Unione della Romagna Faentina - martedì, 28 aprile 2020

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Unione della Romagna Faentina - martedì, 28 aprile 2020
Unione della Romagna Faentina
     martedì, 28 aprile 2020
Unione della Romagna Faentina - martedì, 28 aprile 2020
Unione della Romagna Faentina
                                                    martedì, 28 aprile 2020

Prime Pagine

 28/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna                                     4
 Prima pagina del 28/04/2020

 28/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                                          5
 Prima pagina del 28/04/2020
 28/04/2020    Il Sole 24 Ore                                                                   6
 Prima pagina del 28/04/2020
 28/04/2020    Italia Oggi                                                                      7
 Prima pagina del 28/04/2020

Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

 28/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                               8
 Prima pagina
 28/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44                                     9
 Il Raggio verde al lavoro per i film all' aperto
 28/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44                                    10
 «Le telecamere vedono gli assembramenti»
 28/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44                                    12
 Donazioni anche con Satispay
 28/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45                                    13
 «Telemedicina e controlli, così Oncologia va avanti»

 28/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45                                    15
 Gulli, manutenzione ai solai

 28/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 32                                    16
 «Commercio al collasso»

 28/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 34                                    18
 «L' arena alla Rocca Brancaleone? Si può fare»
 28/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 37                                    20
 Un solo caso a Lugo: la discesa continua
 28/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 37                                    21
 Tante guarigioni: 13 quelle complete
 28/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 56                                    22
 Il faentino Gaio punta a entrare nella top 100

Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

 28/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37              MICHELE DONATI   24
 «Rabbia, frustrazione e sconforto totale tra i commercianti»
 28/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37                               26
 Dalla Pubblica Assistenza dono di generi alimentari
 28/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37                               27
 Contributi offerti dal Panathlon
Unione della Romagna Faentina - martedì, 28 aprile 2020
28/04/2020     Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38                                      28
 Telecamere di nuova generazione nel centro storico e nei parchi

 28/04/2020     Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38                                      29
 Consegnati 4mila euro all' Ausl dalla Round Table 38
 28/04/2020     Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 8                                       30
 La "fase 2" di Conte delude le associazioni «Urgente riaprire»

Stampa Locale

 28/04/2020     Corriere di Bologna Pagina 4                                     Fernando Pellerano    32
 Il barbiere dei vip Clienti (e bulbi) esasperati «Lasciateci provare»
 28/04/2020     Corriere di Bologna Pagina 11                                                          34
 Anche «Musica contro il coronavirus» passa alla Fase 2: nuovi live sui social

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 28/04/2020     Il Sole 24 Ore Pagina 10                                              Gianni Trovati   35
 Comuni, doppia mossa per rinegoziare i mutui
 28/04/2020     Il Sole 24 Ore Pagina 27                                            Saverio Fossati    36
 Condominio sotto sorveglianza, i prefetti scrivono agli amministratori
 28/04/2020     Il Sole 24 Ore Pagina 32                                              Andrea Biondi    38
 Covid-19 rilancia l' Italia digitale ma anche i suoi pregiudizi

 28/04/2020     Il Sole 24 Ore Pagina 32                                                               40
 Il diritto di tutti a strumenti e servizi digitali efficienti

 28/04/2020     Italia Oggi Pagina 3                                             FRANCO ADRIANO        42
 Fase 2, Conte scivola sul Dpcm
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[ § 1 § ]

     martedì 28 aprile 2020
                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna

                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 4
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[ § 2 § ]

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                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

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[ § 3 § ]

            martedì 28 aprile 2020
                                                      Il Sole 24 Ore

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[ § 4 § ]

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                                                         Italia Oggi

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[ § 1 5 7 6 0 1 0 5 § ]

                          martedì 28 aprile 2020

                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                           Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Prima pagina

                          Prima pagina Faenza Lugo

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Unione della Romagna Faentina - martedì, 28 aprile 2020
[ § 1 5 7 6 0 1 1 3 § ]

                          martedì 28 aprile 2020
                          Pagina 44

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Il Raggio verde al lavoro per i film all' aperto
                          Il cineclub assicura: «Sarà una stagione più breve, forse una ventina di serate nell' arco di un mese. Non sappiamo
                          come e dove»

                          Arena Borghesi o meno «ci aspettiamo di poter dare vita a una stagione
                          cinematografica estiva a firma del Il Raggio verde. Dove e come non lo
                          sappiamo». E' quanto prefigura Gabriele Lega, presidente del cineclub
                          che da più di vent' anni, ogni estate, porta in scena all' Arena Borghesi il
                          grande cinema. Il Raggio verde e Arena Borghesi non sono però sinonimi:
                          l' impossibilità di accedere a quest' ultima nel corso di questa estate,
                          anticipata nei giorni scorsi dal Carlino - per problematiche legate
                          soprattutto alla sicurezza: già nel 2018 l' ottenimento di tutti i permessi fu
                          un percorso irto di ostacoli - separererebbe però solo brevemente i loro
                          destini. Già nel 2021 - è questo l' auspicio del Comune (futuro
                          proprietario dell' area) oltre che del Cineclub - il cinema estivo all' aperto
                          potrà tornare nell' arena di viale Stradone, auspicabilmente restaurata
                          dopo i lavori che potrebbero vedere il via già in autunno, legati all'
                          espansione del vicino supermercato. Per quest' anno il Cineclub sta
                          comunque vagliando una serie di possibilità. «Stiamo lavorando per dare
                          vita a una stagione cinematografica, anche se non sappiamo dove, come e quando. Sarà più breve: pensiamo a una
                          ventina di serate, non consecutive, per un arco temporale di circa un mese. La immaginiamo come un regalo alla
                          città, messa alla prova da tre mesi difficili: dunque una rassegna il più inclusiva possibile, con tonalità più popolari e
                          meno proiettate sul cinema d' essai, ma sempre con un occhio rivolto alla qualità delle produzioni». Gli interrogativi
                          che gravano sulla possibilità di fare cinema all' aperto sono molti: quale luogo scegliere per le proiezioni? Quante
                          persone potranno assistervi? Anche per questo non è escluso che lo stesso titolo possa essere proiettato più di una
                          volta, o che i film italiani trovino meno ostacoli sulla loro strada rispetto alle produzioni straniere. Inevitabilmente il
                          limbo cinematografico dei primi sei mesi del 2020 - cinema chiusi da febbraio, nessun nuovo titolo per tre mesi (che
                          potrebbero ulteriormente dilatarsi), il Festival di Cannes rimandato - finirà col farsi sentire sulla fisionomia della
                          rassegna: «Non sappiamo quali e quanti titoli saranno disponibili presso i distributori», conclude Gabriele Lega.
                          «Potremmo attingere alle cineteche: a quella di Roma ma anche alle omologhe disseminate per l' Italia. Ciò che più
                          conta è che intendiamo comporre un cartellone che abbracci idealmente tutta la città». Filippo Donati ©
                          RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 9
Unione della Romagna Faentina - martedì, 28 aprile 2020
[ § 1 5 7 6 0 0 9 2 § ]

