Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 11 marzo 2020

Pagina creata da Paolo Napolitano
 
CONTINUA A LEGGERE
Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 11 marzo 2020
Unione della Romagna Faentina
    mercoledì, 11 marzo 2020
Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 11 marzo 2020
Unione della Romagna Faentina
                                                      mercoledì, 11 marzo 2020

Prime Pagine

 11/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna                                         4
 Prima pagina del 11/03/2020

 11/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                                              5
 Prima pagina del 11/03/2020
 11/03/2020   Il Sole 24 Ore                                                                       6
 Prima pagina del 11/03/2020
 11/03/2020   Italia Oggi                                                                          7
 Prima pagina del 11/03/2020

Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

 11/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 35                                         8
 «Pronti all' emergenza L' ospedale è fra i migliori»
 11/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 35                                        10
 Continuano a crescere i contagiati: ieri due anche a Cervia
 11/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 38                                        12
 «Molti non hanno ancora chiaro il pericolo»
 11/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42                                        14
 Anche gli uffici pubblici chiudono
 11/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 47                                        15
 Prima pagina Faenza Lugo

 11/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 47                                        16
 L' aglio, rimedio naturale per la buona salute

 11/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 48                                        17
 Scontro fra auto all' incrocio, grave un uomo

 11/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 48                                        18
 Hashish e marijuana in casa, operaio ventottenne finisce in manette
 11/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49                                        19
 Addio a Eros Tabanelli, il virus l' ha portato via
 11/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49                                        21
 Il Rione Rosso consegna la spesa agli anziani
 11/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50                                        22
 «La cava distrugge la Vena del Gesso»
 11/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50                                        24
 Patrimonio Unesco, candidatura a rischio
 11/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 71                                        25
 Ma la Final Eight sembra a rischio Al vaglio nuove formule
 11/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 71                                        26
 Tutte ferme le attività del Centro Sub Faenza

Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

 11/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 39                  MICHELE DONATI   27
 Ecco come spiegare il Coronavirus ai nostri bambini
Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 11 marzo 2020
11/03/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 39                                                29
 L' assessora Sangiorgi: «È il momento di fare rete anche se a distanza»
 11/03/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 39                                                30
 Violento scontro all' incrocio In due restano feriti
 11/03/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 39                                                31
 Uffici comunali Nuove modalità di accesso
 11/03/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 39                                                32
 Riolo, consegna di alimentari e farmaci

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 11/03/2020    Il Sole 24 Ore Pagina 13                                                      Marco Ludovico     33
 Chiusure e controlli, l' ipotesi leggi speciali
 11/03/2020    Il Sole 24 Ore Pagina 27                                    Maurizio CaprinoGuglielmo Saporito   34
 Possibile schierare l' esercito per tutelare la salute pubblica
 11/03/2020    Il Sole 24 Ore Pagina 33                                                                         36
 Oltre 41 milioni destinati al distretto del Lazio
 11/03/2020    Italia Oggi Pagina 6                                                        CARLO VALENTINI      37
 Quota cento ha rotto l' argine

 11/03/2020    Italia Oggi Pagina 21                                                        ANDREA SECCHI       40
 Il richiamo di giornali ed edicole
Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 11 marzo 2020
[ § 1 § ]

     mercoledì 11 marzo 2020
                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna

                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 4
Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 11 marzo 2020
[ § 2 § ]

            mercoledì 11 marzo 2020
                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

                                         Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 5
Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 11 marzo 2020
[ § 3 § ]

            mercoledì 11 marzo 2020
                                                       Il Sole 24 Ore

                                      Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 6
Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 11 marzo 2020
[ § 4 § ]

            mercoledì 11 marzo 2020
                                                          Italia Oggi

                                      Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 7
Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 11 marzo 2020
[ § 1 5 5 3 4 9 9 8 § ]

                          mercoledì 11 marzo 2020
                          Pagina 35

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Pronti all' emergenza L' ospedale è fra i migliori»
                          Il sindaco de Pascale plaude allo spirito di abnegazione degli operatori sanitari E tranquillizza tutti: «Niente panico, gli
                          alimentari resteranno aperti»

                          Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha firmato una nuova
                          ordinanza in vigore da questa mattina. È sospesa l' attività, tutti i giorni
                          dalle 18 alle 6 e tutto il fine settimana per pizzerie al taglio, piadinerie,
                          tigellerie, kebab, gelaterie, oltre che per bar e ristoranti. Sarà sempre
                          possibile la consegna a domicilio, ma non l' asporto. Decisa anche la
                          chiusura dei mercati tutti i giorni e non solo nei weekend, con l'
                          esclusione dei banchi alimentari laddove assicurino la distanza minima.
                          Sindaco Michele de Pascale, ci può fare una valutazione sull'
                          impatto del coronavirus a Ravenna? «Per prima cosa, e a nome di
                          tutti i cittadini ravennati, mi inchino davanti a tutti gli operatori sanitari,
                          che stanno lavorando sul nostro territorio. C' è uno spirito di abnegazione
                          enorme. Ravenna ha uno degli ospedali con i migliori servizi di terapia
                          intensiva della regione e d' Italia, perché centralizza l' alta complessità di
                          400mila abitanti. Il Santa Maria delle Croci ha ottime professionalità».
                          Siamo pronti per un' emergenza come in Lombardia? «Dobbiamo fare
                          tutto ciò che è nelle nostre possibilità per essere pronti per una eventuale emergenza sanitaria che dovesse
                          verificarsi nelle prossime settimane. E ciò in collaborazione con Lugo e Faenza, dove ci sono altri 14 posti di terapia
                          intensiva, numero che può anche crescere. Tutto questo auspicando che l' emergenza non si presenti. Intanto, però,
                          siamo pronti». Il presidente Bonaccini ha firmato una nuova ordinanza con restrizioni per determinate categorie
                          commerciali, eccetto gli alimentari. In tanti casi, sono gli stessi esercenti a chiedere la sospensione. «Conosco bene
                          i sacrifici che fanno in queste settimane i titolari di negozi o di pubblici esercizi. Tanti di loro, nelle telefonate che mi
                          hanno fatto, auspicavano nuove misure per evitare di diventare veicoli inconsci del virus. Li ringrazio tutti. Così come
                          dico che ha fatto benissimo la Regione ad approvare la cassa integrazione in deroga. I lavoratori non percepiranno l'
                          intero stipendio, ma sanno di avere un' entrata certa. È stata positiva la decisione del sistema creditizio di bloccare i
                          mutui. Tutto ciò non è ancora sufficiente. Penso alle imprese in affitto. Potrebbe innescarsi un vortice pericoloso tra
                          proprietari e affittuari. Ai primi chiedo comprensione. Oltre ai provvedimenti del Governo, assicuro il nostro impegno
                          per misure adatte ad aiutare famiglie e imprese». Ieri Lombardia e Veneto hanno chiesto al Governo di chiudere tutte
                          le attività, eccetto gli alimentari

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 8
Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 11 marzo 2020
[ § 1 5 5 3 4 9 9 8 § ]

