Media Monitoring per 20-08-2018 - Rassegna stampa del 17-08-2018 - Ruggi d'Aragona

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Media Monitoring per 20-08-2018 - Rassegna stampa del 17-08-2018 - Ruggi d'Aragona
20-08-2018

Media Monitoring per

   Rassegna stampa del 17-08-2018
Media Monitoring per 20-08-2018 - Rassegna stampa del 17-08-2018 - Ruggi d'Aragona
AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1
   Detenuto danneggia intero reparto dell'ospedale in cui è ricoverato ............................. 1
   Paziente ricoverato in ospedale danneggia reparto, ripristino in corso .......................... 2
   La terra torna a tremare paura in città e in provincia ........................................................ 3
   Unisa, è allarme per i pagamenti con PagoPa ...................................................................... 5
Sanità Salerno e provincia .............................................................................................................. 7
   «Così i medici del Curto hanno salvato mia figlia» .............................................................. 7
   «Il Registro tumori non è aggiornato Subito i dati certi». .................................................. 8
   Bando per pulizia e sanificazione Pronta la nuova gara d' appalto OMM ASL Salerno
         .............................................................................................................................................. 10
   Calabrese all'ospedale di Sapri ............................................................................................. 11
   Clinica del Sole nell' orbita Neuromed ................................................................................. 12
   Psichiatri salernitani in trasferta a Potenza Accordo tra le Asl fino a dicembre
        prossimo ............................................................................................................................ 14
   Weekend, vietato ammalarsi ................................................................................................. 15
Sanità Campania ............................................................................................................................. 16
   Blitz di Graziano al Moscati «Medico assente a Ferragosto» ........................................... 16
   La Cisl: «Ospedali in forte disagio» ...................................................................................... 17
Sanità nazionale ............................................................................................................................. 18
   Atenei, Milano prima italiana nella classifica di Shanghai ............................................... 18
   «Con i ranking serve cautela Vale l' offerta formativa» .................................................... 20
   «Investiamo in eccellenza Un giusto riconoscimento» ...................................................... 21
   È il Paese più ricco ma le donne rischiano la vita per partorire Un problema razziale
         .............................................................................................................................................. 22
   Caso- vaccini, per i sindacati incertezza inaccettabile ..................................................... 25
   ERA TUTTO CHIARO ORA E' CAOS VACCINI .......................................................................... 27
   Exploit a Medicina: in dieci per un posto La frenata di Lettere ....................................... 30
   In ambulanza solo operatori uomini, aggredisce i soccorritori della moglie ................ 32
   La ricerca Super molecole ringiovaniscono in laboratorio cellule umane ..................... 33
   La Statale trainata da prof e ricerca Prima in Italia, battuta la Sapienza ..................... 34
   Le infezioni ospedaliere sono più pericolose degli incidenti stradali ............................. 36
   LE ZANZARE TORNANO A FARE PAURA: UN BATTERIO LE BATTERÀ ............................... 37
   Per lo sviluppo di ricerca e innovazione in arrivo 100 miliardi di euro dalla Ue ........... 39
   Rifiuta la trasfusione e muore in ospedale La Procura: «Non è colpa dei medici» ...... 41
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16/08/2018
                                                     stylo24.it
                                                                                                                         EAV: € 370
                                                                                                                         Lettori: 1.033
                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                                                       Link alla pagina web

    Detenuto danneggia intero reparto dell'ospedale in cui è
                         ricoverato

 L'uomo ha causato diversi problemi al
 nosocomio, costretto ad interventi di
 manutenzione       straordinaria   per   il
 ripristino dei luoghi nel più breve tempo
 possibile L’ospedale San Giovanni di Dio
 e Ruggi d’Aragona L’Azienda ospedaliera
 precisa inoltre che la funzionalità del
 reparto     permane,       nonostante     i
 danneggiamenti        subiti    e   grazie
 all’immediata attivazione della Uoc
 Tecnico Manutentiva, pur con i disagi
 dovuti alle operazioni di ripristino. L’episodio è stato comunicato al direttore del
 carcere salernitano di Fuorni, luogo di provenienza dell’autore dei danneggiamenti.

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16/08/2018
                                                  telenuova.tv
                                                                                                                          EAV: € 252
                                                                                                                          Lettori: 400
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                                                        Link alla pagina web

       Paziente ricoverato in ospedale danneggia reparto,
                        ripristino in corso
 Nella serata di ieri un paziente ricoverato nella Sezione Detenuti dell’Ospedale Ruggi
 di Salerno è andato in escandescenza provocando diversi danni nei locali del
 reparto. Già nella stessa serata il personale adibito alle manutenzioni ha provveduto
 alla messa in sicurezza degli impianti danneggiati e sta tutt’ora provvedendo al
 ripristino dei luoghi. "I lavori di completamento – si legge in una nota inviata
 dall’Azienda Ospedaliera – saranno ultimati nel più breve tempo possibile
 nonostante      il    particolare   periodo     (ferragosto)  che     rende    difficile
 l’approvvigionamento dei ricambi necessari. Si precisa, inoltre, che la funzionalità
 del Reparto permane, nonostante i danneggiamenti subiti e grazie all’immediata
 attivazione della UOC Tecnico Manutentiva, pur con gli immaginabili disagi dovuti
 alle operazioni di ripristino”. “L’episodio – conclude la nota – è stato
 immediatamente comunicato al Direttore della Casa Circondariale di Fuorni, luogo di
 provenienza dell’autore dei danneggiamenti. Se ti è piaciuto questo articolo, iscriviti
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17/08/2018                                                                                                                   Pagina 25
                                        Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                             EAV: € 7.639
                                                                                                                             Lettori: 133.364
                       Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