                          martedì 28 aprile 2020
                          Pagina 44

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Tecnologia in campo

                          «Le telecamere vedono gli assembramenti»
                          La polizia locale: «Occhi elettronici in grado di contare le persone nei parchi cittadini»

                          Telecamere intelligenti in funzione a Faenza: «Contano il numero di
                          persone nei parchi pubblici e potrebbero individuare i volti». La sicurezza
                          urbana di Faenza fa un nuovo passo in avanti. Nei giorni scorsi i tecnici
                          incaricati dall' Unione hanno istallato e messo 'on-line' dieci nuovi occhi
                          elettronici di ultimissima generazione. La tecnologia digitale unita all' alta
                          definizione oggi permette infatti una serie di possibilità, nel campo della
                          sicurezza, davvero incredibile. La letteratura cinematografica degli 'spy
                          store' in stile Robert Ludlum ci ha abituati ad esempio a telecamere che
                          possono individuare persone dal viso.               Un' opzione per nulla
                          fantascientifica già impiegata in alcuni paesi dove le regole sulla privacy
                          lo permettono. Il governo cinese lo ha fatto durante l' emergenza
                          sanitaria anche per controllare che chi era in quarantena rimanesse a
                          casa. A Faenza, dove ovviamente questo non è possibile per la
                          legislazione in tema di privacy, però le nuove telecamere, dotate di un
                          potentissimo software, oltre che restituire immagini davvero ad alta
                          definizione permetterebbero anche il riconoscimento facciale, qualora ce ne fosse bisogno. I nuovi 'occhi elettronici'
                          sono stati posizionati nei parchi e in centro storico e sono in grado di riconoscere veicoli e persone in maniera più
                          decisiva rispetto a quanto non fosse possibile con le precedenti telecamere. «Il sistema di videosorveglianza ora
                          operativo - spiegano dal Comando della Polizia Locale dell' Unione della Romagna Faentina - grazie all' arrivo di
                          questi nuovi strumenti, è diventato un vero e proprio sistema ultra avanzato di video intelligence, in grado di rilevare,
                          identificare e distinguere persone da veicoli e mezzi, in tempo reale. Una tecnologia all' avanguardia, a disposizione
                          di tutte le forze dell' ordine sul territorio. Il sistema nel pieno rispetto delle normative sulla privacy, è in grado di
                          fornire, un ulteriore mezzo con cui rendere ancora più capillare la rete di vigilanza sul territorio, concentrata in modo
                          particolare sul monitoraggio della sicurezza urbana e della commissione di reati e, in questo momento, oltre a
                          rappresentare uno strumento di controllo e un deterrente per i fenomeni delinquenziali è anche preziosissimo perché
                          permette di controllare immediatamente anche eventuali assembramenti in strada - continuano dal comando di via
                          Baliatico -; ad esempio quelle posizionate all' ingresso dei parchi cittadini conteggiano il numero di persone entrate e
                          quelle uscite così da avere sempre sottomano la situazione del numero di fruitori che, nel caso fosse troppo elevato,
                          porterebbe a un controllo da parte delle pattuglie presenti sul territorio così da evitare i rischi di contagio». Un
                          sistema fondamentale quindi per avere un monitoraggio della città manfreda in tempo reale, da parte

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 10
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                          martedì 28 aprile 2020

                                                                  Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          di tutte le forze dell' ordine del territorio. «La sola polizia locale - concludono i vigili -l' anno scorso ha individuato e
                          denunciato grazie ai sistemi di videosorveglianza già esistenti, gli autori di oltre dieci reati compiuti a Faenza».
                          Antonio Veca © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 11
[ § 1 5 7 6 0 0 9 4 § ]

                          martedì 28 aprile 2020
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          SOLIDARIETà

                          Donazioni anche con Satispay
                          E il Panathlon decide di devolvere mille euro per l' emergenza

                          Per sostenere la rete della solidarietà faentina e far fronte all' emergenza
                          alimentare causata dall' emergenza sanitaria, nei sei comuni dell' Unione
                          della Romagna Faentina è possibile effettuare donazioni in denaro anche
                          tramite Satispay, lo strumento che permette, attraverso lo smartphone, di
                          effettuare pagamenti o scambiare denaro. Tramite l' app Satispay per
                          fare una donazione sarà sufficiente cercare tra i negozi il conto
                          collegato a ciascun Comune, con la specifica della parola 'donazioni', e
                          versare la cifra desiderata come fosse un qualsiasi acquisto. Rimangono
                          attive le modalità già indicate. Inoltre, il direttivo del Panathlon Club
                          Faenza, presieduto da Claudio Sintoni, riunito in videochiamata, ha
                          deciso di concentrare il suo impegno nella lotta al Covid 19. Per
                          contribuire a far fronte alla grave situazione sanitaria e alimentare, ha
                          deciso di donare al fondo di emergenza alimentare istituito dal Comune
                          di Faenza la somma di mille euro.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 12
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                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Telemedicina e controlli, così Oncologia va avanti»
                          Dentro al reparto dell' ospedale diretto dal dottor Stefano Tamberi: «È il momento più delicato, il calo di tensione può
                          acuire i rischi»

                          di Antonio Veca Scatta la fase 2 anche per il reparto di Oncologia di
                          Faenza, per riorganizzare l' attività per utenti e personale. L' unità
                          operativa di oncologia dell' ospedale manfredo, che segue centinaia di
                          pazienti per terapie in Day Hospital e colloqui psicologici, è una delle aree
                          della sanità che, nell' emergenza Covid, ha dovuto alzare la guardia per
                          tutelare personale e pazienti particolarmente fragili. Il reparto, che conta
                          sette medici - Stefano Tamberi è il responsabile - e 16 infermiere, segue i
                          pazienti che si sottopongono alle cure anche più volte al mese. «Nei
                          primi giorni dell' epidemia - spiega il dottor Tamberi - è stato
                          fondamentale conoscere, attraverso i colleghi, la riorganizzazione nelle
                          oncologie nelle zone dove l' epidemia era già diffusa. Essenziale poi il
                          confronto e la collaborazione tra i professionisti del nostro ospedale per
                          una pronta e immediata risposta organizzativa sulla base delle
                          pubblicazioni scientifiche. I temi principali erano la protezione del
                          paziente e degli operatori; continuare a garantire la qualità della cura; la
                          modifica dei percorsi diagnostici e terapeutici stravolti dalla riorganizzazione dei servizi ospedalieri per i pazienti con
                          nuove diagnosi e non perdere i contatti con gli utenti più fragili». Nell' ambito della riorganizzazione dei servizi
                          oncologici, il ministero ha indicato i protocolli e i reparti hanno messe in atto le procedure aziendali: principalmente
                          misure di controllo e limitazione degli accessi, con l' unica certezza che il virus viaggiava con le persone. «Il fine -
                          continua Tamberi - era la protezione dei pazienti e degli operatori. Abbiamo predisposto un pre-triage telefonico 24
                          ore prima dell' accesso al reparto (una valutazione di eventuali sintomi durante un breve colloquio, ndr), e poi il
                          controllo della temperatura corporea, la disinfezione delle mani e l' uso dei dispositivi di protezione e una profonda
                          sanificazione degli ambienti. E sono stati limitati gli accessi dei parenti». Nelle prime settimane il personale temeva
                          di contrarre il virus, portandolo a casa. «Un momento delicato durante il quale l' avere certezze sulle procedure
                          interne ha permesso di contenere lo tsunami emotivo - continua Tamberi -. Inevitabilmente però qualcuno dei
                          pazienti ha contratto il virus ma i controlli a cui è stato sottoposto il nostro personale, risultato non contaminato, ci
                          ha fatto capire che il contagio non era 'partito' dal nostro reparto». L' attività di controllo, il follow up, è stata
                          rimodulata; quegli utenti sono stati contattati telefonicamente dal personale di oncologia per capire chi aveva
                          bisogno di una visita, oltre alla normale terapia. «Non

