Unione della Romagna Faentina - domenica, 05 aprile 2020 - Unione Romagna Faentina

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Unione della Romagna Faentina
    domenica, 05 aprile 2020
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Prime Pagine

 05/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna                                      4
 Prima pagina del 05/04/2020

 05/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                                           5
 Prima pagina del 05/04/2020
 05/04/2020    Il Sole 24 Ore                                                                    6
 Prima pagina del 05/04/2020

Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

 05/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                                7
 Prima pagina
 05/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 40                                      8
 I 'regali' al vigile sotto la lente del giudice
 05/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 40                                     10
 Nell' ordinanza messa in rilievo l' abitudine a giocare d' azzardo
 05/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 41                                     11
 Sposi durante l' epidemia «Festa quando sarà finita»
 05/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42                                     13
 La domenica delle palme è on line E le parrocchie si organizzano
 05/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42                                     14
 Brisighella, Esposito critica la giunta

 05/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42                                     15
 Feti di cane nei rifiuti: maxi multa

 05/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 31                                     16
 Due morti, grave un' infermiera

 05/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 31                                     18
 Ieri 32 nuovi casi positivi, fra cui anche due minori
 05/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 36                                     19
 Un furgone per i farmaci grazie a De Stefani
 05/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 36                                     21
 «Come sta?», la telefonata di Spi Cgil ai suoi iscritti più anziani
 05/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44                                     22
 Alberi da frutta devastati L' allarme: «È crisi da gelo»

Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

 05/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 28                                23
 Palio: si valuta il rinvio seguendo la linea di Siena
 05/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 28                                24
 Senzani Brevetti assicura i dipendenti «Sono il bene più prezioso per noi»
 05/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 28               MICHELE DONATI   25
 Ridotti orari e corse del trasporto pubblico locale
Unione della Romagna Faentina - domenica, 05 aprile 2020 - Unione Romagna Faentina
05/04/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 30                                                   26
 Feti di cani abbandonati: condannato veterinario di Forlì

 05/04/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 30                                FEDERICO SPADONI   27
 Truffe e raggiri per oltre un milione Tra le vittime del vigile due gemelle
 05/04/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 2                                                    29
 Virus, nessuna tregua Muore anche una 38enne
 05/04/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 6                                                    30
 Dispositivi di protezione Ravenna Holding ne dona 800 ai medici ravennati
 05/04/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 6                                                    31
 Scuola Pescarini, lezioni on line con Skype e GSuire
 05/04/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 9                                                    32
 Il sindacato chiama gli anziani «Grande rispetto delle disposizioni»
 05/04/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 13                                                   33
 L' Avis ha donato duemila euro al volontariato
 05/04/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 17                                                   34
 La Federscherma si arrende: attività sospesa fino al 31 agosto
 05/04/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 18                                ANDREA BOCCHINI    35
 «Il Giro d' Italia in ottobre? Un valido esperimento»

 05/04/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 19                                 GIOVANNI MORINI   37
 Rossi: «La mia E -Work poteva andare lontano»

 05/04/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 36                                                   38
 Il Con.Ami in aiuto del Comune 1.2 milioni di euro per il bilancio

Stampa Locale

 05/04/2020   Il Resto del Carlino Pagina 18                                                                      39
 Feti di cane tra i rifiuti Decreto penale per veterinario forlivese

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 05/04/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 3                                                                             40
 Pagamenti della Pa più veloci senza verifica fiscale sui creditori
 05/04/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 3                                                                             42
 Per enti locali e Regioni fondo da 5 miliardi e una cabina di regia per la ripartenza lenta
 05/04/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 5                                                                             44
 Mille pagine di norme per la gestione dell' emergenza
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[ § 1 § ]

     domenica 05 aprile 2020
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[ § 2 § ]

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                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

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[ § 3 § ]

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[ § 1 5 6 5 4 1 7 7 § ]

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                          Prima pagina

                          Prima pagina Faenza Lugo

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                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          I 'regali' al vigile sotto la lente del giudice
                          L' uomo arrestato per truffa ed estorsione si fece dare circa 400mila euro da due anziane gemelle che si erano
                          rivolte a lui al comando

                          Anziane, benestanti, nubili e senza discendenza, quelle due gemelle
                          manfrede erano rimaste anche senza punti di riferimento quando la loro
                          madre, della quale si erano premurosamente occupate sino all' ultimo,
                          era venuta a mancare. Ed è così che - secondo l' accusa - il 51enne
                          agente di polizia locale Gian Carlo Valgimigili era riuscito a inserirsi in
                          quel vuoto fino a riuscire farsi dare dalle due ultra-ottantenni tra il 2012 e
                          il 2018 qualcosa come 400 mila euro. Una vicenda singolare che trova
                          ampio spazio nell' ordinanza di custodia cautelare in carcere del gip
                          Janos Barlotti notificata nei giorni scorsi al 51enne per i pericoli di
                          reiterazione e di inquinamento probatorio. Tra i reati contestati, c' è la
                          truffa aggravata: nel caso delle due gemelle, dalla minorata difesa sia
                          alla luce dell' età che del coinvolgimento emotivo con quel vigile urbano
                          il quale, per l' accusa, le aveva sapute blandire ad arte. Sì, perché
                          sfruttando quella che il giudice ha definito «notevole capacità di captare»
                          le situazioni in grado di tradursi in guadagno, Valgimigli era giunto a
                          fingersi interessato ai loro bisogni. Secondo una testimonianza raccolta nelle indagini di polizia di Stato e guardia di
                          Finanza coordinate dai pm Alessandro Mancini e Angela Scorza, le due la prima volta erano state agganciate dal
                          51enne proprio in ragione della sua qualifica di pubblico ufficiale. Si erano cioè presentate al comando per avere
                          lumi in merito a un dissidio di vicinato. Il vigile avrebbe loro consigliato di piazzare le telecamere; quindi aveva preso
                          a contattarle ogni giorno fingendosi interessato all' evoluzione della situazione. A dire della testimone, «questo suo
                          comportamento era diventato quasi morboso». Poi a un certo punto l' uomo aveva iniziato a sciorinare alle due varie
                          e gravi problematiche, naturalmente risolvibili - prosegue il giudice - con adeguata disponibilità di danaro. Ad esempio
                          avrebbe raccontato che dopo la separazione, gli occorreva una casa più grande, «e quindi io e mia sorella, che
                          facciamo tante operare di bene - aveva spiegato una delle due signore agli inquirenti -, decidemmo di aiutarlo con
                          150 mila euro». Era accaduto circa otto anni fa, e dopo un paio d' anni, nuova richiesta per medesimo importo,
                          sempre per esigenze nate da difficoltà familiari: «Quindi io e mia sorella, mosse ancora una volta dalla compassione,
                          decidemmo di effettuare un' altra donazione». Si arriva al febbraio 2018 quando il 51enne, accampando gravi
                          problemi di salute di una parente con conseguente necessità di intervento, era riuscito a ottenere altri 47 mila euro, di
                          cui oltre 26 mila per l' accusa destinati invece a un' auto nuova. Nuova donazione

