Media Monitoring per 20-08-2018 - Rassegna stampa del 17-08-2018 - Ruggi d'Aragona
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1 Detenuto danneggia intero reparto dell'ospedale in cui è ricoverato ............................. 1 Paziente ricoverato in ospedale danneggia reparto, ripristino in corso .......................... 2 La terra torna a tremare paura in città e in provincia ........................................................ 3 Unisa, è allarme per i pagamenti con PagoPa ...................................................................... 5 Sanità Salerno e provincia .............................................................................................................. 7 «Così i medici del Curto hanno salvato mia figlia» .............................................................. 7 «Il Registro tumori non è aggiornato Subito i dati certi». .................................................. 8 Bando per pulizia e sanificazione Pronta la nuova gara d' appalto OMM ASL Salerno .............................................................................................................................................. 10 Calabrese all'ospedale di Sapri ............................................................................................. 11 Clinica del Sole nell' orbita Neuromed ................................................................................. 12 Psichiatri salernitani in trasferta a Potenza Accordo tra le Asl fino a dicembre prossimo ............................................................................................................................ 14 Weekend, vietato ammalarsi ................................................................................................. 15 Sanità Campania ............................................................................................................................. 16 Blitz di Graziano al Moscati «Medico assente a Ferragosto» ........................................... 16 La Cisl: «Ospedali in forte disagio» ...................................................................................... 17 Sanità nazionale ............................................................................................................................. 18 Atenei, Milano prima italiana nella classifica di Shanghai ............................................... 18 «Con i ranking serve cautela Vale l' offerta formativa» .................................................... 20 «Investiamo in eccellenza Un giusto riconoscimento» ...................................................... 21 È il Paese più ricco ma le donne rischiano la vita per partorire Un problema razziale .............................................................................................................................................. 22 Caso- vaccini, per i sindacati incertezza inaccettabile ..................................................... 25 ERA TUTTO CHIARO ORA E' CAOS VACCINI .......................................................................... 27 Exploit a Medicina: in dieci per un posto La frenata di Lettere ....................................... 30 In ambulanza solo operatori uomini, aggredisce i soccorritori della moglie ................ 32 La ricerca Super molecole ringiovaniscono in laboratorio cellule umane ..................... 33 La Statale trainata da prof e ricerca Prima in Italia, battuta la Sapienza ..................... 34 Le infezioni ospedaliere sono più pericolose degli incidenti stradali ............................. 36 LE ZANZARE TORNANO A FARE PAURA: UN BATTERIO LE BATTERÀ ............................... 37 Per lo sviluppo di ricerca e innovazione in arrivo 100 miliardi di euro dalla Ue ........... 39 Rifiuta la trasfusione e muore in ospedale La Procura: «Non è colpa dei medici» ...... 41
16/08/2018 stylo24.it EAV: € 370 Lettori: 1.033 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Detenuto danneggia intero reparto dell'ospedale in cui è ricoverato L'uomo ha causato diversi problemi al nosocomio, costretto ad interventi di manutenzione straordinaria per il ripristino dei luoghi nel più breve tempo possibile L’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona L’Azienda ospedaliera precisa inoltre che la funzionalità del reparto permane, nonostante i danneggiamenti subiti e grazie all’immediata attivazione della Uoc Tecnico Manutentiva, pur con i disagi dovuti alle operazioni di ripristino. L’episodio è stato comunicato al direttore del carcere salernitano di Fuorni, luogo di provenienza dell’autore dei danneggiamenti. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
16/08/2018 telenuova.tv EAV: € 252 Lettori: 400 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Paziente ricoverato in ospedale danneggia reparto, ripristino in corso Nella serata di ieri un paziente ricoverato nella Sezione Detenuti dell’Ospedale Ruggi di Salerno è andato in escandescenza provocando diversi danni nei locali del reparto. Già nella stessa serata il personale adibito alle manutenzioni ha provveduto alla messa in sicurezza degli impianti danneggiati e sta tutt’ora provvedendo al ripristino dei luoghi. "I lavori di completamento – si legge in una nota inviata dall’Azienda Ospedaliera – saranno ultimati nel più breve tempo possibile nonostante il particolare periodo (ferragosto) che rende difficile l’approvvigionamento dei ricambi necessari. Si precisa, inoltre, che la funzionalità del Reparto permane, nonostante i danneggiamenti subiti e grazie all’immediata attivazione della UOC Tecnico Manutentiva, pur con gli immaginabili disagi dovuti alle operazioni di ripristino”. “L’episodio – conclude la nota – è stato immediatamente comunicato al Direttore della Casa Circondariale di Fuorni, luogo di provenienza dell’autore dei danneggiamenti. Se ti è piaciuto questo articolo, iscriviti per riceverne altri simili. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
