Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 11 marzo 2020
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Unione della Romagna Faentina mercoledì, 11 marzo 2020 Prime Pagine 11/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna 4 Prima pagina del 11/03/2020 11/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) 5 Prima pagina del 11/03/2020 11/03/2020 Il Sole 24 Ore 6 Prima pagina del 11/03/2020 11/03/2020 Italia Oggi 7 Prima pagina del 11/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 11/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 35 8 «Pronti all' emergenza L' ospedale è fra i migliori» 11/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 35 10 Continuano a crescere i contagiati: ieri due anche a Cervia 11/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 38 12 «Molti non hanno ancora chiaro il pericolo» 11/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42 14 Anche gli uffici pubblici chiudono 11/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 47 15 Prima pagina Faenza Lugo 11/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 47 16 L' aglio, rimedio naturale per la buona salute 11/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 48 17 Scontro fra auto all' incrocio, grave un uomo 11/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 48 18 Hashish e marijuana in casa, operaio ventottenne finisce in manette 11/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49 19 Addio a Eros Tabanelli, il virus l' ha portato via 11/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49 21 Il Rione Rosso consegna la spesa agli anziani 11/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50 22 «La cava distrugge la Vena del Gesso» 11/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50 24 Patrimonio Unesco, candidatura a rischio 11/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 71 25 Ma la Final Eight sembra a rischio Al vaglio nuove formule 11/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 71 26 Tutte ferme le attività del Centro Sub Faenza Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 11/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 39 MICHELE DONATI 27 Ecco come spiegare il Coronavirus ai nostri bambini
11/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 39 29 L' assessora Sangiorgi: «È il momento di fare rete anche se a distanza» 11/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 39 30 Violento scontro all' incrocio In due restano feriti 11/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 39 31 Uffici comunali Nuove modalità di accesso 11/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 39 32 Riolo, consegna di alimentari e farmaci Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 11/03/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 13 Marco Ludovico 33 Chiusure e controlli, l' ipotesi leggi speciali 11/03/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 27 Maurizio CaprinoGuglielmo Saporito 34 Possibile schierare l' esercito per tutelare la salute pubblica 11/03/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 33 36 Oltre 41 milioni destinati al distretto del Lazio 11/03/2020 Italia Oggi Pagina 6 CARLO VALENTINI 37 Quota cento ha rotto l' argine 11/03/2020 Italia Oggi Pagina 21 ANDREA SECCHI 40 Il richiamo di giornali ed edicole
[ § 1 § ] mercoledì 11 marzo 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 4
[ § 2 § ] mercoledì 11 marzo 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 5
[ § 3 § ] mercoledì 11 marzo 2020 Il Sole 24 Ore Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 6
[ § 4 § ] mercoledì 11 marzo 2020 Italia Oggi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 7
[ § 1 5 5 3 4 9 9 8 § ] mercoledì 11 marzo 2020 Pagina 35 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) «Pronti all' emergenza L' ospedale è fra i migliori» Il sindaco de Pascale plaude allo spirito di abnegazione degli operatori sanitari E tranquillizza tutti: «Niente panico, gli alimentari resteranno aperti» Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha firmato una nuova ordinanza in vigore da questa mattina. È sospesa l' attività, tutti i giorni dalle 18 alle 6 e tutto il fine settimana per pizzerie al taglio, piadinerie, tigellerie, kebab, gelaterie, oltre che per bar e ristoranti. Sarà sempre possibile la consegna a domicilio, ma non l' asporto. Decisa anche la chiusura dei mercati tutti i giorni e non solo nei weekend, con l' esclusione dei banchi alimentari laddove assicurino la distanza minima. Sindaco Michele de Pascale, ci può fare una valutazione sull' impatto del coronavirus a Ravenna? «Per prima cosa, e a nome di tutti i cittadini ravennati, mi inchino davanti a tutti gli operatori sanitari, che stanno lavorando sul nostro territorio. C' è uno spirito di abnegazione enorme. Ravenna ha uno degli ospedali con i migliori servizi di terapia intensiva della regione e d' Italia, perché centralizza l' alta complessità di 400mila abitanti. Il Santa Maria delle Croci ha ottime professionalità». Siamo pronti per un' emergenza come in Lombardia? «Dobbiamo fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità per essere pronti per una eventuale emergenza sanitaria che dovesse verificarsi nelle prossime settimane. E ciò in collaborazione con Lugo e Faenza, dove ci sono altri 14 posti di terapia intensiva, numero che può anche crescere. Tutto questo auspicando che l' emergenza non si presenti. Intanto, però, siamo pronti». Il presidente Bonaccini ha firmato una nuova ordinanza con restrizioni per determinate categorie commerciali, eccetto gli alimentari. In tanti casi, sono gli stessi esercenti a chiedere la sospensione. «Conosco bene i sacrifici che fanno in queste settimane i titolari di negozi o di pubblici esercizi. Tanti di loro, nelle telefonate che mi hanno fatto, auspicavano nuove misure per evitare di diventare veicoli inconsci del virus. Li ringrazio tutti. Così come dico che ha fatto benissimo la Regione ad approvare la cassa integrazione in deroga. I lavoratori non percepiranno l' intero stipendio, ma sanno di avere un' entrata certa. È stata positiva la decisione del sistema creditizio di bloccare i mutui. Tutto ciò non è ancora sufficiente. Penso alle imprese in affitto. Potrebbe innescarsi un vortice pericoloso tra proprietari e affittuari. Ai primi chiedo comprensione. Oltre ai provvedimenti del Governo, assicuro il nostro impegno per misure adatte ad aiutare famiglie e imprese». Ieri Lombardia e Veneto hanno chiesto al Governo di chiudere tutte le attività, eccetto gli alimentari Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 8
