Media Monitoring per 30-07-2018 - Rassegna stampa del 28-07-2018 - Ruggi

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Media Monitoring per 30-07-2018 - Rassegna stampa del 28-07-2018 - Ruggi
30-07-2018

Media Monitoring per

   Rassegna stampa del 28-07-2018
Media Monitoring per 30-07-2018 - Rassegna stampa del 28-07-2018 - Ruggi
AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1
   Cgil, Cisl e Uil: "L'immobilismo riguardante il precariato al Ruggi è grave" ................... 1
   I sindacati incalzano i vertici del Ruggi «Basta immobilismo» .......................................... 3
   La Sindrome di Sjögren, il Convegno della IV Giornata mondiale a Salerno ................... 4
Sanità Salerno e provincia .............................................................................................................. 6
   BancoNapoli, scelti 4 nuovi consiglieri .................................................................................. 6
Sanità Campania ............................................................................................................................... 8
   Alcol, l' estate del rischio ......................................................................................................... 8
   Ambulanze, evitata la paralisi varati i turni dei medici «118» ........................................ 10
   De Luca lo sottrae a Forza Italia: «Contiamo sulla competenza e sulle sue capacità di
        relazione» .......................................................................................................................... 12
   Il botulino e un "vaccino" per fermare l' emicrania ........................................................... 14
   Ischia, al Rizzoli un mammografo hi tech donato dalla Fondazione Leonessa ............. 15
   La morte di Vincenzo il papà: «Voglio la verità» ................................................................ 17
   Lì dove i precari danno stabilità all'assistenza in Campania ........................................... 18
   Medici fisiatri guida campana ............................................................................................... 20
   Ok al rimborso per l' eterologa E Ischia è più rosa ............................................................ 21
   Policlinico «sprint» per chi resta in città ............................................................................. 22
   Rogo, polemica sulle analisi L'Arpac: inquinanti dispersi, lunedì i dati sulla diossina
         .............................................................................................................................................. 24
   Terapia intensiva neonatale, «Rummo» all' avanguardia ................................................. 26
   Uffici Asl, stop al Maffucci Ciampi: si valuta l' ex Moscati ................................................ 27
Sanità nazionale ............................................................................................................................. 29
   Il colosso di chirurgia robotica punta sull' Italia per crescere ......................................... 29
   L' eterologa nel Lazio ora anche con il ticket ..................................................................... 31
   L' ospedale dei pazienti fantasma Così Marchionne ha difeso il segreto ...................... 33
   Una nuova terapia contro i linfomi ideata dal team La Sapienza -Harvard ................... 35
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27/07/2018
                                               salernotoday.it
                                                                                                                          EAV: € 804
                                                                                                                          Lettori: 7.133
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                                                        Link alla pagina web

                                                Cgil, Cisl e Uil:

 "Purtoppo ciò che si fa in tutta la nazione
 non è dato fare al Ruggi di Salerno": con
 queste parole esordiscono i segretario di
 Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl Pasquale
 Addesso, Pietro Antonacchio e Lorenzo
 Conte     in     merito     all'immobilismo
 dell'Azienda Ospedaliera Universitaria di
 Salerno. I tre sindacalisti hanno indetto,
 quindi, per martedì 31 luglio alle 10, una
 conferenza stampa presso la sede della Uil Fpl provinciale in via Lucio Petrone 33. Le
 parole dei sindacalisti "Il fatto è grave - spiegano i tre sindacalisti - poiché
 l’immobilismo determinatosi, nella fattispecie che riguarda il superamento del
 precariato in sanità, causa che i nostri giovani, tutti professionisti e laureati, sono
 costretti ad emigrare verso altre strutture sanitarie pubbliche in tutta la nazione,
 lasciando i territori dove sono nati, cresciuti, formati e professionalizzati, solo per la
 mancanza di attenzione da parte della dirigenza dell’Ente. Manca il coraggio per
 essere parte trainante del cambiamento - incalzano - Manca il coraggio per essere
 determinanti nel trovare soluzioni ai problemi, la maggior parte anzi quasi in
 maniera assoluta, trova solo dinieghi immotivati, incomprensibili e oramai
 insopportabili. Sembra che l’infusa conoscenza e il sapere alberghi solo in pochi
 uomini, tutti paracadutati nell’Azienda ospedaliera di Salerno, situazione divenuta
 intollerabile dalle segreterie provinciali di Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl, poiché stavolta si
 gioca sul futuri dei nostri giovani, che avendo vinto concorsi a tempo indeterminato
 e attualmente assunti a tempo determinato nell’azienda Ruggi, sempre attraverso
 forme di reclutamento selettive, sono costretti, in maniera scellerata, a dover
 abbandonare i propri territori e le strutture sanitarie salernitane sulle quali le stesse
 aziende hanno investito in termini di risorse economiche e professionali, poiché la
 mancanza di buon senso, l’interpretazione legislativa miope e a tratti insopportabile,
 ma soprattutto l’assenza totale di pianificazione aziendale, ne ha decretato
 l’impraticabilità. Se a tutto ciò si aggiunge che nonostante l’obbligo di attivare le
 stabilizzazioni con immediatezza imposto dalla Regione Campania con apposita
 circolare del 13 luglio scorso, nulla attualmente si è fatto nell’ente di Salerno. Fatto
 ancora più grave è che lo stesso ente mostra poca attenzione alla problematica
 riscontrando negativamente coloro che a pieno titolo hanno i requisiti per la
 stabilizzazione, rifiutandone le istanze. Sarebbe opportuno - concludono - che il
 Governatore per la sua città abbia una attenzione diversa se non vuole
 inesorabilmente perdere quel poco di credibilità residuale che gli è rimasta quando
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dichiara il superamento delle criticità del sistema sanitario regionale".

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28/07/2018                                                                                                                Pagina 28

                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

 I sindacati incalzano i vertici del Ruggi «Basta immobilismo»

 Salerno.       «Ruggi,       basta       con
 l'immobilismo». E' il monito dei segretari
 di Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl, che lunedì
 terranno una conferenza congiunta sulle
 criticità del settore sanitario. «Purtroppo
 ciò che si fa in tutta la nazione non è
 dato fare al Ruggi di Salerno. Il fatto è
 grave          poiché         l'immobilismo
 determinatosi, nella fattispecie che
 riguarda il superamento del precariato in
 sanità, causa che i nostri giovani, tutti
 professionisti e laureati, sono costretti
 ad emigrare verso altre strutture sanitarie pubbliche in tutta la nazione, lasciando i
 territori dove sono nati, cresciuti, formati e professionalizzati, solo per la mancanza
 di attenzione da parte della dirigenza dell'Ente», hanno spiegato i segretari Pasquale
 Addesso, Pietro Antonacchio e Lorenzo Conte. «Manca il coraggio per essere parte
 trainante del cambiamento. Manca il coraggio per essere determinanti nel trovare
 soluzioni ai problemi, la maggior parte anzi quasi in maniera assoluta, trova solo
 dinieghi immotivati, incomprensibili e oramai insopportabili. Sembra che l'infusa
 conoscenza e il sapere alberghi solo in pochi uomini, tutti paracadutati nell'Azienda
 ospedaliera di Salerno, situazione divenuta intollerabile dalle segreterie provinciali di
 Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl, poiché stavolta si gioca sul futuri dei nostri giovani, che
 avendo vinto concorsi a tempo indeterminato e attualmente assunti a tempo
 determinato nell'azienda Ruggi, sempre attraverso forme di reclutamento selettive,
 sono costretti a dover abbandonare i propri territori».