17/08/2018 Pagina 25 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 7.639 Lettori: 133.364 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona La terra torna a tremare paura in città e in provincia Luciana Mauro La terra torna a tremare, e anche il cuore dei salernitani. Dopo la scossa avvertita da tutti nella notte tra il 14 e il 15 agosto scorso, nella serata di ieri il panico è tornato. Avvertito da tutta la città, soprattutto ai piani alti. L' epicentro, come la scorsa volta, è stato a Montecilfone di Campobasso. La prima scossa, ondulatoria, più forte, è stata avvertita alle 20, 19 (5.2) seguita da un' altra più lieve, alle 20,26 (2.8). Una terza, (3.0) , sarebbe stata avvertita alle 20,30. E ancor alle 20,43 e alle 20,45. In tutto sei scosse, che hanno mandato in tilt l' intero sistema dell' emergenza, nonostante la lieve entità. Panico in città, e numerose chiamate ai vigili del fuoco. Il centralino di via Fangariello è andato in tilt. Tante, infatti, le persone che vivono sole o hanno parenti che abitano in zone periferiche, senza alcuna compagnia. LA PSICOSI «Il panico vissuto in questi giorni dopo la tragedia di Genova - spiegano nella stazione dei caschi rossi - sta acuendo il senso di paura. Si è creata una situazione psicologica molto delicata nelle persone, che anche noi riusciamo a stento a tranquillizzare. Ribadiamo che al momento non c' è alcun pericolo, ed è necessario mantenere la calma». Nessun danno a persone o cose, comunque, anche se il senso di paura e smarrimento è evidente. Nella sede della protezione civile non c' è stata alcuna allerta, nè situazioni di emergenza che possano preoccupare o far pensare che è rischio l' incolumità dei cittadini. In provincia di Salerno, nella tarda serata di ieri, sono giunti i primi riscontri. Molta paura nell' Agro Nocerino sarnese, dove le scosse sono state avverite da tutti i residenti, dal centro alla periferia. Ma nessun danno, anche se alcuni cittadini si sono precipitati in strada, in preda al panico. A Eboli e Battipaglia è stata maggiormente avvertita la scossa più forte, ma si è mantenuta la calma dopo la comunicazione dei vigili del fuoco, che hanno assicurato che non vi fosse alcun bisogno di lasciare le abitazioni. A Cava de' Tirreni, soprattutto sulle zone collinari, meno forte la tensione, ma i residenti hanno comunque preso d' Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
assalto il centralino dei caschi rossi per avere notizie più certe. Sarà forse una notte insonne nell' area del Cratere, tra Colliano, Valva e Palomonte. A Sicignano degli Alburni, durante la processione di San Rocco, è stata avvertita la scossa più forte e c' è stato un attimo di disorientamento. Poi la situazione è tornata tranquilla, dopo aver avuto rassicurazioni dagli organi preposti alla sicurezza. Qualche lieve malore ha colpito le persone più deboli di cuore. Tanto che, al pronto soccorso del Ruggi D' Aragona e in alcuni ospedali della provincia qualcuno si è recato per effettuare controlli, dopo aver avvertito malore. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
17/08/2018 Pagina 6 EAV: € 1.171 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Unisa, è allarme per i pagamenti con PagoPa E' allarme per il nuovo sistema di pagamento delle contribuzioni universitarie. Molti studenti ancora non si sono adeguati e si rischia un serio ritardo nel trasferimento di risorse verso l' ateneo. Dall' inizio della stagione accademica ormai alle porte, infatti, i pagamenti della contribuzione studentesca a favore dell' Università degli studi di Salerno devono essere effettuati tramite la nuova modalità elettronica PagoPa. PagoPa è una nuova modalità per eseguire presso i Prestatori di Servizi di Pagamento (Psp), in maniera semplice, sicura e trasparente, i pagamenti verso la Pubblica Amministrazione secondo regole, standard, e strumenti definiti dall' Agenzia per l' Italia digitale (Agid). Anzitutto va detto che per i pagamenti con pagoPA puoi utilizzare soltanto gli Avvisi di pagamento pagoPA, ossia quelli che riportano il Codice dell' avviso di Pagamento (Iut). Moduli o bollettini di altro tipo - incluso il Mav - non consentono di usare PagoPa perché sono privi di questo codice. Della questione si stanno interessando gli uffici dell' Università di Salerno, che hanno raccolto diverse segnalazioni e si stanno attrezzando per evitare problemi. Pagamenti online. Sul sito web di ateneo accedendo alla sezione "Pagamenti" della propria Area Riservata, cliccando sul pulsante "Paga con PagoPA" e scegliendo tra gli strumenti disponibili: carta di credito o debito o prepagata, oppure il bonifico bancario nel caso si disponga di un conto corrente presso banche e altri prestatori di servizio di pagamento aderenti all' iniziativa, o scegliendo un canale alternativo di pagamento. Come pagare di persona. Dopo aver stampato l' Avviso di pagamento cliccando su "Stampa Avviso per PagoPA" nella sezione "Pagamenti" della propria Area Riservata presso tutte le banche e gli altri Prestatori di Servizi di Pagamento (Psp) aderenti all' iniziativa tramite i canali da questi messi a disposizione (sportello fisico, Atm); presso le tabaccherie con circuito Banca 5 e i punti vendita di Sisal e Lis Paga di Lottomatica. Al momento non è possibile effettuare il pagamento presso gli sportelli degli Uffici Postali. Nel caso in cui non si porti a termine la procedura nella Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
sezione "Pagamenti" della propria Area Riservata nei tempi stabiliti, si interrompa la connessione internet o si decida di cambiare la modalità di pagamento dopo averne già visualizzata una, i pulsanti "Paga online" e "Avviso di pagamento" non saranno disponibili per circa 60 minuti. La tassa regionale, in attesa di adeguamento al nuovo sistema elettronico da parte dell' Azienda per il diritto allo studio della Regione Campania, continuerà ad essere pagata con il modulo di pagamento bancario Mav. Pagare con PagoPA la possibilità di pagare in qualsiasi momento della giornata, 24 ore al giorno per 365 giorni, da qualsiasi luogo disponga di una connessione a internet, senza dipendere dagli orari di apertura degli sportelli e con eliminazione delle code e possibilità di organizzare autonomamente i propri tempi. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