       La terra torna a tremare paura in città e in provincia
 Luciana Mauro
 La terra torna a tremare, e anche il
 cuore dei salernitani. Dopo la scossa
 avvertita da tutti nella notte tra il 14 e il
 15 agosto scorso, nella serata di ieri il
 panico è tornato. Avvertito da tutta la
 città, soprattutto ai piani alti. L'
 epicentro, come la scorsa volta, è stato a
 Montecilfone di Campobasso. La prima
 scossa, ondulatoria, più forte, è stata
 avvertita alle 20, 19 (5.2) seguita da un'
 altra più lieve, alle 20,26 (2.8). Una
 terza, (3.0) , sarebbe stata avvertita alle
 20,30. E ancor alle 20,43 e alle 20,45. In
 tutto sei scosse, che hanno mandato in
 tilt l' intero sistema dell' emergenza,
 nonostante la lieve entità. Panico in
 città, e numerose chiamate ai vigili del
 fuoco. Il centralino di via Fangariello è
 andato in tilt. Tante, infatti, le persone
 che vivono sole o hanno parenti che
 abitano in zone periferiche, senza alcuna
 compagnia. LA PSICOSI «Il panico vissuto
 in questi giorni dopo la tragedia di
 Genova - spiegano nella stazione dei
 caschi rossi - sta acuendo il senso di paura. Si è creata una situazione psicologica
 molto delicata nelle persone, che anche noi riusciamo a stento a tranquillizzare.
 Ribadiamo che al momento non c' è alcun pericolo, ed è necessario mantenere la
 calma». Nessun danno a persone o cose, comunque, anche se il senso di paura e
 smarrimento è evidente. Nella sede della protezione civile non c' è stata alcuna
 allerta, nè situazioni di emergenza che possano preoccupare o far pensare che è
 rischio l' incolumità dei cittadini. In provincia di Salerno, nella tarda serata di ieri,
 sono giunti i primi riscontri. Molta paura nell' Agro Nocerino sarnese, dove le scosse
 sono state avverite da tutti i residenti, dal centro alla periferia. Ma nessun danno,
 anche se alcuni cittadini si sono precipitati in strada, in preda al panico. A Eboli e
 Battipaglia è stata maggiormente avvertita la scossa più forte, ma si è mantenuta la
 calma dopo la comunicazione dei vigili del fuoco, che hanno assicurato che non vi
 fosse alcun bisogno di lasciare le abitazioni. A Cava de' Tirreni, soprattutto sulle
 zone collinari, meno forte la tensione, ma i residenti hanno comunque preso d'
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assalto il centralino dei caschi rossi per avere notizie più certe. Sarà forse una notte
insonne nell' area del Cratere, tra Colliano, Valva e Palomonte. A Sicignano degli
Alburni, durante la processione di San Rocco, è stata avvertita la scossa più forte e
c' è stato un attimo di disorientamento. Poi la situazione è tornata tranquilla, dopo
aver avuto rassicurazioni dagli organi preposti alla sicurezza. Qualche lieve malore
ha colpito le persone più deboli di cuore. Tanto che, al pronto soccorso del Ruggi D'
Aragona e in alcuni ospedali della provincia qualcuno si è recato per effettuare
controlli, dopo aver avvertito malore. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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17/08/2018                                                                                                                Pagina 6

                                                                                                                          EAV: € 1.171
                                                                                                                          Lettori: 29.750
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

             Unisa, è allarme per i pagamenti con PagoPa

 E' allarme per il nuovo sistema di
 pagamento           delle       contribuzioni
 universitarie. Molti studenti ancora non
 si sono adeguati e si rischia un serio
 ritardo nel trasferimento di risorse verso
 l' ateneo. Dall' inizio della stagione
 accademica ormai alle porte, infatti, i
 pagamenti          della       contribuzione
 studentesca a favore dell' Università
 degli studi di Salerno devono essere
 effettuati tramite la nuova modalità
 elettronica PagoPa. PagoPa è una nuova
 modalità per eseguire presso i Prestatori
 di Servizi di Pagamento (Psp), in maniera
 semplice, sicura e trasparente, i
 pagamenti        verso       la     Pubblica
 Amministrazione         secondo       regole,
 standard, e strumenti definiti dall'
 Agenzia per l' Italia digitale (Agid).
 Anzitutto va detto che per i pagamenti
 con pagoPA puoi utilizzare soltanto gli
 Avvisi di pagamento pagoPA, ossia quelli
 che riportano il Codice dell' avviso di Pagamento (Iut). Moduli o bollettini di altro tipo
 - incluso il Mav - non consentono di usare PagoPa perché sono privi di questo codice.
 Della questione si stanno interessando gli uffici dell' Università di Salerno, che hanno
 raccolto diverse segnalazioni e si stanno attrezzando per evitare problemi.
 Pagamenti online. Sul sito web di ateneo accedendo alla sezione "Pagamenti" della
 propria Area Riservata, cliccando sul pulsante "Paga con PagoPA" e scegliendo tra gli
 strumenti disponibili: carta di credito o debito o prepagata, oppure il bonifico
 bancario nel caso si disponga di un conto corrente presso banche e altri prestatori di
 servizio di pagamento aderenti all' iniziativa, o scegliendo un canale alternativo di
 pagamento. Come pagare di persona. Dopo aver stampato l' Avviso di pagamento
 cliccando su "Stampa Avviso per PagoPA" nella sezione "Pagamenti" della propria
 Area Riservata presso tutte le banche e gli altri Prestatori di Servizi di Pagamento
 (Psp) aderenti all' iniziativa tramite i canali da questi messi a disposizione (sportello
 fisico, Atm); presso le tabaccherie con circuito Banca 5 e i punti vendita di Sisal e Lis
 Paga di Lottomatica. Al momento non è possibile effettuare il pagamento presso gli
 sportelli degli Uffici Postali. Nel caso in cui non si porti a termine la procedura nella
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sezione "Pagamenti" della propria Area Riservata nei tempi stabiliti, si interrompa la
connessione internet o si decida di cambiare la modalità di pagamento dopo averne
già visualizzata una, i pulsanti "Paga online" e "Avviso di pagamento" non saranno
disponibili per circa 60 minuti. La tassa regionale, in attesa di adeguamento al nuovo
sistema elettronico da parte dell' Azienda per il diritto allo studio della Regione
Campania, continuerà ad essere pagata con il modulo di pagamento bancario Mav.
Pagare con PagoPA la possibilità di pagare in qualsiasi momento della giornata, 24
ore al giorno per 365 giorni, da qualsiasi luogo disponga di una connessione a
internet, senza dipendere dagli orari di apertura degli sportelli e con eliminazione
delle code e possibilità di organizzare autonomamente i propri tempi.

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17/08/2018                                                                                                               Pagina 22
                                          La Città di Salerno
                                 Argomento: Sanità Salerno e provincia

          «Così i medici del Curto hanno salvato mia figlia»
 (e.c.)
 POLLA «I medici del reparto di pediatria
 dell'ospedale Luigi Curto hanno salvato
 mia figlia grazie ad una diagnosi precoce
 che ha evitato il peggioramento delle
 sue condizioni di salute». Inizia con
 queste parole la lettera aperta che
 Antonella , giovane madre di Sala
 Consilina ha indirizzato ai medici
 dell'ospedale valdianese per ringraziare
 per quanto fatto per la figlioletta di soli
 15 mesi, arrivata in ospedale con una
 serie     di    sintomi   particolarmente
 preoccupanti. «Da giorni racconta mia
 figlia non stava bene, inizialmente
 avevano pensato si trattasse delle
 conseguenze di una forma virale ma non
 ci eravamo preoccupati più di tanto
 perché anche altri bambini presentavano
 la stessa sintomatologia ». Antonella ed
 il marito con il passare dei giorni si sono
 resi conto che le condizioni della
 bambina continuavano a peggiorare e
 hanno così deciso di portare la figlioletta all'ospedale di Polla. «Appena siamo
 arrivati al pronto soccorso continua la madre la bambina è stata trasferita subito nel
 reparto di pediatria dove i medici e gli infermieri hanno preso in cura nostra figlia
 con una dolcezza e professionalità che mi hanno lasciato senza parole, quasi come
 se fosse anche una loro figlia». La bambina era disidratata ed era affetta da una
 forte gastroenterite. «Un ringraziamento particolare conclude Antonella va al
 dirigente medico del reparto, il dottore Teodoro Stoduto , che ha seguito l'evoluzione
 delle condizioni di mia figlia costantemente, non ci ha lasciate mai sole ed è stato
 sempre pronto a darci tutte le spiegazioni sulle condizioni di nostra figlia così come
 faceva anche con i familiari degli altri bambini ricoverati». ©RIPRODUZIONE
 RISERVATA

