Unione della Romagna Faentina - martedì, 28 aprile 2020
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Unione della Romagna Faentina martedì, 28 aprile 2020 Prime Pagine 28/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna 4 Prima pagina del 28/04/2020 28/04/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) 5 Prima pagina del 28/04/2020 28/04/2020 Il Sole 24 Ore 6 Prima pagina del 28/04/2020 28/04/2020 Italia Oggi 7 Prima pagina del 28/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 28/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 8 Prima pagina 28/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44 9 Il Raggio verde al lavoro per i film all' aperto 28/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44 10 «Le telecamere vedono gli assembramenti» 28/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44 12 Donazioni anche con Satispay 28/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45 13 «Telemedicina e controlli, così Oncologia va avanti» 28/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45 15 Gulli, manutenzione ai solai 28/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 32 16 «Commercio al collasso» 28/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 34 18 «L' arena alla Rocca Brancaleone? Si può fare» 28/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 37 20 Un solo caso a Lugo: la discesa continua 28/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 37 21 Tante guarigioni: 13 quelle complete 28/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 56 22 Il faentino Gaio punta a entrare nella top 100 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 28/04/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37 MICHELE DONATI 24 «Rabbia, frustrazione e sconforto totale tra i commercianti» 28/04/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37 26 Dalla Pubblica Assistenza dono di generi alimentari 28/04/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37 27 Contributi offerti dal Panathlon
28/04/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38 28 Telecamere di nuova generazione nel centro storico e nei parchi 28/04/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38 29 Consegnati 4mila euro all' Ausl dalla Round Table 38 28/04/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 8 30 La "fase 2" di Conte delude le associazioni «Urgente riaprire» Stampa Locale 28/04/2020 Corriere di Bologna Pagina 4 Fernando Pellerano 32 Il barbiere dei vip Clienti (e bulbi) esasperati «Lasciateci provare» 28/04/2020 Corriere di Bologna Pagina 11 34 Anche «Musica contro il coronavirus» passa alla Fase 2: nuovi live sui social Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 28/04/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 10 Gianni Trovati 35 Comuni, doppia mossa per rinegoziare i mutui 28/04/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 27 Saverio Fossati 36 Condominio sotto sorveglianza, i prefetti scrivono agli amministratori 28/04/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 32 Andrea Biondi 38 Covid-19 rilancia l' Italia digitale ma anche i suoi pregiudizi 28/04/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 32 40 Il diritto di tutti a strumenti e servizi digitali efficienti 28/04/2020 Italia Oggi Pagina 3 FRANCO ADRIANO 42 Fase 2, Conte scivola sul Dpcm
[ § 1 § ] martedì 28 aprile 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 4
[ § 2 § ] martedì 28 aprile 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 5
[ § 3 § ] martedì 28 aprile 2020 Il Sole 24 Ore Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 6
[ § 4 § ] martedì 28 aprile 2020 Italia Oggi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 7
[ § 1 5 7 6 0 1 0 5 § ] martedì 28 aprile 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima pagina Prima pagina Faenza Lugo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 8
[ § 1 5 7 6 0 1 1 3 § ] martedì 28 aprile 2020 Pagina 44 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Raggio verde al lavoro per i film all' aperto Il cineclub assicura: «Sarà una stagione più breve, forse una ventina di serate nell' arco di un mese. Non sappiamo come e dove» Arena Borghesi o meno «ci aspettiamo di poter dare vita a una stagione cinematografica estiva a firma del Il Raggio verde. Dove e come non lo sappiamo». E' quanto prefigura Gabriele Lega, presidente del cineclub che da più di vent' anni, ogni estate, porta in scena all' Arena Borghesi il grande cinema. Il Raggio verde e Arena Borghesi non sono però sinonimi: l' impossibilità di accedere a quest' ultima nel corso di questa estate, anticipata nei giorni scorsi dal Carlino - per problematiche legate soprattutto alla sicurezza: già nel 2018 l' ottenimento di tutti i permessi fu un percorso irto di ostacoli - separererebbe però solo brevemente i loro destini. Già nel 2021 - è questo l' auspicio del Comune (futuro proprietario dell' area) oltre che del Cineclub - il cinema estivo all' aperto potrà tornare nell' arena di viale Stradone, auspicabilmente restaurata dopo i lavori che potrebbero vedere il via già in autunno, legati all' espansione del vicino supermercato. Per quest' anno il Cineclub sta comunque vagliando una serie di possibilità. «Stiamo lavorando per dare vita a una stagione cinematografica, anche se non sappiamo dove, come e quando. Sarà più breve: pensiamo a una ventina di serate, non consecutive, per un arco temporale di circa un mese. La immaginiamo come un regalo alla città, messa alla prova da tre mesi difficili: dunque una rassegna il più inclusiva possibile, con tonalità più popolari e meno proiettate sul cinema d' essai, ma sempre con un occhio rivolto alla qualità delle produzioni». Gli interrogativi che gravano sulla possibilità di fare cinema all' aperto sono molti: quale luogo scegliere per le proiezioni? Quante persone potranno assistervi? Anche per questo non è escluso che lo stesso titolo possa essere proiettato più di una volta, o che i film italiani trovino meno ostacoli sulla loro strada rispetto alle produzioni straniere. Inevitabilmente il limbo cinematografico dei primi sei mesi del 2020 - cinema chiusi da febbraio, nessun nuovo titolo per tre mesi (che potrebbero ulteriormente dilatarsi), il Festival di Cannes rimandato - finirà col farsi sentire sulla fisionomia della rassegna: «Non sappiamo quali e quanti titoli saranno disponibili presso i distributori», conclude Gabriele Lega. «Potremmo attingere alle cineteche: a quella di Roma ma anche alle omologhe disseminate per l' Italia. Ciò che più conta è che intendiamo comporre un cartellone che abbracci idealmente tutta la città». Filippo Donati © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 9