17/08/2018 Pagina 22 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia «Così i medici del Curto hanno salvato mia figlia» (e.c.) POLLA «I medici del reparto di pediatria dell'ospedale Luigi Curto hanno salvato mia figlia grazie ad una diagnosi precoce che ha evitato il peggioramento delle sue condizioni di salute». Inizia con queste parole la lettera aperta che Antonella , giovane madre di Sala Consilina ha indirizzato ai medici dell'ospedale valdianese per ringraziare per quanto fatto per la figlioletta di soli 15 mesi, arrivata in ospedale con una serie di sintomi particolarmente preoccupanti. «Da giorni racconta mia figlia non stava bene, inizialmente avevano pensato si trattasse delle conseguenze di una forma virale ma non ci eravamo preoccupati più di tanto perché anche altri bambini presentavano la stessa sintomatologia ». Antonella ed il marito con il passare dei giorni si sono resi conto che le condizioni della bambina continuavano a peggiorare e hanno così deciso di portare la figlioletta all'ospedale di Polla. «Appena siamo arrivati al pronto soccorso continua la madre la bambina è stata trasferita subito nel reparto di pediatria dove i medici e gli infermieri hanno preso in cura nostra figlia con una dolcezza e professionalità che mi hanno lasciato senza parole, quasi come se fosse anche una loro figlia». La bambina era disidratata ed era affetta da una forte gastroenterite. «Un ringraziamento particolare conclude Antonella va al dirigente medico del reparto, il dottore Teodoro Stoduto , che ha seguito l'evoluzione delle condizioni di mia figlia costantemente, non ci ha lasciate mai sole ed è stato sempre pronto a darci tutte le spiegazioni sulle condizioni di nostra figlia così come faceva anche con i familiari degli altri bambini ricoverati». ©RIPRODUZIONE RISERVATA Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
17/08/2018 Pagina 16 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia «Il Registro tumori non è aggiornato Subito i dati certi». Danilo Ruggiero Emergenza patologie tumorali, dai consiglieri comunali di opposizione arriva una nuova richiesta di aggiornamento del Registro dei tumori. Dopo il recente Consiglio comunale monotematico sulle patologie tumorali e sull'inquinamento ambientale, si torna a parlare di una criticità che sta colpendo tutto il territorio dell'Agro nocerino- sarnese, in particolare la zona di Sarno e paesi limitrofi. Sulla questione è intervenuto il consigliere comunale di opposizione Sebastiano Odierna, che ha posto l'attenzione sulla raccolta, l'archiviazione, l'analisi e l'interpretazione dei dati sulle patologie neoplastiche. «Il Registro dei tumori della provincia di Salerno prima era di competenza della provincia ma ora è passato all'Aslm con il coordinamento dell'ospedale Pascale di Napoli - afferma Odierna - l'ultimo aggiornamento si è avuto negli anni nel 2007-2008 e 2008-2009: è stato fatto con l'assessore Sebastiano Odierna. Da allora nessun altro aggiornamento c'è stato. L'unico aggiornato fino al 2012 è il Registro dei tumori infantili, aggiornato dal 2008 al 2012. Da questo momento non si conosce più nulla della malattia nel nostro territorio. Nel 2012, con l'allora presidente Stefano Caldoro , la Regione Campania ha approvato la legge regionale per il Registro dei tumori e sono stati costituiti sette registri dei tumori in varie province, con la copertura quasi totale della regione. Nonostante questo impegno però, i registri dei tumori non sono stati mai aggiornati». La segnalazione di Odierna tiene conto di numerosi fattori: «Oggi c'è una maggiore attenzione sul problema, poiché ognuno di noi ha subìto un lutto o comunque ha avuto amici o parenti malati di tumore. Pertanto la cosa più importante è avere a disposizione dei dati certi. Secondo il mio avviso il dato più attendibile è quello proveniente dal Registro dei tumori, che permette di conoscere la malattia fino in fondo. Sono convinto che l'unica strada è quella di aggiornare in modo corretto e tempestivo il Registro e, dati certi alla mano prendere dei provvedimenti. La Regione Campania purtroppo è in forte ritardo, poiché dopo aver fatto la legge, più nulla è stato fatto». Sulla prevenzione infine, Odierna aggiunge: «Si parla tanto di prevenzione ma solo a parole: intanto per sostenere una colonscopia possono trascorrere addirittura anche 5 mesi e i costi sono altissimi. Pertanto molte persone rinunciano ai controlli. Io penso che quella della riduzione di costi e liste di attesa dovrebbe essere una delle prime iniziative da prendere ». Sulla questione anche l'oncologo Antonio Crescenzo si era mostrato concorde: «Bisogna Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
mettere in campo uno studio epidemiologico sull'intero territorio e sulla popolazione residente, coinvolgendo diverse figure a partire dall'Istituto superiore di sanità, le università, gli enti di ricerca, l'agenzia internazionale di ricerca sul cancro. L'aumento dei casi in questo territorio rispetto al fenomeno nazionale è da prendere in considerazione, ma deve essere indagato e studiato prima di lanciare un'emergenza, in modo tale da poter arginare il fenomeno e monitorarlo nel miglior modo possibile. Ben venga l'utilizzo del registro tumori ma non se resta così com'è, ovvero aggiornato al 2012». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
17/08/2018 Pagina 4 EAV: € 700 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia Bando per pulizia e sanificazione Pronta la nuova gara d' appalto OMM ASL Salerno Gli uffici dell' Asl Salerno hanno predisposto la nuova versione del bando per l' affidamento triennale, con opzione di rinnovo per un altro biennio, del servizio integrato di pulizia, sanificazione, disinfezione, ausiliariato, logistica e supporto alle attività sanitarie dei presidi ospedalieri e delle strutture territoriali dell' azienda sanitaria locale. La modifica del bando è stata resa necessaria dalla sentenza del Tar Salerno numero 1071 del 12 luglio scorso, con la quale è stata di fatto bocciata la versione originaria della gara. Secondo i giudici amministrativi la divisione dell' appalto in macrolotti compromette la partecipazione delle imprese di più ridotte dimensioni. Che, va detto, in ogni caso rientrano sempre dalla porta di servizio come subappaltatori delle imprese vincitrici. Ma tant' è. Poiché molti dei servizi messi a bando risultano scoperti a via Nizza anziché proporre ricorso avverso la decisione del Tar hanno deciso di rifare la gara e pubblicare nel minor tempo possibile gli atti, così da evitare problemi presso le strutture di proprietà. All' Asl non nascondono che la materia sia particolarmente complessa, visto che a norma di legge è vietata la parcellizzazione quindi bisogna stare attenti alla formazione dei lotti. Giuseppe Silvestre. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