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28/07/2018                                                                                                                       Pagina 4

                                                                                                                                 EAV: € 1.220
                                                                                                                                 Lettori: 29.750
                           Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

        La Sindrome di Sjögren, il Convegno della IV Giornata
                         mondiale a Salerno
 Titti Ficuciello.
 Il Convegno celebrativo della IV giornata
 mondiale della sindrome di Sjögren si è
 tenuto lunedì 23 luglio a Salerno nel
 salone delle riunioni del Grand Hotel
 Salerno. La Presidentessa dell' AniMass
 Lucia Marotta, ha chiamato nomi
 importanti della ricerca e dello studio
 sulle malattie rare nonché esperti delle
 varie discipline mediche coinvolte nel
 quadro generale sistemico della Sjögren.
 Hanno parlato dei vari aspetti e delle
 problematiche      della    Sindrome       la
 dottoressa Ada Francia Responsabile
 Scientifico    della    Scan     Onlus,     la
 ricercatrice in dermatologia Serena
 Lembo dell' Ao di Salerno, Maria Grazia
 Piccioni Ginecologa dell' Università La
 Sapienza     di   Roma,      M.   Consiglia
 Calabrese Presidente della Sifir Società
 di Fisioterapia e Riabilitazione, l' otorino
 Massimo Fusconi del Policlinico Umberto
 I di Roma M. Grazia Cattaneo Vice
 Presidente del Direttivo Sifo Salvatore Troisi, medico oculista dell' A.O di Salerno, il
 reumatologo Paolo Moscato, il Dr Adolfo Rocco, Mmg e vice segretario Provinciale
 della Fimmg, Stefano Filippo Ca stiglia Fisioterapista dell' Università La Sapienza di
 Roma. "Nonostante l' impegno a 360° dell' Associazione ad oggi si registra ancora
 una scarsa conoscenza della Sjögren, con tutte le criticità di una malattia rara orfana
 di cura - dichiara Lucia Marotta - il problema va affrontato in stakeholder ovvero in
 unità con tutte le competenze per poter affrontare le sofferenze e i conseguenti
 disagi dovuti anche all' isolamento e alla mancanza di assistenza e tutele". Dario
 Pandolfi Presidente della Federfarma Salerno "ritengo fondamentale la sinergia tra
 Mmg e farmacisti per la presa incarico del pz e per la gestione della patologia
 cronica. Ho preso l' impegno di organizzare un corso Ecm per la continua e migliore
 conoscenza della patologia". Il professor Limongelli del Centro Malattie Rare della
 Regione Campania una malattia rara è detta anche orfana perché abbandonata dall'
 interesse della medicina e delle aziende farmaceutiche. Con l' incidenza di 1/2000 è

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molto difficile trovare chi se ne interessa e quindi tutte le informazioni e le cure
specifiche". La Prof Taruscio dell' Iss dice - "Affinché una malattia venga definita rara
e quindi annoverata nel Registro occorre che vi sia un' incidenza di 5 casi su 10.000
a tutte le età". Il dottor Adolfo Rocco Vice Segretario Provinciale della Fimmg "non è
una diagnosi semplice anche perché le sintomatologie sono varie e forse l' amaro
destino di questa patologia è di essere stata infagottata nelle malattie
artroreumatiche. Non ci sono ambulatori dedicati però nel nostro Ospedale S.
Leonardo vi sono medici dedicati di grande competenza. I para farmaci sono sollievi
ma non risolutivi di una cura specifica. Auspico che in occasione della festa della
donna si possa dedicare una giusta attenzione proprio a questa patologia che incide
quasi totalmente su di esse".

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28/07/2018                                                                                                                Pagina 27

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                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

                   BancoNapoli, scelti 4 nuovi consiglieri
 VALERIO IULIANO
 LA SEDUTA Valerio Iuliano La Fondazione
 Banco di Napoli ricomincia da quattro e
 in aula si presentano solo i consiglieri in
 polemica con la passata gestione. La
 seduta del consiglio generale di ieri si è
 conclusa con l' elezione di quattro nuovi
 componenti dell' assemblea, mentre per
 il quinto - che doveva essere scelto in
 una rosa di tre nomi indicata dal Comune
 di   Napoli     -   bisognerà      attendere
 verosimilmente l' autunno prossimo. La
 reintegrazione del consiglio generale è
 uno dei tanti adempimenti previsti dal
 ministero dell' Economia per la gestione
 commissariale, avviata nello scorso
 mese di aprile. Un atto reso necessario
 dalle numerose defezioni, dovute a
 dimissioni o ad altri impedimenti, che si
 erano registrate nei mesi scorsi. All'
 assemblea di ieri mattina a palazzo Ricca
 erano presenti sette degli 11 consiglieri
 ancora in carica. Il numero legale è
 stato, quindi, raggiunto di un soffio.
 PRESENTI I nomi dei consiglieri in aula
 ieri mattina corrispondono interamente al gruppo degli avversari del vecchio Cda,
 con l' aggiunta del prorettore dell' università federiciana Arturo De Vivo. Nel registro
 dei presenti- insieme con lo stesso De Vivo, l' amministrativista Orazio Abbamonte, l'
 imprenditrice Rossella Paliotto, il cassazionista Francesco Caia, il docente Vincenzo
 Di Baldassare, il dirigente medico dell' Asl di Salerno Aniello Baselice e l'
 imprenditore Donato Pessolano. All' ordine del giorno la ratifica - poi avvenuta - delle
 recenti dimissioni del consigliere Claudio Papa. Mentre per Donato Pessolano il
 consiglio è stato chiamato a pronunciarsi sul caso di una presunta incompatibilità
 sollevato dallo stesso consigliere a causa di un incarico politico assunto
 recentemente. L' assemblea ha ritenuto che l' incompatibilità non sussista e così
 Pessolano resterà in carica in consiglio generale. ELETTI I nuovi membri del consiglio
 sono stati scelti all' interno di quattro terne di candidati, cui si è aggiunto un quinto
 designato per cooptazione. L' assemblea ha eletto il docente dell' università del
 Molise Andrea Abbagnano Triona, l' altro docente dell' università di Bari Mario
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Aulenta, e Lamanna di Unioncamere. Eletta a pieni voti per cooptazione- da parte di
un consigliere - Rosaria Giampetraglia, docente all' università Partenope. Tra i tre
candidati proposti da Palazzo San Giacomo il Consiglio ha deciso di non eleggere
nessuno. La maggioranza dei consiglieri presenti ha votato scheda bianca ritenendo
che nessuno dei tre avesse i requisiti previsti dallo Statuto per essere eletto
consigliere generale. Con l' elezione dei quattro nuovi membri dell' assemblea il
consiglio passa, quindi, da 11 a 15 membri. Ma, al di là delle questioni numeriche, l'
argomento più rilevante è quello relativo ai vari adempimenti istituzionali previsti
per i prossimi mesi. PROGRAMMA L' assemblea ha deliberato una sorta di
cronoprogramma per espletare tutti gli atti indicati dal Tesoro nel decreto che sancì
l' avvio della gestione commissariale. Nel mese di settembre sarà approvato il
Bilancio 2017 e successivamente saranno approvati il regolamento per la gestione
del patrimonio e quello sul monitoraggio dei conflitti di interesse. Un argomento
particolarmente delicato, quest' ultimo, considerate le roventi polemiche del recente
passato. Entro la fine di novembre si arriverà all' insediamento del nuovo consiglio di
amministrazione ed alla nomina del presidente della Fondazione. Il mandato del
commissario Giovanni Mottura, quindi, sembra destinato a proseguire. Toccherà al
Ministero dell' Economia effettuare la proroga, forse già nei prossimi giorni. Una
possibilità che peraltro veniva già annunciata nel decreto con cui lo stesso Mottura
fu nominato dal Tesoro. Un passaggio altrettanto importante sarà la definizione - da
parte del consiglio generale - delle procedure per la selezione degli investimenti
della Fondazione. La ricostituzione degli organi dell' ente è l' ultimo adempimento
che spetterà al consiglio a novembre. Un programma molto lungo e fitto di
appuntamenti. Ma, nel frattempo, a Palazzo Ricca pare che stia per tornare il sereno.
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28/07/2018                                                                                                                 Pagina 36