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 8
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[ § 1 5 6 5 4 1 7 8 § ]

                          domenica 05 aprile 2020

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          pochi mesi dopo: 8.000 euro tramite bonifico con causale 'prestito infruttifero', indice per il gip della piena
                          consapevolezza dell' indagato di agire ben oltre il limite del lecito. «Iniziò a raccontarci della sua vita - aveva spiegato
                          la seconda gemella agli inquirenti -. Quindi sia io che mia sorella iniziammo a immedesimarci e a commuoverci». Lui
                          passava spesso a trovarle, a chiedere come stessero. Alla fine le gemelle si erano dette convinte di avere donato a
                          uno che «si è sempre prodigato per noi così come sembra facesse con molte persone». Tanto che per loro «non ci
                          doveva essere alcuna restituzione». Per il giudice invece è stato un inganno: quello di chi aveva simulato affetto per
                          mirare a cose ben più materiali. Andrea Colombari.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 9
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[ § 1 5 6 5 4 1 5 6 § ]

                          domenica 05 aprile 2020
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Nell' ordinanza messa in rilievo l' abitudine a giocare d' azzardo
                          Un testimone descrisse il vigile come «un giocatore accanito»

                          L' abitudine per il gioco d' azzardo, è una delle presunte caratteristiche
                          del vigile indagato che il gip nella sua ordinanza ha messo in rilievo. In
                          particolare viene isolata la testimonianza di un uomo che nel 2014 aveva
                          conosciuto Valgimigli in una sala giochi e che lo ha definito 'giocatore
                          accanito'. L' anno dopo quell' uomo aveva presentato al Comune di
                          Faenza richiesta per un alloggio popolare, alloggio ottenuto a inizio 2016.
                          Ma dopo qualche tempo - prosegue il giudice - Valgimigli era andato a
                          casa sua per cercare di fargli credere che si fosse adoperato in prima
                          persona per la casa popolare anticipando 5.000 euro, soldi che ora
                          voleva indietro. Tuttavia l' altro invece di pagare, si era informato
                          capendo che le cose non stavano affatto così. Valgimigli si sarebbe
                          allora presentato una seconda volta con un foglietto firmato sul quale c'
                          era scritto che l' altro gli doveva restituire 6.000 euro. L' uomo aveva però
                          disconosciuto la firma. Di fatto, quel bigliettino è stato trovato durante la
                          perquisizione del 26 luglio scorso a Valgimigli, giorno successivo al
                          suicidio del macellaio che aveva fatto scattare l' inchiesta. Per delineare la personalità dell' indagato, il gip ha
                          accennato anche ad altri episodi: vedi il prestito di oltre 36 mila euro ottenuto nel 2012 da un amico pensionato il
                          quale gli aveva dato pure assegni per quasi 13 mila euro tra il 2018 e il 2019. Un prestito, come il precedente mai
                          recuperato, il 51enne lo avrebbe ottenuto anche da almeno un sacerdote manfredo.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019       Pagina 10
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                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Sposi durante l' epidemia «Festa quando sarà finita»
                          La scelta di Arianna e Marco, 25 e 28 anni, che si sono uniti in municipio «Trucco e parrucco li abbiamo fatti in casa:
                          abbiamo risparmiato»

                          L' amore più forte del virus. Un matrimonio al tempo della pandemia può
                          diventare un piccolo evento. Per tanti motivi. L' assenza di parenti (e per
                          questo tanti hanno scelto di rinviare), le distanze da mantenere tra gli
                          sposi e i testimoni e poi l' ufficiale di stato civile che si presenta bardato
                          come se dovesse entrare in una sala operatoria, probabilmente il più in
                          imbarazzo. Una volta forse una foto come quella realizzata durante il
                          matrimonio al tempo del virus avrebbe suscitato scalpore ma siamo al
                          tempo del Covid e allora è giusto che sia così. Venerdì mattina nella sala
                          rossa di Palazzo Manfredi, sede del municipio di Faenza due ragazzi
                          giovanissimi, Arianna e Marco, hanno deciso di sposarsi, in maniera più
                          sobria ma probabilmente con lo stesso batticuore di sempre in una
                          circostanza simile. «Trucco e parrucco - raccontano Arianna Pellicanò e
                          Marco Santandrea, lui 28 enne in attesa di prima occupazione e lei
                          25enne, commessa in una gelateria - sono stati fatti in casa ma per come
                          siamo e probabilmente avremmo fatto così anche se non ci fosse stata l'
                          emergenza sanitaria, diciamo che è un po' il nostro stile. Niente rinfresco perché non si può anche se quando questa
                          situazione sarà terminata ci verrebbe voglia di fare una grande festa». I ragazzi sono giustamente emozionati e in
                          attesa di essere sposati scambiano battute con i testimoni, i fratelli degli sposi, Francesco, fratello di Marco ed
                          Enrico fratello di Arianna. «Dopo la cerimonia - continuano i ragazzi - torneremo a casa; abitiamo in un vecchio
                          casale a Trebbano, non distante dall' eremo di Lutirano (siamo nella provincia di Firenze, ndr), ai piedi dell' Appennino.
                          Non abbiamo sofferto molto per la situazione dell' emergenza sanitaria perché l' importante era sposarsi anche se la
                          situazione è abbastanza surreale e di certo non avremmo immaginato che questo sarebbe stato lo scenario del
                          nostro matrimonio. Una modifica nei programmi però c' è stata, abbiamo anticipato la data perché avevamo fissato
                          il giorno per una domenica, pensando a un momento di festa con le famiglie e gli amici ma alla fine, visto che non
                          potevamo fare alcun festeggiamento, abbiamo deciso di spostare la data a un venerdì, così abbiamo risparmiato
                          anche sul supplemento dell' affitto per la sala in Comune, diciamo che ci è andata bene così, tanto non poteva venire
                          nessuno». Un modo di prendere una situazione non facilissima con la leggerezza dell' età che contraddistingue i due
                          ragazzi. «Una scelta quella fatta dai due ragazzi - spiega il vicesindaco Massimo Isola che ha officiato l' unione -
                          sicuramente molto coraggiosa e che comunque vuol essere sicuramente un messaggio di speranza anche per altri
                          in questi momenti difficili. Sono stato moto felice di aver celebrato il matrimonio

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                          domenica 05 aprile 2020

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                          di due ragazzi così giovani». Antonio Veca.

