Virbacnews - Leishmaniosi canina tra vecchie e nuove concezioni - N 7
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VIRBAC NEWS 7.qxp_VIRBAC NEWS 7 10/11/17 12:26 Pagina 1 virbacnews N° 7 Speciale leishmaniosi - novembre 2017 http://it.virbac.com Leishmaniosi canina tra vecchie e nuove concezioni
VIRBAC NEWS 7.qxp_VIRBAC NEWS 7 10/11/17 12:26 Pagina 2 Sommario Editoriale Leishmaniosi canina: vecchie e nuove concezioni. Approfondimenti e casi clinici........................................................................ 3 Angelo Giorgetti Malattie parassitarie Nuove acquisizioni su serbatoi e “vie” di trasmissione della leishmaniosi canina (LCan)........................................................ 4 Ezio Ferroglio LCan fra forme tipiche e atipiche e l’impatto della profilassi vaccinale ............................................................................................. 8 Gaetano Oliva Utilizzo e interpretazione dei test sierologici nell’era vaccinale ......................................................................................................... 11 Fabrizia Veronesi Quadri ematologici, biochimici e sierologici in cani donatori dopo la somministrazione di CaniLeish® .................... 15 Alessandra Gavazza Casi studio Caso studio n° 1: Red................................................................................................................................................................................................. 17 Manuela Diaferia Caso studio n° 2: Mei ................................................................................................................................................................................................. 19 Chiara Brachelente Caso studio n° 3: Chace ........................................................................................................................................................................................... 21 Giulia Morganti Tutti i diritti di traduzione, adattamento e riproduzione sono riservati. Nessuna parte può essere riprodotta né divulgata in qualsiasi forma, con mezzi elettronici, meccanici, con fotocopie e registrazioni, senza il permesso scritto di Virbac Italia. virbacnews Pubblicazione a carattere non periodico Tipografia della Società Virbac e pertanto A.S.P. Italia SpA non soggetta a registrazione ai sensi degli Artt. 2 e 16 Legge n. 47/1948. Bergamo 2 Virbacnews n° 7 - Speciale leishmaniosi - novembre 2017
VIRBAC NEWS 7.qxp_VIRBAC NEWS 7 10/11/17 12:26 Pagina 3 Editoriale ■ Leishmaniosi canina: vecchie e nuove concezioni Approfondimenti e casi clinici Angelo Giorgetti, DVM Marketing manager Virbac Italia Care Lettrici, Cari Lettori fortemente interessati dalle relazioni e dai materia hanno “inchiodato” la mia atten- casi clinici, che hanno dato un ulteriore zione per tutto il durare delle relazioni. Il 26 febbraio 2017, a Perugia, nella splen- tocco di concretezza a una giornata volu- Spero che anche voi lettori possiate vivere dida sala messa a disposizione dall’Uni- tamente orientata alla pratica clinica. attraverso questo nostro numero di Virbac versità, si è tenuta una giornata di studio Virbac, infine, ha avuto il privilegio di aiuta- News l’interesse di noi partecipanti. dal titolo: “Leishmaniosi canina tra vecchie re nell’organizzazione l’entusiasta gruppo Vorrei ringraziare in modo particolare tut- e nuove concezioni”. di lavoro di Parassitologia e malattie paras- to lo staff di Virbac che non solo ha con- I relatori sono stati il prof. Ezio Ferroglio e il sitarie del Dipartimento di Medicina tribuito alla buona riuscita della giornata prof. Gaetano Oliva, la dott.ssa Alessandra Veterinaria dell’Università di Perugia. ma che ha assistito tutti noi dall’arrivo a Gavazza e la dott.ssa Fabrizia Veronesi, nonché In questi anni ho personalmente parteci- Perugia fino alla chiusura lavori. le dottoresse Manuela Diaferia, Giulia pato a numerosi seminari e convegni sul- Gli autori, l’Università di Perugia, il marke- Morganti e Chiara Brachelente che hanno l’argomento, sia a livello nazionale che in- ting team di Virbac Italia, tutta Point portato in chiusura tre interessanti casi clinici. ternazionale, a giornate di studio promosse Vétérinarie Italie e in particolare la figura Il tutto introdotto da due interventi di pre- da aziende farmaceutiche ma anche indi- della dr.ssa Monica Vajna De Pava, che con stigio tenuti dal prof. Luca Mechelli, diretto- pendenti ove la spinta organizzatrice era pazienza ci assiste in termini di coordina- re del Dipartimento di Medicina veterinaria sostenuta da enti istituzionali quali le mento, sono destinatari di un mio caloroso di Perugia, e dalla prof.ssa Daniela Piergili Università o le Società culturali e pur non ringraziamento. Fioretti, ordinario di Malattie parassitarie ritenendomi un esperto, sinceramente, nella stessa Università, che hanno dato con pensavo che nuovi stimoli fossero difficili Infine, come sempre, un grazie a voi lettori. entusiasmo il benvenuto a tutti noi. da trovare. Invece ancora una volta la mae- I partecipanti sono stati numerosi e tutti stria degli specialisti e la complessità della Buona lettura. Virbacnews n° 7 - Speciale leishmaniosi - novembre 2017 3
VIRBAC NEWS 7.qxp_VIRBAC NEWS 7 10/11/17 12:26 Pagina 4 Animali da compagnia Malattie parassitarie ■ Nuove acquisizioni su serbatoi e “vie” di trasmissione della leishmaniosi canina (LCan) Il ruolo centrale della repellenza Il veterinario è l’unico in grado di dare informazioni corrette sulla LCan, poiché è il solo che conosce il ciclo e l’epidemiologia di Leishmania. Prof. Ezio Ferroglio DVM, PhD Dipl. EVPC, Dipl. ECVPH Dipartimento di Scienze Veterinarie, Università degli Studi di Torino l genere Leishmania sono ascritte nella trasmissione vettoriale è la presenza predilezione particolare per una specie A diverse specie, presenti in diverse parti del mondo (soprattutto aree sub-tropicali e tropicali). Si stima che stessa del vettore: i flebotomi sono stati sempre tradizionalmente considerati pa- rassiti “da aree calde”. Fino agli anni ‘70, ad animale, ma si alimentano soprattutto sulla specie più diffusa in quell’area (cani nei ca- nili, cavalli in una scuderia, ovini in una stalla, a livello mondiale la leishmaniosi sia la sesta esempio, non erano mai stati individuati ecc...) qualora siano presenti contempora- più importante malattia per l’uomo e la flebotomi nel Nord Italia; oggi sappiamo neamente più ospiti effettuano invece il pa- terza tra le vector borne diseases. Le lei- che non è più così e infatti sono segnalati sto su più specie, uomo compreso! shmaniosi umane, poiché diffuse soprattut- da circa 20 anni anche focolai autoctoni to nelle aree povere, sono ampiamente nell’Italia settentrionale, in particolare nelle Fattori climatici e ambientali sottostimate e, nella parte europea del aree collinari e pedemontane. Altro aspetto importante è la presenza di Bacino del Mediterraneo, è presente ambienti favorevoli allo sviluppo e alla so- Leishmania infantum, che è l’agente della Flebotomi in Italia