Virbacnews - Leishmaniosi canina tra vecchie e nuove concezioni - N 7

Pagina creata da Luca Volpe
 
CONTINUA A LEGGERE
Virbacnews - Leishmaniosi canina tra vecchie e nuove concezioni - N 7
VIRBAC NEWS 7.qxp_VIRBAC NEWS 7 10/11/17 12:26 Pagina 1

  virbacnews                                              N° 7   Speciale leishmaniosi - novembre 2017

                                                                                 http://it.virbac.com

      Leishmaniosi canina tra
    vecchie e nuove concezioni
Virbacnews - Leishmaniosi canina tra vecchie e nuove concezioni - N 7
VIRBAC NEWS 7.qxp_VIRBAC NEWS 7 10/11/17 12:26 Pagina 2

                                                                                                                                                                                Sommario

         Editoriale
       Leishmaniosi canina: vecchie e nuove concezioni. Approfondimenti e casi clinici........................................................................ 3
       Angelo Giorgetti

         Malattie parassitarie

       Nuove acquisizioni su serbatoi e “vie” di trasmissione della leishmaniosi canina (LCan)........................................................ 4
       Ezio Ferroglio

       LCan fra forme tipiche e atipiche e l’impatto della profilassi vaccinale ............................................................................................. 8
       Gaetano Oliva

       Utilizzo e interpretazione dei test sierologici nell’era vaccinale ......................................................................................................... 11
       Fabrizia Veronesi

       Quadri ematologici, biochimici e sierologici in cani donatori dopo la somministrazione di CaniLeish® .................... 15
       Alessandra Gavazza

         Casi studio

       Caso studio n° 1: Red................................................................................................................................................................................................. 17
       Manuela Diaferia

       Caso studio n° 2: Mei ................................................................................................................................................................................................. 19
       Chiara Brachelente

       Caso studio n° 3: Chace ........................................................................................................................................................................................... 21
       Giulia Morganti

       Tutti i diritti di traduzione, adattamento e riproduzione sono riservati. Nessuna parte può essere riprodotta né divulgata in qualsiasi forma, con mezzi elettronici, meccanici, con fotocopie e
       registrazioni, senza il permesso scritto di Virbac Italia.

              virbacnews
                                                                                  Pubblicazione a carattere non periodico                                   Tipografia
                                                                                  della Società Virbac e pertanto
                                                                                                                                                            A.S.P. Italia SpA
                                                                                  non soggetta a registrazione ai sensi
                                                                                  degli Artt. 2 e 16 Legge n. 47/1948.                                      Bergamo

  2         Virbacnews n° 7 - Speciale leishmaniosi - novembre 2017
Virbacnews - Leishmaniosi canina tra vecchie e nuove concezioni - N 7
VIRBAC NEWS 7.qxp_VIRBAC NEWS 7 10/11/17 12:26 Pagina 3

                                                                                                                                      Editoriale

       ■ Leishmaniosi canina: vecchie e nuove
       concezioni
       Approfondimenti e casi clinici

                                         Angelo Giorgetti, DVM
                                         Marketing manager
                                         Virbac Italia

       Care Lettrici, Cari Lettori                          fortemente interessati dalle relazioni e dai       materia hanno “inchiodato” la mia atten-
                                                            casi clinici, che hanno dato un ulteriore          zione per tutto il durare delle relazioni.
       Il 26 febbraio 2017, a Perugia, nella splen-         tocco di concretezza a una giornata volu-          Spero che anche voi lettori possiate vivere
       dida sala messa a disposizione dall’Uni-             tamente orientata alla pratica clinica.            attraverso questo nostro numero di Virbac
       versità, si è tenuta una giornata di studio          Virbac, infine, ha avuto il privilegio di aiuta-   News l’interesse di noi partecipanti.
       dal titolo: “Leishmaniosi canina tra vecchie         re nell’organizzazione l’entusiasta gruppo         Vorrei ringraziare in modo particolare tut-
       e nuove concezioni”.                                 di lavoro di Parassitologia e malattie paras-      to lo staff di Virbac che non solo ha con-
       I relatori sono stati il prof. Ezio Ferroglio e il   sitarie del Dipartimento di Medicina               tribuito alla buona riuscita della giornata
       prof. Gaetano Oliva, la dott.ssa Alessandra          Veterinaria dell’Università di Perugia.            ma che ha assistito tutti noi dall’arrivo a
       Gavazza e la dott.ssa Fabrizia Veronesi, nonché      In questi anni ho personalmente parteci-           Perugia fino alla chiusura lavori.
       le dottoresse Manuela Diaferia, Giulia               pato a numerosi seminari e convegni sul-           Gli autori, l’Università di Perugia, il marke-
       Morganti e Chiara Brachelente che hanno              l’argomento, sia a livello nazionale che in-       ting team di Virbac Italia, tutta Point
       portato in chiusura tre interessanti casi clinici.   ternazionale, a giornate di studio promosse        Vétérinarie Italie e in particolare la figura
       Il tutto introdotto da due interventi di pre-        da aziende farmaceutiche ma anche indi-            della dr.ssa Monica Vajna De Pava, che con
       stigio tenuti dal prof. Luca Mechelli, diretto-      pendenti ove la spinta organizzatrice era          pazienza ci assiste in termini di coordina-
       re del Dipartimento di Medicina veterinaria          sostenuta da enti istituzionali quali le           mento, sono destinatari di un mio caloroso
       di Perugia, e dalla prof.ssa Daniela Piergili        Università o le Società culturali e pur non        ringraziamento.
       Fioretti, ordinario di Malattie parassitarie         ritenendomi un esperto, sinceramente,
       nella stessa Università, che hanno dato con          pensavo che nuovi stimoli fossero difficili        Infine, come sempre, un grazie a voi lettori.
       entusiasmo il benvenuto a tutti noi.                 da trovare. Invece ancora una volta la mae-
       I partecipanti sono stati numerosi e tutti           stria degli specialisti e la complessità della     Buona lettura.

                                                                                         Virbacnews n° 7 - Speciale leishmaniosi - novembre 2017                3
Virbacnews - Leishmaniosi canina tra vecchie e nuove concezioni - N 7
VIRBAC NEWS 7.qxp_VIRBAC NEWS 7 10/11/17 12:26 Pagina 4

Animali da compagnia
                       Malattie parassitarie

                           ■ Nuove acquisizioni su serbatoi
                           e “vie” di trasmissione della leishmaniosi
                           canina (LCan)
                           Il ruolo centrale della repellenza
                                                           Il veterinario è l’unico in grado di dare informazioni corrette
                                                           sulla LCan, poiché è il solo che conosce il ciclo e l’epidemiologia
                                                           di Leishmania.
                                                           Prof. Ezio Ferroglio
                                                           DVM, PhD Dipl. EVPC, Dipl. ECVPH
                                                           Dipartimento di Scienze Veterinarie,
                                                           Università degli Studi di Torino

                                     l genere Leishmania sono ascritte       nella trasmissione vettoriale è la presenza        predilezione particolare per una specie