17/08/2018 Pagina 21 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia Calabrese all'ospedale di Sapri Cambio al vertice della sanità del golfo di Policastro: dopo l'incarico di direttore sanitario del distretto socio sanitario Sapri-Camerota, il dottore Rocco Calabrese (foto) assume anche la direzione medica del presidio ospedaliero di Sapri, guidato fino a qualche giorno fa dalla dottoressa Maria Ruocco, deceduta il 14 agosto in seguito a una malattia. Il primo atto del direttore Calabrese è stato un tour conoscitivo nei reparti i e nei servizi della struttura complessa, nel corso del quale ha preso conoscenza del personale e si è informato delle problematiche cogenti da risolvere nell'immediato, tra cui, la carenza di personale medico in Ortopedia e in Radiologia. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
17/08/2018 Pagina 4 EAV: € 1.129 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia Clinica del Sole nell' orbita Neuromed VINCENZO SENATORE Neuromed, uno dei colossi della sanità privata italiana, investe a Salerno. La società che fa capo alla famiglia molisana dei Patriciello, il cui volto più noto è quello di Aldo (attuale eurodeputato di Forza Italia), ha ottenuto dal Comune di Salerno il via libera alla realizzazione di un progetto che prevede la costruzione di una casa di cura. La clinica nascerà in via dei Greci, tra il centro commerciale Le Cotoniere e le Fonderie Pisano, e sarà realizzata dove adesso c' è un edificio che in passato è stato di proprietà della Cirte. Quest' ultima azienda si è spostata da tempo a valle, all' altezza della rotatoria che si trova all' altezza della stazione ferroviaria di Fratte. Il progetto di Neuromed è particolarmente ambizioso e viene realizzato in collaborazione con la società Hyppocratica spa, proprietaria della casa di cura Villa del Sole, meglio conosciuta come Clinica del Sole. Dall' accordo tra questi due player nascerà un gruppo di primaria importanza nel campo della sanità privata salernitana. Nella nuova struttura verrà trasferita per intero l' attività della Clinica del Sole, che quindi abbandonerà la sede storica di via Belvedere a Salerno. Protagonisti dell' operazione sono il professore Erberto Meleragno, in qualità di am ministratore della Inm Neuromed, società controllata dalla casa madre molisana, Giovanni de Gaetano, anche lui nell' orbita della Inm e proprietario dell' immobile dove sorgerà la nuova Clinica del Sole, e il dottore Salvatore Bilancio, amministratore di Hyppocratica, la società proprietaria della struttura sanitaria di via Belvedere. L' operazione è di quelle strutturate, importanti, e apre il mercato salernitano a quella Neuromed che in Campania, negli ultimi anni, si è rinforzata molto. Nella sua galassia figura anche la clinica Malzoni di Avellino, un altro dei presidi storici della sanità privata regionale. Sempre a proposito del progetto va detto che in un primo mo mento si era parlato del cambio di destinazione d' uso dell' ex opificio industriale poi si è deciso di abbattere quella struttura e realizzare da zero la clinica, di conseguenza al Comune di Salerno al posto di una variante è stato chiesto un permesso a costruire. In questi Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
giorni la pratica numero 357/17, secondo il numero di protocollo assegnato dallo Sportello Unico per le Attività Produttive di Salerno, viene trasmessa alla Conferenza dei Servizi, cui spetta il compito di dare il parere definitivo in merito alla fattibilità del progetto. In ballo c' è un investimento milionario, anche se le cifre restano rigorosamente top secret, e forse anche un futuro ingresso di Neuromed nel capitale sociale della società di gestione della Clinica del Sole. Ma perché il trasferimento? I vertici aziendali vogliono una struttura nuova e all' avanguardia e, soprattutto, hanno necessità di trovare una sistemazione con posti auto a sufficienza e spazio per i fornitori. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
17/08/2018 Pagina 4 EAV: € 787 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia Psichiatri salernitani in trasferta a Potenza Accordo tra le Asl fino a dicembre prossimo SANITÀ / I medici lavoreranno presso il Servizio di Diagnosi e Cura di Villa d' Agri Asl Salerno e Asl Potenza sottoscrivono un accordo di collaborazione per fornire personale medico al Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura di Villa d' Agri, nel territorio del capoluogo lucano. I dirigenti dei rispettivi dipartimenti di Salute Mentale, Pietro Fundone per Potenza e Giulio Corrivetti per Salerno, hanno concordato che i medici in arrivo dalla Campania svolgeranno attività di consulenza. La convenzione, prolungabile, scade a fine anno. Ovviamente è stato stabilito che l' orario deve essere compatibile con il lavoro che gli psichiatri svolgono a Salerno e tale da non metterli nelle condizioni di caricarsi eccessivamente e vivere così situazioni di stress. Stabiliti anche i compensi, che saranno di 65,10 euro l' ora. Ovviamente tutti i costi sono a carico dell' Asl di Potenza, che grazie a questo accordo riesce a coprire una carenza di organico e a ottenere un servizio di estrema qualità senza appen santire le proprie finanze oltremodo. L' Asl di Salerno, dal canto suo, si è riservata una sorta di diritto di valutazione dell' accordo tanto è vero che nel contratto è prevista la possibilità di recesso unilaterale. Stando a quanto è possibile apprendere da fonti accreditare Potenza si è rivolta, per questo servizio, a Salerno per via della riconosciuta professionalità e qualità del personale in servizio presso il dipartimento di Salute Mentale. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
17/08/2018 Pagina 18 EAV: € 329 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia Weekend, vietato ammalarsi CASTELLABATE / La denunvia di Edmondo Cirielli «Nel Comune di Castellabate è vietato ammalarsi nel fine settimana. Su segnalazione del vicesindaco Luisa Maiuri apprendo che la guardia medica e' attiva solo dal lunedi' al venerdi', dalle 8 alle 20». Così si esprime in una nota Edmondo Cirielli, questore della Camera dei deputati e parlamentare di Fdi. «E' grave che il presidio medico sia chiuso proprio nei giorni di maggior flusso turistico», spiega Cirielli, annunciando «un' interrogazione parlamentare al ministro della Salute Giulia Grillo per accertare eventuali violazioni da parte del commissario alla sanita' in Campania Vincenzo De Luca dei Livelli essenziali di assistenza». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
