Unione della Romagna Faentina - giovedì, 16 aprile 2020

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Unione della Romagna Faentina - giovedì, 16 aprile 2020
Unione della Romagna Faentina
     giovedì, 16 aprile 2020
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 16 aprile 2020
Unione della Romagna Faentina
                                                     giovedì, 16 aprile 2020

Prime Pagine

 16/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna                                             4
 Prima pagina del 16/04/2020

 16/04/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                                                  5
 Prima pagina del 16/04/2020
 16/04/2020   Il Sole 24 Ore                                                                           6
 Prima pagina del 16/04/2020
 16/04/2020   Italia Oggi                                                                              7
 Prima pagina del 16/04/2020

Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

 16/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 31                                             8
 Ancora contagi al 118 e in Malattie infettive
 16/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 31                                            10
 Ieri 9 nuovi positivi e 17 guariti completi
 16/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 33                                            11
 Sono gratuite Le troverete qui da domani mattina
 16/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 39                                            12
 Anche gli alunni della Camerani a supporto del personale sanitario
 16/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43                                            13
 Prima pagina Faenza Lugo

 16/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44                                            14
 Rioni al servizio della città: 30 spese a casa al giorno

 16/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44                                            16
 Mascherine a domicilio Boom di richieste

 16/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45                                            18
 Irrigazione d' emergenza per gli ulivi
 16/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45                                            20
 Annullata la sagra di Pentecoste
 16/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45                                            21
 Crollo del fatturato per le aziende vitivinicole

Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

 16/04/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 2                                        22
 Altre vittime da covid nel Faentino «Le case protette il nuovo fronte»
 16/04/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 10                ALESSANDRO MONTANARI   23
 Le aziende chiuse muovono un fatturato superiore a 9 miliardi
 16/04/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 26                                       25
 Il delivery aiuta le cantine ma non basta Appello dei vignaioli ravennati
 16/04/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 36                                       27
 Si mobilitano i rioni: al lavoro una task force di 50 volontari
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 16 aprile 2020
16/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 36                              29
 Edicole faentine in aiuto alla Protezione Civile

 16/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 36                              30
 MASCHERINE DONATE DALLA CISA
 16/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37                              31
 «Bisogna lavorare, restare occupati il mondo non finisce domani»
 16/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37                              33
 La Gran Fondo Cassani si correrà in luglio o agosto
 16/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37                              34
 Donazioni per l' acquisto di presidi di protezione per gli ospedali
 16/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37                              35
 Anpi, fondi per materiale sanitario
 16/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37                              36
 Asta pubblica per la vendita di un terreno

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 16/04/2020    Il Sole 24 Ore Pagina 8                                      Manuela Perrone   37
 Primo fondo da 600 milioni per il trasporto pubblico locale
 16/04/2020    Italia Oggi Pagina 8                                       CARLO VALENTINI     39
 Napoli è diventata tax free

 16/04/2020    Italia Oggi Pagina 27                                     CRISTINA BARTELLI    42
 Tasse a rate se non si licenzia

 16/04/2020    Italia Oggi Pagina 28                                      MATTEO BARBERO      44
 Lo stop ai versamenti vale anche per i comuni

 16/04/2020    Italia Oggi Pagina 28                                   FRANCESCO CERISANO     45
 Per gli enti locali 200 mln in più
 16/04/2020    Italia Oggi Pagina 28                                       SERGIO TROVATO     47
 Tari, rinviati al 1° luglio gli obblighi di trasparenza
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 16 aprile 2020
[ § 1 § ]

     giovedì 16 aprile 2020
                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna

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[ § 2 § ]

            giovedì 16 aprile 2020
                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

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Unione della Romagna Faentina - giovedì, 16 aprile 2020
[ § 3 § ]

            giovedì 16 aprile 2020
                                                      Il Sole 24 Ore

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Unione della Romagna Faentina - giovedì, 16 aprile 2020
[ § 4 § ]

            giovedì 16 aprile 2020
                                                         Italia Oggi

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Unione della Romagna Faentina - giovedì, 16 aprile 2020
[ § 1 5 7 0 1 2 7 2 § ]

                          giovedì 16 aprile 2020
                          Pagina 31

                                                                  Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Ancora contagi al 118 e in Malattie infettive
                          Quattro dei tamponi positivi di ieri fanno riferimento a persone legate a residenze per anziani oppure a operatori
                          sanitari

                          Dati in calo e contagi legati alle strutture sanitarie e alle residenze per
                          anziani. I numeri dei nuovi casi di Coronavirus negli ultimi giorni ci
                          parlano sempre più di quanto sia difficile contenere la malattia nei luoghi
                          chiusi e frequentati da persone già deboli. Nella giornata di ieri si sono
                          registrati altri 9 contagiati e, purtroppo, due decessi. Non ce l' hanno fatta
                          a superare la malattia il 97enne faentino Stelio Santandrea e la 94enne di
                          Casola Valsenio Ada Rossani. «Era risultata positiva al Coronavirus il 20
                          marzo scorso - scrive il Comune di Casola nel ricordare la propria
                          concittadina -, quando era ricoverata in ospedale a Faenza per altre
                          patologie di cui già soffriva. Il decesso è avvenuto nell' ospedale di Lugo,
                          nel reparto Covid, non in Terapia intensiva, dove era stata trasferita da
                          Faenza il 21 marzo». Veniamo, quindi, ai casi di ieri. Tra questi troviamo 5
                          donne e 4 uomini, 8 persone a casa e una sola ricoverata, non in Terapia
                          Intensiva. Cinque persone su nove erano già in sorveglianza a casa
                          perché erano state a contatto con parenti risultati positivi. Ci sono poi,
                          purtroppo, altri tre operatori sanitari dell' ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna: due persone che lavorano nell'
                          ambito del 118 e uno nel reparto di Malattie Infettive. C' è poi una persona che lavora nella Comunità alloggio per la
                          terza età Il Giglio d' oro, dove si erano già registrate delle positività nei giorni scorsi. Venendo alla divisione Comune
                          per Comune, tra i nuovi casi troviamo 5 persone di Ravenna, 2 di Lugo, 1 di Cervia e 1 di Russi. Si sono registrate
                          anche 17 guarigioni complete e 51 cliniche, di pazienti divenuti asintomatici e che dovranno sottoporsi al doppio
                          tampone per verificare di essere diventati negativi al virus. Nel frattempo si lavora per ripartire. Per diminuire i
                          contagi, le autorità giudicano molto probabile che, dopo l' hotel Covid di Lido Adriano, anche altre strutture
                          alberghiere del nostro territorio vengano utilizzate per tenere isolati i pazienti positivi. La Regione, intanto, ha
                          annunciato che oggi varerà il piano sui test sierologici per accompagnare la ripartenza delle imprese. Il Commissario
                          regionale ad acta per il Coronavirus Sergio Venturi ieri ha messo in guardia dai test fatti da privati («non sono del
                          tutto affidabili, ce ne sono 200 in commercio e noi con tutti i nostri medici e ricercatori ne abbiamo selezionati tre o
                          quattro»), e al contempo ha annunciato che la delibera stabilirà che i laboratori privati potranno candidarsi per fare i
                          test per conto del pubblico: «Ci stiamo preparando alla riapertura della produzione e avremo bisogno di fare molti
                          test sierologici, ma sotto l' egida e i criteri di sicurezza che stabilità la Regione».