                           A         diverse specie, presenti in diverse
                                     parti del mondo (soprattutto
                           aree sub-tropicali e tropicali). Si stima che
                                                                             stessa del vettore: i flebotomi sono stati
                                                                             sempre tradizionalmente considerati pa-
                                                                             rassiti “da aree calde”. Fino agli anni ‘70, ad
                                                                                                                                animale, ma si alimentano soprattutto sulla
                                                                                                                                specie più diffusa in quell’area (cani nei ca-
                                                                                                                                nili, cavalli in una scuderia, ovini in una stalla,
                           a livello mondiale la leishmaniosi sia la sesta   esempio, non erano mai stati individuati           ecc...) qualora siano presenti contempora-
                           più importante malattia per l’uomo e la           flebotomi nel Nord Italia; oggi sappiamo           neamente più ospiti effettuano invece il pa-
                           terza tra le vector borne diseases. Le lei-       che non è più così e infatti sono segnalati        sto su più specie, uomo compreso!
                           shmaniosi umane, poiché diffuse soprattut-        da circa 20 anni anche focolai autoctoni
                           to nelle aree povere, sono ampiamente             nell’Italia settentrionale, in particolare nelle   Fattori climatici e ambientali
                           sottostimate e, nella parte europea del           aree collinari e pedemontane.                      Altro aspetto importante è la presenza di
                           Bacino del Mediterraneo, è presente                                                                  ambienti favorevoli allo sviluppo e alla so-
                           Leishmania infantum, che è l’agente della         Flebotomi in Italia                                pravvivenza larvale, in quanto è proprio
                           leishmaniosi viscerale zoonotica. Si tratta       In Italia sono presenti 7 specie di fleboto-       sotto forma di larva di IV stadio che il fle-
                           appunto di una zoonosi, per cui anche l’uo-       mo, di cui solo 4 certamente vettori di            botomo passa l’inverno, per poi impuparsi
                           mo può infettarsi tramite la puntura di fle-      Leishmania, ciascuna con caratteristiche ed        a primavera, dando luogo ad una nuova ge-
                           botomi portatori, con il cane come princi-        esigenze differenti, con una diversa presen-       nerazione di adulti. Quindi il picco di
                           pale serbatoio dell’infezione.                    za nei vari ambienti, per cui varia anche il       concentrazione di flebotomi sarà ad
                                                                             loro potenziale quale effettivi vettori di         inizio estate, quando sfarfallano gli
                           Particolarità del ciclo                           Leishmania. Ad esempio, P. perfiliewii, ampia-     adulti, mentre in aree in cui la tem-
                           Per quanto riguarda il ciclo di Leishmania è      mente diffuso nel versante adriatico, è ben        peratura autunnale non scende sot-
                           importante ricordare che, come in molte           adattato all’ambiente domestico, per cui           to i 15 °C possiamo avere un secon-
                           altre vector borne diseases da protozoi, il       quasi nel 90% dei casi si rinviene entro 100       do picco autunnale. Quindi l’inizio della
                           vettore è in realtà l’ospite “ottimale”, in       metri da stalle e altre attività umane, in cir-    stagione di trasmissione è fondamental-
                           quanto è qui che il parassita si trova nelle      ca il 10% entro 150 m (zone peri-dome-             mente simile in tutta Italia (tarda primave-
                           condizioni ottimali, mentre nell’ospite ver-      stiche) e in meno dell’1% in ambiente sil-         ra-inizio estate); la differenza sta invece nel
                           tebrato si presenta in forme “di resistenza”.     vestre. Al contrario, P. perniciosus è distri-     termine della stagione di trasmissione, le-
                           Esemplificando al massimo, possiamo im-           buito pressoché equamente tra ambiente             gato a questo secondo picco (autunnale),
                           maginare che il protozoo cerchi di soprav-        domestico, peri-domestico e silvestre.             assente nelle Regioni settentrionali, ma
                           vivere più a lungo possibile all’interno del      Considerando che i flebotomi han-                  presente in Centro e Sud Italia. Pertanto,
                           vertebrato, in attesa che arrivi un nuovo         no un range di azione molto ristret-               man mano che si scende lungo la Penisola,
                           flebotomo (cioè una nuova stagione di tra-        to, usualmente poche centinaia di                  la stagione di trasmissione si allunga.
                           smissione), e questo può spiegare perché          metri, appare ovvio il perché la                   Relativamente alla probabilità della singola
                           molte vector borne diseases da protozoi dia-      LCan si manifesti tendenzialmente                  puntura di trasmettere il parassita, certa-
                           no, negli ospiti usuali, delle forme croniche.    “a macchia di leopardo”.                           mente i flebotomi presenti all’inizio della
                           L’unico vero limite che il parassita incontra     Generalmente i flebotomi non hanno una             stagione di trasmissione, poiché appena

                       4       Virbacnews n° 7 - Speciale leishmaniosi - novembre 2017
Virbacnews - Leishmaniosi canina tra vecchie e nuove concezioni - N 7
VIRBAC NEWS 7.qxp_VIRBAC NEWS 7 10/11/17 12:26 Pagina 5

                                                                                          Malattie parassitarie

                                                                                                                                                    Animali da compagnia

       schiusi, sono meno pericolosi rispetto a        gione di trasmissione: per tale mo-      in estate, ma non in autunno).
       quelli presenti in piena estate o in autunno,   tivo è importante proteggere il ca-      Importanti nella diffusione dei flebotomi
       che invece hanno già effettuato più pasti di    ne costantemente finché sono pre-        sono anche le temperature invernali: infatti,
       sangue e quindi, potenzialmente, hanno an-      senti i vettori (un errore che spesso    più basse sono le temperature in inverno,
       che assunto Leishmania! Risultano dun-          compie il proprietario è quello di       minore sarà il numero di flebotomi nel-
       que più pericolosi i flebotomi pre-             proteggere il cane con prodotti re-      l’estate successiva, in quanto le forme lar-
       senti nella fase declinante della sta-          pellenti specifici solo in primavera e   vali presenti nel terreno muoiono.

                                                                              Virbacnews n° 7 - Speciale leishmaniosi - novembre 2017           5
Virbacnews - Leishmaniosi canina tra vecchie e nuove concezioni - N 7
VIRBAC NEWS 7.qxp_VIRBAC NEWS 7 10/11/17 12:26 Pagina 6

Animali da compagnia
                       Malattie parassitarie

                           Si parla sempre più spesso di cambia-
                           menti climatici: Leishmania rappresenta
                           uno dei pochissimi esempi tangibili degli
                           effetti del cambiamento climatico sulla
                           trasmissione di un agente patogeno. Ad
                           esempio, nel Nord-Ovest d’Italia, che rap-
                           presenta una delle zone in cui la LCan si
                           è espansa maggiormente, negli ultimi anni
                           c’è stato un aumento del 15% delle gior-
                           nate invernali senza gelo. Altro segno del
                           riscaldamento è la diminuzione, sempre
                           in quest’area, delle giornate con nebbia;
                           questa diminuzione dell’umidità e le tem-
                           perature invernali più miti rappresentano
                           condizioni favorevoli alla sopravvivenza
                           delle larve di flebotomi nel terreno, giu-
                           stificando l’aumento della LCan in tale

                                                                                                                                                                                                   © dezy - shutterstock.com
                           area.

                           Particolarità dei serbatoi
                           di LCan
                           Per quanto concerne i serbatoi, oltre al ca-       I flebotomi presenti nella fase declinante della stagione di trasmissione sono i più pericolosi, pertanto i cani vanno
                           ne non bisogna sottovalutare l’importanza          protetti finché sono presenti i vettori, anche in autunno.
                           di altre specie animali. Prima fra tutte il gat-
                           to: anche se la malattia clinicamente mani-        ficativo e inspiegabile di sieropositività nei                grandi spostamenti (in genere non com-
                           festa in questo animale è molto rara, in re-       confronti di Leishmania sia nei cani, con un                  piono più di 200 m dal punto di schiusa).
                           altà nelle aree endemiche ci sono tantissimi       aumento dei casi clinici, che nell’uomo (si                   Altro esempio è l’isola di Montecristo, do-
                           soggetti PCR+; ad esempio, in uno studio           sono avuti fino a 150/casi annui nell’uomo                    ve non sono presenti né animali domestici
                           condotto in Liguria, il 35% dei gatti esami-       solo in quest’area!) (Galvez R. et al., 2010.                 né altri canidi: qui serbatoio di Leishmania
                           nati era PCR+ per Leishmania, cioè con il          Vet. Parasitol., 169: 327-334).                               è il ratto nero, nel quale si è registrata una
                           DNA del parassita in circolo. Si tratta mol-       Nel 2012 i ricercatori sono riusciti a dimo-                  positività mediante PCR del 15,5%.
                           to spesso non di soggetti asintomatici ma          strare che la responsabile di questa emer-                    Oggi la LCan è certamente più diffusa ri-
                           “aclinici”, in quanto esami di laboratorio         genza sanitaria era la lepre, ben adattata a                  spetto al passato; ciò è dovuto a diversi fat-
                           possono evidenziare alterazioni causate dal        vivere nelle aree periurbane di nuova co-                     tori, quali:
                           parassita, come ad esempio, l’anemia.              struzione alla periferia di Madrid (Molina                    - aumento del numero di cani (una volta
                           In Italia settentrionale, così come in molte       et al., 2012. Vet. Parasitol., 190: 268-271). In              presenti solo nelle campagne);
                           altre zone d’Europa, il serbatoio silvestre        realtà non si tratta di una novità, in quanto                 - diversa distribuzione dei cani nel territo-
                           per eccellenza è rappresentato dalla volpe         ricerche effettuate in varie regioni europee                  rio: oggi nelle aree cosiddette “rurbane”
                           (in alcuni studi sono risultati positivi fino al   mostrano alte prevalenze, fino al 30%, sia                    (rurali-urbane) le abitazioni sono molto vi-
                           30% dei soggetti), mentre altri serbatoi noti      nella lepre che nelle minilepri e nei conigli.                cine fra loro, circondate da giardini ben cu-
                           sono, in generale, tutti i canidi selvatici.       In realtà conigli e minilepri, che sono specie                rati in cui convivono cani e flebotomi (an-
                           Un caso particolare relativamente ai ser-          sedentarie, con spostamenti limitati, sono                    che se il flebotomo si sposta al massimo di
                           batoi è stato registrato in Spagna: in una ri-     ancora più importanti nel mantenere il ci-                    circa 200 metri, riesce comunque a rag-
                           stretta zona a sud-ovest di Madrid alcuni          clo del parassita, in quanto i flebotomi so-                  giungere un nuovo ospite, mentre in pas-
                           anni fa è stato registrato un aumento signi-       no ditteri che non riescono a compiere                        sato spesso le case di campagna in cui vi-