[ § 1 5 7 6 0 0 9 2 § ] martedì 28 aprile 2020 Pagina 44 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Tecnologia in campo «Le telecamere vedono gli assembramenti» La polizia locale: «Occhi elettronici in grado di contare le persone nei parchi cittadini» Telecamere intelligenti in funzione a Faenza: «Contano il numero di persone nei parchi pubblici e potrebbero individuare i volti». La sicurezza urbana di Faenza fa un nuovo passo in avanti. Nei giorni scorsi i tecnici incaricati dall' Unione hanno istallato e messo 'on-line' dieci nuovi occhi elettronici di ultimissima generazione. La tecnologia digitale unita all' alta definizione oggi permette infatti una serie di possibilità, nel campo della sicurezza, davvero incredibile. La letteratura cinematografica degli 'spy store' in stile Robert Ludlum ci ha abituati ad esempio a telecamere che possono individuare persone dal viso. Un' opzione per nulla fantascientifica già impiegata in alcuni paesi dove le regole sulla privacy lo permettono. Il governo cinese lo ha fatto durante l' emergenza sanitaria anche per controllare che chi era in quarantena rimanesse a casa. A Faenza, dove ovviamente questo non è possibile per la legislazione in tema di privacy, però le nuove telecamere, dotate di un potentissimo software, oltre che restituire immagini davvero ad alta definizione permetterebbero anche il riconoscimento facciale, qualora ce ne fosse bisogno. I nuovi 'occhi elettronici' sono stati posizionati nei parchi e in centro storico e sono in grado di riconoscere veicoli e persone in maniera più decisiva rispetto a quanto non fosse possibile con le precedenti telecamere. «Il sistema di videosorveglianza ora operativo - spiegano dal Comando della Polizia Locale dell' Unione della Romagna Faentina - grazie all' arrivo di questi nuovi strumenti, è diventato un vero e proprio sistema ultra avanzato di video intelligence, in grado di rilevare, identificare e distinguere persone da veicoli e mezzi, in tempo reale. Una tecnologia all' avanguardia, a disposizione di tutte le forze dell' ordine sul territorio. Il sistema nel pieno rispetto delle normative sulla privacy, è in grado di fornire, un ulteriore mezzo con cui rendere ancora più capillare la rete di vigilanza sul territorio, concentrata in modo particolare sul monitoraggio della sicurezza urbana e della commissione di reati e, in questo momento, oltre a rappresentare uno strumento di controllo e un deterrente per i fenomeni delinquenziali è anche preziosissimo perché permette di controllare immediatamente anche eventuali assembramenti in strada - continuano dal comando di via Baliatico -; ad esempio quelle posizionate all' ingresso dei parchi cittadini conteggiano il numero di persone entrate e quelle uscite così da avere sempre sottomano la situazione del numero di fruitori che, nel caso fosse troppo elevato, porterebbe a un controllo da parte delle pattuglie presenti sul territorio così da evitare i rischi di contagio». Un sistema fondamentale quindi per avere un monitoraggio della città manfreda in tempo reale, da parte Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 10
[ § 1 5 7 6 0 0 9 2 § ] martedì 28 aprile 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) di tutte le forze dell' ordine del territorio. «La sola polizia locale - concludono i vigili -l' anno scorso ha individuato e denunciato grazie ai sistemi di videosorveglianza già esistenti, gli autori di oltre dieci reati compiuti a Faenza». Antonio Veca © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 11
[ § 1 5 7 6 0 0 9 4 § ] martedì 28 aprile 2020 Pagina 44 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) SOLIDARIETà Donazioni anche con Satispay E il Panathlon decide di devolvere mille euro per l' emergenza Per sostenere la rete della solidarietà faentina e far fronte all' emergenza alimentare causata dall' emergenza sanitaria, nei sei comuni dell' Unione della Romagna Faentina è possibile effettuare donazioni in denaro anche tramite Satispay, lo strumento che permette, attraverso lo smartphone, di effettuare pagamenti o scambiare denaro. Tramite l' app Satispay per fare una donazione sarà sufficiente cercare tra i negozi il conto collegato a ciascun Comune, con la specifica della parola 'donazioni', e versare la cifra desiderata come fosse un qualsiasi acquisto. Rimangono attive le modalità già indicate. Inoltre, il direttivo del Panathlon Club Faenza, presieduto da Claudio Sintoni, riunito in videochiamata, ha deciso di concentrare il suo impegno nella lotta al Covid 19. Per contribuire a far fronte alla grave situazione sanitaria e alimentare, ha deciso di donare al fondo di emergenza alimentare istituito dal Comune di Faenza la somma di mille euro. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 12
[ § 1 5 7 6 0 0 9 3 § ] martedì 28 aprile 2020 Pagina 45 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) «Telemedicina e controlli, così Oncologia va avanti» Dentro al reparto dell' ospedale diretto dal dottor Stefano Tamberi: «È il momento più delicato, il calo di tensione può acuire i rischi» di Antonio Veca Scatta la fase 2 anche per il reparto di Oncologia di Faenza, per riorganizzare l' attività per utenti e personale. L' unità operativa di oncologia dell' ospedale manfredo, che segue centinaia di pazienti per terapie in Day Hospital e colloqui psicologici, è una delle aree della sanità che, nell' emergenza Covid, ha dovuto alzare la guardia per tutelare personale e pazienti particolarmente fragili. Il reparto, che conta sette medici - Stefano Tamberi è il responsabile - e 16 infermiere, segue i pazienti che si sottopongono alle cure anche più volte al mese. «Nei primi giorni dell' epidemia - spiega il dottor Tamberi - è stato fondamentale conoscere, attraverso i colleghi, la riorganizzazione nelle oncologie nelle zone dove l' epidemia era già diffusa. Essenziale poi il confronto e la collaborazione tra i professionisti del nostro ospedale per una pronta e immediata risposta organizzativa sulla base delle pubblicazioni scientifiche. I temi principali erano la protezione del paziente e degli operatori; continuare a garantire la qualità della cura; la modifica dei percorsi diagnostici e terapeutici stravolti dalla riorganizzazione dei servizi ospedalieri per i pazienti con nuove diagnosi e non perdere i