Unione della Romagna Faentina - lunedì, 29 giugno 2020 - Unione Romagna Faentina

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Unione della Romagna Faentina - lunedì, 29 giugno 2020 - Unione Romagna Faentina
Unione della Romagna Faentina
     lunedì, 29 giugno 2020
Unione della Romagna Faentina - lunedì, 29 giugno 2020 - Unione Romagna Faentina
Unione della Romagna Faentina
                                                    lunedì, 29 giugno 2020

Prime Pagine

 29/06/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna                                             4
 Prima pagina del 29/06/2020

 29/06/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                                                  5
 Prima pagina del 29/06/2020
 29/06/2020   Il Sole 24 Ore                                                                           6
 Prima pagina del 29/06/2020
 29/06/2020   Italia Oggi Sette                                                                        7
 Prima pagina del 29/06/2020

Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

 29/06/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 31                                             8
 Faenza al top: 329 dipendenti su 506
 29/06/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 31                                             9
 Covid, un dipendente su due lavora da casa
 29/06/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 35                                            11
 Monte Coralli, paura per Dovizioso
 29/06/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45                                            13
 Civ, romagnoli protagonisti in SuperBike

Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

 29/06/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 20                                       15
 Un nuovo contagio da Covid: è sintomatico ma non grave

 29/06/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 22                  ALESSANDRO CASADEI   16
 Salvini show a Casa Spadoni ma resta abbottonato sul candidato

 29/06/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 22                                       18
 Centri estivi nidi Pubblicato il bando, ecco come iscriversi

 29/06/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 22                                       19
 Gli studenti si salutano con "Quarantena 2020"
 29/06/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 30                  MATTEO MISEROCCHI    20
 Il debutto di Dovizioso nel motocross finisce con la frattura della clavicola
 29/06/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31                                       22
 «E adesso ci prepariamo alla prima prova dell' Italiano»

Stampa Locale

 29/06/2020   Il Resto del Carlino Pagina 47                                                          23
 Dovi a terra, clavicola fratturata «Ma per la prima gara sarà tutto ok»

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 29/06/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 3                                                                 25
 «Pago in Rete» è obbligatorio con le scuole
Unione della Romagna Faentina - lunedì, 29 giugno 2020 - Unione Romagna Faentina
29/06/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 19                                           Gabriele Ferlito   26
Fondo perduto semplificato nei Comuni colpiti da calamità

29/06/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 24                                                              28
Lesione dell' affidamento, la Pa deve risarcire i privati

29/06/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 29                                             Arturo Bianco    30
Aumento obbligato dei fondi se crescono i dipendenti
29/06/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 29                              Anna GuiducciPatrizia Ruffini   32
Rinvio generale a settembre per la salvaguardia equilibri
29/06/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 29                                               A.Gu.P.Ruf.    34
Rischio ritardi per i rendiconti 2019
29/06/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 29                                    Giuseppe Debenedetto      36
Tari, anticipazioni anticrisi da ripianare entro tre anni
29/06/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 29                                               A.Gu.P.Ruf.    38
La Consulta «torna» sul predissesto
29/06/2020   Italia Oggi Sette Pagina 9                     PAGINA A CURA DI SERGIO TROVATO        39
Accertamenti esecutivi no stop
29/06/2020   Italia Oggi Sette Pagina 9                                                            41
Tutti i pagamenti direttamente all' ente
29/06/2020   Italia Oggi Sette Pagina 24                                                           42
Ammortamento, sì ma con distinzioni

29/06/2020   Italia Oggi Sette Pagina 24                                                           44
Tari, va rimborsata la quota variabile

29/06/2020   Italia Oggi Sette Pagina 26                                                           46
Atti amministrativi senza doppio termine
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[ § 1 § ]

     lunedì 29 giugno 2020
                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna

                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020   Pagina 4
Unione della Romagna Faentina - lunedì, 29 giugno 2020 - Unione Romagna Faentina
[ § 2 § ]

            lunedì 29 giugno 2020
                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

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Unione della Romagna Faentina - lunedì, 29 giugno 2020 - Unione Romagna Faentina
[ § 3 § ]

            lunedì 29 giugno 2020
                                                     Il Sole 24 Ore

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Unione della Romagna Faentina - lunedì, 29 giugno 2020 - Unione Romagna Faentina
[ § 4 § ]

            lunedì 29 giugno 2020
                                                   Italia Oggi Sette

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Unione della Romagna Faentina - lunedì, 29 giugno 2020 - Unione Romagna Faentina
[ § 1 6 0 6 4 3 5 1 § ]

                          lunedì 29 giugno 2020
                          Pagina 31

                                                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          85%

                          Faenza al top: 329 dipendenti su 506

                          Nell' Unione una delle percentuali più alte: su 506 dipendenti, 386 sono
                          nelle condizioni di poter lavorare da casa e ben 329 (l' 85%) hanno scelto
                          questa opzione.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020   Pagina 8
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[ § 1 6 0 6 4 3 5 0 § ]

                          lunedì 29 giugno 2020
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Covid, un dipendente su due lavora da casa
                          In tutta la Provincia, passando per i singoli Comuni, ne hanno approfittato circa in 1.200 su più di 2mila dipendenti
                          pubblici

                          Nei momenti clou dell' emergenza coronavirus il 'lavoro agile' (o smart
                          working), svolto da casa ha interessato punte di oltre il 60% dei
                          dipendenti pubblici. Ora è in atto un progressivo rientro che terminerà,
                          salvo novità, il 31 luglio quando negli uffici di Provincia e Comuni potrà
                          tornare la normalità. In Piazza Caduti, a fine maggio, erano 76 le persone
                          autorizzate a lavorare da casa su circa 200 dipendenti. Ma non
                          contemporaneamente, alternandosi. Ha optato per il lavoro agile il 55%
                          dei dipendenti della Provincia che potevano comunque lavorare anche
                          restando a casa, esclusi quindi cantonieri o polizia provinciale. Il Comune
                          di Ravenna conta 1.126 dipendenti: a fine aprile svolgevano lavoro agile
                          511 donne e 100 uomini, in maggio il numero è aumentato. A questi però
                          vanno aggiunti coloro che hanno preso ferie, permessi o congedi per i
                          figli, oppure che hanno fruito di periodi straordinari di assenza concessi
                          dal Governo sulla base della legge 104 per l' assistenza a familiari in
                          condizioni di disabilità. Il Comune di Cervia ha raggiunto l' apice a fine
                          marzo, con 124 dipendenti impegnati nel lavoro agile su 252. Il Comune cervese riceverà dalla Regione 52.500 euro
                          per realizzare CerviaSmart, progetto da 75mila euro teso a sviluppare azioni dedicate al lavoro a distanza
                          (formazione per dipendenti e dirigenti, adozione di strumenti e tecnologie in grado di supportare il processo di
                          trasformazione digitale e organizzativa). Il programma sarà avviato nelle prossime settimane. Il personale del
                          Comune Lugo conta su 67 unità: sono stati collocati in smart working totale (tutte le giornate) 22 dipendenti, in smart
                          working parziale (alcuni giorni a casa, altre in sede) 27 dipendenti, e sono rimasti in sede per tutte le giornate in 18.
                          Oggi, con il graduale riavvio delle attività produttive e commerciali, sono in smart working totale e parziale
                          rispettivamente 3 e 37 dipendenti, in sede in 27. Nell' Unione dei Comuni della Romagna Faentina, si ha una delle
                          percentuali di lavoro agile più alto della provincia. Su 506 dipendenti, 386 sono nelle condizioni di poter lavorare da
                          casa e ben 329, pari all' 85%, hanno scelto questa opzione nel periodo clou dell' emergenza. Attualmente le
                          percentuali si sono capovolte: il 75% lavora in ufficio e il 25% da casa. «Un risultato frutto di un processo avviato per
                          tempo - spiegano dall' Unione -. Siamo stati tra i primi a inserire lo smart working. Già nel 2018, a pochi mesi dall'
                          uscita della direttiva in materia di lavoro agile, nell' Unione, lo smart working ha cominciato a diffondersi». Alla prima
                          sperimentazione hanno aderito solo 3 dipendenti, che nel 2019 sono diventati 8, più 3 che hanno