                       6       Virbacnews n° 7 - Speciale leishmaniosi - novembre 2017
Virbacnews - Leishmaniosi canina tra vecchie e nuove concezioni - N 7
VIRBAC NEWS 7.qxp_VIRBAC NEWS 7 10/11/17 12:26 Pagina 7

                                                                                                    Malattie parassitarie

                                                                                                                                                                  Animali da compagnia
       vevano i cani erano distanti centinaia di          lipidica della cute e del pelo, e che perman-    ti di parassiti che si adattano all’ambiente: la
       metri una dall’altra!).                            gono a lungo sulla cute del cane in quanto       loro distribuzione è influenzata sia dai cam-
                                                          non suda e quindi non elimina i piretroidi       biamenti climatici che dalla disponibilità di
       Sono possibili interventi diretti                  attraverso il sudore: anzi, anche grazie al-     ospiti recettivi. Ad esempio, attualmente la
       sul vettore al fine di limitare                    l’adiuvante oleoso, vengono assorbiti in         specie di flebotomo che più sta espanden-
       la diffusione di LCan?                             parte dalle ghiandole sebacee che li rila-       do il suo areale di distribuzione in Italia è P.
       Negli anni ‘60 abbiamo assistito a un dra-         sciano gradualmente, consentendo una lo-         perniciosus, in grado di collegare il ciclo sil-
       stico calo della LCan in quanto si utilizzava      ro lunga efficacia, che può arrivare fino a 4    vestre di Leishmania con quello domestico.
       su larga scala il DDT e quindi il numero di        settimane. Inoltre sono resistenti all’acqua,    A questo proposito è centrale anche il
       flebotomi, e di altri ditteri vettori, era cala-   conservando la loro efficacia anche quan-        ruolo svolto dall’uomo, in quanto in grado
       to considerevolmente. Oggi è impossibile           do il cane si bagna. Possono essere utilizzati   di intervenire direttamente sia sull’ambien-
       pensare a interventi di questo tipo, sia per       in formule diverse: ad esempio, se devo          te che sull’ospite (spostamenti di animali,
       motivi ambientali, ma anche dal punto di           proteggere il cane solo per pochi giorni         urbanizzazione delle aree peri-rurali, innal-
       vista del rapporto costi/benefici, in quanto       posso tranquillamente usare la soluzione         zamento della temperatura, ecc...), influen-
       estremamente costosi in termini di impat-          acquosa in spray; per un’azione duratura         zando la distribuzione dei patogeni.
       to ambientale e per i rischi di selezione di       nel tempo devo invece scegliere le formu-        Per tutti questi motivi è necessario ribadire
       ceppi resistenti.                                  lazioni spot-on o la banda protettiva (colla-    l’importanza del medico veterinario in
       Dobbiamo perciò intervenire sull’ospite,           re). Non bisogna dimenticare che i               campagne di sensibilizzazione e corsi di
       evitando che il flebotomo punga il cane.           piretroidi, oltre all’azione anti-fee-           formazione; è inoltre di primaria importan-
       Ma come fa il flebotomo a trovare il suo           ding, hanno anche un’azione biocida:             za fornire sempre informazioni adeguate
       ospite? È attratto prima dall’odore (a lunga       se, infatti, un flebotomo riesce a               ed esaustive ai proprietari dei cani. Ad
       distanza); man mano che si avvicina è gui-         compiere il pasto di sangue, assor-              esempio è bene sfatare la fobia del cane
       dato dalla concentrazione di CO2 (a media          birà una quantità di piretroide suffi-           malato come pericolo per l’uomo: nelle zo-
       distanza) e, quando è vicino (breve distan-        ciente a ucciderlo nell’arco di alcu-            ne endemiche la prevalenza nell’uomo può
       za), per trovare il vaso sanguigno dove            ne ore. Queste molecole hanno dunque             arrivare al 40%, ma questo è indice solo di
       compiere il pasto di sangue è guidato dal          un effetto protettivo per il cane e letale       ampia circolazione del parassita (convivere
       calore e dall’umidità del corpo (cioè zone         per il flebotomo (knock down, cioè scoor-        con animali infetti non costituisce un fatto-
       in cui la cute è più sottile e i vasi più su-      dinamento motorio, entro la prima ora e          re di rischio)!
       perficiali).                                       morte entro le 24 ore successive al pasto        È il veterinario l’unico professionista in gra-
       I repellenti in senso stretto, come gli oli na-    di sangue). Queste caratteristiche sono im-      do di dare le informazioni corrette, poiché
       turali o le sostanze di sintesi normalmente        portanti per comprendere come sia indi-          è il solo che conosce il ciclo e l’epidemio-
       impiegate nei repellenti ad uso umano,             spensabile proteggere non solo i cani sani,      logia di Leishmania. Per questi motivi è in-
       hanno un odore che maschera quello del             ma soprattutto quelli malati: in questo mo-      dispensabile la collaborazione fra ricerca-
       cane; per fare ciò devono essere molto vo-         do, infatti, diminuisce il numero di fleboto-    tori, liberi professionisti e operatori della
       latili, per cui hanno un’azione molto limitata     mi che fanno il pasto di sangue e quindi si      Sanità pubblica, in quanto la LCan è una
       nel tempo (da poche ore a massimo 24               infettano, e quelli che riescono comunque        patologia complessa, che interessa tutti gli
       ore) e dovrebbero essere somministrati             a pungere il cane e infettarsi con               aspetti della medicina veterinaria a 360
       quotidianamente.                                   Leishmania nella stragrande maggioranza          gradi.
       Attualmente utilizziamo essenzial-                 dei casi muoiono prima di trasmettere il
       mente i piretroidi che non sono                    parassita ad un altro ospite.                    Per ampliare la conoscenza sui parassiti de-
       propriamente repellenti, ma sostan-                                                                 gli animali da compagnia è possibile con-
       ze anti-feeding, in quanto il fleboto-             Il ruolo dell’uomo                               sultare il sito dell’Escaap (www.escaap.org),
       mo si avvicina all’animale, ma non                 e del veterinario                                in cui si trovano anche le linee guida ag-
       compie il pasto di sangue. Si tratta di            In conclusione, possiamo affermare che           giornate sul controllo delle malattie tra-
       sostanze lipofile, che si legano alla frazione     Leishmania e flebotomi sono esempi perfet-       smesse da vettori nel cane e nel gatto.