contatti con gli utenti più fragili». Nell' ambito della riorganizzazione dei servizi oncologici, il ministero ha indicato i protocolli e i reparti hanno messe in atto le procedure aziendali: principalmente misure di controllo e limitazione degli accessi, con l' unica certezza che il virus viaggiava con le persone. «Il fine - continua Tamberi - era la protezione dei pazienti e degli operatori. Abbiamo predisposto un pre-triage telefonico 24 ore prima dell' accesso al reparto (una valutazione di eventuali sintomi durante un breve colloquio, ndr), e poi il controllo della temperatura corporea, la disinfezione delle mani e l' uso dei dispositivi di protezione e una profonda sanificazione degli ambienti. E sono stati limitati gli accessi dei parenti». Nelle prime settimane il personale temeva di contrarre il virus, portandolo a casa. «Un momento delicato durante il quale l' avere certezze sulle procedure interne ha permesso di contenere lo tsunami emotivo - continua Tamberi -. Inevitabilmente però qualcuno dei pazienti ha contratto il virus ma i controlli a cui è stato sottoposto il nostro personale, risultato non contaminato, ci ha fatto capire che il contagio non era 'partito' dal nostro reparto». L' attività di controllo, il follow up, è stata rimodulata; quegli utenti sono stati contattati telefonicamente dal personale di oncologia per capire chi aveva bisogno di una visita, oltre alla normale terapia. «Non Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 13
[ § 1 5 7 6 0 0 9 3 § ] martedì 28 aprile 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) solo - continua Tamberi - abbiamo sperimentato un nuovo metodo sia per i controlli che per le attività di day hospital attraverso la telemedicina. Inoltre abbiamo messo in campo maggiore sicurezza nelle visita, meeting multidisciplinari in teleconferenza e decido, in accordo con i pazienti, di sospendere temporaneamente i trattamenti in alcuni quadri clinici». Durante la 'Fase 2' la sicurezza dovrà continuare. «Il rischio - dice Tamberi - è di essere meno attenti. Con la ripresa delle attività e la circolazione delle persone anche noi riprenderemo le attività ora sospese: la psiconcologia, l' ambulatorio delle cure palliative e le viste di controllo. E' il momento più delicato, il calo di tensione acuisce il rischio. Prima dell' epidemia il numero di accessi era di circa 120 pazienti al giorno». Per mantenere il livello di sicurezza nei controlli è stata allestito un gazebo di pre-triage per avere due accessi al servizio, evitando assembramenti e lunghi tempi di attesa. «La nostra strategia - conclude Tamberi - prevede la telemedicina per i pazienti più fragili che si devono sottoporre a prestazioni più semplici prendendoli in carico senza farli spostare, pur mantenendo la qualità dell' assistenza. Il nostro primo paziente guarito dal Covid-19 ha rivolto la domanda che tanti fanno: 'riprendiamo le cure?' Ho risposto che la malattia oncologica non va in lockdown e che continuiamo in sicurezza». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 14
[ § 1 5 7 6 0 1 1 1 § ] martedì 28 aprile 2020 Pagina 45 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Scuole Gulli, manutenzione ai solai Intervento del costo di 150mila euro sull' edificio Plesso scolastico Tommaso Gulli, approvato il progetto definitivo per il rifacimento di alcuni solai tra il primo e il secondo piano. La decisione è stata presa nell' ultima riunione di Giunta (in videoconferenza) sulla base di una relazione tecnica. L' amministrazione comunale ha ritenuto l' esigenza di procedere con urgenza alla manutenzione straordinaria della scuola, da tempo al centro di alcune osservazioni statiche delle strutture portanti. Ovviamente oltre al rifacimento dei solai dovranno essere portati a termine anche lavori per un nuovo impianto elettrico nelle parti nelle quali si interverrà. Costo dell' intervento è stato quantificato in 150mila euro. I lavori verosimilmente verranno effettuati nel corso della pausa estiva di questo brevissimo anno scolastico. a.v. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 15
[ § 1 5 7 6 0 0 9 0 § ] martedì 28 aprile 2020 Pagina 32 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) «Commercio al collasso» Le associazioni di categoria: «Sconcertati dal Governo» I rappresentanti delle imprese del settore: «Pronti a ripartire in sicurezza Ogni giorno di chiusura è un ulteriore aggravio. Ci dicono solo 'state a casa'» L' annuncio del presidente del Consiglio Conte sul rinvio dell' apertura di bar, ristoranti, estetiste, acconciatori, stabilimenti balneari al 1 giugno e di negozi al 18 maggio ha scatenato un putiferio. Altro che lunedì nero delle Borse, questo è il lunedì nero delle piccole e medie imprese che, se dovranno veramente attendere il 18 maggio e 1 giugno per aprire, saranno arrivate al terzo mese senza incassare un euro, ma con le spese che continuano a galoppare. Anche i negozi sono sul piede di guerra: il posticipo dell' apertura al 18 maggio aggiunge benzina al fuoco. «Ogni giorno di riapertura rinviato determina un ulteriore aggravio per le aziende, già vicine al collasso» spiegano i quattro presidenti di Confcommercio: Mauro Mambelli per Ravenna, Nazario Fantini per Cervia, Paolo Caroli per Faenza e Fausto Mazzotti per Lugo. Le attività del commercio, turismo e servizi sono pronte ad aprire «in piena sicurezza, rispettando le norme nazionali». Ripetono che «non sono più derogabili rinvii di misure per indennizzi a fondo perduto per le imprese e blocco totale delle tassazioni locali». Mauro Tagiuri, presidente della Confesercenti, non la manda a dire. «Siamo rimasti delusissimi, sconcertati - afferma -. Manca la conoscenza del settore e c' è scarsa considerazione dei cittadini. Non sanno dirci altro che 'state a casa'». Molti associati, rincara Tagiuri, chiedono forme di protesta forti. «Trascorsi due mesi dalla chiusura generalizzata delle attività - gli fa eco Monica Ciarapica, presidente provinciale della Confesercenti - le risposte concrete sono veramente poche e insufficienti, come i 600 euro di bonus ottenuti attraverso un sistema macchinoso e lo slittamento di alcuni tributi». Per la Cna, i settori acconciatura ed estetica rischiano di perdere una impresa su tre. Il presidente dell' organizzazione artigiana Pier Paolo Burioli e il direttore Massimo Mazzavillani hanno fatto i calcoli e non escludono manifestazioni di protesta. «Procrastinare ulteriormente i tempi per la riapertura, così come deciso dal Governo, significa dare un colpo mortale al comparto, perché significa, solo per il settore dell' acconciatura, una perdita di oltre il 40% dei propri incassi, che sale addirittura al 70% per il segmento dell' estetica». Sulla base delle ultime dichiarazioni dei redditi, per il territorio provinciale si può parlare di un crollo dei ricavi che può arrivare a 700/800 mila euro. Alberto Mazzoni della Confartigianato, commenta: «Ci aspettavamo di aprire l' 11 o al massimo il 18 maggio. La data del primo giugno non è mai venuta fuori. Adesso sta crescendo esponenzialmente l' abusivismo. Abbiamo segnalato i nomi di questi abusivi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 16
