Media Monitoring per 13-01-2020 - Rassegna stampa del 11-01-2020 - Azienda Ospedaliera Universitaria San ...
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1 11/01/2020 - LA CITTÀ DI SALERNO Alloggi popolari, via libera dopo 10 anni ................................................................................ 1 11/01/2020 - LA CITTÀ DI SALERNO Parcheggi ospedale, nuove tariffe ......................................................................................... 3 10/01/2020 - WWW.ILVESCOVADO.IT Area ritenuta non idonea, eliambulanza non atterra al Ruggi ................................................ 4 10/01/2020 - SALERNO.OCCHIONOTIZIE.IT Salerno, area non idonea: l’eliambulanza non atterra al Ruggi ............................................. 5 Sanità Salerno e provincia .............................................................................................................. 6 11/01/2020 - LA CITTÀ DI SALERNO Ospedale al collasso, effetto Quota Cento ............................................................................. 6 11/01/2020 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Paziente violentata nella clinica privata 4 anni e sei mesi all' infermiere orco ...................... 8 11/01/2020 - LA CITTÀ DI SALERNO Psaut, il taglio degli orari al Tar ........................................................................................... 10 11/01/2020 - LA CITTÀ DI SALERNO Sale operatorie, slittano i lavori ........................................................................................... 11 Sanità Campania ............................................................................................................................. 13 11/01/2020 - IL ROMA Assunzioni, De Luca: piano da 7.600 posti ........................................................................... 13 11/01/2020 - IL MATTINO «Sistema bloccato, caos sulle ricette» ................................................................................. 14 11/01/2020 - IL ROMA Chirurghi estetici, troppi abusivi .......................................................................................... 15 11/01/2020 - IL MATTINO Cibi a rischio e insetti allarme negli ospedali l' Asl manda gli ispettori ............................... 17 11/01/2020 - IL MATTINO (ED. AVELLINO) Grassi: «Ospedale fallito il piano De Luca per unirlo al Moscati» ......................................... 19 11/01/2020 - IL MATTINO Medicina tra i banchi sognando il camice ............................................................................. 21 11/01/2020 - IL ROMA Ordine psicologi, Cozzuto presidente ................................................................................... 23 11/01/2020 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO Più soldi ai medici in«prima linea» L'Asl Napoli2:premi da 120euro .................................... 24 11/01/2020 - IL MATTINO (ED. CIRCONDARIO SUD) Tilt pronto soccorso il caso San Leonardo sbarca in Regione ............................................... 26 11/01/2020 - IL MATTINO Una lunga lista di errori ora l' appalto è in bilico ................................................................. 28 11/01/2020 - IL MATTINO Violenza in corsia, all' As1 2 Nord più soldi al personale in trincea ..................................... 30 Sanità nazionale ............................................................................................................................. 32 11/01/2020 - IL GIORNALE «I rischi per donne in gravidanza e portatori di pacemaker» ............................................... 32 11/01/2020 - AVVENIRE Esami inutili per i nati prematuri Arrestato un medico a Catania ........................................ 34 11/01/2020 - IL GIORNALE I RAGGI X Quando le radiazioni fanno bene alla salute ........................................................ 36 11/01/2020 - MILANO FINANZA Melanoma, nuove cure precoci ............................................................................................. 39 11/01/2020 - AVVENIRE Meningite, vaccinati a quota 14mila. «Contagi ancora possibili» ......................................... 41 11/01/2020 - IL MESSAGGERO Morì dopo il ricovero: medico condannato e maxi-risarcimento ` ........................................ 43
11/01/2020 Pagina 7 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Alloggi popolari, via libera dopo 10 anni Eleonora Tedesco A quasi dieci anni dalla stipula della convenzione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l'Amministrazione comunale dà il via al progetto esecutivo del cosiddetto Contratto di Quartiere. Si tratta di un programma innovativo in ambito urbano in cui, tra l'altro, è prevista la realizzazione di nuovi alloggi di edilizia residenziale popolare nei quartieri collinari di Fratte, Matierno e Cappelle. L'intesa col Ministero. L'accordo con il Ministero ha avuto due step: il primo, il 13 maggio del 2008 con la sottoscrizione di un Protocollo d'intesa; il secondo, il 6 maggio dell'anno successivo con la firma della convenzione. Nei due atti il Ministero s'impegnava a mettere a disposizione 10 milioni di euro, il Comune 20,7. Il progetto esecutivo che sarà oggetto della gara d'appalto è interamente finanziato con risorse ministeriali per una cifra complessiva di 6,6 milioni di euro. I sette interventi contenuti nel Contratto di quartiere fanno perno, come si legge nella determina che dà il via alle procedure successive, sulla realizzazione di nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica tradizionale e sperimentale con annesse opere di urbanizzazione a carattere sperimentale, sugli interventi di ristrutturazione e riqualificazione degli alloggi di edilizia residenziale popolare esistenti, sulla creazione di un centro di aggregazione anche ludoteca, sulla realizzazione di una strada di collegamento e sul completamento della rete fognaria. I dettagli del progetto. Nel dettaglio, i tre tratti stradali previsti nel piano, si legge nel documento, sono la bretella di collegamento e rotatoria in località Matierno; una strada di Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