                                                                                     Virbacnews n° 7 - Speciale leishmaniosi - novembre 2017                  7
Virbacnews - Leishmaniosi canina tra vecchie e nuove concezioni - N 7
VIRBAC NEWS 7.qxp_VIRBAC NEWS 7 10/11/17 12:26 Pagina 8

Animali da compagnia
                       Malattie parassitarie

                           ■ LCan fra forme tipiche e atipiche
                           e l’impatto della profilassi vaccinale
                           Espressioni cliniche di LCan

                                                          Le espressioni cliniche della LCan sono molteplici, poiché fortemente
                                                          condizionate dalla risposta immunitaria del cane, diversa da soggetto
                                                          a soggetto.
                                                          Prof. Gaetano Oliva
                                                          Dipartimento di Scienze Cliniche Veterinarie
                                                          Università di Napoli Federico II

                                     uando ci troviamo in un’area en-       - Cani asintomatici preclinici, cioè cli-          me la punta di un iceberg. Si tratta quindi

                           Q         demica dobbiamo pensare che la
                                     leishmaniosi canina (LCan) può
                           avere diverse espressioni:
                                                                            nicamente sani (non presentano alcun se-
                                                                            gno di malattia alla visita clinica e il profilo
                                                                            urinario e quello emato-biochimico sono
                                                                                                                               dei soggetti che arrivano poi a visita pres-
                                                                                                                               so gli ambulatori veterinari. Più raramente
                                                                                                                               è possibile che anche i gatti manifestino
                                                                            nella norma), però hanno iniziato a produr-        malattia.
                           - Cani sani, o meglio non infetti, cioè nei      re anticorpi e sono quindi positivi non solo
                           quali non riusciamo a dimostrare la pre-         alla PCR ma anche agli esami sierologici.          Nuove vie di trasmissione
                           senza del parassita con i mezzi a nostra di-     Questi soggetti sono destinati, in tempi di-       Per quanto concerne le vie di trasmis-
                           sposizione (sierologia, PCR, ecc...). È im-      versi a seconda della risposta immunitaria         sione, certamente quella principale è la via
                           probabile che tali soggetti non siano stati      individuale, ad evolvere in animali sintoma-       vettoriale, ma negli ultimi anni sono
                           mai punti durante la stagione di trasmis-        tici, con titoli progressivamente crescenti di     emerse nuove possibili modalità di trasmis-
                           sione; probabilmente sono geneticamente          anticorpi. A questa categoria appartengo-          sione. Si tratta della via trasfusionale
                           resistenti (perchè selezionati in aree stori-    no circa il 15-20% dei cani.                       (mediante donatori di sangue), il cui ruolo
                           camente endemiche). Si stima che circa           - Cani sintomatici. Rappresentano solo             nella trasmissione dell’infezione è ormai ac-
                           il 10-15% dei cani rientrino in questa ca-       il 5-10% dei soggetti, che “emergono”              certato, della via verticale (da madre a
                           tegoria.                                         dal gruppo degli asintomatici preclinici, co-      cucciolo) e di quella venerea (mediante
                           - Cani infetti, cioè nei quali riusciamo
                           a dimostrare la presenza del parassita
                           solo mediante tecniche di biologia mole-
                           colare (PCR); sono di solito sierologica-
                           mente negativi, o esprimono bassi titoli
                           anticorpali. Questi soggetti sono del tut-
                           to asintomatici e potrebbero non mani-
                           festare mai la forma clinica di LCan; ad-
                           dirittura, come dimostrano studi longitu-
                           dinali, possono tornare a negativizzarsi
                           dopo alcuni mesi, in quanto il loro siste-
                           ma immunitario riesce a contenere o a
                           eliminare il parassita. Rientrano in questa
                           categoria circa il 50-60% dei cani. In
                           questo gruppo possiamo inserire, oltre
                           al cane, tutti gli altri animali che possono
                           essere punti da flebotomi infetti (equidi,
                           ruminanti, volpi, ecc...) ma che non svi-
                           luppano malattia.

                       8      Virbacnews n° 7 - Speciale leishmaniosi - novembre 2017
Virbacnews - Leishmaniosi canina tra vecchie e nuove concezioni - N 7
VIRBAC NEWS 7.qxp_VIRBAC NEWS 7 10/11/17 12:26 Pagina 9

                                                                                                   Malattie parassitarie

                                                                                                                                                                    Animali da compagnia
       l’accoppiamento), il cui significato epide-     semplice, perchè, oltre alla sierologia, pos-      ziale dimostrare la presenza del pa-
       miologico è ancora da approfondire.             siamo avvalerci di diversi metodi in grado         rassita poiché la sola dimostrazione
       Certamente la modalità di trasmissione più      di evidenziare direttamente il parassita in        di anticorpi, spesso non elevati in
       interessante è quella per via verticale: ad     vari organi e tessuti (PCR e citologia/isto-       queste forme, non è sufficiente a
       esempio, tutto il focolaio di LCan in Nord      logia).                                            correlare l’infezione in atto con la
       America, dove il flebotomo competente           La forma tipica di LCan è caratterizzata da        manifestazione “atipica” rilevata.
       non è stato ancora identificato, sembra es-     segni clinici che si manifestano molto fre-        Per maggiori approfondimenti in merito, è
       sere mantenuto da trasmissioni verticali;       quentemente in corso di malattia, quali            possibile avvalersi di linee guida elaborate
       così come in alcune aree della Francia set-     perdita di peso, inappetenza, linfoadeno-          da esperti del gruppo Leishvet, di cui
       tentrionale, dove la LCan continua a diffon-    megalia, forfora, onicogrifosi, ulcere, uveite,    l’Autore fa parte (www.leishvet.org), riguar-
       dersi nonostante il flebotomo non sia fino      ecc... A questo dobbiamo aggiungere le al-         danti la diagnosi, la stadiazione, la terapia, il
       ad oggi stato ancora identificato.              terazioni dei profili emato-biochimici ed          monitoraggio e la prevenzione della LCan.
                                                       urinari, quali anemia (che di solito in corso
       Espressioni cliniche di LCan                    di LCan è normocitica e normocromica),             Esempi di LCan atipica
       Le espressioni cliniche della LCan con le       proteinuria, inversione del rapporto albu-         • Forme muco-cutanee o cutanee
       quali il medico veterinario si deve confron-    mine/globuline, ecc...                             da L. infantum, segnalate sia nel cane ma
       tare sono molteplici, poiché fortemente         Le espressioni cliniche ritenute meno fre-         anche nell’uomo (ad esempio in aumento
       condizionate dalla risposta immunitaria del     quenti sono quelle che caratterizzano la           in soggetti immunodepressi come HIV+ o
       cane, che è diversa da soggetto a soggetto.     LCan atipica; queste forme sono sem-               affetti da altre patologie immunodepres-
       Infatti, i meccanismi patogenetici alla base    pre di più descritte, forse anche perchè so-       santi croniche).
       dei segni clinici di LCan sono numerosi:        no aumentate le zone in cui la LCan è en-          • Forme cutanee da L. tropica: questa
       danni organici da immunocomplessi, da           demica e quindi il medico veterinario è più        specie era finora considerata antroponoti-
       granulomi, da auto-anticorpi, ecc.              conscio delle manifestazioni multiformi del-       ca, cioè trasmessa solo da uomo a uomo
       Ci possiamo quindi trovare di fronte a for-     la malattia.                                       (responsabile del cosiddetto “bottone
       me tipiche o atipiche.                          Per questo motivo diventa oggi essenziale          d’oriente”), ma ad oggi è stata segnalata
       Le forme tipiche sono quelle più fre-           standardizzare le procedure diagnostiche e         anche nel cane, in Israele. In Italia questa
       quenti, vale a dire determinate da im-          la stadiazione da attuare in corso di sospet-      specie è segnalata in alcuni immigrati pro-
       munocomplessi: bisogna infatti sottoli-         to di LCan, in modo da formulare un giudi-         venienti dal medio-oriente, ma attualmente
       neare il rapporto direttamente proporzio-       zio prognostico e terapeutico non basato           nel nostro Paese non è presente il suo
       nale tra numero di parassiti e concentra-       esclusivamente sull’apparente gravità dei se-      specifico vettore (P. papatasi).
       zione di anticorpi, per cui all’aumentare del   gni clinici, fino ad alcuni anni orsono basata     • Forme cutanee da L. major, segnala-
       titolo anticorpale corrisponde quasi sem-       su un giudizio puramente quantitativo (ani-        te nel cane in Nord Africa; il suo vettore è
       pre una carica parassitaria tissutale elevata   mali “polisintomatici”). La prognosi, infatti, è   P. sergenti, che è stato isolato in Sicilia. Il pa-
       e, di conseguenza, peggiori condizioni clini-   condizionata dall’insieme del quadro clinico       rassita ha come reservoir naturale alcuni
       che nel cane leishmaniotico.                    che tiene in dovuto conto i risultati di tutti     roditori (gerbilli) non presenti in Italia.
       Ancora oggi, quindi, il metodo diagnostico      gli esami collaterali, tra i quali quelli della    • Forme complicate da neoplasie (lin-
       di elezione in corso di LCan è la sierologia    funzione renale assumono particolare im-           fomi, tumori venerei, ecc...) o da altre pato-
       quantitativa. Per quanto detto, in soggetti     portanza. È utile ricordare, ad esempio, che       logie concomitanti (ad esempio ehrichiosi).
       con titoli anticorpali molto alti sarà facile   un soggetto apparentemente sano o con              • Coliti: in cani infetti alcuni studi hanno
       ritrovare il parassita anche mediante esame     minime manifestazioni cliniche potrebbe già        dimostrato in tutto il tratto intestinale, so-
       citologico di un puntato linfonodale, per-      presentare proteinuria, la cui gestione è di       prattutto cieco e colon, un’alta concentra-
       chè elevato sarà il numero di leishmanie        primaria importanza in corso di LCan. Per          zione di parassiti. In zona endemica, per-
       nei vari tessuti target.                        quanto riguarda le forme atipiche,                 tanto, in un cane che presenta come unico
       La diagnosi di LCan in soggetti sintomatici     specialmente nei soggetti prove-                   sintomo una colite è bene includere nella
       con forma tipica è quindi relativamente         nienti da aree endemiche, è essen-                 diagnosi differenziale anche la LCan.