pravvivenza larvale, in quanto è proprio leishmaniosi viscerale zoonotica. Si tratta In Italia sono presenti 7 specie di fleboto- sotto forma di larva di IV stadio che il fle- appunto di una zoonosi, per cui anche l’uo- mo, di cui solo 4 certamente vettori di botomo passa l’inverno, per poi impuparsi mo può infettarsi tramite la puntura di fle- Leishmania, ciascuna con caratteristiche ed a primavera, dando luogo ad una nuova ge- botomi portatori, con il cane come princi- esigenze differenti, con una diversa presen- nerazione di adulti. Quindi il picco di pale serbatoio dell’infezione. za nei vari ambienti, per cui varia anche il concentrazione di flebotomi sarà ad loro potenziale quale effettivi vettori di inizio estate, quando sfarfallano gli Particolarità del ciclo Leishmania. Ad esempio, P. perfiliewii, ampia- adulti, mentre in aree in cui la tem- Per quanto riguarda il ciclo di Leishmania è mente diffuso nel versante adriatico, è ben peratura autunnale non scende sot- importante ricordare che, come in molte adattato all’ambiente domestico, per cui to i 15 °C possiamo avere un secon- altre vector borne diseases da protozoi, il quasi nel 90% dei casi si rinviene entro 100 do picco autunnale. Quindi l’inizio della vettore è in realtà l’ospite “ottimale”, in metri da stalle e altre attività umane, in cir- stagione di trasmissione è fondamental- quanto è qui che il parassita si trova nelle ca il 10% entro 150 m (zone peri-dome- mente simile in tutta Italia (tarda primave- condizioni ottimali, mentre nell’ospite ver- stiche) e in meno dell’1% in ambiente sil- ra-inizio estate); la differenza sta invece nel tebrato si presenta in forme “di resistenza”. vestre. Al contrario, P. perniciosus è distri- termine della stagione di trasmissione, le- Esemplificando al massimo, possiamo im- buito pressoché equamente tra ambiente gato a questo secondo picco (autunnale), maginare che il protozoo cerchi di soprav- domestico, peri-domestico e silvestre. assente nelle Regioni settentrionali, ma vivere più a lungo possibile all’interno del Considerando che i flebotomi han- presente in Centro e Sud Italia. Pertanto, vertebrato, in attesa che arrivi un nuovo no un range di azione molto ristret- man mano che si scende lungo la Penisola, flebotomo (cioè una nuova stagione di tra- to, usualmente poche centinaia di la stagione di trasmissione si allunga. smissione), e questo può spiegare perché metri, appare ovvio il perché la Relativamente alla probabilità della singola molte vector borne diseases da protozoi dia- LCan si manifesti tendenzialmente puntura di trasmettere il parassita, certa- no, negli ospiti usuali, delle forme croniche. “a macchia di leopardo”. mente i flebotomi presenti all’inizio della L’unico vero limite che il parassita incontra Generalmente i flebotomi non hanno una stagione di trasmissione, poiché appena 4 Virbacnews n° 7 - Speciale leishmaniosi - novembre 2017
VIRBAC NEWS 7.qxp_VIRBAC NEWS 7 10/11/17 12:26 Pagina 5 Malattie parassitarie Animali da compagnia schiusi, sono meno pericolosi rispetto a gione di trasmissione: per tale mo- in estate, ma non in autunno). quelli presenti in piena estate o in autunno, tivo è importante proteggere il ca- Importanti nella diffusione dei flebotomi che invece hanno già effettuato più pasti di ne costantemente finché sono pre- sono anche le temperature invernali: infatti, sangue e quindi, potenzialmente, hanno an- senti i vettori (un errore che spesso più basse sono le temperature in inverno, che assunto Leishmania! Risultano dun- compie il proprietario è quello di minore sarà il numero di flebotomi nel- que più pericolosi i flebotomi pre- proteggere il cane con prodotti re- l’estate successiva, in quanto le forme lar- senti nella fase declinante della sta- pellenti specifici solo in primavera e vali presenti nel terreno muoiono. Virbacnews n° 7 - Speciale leishmaniosi - novembre 2017 5
VIRBAC NEWS 7.qxp_VIRBAC NEWS 7 10/11/17 12:26 Pagina 6 Animali da compagnia Malattie parassitarie Si parla sempre più spesso di cambia- menti climatici: Leishmania rappresenta uno dei pochissimi esempi tangibili degli effetti del cambiamento climatico sulla trasmissione di un agente patogeno. Ad esempio, nel Nord-Ovest d’Italia, che rap- presenta una delle zone in cui la LCan si è espansa maggiormente, negli ultimi anni c’è stato un aumento del 15% delle gior- nate invernali senza gelo. Altro segno del riscaldamento è la diminuzione, sempre in quest’area, delle giornate con nebbia; questa diminuzione dell’umidità e le tem- perature invernali più miti rappresentano condizioni favorevoli alla sopravvivenza delle larve di flebotomi nel terreno, giu- stificando l’aumento della LCan in tale © dezy - shutterstock.com area. Particolarità dei serbatoi di LCan Per quanto concerne i serbatoi, oltre al ca- I flebotomi presenti nella fase declinante della stagione di trasmissione sono i più pericolosi, pertanto i cani vanno ne non bisogna sottovalutare l’importanza protetti finché sono presenti i vettori, anche in autunno. di altre specie animali. Prima fra tutte il gat- to: anche se la malattia clinicamente mani- ficativo e inspiegabile di sieropositività nei grandi spostamenti (in genere non com- festa in questo animale è molto rara, in re- confronti di Leishmania sia nei cani, con un piono più di 200 m dal punto di schiusa). altà nelle aree endemiche ci sono tantissimi aumento dei casi clinici, che nell’uomo (si Altro esempio è l’isola di Montecristo, do- soggetti PCR+; ad esempio, in uno studio sono avuti fino a 150/casi annui nell’uomo ve non sono presenti né animali domestici condotto in Liguria, il 35% dei gatti esami- solo in quest’area!) (Galvez R. et al., 2010. né altri canidi: qui serbatoio di Leishmania nati era PCR+ per Leishmania, cioè con il Vet. Parasitol., 169: 327-334). è il ratto nero, nel quale si è registrata una DNA del parassita in circolo. Si tratta mol- Nel 2012 i ricercatori sono riusciti a dimo- positività mediante PCR del 15,5%. to spesso non di soggetti asintomatici ma strare che la responsabile di questa emer- Oggi la LCan è certamente più diffusa ri- “aclinici”, in quanto esami di laboratorio genza sanitaria era la lepre, ben adattata a spetto al passato; ciò è dovuto a diversi fat- possono evidenziare alterazioni causate dal vivere nelle aree periurbane di nuova co- tori, quali: parassita, come ad esempio, l’anemia. struzione alla periferia di Madrid (Molina - aumento del numero di cani (una volta In Italia settentrionale, così come in molte et al., 2012. Vet. Parasitol., 190: 268-271). In presenti solo nelle campagne); altre zone d’Europa, il serbatoio silvestre realtà non si tratta di una novità, in quanto - diversa distribuzione dei cani nel territo- per eccellenza è rappresentato dalla volpe ricerche effettuate in varie regioni europee rio: oggi nelle aree cosiddette “rurbane” (in alcuni studi sono risultati positivi fino al mostrano alte prevalenze, fino al 30%, sia (rurali-urbane) le abitazioni sono molto vi- 30% dei soggetti), mentre altri serbatoi noti nella lepre che nelle minilepri e nei conigli. cine fra loro, circondate da giardini ben cu- sono, in generale, tutti i canidi selvatici. In realtà conigli e minilepri, che sono specie rati in cui convivono cani e flebotomi (an- Un caso particolare relativamente ai ser- sedentarie, con spostamenti limitati, sono che se il flebotomo si sposta al massimo di batoi è stato registrato in Spagna: in una ri- ancora più importanti nel mantenere il ci- circa 200 metri, riesce comunque a rag- stretta zona a sud-ovest di Madrid alcuni clo del parassita, in quanto i flebotomi so- giungere un nuovo ospite, mentre in pas- anni fa è stato registrato un aumento signi- no ditteri che non riescono a compiere sato spesso le case di campagna in cui vi- 6 Virbacnews n° 7 - Speciale leishmaniosi - novembre 2017