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 13
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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          solo - continua Tamberi - abbiamo sperimentato un nuovo metodo sia per i controlli che per le attività di day
                          hospital attraverso la telemedicina. Inoltre abbiamo messo in campo maggiore sicurezza nelle visita, meeting
                          multidisciplinari in teleconferenza e decido, in accordo con i pazienti, di sospendere temporaneamente i trattamenti
                          in alcuni quadri clinici». Durante la 'Fase 2' la sicurezza dovrà continuare. «Il rischio - dice Tamberi - è di essere meno
                          attenti. Con la ripresa delle attività e la circolazione delle persone anche noi riprenderemo le attività ora sospese: la
                          psiconcologia, l' ambulatorio delle cure palliative e le viste di controllo. E' il momento più delicato, il calo di tensione
                          acuisce il rischio. Prima dell' epidemia il numero di accessi era di circa 120 pazienti al giorno». Per mantenere il livello
                          di sicurezza nei controlli è stata allestito un gazebo di pre-triage per avere due accessi al servizio, evitando
                          assembramenti e lunghi tempi di attesa. «La nostra strategia - conclude Tamberi - prevede la telemedicina per i
                          pazienti più fragili che si devono sottoporre a prestazioni più semplici prendendoli in carico senza farli spostare, pur
                          mantenendo la qualità dell' assistenza. Il nostro primo paziente guarito dal Covid-19 ha rivolto la domanda che tanti
                          fanno: 'riprendiamo le cure?' Ho risposto che la malattia oncologica non va in lockdown e che continuiamo in
                          sicurezza». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 14
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                          Scuole

                          Gulli, manutenzione ai solai
                          Intervento del costo di 150mila euro sull' edificio

                          Plesso scolastico Tommaso Gulli, approvato il progetto definitivo per il
                          rifacimento di alcuni solai tra il primo e il secondo piano. La decisione è
                          stata presa nell' ultima riunione di Giunta (in videoconferenza) sulla base
                          di una relazione tecnica. L' amministrazione comunale ha ritenuto l'
                          esigenza di procedere con urgenza alla manutenzione straordinaria della
                          scuola, da tempo al centro di alcune osservazioni statiche delle strutture
                          portanti. Ovviamente oltre al rifacimento dei solai dovranno essere
                          portati a termine anche lavori per un nuovo impianto elettrico nelle parti
                          nelle quali si interverrà. Costo dell' intervento è stato quantificato in
                          150mila euro. I lavori verosimilmente verranno effettuati nel corso della
                          pausa estiva di questo brevissimo anno scolastico. a.v.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 15
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                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Commercio al collasso»
                          Le associazioni di categoria: «Sconcertati dal Governo» I rappresentanti delle imprese del settore: «Pronti a ripartire
                          in sicurezza Ogni giorno di chiusura è un ulteriore aggravio. Ci dicono solo 'state a casa'»

                          L' annuncio del presidente del Consiglio Conte sul rinvio dell' apertura di
                          bar, ristoranti, estetiste, acconciatori, stabilimenti balneari al 1 giugno e di
                          negozi al 18 maggio ha scatenato un putiferio. Altro che lunedì nero delle
                          Borse, questo è il lunedì nero delle piccole e medie imprese che, se
                          dovranno veramente attendere il 18 maggio e 1 giugno per aprire,
                          saranno arrivate al terzo mese senza incassare un euro, ma con le spese
                          che continuano a galoppare. Anche i negozi sono sul piede di guerra: il
                          posticipo dell' apertura al 18 maggio aggiunge benzina al fuoco. «Ogni
                          giorno di riapertura rinviato determina un ulteriore aggravio per le
                          aziende, già vicine al collasso» spiegano i quattro presidenti di
                          Confcommercio: Mauro Mambelli per Ravenna, Nazario Fantini per
                          Cervia, Paolo Caroli per Faenza e Fausto Mazzotti per Lugo. Le attività
                          del commercio, turismo e servizi sono pronte ad aprire «in piena
                          sicurezza, rispettando le norme nazionali». Ripetono che «non sono più
                          derogabili rinvii di misure per indennizzi a fondo perduto per le imprese e
                          blocco totale delle tassazioni locali». Mauro Tagiuri, presidente della Confesercenti, non la manda a dire. «Siamo
                          rimasti delusissimi, sconcertati - afferma -. Manca la conoscenza del settore e c' è scarsa considerazione dei
                          cittadini. Non sanno dirci altro che 'state a casa'». Molti associati, rincara Tagiuri, chiedono forme di protesta forti.
                          «Trascorsi due mesi dalla chiusura generalizzata delle attività - gli fa eco Monica Ciarapica, presidente provinciale
                          della Confesercenti - le risposte concrete sono veramente poche e insufficienti, come i 600 euro di bonus ottenuti
                          attraverso un sistema macchinoso e lo slittamento di alcuni tributi». Per la Cna, i settori acconciatura ed estetica
                          rischiano di perdere una impresa su tre. Il presidente dell' organizzazione artigiana Pier Paolo Burioli e il direttore
                          Massimo Mazzavillani hanno fatto i calcoli e non escludono manifestazioni di protesta. «Procrastinare ulteriormente
                          i tempi per la riapertura, così come deciso dal Governo, significa dare un colpo mortale al comparto, perché significa,
                          solo per il settore dell' acconciatura, una perdita di oltre il 40% dei propri incassi, che sale addirittura al 70% per il
                          segmento dell' estetica». Sulla base delle ultime dichiarazioni dei redditi, per il territorio provinciale si può parlare di
                          un crollo dei ricavi che può arrivare a 700/800 mila euro. Alberto Mazzoni della Confartigianato, commenta: «Ci
                          aspettavamo di aprire l' 11 o al massimo il 18 maggio. La data del primo giugno non è mai venuta fuori. Adesso sta
                          crescendo esponenzialmente l' abusivismo. Abbiamo segnalato i nomi di questi abusivi.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 16
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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Contiamo su controlli seri ed efficaci». Intanto, nella giornata di ieri l' assessore regionale Andrea Corsini che, tra le
                          altre, ha anche la delega al Commercio, ha messo a punto con i colleghi di altre Regioni una proposta che verrà
                          presentata domani al Governo: «Le attività di acconciatura ed estetica in regola con i protocolli sanitari, che ricevono
                          solo su appuntamento, con la dotazione di mascherine e altri dispositivi, riteniamo possano aprire ben prima del
                          primo giugno. Tratteremo con il Governo». Roberto Fagnani, assessore comunale ed esponente di Italia Viva critica i
                          provvedimenrti annunciati dal presidente del consiglio Conte e chiede che si faccia una somma dei danni arrecati a
                          Ravenna dal prolungato lockdown: «Sarà la base per chiedere al Governo misure per il rilancio a partire dalla
                          riapertura immediata dell' estrazione del gas che significa lavoro, royalties e tasse per lo Stato. Questo - conclude
                          Fagnani - sommato a una revisione del sistemo impositivo». «Con il Governo avviamo il confronto sulle attività che
                          dovrebbero aprire soltanto il primo giugno. Certo, per estetica e acconciatori è tecnicamente più semplice. Però, se
                          si crea un dialogo, potremmo guadagnare giorni anche per altri settori». Domani l' assessore regionale al Turismo,
                          Andrea Corsini , ne parlerà assieme ai colleghi di altre Regioni, con il Governo. Lorenzo Tazzari © RIPRODUZIONE
                          RISERVATA.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 17
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                          «L' arena alla Rocca Brancaleone? Si può fare»
                          I gestori non hanno perso le speranze di aprire a luglio e agosto: «Gli spazi sono grandi, possibile il distanziamento fra
                          gli sp