[ § 1 5 5 3 4 9 9 8 § ] mercoledì 11 marzo 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) e le farmacie. Anche l' Emilia Romagna chiederà provvedimenti simili? «Bisogna smetterla di chiedere pubblicamente di chiudere di qua o di là. Tutti i giorni ci confrontiamo in videoconferenza con il Governo. Quella è la sede dove discutere di cosa fare o cosa non fare. Una volta terminata, ci si deve rimettere a lavorare e rispettare le decisioni prese. La Lombardia deve affrontare una situazione molto più grave della nostra. Da noi si fa un' opera di contenimento del contagio. Con la Sanità pubblica facciamo un lavoro immane. Cerchiamo quasi casa per casa possibili portatori del virus per contenerne la diffusione. In Lombardia ciò non è più possibile- Anche sui social smettiamola tutti di dire che qui si fa una cosa, che là ne hanno fatta un' altra. È solo confusione. Si lasci parlare chi deve informare ufficialmente i cittadini. Se ci saranno misure più stringenti per i cittadini ravennati, lo comunicheremo. Nel frattempo ognuno sia consapevole di rispettare le restrizioni, magari si autolimiti ulteriormente. Così usciremo prima dall' emergenza». Negli ultimi giorni c' è una sorta di corsa ai supermercati. «Non bisogna farsi prendere dal panico. Gli approvvigionamenti alimentari vanno fatti con buonsenso». Per esempio? «Magari si va a fare la spesa per due o tre giorni, così non c' è bisogno di uscire quotidianamente. Gli orari degli alimentari non sono stati ristretti proprio per dare modo ai cittadini di diluire l' afflusso. Possiamo fare la spesa anche per i parenti anziani, o per il vicino di casa che ha difficoltà a muoversi. La nostra è una comunità». Lorenzo Tazzari. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 9
[ § 1 5 5 3 5 0 0 1 § ] mercoledì 11 marzo 2020 Pagina 35 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Ospedale sotto assedio Continuano a crescere i contagiati: ieri due anche a Cervia Cinque casi in più rispetto a lunedì, nessuno di questi è grave. Tutti hanno contratto il virus fuori provincia o addirittura fuori regione Lunedì erano 19, ieri 24. Continuano purtroppo a crescere i casi di Coronavirus nel territorio della provincia di Ravenna: ieri altri cinque tamponi si sono rivelati positivi, una crescita del 26% rispetto al giorno precedente. La buona notizia è che fortunatamente nessuna di queste persone è in gravi condizioni, e inoltre quattro di questi hanno contratto il virus fuori regione o fuori provincia. Tra gli ultimi contagiati ci sono anche i primi due di Cervia: un 50enne ammalatosi fuori provincia e un 89enne ammalatosi fuori regione. Ieri anche il sindaco Massimo Medri ha comunicato la notizia: «L' Ausl Romagna sta lavorando con efficienza e altissima professionalità e ha definito procedure e controlli rigorosi, si è prontamente occupata dell' indagine epidemiologica e ha isolato le persone che hanno avuto contatti con i due casi», scrive il primo cittadino in una nota. Altre due persone, tra i cinque nuovi casi, hanno contratto il virus fuori dal nostro territorio: si tratta di un 86enne e di un 75enne domiciliato nel Ravennate ma residente in un' altra regione. Solo in un caso il contagio è avvenuto qui, ed è quello di un 79enne che era già in quarantena perché era stato a contatto con uno dei casi già resi noti nei giorni scorsi. Quest' ultimo è anche l' unico che attualmente si trova in isolamento domiciliare. Gli altri quattro malati non sono gravi, ma le loro condizioni hanno comunque richiesto il ricovero nel reparto di Malattie Infettive del Santa Maria delle Croci. Nella giornata di ieri non si sono registrati, invece, nuovi casi al Maria Cecilia hospital di Cotignola, dove restano ricoverati in Neurochirurgia cinque pazienti rivelatisi positivi al virus (un 92enne del Parmense, un 79enne del Piacentino, un 73enne del Fiorentino, un 60enne del Ragusano e un 47enne del Sud Sardegna). Nella struttura nei giorni scorsi era emerso un altro caso di positività, ovvero un medico 50enne, attualmente in isolamento domiciliare. L' unico caso grave del nostro territorio resta quello di una 68enne di Ravenna che si trova ricoverata in Terapia Intensiva: le sue condizioni sono serie, ma stabili. Nel reparto di Malattie Infettive del Santa Maria delle Croci invece attualmente sono ricoverati 7 pazienti positivi al Coronavirus: oltre ai 4 nuovi casi, ci sono un 40enne della Bassa Romagna, un 66enne di Faenza e un 45enne che vive in provincia. Altre 9 persone sono a casa, tra cui il medico 50enne del Maria Cecilia hospital, e infine i primi due pazienti ammalatisi nel nostro territorio sono stati giudicati guariti. «In questo momento ognuno deve dare il proprio contributo stando a casa - ha detto ieri il Commissario per il Coronavirus della Regione Sergio Venturi -. È l' unico modo per ridurre l' impatto del virus». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 10
[ § 1 5 5 3 5 0 0 1 § ] mercoledì 11 marzo 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Sara Servadei. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 11
[ § 1 5 5 3 4 9 9 7 § ] mercoledì 11 marzo 2020 Pagina 38 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) «Molti non hanno ancora chiaro il pericolo» L' infettivologa Alessandra Govoni: «Non è sbagliato ipotizzare un mese di blocco totale, assembramenti culmine di irresponsabilità» Una cura contro l'«adolescenza infinita» di chi nei giorni scorsi ha continuato ad agire irresponsabilmente, incurante del contagio da coronavirus. È quella che invoca provocatoriamente Alessandra Govoni, infettivologa faentina oggi impegnata all' ospedale di Imola, dove lavora dal 2006, dopo sette anni trascorsi in quella che è la prima linea di trincea dell' Italia contro le malattie infettive: l' ospedale Spallanzani di Roma. Lavorava lì quando infettivologi e virologi furono mobilitati per l' epidemia di Sars del 2002, causata anch' essa da un coronavirus. «Fummo messi in allerta per ciascuna delle grandi epidemie scoppiate nel mondo», ricorda Alessandra Govoni. «Non potrò mai dimenticare la prima epidemia di ebola: una pediatra romana fu contagiata e morì in Africa. Dovemmo mettere mano agli 'scafandri' e sottoporre agli esami tutti i colleghi che l' avevano frequentata. Fortunatamente nessuno di loro risultò positivo». E' bene ricordare che il coronavirus non è la prima epidemia cui il mondo globalizzato fa fronte, giusto? «Esatto. Quando cominciai questo mestiere, a