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020             Pagina 9
Unione della Romagna Faentina - lunedì, 29 giugno 2020 - Unione Romagna Faentina
[ § 1 6 0 6 4 3 5 0 § ]

                          lunedì 29 giugno 2020

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          sfruttato gli spazi di coworking. Il 2020 è cominciato con 9 dipendenti in smart working e 1 nel coworking. «Poi è
                          venuta la pandemia e i numeri sono esplosi. L' utilizzo di scrivanie virtuali remote e la disponibilità di un regolamento
                          già approvato a dicembre 2019, ci hanno permesso di gestire senza difficoltà l' accesso di così tanti dipendenti allo
                          smart working: il terreno era già stato preparato. Oggi stiamo raccogliendo riscontri positivi, sia da parte dei
                          dipendenti, che ci stanno chiedendo di poter continuare, sia da parte dei dirigenti che, dopo essere stati coinvolti
                          negli ultimi due anni in diverse attività di formazione, si sono accorti sul campo che il lavoro agile è un metodo che
                          può essere applicato nella pubblica amministrazione e che può portare migliori risultati, specie per quelle attività che
                          richiedono concentrazione». lo.tazz.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020            Pagina 10
[ § 1 6 0 6 4 3 5 2 § ]

                          lunedì 29 giugno 2020
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                                                                  Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Monte Coralli, paura per Dovizioso
                          Caduta sulla pista da cross faentina. Il papà correva con lui: «Dolore alla clavicola. Per il MotoGp sarà pronto»

                          Volare sulle salite di terra battuta dei Monti Coralli è uno dei grandi piaceri
                          della vita per gli appassionati di motocross. Discese velocissime e
                          vertiginose, salite, cunette, dossi e quanto di meraviglioso possa esserci
                          su una pista, quella faentina che è stata a lungo tappa del Mondiale e che
                          ieri ospitava la tappa del campionato emiliano-romagnolo di motocross.
                          Una tappa cui partecipavano tutte le categorie in gara nel campionato
                          ma che era diventata affollatissima anche perché era diventata una sorta
                          di allenamento in vista della prima gara del Campionato Italiano Prestige
                          di Motocross che proprio la pista faentina ospiterà fra due settimane. Tra
                          i protagonisti non annunciati, ma di assoluto rilievo, anche padre e figlio
                          ben più che noti nel mondo delle due ruote, ovvero Antonio e Andrea
                          Dovizioso. E se papà Antonio è un abituale frequentatore dei Monti
                          Coralli - ieri gareggiava tra i vet - sicuramente per il miglior pilota italiano
                          di MotoGp del momento, Andrea Dovizioso, la presenza era solo per
                          migliorare il feeling con le due ruote, ritrovare un po' il clima agonistico in
                          vista della ripresa del Mondiale - anzi per la MotoGp sarebbe proprio la prima gara - del prossimo 19 luglio in Spagna
                          a Jerez de la Frontera, teatro anche dei test premondiale il 15 luglio. Ebbene in tarda mattinata, mentre gareggiava
                          nella sua categoria, Andrea Dovizioso è caduto, fratturandosi la clavicola. Il tutto sotto gli occhi attenti e
                          decisamente attoniti del padre Antonio che ha concluso la sua gara, con la preoccupazione per la salute del figlio.
                          «Andrea a metà gara stava per effettuare un salto - spiega il padre del pilota forlivese di MotoGp, vero appassionato
                          di moto sotto ogni aspetto - quando gli è scivolata la ruota posteriore sulla terra del circuito. Si tratta di un salto di
                          traverso, dopo l' ultima salita: purtroppo la moto si è impuntata, non è riuscito a controllarla ed è stato sparato in alto
                          nel più classico degli 'highside'. Probabilmente è atterrato sulla spalla sinistra e si è fatto male». Inizialmente non
                          sembrava nulla di particolarmente grave: «Ero lì con lui - continua Dovizioso senior -. Gli faceva un po' male: ma la
                          clavicola non sembrava rotta nell' immediato. Invece poi il dolore non accennava a calare, finché si è sentita una
                          puntina sulla spalla. Così Andrea ha preferito andare in ospedale a Forlì per fare i raggi, che purtroppo hanno
                          confermato la frattura. Poi è subito partito alla volta di Modena, per essere seguito dal professor Porcellini».
                          Giuseppe Porcellini è uno dei massimi esperti italiani del settore ed è a Modena da un paio d' anni. Nel nosocomio
                          emiliano è stata creato, infatti, un centro di alta specializzazione dell' arto superiore,

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020           Pagina 11
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                          lunedì 29 giugno 2020

                                                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          che si è preso cura di Dovizioso. «Andrea sta bene - conclude Antonio Dovizioso - e sarà sicuramente presente ai
                          test di Jerez il prossimo 15 luglio e, naturalmente, anche alla prima gara dopo questa ripresa, il 19 sempre in Spagna.
                          Ovviamente era arrabbiato per quel che era accaduto ma è decisamente tranquillo per il futuro». Ugo Bentivogli.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020           Pagina 12
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                          lunedì 29 giugno 2020
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Civ, romagnoli protagonisti in SuperBike
                          Venerdì prenderà il via al Mugello il Campionato italiano velocità: si daranno battaglia Del Bianco, Savadori, Pirro e
                          Gabellini