                                                                                    Virbacnews n° 7 - Speciale leishmaniosi - novembre 2017                     9
Virbacnews - Leishmaniosi canina tra vecchie e nuove concezioni - N 7
VIRBAC NEWS 7.qxp_VIRBAC NEWS 7 10/11/17 12:26 Pagina 10

Animali da compagnia
                       Malattie parassitarie

                        • Leishmaniosi epatica: in zone ende-
                        miche, in caso di diagnosi di epatite cronica
                        idiopatica è bene effettuare una biopsia
                        epatica perchè sono segnalati rari casi di
                        LCan epatica.

                        La profilassi vaccinale
                        Il vaccino non può impedire al flebotomo
                        di pungere l’ospite e quindi al parassita di
                        infettare il cane; purtroppo ad oggi non so-
                        no disponibili vaccini in grado di sterilizzare
                        l’animale una volta che esso si infetta con
                        Leishmania. Inoltre, deve essere tenuto in
                        conto che in zona endemica, nonostante la
                        sierologia negativa, potremmo comunque
                        vaccinare cani già infetti (quella fetta di ani-
                        mali solo PCR+).
                        Un vaccino “ideale” dovrebbe assicurare
                        una buona stimolazione immunitaria, es-
                        sere sicuro ed efficace, e rendere il cane
                        non infettante per il vettore. Allo stato at-
                        tuale, però, i vaccini disponibili in
                        commercio sono in grado di limi-
                        tare l’espressione clinica della ma-
                        lattia, molto importante quando ci
                        si riferisca a una patologia proto-
                        zoaria cronica e potenzialmente
                        mortale come la leishmaniosi cani-
                        na. Ricordiamo, a titolo di esempio, co-           vaccino disponibile in Italia, la letteratura   vaccinati assumono meno parassiti rispetto
                        me anche altri vaccini anti-protozoari, tra        scientifica dimostra che è in grado di dare     a quelli infettatisi su cani non vaccinati.
                        cui la malaria, non riescono che a limitare        una buona stimolazione immunitaria, che         Ricordiamo però che il vaccino non è in
                        le forme più severe di malattia, e non evi-        tale stimolazione resiste per un anno e che     grado di proteggere il cane dall’infezione
                        tano che i soggetti restino por tatori di          le quote parassitarie sono nettamente ri-       iniziale; per tale motivo è essenziale pro-
                        parassita.                                         dotte nei soggetti vaccinati. Per questo mo-    teggere con repellenti anche i soggetti vac-
                        Per quanto concerne il CaniLeish®, unico           tivo, i flebotomi che si infettano su cani      cinati.

           10               Virbacnews n° 7 - Speciale leishmaniosi - novembre 2017
VIRBAC NEWS 7.qxp_VIRBAC NEWS 7 10/11/17 12:26 Pagina 11

                                                                                                         Malattie parassitarie

                                                                                                                                                                  Animali da compagnia
       ■ Utilizzo e interpretazione dei test
       sierologici nell’era vaccinale
       Diagnosi di LCan

                                         La ricerca degli anticorpi specifici rimane un passo fondamentale,
                                         e frequentemente il primo intrapreso, nella diagnosi di LCan.

                                         Dott.ssa Fabrizia Veronesi
                                         Dipartimento di Medicina Veterinaria,
                                         Università degli Studi di Perugia

       Introduzione                                         pre mista Th1-Th2, con predominanza di              Si tenga conto che, ad esempio, in Brasile
       La difficile gestione della leishmaniosi cani-       una sull’altra componente; infatti una pro-         il Ministero della Salute ha individuato la
       na (LCan) sotto il profilo sia clinico che           duzione anticorpale più o meno evidente             popolazione canina come target per il con-
       epidemiologico è in massima parte con-               a seconda dell’orientamento immunitario             trollo della trasmissione della Leishmaniosi
       nessa all’indaginoso iter diagnostico di tipo        del cane è sempre presente e sfruttabile a          Viscerale Umana (LVZ) prevedendo nel
       integrato, che richiede il ricorso contem-           scopo diagnostico sia in cani malati che in-        piano di sorveglianza l’eutanasia dei cani
       poraneo a test diretti (citologia, istologia,        fetti asintomatici. A supportare il ruolo           sierologicamente positivi.
       immunoistochimica, PCR) e indiretti (sie-            centrale della sierologia le due classificazio-     b) Individuazione precoce di sogget-
       rologia qualitativa/quantitativa) combinati          ni del paziente leishmaniotico elaborate ri-        ti “esposti” o “infetti asintomatici”
       poi con i riscontri clinico-patologici.              spettivamente dal Canine Leishmaniasis              che, in genere, mostrano una risposta
       Non esiste infatti, allo stato attuale, un test      Working Group (CLWG), che individua 4               umorale rilevabile di medio-bassa intensità
       dotato di indici di accuratezza assoluti (gol-       categorie (esposti, infetti asintomatici, infetti   (compresa tra 1/40 e 1/320) e talvolta flut-
       den test, 100% sensibilità e specificità), i         sintomatici, sintomatici gravi) e dal LeishVet      tuante. Il dato sierologico associato a tali
       quali peraltro cambiano sulla base sia del           Group, che riconosce lo stadio di malato            soggetti risulta di particolare importanza in
       contesto epidemiologico dal quale l’anima-           lieve, moderato, grave e molto grave. Per           quanto:
       le proviene, sia del suo inquadramento cli-          entrambe, la definizione di tali categorie è        1) costituiscono il gruppo più rappresen-
       nico. Indipendentemente dal contesto in              basata sulla combinazione del dato siero-           tativo in contesto endemico e tendono a
       cui il medico veterinario si trovi a operare,        logico quantitativo con i risultati di ulteriori    siero-convertire già durante la stagione di
       però, la ricerca degli anticorpi specifici ri-       indagini di laboratorio e rilievi clinico-pato-     trasmissione o nei mesi immediatamente
       mane un passo fondamentale, e frequen-               logici.                                             successivi, fornendo una rapida idea del li-
       temente il primo intrapreso, nella diagnosi          Gli ambiti di applicazione della sierologia         vello di pressione parassitaria al quale la
       di LCan.                                             sono molteplici e i differenti test sierologici     popolazione canina è esposta;
       È stato dimostrato che la risposta immuni-           a disposizione risultano praticissimi sia che       2) la loro individuazione risulta utile nella
       taria del cane durante l’infezione da                si operi in ambito epidemiologico, che cli-         pianificazione di spostamenti di animali da
       Leishmania infantum mostra una dicotomia             nico-pratico, purché se ne conoscano i li-          areali iper-endemici ad areali a bassa o nul-
       rappresentata dal bilanciamento della sot-           miti di applicabilità.                              la endemia a motivo del loro potenziale di
       topopolazione di linfociti T helper CD4+                                                                 infettività per vettori competenti.
       Th1 (risposta cellulo-mediata) e Th2 (ri-            Utilità dei dati sierologici                        c) Individuazione gruppi di animali
       sposta umorale), in grado di pregiudicare            In ambito epidemiologico i dati sierologici         non infetti da utilizzare come nucleo sta-
       sia la resistenza o la suscettibilità all’infezio-   possono essere sfruttati come segue.                bile di donatori nell’ambito di centri emo-
       ne, sia la progressione verso una forma              a) Studi di prevalenza/incidenza, fi-               trasfusionali, che sottostanno a rigide rego-
       franca di malattia.Tale dicotomia non risulta        nalizzati a valutare le dinamiche di espan-         le ministeriali che impongono una negati-
       tuttavia netta, come si osserva in corso di          sione dell’infezione nella popolazione cani-        vità a Leishmania (sierologia negativa o
       infezione sperimentale murina con la spe-            na di un determinato areale, utili alla defi-       dubbia associata a negatività alla ricerca di-
       cie dermotropa Leishmania major, ma sem-             nizione di piani di sorveglianza e controllo.       retta).