Modena e poi allo Spallanzani, l' Hiv concentrava la quasi totalità degli sforzi di noi infettivologi, come del resto accade tuttora. Ricordo ancora il vuoto che si allargava attorno a me e alle mie colleghe sul bus, al ritorno dall' ospedale, quando inevitabilmente ci trovavamo a parlare di lavoro, e dunque di Aids. Era vera psicosi». Il mondo doveva aspettarsi un coronavirus? «Non era difficile prevedere che prima o poi ci saremmo trovati a fare fronte a un nemico di questo tipo: sono pochi ormai coloro che non hanno mai preso aerei, e quasi nessuno non ha contatti con persone abituate a viaggiare. In tanti ci chiedono: perché in Cina? Perché l' ebola in Africa? L' espansione delle aree urbane e la contestuale riduzione di quelle naturali hanno portato l' uomo, e i suoi animali domestici e d' allevamento, a vivere a stretto contatto con specie selvatiche. Ecco allora che un virus può effettuare il cosiddetto salto di specie. Essere causa di elevata mortalità per un virus è un fallimento biologico: uccide il corpo che lo ospita, condannando se stesso. Questo perché il virus si trova in un organismo che non conosce. Alcuni hanno fatto notare come dall' India, dove il consumo di prodotti animali è minore, non partano epidemie. In realtà nessun paese è al riparo dal pericolo». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 12
[ § 1 5 5 3 4 9 9 7 § ] mercoledì 11 marzo 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Come infettivologa quale opinione ha sulla nuova «zona protetta» istituita in tutta Italia? «Considerato il ritmo di aumento dei casi non ritengo sbagliato ipotizzare per i prossimi giorni un blocco totale di un mese, come attuato a Wuhan. Ho ancora la sensazione che le persone non abbiano ben chiara la pericolosità degli infetti asintomatici nella diffusione del contagio. I reparti di rianimazione non sono attrezzati per incrementi di malati come questi: davanti al coronavirus viene consigliata una ventilazione nettamente più lunga di quella che si è abituati a eseguire. La Società degli anestesisti ha già paventato l' ipotesi che dei medici possano trovarsi a compiere una scelta etica: tra un paziente giovane e uno anziano, tra chi è molto grave e chi no, o tra chi ha più possibilità di salvarsi e chi ne ha meno. Per questo gli assembramenti visti nei giorni scorsi davanti ai bar appaiono il culmine dell' irresponsabilità: è il sintomo di quella che chiamo appunto 'adolescenza infinita'». Tutti se lo chiedono: quanto durerà? «Difficile dirlo. E' lecito sperare in un miglioramento nei mesi estivi, ma non abbiamo indicazioni in proposito. Dall' emisfero sud, dove è tarda estate, non ci giunge una vera e propria casistica. Sono convinta che il sistema sanitario italiano si stia comunque confermando uno dei migliori al mondo come capacità terapeutiche e diagnostiche». Filippo Donati. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 13
[ § 1 5 5 3 5 0 0 0 § ] mercoledì 11 marzo 2020 Pagina 42 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Anche gli uffici pubblici chiudono Dall' Inps agli sportelli comunali, ecco la mappa delle modifiche di accessi e orari Niente mercati, niente ristoranti aperti dopo le 18, niente asporto. La nuova ordinanza della Regione aggiunge altre restrizioni per arginare l' emergenza del Coronavirus. Già da questa mattina sono chiusi dalle 18 alle 6 non solo bar e ristoranti, ma anche pizzerie al taglio, piadinerie, tigellerie, kebab e gelaterie. Queste attività, così come bar e ristoranti, saranno sospese nei weekend. Vietato anche l' asporto, mentre è ammessa la consegna a domicilio di alimenti e bevande. Stop anche per i mercati tutti i giorni della settimana, a esclusione dei banchi alimentari che però devono assicurare la distanza minima tra le persone. Da oggi anche la Camera di Commercio chiude al pubblico: l' ingresso sarà ammesso solo in casi eccezionali e previo appuntamento telefonico, indossando mascherine e guanti. Chiusi anche gli sportelli dell' ufficio immigrazione della questura, che riapriranno al pubblico dal 10 aprile. Gli appuntamenti presi agli sportelli vengono rinviati, resta aperto solo lo sportello per la Protezione internazionale. Veniamo al trasporto pubblico. Da oggi le porte anteriori dei mezzi saranno mantenute chiuse, e per salire e scendere si potranno usare solo quelle centrali e posteriori. La vendita del biglietto a bordo del mezzo sarà a discrezione dell' autista. In questi giorni l' attività ordinaria di pulizia dei mezzi è stata implementata con sanificazione quotidiana con prodotti specifici. Anche Inps ha preso delle misure contro il virus. I servizi informativi delle strutture di Ravenna, Faenza e Lugo sono assicurati solo da canali digitali e telefonici: per comunicare con gli uffici si può chiamare il call center provinciale 0544 548310 dalle 8.30 alle 12.30 o scrivere una mail a urp.ravenna@inps.it, direzione.ravenna@inps.it, agenzia.faenza@inps.it o agenzia.lugo@inps.it. Cambiano anche le modalità di accesso agli uffici comunali: la polizia locale chiede di essere contattata telefonicamente o per mail, o eventualmente nei locali dell' ufficio pubbliche relazioni in giorni e orari specifici. Riceveranno solo su appuntamento gli uffici decentrati, gli uffici dell' area Infanzia, istruzione e giovani in via Massimo d' Azeglio n. 2, l' ufficio di stato civile (a eccezione delle denunce di nascita e morte), l' ufficio elettorale e lo sportello per i migranti di via Oriani 44. L' anagrafe resta aperta dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 13 e il giovedì pomeriggio dalle 14.30 alle 16.30. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 14
[ § 1 5 5 3 5 0 1 1 § ] mercoledì 11 marzo 2020 Pagina 47 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima pagina Faenza Lugo Prima pagina Faenza Lugo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 15
[ § 1 5 5 3 5 0 1 2 § ] mercoledì 11 marzo 2020 Pagina 47 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) La storia L' aglio, rimedio naturale per la buona salute Quando, un secolo fa, si diffuse anche in Romagna la mortale influenza detta 'Spagnola', in città si curavano con il chinino, mentre i contadini cercavano la salvezza nell' aglio. Un rimedio consigliato dalla medicina popolare per le proprietà antibatteriche e antinfettive. Fiduciosi, i contadini mettevano l' aglio in abbondanza nei cibi e molti ne tenevano uno spicchio in bocca, giorno e notte. Ovviamente masticandolo, perché lo 'spicchio d' aglio in camicia' è inefficace. Non era un bel sentire, né un bel vedere, perché di chi ha una faccia tormentata e corrucciata si dice: «L' à magnê dl' aj», ha mangiato dell' aglio. Non so se l' aglio conti contro il coronavirus; di sicuro ne limita il contagio perché tiene gli altri a distanza. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 16