[ § 1 5 7 6 0 0 9 0 § ] martedì 28 aprile 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Contiamo su controlli seri ed efficaci». Intanto, nella giornata di ieri l' assessore regionale Andrea Corsini che, tra le altre, ha anche la delega al Commercio, ha messo a punto con i colleghi di altre Regioni una proposta che verrà presentata domani al Governo: «Le attività di acconciatura ed estetica in regola con i protocolli sanitari, che ricevono solo su appuntamento, con la dotazione di mascherine e altri dispositivi, riteniamo possano aprire ben prima del primo giugno. Tratteremo con il Governo». Roberto Fagnani, assessore comunale ed esponente di Italia Viva critica i provvedimenrti annunciati dal presidente del consiglio Conte e chiede che si faccia una somma dei danni arrecati a Ravenna dal prolungato lockdown: «Sarà la base per chiedere al Governo misure per il rilancio a partire dalla riapertura immediata dell' estrazione del gas che significa lavoro, royalties e tasse per lo Stato. Questo - conclude Fagnani - sommato a una revisione del sistemo impositivo». «Con il Governo avviamo il confronto sulle attività che dovrebbero aprire soltanto il primo giugno. Certo, per estetica e acconciatori è tecnicamente più semplice. Però, se si crea un dialogo, potremmo guadagnare giorni anche per altri settori». Domani l' assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini , ne parlerà assieme ai colleghi di altre Regioni, con il Governo. Lorenzo Tazzari © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 17
[ § 1 5 7 6 0 0 9 1 § ] martedì 28 aprile 2020 Pagina 34 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) «L' arena alla Rocca Brancaleone? Si può fare» I gestori non hanno perso le speranze di aprire a luglio e agosto: «Gli spazi sono grandi, possibile il distanziamento fra gli sp Non sarà un' estate senza cinema. Da parte dei gestori della sala della Rocca Brancaleone di Ravenna, c' è la massima volontà e disponibilità a rendere possibile la consueta rassegna 'Rocca Cinema' quanto meno nei mesi di luglio e agosto. «Un po' come tutti, siamo vincolati alle direttive governative e regionali - afferma Alberto Beltrani dell' Associazione Cinemaincentro -. A breve sapremo se le arene estive potranno riaprire e, in caso affermativo, come sanificarle, gestire le file e il distanziamento sociale. Fino a ora, il mondo della cultura in generale e di conseguenza quello del cinema, sono stati trascurati. Ma è comprensibile considerando l' emergenza sanitaria che abbiamo attraversato e da cui non siamo ancora completamente fuori». Detto questo, Beltrami rivela che le prospettive della Rocca potrebbero essere buone, grazie al fatto di essere un luogo all' aperto e di ampie dimensioni. «La Rocca dispone di 500 posti in condizioni di normalità - spiega Beltrani -. Volendo evitare pericolosi assembramenti, ne resterebbero 200 che sono comunque sufficienti per essere in sicurezza e garantire lo svolgimento di un bel cartellone estivo. Va poi considerato che i bagni sono tanti per cui, anche sotto questo profilo, riusciremmo a organizzarci bene. Noi siamo pronti a fare tutte le modifiche necessarie e ad applicare, nel caso, le normative sulla sanificazione, misurazione della temperatura in ingresso e regolazione delle file». Tempi bui, invece, per le sale al chiuso, soprattutto quelle piccole che non consentono molti margini di 'manovra'. «In generale, per le sale cinematografiche - aggiunge Beltrani -, bisogna mettere in conto una distanza di un metro e 30 cm tra un posto e l' altro, ossia una sedia sì e due no, oltre a una disposizione a losanga per le sedie di fronte. Date queste premesse, ci sarà quasi impossibile riaprire la sala del cinema Mariani che resterebbe con appena 30 posti, troppo pochi per una messa a reddito. Migliore invece la situazione dei cinema Sarti e Italia a Faenza, con 280 e 450 posti a sedere, e quella del cinema Centrale di Imola con 150, dove forse potremo riaprire solo in autunno». Tutte le speranze di Cinemaincentro sono, dunque, incentrate sulla Rocca per l' immediato futuro. Beltrani si esprime infine sull' ipotesi 'drive in', molto gettonata ultimamente. «Non ci crediamo molto perché tutti gli esperimenti fatti in Italia sono falliti - rivela -. Certo la situazione creatasi a seguito dell' emergenza Coronavirus è particolare, ma servono superfici grandi, schermi enormi e un' organizzazione molto costosa, difficile da sostenere senza sostegni pubblici. C' è poi da dire che le auto italiane Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 18
[ § 1 5 7 6 0 0 9 1 § ] martedì 28 aprile 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) non sono l' ideale per garantire la visione di più di due persone, oltre al fatto che è difficile immaginare in luglio e agosto di restare dentro l' abitacolo con l' aria condizionata spenta. A ogni modo, siamo disponibili a dare una mano a chiunque voglia provare soluzioni alternative». Roberta Bezzi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 19