                                                                                                                           EAV: € 8.937
                                                                                                                           Lettori: 133.364
                                           Argomento: Sanità Campania

                                    Alcol, l' estate del rischio
 Maria Pirro
 I medici del Cardarelli con i giovani per
 una notte ai baretti di Chiaia, nelle
 strade della movida L' epatologo Di
 Costanzo: «Campania al primo posto per
 mortalità dovuta a cirrosi e neoplasie»
 Da 25 anni il chirurgo Walter Santaniello
 lavora al Cardarelli, nel centro trapianti
 di fegato, unico riferimento in Campania.
 Ha assistito in sala operatoria al primo
 intervento, salvavita per un ergastolano,
 e anche all' ultimo, appena qualche
 giorno fa, necessario per un malato di
 cancro. In mezzo, altre 821 operazioni e
 storie drammatiche e, tra queste,
 problemi evitabili che lo hanno portato a
 spostarsi per una notte dall' ospedale ai
 baretti di Chiaia, nelle strade della
 movida, per parlare direttamente con i
 ragazzi. L' estate, come si sa, è la
 stagione delle feste ad alta gradazione.
 Secondo i dati Istat, è in aumento il
 consumo di vino tra i giovani dai 18 a 24
 anni. Già dall' età di 11 anni aperitivi,
 amari e cocktail sono richiesti da 4 o 5
 italiani su 10, soprattutto dagli uomini, ma anche dalle donne con un più alto titolo
 di studio. Il record si registra nel Nord-est. E, tra i teenager, è diffusa l' abitudine di
 consumare più bevande a stomaco vuoto, almeno una volta a settimana. «Un
 comportamento potenzialmente a rischio», avverte il rapporto pubblicato dal
 ministero della salute a proposito del binge drinking. L' Istituto superiore di sanità ha
 un osservatorio sul fenomeno e certifica che gli uomini non dovrebbero bere più di
 2-3 bicchieri al giorno, le donne non oltre 1-2. Un limite violato da 8,6 milioni di
 persone. Più a rischio di tutti sono, però, i 16enni e 17enni: la metà dei ragazzi e una
 ragazza su quattro. Si registrano, inoltre, 1.174 decessi all' anno provocati all' alcol,
 cui vanno aggiunti quelli causati dagli incidenti stradali. E sono 56.773 i ricoveri
 collegati, in prevalenza a malattie epatiche croniche. «Con oltre duemila casi all'
 anno, la Campania è al primo posto in Italia per mortalità dovuta a cirrosi e tumore
 primitivo del fegato, stadi terminali di queste patologie», spiega il direttore dell'
 epatologia del Cardarelli, Giovanni Di Costanzo, che avverte: «Chi ha l' epatite deve
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assolutamente evitare birra, vino e liquori». Chiarisce: «Le donne sono più esposte al
danno da alcolici perché ne tollerano una minore quantità». Una recente ricerca su
Lancet, che ha analizzato lo stato di salute di quasi 600 mila bevitori di 19 paesi,
segnala che anche consumi al di sotto la soglia raccomandata comportano un
«aumento significativo» del rischio di ammalarsi. Inoltre, solo se diagnosticato in
fase iniziale, un tumore può essere curato con diverse terapie e, in casi selezionati,
con il trapianto di fegato. Dei 1650 campani operati, 1150 sono seguiti al Cardarelli,
dove si utilizzano anche organi di ultraottantenni per colmare la carenza di donatori.
«Un gesto dal valore inestimabile: ero un malato terminale, ma non mi sentivo tale,
perché tutto lo staff mi dava sempre una speranza. Per l' intervento, mi ha
telefonato il dottore Alfonso Galeota Lanza e, dopo sei mesi, ho ripreso a lavorare
meglio di prima. Oggi apprezzo di più il valore ai rapporti umani», racconta l'
ingegnere Alfonso Apicella, 57 anni, colpito da una patologia rara genetica. L'
attività chirurgica è comunque in ripresa (56 trapianti nel 2017, anziché i 42 nel
2016) e Santaniello, al momento direttore del centro, è orgoglioso di aver stretto i
rapporti con le altre strutture specialistiche: «Fare rete aiuta e qui la visita per l'
inserimento in lista viene garantita in 7 giorni. Ma è fondamentale la prevenzione».
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28/07/2018                                                                                                               Pagina 24

                                                                                                                         EAV: € 7.912
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                                         Argomento: Sanità Campania