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                          La domenica delle palme è on line E le parrocchie si organizzano
                          Giornalini su whatsapp, videomessaggi. E c' è chi benedirà sostitutivi dei ramoscelli d' ulivo via internet

                          Domenica delle Palme in streaming e palme da far disegnare ai bambini
                          per aver un 'segno' della santa Pasqua: le parrocchie si organizzano per
                          un evento così importante che quest' anno sarà vissuto in modo diverso.
                          Se nei giorni scorsi abbiamo dato le indicazioni per seguire la messa in
                          duomo (ore 11) celebrata dal vescovo di Faenza e Modigliana, Mario
                          Toso, attraverso i canali del digitale terrestre 90 e 210 e sul canale You
                          Tube del Sinodo dei giovani (le informazioni sul sito
                          www.diocesifaenza.it/site/riti-della-settimana-santa-in-cattedrale/) ci
                          sono altre realtà parrocchiali che si stanno organizzando in proprio. Così
                          tra i sacerdoti più smart si annoverano certamente don Tiziano Zoli, della
                          parrocchia di Solarolo e monsignor Vittorio Santandrea di Pieve Cesato.
                          Don Vittorio ha diffuso su Whatsapp il giornalino parrocchiale che
                          realizza da anni. Le messe di Pieve Cesato (seguite da quasi trecento
                          fedeli), possono essere viste su You Tube all' indirizzo:
                          https://youtu.be/DqMF5Cf7OgI. Don Tiziano Zoli, invece proprio ieri ha
                          mandato ai suoi 'iscritti' «inaspettatamente e sicuramente molti di più del numero di fedeli che seguivano in chiesa la
                          messa» il bollettino parrocchiale di Solarolo, 'Voce Amica'. «Non potendolo distribuire porta a porta - dice un po'
                          scherzando il 'don' - i fedeli si sentano autorizzati a... spammarlo il più possibile». Inoltre i fedeli hanno avuto anche il
                          foglietto della messa delle Palme e un video-messaggio del sacerdote. «Quest' anno - dice don Tiziano- dovremo
                          vivere i riti e pregare da casa e pregheremo. Però indubbio che ci mancheranno alcuni segni tipici dei riti pasquali,
                          primo in ordine cronologico la palma benedetta». E così è nata l' idea di sostituirla: «Prendete un rametto di un
                          qualsiasi albero oppure fatelo disegnare dai bambini e tenetelo con voi durante la messa in video - ha spiegato -
                          durante la benedizione finale anche quel simbolo verrà benedetto. Si badi bene però che non è un talismano che
                          porta fortuna, è un segno che ci richiama a qualcosa di più grande, l' inizio della settimana santa per seguire Gesù».
                          La messa (ore 10) è sulla pagina Facebook "parrocchiesolarolo". Antonio Veca.

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                          Brisighella, Esposito critica la giunta

                          «Il sindaco divide ulteriormente la comunità, già separata fisicamente».
                          La capogruppo di Insieme per Brisighella, Angela Esposito critica «la
                          volontà della giunta brisighellese di centrodestra di distribuire
                          prioritariamente ai cittadini italiani i buoni spesa attribuiti ai Comuni da
                          parte della Protezione Civile, lasciando per ultimi gli stranieri residenti».
                          Esposito afferma che il dovere del sindaco «è di guidare ed unire una
                          comunità. Poco serve incolpare sempre gli altri (il Governo, l' Unione dei
                          Comuni): in questo momento la polemica non serve a nessuno, ma
                          come cittadini abbiamo bisogno di unità, concretezza e vicinanza alle
                          persone. Per questo come 'Insieme per Brisighella' siamo soddisfatti
                          delle modalità predisposte dall' Unione per la distribuzione dei buoni
                          pasto e della possibilità di poterci confrontare in videoconferenza con
                          tutti i capi gruppo dell' Unione in merito alla gestione dell' emergenza, una
                          richiesta provenuta dal gruppo Movimento 5 Stelle di Faenza che
                          ringraziamo». «Non sappiamo quando potremo tornare alla normalità e
                          che tipo di normalità sarà - conclude Esposito - per questo lavorare insieme maggioranza e minoranza, con gli altri
                          comuni, tenendo unite e vicine le persone può essere l' unica possibilità per non lasciare indietro nessuno. In questo
                          confermiamo la nostra disponibilità già espressa al sindaco Pederzoli».

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                          Feti di cane nei rifiuti: maxi multa

                          Multa record per il titolare della clinica veterinaria forlivese che aveva
                          gettato feti di cuccioli di cane nel cassonetto a fianco dell' asilo della
                          Cosina. Era successo durante il cambio delle modalità della raccolta
                          porta a porta nel Forlivese con la conseguenza che molti conferivano l'
                          indifferenziata a Faenza. E fra i rifiuti che si accumulavano fuori dai
                          cassonetti erano stati trovati i feti (rifiuti speciali). Il Tribunale aveva
                          comminato una condanna a tre mesi e dieci giorni di carcere al
                          veterinario, trasformati in una sanzione di 26mila euro. Era marzo 2019
                          quando gli operatori di Hera avevano segnalato lo sconcertante
                          ritrovamento al comando della polizia locale dell' Unione. La muinicipale
                          aveva così avviato un' articolata indagine, terminata con un' informativa
                          ricca di elementi contro il veterinrio, un 50enne. La vicenda si è
                          conclusadavanti al Gip di Ravenna, con la sentenza di condanna per
                          Attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Due morti, grave un' infermiera
                          Ieri si sono registrati 32 nuovi casi, di cui ben 8 a Bagnacavallo. La sindaca: «Situazione sotto controllo»

                          Dopo un giorno - lieto - senza morti, ieri il Coronavirus ha portato via altre
                          due persone. Non ce l' hanno fatta l' 88enne di Faenza Alina Panzavolta e
                          la 38enne di Ravenna Alma Herceg. Quest' ultima è la vittima più giovane
                          registrata sul nostro territorio, a testimonianza del fatto che il virus può
                          essere molto aggressivo anche sui fisici giovani, se questi sono già
                          debilitati. La 38enne aveva infatti altri problemi di salute che non l' hanno
                          aiutata nella sua battaglia contro la malattia. Per entrambe il decorso è
                          stato breve. L' 88enne di Faenza, in particolare, era arrivata in Pronto
                          soccorso il 28 marzo. È stata ricoverata e gli operatori hanno fatto ciò
                          che potevano per salvarla, ma si è spenta in pochi giorni. Anche per la
                          38enne il decesso è arrivato sei giorni dopo la diagnosi. Veniamo, poi, ai
                          casi di ieri. Se ne sono registrati 32 nuovi: 15 donne e 17 uomini, 27
                          persone in isolamento domiciliare e altre 5 ricoverate, anche se nessuno
                          in Terapia intensiva. E purtroppo tra i contagiati ci sono ancora sanitari: 6
                          in totale tra infermieri e oss, tra cui 4 persone che lavorano al Santa
                          Maria delle Croci e 2 all' ospedale di Faenza. Da alcuni giorni, poi, un' infermiera di Faenza è ricoverata in Terapia
                          intensiva. A questo bollettino si aggiungono anche 2 pazienti ricoverati per altre patologie che hanno manifestato dei
                          sintomi, e che sono stati spostati nei reparti Covid. Tra i contagiati ci sono poi 16 persone venute a contatto con altre
                          persone già risultate positive, e altre 2 che un mese fa hanno avuto contatti con il comprensorio imolese e il
                          pesarese. In merito a queste due positività, si tratta di persone che hanno avuto sintomi a metà marzo e che sono
                          state individuate tra i contatti di pazienti che più recentemente si sono rivolti al Pronto soccorso. Parlando del Pronto
                          soccorso, gli accessi di pazienti che si sono rivelati positivi al virus sono stati 4, in linea con i giorni scorsi. Tra i nuovi
                          casi c' è poi una persona segnalata dal medico di medicina generale e due minorenni di 12 e 16 anni. Con la giornata
                          di ieri i casi in provincia sono arrivati a 688. Finora, inoltre, sono stati effettuati 81 tamponi 'drive through'. Venendo
                          alla divisione Comune per Comune, tra i nuovi casi ci sono 7 persone di Ravenna, 4 di Faenza, 4 di Cervia, 1 di Lugo, 3
                          di Russi, 8 di Bagnacavallo, 2 di Cotignola e 2 di Fusignano. «Oggi per il nostro comune è la giornata con il maggior
                          numero di casi di positività dall' inizio dell' emergenza» ha commentato ieri la sindaca di Bagnacavallo Eleonora
                          Proni, aggiungendo che «il dato odierno non è buono, ma non ci deve preoccupare più del dovuto perché si tratta di
                          persone già in isolamento che hanno avuto contatti con casi accertati, e perché la situazione nel nostro territorio