                          Tutto è pronto per l' inizio del Campionato Italiano Velocità, il Civ, che
                          tanta importanza ha nella formazione dei giovani piloti nostrani. Ma nel
                          quale si impongono ancora i vecchi leoni che la sanno decisamente
                          lunga, spingendo le loro moto oltre ogni limite. Anche quest' anno,
                          malgrado il Covid e le regole - piuttosto rigide - volute dalla Federazione
                          per contrastare al meglio la devastante pandemia, sono fioccate le
                          iscrizioni per SuperBike, la classe regina del Campionato, SuperSport600
                          e 300, l' interessantissima Moto3 e l' altrettanto coinvolgente PreMoto3.
                          Come ogni anno, saranno tantissimi i romagnoli - autoctoni o adottati - a
                          darsi battaglia nel Civ che prenderà il via venerdì prossimo con il doppio
                          appuntamento al Mugello, per poi spostarsi il 25 e 26 luglio a Misano.
                          Dopo l' estate, poi, il 5 e 6 settembre a Imola, sino al gran finale del 17 e
                          18 ottobre a Vallelunga dove verranno decretati i campioni. È probabile
                          che siano tutti romagnoli i protagonisti in SuperBike. Infatti, dopo l'
                          esperienza nel Mondiale, torna il giovane e velocissimo riminese
                          Alessandro Del Bianco che lascia Honda e guiderà una Bmw del Dmr Racing. Sicuramente saranno suoi avversari il
                          cesenate Lorenzo Savadori, con l' Aprilia della Nuova M2 Racing e il re della categoria, Michele Pirro, di San Giovanni
                          Rotondo ma ormai da tanti anni cesenate d' adozione. Pirro, uomo Ducati per eccellenza, è passato al Team Barni
                          che partecipa anche al Mondiale di SuperBike. Per il regolamento di quest' anno Pirro non potrà usufruire, come suo
                          solito, delle wild card in MotoGp e SuperBike e quindi si concentrerà unicamente sul Civ. La pattuglia romagnola è
                          completata dal campione in carica di SuperSport600, Lorenzo Gabellini, riccionese, che guiderà l' Honda del Team
                          Althea Racing, già squadra di Del Bianco nel Mondiale. Romagnoli anche i due centauri del Guendalini Racing targato
                          Cherry Box 24: guideranno la Bmw del team il riminese Luca Vitali e il 24enne cattolichino Alex Bernardi. Infine un
                          altro esperto riminese, il 34enne Fabio Menghi è il pilota del Vft Racing di San Clemente. Passando alla Moto3, torna
                          in sella il ravennate - di Conselice - Omar Bonoli, protagonista lo scorso anno in SuperSport300: piloterà l' Honda del
                          team romagnolo Oscar Performance, assieme all' altro ravennate, di Faenza, il 16enne Nicola Chiarini. Tra i
                          protagonisti di casa nostra sicuramente i due portacolori della scuderia faentina Gresini Junior Team: il cesenate
                          Kevin Zannoni e il 15enne di Coriano, Andrea Natali. Infine Elia Bartolini, 17enne (tra un mesetto) di Cesena,
                          parteciperà al Civ con Rmu Racing.

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                          lunedì 29 giugno 2020

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Molto interessante anche il parterre della SuperSport600. Tra i sicuri protagonisti l' espertissimo riminese Massimo
                          Roccoli, vera icona della classe e tra i candidati alla vittoria. Suo compagno ai box e alla guida della stessa Yamaha il
                          18enne - il 4 ottobre - riminese Alessandro Arcangeli. Infine, dopo l' esperienza nel Mondiale parteciperà al Civ anche
                          il sammarinese Luca Bernardi con la Yamaha del Gomma Racing. Infine, quasi settanta piloti, con diversi romagnoli,
                          prendono parte al Civ nelle classi SuperSport300 e PreMoto3. Ugo Bentivogli.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020            Pagina 14
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                          lunedì 29 giugno 2020
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Un nuovo contagio da Covid: è sintomatico ma non grave
                          Si tratta di un contagio in ambito di contatti familiari e si trova in isolamento domestico

                          RAVENNA Un solo nuovo caso di positività al coronavirus a Ravenna. Si tratta di
                          un uomo residente nel Faentino, risultato sintomatico e venuto a contatto con
                          un altro paziente già affetto da Covid-19. Si tratta dunque di un contagio
                          individuato nell' ambito delle indagini epidemiologiche conseguenti a casi già
                          noti. Le sue condizioni non sono preoccupanti e si trova in isolamento
                          domiciliare. Non si sono registrati decessi né nuove guarigioni complete. Sono,
                          infine, una novantina le persone in quarantena e sorveglianza attiva in quanto
                          contatti stretti con casi positivi o rientrate in Italia dall' estero. I casi
                          complessivamente diagnosticati da inizio contagio nel Ravennate restano
                          dunque 1.049, confermati alle 12 del 28 giugno.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020   Pagina 15
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                          lunedì 29 giugno 2020
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          IL LEADER DEL CARROCCIO A FAENZA

                          Salvini show a Casa Spadoni ma resta abbottonato sul candidato
                          Bordate a tutto campo al Governo, in particolare sul fronte del rientro a scuola

                                                                                                                            ALESSANDRO CASADEI

                          FAENZA Arriva trionfante il leader della Lega Matteo Salvini, in splendida forma
                          fisica, accolto come una star ma senza nessun bodyguard che ne impedisse i
                          saluti. Approda ai bordi della piscina di Casa Spadoni, arrivando dalla spiaggia di
                          Milano Marittima dove si era concesso qualche ora di pausa nel suo tour
                          marchigiano -romagnolo; da un bagno al mare a un bagno di folla. La
                          mascherina ce l' ha, abbassata sul collo ma ben riconoscibile: rosso -nera, che
                          fa pendant col bracciale milanista al polso. Quei colori però sono anche quelli
                          della roulette; la scelta difficile è decidere su cosa puntare, quanto puntare.
                          Salvini lo sa e forse è per questo che non si lascia sfuggire il nome del prescelto
                          candidato sindaco, per la prossima tornata elettorale. Molti faentini lo
                          attendevano con ansia, ma un vero giocatore sa che il silenzio è il miglior
                          vantaggio sull' avversario. Immancabile giro di selfie e saluti tra i tavoli, senza
                          risparmiarne uno. In molti gli parlano e lui ascolta e risponde; altri consegnano
                          delle lettere, che lui apre davanti a loro, leggendole e discutendone. È un Salvini
                          diverso dal leone di sempre; il suo tavolo è al centro dell' arena, osservato da
                          quelle 400 persone, affamate di lui più che della lasagna appena servita.
                          Nemmeno il tempo di mangiare il secondo che il suo pubblico lo vuole sul palco per quello sketch - più spontaneo di
                          un normale comizio - che arriva come un fulmine in quel cielo davvero sereno. Ne ha per tutti. «Una che perde per
                          strada oltre 1 milione di bambini dicendo che non troveranno posto in classe è un' ignorante totale e bisogna
                          mandarla a casa»; è la prima bordata verso la ministra dell' istruzione Azzolina, rea di «non aver ancora spiegato
                          come risolvere il problema, dopo la sparata delle mascherine e dei divisori in plexiglas». Chi è lì vuole sentire questo e
                          tra un piatto e l' altro, arriva un boccone amaro da mandar giù. «Questo governo sta aiutando la malavita organizzata
                          o i cinesi, a comprarsi in contanti tutto ciò che c' è rimasto di buono - tuona il senatore Salvini -; succederà questo se
                          non arrivano subito i soldi in banca agli albergatori e negozianti, anche qui in Romagna». Serve un termine "Sgarbato"
                          per definire chi governa, allora ne conia uno che racchiude tutto: «Sono caproni da mandare a casa in monopattino
                          cinese». Ma la Romagna è la riviera, quindi vuoi non parlare del bonus vacanze: «È una rapina di Stato, illudere gli
                          albergatori con un credito d' imposta sul quale pagare subito Iva e tasse, come se gli imprenditori fossero un
                          bancomat». Questo è il Matteo che vuole la sua platea: per trovare qualcosa di dolce bisognerà leggere l' ultima
                          portata del menù. Raggiunto poi a margine della serata, Salvini sorride facendo una confidenza: «La strada è ancora
                          lunga,