                          mercoledì 11 marzo 2020

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          e le farmacie. Anche l' Emilia Romagna chiederà provvedimenti simili? «Bisogna smetterla di chiedere
                          pubblicamente di chiudere di qua o di là. Tutti i giorni ci confrontiamo in videoconferenza con il Governo. Quella è la
                          sede dove discutere di cosa fare o cosa non fare. Una volta terminata, ci si deve rimettere a lavorare e rispettare le
                          decisioni prese. La Lombardia deve affrontare una situazione molto più grave della nostra. Da noi si fa un' opera di
                          contenimento del contagio. Con la Sanità pubblica facciamo un lavoro immane. Cerchiamo quasi casa per casa
                          possibili portatori del virus per contenerne la diffusione. In Lombardia ciò non è più possibile- Anche sui social
                          smettiamola tutti di dire che qui si fa una cosa, che là ne hanno fatta un' altra. È solo confusione. Si lasci parlare chi
                          deve informare ufficialmente i cittadini. Se ci saranno misure più stringenti per i cittadini ravennati, lo
                          comunicheremo. Nel frattempo ognuno sia consapevole di rispettare le restrizioni, magari si autolimiti ulteriormente.
                          Così usciremo prima dall' emergenza». Negli ultimi giorni c' è una sorta di corsa ai supermercati. «Non bisogna farsi
                          prendere dal panico. Gli approvvigionamenti alimentari vanno fatti con buonsenso». Per esempio? «Magari si va a
                          fare la spesa per due o tre giorni, così non c' è bisogno di uscire quotidianamente. Gli orari degli alimentari non sono
                          stati ristretti proprio per dare modo ai cittadini di diluire l' afflusso. Possiamo fare la spesa anche per i parenti anziani,
                          o per il vicino di casa che ha difficoltà a muoversi. La nostra è una comunità». Lorenzo Tazzari.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 9
Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 11 marzo 2020
[ § 1 5 5 3 5 0 0 1 § ]

                          mercoledì 11 marzo 2020
                          Pagina 35

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Ospedale sotto assedio

                          Continuano a crescere i contagiati: ieri due anche a Cervia
                          Cinque casi in più rispetto a lunedì, nessuno di questi è grave. Tutti hanno contratto il virus fuori provincia o
                          addirittura fuori regione

                          Lunedì erano 19, ieri 24. Continuano purtroppo a crescere i casi di
                          Coronavirus nel territorio della provincia di Ravenna: ieri altri cinque
                          tamponi si sono rivelati positivi, una crescita del 26% rispetto al giorno
                          precedente. La buona notizia è che fortunatamente nessuna di queste
                          persone è in gravi condizioni, e inoltre quattro di questi hanno contratto il
                          virus fuori regione o fuori provincia. Tra gli ultimi contagiati ci sono
                          anche i primi due di Cervia: un 50enne ammalatosi fuori provincia e un
                          89enne ammalatosi fuori regione. Ieri anche il sindaco Massimo Medri
                          ha comunicato la notizia: «L' Ausl Romagna sta lavorando con efficienza
                          e altissima professionalità e ha definito procedure e controlli rigorosi, si è
                          prontamente occupata dell' indagine epidemiologica e ha isolato le
                          persone che hanno avuto contatti con i due casi», scrive il primo
                          cittadino in una nota. Altre due persone, tra i cinque nuovi casi, hanno
                          contratto il virus fuori dal nostro territorio: si tratta di un 86enne e di un
                          75enne domiciliato nel Ravennate ma residente in un' altra regione. Solo
                          in un caso il contagio è avvenuto qui, ed è quello di un 79enne che era già in quarantena perché era stato a contatto
                          con uno dei casi già resi noti nei giorni scorsi. Quest' ultimo è anche l' unico che attualmente si trova in isolamento
                          domiciliare. Gli altri quattro malati non sono gravi, ma le loro condizioni hanno comunque richiesto il ricovero nel
                          reparto di Malattie Infettive del Santa Maria delle Croci. Nella giornata di ieri non si sono registrati, invece, nuovi casi
                          al Maria Cecilia hospital di Cotignola, dove restano ricoverati in Neurochirurgia cinque pazienti rivelatisi positivi al
                          virus (un 92enne del Parmense, un 79enne del Piacentino, un 73enne del Fiorentino, un 60enne del Ragusano e un
                          47enne del Sud Sardegna). Nella struttura nei giorni scorsi era emerso un altro caso di positività, ovvero un medico
                          50enne, attualmente in isolamento domiciliare. L' unico caso grave del nostro territorio resta quello di una 68enne di
                          Ravenna che si trova ricoverata in Terapia Intensiva: le sue condizioni sono serie, ma stabili. Nel reparto di Malattie
                          Infettive del Santa Maria delle Croci invece attualmente sono ricoverati 7 pazienti positivi al Coronavirus: oltre ai 4
                          nuovi casi, ci sono un 40enne della Bassa Romagna, un 66enne di Faenza e un 45enne che vive in provincia. Altre 9
                          persone sono a casa, tra cui il medico 50enne del Maria Cecilia hospital, e infine i primi due pazienti ammalatisi nel
                          nostro territorio sono stati giudicati guariti. «In questo momento ognuno deve dare il proprio contributo stando a
                          casa - ha detto ieri il Commissario per il Coronavirus della Regione Sergio Venturi -. È l' unico modo per ridurre l'
                          impatto del virus».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 10
[ § 1 5 5 3 5 0 0 1 § ]

                          mercoledì 11 marzo 2020

                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                          Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Sara Servadei.

                                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 11
[ § 1 5 5 3 4 9 9 7 § ]

                          mercoledì 11 marzo 2020
                          Pagina 38

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Molti non hanno ancora chiaro il pericolo»
                          L' infettivologa Alessandra Govoni: «Non è sbagliato ipotizzare un mese di blocco totale, assembramenti culmine di
                          irresponsabilità»