 Ambulanze, evitata la paralisi varati i turni dei medici «118»
 ORNELLA MINCIONE
 IL SOCCORSO Ornella Mincione Turni
 coperti per il mesi di agosto. Evitata la
 paralisi delle ambulanze. Il responsabile
 della centrale Operativa della rete
 emergenziale,        Roberto       Mannella,
 rassicura tutti dopo le preoccupazioni dei
 giorni scorsi. Mennella ricopre il ruolo di
 responsabile dell' intero servizio fino alla
 nomina del direttore generale. Ad oggi
 tale nomina non è stata ancora
 deliberata, ragion per cui è stato
 Mannella a siglare i turni di lavoro. «Per
 il mese di agosto è garantito il servizio di
 assistenza sanitaria emergenziale su
 tutta la provincia - dice Mannella -. É
 chiaro che per la copertura dei turni
 ricorreremo all' istituto dello strordinario,
 oltre ad utilizzare le ore dei medici del
 volontariato», vale a dire la Confraternita
 Misericordia di Caivano. Il 118, dunque,
 per il mese di agosto sarà organizzato
 con i 101 medici attivi dipendenti dall'
 Asl di Caserta che oltre ai turni assegnati
 potranno lavorare anche in orario
 straordinario. A questi vanno aggiunti i medici della Misericordia che saliranno sulle
 ambulanze. In totale si tratta di 22 ambulanze cui verrà aggiunta una solo per la
 zona di Baia Domizia e solo per il mese di agosto. «La situazione è sicuramente
 critica, ma noi stiamo cercando di fare fronte a tutte le emergenze - commenta
 Mannella -. Un' alternativa potrebbe essere quella della auto mediche nelle zone
 urbane, ipotesi che si sta valutando. In questo modo, il medico dell' auto si coordina
 con le postazioni da un lato e dall' altro riusciremmo ad avere un risparmio in
 termini di risorse di personale». Da sfondo, la proposta del Saues, il Sindacato
 autonomo Emergenza e Urgenza sanitaria, della demedicalizzaizione programmata
 delle ambulanze. É una proposta che, in realtà, è stata già attuata «a San Felice ed è
 stata una buona soluzione. Ora però pur volendo applicarla, ci sarebbe l' atro
 problema di capire chi è il responsabile del servizio del 118 che potrebbe disporre
 tale soluzione», spiega il presidente del Saues Paolo Ficco. la programmazione di
 turni non coperti da medici a bordo delle ambulanze. «In questo modo - spiega il
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presidente del Saues Paolo Ficco - in caso di sinistro non vi è responsabilità per il
medico. In caso contrario, se la demedicalizzazione non è programmata, la
responsabilità cade non solo sul medico ma anche sulla Centrale operativa». Il Saues
ha sollevato il problema della non copertura dei turni da parte dei medici volontari,
che secondo convenzione dovrebbero salire a bordo delle postazioni. In questo mese
si è verificato che alcuni turni, anche notturni, non fossero coperti da medici,
creando difficoltà non solo allo svolgimento del servizio emergenziale ma anche ai
medici a fine turno, che per legge non possono lasciare la postazione senza avere il
cambio da un altro medico successivo. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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28/07/2018                                                                                                               Pagina 3

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                                                                                                                         Lettori: 29.750
                                         Argomento: Sanità Campania

         De Luca lo sottrae a Forza Italia: «Contiamo sulla
          competenza e sulle sue capacità di relazione»
 ANGELO AGRIPPA
 Il governatore NAPOLI «Siamo sicuri che
 con Alessandro Barbano avremo un
 ulteriore       consolidamento          dell'
 organizzazione della proposta culturale a
 Napoli e in Campania. Il governo
 regionale      potrà      contare      sulla
 competenza e le relazioni che il direttore
 Barbano ha costruito in anni di impegno
 e lavoro a Napoli, oltre che sui rapporti
 di cordialità e stima riconosciuti in tutti
 gli ambienti della città». Parole di
 Vincenzo De Luca. In verità, la voce
 circolava già da parecchio, dopo il
 licenziamento su due piedi del direttore
 de Il Mattino e il coro di solidarietà
 intonato fino ad avvolgere, protettivo
 come uno scialle, le spalle di Barbano. Il
 presidente della Regione, Vincenzo De
 Luca, che può essere attaccato su molti
 aspetti rugginosi del suo carattere, ma
 non sulla sua astuta capacità di lettura
 della realtà, ha così sottratto Barbano
 alle lusinghe di Forza Italia. Non più tardi
 di due settimane fa, infatti, era stato il vice presidente azzurro, e numero uno del
 parlamento europeo, Antonio Tajani, a lanciarsi nel corteggiamento: «Non ti dico di
 prendere la tessera di Forza Italia - gli aveva detto dal palco della convention di
 Visciano - ma ai giovani che vogliono iscriversi al nostro partito consiglierei di
 leggere prima il libro di Barbano». De Luca, insomma, pensa già alla sua
 ricandidatura, anche perché ha annusato il vento ostile che soffia contro di lui dal
 Pd: «Ci impegneremo in una bella campagna elettorale in cui parleremo delle cose
 fatte e non del faremo», dice a Lira Tv. Ma il Gruppo Caldoro Presidente, guidato da
 Massimo Grimaldi, denuncia: «De Luca per la sua prossima campagna elettorale
 afferma: "non parlerò delle cose che faremo ma di quelle che abbiamo fatto".
 Ottimo, sarà un film muto». Intanto per lunedì, in presenza di una seduta di consiglio
 regionale affollata di emendamenti (da un migliaio, ne sono rimasti in piedi oltre un
 centinaio) com' è tradizione in prossimità della pausa estiva, il presidente della

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giunta fa sapere di essere pronto a chiedere la fiducia, per evitare
strumentalizzazioni e perdite di tempo. Il governatore torna a parlare di sanità.
«Abbiamo avviato, come promesso, l' iter per porre fine al commissariamento della
sanità campana. È giusto fare tutti i controlli, ma da oggi a Roma nessuno potrà dire
nulla. La Campania si riprenderà la sua autonomia - assicura -. Non si torna indietro
e siamo oramai fuori dal piano di rientro». Il governatore, quindi, annuncia una
riunione per giovedì con i dirigenti del settore «per il consolidamento della rete della
procreazione assistita e per stabilire le regole per la fecondazione eterologa. Al di là
di qualche affermazione che viene dal governo nazionale (il riferimento è al ministro
della Famiglia, Lorenzo Fontana, ndr ), è una scelta che noi tuteliamo: non vogliamo
più coppie costrette ad andare a Barcellona o a Bruxelles. Resta il diritto di una
coppia a desiderare di avere un bambino». La morte di Sergio Marchionne «apre a
uno scenario di incertezze e dovremo stare attenti in Campania a difendere la base
industriale di Fca». De Luca avverte sulla necessità «di difendere Pomigliano e l'
indotto». Il presidente della Regione esprime «dolore e tristezza» per la scomparsa
dell' ex Ad di Fca. «È una vicenda che ha colpito tutta l' Italia - sottolinea -.
Marchionne si è scontrato con i mille parassitismi del nostro Paese e ha fatto scelte
coraggiose. Siamo stati orgogliosi come italiani nel vedere quanta stima raccogliesse
a livello mondiale». Infine, il presidente De Luca non perde occasione di dare l'
ennesimo spintone al sindaco di Napoli, Luigi de Magistris E parlando del nuovo
lungomare di Salerno con le palme che richiameranno le spiagge brasiliane fa finta
di trattenersi: «Salerno non è Napoli. Napoli va avanti da sola, ha un patrimonio
storico straordinario, volevo dire nonostante....».