                          Non sarà un' estate senza cinema. Da parte dei gestori della sala della
                          Rocca Brancaleone di Ravenna, c' è la massima volontà e disponibilità a
                          rendere possibile la consueta rassegna 'Rocca Cinema' quanto meno nei
                          mesi di luglio e agosto. «Un po' come tutti, siamo vincolati alle direttive
                          governative e regionali - afferma Alberto Beltrani dell' Associazione
                          Cinemaincentro -. A breve sapremo se le arene estive potranno riaprire e,
                          in caso affermativo, come sanificarle, gestire le file e il distanziamento
                          sociale. Fino a ora, il mondo della cultura in generale e di conseguenza
                          quello del cinema, sono stati trascurati. Ma è comprensibile
                          considerando l' emergenza sanitaria che abbiamo attraversato e da cui
                          non siamo ancora completamente fuori». Detto questo, Beltrami rivela
                          che le prospettive della Rocca potrebbero essere buone, grazie al fatto di
                          essere un luogo all' aperto e di ampie dimensioni. «La Rocca dispone di
                          500 posti in condizioni di normalità - spiega Beltrani -. Volendo evitare
                          pericolosi assembramenti, ne resterebbero 200 che sono comunque
                          sufficienti per essere in sicurezza e garantire lo svolgimento di un bel cartellone estivo. Va poi considerato che i
                          bagni sono tanti per cui, anche sotto questo profilo, riusciremmo a organizzarci bene. Noi siamo pronti a fare tutte le
                          modifiche necessarie e ad applicare, nel caso, le normative sulla sanificazione, misurazione della temperatura in
                          ingresso e regolazione delle file». Tempi bui, invece, per le sale al chiuso, soprattutto quelle piccole che non
                          consentono molti margini di 'manovra'. «In generale, per le sale cinematografiche - aggiunge Beltrani -, bisogna
                          mettere in conto una distanza di un metro e 30 cm tra un posto e l' altro, ossia una sedia sì e due no, oltre a una
                          disposizione a losanga per le sedie di fronte. Date queste premesse, ci sarà quasi impossibile riaprire la sala del
                          cinema Mariani che resterebbe con appena 30 posti, troppo pochi per una messa a reddito. Migliore invece la
                          situazione dei cinema Sarti e Italia a Faenza, con 280 e 450 posti a sedere, e quella del cinema Centrale di Imola con
                          150, dove forse potremo riaprire solo in autunno». Tutte le speranze di Cinemaincentro sono, dunque, incentrate sulla
                          Rocca per l' immediato futuro. Beltrani si esprime infine sull' ipotesi 'drive in', molto gettonata ultimamente. «Non ci
                          crediamo molto perché tutti gli esperimenti fatti in Italia sono falliti - rivela -. Certo la situazione creatasi a seguito
                          dell' emergenza Coronavirus è particolare, ma servono superfici grandi, schermi enormi e un' organizzazione molto
                          costosa, difficile da sostenere senza sostegni pubblici. C' è poi da dire che le auto italiane

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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          non sono l' ideale per garantire la visione di più di due persone, oltre al fatto che è difficile immaginare in luglio e
                          agosto di restare dentro l' abitacolo con l' aria condizionata spenta. A ogni modo, siamo disponibili a dare una mano
                          a chiunque voglia provare soluzioni alternative». Roberta Bezzi.

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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Un solo caso a Lugo: la discesa continua
                          È un operatore sanitario, a riprova che ormai il virus circola quasi esclusivamente negli ospedali e nelle strutture per
                          anziani