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 16
[ § 1 5 6 5 4 1 5 2 § ]

                          domenica 05 aprile 2020

                                                           Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          rimane sotto controllo». Sara Servadei © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                          Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 17
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                          domenica 05 aprile 2020
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                                                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          il bilancio

                          Ieri 32 nuovi casi positivi, fra cui anche due minori

                          In provincia i casi di positività sono 688: 307 a Ravenna 105 a Faenza 48
                          a Lugo 46 a Cervia 25 a Bagnacavallo 19 a Russi e Castel Bolognese 17
                          ad Alfonsine 14 a Cotignola 12 a Fusignano 9 a Conselice e Massa
                          Lombarda 8 a Riolo Terme 5 a Solarolo e Brisighella 3 a Sant' Agata 2 a
                          Casola Valsenio 40 i decessi.

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                          domenica 05 aprile 2020
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Un furgone per i farmaci grazie a De Stefani
                          Ravenna Holding invece ha donato all' Ordine dei medici 800 mascherine

                          Ravenna Holding, in accordo coi soci Provincia di Ravenna e Comuni di
                          Ravenna, Faenza, Cervia e Russi, ha donato all' Ordine dei medici della
                          provincia 800 mascherine FFP2, da destinare ai medici di Medicina
                          generale, ai pediatri di Libera scelta e ai medici della Continuità
                          assistenziale. «Questo è il primo di una serie di contributi concreti, che
                          metteremo in campo sfruttando tutte le risorse del gruppo, a cominciare
                          dalle straordinarie capacità organizzative e logistiche di Ravenna
                          Farmacie, che desidero ringraziare», ha detto Carlo Pezzi, presidente e ad
                          di Ravenna Holding. Intanto la concessionaria e officina autorizzata
                          Mercedes-Benz De Stefani, ha messo a disposizione un furgone Vito per
                          potenziare il servizio pronto farmaco, coordinato da Auser in
                          collaborazione con Comune e Azienda Sanitaria. «Facciamo parte di
                          questa comunità e questo era il minimo», ha spiegato Andrea Barbera.
                          Così l' Auser avrà a disposizione un ulteriore mezzo per poter
                          raggiungere i cittadini più colpiti dall' emergenza in atto, e per questo la
                          presidente Mirella Rossi ha ringraziato la concessionaria De Stefani. L' associazione culturale senegalese
                          Khatmyatou Ahmed Tidjanii (Ackat) con sede a San Pietro in Vincoli, ma con soci in tutta la Romagna, ha donato all'
                          ospedale di Ravenna 2.500 euro. L' associazione è presieduta da Ndiaye Mor Dia e ha come segretario generale Fall
                          Modou. L' Ackat raggruppa le associazioni senegalesi del territorio romagnolo e di alcune zone dell' Emilia. Ma le
                          dimostrazioni di solidarietà e aiuto per contrastare l' emergenza sono tante: 'Un pugno al Covid19' é il motto sotto il
                          quale associazioni, imprenditori, professionisti e singoli cittadini migranti nonché tanti soggetti ravennati e alcune
                          cooperative del territorio, guidate dall' associazione Terra Mia e Il Terzo Mondo Onlus, hanno avviato un' iniziativa di
                          raccolta fondi a sostegno dell' ospedale, affinché sia ancora più forte per riuscire a stendere al tappeto il Coronavirus
                          con un pugno. «Abbiamo deciso di unirci - spiega Charles Tchameni Tchienga, presidente di Terzo Mondo - perché la
                          forza è nell' unione».          Per effettuare una donazione, basta un bonifico a questo iban:
                          IT32U0627013178CC0780010696, inserendo come causale: Un pugno al COVID-19, nome e cognome. Per chi
                          preferisce donare direttamente il denaro contattare l' associazione Il Terzo Mondo al 328 1455130. Infine, anche il
                          calcio giovanile sostiene il Santa Maria delle Croci. Tre associazioni sportive dilettantistiche, Mezzano, Giovanili
                          Santerno e Villanova hanno donato 600 euro per l' acquisto di materiale sanitario. «Siamo consapevoli che si tratta di
                          un piccolo contributo - dice Federico Succi, presidente della Giovanili

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 19
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                          domenica 05 aprile 2020

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Santerno, in rappresentanza delle tre realtà -, ma le nostre società hanno voluto fortemente partecipare alla gara di
                          solidarietà. Le piccole società sportive vivono grazie al volontariato, quindi ci rendiamo conto quanto il contributo di
                          tutti, seppure piccolo, possa portare ad un grande risultato».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 20
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                          domenica 05 aprile 2020
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                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Come sta?», la telefonata di Spi Cgil ai suoi iscritti più anziani
                          Con la chiamata si cerca di cogliere e segnalare eventuali situazioni di difficoltà. Ecco i numeri da contattare