collegamento in località Matierno; la strada dei lotti Erp in località Cappelle. Attualmente, come è riportato nella determina dirigenziale, il primo intervento (la bretella con la rotatoria) è rimasto incompleto a seguito della risoluzione contrattuale (senza oneri) con la ditta appaltatrice; il secondo non può più essere realizzato in quanto il Puc ha previsto una diversa sistemazione dell'area a servizio del Comparto; il terzo è in attesa di realizzazione perché connesso agli altri interventi che riguardano la realizzazione di nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica tradizionale e sperimentale con annesse opere di urbanizzazione a carattere sperimentale. Da qui la necessità di rimodulare i differenti interventi nell'ambito di in un'unica progettazione così da completare il quadro delle opere contenute nel Contratto di Quartiere e poter procedere con l'iter procedurale e la messa a gara dei lavori. Il Piano delle opere. Dal punto di vista burocratico, è specificato nella determina, l'insieme dei progetti è inserito nell'ambito del Piano triennale delle opere pubbliche 2019, che il progetto definitivo ha avuto l'approvazione della giunta comunale lo scorso 22 gennaio 2019 e che il 15 ottobre dello scorso anno veniva rinnovata la dichiarazione di pubblica utilità ai soli fini dichiarativi e partecipativi ai proprietari di alcune particelle interessati dalle opere. Nel calcolo degli appartamenti di edilizia residenziale popolare da realizzare sono stati aggiunte anche dei nuovi alloggi che devono compensare quelli che erano previsti nell'area dell'ex Finmatica e che non si realizzeranno più perché qui è previsto che sorga il nuovo ospedale di Salerno. All'epoca, per il comparto San Leonardo s'immaginò di mettere in piedi 861 appartamenti. Ora, invece, saranno dislocati nell'ambito del Contratto di quartiere che dovrebbe completare il restyling di Fratte, Matierno e Cappelle con l'aggiunta dei lavori previsti nell'ambito del cosiddetto Bando periferie. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
11/01/2020 Pagina 14 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Parcheggi ospedale, nuove tariffe Saranno circa 70 i posti auto aggiuntivi messi a disposizione dall'Amministrazione comunale per il vicino ospedale Santa Maria Incoronata dell'Olmo non appena sarà tagliato il nastro del rinnovato parcheggio alle spalle del convento francescano di San Francesco e Sant'Antonio. Dopo la polemica sulle tariffe che sarebbero state adottate, poi, da Palazzo di Città dopo un fattivo confronto con Metellia Servizi (l'azienda in house che gestirà l'area) e l'analisi delle esigenze dei futuri utenti arriva il piano: costi agevolati soprattutto per quanti dovranno recarsi in ospedale o dovranno passare la notte accanto ai propri familiari ricoverati. Sin dall'acquisizione dell'area si era parlato di un aumento inevitabile delle tariffe rispetto a 1 euro e 50 centesimi giornalieri previsti dalla precedente gestione del parcheggio, quella che faceva capo all'ex rettore del convento fra' Luigi Petrone . Il Comune ha previsto tariffe e agevolazioni: 1 euro all'ora; tariffa agevolata invece durante gli orari di visita dell'ospedale con tagliando orario di 50 centesimi. Per chi passa la notte in ospedale, invece, il costo è di un euro. (g.f.) Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
10/01/2020 ilvescovado.it EAV: € 399 Lettori: 1.933 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Area ritenuta non idonea, eliambulanza non atterra al Ruggi Salerno e Provincia Ultimo aggiornamento venerdì 10 gennaio 2020 09:53:31 Clamoroso dietrofront del comandante dell'elicottero 169, proveniente da Napoli, che trasportava una persona inferma da ricoverare all'ospedale Ruggi. L'atterraggio degli elicotteri è previsto - come scrive il quotidiano "Le Cronache" - nella zona parcheggio del nosocomio salernitano.Un punto di arrivo che secondo quanto si sarebbe verificato non è stato ritenuto idoneo perché il terreno non sarebbe a livello e poi ci sarebbe stata l'assenza della squadra antincendio. Per questo motivo l'elicottero ha dirottato il volo sul vicino aeroporto di Pontecagnano, dove poi un'ambulanza ha preso in carico il paziente per trasferirlo all'ospedale Ruggi.Se sei arrivato fino a qui sei una delle tante persone che ogni giorno leggono senza limitazioni le nostre notizie perché offriamo a tutti la possibilità di accesso gratuito.Questo è possibile anche grazie alle donazioni dei lettori. Sostieni l’informazione di qualità, sostieni Il Vescovado! Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
10/01/2020 salerno.occhionotizie.it EAV: € 1.037 Lettori: 17.500 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Salerno, area non idonea: l’eliambulanza non atterra al Ruggi L’area non è idonea, così l’eliambulanza non atterra al Ruggi. Un fatto che ha destato non poco scalpore all’ospedale di Salerno. Un’eliambulanza proveniente da Napoli con una persona da ricoverare, non si è fermata nel parcheggio del nosocomio salernitano. L’area non è idonea: l’eliambulanza non atterra al Ruggi L’atterraggio degli elicotteri è previsto, come riporta anche “Le Cronache“, nella zona parcheggio del nosocomio salernitano. Il punto di arrivo non è stato ritenuto idoneo perché il terreno non sarebbe a livello e poi ci sarebbe stata l’assenza della squadra antincendio. Così l’elicottero ha dirottato il volo sul vicino aeroporto, dove poi un’ambulanza ha provveduto a trasportare il paziente in ospedale. L'articolo Salerno, area non idonea: l’eliambulanza non atterra al Ruggi proviene da L'Occhio di Salerno. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
11/01/2020 Pagina 19 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia Ospedale al collasso, effetto Quota Cento (s.b.) Un avviso pubblico per assumere 20 ostetriche in tutta l'Asl. Numeri insoddisfacenti per il punto nascita di Battipaglia dove mancano sette unità, il cui contratto interinale è scaduto a dicembre e non è stato rinnovato per decisione dell'Azienda. Quante, dunque, ne potranno arrivare al nosocomio battipagliese, soprattutto se si tiene conto che in tutta l'Asl se ne contavano a fine 2019 ben 45? Insomma la sostituzione arriverà per meno della metà del personale. Intanto la situazione non è migliore negli altri reparti. In tutto l'ospedale Santa Maria della Speranza si registra una grave carenza di personale, sia infermieristico mancherebbero tra le 30 e le 40 unità sia medico. La situazione si è aggravata con l'entrata in vigore di quota 100 che ha consentito il pensionamento a molto più personale del previsto. Anche per i medici e gli ausiliari si è prossimi al collasso. Al solo pronto soccorso necessiterebbero almeno sei infermieri per non parlare del fatto che si fa ricorso ai medici del Saut non essendovi personale in numero sufficiente. Tra l'altro, visto che la situazione si trascina da tempo per far fronte alla mole di lavoro molti dipendenti dell'ospedale non hanno usufruito delle ferie loro spettanti, appena si avvicina la data del pensionamento sono costretti a mettersi in ferie e quindi, pur risultando ancora in servizio sulla carta, nella realtà non ci sono più. Fino al 31 dicembre le ostetriche del punto nascita si sono trovate costrette a svolgere anche mansioni che normalmente spetterebbero agli oss, cioè agli operatori socio sanitari, come la pulizia delle pazienti il trasferimento da un letto all'altro. Un carico di lavoro Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