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28/07/2018                                                                                                                  Pagina 37

                                                                                                                            EAV: € 5.423
                                                                                                                            Lettori: 133.364
                                            Argomento: Sanità Campania

          Il botulino e un "vaccino" per fermare l' emicrania
 Mary Liguori
 È la più comune forma di mal di testa
 (cefalea), la patologia neurologica più
 diffusa, tra le prime 10 cause di
 disabilità al mondo, e colpisce 6 milioni
 di italiani. L' emicrania, quando è
 cronica, si manifesta per almeno 15
 giorni al mese, di cui 8 con un dolore
 acuto e pulsante e per almeno tre mesi
 consecutivi: nei casi di mancata risposta
 alla terapia tradizionale, si cura oggi con
 la tossina botulinica, in attesa di
 somministrare gli anticorpi monoclonali.
 Il ricorso a farmaci di ultima generazione
 è spesso risolutivo come dimostra l'
 esperienza del centro cefalee del Moscati
 di Avellino e dell' Università Vanvitelli,
 nella rete Anircef. Gli ambulatori sono gli
 unici in Campania e tra i pochi al Sud
 che usano il veleno. «Solo per i candidati
 al trattamento - dice il neurologo
 Florindo d' Onofrio, direttore del centro
 irpino - sono previsti percorsi specifici: l'
 accesso diretto dopo ricovero in reparto
 per il ciclo di disintossicazione, un'
 agenda prenotazioni condivisa con altri neurologi opportunamente formati, ma per la
 gestione dei pazienti assumono un ruolo importante anche lo psicologo (che indaga
 su disturbi a volte paralleli come ansia e depressione) e gli infermieri dedicati». E
 altri studi clinici sono in corso: in autunno il principale al Moscati prevederà la
 somministrazione degli anticorpi monoclonali già somministrati alla Vanvitelli e
 pensati per bloccare la proteina Cgrp che scatena gli attacchi. «Questi farmaci,
 chiamati impropriamente vaccini, in sperimentazione e disponibili sul mercato dal
 2019, potrebbero costituire una svolta epocale», spiega d' Onofrio, che ha avviato,
 tra l' altro, primo in Europa, un filone di ricerca sulle connessioni tra cefalee primarie
 e sindrome delle gambe senza riposo. 5 i lavori pubblicati anche sugli effetti
 peggiorativi di alcuni medicinali normalmente utilizzati contro l' emicrania.

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28/07/2018                                                                                                                Pagina 31
                          Il Mattino (ed. Circondario Nord)
                                                                                                                          EAV: € 7.780
                                                                                                                          Lettori: 133.364
                                          Argomento: Sanità Campania

      Ischia, al Rizzoli un mammografo hi tech donato dalla
                        Fondazione Leonessa
 CIRO CENATIEMPO
 LA SOLIDARIETÀ Ciro Cenatiempo «Non
 tutto muore nella vita, il bene continua,
 con uno sguardo rivolto alla prevenzione
 di malattie invasive». Le parole del
 parroco don Agostino Iovene sintetizzano
 alcuni dei significati concreti e sociali -
 della cerimonia di presentazione del
 nuovo mammografo digitale donato dalla
 Fondazione        «Ingegner      Salvatore
 Leonessa» all' ospedale di Lacco Ameno,
 che si è svolta ieri nel dipartimento di
 Radiologia del presidio pubblico. Don
 Iovene segue da anni l' ente privato che
 dimostra «attraverso la propria attività
 tangibile» come persone non originarie
 di Ischia «sappiano impegnarsi per la
 comunità». A confermare l' importanza
 dell' evento al di là del fatto che la
 nuova strumentazione, che ha un valore
 di 140.000 euro, sostituirà la vecchia
 tecnologia analogica finora in uso non
 solo è intervenuto il direttore generale
 dell' Asl Napoli 2 Nord, Antonio d' Amore,
 con il primario di Radiologia, Roberto
 Lobianco e il collega Giacomo Spera prossimo alla pensione; ma, insieme al
 personale medico e paramedico, anche l' europarlamentare Giosi Ferrandino; il
 consigliere regionale Maria Grazia di Scala; i sindaci Enzo Ferrandino (Ischia);
 Francesco Del Deo (Forio); Giacomo Pascale (Lacco Ameno) e Dionigi Gaudioso
 (Barano). LA TARGA Nel corso della cerimonia Giovanni Leonessa, papà dell'
 avvocato Elena Leonessa, nipote dell' ingegnere Salvatore e presidente della
 Fondazione, ha anche scoperto la targa commemorativa che l' Asl ha posto a
 ringraziamento della donazione. La nuova tecnologia consente di realizzare esami
 più accurati e precisi, permettendo di limitare l' effettuazione di ulteriori indagini alle
 donne che aderiscono alle campagne di screening per la prevenzione del tumore alla
 mammella. «La nostra Fondazione ha ricordato Elena Leonessa - nasce per far
 continuare a vivere l' eredità morale e culturale che ci ha lasciato Salvatore. La

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nostra famiglia ha sul territorio un radicamento straordinario, concreto e non di
forma: sosteniamo i progetti che hanno come obiettivo il miglioramento della
condizione di vita di quanti abitano la nostra isola. E la salute - ha continuato Elena -
è un patrimonio che ciascuno, nei limiti delle proprie possibilità, deve contribuire a
far crescere». LO SCREENING «La generosità della Fondazione Leonessa ha
sottolineato Antonio D' Amore - ci permetterà di effettuare meglio il lavoro sui ci
stiamo tanto impegnando da alcuni mesi: convincere la popolazione della nostra Asl
a sottoporsi agli screening . Siamo certi che una tecnologia d' avanguardia come
questa possa essere un incentivo per le donne isolane che vogliono aderire, per
tutelare al meglio la propria salute». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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28/07/2018                                                                                                                 Pagina 26
                                   Il Mattino (ed. Benevento)
                                                                                                                           EAV: € 5.697
                                                                                                                           Lettori: 133.364
                                           Argomento: Sanità Campania

             La morte di Vincenzo il papà: «Voglio la verità»
 MARIA TANGREDI
 PANNARANO Maria Tangredi «Voglio
 sapere mio figlio come è morto». Questa
 la frase che Pacifico Borreca papà di
 Vincenzo il giovane di Pannarano
 deceduto mercoledì pomeriggio all'
 ospedale Rummo, ripete soprattutto ai
 suoi amici e colleghi. Una morte
 «assurda, improvvisa, senza un perchè»
 per il papà, la mamma Esterina e la
 sorella Miriam. Il giovane che avrebbe
 compiuto 23 anni il 2 agosto, lo scorso
 20 luglio aveva avvertito un forte mal di
 testa e mal d' orecchio, fino a svenire tra
 le braccia del padre. Accompagnato d'
 urgenza nel nosocomio beneventano il
 ragazzo era stato poi trasferito al reparto
 di neurologia e sedato per le sue difficili
 condizioni. Ma dopo cinque giorni è
 sopravvenuta qualche complicanza che
 Vincenzo non è riuscito a superare. I
 familiari, quindi, hanno presentato
 denuncia alla polizia per conoscere i
 motivi reali del decesso. In attesa della
 nomina, lunedì 31, del medico legale per
 effettuare l' autopsia, il sostituto procuratore Assunta Tillo ha disposto già il
 sequestro delle cartelle cliniche. Quasi certamente il padre del giovane assistito dall'
 avvocato Fabio Lombardi, potrebbe nominare anche un perito di parte. Se l' autopsia
 si svolgerà come sembra presumibile già nel pomeriggio di martedì, i funerali
 potrebbero tenersi il 1° agosto. Nel giorno dei funerali il sindaco Fabio D' Alessio,
 dove il giovane viveva in via Pietrastornina, proclamerà il lutto cittadino. «Quel
 giorno - afferma D' Alessio - sarà lutto cittadino. In questo momento oltre ad
 esprimere dolore a nome di tutta la comunità, ritengo sia soltanto il momento del
 silenzio». Sulla vicenda il direttore generale del Rummo, Pizzuti ha tenuto ad
 affermare: «Che si faccia chiarezza sull' accaduto è una necessità anche del Rummo,
 che si associa al dolore dei genitori. È un evento che ha colpito tutti, siamo
 sconvolti, ma i medici, sia quelli del pronto soccorso, che in Neurologia, hanno fatto
 l' impossibile per salvarlo». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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28/07/2018                                                                                                                Pagina 38