17/08/2018 Pagina 26 EAV: € 5.542 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania Blitz di Graziano al Moscati «Medico assente a Ferragosto» NICOLA ROSSELLI Medico addetto al pronto soccorso del Moscati di Aversa assente dal servizio nel giorno di Ferragosto rischia sanzione sino al licenziamento. A renderlo noto, il consigliere e presidente regionale del Pd, Stefano Graziano, che il 15 agosto ha visitato il nosocomio aversano e quello di Caserta, in quest' ultimo caso insieme al sindaco del capoluogo Carlo Marino. Per il sanitario aversano assente, infatti, si è attivato l' Ufficio Procedimenti Disciplinari dell' Asl di Caserta che accerterà le eventuali colpe comminando una pena che può giungere sino al licenziamento. «Ho dedicato la mattinata di Ferragosto ha dichiarato Graziano a una visita ispettiva nelle due principali strutture ospedaliere della provincia di Caserta». Per quanto riguarda il Moscati, l' esponente Pd ha voluto rivolgere «un ringraziamento a tutto il personale in servizio che opera con passione nonostante l' organico ridotto all' osso. Carenza amplificata anche dalle ferie estive». «Mi è stato segnalato ha continuato l' esponente Pd che un medico non si è presentato in servizio, lasciando solo due medici nel pronto soccorso. Inaccettabile. Ho contattato la direttrice sanitaria Maffeo e il direttore generale De Biasio per chiedere di fare verifiche su quanto accaduto e di prendere, nel caso, provvedimenti». Al pronto soccorso presente, in pratica, un solo medico oltre al primario che ha lamentato i «soliti» turni infiniti. La visita ha interessato anche ortopedia, utic e pediatria. L' esponente Dem ha chiesto al direttore generale di accelerare le procedure di selezione di medici e infermieri, come da richiesta avanzata da tutti gli operatori che ha incontrato nel corso della propria visita. Più tranquillo l' incontro avuto presso l' ospedale Sant' Anna e San Sebastiano di Caserta. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
17/08/2018 Pagina 22 EAV: € 707 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania La Cisl: «Ospedali in forte disagio» GIOVANNI ARUTA FRATTAMAGGIORE. La Cisl Funzione pubblica di Napoli, assieme alla Rsu Cisl, denuncia le costanti criticità a cui sono sottoposti i dipendenti della sanità pubblica. A lanciare l' allarme è il coordinatore Rsu della Cisl, Giuseppe Antonio Esposito. Da tempo le strutture dell' Asl Napoli 2 Nord vivono un forte disagio. Si tratta degli ospedali di Pozzuoli, Giugliano (nella foto), Frattamaggiore e le varie Asl nei comuni a Nord di Napoli. Il sindacalista Esposito ha messo il dito nella piaga con una nota diramata ieri alla direzione sanitaria e a tutti lavoratori. La denuncia è dettagliata: assenza di ripartizione dei fondi e definizione del contratto integrativo aziendale; igiene carenza di personale nei diversi profili; trasferimenti illegittimi del personale sanitario senza un criterio e in completa assenza di programmazione. «Ma la cosa più im portante - afferma il sindacalista Esposito - è la mancata concertazione sindacale con i vertici aziendali, con la conseguenza della cattiva gestione delle risorse umane nei presidi ospedalieri. C' è anche una forte criticità alle strutture di Ischia e Procida. Sono al collasso e tutti fanno orecchie da mercante». A tutto questo la Cisl Fp Asl Napoli 2 dice «basta». «Non è possibile assistere a questo decadimento assistenziale della nostra utenza», afferma con forza il coordinatore Rsu della Cisl, Giuseppe Antonio Esposito. Poi aggiunge: «Assieme alle segreterie provinciali e regionali dobbiamo trovare soluzioni possibili, ora c' è un forte disagio che affliggono i dipendenti, vessati da scelte organizzative scellerate. In mancanza di risposta metteremo in campo tutte le iniziative utili per tutelare i lavoratori». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
17/08/2018 Pagina 8 EAV: € 29.330 Lettori: 281.841 Argomento: Sanità nazionale Atenei, Milano prima italiana nella classifica di Shanghai Giovanna Mancini IL RANKING ARWU La Statale è l' unica tra le 15 università del nostro Paese a entrare nella «parte alta» La Statale di Milano si aggiudica il primo posto, tra le università italiane, nella classifica Arwu (Academic Ranking of World University) di Shanghai, una delle più prestigiose classifiche internazionali, che ogni anno a Ferragosto analizza le performance di 1.300 atenei di tutto il mondo, pubblicando i risultati delle 500 migliori. Il voto finale tiene in considerazione criteri come le pubblicazioni scientifiche, lo staff, il numero di ricercatori ad alto indice di citazioni. La Statale "strappa" così il primato italiano alla Sapienza di Roma - che se lo era aggiudicato l' anno scorso - ed è l' unica tra le 15 università italiane selezionate nella classifica a raggiungere la parte "alta" del ranking, nella fascia 151-200. Magra consolazione, se si considera la lunga lista di atenei internazionali che la precedono, con i primi 20 posti sostanzialmente in mano di Stati Uniti e Regno Unito: sul podio di confermano Harvard, Stanford e Oxford. Le altre italiane presenti nella classifica sono il Politecnico di Milano, la Sapienza di Roma, l' Univeristà di Bologna, la Federico II di Napoli, le università di Padova, Pisa e Torino, tutte nella fascia 201-300. In quella 301-400 si collocano Firenze e Pavia, mentre nell' ultima (401-500) troviamo Ferrara, Milano-Bicocca, Palermo e Parma. Già il mese scorso, nel ranking Arwu per discipline, la Statale di Milano si era guadagnato il primo posto in italia - e il 13esimo a livello mondiale - nel settore delle scienze farmacologiche. Un dettaglio non da poco se si tiene conto del ruolo centrale che proprio l' ateneo milanese avrà nel nascituro Polo per le scienze della vita che sta sorgendo nell' ex area Expo, oggi chiamata Mind. Accanto allo Human Technopole e al Nuovo Ospedale Galeazzi, proprio il nuovo Campus della Statale sarà una delle cosiddette funzioni pubbliche che popoleranno il sito, e che fungerà da attrattore per gli investimenti privati legati al settore delle scienze e della medicina. Dopo il via libera al trasferimento nell' area delle facoltà scientifiche della Statale, a fine luglio è arrivato anche il parere favorevole del consigli odi amministrazione alla proposta di Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