[ § 1 5 7 6 0 1 1 2 § ] martedì 28 aprile 2020 Pagina 37 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Un solo caso a Lugo: la discesa continua È un operatore sanitario, a riprova che ormai il virus circola quasi esclusivamente negli ospedali e nelle strutture per anziani Soltanto un contagio in tutta la provincia. La fase 1 a Ravenna volge al termine con buoni risultati. La settimana scorsa si è conclusa con la prima giornata (domenica) senza nuovi casi. Ieri, invece, l' unico risultato positivo al tampone è un operatore sanitario dell' ospedale Umberto I di Lugo residente a Cotignola, ora in isolamento domiciliare: si conferma quanto rilevato nei giorni scorsi, ovvero che il virus continua a circolare quasi esclusivamente negli ospedali e nelle strutture per anziani. Salgono così a 970 i contagi registrati in provincia dall' inizio dell' emergenza, di cui solo 300 pazienti tuttora malati (95 in meno della settimana scorsa). Tra questi 103 sono ricoverati e 197 in isolamento domiciliare, tra 118 asintomatici. Le persone completamente guarite sono 363 (123 nell' ultima settimana), e ieri si sono registrate 13 guarigioni complessive e 4 cliniche. La circolazione del virus ha visto un arresto, e si vede anche guardando gli interventi delle ambulanze del Pronto soccorso per casi di Covid accertati o per pazienti con sintomi direttamente o indirettamente riconducibili alla patologia. Dalle statistiche del 118 Ravennasoccorso, alle quali fa spesso riferimento anche il commissario regionale Sergio Venturi, risulta evidente che il picco c' è stato a metà marzo. Dal 9 al 15 marzo, nei giorni in cui è partito il blocco totale, l' ambulanza ha effettuato circa 170 interventi, circa 25 al giorno. La settimana successiva è stata quella peggiore: 250 interventi in totale circa, 35 al giorno. La settimana successiva il calo è lieve: ancora oltre 30 interventi al giorno, 220 in totale. Da lì è partita la discesa vera e propria: 180 interventi circa dal 30 marzo al 5 aprile (25 al giorno, come la prima settimana), poi 150 nella settimana di Pasqua (poco più di 20 al giorno). Dal 13 al 19 aprile circa 135 interventi, mentre da lunedì a venerdì della settimana scorsa il totale è di una settantina di interventi, 15 al giorno. Va tenuto conto che sui dati delle ultime due settimane pesa quanto verificatosi in due strutture per anziani del territorio. I dati, poi, trovano conferma anche a livello di ricoveri. Negli ospedali della provincia a fine marzo c' erano circa 150 persone col Covid, mentre ora sono 103. Viste le buone notizie, ieri la Regione ha annunciato che la sanità riparte. Riprenderanno ricoveri programmati e attività ambulatoriale e territoriale, comprese visite ed esami, vaccinazioni e screening contro i tumori. L' Ausl già da diversi giorni sta lavorando per definire la ripresa dell' attività regolare, e nei prossimi giorni saranno definiti meglio tempi e modi. Sara Servadei. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 20
[ § 1 5 7 6 0 0 9 6 § ] martedì 28 aprile 2020 Pagina 37 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il bilancio Tante guarigioni: 13 quelle complete In provincia 970 casi: 442 a Ravenna 125 a Faenza 66 a Lugo 62 a Cervia 58 a Russi 31 a Bagnacavallo 28 ad Alfonsine 22 a C. Bolognese 20 a Fusignano 16 a Cotignola 11 a Massa Lombarda 10 a Brisighella 8 a Conselice e Riolo 7 a Solarolo 3 a Sant' Agata 2 a Casola Valsenio 51 i fuori provincia 65 i decessi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 21
[ § 1 5 7 6 0 0 9 5 § ] martedì 28 aprile 2020 Pagina 56 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Tennis L' anno era iniziato benissimo per l' atleta manfredo con la vittoria nel torneo di Bangkok, poi lo stop per il virus Il faentino Gaio punta a entrare nella top 100 «E l' altro mio grande sogno è trionfare agli Internazionali di Roma dove si vive un' atmosfera particolare» Un vero peccato che un suo concittadino abbia - doverosamente va detto - bloccato la stagione del tennis mondiale perché il faentino Federico Gaio aveva iniziato il 2020 nel miglior modo possibile, prima che Andrea Gaudenzi, da presidente dell' Atp, la fermasse per l' emergenza CoronaVirus. Prima finale di un torneo Atp in doppio, best ranking in singolare (124) e doppio (165) nonché il quarto Atp Challenger vinto in carriera a fine gennaio a Bangkok, in finale - la prima non in Italia - sull' ex numero 33 del mondo, l' olandese Robin Haase. Federico Gaio, 28 anni a inizio marzo, è faentino purosangue, in carriera ha vinto poco meno di 600mila dollari e, come tanti sportivi professionisti, è in attesa del ritorno alla quotidianità, fatta di allenamenti e viaggi continui. «Di solito inizio la stagione arrancando - spiega lo stesso Gaio, ora numero 130 del ranking - sono un po' un diesel, invece quest' anno ero partito con il piede giusto. Avevo avuto buone sensazioni al torneo di Bangkok e in Sudamerica. Il torneo di Bangkok quest' anno mi è piaciuto veramente tanto. L' ho vinto soprattutto grazie ad un' ottima condizione fisica. Ero vicino al mio miglior piazzamento quando è arrivata questa emergenza che ha portato allo stop del circuito: mi trovavo ad Indian Wells e sapevo della situazione sempre più critica in Italia. Ma negli Stati Uniti non si avvertiva tanta paura: poi hanno bloccato tutte le competizioni e ho deciso di rientrare in Europa, facendo una prima quarantena a Madrid, poi un' altra in Italia a casa mia». Federico Gaio ha iniziato a giocare a tennis al Tennis Club Faenza a 5 anni, con la madre Isolina, appassionata praticante. Enrico Casadei è stato il suo primo maestro: dopo aver frequentato il Centro di Tirrenia, oggi è seguito da Daniele Silvestre, ma quando torna a Faenza si allena nel club della sua infanzia. «Ho iniziato al Tennis Club Faenza e lo porto nel mio cuore: per me è sempre un posto bellissimo, pieno di ricordi». Tanti ricordi anche dall' unica partita giocata in uno slam, gli Us Open 2018. «Mi sono trovato di fronte il belga David Goffin, allora numero 8 al mondo. Sono entrato in campo veramente teso, temevo di prendere una batosta, poi mi sono sciolto e alla fine me la sono giocata, perdendo 6-2 6-4 7-6, con 2 set point al terzo». Lo sport è fatto anche di sogni: «Vorrei vincere gli Internazionali di Roma. Al Foro Italico c' è un' atmosfera particolare. Un altro torneo che mi piace parecchio è quello di Acapulco, in riva al mare, in un ambiente favoloso. In concreto, però, vorrei entrare tra i primi 100 del mondo, in un momento molto positivo per il tennis italiano, con Fognini e Berrettini a ridosso dei primi 10». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 22
[ § 1 5 7 6 0 0 9 5 § ] martedì 28 aprile 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Ugo Bentivogli. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 23
