Maltrattamento infantile - protezione dell'infanzia - Kinderschutz Schweiz

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Maltrattamento infantile - protezione dell'infanzia - Kinderschutz Schweiz
Maltrattamento infantile
– protezione dell’infanzia
Ulrich Lips
Guida alla diagnosi precoce e alle procedure nello
studio medico

       Stiftung Kinderschutz Schweiz
       Fondation Suisse pour la Protection de l’Enfant
       Fondazione Svizzera per la Protezione dell’Infanzia
Maltrattamento infantile - protezione dell'infanzia - Kinderschutz Schweiz
Maltrattamento infantile
– protezione dell’infanzia
Ulrich Lips
Guida alla diagnosi precoce e alle procedure
nello studio medico

       Stiftung Kinderschutz Schweiz
       Fondation Suisse pour la Protection de l’Enfant
       Fondazione Svizzera per la Protezione dell’Infanzia
Maltrattamento infantile - protezione dell'infanzia - Kinderschutz Schweiz
4   Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia

    Impressum

    Impressum

    Edito da
    Fondazione Svizzera per la Protezione dell’Infanzia
    Casella postale 6949 | 3001 Berna
    www.kinderschutz.ch

    Anche voi potete dare il vostro contributo: conto corrente postale 30-12478-8

    Autore
    Dr. med. Ulrich Lips, libero docente, specialista FMH in medicina dell’infan-
    zia e dell’adolescenza, responsabile del gruppo di protezione dell’infanzia e del
    consultorio per l’aiuto alle vittime presso le cliniche pediatriche universitarie
    di Zurigo.

    Direzione del progetto
    Mirjam Rotzler, Fondazione Svizzera per la Protezione dell’ Infanzia

    Progettazione e produzione
    raschle & kranz | Atelier für Kommunikation, Berna (progettazione)
    Rolf Lüthi Übersetzungen AG Berna (traduzione)
    Dr. med. Myriam Caranzano-Maitre, Fondazione ASPI (adattamento e revisione)
    Stämpfli Publikationen AG, Berna (stampa)

    Prima edizione in lingua tedesca: marzo 2011
    © 2011 | Fondazione Svizzera per la Protezione dell’Infanzia
    Tutti i diritti riservati

    La presente pubblicazione può essere scaricata in formato pdf in lingua
    tedesca, francese e italiana, dal sito: www.kinderschutz.ch
Maltrattamento infantile - protezione dell'infanzia - Kinderschutz Schweiz
Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia      5

                                                                                   L’autore

L’autore
                      Al termine delle va-      dina le misure di protezione dell’infanzia
                      rie scuole e degli stu-   nelle cliniche pediatriche svizzere, emana
                      di universitari presso    direttive e conduce statistiche sull’intero
                      la facoltà di medicina    territorio svizzero.
                      a Zurigo, Ulrich Lips
                      supera l’esame di sta-    Ulrich Lips è autore o co-autore di pubbli-
                      to nel 1974. Dal 1975     cazioni specializzate sui temi della sindro-
al 1979 si perfeziona a Bülach, Winterthur      me del bambino scosso e della qualità di
e Zurigo e diventa specialista FMH in me-       vita a seguito di maltrattamenti infantili.
dicina dell’infanzia e dell’adolescenza. Dal    Come membro del comitato (dal 1993 al
1980 al 1983 è capo clinica presso la clinica   2000) della Fondazione svizzera bambini
di neonatologia dell’ospedale universitario     e violenza, Lips è autore del video per la
e presso l’ospedale pediatrico di Zurigo. Dal   prevenzione della sindrome del bambino
1983 al 1988 ha uno studio pediatrico pri-      scosso (1997).
vato a Zurigo-Hottingen. Dall’1.6.1988 Lips
è primario della clinica pediatrica – di cui    Nel 1996 Lips è membro fondatore della
è anche vicedirettore dal 2007 – per volon-     Commissione per la protezione dell’infan-
tà del Prof. Dr. med. Andreas Fanconi, al       zia del cantone Zurigo (la prima commis-
tempo direttore della stessa clinica.           sione del genere in Svizzera) e ne farà parte
                                                fino al 2010. In qualità di membro di tale
Dal 1988 Lips dirige il gruppo per la prote-    commissione, partecipa (2000 / 2004) alla
zione dell’infanzia dell’ospedale di Zurigo,    redazione della pubblicazione «Leitfaden
gruppo che dal 1994 è incaricato dell’as-       zur Standardisierung des Verfahrens in
sistenza alle vittime di reati di violenza      Fällen von Kindsmisshandlung» (linee
(LAV). Questo gruppo è oggi in Svizzera la      guida per la standardizzazione della proce-
maggiore istituzione medica nel settore dei     dura in caso di maltrattamento infantile).
maltrattamenti infantili e della protezione     Nell’ambito del programma nazionale di
dell’infanzia; con un team interdisciplina-     protezione dell’infanzia 2010 - 2020 del-
re di 12 persone, il gruppo si occupa ogni      la Fondazione Svizzera per la Protezione
anno di oltre 400 bambini e ragazzi.            dell’Infanzia, Lips presiede il gruppo di
                                                lavoro (2007/08) per il riconoscimento
Dal 1992 al 2007 Lips presiede il gruppo di     precoce dei sintomi di violenza nei bam-
lavoro per la protezione dell’infanzia della    bini piccoli, dando poi origine alle presenti
Società Svizzera di Pediatria, il quale coor-   linee guida.
6   Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia