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020             Pagina 16
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                          lunedì 29 giugno 2020

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                                                                   Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          ma ci arriveremo». Resta da interpretare se si riferisse al viaggio verso Piacenza dove avrebbe presenziato ieri, a
                          far cadere il governo o al nome del candidato.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020         Pagina 17
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Centri estivi nidi Pubblicato il bando, ecco come iscriversi
                          Inizieranno il 13 luglio per i bambini fra i 9 e 36 mesi che già frequentano i servizi educativi 0-3

                          FAENZA È stato pubblicato il bando per famiglie che intendono presentare
                          domanda ai fini dell' ammissione ai centri estivi presso i nidi comunali "Pepito" e
                          "8 Marzo" gestiti da Cooperativa Zerocento. L' iscrizione è aperta ai bambini e
                          alle bambine di età compresa fra i 9 e 36 mesi che nell' a.e. 2019/20 abbiano
                          frequentato un servizio educativo 0-3 anni dell' Unione della Romagna Faentina
                          o privato, il cui gestore non avvii attività estive nel periodo richiesto nella
                          domanda. «Abbiamo cercato una soluzione il più possibile equilibrata nel
                          rispetto dei vigenti protocolli di sicurezza - spiega Simona Sangiorgi, assessore
                          alle politiche educative del Comune di Faenza- che potesse tenere conto delle
                          esigenze di bambine/i e genitori, in una fase di riavvio delle attività lavorative
                          che necessariamente richiede servizi per accogliere i piccoli i quali, a loro volta,
                          hanno bisogno di ritornare alla socialità e di partecipare ad attività stimolanti».
                          Le attività del centro ricreativo si svolgeranno dal 13 luglio al 7 agosto, dal
                          lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 14.30. Sarà data la precedenza a bambini e
                          bambine residenti nel Comune di Faenza e, qualora vi siano posti disponibili, si
                          procederà ad accogliere le domande pervenute da non residenti, nel rispetto dei
                          punteggi assegnati.         Bando, modulo di iscrizione e allegati sono scaricabili al link
                          http://www.comune.faenza.ra.it/Guida-ai-servizi/Servizi-per-l-infanzia-e-centri-ricreativi-estivi-CRE/Centro-ricreativo-
                          9-36-mesi.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020          Pagina 18
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                          lunedì 29 giugno 2020
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Gli studenti si salutano con "Quarantena 2020"
                          Gli alunni di terza media d e l l'Ic San Rocco oggi alle 12.30 si ritrovano via Meet per vedere il documentario

                          FAENZA A conclusione del percorso scolastico, gli alunni delle classi terze
                          medie dell' IC Faenza San Rocco, oggi alle 12.30, si ritroveranno, via Meet, per
                          vedere Quarantena 2020-documentariosociale in cui gli studenti sono
                          protagonisti sia davanti che dietro la macchina da presa. Un progetto -nato da
                          un' iniziativa a cura dei docenti di lettere coordinati dalla prof.ssa Daniela Gueli
                          e con la collaborazione dello studio Biroke di Bagnacavallo - della durata di
                          circa 30 minuti, che mira appunto a rendere i ragazzi protagonisti di un percorso
                          dinamico, in cui loro stessi possono esprimere idee che poi, grazie al linguaggio
                          cinematografico, vengono rappresentate nel documentario. Il video diviene,
                          così, una sintesi efficace e coinvolgente del loro pensiero. Un modo per
                          alleggerire e allontanare questo periodo, cogliendo il positivo e partire, dopo l'
                          esame, vero proprio momento di passaggio, verso una nuova avventura
                          scolastica.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020            Pagina 19
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                          lunedì 29 giugno 2020
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Il debutto di Dovizioso nel motocross finisce con la frattura della clavicola
                          Il forlivese è caduto nella 1ª manche ed è stato operato in serata a Modena Ma sarà al via il 19 luglio a Jerez

                                                                                                                              MATTEO MISEROCCHI

                          FAENZA La gara di debutto di Andrea Dovizioso finisce con un infortunio e
                          dentro una piscina per bambini piena d' acqua, con tanto ghiaccio sulla
                          clavicola sinistra e gli amici intorno. Ieri sera il pilota forlivese è stato operato a
                          Modena dal professor Giuseppe Porcellini, considerato il mago della spalla, per
                          ridurre la frattura alla clavicola. «Per fortuna l' incidente si è rivelato essere una
                          cosa da poco spiega Antonio Dovizioso, padre del campione - e dopo l'
                          intervento che farà a Modena questa sera (ieri, ndr) sarà pronto per salire sulla
                          sua MotoGp il 15 luglio nei primi test». In vista della ripresa ufficiale prevista per
                          il 19 luglio a Jerez de la Frontera». Subito Andrea aveva capito di essersi rotto
                          qualcosa e l' aveva spiegato amareggiato a chi gli era vicino. Purtroppo nella
                          prima manche della gara di Mx2, ha perso il posteriore in un salto in discesa ed
                          è stato scaraventato in avanti dalla sua motocicletta, cadendo pesantemente
                          sulla spalla sinistra, riportando una frattura composta della clavicola sternale.
                          Mentre riflette sull' errore, mille pensieri gli attraversano la testa. Il primo e
                          principale è ciò che dirà Ducati, con cui sta trattando il rinnovo del contratto per
                          le prossime stagioni. A Borgo Panigale non hanno dato il via libera a Danilo
                          Petrucci per provare a correre questa gara, mentre a Dovizioso sì: ora si mangeranno le mani? Lo guarda con
                          espressione seria il suo manager Simone Battistella, mentre gli sono vici no i genitori, Paolo Ianieri giornalisti della
                          Gazzetta dello Sport, Vera Spadini, volto notissimo di Sky Sport, l' amico Fabio "Barabba" Turci, ex pilota del mondiale
                          motocross e Motorally, Lorenzo Savadori, collaudatore Aprilia MotoGp. C' è anche la troupe delle Iene, che gli ha
                          organizzato uno scherzo, che vedremo prossimamente in tv, ritardando e complicando la concessione dei permessi
                          burocratici per correre la gara. C' è anche Fabrizio Borra, l' esperto titolare del "Fisiology center" di Forlì segue da anni
                          il campione forlivese, così come Fernando Alonso in Formula 1 e tanti altri sportivi di fama. Era al "Monte Coralli"
                          insieme a Dovizioso proprio per assisterlo e si è trovato a dover gestire l' emergenza medica. È stato lui a portare il
                          campione all' ospedale "Morgagni-Pierantoni" di Forlì per gli accertamenti radiologici del caso. La stagione di
                          Dovizioso inizia in salita e il rinnovo del contratto biennale con Ducati, si complica. Certo l' infortunio non appare di
                          quelli gravissimi e tanti altri piloti ci hanno abituato a dei recuperi lampo da fratture di questo genere.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020             Pagina 20
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                          lunedì 29 giugno 2020