                          Soltanto un contagio in tutta la provincia. La fase 1 a Ravenna volge al
                          termine con buoni risultati. La settimana scorsa si è conclusa con la
                          prima giornata (domenica) senza nuovi casi. Ieri, invece, l' unico risultato
                          positivo al tampone è un operatore sanitario dell' ospedale Umberto I di
                          Lugo residente a Cotignola, ora in isolamento domiciliare: si conferma
                          quanto rilevato nei giorni scorsi, ovvero che il virus continua a circolare
                          quasi esclusivamente negli ospedali e nelle strutture per anziani. Salgono
                          così a 970 i contagi registrati in provincia dall' inizio dell' emergenza, di
                          cui solo 300 pazienti tuttora malati (95 in meno della settimana scorsa).
                          Tra questi 103 sono ricoverati e 197 in isolamento domiciliare, tra 118
                          asintomatici. Le persone completamente guarite sono 363 (123 nell'
                          ultima settimana), e ieri si sono registrate 13 guarigioni complessive e 4
                          cliniche. La circolazione del virus ha visto un arresto, e si vede anche
                          guardando gli interventi delle ambulanze del Pronto soccorso per casi di
                          Covid accertati o per pazienti con sintomi direttamente o indirettamente
                          riconducibili alla patologia. Dalle statistiche del 118 Ravennasoccorso, alle quali fa spesso riferimento anche il
                          commissario regionale Sergio Venturi, risulta evidente che il picco c' è stato a metà marzo. Dal 9 al 15 marzo, nei
                          giorni in cui è partito il blocco totale, l' ambulanza ha effettuato circa 170 interventi, circa 25 al giorno. La settimana
                          successiva è stata quella peggiore: 250 interventi in totale circa, 35 al giorno. La settimana successiva il calo è lieve:
                          ancora oltre 30 interventi al giorno, 220 in totale. Da lì è partita la discesa vera e propria: 180 interventi circa dal 30
                          marzo al 5 aprile (25 al giorno, come la prima settimana), poi 150 nella settimana di Pasqua (poco più di 20 al
                          giorno). Dal 13 al 19 aprile circa 135 interventi, mentre da lunedì a venerdì della settimana scorsa il totale è di una
                          settantina di interventi, 15 al giorno. Va tenuto conto che sui dati delle ultime due settimane pesa quanto verificatosi
                          in due strutture per anziani del territorio. I dati, poi, trovano conferma anche a livello di ricoveri. Negli ospedali della
                          provincia a fine marzo c' erano circa 150 persone col Covid, mentre ora sono 103. Viste le buone notizie, ieri la
                          Regione ha annunciato che la sanità riparte. Riprenderanno ricoveri programmati e attività ambulatoriale e
                          territoriale, comprese visite ed esami, vaccinazioni e screening contro i tumori. L' Ausl già da diversi giorni sta
                          lavorando per definire la ripresa dell' attività regolare, e nei prossimi giorni saranno definiti meglio tempi e modi. Sara
                          Servadei.

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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                  Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Il bilancio

                          Tante guarigioni: 13 quelle complete

                          In provincia 970 casi: 442 a Ravenna 125 a Faenza 66 a Lugo 62 a Cervia
                          58 a Russi 31 a Bagnacavallo 28 ad Alfonsine 22 a C. Bolognese 20 a
                          Fusignano 16 a Cotignola 11 a Massa Lombarda 10 a Brisighella 8 a
                          Conselice e Riolo 7 a Solarolo 3 a Sant' Agata 2 a Casola Valsenio 51 i
                          fuori provincia 65 i decessi.

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                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Tennis L' anno era iniziato benissimo per l' atleta manfredo con la vittoria nel torneo di Bangkok, poi lo
                          stop per il virus

                          Il faentino Gaio punta a entrare nella top 100
                          «E l' altro mio grande sogno è trionfare agli Internazionali di Roma dove si vive un' atmosfera particolare»

                          Un vero peccato che un suo concittadino abbia - doverosamente va
                          detto - bloccato la stagione del tennis mondiale perché il faentino
                          Federico Gaio aveva iniziato il 2020 nel miglior modo possibile, prima che
                          Andrea Gaudenzi, da presidente dell' Atp, la fermasse per l' emergenza
                          CoronaVirus. Prima finale di un torneo Atp in doppio, best ranking in
                          singolare (124) e doppio (165) nonché il quarto Atp Challenger vinto in
                          carriera a fine gennaio a Bangkok, in finale - la prima non in Italia - sull' ex
                          numero 33 del mondo, l' olandese Robin Haase. Federico Gaio, 28 anni a
                          inizio marzo, è faentino purosangue, in carriera ha vinto poco meno di
                          600mila dollari e, come tanti sportivi professionisti, è in attesa del ritorno
                          alla quotidianità, fatta di allenamenti e viaggi continui. «Di solito inizio la
                          stagione arrancando - spiega lo stesso Gaio, ora numero 130 del ranking
                          - sono un po' un diesel, invece quest' anno ero partito con il piede giusto.
                          Avevo avuto buone sensazioni al torneo di Bangkok e in Sudamerica. Il
                          torneo di Bangkok quest' anno mi è piaciuto veramente tanto. L' ho vinto
                          soprattutto grazie ad un' ottima condizione fisica. Ero vicino al mio miglior piazzamento quando è arrivata questa
                          emergenza che ha portato allo stop del circuito: mi trovavo ad Indian Wells e sapevo della situazione sempre più
                          critica in Italia. Ma negli Stati Uniti non si avvertiva tanta paura: poi hanno bloccato tutte le competizioni e ho deciso
                          di rientrare in Europa, facendo una prima quarantena a Madrid, poi un' altra in Italia a casa mia». Federico Gaio ha
                          iniziato a giocare a tennis al Tennis Club Faenza a 5 anni, con la madre Isolina, appassionata praticante. Enrico
                          Casadei è stato il suo primo maestro: dopo aver frequentato il Centro di Tirrenia, oggi è seguito da Daniele Silvestre,
                          ma quando torna a Faenza si allena nel club della sua infanzia. «Ho iniziato al Tennis Club Faenza e lo porto nel mio
                          cuore: per me è sempre un posto bellissimo, pieno di ricordi». Tanti ricordi anche dall' unica partita giocata in uno
                          slam, gli Us Open 2018. «Mi sono trovato di fronte il belga David Goffin, allora numero 8 al mondo. Sono entrato in
                          campo veramente teso, temevo di prendere una batosta, poi mi sono sciolto e alla fine me la sono giocata, perdendo
                          6-2 6-4 7-6, con 2 set point al terzo». Lo sport è fatto anche di sogni: «Vorrei vincere gli Internazionali di Roma. Al
                          Foro Italico c' è un' atmosfera particolare. Un altro torneo che mi piace parecchio è quello di Acapulco, in riva al
                          mare, in un ambiente favoloso. In concreto, però, vorrei entrare tra i primi 100 del mondo, in un momento molto
                          positivo per il tennis italiano, con Fognini e Berrettini a ridosso dei primi 10».

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 22
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                          martedì 28 aprile 2020

                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                         Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Ugo Bentivogli.