estenuante che mette a rischio sia la salute degli operatori che la sicurezza dei pazienti. Per i medici, poi, costretti anche loro a turni massacranti, sebbene abbiano una remunerazione migliore con il ricorso all'Alpi che consente loro di guadagnare circa 65 euro all'ora, il carico di lavoro è massacrante. Uno stress a cui tutto il personale viene sottoposto per far fronte all'emergenza continua e che potrebbe, continuando così, provocare gravi errori mettendo a rischio i pazienti. A denunciare la gravità della situazione sono sia i sindacalisti, come Pasquale Solimeno della Cisl e Carlo Lopopolo della Fials, che gli stessi medici tra i quali Ugo Tozzi , anestesista. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
11/01/2020 Pagina 27 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 5.441 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Salerno e provincia Paziente violentata nella clinica privata 4 anni e sei mesi all' infermiere orco LA SENTENZA Carmela Santi Violentò una donna ricoverata nella Clinica Malzoni di Agropoli: per Vito Strollo, operatore sociosanitario, è arrivata la condanna a 4 anni e 6 mesi. La sentenza emessa giovedì pomeriggio dal tribunale di Vallo della Lucania dal collegio giudicante presieduto da Mauro Tringali e composto dai giudici Benedetta Rossella Setta e Alberto Imperiale. La condanna è arrivata a chiusura del processo celebrato con rito immediato. LA VICENDA I fatti risalgono al luglio 2018, quando Lenuta Tutu, 55enne originaria della Romania, durante un ricovero per accertamenti presso la struttura privata di Agropoli, denunciò di essere stata vittima di due episodi di violenza da parte di un operatore sociosanitario. Subito dopo la denuncia e l' avvio delle indagini, per l' uomo è scattato l' arresto. Nell' istruttoria processuale, in fase dibattimentale è emersa tutta la gravità dei fatti. Le dichiarazioni rese dalla donna difesa dall' avvocato Antonella Palladino sono state chiare, precise e logiche, «tanto da poter affermare - ribadisce l' avvocato - la responsabilità penale dell' imputato oltre ogni ragionevole dubbio». La malcapitata aveva già riferito della violenza subita alla clinica Malzoni, oggi Istituto Clinico Mediterraneo, dal quale però fu dimessa per ottenere effettiva tutela presso il pronto soccorso dell' ospedale civile di Agropoli e successivamente presso l' ospedale San Luca di Vallo, dove fu immediatamente trasferita e dove tra l' altro fu Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
stata presa in carico dalle operatrici del centro antiviolenza «Il volo delle farfalle». IL RACCONTO La donna, fin dal primo momento, ha raccontato ai carabinieri e ai sanitari che cosa le era successo e come l' operatore socio-sanitario l' avesse costretta ad avere un rapporto sessuale. Le diceva che era una bella donna, la riempiva di complimenti, poi si trasformò in un mostro. «È venuto in camera denunciò la donna con la scusa di aiutarmi ad accendere il televisore con il telecomando. Poi è tornato per portarmi dei fazzoletti di carta. Li sistemò in bagno, dove mi chiamò con la scusa di farmi vedere una cosa. Quando misi piede in bagno, chiuse la porta e mi obbligò ad avere un rapporto sessuale. Sentivo le sue mani dappertutto. Piangevo ma lui è andato avanti fin quando ho visto che perdevo sangue dalle parti intime. Quando ha finito si è pulito e se n' è andato senza dire nulla». Secondo la ricostruzione resa sin da subito dalla vittima e confermata durante l' incidente, l' uomo dopo qualche ora sarebbe tornato nella camera, avrebbe tentato di violentarla una seconda volta, ma, non riuscendoci la spinse contro un muro, costringendola a toccarlo nelle parti intime fino a soddisfarlo. Una descrizione minuziosa della violenza subita, che ha portato alla condanna per il suo aggressore. Una ricostruzione riferita subito al personale medico in servizio presso la clinica privata. I medici, secondo quanto riferito dalla donna, le diedero un antidolorifico, poi la 55enne lasciò la struttura sanitaria per chiedere aiuto altrove. «Mi chiesero di non denunciare il fatto - ha raccontato - assicurandomi che l' operatore sociosanitario sarebbe stato licenziato». Quando fu dimessa, la 55enne si recò presso il pronto soccorso dell' ospedale di Agropoli, poi in ambulanza fu trasferita al San Luca di Vallo. I carabinieri della compagnia di Agropoli raccolsero tutti gli elementi utili per ricostruire l' accaduto. Un primo riscontro con quanto denunciato dalla donna arrivò dal presidio sanitario del centro cilentano. Al San Luca fu subito confermata la violenza subita per la presenza di profonde lacerazioni intime. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
11/01/2020 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia Psaut, il taglio degli orari al Tar Marcella Cavaliere Si discuterà mercoledì prossimo davanti al Tar la richiesta di sospensione del provvedimento di chiusura nelle ore notturne del servizio di assistenza del Psaut di via Vernieri di Salerno. Il ricorso ai giudici del Tribunale amministrativo - che ha come obiettivo l'annullamento della delibera dell'Asl di Salerno che dallo scorso primo ottobre ha disposto la chiusura del servizio di assistenza territoriale, a partire dalle 20 fino alle 8 del mattino - è stata avanzata dall'associazione di promozione sociale denominata Comitato per la salute pubblica dei cittadini della Valle del Sele e Val Calore e la Federazione italiana sindacati intercategoriali (Fisi) e da due dipendenti del Psaut, che si sono affidati agli avvocati Giuseppe D'Amico , Angelo Mastrandrea e Silvio Vertullo . Secondo il ricorso sarebbe stata snaturata «la funzione e la finalità del servizio»; e questo in virtù di apparato normativo per il quale «è sicuramente inibito all'Asl Salerno di procedere a un dimezzamento dell'orario di apertura del presidio ». Anche perché, si afferma nel ricorso, «la soppressione oraria è stata vagamente motivata in ragione di un cronico sottoutilizzo da parte della popolazione della struttura di via Vernieri con una bassa attività, specialmente notturna». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