                          Una cura contro l'«adolescenza infinita» di chi nei giorni scorsi ha
                          continuato ad agire irresponsabilmente, incurante del contagio da
                          coronavirus. È quella che invoca provocatoriamente Alessandra Govoni,
                          infettivologa faentina oggi impegnata all' ospedale di Imola, dove lavora
                          dal 2006, dopo sette anni trascorsi in quella che è la prima linea di trincea
                          dell' Italia contro le malattie infettive: l' ospedale Spallanzani di Roma.
                          Lavorava lì quando infettivologi e virologi furono mobilitati per l'
                          epidemia di Sars del 2002, causata anch' essa da un coronavirus.
                          «Fummo messi in allerta per ciascuna delle grandi epidemie scoppiate
                          nel mondo», ricorda Alessandra Govoni. «Non potrò mai dimenticare la
                          prima epidemia di ebola: una pediatra romana fu contagiata e morì in
                          Africa. Dovemmo mettere mano agli 'scafandri' e sottoporre agli esami
                          tutti i colleghi che l' avevano frequentata. Fortunatamente nessuno di
                          loro risultò positivo». E' bene ricordare che il coronavirus non è la
                          prima epidemia cui il mondo globalizzato fa fronte, giusto?
                          «Esatto. Quando cominciai questo mestiere, a Modena e poi allo Spallanzani, l' Hiv concentrava la quasi totalità degli
                          sforzi di noi infettivologi, come del resto accade tuttora. Ricordo ancora il vuoto che si allargava attorno a me e alle
                          mie colleghe sul bus, al ritorno dall' ospedale, quando inevitabilmente ci trovavamo a parlare di lavoro, e dunque di
                          Aids. Era vera psicosi». Il mondo doveva aspettarsi un coronavirus? «Non era difficile prevedere che prima o poi
                          ci saremmo trovati a fare fronte a un nemico di questo tipo: sono pochi ormai coloro che non hanno mai preso aerei,
                          e quasi nessuno non ha contatti con persone abituate a viaggiare. In tanti ci chiedono: perché in Cina? Perché l'
                          ebola in Africa? L' espansione delle aree urbane e la contestuale riduzione di quelle naturali hanno portato l' uomo, e i
                          suoi animali domestici e d' allevamento, a vivere a stretto contatto con specie selvatiche. Ecco allora che un virus
                          può effettuare il cosiddetto salto di specie. Essere causa di elevata mortalità per un virus è un fallimento biologico:
                          uccide il corpo che lo ospita, condannando se stesso. Questo perché il virus si trova in un organismo che non
                          conosce. Alcuni hanno fatto notare come dall' India, dove il consumo di prodotti animali è minore, non partano
                          epidemie. In realtà nessun paese è al riparo dal pericolo».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 12
[ § 1 5 5 3 4 9 9 7 § ]

                          mercoledì 11 marzo 2020

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Come infettivologa quale opinione ha sulla nuova «zona protetta» istituita in tutta Italia? «Considerato il ritmo di
                          aumento dei casi non ritengo sbagliato ipotizzare per i prossimi giorni un blocco totale di un mese, come attuato a
                          Wuhan. Ho ancora la sensazione che le persone non abbiano ben chiara la pericolosità degli infetti asintomatici
                          nella diffusione del contagio. I reparti di rianimazione non sono attrezzati per incrementi di malati come questi:
                          davanti al coronavirus viene consigliata una ventilazione nettamente più lunga di quella che si è abituati a eseguire.
                          La Società degli anestesisti ha già paventato l' ipotesi che dei medici possano trovarsi a compiere una scelta etica:
                          tra un paziente giovane e uno anziano, tra chi è molto grave e chi no, o tra chi ha più possibilità di salvarsi e chi ne ha
                          meno. Per questo gli assembramenti visti nei giorni scorsi davanti ai bar appaiono il culmine dell' irresponsabilità: è il
                          sintomo di quella che chiamo appunto 'adolescenza infinita'». Tutti se lo chiedono: quanto durerà? «Difficile dirlo.
                          E' lecito sperare in un miglioramento nei mesi estivi, ma non abbiamo indicazioni in proposito. Dall' emisfero sud,
                          dove è tarda estate, non ci giunge una vera e propria casistica. Sono convinta che il sistema sanitario italiano si stia
                          comunque confermando uno dei migliori al mondo come capacità terapeutiche e diagnostiche». Filippo Donati.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 13
[ § 1 5 5 3 5 0 0 0 § ]

                          mercoledì 11 marzo 2020
                          Pagina 42

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Anche gli uffici pubblici chiudono
                          Dall' Inps agli sportelli comunali, ecco la mappa delle modifiche di accessi e orari

                          Niente mercati, niente ristoranti aperti dopo le 18, niente asporto. La
                          nuova ordinanza della Regione aggiunge altre restrizioni per arginare l'
                          emergenza del Coronavirus. Già da questa mattina sono chiusi dalle 18
                          alle 6 non solo bar e ristoranti, ma anche pizzerie al taglio, piadinerie,
                          tigellerie, kebab e gelaterie. Queste attività, così come bar e ristoranti,
                          saranno sospese nei weekend. Vietato anche l' asporto, mentre è
                          ammessa la consegna a domicilio di alimenti e bevande. Stop anche per
                          i mercati tutti i giorni della settimana, a esclusione dei banchi alimentari
                          che però devono assicurare la distanza minima tra le persone. Da oggi
                          anche la Camera di Commercio chiude al pubblico: l' ingresso sarà
                          ammesso solo in casi eccezionali e previo appuntamento telefonico,
                          indossando mascherine e guanti. Chiusi anche gli sportelli dell' ufficio
                          immigrazione della questura, che riapriranno al pubblico dal 10 aprile. Gli
                          appuntamenti presi agli sportelli vengono rinviati, resta aperto solo lo
                          sportello per la Protezione internazionale. Veniamo al trasporto pubblico.
                          Da oggi le porte anteriori dei mezzi saranno mantenute chiuse, e per salire e scendere si potranno usare solo quelle
                          centrali e posteriori. La vendita del biglietto a bordo del mezzo sarà a discrezione dell' autista. In questi giorni l'
                          attività ordinaria di pulizia dei mezzi è stata implementata con sanificazione quotidiana con prodotti specifici. Anche
                          Inps ha preso delle misure contro il virus. I servizi informativi delle strutture di Ravenna, Faenza e Lugo sono
                          assicurati solo da canali digitali e telefonici: per comunicare con gli uffici si può chiamare il call center provinciale
                          0544 548310 dalle 8.30 alle 12.30 o scrivere una mail a urp.ravenna@inps.it, direzione.ravenna@inps.it,
                          agenzia.faenza@inps.it o agenzia.lugo@inps.it. Cambiano anche le modalità di accesso agli uffici comunali: la
                          polizia locale chiede di essere contattata telefonicamente o per mail, o eventualmente nei locali dell' ufficio
                          pubbliche relazioni in giorni e orari specifici. Riceveranno solo su appuntamento gli uffici decentrati, gli uffici dell'
                          area Infanzia, istruzione e giovani in via Massimo d' Azeglio n. 2, l' ufficio di stato civile (a eccezione delle denunce di
                          nascita e morte), l' ufficio elettorale e lo sportello per i migranti di via Oriani 44. L' anagrafe resta aperta dal lunedì al
                          venerdì dalle 8 alle 13 e il giovedì pomeriggio dalle 14.30 alle 16.30.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 14
[ § 1 5 5 3 5 0 1 1 § ]

                          mercoledì 11 marzo 2020
                          Pagina 47

                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                           Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Prima pagina Faenza Lugo

                          Prima pagina Faenza Lugo

                                                     Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 15
[ § 1 5 5 3 5 0 1 2 § ]

                          mercoledì 11 marzo 2020
                          Pagina 47

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          La storia

                          L' aglio, rimedio naturale per la buona salute

                          Quando, un secolo fa, si diffuse anche in Romagna la mortale influenza
                          detta 'Spagnola', in città si curavano con il chinino, mentre i contadini
                          cercavano la salvezza nell' aglio. Un rimedio consigliato dalla medicina
                          popolare per le proprietà antibatteriche e antinfettive. Fiduciosi, i
                          contadini mettevano l' aglio in abbondanza nei cibi e molti ne tenevano
                          uno spicchio in bocca, giorno e notte. Ovviamente masticandolo, perché
                          lo 'spicchio d' aglio in camicia' è inefficace. Non era un bel sentire, né un
                          bel vedere, perché di chi ha una faccia tormentata e corrucciata si dice:
                          «L' à magnê dl' aj», ha mangiato dell' aglio. Non so se l' aglio conti contro
                          il coronavirus; di sicuro ne limita il contagio perché tiene gli altri a
                          distanza.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 16
[ § 1 5 5 3 5 0 0 5 § ]