VIRBAC NEWS 7.qxp_VIRBAC NEWS 7 10/11/17 12:26 Pagina 7 Malattie parassitarie Animali da compagnia vevano i cani erano distanti centinaia di lipidica della cute e del pelo, e che perman- ti di parassiti che si adattano all’ambiente: la metri una dall’altra!). gono a lungo sulla cute del cane in quanto loro distribuzione è influenzata sia dai cam- non suda e quindi non elimina i piretroidi biamenti climatici che dalla disponibilità di Sono possibili interventi diretti attraverso il sudore: anzi, anche grazie al- ospiti recettivi. Ad esempio, attualmente la sul vettore al fine di limitare l’adiuvante oleoso, vengono assorbiti in specie di flebotomo che più sta espanden- la diffusione di LCan? parte dalle ghiandole sebacee che li rila- do il suo areale di distribuzione in Italia è P. Negli anni ‘60 abbiamo assistito a un dra- sciano gradualmente, consentendo una lo- perniciosus, in grado di collegare il ciclo sil- stico calo della LCan in quanto si utilizzava ro lunga efficacia, che può arrivare fino a 4 vestre di Leishmania con quello domestico. su larga scala il DDT e quindi il numero di settimane. Inoltre sono resistenti all’acqua, A questo proposito è centrale anche il flebotomi, e di altri ditteri vettori, era cala- conservando la loro efficacia anche quan- ruolo svolto dall’uomo, in quanto in grado to considerevolmente. Oggi è impossibile do il cane si bagna. Possono essere utilizzati di intervenire direttamente sia sull’ambien- pensare a interventi di questo tipo, sia per in formule diverse: ad esempio, se devo te che sull’ospite (spostamenti di animali, motivi ambientali, ma anche dal punto di proteggere il cane solo per pochi giorni urbanizzazione delle aree peri-rurali, innal- vista del rapporto costi/benefici, in quanto posso tranquillamente usare la soluzione zamento della temperatura, ecc...), influen- estremamente costosi in termini di impat- acquosa in spray; per un’azione duratura zando la distribuzione dei patogeni. to ambientale e per i rischi di selezione di nel tempo devo invece scegliere le formu- Per tutti questi motivi è necessario ribadire ceppi resistenti. lazioni spot-on o la banda protettiva (colla- l’importanza del medico veterinario in Dobbiamo perciò intervenire sull’ospite, re). Non bisogna dimenticare che i campagne di sensibilizzazione e corsi di evitando che il flebotomo punga il cane. piretroidi, oltre all’azione anti-fee- formazione; è inoltre di primaria importan- Ma come fa il flebotomo a trovare il suo ding, hanno anche un’azione biocida: za fornire sempre informazioni adeguate ospite? È attratto prima dall’odore (a lunga se, infatti, un flebotomo riesce a ed esaustive ai proprietari dei cani. Ad distanza); man mano che si avvicina è gui- compiere il pasto di sangue, assor- esempio è bene sfatare la fobia del cane dato dalla concentrazione di CO2 (a media birà una quantità di piretroide suffi- malato come pericolo per l’uomo: nelle zo- distanza) e, quando è vicino (breve distan- ciente a ucciderlo nell’arco di alcu- ne endemiche la prevalenza nell’uomo può za), per trovare il vaso sanguigno dove ne ore. Queste molecole hanno dunque arrivare al 40%, ma questo è indice solo di compiere il pasto di sangue è guidato dal un effetto protettivo per il cane e letale ampia circolazione del parassita (convivere calore e dall’umidità del corpo (cioè zone per il flebotomo (knock down, cioè scoor- con animali infetti non costituisce un fatto- in cui la cute è più sottile e i vasi più su- dinamento motorio, entro la prima ora e re di rischio)! perficiali). morte entro le 24 ore successive al pasto È il veterinario l’unico professionista in gra- I repellenti in senso stretto, come gli oli na- di sangue). Queste caratteristiche sono im- do di dare le informazioni corrette, poiché turali o le sostanze di sintesi normalmente portanti per comprendere come sia indi- è il solo che conosce il ciclo e l’epidemio- impiegate nei repellenti ad uso umano, spensabile proteggere non solo i cani sani, logia di Leishmania. Per questi motivi è in- hanno un odore che maschera quello del ma soprattutto quelli malati: in questo mo- dispensabile la collaborazione fra ricerca- cane; per fare ciò devono essere molto vo- do, infatti, diminuisce il numero di fleboto- tori, liberi professionisti e operatori della latili, per cui hanno un’azione molto limitata mi che fanno il pasto di sangue e quindi si Sanità pubblica, in quanto la LCan è una nel tempo (da poche ore a massimo 24 infettano, e quelli che riescono comunque patologia complessa, che interessa tutti gli ore) e dovrebbero essere somministrati a pungere il cane e infettarsi con aspetti della medicina veterinaria a 360 quotidianamente. Leishmania nella stragrande maggioranza gradi. Attualmente utilizziamo essenzial- dei casi muoiono prima di trasmettere il mente i piretroidi che non sono parassita ad un altro ospite. Per ampliare la conoscenza sui parassiti de- propriamente repellenti, ma sostan- gli animali da compagnia è possibile con- ze anti-feeding, in quanto il fleboto- Il ruolo dell’uomo sultare il sito dell’Escaap (www.escaap.org), mo si avvicina all’animale, ma non e del veterinario in cui si trovano anche le linee guida ag- compie il pasto di sangue. Si tratta di In conclusione, possiamo affermare che giornate sul controllo delle malattie tra- sostanze lipofile, che si legano alla frazione Leishmania e flebotomi sono esempi perfet- smesse da vettori nel cane e nel gatto. Virbacnews n° 7 - Speciale leishmaniosi - novembre 2017 7