                                          Argomento: Sanità Campania

   Lì dove i precari danno stabilità all'assistenza in Campania

 Ci sono reparti aperti e servizi essenziali
 garantiti da anni (da troppi anni, ormai)
 da oltre mille medici, infermieri e tanti
 altri operatori con contratti a termine a
 causa del blocco del turn-over imposto
 dal piano di rientro dal debito in sanità. Il
 12 luglio, la firma di un accordo tra
 Regione e i sindacati per dare il via alle
 assunzioni definitive in base al decreto
 Madia. Ecco 4 storie emblematiche.
 Simona Capuano, 40 anni, da sei lavora
 in ginecologia e ostetricia all' ospedale di
 Caserta. E racconta: «Dopo una
 selezione per titoli e colloquio, ho
 firmato un contratto come co.co.co. ma
 assunto lo stesso ruolo dei medici
 dipendenti. Pratico gli aborti, ad
 esempio, e lavoro nel punto nascita». La
 differenza? «Non ho diritto a ferie,
 malattie e straordinario. Un' ingiustizia»,
 che l' ha spinta a creare un comitato di
 giovani precari, chiamato Mo pass (in
 napoletano, ora passa), per ottenere la
 stabilizzazione. «In cinque, davanti a una
 pizza, abbiamo pensato di utilizzare Fb per rintracciare gli altri medici atipici in
 Campania. Ora aspettiamo e vigiliamo affinché tutte le aziende ospedaliere e
 sanitarie attuino la delibera per festeggiare». E, nell' attesa, il movimento cambia
 nome: diventa Sta Passan, in vista dell' agognato traguardo.//Ernesto Cimino,
 specialista in Medicina interna, lavora nell' azienda ospedaliera universitaria della
 Federico II. «Dal 2006, con la partita Iva. Ma il mio contratto è stato stipulato dopo
 una selezione pubblica e prorogato da qualche anno di sei mesi in sei mesi anziché
 ogni dodici», puntualizza. Il professionista si trova nel centro di riferimento regionale
 per le emocoagulopatie e si occupa in prima persona di pazienti affetti da patologie
 emorragiche come l' emofila, la malattia di Willebrand, le piastrinopatie, ma anche
 colpiti da trombosi, embolia polmonare e problemi cardiovascolari. Il medico, come
 gli altri colleghi, assicura anche consulenze, su richiesta, in altri reparti e ospedali.
 «La stabilizzazione del contratto è ormai una questione di dignità», si sfoga
 Cimino.//Marco Gentile, 45 anni, biologo e dottore di ricerca in fisiopatologia clinica e
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medicina sperimentale, lavora al Secondo Policlinico con la partita Iva sin dal 2003.
Un veterano. «Il mio contratto è stato stipulato dopo selezione pubblica: prima era
annuale, dal 2007 prorogato ogni sei mesi», spiega il professionista che ha due figli
(«E un mutuo da pagare...»). Gentile lavora nel centro di riferimento regionale delle
dislipidemie e si occupa di diagnosi di alcune malattie anche rare legate al
metabolismo del colesterolo. «In laboratorio ho messo a punto una metodica unica in
Italia per il dosaggio delle frazioni aterogene del colesterolo ldl che viene usata
anche per la diagnosi della iperlipidemia combinata familiare, che comporta un alto
rischio cardiovascolare», dice con orgoglio.//Angela Rota, 46 anni, da 14 lavora con
partita Iva in terapia intensiva neonatale nell' edificio 9 in via Pansini a Napoli. Un
reparto di eccellenza, guidato dal primario Francesco Raimondi, ma retto anche da
tanti operatori del comparto con contratti a termine. Oltre venti posti. «Qui vengono
ricoverati neonati prematuri, immaturi, con gravi patologie. Bimbi che rischiano la
vita e che necessitano di continue manovre di rianimazione», spiega Rota. «L' alto
grado di responsabilità è un forte stress. La paga per 36 ore settimanali è di 1750
euro netti al mese, da cui detrarre tasse e contributi, ed esclude malattie, ferie,
maternità». Rota ha due figlie ed è vedova: «Mio marito è morto di cancro senza che
potessi stargli sempre accanto per non perdere il lavoro».

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28/07/2018                                                                                                               Pagina 39

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                                                                                                                         Lettori: 133.364
                                         Argomento: Sanità Campania

                             Medici fisiatri guida campana

 L' ELEZIONE Francesca Gimigliano è la
 nuova vicepresidente di Isprm, la Società
 mondiale dei medici fisiatri. Docente all'
 università della Campania Vanvitelli è
 specializzata nella riabilitazione delle
 alterazioni muscolo-scheletriche dell'
 anziano.

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28/07/2018                                                                                                                Pagina 39

                                                                                                                          EAV: € 3.551
                                                                                                                          Lettori: 133.364
                                          Argomento: Sanità Campania

         Ok al rimborso per l' eterologa E Ischia è più rosa

 Il 24 luglio è stato perfezionato il decreto
 commissariale, a firma del governatore
 Vincenzo De Luca, per assicurare il
 diritto di accesso alle tecniche di
 fecondazione assistita prevedendo il
 rimborso delle spese per l' eterologa alle
 coppie che si rivolgono a strutture di
 altre Regioni. Soddisfazione è espressa
 da Filomena Gallo, segretario dell'
 associazione Luca Coscioni, che con altre
 onlus aveva sollecitato l' adeguamento.
 All' ospedale Rizzoli di Ischia c' è il nuovo
 mammografo digitale donato dalla
 fondazione Ingegner Salvatore Leonessa.
 La strumentazione, del valore di 140mila
 euro, alle donne permetterà di eseguire
 esami più precisi e veloci nell' ambito
 dello screening per il tumore della
 mammella. Il Pascale sbarca a Erice. Nel
 centro di cultura scientifica Ettore
 Majorana,      presieduta    da     Antonino
 Zichichi, un' équipe di medici dell'
 Istituto dei tumori di Napoli ha tenuto il
 primo di una serie di corsi di formazione
 sulle strategie traslazionali nelle patologie oncologiche, dalla ricerca alla chirurgia
 robotica.