[ § 1 5 5 3 5 0 0 5 § ] mercoledì 11 marzo 2020 Pagina 48 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Scontro fra auto all' incrocio, grave un uomo L' incidente è avvenuto ieri mattina all' incrocio di Castel Bolognese tra la via Emilia Interna e le vie Roma e Ravenna Pauroso schianto tra due auto in pieno centro a Castel Bolognese. Nell' incidente, avvenuto ieri mattina all' intersezione del grande incrocio tra la via Emilia Interna e le vie Roma e Ravenna, la grossa traversa della Statale prima dei portici della cittadina, è rimasto ferito gravemente un 44enne del posto, mentre è salva per un soffio una donna che attraversava sulle strisce. Erano le 6.45 e il semaforo che regolamenta il passaggio era ancora in modalità notturna, con il giallo lampeggiante. In quel caso le auto che arrivano dalle traverse devono concedere la precedenza ai mezzi che transitano lungo la statale. La Fiat Panda, condotta da un 44enne di Castel Bolognese, proveniva da via Ravenna, lato stazione ferroviaria ed era diretta verosimilmente verso l' ex ospedale; da Faenza verso Imola stava invece viaggiando un suv Hyundai Tucson, con al volante un 50enne originario dell' Albania e residente a Riolo Terme. Lo schianto è stato tremendo e il piccolo suv dopo lo schianto si è ribaltato fermandosi su un fianco. In quel momento, sulle strisce pedonali, stava attraversando una donna che per un soffio non è stata investita dalla Hyundai. Scattato l' allarme, sul posto sono arrivate due ambulanze e l' auto medicalizzata. Mentre il conducente della Tucson ha riportato contusioni giudicate di media gravità, per il 44enne di Castel Bolognese è stato necessario l' intervento dell' eliambulanza atterrata nello slargo davanti al bar in via Roma, sotto gli occhi di decine di curiosi e lavoratori fermi a fare colazione. Nel frattempo erano stati allertati i vigili del fuoco di Faenza per estrarre gli occupanti dalle lamiere delle due auto. I rilievi sono stati eseguiti dagli agenti della Polizia locale dell' Unione della Romagna faentina, mentre una pattuglia del nucleo Radiomobile dei carabinieri di Faenza si è occupata della viabilità. L' incidente di ieri mattina ha scosso molte persone che si sono trovate a passare sul posto. «Non riusciamo a capire - racconta un residente di Castel Bolognese - come mai quell' incrocio, dalla sera tarda fino alle 7 del mattino possa regolare il traffico con il giallo lampeggiante. È troppo rischioso, e l' incidente lo dimostra ancora una volta, lasciare un incrocio così importante sguarnito. Qui è un via-vai di auto a tutte le ore del giorno e della notte». L' incidente ieri mattina ha praticamente paralizzato il traffico lungo la statale con carabinieri e vigili che hanno deviato il continuo flusso di mezzi sulla viabilità interna della città. Antonio Veca © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 17
[ § 1 5 5 3 5 0 0 2 § ] mercoledì 11 marzo 2020 Pagina 48 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Hashish e marijuana in casa, operaio ventottenne finisce in manette Faenza, il giovane è indagato per droga sulla base di confidenze di presunti clienti Un operaio di 28 anni di Faenza, è stato arrestato sabato nella città manfreda dai carabinieri con circa tre etti di droga detenuti in casa tra hashish e marijuana. I militari sono giunti a casa del giovane, finora incensurato, nell' ambito di un altro procedimento che vede indagato il 28enne sempre per droga sulla base di confidenze di presunti clienti e che gli è stato notificato il giorno stesso. I carabinieri gli hanno sequestrato circa un etto di hashish e due di marijuana, stupefacente da lui consegnato, e un bilancino. Come disposto dal pm di turno Daniele Barberini, il 28enne ha trascorso il weekend ai domiciliari per comparire lunedì davanti al giudice Beatrice Marini e al Vpo Pietro Plachesi. Il ragazzo, difeso dall' avvocato Matteo Olivieri, in aula ha riferito di non spacciare ma di essere lui il consumatore del fumo sequestrato: ha raccontato di andare a comperare droga per centinaia di euro alla volta per evitare il più possibile il contatto con gli spacciatori. Dopo la convalida, l' imputato è tornato libero con obbligo di firma. Processo rinviato a inizio giugno. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 18
[ § 1 5 5 3 4 9 9 9 § ] mercoledì 11 marzo 2020 Pagina 49 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Addio a Eros Tabanelli, il virus l' ha portato via Faentino di nascita, l' imprenditore è morto a 86 anni a Senigallia dove era ricoverato per problemi respiratori riconducibili al Covid-19 All' età di 86 anni, improvvisamente e repentinamente, Eros Tabanelli è scomparso l' altra sera a Senigallia, nell' Anconetano, dov' era ricoverato da venerdì per problemi respiratori riconducibili al coronavirus. Faentino di nascita, pesarese per vita e sentimenti, Eros Tabanelli, imprenditore di lunga data, cittadino benemerito, ha costituito per Pesaro una lunga e costante presenza nel campo della solidarietà. A cominciare dalla Casa di accoglienza per senza tetto della Torraccia per la realizzazione della quale Tabanelli è stato elemento determinante anche da un punto di vista di sostegno economico. Un' operazione per la quale stava già studiando alcuni sviluppi ulteriori assieme ai suoi collaboratori più fidati e del Lions Club Pesaro Host. Grande appoggio è sempre venuto da parte sua anche a favore dello Iopra Onlus: «Bellissima persona - dice il presidente Maurizio Sebastiani -, generosa e disponbilie, pieno di ironia e di voglia di sorridere, uno che i soldi non li teneva certo per sé». Sulla stessa linea il sindaco di Pesaro Matteo Ricci che, esprimendo il cordoglio suo e dell' amministrazione, parla di «perdita gravissima per la città, un esempio per tutti con le sue iniziative indirizzate alla solidarietà». Proprio qualche mese fa, per sollecitare i pesaresi a dedicare qualche ora del proprio tempo a favore della struttura dei senzatetto, aveva iniziato una campagna proponendosi come volontario notturno. Notoriamente duro quando si trattava di condurre affari, Tabanelli, oltre alle cose di maggiore visibilità che ha reso possibili con la sua partecipazione economica, ha sempre svolto un' attività assistenziale molto defilata e quasi sotterranea, non legata a grandi discorsi ed enunciazioni, ma assolutamente concreta e mirata a risolvere in modo pratico casi di bisogno, alcuni dei quali riferiti a soggetti in situazioni da definire disperate. Destinatari dei suoi interventi sono sempre stati nuclei familiari e soggetti singoli. Uno dei progetti che ultimamente gli stava più a cuore e che aveva cominciato a seguire con intento di arrivare ad una definizione reale, riguardava i bambini autistici e handicappati di estrema gravità. «Con lui - dice ancora il sindaco di Pesaro Matteo Ricci nel messaggio in cui ricorda Eros Tabanelli - è cresciuta la rete di protezione sociale della nostra città. Abbiamo il dovere di custodire e alimentare il suo lascito enorme. Non lo dimenticheremo e siamo vicini alla sua famiglia in questo momento doloroso». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 19