partenariato pubblico-privato per la realizzazione del Campus da parte di LendLease, advisor e partner di Arexpo (la società proprietaria dei terreni) nello sviluppo dell' area, grazie al la gara vinta l' anno scorso per la concessione dei terreni per 99 anni. Il progetto di LendLease, che sarà soggetto a una procedura di gara, prevede una concessione per la realizzazione e la gestione dei servizi del Campus per i prossimi 30 anni. Il gruppo asutraliano cofinanzierà l' opera in cambio di un canone annuo, da parte dell' ateneo, di circa 20 milioni. L' ateneo contribuirà alla realizzazione del progetto (il cui costo complessivo è di circa 335 milioni, di cui 135 di finanziamento pubblico) con un contributo massimo di 58 milioni. Una volta terminato, il Campus (il cui progetto è firmato dallo studio Cra - Carlo Ratti e Associati) ospiterà oltre 18mila studenti, di cui 700 stranieri, 1.800 ricercatori e 500 tra tecnici e amministrativi. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
17/08/2018 Pagina 3 EAV: € 24.388 Argomento: Sanità nazionale Lettori: 796.905 «Con i ranking serve cautela Vale l' offerta formativa» S. Bet. Qui Bicocca «Cercheremo di capire i motivi, i ranking sono da prendere con le dovute cautele». Andrea Biondi, prorettore all' internazionalizzazione della Bicocca, non si scompone. Non ritiene affidabile il risultato? «Il passaggio di fascia andrebbe visto in base alle singole posizioni. E poi bisogna tenere conto dell' età. Noi abbiamo appena compiuto vent' anni e in questa classifica ci confrontiamo con atenei secolari. Nelle graduatorie delle università con meno di 50 anni invece abbiamo ottimi risultati (69 su 250 nella Times Higher education, ndr)». Temete dei danni di immagine? «Valuteremo questo declassamento che tuttavia non sminuisce il nostro impegno. La visibilità è data sia dalle graduatorie sia dall' offerta formativa. Sono in crescita sia gli studenti che partono con il programma Erasmus sia coloro che arrivano». Quali sono gli ultimi progetti attivati? «Negli ultimi tre anni abbiamo attivato cinque corsi di laurea in inglese, tra cui Medicine and Surgery in collaborazione con le università di Bergamo e di Surrey (Regno Unito). L' anno prossimo tre nuovi dottorati. Offriamo otto lauree con doppio riconoscimento. Sono fatti che contano». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
17/08/2018 Pagina 3 EAV: € 23.515 Argomento: Sanità nazionale Lettori: 796.905 «Investiamo in eccellenza Un giusto riconoscimento» S. Bet. Qui Statale «Sono ovviamente molto soddisfatta, ma non sorpresa». Monica Di Luca, prorettore all' internazionalizzazione della Statale, commenta il buon risultato. Cosa ha spinto la risalita? «Sei anni di governance che scommette sulla ricerca, con investimenti anche in nuove tecnologie. Un esempio? Il crio- microscopio elettronico. Altro punto importante, il reclutamento delle eccellenze, con 40 scienziati di rilievo ospitati. E ricordiamo che le classifiche vanno lette in modo intelligente: rispetto ad altre nazioni i nostri atenei hanno meno contributi dal Governo, il successo è ancor più meritato». Va bene il prestigio, ma questi sforzi hanno un impatto sulle immatricolazioni? «Siamo passati da 1.200 a 4 mila richieste d' iscrizione di studenti dall' estero. Vuole dire che ci siamo mossi bene nel contesto internazionale e allo stesso tempo che i ranking ci danno supporto. In totale le domande sono cresciute da 26 a 44 mila». Le aule sovraffollate, gli alloggi cari... le graduatorie ignorano le difficoltà? «Il nuovo campus nell' ex area Expo vuole rimediare anche alle carenze strutturali, che alla lunga ci penalizzerebbero». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
17/08/2018 Pagina 21 EAV: € 40.546 Lettori: 214.158 Argomento: Sanità nazionale È il Paese più ricco ma le donne rischiano la vita per partorire Un problema razziale Marzio G. Mian L' INDAGINE CHE IMBARAZZA La mortalità è più che raddoppiata negli ultimi 25 anni. Al contrario del resto del mondo Marzio G. Mian L' aveva detto Serena Williams: «Ho rischiato di morire di parto. Come qualsiasi donna nera. Il pregiudizio ci riguarda tutte. Io sono solo stata più fortunata perché stavo in un ospedale per ricchi». La campionessa del tennis, 23 titoli del Grande Slam, aveva fatto clamore nei mesi scorsi con le sue dichiarazioni all' indomani della nascita della figlia Alexis Olympia via taglio cesareo, come accade per quasi la metà delle donne americane - rivelando che i medici avevano ignorato il suo trascorso clinico di trombi, tanto che su sua insistenza, visto che le mancava il respiro e i battiti calavano, l' avevano rioperata così da scoprire un grande ematoma ai polmoni: «Sarei morta se non mi fossi fatta sentire e non fossi stata un personaggio famoso. Mi dicevano che ero confusa a causa degli antidolorifici. Invece avevo un' embolia polmonare». Il caso della Williams, con le cover di Vogue e il rilancio mondiale della vicenda attraverso un' intervista alla Cnn, non è stato che un' anticipazione di quello che sarebbe emerso da un' impressionante rilevazione nazionale dello Us Center for Desease Combat: gli Stati Uniti sono il Paese più pericoloso dove partorire tra quelli sviluppati; nel 1960 erano al dodicesimo posto, ora stanno al trentaduesimo su 35. Dati che la stampa americana sta cercando di analizzare, con grande imbarazzo, perché alla base del fenomeno c' è una provata questione razziale. Secondo l' Organizzazione mondiale della Sanità, nel mondo la mortalità tra le partorienti è calata del 44 per cento tra il 1990 e il 2015; ma negli Usa, stando ai dati forniti dal Pregnancy Mortality Surveillance System, è aumentata da 7.2 casi ogni 100mila parti del 1987 ai 18 ogni 100mila del 2015 (l' ultimo dato disponibile in Italia è di 8 casi ogni 100mila, meglio della Germania che sta a 10), tre volte più del confinante Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Canada. Ciò che emerge dal dossier americano è che le donne nere hanno quattro volte più possibilità di morire di parto delle bianche e che i bambini neri hanno il doppio delle possibilità di non nascere dei bianchi. «Come dimostra il caso della Williams, non è una questione legata alla povertà», dice Monica Simpson, direttrice di SisterSong, un' organizzazione che si batte in difesa delle madri di colore: «È provato che ogni donna nera con un' istruzione avanzata ha tre volte la possibilità di morte materna di una bianca che non ha superato la scuola dell' obbligo». La