VIRBAC NEWS 7.qxp_VIRBAC NEWS 7 10/11/17 12:26 Pagina 8 Animali da compagnia Malattie parassitarie ■ LCan fra forme tipiche e atipiche e l’impatto della profilassi vaccinale Espressioni cliniche di LCan Le espressioni cliniche della LCan sono molteplici, poiché fortemente condizionate dalla risposta immunitaria del cane, diversa da soggetto a soggetto. Prof. Gaetano Oliva Dipartimento di Scienze Cliniche Veterinarie Università di Napoli Federico II uando ci troviamo in un’area en- - Cani asintomatici preclinici, cioè cli- me la punta di un iceberg. Si tratta quindi Q demica dobbiamo pensare che la leishmaniosi canina (LCan) può avere diverse espressioni: nicamente sani (non presentano alcun se- gno di malattia alla visita clinica e il profilo urinario e quello emato-biochimico sono dei soggetti che arrivano poi a visita pres- so gli ambulatori veterinari. Più raramente è possibile che anche i gatti manifestino nella norma), però hanno iniziato a produr- malattia. - Cani sani, o meglio non infetti, cioè nei re anticorpi e sono quindi positivi non solo quali non riusciamo a dimostrare la pre- alla PCR ma anche agli esami sierologici. Nuove vie di trasmissione senza del parassita con i mezzi a nostra di- Questi soggetti sono destinati, in tempi di- Per quanto concerne le vie di trasmis- sposizione (sierologia, PCR, ecc...). È im- versi a seconda della risposta immunitaria sione, certamente quella principale è la via probabile che tali soggetti non siano stati individuale, ad evolvere in animali sintoma- vettoriale, ma negli ultimi anni sono mai punti durante la stagione di trasmis- tici, con titoli progressivamente crescenti di emerse nuove possibili modalità di trasmis- sione; probabilmente sono geneticamente anticorpi. A questa categoria appartengo- sione. Si tratta della via trasfusionale resistenti (perchè selezionati in aree stori- no circa il 15-20% dei cani. (mediante donatori di sangue), il cui ruolo camente endemiche). Si stima che circa - Cani sintomatici. Rappresentano solo nella trasmissione dell’infezione è ormai ac- il 10-15% dei cani rientrino in questa ca- il 5-10% dei soggetti, che “emergono” certato, della via verticale (da madre a tegoria. dal gruppo degli asintomatici preclinici, co- cucciolo) e di quella venerea (mediante - Cani infetti, cioè nei quali riusciamo a dimostrare la presenza del parassita solo mediante tecniche di biologia mole- colare (PCR); sono di solito sierologica- mente negativi, o esprimono bassi titoli anticorpali. Questi soggetti sono del tut- to asintomatici e potrebbero non mani- festare mai la forma clinica di LCan; ad- dirittura, come dimostrano studi longitu- dinali, possono tornare a negativizzarsi dopo alcuni mesi, in quanto il loro siste- ma immunitario riesce a contenere o a eliminare il parassita. Rientrano in questa categoria circa il 50-60% dei cani. In questo gruppo possiamo inserire, oltre al cane, tutti gli altri animali che possono essere punti da flebotomi infetti (equidi, ruminanti, volpi, ecc...) ma che non svi- luppano malattia. 8 Virbacnews n° 7 - Speciale leishmaniosi - novembre 2017
VIRBAC NEWS 7.qxp_VIRBAC NEWS 7 10/11/17 12:26 Pagina 9 Malattie parassitarie Animali da compagnia l’accoppiamento), il cui significato epide- semplice, perchè, oltre alla sierologia, pos- ziale dimostrare la presenza del pa- miologico è ancora da approfondire. siamo avvalerci di diversi metodi in grado rassita poiché la sola dimostrazione Certamente la modalità di trasmissione più di evidenziare direttamente il parassita in di anticorpi, spesso non elevati in interessante è quella per via verticale: ad vari organi e tessuti (PCR e citologia/isto- queste forme, non è sufficiente a esempio, tutto il focolaio di LCan in Nord logia). correlare l’infezione in atto con la America, dove il flebotomo competente La forma tipica di LCan è caratterizzata da manifestazione “atipica” rilevata. non è stato ancora identificato, sembra es- segni clinici che si manifestano molto fre- Per maggiori approfondimenti in merito, è sere mantenuto da trasmissioni verticali; quentemente in corso di malattia, quali possibile avvalersi di linee guida elaborate così come in alcune aree della Francia set- perdita di peso, inappetenza, linfoadeno- da esperti del gruppo Leishvet, di cui tentrionale, dove la LCan continua a diffon- megalia, forfora, onicogrifosi, ulcere, uveite, l’Autore fa parte (www.leishvet.org), riguar- dersi nonostante il flebotomo non sia fino ecc... A questo dobbiamo aggiungere le al- danti la diagnosi, la stadiazione, la terapia, il ad oggi stato ancora identificato. terazioni dei profili emato-biochimici ed monitoraggio e la prevenzione della LCan. urinari, quali anemia (che di solito in corso Espressioni cliniche di LCan di LCan è normocitica e normocromica), Esempi di LCan atipica Le espressioni cliniche della LCan con le proteinuria, inversione del rapporto albu- • Forme muco-cutanee o cutanee quali il medico veterinario si deve confron- mine/globuline, ecc... da L. infantum, segnalate sia nel cane ma tare sono molteplici, poiché fortemente Le espressioni cliniche ritenute meno fre- anche nell’uomo (ad esempio in aumento condizionate dalla risposta immunitaria del quenti sono quelle che caratterizzano la in soggetti immunodepressi come HIV+ o cane, che è diversa da soggetto a soggetto. LCan atipica; queste forme sono sem- affetti da altre patologie immunodepres- Infatti, i meccanismi patogenetici alla base pre di più descritte, forse anche perchè so- santi croniche). dei segni clinici di LCan sono numerosi: no aumentate le zone in cui la LCan è en- • Forme cutanee da L. tropica: questa danni organici da immunocomplessi, da demica e quindi il medico veterinario è più specie era finora considerata antroponoti- granulomi, da auto-anticorpi, ecc. conscio delle manifestazioni multiformi del- ca, cioè trasmessa solo da uomo a uomo Ci possiamo quindi trovare di fronte a for- la malattia. (responsabile del cosiddetto “bottone me tipiche o atipiche. Per questo motivo diventa oggi essenziale d’oriente”), ma ad oggi è stata segnalata Le forme tipiche sono quelle più fre- standardizzare le procedure diagnostiche e anche nel cane, in Israele. In Italia questa quenti, vale a dire determinate da im- la stadiazione da attuare in corso di sospet- specie è segnalata in alcuni immigrati pro- munocomplessi: bisogna infatti sottoli- to di LCan, in modo da formulare un giudi- venienti dal medio-oriente, ma attualmente neare il rapporto direttamente proporzio- zio prognostico e terapeutico non basato nel nostro Paese non è presente il suo nale tra numero di parassiti e concentra- esclusivamente sull’apparente gravità dei se- specifico vettore (P. papatasi). zione di anticorpi, per cui all’aumentare del gni clinici, fino ad alcuni anni orsono basata • Forme cutanee da L. major, segnala- titolo anticorpale corrisponde quasi sem- su un giudizio puramente quantitativo (ani- te nel cane in Nord Africa; il suo vettore è pre una carica parassitaria tissutale elevata mali “polisintomatici”). La prognosi, infatti, è P. sergenti, che è stato isolato in Sicilia. Il pa- e, di conseguenza, peggiori condizioni clini- condizionata dall’insieme del quadro clinico rassita ha come reservoir naturale alcuni che nel cane leishmaniotico. che tiene in dovuto conto i risultati di tutti roditori (gerbilli) non presenti in Italia. Ancora oggi, quindi, il metodo diagnostico gli esami collaterali, tra i quali quelli della • Forme complicate da neoplasie (lin- di elezione in corso di LCan è la sierologia funzione renale assumono particolare im- fomi, tumori venerei, ecc...) o da altre pato- quantitativa. Per quanto detto, in soggetti portanza. È utile ricordare, ad esempio, che logie concomitanti (ad esempio ehrichiosi). con titoli anticorpali molto alti sarà facile un soggetto apparentemente sano o con • Coliti: in cani infetti alcuni studi hanno ritrovare il parassita anche mediante esame minime manifestazioni cliniche potrebbe già dimostrato in tutto il tratto intestinale, so- citologico di un puntato linfonodale, per- presentare proteinuria, la cui gestione è di prattutto cieco e colon, un’alta concentra- chè elevato sarà il numero di leishmanie primaria importanza in corso di LCan. Per zione di parassiti. In zona endemica, per- nei vari tessuti target. quanto riguarda le forme atipiche, tanto, in un cane che presenta come unico La diagnosi di LCan in soggetti sintomatici specialmente nei soggetti prove- sintomo una colite è bene includere nella con forma tipica è quindi relativamente nienti da aree endemiche, è essen- diagnosi differenziale anche la LCan. Virbacnews n° 7 - Speciale leishmaniosi - novembre 2017 9