[ § 1 5 7 6 0 0 9 7 § ] martedì 28 aprile 2020 Pagina 37 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) DURE REAZIONI ALLE DICHIARAZIONI DI CONTE «Rabbia, frustrazione e sconforto totale tra i commercianti» Venturi: «Una doccia più che fredda, gelata» Carugati: «Non reggeremo un' apertura così ritardata» MICHELE DONATI FAENZA «Rabbia, frustrazione e sconforto totale»: nel successivo all' annuncio di Conte su modi e tempistiche di attuazione della famigerata "Fase 2" la delusione nel mondo dei commercianti è palpabile e le parole di Chiara Venturi, referente di Confesercenti Faenza, ne danno conferma. «Per noi - afferma - le dichiarazioni di Conte sono state una doccia più che fredda, gelata. Speriamo che venga ripensata l' impostazione di questa Fase 2, perché così la prospettiva è economicamente e socialmente insostenibile». Per avere un quadro preciso della situazione bisognerà attendere la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, ma le anticipazioni del presidente del consiglio hanno immediatamente suscitato accese contestazioni: «Intere categorie sono state dimenticate - prosegue Venturi -, penso ad esempio al turismo e agli ambulanti. Il minimo che possiamo fare ora è muoverci per fare sentire la nostra voce nelle sedi opportune». Un altro aspetto da tenere in considerazione è la cospicua mole di norme e ordinanze da interpretare: una selva oscura in cui è difficile non smarrirsi. SITUAZIONE PESANTE «Un vero e proprio caos normativo - commenta Venturi -. In pochi giorni abbiamo visto ordinanze regionali e decreti del consiglio dei ministri discordanti, tanto che ci troviamo in difficoltà persino nel dare risposte ai nostri associati. La situazione inizia ad essere pesante anche dal punto di vista psicologico». La tanto agognata riapertura andrà in ogni caso gestita con estrema attenzione per evitare ricadute che avrebbero un impatto devastante: «Le incognite su come dovrà essere garantita la sicurezza - conclude Venturi - sono tante ed anche in questo caso vengono trasmessi messaggi fuorvianti, come l' ipotesi dei plexiglass nei ristoranti. Spero si tratti di fantasia, perché servono misure fattibili che non implichino ulteriori spese da parte di chi già ora si sta sacrificando». GLI IMPRENDITORI STANNO CEDENDO Alle perplessità di Confesercenti fa eco la critica di Confcommercio Ascom Faenza, specialmente in merito alle tempistiche ventilate da Conte: «Il sistema delle imprese - dichiara il direttore generale di Ascom Francesco Carugati - non può reggere una riapertura così ritardata, bisogna procedere in tempi più rapidi disponendo tutte le misure di sicurezza necessarie. Gli imprenditori stanno cedendo e la preoccupazione si sta trasformando in disperazione». Secondo Carugati occorre quindi una spinta sull' acceleratore: «Le attività commerciali - propone - riaprano il 4 maggio, pubblici esercizi, bar e ristoranti il 18 maggio». Una cronologia, questa, «già di per se stringente» per il direttore generale di Ascom, ma che di fatto anticiperebbe di due settimane i termini individuati dal governo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 24
[ § 1 5 7 6 0 0 9 7 § ] martedì 28 aprile 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) PIU' COORDINAMENTO Carugati si dice contrario ad una eventuale differenziazione tra province in base all' andamento del contagio: «Un sistema - dice - che non è auspicabile per nessuno. È anzi necessario un coordinamento unitario da parte del governo, non ne possiamo più di discrepanze fra ordinanze regionali. Ora è il momento di fare affidamento sul senso di responsabilità di cui gli italiani stanno già dando dimostrazione». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 25
[ § 1 5 7 6 0 1 0 0 § ] martedì 28 aprile 2020 Pagina 37 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Dalla Pubblica Assistenza dono di generi alimentari Pacchi e confezioni offerti all'associazione Sos Donna e alla Caritas diocesana FAENZA La Pubblica Assistenza di Faenza è rimasta operativa durante questa fase di emergenza sanitaria continuando a garantire i servizi essenziali di trasporto sanitario e accompagnamento e facendo in modo che i propri volontari e assistiti potessero agire in sicurezza con l' impiego giornaliero di Dpi e dei presidi tali da garantire l' igiene e la sanificazione di mezzi e ambienti comuni. «Insieme alla continuità dei servizi sono stati garantiti servizi alla comunità quali la consegna di spesa e farmaci per le categorie impossibilitate ad uscire di casa, anziani o persone in difficoltà, l' effettuazione di commissioni o consegna di cambi d' abito per i degenti ospedalieri, la collaborazione costante con rione Rosso, rione Giallo e rione Bianco Borgo Durbecco - riferiscono dalla Pubblica Assistenza -. Abbiamo attivato anche servizio di consegna e ritiro libri per conto della Biblioteca Manfrediana e la consegna di mascherine chirurgiche a domicilio per conto del Comune di Faenza alle fasce deboli, over 65 che non possono uscire di Una consegna di generi alimentari casa o persone in isolamento o quarantena, sempre che ne venga fatta richiesta tramite i canali ufficiali dell' Urp (tel. 0546 691444)». L' attività della Pa ha sensibilizzato varie realtà imprenditoriali del territorio e ultima in ordine temporale ma non di importanza è stata Deco Industrie di Bagna cavallo che ha donato più di 240 scatole di vari prodotti alimentari per un totale di circa 3.600 confezioni. «Abbiamo sentito subito la necessità di poter devolvere questa donazione alle realtà faentine che si occupano in prima linea di assistenza alla categorie più fragili e che più possono risentire di questa emergenza - affermano dalla Pa manfreda -. Pertanto l' associazione ha deciso di dividere equamente gli alimenti ricevuti tra due realtà molto impegnate: circa 1.800 confezioni sono state donate a Sos Donna e ritirate direttamente dalla presidente della Sezione di Faenza e 1.800 confezioni donate a Caritas Diocesana di Faenza quale canale ufficiale del Comune di Faenza per l' assistenza alle famiglie in difficoltà. E' stato molto importante poter contribuire anche in questo modo al sostegno della cittadinanza. Ma non ci fermiamo, le nostre attività continuano e continua il nostro supporto costante e discreto». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 26
[ § 1 5 7 6 0 0 9 9 § ] martedì 28 aprile 2020 Pagina 37 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Contributi offerti dal Panathlon FAENZA Il consiglio direttivo del Panathlon Club Faenza, presieduto da Claudio Sintoni, riunito in videochiamata, ha deciso di concentrare ilsuo impegno nella lotta al Covid 19. Per contribuire a far fronte alla grave situazione sanitaria e alimentare attuale, ha deciso di donare al fondo di emergenza alimentare istituito dal Comune di Faenza la somma di 1.000 euro. Il consigliere e tesoriere del club Pietro Viti ha consegnato la somma. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 27