                                                                                         Virbacnews n° 7 - Speciale leishmaniosi - novembre 2017                 11
VIRBAC NEWS 7.qxp_VIRBAC NEWS 7 10/11/17 12:26 Pagina 12

Animali da compagnia
                       Malattie parassitarie

                        Nella pratica clinica il ricorso alla sierologia     inferiore) un indice terapeutico a lungo         di L. infantum, ancora ritenuto dal Manuale
                        è utile per:                                         termine. A motivo, infatti, dell’elevata emi-    OIE (World Organization for Animal Health,
                        a) Inquadrare correttamente il sog-                  vita anticorpale, la riduzione del titolo an-    Manual of Diagnostic Tests and Vaccines for
                        getto leishmaniotico nel gruppo degli                ticorpale non risulta significativa in media     Terrestrial Animals) il metodo sierologico di
                        “infetti malati” o dei “malati gravi”, a             prima di 6 mesi dall’inizio del trattamento,     riferimento (golden test), non a caso è il
                        partire dalle linee guida elaborate dal              per alcuni soggetti può essere necessario        test ancora utilizzato sia dall’Istituto
                        CLWG, indispensabile sia per la prognosi             anche un anno.                                   Superiore di Sanità che dal Centro di
                        che per futuri protocolli di trattamento. Il         d) Individuazione precoce dei casi di            Referenza Nazionale per la Leishmaniosi
                        periodo di incubazione della malattia nel            recrudescenza. La sierologia può essere          (CReNal). È dotato di elevata sensibilità e
                        corso di infezioni naturali è lungo, non in-         utilizzata per monitorare la ripresa di sti-     specificità (prossima al 100%), a eccezione
                        feriore ai 8 mesi, e la patogenesi della LCan        molazione antigenica da parte del parassita      di aree endemiche del Centro e Sud
                        nelle sue forme cliniche tipiche risulta con-        e quindi il rialzo anticorpale tra una recidi-   America, dove la presenza contemporanea
                        nessa a una imponente risposta umorale               va e la successiva.                              di Trypanosoma cruzi ne riduce l’indice pre-
                        contro il parassita (patologia da immuno-                                                             dittivo positivo per cross-reazione, seppur
                        complessi), questo comporta che, al mo-              Test sierologici formulati                       a basso titolo, o in condizioni di alterazione
                        mento della presentazione clinica, i cani            per la ricerca anticorpale                       dell’assetto immunitario come in corso di
                        mostrano spesso titoli anticorpali già ele-          in corso di LCan                                 patologie su base autoimmunitaria (vedi lu-
                        vati (IFAT > 1/640) (la sieroconversione,            Esiste un’ampia gamma di tecniche siero-         pus eritematoso sistemico) o altre malattie
                        infatti, si osserva già a partire da 3-5 mesi        logiche applicabili alla diagnosi di LCan.       infettive (vedi ehrlichiosi, toxoplasmosi).
                        successivi al contatto con il parassita), do-        Esse si dividono in test qualitativi             Il cut-off (titolo soglia che garantisce sensi-
                        sabili attraverso una sierologia quantitativa        [Immunocromatografici-ICT, es. Speed             bilità e specificità ottimali) varia da 1/80 a
                        e conclusivi dello stato di infezione.               Leish K™ (Virbac), ELISA rapidi (SNAP            1/160, in funzione dell’areale di rilievo (me-
                        b) Individuazione precoce di animali                 test® (IDEXX)], i quali forniscono un risul-     dici veterinari che operano in areali a me-
                        “infetti asintomatici” al fine di:                   tato dicotomico presenza/assenza di anti-        dia e stabile endemia partono da cut off di
                        1) instaurare precisi protocolli di monito-          corpi espresso attraverso la comparsa di         positività di 1/160 e considerano 1/80 e
                        raggio (es. valutazione sierologica a caden-         bande o spots reattivi; test quantitativi, i     1/40 dubbi, di contro nelle Regioni del
                        za trimestrale o semestrale a seconda della          più attendibili e utilizzati sia in campo pra-   nord Italia si considerano come piene po-
                        compliance del proprietario) per valutare            tico-clinico che epidemiologico, in quanto       sitività anche titoli di 1/80).
                        movimenti anticorpali, utili a definire la pro-      consentono la definizione del livello anti-      È stato inequivocabilmente dimostrato che
                        gressione della patologia e ridurre così, at-        corpale (titolo finale, end-point), diretta      alti tassi anticorpali in IFAT (≥ 1/1280, quat-
                        traverso trattamenti mirati, il danneggia-           espressione della concentrazione di anti-        tro volte il titolo soglia) sono associati a
                        mento di organi vitali come il rene;                 corpi presenti e quindi dell’intensità della     elevati livelli di parassitismo e forniscono
                        2) escludere la programmazione di proto-             stimolazione antigenica, e di utilissimo         una diagnosi definitiva di malattia. Il limite
                        colli vaccinali, ricordiamo infatti che l’utilizzo   orientamento per l’inquadramento del pa-         insito in questa metodica è rappresentato
                        dell’unico presidio vaccinale attualmente            ziente leishmaniotico.                           da:
                        commercializzato in Italia (CaniLeish® -             Esistono, inoltre, tecniche come Western         a) lettura soggettiva del preparato che tal-
                        Virbac) è limitato a cani risultati negativi al-     blotting che, pur avendo degli indici di ac-     volta può far variare da operatore a ope-
                        lo screening sierologico pre-vaccinale.              curatezza elevatissimi, non sono applicabili     ratore la soglia di positività anche di un pa-
                        c) Follow up terapeutico: il monitorag-              alla pratica routinaria ma sono utilizzati, ad   io di titoli (da 1/40 a 1/160), con ripercus-
                        gio della risposta terapeutica attraverso la         esempio, nelle prove comparative tra test        sioni sull’inquadramento del cane leishma-
                        cinetica anticorpale è controverso; a parte          come analisi ottimali di confronto.              niotico;
                        alcuni recenti lavori, la Comunità Scientifica                                                        b) natura della risposta anticorpale rilevata
                        è concorde nel considerare la diminuzione            IFAT                                             nei confronti di tutte le componenti del
                        del titolo anticorpale (passaggio da un ti-          Test allestito a partire da antigeni corpu-      parassita, comprese le proteine ESP del
                        tolo anticorpale a uno almeno due volte              scolati (promastigoti in toto/antigeni crudi)    vaccino attualmente in commercio.