VIRBAC NEWS 7.qxp_VIRBAC NEWS 7 10/11/17 12:26 Pagina 10 Animali da compagnia Malattie parassitarie • Leishmaniosi epatica: in zone ende- miche, in caso di diagnosi di epatite cronica idiopatica è bene effettuare una biopsia epatica perchè sono segnalati rari casi di LCan epatica. La profilassi vaccinale Il vaccino non può impedire al flebotomo di pungere l’ospite e quindi al parassita di infettare il cane; purtroppo ad oggi non so- no disponibili vaccini in grado di sterilizzare l’animale una volta che esso si infetta con Leishmania. Inoltre, deve essere tenuto in conto che in zona endemica, nonostante la sierologia negativa, potremmo comunque vaccinare cani già infetti (quella fetta di ani- mali solo PCR+). Un vaccino “ideale” dovrebbe assicurare una buona stimolazione immunitaria, es- sere sicuro ed efficace, e rendere il cane non infettante per il vettore. Allo stato at- tuale, però, i vaccini disponibili in commercio sono in grado di limi- tare l’espressione clinica della ma- lattia, molto importante quando ci si riferisca a una patologia proto- zoaria cronica e potenzialmente mortale come la leishmaniosi cani- na. Ricordiamo, a titolo di esempio, co- vaccino disponibile in Italia, la letteratura vaccinati assumono meno parassiti rispetto me anche altri vaccini anti-protozoari, tra scientifica dimostra che è in grado di dare a quelli infettatisi su cani non vaccinati. cui la malaria, non riescono che a limitare una buona stimolazione immunitaria, che Ricordiamo però che il vaccino non è in le forme più severe di malattia, e non evi- tale stimolazione resiste per un anno e che grado di proteggere il cane dall’infezione tano che i soggetti restino por tatori di le quote parassitarie sono nettamente ri- iniziale; per tale motivo è essenziale pro- parassita. dotte nei soggetti vaccinati. Per questo mo- teggere con repellenti anche i soggetti vac- Per quanto concerne il CaniLeish®, unico tivo, i flebotomi che si infettano su cani cinati. 10 Virbacnews n° 7 - Speciale leishmaniosi - novembre 2017
VIRBAC NEWS 7.qxp_VIRBAC NEWS 7 10/11/17 12:26 Pagina 11 Malattie parassitarie Animali da compagnia ■ Utilizzo e interpretazione dei test sierologici nell’era vaccinale Diagnosi di LCan La ricerca degli anticorpi specifici rimane un passo fondamentale, e frequentemente il primo intrapreso, nella diagnosi di LCan. Dott.ssa Fabrizia Veronesi Dipartimento di Medicina Veterinaria, Università degli Studi di Perugia Introduzione pre mista Th1-Th2, con predominanza di Si tenga conto che, ad esempio, in Brasile La difficile gestione della leishmaniosi cani- una sull’altra componente; infatti una pro- il Ministero della Salute ha individuato la na (LCan) sotto il profilo sia clinico che duzione anticorpale più o meno evidente popolazione canina come target per il con- epidemiologico è in massima parte con- a seconda dell’orientamento immunitario trollo della trasmissione della Leishmaniosi nessa all’indaginoso iter diagnostico di tipo del cane è sempre presente e sfruttabile a Viscerale Umana (LVZ) prevedendo nel integrato, che richiede il ricorso contem- scopo diagnostico sia in cani malati che in- piano di sorveglianza l’eutanasia dei cani poraneo a test diretti (citologia, istologia, fetti asintomatici. A supportare il ruolo sierologicamente positivi. immunoistochimica, PCR) e indiretti (sie- centrale della sierologia le due classificazio- b) Individuazione precoce di sogget- rologia qualitativa/quantitativa) combinati ni del paziente leishmaniotico elaborate ri- ti “esposti” o “infetti asintomatici” poi con i riscontri clinico-patologici. spettivamente dal Canine Leishmaniasis che, in genere, mostrano una risposta Non esiste infatti, allo stato attuale, un test Working Group (CLWG), che individua 4 umorale rilevabile di medio-bassa intensità dotato di indici di accuratezza assoluti (gol- categorie (esposti, infetti asintomatici, infetti (compresa tra 1/40 e 1/320) e talvolta flut- den test, 100% sensibilità e specificità), i sintomatici, sintomatici gravi) e dal LeishVet tuante. Il dato sierologico associato a tali quali peraltro cambiano sulla base sia del Group, che riconosce lo stadio di malato soggetti risulta di particolare importanza in contesto epidemiologico dal quale l’anima- lieve, moderato, grave e molto grave. Per quanto: le proviene, sia del suo inquadramento cli- entrambe, la definizione di tali categorie è 1) costituiscono il gruppo più rappresen- nico. Indipendentemente dal contesto in basata sulla combinazione del dato siero- tativo in contesto endemico e tendono a cui il medico veterinario si trovi a operare, logico quantitativo con i risultati di ulteriori siero-convertire già durante la stagione di però, la ricerca degli anticorpi specifici ri- indagini di laboratorio e rilievi clinico-pato- trasmissione o nei mesi immediatamente mane un passo fondamentale, e frequen- logici. successivi, fornendo una rapida idea del li- temente il primo intrapreso, nella diagnosi Gli ambiti di applicazione della sierologia vello di pressione parassitaria al quale la di LCan. sono molteplici e i differenti test sierologici popolazione canina è esposta; È stato dimostrato che la risposta immuni- a disposizione risultano praticissimi sia che 2) la loro individuazione risulta utile nella taria del cane durante l’infezione da si operi in ambito epidemiologico, che cli- pianificazione di spostamenti di animali da Leishmania infantum mostra una dicotomia nico-pratico, purché se ne conoscano i li- areali iper-endemici ad areali a bassa o nul- rappresentata dal bilanciamento della sot- miti di applicabilità. la endemia a motivo del loro potenziale di topopolazione di linfociti T helper CD4+ infettività per vettori competenti. Th1 (risposta cellulo-mediata) e Th2 (ri- Utilità dei dati sierologici c) Individuazione gruppi di animali sposta umorale), in grado di pregiudicare In ambito epidemiologico i dati sierologici non infetti da utilizzare come nucleo sta- sia la resistenza o la suscettibilità all’infezio- possono essere sfruttati come segue. bile di donatori nell’ambito di centri emo- ne, sia la progressione verso una forma a) Studi di prevalenza/incidenza, fi- trasfusionali, che sottostanno a rigide rego- franca di malattia.Tale dicotomia non risulta nalizzati a valutare le dinamiche di espan- le ministeriali che impongono una negati- tuttavia netta, come si osserva in corso di sione dell’infezione nella popolazione cani- vità a Leishmania (sierologia negativa o infezione sperimentale murina con la spe- na di un determinato areale, utili alla defi- dubbia associata a negatività alla ricerca di- cie dermotropa Leishmania major, ma sem- nizione di piani di sorveglianza e controllo. retta). Virbacnews n° 7 - Speciale leishmaniosi - novembre 2017 11