11/01/2020 Pagina 20 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia Sale operatorie, slittano i lavori Incassati i complimenti, finite le passerelle politiche, i problemi all'ospedale di Eboli sono rimasti sostanzialmente irrisolti. Sale operatorie, camere a pressione negativa, carenza di personale. Tre nodi che rendono complicata l'attività di primari e medici sono stati affrontati in un incontro che si è tenuto ieri in direzione sanitaria. Mario Minervini ha incontrato i sindacalisti Vito Sparano, Vincenzo Romanzi, Ciro Contrasto ed Emiddio Sparano . Al summit c'era il primario Fernando Chiumiento , responsabile delle sale operatorie. In discussione, ancora una volta, il previsto restyling delle sale operatorie per il quale i fondi ci sono ma il bando di gara non parte ancora. E nel frattempo si continua ad operare in sale vetuste e carenti sotto il punto di vista dell'adeguamento alla nuove normative di igiene e sicurezza. I 197mila euro previsti sono stanziati già da tempo, eppure la burocrazia continua ad operare nella solita lentezza rendendo così difficile il lavoro di medici e personale sanitario di un nosocomio che, pure, vanta reparti di eccellenza. I fondi ci sono anche per la costruzione del polo di emergenza, ma il problema è sempre lo stesso: i tempi. L'ultima previsione, scaturita dalla riunione, è di marzoaprile, ma se la gara non partirà a breve anche questa data potrebbe saltare. Intanto mancano le porte in legno, i pavimenti sono da rifare, i condizionatori e gli aeratori sono datati, la controsoffittatura danneggiata, i pavimenti usurati e si continua a lavorare in queste condizioni. Senza contare che per alcuni reparti la situazione è assolutamente insostenibile. La mancata Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
riparazione delle porte delle camere a pressione negativa le rende inutilizzabili ed i pazienti di malattie infettive con i tanti casi di tubercolosi verificatisi negli ultimi mesi continuano ad essere ricoverati in altri reparti, mettendo a rischio operatori e pazienti. Tra le criticità denunciate già dal mese di febbraio durante due incontri tenuti presso la direzione sanitaria dell'ospedale proprio il perdurante accorpamento di alcuni reparti. Già da qualche anno, infatti, otorini e chirurghi devono dividersi gli spazi con una serie di conseguenze ovviamente non piacevoli né per gli operatori né per i pazienti. E' poi in attesa di apertura, nonostante l'assegnazione di posti letto sulla carta, il reparto di neurologia. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
11/01/2020 Pagina 13 EAV: € 561 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Assunzioni, De Luca: piano da 7.600 posti L' ANNUNCIO NAPOLI. «La fuoriuscita dal regime di commissariamento della Sanità campana porta altri benefici per la collettività: sbloccato il Piano per il Personale che porterà all' assunzione di 7.600 profili, tra medici e sanitari». Così Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania. «Tra una decina di giorni spiega - 700 infermieri, medici, amministrativi vanno a lavorare a tempo indeterminato. È il primo blocco del piano per il personale che ci porterà 7.600 nuove assunzioni in Sanità. Per 10 anni siamo stati commissariati e non potevamo assumere». De Luca ha parlato anche del problema delle aggressioni: «A Napoli abbiamo qualche problema di troppo di aggressioni alle ambulanze e agli operatori sanitari, che riguarda soprattutto il centro storico. Ma mi sembra che sia un fenomeno che riguarda tutto il Paese. Il problema è legato ad un senso di impunità da parte di chi compie questi atti, sono dei delinquenti - ha affermato Le liste di attesa non c' entrano nulla - ha aggiunto - questa è delinquenza che va contrastata con le forze dell' ordine. Rispondiamo con i fatti, da gennaio metteremo in strada la prima ambulanza con la videosorveglianza, con un pulsante rosso per avvertire delle aggressioni». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
11/01/2020 Pagina 24 EAV: € 1.568 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania «Sistema bloccato, caos sulle ricette» I medici di famiglia di Napoli lanciano l' allarme «sul rischio collasso assistenziale» dovuto al funzionamento «a singhiozzo» del sistema grazie al quale vengono gestite le prescrizioni mediche informatizzate, «che in questi primi giorni dell' anno sta manifestando seri problemi di funzionalità». L' allarme arriva da Corrado Calamaro e Luigi Sparano della Federazione nazionale medici di famiglia (Fimmg) di Napoli, che segnalano come «gli studi sono pieni e così la situazione è insostenibile». Sulla vicenda interviene anche il presidente dell' Ordine dei Medici di Napoli Silvestro Scotti: «Quello che sta accadendo va oltre ogni possibile immaginazione. Ben oltre i limiti della decenza e della coscienza». La Fimmg di Napoli lancia un appello ai direttori generali delle aziende sanitarie affinché «ciascuno faccia la propria parte per evitare il tracollo». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
11/01/2020 Pagina 13 EAV: € 950 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Chirurghi estetici, troppi abusivi NAPOLI. Martina (il nome è, ovviamente, di fantasia), 45 anni, di Napoli, è stata operata di recente di mastoplastica additiva da un medico che le aveva garantito professionalità ed esperienza. Ma i risultati dell' intervento sono stati tutt' altro che positivi: la donna ha manifestato infatti una raccolta sierosa ed ematica, oltre ad un estremo gonfiore e dolore a una mammella. Come le è stato riscontrato dagli esperti che ora la seguono. A lanciare l' allarme sui casi in aumento di finti specialisti che provocano seri danni alle pazienti è Francesco D' Andrea, presidente della Società italiana chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica. «Grazie al trattamento con un' esclusiva tecnologia che tra l' altro siamo i primi a utilizzare in Italia, che sfrutta un' energia termica e sub -termica, abbiamo evitato di sottoporre la paziente a un intervento chirurgico correttivo. Ma i casi di danni provocati da chi si qualifica come specialista nel settore, senza averne le competenze, sono in pauroso aumento». «Frequenti sono le donne che si sono sottoposte, ad esempio, ad aumento delle labbra con filler - spiega D' Andrea - con un risultato deformante legato all' uso di un prodotto vietato come il silicone liquido, ancora proposto da medici senza scrupoli e attenti solo all' aspetto commerciale, dimenticando che noi non vendiamo prodotti ma eseguiamo prestazioni mediche a tutti gli effetti». La sempre maggio trend di crescita di oltre il 10% negli ultimi 5 anni, ha visto aumentare il numero di complicanze e insuccessi, «un numero Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