[ § 1 5 5 3 4 9 9 9 § ] mercoledì 11 marzo 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Arrivato a Pesaro dalla città di Faenza, dove era nato 86 anni fa, negli anni Sessanta del 1900, Tabanelli trovò l' amore e l' affetto di Bruna Forlucci, donna di grande dolcezza e sensibilità che con lui ha condiviso decenni di vita, che oggi lo piange e alla quale vanno anche le condoglianze sentite da parte del Resto del Carlino. L' attività industriale di Tabanelli ha consistito per lungo tempo nella gestione di tutta la catena dei distributori dell' Agip nelle due regioni Emilia Romagna e Marche. L' imprenditore faentino vantava anche un legame parentale di notevole popolarità essendo in qualche modo legato a Pietro Nenni, famoso leader socialista del dopoguerra. f.b. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 20
[ § 1 5 5 3 5 0 0 3 § ] mercoledì 11 marzo 2020 Pagina 49 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Rione Rosso consegna la spesa agli anziani Per beneficiare del servizio basta chiamare un numero di telefono e prenotarsi «Spesa e medicine a domicilio per gli anziani soli: siamo pronti a dare una mano in questa situazione di estrema gravità sanitaria, anche per far capire che i Rioni non sono solo Palio e che teniamo alla città e ai faentini». Queste sono le parole dei membri del Rione Rosso che in fretta e furia hanno allestito un servizio di spesa a domicilio per persone anziane e a maggior rischio di contagio del Coronavirus. «Di fronte a questa emergenza sanitaria - spiega Gian Luca Mainetti, vice capo rione del Rosso - abbiamo chiesto tra i rionali più giovani, le persone meno a rischio di contrarre il virus, la disponibilità di chi può mettere a disposizione un po' di tempo libero». «Come Rione - continua - siamo sempre stati interessati al bene del quartiere di riferimento al Rosso. Così, assieme agli altri ragazzi, abbiamo pensato al servizio e abbiamo cercato di mettere in piedi una piccola struttura organizzativa e attraverso una chat abbiamo chiesto la disponibilità tra i soci. Sono una quindicina, al momento, le adesioni». Tra coloro che hanno aderito, per lo più persone che lavorano, ci sono anche dipendenti delle attività chiuse per il decreto del presidente del Consiglio, ma anche studentesse universitarie. «Abbiamo a disposizione un numero di telefono (327 9447707) - continua Mainetti - e, per usufruire del servizio, sarà sufficiente chiamare dalle 10 alle 14. La richiesta sarà presa in carico e si verrà ricontattati per potersi mettere d' accordo. Visti i possibili episodi di truffatori, i volontari si faranno riconoscere attraverso il fazzoletto del Rione e il tesserino da socio. Prenderemo la lista della spesa, generi alimentari o medicine, rispettando la distanza di sicurezza e di igiene previste. Fatta la spesa, questa verrà poi consegnata a casa, accompagnata dallo scontrino del negozio». a.v. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 21
[ § 1 5 5 3 5 0 1 3 § ] mercoledì 11 marzo 2020 Pagina 50 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) «La cava distrugge la Vena del Gesso» La denuncia della Federazione speleologica dopo la richiesta di ampliamento dell' area degli scavi di Monte Tondo «Una distruzione a tempo indeterminato della Vena del Gesso». E' quella che la Federazione speleologica dell' Emilia Romagna paventa in una lettera inviata in queste ore alle istituzioni locali e regionali, ora che da parte della multinazionale Saint-Gobain è arrivata la richiesta di ampliamento dell' area della cava di Monte Tondo, oltre che delle quantità estrattive: intenzione comunicata all' Ente di gestione per i parchi e la biodiversità della Romagna, come conferma la Federazione speleologica. L' attività della cava, il maggior sito estrattivo in Europa in riferimento al gesso, cominciò nel 1958. Nel 2001 Comuni, Provincia e Regione commissionarono all' Arpa uno studio che tenesse conto delle scoperte speleologiche e naturalistiche registrate nei decenni precedenti, oltre delle varie forme di tutela regionale, nazionale ed europea arrivate per i gessi della Vena: fu allora che venne delineato il massimo quantitativo volumetrico estraibile nella cava, fissato tra i quattro milioni e i quattro milioni e mezzo di metri cubi. Uno scenario non indolore, che sarebbe costato la distruzione della Grotta alta che soffia e dell' Abisso 50, l' abbassamento del crinale di 20-30 metri, ma che avrebbe garantito la sopravvivenza di ciò che rimane del Monte Tondo (la cui porzione ovest è stata divorata dalla cava) e del Monte della Volpe, con i relativi sistemi carsici sottostanti. Il quantitativo individuato avrebbe comunque assicurato lunga vita alla cava: tenendo come riferimento la quantità massima di gesso mai estratta in un anno - i 171mila metri cubi del 2002 - il limite di 4 milioni e mezzo avrebbe comunque garantito l' attività estrattiva fino al 2032. «Stupisce che oggi la multinazionale Saint-Gobain avanzi una richiesta di ulteriore ampliamento dell' area», scrive alle istituzioni la Federazione speleologica, «con conseguente incremento dei volumi estraibili che va oltre il limite massimo consentito e da tutti accettato». Il lungo lasso di tempo che si ha ancora davanti «è obiettivamente più che sufficiente per riconvertire l' attività produttiva, e così azzerare o quanto meno mitigare le conseguenze sociali e occupazionali. Nonostante tutti fossero ben consapevoli di questo, nulla è stato fatto in tanti anni e questa grave negligenza oggi non giustifica un ulteriore ampliamento estensivo e quantitativo di materiale da estrarre. La porzione ancora estraibile consente di pianificare al meglio un progetto di riconversione industriale». Alle istituzioni la Federazione Speleologica chiede di non venire meno «agli impegni assunti e definiti sulla base dell' approfondito e puntale studio svolto da Arpa, e di un ampio confronto tra tutti i soggetti coinvolti. La richiesta della multinazionale Saint-Gobain di ampliamento dell' area e delle quantità estrattive va oltre i limiti definiti e non è quindi assolutamente sostenibile, in quanto verrebbero Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 22