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17/08/2018                                                                                                                 Pagina 16
                                            La Città di Salerno
                                   Argomento: Sanità Salerno e provincia

    «Il Registro tumori non è aggiornato Subito i dati certi».
 Danilo Ruggiero
 Emergenza patologie tumorali, dai
 consiglieri comunali di opposizione arriva
 una nuova richiesta di aggiornamento
 del Registro dei tumori. Dopo il recente
 Consiglio comunale monotematico sulle
 patologie tumorali e sull'inquinamento
 ambientale, si torna a parlare di una
 criticità che sta colpendo tutto il
 territorio dell'Agro nocerino- sarnese, in
 particolare la zona di Sarno e paesi
 limitrofi. Sulla questione è intervenuto il
 consigliere comunale di opposizione
 Sebastiano Odierna, che ha posto l'attenzione sulla raccolta, l'archiviazione, l'analisi
 e l'interpretazione dei dati sulle patologie neoplastiche. «Il Registro dei tumori della
 provincia di Salerno prima era di competenza della provincia ma ora è passato
 all'Aslm con il coordinamento dell'ospedale Pascale di Napoli - afferma Odierna -
 l'ultimo aggiornamento si è avuto negli anni nel 2007-2008 e 2008-2009: è stato
 fatto con l'assessore Sebastiano Odierna. Da allora nessun altro aggiornamento c'è
 stato. L'unico aggiornato fino al 2012 è il Registro dei tumori infantili, aggiornato dal
 2008 al 2012. Da questo momento non si conosce più nulla della malattia nel nostro
 territorio. Nel 2012, con l'allora presidente Stefano Caldoro , la Regione Campania
 ha approvato la legge regionale per il Registro dei tumori e sono stati costituiti sette
 registri dei tumori in varie province, con la copertura quasi totale della regione.
 Nonostante questo impegno però, i registri dei tumori non sono stati mai
 aggiornati». La segnalazione di Odierna tiene conto di numerosi fattori: «Oggi c'è
 una maggiore attenzione sul problema, poiché ognuno di noi ha subìto un lutto o
 comunque ha avuto amici o parenti malati di tumore. Pertanto la cosa più
 importante è avere a disposizione dei dati certi. Secondo il mio avviso il dato più
 attendibile è quello proveniente dal Registro dei tumori, che permette di conoscere
 la malattia fino in fondo. Sono convinto che l'unica strada è quella di aggiornare in
 modo corretto e tempestivo il Registro e, dati certi alla mano prendere dei
 provvedimenti. La Regione Campania purtroppo è in forte ritardo, poiché dopo aver
 fatto la legge, più nulla è stato fatto». Sulla prevenzione infine, Odierna aggiunge:
 «Si parla tanto di prevenzione ma solo a parole: intanto per sostenere una
 colonscopia possono trascorrere addirittura anche 5 mesi e i costi sono altissimi.
 Pertanto molte persone rinunciano ai controlli. Io penso che quella della riduzione di
 costi e liste di attesa dovrebbe essere una delle prime iniziative da prendere ». Sulla
 questione anche l'oncologo Antonio Crescenzo si era mostrato concorde: «Bisogna
               Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
mettere in campo uno studio epidemiologico sull'intero territorio e sulla popolazione
residente, coinvolgendo diverse figure a partire dall'Istituto superiore di sanità, le
università, gli enti di ricerca, l'agenzia internazionale di ricerca sul cancro.
L'aumento dei casi in questo territorio rispetto al fenomeno nazionale è da prendere
in considerazione, ma deve essere indagato e studiato prima di lanciare
un'emergenza, in modo tale da poter arginare il fenomeno e monitorarlo nel miglior
modo possibile. Ben venga l'utilizzo del registro tumori ma non se resta così com'è,
ovvero aggiornato al 2012».

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17/08/2018                                                                                                                Pagina 4

                                                                                                                          EAV: € 700
                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

    Bando per pulizia e sanificazione Pronta la nuova gara d'
                   appalto OMM ASL Salerno

 Gli uffici dell' Asl Salerno hanno
 predisposto la nuova versione del bando
 per l' affidamento triennale, con opzione
 di rinnovo per un altro biennio, del
 servizio      integrato      di     pulizia,
 sanificazione, disinfezione, ausiliariato,
 logistica e supporto alle attività sanitarie
 dei presidi ospedalieri e delle strutture
 territoriali dell' azienda sanitaria locale.
 La modifica del bando è stata resa
 necessaria dalla sentenza del Tar
 Salerno numero 1071 del 12 luglio
 scorso, con la quale è stata di fatto
 bocciata la versione originaria della
 gara. Secondo i giudici amministrativi la
 divisione dell' appalto in macrolotti
 compromette la partecipazione delle
 imprese di più ridotte dimensioni. Che,
 va detto, in ogni caso rientrano sempre
 dalla     porta      di   servizio    come
 subappaltatori delle imprese vincitrici.
 Ma tant' è. Poiché molti dei servizi messi
 a bando risultano scoperti a via Nizza anziché proporre ricorso avverso la decisione
 del Tar hanno deciso di rifare la gara e pubblicare nel minor tempo possibile gli atti,
 così da evitare problemi presso le strutture di proprietà. All' Asl non nascondono che
 la materia sia particolarmente complessa, visto che a norma di legge è vietata la
 parcellizzazione quindi bisogna stare attenti alla formazione dei lotti. Giuseppe
 Silvestre.

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17/08/2018                                                                                                                Pagina 21
                                           La Città di Salerno
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

                            Calabrese all'ospedale di Sapri

 Cambio al vertice della sanità del golfo
 di Policastro: dopo l'incarico di direttore
 sanitario del distretto socio sanitario
 Sapri-Camerota,      il  dottore     Rocco
 Calabrese (foto) assume anche la
 direzione      medica      del     presidio
 ospedaliero di Sapri, guidato fino a
 qualche giorno fa dalla dottoressa Maria
 Ruocco, deceduta il 14 agosto in seguito
 a una malattia. Il primo atto del direttore
 Calabrese è stato un tour conoscitivo nei
 reparti i e nei servizi della struttura
 complessa, nel corso del quale ha preso
 conoscenza del personale e si è
 informato delle problematiche cogenti da
 risolvere nell'immediato, tra cui, la
 carenza     di   personale     medico    in
 Ortopedia e in Radiologia.