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 8
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 16 aprile 2020
[ § 1 5 7 0 1 2 7 2 § ]

                          giovedì 16 aprile 2020

                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                         Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Sara Servadei.

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Unione della Romagna Faentina - giovedì, 16 aprile 2020
[ § 1 5 7 0 1 2 7 5 § ]

                          giovedì 16 aprile 2020
                          Pagina 31

                                                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          IL BILANCIO

                          Ieri 9 nuovi positivi e 17 guariti completi
                          A questi si aggiungono anche altre 51 guarigioni cliniche

                          Complessivamente in provincia i casi sono 889, così suddivisi: 400 a
                          Ravenna 120 a Faenza 64 a Lugo 57 a Cervia 46 a Russi 30 a
                          Bagnacavallo 26 ad Alfonsine 21 a C. Bolognese 17 a Fusignano 15 a
                          Cotignola 10 a Massa Lombarda 8 a Brisighella, Conselice e Riolo Terme
                          6 a Solarolo 3 a Sant' Agata 2 a Casola Valsenio 48 i fuori provincia 54 i
                          decessi.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 10
[ § 1 5 7 0 1 2 7 9 § ]

                          giovedì 16 aprile 2020
                          Pagina 33

                                                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Sono gratuite Le troverete qui da domani mattina

                          Castiglione di Ravenna: Farmacia Antica, via Zattoni. Classe: Farmacia di
                          Classe, via Classense 72. Coccolia: Farmacia Boattini via Ravegnana
                          815. Fornace Zarattini: Comunale 6, via del Giannello 3. Fosso Ghiaia:
                          Farmacia di Classe, via Romea Sud 415. Lido Adriano: Comunale 9 viale
                          Petrarca 381; Dante, via Zancanaro 169. Marina di Ravenna: Comunale 5,
                          viale delle Nazioni 77. Mezzano: Matteucci, via Reale 470. Piangipane:
                          Boschini, via Piangipane 293. Porto Corsini: Comunale 3, via Po 18. Porto
                          Fuori: Comunale 7 via Bonifica 6. Ravenna: Bassette, via A. Grandi 4;
                          Comunale 1, via Berlinguer 34; Comunale 2, via Faentina 102; Comunale
                          4, via Nicolodi 21; Comunale 8, via Fiume Montone Abbandonato 124;
                          Comunale 10, via 56 Martiri 106/E; dei Mosaici, via delle Industrie; Ghigi
                          Della Valle, via Cavour 78; Moderna, via Bovini 11; Porta Nuova, via
                          Cesarea 25; S. Domenico, viale Alberti 61; Acaba, via dei Poggi 82; del
                          Portico, via C. Ricci 17; dell' Aquila, piazza XX Settembre; S. Biagio, via
                          Maggiore 6; S. Teresa del Bambino Gesù, via de Gasperi 71. Roncalceci:
                          delle Erbe, via S. Babini 240/G. S. Alberto: Guerrini, piazza Garibaldi 7. Santo Stefano: Santo Stefano, via Cella 528.
                          San Zaccaria: S. Zaccaria, Via Dismano, 587/a. San Pietro in Campiano: Camerini, via Petrosa 381. San Pietro in
                          Trento: S. Pietro, via L. Garzanti, 74 San Pietro in Vincoli: Carioli, via E. Farini 83. Santerno: Santerno, via della
                          Repubblica 1. Savarna: Savarna, via Savarna 243. Savio: del Savio, via Romea Sud 589.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 11
[ § 1 5 7 0 1 2 7 1 § ]

                          giovedì 16 aprile 2020
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Solidarietà

                          Anche gli alunni della Camerani a supporto del personale sanitario
                          I ragazzi hanno donato mille euro a Pediatria Al Re dei Girgenti va il supporto delle associazioni podistiche

                          Continuano le tantissime dimostrazioni d' affetto verso quanti sono
                          impegnati in prima linea nella lotta al coronavirus. E anche gli alunni della
                          Camerani, nell' intenzione di aiutare i loro veri eroi, hanno voluto donare
                          al personale medico, infermieristico e Oss della Pediatria dell' ospedale di
                          Ravenna, la somma di 1.000 euro. L' idea, nata dai rappresentanti di
                          classe, è stata accolta con entusiasmo dai genitori che hanno dato il via
                          libera all' elargizione, reperendo la somma dalla raccolta fondi
                          organizzata nel corso della festa di fine anno scolastico 2018-2019. Ai
                          giovani alunni si accoda poi 'Un pugno al Covid-19', motto sotto il quale si
                          sono riunite le associazioni dei migranti, diversi cittadini stranieri ed
                          italiani e varie realtà ravennati per una raccolta fondi a favore del reparto
                          di Terapia Intensiva del Santa Maria delle Croci. A questa raccolta fondi è
                          stata affiancata un' altra raccolta a favore del Fondo generi alimentari
                          per persone in difficoltà economiche. In dieci giorni sono stati raccolti
                          10.500 euro in una vera e propria gara di solidarietà, fondi devoluti poi,
                          per 8mila euro, al reparto di Terapia Intensiva, e altri 2.520 euro sul conto istituito dal Comune per il Fondo generi
                          alimentari. Per alleviare la crisi sociale che si avverte all' orizzonte, generando già nel nostro territorio un numero
                          crescente di famiglie in stato di diniego, il collettivo Un pugno al Covid-19 ritiene doveroso tenere aperta la raccolta
                          fondi, per cercare di portare un sostegno alle famiglie in stato di povertà a causa del Covid-19 e non solo. Anche le
                          associazioni podistiche Uisp Ravenna Lugo Faenza Imola continuano la collaborazione con Cuore e Territorio,
                          donando 130 confezioni di biscotti e 50 di granetti da 350 grammi alla 'casa' del Re dei Girgenti. È poi stato
                          consegnato il primo lotto di mille mascherine FFP2 al Santa Maria delle Croci da parte di 'Insieme per Ravenna a
                          sostegno dell' Ospedale', composto da Samuele De Luca, Francesco Focaccia, Morris Monticelli, Valeria Rosetti,
                          Luca Zignani (in qualità di referente per il Ravenna Fc) e Filippo Zinzani. La raccolta fondi ha già donato 20mila euro
                          al reparto di Anestesia e Rianimazione, il primo lotto di 1.000 mascherine FFP2 ed un successivo lotto che contiamo
                          di consegnare a breve per un totale di 5.806 euro.