           12               Virbacnews n° 7 - Speciale leishmaniosi - novembre 2017
VIRBAC NEWS 7.qxp_VIRBAC NEWS 7 10/11/17 12:26 Pagina 13

                                                                                                        Malattie parassitarie

                                                                                                                                                                  Animali da compagnia
       ELISA                                              la valutazione dello scarto osservato (sie-          cata dalla casa produttrice (30 min versus
       Esistono        numerosi        test       ELISA   roconversione in positivo o in negativo).            20 min per Speed Leish K™).
       (Leiscan®Leishmania ELISA Test, Esteve                                                                  Studi comparativi condotti utilizzando co-
       Veterinaria; ID Screen® Leishmaniasis              Test rapidi                                          me test di riferimento IFAT e WB hanno
       Indirect Test, VET-Innovate ID Diagnostics;        I saggi immunocromatografici (ICT) e i test          saggiato le performance diagnostiche dei
       Leishmania 96®, Agrolabo S.p.A.) messi a           in ELISA rapida (SNAP test) sono estre-              test rapidi di più comune utilizzo nella pra-
       punto per la diagnosi di LCan, la cui sensi-       mamente diffusi nella pratica clinica, in            tica clinica [Speed Leish K™ (Virbac), rK39®
       bilità e specificità dipende dalla natura degli    quanto hanno l’indubbio vantaggio di esse-           Dipstick (DiaSys), Witness® Leishmania
       antigeni impiegati (estratti solubili interi di    re veloci da utilizzare e di facile interpreta-      (Symbiotics), SNAP® Leishmania Test
       promastigoti e amastigoti, proteine ricom-         zione. Essi sono dotati di un’ottima specifi-        (IDEXX)] applicandoli in vari contesti epi-
       binanti e proteine purificate). I test che uti-    cità, legata all’utilizzo di antigeni come l’epi-    demiologici e clinici.Tali studi hanno delinea-
       lizzano estratti solubili in toto (antigeni cru-   topo immunodominante K39 (K39) del ki-               to un comune ambito di utilizzo di tali test:
       di) hanno la resa in termini soprattutto di        netoplasto di amastigoti di L. infantum e L.         essi non si prestano a indagini di tipo
       specificità più bassa e sensibilità leggermen-     donovani utilizzato come fonte antigenica            epidemiologico, in quanto spesso
       te inferiore all’IFAT, soprattutto negli infetti   del test commerciale RK39® DipStickTest              non rilevano la condizione di “espo-
       asintomatici; al contrario, quelli che utilizza-   (DiaSys), o le kinesine utilizzate nello             sto” di estrema importanza sotto il profilo
       no proteine ricombinanti (es. RA2, rK9,            Speed Leish K™ (Virbac) che captano la               epidemiologico; di contro, il loro utiliz-
       rK26 e rK39) o purificate, mostrano indici         reattività sierica verso componenti paras-           zo può essere promosso “in clinic”
       di accuratezza del tutto sovrapponibili            sitarie specifiche e non verso componenti            soprattutto in corso di sospetto cli-
       all’IFAT per tutti gli inquadramenti clinici.      generiche del parassita come accade con              nico. Ad ogni modo, anche nella pratica cli-
       I risultati ottenuti dall’applicazione di tali     l’utilizzo di test allestiti a partire da antigeni   nica è sempre auspicabile l’utilizzo seriale di
       tecniche si esprimono in valori di lettura         crudi (IFAT o alcune ELISA). Questa affinità         un test rapido di screening seguito da un
       densofotometrica (densità ottica, DO) e            elettiva consente a tali test di mantenersi          approccio sierologico di tipo quantitativo
       vengono poi convertiti sulla base di un            negativi laddove la risposta anticorpale sia         (ELISA o IFAT), per escludere false negati-
       campione di riferimento in valori percen-          evocata da frazioni proteiche purificate dif-        vità connesse a cani con bassi titoli anticor-
       tuali corrispondenti ai titoli anticorpali in-     ferenti da quelle utilizzate come fonte an-          pali e per quantificare il livello anticorpale,
       dividuabili con IFAT. La consuetudine all’uti-     tigenica vaccinale, non interferendo pertan-         di orientamento per l’inquadramento clini-
       lizzo dell’IFAT, crea talvolta delle confusioni    to con gli anticorpi prodotti in corso di            co del paziente leishmaniotico.
       nell’interpretazione dei risultati ELISA, in       vaccinazione con CaniLeish® (Virbac).
       quanto essi si esprimono secondo scale di          La loro sensibilità, di contro, varia con-           Vaccinazione
       valori differenti rispetto al test di riferimen-   siderevolmente a seconda dell’in-                    Non esiste allo stato attuale un vaccino
       to, ma che consentono comunque l’inqua-            quadramento del cane: in genere è                    pienamente efficace per il controllo della
       dramento in titoli bassi, medi e alti.             ottimale (> 97%) in soggetti infetti                 LCan; è tuttavia oramai universalmente ac-
                                                          sintomatici e sintomatici gravi, i quali             cettato che la resistenza alla LCan dipenda
        Titolo             IFAT           ELISA           mostrano titoli IFAT inequivocabilmente              in primo luogo dallo sviluppo già dal primo
        Dubbio          1/40-1/80     >35% < 150%
                                                          positivi e spesso medio-alti (≥ 1/160), e nei        contatto con il parassita di una specifica e
                                                          soggetti inequivocabilmente negati-                  dominante risposta Th1 che consenta al-
        Basso          1/160-1/640    >150%< 300%
                                                          vi all’IFAT (non infetti e non esposti),             l’animale di gestire prima l’infezione e poi
        Medio-alto       >1/640          ≥ 300            mentre si riduce notevolmente                        la malattia e che pertanto i presidi immu-
                                                          (< 60%) nel gruppo degli infetti asin-               nizzanti debbano avere in primis la finalità
       L’errore più volte riscontrato consiste            tomatici e negli esposti, che mostrano               di modulare tale risposta.
       nell’utilizzo di un test di conferma diagno-       in genere titoli IFAT bassi o dubbi (1/40 o          Attualmente in Europa è commercializzato
       stica pre-trattamento di un tipo e post-           1/80). Per test rapidi è stato dimostrato un         CaniLeish® (Virbac)*, vaccino spento le cui
       trattamento di un altro, in questi casi la dif-    aumento di sensibilità di circa il 15% a fron-       componenti sono rappresentate rispettiva-
       formità della scala di valori rende difficile      te di una lettura protratta oltre quella indi-       mente da proteine escrete secrete purificate

                                                                                        Virbacnews n° 7 - Speciale leishmaniosi - novembre 2017                  13
VIRBAC NEWS 7.qxp_VIRBAC NEWS 7 10/11/17 12:26 Pagina 14