VIRBAC NEWS 7.qxp_VIRBAC NEWS 7 10/11/17 12:26 Pagina 12 Animali da compagnia Malattie parassitarie Nella pratica clinica il ricorso alla sierologia inferiore) un indice terapeutico a lungo di L. infantum, ancora ritenuto dal Manuale è utile per: termine. A motivo, infatti, dell’elevata emi- OIE (World Organization for Animal Health, a) Inquadrare correttamente il sog- vita anticorpale, la riduzione del titolo an- Manual of Diagnostic Tests and Vaccines for getto leishmaniotico nel gruppo degli ticorpale non risulta significativa in media Terrestrial Animals) il metodo sierologico di “infetti malati” o dei “malati gravi”, a prima di 6 mesi dall’inizio del trattamento, riferimento (golden test), non a caso è il partire dalle linee guida elaborate dal per alcuni soggetti può essere necessario test ancora utilizzato sia dall’Istituto CLWG, indispensabile sia per la prognosi anche un anno. Superiore di Sanità che dal Centro di che per futuri protocolli di trattamento. Il d) Individuazione precoce dei casi di Referenza Nazionale per la Leishmaniosi periodo di incubazione della malattia nel recrudescenza. La sierologia può essere (CReNal). È dotato di elevata sensibilità e corso di infezioni naturali è lungo, non in- utilizzata per monitorare la ripresa di sti- specificità (prossima al 100%), a eccezione feriore ai 8 mesi, e la patogenesi della LCan molazione antigenica da parte del parassita di aree endemiche del Centro e Sud nelle sue forme cliniche tipiche risulta con- e quindi il rialzo anticorpale tra una recidi- America, dove la presenza contemporanea nessa a una imponente risposta umorale va e la successiva. di Trypanosoma cruzi ne riduce l’indice pre- contro il parassita (patologia da immuno- dittivo positivo per cross-reazione, seppur complessi), questo comporta che, al mo- Test sierologici formulati a basso titolo, o in condizioni di alterazione mento della presentazione clinica, i cani per la ricerca anticorpale dell’assetto immunitario come in corso di mostrano spesso titoli anticorpali già ele- in corso di LCan patologie su base autoimmunitaria (vedi lu- vati (IFAT > 1/640) (la sieroconversione, Esiste un’ampia gamma di tecniche siero- pus eritematoso sistemico) o altre malattie infatti, si osserva già a partire da 3-5 mesi logiche applicabili alla diagnosi di LCan. infettive (vedi ehrlichiosi, toxoplasmosi). successivi al contatto con il parassita), do- Esse si dividono in test qualitativi Il cut-off (titolo soglia che garantisce sensi- sabili attraverso una sierologia quantitativa [Immunocromatografici-ICT, es. Speed bilità e specificità ottimali) varia da 1/80 a e conclusivi dello stato di infezione. Leish K™ (Virbac), ELISA rapidi (SNAP 1/160, in funzione dell’areale di rilievo (me- b) Individuazione precoce di animali test® (IDEXX)], i quali forniscono un risul- dici veterinari che operano in areali a me- “infetti asintomatici” al fine di: tato dicotomico presenza/assenza di anti- dia e stabile endemia partono da cut off di 1) instaurare precisi protocolli di monito- corpi espresso attraverso la comparsa di positività di 1/160 e considerano 1/80 e raggio (es. valutazione sierologica a caden- bande o spots reattivi; test quantitativi, i 1/40 dubbi, di contro nelle Regioni del za trimestrale o semestrale a seconda della più attendibili e utilizzati sia in campo pra- nord Italia si considerano come piene po- compliance del proprietario) per valutare tico-clinico che epidemiologico, in quanto sitività anche titoli di 1/80). movimenti anticorpali, utili a definire la pro- consentono la definizione del livello anti- È stato inequivocabilmente dimostrato che gressione della patologia e ridurre così, at- corpale (titolo finale, end-point), diretta alti tassi anticorpali in IFAT (≥ 1/1280, quat- traverso trattamenti mirati, il danneggia- espressione della concentrazione di anti- tro volte il titolo soglia) sono associati a mento di organi vitali come il rene; corpi presenti e quindi dell’intensità della elevati livelli di parassitismo e forniscono 2) escludere la programmazione di proto- stimolazione antigenica, e di utilissimo una diagnosi definitiva di malattia. Il limite colli vaccinali, ricordiamo infatti che l’utilizzo orientamento per l’inquadramento del pa- insito in questa metodica è rappresentato dell’unico presidio vaccinale attualmente ziente leishmaniotico. da: commercializzato in Italia (CaniLeish® - Esistono, inoltre, tecniche come Western a) lettura soggettiva del preparato che tal- Virbac) è limitato a cani risultati negativi al- blotting che, pur avendo degli indici di ac- volta può far variare da operatore a ope- lo screening sierologico pre-vaccinale. curatezza elevatissimi, non sono applicabili ratore la soglia di positività anche di un pa- c) Follow up terapeutico: il monitorag- alla pratica routinaria ma sono utilizzati, ad io di titoli (da 1/40 a 1/160), con ripercus- gio della risposta terapeutica attraverso la esempio, nelle prove comparative tra test sioni sull’inquadramento del cane leishma- cinetica anticorpale è controverso; a parte come analisi ottimali di confronto. niotico; alcuni recenti lavori, la Comunità Scientifica b) natura della risposta anticorpale rilevata è concorde nel considerare la diminuzione IFAT nei confronti di tutte le componenti del del titolo anticorpale (passaggio da un ti- Test allestito a partire da antigeni corpu- parassita, comprese le proteine ESP del tolo anticorpale a uno almeno due volte scolati (promastigoti in toto/antigeni crudi) vaccino attualmente in commercio. 12 Virbacnews n° 7 - Speciale leishmaniosi - novembre 2017