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                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                           Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Prima pagina Faenza Lugo

                          Prima pagina Faenza Lugo

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                          Rioni al servizio della città: 30 spese a casa al giorno
                          Borgo Durbecco: «Siamo 'al avoro' da circa un mese e l' iniziativa è molto apprezzata. Sono tantissimi i faentini che
                          ci ringraziano di cuore»

                          rBigliettini di ringraziamento, colombe e offerte di mance: quando la
                          solidarietà passa attraverso i Rioni Manfredi. Nell' emergenza sanitaria
                          che l' intero pianeta sta attraversando si stanno mettendo a rischio, più di
                          altre, alcune categorie di persone. Tra questi gli anziani che, anche solo
                          per fare la spesa, rischiano di contrarre il Covid19. È per questo che sin
                          dall' inizio dell' emergenza ci si è posti il problema di come poter evitare
                          rischi inutili alle persone maggiormente esposte. In città, a riprova che il
                          Palio nel Niballo non è solo una corsa di cavalli o stand gastronomici, i
                          primi ad attivarsi sono stati proprio i rioni di Faenza, in particolare il
                          Rosso, il Giallo e Borgo Durbecco, che in un batter d' occhio si sono
                          organizzati mettendo a disposizione una cinquantina di volontari.
                          «Abbiamo una quindicina di volontari - racconta Filippo Rava, caporione
                          del Rione Borgo Durbecco - che ogni giorno portano non solo la spesa a
                          chi ce lo chiede ma anche le medicine dalle farmacie e ogni tanto anche
                          il pagamento in posta di qualche bolletta. Siamo all' opera da circa un
                          mese e se inizialmente la cosa è partita un po' in sordina, dopo aver stampato i volantini lasciati nelle buchette delle
                          lettere, l' iniziativa è cresciuta di giorno in giorno. Quando riceviamo una telefonata - continua Rava - è anche il
                          momento per porgere una parola di conforto alle persone e l' occasione per chiedere come procede la quarantena e
                          il loro stato di salute e il loro umore. Tanti residenti tentano di fare un' offerta ma i nostri volontari lo sanno che
                          devono rifiutare anche se ad esempio non siamo riusciti a rifiutare una colomba che una signora ha voluto darci un
                          po' per ringraziarci ma anche per farci gli auguri». Il servizio messo a punto è gratuito e ogni Rione che ha aderito si
                          rende disponibile alla zona di competenza. A dare una mano ci sono anche i volontari della Pubblica Assistenza che
                          hanno messo a disposizione i loro mezzi e il loro personale per le zone più lontane. «Abbiamo circa 20 volontari -
                          spiega Daniele Lama del Rione Giallo - che vanno ogni giorno portano la spesa e portano a domicilio le medicine a
                          tante persone. A breve saremo a disposizione, con gli altri rioni, anche della Biblioteca Manfrediana per portare i libri
                          nelle case delle persone che li ordineranno. Tra le cose che più ci ha fatto piacere è stato l' aver ricevuto un
                          messaggio arrivato al telefono del Rione dove una signora residente a Reggio Emilia ci ringraziava per aver portato la
                          spesa a casa della madre che abita in città». Tra i Rioni, forse i primissimi ad avere l' idea di un servizio di spesa a
                          domicilio all' epoca del Covid19 e a partire furono i 'ragazzi' del Rosso, anche loro hanno messo in campo una
                          quindicina di

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                          giovedì 16 aprile 2020

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          rionali che servono decine di anziani a casa. Tra i tanti ringraziamenti a voce anche qualche biglietto; tra questi
                          quello di un bambino che ha voluto inviare i suoi auguri al Rione di Porta Imolese. Secondo i dati raccolti i volontari
                          dei Rioni effettuano ogni giorno circa 30 servizi a domicilio «tra i 300 e i 400 - fanno sapere i rionali - sono stati i
                          servizi di spesa, recapito di medicinali e qualche altra commissione». Tutti i volontari dei Rioni, oltre ai dispositivi di
                          protezione individuale, indossano il foulard del Rione e portano con sé un tesserino di riconoscimento e si recano
                          solo dove è stato richiesto il loro intervento, previo contatto telefonico. Antonio Veca.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 15
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                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          I volontari all' opera

                          Mascherine a domicilio Boom di richieste
                          In prima linea per le consegne la Pubblica Assistenza. Oggi termina la distribuzione in postazioni fisse

                          Distribuzione a casa delle mascherine chirurgiche, decine di richieste.
                          Mentre termina oggi, davanti alla chiesa di Santa Lucia, dalle 15.30 alle
                          18.30, la consegna dei dispositivi di protezione in postazioni fisse, l' Urp
                          ha ricevuto moltissime richieste di un servizio a domicilio. La macchina
                          messa in piedi dalla Protezione civile di Faenza, supportata da decine di
                          persone di tante associazioni di volontariato, Centro emergenza radio,
                          Pubblica Assistenza, Croce Rossa, i comitati di quartiere, le Gev, l'
                          associazione carabinieri, l' associazione Stareinsieme di Granarolo, i
                          volontari della Festa del Buongustaio di Reda e quelli di San Lazzaro ha
                          infatti confezionato in sacchetti da due pezzi e consegnato circa 30mila
                          mascherine del tipo chirurgico nelle diverse sedi dei quartieri della città e
                          in modalità 'drive-throught' in via Graziola e in via Fornarina. C' è però
                          stata una parte di faentini, quelli che non avevano parenti o familiari per
                          poter andare a prendere di persona i dispositivi che, su indicazione dell'
                          amministrazione, hanno potuto usufruire del servizio di consegna a
                          domicilio. «Abbiamo ricevuto quasi 200 richieste di consegne a domicilio - fanno sapere da Palazzo Manfredi -
                          attraverso i numeri telefonici che abbiamo messo a disposizione attraverso l' Urp, l' ufficio rapporti con il pubblico.
                          Coordinati dalla Protezione civile abbiamo poi distribuito le richieste alla Pubblica Assistenza di Faenza». «Nella
                          prima giornata di distribuzione nelle abitazioni - spiegano dall' associazione di volontariato sanitario - abbiamo
                          effettuato 55 consegne e ovviamente finché arriveranno le liste che dall' Urp ci vengono consegnate andremo avanti
                          sino ad esaurimento delle richieste». Continua l' associazione: « Le richieste che arrivano dall' Urp sono in buona
                          parte di anziani o persone con problemi di deambulazione, o chi è in quarantena al domicilio, che non hanno la
                          possibilità di recarsi di persona a prendere i dispositivi di protezione. La cosa che più facilmente ci capita è che tanti
                          ci offrono un caffè o qualcosa per l' associazione, che ovviamente decliniamo, ma la cosa che li sorprende più di
                          tutti è che chiedono sempre di pagare per le mascherine. In quel caso spieghiamo che il servizio di consegna è da
                          parte del Comune e non a pagamento». Ieri pomeriggio intanto i tanti volontari al lavoro stavano preparando i
                          sacchettini da due mascherine che un' azienda faentina ha deciso di destinare al Comune e che quindi verranno
                          ulteriormente distribuite nei prossimi giorni secondo un calendario che preparerà la Protezione Civile di Faenza.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 16
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                          giovedì 16 aprile 2020

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                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Nei prossimi giorni è inoltre prevista una nuova consegna di mascherine da parte della Regione. a.v.

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                          giovedì 16 aprile 2020
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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Irrigazione d' emergenza per gli ulivi
                          Brisighella, situazione drammatica a causa della siccità. Antonella Marchini: «Annaffiati manualmente, è qualcosa di
                          inedito»