Simpson già nel 2104 aveva denunciato gli Stati Uniti davanti alla sede dell' Onu di Ginevra per violazione del trattato internazionale sui diritti umani, e Washington era stata obbligata a creare un sistema di raccolta dati nazionale sul fenomeno, impegno ampiamente disatteso, quasi a confermate il timore che i risultati potessero rivelare quanto emerge con la recente ricerca finanziata da fondi privati. «Gli Stati Uniti sono tra i 13 paesi al mondo dove la mortalità infantile e materna è peggiore rispetto a 25 anni fa. Non è una questione di condizioni economiche, infatti il Messico sta meglio di noi nonostante il 50% della popolazione si trovi al di sotto della soglia minima di povertà», dice la Simpson. Gli Stati a registrare le percentuali peggiori sono quelli del Sud, Louisiana (60 donne morte ogni 100mila parti), Alabama, Mississippi, Georgia. Con gli Stati «bianchi» del New England la situazione migliore è quella della California che negli anni ha investito nella Sanità pubblica tanto da ridurre la mortalità materna dal 14.6 del 2003 al 7.3 del 2016. Fa eccezione San Francisco, che dimostra il trend nazionale. Anche se la popolazione nera, totalmente esclusa dall' onda miliardaria della digital economy, si è rapidamente ridotta al 5 per cento degli abitanti, per lo più segregata in due quartieri-ghetto, la mortalità infantile in città colpisce per il 25% la comunità afroamericana. «Il vero problema è che si fa di tutto per non generare allarme sul tema razziale», dice Andrea Jackson, professore di ginecologia all' Università della California. I medici danno la colpa all' aumento esponenziale dei casi di diabete e alta pressione tra le donne di colore, così come la piaga dell' obesità che colpisce oltre la metà delle donne americane. Ma ciò che emerge lo ha fatto recentemente con una lunga inchiesta Linda Villarosa per il New York Times - è che dietro i tassi di mortalità infantile e materna tra i neri ci sia la discriminazione razziale: «Non ci sono solo i pregiudizi, più o meno inconsci, nelle sale parto, che portano a trascurare le donne di colore, di qualsiasi condizione economica. Nemmeno l' esclusione di milioni di donne nere dal programma sanitario a pagamento che nega loro l' accesso ai controlli e alle cure prenatali e post natali, 2,4 milioni solo in Texas. Ciò che emerge», dice Curtis Chan, responsabile del sostegno alla maternità del comune di San Francisco, «è che l' orrenda storia razziale americana ha prodotto effetti velenosi nei corpi delle donne afroamericane, uno stress tossico che uccide loro e i loro figli. In altre parole, la segregazione dei quartieri, le scuole inadeguate, le detenzioni di massa, la brutalità della polizia, hanno lasciato il segno nei corpi delle donne, abbattendo il loro sistema immunitario». Linda Villarosa ha scoperto che nel 1850, cioè 15 anni prima della fine dello schiavismo, fu condotta un' indagine secondo cui ogni mille parti erano morti 340 bambini di colore e 217 bianchi. Quindi oggi la situazione è peggiore del 1850. Tra il 1915 e il 1990, grazie al miglioramento delle condizioni igieniche e di quelle economico-sanitarie, i livelli di mortalità sono Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
crollati in generale del 90%. Poi l' impennata. «Ora sappiamo che l' esperienza per una donna di colore di vivere in America», dice Villarosa, «produce qualcosa al tuo corpo, fa sì che tu possa morire partorendo oppure che i tuoi bambini nascano sottopeso o morti. Inoltre che esiste un razzismo nel sistema sanitario, per lo più inconscio, e che riguarda Serena Williams come l' ultima nera del ghetto di Chicago». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
17/08/2018 Pagina 12 EAV: € 1.066 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità nazionale Caso- vaccini, per i sindacati incertezza inaccettabile 'La confusione e l' incertezza sui vaccini è inaccettabile'. ' Crediamo che si debba fare rapidamente chiarezza eliminando ogni dubbio e incertezza interpretativa delle norme e degli indirizzi amministrativi. Alla base deve esserci il rispetto del diritto allo studio e la buona gestione delle soluzioni che non debbono e non possono essere a carico delle scuole'. Lo affermano in una nota congiunta i segretari generali e i responsabili di Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil, nella quale chiedono ' un urgente incontro col Miur'. ' Sia le famiglie che le scuole proseguono i sindacati - hanno bisogno di disposizioni chiare e giuridicamente fondate: al contrario il delicato tema delle vaccinazioni e dell' accesso alla scuola pubblica continua ad essere utilizzato per l' ennesima polemica ed è oggetto di pesanti strumentalizzazioni'. Intanto in Senato è stato presentato il disegno di legge M5S- Lega in materia di vaccini, da Stefano Patuanelli ( M5S) e Massimiliano Romeo ( Lega) che, in 7 articoli, detta le disposizioni sul cosiddetto "obbligo flessibile". Obbligo di vaccinazioni ma solo in caso di emergenze sanitarie. All' articolo 5 infatti si dispone IL DISEGNO DI LEGGE M5S- LEGA, PRESENTATO IN SENATO DA STEFANO PATUANELLI ( M5S) E MASSIMILIANO ROMEO ( LEGA), IN 7 ARTICOLI, DETTA LE DISPOSIZIONI SUL COSIDDETTO "OBBLIGO FLESSIBILE" il "ritorno" dell' obbligo in caso di emergenze sanitarie e qualora ' si rilevino significativi scostamenti dagli obiettivi fissati dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale tali da ingenerare il rischio di compromettere l' immunità di gruppo'. In tali casi scattano i pianti straordinari ' che prevedono, ove necessario, l' obbligo di una o più vaccinazioni per determinate coorti di nascita ovvero per gli esercenti le professioni sanitarie'. E ' il mancato adempimento degli obblighi' comporterà una sanzione da 100 a 500 euro. Il Ddl, all' articolo 7, prevede l' abrogazione del decreto- legge Lorenzin del giugno 2017 a partire ' dalla data di entrata in vigore del primo Piano nazionale di prevenzione vaccinale'. E proprio al Piano nazionale è dedicato l' articolo 3, in cui si Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
prevede che ' una quota del Fondo sanitario nazionale' sia ' vincolata all' effettivo perseguimento degli obiettivi previsti dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale'. L' articolo 4 è invece dedicato all' Anagrafe vaccinale nazionale per la cui ' completa realizzazione e la gestione evolutiva' si prevede un incremento rispetto a quanto stanziato dalla legge Lorenzin di ulteriori ' 185.000 per l' anno 2018 e di euro 80.000 annui a decorrere dall' anno 2019'. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