                          mercoledì 11 marzo 2020
                          Pagina 48

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Scontro fra auto all' incrocio, grave un uomo
                          L' incidente è avvenuto ieri mattina all' incrocio di Castel Bolognese tra la via Emilia Interna e le vie Roma e Ravenna

                          Pauroso schianto tra due auto in pieno centro a Castel Bolognese. Nell'
                          incidente, avvenuto ieri mattina all' intersezione del grande incrocio tra la
                          via Emilia Interna e le vie Roma e Ravenna, la grossa traversa della
                          Statale prima dei portici della cittadina, è rimasto ferito gravemente un
                          44enne del posto, mentre è salva per un soffio una donna che
                          attraversava sulle strisce. Erano le 6.45 e il semaforo che regolamenta il
                          passaggio era ancora in modalità notturna, con il giallo lampeggiante. In
                          quel caso le auto che arrivano dalle traverse devono concedere la
                          precedenza ai mezzi che transitano lungo la statale. La Fiat Panda,
                          condotta da un 44enne di Castel Bolognese, proveniva da via Ravenna,
                          lato stazione ferroviaria ed era diretta verosimilmente verso l' ex
                          ospedale; da Faenza verso Imola stava invece viaggiando un suv
                          Hyundai Tucson, con al volante un 50enne originario dell' Albania e
                          residente a Riolo Terme. Lo schianto è stato tremendo e il piccolo suv
                          dopo lo schianto si è ribaltato fermandosi su un fianco. In quel momento,
                          sulle strisce pedonali, stava attraversando una donna che per un soffio non è stata investita dalla Hyundai. Scattato l'
                          allarme, sul posto sono arrivate due ambulanze e l' auto medicalizzata. Mentre il conducente della Tucson ha
                          riportato contusioni giudicate di media gravità, per il 44enne di Castel Bolognese è stato necessario l' intervento dell'
                          eliambulanza atterrata nello slargo davanti al bar in via Roma, sotto gli occhi di decine di curiosi e lavoratori fermi a
                          fare colazione. Nel frattempo erano stati allertati i vigili del fuoco di Faenza per estrarre gli occupanti dalle lamiere
                          delle due auto. I rilievi sono stati eseguiti dagli agenti della Polizia locale dell' Unione della Romagna faentina, mentre
                          una pattuglia del nucleo Radiomobile dei carabinieri di Faenza si è occupata della viabilità. L' incidente di ieri mattina
                          ha scosso molte persone che si sono trovate a passare sul posto. «Non riusciamo a capire - racconta un residente di
                          Castel Bolognese - come mai quell' incrocio, dalla sera tarda fino alle 7 del mattino possa regolare il traffico con il
                          giallo lampeggiante. È troppo rischioso, e l' incidente lo dimostra ancora una volta, lasciare un incrocio così
                          importante sguarnito. Qui è un via-vai di auto a tutte le ore del giorno e della notte». L' incidente ieri mattina ha
                          praticamente paralizzato il traffico lungo la statale con carabinieri e vigili che hanno deviato il continuo flusso di
                          mezzi sulla viabilità interna della città. Antonio Veca © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 17
[ § 1 5 5 3 5 0 0 2 § ]

                          mercoledì 11 marzo 2020
                          Pagina 48

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Hashish e marijuana in casa, operaio ventottenne finisce in manette
                          Faenza, il giovane è indagato per droga sulla base di confidenze di presunti clienti

                          Un operaio di 28 anni di Faenza, è stato arrestato sabato nella città
                          manfreda dai carabinieri con circa tre etti di droga detenuti in casa tra
                          hashish e marijuana. I militari sono giunti a casa del giovane, finora
                          incensurato, nell' ambito di un altro procedimento che vede indagato il
                          28enne sempre per droga sulla base di confidenze di presunti clienti e
                          che gli è stato notificato il giorno stesso. I carabinieri gli hanno
                          sequestrato circa un etto di hashish e due di marijuana, stupefacente da
                          lui consegnato, e un bilancino. Come disposto dal pm di turno Daniele
                          Barberini, il 28enne ha trascorso il weekend ai domiciliari per comparire
                          lunedì davanti al giudice Beatrice Marini e al Vpo Pietro Plachesi. Il
                          ragazzo, difeso dall' avvocato Matteo Olivieri, in aula ha riferito di non
                          spacciare ma di essere lui il consumatore del fumo sequestrato: ha
                          raccontato di andare a comperare droga per centinaia di euro alla volta
                          per evitare il più possibile il contatto con gli spacciatori. Dopo la
                          convalida, l' imputato è tornato libero con obbligo di firma. Processo
                          rinviato a inizio giugno.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 18
[ § 1 5 5 3 4 9 9 9 § ]

                          mercoledì 11 marzo 2020
                          Pagina 49

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Addio a Eros Tabanelli, il virus l' ha portato via
                          Faentino di nascita, l' imprenditore è morto a 86 anni a Senigallia dove era ricoverato per problemi respiratori
                          riconducibili al Covid-19

                          All' età di 86 anni, improvvisamente e repentinamente, Eros Tabanelli è
                          scomparso l' altra sera a Senigallia, nell' Anconetano, dov' era ricoverato
                          da venerdì per problemi respiratori riconducibili al coronavirus. Faentino
                          di nascita, pesarese per vita e sentimenti, Eros Tabanelli, imprenditore di
                          lunga data, cittadino benemerito, ha costituito per Pesaro una lunga e
                          costante presenza nel campo della solidarietà. A cominciare dalla Casa
                          di accoglienza per senza tetto della Torraccia per la realizzazione della
                          quale Tabanelli è stato elemento determinante anche da un punto di
                          vista di sostegno economico. Un' operazione per la quale stava già
                          studiando alcuni sviluppi ulteriori assieme ai suoi collaboratori più fidati e
                          del Lions Club Pesaro Host. Grande appoggio è sempre venuto da parte
                          sua anche a favore dello Iopra Onlus: «Bellissima persona - dice il
                          presidente Maurizio Sebastiani -, generosa e disponbilie, pieno di ironia e
                          di voglia di sorridere, uno che i soldi non li teneva certo per sé». Sulla
                          stessa linea il sindaco di Pesaro Matteo Ricci che, esprimendo il
                          cordoglio suo e dell' amministrazione, parla di «perdita gravissima per la città, un esempio per tutti con le sue
                          iniziative indirizzate alla solidarietà». Proprio qualche mese fa, per sollecitare i pesaresi a dedicare qualche ora del
                          proprio tempo a favore della struttura dei senzatetto, aveva iniziato una campagna proponendosi come volontario
                          notturno. Notoriamente duro quando si trattava di condurre affari, Tabanelli, oltre alle cose di maggiore visibilità che
                          ha reso possibili con la sua partecipazione economica, ha sempre svolto un' attività assistenziale molto defilata e
                          quasi sotterranea, non legata a grandi discorsi ed enunciazioni, ma assolutamente concreta e mirata a risolvere in
                          modo pratico casi di bisogno, alcuni dei quali riferiti a soggetti in situazioni da definire disperate. Destinatari dei suoi
                          interventi sono sempre stati nuclei familiari e soggetti singoli. Uno dei progetti che ultimamente gli stava più a cuore
                          e che aveva cominciato a seguire con intento di arrivare ad una definizione reale, riguardava i bambini autistici e
                          handicappati di estrema gravità. «Con lui - dice ancora il sindaco di Pesaro Matteo Ricci nel messaggio in cui ricorda
                          Eros Tabanelli - è cresciuta la rete di protezione sociale della nostra città. Abbiamo il dovere di custodire e alimentare
                          il suo lascito enorme. Non lo dimenticheremo e siamo vicini alla sua famiglia in questo momento doloroso».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 19
[ § 1 5 5 3 4 9 9 9 § ]