                          «Buongiorno, come sta? Tutto bene?». È questo, più o meno, il tono delle
                          telefonate che il sindacato Spi Cgil, in queste settimane di emergenza
                          sanitaria, sta facendo, contattando telefonicamente i suoi iscritti più
                          anziani per capire le necessità e le esigenze delle persone più fragili. «La
                          categoria dei pensionati della Cgil conta sul territorio ravennate oltre
                          37mila iscritti - spiega la segretaria provinciale dello Spi Ravenna, Maura
                          Masotti -; molti di essi hanno un' età superiore ai 75 anni e in questi giorni
                          li stiamo raggiungendo al telefono per cogliere e segnalare eventuali
                          situazioni di difficoltà. Nella maggior parte dei casi, per fortuna, non
                          registriamo problemi e la telefonata risulta comunque molto preziosa
                          perché la solitudine è un ulteriore nemico da sconfiggere. Una semplice
                          chiacchierata di qualche minuto può cambiare la giornata. Anche per
                          questo proseguiremo con la nostra iniziativa e c' è l' idea di estenderla
                          progressivamente». Nel corso delle telefonate vengono fornite
                          informazioni e i contatti utili per affrontare più serenamente la
                          quarantena: «In tutta la provincia abbiamo registrato una grande attenzione alle regole da parte dei pensionati -
                          spiega ancora Maura Masotti -. Gli anziani sono informati e organizzati, anche grazie al supporto delle loro famiglie.
                          Molte delle persone interpellate ci raccontano di uscire pochissimo di casa e solo nei casi strettamente previsti dalle
                          disposizioni. C' è una positiva condivisione della responsabilità collettiva». Per tutti coloro che avessero bisogno di
                          informazioni e volessero mettersi in contatto con lo Spi Cgil è possibile telefonare ai seguenti numeri: 0544-244211
                          (Camera del lavoro di Ravenna), 0545-913011 (Camera del lavoro di Lugo) e 0546-699611 (Camera del lavoro di
                          Faenza).

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 21
[ § 1 5 6 5 4 1 5 0 § ]

                          domenica 05 aprile 2020
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Alberi da frutta devastati L' allarme: «È crisi da gelo»
                          Gravi danni in particolare in Bassa Romagna. Coldiretti: «Le istituzioni sostengano un comparto già compromesso da
                          cimice asiatica e Covid-19»

                          L' agricoltura, in particolare in Bassa Romagna, è stata letteralmente
                          martoriata dalle gelate tardive. Dopo quella pesantissima di fine marzo,
                          le ultime nottate sottozero hanno inferto il colpo mortale a frutteti e
                          coltivazioni sementiere. Mentre si teme il peggio anche per vigneti e ulivi,
                          Coldiretti Ravenna pone all' attenzione delle istituzioni la necessità di
                          interventi a sostegno del settore, già fortemente compromesso da
                          cimice asiatica e Coronavirus. «Il danno è principalmente economico
                          dato che assisteremo in pratica all' azzeramento delle produzioni di
                          albicocche, kiwi giallo, susine e a un forte ridimensionamento per
                          pesche, kiwi verde, orticole, sementiere, ma - puntualizza il presidente di
                          Coldiretti Ravenna, Nicola Dalmonte - l' emergenza che ne deriverà sarà
                          senza dubbio anche sociale dato che oltre al mancato reddito aziendale,
                          ci troveremo a fare i conti con migliaia di stagionali che non troveranno
                          occupazione nelle fasi della raccolta che si sommeranno a quelli già
                          assunti dalle imprese per tutte le operazioni del momento e per la
                          diradazione, purtroppo non più necessarie". Coldiretti, dunque, lancia un appello alle istituzioni affinché "sostengano
                          un comparto, quello frutticolo e in più in generale agricolo che in queste settimane difficili sta facendo tanto per la
                          comunità garantendo i rifornimenti alimentari e la produzione della filiera agroalimentare, comparto che dopo la
                          cimice si trova alle prese con una 'crisi da gelo' che rischia davvero di provocare uno tsunami economico, con tutte
                          le ricadute occupazionali e sociali del caso". Dal monitoraggio effettuato da Coldiretti sul territorio provinciale
                          emerge un quadro a dir poco devastante. Le temperature notturne degli ultimi giorni, comprese tra -2 e -5, hanno
                          danneggiando in modo irreparabile i frutteti in piena fioritura. Partendo dalla collina si assiste a una perdita del 100%
                          su albicocco, pesco e kiwi giallo, del 50-70% sul kiwi verde. Evidenti, soprattutto a Riolo Terme, sono le sofferenze
                          nei vigneti con germogli danneggiati. Scendendo verso Faenza e la via Emilia le percentuali non migliorano: azzerate
                          le produzioni di pesche e nettarine, albicocche e kiwi giallo, - 70% per il kiwi verde. A Bagnacavallo il 100% dei
                          pescheti è danneggiato, stessa sorte per quelli di susine e kiwi, 90% per gli impianti di albicocchi, - 90% per quelli di
                          pere. Tra Lugo e Massa Lombarda perso il 100% delle drupacee (pesche, albicocche, susine), danni tra 50-60% sulle
                          pomacee (pere e mele) ma con una forte probabilità di problemi qualitativi (segni da gelo e buccia rugginosa). A
                          Russi cancellate le produzioni di pesco, albicocco, susine con danni anche a vigneti e coltivazioni da seme. Anche a
                          Ravenna niente da fare per la frutta e le produzioni sementiere.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 22
[ § 1 5 6 5 4 1 6 7 § ]

                          domenica 05 aprile 2020
                          Pagina 28

                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          SORTE INCERTA PER LA KERMESSE

                          Palio: si valuta il rinvio seguendo la linea di Siena
                          Venerdì si riunisce il comitato: si pensa di fissare due date successive e rimandare la decisione sullo svolgimento

                          FAENZA Rinvio o annullamento: queste le due opzioni sulle quale ci si dovrà
                          concentrare in merito al Palio del Niballo e Bigorda d' oro. Ormai pare
                          difficilissimo che le due giostre possano svolgersi regolarmente nel mese di
                          giugno: anche se l' emergenza dovesse allentarsi vi sarebbero problemi di
                          preparazione: allenamenti di cavalli, cavalieri, sbandieratori, tutti fermi proprio in
                          questo periodo solitamente dedicato al training atletico e alle esercitazioni.
                          Pure se si iniziasse la preparazione a metà mese, si arriverebbe con il fiato in
                          gola e tutto potrebbe risultare falsato. Decisioni sono attese venerdì prossimo,
                          quando si riunirà in tele-assemblea il Comitato palio. «Siamo stati convocati sul
                          web-afferma Peter Caroli, capo rione del Nero -: ciascuno porterà idee e
                          proposte. Noi ci riuniamo questa settimana come direttivo proprio per questo
                          motivo». IL MODELLO SIENA Una linea che potrebbe essere seguita è quella
                          adottata per il Palio di Siena dove, intanto, le due carriere sono state spostate di
                          un mese, senza però avere la certezza di effettuarle. Quella del 2 luglio è stata
                          rimandata al 22 agosto e quella del 16 agosto al 26 settembre, mentre la
                          decisione finale sull' effettivo svolgimento dovrà essere presa nell' arco
                          temporale dal 10 al 15 maggio. Altra opzione è quella di un palio straordinario nel caso vi fossero le condizioni che
                          giustifichino detta iniziativa nella parte finale della stagione. «Quanto deciso a Siena potrebbe essere un' idea anche
                          per Faenza - aggiunge Caroli -: fissare due date di rinvio e decidere successivamente se sarà il caso di organizzarle,
                          oppure pensare ad un palio straordinario quando vi sarà la possibilità».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019         Pagina 23
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Senzani Brevetti assicura i dipendenti «Sono il bene più prezioso per noi»
                          Stipulata una polizza specifica che prevede varie indennità in caso di contagio