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17/08/2018                                                                                                                Pagina 4

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                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

                    Clinica del Sole nell' orbita Neuromed
 VINCENZO SENATORE
 Neuromed, uno dei colossi della sanità
 privata italiana, investe a Salerno. La
 società che fa capo alla famiglia
 molisana dei Patriciello, il cui volto più
 noto è quello di Aldo (attuale
 eurodeputato di Forza Italia), ha ottenuto
 dal Comune di Salerno il via libera alla
 realizzazione di un progetto che prevede
 la costruzione di una casa di cura. La
 clinica nascerà in via dei Greci, tra il
 centro commerciale Le Cotoniere e le
 Fonderie Pisano, e sarà realizzata dove
 adesso c' è un edificio che in passato è
 stato di proprietà della Cirte. Quest'
 ultima azienda si è spostata da tempo a
 valle, all' altezza della rotatoria che si
 trova    all'   altezza   della   stazione
 ferroviaria di Fratte. Il progetto di
 Neuromed è particolarmente ambizioso e
 viene realizzato in collaborazione con la
 società Hyppocratica spa, proprietaria
 della casa di cura Villa del Sole, meglio
 conosciuta come Clinica del Sole. Dall' accordo tra questi due player nascerà un
 gruppo di primaria importanza nel campo della sanità privata salernitana. Nella
 nuova struttura verrà trasferita per intero l' attività della Clinica del Sole, che quindi
 abbandonerà la sede storica di via Belvedere a Salerno. Protagonisti dell' operazione
 sono il professore Erberto Meleragno, in qualità di am ministratore della Inm
 Neuromed, società controllata dalla casa madre molisana, Giovanni de Gaetano,
 anche lui nell' orbita della Inm e proprietario dell' immobile dove sorgerà la nuova
 Clinica del Sole, e il dottore Salvatore Bilancio, amministratore di Hyppocratica, la
 società proprietaria della struttura sanitaria di via Belvedere. L' operazione è di
 quelle strutturate, importanti, e apre il mercato salernitano a quella Neuromed che
 in Campania, negli ultimi anni, si è rinforzata molto. Nella sua galassia figura anche
 la clinica Malzoni di Avellino, un altro dei presidi storici della sanità privata
 regionale. Sempre a proposito del progetto va detto che in un primo mo mento si era
 parlato del cambio di destinazione d' uso dell' ex opificio industriale poi si è deciso di
 abbattere quella struttura e realizzare da zero la clinica, di conseguenza al Comune
 di Salerno al posto di una variante è stato chiesto un permesso a costruire. In questi
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giorni la pratica numero 357/17, secondo il numero di protocollo assegnato dallo
Sportello Unico per le Attività Produttive di Salerno, viene trasmessa alla Conferenza
dei Servizi, cui spetta il compito di dare il parere definitivo in merito alla fattibilità
del progetto. In ballo c' è un investimento milionario, anche se le cifre restano
rigorosamente top secret, e forse anche un futuro ingresso di Neuromed nel capitale
sociale della società di gestione della Clinica del Sole. Ma perché il trasferimento? I
vertici aziendali vogliono una struttura nuova e all' avanguardia e, soprattutto,
hanno necessità di trovare una sistemazione con posti auto a sufficienza e spazio
per i fornitori.

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17/08/2018                                                                                                               Pagina 4

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                                                                                                                         Lettori: 29.750
                                 Argomento: Sanità Salerno e provincia

   Psichiatri salernitani in trasferta a Potenza Accordo tra le
                  Asl fino a dicembre prossimo

 SANITÀ / I medici lavoreranno presso il
 Servizio di Diagnosi e Cura di Villa d' Agri
 Asl Salerno e Asl Potenza sottoscrivono
 un accordo di collaborazione per fornire
 personale medico al Servizio Psichiatrico
 di Diagnosi e Cura di Villa d' Agri, nel
 territorio del capoluogo lucano. I
 dirigenti dei rispettivi dipartimenti di
 Salute Mentale, Pietro Fundone per
 Potenza e Giulio Corrivetti per Salerno,
 hanno concordato che i medici in arrivo
 dalla Campania svolgeranno attività di
 consulenza.          La       convenzione,
 prolungabile, scade a fine anno.
 Ovviamente è stato stabilito che l' orario
 deve essere compatibile con il lavoro che
 gli psichiatri svolgono a Salerno e tale da
 non metterli nelle condizioni di caricarsi
 eccessivamente e vivere così situazioni
 di stress. Stabiliti anche i compensi, che
 saranno di 65,10 euro l' ora. Ovviamente
 tutti i costi sono a carico dell' Asl di
 Potenza, che grazie a questo accordo riesce a coprire una carenza di organico e a
 ottenere un servizio di estrema qualità senza appen santire le proprie finanze
 oltremodo. L' Asl di Salerno, dal canto suo, si è riservata una sorta di diritto di
 valutazione dell' accordo tanto è vero che nel contratto è prevista la possibilità di
 recesso unilaterale. Stando a quanto è possibile apprendere da fonti accreditare
 Potenza si è rivolta, per questo servizio, a Salerno per via della riconosciuta
 professionalità e qualità del personale in servizio presso il dipartimento di Salute
 Mentale.

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17/08/2018                                                                                                                Pagina 18

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                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

                               Weekend, vietato ammalarsi

 CASTELLABATE / La denunvia di
 Edmondo Cirielli «Nel Comune di
 Castellabate è vietato ammalarsi nel fine
 settimana.      Su      segnalazione    del
 vicesindaco Luisa Maiuri apprendo che la
 guardia medica e' attiva solo dal lunedi'
 al venerdi', dalle 8 alle 20». Così si
 esprime in una nota Edmondo Cirielli,
 questore della Camera dei deputati e
 parlamentare di Fdi. «E' grave che il
 presidio medico sia chiuso proprio nei
 giorni di maggior flusso turistico», spiega
 Cirielli, annunciando «un' interrogazione
 parlamentare al ministro della Salute
 Giulia Grillo per accertare eventuali
 violazioni da parte del commissario alla
 sanita' in Campania Vincenzo De Luca
 dei Livelli essenziali di assistenza».