[ § 1 5 5 3 5 0 1 3 § ] mercoledì 11 marzo 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) distrutti irreversibilmente ambienti di eccezionale interesse geologico, speleologico, naturalistico e paesaggistico, protetti da norme nazionali e internazionali. Filippo Donati © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 23
[ § 1 5 5 3 5 0 1 4 § ] mercoledì 11 marzo 2020 Pagina 50 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) LA DOCCIA FREDDA Patrimonio Unesco, candidatura a rischio Rischia di sfumare, in pericolo anche il Monte della Volpe Rischia già di sfumare la candidatura a Patrimonio Unesco della Vena del Gesso, ufficializzata meno di un anno fa. E quella di non avere il sigillo dell' agenzia dell' Onu deputata a difendere la scienza e la cultura non è neppure lontanamente la minaccia maggiore: ad essere in pericolo sono infatti il Monte della Volpe e ciò che rimane del Monte Tondo, le prime emergenze della cosiddetta Riva del Gesso, quella porzione di Vena immediatamente a est dell' abitato di Borgo Rivola. Aree risparmiate dall' espansione della cava, il cui tributo in fatto di patrimonio naturale perduto fu comunque ingentissimo: «la Grotta del Re Tiberio, di rilevante interesse naturalistico, speleologico ed archeologico, è stata pesantemente danneggiata», fanno notare gli speleologi, mentre «i sistemi carsici presenti all' interno della montagna sono stati intercettati dalla cava, alterando irreparabilmente l' idrologia sotterranea. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 24
[ § 1 5 5 3 5 0 0 4 § ] mercoledì 11 marzo 2020 Pagina 71 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) I possibili scenari Ma la Final Eight sembra a rischio Al vaglio nuove formule Si tornerà in campo probabilmente dopo Pasqua, i playoff potrebbero essere accorciati o tagliati di Luce Del Favero RAVENNA Allenamenti sospesi e grandi speranze di ritornare in campo il prima possibile. Non possono che restare ad aspettare OraSì e Rekico sperando che venerdì 3 aprile termini davvero lo stop dei campionati. Al momento entrambe non si stanno allenando e sono in attesa di pianificare il lavoro per le prossime settimane, con entrambi gli organici che sono comunque a disposizione. L' unica differenza è che la dirigenza giallorossa ha fatto rimanere a Ravenna i suoi atleti, mentre quella faentina ha concesso ai giocatori la possibilità di rientrare a casa. Cosa accadrà tra venti giorni è ovviamente un mistero e mai come in questo caso il futuro è incerto, ma poniamo che davvero nella fatidica data di venerdì 3 aprile tutto torni alla normalità. Una volta avuto il via libera da parte del CONI, non prima di lunedì 6 tutte le squadre ritorneranno ad allenarsi e così verranno concessi ai giocatori una decina di giorni per far ritrovare loro la forma migliore. È probabile dunque che si riprenderà a giocare dal week end dopo Pasqua, ovvero dal 18 aprile. Toccherà poi alla Lega Nazionale Pallacanestro e al Settore Agonistico studiare le nuove formule dei tornei che potranno terminare entro il 30 giugno come da regolamento. La linea guida è che di sicuro sarà terminata la regular season per garantire il regolare svolgimento del torneo anche a costo di accorciare o addirittura di tagliare i playoff: una decisione saggia che permetterà anche alle squadre in lotta per la salvezza di giocarsi tutte le loro chance. In serie A2 saranno da mettere in calendario 15 recuperi (Ravenna giocherà a Montegranaro) per ultimare la stagione regolare poi si deciderà se abolire le sei giornate di fase ad orologio facendo subito partire i playoff o se ridurle a quattro. Sembra certo che non sarà disputata la Coppa Italia vista la difficile riprogrammazione delle partite nel calendario ed inoltre nella migliore delle ipotesi sarebbe a porte chiuse, uno scenario che non piace in primis al Basket Ravenna, società organizzatrice. Essendo una situazione di grande emergenza mai capitata in ambito sportivo, sarà necessario fare dei tagli e la Final Eight pare l' unica competizione che possa essere sacrificata. In serie B invece nel girone della Rekico ci sono da giocare sei giornate e alcuni recuperi (i faentini saranno ad Ozzano) ed è scontato che ci saranno molti turni infrasettimanali che porteranno ad una riduzione dei playoff. I tempi per completare la regular season si allungheranno dato che nei gironi lombardi ci sono molte gare da giocare e c' è addirittura una remota ipotesi che venga cambiato anche il numero delle partecipanti ai playoff. In entrambi i campionati è quasi certo che si mantengano le porte chiuse soprattutto nelle prime settimane di gara. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 25
[ § 1 5 5 3 5 0 0 6 § ] mercoledì 11 marzo 2020 Pagina 71 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) NUOTO Tutte ferme le attività del Centro Sub Faenza Acque ferme per il Centro Sub Nuoto Club 2000 che non è riuscito nemmeno a fare disputare alcune delle poche gare rimaste in programma domenica scorsa. I decreti governativi in tema di contrasto all' epidemia di Covid-19 hanno paralizzato anche l' intero mondo della società di Faenza. La FederNuoto ha disposto la sospensione dei seguenti eventi nazionali: Campionati assoluti di nuoto (dal 17 al 21 marzo) e Finale del Campionato nazionale a squadre di nuoto, Coppa Brema del 22 marzo, entrambi a Riccione; Criteria nazionali giovanili di nuoto previsti dal 3 all' 8 aprile a Riccione. Per sua competenza, il Comitato Regionale Fin Emilia-Romagna ha annullato la manifestazione di nuoto artistico di domenica 15 marzo a Lugo, ma anche le finali del Campionato regionale di Categoria in Vasca Corta, che si sarebbero dovuto svolgere nei weekend del 7 e 8 marzo e 14 e 15 marzo. Tutto da riscrivere il calendario 2020 dei nuotatori e, naturalmente, per tutti i tesserati del Centro è impossibile allenarsi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 26