                          mercoledì 11 marzo 2020

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Arrivato a Pesaro dalla città di Faenza, dove era nato 86 anni fa, negli anni Sessanta del 1900, Tabanelli trovò l'
                          amore e l' affetto di Bruna Forlucci, donna di grande dolcezza e sensibilità che con lui ha condiviso decenni di vita,
                          che oggi lo piange e alla quale vanno anche le condoglianze sentite da parte del Resto del Carlino. L' attività
                          industriale di Tabanelli ha consistito per lungo tempo nella gestione di tutta la catena dei distributori dell' Agip nelle
                          due regioni Emilia Romagna e Marche. L' imprenditore faentino vantava anche un legame parentale di notevole
                          popolarità essendo in qualche modo legato a Pietro Nenni, famoso leader socialista del dopoguerra. f.b. ©
                          RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 20
[ § 1 5 5 3 5 0 0 3 § ]

                          mercoledì 11 marzo 2020
                          Pagina 49

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Il Rione Rosso consegna la spesa agli anziani
                          Per beneficiare del servizio basta chiamare un numero di telefono e prenotarsi

                          «Spesa e medicine a domicilio per gli anziani soli: siamo pronti a dare una
                          mano in questa situazione di estrema gravità sanitaria, anche per far
                          capire che i Rioni non sono solo Palio e che teniamo alla città e ai
                          faentini». Queste sono le parole dei membri del Rione Rosso che in fretta
                          e furia hanno allestito un servizio di spesa a domicilio per persone
                          anziane e a maggior rischio di contagio del Coronavirus. «Di fronte a
                          questa emergenza sanitaria - spiega Gian Luca Mainetti, vice capo rione
                          del Rosso - abbiamo chiesto tra i rionali più giovani, le persone meno a
                          rischio di contrarre il virus, la disponibilità di chi può mettere a
                          disposizione un po' di tempo libero». «Come Rione - continua - siamo
                          sempre stati interessati al bene del quartiere di riferimento al Rosso.
                          Così, assieme agli altri ragazzi, abbiamo pensato al servizio e abbiamo
                          cercato di mettere in piedi una piccola struttura organizzativa e
                          attraverso una chat abbiamo chiesto la disponibilità tra i soci. Sono una
                          quindicina, al momento, le adesioni». Tra coloro che hanno aderito, per lo
                          più persone che lavorano, ci sono anche dipendenti delle attività chiuse per il decreto del presidente del Consiglio,
                          ma anche studentesse universitarie. «Abbiamo a disposizione un numero di telefono (327 9447707) - continua
                          Mainetti - e, per usufruire del servizio, sarà sufficiente chiamare dalle 10 alle 14. La richiesta sarà presa in carico e si
                          verrà ricontattati per potersi mettere d' accordo. Visti i possibili episodi di truffatori, i volontari si faranno riconoscere
                          attraverso il fazzoletto del Rione e il tesserino da socio. Prenderemo la lista della spesa, generi alimentari o
                          medicine, rispettando la distanza di sicurezza e di igiene previste. Fatta la spesa, questa verrà poi consegnata a casa,
                          accompagnata dallo scontrino del negozio». a.v. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 21
[ § 1 5 5 3 5 0 1 3 § ]

                          mercoledì 11 marzo 2020
                          Pagina 50

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «La cava distrugge la Vena del Gesso»
                          La denuncia della Federazione speleologica dopo la richiesta di ampliamento dell' area degli scavi di Monte Tondo

                          «Una distruzione a tempo indeterminato della Vena del Gesso». E' quella
                          che la Federazione speleologica dell' Emilia Romagna paventa in una
                          lettera inviata in queste ore alle istituzioni locali e regionali, ora che da
                          parte della multinazionale Saint-Gobain è arrivata la richiesta di
                          ampliamento dell' area della cava di Monte Tondo, oltre che delle
                          quantità estrattive: intenzione comunicata all' Ente di gestione per i
                          parchi e la biodiversità della Romagna, come conferma la Federazione
                          speleologica. L' attività della cava, il maggior sito estrattivo in Europa in
                          riferimento al gesso, cominciò nel 1958. Nel 2001 Comuni, Provincia e
                          Regione commissionarono all' Arpa uno studio che tenesse conto delle
                          scoperte speleologiche e naturalistiche registrate nei decenni precedenti,
                          oltre delle varie forme di tutela regionale, nazionale ed europea arrivate
                          per i gessi della Vena: fu allora che venne delineato il massimo
                          quantitativo volumetrico estraibile nella cava, fissato tra i quattro milioni
                          e i quattro milioni e mezzo di metri cubi. Uno scenario non indolore, che
                          sarebbe costato la distruzione della Grotta alta che soffia e dell' Abisso 50, l' abbassamento del crinale di 20-30 metri,
                          ma che avrebbe garantito la sopravvivenza di ciò che rimane del Monte Tondo (la cui porzione ovest è stata divorata
                          dalla cava) e del Monte della Volpe, con i relativi sistemi carsici sottostanti. Il quantitativo individuato avrebbe
                          comunque assicurato lunga vita alla cava: tenendo come riferimento la quantità massima di gesso mai estratta in un
                          anno - i 171mila metri cubi del 2002 - il limite di 4 milioni e mezzo avrebbe comunque garantito l' attività estrattiva
                          fino al 2032. «Stupisce che oggi la multinazionale Saint-Gobain avanzi una richiesta di ulteriore ampliamento dell'
                          area», scrive alle istituzioni la Federazione speleologica, «con conseguente incremento dei volumi estraibili che va
                          oltre il limite massimo consentito e da tutti accettato». Il lungo lasso di tempo che si ha ancora davanti «è
                          obiettivamente più che sufficiente per riconvertire l' attività produttiva, e così azzerare o quanto meno mitigare le
                          conseguenze sociali e occupazionali. Nonostante tutti fossero ben consapevoli di questo, nulla è stato fatto in tanti
                          anni e questa grave negligenza oggi non giustifica un ulteriore ampliamento estensivo e quantitativo di materiale da
                          estrarre. La porzione ancora estraibile consente di pianificare al meglio un progetto di riconversione industriale». Alle
                          istituzioni la Federazione Speleologica chiede di non venire meno «agli impegni assunti e definiti sulla base dell'
                          approfondito e puntale studio svolto da Arpa, e di un ampio confronto tra tutti i soggetti coinvolti. La richiesta della
                          multinazionale Saint-Gobain di ampliamento dell' area e delle quantità estrattive va oltre i limiti definiti e non è quindi
                          assolutamente sostenibile, in quanto verrebbero