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28/07/2018                                                                                                                    Pagina 39

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                                                                                                                              Lettori: 133.364
                                              Argomento: Sanità Campania

                     Policlinico «sprint» per chi resta in città
 Marco Toriello
 Il Primo Policlinico corre in aiuto degli
 altri ospedali napoletani e mette a
 disposizione per l' estate i propri posti
 letto nei reparti del centro storico. Con
 una circolare inviata ai manager dell' Asl
 Napoli 1 e del Cardarelli, il direttore
 generale dell' azienda ospedaliera
 universitaria Vanvitelli, Maurizio Di
 Mauro, rende disponibili fino al 31 agosto
 tutti i posti letto di Medicina interna,
 Pediatria        generale,       Ostetricia-
 Ginecologia e Chirurgia generale. L'
 obiettivo è quello di sostenere gli altri
 presìdi cittadini, in difficoltà per le
 carenze d' organico, che proprio durante
 il periodo estivo diventano ancora più
 evidenti a causa dei piani di smaltimento
 ferie. Ogni giorno verrà monitorata, da
 parte della Direzione sanitaria, la
 disponibilità dei posti letto, così da poter
 concordare i trasferimenti dei pazienti
 dagli altri ospedali partenopei. Ed è
 proprio grazie a un' attenta distribuzione
 delle ferie di medici e infermieri anche
 nei mesi di giugno e settembre che il Policlinico riesce a garantire assistenza h24 e
 attività chirurgica anche in estate e soprattutto ad agosto, mese tradizionalmente
 molto complicato per le strutture ospedaliere cittadine. Come è possibile leggere
 nella tabella in pagina, preparata per «Il Mattino», chi ad agosto rimane in città avrà
 la possibilità di rivolgersi al Policlinico per visite specialistiche con tempi medi di
 attesa molto brevi: dai 2 giorni per la visita oculistica ai 3,3 per quella
 dermatologica, passando per i 2,7 giorni di attesa necessari per una visita
 gastroenterologica. «Sono stato direttore sanitario negli ospedali di frontiera di
 Napoli - spiega Di Mauro -. Conosco, quindi, dall' interno i problemi e ribadisco che il
 Policlinico al momento senza pronto soccorso, anzi, i due Policlinici devono entrare
 nella rete della emergenza ed essere inseriti nei programmi di prevenzione in
 sostegno della medicina del territorio». Un obiettivo, quest' ultimo, già da anni
 perseguito dal direttore generale che si candidò a ospitare i malati in barella al
 Cardarelli, ottenendo la firma di un accordo (ancora vigente) con la Regione per oltre
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30 posti letto nel polo di Cappella Cangiani. «Il Policlinico ha anche inaugurato un
poliambulatorio centralizzato e ha aperto il pronto soccorso ostetrico e il punto
nascita è dotato di terapia intensiva, nido fisiologico, due sale parto di cui una con
vasca», dice Di Mauro. «L' azienda universitaria, inoltre, fa parte della rete
emergenza per chetoacidosi diabetica pediatrica. E, per ridurre le liste di attesa,
funziona week surgery, mentre l' accettazione per i ricoveri e per le prestazioni in
intraomenia è centralizzata». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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28/07/2018                                                                                                                 Pagina 9

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                                                                                                                           Lettori: 29.750
                                           Argomento: Sanità Campania

    Rogo, polemica sulle analisi L'Arpac: inquinanti dispersi,
                  lunedì i dati sulla diossina
 Fabrizio Geremicca
 napoli L' Isde, l' associazione dei Medici
 per l' ambiente, ieri ha duramente
 attaccato l' Asl Napoli 2 e l' Arpac, l'
 agenzia per la protezione ambientale
 della Campania. Alla prima contesta di
 non avere adottato provvedimenti
 adeguati per tutelare la salute della
 popolazione che vive in prossimità del
 sito di stoccaggio dei rifiuti "De Gennaro"
 - zona industriale di Caivano - nel quale
 si è sviluppato 48 ore fa un vasto
 incendio. Quanto all' Arpac, l' Isde mette
 in discussione la validità delle analisi
 della qualità dell' aria, secondo le quali
 non sono stati registrati sforamenti
 significativi dei valori di ossido di azoto,
 benzene e polveri sottili. Risponde alle
 critiche Stefano Sorvino, il commissario
 dell' Arpac. Le pare credibile che un
 incendio di plastica e rifiuti di proporzioni
 vaste come quello che è divampato all'
 interno dello stabilimento "De Gennaro"
 non abbia prodotto inquinamento dell'
 aria? «L' Arpac non ha mai sostenuto che non c' è stato inquinamento. Ha detto un'
 altra cosa: i nostri strumenti - le centraline per il monitoraggio di routine ed il
 laboratorio mobile - non hanno registrato lo sforamento degli inquinanti monitorati».
 Non è la stessa cosa? «No. L' inquinamento ovviamente c' è stato. I venti e l' altezza
 del fumo, però, hanno fatto sì che le sostanze inquinanti si siano disperse a vasto
 raggio e si siano diluite in un' area piuttosto ampia, senza raggiungere
 concentrazioni pericolose per la salute umana». Nelle relazioni dei vostri tecnici non
 ci sono i dati relativi alle diossine. Perché? «Abbiamo effettuato e tuttora stiamo
 effettuando campionamenti anche dei parametri relativi alle diossine. Ci vorrà un po'
 di tempo per conoscere i risultati. Saranno pronti all' inizio della prossima
 settimana». Sono previsti anche campionamenti di terreno? «Certamente sì». Perché
 l' Asl Napoli 2 ha invitato ad uscire il meno possibile ed a tenere chiuse porte e
 finestre, oltre che a lavare bene frutta e verdura, se non ci sono stati sforamenti

               Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
nelle sostanze inquinanti monitorate? «Nessuna contraddizione. L' Asl, sulla base di
un sacrosanto principio di precauzione ed in attesa che siano noti tutti i dati relativi
alle conseguenze dell' incendio sull' ambiente, suggerisce ai cittadini della zona
limitrofa al sito di stoccaggio rifiuti un certo comportamento. Noi, in virtù dei
parametri registrati finora, comunichiamo che le centraline ed il laboratorio mobile
non hanno registrato sforamenti delle sostanze inquinanti».