aggravato dalla crescita di prestazioni eseguite in maniera improvvisata e da medici non specialisti», rimarca il presidente Sicpre. Di conseguenza è in aumento il numero di richieste di interventi secondari per riparare i danni provocati da mani inesperte. «Circa il 30% delle nostre attività rientra in quest' ambito, che non sempre è di facile soluzione. La tipologia di queste compli canze è varia e può essere legata a trattamenti mini invasivi di medicina estetica o rientrare nell' ambito della chirurgia plastica». Sempre più frequenti, secondo D' Andrea, sono i danni da trattamenti «ritenuti semplici come i filler, il botulino, le tecnologie laser o da chirurgia estetica». «Per far fronte a questa problematica come specialisti Sicpre siamo impegnati a fare corretta informazione al cittadino e formazione ai medici con corsi di aggiornamento e master universitari». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
11/01/2020 Pagina 24 EAV: € 6.404 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Cibi a rischio e insetti allarme negli ospedali l' Asl manda gli ispettori IL CASO Ettore Mautone Irregolarità nei materiali utilizzati per il consumo e il confezionamento delle pietanze (posate, piatti e bicchieri di plastica monouso ma non biodegradabili e compostabili), mancata raccolta delle prenotazioni al letto dei pazienti, distribuzione dei pasti affidata al personale dei reparti anziché ai propri addetti, mancato utilizzo di carrelli refrigerati ovvero riscaldati, quote di personale non ancora assunte: sono alcune delle inadempienze che si registrano da alcuni mesi nella fornitura del vitto ai degenti della Asl Napoli 1 e del Cardarelli. L' ultimo allarme riguarda una cimice ritrovata in una busta chiusa (ma non sigillata) del kit di posate e bicchieri monouso per la prima colazione al Pellegrini ma altre segnalazioni simili sono state fatte da pazienti del Cardarelli. L' ISPEZIONE In seguito alla segnalazione giunta da degenti e operatori del presidio della Pignasecca, la mattina del 7 gennaio scorso, la direzione della Asl metropolitana ha inviato i propri ispettori del dipartimento di prevenzione e igiene degli alimenti, nelle cucine e al centro preparazione pasti del Cardarelli. L' azienda collinare è estranea a ogni addebito in quanto la struttura è utilizzata dalla Serenissima Spa, azienda vicentina che ha vinto l' appalto Soresa per la fornitura dei pasti alle aziende sanitarie (il lotto 2 comprende sia la Napoli 1 sia il Cardarelli). «L' ispezione - chiarisce il manager della Asl, Ciro Verdoliva - ha riscontrato alcune irregolarità elevando anche una multa per la non Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
corretta separazione delle derrate in deposito rispetto alle attività di preparazione dei pasti. Contestualmente, nell' ambito delle attività di routine di controllo, sono stati effettuati prelievi su cibi freschi e conservati ai fini di indagini microbiologiche, di cui però non abbiamo ancora i risultati». IL BANDO Il bando di gara è stato assegnato a seguito della gara indetta nell' ottobre del 2016 dalla Soresa, la società partecipata al 100 per cento dalla Regione e configurata come centrale di committente di Asl e ospedali. Il servizio di ristorazione, descritto nel capitolato, è a ridotto impatto ambientale e prevede l' uso di posate di porcellana, vetro o metallo e di bicchieri e piatti di materiale compostabile da depositare nella frazione dell' umido. La Serenissima Spa - con sede legale a Vicenza - si è aggiudicata il lotto 2 (Asl Napoli 1 e Cardarelli) nel marzo del 2019, e la relativa convenzione è stata stipulata a giugno dello scorso anno. Al Cardarelli la fornitura è partita all' inizio di ottobre, mentre alla Asl Napoli 1 dal primo dicembre dello scorso anno. I DISSERVIZI I disservizi, riguardo alle presunte inadempienze rispetto al capitolato, sono stati oggetto di segnalazioni sindacali da parte della Cisl dallo scorso ottobre, e di interrogazioni consiliari da parte del consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, con le ultime risposte giunte in aula proprio ieri. «I lotti della gara Soresa - avverte Borrelli - sono stati tutti assegnati, e solo a Napoli e al Cardarelli si registrano i disservizi che abbiamo finora denunciato. A Pozzuoli, tanto per fare un esempio, dove l' assegnatario è un' altra ditta, la fornitura risponde in pieno alle previsioni del capitolato di gara, i materiali dei contenitori sono tutti monouso e compostabili, le ordinazioni sono regolarmente prese presso ciascun paziente dei rispettivi reparti per scegliere tra più opzioni, i carrelli sono di quelli riscaldati o refrigerati a seconda delle esigenze, mentre in questo caso assistiamo alla consegna di materiali confezionati in plastica e consegnati in contenitori di polistirolo che poi spetta al personale di corsia distribuire gettando tutto, dopo l' uso, nell' indifferenziato insieme ai residui di cibo. Chiediamo che, nel caso in cui si protraggano le inadempienze, si proceda alla rescissione del contratto». In effetti, dopo le prime contestazioni mosse in un vertice convocato al Cardarelli, il primo ottobre scorso era stato deciso di concedere tre mesi, a partire da quella data, per adeguarsi a tutti gli obblighi contrattuali per revisionare e condurre a regime tutte le attrezzature. Il tempo supplementare è scattato per la Asl Napoli 1, la cui fornitura è iniziata in ritardo rispetto al Cardarelli (dal 1 dicembre). Il tempo concesso, in questo caso a partire dal 20 dicembre, per adeguarsi alle forniture di materiali biocompostabili è di 50 giorni e scade a fine gennaio. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