VIRBAC NEWS 7.qxp_VIRBAC NEWS 7 10/11/17 12:26 Pagina 13 Malattie parassitarie Animali da compagnia ELISA la valutazione dello scarto osservato (sie- cata dalla casa produttrice (30 min versus Esistono numerosi test ELISA roconversione in positivo o in negativo). 20 min per Speed Leish K™). (Leiscan®Leishmania ELISA Test, Esteve Studi comparativi condotti utilizzando co- Veterinaria; ID Screen® Leishmaniasis Test rapidi me test di riferimento IFAT e WB hanno Indirect Test, VET-Innovate ID Diagnostics; I saggi immunocromatografici (ICT) e i test saggiato le performance diagnostiche dei Leishmania 96®, Agrolabo S.p.A.) messi a in ELISA rapida (SNAP test) sono estre- test rapidi di più comune utilizzo nella pra- punto per la diagnosi di LCan, la cui sensi- mamente diffusi nella pratica clinica, in tica clinica [Speed Leish K™ (Virbac), rK39® bilità e specificità dipende dalla natura degli quanto hanno l’indubbio vantaggio di esse- Dipstick (DiaSys), Witness® Leishmania antigeni impiegati (estratti solubili interi di re veloci da utilizzare e di facile interpreta- (Symbiotics), SNAP® Leishmania Test promastigoti e amastigoti, proteine ricom- zione. Essi sono dotati di un’ottima specifi- (IDEXX)] applicandoli in vari contesti epi- binanti e proteine purificate). I test che uti- cità, legata all’utilizzo di antigeni come l’epi- demiologici e clinici.Tali studi hanno delinea- lizzano estratti solubili in toto (antigeni cru- topo immunodominante K39 (K39) del ki- to un comune ambito di utilizzo di tali test: di) hanno la resa in termini soprattutto di netoplasto di amastigoti di L. infantum e L. essi non si prestano a indagini di tipo specificità più bassa e sensibilità leggermen- donovani utilizzato come fonte antigenica epidemiologico, in quanto spesso te inferiore all’IFAT, soprattutto negli infetti del test commerciale RK39® DipStickTest non rilevano la condizione di “espo- asintomatici; al contrario, quelli che utilizza- (DiaSys), o le kinesine utilizzate nello sto” di estrema importanza sotto il profilo no proteine ricombinanti (es. RA2, rK9, Speed Leish K™ (Virbac) che captano la epidemiologico; di contro, il loro utiliz- rK26 e rK39) o purificate, mostrano indici reattività sierica verso componenti paras- zo può essere promosso “in clinic” di accuratezza del tutto sovrapponibili sitarie specifiche e non verso componenti soprattutto in corso di sospetto cli- all’IFAT per tutti gli inquadramenti clinici. generiche del parassita come accade con nico. Ad ogni modo, anche nella pratica cli- I risultati ottenuti dall’applicazione di tali l’utilizzo di test allestiti a partire da antigeni nica è sempre auspicabile l’utilizzo seriale di tecniche si esprimono in valori di lettura crudi (IFAT o alcune ELISA). Questa affinità un test rapido di screening seguito da un densofotometrica (densità ottica, DO) e elettiva consente a tali test di mantenersi approccio sierologico di tipo quantitativo vengono poi convertiti sulla base di un negativi laddove la risposta anticorpale sia (ELISA o IFAT), per escludere false negati- campione di riferimento in valori percen- evocata da frazioni proteiche purificate dif- vità connesse a cani con bassi titoli anticor- tuali corrispondenti ai titoli anticorpali in- ferenti da quelle utilizzate come fonte an- pali e per quantificare il livello anticorpale, dividuabili con IFAT. La consuetudine all’uti- tigenica vaccinale, non interferendo pertan- di orientamento per l’inquadramento clini- lizzo dell’IFAT, crea talvolta delle confusioni to con gli anticorpi prodotti in corso di co del paziente leishmaniotico. nell’interpretazione dei risultati ELISA, in vaccinazione con CaniLeish® (Virbac). quanto essi si esprimono secondo scale di La loro sensibilità, di contro, varia con- Vaccinazione valori differenti rispetto al test di riferimen- siderevolmente a seconda dell’in- Non esiste allo stato attuale un vaccino to, ma che consentono comunque l’inqua- quadramento del cane: in genere è pienamente efficace per il controllo della dramento in titoli bassi, medi e alti. ottimale (> 97%) in soggetti infetti LCan; è tuttavia oramai universalmente ac- sintomatici e sintomatici gravi, i quali cettato che la resistenza alla LCan dipenda Titolo IFAT ELISA mostrano titoli IFAT inequivocabilmente in primo luogo dallo sviluppo già dal primo Dubbio 1/40-1/80 >35% < 150% positivi e spesso medio-alti (≥ 1/160), e nei contatto con il parassita di una specifica e soggetti inequivocabilmente negati- dominante risposta Th1 che consenta al- Basso 1/160-1/640 >150%< 300% vi all’IFAT (non infetti e non esposti), l’animale di gestire prima l’infezione e poi Medio-alto >1/640 ≥ 300 mentre si riduce notevolmente la malattia e che pertanto i presidi immu- (< 60%) nel gruppo degli infetti asin- nizzanti debbano avere in primis la finalità L’errore più volte riscontrato consiste tomatici e negli esposti, che mostrano di modulare tale risposta. nell’utilizzo di un test di conferma diagno- in genere titoli IFAT bassi o dubbi (1/40 o Attualmente in Europa è commercializzato stica pre-trattamento di un tipo e post- 1/80). Per test rapidi è stato dimostrato un CaniLeish® (Virbac)*, vaccino spento le cui trattamento di un altro, in questi casi la dif- aumento di sensibilità di circa il 15% a fron- componenti sono rappresentate rispettiva- formità della scala di valori rende difficile te di una lettura protratta oltre quella indi- mente da proteine escrete secrete purificate Virbacnews n° 7 - Speciale leishmaniosi - novembre 2017 13
VIRBAC NEWS 7.qxp_VIRBAC NEWS 7 10/11/17 12:26 Pagina 14 Animali da compagnia Malattie parassitarie (ESP) (LiESP), una parte di proteine del sur- zialità di infezione anche in cani vaccinati. prediligere le tecniche quantitative tradizio- face antigenico di superficie (Promastigote È stato dimostrato che in realtà la risposta nali che forniscono maggiore affidabilità Surface antigen, PSA) di L. infantum, e da un anticorpale verso le componenti vaccinali nella captazione di tutte le possibili catego- adiuvante (QA-21), una frazione altamente evoca la produzione di sottoclassi di IgG rie di animali. Di contro, nella fase post-vac- purificata della Quillaja saponaria. differenti (es. IgG2) da quelle stimolate in cinale l’utilizzo esclusivo delle tecniche L’azienda produttrice riporta chiaramente corso di infezione attiva, ma tale aspetto ri- quantitative tradizionali può essere fuor- nella scheda tecnica del prodotto il target sulta di difficile valutazione in ambito clini- viante. La resa in fase di monitoraggio post- di destinazione (cani non infetti) del co-pratico. vaccinale dei test rapidi quali Speed Leish presidio immunizzante e il “modus operan- Facendo riferimento alla cinetica anticor- K™ (Virbac) rispetto all’IFAT riflettono le di” per la conduzione dello screening sie- pale osservata in corso di vaccinazione con affinità differenziali delle fonti antigeniche rologico pre e post-vaccinale. CaniLeish®, è stato osservato che, in una utilizzati nei due test diagnostici verso gli Studi in essere stanno valutando l’opzione percentuale variabile tra il 20% e il 90% dei anticorpi prodotti nel corso di infezione at- dell’utilizzo del vaccino come agente im- cani “correttamente” vaccinati e “richiama- tiva o nel corso di vaccinazione. munoterapico in animali già infetti per ti”, nei mesi successivi all’intervento vacci- Queste regole generali non tengono con- bloccare la progressione della malattia, ma nale si ha una moderata produzione anti- to, però, di tutte quelle variazioni sull’anda- non esistono allo stato attuale evidenze corpale rilevabile dall’IFAT, la quale in gene- mento della risposta ai test connesse all’er- definitive che supportino tale utilizzo. re si attesta su titoli medio-bassi (≥ 1/40 e rato utilizzo del presidio immunizzante (es. ≤ 1320) raggiungendo il picco intorno al cani che nel post-vaccinale sviluppano pa- Interferenza tra vaccinazione 4° mese; di fatto è possibile osservare titoli tologie che richiedono la somministrazione e test sierologici anche elevati (≥1/1280), che in condizioni prolungata di alti dosaggi di