                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          La MotoGp è una "bestia" difficile da portare al limite, anche con l' elettronica e il fisico dei pilota è messo
                          continuamente a dura prova. Andrea, seduto nella piscina, con il dolore alla spalla, si sarà pentito? Ma la sua testarda
                          volontà e il suo essere campione, lo porta anche a queste dimostrazioni di amore per lo sport.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020           Pagina 21
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                                                              Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                         Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          FRANCO ERCOLETTI / PRESIDENTE MOTOCLUB MONTI CORALLI

                          «E adesso ci prepariamo alla prima prova dell' Italiano»
                          «Dovi è il nostro socio principale è super appassionato di motocross ed è sempre qui da noi ad allenarsi»

                          FAENZA Grande giornata di sport a Monte Coralli grazie all' omonimo motoclub.
                          La giornata di ieri ha visto gareggiare tantissimi piloti di primo piano a livello
                          nazionale nel mondo crossistico, poiché era una delle primissime gare dopo il
                          lockdown e la voglia di prendere il ritmo e competere era tanta. Inoltre, la
                          presenza di Andrea Dovizioso ha reso tutto ben più di una semplice prova di
                          campionato interregionale. Lo conferma Franco Ercoletti, presidente del
                          sodalizio faentino, prima della brutta notizia dell' incidente al Dovi. Emozione
                          particolare? «Beh, Dovi è il nostro socio principale e il tesserato numero uno. È
                          un super appassionato di Motocross ed è sempre qui ad allenarsi e per lui è una
                          cosa eccezionale gareggiare qui. Ha avuto il permesso da Ducati e non si è
                          fatto sfuggire l' occasione». C o m e s a r à i l p r o g r a m m a s u l l o s t e r r a t o
                          faentino? «Il 18 luglio avremo la prima prova del campionato italiano Prestige e
                          ci saranno tanti piloti del mondiale e dell' europeo, visto che non saranno
                          ancora ripresi i rispettivi campionati. Avremo degli ospiti di livello». Ancora una
                          volta il sodalizio faentino e l' impianto che lo gestisce si confermano tra le
                          importanti "cattedrali" del cross. L' incidente di Dovizioso ha rovinato, in parte, il
                          clima della giornata, ma qui si è scritta un' altra pagina di storia. M.M.

                                                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020     Pagina 22
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                          lunedì 29 giugno 2020
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                                                                                   Stampa Locale

                          Dovi a terra, clavicola fratturata «Ma per la prima gara sarà tutto ok»
                          Il pilota della Ducati tradito dalla passione per il cross: subito operato. Corsa contro il tempo per il recupero

                          di Riccardo Galli Tempo un paio di giorni, forse tre, e dovrebbe arrivare la
                          conferma ufficiale. Ovvero che, nonostante la grande paura di ieri,
                          Andrea Dovizioso potrà partire per Jerez e provare a correre il primo Gp
                          della stagione 2020, in programma il prossimo 19 luglio. Servirà il via
                          libera del medico, oltre a quello della Ducati, ma la frattura alla clavicola
                          sinistra, rimediata nel bel mezzo della gara di cross a cui Dovi stava
                          partecipando al crossodromo di Monte Coralli, a Faenza, è stata ridotta
                          già ieri sera, con un intervento chirurgico d' urgenza. Frattura - per fortuna
                          - non scomposta e quindi messa sotto controllo grazie a una placca che,
                          salvo il dolore delle prime ore post intervento e con un paio di giorni di
                          riposo, potrà 'sopportare' la ripresa dell' attività fisica di DesmoDovi. E'
                          stato il manager del pilota, Simone Battistella, in serata, a dettare i tempi
                          della ripartenza di Dovizioso. «Questo tipo di frattura poteva anche non
                          essere operata - sono sue parole -, ma l' intervento chirurgico permette
                          ad Andrea di guadagnare tempo sul piano del recupero. Credo potrà
                          allenarsi tra un paio di giorni ed essere così pronto per la prima gara del Mondiale». Questa la sensazione anche in
                          casa Ducati, secondo il ds Paolo Ciabatti, ma di sicuro il brutto infortunio rimediato da Dovizioso a tre domeniche
                          esatte dal semaforo verde di Jerez, rischia (anche a livello psicologico) di condizionare l' avvio di stagione del pilota
                          che già è alle prese con la delicata (e in salita) trattativa per il rinnovo del contratto. Ma torniamo alla giornata di ieri.
                          Dovizioso era stato autorizzato da Ducati e quindi la partecipazione alla gara di cross era stata programmata
                          qualche tempo fa. Via libera, invece, che non era stato concesso a Petrucci che in quei giorni era già impegnato nella
                          trattativa per trasferirsi (nel 2021) in Ktm. Sulla pista di Faenza, Dovizioso avrebbe dovuto correre con l' obiettivo ai
                          allenarsi, dopo i mesi del lockdown e in attesa di poter rientrare in pista con una Ducati. Il motocross, fra l' altro è una
                          delle sue passioni, e proprio ieri mattina, prima del via alla gara aveva detto: «Il cross mi ha aiutato e continua ad
                          aiutarmi nell' essere veloce specie nelle primissime fasi di una gara». Poi, appunto, la corsa, con il suo numero 4
                          stampato sulla moto, la tuta color rosso Ducati e via. Fino all' incidente con il pilota che avrebbe fatto tutto da solo,
                          finendo a terra e sbattendo la spalla dopo aver perso il controllo della ruota anteriore. Il dolore - micidiale - all'
                          articolazione e subito la partenza per l' ospedale di Forlì, dove la radiografia

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020               Pagina 23
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                          lunedì 29 giugno 2020

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                                                                                Stampa Locale

                          ha confermato la rottura della clavicola, evidenziando però che il trauma era 'non scomposto' e quindi
                          assolutamente risolvibile. Eventualmente anche senza intervento. Ducati ha come tester (e quindi eventuale riserva)
                          Michele Pirro che nel 2019 ha partecipato come wild card ai Gp del Mugello, di Misano e di Valencia. ©
                          RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                             Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020        Pagina 24
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                          lunedì 29 giugno 2020
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                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          rapporti con la pa

                          «Pago in Rete» è obbligatorio con le scuole

                          Dal 30 giugno ogni corrispettivo collegato al mondo dell' istruzione andrà
                          pagato attraverso la piattaforma "Pago in Rete": una costola di PagoPa,
                          che già esiste e che diventa obbligatoria. I pagamenti ammessi Attraverso
                          Pago in Rete le famiglie potranno pagare online tasse scolastiche, viaggi di
                          istruzione,visite didattiche, assicurazione integrativa alunni, mense
                          scolastiche autogestite, attività extracurriculari, contributi volontari. E lo
                          stesso canale potrà essere utilizzato per corrispondere le tasse
                          universitarie o di laurea, i contributi per i concorsi pubblici o il bollo per il
                          riconoscimento dei titoli di studio esteri. Come funziona Al servizio si può
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                          Qr-Code e bollettino postale) e pagarlo alle Poste o in tabaccheria. Oppure
                          pagare subito online con carta di credito o addebito in conto (o con altri
                          metodi di pagamento)

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020   Pagina 25
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                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          INCENTIVI COVID-19