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17/08/2018                                                                                                                Pagina 26

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                                                                                                                          Lettori: 133.364
                                          Argomento: Sanità Campania

  Blitz di Graziano al Moscati «Medico assente a Ferragosto»
 NICOLA ROSSELLI
 Medico addetto al pronto soccorso del
 Moscati di Aversa assente dal servizio
 nel giorno di Ferragosto rischia sanzione
 sino al licenziamento. A renderlo noto, il
 consigliere e presidente regionale del Pd,
 Stefano Graziano, che il 15 agosto ha
 visitato il nosocomio aversano e quello di
 Caserta, in quest' ultimo caso insieme al
 sindaco del capoluogo Carlo Marino. Per
 il sanitario aversano assente, infatti, si è
 attivato      l'   Ufficio     Procedimenti
 Disciplinari dell' Asl di Caserta che
 accerterà le eventuali colpe comminando
 una pena che può giungere sino al
 licenziamento. «Ho dedicato la mattinata
 di Ferragosto ha dichiarato Graziano a
 una visita ispettiva nelle due principali
 strutture ospedaliere della provincia di
 Caserta». Per quanto riguarda il Moscati,
 l' esponente Pd ha voluto rivolgere «un
 ringraziamento a tutto il personale in
 servizio che opera con passione
 nonostante l' organico ridotto all' osso.
 Carenza amplificata anche dalle ferie
 estive». «Mi è stato segnalato ha continuato l' esponente Pd che un medico non si è
 presentato in servizio, lasciando solo due medici nel pronto soccorso. Inaccettabile.
 Ho contattato la direttrice sanitaria Maffeo e il direttore generale De Biasio per
 chiedere di fare verifiche su quanto accaduto e di prendere, nel caso,
 provvedimenti». Al pronto soccorso presente, in pratica, un solo medico oltre al
 primario che ha lamentato i «soliti» turni infiniti. La visita ha interessato anche
 ortopedia, utic e pediatria. L' esponente Dem ha chiesto al direttore generale di
 accelerare le procedure di selezione di medici e infermieri, come da richiesta
 avanzata da tutti gli operatori che ha incontrato nel corso della propria visita. Più
 tranquillo l' incontro avuto presso l' ospedale Sant' Anna e San Sebastiano di
 Caserta. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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17/08/2018                                                                                                                Pagina 22

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                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                          Argomento: Sanità Campania

                       La Cisl: «Ospedali in forte disagio»
 GIOVANNI ARUTA
 FRATTAMAGGIORE. La Cisl Funzione
 pubblica di Napoli, assieme alla Rsu Cisl,
 denuncia le costanti criticità a cui sono
 sottoposti i dipendenti della sanità
 pubblica. A lanciare l' allarme è il
 coordinatore Rsu della Cisl, Giuseppe
 Antonio Esposito. Da tempo le strutture
 dell' Asl Napoli 2 Nord vivono un forte
 disagio. Si tratta degli ospedali di
 Pozzuoli,     Giugliano     (nella    foto),
 Frattamaggiore e le varie Asl nei comuni
 a Nord di Napoli. Il sindacalista Esposito
 ha messo il dito nella piaga con una nota
 diramata ieri alla direzione sanitaria e a
 tutti    lavoratori.   La    denuncia      è
 dettagliata: assenza di ripartizione dei
 fondi e definizione del contratto
 integrativo aziendale; igiene carenza di
 personale nei diversi profili; trasferimenti
 illegittimi del personale sanitario senza
 un criterio e in completa assenza di
 programmazione. «Ma la cosa più im
 portante - afferma il sindacalista
 Esposito - è la mancata concertazione
 sindacale con i vertici aziendali, con la conseguenza della cattiva gestione delle
 risorse umane nei presidi ospedalieri. C' è anche una forte criticità alle strutture di
 Ischia e Procida. Sono al collasso e tutti fanno orecchie da mercante». A tutto questo
 la Cisl Fp Asl Napoli 2 dice «basta». «Non è possibile assistere a questo decadimento
 assistenziale della nostra utenza», afferma con forza il coordinatore Rsu della Cisl,
 Giuseppe Antonio Esposito. Poi aggiunge: «Assieme alle segreterie provinciali e
 regionali dobbiamo trovare soluzioni possibili, ora c' è un forte disagio che affliggono
 i dipendenti, vessati da scelte organizzative scellerate. In mancanza di risposta
 metteremo in campo tutte le iniziative utili per tutelare i lavoratori».

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17/08/2018                                                                                                                Pagina 8

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                                                                                                                          Lettori: 281.841
                                          Argomento: Sanità nazionale

    Atenei, Milano prima italiana nella classifica di Shanghai
 Giovanna Mancini
 IL RANKING ARWU La Statale è l' unica
 tra le 15 università del nostro Paese a
 entrare nella «parte alta» La Statale di
 Milano si aggiudica il primo posto, tra le
 università italiane, nella classifica Arwu
 (Academic Ranking of World University)
 di Shanghai, una delle più prestigiose
 classifiche internazionali, che ogni anno
 a Ferragosto analizza le performance di
 1.300 atenei di tutto il mondo,
 pubblicando i risultati delle 500 migliori.
 Il voto finale tiene in considerazione
 criteri come le pubblicazioni scientifiche,
 lo staff, il numero di ricercatori ad alto
 indice di citazioni. La Statale "strappa"
 così il primato italiano alla Sapienza di
 Roma - che se lo era aggiudicato l' anno
 scorso - ed è l' unica tra le 15 università
 italiane selezionate nella classifica a
 raggiungere la parte "alta" del ranking,
 nella       fascia     151-200.      Magra
 consolazione, se si considera la lunga lista di atenei internazionali che la precedono,
 con i primi 20 posti sostanzialmente in mano di Stati Uniti e Regno Unito: sul podio
 di confermano Harvard, Stanford e Oxford. Le altre italiane presenti nella classifica
 sono il Politecnico di Milano, la Sapienza di Roma, l' Univeristà di Bologna, la
 Federico II di Napoli, le università di Padova, Pisa e Torino, tutte nella fascia
 201-300. In quella 301-400 si collocano Firenze e Pavia, mentre nell' ultima
 (401-500) troviamo Ferrara, Milano-Bicocca, Palermo e Parma. Già il mese scorso,
 nel ranking Arwu per discipline, la Statale di Milano si era guadagnato il primo posto
 in italia - e il 13esimo a livello mondiale - nel settore delle scienze farmacologiche.
 Un dettaglio non da poco se si tiene conto del ruolo centrale che proprio l' ateneo
 milanese avrà nel nascituro Polo per le scienze della vita che sta sorgendo nell' ex
 area Expo, oggi chiamata Mind. Accanto allo Human Technopole e al Nuovo
 Ospedale Galeazzi, proprio il nuovo Campus della Statale sarà una delle cosiddette
 funzioni pubbliche che popoleranno il sito, e che fungerà da attrattore per gli
 investimenti privati legati al settore delle scienze e della medicina. Dopo il via libera
 al trasferimento nell' area delle facoltà scientifiche della Statale, a fine luglio è
 arrivato anche il parere favorevole del consigli odi amministrazione alla proposta di
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partenariato pubblico-privato per la realizzazione del Campus da parte di LendLease,
advisor e partner di Arexpo (la società proprietaria dei terreni) nello sviluppo dell'
area, grazie al la gara vinta l' anno scorso per la concessione dei terreni per 99 anni.
Il progetto di LendLease, che sarà soggetto a una procedura di gara, prevede una
concessione per la realizzazione e la gestione dei servizi del Campus per i prossimi
30 anni. Il gruppo asutraliano cofinanzierà l' opera in cambio di un canone annuo, da
parte dell' ateneo, di circa 20 milioni. L' ateneo contribuirà alla realizzazione del
progetto (il cui costo complessivo è di circa 335 milioni, di cui 135 di finanziamento
pubblico) con un contributo massimo di 58 milioni. Una volta terminato, il Campus (il
cui progetto è firmato dallo studio Cra - Carlo Ratti e Associati) ospiterà oltre 18mila
studenti, di cui 700 stranieri, 1.800 ricercatori e 500 tra tecnici e amministrativi. ©
RIPRODUZIONE RISERVATA.