Animali da compagnia
                       Malattie parassitarie

                        (ESP) (LiESP), una parte di proteine del sur-         zialità di infezione anche in cani vaccinati.      prediligere le tecniche quantitative tradizio-
                        face antigenico di superficie (Promastigote           È stato dimostrato che in realtà la risposta       nali che forniscono maggiore affidabilità
                        Surface antigen, PSA) di L. infantum, e da un         anticorpale verso le componenti vaccinali          nella captazione di tutte le possibili catego-
                        adiuvante (QA-21), una frazione altamente             evoca la produzione di sottoclassi di IgG          rie di animali. Di contro, nella fase post-vac-
                        purificata della Quillaja saponaria.                  differenti (es. IgG2) da quelle stimolate in       cinale l’utilizzo esclusivo delle tecniche
                        L’azienda produttrice riporta chiaramente             corso di infezione attiva, ma tale aspetto ri-     quantitative tradizionali può essere fuor-
                        nella scheda tecnica del prodotto il target           sulta di difficile valutazione in ambito clini-    viante. La resa in fase di monitoraggio post-
                        di destinazione (cani non infetti) del                co-pratico.                                        vaccinale dei test rapidi quali Speed Leish
                        presidio immunizzante e il “modus operan-             Facendo riferimento alla cinetica anticor-         K™ (Virbac) rispetto all’IFAT riflettono le
                        di” per la conduzione dello screening sie-            pale osservata in corso di vaccinazione con        affinità differenziali delle fonti antigeniche
                        rologico pre e post-vaccinale.                        CaniLeish®, è stato osservato che, in una          utilizzati nei due test diagnostici verso gli
                        Studi in essere stanno valutando l’opzione            percentuale variabile tra il 20% e il 90% dei      anticorpi prodotti nel corso di infezione at-
                        dell’utilizzo del vaccino come agente im-             cani “correttamente” vaccinati e “richiama-        tiva o nel corso di vaccinazione.
                        munoterapico in animali già infetti per               ti”, nei mesi successivi all’intervento vacci-     Queste regole generali non tengono con-
                        bloccare la progressione della malattia, ma           nale si ha una moderata produzione anti-           to, però, di tutte quelle variazioni sull’anda-
                        non esistono allo stato attuale evidenze              corpale rilevabile dall’IFAT, la quale in gene-    mento della risposta ai test connesse all’er-
                        definitive che supportino tale utilizzo.              re si attesta su titoli medio-bassi (≥ 1/40 e      rato utilizzo del presidio immunizzante (es.
                                                                              ≤ 1320) raggiungendo il picco intorno al           cani che nel post-vaccinale sviluppano pa-
                        Interferenza tra vaccinazione                         4° mese; di fatto è possibile osservare titoli     tologie che richiedono la somministrazione
                        e test sierologici                                    anche elevati (≥1/1280), che in condizioni         prolungata di alti dosaggi di corticosteroidi,
                        I trials di efficacia hanno dimostrato che il         pre-vaccinali sarebbero considerati conclu-        cani vaccinati ma non richiamati annual-
                        vaccino CaniLeish® (Virbac) evoca                     sivi di malattia.Tale positivizzazione, che ini-   mente, cani vaccinati la cui anamnesi non
                        una imponente risposta di tipo Th1                    zialmente sembrava transitoria, nella realtà       riferisca della profilassi vaccinale alla quale
                        in grado di bloccare l’instaurarsi                    persiste in una buona percentuale di casi          sono stati sottoposti), che purtroppo risul-
                        dell’infezione attiva in circa il 50%                 per mesi (minimo 6), subendo una pro-              tano di frequente riscontro nella routine.
                        degli animali esposti ma soprattutto                  gressiva diminuzione che comunque tende            È possibile concludere pertanto che:
                        di abbattere del 70% il rischio di pro-               a mantenere il test IFAT comunque positi-          a) il modus operandi più corretto e che si
                        gressione verso la malattia, e che ta-                vo (≥ 1/40). Tale positività subisce inoltre       presta al minor numero di errori interpre-
                        le profilo persiste per un intero anno                un rialzo in concomitanza del booster an-          tativi resta il ricorso a un iter diagnostico
                        dopo la vaccinazione, richiedendo un ri-              nuale, raggiungendo una intensità sovrap-          di tipo integrato (esami diretti e indiretti),
                        chiamo su base annuale in grado di garanti-           ponibile a quella evocata dal primo ciclo          in grado di confutare in via definitiva
                        re un persistente risultato. Accanto alla ri-         vaccinale.                                         l’eventuale stato di infezione;
                        sposta immunitaria di tipo cellulo-mediato            Sulla base di tali riscontri si vengono a de-      b) la vaccinazione resta, a nostro avviso,
                        Leishmania-specifica (Th1-protettiva), è stata        lineare dei netti ambiti di utilizzo dei diffe-    una valida possibilità da prospettare solo
                        osservata, però, anche una costante risposta          renti test diagnostici a nostra disposizione       però ad animali sotto attento e costante
                        umorale contro le componenti vaccinali ESP            per ottenere la massima resa diagnostica,          controllo; in alternativa diventa uno stru-
                        e PSA di CaniLeish®, in grado di interferire          sia in fase pre che post-vaccinale.                mento in grado di alterare dinamiche di in-
                        sugli indici predittivi positivi di test diagno-      In particolare è necessario tenere conto           fezione ben note e quindi di più facile ge-
                        stici di tipo quantitativo, allestiti con antigeni    dei limiti delle tecniche rapide nello scree-      stione e di interferire con la resa di test
                        crudi come l’IFAT. Per questi test risulta dif-       ning pre-vaccinale, considerati i deficit di       diagnostici che fanno parte del nostro re-
                        ficile, infatti, discriminare gli anticorpi di ori-   sensibilità che tali tecniche hanno nel rile-      taggio culturale e che conservano, di fatto,
                        gine vaccinale da quelli evocati all’infezione        vare lo stato di esposto e talvolta di infetto     rese ottimali in situazioni note.
                        naturale da L. infantum, aspetto di non mini-         asintomatico da escludere per regola dalla
                        male importanza se consideriamo la poten-             profilassi vaccinale. In questa fase sono da       * http://bit.ly/EMA_CaniLeish

           14               Virbacnews n° 7 - Speciale leishmaniosi - novembre 2017
VIRBAC NEWS 7.qxp_VIRBAC NEWS 7 10/11/17 12:26 Pagina 15

                                                                                                 Malattie parassitarie

                                                                                                                                                           Animali da compagnia
       ■ Quadri ematologici, biochimici
       e sierologici in cani donatori dopo
                                          ®
       la somministrazione di CaniLeish
                                 ®
       Profilassi vaccinale con CaniLeish
                                      Scopo di questo studio è stato quello di valutare i quadri ematologici,
                                      biochimici e sierologici di cani sani donatori di sangue, vaccinati
                                      con CaniLeish®.
                                      Dr.ssa Alessandra Gavazza
                                      Dipartimento di Scienze Veterinarie
                                      Università di Pisa

           l controllo della LCan è particolarmen-      ze). I criteri di selezione usati per inclu-

       I
                                                                                                        Protocollo di studio
           te importante nei soggetti donatori di       dere i cani come donatori di sangue so-         I cani sono stati divisi in 3 gruppi a seconda
           sangue, perché è stato dimostrato il ri-     no stati i seguenti: gruppo DEA (Dog            della fase di vaccinazione:
       schio di trasmissione di agenti infettivi at-    Erythrocyte Antigen) uno negativo, assen-       - Gruppo 1: 5 cani (III richiamo annuale);
       traverso i prodotti trasfusionali.               za di qualsiasi segno o sintomo clinico di      - Gruppo 2: 10 cani (II richiamo annuale);
       Secondo la Linea guida relativa all’eser-        malattia, valori di emocromo completo           - Gruppo 3: 7 cani, (I richiamo annuale);
       cizio delle attività veterinarie riguardanti     (CBC), profilo biochimico del siero (SBP)       - Gruppo 4: 6 cani (I ciclo nel periodo
       la medicina trasfusionale in campo vete-         ed elettroforesi delle proteine sieriche        2015-2016).
       rinario (2016), istituita dal Ministero della    (SPE) entro i valori di riferimento; test       I tempi (T) in giorni dei controlli erano:
       Salute, i cani donatori devono essere cli-       sierologico (IFAT) negativo o positività a      - T0 (basale);
       nicamente sani e sottoposti ad esame cli-        basso titolo senza altri segni per L. infan-    - T1 (2° inoculo vaccino);
       nico completo oltre che a prove di labo-         tum, E. canis e A. phagocytophilum e test       - T2 (3° inoculo vaccino);
       ratorio, tra cui profilo emato-biochimico        Speed Leish KTM negativo. Inoltre, tutti i      - T3 (2 mesi post 3° inoculo vaccino);
       completo, e test sierologici (IFAT o PCR),       cani hanno ricevuto una protezione re-          - T4 (1° richiamo annuale);
       per Leishmania infantum, Ehrlichia canis,        golare contro gli ectoparassiti, con far-       - T5 (2° richiamo annuale);
       Anaplasma phagocytophilum, e Babesia             maci repellenti e/o antifeeding applicati       - T6 (3° richiamo annuale);
       canis.                                           localmente.                                     In tutti i tempi da T0 a T6 sono stati ese-
       Lo scopo di questo studio è stato quello         Somministrazione del vaccino                    guiti CBC, SPE, Prot C reattiva, IFAT
       di valutare i parametri ematologici, biochi-     Il vaccino liofilizzato CaniLeish®, conser-     Leishmania e Speed Leish K™ a T4, T5, T6
       mici e sierologici in un gruppo di cani sani     vato a + 4/10 °C, è stato ricostituito con      anche PCR qualitativa (Starita et al., 2016).
       vaccinati con CaniLeish® che partecipano         il suo solvente e somministrato ai cani
       a un programma di donazione volontaria           per via sottocutanea nella regione del          Risultati e Conclusioni
       di sangue presso il Centro trasfusionale ve-     garrese. Gli animali sono stati monitorati      Analisi emato-biochimiche
       terinario dell’Università di Pisa.               per 30 minuti, al fine di osservare l’insor-    Non sono risultati statisticamente significa-
                                                        genza di eventuali reazioni avverse. I pro-     tivi i dati relativi a CBC e allo striscio di
       Materiali e metodi                               prietari sono stati invitati a segnalare        sangue.
       Criteri di selezione                             qualsiasi reazione sospetta o effetto ne-       Per quanto concerne il SBP, si è registrata
       Sono stati inclusi nello studio n° 21 cani       gativo eventualmente verificatisi e, in tal     nel 29,8% dei casi una iperproteinemia fino
       di proprietà che par tecipano a un pro-          caso, a riportare l’animale in ambulatorio      a 8,4 g/dl (range di riferimento 5,8-7,8 g/dl),
       gramma di donazione volontaria di san-           per un controllo. Il vaccino è stato som-       che però non è risultata statisticamente si-
       gue presso l’Università di Pisa e 3 cani         ministrato secondo il protocollo indicato       gnificativa. Significativo (p
Puoi anche leggere