[ § 1 5 7 6 0 1 0 2 § ] martedì 28 aprile 2020 Pagina 38 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) LA TECNOLOGIA AL SERVIZIO DELLA SICUREZZA Telecamere di nuova generazione nel centro storico e nei parchi Permettono l' identificazione facciale, il conteggio delle persone e la distanza tra i vari individui FAENZA Un notevole impulso alla sicurezza grazie alla tecnologia: da oggi diventerà pressoché impossibile sfuggire all' occhio acuto delle telecamere. Quello di incrementare la sicurezza urbana era il progetto iniziale, ma ora sono impiegati anche per i controlli anti Covid-19 gli ulteriori dieci dispositivi di nuova generazione entrati da poco in funzione e dislocati in punti chiave. Posizionati nei parchi e nel centro cittadino, riescono a riconoscere i veicoli e addirittura le persone all' interno attraverso un sofisticato software (fornito gratuitamente dalla ditta Arteco srl) di identificazione facciale, in grado di conteggiare perfino ingressi e uscite nelle aree verdi, per esempio. Una copertura alquanto incisiva rispetto a prima. ANCHE DENTRO I VEICOLI «Il nuovo sistema di videosorveglianza - fa saper il comando della polizia locale dell' Unione - è ultra avanzato, un vero e proprio apparato di video intelligence: rileva, identifica e distingue le persone anche dentro i veicoli in tempo reale. Una tecnologia all' avanguardia, a disposizione di tutte le forze dell' ordine sul territorio, nel pieno rispetto delle normative sulla privacy». Alla centrale operativa arrivano e appaiono su schermo, incorniciati, i soggetti ripresi e viene calcolata anche la distanza: in caso di assembramenti e vicinanza tra le persone inferiore ad un metro viene immediatamente lanciato un "alert" e l' immagine viene evidenziata con cornice rossa. PER CHI NON RISPETTA LA QUARANTENA Le dieci nuove telecamere sono state installate nel parco Mita, in piazza del Popolo, della Libertà e in corso Matteotti al fine di rendere capillare la rete di vigilanza e il monitoraggio della sicurezza urbana a contrasto di illeciti e reati. Il sistema costituisce inoltre un deterrente ai fenomeni delinquenziali, e un prezioso contributo al fine di intercettare sul nascere chi trasgredisce alle norme sulla quarantena e altre infrazioni. La polizia locale ricorda che nel 2019 grazie alla videosorveglianza già esistente si è riusciti ad individuare e denunciare gli autori di oltre dieci reati compiuti in città: furti di bicilette, in prevalenza, ma anche aggressioni, spaccio e reati relativi al codice della strada. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 28
[ § 1 5 7 6 0 0 9 8 § ] martedì 28 aprile 2020 Pagina 38 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Consegnati 4mila euro all' Ausl dalla Round Table 38 FAENZA A metà marzo, nel pieno dell' emergenza sanitaria, la Round Table 38 di Faenza aveva promosso una campagna di raccolta fondi, in favore dell' Ausl. Ieri il presidente Roberto Morgan Scardovi ha comunicato di aver raggiunto l' obiettivo di 4.000 euro destinati all' ospedale di Faenza. Una delegazione della Round Table ha quindi consegnato l' assegno al direttore sanitario, Davide Tellarini, e alla responsabile della direzione infermieristica, Anna Lusa: lo scopo è quello di favorire l' acquisto di attrezzature e dispositivi medico sanitari, dando così supporto a tutti gli operatori del nostro territorio, impegnati a fronteggiare l' emergenza Covid-19. «Questo senso di solidarietà ed altruismo ci conforta - hanno ringraziato dall' Ausl - e motiva gli operatori sanitari ad affrontare la dura battaglia ogni giorno». La Round Table 38 di Faenza «ringrazia calorosamente tutti coloro che si sono mobilitati con generosità, permettendo così di raggiungere questo grande traguardo». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 29
[ § 1 5 7 6 0 1 0 1 § ] martedì 28 aprile 2020 Pagina 8 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) LE REAZIONI AL DISCORSO DEL PREMIER La "fase 2" di Conte delude le associazioni «Urgente riaprire» Coro unanime di Ascom, Confartigianato, Confesercenti e Cna per invocare più elasticità RAVENNA Un coro di critiche da parte delle associazioni di categoria del Ravennate alla "fase due" descritta in una conferenza stampa trasmessa a reti unificate dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Troppe poche aperture secondo le realtà di rappresentanza dell' imprenditoria piccola e media, preoccupate soprattutto per alcune tipologie di azienda per le quali si teme di assistere a chiusure di massa, fino ad un terzo delle ditte ad oggi attive. A partire dalla Confartigianato che spiega come «il sistema territoriale ad economia diffusa abbia le caratteristiche per evitare il rischio di contagio superando i problemi legati alla mobilità e agli assembramenti- è il parere dell' associazione di Viale Berlinguer -. Abbiamo in queste settimane condiviso il percorso con la Regione per il Patto per lo sviluppo e definito, insieme alle organizzazioni sindacali, protocolli di sicurezza per lavoratori e clienti». Confartigianato vorrebbe infatti il modello emiliano -romagnolo proposto da Bonaccini, per salvare «il settore del benessere, utilizzando procedure stringenti con cui non c' è ragione per non consentire l' attività in tempi ravvicinati. E invece assistiamo alla beffa di un abusivismo dilagante. Anche per quanto riguarda il turismo e il settore dei bar e della ristorazione, come Confartigianato della provincia di Ravenna riteniamo potesse e dovesse essere fatto di più». ASCOM «Forte delusione» viene espressa da Confcommercio-Ascom, che vede nel disegno della fase 2 «un danno gravissimo per il sistema economico che mette a repentaglio migliaia di posti di lavoro e l' esistenza stessa di migliaia di imprese. Le aziende del commercio, turismo e servizi - è il parere di Naz ario Fantini Presidente Confcommercio Ascom Cervia, Paolo Caroli presidente a Faenza. Fausto Mazzotti a Lugo e Mauro Mambelli di Ravenna -sono invece pronte ad aprire in piena sicurezza, rispettando le norme nazionali. Ogni giorno di riapertura rinviato determina un ulteriore aggravio perle imprese, già vicine al collasso. Non sono più derogabili rinvii di misure per indennizzi a fondo perduto per le imprese, e blocco totale delle tassazioni locali». CONFESERCENTI Stessi toni anche nella posizione della presidente di Confesercenti, Monica Ciarapica, che spiega come la sua associazione sia «profondamente delusa e amareggiata, serviva più coraggio - spiega-. È ormai chiaro a tutti che, almeno per qualche tempo, dovremo convivere con il Coronavirus: per questo le aperture di negozi, pub blici esercizi, mercati e attività di servizio alla persona andavano anticipate rispetto a quanto comunicato dal Presidente del Consiglio. E non c' è una parola sulle attività turistiche». CNA «Le forti preoccupazioni e il disorientamento di fronte a questa situazione di incertezza che hanno Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 30