                          Tempi difficili per l' orto degli ulivi. In tempi di quarantena sono pochi ad
                          essersi accorti della siccità nella quale i territori stanno sprofondando:
                          tra chi avverte sulla propria pelle la carenza di piogge ci sono gli
                          agricoltori, in particolare coloro che per la prima volta nella vita si trovano
                          a dover progettare modi di irrigare colture quali il grano e gli ulivi. «In una
                          sola altra annata registrammo una siccità invernale di tale portata»,
                          sintetizza Antonella Marchini, consigliere per Confagricoltura, che nei
                          suoi campi sulle colline tra Brisighella e Faenza coltiva ulivi, viti e alberi
                          da frutto. «A febbraio abbiamo registrato zero millimetri di pioggia, e a
                          marzo appena pochi di più. A questo vanno aggiunte le alte temperature:
                          pochi giorni fa siamo arrivati a 27 gradi, mentre appena la settimana
                          prima le gelate avevano spinto il termometro giù fino ai -5. Negli ulivi si
                          notano le foglie accartocciarsi per la siccità: siamo dovuti ricorrere a
                          irrigazioni d' emergenza, manualmente. Un qualcosa di inedito». Ad
                          essere a rischio non è solo l' annata 2020, ma la stessa sopravvivenza
                          delle piante. «Tutto dipenderà dalle condizioni meteorologiche dei prossimi mesi». L' irrigazione d' emergenza non
                          può essere praticata ovunque: «negli impianti più giovani è facilmente attuabile. Ma tra gli ulivi secolari è molto
                          difficile studiare un sistema d' irrigazione. Parliamo di piante difese da un suolo e da un apparato radicale notevoli.
                          Ma l' assenza di piogge, se dovesse prolungarsi, metterebbe in difficoltà anche loro». Nelle viti non va meglio: «ci
                          sono piante messe in coltura a gennaio che non hanno ancora visto una goccia di pioggia. Altri due mesi come
                          questi e non sopravvivrebbero». Tra gli alberi da frutto, falcidiati dalle gelate delle scorse settimane, alcuni agricoltori
                          sono corsi a collocare impianti di irrigazione: «abbiamo stesi tubi a terra, in modo da far arrivare l' acqua alle piante».
                          La carenza idrica ha anche un altro risvolto: «in alcuni campi è possibile vedere le concimazioni rimaste in superficie.
                          Senza piogge non hanno avuto la possibilità di essere assorbite». Soluzioni d' emergenza anche per i cereali: «so di
                          colleghi che hanno dovuto irrigare il grano per la prima volta». Se l' irrigazione è stata fondamentale per consentire al
                          mais di spuntare dal terreno, il sorgo rischia un destino più crudele. «Nella mia azienda abbiamo sospeso le semine.
                          In queste condizioni vorrebbe dire gettare semi nella polvere». L' annata 2020 non è perduta: tutto dipenderà dalle
                          piogge dei prossimi mesi. «Ma ai colleghi dico che sul lungo periodo non possiamo fare affidamento sul meteo. I
                          laghetti consortili sono necessari». Serve anche l' acqua del Po. «E' fondamentale che la collina sia collegata alla
                          rete del Canale emiliano romagnolo:

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 18
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                          giovedì 16 aprile 2020

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          i piani ci sono, vanno portati a termine». Filippo Donati.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 19
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                          giovedì 16 aprile 2020
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                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          castel bolognese

                          Annullata la sagra di Pentecoste
                          Lo comunica il sindaco Avrebbe dovuto svolgersi a fine maggio

                          A Castel Bolognese annullata la sagra di Pentecoste. Lo comunica il
                          sindaco Luca Della Godenza dal suo profilo Facebook: «In questi giorni
                          sono stati frequenti i contatti telefonici tra la nostra amministrazione e il
                          presidente della Pro Loco, Sandro Dari, per capire come comportarci con
                          la prossima Pentecoste. Vista la situazione Coronavirus e in particolare il
                          divieto di assembramenti di persone che perdurerà abbiamo deciso di
                          annullare la nostra tradizionale sagra di Pentecoste che si sarebbe svolta
                          dal 28 Maggio al 1° Giugno». La decisione di annullare e non rimandare
                          perché «la sagra di Pentecoste deve essere svolta durante la Pentecoste,
                          per i motivi religiosi e di tradizione che sono identità della festa stessa»r.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 20
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                          giovedì 16 aprile 2020
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                                                                  Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Crollo del fatturato per le aziende vitivinicole
                          Coldiretti lancia piano salva vigneti. Altini (La Sabbiona): «Perdite ingentissime»

                          Crisi per le aziende vitivinicole. Crollo verticale del fatturato per le cantine
                          a fronte delle limitazioni di mercato inevitabilmente scattate a seguito
                          dell' emergenza coronavirus che mette a repentaglio il futuro del vino
                          nella provincia di Ravenna, quella con più superficie coltivata a vigneto
                          dell' Emilia-Romagna. A lanciare l' allarme salva vigneti è Coldiretti che
                          sottolinea il pesante impatto sulle cantine della chiusura forzata di
                          alberghi, enoteche, agriturismi, bar e ristoranti in Italia e all' estero, con un
                          azzeramento delle vendite di bottiglie, mancato pagamento delle
                          forniture già consegnate, calo delle esportazioni, il tutto aggravato anche
                          dalle difficoltà logistiche che incontrano i clienti abituati a rifornirsi
                          direttamente in azienda e presso le cantine stesse sfruttando la vendita
                          diretta del vino sfuso. «Senza vendite - afferma Coldiretti - le aziende non
                          riescono a far fronte ai pagamenti e a finanziare il ciclo produttivo che,
                          dalla campagna alla cantina, non si può fermare». Afferma il residente
                          provinciale Nicola Dalmonte: « È indispensabile mettere a disposizione
                          delle aziende vitivinicole liquidità sotto forma di prestiti a lunga scadenza a tasso zero e garantiti dallo Stato, pari ad
                          una percentuale del fatturato dell' anno precedente, da erogare attraverso una semplice richiesta alle banche». Un
                          intervento veloce e semplice che dovrebbe essere garantito indipendentemente dalla dimensione aziendale al quale
                          va aggiunto anche una compensazione a fondo perduto sulle perdite subite sotto forma di 'risarcimento del
                          danno'.Ha perso in un solo colpo un buon 50% del fatturato la cantina La Sabbiona di Oriolo di Faenza che riforniva
                          con i propri vini il comparto Ho.re.ca, in primis ristoranti, enoteche e hotel: «Purtroppo non possiamo più contare su
                          quel fondamentale sfogo di mercato - commenta il titolare Mauro Altini - che non può certo essere compensato
                          dalle consegne a domicilio che per noi valgono quanto mettere un tappo ad una emorragia».

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 21
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                          giovedì 16 aprile 2020
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Altre vittime da covid nel Faentino «Le case protette il nuovo fronte»
                          Per il commissario regionale «vanno messe in sicurezza con azioni di isolamento efficaci» Intanto i nuovi casi
                          crescono a una sola cifra. Mentre aumenta il numero di guarigioni