                          Fondo perduto semplificato nei Comuni colpiti da calamità
                          L' accesso non è subordinato al calo di fatturato, ma la perdita decide il contributo La norma chiede che la sede
                          fosse situata fin dall' inizio nella zona dell' emergenza

                                                                                                                                Gabriele Ferlito

                          Di regola l' accesso al contributo a fondo perduto è possibile solo se si
                          registra una riduzione di fatturato (pari ad almeno il 33,34%) tra aprile 2019
                          ed aprile 2020. La regola prevede però alcune eccezioni. Una di queste
                          riguarda - circolare 15/E/2020 - i soggetti che hanno il domicilio fiscale o la
                          sede operativa nei Comuni che già versavano in uno stato di emergenza
                          per eventi calamitosi (sismi, alluvioni, crolli di infrastrutture) alla data di
                          insorgenza dell' emergenza Covid-19, cioè al 31 gennaio 2020. Per questi
                          soggetti il contributo a fondo perduto spetta in ogni caso: se non c' è calo
                          di fatturato, nella misura minima; se c' è calo di fatturato, anche in misura
                          inferiore al 33,34%, applicando alla riduzione le percentuali previste dalla
                          norma (20%, 15%, 10%), ferma restando la misura minima qualora
                          superiore. Sul punto, c' è uno "scollamento" tra la lettera della norma e la
                          circolare. Quest' ultima pare richiedere solo che, alla data di presentazione
                          della domanda, il beneficiario abbia il domicilio fiscale o la sede operativa
                          nei Comuni ancora in stato emergenziale al 31 gennaio 2020. Ciò lascia
                          pensare che sia ammesso anche chi abbia localizzato il domicilio o la sede
                          in tali Comuni dopo la calamità per cui è stata dichiarata l' emergenza. Leggendo la norma, invece, questa richiede
                          che il "radicamento" nei Comuni colpiti da calamità sussista «a far data dall' insorgenza dell' evento calamitoso». Il
                          che sembra ammettere alla "via semplificata" solo chi risulta basato in tali Comuni già al momento dell' evento oltre
                          che alla data di presentazione della domanda. Peraltro, non è chiaro cosa accade nel caso in cui un' impresa abbia
                          più sedi operative, di cui solo alcune localizzate nei Comuni calamitati. Data la ratio agevolativa della disposizione,
                          potrebbe immaginarsi che, anche in tal caso, l' impresa possa godere dell' accesso "facilitato" al contributo. Ma
                          sarebbe utile un chiarimento. Quanto ai Comuni, le istruzioni alla compilazione del modello per la richiesta del
                          contributo contengono una lista esemplificativa. L' elenco riguarda essenzialmente gli eventi calamitosi di carattere
                          sismico, tra cui il sisma che ha interessato le Regioni del centro Italia (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria) nel 2016,
                          oppure quello che ha colpito diversi Comuni siciliani ai piedi dell' Etna a fine 2018. Ma c' è posto anche per il crollo
                          del ponte Morandi. Non sono citati invece tutti gli stati

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020          Pagina 26
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                                                                 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          di emergenza (ancora attuali al 31 gennaio 2020) dichiarati per eccezionali eventi meteorologici, alluvioni e frane.
                          Una elencazione esaustiva degli stati di emergenza dichiarati a tali fini è rinvenibile sul sito internet della Protezione
                          Civile, alla sezione «Emergenze per il rischio meteo-idro». Ad esempio, ci sono gli eccezionali eventi meteorologici
                          verificatisi a luglio 2019 nelle Province di Arezzo e Siena, ma anche in quelle di Brescia, Lecco e Sondrio, così come
                          gli eventi atmosferici che hanno colpito diverse zone dall' Emilia Romagna a maggio 2019. La lista dei Comuni colpiti
                          da calamità va sempre individuata facendo riferimento alle ordinanze dei commissari delegati, e non ai Dpcm che
                          proclamano lo stato d' emergenza, così come affermato dalle Entrate, seppure in materia di cedolare secca sugli
                          affitti (interpello 470/2019). © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                          lunedì 29 giugno 2020
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                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          RESPONSABILITÀ

                          Lesione dell' affidamento, la Pa deve risarcire i privati
                          Servono lealtà e correttezza anche prima dell' adozione di un provvedimento

                          PAOLA MARIA ZERMAN - La pubblica amministrazione deve comportarsi
                          secondo i principi di lealtà e correttezza anche quando agisce nell' ambito
                          dei propri poteri autoritativi e nella fase anteriore all' adozione del
                          provvedimento. Altrimenti è tenuta a risarcire il danno conseguente alla
                          lesione dell' affidamento del privato. L' ha affermato la Cassazione a
                          Sezioni unite (ordinanza 8236 del 2020), che, in sede di regolazione della
                          giurisdizione tra giudice amministrativo e ordinario, ha affrontato il rilievo
                          della fiducia nei rapporti tra cittadino e pubblica amministrazione, aderendo
                          all' orientamento ricostruttivo che amplia i margini di tutela del cittadino,
                          frustrato nelle sue aspettative da comportamenti dilatori e sleali della Pa.
                          La lite arrivata in Cassazione riguardava l' istanza risarcitoria presentata da
                          una società di costruzioni nei confronti di un Comune, accusato di avere
                          protratto per anni l' esame di una pratica edilizia, relativa alla costruzione di
                          un albergo, in vario modo inducendo il privato a confidare in un esito
                          positivo: con atti endoprocedimentali, apprezzamenti positivi sul piano dell'
                          opera e divulgando sui giornali l' intervento edilizio. Ma alla fine delle
                          numerose interlocuzioni, il Comune non ha rilasciato la concessione, a causa delle modifiche ai piani urbanistici
                          intervenute nel frattempo. La Cassazione, per stabilire se la giurisdizione è del giudice amministrativo o di quello
                          ordinario, ricostruisce le diverse ipotesi di responsabilità della pubblica amministrazione che potrebbero ipotizzarsi
                          nel caso concreto. I giudici concludono valorizzando, come elemento principale, il principio di lealtà, che deve
                          connotare la relazione tra privato e Pa, e attribuiscono la cognizione della controversia al giudice civile. Non si tratta,
                          infatti, di responsabilità riconducibile al risarcimento del danno da ritardo per inosservanza dolosa o colposa del
                          termine di conclusione del procedimento, prevista dall' articolo 2-bis della legge 241 del 1990 (che comporta la
                          giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo in base all' articolo 133 lettera a) n. 1 del Codice del processo
                          amministrativo), perché la domanda risarcitoria del privato non riguarda la violazione dei termini procedimentali, ma
                          dell' affidamento ingenerato dal Comune in relazione all' esito favorevole dell' istanza. Nemmeno può ritenersi che il
                          danno risentito dal privato sia causalmente collegato alla illegittimità di un provvedimento amministrativo, con
                          attribuzione esclusiva della cognizione al giudice amministrativo, sotto il profilo del risarcimento da atto illegittimo
                          (articolo 7 comma 4 del Codice del processo amministrativo), o perché rientrante nelle materia urbanistica (articolo
                          133 lettera f del Codice). In realtà, quello che rileva nella vicenda, per la Corte, è un comportamento di fatto,
                          caratterizzato