    Premessa FMH

    Premessa FMH
    La nascita di un bambino è un evento         sforzi maggiori. Anche da noi vivono
    stupendo e l’inizio dello sviluppo di un     bambini che purtroppo sono costretti
    nuovo essere umano. Inizia l’infanzia,       a portare questo fardello. In Svizzera
    periodo della vita che dal 1989 è pro-       la Convenzione sui diritti dell’infanzia
    tetto dalla convenzione ONU sui diritti      è entrata in vigore nel 1997, ma la sua
    del bambino. Durante questo periodo i        applicazione non è ancora coordinata.
    bambini crescono, imparano, giocano
    e possono svilupparsi. Perciò il dirit-      Nei primi anni di vita i bambini sono
    to al tempo libero, al gioco e al riposo     immersi completamente nel contesto
    sono ancorati nella Convenzione tanto        famigliare. Spesso è proprio in questo
    quanto il diritto alla privacy, ad una       quadro privato che hanno luogo i mal-
    famiglia, alle cure parentali e ad una       trattamenti. Uno dei contatti regolari
    dimora sicura. Per noi questi principi       più importanti al di fuori della famiglia
    sono ovvi, ma spesso non sono rispet-        avviene grazie ai controlli preventivi
    tati.                                        di routine e a tutte le altre consulta-
                                                 zioni mediche. I medici, e anche gli
    Maltrattamenti, abusi, trascuratezza         altri gruppi professionali del sistema
    e discriminazioni dei bambini sono           sanitario, assumono quindi un ruo-
    presenti in ogni paese e a tutti i livelli   lo importante, potendo riconoscere
    socio-culturali o economici, anche da        precocemente la messa in pericolo
    noi. Malgrado il loro bisogno di prote-      dell’integrità del bambino. Ma quando
    zione, i bambini sono vittime di vio-        è davvero presente un pericolo? Quali
    lenze fisiche e psicologiche, con gravi      sono i segnali? Come si può aiutare il
    conseguenze per il corpo e per l’anima       bambino coinvolto? A volte ci si muove
    che in molti casi rischiano di rovinare      su un campo minato quando si trat-
    in modo duraturo il futuro dei bambini       ta di distinguere i segnali di pericolo
    coinvolti. Lo sviluppo e la maturazione      per l’integrità del bambino dai sintomi
    di questi bambini sono turbati o ad-         normali e dalle fasi di sviluppo indi-
    dirittura danneggiati. Essi si portano       viduali.
    appresso un grande peso, un fardello
    con il quale sarà più difficile o addi-      Questa guida, commissionata dalla
    rittura impossibile percorrere certe         Fondazione Svizzera per la Protezione
    strade. Molte cose si complicano nella       dell’Infanzia, permette di fare chiarez-
    vita di questi bambini e richiederanno       za. Essa tematizza i fattori di rischio, la
7
                                            Indice