                          RAVENNA Sale ancora il numero di decessi nel Ravennate legati al covid -19. Si
                          è registrato il primo morto di Casola Valsenio, dove finora erano solo due i casi
                          di positività, con la scomparsa di Ada Tossani, 94 anni. Mentre altri due lutti
                          segnano Faenza, dove risiedevano Stelio Santandrea, 97 anni e Viviano
                          Vespignani, noto giornalista manfredo di 85 anni morto martedì; decesso, quest'
                          ultimo, che solo ieri l' Ausl ha ufficialmente correlato al corona virus. Vespignani
                          è stato per anni firma di "Match -Ball", il quindicinale della racchetta che, quando
                          non c' era internet, era la Bibbia di chi viveva dentro un circolo; discreto e
                          riservato, aveva un elenco sterminato di risultati dei giocatori, una "banca dati"
                          alla quale molti facevano riferimento quando c' era da dirimere un dubbio o
                          conoscere un record. Fintanto che il web non ha preso piede, era Vespignani il
                          "Wikipedia" del tennis. ANZIANI SOTTO OSSERVAZIONE Ma in una giornata in
                          cui la scia di lutti continua a crescere, fanno da contraltare una serie di dati
                          positivi. A partire dai nuovi contagi, tornati a una sola cifra (9) e con un solo
                          ricoverato, peraltro non in terapia intensiva. Tra queste nuove positività, una è
                          riconducibile alla struttura per anziani "Il Giglio d' oro" di Ravenna, mentre un'
                          altra è indirettamente collegata alla casa di riposo "Baccarini" di Russi per via di legami di parentela con una persona
                          già positiva. E sono proprio questi centri la nuova frontiera nella lotta al virus, come rimarcato dal commissario per l'
                          emergenza Sergio Venturi che nel fare il punto della situazione in regione ha ribadito la necessità di «controllare e
                          contenere i casi all' interno delle case di riposo». Un fronte ritenuto decisivo delle autorità sanitarie anche alla luce
                          delle statistiche di contagi e vittime reso evidente dalle analisi grafiche che mostrano un' incidenza e una mortalità
                          più elevata tra gli over70. Da qui l' invito «a mettere in sicurezza le case protette chiedendo ai gestori, siano essi
                          pubblici o privati, di attuare azioni di isolamento efficaci». L'USCITA DALLA MALATTIA In una giornata in cui, a livello
                          regionale, per la prima volta il numero dei guariti supera quello dei nuovi contagiati, anche nel Ravennate si registra
                          una netta crescita di quanti si sono messi in virus alle spalle con altre 51 guarigioni cliniche (che portano a 244 il
                          computo totale di persone senza più sintomi e in attesa del doppio tampone che certifichi l' immunizzazione) e 17
                          ulteriori guarigioni "ufficiali" che fanno salire a 113 il numero di quanti hanno superato la malattia.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 22
[ § 1 5 7 0 1 2 8 7 § ]

                          giovedì 16 aprile 2020
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          I NUMERI DEL LOCKDOWN IN PROVINCIA

                          Le aziende chiuse muovono un fatturato superiore a 9 miliardi
                          In tutta la provincia secondo i dati Istat lavora circa il 40% degli addetti I servizi salvati dallo smart working, le
                          fabbriche in sofferenza

                                                                                                                              ALESSANDRO MONTANARI

                          RAVENNA Hanno un fatturato totale di 9,15 miliardi di euro le aziende ravennati
                          che si trovano dalla fine di marzo nel limbo della sospensione decretata dal
                          governo. Nei giorni scorsi l' Istat ha pubblicato l' analisi territoriale, divisa per
                          singoli comuni, delle varie aziende che sono chiuse nel campo della manifattura
                          e in quello dei servizi. Gli addetti di aziende attivi in provincia sono il 42,76 per
                          cento contro una media italiana che vede il 55,7 per cento delle aziende aperte
                          in tutta Italia. Per quanto riguarda i numeri assoluti, sono 91mila gli addetti in
                          aziende chiuse, 71mila invece quelli ancora attivi. DI CHE DATI PARLIAMO L'
                          Istat ha elaborato le sue statistiche comunali lavorando sull' ultimo rapporto
                          "Frame Territoriale" che include tutte le unità locali delle aziende appartenenti
                          alle imprese attive italiane. I comparti produttivi comprendono il settore dell'
                          industria, in senso stretto, le costruzioni e una parte del terziario di mercato.
                          Sono esclusi l' agricoltura, il settore bancario e assicurativo e il pubblico. Le
                          aziende attive e sospese sono quelle ricavate dai codiciAteco che identificano i
                          vari settori e sono stati utilizzati dal governo per decidere quali attività
                          sospendere e quali lasciare attive. Non sono contate le aziende che lavorano in
                          deroga, dopo aver fatto richiesta alla prefettura, perché i dati non sono nella disponiblità Istat. Si tratta quindi di una
                          fotografia per dare una panoramica complessiva su quante aziende sono aperte in provincia. I DATI PER
                          TERRITORIO Abbiamo diviso i territori comunali per comprensorio: Bassa Romagna, Romagna Faentina e l '
                          aggregazione dei comuni di Ravenna, Cervia e Russi. Nella zona che comprende il capoluogo è arriva il 51,06 per
                          cento delle imprese sospese con oltre il 60,48 per cento degli addetti a casa. Non a caso si tratta della zona che
                          comprende tutta la riviera ravennate e quindi il comparto turistico. Per quanto riguarda il territorio Faentino si arriva
                          ad una sostanziale parità tra addetti di aziende attive (50,79 per cento) e di aziende sospese. La Bassa Romagna si
                          ferma invece ad una percentuale del 41,69 per cento di addetti impiegati in settori al momento sospesi. IL
                          TERZIARIO E' il settore dei servizi, che comprende negozi, ristoranti e parte del terziario il settore più colpito dal
                          decreto ministeriale. Sono 16mila gli addetti nelle oltre settemila aziende che hanno sospesola loro attività. Realtà
                          che hanno un fatturato totale oltre i 4 miliardi di euro e che danno un valore aggiunto sul territorio di oltre un miliardo.
                          Anche se non c' è un dato Istat, sembra chiaro

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 23
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                          giovedì 16 aprile 2020

                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          che molte delle circa 31mila persone che nel comparto ravennate lavorano ancora nei servizi lo fanno in
                          smartworking, così come le circa ventimila equamente divise tra il Lughese e il Faentina. LE INDUSTRIE Tante le
                          industrie manifatturiere che sono ferme su tutto il territorio. Le industrie aperte sono 1.244 tra Ravenna, Cervia e
                          Russi, 714 nella Bassa Romagna e 573 nel Faentino. Quelle sospese in tutta la provincia sono un totale di 3.800. A
                          giudicare dal fatturato sembrano comunque aperte le industrie più grandi: le aziende al momento sospese muovono
                          circa 4,5 miliardi di fatturato (la metà di quelle attive) a dimostrazione che ad essere toccati dalla crisi di coronavi
                          rus, per quanto riguarda la manifattura, sono soprattutto le realtà più piccole.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 24
[ § 1 5 7 0 1 2 8 5 § ]

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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          IN VIGNA

                          Il delivery aiuta le cantine ma non basta Appello dei vignaioli ravennati
                          Il fermo per l' emergenza sanitaria ha bloccato le vendite, Coldiretti sostiene la campagna #iobevoitaliano