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17/08/2018                                                                                                               Pagina 3

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                                         Argomento: Sanità nazionale                                                     Lettori: 796.905

       «Con i ranking serve cautela Vale l' offerta formativa»
 S. Bet.
 Qui Bicocca «Cercheremo di capire i
 motivi, i ranking sono da prendere con le
 dovute      cautele».     Andrea     Biondi,
 prorettore all' internazionalizzazione
 della Bicocca, non si scompone. Non
 ritiene    affidabile    il   risultato?   «Il
 passaggio di fascia andrebbe visto in
 base alle singole posizioni. E poi bisogna
 tenere conto dell' età. Noi abbiamo
 appena compiuto vent' anni e in questa
 classifica ci confrontiamo con atenei
 secolari.    Nelle    graduatorie      delle
 università con meno di 50 anni invece
 abbiamo ottimi risultati (69 su 250 nella
 Times Higher education, ndr)». Temete
 dei danni di immagine? «Valuteremo
 questo declassamento che tuttavia non
 sminuisce il nostro impegno. La visibilità
 è data sia dalle graduatorie sia dall'
 offerta formativa. Sono in crescita sia gli
 studenti che partono con il programma
 Erasmus sia coloro che arrivano». Quali
 sono gli ultimi progetti attivati? «Negli
 ultimi tre anni abbiamo attivato cinque corsi di laurea in inglese, tra cui Medicine
 and Surgery in collaborazione con le università di Bergamo e di Surrey (Regno
 Unito). L' anno prossimo tre nuovi dottorati. Offriamo otto lauree con doppio
 riconoscimento. Sono fatti che contano».

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17/08/2018                                                                                                                  Pagina 3

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                                            Argomento: Sanità nazionale                                                     Lettori: 796.905

           «Investiamo in eccellenza Un giusto riconoscimento»
 S. Bet.
 Qui Statale «Sono ovviamente molto
 soddisfatta, ma non sorpresa». Monica Di
 Luca,              prorettore           all'
 internazionalizzazione      della  Statale,
 commenta il buon risultato. Cosa ha
 spinto la risalita? «Sei anni di
 governance che scommette sulla ricerca,
 con investimenti anche in nuove
 tecnologie. Un esempio? Il crio-
 microscopio elettronico. Altro punto
 importante,     il    reclutamento    delle
 eccellenze, con 40 scienziati di rilievo
 ospitati. E ricordiamo che le classifiche
 vanno lette in modo intelligente: rispetto
 ad altre nazioni i nostri atenei hanno
 meno contributi dal Governo, il successo
 è ancor più meritato». Va bene il
 prestigio, ma questi sforzi hanno un
 impatto sulle immatricolazioni? «Siamo
 passati da 1.200 a 4 mila richieste d'
 iscrizione di studenti dall' estero. Vuole
 dire che ci siamo mossi bene nel
 contesto internazionale e allo stesso
 tempo che i ranking ci danno supporto. In totale le domande sono cresciute da 26 a
 44 mila». Le aule sovraffollate, gli alloggi cari... le graduatorie ignorano le difficoltà?
 «Il nuovo campus nell' ex area Expo vuole rimediare anche alle carenze strutturali,
 che alla lunga ci penalizzerebbero».

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17/08/2018                                                                                                                    Pagina 21

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                                              Argomento: Sanità nazionale

       È il Paese più ricco ma le donne rischiano la vita per
                  partorire Un problema razziale
 Marzio G. Mian
 L' INDAGINE CHE IMBARAZZA La
 mortalità è più che raddoppiata negli
 ultimi 25 anni. Al contrario del resto del
 mondo Marzio G. Mian L' aveva detto
 Serena Williams: «Ho rischiato di morire
 di parto. Come qualsiasi donna nera. Il
 pregiudizio ci riguarda tutte. Io sono solo
 stata più fortunata perché stavo in un
 ospedale per ricchi». La campionessa del
 tennis, 23 titoli del Grande Slam, aveva
 fatto clamore nei mesi scorsi con le sue
 dichiarazioni all' indomani della nascita
 della figlia Alexis Olympia via taglio
 cesareo, come accade per quasi la metà
 delle donne americane - rivelando che i
 medici avevano ignorato il suo trascorso
 clinico di trombi, tanto che su sua
 insistenza, visto che le mancava il
 respiro e i battiti calavano, l' avevano
 rioperata così da scoprire un grande
 ematoma ai polmoni: «Sarei morta se
 non mi fossi fatta sentire e non fossi
 stata un personaggio famoso. Mi
 dicevano che ero confusa a causa degli antidolorifici. Invece avevo un' embolia
 polmonare». Il caso della Williams, con le cover di Vogue e il rilancio mondiale della
 vicenda attraverso un' intervista alla Cnn, non è stato che un' anticipazione di quello
 che sarebbe emerso da un' impressionante rilevazione nazionale dello Us Center for
 Desease Combat: gli Stati Uniti sono il Paese più pericoloso dove partorire tra quelli
 sviluppati; nel 1960 erano al dodicesimo posto, ora stanno al trentaduesimo su 35.
 Dati che la stampa americana sta cercando di analizzare, con grande imbarazzo,
 perché alla base del fenomeno c' è una provata questione razziale. Secondo l'
 Organizzazione mondiale della Sanità, nel mondo la mortalità tra le partorienti è
 calata del 44 per cento tra il 1990 e il 2015; ma negli Usa, stando ai dati forniti dal
 Pregnancy Mortality Surveillance System, è aumentata da 7.2 casi ogni 100mila parti
 del 1987 ai 18 ogni 100mila del 2015 (l' ultimo dato disponibile in Italia è di 8 casi
 ogni 100mila, meglio della Germania che sta a 10), tre volte più del confinante