                                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 23
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                          martedì 28 aprile 2020
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          DURE REAZIONI ALLE DICHIARAZIONI DI CONTE

                          «Rabbia, frustrazione e sconforto totale tra i commercianti»
                          Venturi: «Una doccia più che fredda, gelata» Carugati: «Non reggeremo un' apertura così ritardata»

                                                                                                                              MICHELE DONATI

                          FAENZA «Rabbia, frustrazione e sconforto totale»: nel successivo all' annuncio
                          di Conte su modi e tempistiche di attuazione della famigerata "Fase 2" la
                          delusione nel mondo dei commercianti è palpabile e le parole di Chiara Venturi,
                          referente di Confesercenti Faenza, ne danno conferma. «Per noi - afferma - le
                          dichiarazioni di Conte sono state una doccia più che fredda, gelata. Speriamo
                          che venga ripensata l' impostazione di questa Fase 2, perché così la prospettiva
                          è economicamente e socialmente insostenibile». Per avere un quadro preciso
                          della situazione bisognerà attendere la pubblicazione del decreto in Gazzetta
                          Ufficiale, ma le anticipazioni del presidente del consiglio hanno
                          immediatamente suscitato accese contestazioni: «Intere categorie sono state
                          dimenticate - prosegue Venturi -, penso ad esempio al turismo e agli ambulanti.
                          Il minimo che possiamo fare ora è muoverci per fare sentire la nostra voce nelle
                          sedi opportune». Un altro aspetto da tenere in considerazione è la cospicua
                          mole di norme e ordinanze da interpretare: una selva oscura in cui è difficile non
                          smarrirsi. SITUAZIONE PESANTE «Un vero e proprio caos normativo -
                          commenta Venturi -. In pochi giorni abbiamo visto ordinanze regionali e decreti
                          del consiglio dei ministri discordanti, tanto che ci troviamo in difficoltà persino nel dare risposte ai nostri associati.
                          La situazione inizia ad essere pesante anche dal punto di vista psicologico». La tanto agognata riapertura andrà in
                          ogni caso gestita con estrema attenzione per evitare ricadute che avrebbero un impatto devastante: «Le incognite su
                          come dovrà essere garantita la sicurezza - conclude Venturi - sono tante ed anche in questo caso vengono
                          trasmessi messaggi fuorvianti, come l' ipotesi dei plexiglass nei ristoranti. Spero si tratti di fantasia, perché servono
                          misure fattibili che non implichino ulteriori spese da parte di chi già ora si sta sacrificando». GLI IMPRENDITORI
                          STANNO CEDENDO Alle perplessità di Confesercenti fa eco la critica di Confcommercio Ascom Faenza,
                          specialmente in merito alle tempistiche ventilate da Conte: «Il sistema delle imprese - dichiara il direttore generale di
                          Ascom Francesco Carugati - non può reggere una riapertura così ritardata, bisogna procedere in tempi più rapidi
                          disponendo tutte le misure di sicurezza necessarie. Gli imprenditori stanno cedendo e la preoccupazione si sta
                          trasformando in disperazione». Secondo Carugati occorre quindi una spinta sull' acceleratore: «Le attività
                          commerciali - propone - riaprano il 4 maggio, pubblici esercizi, bar e ristoranti il 18 maggio». Una cronologia, questa,
                          «già di per se stringente» per il direttore generale di Ascom, ma che di fatto anticiperebbe di due settimane i termini
                          individuati dal governo.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 24
[ § 1 5 7 6 0 0 9 7 § ]

                          martedì 28 aprile 2020

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                                                                   Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          PIU' COORDINAMENTO Carugati si dice contrario ad una eventuale differenziazione tra province in base all'
                          andamento del contagio: «Un sistema - dice - che non è auspicabile per nessuno. È anzi necessario un
                          coordinamento unitario da parte del governo, non ne possiamo più di discrepanze fra ordinanze regionali. Ora è il
                          momento di fare affidamento sul senso di responsabilità di cui gli italiani stanno già dando dimostrazione».

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 25
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Dalla Pubblica Assistenza dono di generi alimentari
                          Pacchi e confezioni offerti all'associazione Sos Donna e alla Caritas diocesana

                          FAENZA La Pubblica Assistenza di Faenza è rimasta operativa durante questa
                          fase di emergenza sanitaria continuando a garantire i servizi essenziali di
                          trasporto sanitario e accompagnamento e facendo in modo che i propri
                          volontari e assistiti potessero agire in sicurezza con l' impiego giornaliero di Dpi
                          e dei presidi tali da garantire l' igiene e la sanificazione di mezzi e ambienti
                          comuni. «Insieme alla continuità dei servizi sono stati garantiti servizi alla
                          comunità quali la consegna di spesa e farmaci per le categorie impossibilitate
                          ad uscire di casa, anziani o persone in difficoltà, l' effettuazione di commissioni
                          o consegna di cambi d' abito per i degenti ospedalieri, la collaborazione
                          costante con rione Rosso, rione Giallo e rione Bianco Borgo Durbecco -
                          riferiscono dalla Pubblica Assistenza -. Abbiamo attivato anche servizio di
                          consegna e ritiro libri per conto della Biblioteca Manfrediana e la consegna di
                          mascherine chirurgiche a domicilio per conto del Comune di Faenza alle fasce
                          deboli, over 65 che non possono uscire di Una consegna di generi alimentari
                          casa o persone in isolamento o quarantena, sempre che ne venga fatta
                          richiesta tramite i canali ufficiali dell' Urp (tel. 0546 691444)». L' attività della Pa
                          ha sensibilizzato varie realtà imprenditoriali del territorio e ultima in ordine temporale ma non di importanza è stata
                          Deco Industrie di Bagna cavallo che ha donato più di 240 scatole di vari prodotti alimentari per un totale di circa
                          3.600 confezioni. «Abbiamo sentito subito la necessità di poter devolvere questa donazione alle realtà faentine che
                          si occupano in prima linea di assistenza alla categorie più fragili e che più possono risentire di questa emergenza -
                          affermano dalla Pa manfreda -. Pertanto l' associazione ha deciso di dividere equamente gli alimenti ricevuti tra due
                          realtà molto impegnate: circa 1.800 confezioni sono state donate a Sos Donna e ritirate direttamente dalla
                          presidente della Sezione di Faenza e 1.800 confezioni donate a Caritas Diocesana di Faenza quale canale ufficiale
                          del Comune di Faenza per l' assistenza alle famiglie in difficoltà. E' stato molto importante poter contribuire anche in
                          questo modo al sostegno della cittadinanza. Ma non ci fermiamo, le nostre attività continuano e continua il nostro
                          supporto costante e discreto».