                          RAVENNA Crollo verticale del fatturato per le cantine ravennati a fronte delle
                          limitazioni di mercato inevitabilmente scattate a seguito dell' emergenza
                          coronavirus che mette a repentaglio il futuro del vino nella provincia con più
                          superficie coltivata a vigneto dell' Emilia-Romagna. A lanciare l' allarme salva
                          vigneti è Coldiretti Ravenna che sottolinea il pesante impatto sulle cantine della
                          chiusura forzata di alberghi, enoteche, agriturismi, bare ristoranti in Italia e all'
                          estero, con un azzeramento delle vendite di bottiglie, mancato pagamento delle
                          forniture già consegnate, calo delle esportazioni, il tutto aggravato anche dalle
                          difficoltà logistiche che incontrano i clienti abituati a rifornirsi direttamente in
                          azienda e presso le cantine stesse sfruttando la vendita diretta del vino sfuso.
                          LA SITUAZIONE Senza vendite, afferma Coldiretti, le aziende non riescono a far
                          fronte ai pagamenti e a finanziare il ciclo produttivo che, dalla campagna alla
                          cantina, non si può fermare. «Le misure messe in campo con il blocco delle rate
                          di mutui, prestiti, tasse, contributi sono certamente utili - afferma il presidente
                          provinciale Nicola Dalmonte -, ma non bastano ed è indispensabile mettere a
                          disposizione delle aziende vitivinicole liquidità sotto forma di prestiti a lunga
                          scadenza a tasso zero e garantiti dallo Stato, pari ad una percentuale del fatturato dell' anno precedente, da erogare
                          attraverso una semplice richiesta alle banche». Un intervento veloce e semplice che dovrebbe essere garantito
                          indipendentemente dalla dimensione aziendale al quale va aggiunto anche una compensazione a fondo perduto
                          sulle perdite subite sotto forma di risarcimento del danno. «Ed è necessario - continua Coldiretti - che una misura
                          similare sia garantita a bar, ristoranti, alberghi agriturismi per evitare il blocco dei pagamenti delle forniture a cui si sta
                          assistendo e per fare in modo che non chiudano». Dalla collina alla pianura, infatti, gli effetti dell' emergenza sanitaria
                          sul mercato del vino e sulle aziende vitivinicole ravennati sono pressoché comuni, certamente condivise anche con
                          altri territori romagnoli. IL DELIVERY AIUTA «Ci stiamo difendendo coni denti e le unghie - afferma Alessandra
                          Ravagli, titolare dell' omonima azienda vitivinicola di Ragone di Ravenna - l' attivazione delle consegne a domicilio,
                          pubblicizzata mediante il web e il passaparola sta dando buoni risultati in termini di vendite, ma è chiaro che anche
                          su di una realtà come la mia, impostata soprattutto su vendita diretta e mercati all' aperto, la contrazione delle
                          vendite si fa sentire e si rendono necessari e urgenti sostegni economici atti a finanziare l' attività di cura del vigneto
                          che, come è ovvio, non si può certo fermare e che non è assolutamente sostenibile solo con le consegne a
                          domicilio». Ha perso in un solo colpo un buon 50% del fatturato la cantina La Sabbiona di Oriolo di Faenza che
                          riforniva con i propri vini il

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 25
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                          giovedì 16 aprile 2020

                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          comparto ristorazione e bar, in primis ristoranti, enoteche e hotel: «Purtroppo non possiamo più contare su quel
                          fondamentale sfogo di mercato -commenta il titolare Mauro Altini - che non può certo essere compensato dalle
                          consegne a domicilio che per noi valgono quanto mettere un tappo ad una emorragia». L' azienda riesce ancora ad
                          esportare sul mercato americano grazie ad alcuni shop online, un canale alternativo che insieme alle forniture alla
                          Gdo e al mercato tedesco, rappresenta un buon 30% del fatturato: "Ma avvertiamo già sofferenza in termini di
                          liquidità - afferma Altini - servono provvedimenti immediati e a fondo perduto finalizzati a compensare i mancati
                          introiti, anche perché le spese di campo devono comunque essere sostenute». Meglio non va in Bassa Romagna, nel
                          territorio del Burson dove opera l' azienda agricola Zini: «Le esportazioni europee, nostro importante canale, sono
                          ferme - spiega il titolare Franco Zini-e le vendite del prodotto sfuso, sia a privati che ai ristoranti, i primi a bloccare i
                          pagamenti, si sono praticamente dimezzate. Per ora - aggiunge - restiamo a galla con le consegne a domicilio, ma
                          stiamo parlando di un blando palliativo e, tra l' altro, mentre ci sono i costi di campagna da sostenere dobbiamo
                          anche fare i conti con i danni da gelo e con la scarsità di precipitazioni, fenomeni climatici che inevitabilmente
                          avranno ripercussioni sulla prossima produzione vitivinicola». A livello nazionale la Coldiretti è impegnata nella
                          campagna #iobevoitaliano per promuovere gli acquisti e ha presentato al Governo il piano salva vigneti.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 26
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          EMERGENZA CORONAVIRUS

                          Si mobilitano i rioni: al lavoro una task force di 50 volontari
                          Rava: «Abbiamo fatto squadra: un' unica base operativa» Mainetti: «Mascherine dalla Federazione sbandieratori»

                          FAENZA Fu il rione Rosso a lanciare l' idea, seguito dal Giallo e da Borgo
                          Durbecco, supportati anche dal Nero e dal Verde: ora dopo oltre un mese dal
                          primo decreto "Cura Italia" il fronte dei volontari rionali al servizio della comunità
                          nell' emergenza sanitaria è diventata una realtà tra le più efficienti ed
                          organizzate. Soprattutto nelle consegne a domicilio. La task force è composta
                          di oltre cinquanta volontari, dai 18 a 60 anni. Una trentina le uscite giornaliere e
                          centinaia le consegne effettuate in tutta la città e in casi particolari anche nelle
                          periferie e nelle frazioni. Farmaci, spesa, commissioni, pagamento di bollettini
                          alle poste e dal 14 di aprile è decollato anche il servizio di consegna libri e Dvd
                          (massimo 3 libri e un dvd) in prestito a domicilio dalla Biblioteca Manfrediana.
                          Ultima novità introdotta di recente è la collaborazione con la Pubblica
                          Assistenza che prevede il prelievo di materiali e oggetti (ad esempio pigiami)
                          nelle case e il recapito ai pazienti in ospedale. UN AIUTO AD ANZIANI E DEBOLI
                          «Abbiamo recepito una richiesta da parte delle associazioni sanitarie - dice Gian
                          Luca Mainetti del rione Rosso - con le quali abbiamo iniziato la collaborazione».
                          La priorità è data alle fasce di cittadinanza più esposte al rischio
                          epidemiologico per cui isolamento assume notevole importanza: anziani, persone con patologie pregresse e
                          immunodepressi. «La volontà dei rioni - spiega Filippo Rava, priore del Borgo - è quella di essere membri attivi un
                          punto di riferimento per la cittadinanza bisognosa. Oltre ad operare sui territori di nostra competenza, abbiamo fatto
                          squadra, unendo le forze e creando una chat comune e un' unica centrale organizzativa». In merito alle consegne
                          «possono avvenire -riferisce Daniele Lama responsabile dei volontari del Giallo- indifferentemente da parte di un
                          socio di un rione o di un altro, nel caso le richieste da fronteggiare siano alte»«. Il metodo è sempre lo stesso, ideato
                          dal Rosso, quando alcuni giovani proposero il servizio al capo rione Gianluca Maiardi. Reperiti i dispositivi di
                          protezione individuale e istruiti i volontari sulle modalità di consegna in sicurezza si iniziò ad operare in sinergia con il
                          Comune che da subito ha condiviso l' iniziativa. «Le mascherine -riferisce ancora Mainetti - ci sono state fornite dalla
                          Federazione italiana sbandieratori, noi del Rosso usiamo quelle, poi ci sono rioni che le hanno anche donate».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 27
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                          giovedì 16 aprile 2020

                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                   Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          COME RICHIEDERE I SERVIZI Ogni inviato, previo contatto telefonico, indossa il foulard del rione e dispone di un
                          tesserino di riconoscimento. Nessuno suonerà alla porta se non è stato preventivamente richiesto tramite gli
                          appositi canali: Rione Rosso, numero di telefono 328 5568969 tutti i giorni dalle 9 alle 18; Rione Giallo tel. 370
                          3699308, tutti i giorni dalle 9 alle 14; Borgo Durbecco tel. 392 3720116, tutti i giorni dalle 9 alle 18. Le richieste
                          vengono evase il giorno stesso o al massimo entro il successivo. In assenza di competizioni paliesche, l' unione dei
                          colori per il bene comune è la nuova sfida lanciata dai rioni. Ci sono molti gli anziani che si affezionano a volti e
                          nomi, creando nuovi legami che resteranno dentro i cuori anche in futuro.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 28
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                          giovedì 16 aprile 2020
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Edicole faentine in aiuto alla Protezione Civile