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020            Pagina 28
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                          lunedì 29 giugno 2020

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                                                                 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          da una interlocuzione con il Comune durata anni, che ha determinato nel privato un affidamento poi rimasto
                          deluso, concretizzatosi in dispendio di tempo e di spese. La fonte della responsabilità, in assenza sia di un vincolo
                          contrattuale che di un provvedimento illegittimo, va ricondotta al "contatto sociale" instauratosi tra le due parti,
                          idoneo a fondare un obbligo di correttezza e lealtà in base all' articolo 1173 del Codice civile, quale altro «atto o fatto
                          previsti dalla legge» in aggiunta alle generali ipotesi del contratto e del fatto illecito. La Cassazione valorizza così l'
                          orientamento che applica anche alla Pa la nascita di una responsabilità "da contatto" in concomitanza alle
                          interlocuzioni che precedono l' adozione di un provvedimento amministrativo, con obbligo di agire con diligenza e
                          scrupolo per la migliore definizione degli interessi in gioco. Così come, in ambito pre-contrattuale, il comportamento
                          delle parti (e quindi anche della Pa quando agisce come privato) nello svolgimento delle trattative si deve
                          conformare ai canoni di buona fede e lealtà (articolo 1337 Codice civile), analogamente avviene nella fase pre-
                          provvedimentale, nell' ambito dell' agire autoritativo della Pa. Con conseguente giurisdizione del giudice ordinario
                          nell' ipotesi di violazione di tali canoni, perché l' eventuale danno risentito dal privato non è connesso a un
                          provvedimento, ma a un comportamento scorretto. Una linea interpretativa che appare senza dubbio conforme con
                          la concezione di una amministrazione moderna e che sempre più si relaziona in modo paritario con i cittadini. La Pa,
                          comunque, deve spesso confrontarsi con normative complesse, se non contraddittorie, e conciliare interessi
                          pubblici e competenze territoriali di diverso livello, specie in materia urbanistica e ambientale. Sono elementi che
                          possono determinare ritardi non ascrivibili a superficialità o slealtà e di cui il giudice dovrà tenere conto ai fini della
                          configurazione soggettiva, del dolo o della colpa, in capo al funzionario responsabile dell' ente pubblico d i
                          riferimento. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020             Pagina 29
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                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          PERSONALE

                          Aumento obbligato dei fondi se crescono i dipendenti
                          Effetto «automatico» sulle risorse per i decentrati e le posizioni organizzative

                                                                                                                                     Arturo Bianco

                          Comuni e Regioni in cui aumenta il numero dei dipendenti rispetto a quelli in
                          servizio al 31 dicembre 2018 devono aumentare il fondo per la
                          contrattazione decentrata e il fondo per le posizioni organizzative. È l'
                          effetto determinato dall' articolo 33 del Dl 34/2019 applicabile per le
                          Regioni dallo scorso 1° gennaio e per i Comuni dal 20 aprile. Si attende l'
                          emanazione delle regole per le Provincie e le Città metropolitane. I decreti
                          attuativi precludono il taglio di questi fondi in caso di diminuzione del
                          personale. La concreta applicazione di queste disposizioni sta sollevando
                          numerosi dubbi che non sono stati fin qui chiariti dalle indicazioni
                          ministeriali, anche se si incontra qualche utile spunto nel Conto annuale del
                          personale che, sulla base delle indicazioni della Ragioneria Generale dello
                          Stato, tutte le Pa devono inviare entro luglio. L' incremento va ovviamente
                          in deroga al tetto del salario accessorio del 2016. La prima indicazione è
                          che si tratta di un aumento obbligatorio: la disposizione utilizza infatti il
                          verbo al modo indicativo, per cui occorre dare attuazione alla prescrizione.
                          L' incremento, in assenza di indicazioni legislative, non può che essere
                          effettuato utilizzando gli istituti previsti dal contratto nazionale. In primo luogo, inserendo i risparmi della Ria e degli
                          assegni ad personam dei cessati, senza che queste risorse vadano comprese -come previsto normalmente- nel tetto
                          del fondo per il salario accessorio. Inoltre, se c' è un aumento stabile del numero di dipendenti, si deve fare ricorso
                          all' articolo 67, comma 5, lettera a) del contratto nazionale del 21 maggio 2018, cioè l' incremento in caso di
                          implementazione della dotazione organica. Se invece l' aumento dei dipendenti ha un carattere contingente, si può
                          fare ricorso sia all' articolo 67, comma 4, cioè l' incremento fino all' 1,2% del monte salari 1997, sia al comma 5,
                          lettera b), dello stesso articolo, cioè all' aumento legato al raggiungimento di specifici obiettivi. La misura dell'
                          incremento è rigidamente fissata dalla norma: occorre garantire l' invarianza del trattamento economico accessorio
                          medio pro capite del personale per l' anno 2018. Dal che si deduce che si deve fare riferimento al dato dell' incidenza
                          media effettiva del salario accessorio e non alla media aritmetica del personale in servizio. Mancano indicazioni sull'
                          inclusione o meno del personale a tempo determinato nella base di calcolo, indicazioni che peraltro non sono mai
                          arrivate neppure sull' applicazione delle previsioni dettate dal Dl 78/2010 che imponevano il taglio del fondo in caso
                          di diminuzione del personale in servizio. Il tema è quanto mai importante, soprattutto per gli enti che stanno
                          stabilizzando lavoratori precari,

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020             Pagina 30
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                          lunedì 29 giugno 2020

                                                                               Il Sole 24 Ore
                                                                Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          quindi che registrano un aumento del personale a tempo indeterminato, ma non del numero complessivo del
                          personale in servizio. Il suggerimento è quello di dare corso a un incremento del fondo nel caso in cui nella sua
                          costituzione non si sia tenuto conto del personale a tempo determinato. Infine, la norma fa espressamente
                          riferimento non solo al fondo per il personale, ma anche a quello per il salario accessorio delle posizioni
                          organizzative. Per cui nell' ipotesi di aumento del personale si deve andare a ritoccare in aumento anche questo
                          fondo: in assenza di specifiche indicazioni si suggerisce che ciò si concretizzi avendo cura di lasciare invariato il
                          peso del fondo per le posizioni organizzative rispetto a quello per il salario accessorio. Ovviamente, i Comuni senza
                          dirigenti che hanno incrementato il fondo per le posizioni organizzative tagliando le proprie capacità assunzionali
                          non devono tenere conto di tale aumento, che è stato finanziato -sulla base di una specifica disposizione di legge- e
                          attingendo a specifiche voci. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020         Pagina 31
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                          lunedì 29 giugno 2020
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                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          I NODI DELLA RIPRESAI BILANCI LOCALI

                          Rinvio generale a settembre per la salvaguardia equilibri
                          Lo slittamento riguarda anche gli enti che hanno già approvato il preventivo Entrate e uscite complicate da prevedere
                          mentre si prospetta il nuovo decreto