[ § 1 5 5 3 5 0 0 7 § ] mercoledì 11 marzo 2020 Pagina 39 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) VADEMECUM DELL'UNIONE Ecco come spiegare il Coronavirus ai nostri bambini Linee guida redatte da Valentina Laghi, coordinatrice pedagogica; insieme a lei la psicologa Valentina Bellotti MICHELE DONATI FAENZA Didattica sospesa almeno fino al 3 aprile e forme di aggregazione vietate: le misure messe in atto per contenere la diffusione del Coronavirus hanno colpito duramente numerose famiglie, specie quelle in cui a lavorare sono entrambi i genitori. Se ormai è chiaro che gli spostamenti all' esterno vanno limitati ai casi di prima necessità, quello che avviene all' interno delle abitazioni resta appunto dietro la porta di casa: proprio sulla base di queste valutazioni l' Unione della Romagna Faentina ha deciso di pubblicare il documento "Il Coronavirus spiegato ai bambini", sottotitolo "Cosa e come raccontare ai bambini la complessa situazione che stiamo vivendo". TUTTO DA RIORGANIZZARE Si tratta di alcune linee guida comportamentali redatte da Valentina Laghi, coordinatrice pedagogica dell' Urf: insieme a lei, in prima linea per evitare il panico e dare consigli a chi ne avesse bisogno, c' è anche la psicologa dell' infanzia Valentina Bellotti. «La routine che ci è tanto cara- spiega Laghi - deve lasciare il passo ad una quotidianità che va ripensata e occorre riorganizza re la gestione familiare per noi genitori come si può, perché le giornate si stanno trasformando e con esse le abitudini, e non è difficile solo per noi adulti ma anche per i più piccoli». IL LINGUAGGIO Il primo punto riguarda il linguaggio da usare con i bambini per spiegare la situazione attuale: «È bene evitare termini scientifici - prosegue Laghi - poiché, in particolare se molto piccoli, non hanno le capacità cognitive per comprendere. Pertanto fornite loro spiegazioni brevi e senza termini complessi (es. "Le scuole sono chiuse, per non rischiare di farvi ammalare. C' è una malattia: un virus")». TV E COMPUTER Una delle questioni principali da affrontare è quella relativa alla quantità di tempo a disposizione: come impiegarlo in maniera ottimale? I dispositivi tecnologici come televisione, computer e tablet sono sicuramente passatempi che verranno presi in considerazione ma, come sempre d' altra parte, vanno utilizzati con cautela: «mi preme sottolineare l' importanza di non esagerare con un' esposizione prolungata - afferma Laghi - e favorire piuttosto la modalità a tempo». I GIOCHI Il rischio di annoiarsi va combattuto con creatività e spirito di inventiva, magari facendo diventare un gioco o una filastrocca anche il lavaggio accurato delle mani: «In questi giorni potrete riscoprire insieme ai vostri bambini giochi che non sapevate nemmeno di avere, magari lasciati in qualche scatolone- consiglia Laghi -. Lasciate spazio alla fantasia, fatevi aiutare in cucina apre parare gustose ricette, magari proprio quelle che a loro piacciono tanto. Per i più grandi regalate loro un diario Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 27
[ § 1 5 5 3 5 0 0 7 § ] mercoledì 11 marzo 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) in cui possano raccontare di questi giorni particolari. Sarà bello rileggerlo quando tutto questo sarà solo un lontano brutto ricordo». EMOZIONI E SPERANZA Essenziale, poi, è mantenere il controllo, sia per se stessi che per gli altri: «In un momento complesso come questo, i bambini possono avere un' alternanza di emozioni, è importante che abbiano al loro fianco adulti pronti a contenere le emozioni ma lasciandole esprimere. Cercate di essere positivi, i vostri bambini lo sentiranno, diffondete la speranza, fate comprendere a ciascuno l' importanza che ognuno faccia la sua parte, andrà tutto bene». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 28
[ § 1 5 5 3 5 0 0 8 § ] mercoledì 11 marzo 2020 Pagina 39 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) L' assessora Sangiorgi: «È il momento di fare rete anche se a distanza» FAENZA «Volevamo dare un segnale di attenzione alle famiglie - afferma l' assessora comunale alle Politiche educative, Simona Sangiorgi, spiegando i punti che sono contenuti nel documento "Il Coronavirus spiegato ai bambini", di cui trattiamo nell' articolo qui a lato-. Ora è il momento di fare rete, anche se a distanza, e speriamo che le privazioni di oggi servano domani a recuperare il senso della comunità». Fino al prossimo 3 aprile tutte le attività didattiche saranno sospese: ciò significa che nelle sedi di segreteria il personale è presente per garantire la continuità delle attività amministrative e tecniche, anche se nel numero minimo possibile. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 29
[ § 1 5 5 3 5 0 1 0 § ] mercoledì 11 marzo 2020 Pagina 39 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Violento scontro all' incrocio In due restano feriti CASTEL BOLOGNESE Violento schianto ieri mattina, poco prima delle 7, all' incrocio semaforico tra la via Emilia e viale Umberto I. A venire a collisione sono state due auto: una Fiat Panda, con al volante un 44enne, che marciava sulla via Emilia con direzione Forlì -Bologna, e una Hyundai, con alla guida un 40enne albanese, che viaggiava invece su viale Umberto I. Nell' impatto, quest' ultima si è ribaltata su un fianco. Scattato l' allarme, sul posto sono accorsi ambulanza ed elimedica. Il 44enne è stato accompagnato al pronto soccorso dell' ospedale di Faenza, mentre per il 40enne è stato invece necessario il trasbordo in elicottero all' ospedale Bufalini di Cesena. Dei rilievi se ne sono occupati gli agenti della polizia locale dell' Unione della Romagna faentina. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 30
[ § 1 5 5 3 5 0 0 9 § ] mercoledì 11 marzo 2020 Pagina 39 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Uffici comunali Nuove modalità di accesso FAENZA Cambiano le modalità per l' accesso del pubblico agli uffici comunali di Faenza. Al fine di dilazionare l' accesso a sportelli ed uffici e di ridurre i tempi di attesa, il pubblico verrà ricevuto solo su appuntamento, all' interno degli orari di apertura già fissati. I numeri da contattare per fissare l' appuntamento sono i seguenti: Sportelli Polifunzionali 0546 691620; Servizio Stato Civile 0546 691630; Servizio Elettorale 0546 691610; Servizi Sociali 0546 691800; Servizio Istruzione 0546 691678; Servizio Infanzia 0546 691658. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 31