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Canada. Ciò che emerge dal dossier americano è che le donne nere hanno quattro
volte più possibilità di morire di parto delle bianche e che i bambini neri hanno il
doppio delle possibilità di non nascere dei bianchi. «Come dimostra il caso della
Williams, non è una questione legata alla povertà», dice Monica Simpson, direttrice
di SisterSong, un' organizzazione che si batte in difesa delle madri di colore: «È
provato che ogni donna nera con un' istruzione avanzata ha tre volte la possibilità di
morte materna di una bianca che non ha superato la scuola dell' obbligo». La
Simpson già nel 2104 aveva denunciato gli Stati Uniti davanti alla sede dell' Onu di
Ginevra per violazione del trattato internazionale sui diritti umani, e Washington era
stata obbligata a creare un sistema di raccolta dati nazionale sul fenomeno,
impegno ampiamente disatteso, quasi a confermate il timore che i risultati potessero
rivelare quanto emerge con la recente ricerca finanziata da fondi privati. «Gli Stati
Uniti sono tra i 13 paesi al mondo dove la mortalità infantile e materna è peggiore
rispetto a 25 anni fa. Non è una questione di condizioni economiche, infatti il
Messico sta meglio di noi nonostante il 50% della popolazione si trovi al di sotto
della soglia minima di povertà», dice la Simpson. Gli Stati a registrare le percentuali
peggiori sono quelli del Sud, Louisiana (60 donne morte ogni 100mila parti),
Alabama, Mississippi, Georgia. Con gli Stati «bianchi» del New England la situazione
migliore è quella della California che negli anni ha investito nella Sanità pubblica
tanto da ridurre la mortalità materna dal 14.6 del 2003 al 7.3 del 2016. Fa eccezione
San Francisco, che dimostra il trend nazionale. Anche se la popolazione nera,
totalmente esclusa dall' onda miliardaria della digital economy, si è rapidamente
ridotta al 5 per cento degli abitanti, per lo più segregata in due quartieri-ghetto, la
mortalità infantile in città colpisce per il 25% la comunità afroamericana. «Il vero
problema è che si fa di tutto per non generare allarme sul tema razziale», dice
Andrea Jackson, professore di ginecologia all' Università della California. I medici
danno la colpa all' aumento esponenziale dei casi di diabete e alta pressione tra le
donne di colore, così come la piaga dell' obesità che colpisce oltre la metà delle
donne americane. Ma ciò che emerge lo ha fatto recentemente con una lunga
inchiesta Linda Villarosa per il New York Times - è che dietro i tassi di mortalità
infantile e materna tra i neri ci sia la discriminazione razziale: «Non ci sono solo i
pregiudizi, più o meno inconsci, nelle sale parto, che portano a trascurare le donne
di colore, di qualsiasi condizione economica. Nemmeno l' esclusione di milioni di
donne nere dal programma sanitario a pagamento che nega loro l' accesso ai
controlli e alle cure prenatali e post natali, 2,4 milioni solo in Texas. Ciò che
emerge», dice Curtis Chan, responsabile del sostegno alla maternità del comune di
San Francisco, «è che l' orrenda storia razziale americana ha prodotto effetti
velenosi nei corpi delle donne afroamericane, uno stress tossico che uccide loro e i
loro figli. In altre parole, la segregazione dei quartieri, le scuole inadeguate, le
detenzioni di massa, la brutalità della polizia, hanno lasciato il segno nei corpi delle
donne, abbattendo il loro sistema immunitario». Linda Villarosa ha scoperto che nel
1850, cioè 15 anni prima della fine dello schiavismo, fu condotta un' indagine
secondo cui ogni mille parti erano morti 340 bambini di colore e 217 bianchi. Quindi
oggi la situazione è peggiore del 1850. Tra il 1915 e il 1990, grazie al miglioramento
delle condizioni igieniche e di quelle economico-sanitarie, i livelli di mortalità sono

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crollati in generale del 90%. Poi l' impennata. «Ora sappiamo che l' esperienza per
una donna di colore di vivere in America», dice Villarosa, «produce qualcosa al tuo
corpo, fa sì che tu possa morire partorendo oppure che i tuoi bambini nascano
sottopeso o morti. Inoltre che esiste un razzismo nel sistema sanitario, per lo più
inconscio, e che riguarda Serena Williams come l' ultima nera del ghetto di
Chicago».

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17/08/2018                                                                                                                Pagina 12

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                                          Argomento: Sanità nazionale

      Caso- vaccini, per i sindacati incertezza inaccettabile

 'La confusione e l' incertezza sui vaccini
 è inaccettabile'. ' Crediamo che si debba
 fare rapidamente chiarezza eliminando
 ogni dubbio e incertezza interpretativa
 delle     norme      e     degli    indirizzi
 amministrativi. Alla base deve esserci il
 rispetto del diritto allo studio e la buona
 gestione delle soluzioni che non debbono
 e non possono essere a carico delle
 scuole'. Lo affermano in una nota
 congiunta i segretari generali e i
 responsabili di Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil,
 nella quale chiedono ' un urgente
 incontro col Miur'. ' Sia le famiglie che le
 scuole proseguono i sindacati - hanno
 bisogno     di    disposizioni   chiare    e
 giuridicamente fondate: al contrario il
 delicato tema delle vaccinazioni e dell'
 accesso alla scuola pubblica continua ad
 essere utilizzato per l' ennesima
 polemica ed è oggetto di pesanti
 strumentalizzazioni'. Intanto in Senato è
 stato presentato il disegno di legge M5S-
 Lega in materia di vaccini, da Stefano Patuanelli ( M5S) e Massimiliano Romeo (
 Lega) che, in 7 articoli, detta le disposizioni sul cosiddetto "obbligo flessibile".
 Obbligo di vaccinazioni ma solo in caso di emergenze sanitarie. All' articolo 5 infatti
 si dispone IL DISEGNO DI LEGGE M5S- LEGA, PRESENTATO IN SENATO DA STEFANO
 PATUANELLI ( M5S) E MASSIMILIANO ROMEO ( LEGA), IN 7 ARTICOLI, DETTA LE
 DISPOSIZIONI SUL COSIDDETTO "OBBLIGO FLESSIBILE" il "ritorno" dell' obbligo in
 caso di emergenze sanitarie e qualora ' si rilevino significativi scostamenti dagli
 obiettivi fissati dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale tali da ingenerare il
 rischio di compromettere l' immunità di gruppo'. In tali casi scattano i pianti
 straordinari ' che prevedono, ove necessario, l' obbligo di una o più vaccinazioni per
 determinate coorti di nascita ovvero per gli esercenti le professioni sanitarie'. E ' il
 mancato adempimento degli obblighi' comporterà una sanzione da 100 a 500 euro. Il
 Ddl, all' articolo 7, prevede l' abrogazione del decreto- legge Lorenzin del giugno
 2017 a partire ' dalla data di entrata in vigore del primo Piano nazionale di
 prevenzione vaccinale'. E proprio al Piano nazionale è dedicato l' articolo 3, in cui si
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prevede che ' una quota del Fondo sanitario nazionale' sia ' vincolata all' effettivo
perseguimento degli obiettivi previsti dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale'.
L' articolo 4 è invece dedicato all' Anagrafe vaccinale nazionale per la cui ' completa
realizzazione e la gestione evolutiva' si prevede un incremento rispetto a quanto
stanziato dalla legge Lorenzin di ulteriori ' 185.000 per l' anno 2018 e di euro 80.000
annui a decorrere dall' anno 2019'.