corticosteroidi, I trials di efficacia hanno dimostrato che il pre-vaccinali sarebbero considerati conclu- cani vaccinati ma non richiamati annual- vaccino CaniLeish® (Virbac) evoca sivi di malattia.Tale positivizzazione, che ini- mente, cani vaccinati la cui anamnesi non una imponente risposta di tipo Th1 zialmente sembrava transitoria, nella realtà riferisca della profilassi vaccinale alla quale in grado di bloccare l’instaurarsi persiste in una buona percentuale di casi sono stati sottoposti), che purtroppo risul- dell’infezione attiva in circa il 50% per mesi (minimo 6), subendo una pro- tano di frequente riscontro nella routine. degli animali esposti ma soprattutto gressiva diminuzione che comunque tende È possibile concludere pertanto che: di abbattere del 70% il rischio di pro- a mantenere il test IFAT comunque positi- a) il modus operandi più corretto e che si gressione verso la malattia, e che ta- vo (≥ 1/40). Tale positività subisce inoltre presta al minor numero di errori interpre- le profilo persiste per un intero anno un rialzo in concomitanza del booster an- tativi resta il ricorso a un iter diagnostico dopo la vaccinazione, richiedendo un ri- nuale, raggiungendo una intensità sovrap- di tipo integrato (esami diretti e indiretti), chiamo su base annuale in grado di garanti- ponibile a quella evocata dal primo ciclo in grado di confutare in via definitiva re un persistente risultato. Accanto alla ri- vaccinale. l’eventuale stato di infezione; sposta immunitaria di tipo cellulo-mediato Sulla base di tali riscontri si vengono a de- b) la vaccinazione resta, a nostro avviso, Leishmania-specifica (Th1-protettiva), è stata lineare dei netti ambiti di utilizzo dei diffe- una valida possibilità da prospettare solo osservata, però, anche una costante risposta renti test diagnostici a nostra disposizione però ad animali sotto attento e costante umorale contro le componenti vaccinali ESP per ottenere la massima resa diagnostica, controllo; in alternativa diventa uno stru- e PSA di CaniLeish®, in grado di interferire sia in fase pre che post-vaccinale. mento in grado di alterare dinamiche di in- sugli indici predittivi positivi di test diagno- In particolare è necessario tenere conto fezione ben note e quindi di più facile ge- stici di tipo quantitativo, allestiti con antigeni dei limiti delle tecniche rapide nello scree- stione e di interferire con la resa di test crudi come l’IFAT. Per questi test risulta dif- ning pre-vaccinale, considerati i deficit di diagnostici che fanno parte del nostro re- ficile, infatti, discriminare gli anticorpi di ori- sensibilità che tali tecniche hanno nel rile- taggio culturale e che conservano, di fatto, gine vaccinale da quelli evocati all’infezione vare lo stato di esposto e talvolta di infetto rese ottimali in situazioni note. naturale da L. infantum, aspetto di non mini- asintomatico da escludere per regola dalla male importanza se consideriamo la poten- profilassi vaccinale. In questa fase sono da * http://bit.ly/EMA_CaniLeish 14 Virbacnews n° 7 - Speciale leishmaniosi - novembre 2017
VIRBAC NEWS 7.qxp_VIRBAC NEWS 7 10/11/17 12:26 Pagina 15 Malattie parassitarie Animali da compagnia ■ Quadri ematologici, biochimici e sierologici in cani donatori dopo ® la somministrazione di CaniLeish ® Profilassi vaccinale con CaniLeish Scopo di questo studio è stato quello di valutare i quadri ematologici, biochimici e sierologici di cani sani donatori di sangue, vaccinati con CaniLeish®. Dr.ssa Alessandra Gavazza Dipartimento di Scienze Veterinarie Università di Pisa l controllo della LCan è particolarmen- ze). I criteri di selezione usati per inclu- I Protocollo di studio te importante nei soggetti donatori di dere i cani come donatori di sangue so- I cani sono stati divisi in 3 gruppi a seconda sangue, perché è stato dimostrato il ri- no stati i seguenti: gruppo DEA (Dog della fase di vaccinazione: schio di trasmissione di agenti infettivi at- Erythrocyte Antigen) uno negativo, assen- - Gruppo 1: 5 cani (III richiamo annuale); traverso i prodotti trasfusionali. za di qualsiasi segno o sintomo clinico di - Gruppo 2: 10 cani (II richiamo annuale); Secondo la Linea guida relativa all’eser- malattia, valori di emocromo completo - Gruppo 3: 7 cani, (I richiamo annuale); cizio delle attività veterinarie riguardanti (CBC), profilo biochimico del siero (SBP) - Gruppo 4: 6 cani (I ciclo nel periodo la medicina trasfusionale in campo vete- ed elettroforesi delle proteine sieriche 2015-2016). rinario (2016), istituita dal Ministero della (SPE) entro i valori di riferimento; test I tempi (T) in giorni dei controlli erano: Salute, i cani donatori devono essere cli- sierologico (IFAT) negativo o positività a - T0 (basale); nicamente sani e sottoposti ad esame cli- basso titolo senza altri segni per L. infan- - T1 (2° inoculo vaccino); nico completo oltre che a prove di labo- tum, E. canis e A. phagocytophilum e test - T2 (3° inoculo vaccino); ratorio, tra cui profilo emato-biochimico Speed Leish KTM negativo. Inoltre, tutti i - T3 (2 mesi post 3° inoculo vaccino); completo, e test sierologici (IFAT o PCR), cani hanno ricevuto una protezione re- - T4 (1° richiamo annuale); per Leishmania infantum, Ehrlichia canis, golare contro gli ectoparassiti, con far- - T5 (2° richiamo annuale); Anaplasma phagocytophilum, e Babesia maci repellenti e/o antifeeding applicati - T6 (3° richiamo annuale); canis. localmente. In tutti i tempi da T0 a T6 sono stati ese- Lo scopo di questo studio è stato quello Somministrazione del vaccino guiti CBC, SPE, Prot C reattiva, IFAT di valutare i parametri ematologici, biochi- Il vaccino liofilizzato CaniLeish®, conser- Leishmania e Speed Leish K™ a T4, T5, T6 mici e sierologici in un gruppo di cani sani vato a + 4/10 °C, è stato ricostituito con anche PCR qualitativa (Starita et al., 2016). vaccinati con CaniLeish® che partecipano il suo solvente e somministrato ai cani a un programma di donazione volontaria per via sottocutanea nella regione del Risultati e Conclusioni di sangue presso il Centro trasfusionale ve- garrese. Gli animali sono stati monitorati Analisi emato-biochimiche terinario dell’Università di Pisa. per 30 minuti, al fine di osservare l’insor- Non sono risultati statisticamente significa- genza di eventuali reazioni avverse. I pro- tivi i dati relativi a CBC e allo striscio di Materiali e metodi prietari sono stati invitati a segnalare sangue. Criteri di selezione qualsiasi reazione sospetta o effetto ne- Per quanto concerne il SBP, si è registrata Sono stati inclusi nello studio n° 21 cani gativo eventualmente verificatisi e, in tal nel 29,8% dei casi una iperproteinemia fino di proprietà che par tecipano a un pro- caso, a riportare l’animale in ambulatorio a 8,4 g/dl (range di riferimento 5,8-7,8 g/dl), gramma di donazione volontaria di san- per un controllo. Il vaccino è stato som- che però non è risultata statisticamente si- gue presso l’Università di Pisa e 3 cani ministrato secondo il protocollo indicato gnificativa. Significativo (p
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