11/01/2020 Pagina 30 EAV: € 4.685 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Grassi: «Ospedale fallito il piano De Luca per unirlo al Moscati» `Il senatore leghista denuncia i ritardi nell' attuazione del decreto 29 Vigilante: «Al primo posto c' è la tutela della salute dei cittadini» SOLOFRA Antonella Palma L' accorpamento dell' ospedale «Landolfi» all' azienda «Moscati» di Avellino è «il fallimento di De Luca», così annuncia il senatore della Lega Ugo Grassi che interviene sull' emanazione, a quasi due anni del decreto 29, che sanciva l' accorpamento del «Landolfi» di Solofra al «Moscati» di Avellino «salutato con inadeguato trionfalismo dal governatore Vincenzo De Luca - aggiunge il senatore Grassi - la parola «completo fallimento» può essere utilizzata senza paura di smentita. De Luca affronti la realtà dei fatti: vedrà davanti a sé un ospedale che per l' impossibilità di consentire operazioni chirurgiche ha dimezzato gli interventi, con una lista d' attesa che sfiora i cinque mesi. Vedrà una struttura abbandonata da tre validi ortopedici con molti altri professionisti intenzionati a seguirli. Una direzione sanitaria allo sbando che per fronteggiare la situazione impone l' attività di pronto soccorso ortopedico solo dalle 8 alle 20». L' appello a De Luca: «Dia attuazione - riprende Grassi- al decreto 29: a quando i concorsi per rinvenire i sostituti dei medici che hanno chiesto il trasferimento? A quando l' arrivo dei rimanenti undici anestesisti per la terapia intensiva da aggiungersi ai tre già presenti? La smetterà di giocare con la salute e i diritti dei cittadini e dei lavoratori del comparto e farà i conti Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
con la realtà? Sono previsti sette milioni per l' adeguamento funzionale del «Landolfi»: noi della Lega e dei coordinamenti locali e di Solofra, il consigliere comunale Orsola De Stefano, il dottore Venezia militante Lega, controlleremo che se ne faccia un uso ragionato e funzionale, perché quello che il governatore non sa o non capisce, è che investire sull' ospedale di Solofra significherebbe alleggerire il Moscati» dal surplus di interventi a cui è chiamato, dando reale attuazione all' accorpamento dei due ospedali e fornendo all' intera popolazione del Salernitano fino a Napoli e Benevento un' offerta sanitaria di primo livello e di grande operatività». Preoccupazione viene espressa dal coordinatore cittadino della Lega Gabriele Vigilante e dal consigliere comunale di opposizione Orsola De Stefano esponente della Lega. «Il decreto dell' accorpamento è ancora una chimera - dichiarano - niente nuovi reparti e interventi di edilizia sanitaria. Nulla di quello che era contenuto nel provvedimento (a firma del governatore e commissario straordinario per la sanità campana Vincenzo De Luca) ha visto la luce. Tutto è sulla carta. Né la Regione pare essere interessata ad invertire la tendenza. Siamo preoccupati per una vicenda che mette in dubbio il diritto alla salute dei nostri concittadini. Non ci interessano sterili polemiche». In prospettiva «stiamo seguendo la vicenda con attenzione - concludono Gabriele Vigilante e Orsola De Stefano - e acquisendo documentazione per elaborare una proposta fattiva rispetto a quello che dovrà essere il futuro dell' ospedale della nostra città». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
11/01/2020 Pagina 35 EAV: € 2.551 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Medicina tra i banchi sognando il camice Parte la nuova versione di «Medicina tra i banchi», formazione e orientamento dedicati agli studenti degli ultimi due anni delle superiori che puntano ad iscriversi all' Università e aspirano a indossare il camice bianco. Ideato e promosso dal direttore della Dermatologia dell' azienda ospedaliera Federico II, Gabriella Fabbrocini, il progetto ha il sostegno della Fondazione Pfizer e coinvolge oltre 650 ragazzi grazie alla convenzione siglata tra l' Ateneo e l' Ufficio scolastico della Campania nell' ambito dei Percorsi per le competenze trasversali e l' orientamento istituiti dal ministero dell' Università. Le lezioni sono strutturate in diversi moduli didattico-teorici, quattro i temi all' esame: dermatologia, endocrinologia, medicina del lavoro e pediatria, cui si aggiungono i laboratori con attività pratiche nei reparti del Policlinico. E c' è massima attenzione anche ai feedback. I dati del progetto e le performance dei partecipanti ai test di ammissione alla Scuola di medicina e al primo anno di Università saranno infatti illustrati lunedì alle 11 nell' aula magna del liceo Gian Battista Vico. Con il dirigente dell' istituto Clotilde Paisio, ci saranno un delegato del neoministro dell' Università Gaetano Manfredi, alcuni docenti della Federico II, il direttore dell' Ufficio scolastico della Campania, Luisa Franzese, il presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia, Luigi Califano, Gabriella Fabbrocini, Maria Triassi, che è direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica, Annamaria Colao responsabile della Cattedra Unesco e ordinario di Endocrinologia, Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Ivo Iavicoli ordinario di medicina del lavoro, Annamaria Staiano ordinario di pediatria. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
11/01/2020 Pagina 10 EAV: € 528 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Ordine psicologi, Cozzuto presidente NELL' ESECUTIVO ANCHE D' ACQUISTO, REGA E RUSSO NAPOLI. È Armando Cozzuto il nuovo presidente dell' Ordine degli Psicologi della Campania e subentra ad Antonella Bozzaotra, che ha guidato l' Ordine dal 2014 al 2019. Su proposta del presidente, il Consiglio ha votato il nuovo Esecutivo che è completato dal vicepresidente Liliana D' Acquisto, dal tesoriere Angelo Rega e dal segretario Laura Russo. Armando Cozzuto, 43 anni, psicologo - psicoterapeuta, libero professionista, è didatta presso una scuola di specializzazione in psicoterapia, consigliere di indirizzo generale Enpap e membro del gruppo di lavoro che si occupa degli investimenti finanziari dell' ente. Liliana D' Acquisto è una psicologa -psicoterapeuta che attualmente ricopre il ruolo di dirigente di sanità pubblica ed è responsabile del Centro giuridico aziendale per minori e famiglie della Asl Na1 Centro. Angelo Rega si occupa da diversi anni di strumenti tecnologici per l' assessment e la riabilitazione cognitiva, è docente a contratto di Psicologia dello sviluppo all' università Federico II. Laura Russo è psicologa e psicoterapeuta, libero professionista, a 27 anni ha fondato il Telefono Rosa di Napoli. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