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17/08/2018                                                                                                                  Pagina 25

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                                            Argomento: Sanità nazionale

                 ERA TUTTO CHIARO ORA E' CAOS VACCINI
 Marco Pagani
 Si è aggiunto un nuovo elemento di caos
 nella tormenta vicenda vaccini, quasi
 una guerra irresponsabilmente creata
 nel nostro Paese da chi assimila al male
 assoluto le vaccinazioni, considerate
 invece universalmente dagli scienziati
 come il solo, vero e insostituibile
 baluardo contro l' insorgere di malattie
 infettive.    Tante    sono     considerate
 scomparse, ma l' unica sradicata è il
 vaiolo.    Eppure      bisogna    assistere
 addirittura a una sorta di caccia all'
 uomo contro il virologo Roberto Burioni,
 insultato e minacciato per le sue
 posizioni pro-vaccini. Ora a creare
 confusione ci si è messa una circolare
 firmata da Giulia Grillo, ministro della
 Salute, e da Marco Bussetti, ministro
 dell' Istruzione, che sconvolgerebbe l'
 attuale     legislazione    sui     vaccini:
 autorizzerebbe          una       semplice
 autocertificazione      per   attestare    l'
 avvenuta vaccinazione al posto del certificato rilasciato dalle Asl ora indispensabile;
 prevederebbe lo slittamento di un anno della sanzione dettata dalle legge che
 impone l' allontanamento dei bimbi non vaccinati da asili nido e materne; e vorrebbe
 la creazione di classi ad hoc per i bimbi a rischio, gli immundepressi che purtroppo
 non possono vaccinarsi. Risultato: i genitori italiani, a meno di un mese dall' inizio
 dell' anno scolastico, non sanno che pesci pigliare. Cerchiamo di fare il punto sulle
 certezze e le "bufale". I bambini vanno vaccinati ancora? È la questione
 fondamentale, su cui le ultime regolamentazioni rischiano di determinare
 insicurezze. La risposta è: nulla cambia rispetto a prima. Per frequentare la scuola i
 ragazzi da 0 a 16 anni devono fare 10 vaccinazioni obbligatorie: anti difterica, anti
 tetanica, anti poliomielitica, anti Haemophilus influenzae tipo B, anti morbillo, anti
 rosolia, anti parotite, anti varicella, anti epatite B, anti pertosse. Rimangono solo
 raccomandati per legge i vaccini anti meningococcica B, anti meningococcica C, anti
 pneumococcica e anti rotavirus, comunque tutti di grande importanza. PRESIDIO
 CONTRO LA LEGALITÀ Torre Pellice (Torino) . Nelle foto a destra e sotto, due
 immagini del presidio di solidarietà tenuto il 6 aprile con la famiglia di una bimba
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non accettata dall' asilo cittadino perché non vaccinata. La legge attuale impone a
tutti i ragazzi fino ai 16 anni dieci vaccinazioni obbligatorie: se non fatte, per i
bambini da 0 a 6 scatta l' esclusione da scuola, per i più grandi multe fino a 500
euro. L' autocertificazione è valida? Un quesito importantissimo: si potrebbe essere
indotti a credere che sulle vaccinazioni si può testimoniare il falso senza
conseguenze. Secondo i ministeri della Salute e dell' Istruzione d' ora in avanti
basterebbe un' autocertificazione compilata dai genitori per iscrivere alle lezioni i
figli. La data ultima per presentarla sarebbe stata il 10 luglio, termine fissato dall' ex
ministro Lorenzin apposta in largo anticipo rispetto al via dell' anno scolastico. I due
ministeri ne hanno prorogato il termine di consegna al 30 settembre. «Una norma
già in vigore e prevista dal precedente governo», ha dichiarato Giulia Grillo. Ma
Antonello Giannelli, presidente Anp (Associazione nazionale dirigenti pubblici e alte
professionalità della scuola), interpellato da Gente , ribatte: «Il decreto Lorenzin ha
previsto la possibilità di autocertificare solo per l' anno scolastico 2017/2018. Per il
2018/2019 non ci sono leggi che lo prevedano, ma una circolare che non può
autorizzare l' uso delle autocerticazioni. Vietato tra l' altro dall' articolo 49 del D.P.R.
445/2000. Per quest' anno scolastico, quindi, valgono unicamente le certificazioni
originali delle Asl». ANTONELLO GIANNELLI, A CAPO DEL' ANP, NON SEGUE IL
MINISTRO Chi controlla le autocertificazioni e quali sono i rischi in cui incorre chi
testimonia il falso? Una testimonianza non veritiera porta grossi guai al suo autore.
Ce lo spiega Giannelli: «Innanzitutto, toccherebbe ai presidi chiamare le Asl per
controllare se la vaccinazione è stata davvero eseguita. Nel caso in cui si scoprisse
che non è stata compilata una autocertificazione veritiera, poi, si tratterebbe di un
reato grave: si va in galera!». L' articolo 481 del codice penale lo definisce falso
ideologico: a violarlo si rischia una pena fino a due anni di prigione. L' esclusione da
asili e materne resta sempre in vigore? Certamente. «Non si potranno ammettere in
classe i bambini da 0 a 6 anni che non hanno portato il certificato di vaccinazione.
Oltre i 6 anni si viene ammessi, però ci sono delle sanzioni amministrative [ le multe
per i genitori inadempienti arrivano fino a 500 euro , ndr.]», è la risposta tassativa di
Antonello Giannelli. La norma sull' espulsione potrebbe saltare, per il ministero della
Salute, se tale indicazione contenuta nel decreto Milleproroghe, approvato in
Senato, venisse confermata dalla Camera: se avverrà, però, non sarà prima dell' 11
settembre. «Faccio notare che le leggi da applicare in questa materia devono essere
in vigore già il 1° settembre, quando inizia la scuola», precisa ancora il presidente
dell' Anp. Attenzione, dunque: senza vaccinazione i più piccoli sono fuori da asili e
materne! Classi ad hoc per i non vaccinati? La circolare di Grillo e Bussetti ritiene
infine di tutelare i bimbi in stato di immunodepressione, cioè con le difese
immunitarie basse per una patologia o un trapianto. I più a rischio di contagio. Non
possono essere vaccinati, potrebbero contrarre perfino la malattia combattuta dal
vaccino. I ministeri della Salute e dell' Istruzione propongono così di inserirli in classi
di soli vaccinati. Il giudizio di Giannelli non lascia dubbi: «Come si fa a pensarlo? A
scuola iniziata riorganizzare programmi, classi e impegno degli insegnanti è
impossibile. E poi non si può garantire che la separazione funzioni: i ragazzi fanno la
ricreazione, giocano insieme, vanno in bagno, si scambiano le merendine. È evidente
che ciò rende irrealizzabile un corretto controllo epidemiologico. L' unica soluzione

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