                          FAENZA Assicurare i dipendenti contro il Coronavirus. Una polizza specifica in
                          questo momento di incertezze e difficoltà. È la proposta che le maggiori
                          compagnie assicurative hanno offerto alle aziende. In città una delle prime a
                          rispondere positivamente a questa opportunità è stata la Senzani Brevetti, oltre
                          65 anni di storia, fabbrica leader nella progettazione e realizzazione di macchine
                          impacchettatrici automatiche, distribuite in tutto il mondo. Una settantina i
                          dipendenti che a spese della proprietà possono godere di questa assicurazione
                          con indennità e coperture in caso di contagio, ricovero, convalescenza e anche
                          decesso. All' assicurato viene garantita una diaria giornaliera qualora si ammali
                          e può essere una boccata di ossigeno nel momento del bisogno per le famiglie.
                          «Abbiamo ritenuto opportuno accettare la proposta delle Generali-afferma
                          Luisa Quadalti Senzani, general manager -. Siamo un' azienda medio piccola e i
                          nostri dipendenti sono il bene più prezioso, siamo una grande famiglia e
                          abbiamo voluto tutelarli. Sono loro che mandano avanti l' azienda: progettano,
                          disegnano le macchine, ce le vendono, comprano i materiali, senza di loro non
                          saremmo nulla. Proteggerli è quindi la cosa più giusta». Attualmente l' azienda
                          sta lavorando essendo inclusa tra quelle essenziali, altrimenti si correrebbe il rischio di interrompere la filiera delle
                          confezionamento dei prodotti, ma lo fa in modalità differita e differenziata: alcuni da casa in smart -working, altri in
                          turni organizzati nel rispetto delle misure di difesa personale. «I lavoratori hanno molto apprezzato -continua la
                          dirigente-: è una situazione particolare, ci voleva un' assicurazione particolare». La risposta a questo genere di tutele,
                          non è affatto scontata, ci sono aziende che non solo non hanno aderito a questa possibilità, anzi, per quanto
                          riguarda quelle interessate da decreto di chiusura, si sono addirittura dimostrate refrattarie ad anticipare la cassa
                          integrazione, affinché non vi fossero periodi scoperti da retribuzione. E sono dovuti intervenire i sindacati. «Non so
                          cosa fanno gli altri - continua Quadalti -per quanto ci riguarda, abbiamo sempre avuto ottimi rapporti sia con i nostri
                          dipendenti che nelle politiche sindacali. Non siamo una grande azienda, perciò i rapporti sono spesso personali e
                          così tante cose si risolvono in armonia. Bisogna andare nella stessa direzione nel clima migliore».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 24
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Ridotti orari e corse del trasporto pubblico locale

                                                                                                                             MICHELE DONATI

                          FAENZA In questo periodo di chiusura generale anche i trasporti pubblici hanno
                          subito modifiche e riduzioni pur continuando a svolgere la loro funzione di
                          servizi essenziali: «Il Tpl - spiega l' assessore alla mobilità pubblica Antonio
                          Bandini - è oggetto di un' ordinanza della Regione che ne ha determinato la
                          limitazione con l' adozione immediata degli orari estivi». La due linee di autobus
                          di Start Romagna hanno così adottato nuovi o rari a partire dal 26 marzo,
                          sospendendo il servizio nei giorni festivi: la Linea 1 e la Linea 2 effettueranno
                          tredici corse giornaliere a testa. Per quanto riguarda il GreenGo Bus, servizio
                          gratuito di minibus elettrici ed ecologici, la situazione è simile: la Linea A (da
                          Piazzale Pancrazi a Faenza Centro) resta sostanzialmente invariata (attiva negli
                          orari 7.30-10, 12-15.30, 17-20.15 dal lunedì al venerdì e 8.30-10, 12-15.30, 17-
                          20.15 ilsabato) mentre la Linea B (Costituzione -Centro) è stata ridotta e il tur no
                          infrasettimanale del tardo pomeriggio andrà dalle 17 alle 18.30 (invece che fino
                          alle 19.30), mentre quello del sabato (17-19.30) è temporaneamente soppresso.
                          Analogo discorso per la Cooperativa Trasporti di Riolo Terme, che conta diverse
                          fermate su Faenza: anche in questo caso dal 31 marzo vengono seguiti gli orari
                          non scolastici - e quindi estivi - e sono soppresse le corse non festive. «Tali misure - commenta Bandini - servono
                          innanzitutto a tutelare la sicurezza degli autisti riducendo la loro esposizione a possibili fonti di contagio. Un altro
                          aspetto ugualmente fondamentale è che si mantiene il servizio per le persone che ne hanno necessità per motivi di
                          lavoro o salute». Una logica conseguenza della riduzione messa in campo è che anche gli utenti sono calati
                          notevolmente. Nonostante questo i trasporti non possono fermarsi: «Vedere resistere dei pezzi di normalità aiuta -
                          aggiunge Bandini -; penso ad esempio anche alla raccolta dei rifiuti, che in questo momento richiede sforzi extra. Gli
                          operatori si spingono fino al pianerottolo di casa di chi è in isolamento per positività al covid-19». La singolarità di
                          questi giorni ha fatto passare quasi in sordina l' avvio della discussione sul Pums, il Piano Urbano di Mobilità
                          Sostenibile: «Ci sarà tempo e modo per parlarne in maniera dettagliata - conclude Bandini - per ora vanno tenute alte
                          le barre della sanità e della sostenibilità sociale. Pensiamo il futuro nella sua dimensione di progettualità, ma con la
                          ferma ostinazione di guardare alla realtà giorno per giorno finché permane l' emergenza».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 25
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Feti di cani abbandonati: condannato veterinario di Forlì

                          FAENZA È stato condannato a una pena finale di tre mesi e dieci giorni,
                          convertita in 26.334 euro di ammenda, un veterinario 50enne di Forlì dalla cui
                          clinica era risultato provenire un utero di un cane di grossa taglia con all' interno
                          feti di cuccioli già in avanzato stato di sviluppo rinvenuto abbandonati nel
                          Faentino. Il macabro rinvenimento era stato effettuato da una squadra di
                          operatori Hera nel marzo del 2019, in via Corleto a Faenza, proprio davanti ad
                          una scuola dell' infanzia. Gli operai di Hera avevano allertato immediatamente
                          la Polizia locale manfreda appena scoperto la cosa. Gli agenti intervenuti
                          avevano immediatamente messo sotto sequestro l' utero ed i feti e
                          successivamente avviato un' articolata indagine investigativa che è terminata
                          con un' informativa ricca di elementi oggettivi e soggettivi a carico della clinica
                          diretta dal veterinario forlivese. La vicenda è giunta al suo epilogo giudiziario
                          proprio nei giorni scorsi in Tribunale a Ravenna, davanti al gip Janos Barlotti,
                          con una sentenza ormai divenuta irrevocabile che ha riconosciuto il veterinario
                          di Forlì colpevole del reato previsto e punito dall' articolo 256 comma 1 e 2 del
                          D.Lgs 3 aprile 2006 numero 152.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 26
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          LE CARTE DELL' INCHIESTA