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28/07/2018                                                                                                               Pagina 24
                                 Il Mattino (ed. Benevento)
                                                                                                                         EAV: € 4.890
                                                                                                                         Lettori: 133.364
                                         Argomento: Sanità Campania

     Terapia intensiva neonatale, «Rummo» all' avanguardia

 LE NOVITÀ Sta salvando la vita alla
 piccola M. di Aversa una delle nuove
 apparecchiature della Tin, la terapia
 intensiva neonatale dell' ospedale
 «Rummo». La neonata era arrivata in
 reparto in asfissia subito dopo la nascita
 ed è stata stabilizzata grazie al
 macchinario per l' ipotermia in cui sarà
 mantenuta a 33,5 gradi per 72 ore
 consecutive. «Il parco macchine - dice
 Francesco Cocca, responsabile dell' unità
 operativa negli ultimi mesi è stato
 notevolmente potenziato. Avremo un'
 altra apparecchiatura per l' ipotermia,
 indispensabile perché il trattamento non
 può subire interruzioni, altri due
 ventilatori, oltre quello appena arrivato,
 un' incubatrice di ultima generazione che
 misura l' intensità luminosa e sonora a
 cui è esposto il bambino e che attraverso
 una porta usb, gli consente di ascoltare
 la voce della mamma registrata e il
 lettino per la rianimazione neonatale,
 che permette di inserirsi nel campo
 operatorio, con il cordone ombelicale intatto. Questo dà la possibilità di dare inizio
 alle pratiche rianimatorie quando il bambino è ancora attaccato alla mamma. In
 Campania ne esiste solo un altro e non più di 4 nel resto d' Italia, ed è uno
 strumento salvavita, soprattutto per i prematuri». Un' eccellenza per la rete
 campana, e anche per quella nazionale. «Uno standard che vogliamo mantenere
 commenta il direttore generale del Rummo Renato Pizzuti rinnovando tutte le
 apparecchiature della Tin, ma non solo quelle. A rallentarne l' iter intervengono i
 tempi lunghi delle gare d' appalto, ma riusciremo nel nostro intento». Luella De
 Ciampis © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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28/07/2018                                                                                                               Pagina 25

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                                                                                                                         Lettori: 133.364
                                         Argomento: Sanità Campania

    Uffici Asl, stop al Maffucci Ciampi: si valuta l' ex Moscati

 «L' Asl è disponibile a fare un passo
 indietro rispetto al trasferimento degli
 uffici presso la sede dell' ex ospedale
 Maffucci,      valutando       seriamente    l'
 eventualità del plesso ex Moscati di Viale
 Italia». Il sindaco di Avellino, Vincenzo
 Ciampi, incontra i manager di Asl, Maria
 Morgante, e «Moscati», Angelo Percopo,
 per ridiscutere la decisione di via Degli
 Imbimbo          sul       trasloco      dell'
 amministrazione a Contrada Pennini. All'
 uscita dal Palazzo territoriale del
 governo, il primo cittadino spiega: «Dopo
 la mia richiesta di qualche settimana fa,
 abbiamo avuto questo primo confronto,
 per poi aggiornarci ed entrare nel merito
 nei prossimi giorni. Tuttavia, in un clima
 di grande collaborazione, è già emersa la
 disponibilità del direttore generale dell'
 Asl a rivedere la posizione dell' Azienda
 sul      trasferimento         degli    uffici
 amministrativi all' ex Maffuci». Quindi, la
 proposta      di     Piazza     del  Popolo:
 «Riteniamo dice Ciampi che la soluzione
 migliore per l' intera comunità e probabilmente anche quella più vantaggiosa per l'
 Asl, sia quella di ubicare nell' ex Moscati sia l' amministrazione sia i laboratori
 medici. In questo modo, perseguiamo un duplice obiettivo: riutilizzare buona parte di
 un immobile che in questo momento è in stato di abbandono e restituire decoro a
 una area del centro urbano che dal 2010, anno in cui tutti i reparti furono
 definitivamente collocati nella cittadella ospedaliera, vive una condizione di
 preoccupante degrado con ricadute negative sia sul commercio sia sulla vivibilità dei
 residenti». Questa ipotesi, da tempo avanzata dall' associazione «Avellino rinasce»
 (presieduta da Tiziana Guidi), non esclude le altre che riguardano lo spostamento
 nell' ex «Moscati» del Tribunale, dell' Arpac e dell' archivio della Prefettura. «Lo
 spazio c' è osserva il sindaco quindi siamo pronti a prendere in considerazione anche
 queste proposte: spacchettare la struttura è una cosa intelligente». Sul punto,
 Contrada Amoretta ha recentemente realizzato uno studio di fattibilità secondo il
 quale, nel rispetto della normativa vigente, è possibile suddividere l' immobile. an.
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pl. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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28/07/2018                                                                                                                Pagina 21

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                                                                                                                          Lettori: 339.084
                                          Argomento: Sanità nazionale

  Il colosso di chirurgia robotica punta sull' Italia per crescere
 SILVIA CAMISASCA
 Come unica sede europea dedicata a
 ricerca e formazione, la statunitense
 TransEnterix,     società    di   chirurgia
 robotica (nata nel 2006 e quotata a Wall
 Street), sceglie Milano: sorgerà, infatti,
 presso l' Università Bicocca il polo di
 riferimento della chirurgia robotica che -
 già dall' inizio del 2017 - sta rendendo il
 capoluogo lombardo meta di esperti ed
 addetti ai lavori. Da allora, circa 30
 medici di ogni parte del mondo
 (Giappone, Marocco, Regno Unito, o
 Kazakistan) hanno seguito i corsi di
 addestramento alla guida di SenHance, il
 robot chirurgico Made in Italy, che ha
 visto alternare le visite di oltre 40
 responsabili di cliniche e ospedali
 internazionali. E poiché, giorno dopo
 giorno, l' intervento della robotica sulla
 vita delle persone - e nelle sale
 operatorie - è sempre più invadente ed
 incisivo, concentrare a Milano investimenti e risorse è un chiaro riconoscimento di
 valore. «Puntiamo sul capitale umano di questo paese, in particolare in Lombardia,
 certi che genio e competenze italiani scriveranno il futuro della medicina », usa
 parole forti Wouter Donders, general manager Europe Tran- sEnterix, la cui sede
 milanese conta circa 20 dipendenti - tra ingegneri, ricercatori e staff di funzione -
 quasi esclusivamente dediti a SenHance, fiore all' occhiello della produzione robotica
 nazionale. Qual è il percorso che porta il gioiellino, frutto di 12 anni di minuzioso
 lavoro di oltre 10 PMI della Lombardia - dove è stato interamente studiato e
 sviluppato - a godere dell' approvazione della FDA per la commercializzazione negli
 Usa? È nella divisione robotica della milanese Sofar, dove SeaHance muove i primi
 passi, che si fa notare da TransEnterix, quando sul prodigioso SenHance è aggiunta
 la sensazione tattile, con la quale si superano i limiti d' innovazione dei sistemi sul
 mercato. Due eccellenze del comparto si incontrano, TransEnterix acquisisce Sofar
 nel 2015 e, oggi, presso il campus universitario Bicocca, ecco il polo di formazione
 europeo: solo immaginabile la portata di ricadute e benefici sul sistema sanitario-
 ospedaliero -e, dunque, sui pazienti- potendo usufruire della vicinanza di un nucleo
 specificatamente strutturato per la chirurgia robotica. Attualmente, già operante in 2
              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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