[ § 1 5 5 3 5 0 2 0 § ] mercoledì 11 marzo 2020 Pagina 39 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Riolo, consegna di alimentari e farmaci RIOLO TERME Il Comune di Riolo Terme, grazie alla disponibilità del proprio personale e con la fattiva collaborazione dei volontari dell 'Associazione di Protezione Civile di Riolo Terme, ha avviato un servizio gratuito per la consegna a domicilio di generi alimentari e farmaci. L'iniziativa è rivolta nello specifico alle persone anziane o a quelle con maggior rischio di salute. Il servizio sarà attivo tutti i giorni per le prenotazioni dalle ore 08.00 alle 20.00 al numero telefonico 366 8274146 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 32
[ § 1 5 5 3 5 0 1 5 § ] mercoledì 11 marzo 2020 Pagina 13 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali gli scenari del peggioramento Chiusure e controlli, l' ipotesi leggi speciali A disposizione dei prefetti nelle zone rosse già 300 militari di Strade sicure Marco Ludovico L' espressione "leggi speciali" evoca periodi bui della storia d' Italia ma adesso circola, sussurrata, nella discussione tra maggioranza e opposizione: tutti convinti della necessità ormai prossima di nuove misure, più estese e più severe. La spinta più forte viene dal centrodestra e dai governatori del Nord, in testa il governatore della Lombardia Attilio Fontana. «È il tempo della fermezza. Ho incontrato i sindaci dei capoluoghi lombardi e il presidente di Anci Lombardia, chiedono tutti la stessa cosa: chiudere tutto adesso (tranne i servizi essenziali) per ripartire il prima possibile». L' emergenza dell' epidemia è al culmine al Nord, la richiesta di una sorta di serrata dei negozi era prevedibile. Le restrizioni alla circolazione pubblica potranno aumentare. Ma un provvedimento generalizzato in tutta Italia, visto la tendenza di estendere sul territorio nazionale gli interventi sulle prime zone rosse, di chiusura dei negozi, avrebbe una portata enorme. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, non chiude però la porta. «Vi assicuro che il Governo continuerà a rimanere disponibile e risoluto ad adottare tutte le misure necessarie a contrastare con il massimo rigore la diffusione del contagio», ha detto il premier ai leader dell' opposizione Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani. Conte resta comunque disponibile a misure più severe. Un fronte politico pronto a estendersi a Italia Viva ma soprattutto, se non arrivano segnali di inversione delle criticità in atto, a tutto il governo, a cominciare dal Pd e poi lo stesso M5S. Non per forza sulla chiusura degli esercizi, ma in generale su decisioni ancora più drastiche se necessarie a fermare il COVID-19. Gli occhi sono puntati anche su centro e sud d' Italia. Se anche lì i contagi esplodessero le scelte di governo assumerebbero sostanza tecnica e perderebbero qualunque colore politico: devono essere efficaci, punto. Al momento, va detto, alla Difesa non ci sono pianificazioni per rinforzare Strade sicure - 7.050 militari, quasi tutti dell' Esercito, impegnati nei controlli antiterrorismo - ma già 300 circa sono stati messi a disposizione dei prefetti nelle zone rosse del Nord. Tutto fa pensare a un aumento prossimo delle aliquote militari disponibili per le esigenze del ministero dell' Interno. Certo, ci sono undici brigate con una media di 5mila soldati situate nella maggior parte delle regioni italiane. Ma evocare scenari inverosimili è, al momento, infondato e fuorviante. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 33
[ § 1 5 5 3 5 0 1 8 § ] mercoledì 11 marzo 2020 Pagina 27 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali CORONAVIRUS Possibile schierare l' esercito per tutelare la salute pubblica Possono essere chiusi negozi e imprese e possono essere spostate persone La legge 13 pubblicata sulla «Gazzetta Ufficiale» del 9 marzo Maurizio CaprinoGuglielmo Saporito È uno scenario che ricorda i tempi di guerra o le catastrofi naturali quello che emerge combinando gli ultimi provvedimenti di limitazione della circolazione per il coronavirus con la versione definitiva del decreto legge "cornice" su quest' emergenza. Il Dl 6/2020 del 23 febbraio è stato già convertito in legge (la 13/2020, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale 61 del 9 marzo), è la prima norma che ha autorizzato le limitazioni ed è stata rafforzata dal Parlamento dando la qualifica di agente di pubblica sicurezza «al personale delle Forze armate impiegato, previo provvedimento del Prefetto competente, per assicurare l' esecuzione delle misure di contenimento» decise per limitare i contagi. In altre parole, se c' è un' autorizzazione prefettizia, i soldati hanno gli stessi poteri delle forze di polizia, come fermare i veicoli in transito e, se ravvisano che si sta commettendo un reato, impedire loro di proseguire la marcia. Teoricamente, non sarà raro ravvisare un reato: chi circola nonostante non abbia motivi di lavoro, salute o necessità infrange l' articolo 650 del Codice penale (inottemperanza ai provvedimenti dell' autorità). I soldati potrebbero anche arrestare persone, nell' eventualità (si spera remota) che la situazione dell' ordine pubblicioprecipiti e vengano commessi reati che prevedano l' arresto in flagranza. Un "braccio armato" per i poteri già previsti nell' ordinamento in casi gravi, come le requisizioni di beni immobili, mobili e servizi o le chiusure di attività. O gli spostamenti di persone decisi d' imperio. Per il resto, la versione definitiva del Dl 6/2020 cerca di raccordare i poteri sulle misure di igiene e sanità che la legislazione precedente dà ancora a Regioni ed enti locali con quelli dello Stato: dopo aver confermato che le misure sono decise con Dpcm dopo aver sentito le istituzioni territoriali e possono anche essere decise da queste ultime in caso di estrema necessità (come previsto dal testo in vigore dal 23 febbraio), aggiunge che però in quest' ultimo caso le misure «perdono efficacia» se non comunicate al ministro della Salute entro 24 ore dalla loro adozione. A parte il Dl 6/2020 e le altre misure di questi giorni, vale il principio che tutte le norme possono essere derogate, per realizzare finalità di protezione civile. L' unico limite sono i princìpi generali dell' ordinamento giuridico (nazionale e comunitario). I princìpi sono quelli di forma, motivazione e proporzionalità. I provvedimenti devono avere forma scritta, per essere certi e comprensibili tranne casi di urgenza talmente eccezionale da ammettere la forma orale (ordine verbale da parte della pubblica autorità, da Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 34
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