                          FAENZA Un gruppo di edicole faentine, aderenti a Confesercenti, si è coordinato
                          per effettuare un versamento solidale alla Protezione Civile di Faenza, «per
                          testimoniare vicinanza e riconoscenza all' associazione di volontari che sta
                          svolgendo un preziosissimo lavoro in questo drammatico momento di
                          emergenza sanitaria». La Protezione Civile di Faenza ha lanciato una raccolta
                          fondi straordinaria per supportare le attività svolte in emergenza e l' invito ad
                          aderirvi è stato colto da alcune edicole della città. Le edicole sono, fin dall' inizio
                          dell' emergenza sanitaria, fra quelle attività a cui è stato consentito il
                          proseguimento lavorativo in quanto svolgono una funzione di pubblica utilità,
                          nonchè di presidio sociale. Oltre a garantire l' informazione, queste
                          impresesono in prima linea per la distribuzione dei sacchi di carta e umido alla
                          cittadinanza. Hanno offerto il loro contributo: Luca Alvisi (edicola via Lapi), Vito
                          Ammirabile (edicola piazza della Libertà), Animargento (edicolavia Fratelli
                          Rosselli), Giovanni Casanola (edicola viale Baccarini), Morena Fabbri (edicola
                          ospedale), Ornella Fantinelli (edicola corso Saffi - voltone piazza Erbe),
                          Rossano Marchi (edicola piazza Lanzoni/corso Europa).

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 29
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                                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          MASCHERINE DONATE DALLA CISA

                          FAENZA N u o v a m a n i f e s t a z i o n e d i s o l i d a r i e t à d a p a r t e d e l m o n d o
                          imprenditoriale faentino: questa volta a distinguersi è la Cisa, azienda attiva dal
                          1926, che ha donato al Comune 5.000 mascherine protettive di tipo chirurgico.
                          Le mascherine andranno alla Protezione Civile locale per esigenze di protezione
                          di operatori e cittadini.

                                                                       Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 30
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          DAVIDE CASSANI / CT DELLA NAZIONALE DI CICLISMO

                          «Bisogna lavorare, restare occupati il mondo non finisce domani»
                          «Sono da solo a vivere questa emergenza, ed è dura, ma reagisco. Mi alzo alle 8, leggo i giornali, tengo i contatti con
                          la Federazione, mi confronto»

                          FAENZA «E' difficile questo momento, ma bisogna lavorare, stare occupati, il
                          mondo non finisce domani». In quarantena nella sua casa faentina di via
                          Bondiolo, Davide Cassani, il Ct della Nazionale di Ciclismo, racconta come sta
                          vivendo l' attuale situazione di forzata inattività. Questo sarebbe stato uno dei
                          periodi di massima intensità agonistica e organizzativa, invece tutto è fermo e
                          non solamente il ciclismo, un po' tutto il mondo sportivo è in una sorta di limbo.
                          Come trascorre la sua giornata tipo? «Sono da solo a vivere questa
                          emergenza, ed è dura, ma reagisco. Mi alzo alle 8, leggo i giornali, tengo i
                          contatti con la Federazione, mi confronto, cerchiamo insieme di impiegare il
                          tempo per trovare idee, pensare a progetti e al momento in cui sarà possibile
                          riprendere a correre. Ai primi giorni di aprile, un commissario tecnico è già avanti
                          con i lavori. Si analizzano i percorsi del Mondiale, si valutato i risultati della
                          prima parte di stagione. Ma ora non ci si può solo lamentare: ci sono situazioni
                          molto più gravi, purtroppo». La quarantena vissuta da solo genera momenti
                          di sconforto? «È una lotta continua, soprattutto per me che ho sempre fatto
                          attività fisica all' aperto e in compagnia: da una parte c' è un sentimento di
                          abbandono, peraltro inevitabile col passare dei giorni e con l' imporsi della solitudine; ma dall' altra parte c' è anche la
                          coscienza, la conoscenza, la capacità di riflettere a fondo sulle cose che mi aiutano e ci aiutano a sconfiggere le
                          notti più tristi. Alti e bassi, anche quando gareggiavo avevo giornate critiche, ma in generale sono proiettato nel
                          futuro positivamente. Oggi per esempio sono più attivo rispetto a ieri: ho le mie dirette social, mi sento con altri
                          personaggi del mondo del ciclismo. Ho aderito al giro d' Italia virtual, ideato da Cipollini, pedalando a casa sui rulli».
                          Aiuta pensare ai successi che verranno? «Un attimo di sbandamento è concesso a tutti ma, come in una gara, è
                          necessario reagire, lottare strenuamente con il fisico, che cerco di mantenere allenandomi per quanto possibile in
                          casa, e quelle che sono le doti dell' intelligenza che ci consente di riflettere, analizzare e trovare la forza di superare
                          qualunque vicissitudine. La conclusione è che la vita è bella e che deve essere vissuta interamente,

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 31
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                          giovedì 16 aprile 2020

                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          nel male che ci capita, nel bene che ci sorride». Questo sarebbe anche stato il periodo della grandi classiche. «Già:
                          il 5 aprile c' era il Giro delle Fiandre, la 104esima edizione, non fu interrotta nemmeno per la seconda guerra mondiale,
                          e il 12 aprile la Parigi -Roubaix, entrambe annullate al momento, con la speranza di correrle, forse in autunno». E il
                          Giro d' Italia? «Sarebbe stata la 103esima edizione dal 9 al 31 maggio: adesso si parla di un' edizione autunnale dal3
                          al25 ottobre con le 21 tappe canoniche ma con percorso diverso. In settembre dal 20 al 27 sono ancora in piedi i
                          Mondiali in Svizzera a Aigle -Martigny. Vuelta e Tour de France si vorrebbero correre a luglio e agosto».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 32
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                          giovedì 16 aprile 2020
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          La Gran Fondo Cassani si correrà in luglio o agosto

                          FAENZA La Gran Fondo Davide Cassani avrebbe dovuto aprire la stagione delle
                          gran fondo, ma è stata tra le prime a dover alzare bandiera bianca nella guerra
                          contro il Coronavirus. Con il propagarsi dell' epidemia, tutta la stagione ciclistica
                          è stata bruscamente interrotta; tante organizzazioni hanno dovuto rinunciare
                          alle loro gare, da quelle giovanili, a quelle amatoriali a quelle professionistiche.
                          La Gran Fondo Davide Cassani sarebbe intenzionata a recuperare la
                          manifestazione, riproponendola in estate, luglio o agosto, compatibilmente con
                          l' evolversi dell' emergenza e in ossequio alle prescrizioni sanitarie e prefettizie,
                          nonché sportive disposte, proponendo un format organizzativo consono ai
                          nuovi equilibri che verranno richiesti circa gli assembramenti. «La mission della
                          Gran Fondo intitolata al Ct della Nazionale è da sempre quella di sostenere e
                          promuovere l' attività giovanile, che mai come in questa situazione sta
                          soffrendo, con i giovani corridori confinati in casa e privati dei loro sogni sportivi
                          nonché della frequentazione dei loro compagni di squadra, dei loro amici-si
                          osserva dall' organizzazione -. La Gran Fondo Davide Cassani è fermamente
                          intenzionata a partecipare concretamente alla ripresa della normalità, facendosi
                          portatrice di positività e offrendo a tutti gli appassionati la possibilità di riprendere la loro passione ciclistica».