17/08/2018 Pagina 25 EAV: € 2.234 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità nazionale ERA TUTTO CHIARO ORA E' CAOS VACCINI Marco Pagani Si è aggiunto un nuovo elemento di caos nella tormenta vicenda vaccini, quasi una guerra irresponsabilmente creata nel nostro Paese da chi assimila al male assoluto le vaccinazioni, considerate invece universalmente dagli scienziati come il solo, vero e insostituibile baluardo contro l' insorgere di malattie infettive. Tante sono considerate scomparse, ma l' unica sradicata è il vaiolo. Eppure bisogna assistere addirittura a una sorta di caccia all' uomo contro il virologo Roberto Burioni, insultato e minacciato per le sue posizioni pro-vaccini. Ora a creare confusione ci si è messa una circolare firmata da Giulia Grillo, ministro della Salute, e da Marco Bussetti, ministro dell' Istruzione, che sconvolgerebbe l' attuale legislazione sui vaccini: autorizzerebbe una semplice autocertificazione per attestare l' avvenuta vaccinazione al posto del certificato rilasciato dalle Asl ora indispensabile; prevederebbe lo slittamento di un anno della sanzione dettata dalle legge che impone l' allontanamento dei bimbi non vaccinati da asili nido e materne; e vorrebbe la creazione di classi ad hoc per i bimbi a rischio, gli immundepressi che purtroppo non possono vaccinarsi. Risultato: i genitori italiani, a meno di un mese dall' inizio dell' anno scolastico, non sanno che pesci pigliare. Cerchiamo di fare il punto sulle certezze e le "bufale". I bambini vanno vaccinati ancora? È la questione fondamentale, su cui le ultime regolamentazioni rischiano di determinare insicurezze. La risposta è: nulla cambia rispetto a prima. Per frequentare la scuola i ragazzi da 0 a 16 anni devono fare 10 vaccinazioni obbligatorie: anti difterica, anti tetanica, anti poliomielitica, anti Haemophilus influenzae tipo B, anti morbillo, anti rosolia, anti parotite, anti varicella, anti epatite B, anti pertosse. Rimangono solo raccomandati per legge i vaccini anti meningococcica B, anti meningococcica C, anti pneumococcica e anti rotavirus, comunque tutti di grande importanza. PRESIDIO CONTRO LA LEGALITÀ Torre Pellice (Torino) . Nelle foto a destra e sotto, due immagini del presidio di solidarietà tenuto il 6 aprile con la famiglia di una bimba Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
non accettata dall' asilo cittadino perché non vaccinata. La legge attuale impone a tutti i ragazzi fino ai 16 anni dieci vaccinazioni obbligatorie: se non fatte, per i bambini da 0 a 6 scatta l' esclusione da scuola, per i più grandi multe fino a 500 euro. L' autocertificazione è valida? Un quesito importantissimo: si potrebbe essere indotti a credere che sulle vaccinazioni si può testimoniare il falso senza conseguenze. Secondo i ministeri della Salute e dell' Istruzione d' ora in avanti basterebbe un' autocertificazione compilata dai genitori per iscrivere alle lezioni i figli. La data ultima per presentarla sarebbe stata il 10 luglio, termine fissato dall' ex ministro Lorenzin apposta in largo anticipo rispetto al via dell' anno scolastico. I due ministeri ne hanno prorogato il termine di consegna al 30 settembre. «Una norma già in vigore e prevista dal precedente governo», ha dichiarato Giulia Grillo. Ma Antonello Giannelli, presidente Anp (Associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola), interpellato da Gente , ribatte: «Il decreto Lorenzin ha previsto la possibilità di autocertificare solo per l' anno scolastico 2017/2018. Per il 2018/2019 non ci sono leggi che lo prevedano, ma una circolare che non può autorizzare l' uso delle autocerticazioni. Vietato tra l' altro dall' articolo 49 del D.P.R. 445/2000. Per quest' anno scolastico, quindi, valgono unicamente le certificazioni originali delle Asl». ANTONELLO GIANNELLI, A CAPO DEL' ANP, NON SEGUE IL MINISTRO Chi controlla le autocertificazioni e quali sono i rischi in cui incorre chi testimonia il falso? Una testimonianza non veritiera porta grossi guai al suo autore. Ce lo spiega Giannelli: «Innanzitutto, toccherebbe ai presidi chiamare le Asl per controllare se la vaccinazione è stata davvero eseguita. Nel caso in cui si scoprisse che non è stata compilata una autocertificazione veritiera, poi, si tratterebbe di un reato grave: si va in galera!». L' articolo 481 del codice penale lo definisce falso ideologico: a violarlo si rischia una pena fino a due anni di prigione. L' esclusione da asili e materne resta sempre in vigore? Certamente. «Non si potranno ammettere in classe i bambini da 0 a 6 anni che non hanno portato il certificato di vaccinazione. Oltre i 6 anni si viene ammessi, però ci sono delle sanzioni amministrative [ le multe per i genitori inadempienti arrivano fino a 500 euro , ndr.]», è la risposta tassativa di Antonello Giannelli. La norma sull' espulsione potrebbe saltare, per il ministero della Salute, se tale indicazione contenuta nel decreto Milleproroghe, approvato in Senato, venisse confermata dalla Camera: se avverrà, però, non sarà prima dell' 11 settembre. «Faccio notare che le leggi da applicare in questa materia devono essere in vigore già il 1° settembre, quando inizia la scuola», precisa ancora il presidente dell' Anp. Attenzione, dunque: senza vaccinazione i più piccoli sono fuori da asili e materne! Classi ad hoc per i non vaccinati? La circolare di Grillo e Bussetti ritiene infine di tutelare i bimbi in stato di immunodepressione, cioè con le difese immunitarie basse per una patologia o un trapianto. I più a rischio di contagio. Non possono essere vaccinati, potrebbero contrarre perfino la malattia combattuta dal vaccino. I ministeri della Salute e dell' Istruzione propongono così di inserirli in classi di soli vaccinati. Il giudizio di Giannelli non lascia dubbi: «Come si fa a pensarlo? A scuola iniziata riorganizzare programmi, classi e impegno degli insegnanti è impossibile. E poi non si può garantire che la separazione funzioni: i ragazzi fanno la ricreazione, giocano insieme, vanno in bagno, si scambiano le merendine. È evidente che ciò rende irrealizzabile un corretto controllo epidemiologico. L' unica soluzione Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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