                                                                                                                             Anna GuiducciPatrizia Ruffini

                          Il rinvio a settembre dei bilanci preventivi trascinerà con sé anche la
                          salvaguardia degli equilibri, anche per gli enti che hanno già approvato il
                          bilancio di previsione. Un effetto importante, anche perché i tempi
                          aggiuntivi permetteranno di definire il quadro con gli aiuti ulteriori in arrivo
                          per i Comuni dal prossimo decreto annunciato mercoledì scorso dal
                          ministro dell' Economia Gualtieri. A oggi è infatti forte la difficoltà di
                          rivedere le previsioni degli andamenti sui restanti mesi dell' anno. L' articolo
                          106 del Dl 34/2020 fissa al 10 luglio il termine per individuare criteri e
                          modalità del riparto tra gli enti di ciascun comparto del fondone da 3,5
                          miliardi sulla base degli effetti dell' emergenza Covid sui fabbisogni di
                          spesa e sulle minori entrate, al netto delle minori spese, e tenendo conto
                          delle risorse assegnate a vario titolo dallo Stato. Dopo l' erogazione dell'
                          anticipo, pari al 30% del fondo, Ifel ha suggerito gli enti di stimare le somme
                          ragguagliando quanto ricevuto al 100% e operando poi una riduzione del
                          10/15 per cento. Ma intanto, appunto, si profila un nuovo intervento. Non
                          sono ancora noti poi i fondi a ristoro di specifiche voci di entrata venute a
                          mancare nell' anno 2020. In questo contesto un contributo di 100 milioni (articolo 180 del Dl 34/2020) è destinato al
                          ristoro parziale delle minori entrate derivanti dalla mancata riscossione dell' imposta e del contributo di soggiorno o
                          del contributo di sbarco. In attesa del decreto di riparto, l' assegnazione potrebbe essere calcolata prendendo a
                          riferimento 2/12 delle riscossioni registrate dal Siope nell' anno precedente. Lo stanziamento complessivo di 127,5
                          milioni di euro potrebbe inoltre risultare altamente insufficiente a coprire le mancate entrate dei Comuni per le
                          perdite di gettito della Tosap/Cosap, esentati alle imprese di pubblico esercizio (articolo 181 del Dl 34). Sicuramente
                          inadeguato anche lo stanziamento di 74,9 milioni con cui si ristorano le esenzioni dall' imposta municipale propria
                          per il settore turistico. L' articolo 177 del Dl 34 cancella la prima rata 2020 dell' Imu relativa agli immobili adibiti a
                          stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali, termali, nonché agli immobili rientranti nella categoria catastale D/2 e
                          degli agriturismi, dei villaggi turistici, degli ostelli della gioventù, dei rifugi di montagna, delle colonie marine e
                          montane, degli affittacamere per brevi soggiorni, delle case e appartamenti per vacanze, dei bed & breakfast, dei
                          residence e dei campeggi, a condizione che i relativi proprietari

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020                   Pagina 32
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                          lunedì 29 giugno 2020

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                                                                   Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          siano anche gestori delle attività ivi esercitate. Non aiuta a colmare le minori entrate lo stanziamento di 135 milioni
                          già ripartito nei giorni scorsi e destinato per i centri estivi. Con il quadro sopra delineato si presenta dunque
                          sicuramente difficile l' appuntamento obbligatorio per la salvaguardia degli equilibri di bilancio. In caso di
                          accertamento negativo, stabilisce l' articolo 193 del Tuel, il consiglio deve adottare le misure necessarie a ripristinare
                          il pareggio, oltre che i provvedimenti per il ripiano degli eventuali debiti fuori bilancio, e tutte le iniziative richieste per
                          adeguare il fondo crediti di dubbia esigibilità accantonato nel risultato di amministrazione (in caso di gravi squilibri
                          sui residui). La mancata adozione, da parte dell' ente, dei provvedimenti di riequilibrio è equiparata ad ogni effetto
                          alla mancata approvazione del bilancio di previsione, con applicazione della procedura di scioglimento prevista dall'
                          articolo 141, comma 2 del Tuel. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020                Pagina 33
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                                                                             Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          L' ALTRO FRONTE

                          Rischio ritardi per i rendiconti 2019
                          Stop ad assunzioni e verifica sulle spese se si sfora il 30 giugno

                                                                                                                                        A.Gu.P.Ruf.

                          Nonostante la proroga di due mesi determinata dall' emergenza sanitaria,
                          molti enti non rispetteranno il termine del 30 giugno per l' approvazione del
                          rendiconto 2019 in consiglio. Tutti gli enti locali devono deliberare il conto
                          del bilancio e lo stato patrimoniale (semplificato se con meno di 5mila
                          abitanti), mentre solo quelli sopra i 5mila abitanti sono obbligati ad
                          approvare anche il conto economico. Contestualmente, l' ente con
                          istituzioni deve approvare anche il rendiconto consolidato. Entro la stessa
                          deve essere coperto l' eventuale disavanzo "ordinario" secondo le modalità
                          previste dall' articolo 188 Tuel, che richiede l' adozione di un piano di rientro
                          sottoposto al parere dei revisori. La mancata adozione di questo atto è
                          equiparata a tutti gli effetti alla mancata approvazione del rendiconto. Gli
                          enti c h e p r e s e n t a n o n e l r e n d i c o n t o d e l i b e r a t o u n d i s a v a n z o d i
                          amministrazione o debiti fuori bilancio (anche se da riconoscere), nelle
                          more della variazione di bilancio che ne dispone la copertura e della
                          delibera consiliare prevista dall' articolo 194 Tuel, sono soggetti anche al
                          divieto di assumere impegni e pagare spese per servizi non espressamente
                          previsti per legge. Sono fatte salve le spese da sostenere a fronte di impegni già assunti nei precedenti esercizi. L'
                          eventuale disavanzo generato dal passaggio al metodo ordinario di calcolo dell' Fcde dovrà essere ripianato entro 45
                          giorni dall' approvazione del rendiconto (articolo 39-quater del Dl 162/2019). L' articolo 9, commi 1-quinquies e
                          successivi del Dl 113/16 prevede, nell' ipotesi di mancato rispetto dei termini per l' approvazione di preventivo,
                          rendiconto e consolidato (e per l' invio dei documenti alla Bdap da effettuare nei 30 giorni successivi alla scadenza),
                          il divieto di procedere ad assunzioni a qualsiasi titolo. Sono vietati, sempre fino all' assolvimento degli obblighi,
                          anche i contratti di servizio con soggetti privati che si configurino come elusivi, i comandi e i distacchi di personale.
                          Agli enti inadempimenti si applica inoltre la sanzione prevista dall' articolo 141, comma 2 del Tuel, che prevede la
                          nomina di un commissario prefettizio per l' approvazione dei documenti di bilancio e l' avvio delle procedure di
                          scioglimento del consiglio nell' ipotesi di continuata inerzia (articolo 227, comma 2-bis Tuel). Prima della
                          deliberazione del rendiconto gli enti sono anche considerati strutturalmente deficitari. A loro si applicano dunque i
                          limiti previsti dall' articolo 243, comma 2 del Tuel e i controlli centrali in materia di copertura del costo di alcuni
                          servizi. Le verifiche servono ad accertare che il costo complessivo della gestione dei servizi a domanda individuale,
                          riferito ai dati della competenza, sia

                                                                          Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020   Pagina 34
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