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019         Pagina 26
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                          martedì 28 aprile 2020
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                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                   Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Contributi offerti dal Panathlon

                          FAENZA Il consiglio direttivo del Panathlon Club Faenza, presieduto da Claudio
                          Sintoni, riunito in videochiamata, ha deciso di concentrare ilsuo impegno nella
                          lotta al Covid 19. Per contribuire a far fronte alla grave situazione sanitaria e
                          alimentare attuale, ha deciso di donare al fondo di emergenza alimentare
                          istituito dal Comune di Faenza la somma di 1.000 euro. Il consigliere e tesoriere
                          del club Pietro Viti ha consegnato la somma.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 27
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          LA TECNOLOGIA AL SERVIZIO DELLA SICUREZZA

                          Telecamere di nuova generazione nel centro storico e nei parchi
                          Permettono l' identificazione facciale, il conteggio delle persone e la distanza tra i vari individui

                          FAENZA Un notevole impulso alla sicurezza grazie alla tecnologia: da oggi
                          diventerà pressoché impossibile sfuggire all' occhio acuto delle telecamere.
                          Quello di incrementare la sicurezza urbana era il progetto iniziale, ma ora sono
                          impiegati anche per i controlli anti Covid-19 gli ulteriori dieci dispositivi di nuova
                          generazione entrati da poco in funzione e dislocati in punti chiave. Posizionati
                          nei parchi e nel centro cittadino, riescono a riconoscere i veicoli e addirittura le
                          persone all' interno attraverso un sofisticato software (fornito gratuitamente
                          dalla ditta Arteco srl) di identificazione facciale, in grado di conteggiare perfino
                          ingressi e uscite nelle aree verdi, per esempio. Una copertura alquanto incisiva
                          rispetto a prima.        ANCHE DENTRO I VEICOLI «Il nuovo sistema di
                          videosorveglianza - fa saper il comando della polizia locale dell' Unione - è ultra
                          avanzato, un vero e proprio apparato di video intelligence: rileva, identifica e
                          distingue le persone anche dentro i veicoli in tempo reale. Una tecnologia all'
                          avanguardia, a disposizione di tutte le forze dell' ordine sul territorio, nel pieno
                          rispetto delle normative sulla privacy». Alla centrale operativa arrivano e
                          appaiono su schermo, incorniciati, i soggetti ripresi e viene calcolata anche la
                          distanza: in caso di assembramenti e vicinanza tra le persone inferiore ad un metro viene immediatamente lanciato
                          un "alert" e l' immagine viene evidenziata con cornice rossa. PER CHI NON RISPETTA LA QUARANTENA Le dieci
                          nuove telecamere sono state installate nel parco Mita, in piazza del Popolo, della Libertà e in corso Matteotti al fine
                          di rendere capillare la rete di vigilanza e il monitoraggio della sicurezza urbana a contrasto di illeciti e reati. Il sistema
                          costituisce inoltre un deterrente ai fenomeni delinquenziali, e un prezioso contributo al fine di intercettare sul
                          nascere chi trasgredisce alle norme sulla quarantena e altre infrazioni. La polizia locale ricorda che nel 2019 grazie
                          alla videosorveglianza già esistente si è riusciti ad individuare e denunciare gli autori di oltre dieci reati compiuti in
                          città: furti di bicilette, in prevalenza, ma anche aggressioni, spaccio e reati relativi al codice della strada.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                  Pagina 28
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Consegnati 4mila euro all' Ausl dalla Round Table 38

                          FAENZA A metà marzo, nel pieno dell' emergenza sanitaria, la Round Table 38 di
                          Faenza aveva promosso una campagna di raccolta fondi, in favore dell' Ausl.
                          Ieri il presidente Roberto Morgan Scardovi ha comunicato di aver raggiunto l'
                          obiettivo di 4.000 euro destinati all' ospedale di Faenza. Una delegazione della
                          Round Table ha quindi consegnato l' assegno al direttore sanitario, Davide
                          Tellarini, e alla responsabile della direzione infermieristica, Anna Lusa: lo scopo
                          è quello di favorire l' acquisto di attrezzature e dispositivi medico sanitari, dando
                          così supporto a tutti gli operatori del nostro territorio, impegnati a fronteggiare l'
                          emergenza Covid-19. «Questo senso di solidarietà ed altruismo ci conforta -
                          hanno ringraziato dall' Ausl - e motiva gli operatori sanitari ad affrontare la dura
                          battaglia ogni giorno». La Round Table 38 di Faenza «ringrazia calorosamente
                          tutti coloro che si sono mobilitati con generosità, permettendo così di
                          raggiungere questo grande traguardo».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 29
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          LE REAZIONI AL DISCORSO DEL PREMIER

                          La "fase 2" di Conte delude le associazioni «Urgente riaprire»
                          Coro unanime di Ascom, Confartigianato, Confesercenti e Cna per invocare più elasticità

                          RAVENNA Un coro di critiche da parte delle associazioni di categoria del
                          Ravennate alla "fase due" descritta in una conferenza stampa trasmessa a reti
                          unificate dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Troppe poche aperture
                          secondo le realtà di rappresentanza dell' imprenditoria piccola e media,
                          preoccupate soprattutto per alcune tipologie di azienda per le quali si teme di
                          assistere a chiusure di massa, fino ad un terzo delle ditte ad oggi attive. A
                          partire dalla Confartigianato che spiega come «il sistema territoriale ad
                          economia diffusa abbia le caratteristiche per evitare il rischio di contagio
                          superando i problemi legati alla mobilità e agli assembramenti- è il parere dell'
                          associazione di Viale Berlinguer -. Abbiamo in queste settimane condiviso il
                          percorso con la Regione per il Patto per lo sviluppo e definito, insieme alle
                          organizzazioni sindacali, protocolli di sicurezza per lavoratori e clienti».
                          Confartigianato vorrebbe infatti il modello emiliano -romagnolo proposto da
                          Bonaccini, per salvare «il settore del benessere, utilizzando procedure stringenti
                          con cui non c' è ragione per non consentire l' attività in tempi ravvicinati. E
                          invece assistiamo alla beffa di un abusivismo dilagante. Anche per quanto
                          riguarda il turismo e il settore dei bar e della ristorazione, come Confartigianato della provincia di Ravenna riteniamo
                          potesse e dovesse essere fatto di più». ASCOM «Forte delusione» viene espressa da Confcommercio-Ascom, che
                          vede nel disegno della fase 2 «un danno gravissimo per il sistema economico che mette a repentaglio migliaia di
                          posti di lavoro e l' esistenza stessa di migliaia di imprese. Le aziende del commercio, turismo e servizi - è il parere di
                          Naz ario Fantini Presidente Confcommercio Ascom Cervia, Paolo Caroli presidente a Faenza. Fausto Mazzotti a
                          Lugo e Mauro Mambelli di Ravenna -sono invece pronte ad aprire in piena sicurezza, rispettando le norme nazionali.
                          Ogni giorno di riapertura rinviato determina un ulteriore aggravio perle imprese, già vicine al collasso. Non sono più
                          derogabili rinvii di misure per indennizzi a fondo perduto per le imprese, e blocco totale delle tassazioni locali».
                          CONFESERCENTI Stessi toni anche nella posizione della presidente di Confesercenti, Monica Ciarapica, che spiega
                          come la sua associazione sia «profondamente delusa e amareggiata, serviva più coraggio - spiega-. È ormai chiaro a
                          tutti che, almeno per qualche tempo, dovremo convivere con il Coronavirus: per questo le aperture di negozi, pub
                          blici esercizi, mercati e attività di servizio alla persona andavano anticipate rispetto a quanto comunicato dal
                          Presidente del Consiglio. E non c' è una parola sulle attività turistiche». CNA «Le forti preoccupazioni e il
                          disorientamento di fronte a questa situazione di incertezza che hanno