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 33
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                          giovedì 16 aprile 2020
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                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                   Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Donazioni per l' acquisto di presidi di protezione per gli ospedali
                          Iniziativa di Anffas, Autismo Faenza, A Mani Libere, Sì stare insieme Anmic e Grd

                          FAENZA Un segnale di solidarietà e vicinanza arriva anche da alcune
                          associazioni faentine per la lotta al Coronavirus. In questi giorni Anffas,
                          Autismo Faenza, A Mani Libere, "Sì stare insieme" Anmic e Grd attraverso i
                          presidenti e a nome di tutte le famiglie rappresen tate hanno deciso di devolvere
                          agli ospedali di Ravenna, Lugo e Faenza, in virtù dell' emergenza Coronavirus,
                          una parte di quanto raccolto nella campagna calendario 2020 "Ci vuole un
                          albero". Questa iniziativa ha permesso di raccogliere 51.000 euro in totale. Si
                          tratta di risorse che hanno permesso di finanziare i due progetti denominati "La
                          Bottega della Loggetta" e "La Chiocciola". Nello specifico 230 ore per il
                          sostegno per lo sviluppo delle autonomie e delle abilità sociali e 500 ore per il
                          sostegno per il miglioramento delle capacità comunicative. A questo si
                          aggiunge anche il finanziamento elargito per l' emergenza Coronavirus. Si tratta
                          in questo caso di 2.400 euro complessivi, suddivisi pariteticamente fra i tre
                          ospedali di Ravenna, Faenza e Lugo, finalizzati all' acquisto di presìdi di
                          protezione individuale. «Ci troviamo di fronte ad una emergenza inimmaginabile
                          - affermano nella lettera inviata all' Ausl le realtà associative faentine - e le
                          nostre famiglie desiderano essere vicine a chi si trova quotidianamente a fronteggiarla. Il nostro ringraziamento -
                          concludono le associazioni - va a tutti gli operatori del sistema sanitario che stanno lavorando senza sosta, con un
                          cuore davvero grande».

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019        Pagina 34
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                          giovedì 16 aprile 2020
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Anpi, fondi per materiale sanitario

                          BRISIGHELLA L' Anpi sezione "Giuseppe Bartoli" di Brisighella ha aderito con
                          una cifra di 500 euro alla raccolta di fondi per acquisto di materiale sanitario
                          (mascherine e altro) organizzata dall' Oratorio e Circolo Fognanese Anspi-Aps
                          Ets da destinare al presidio sanitario di Faenza. «In questo particolare momento
                          è più che mai importante il motto "Resistere, resistere, resistere" - dicono dal
                          consiglio direttivo dell' Anpi brisighellese -. Con l' augurio che vada tutto per il
                          meglio».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 35
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                          giovedì 16 aprile 2020
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Asta pubblica per la vendita di un terreno

                          CASTEL BOLOGNESE Dal Comune di Castel Bolognese si comunica che l'
                          Avviso di asta pubblica, per la vendita di un terreno in via della Resistenza a
                          Castel Bolognese, in calendario il prossimo 5 maggio alle ore 10 presso la
                          residenza municipale in piazza Bernardi 1 a Castel Bolognese, è pubblicato sul
                          s i t o       i n t e r n e t   d e l     C o m u n e           a l l a       p a g i n a :
                          www.comune.castelbolognese.ra.it/Comune/Bandi-e-concorsi/Bandi-e-
                          concorsi-anno-2020/Avvisi-e-bandi-di-gara-2020/Avviso-di-asta-pubblica-per-la-
                          vendita-di-un-terreno-via-della-Resistenza.

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 36
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                          giovedì 16 aprile 2020
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                                                                                Il Sole 24 Ore
                                                                 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          DECRETO IN ARRIVO

                          Primo fondo da 600 milioni per il trasporto pubblico locale
                          Risorse appena sufficienti a fronteggiare i costi dell' emergenza fino all' estate

                                                                                                                                Manuela Perrone

                          ROMA Il Governo è pronto a istituire un Fondo per il trasporto pubblico
                          locale, con l' obiettivo di fornire alle aziende un sostegno extra rispetto ai
                          finanziamenti ordinari per affrontare le ripercussioni della pandemia ma
                          anche, grazie alle nuove norme europee sulle nazionalizzazioni annunciate
                          da Bruxelles, di prevedere l' ingresso nel capitale ove si renderà necessario.
                          Al ministero delle Infrastrutture, guidato dalla dem Paola De Micheli, si
                          studiano con attenzione le prossime mosse per salvare il settore. L'
                          istituzione del Fondo potrebbe viaggiare nel "decreto aprile" ed essere
                          attuata successivamente con un Dpcm o con un decreto interministeriale.
                          Per la dotazione finanziaria si ipotizzano almeno 600 milioni di euro,
                          esattamente la cifra sollecitata all' Esecutivo sia dalla Conferenza delle
                          Regioni, da ultimo con un documento ad hoc approvato l' 8 aprile e inviato
                          alla ministra, sia dall' Asstra, l' associazione che riunisce le aziende di
                          trasporto pubblico (si veda Il Sole 24 Ore di ieri). Ma nessuno si illude che
                          600 milioni saranno sufficienti, se non a fronteggiare l' emergenza fino all'
                          estate. Da un lato pesa il mix tra la drastica riduzione dei mezzi e dei
                          passeggeri legata al lockdown e i costi fissi che restano elevati, in primis quello dei circa 124mila addetti, come
                          evidenziato al Governo in queste settimane da tutti gli assessori, in particolare da quelli di Lombardia, Veneto,
                          Piemonte ed Emilia Romagna. Secondo i calcoli dell' Asstra, a marzo 2020 la domanda di mobilità pubblica è crollata
                          dell' 80%, i ricavi da biglietti e abbonamenti del 74%. Ad aprile i numeri attesi sono ancora peggiori. La perdita media
                          mensile di ricavi da traffico è stimata in oltre 200 milioni di euro. Dall' altro lato ci sarà da affrontare e mitigare l'
                          impatto delle riaperture, che richiederanno con tutta probabilità sia lo scaglionamento degli accessi a bus, metro e
                          rete tramviaria sia la sanificazione dei mezzi. In sintesi: meno entrate e costi aggiuntivi, che si abbatteranno su
                          bilanci spesso già in perdita. È per questo che alle aziende e alle amministrazioni locali non basta l' emendamento
                          approvato in Senato al decreto "cura Italia" che si limita a escludere decurtazioni dei trasferimenti alle aziende
                          costrette a ridurre le corse. La proposta emendativa della Conferenza delle Regioni è molto più ampia e prevede
                          appunto la creazione di un nuovo Fondo capace di compensare le minori entrate per ricavi da traffico, garantire gli
                          ammortizzatori sociali per i lavoratori e sostenere i maggiori costi derivati dalla crisi, al netto dei minori costi di
                          produzione sostenuti. «In virtù della straordinarietà dell' attuale situazione - scrivono i governatori - è assolutamente
                          imprescindibile una soluzione straordinaria, che preservi l' equilibrio economico-finanziario degli operatori del
                          settore, scongiuri il dissesto economico-finanziario delle Regioni e garantisca la riattivazione dei servizi di trasporto

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 37
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