttiva» assieme al
                          «riordino del sistema delle agevolazioni fiscali» arriveranno le risorse per
                          procedere alla riduzione delle tasse a partire da «famiglie con medio e
                          basso reddito» e «imprese, in particolare quelle che innovano». Conte
                          non offre dettagli sulla prossima manovra ma assicura che il suo Governo
                          non introdurrà «mai patrimoniali». L' Italia «resta un Paese di grande attrattività e straordinaria eccellenza», ha
                          sottolineato ancora il premier, ricordando che «siamo primi in Ue per numero di Pmi manifatturiere» e che «la nostra
                          vocazione all' export» è nella top five mondiale dei Paesi. Una potenzialità che però è anche «fonte di grande
                          responsabilità» perché può esprimere tutto il suo valore «solo se affrontiamo nodi e difficoltà che frenano la
                          crescita». Un passaggio infine sul tema della sicurezza: «Non è tollerabile morire per infortunio sul lavoro». Per
                          questo «il governo ha inserito nel programma un piano straordinario sugli infortuni», ha detto Conte anticipando che
                          verrà introdotto un fondo ad hoc per incentivare la sicurezza. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019        Pagina 28
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                          domenica 15 settembre 2019
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                                                                                  Il Sole 24 Ore
                                                                     Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Manovra 2020 non restrittiva ma senza sfondare sul deficit
                          Ecofin. Gualtieri a Helsinki: Finanziaria entro i margini di finanza pubblica consentiti dal patto L' Italia punta a evitare
                          una richiesta di correzione e a sfruttare la flessibilità delle regole già in vigore

                          Beda Romano Gianni Trovati - HELSINKI ROMA Come altri governi
                          italiani, anche quello appena nato sarà costretto a un sentiero stretto nel
                          gestire le finanze pubbliche. Da Helsinki, il ministro dell' Economia
                          Roberto Gualtieri ha spiegato ieri che la Finanziaria per il 2020 rispetterà
                          le regole di bilancio dell' Unione, ma non sarà "restrittiva". Un'
                          impostazione, quella al centro ieri delle discussioni fra il neoministro e i
                          suoi colleghi, che si tradurrebbe in una posizione di bilancio
                          sostanzialmente neutra, non troppo lontana dai livelli di deficit di quest'
                          anno. L' obiettivo è di usare i margini di finanza pubblica consentiti dal
                          Patto di Stabilità e magari ottenere una moratoria negli adempimenti di
                          bilancio. «È ovvio che questo Governo si batte all' interno delle regole,
                          che comprendono anche il pieno uso della flessibilità come chiesto da
                          alcuni gruppi politici» e come detto dalla presidente eletta della
                          Commissione europea Ursula von der Leyen, ha detto il ministro in una
                          conferenza stampa, alla fine di una due-giorni di riunioni ministeriali. Entro
                          metà ottobre, il ministero dell' Economia deve presentare un progetto di
                          bilancio per l' anno prossimo. Ai miei colleghi - ha aggiunto il ministro -
                          «ho detto che una manovra restrittiva sarebbe controproducente e stiamo
                          lavorando per collocarla nel quadro di una più generale e appropriata
                          fiscal stance (posizione di bilancio, ndr) dell' area euro». La speranza
                          italiana è che la Commissione europea possa concedere nuovi margini di
                          manovra, consapevole che il rilancio dell' economia è indispensabile per
                          contrastare disoccupazione giovanile ed estremismo politico. In pratica, nel debutto all' Ecofin come titolare dei conti
                          italiani Gualtieri ha cercato il punto di equilibrio fra l' esigenza di evitare misure restrittive in tempi congiunturali difficili
                          e quella di mantenersi nei binari delle regole comunitarie. Il problema è lo stesso per il bilancio italiano e per la
                          posizione di bilancio europea. Ma i due piani non vanno confusi. Per la manovra italiana il primo obiettivo è evitare l'
                          anno prossimo un' ulteriore correzione del deficit, sia lo 0,6% chiesto dalla commissione nei mesi scorsi sia lo 0,25%
                          che la matrice del Patto propone ai Paesi ad alto debito più in difficoltà con la crescita. È presto per individuare i
                          decimali, che saranno definiti solo con i numeri ufficiali della finanza pubblica italiana in arrivo nelle prossime
                          settimane. Un' impostazione di questo tipo punterebbe a non allontanarsi troppo dal deficit di quest' anno, che in
                          termini nominali dovrebbe chiudersi intorno all' 1,9%. L' obiettivo è raggiungibile sfruttando i margini di flessibilità che
                          le norme comunitarie concedono sulle spese straordinarie. Sul terreno europeo, invece, la discussione si gioca su un
                          piano diverso, e con tempi più lunghi, per trovare un' impostazione più favorevole alle misure pro crescita, a partire
                          dagli investimenti su temi considerati prioritari dall' agenda europea (si veda l' articolo a fianco). L' establishment
                          comunitario sta infatti valutando se e come riformare il Patto di Stabilità, anche per promuovere investimenti pubblici
                          nel settore dell' ambiente e del digitale, come promesso dalla Commissione entrante, in un contesto di forte
                          rallentamento dell' economia. Non per altro il governo ha deciso di fare proprie queste due priorità, anche perché
                          modifiche radicali del Patto appaiono

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                 Pagina 29
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