11/01/2020 Pagina 4 EAV: € 1.271 Lettori: 25.449 Argomento: Sanità Campania Più soldi ai medici in«prima linea» L'Asl Napoli2:premi da 120euro A ngelo Agrippa NAPoLI I medici, contro le continue aggressioni, hanno chiesto la presenza dell' Esercito. Il direttore generale della Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva (impegnato in queste ore ad organizzare la presentazione, mercoledì prossimo, del nuovo sistema di videosorveglianza sulle ambulanze dell' Ospedale del mare) ha dichiarato addirittura di sentirsi come in guerra. Ora è la Asl Napoli 2 Nord a prendere i primi provvedimenti, premiando i medici e gli operatori in prima linea. Proprio come se si trattasse di un fronte di fuoco. Percepiranno intorno ai 120 euro in più e dall' azienda si punta a chiudere presto lo stesso accordo con gli infermieri e gli operatori socio assistenziali. «Saranno pagati di più - spiega Antonio D' Amore, direttore generale della Napoli 2 - i medici impegnati in compiti particolarmente difficili, che si distinguono per maggiore produttività e che lavorano nei reparti di prima linea: come ad esempio in Pronto soccorso, nel servizio di 118 e negli altri reparti ad elevata criticità, come i servizi delle dipendenze e di psichiatria». È tutto contenuto nella nuova deliberazione di revisione della graduazione delle funzioni adottata dall' Azienda sanitaria che comprende un ampio bacino della cintura metropolitana che va da Ischia a Procida, Pozzuoli, Quarto, Afragola, Giugliano, Sant' Antimo, Frattamaggiore, Casalnuovo e arriva fino ad Acerra. «Un bacino di competenza - racconta D' Amore - che negli anni scorsi registrava fino ad oltre cento aggressioni subìte dagli operatori e che ha Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
chiuso, invece, il 2019 con 32 episodi, di cui 16 denunciati». E gli altri 16 perché non sono stati denunciati? «Perché probabilmente non sono stati ritenuti rilevanti o forse si è trattato di tentativi di aggressione. Ma siamo diventati un modello nazionale grazie ai corsi di formazione e prevenzione con i quali siamo riusciti a rimodulare l' organizzazione dell' accoglienza, consentendo un approccio diverso a chi si rivolge ai servizi di emergenza. Tutte le strutture di Pronto soccorso - prosegue - sono state dotate di telecamere a circuito chiuso, è stata introdotta la figura dello psicologo in Pronto soccorso, è stata realizzata una campagna di informazione circa il ruolo degli operatori in sanità». Il contratto collettivo nazionale prevede che una quota della retribuzione accessoria possa essere modulata tenendo conto del valore strategico del ruolo svolto. In base a questo principio l' Asl Napoli 2 Nord ha scelto di premiare i medici che lavorano in ambiti che si caratterizzano per la complessità tecnica ed organizzativa e che sono maggiormente bersaglio di aggressioni. Si tratta della prima esperienza di questo tipo in Campania. «Abbiamo realizzato un percorso assieme ai sindacati - continua D' Amore - che ringrazio per la collaborazione, per indicare i criteri premianti. Ad oggi abbiamo chiuso l' accordo coi sindacati della dirigenza medico-veterinaria, mentre stiamo discutendo criteri simili con i rappresentanti sindacali dei lavoratori non dirigenti. Grazie a questo nuovo modello, non le nascondo - conclude - che potrebbe diventare un presupposto incentivante, per favorire la partecipazione a bandi di concorso relativi a specialità e profili professionali finora ritenuti poco attrattivi, dato l' alto numero di defezioni». Intanto ecco esplodere una nuova emergenza ed è quella segnalata dalla Fimmg Napoli ai vertici delle Asl: «Con gli studi pieni a causa del picco influenzale - denunciano Corrado Calamaro e Luigi Sparano - combattiamo con i sistemi informatici per le ricette elettroniche che funzionano a singhiozzo. Una situazione insostenibile, che rischia di degenerare in un vero e proprio collasso assistenziale». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
11/01/2020 Pagina 34 Il Mattino (ed. Circondario Sud) EAV: € 4.324 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Tilt pronto soccorso il caso San Leonardo sbarca in Regione LA SANITÀ Fiorangela d' Amora Una seconda Tac funzionante entro febbraio, la sistemazione dei locali del pronto soccorso terminata dopo le direttive dei Nas. Il caso del Pronto Soccorso di Castellammare, sovraffollato e con macchinari diagnostici fermi, arriva in Regione dopo l' interrogazione presentata dal consigliere Alfonso Longobardi, che a novembre chiese alla direzione sanitaria di fare luce su quanto accaduto in quei giorni. La foto di una lunga fila all' accettazione e le lamentele di cittadini che non potevano eseguire esami all' interno del reparto di Medicina d' Urgenza del San Leonardo, aveva allarmato l' esponente politico gragnanese che aveva chiesto chiarimenti in Regione. L' IMPEGNO La risposta dell' azienda sanitaria Napoli 3 Sud e dell' assessore alle attività produttive Antonio Marchiello sono arrivate ieri mattina, durante il question time in consiglio regionale. «Può capitare che i macchinari subiscano dei blocchi per manutenzione o malfunzionamento. Il 27 novembre scorso la Tac subì un guasto riparato il 29 dello stesso mese - spiega Marchiello - pochi giorni dopo sono terminati i lavori di adeguamento per le stanze che dovranno ospitare la seconda Tac». Il 10 dicembre è stato disposto il montaggio del macchinario necessario per garantire al San Leonardo livelli assistenziali di primo livello: dopo il collaudo avvenuto il 20 dicembre, la Tac sarà funzionante entro i primi giorni di febbraio. Negli stessi giorni il reparto che si trova al piano terra dell' ospedale stabiese ha terminato i lavori di Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
adeguamento, divisi in 4 fasi, e partiti sulla base di prescrizioni fatte dai Nas dopo l' ultima ispezione. In questi giorni anche le stanze del triage e accoglienza hanno una nuova veste. «Il pronto soccorso stabiese dal primo gennaio al 30 novembre 2019 ha avuto 59mila accessi - prosegue Marchiello - in forza ha 40 infermieri, 11 operatori socio sanitari e 7 medici. Una carenza di dirigenti medici è una realtà nazionale e per fronteggiarla sono state attivate mobilità, concorsi e bandi pubblici». LA REPLICA Concorsi che non bastano secondo Alfonso Longobardi. «Non possiamo più tollerare disservizi o gravi disagi. C' è molto da fare per potenziare il nosocomio stabiese e in particolare serve più personale, sia medico che paramedico - replica il consigliere regionale - Ho segnalato alla giunta di Palazzo Santa Lucia che si possono utilizzare subito le graduatorie degli idonei ai concorsi pubblici, così da sopperire alla carenza di risorse umane». Il reparto diretto da Pietro De Cicco è il più grande del comprensorio tra l' area stabiese e i Monti Lattari e ha attivato i questi mesi una rimodulazione del modello organizzativo inserendo la presenza fissa di un medico chirurgo, di una guardia giurata all' ingresso, fast track per otorino e oculistica, assistenza pediatrica e grazie alla presenza della rianimazione effettua prestazioni salvavita. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