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 30
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                          martedì 28 aprile 2020

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                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          immediatamente attanagliato gli operatori di questo comparto-afferma Massimo Mazzavillani, direttore della Cna
                          di Ravenna - erano state solo parzialmente mitigate dalla speranza di poter riaprire in tempi ragionevoli, e cioè agli
                          inizi del mese di maggio e non ai primi di giugno. Dopo il clamoroso errore di escludere la categoria C3 dai
                          risarcimenti per gli affitti dei locali, Cna si aspettava e si aspetta maggiore attenzione rispetto ai tempi di riapertura
                          per queste imprese. In questo modo, invece, il settore va verso la chiusura di almeno un' impresa su tre, dando
                          peraltro buona linfa all' abusivismo». A fargli eco il presidente Pierpaolo Burioli: «Procrastinare ulteriormente i tempi
                          per la riapertura, significa portare un colpo mortale al comparto perché - analizza Cna - solo per il settore dell'
                          acconciatura, una perdita di oltre il 40% dei propri incassi, che sale invece al 70% per il segmento dell' estetica. Nel
                          nostro territorio provinciale le aziende artigiane del comparto dei servizi alla persona sono circa 1100, 1400
                          considerando il registro imprese».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 31
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                          martedì 28 aprile 2020
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                                                                                    Stampa Locale

                          Il barbiere dei vip Clienti (e bulbi) esasperati «Lasciateci provare»
                          Scigliano da piazza Santo Stefano: «Noi siamo pronti»

                                                                                                                               Fernando Pellerano

                          Clienti sull' orlo di una crisi di nervi. Non è questione di testa, ma di
                          capigliatura. Francesco Scigliano, titolare della «Sala da barba» più antica della
                          città e la più amata dai vip, da piazza Santo Stefano lancia l' allarme, fra il serio
                          e il faceto. «Sto ricevendo tante telefonate dai miei clienti che mi chiedono di
                          andare da loro, ma io rispetto le regole, non ci vado e prendo le prenotazioni»,
                          dice, facendo capire che siamo al limite. Soffre la categoria, impazziscono i
                          «bulbi» degli aficionados. Nomi importanti, qui passano i Vacchi, i Possati, i
                          professori del Sant' Orsola da Stefoni a Faenza, i Maccaferri, i Majani,
                          calciatori e presidenti, fra i quali il dirimpettaio Gazzoni Frascara, «una persona
                          fantastica che avevo sentito dieci giorni fa». E ancora Piero Gnudi e il
                          fedelissimo Romano Prodi. Tutti disperati come delle casalinghe. «"Sono
                          inguardabile" mi scrivono, ma poi m' inviano anche le foto. Quella di un
                          dirigente della Breda Menarini, uno tutto precisino, mi ha colpito: una zazzera
                          spaventosa. C' è chi ha provato a fare da solo con esiti pessimi. A uno
                          psicoterapeuta ho fatto una lezione in videochat». Scigliano non cede. «Mi
                          hanno fatto anche delle proposte, vanno giù pesanti. Uno mi ha offerto il
                          quintuplo del normale per un taglio e shampoo, 150 euro». Alcuni poi li incontra per strada con mascherina, «basta
                          uno sguardo per fargli capire che sono 'messi male'». La riapertura rimandata a giugno ha aggravato la situazione
                          perché tanti suoi clienti magari non escono, ma fanno importanti conference call. «Dopo l' ultimo decreto in molti mi
                          chiedevano il perché di questo ritardo. Dico la verità, io sono d' accordo con Conte, prima viene la salute. Confesso
                          però che con le dovute precauzioni, dispositivi e sanificazioni, una prova si poteva fare: noi riceveremmo per
                          appuntamento come i dentisti, non ci sarebbero neppure le file. Aspetteremo ancora, ma spero che a Roma ci
                          possano ripensare. Anche io non ce la faccio più, era da 30 anni che non mi fermavo così a lungo. Noi siamo pronti,
                          anche a lavorare su più turni (i miei due dipendenti sono in cassa integrazione), anche di sera e pure di lunedì». Nell'
                          attesa Scigliano guarda al 2022, centenario della Sala che ha rilevato nel 2004 dopo 8 anni di taglio con Gino, il
                          precedente proprietario lì dal '40 con l' attuale arredamento. «L' aprì nel '22 un certo Giovanni Luminosi. Poi abbiamo
                          scoperto che nel 1300, proprio lì, c' erano un pozzo e una casetta con un barbiere. Incredibile. Quindi la 'ciliegina': all'
                          Archivio di Stato c' è il rogito del 1458 che certifica tutto». L' idea è di organizzare una grande festa davanti alle Sette
                          Chiese con musica jazz grazie a Checco

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 32
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                          martedì 28 aprile 2020

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                                                                                   Stampa Locale

                          Coniglio e dj, ma anche un libro, edito da Forni con la copertina affidata a Otto Gabos che ricostruisce la storia
                          della 'barberia'. Il tutto con una prefazione di Prodi. Altri vip vogliono però aggiungersi. Prima però bisogna riaprire.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 33
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                                                                                  Stampa Locale

                          L' iniziativa

                          Anche «Musica contro il coronavirus» passa alla Fase 2: nuovi live sui social

                          Il primo marzo 2020 uno sparuto gruppo di musicisti emiliano-romagnoli, da
                          un' idea di Alice Mazzoni (Digital Marketing Manager), ha dato vita a «Musica
                          contro il coronavirus», dirette streaming per il pubblico a casa. Tra i primissimi
                          a scegliere il web per mostrarsi ancora vivi e ricettivi, i pochi artisti sono
                          diventati oltre 100 e i numeri di questo festival costato zero euro, in sei
                          settimane sono cresciuti a dismisura: 230.000 visualizzazioni delle dirette
                          Facebook, 5.067 iscritti al gruppo pubblico, 460 su Instagram, mentre i post su
                          Facebook sono stati visti 172.000 volte con 15.000 interazioni e su Instagram i
                          numeri sono di 260.000 e 9.000 interazioni. Infine sono oltre 5.000 i membri
                          attivi nel gruppo pubblico con 30.900 post e reazioni. Adesso, entrati nella fase
                          2 dell' emergenza, anche «Musica contro il coronavirus» passa alla fase 2 con
                          «StayHome WithMe», una rassegna di 8 giorni con 16 artisti tra cui 8 musicisti
                          internazionali. Le performance di coppia sono iniziate sabato 25 con Tizio
                          Bononcini e Cava Grande (Turchia) per poi proseguire con Giulia Tudisco e Le
                          Nais (Spagna). Otto dirette, una al giorno, sulla pagina Facebook, sulle pagine
                          dei rispettivi artisti, su quella di Arezzo Wave, del MEI e in video party sul
                          gruppo pubblico. (andrea tinti )

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 34
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