[ § 1 5 7 6 0 1 0 1 § ] martedì 28 aprile 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) immediatamente attanagliato gli operatori di questo comparto-afferma Massimo Mazzavillani, direttore della Cna di Ravenna - erano state solo parzialmente mitigate dalla speranza di poter riaprire in tempi ragionevoli, e cioè agli inizi del mese di maggio e non ai primi di giugno. Dopo il clamoroso errore di escludere la categoria C3 dai risarcimenti per gli affitti dei locali, Cna si aspettava e si aspetta maggiore attenzione rispetto ai tempi di riapertura per queste imprese. In questo modo, invece, il settore va verso la chiusura di almeno un' impresa su tre, dando peraltro buona linfa all' abusivismo». A fargli eco il presidente Pierpaolo Burioli: «Procrastinare ulteriormente i tempi per la riapertura, significa portare un colpo mortale al comparto perché - analizza Cna - solo per il settore dell' acconciatura, una perdita di oltre il 40% dei propri incassi, che sale invece al 70% per il segmento dell' estetica. Nel nostro territorio provinciale le aziende artigiane del comparto dei servizi alla persona sono circa 1100, 1400 considerando il registro imprese». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 31
[ § 1 5 7 6 0 1 0 4 § ] martedì 28 aprile 2020 Pagina 4 Corriere di Bologna Stampa Locale Il barbiere dei vip Clienti (e bulbi) esasperati «Lasciateci provare» Scigliano da piazza Santo Stefano: «Noi siamo pronti» Fernando Pellerano Clienti sull' orlo di una crisi di nervi. Non è questione di testa, ma di capigliatura. Francesco Scigliano, titolare della «Sala da barba» più antica della città e la più amata dai vip, da piazza Santo Stefano lancia l' allarme, fra il serio e il faceto. «Sto ricevendo tante telefonate dai miei clienti che mi chiedono di andare da loro, ma io rispetto le regole, non ci vado e prendo le prenotazioni», dice, facendo capire che siamo al limite. Soffre la categoria, impazziscono i «bulbi» degli aficionados. Nomi importanti, qui passano i Vacchi, i Possati, i professori del Sant' Orsola da Stefoni a Faenza, i Maccaferri, i Majani, calciatori e presidenti, fra i quali il dirimpettaio Gazzoni Frascara, «una persona fantastica che avevo sentito dieci giorni fa». E ancora Piero Gnudi e il fedelissimo Romano Prodi. Tutti disperati come delle casalinghe. «"Sono inguardabile" mi scrivono, ma poi m' inviano anche le foto. Quella di un dirigente della Breda Menarini, uno tutto precisino, mi ha colpito: una zazzera spaventosa. C' è chi ha provato a fare da solo con esiti pessimi. A uno psicoterapeuta ho fatto una lezione in videochat». Scigliano non cede. «Mi hanno fatto anche delle proposte, vanno giù pesanti. Uno mi ha offerto il quintuplo del normale per un taglio e shampoo, 150 euro». Alcuni poi li incontra per strada con mascherina, «basta uno sguardo per fargli capire che sono 'messi male'». La riapertura rimandata a giugno ha aggravato la situazione perché tanti suoi clienti magari non escono, ma fanno importanti conference call. «Dopo l' ultimo decreto in molti mi chiedevano il perché di questo ritardo. Dico la verità, io sono d' accordo con Conte, prima viene la salute. Confesso però che con le dovute precauzioni, dispositivi e sanificazioni, una prova si poteva fare: noi riceveremmo per appuntamento come i dentisti, non ci sarebbero neppure le file. Aspetteremo ancora, ma spero che a Roma ci possano ripensare. Anche io non ce la faccio più, era da 30 anni che non mi fermavo così a lungo. Noi siamo pronti, anche a lavorare su più turni (i miei due dipendenti sono in cassa integrazione), anche di sera e pure di lunedì». Nell' attesa Scigliano guarda al 2022, centenario della Sala che ha rilevato nel 2004 dopo 8 anni di taglio con Gino, il precedente proprietario lì dal '40 con l' attuale arredamento. «L' aprì nel '22 un certo Giovanni Luminosi. Poi abbiamo scoperto che nel 1300, proprio lì, c' erano un pozzo e una casetta con un barbiere. Incredibile. Quindi la 'ciliegina': all' Archivio di Stato c' è il rogito del 1458 che certifica tutto». L' idea è di organizzare una grande festa davanti alle Sette Chiese con musica jazz grazie a Checco Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 32
[ § 1 5 7 6 0 1 0 4 § ] martedì 28 aprile 2020 Corriere di Bologna Stampa Locale Coniglio e dj, ma anche un libro, edito da Forni con la copertina affidata a Otto Gabos che ricostruisce la storia della 'barberia'. Il tutto con una prefazione di Prodi. Altri vip vogliono però aggiungersi. Prima però bisogna riaprire. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 33
[ § 1 5 7 6 0 1 0 3 § ] martedì 28 aprile 2020 Pagina 11 Corriere di Bologna Stampa Locale L' iniziativa Anche «Musica contro il coronavirus» passa alla Fase 2: nuovi live sui social Il primo marzo 2020 uno sparuto gruppo di musicisti emiliano-romagnoli, da un' idea di Alice Mazzoni (Digital Marketing Manager), ha dato vita a «Musica contro il coronavirus», dirette streaming per il pubblico a casa. Tra i primissimi a scegliere il web per mostrarsi ancora vivi e ricettivi, i pochi artisti sono diventati oltre 100 e i numeri di questo festival costato zero euro, in sei settimane sono cresciuti a dismisura: 230.000 visualizzazioni delle dirette Facebook, 5.067 iscritti al gruppo pubblico, 460 su Instagram, mentre i post su Facebook sono stati visti 172.000 volte con 15.000 interazioni e su Instagram i numeri sono di 260.000 e 9.000 interazioni. Infine sono oltre 5.000 i membri attivi nel gruppo pubblico con 30.900 post e reazioni. Adesso, entrati nella fase 2 dell' emergenza, anche «Musica contro il coronavirus» passa alla fase 2 con «StayHome WithMe», una rassegna di 8 giorni con 16 artisti tra cui 8 musicisti internazionali. Le performance di coppia sono iniziate sabato 25 con Tizio Bononcini e Cava Grande (Turchia) per poi proseguire con Giulia Tudisco e Le Nais (Spagna). Otto dirette, una al giorno, sulla pagina Facebook, sulle pagine dei rispettivi artisti, su quella di Arezzo Wave, del MEI e in video party sul gruppo pubblico. (andrea tinti ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 34
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