11/01/2020 Pagina 25 EAV: € 5.486 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Una lunga lista di errori ora l' appalto è in bilico I NODI Ettore Mautone Il lotto della fornitura dei pasti per i degenti della Asl Napoli 1 e del Cardarelli è stato assegnato dalla Soresa alla Serenissima Spa a marzo del 2019, la convenzione sottoscritta nel successivo giugno, l' avvio della fornitura è avvenuta tra settembre e ottobre al Cardarelli e il 1 dicembre 2019 alla Asl. Il capitolato speciale confluito nel contratto prevede all' articolo 15 che i pasti vengano somministrati ricorrendo a posate, stoviglie e bicchieri riutilizzabili (ceramica, vetro, metalli) ovvero a prodotti monouso e, qualora sia attiva la raccolta differenziata, del tipo biocompostabile. Il Cardarelli, a seguito delle segnalazioni di difformità ha concesso tre mesi, a partire dal 1 ottobre, per gli adeguamenti dei macchinari rinvenuti in cattivo stato d' uso. Il 3 dicembre scorso la Serenissima riferiva tuttavia che la macchina sigillatrice era in cattivo stato d' uso e necessitava di modifiche di stampo e di meccanica. Si chiedevano dunque ulteriori 60 giorni per la messa a regime. I RILIEVI Il capitolato speciale prevede all' articolo 65 che l' azienda sanitaria possa contestare i mancati adeguamenti. Le modalità e i tempi sono chiariti nel successivo articolo 67: 8 giorni consecutivi con possibilità di presentare cotrodeduzioni. Trascorso inutilmente tale tempo l' amministrazione può applicare penali che la Asl Napoli 1 si è puntualmente riservata di applicare dopo aver concesso 50 giorni di tempo, a partire dal 20 dicembre dopo aver verificato le difformità all' Ospedale del mare e in alcuni Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
distretti. In gioco c' è la qualità di un servizio concepito ecocompatibile e strutturato per fornire un servizio di ristorazione adeguato alle esigenze dei pazienti: se questo non verrà garantito si potrebbe eventualmente valutare la rescissione del contratto. Le difformità di minor rilievo sono state comunicate direttamente e risolte per le vie brevi. Per gli adeguamenti dei macchinari c' è bisogno di più tempo. IL PERSONALE Riguardo al riassorbimento del personale nell' allegato 10 del capitolato è stato riportato l' elenco dei lavoratori impiegati. L' articolo 81 prevede che «l' organico impiegato per l' espletamento del servizio deve essere quello dichiarato in fase di offerta dall' aggiudicatario fatta salva eventuale integrazione e riduzione dovuti ad aumento o diminuzione del numero di pasti o degli utenti». Le variazioni devono essere approvate dall' amministrazione. Ora mentre per il passaggio di cantiere del Cardarelli non si è registrato alcun intoppo per la Asl Napoli 1 a fine dicembre non si è trovato l' accordo in sede sindacale. Dal verbale risulta che la Serenissima si è detta disponibile ad assumere solo 25 unità lavorative escludendo profili relativi alla produzione, funzione impossibile da valutare nell' entità di lavoratori dedicati a questo profilo nei centri di cottura delle aziende uscenti. Inoltre risultava la riduzione di un terzo dei pasti preventivati in relazione alla chiusura di 4 plessi ospedalieri della Asl. La Soresa ha sollecitato la Asl a verificare. Al netto degli altri rilievi puntuali sugli articoli contrattuali che sarebbero stati disattesi, elencati in una denuncia della Cisl e in una interrogazione del consigliere regionale dei Verdi Francesco Borrelli (mancanza di vassoi personalizzati, della registrazione degli ordinativi al letto del paziente, dei carrelli termorefrigerati nella distribuzione dei pasti, oltre al nodo del materiale monouso non conforme) emerge infine il rilievo di una somma che sarebbe stata indebitamente conseguito dalla ditta fornitrice calcolata finora in circa 170 mila euro per i soli materiali utilizzati per un totale di circa 600mila euro considerando anche la remunerazione delle ore non lavorate di addetti alla prenotazione, distribuzione e ritiro dei pasti. Tutte ipotesi che vanno attentamente verificate da parte delle aziende sanitaria e ospedaliera. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
11/01/2020 Pagina 24 EAV: € 5.308 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Violenza in corsia, all' As1 2 Nord più soldi al personale in trincea LA STRATEGIA Giuseppe Maiello Incentivi economici per gli addetti impegnati nelle posizioni a rischio, a cominciare dal personale sanitario esposto a minacce e aggressioni dei familiari dei pazienti. Una decisione unica, che va a collocarsi nel pacchetto delle misure predisposte dal management dell' Asl Napoli 2 Nord tra cui l' incremento di videosorveglianza e vigilanza privata. Nel 2019 sono state 32 le aggressioni registrate nelle diverse strutture del territorio, in 16 di questi episodi il personale è stato costretto a fare ricorso alle cure dei colleghi. Tra le strutture a rischio svetta il presidio ospedaliero Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, con 11 aggressioni, seguito dal San Giuliano di Giugliano con 5 episodi segnalati, e dal Rizzoli di Ischia con quattro. Nessuno episodio al San Giovanni di Dio di Frattamaggiore, tre invece le aggressioni subite dal personale del 118 e di emergenza territoriale, e nove quelle nei distretti sanitari e nei dipartimenti sul territorio. IL MODELLO SANTOBONO «Negli ultimi anni si è agito con una profonda rimodulazione dei modelli organizzativi nelle aree di urgenza», spiegano all' Asl diretta dal manager Antonio d' Amore, che lunedì prossimo parteciperà con i propri tecnici a un incontro in Questura finalizzato a dotare tutti i Pronto Soccorso di una linea diretta con le forze dell' ordine, così da velocizzare gli interventi in caso di aggressioni. Una misura adottata da qualche settimana all' ospedale Santobono. È evidente che le condizioni di stress sugli Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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