                          Truffe e raggiri per oltre un milione Tra le vittime del vigile due gemelle
                          Avevano chiesto aiuto a Valgimigli per un problema di vicinato «Gli donammo 400mila euro»

                                                                                                                             FEDERICO SPADONI

                          FAENZA Due sorelle anziane, senza discendenti o familiari, e un meticoloso
                          piano per ottenere gradualmente la loro fiducia e appropriarsi di una cospicua
                          parte del loro patrimonio. Volevano risolvere un problema di vicinato e per
                          questo si erano rivolte alla polizia municipale, affidandosi al vigile che alla fine
                          le ha raggirate facendosi consegnare in tutto 400mila euro. Nelle 38 pagine dell'
                          ordinanza di custodia cautelare che giovedì è stata notificata al 51enne Gian
                          Carlo Valgimigli, emergono capitolo dopo capitolo i casi di truffe ed estorsioni
                          che secondo quanto ricostruito dall' analisi dei traffici bancari effettuata dalla
                          guardia di finanza gli hanno consentito di maneggiare tra il 2012 e la prima metà
                          del 2019 qualcosa come 1.048.150 euro. Uno di questi episodi, scoperti nel
                          corso delle meticolose indagini della Squadra Mobile della polizia di Stato,
                          assieme ai colleghi del commissariato manfredo, riguarda il maxi raggiro a due
                          anziane e facoltose gemelle. LA TRUFFA DA 400MILA EURO Il consiglio che
                          Valgimigli aveva dispensato alle due donne per incastrare il vicino con il quale
                          avevano problemi era stato, banalmente, di installare delle telecamere. Era
                          bastato quello per aprire la strada a una serie di contatti quotidiani finalizzati a
                          ottenere la loro fiducia: per impietosirle, aveva raccontato svariate sventure familiari, il divorzio e la sofferenza patita
                          dai figli perché non potevano passare tempo con lui dato che la casa in cui abitava non era adeguata per poterli
                          ospitare. Le due donne si erano messe una mano sul cuore: "Iniziammo ad immedesimarci e a commuoverci tanto
                          che decidemmo di fare del bene... Decidemmo di aiutarlo e donammo 150mila euro (...) così da potersi comprare
                          una casa". Era il 2012. Passati due anni ecco un' altra donazioni di altri 150mila euro dalle gemelle, sempre per
                          risolvere il disagio familiare lamentato dal vigile. Poi si passa al febbraio 2018, quando Valgimigli racconta che la
                          madre, malata di cuore, deve subire un intervento chirurgico. Eppure 26.650 euro dei 47mila donati via bonifico ed
                          effettivamente versati nel conto corrente di mamma, finiscono per l' acquisto di una Volkswagen Tucson. E ancora,
                          cinque mesi dopo, un altro prestito infruttifero da 8mila euro. "Spesso passava da casa per chiedere come stavamo",
                          dicono ancora le due anziane, che agli inquirenti- coordinati dai pm Alessandro Mancini e Angela Scorza - rivelano,
                          "ci raccontava che i bambini avevano bisogno dapprima di cure mediche e poi crescendo con l' età avevano
                          necessità di computer". Per il gip Janos Barlotti, queste testimonianze sono la dimo strazione della «notevole
                          capacita (di

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 27
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                                                                   Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Valgimigli) di captare e sfruttare tutte quelle situazioni che potevano tradursi in occasioni di guadagno», e di una
                          personalità «caratterizzata da una spiccata propensione a manipolare e raggirare le persone». Abilità già denotata
                          nel corso dell' inchiesta parallela per estorsione costata una settimana fa al 51enne (attualmente in carcere a
                          Ferrara) la condanna in abbreviato a 4 anni e 10 mesi.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 28
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                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Virus, nessuna tregua Muore anche una 38enne
                          Ieri la vittima più giovane della pandemia, deceduta insieme a una 88enne. Entrambe avevano gravi patologie
                          pregresse. Preoccupano i 32 nuovi contagi

                          RAVENNA La"tregua"è durata appena 24 ore. Dopo la giornata senza morti, che
                          aveva interrotto oltre due settimane contrassegnate da lutti, ieri nel Ravennate
                          si sono registrati altri due decessi legati al coronavirus: quelli di Alina
                          Panzavolta, 88enne di Faenza e di Alma Herceg, 38 anni di Ravenna, la più
                          giovane vittima del covid-19 in provincia. Entrambe erano affette da altre gravi
                          patologie pregresse che le avevano rese più vulnerabili al virus. TREND IN
                          AUMENTO Ma a preoccupare, come più volte rimarcato dalle autorità sanitarie,
                          è anche il trend dei nuovi casi: il dato registrato a inizio settimana, quando vi fu
                          un rallentamento del contagio, si è rilevato al momento un episodio isolato. Nei
                          giorni seguenti il numero è tornato a salire progressivamente fino ai 32 casi di
                          ieri. Positività che portano il totale a 688. Il picco in provincia non sembra
                          essere stato raggiunto. La maggior parte dei nuovi contagi è a casa: 4 persone
                          sono del tutto prive di sintomi, altre 23 hanno una sintomatologia leggera,
                          mentre 5 sono ricoverate in malattie infettive. Tra i 32 contagiati, anche un
                          minorenne e un 18 di Cervia. Mentre è Bagnacavallo a far registrare l' impennata
                          maggiore con 8 positività che fanno salire a25 i casi accertati in quel comune.
                          SPIRAGLI DI OTTIMISMO Ma tra tanti dati che non rallegrano c' è chi, come il sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi,
                          cerca di trova re anche spunti di ottimismo. «Oggi (ieri, ndr) sono stati registrati all' Anagrafe due nuovi piccoli
                          faentini nati nel nostro ospedale. Mentre venerdì il vice sindaco Massimo Isola ha celebrato un matrimonio tra due
                          ragazzi faentini che hanno preferito sposarsi ugualmente, ma senza invitati (presenti solo i testimoni, tutti a debita
                          distanza), senza baci e abbracci e neppure una stretta di mano. Non hanno voluto rimandare i loro progetti e hanno
                          rinunciato a tutto il resto, ciò che in fondo è superfluo. Penso che questi sposi ci abbiano dato uno splendido
                          esempio in questo tempo di quarantena forzata». E sempre ieri Malpezzi ha partecipato alla solenne celebrazione
                          per rinnovare la tradizione del voto alla Madonna delle Grazie. «Tranquilli - scherza - in Duomo eravamo solo in 8...ma
                          tante altre persone erano collegate in tv. Da più di 200 anni la nostra città ricorda l' atto con cui le autorità cittadine
                          del tempo decisero di affidarsi alla nostra patrona, a seguito di violenti terremoti che colpirono Faenza nel 1781.
                          Inutile dire quanto significato assuma questa celebrazione nel contesto che stiamo vivendo, credenti o non».