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 22
[ § 1 5 5 3 5 0 1 3 § ]

                          mercoledì 11 marzo 2020

                                                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          distrutti irreversibilmente ambienti di eccezionale interesse geologico, speleologico, naturalistico e paesaggistico,
                          protetti da norme nazionali e internazionali. Filippo Donati © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 23
[ § 1 5 5 3 5 0 1 4 § ]

                          mercoledì 11 marzo 2020
                          Pagina 50

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          LA DOCCIA FREDDA

                          Patrimonio Unesco, candidatura a rischio
                          Rischia di sfumare, in pericolo anche il Monte della Volpe

                          Rischia già di sfumare la candidatura a Patrimonio Unesco della Vena del
                          Gesso, ufficializzata meno di un anno fa. E quella di non avere il sigillo
                          dell' agenzia dell' Onu deputata a difendere la scienza e la cultura non è
                          neppure lontanamente la minaccia maggiore: ad essere in pericolo sono
                          infatti il Monte della Volpe e ciò che rimane del Monte Tondo, le prime
                          emergenze della cosiddetta Riva del Gesso, quella porzione di Vena
                          immediatamente a est dell' abitato di Borgo Rivola. Aree risparmiate dall'
                          espansione della cava, il cui tributo in fatto di patrimonio naturale
                          perduto fu comunque ingentissimo: «la Grotta del Re Tiberio, di rilevante
                          interesse naturalistico, speleologico ed archeologico, è stata
                          pesantemente danneggiata», fanno notare gli speleologi, mentre «i
                          sistemi carsici presenti all' interno della montagna sono stati intercettati
                          dalla cava, alterando irreparabilmente l' idrologia sotterranea.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 24
[ § 1 5 5 3 5 0 0 4 § ]

                          mercoledì 11 marzo 2020
                          Pagina 71

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          I possibili scenari

                          Ma la Final Eight sembra a rischio Al vaglio nuove formule
                          Si tornerà in campo probabilmente dopo Pasqua, i playoff potrebbero essere accorciati o tagliati

                          di Luce Del Favero RAVENNA Allenamenti sospesi e grandi speranze di
                          ritornare in campo il prima possibile. Non possono che restare ad
                          aspettare OraSì e Rekico sperando che venerdì 3 aprile termini davvero lo
                          stop dei campionati. Al momento entrambe non si stanno allenando e
                          sono in attesa di pianificare il lavoro per le prossime settimane, con
                          entrambi gli organici che sono comunque a disposizione. L' unica
                          differenza è che la dirigenza giallorossa ha fatto rimanere a Ravenna i
                          suoi atleti, mentre quella faentina ha concesso ai giocatori la possibilità
                          di rientrare a casa. Cosa accadrà tra venti giorni è ovviamente un mistero
                          e mai come in questo caso il futuro è incerto, ma poniamo che davvero
                          nella fatidica data di venerdì 3 aprile tutto torni alla normalità. Una volta
                          avuto il via libera da parte del CONI, non prima di lunedì 6 tutte le squadre
                          ritorneranno ad allenarsi e così verranno concessi ai giocatori una decina
                          di giorni per far ritrovare loro la forma migliore. È probabile dunque che si
                          riprenderà a giocare dal week end dopo Pasqua, ovvero dal 18 aprile.
                          Toccherà poi alla Lega Nazionale Pallacanestro e al Settore Agonistico studiare le nuove formule dei tornei che
                          potranno terminare entro il 30 giugno come da regolamento. La linea guida è che di sicuro sarà terminata la regular
                          season per garantire il regolare svolgimento del torneo anche a costo di accorciare o addirittura di tagliare i playoff:
                          una decisione saggia che permetterà anche alle squadre in lotta per la salvezza di giocarsi tutte le loro chance. In
                          serie A2 saranno da mettere in calendario 15 recuperi (Ravenna giocherà a Montegranaro) per ultimare la stagione
                          regolare poi si deciderà se abolire le sei giornate di fase ad orologio facendo subito partire i playoff o se ridurle a
                          quattro. Sembra certo che non sarà disputata la Coppa Italia vista la difficile riprogrammazione delle partite nel
                          calendario ed inoltre nella migliore delle ipotesi sarebbe a porte chiuse, uno scenario che non piace in primis al
                          Basket Ravenna, società organizzatrice. Essendo una situazione di grande emergenza mai capitata in ambito
                          sportivo, sarà necessario fare dei tagli e la Final Eight pare l' unica competizione che possa essere sacrificata. In
                          serie B invece nel girone della Rekico ci sono da giocare sei giornate e alcuni recuperi (i faentini saranno ad Ozzano)
                          ed è scontato che ci saranno molti turni infrasettimanali che porteranno ad una riduzione dei playoff. I tempi per
                          completare la regular season si allungheranno dato che nei gironi lombardi ci sono molte gare da giocare e c' è
                          addirittura una remota ipotesi che venga cambiato anche il numero delle partecipanti ai playoff. In entrambi i
                          campionati è quasi certo che si mantengano le porte chiuse soprattutto nelle prime settimane di gara.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 25
[ § 1 5 5 3 5 0 0 6 § ]

                          mercoledì 11 marzo 2020
                          Pagina 71

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          NUOTO

                          Tutte ferme le attività del Centro Sub Faenza

                          Acque ferme per il Centro Sub Nuoto Club 2000 che non è riuscito
                          nemmeno a fare disputare alcune delle poche gare rimaste in
                          programma domenica scorsa. I decreti governativi in tema di contrasto
                          all' epidemia di Covid-19 hanno paralizzato anche l' intero mondo della
                          società di Faenza. La FederNuoto ha disposto la sospensione dei
                          seguenti eventi nazionali: Campionati assoluti di nuoto (dal 17 al 21
                          marzo) e Finale del Campionato nazionale a squadre di nuoto, Coppa
                          Brema del 22 marzo, entrambi a Riccione; Criteria nazionali giovanili di
                          nuoto previsti dal 3 all' 8 aprile a Riccione. Per sua competenza, il
                          Comitato Regionale Fin Emilia-Romagna ha annullato la manifestazione
                          di nuoto artistico di domenica 15 marzo a Lugo, ma anche le finali del
                          Campionato regionale di Categoria in Vasca Corta, che si sarebbero
                          dovuto svolgere nei weekend del 7 e 8 marzo e 14 e 15 marzo. Tutto da
                          riscrivere il calendario 2020 dei nuotatori e, naturalmente, per tutti i
                          tesserati del Centro è impossibile allenarsi.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 26
[ § 1 5 5 3 5 0 0 7 § ]

                          mercoledì 11 marzo 2020
                          Pagina 39

                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          VADEMECUM DELL'UNIONE

                          Ecco come spiegare il Coronavirus ai nostri bambini
                          Linee guida redatte da Valentina Laghi, coordinatrice pedagogica; insieme a lei la psicologa Valentina Bellotti

                                                                                                                            MICHELE DONATI

                          FAENZA Didattica sospesa almeno fino al 3 aprile e forme di aggregazione
                          vietate: le misure messe in atto per contenere la diffusione del Coronavirus
                          hanno colpito duramente numerose famiglie, specie quelle in cui a lavorare
                          sono entrambi i genitori. Se ormai è chiaro che gli spostamenti all' esterno
                          vanno limitati ai casi di prima necessità, quello che avviene all' interno delle
                          abitazioni resta appunto dietro la porta di casa: proprio sulla base di queste
                          valutazioni l' Unione della Romagna Faentina ha deciso di pubblicare il
                          documento "Il Coronavirus spiegato ai bambini", sottotitolo "Cosa e come
                          raccontare ai bambini la complessa situazione che stiamo vivendo". TUTTO DA
                          RIORGANIZZARE Si tratta di alcune linee guida comportamentali redatte da
                          Valentina Laghi, coordinatrice pedagogica dell' Urf: insieme a lei, in prima linea
                          per evitare il panico e dare consigli a chi ne avesse bisogno, c' è anche la
                          psicologa dell' infanzia Valentina Bellotti. «La routine che ci è tanto cara- spiega
                          Laghi - deve lasciare il passo ad una quotidianità che va ripensata e occorre
                          riorganizza re la gestione familiare per noi genitori come si può, perché le
                          giornate si stanno trasformando e con esse le abitudini, e non è difficile solo per
                          noi adulti ma anche per i più piccoli». IL LINGUAGGIO Il primo punto riguarda il linguaggio da usare con i bambini per
                          spiegare la situazione attuale: «È bene evitare termini scientifici - prosegue Laghi - poiché, in particolare se molto
                          piccoli, non hanno le capacità cognitive per comprendere. Pertanto fornite loro spiegazioni brevi e senza termini
                          complessi (es. "Le scuole sono chiuse, per non rischiare di farvi ammalare. C' è una malattia: un virus")». TV E
                          COMPUTER Una delle questioni principali da affrontare è quella relativa alla quantità di tempo a disposizione: come
                          impiegarlo in maniera ottimale? I dispositivi tecnologici come televisione, computer e tablet sono sicuramente
                          passatempi che verranno presi in considerazione ma, come sempre d' altra parte, vanno utilizzati con cautela: «mi
                          preme sottolineare l' importanza di non esagerare con un' esposizione prolungata - afferma Laghi - e favorire
                          piuttosto la modalità a tempo». I GIOCHI Il rischio di annoiarsi va combattuto con creatività e spirito di inventiva,
                          magari facendo diventare un gioco o una filastrocca anche il lavaggio accurato delle mani: «In questi giorni potrete
                          riscoprire insieme ai vostri bambini giochi che non sapevate nemmeno di avere, magari lasciati in qualche scatolone-
                          consiglia Laghi -. Lasciate spazio alla fantasia, fatevi aiutare in cucina apre parare gustose ricette, magari proprio
                          quelle che a loro piacciono tanto. Per i più grandi regalate loro un diario

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 27
[ § 1 5 5 3 5 0 0 7 § ]

                          mercoledì 11 marzo 2020

                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                   Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          in cui possano raccontare di questi giorni particolari. Sarà bello rileggerlo quando tutto questo sarà solo un
                          lontano brutto ricordo». EMOZIONI E SPERANZA Essenziale, poi, è mantenere il controllo, sia per se stessi che per gli
                          altri: «In un momento complesso come questo, i bambini possono avere un' alternanza di emozioni, è importante che
                          abbiano al loro fianco adulti pronti a contenere le emozioni ma lasciandole esprimere. Cercate di essere positivi, i
                          vostri bambini lo sentiranno, diffondete la speranza, fate comprendere a ciascuno l' importanza che ognuno faccia la
                          sua parte, andrà tutto bene».

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019         Pagina 28
[ § 1 5 5 3 5 0 0 8 § ]

                          mercoledì 11 marzo 2020
                          Pagina 39

                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          L' assessora Sangiorgi: «È il momento di fare rete anche se a distanza»

                          FAENZA «Volevamo dare un segnale di attenzione alle famiglie - afferma l'
                          assessora comunale alle Politiche educative, Simona Sangiorgi, spiegando i
                          punti che sono contenuti nel documento "Il Coronavirus spiegato ai bambini", di
                          cui trattiamo nell' articolo qui a lato-. Ora è il momento di fare rete, anche se a
                          distanza, e speriamo che le privazioni di oggi servano domani a recuperare il
                          senso della comunità». Fino al prossimo 3 aprile tutte le attività didattiche
                          saranno sospese: ciò significa che nelle sedi di segreteria il personale è
                          presente per garantire la continuità delle attività amministrative e tecniche,
                          anche se nel numero minimo possibile.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 29
[ § 1 5 5 3 5 0 1 0 § ]

                          mercoledì 11 marzo 2020
                          Pagina 39

                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Violento scontro all' incrocio In due restano feriti

                          CASTEL BOLOGNESE Violento schianto ieri mattina, poco prima delle 7, all'
                          incrocio semaforico tra la via Emilia e viale Umberto I. A venire a collisione
                          sono state due auto: una Fiat Panda, con al volante un 44enne, che marciava
                          sulla via Emilia con direzione Forlì -Bologna, e una Hyundai, con alla guida un
                          40enne albanese, che viaggiava invece su viale Umberto I. Nell' impatto, quest'
                          ultima si è ribaltata su un fianco. Scattato l' allarme, sul posto sono accorsi
                          ambulanza ed elimedica. Il 44enne è stato accompagnato al pronto soccorso
                          dell' ospedale di Faenza, mentre per il 40enne è stato invece necessario il
                          trasbordo in elicottero all' ospedale Bufalini di Cesena. Dei rilievi se ne sono
                          occupati gli agenti della polizia locale dell' Unione della Romagna faentina.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 30
[ § 1 5 5 3 5 0 0 9 § ]

                          mercoledì 11 marzo 2020
                          Pagina 39

                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Uffici comunali Nuove modalità di accesso

                          FAENZA Cambiano le modalità per l' accesso del pubblico agli uffici comunali di
                          Faenza. Al fine di dilazionare l' accesso a sportelli ed uffici e di ridurre i tempi di
                          attesa, il pubblico verrà ricevuto solo su appuntamento, all' interno degli orari di
                          apertura già fissati. I numeri da contattare per fissare l' appuntamento sono i
                          seguenti: Sportelli Polifunzionali 0546 691620; Servizio Stato Civile 0546
                          691630; Servizio Elettorale 0546 691610; Servizi Sociali 0546 691800; Servizio
                          Istruzione 0546 691678; Servizio Infanzia 0546 691658.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 31
[ § 1 5 5 3 5 0 2 0 § ]

                          mercoledì 11 marzo 2020
                          Pagina 39

                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                   Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Riolo, consegna di alimentari e farmaci