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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Dispositivi di protezione Ravenna Holding ne dona 800 ai medici ravennati
                          Il gesto della società che gestisce le aziende pubbliche del territorio «Solo il primo passo»

                          RAVENNA Nell' ambito dell' emergenza Covid-19, Ravenna Holding, in accordo
                          con i soci Provincia di Ravenna e Comuni di Ravenna, Faenza, Cervia e Russi, ha
                          donato all' ordine dei medici della provincia di Ravenna 800 mascherine Ffp2, da
                          destinare ai medici di base, ai pediatri di libera scelta e ai medici della continuità
                          assistenziale. Com' è ormai noto, si tratta di dispositivi di protezione individuale
                          che spesso scarseggiano e sono difficili da reperire e che sono fondamentali
                          per salvaguardare la salute di medici, infermieri e operatori sanitari. «Si tratta di
                          un importante e utile contributo operativo - commenta il sindaco Michele de
                          Pascale - essenziale per consentire ai nostri medici di lavorare in sicurezza.
                          Stiamo lavorando alacremente per concentrare le donazioni di dispositivi di
                          protezione sia alla sanità ospedaliera che a quella territoriale. Questo impegno
                          si integra con il fondamentale lavoro che sta svolgendo la Holding attraverso le
                          sue società nella gestione dell' emergenza». In questa fase emergenziale -
                          dichiara Carlo Pezzi presidente e amministratore delegato di Ravenna Holding -
                          «il gruppo, attraverso le sue società, in particolare Ravenna Farmacie, Azimut e
                          Aser, è pienamente operativo.Questo è il primo di una serie di contributi
                          concreti, che metteremo in campo sfruttando tutte le risorse del gruppo, a cominciare dalle straordinarie capacità
                          organizzative e logistiche di Ravenna Farmacie, che desidero ringraziare». Alla holding va il ringraziamento dell'
                          Ordine dei medici di Ravenna, Stefano Falcinelli.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019    Pagina 30
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Scuola Pescarini, lezioni on line con Skype e GSuire
                          Garantita la formazione a distanza per gli allievi dei corsi professionali e musicali

                          RAVENNA La Scuola Arti e Mestieri Angelo Pescarini di Ravenna si è
                          organizzata per le lezione on line. «A seguito delle disposizioni finalizzate al
                          contenimento e gestione dell' emergenza epidemiologica da Covid-19, la Scuola
                          Angelo Pescarini Arti e Mestieri ha deciso infatti di sperimentare, con un proprio
                          sforzo economico e di manodopera, l' utilizzo di alcuni strumenti utili per favori
                          re la didattica a distanza, quali la piattaforma Gsuite e Skype», scive la scuola. L'
                          esperienza online avrà inizio la prossima settimana con le prime
                          videoconferenze dedicate ai 210 allievi dei corsi per operatore meccatronico,
                          operatore degli impianti termoidraulici, operatore degli impianti elettrici e
                          tecnico elettrico delle sedi di Ravenna e Faenza; è in fase di valutazione anche
                          lo svolgimento di videolezioni previste dai corsi dell' area socio sanitaria per
                          Oss. Il portale G suite, è già attivato a favore degli allievi delle scuole di musica
                          Sarti a Faenza, e Rossini a Cervia, entrambe gestite dalla Pescarini.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 31
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                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Il sindacato chiama gli anziani «Grande rispetto delle disposizioni»

                          RAVENNA Il sindacato Spi Cgil, in queste settimane di emergenza sanitaria, sta
                          contattando telefonicamente i suoi iscritti più anziani per capire le necessità e
                          le esigenze delle persone più fragili. «La categoria dei pensionati della Cgil
                          conta sul territorio ravennate oltre 37mila iscritti - spiega la segretaria
                          provinciale dello Spi Ravenna, Maura Masotti -; molti di essi hanno un' età
                          superiore ai 75 anni e in questi giorni li stiamo raggiungendo al telefono per
                          cogliere e segnalare eventuali situazioni di difficoltà. Nella maggior parte dei
                          casi, per fortuna, non registriamo problemi e la telefonata risulta comunque
                          molto preziosa perché la solitudine è un ulteriore nemico da sconfiggere. Una
                          semplice chiacchierata di qualche minuto può cambiare la giornata. Anche per
                          questo proseguiremo con la nostra iniziativa e c' è l' idea di estenderla
                          progressivamente». Nel corso delle telefonate vengono fornite informazioni e i
                          contatti utili per affrontare più serenamente la quarantena: «In tutta la provincia
                          abbiamo registrato una grande attenzione alle regole da parte dei pensionati. Gli
                          anziani sono informati e organizzati, anche grazie al supporto delle loro
                          famiglie. Molte delle persone interpellate ci raccontano di uscire pochissimo di
                          casa e solo nei casi strettamente previsti dalle disposizioni». Per tutti coloro che avessero bisogno di informazioni e
                          volessero mettersi in contatto con lo Spi Cgil è possibile telefonare ai seguenti numeri: 0544 244211 (Camera del
                          lavoro di Ravenna), 0545913011 (Camera del lavoro di Lugo) e 0546 699611 (Camera del lavoro di Faenza).

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                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                   Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          L' Avis ha donato duemila euro al volontariato
                          «Non potevamo dimostrarci ciechi di fronte a questa emergenza in atto»

                          CERVIA L' Avis dona 2000 euro al Coordinamento del volontariato. «A seguito di
                          una attenta analisi del bilancio economico relativo all' anno 2019 - spiega la
                          presidente Elena Gianesi -, avendo rilevato un discreto stato di salute delle
                          nostre seppur modeste finanze, il Consiglio direttivo ha deciso di rivedere le
                          intenzioni di spesa per l' anno 2020». «Non potevamo dimostrarci ciechi e
                          soprattutto egoisti - aggiunge-, di fronte ad una emergenza come quella
                          provocata dal Coronavirus. Dopo l' appello ai soci donatori di continuare a
                          donare sangue e plasma, abbiamo aderito alla iniziativa proposta dall' Avis
                          provinciale, che ha visto l' acquisto di 2000 visiere protezione viso da regalare
                          agli ospedali e ai medici di base di Lugo, Faenza e Ravenna». Positive anche le
                          parole che arrivano dall' amministrazione comunale cervesi: «Abbiamo poi
                          accolto favorevolmente l' appello del nostro sindaco Massimo Medri- continua-,
                          per aiutare le famiglie in difficoltà. Pensando alla Associazione italiana contro
                          le leucemie, impossibilitata ad allestire i banchetti per la vendita delle uova,
                          abbiamo pensato di fare un seppur piccolo acquisto. Tutto ciò è stato possibile
                          grazie a tutte quelle persone che nel tempo hanno creduto nell' Avis, e oltre al
                          loro sangue hanno dato anche delle donazioni in danaro. Il Consiglio, da parte sua, ha pensato di poter rinviare
                          alcune delle spese destinate alla ristrutturazione della propria sede e ha depennato molte delle voci destinate al
                          capitolo propaganda».

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019      Pagina 33
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