                          RIOLO TERME Il Comune di Riolo Terme, grazie alla disponibilità del proprio
                          personale e con la fattiva collaborazione dei volontari dell 'Associazione di
                          Protezione Civile di Riolo Terme, ha avviato un servizio gratuito per la consegna
                          a domicilio di generi alimentari e farmaci. L'iniziativa è rivolta nello specifico
                          alle persone anziane o a quelle con maggior rischio di salute. Il servizio sarà
                          attivo tutti i giorni per le prenotazioni dalle ore 08.00 alle 20.00 al numero
                          telefonico 366 8274146

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 32
[ § 1 5 5 3 5 0 1 5 § ]

                          mercoledì 11 marzo 2020
                          Pagina 13

                                                                                 Il Sole 24 Ore
                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          gli scenari del peggioramento

                          Chiusure e controlli, l' ipotesi leggi speciali
                          A disposizione dei prefetti nelle zone rosse già 300 militari di Strade sicure

                                                                                                                                   Marco Ludovico

                          L' espressione "leggi speciali" evoca periodi bui della storia d' Italia ma
                          adesso circola, sussurrata, nella discussione tra maggioranza e
                          opposizione: tutti convinti della necessità ormai prossima di nuove misure,
                          più estese e più severe. La spinta più forte viene dal centrodestra e dai
                          governatori del Nord, in testa il governatore della Lombardia Attilio
                          Fontana. «È il tempo della fermezza. Ho incontrato i sindaci dei capoluoghi
                          lombardi e il presidente di Anci Lombardia, chiedono tutti la stessa cosa:
                          chiudere tutto adesso (tranne i servizi essenziali) per ripartire il prima
                          possibile». L' emergenza dell' epidemia è al culmine al Nord, la richiesta di
                          una sorta di serrata dei negozi era prevedibile. Le restrizioni alla
                          circolazione pubblica potranno aumentare. Ma un provvedimento
                          generalizzato in tutta Italia, visto la tendenza di estendere sul territorio
                          nazionale gli interventi sulle prime zone rosse, di chiusura dei negozi,
                          avrebbe una portata enorme. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte,
                          non chiude però la porta. «Vi assicuro che il Governo continuerà a rimanere
                          disponibile e risoluto ad adottare tutte le misure necessarie a contrastare
                          con il massimo rigore la diffusione del contagio», ha detto il premier ai leader dell' opposizione Matteo Salvini,
                          Giorgia Meloni e Antonio Tajani. Conte resta comunque disponibile a misure più severe. Un fronte politico pronto a
                          estendersi a Italia Viva ma soprattutto, se non arrivano segnali di inversione delle criticità in atto, a tutto il governo, a
                          cominciare dal Pd e poi lo stesso M5S. Non per forza sulla chiusura degli esercizi, ma in generale su decisioni ancora
                          più drastiche se necessarie a fermare il COVID-19. Gli occhi sono puntati anche su centro e sud d' Italia. Se anche lì i
                          contagi esplodessero le scelte di governo assumerebbero sostanza tecnica e perderebbero qualunque colore
                          politico: devono essere efficaci, punto. Al momento, va detto, alla Difesa non ci sono pianificazioni per rinforzare
                          Strade sicure - 7.050 militari, quasi tutti dell' Esercito, impegnati nei controlli antiterrorismo - ma già 300 circa sono
                          stati messi a disposizione dei prefetti nelle zone rosse del Nord. Tutto fa pensare a un aumento prossimo delle
                          aliquote militari disponibili per le esigenze del ministero dell' Interno. Certo, ci sono undici brigate con una media di
                          5mila soldati situate nella maggior parte delle regioni italiane. Ma evocare scenari inverosimili è, al momento,
                          infondato e fuorviante. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 33
[ § 1 5 5 3 5 0 1 8 § ]

                          mercoledì 11 marzo 2020
                          Pagina 27

                                                                                 Il Sole 24 Ore
                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          CORONAVIRUS

                          Possibile schierare l' esercito per tutelare la salute pubblica
                          Possono essere chiusi negozi e imprese e possono essere spostate persone La legge 13 pubblicata sulla «Gazzetta
                          Ufficiale» del 9 marzo

                                                                                                                    Maurizio CaprinoGuglielmo Saporito

                          È uno scenario che ricorda i tempi di guerra o le catastrofi naturali quello
                          che emerge combinando gli ultimi provvedimenti di limitazione della
                          circolazione per il coronavirus con la versione definitiva del decreto legge
                          "cornice" su quest' emergenza. Il Dl 6/2020 del 23 febbraio è stato già
                          convertito in legge (la 13/2020, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale 61 del 9
                          marzo), è la prima norma che ha autorizzato le limitazioni ed è stata
                          rafforzata dal Parlamento dando la qualifica di agente di pubblica sicurezza
                          «al personale delle Forze armate impiegato, previo provvedimento del
                          Prefetto competente, per assicurare l' esecuzione delle misure di
                          contenimento» decise per limitare i contagi. In altre parole, se c' è un'
                          autorizzazione prefettizia, i soldati hanno gli stessi poteri delle forze di
                          polizia, come fermare i veicoli in transito e, se ravvisano che si sta
                          commettendo un reato, impedire loro di proseguire la marcia.
                          Teoricamente, non sarà raro ravvisare un reato: chi circola nonostante non
                          abbia motivi di lavoro, salute o necessità infrange l' articolo 650 del Codice
                          penale (inottemperanza ai provvedimenti dell' autorità). I soldati potrebbero
                          anche arrestare persone, nell' eventualità (si spera remota) che la situazione dell' ordine pubblicioprecipiti e vengano
                          commessi reati che prevedano l' arresto in flagranza. Un "braccio armato" per i poteri già previsti nell' ordinamento in
                          casi gravi, come le requisizioni di beni immobili, mobili e servizi o le chiusure di attività. O gli spostamenti di persone
                          decisi d' imperio. Per il resto, la versione definitiva del Dl 6/2020 cerca di raccordare i poteri sulle misure di igiene e
                          sanità che la legislazione precedente dà ancora a Regioni ed enti locali con quelli dello Stato: dopo aver confermato
                          che le misure sono decise con Dpcm dopo aver sentito le istituzioni territoriali e possono anche essere decise da
                          queste ultime in caso di estrema necessità (come previsto dal testo in vigore dal 23 febbraio), aggiunge che però in
                          quest' ultimo caso le misure «perdono efficacia» se non comunicate al ministro della Salute entro 24 ore dalla loro
                          adozione. A parte il Dl 6/2020 e le altre misure di questi giorni, vale il principio che tutte le norme possono essere
                          derogate, per realizzare finalità di protezione civile. L' unico limite sono i princìpi generali dell' ordinamento giuridico
                          (nazionale e comunitario). I princìpi sono quelli di forma, motivazione e proporzionalità. I provvedimenti devono
                          avere forma scritta, per essere certi e comprensibili tranne casi di urgenza talmente eccezionale da ammettere la
                          forma orale (ordine verbale da parte della pubblica autorità, da

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 34
Puoi anche leggere