trascuratezza e i sintomi dei maltrat-      Impressum...................................................4
tamenti sui minori, spiega come com-        L’autore.........................................................5
portarsi con i genitori, fa riferimento     Premessa FMH............................................6
alla situazione giuridica in Svizzera e     Indice ...........................................................7
mostra le possibilità di sostegno per i     Premessa della Fondazione Svizzera
professionisti.                             per la Protezione dell’Infanzia..................8
                                            A cosa serve questa guida?......................10
La FMH sostiene gli sforzi della Fonda-
zione Svizzera per la Protezione dell’In-   Prima parte.............................................11
fanzia: i bambini devono essere pro-        Definizioni e forme di maltrattamento...11
tetti dai pericoli, dalla trascuratezza,    Fattori di rischio.......................................14
dagli abusi e da ogni tipo di violenza.     Reperti fisici...............................................15
Perciò consigliamo questa guida come        Comportamenti particolari.....................24
strumento importante di uso quoti-          Documentazione.......................................26
diano, per offrire precocemente aiuto       Procedure...................................................27
e protezione ai bambini in pericolo e       Situazione legale in Svizzera...................30
per poter dare sostegno alle madri e ai
padri coinvolti. Affinché sempre più        Seconda parte.........................................33
bambini possano crescere, come è loro       Pediatri e medici generalisti
diritto, sereni e senza pesanti fardelli    che curano i bambini...............................33
da portare.                                 Psichiatri per bambini e adolescenti......34
                                            Chirurghi pediatrici.................................34
Dr. med. Jacques de Haller                  Dermatologi...............................................35
Presidente della FMH                        Otorinolaringoiatri (ORL)........................37
                                            Levatrici, ginecologi e neonatologi.........38
Dr. med. Christine Romann                   Dentisti.......................................................41
Membro del comitato centrale                Generalisti e altri medici che
della FMH                                   non si occupano di bambini...................42
Responsabile della divisione pro-           Il ruolo dell ’assistente
mozione della salute e prevenzione          di studio medico.......................................43
                                            Informazioni complementari
                                            e di approfondimento ............................ 44
8   Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia

    Premessa della Fondazione Svizzera per la Protezione dell’Infanzia

    Premessa della Fondazione Svizzera
    per la Protezione dell’Infanzia
    Cari medici                                    per scongiurare il pericolo. In assenza
                                                   di una reazione, il pericolo può aumen-
    La Fondazione Svizzera per la Protezio-        tare e ne possono conseguire danni
    ne dell’Infanzia, attiva a livello nazio-      permanenti.
    nale, si impegna in ogni parte del no-
    stro Paese affinché i bambini possano          Quando voi medici entrate in contat-
    crescere nella nostra società in piena         to con un bambino, solitamente avete
    dignità, per far sì che i loro diritti siano   sempre anche un contatto con uno dei
    rispettati e la loro integrità tutelata. A     genitori. Grazie a questa combinazione
    questo scopo la Fondazione Svizzera            possono essere riconosciuti non solo i
    per la Protezione dell’Infanzia cerca di       sintomi di violenze e trascuratezza nel
    individuare le cause della violenza e          bambino, bensì il bambino può esse-
    di contrastarle. In Svizzera però, molti       re reso cosciente dei propri diritti, ad
    bambini continuano a subire maltrat-           esempio del fatto che egli non deve
    tamenti, abusi e trascuratezza. Con            subire maltrattamenti. D’altro canto,
    questa guida la Fondazione Svizzera            grazie al contatto con i genitori, voi
    per la Protezione dell’Infanzia vuole          potete anche accennare alle situazioni
    mettere a disposizione dei medici uno          di stress come fattore di rischio per i
    strumento pratico per aiutarli a rico-         maltrattamenti e la trascuratezza dei
    noscere le violenze il più precocemen-         bambini, nonché discutere delle risorse
    te possibile e per intraprendere i passi       esistenti e delle possibilità di sostegno.
    necessari per fermarle.
                                                   Non esistono per la Svizzera cifre affi-
    Infatti, proprio voi, cari medici, avete       dabili sulle proporzioni della violenza
    una funzione chiave nello sviluppo dei         sui lattanti e sui bambini. Il gruppo di
    bambini a rischio. La vostra capacità di       protezione dell’infanzia della clinica
    reagire in modo rapido e competente            pediatrica di Zurigo, nato nel 1969 e
    alla messa in pericolo (reale o presun-        quindi il più anziano in Svizzera, negli
    ta) di un bambino, sarà in molti casi          ultimi anni ha preso atto di un aumen-
    determinante per definire se il bambi-         to dei casi sospetti e dei casi confermati
    no riceverà la protezione necessaria e/o       di maltrattamento sui bambini. Anche
    i genitori l’aiuto di cui hanno bisogno        se il numero di casi non indica neces-
Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia   9

             Premessa della Fondazione Svizzera per la Protezione dell’Infanzia

sariamente un eventuale aumento del-        Questa guida è stata redatta dal Dr.
la violenza sui bambini, il chiaro au-      med. Ulrich Lips, cofondatore e diret-
mento di casi sospetti lascia supporre      tore del gruppo di protezione dell’in-
almeno un aumento della disponibilità       fanzia degli Ospedali Universitari e
alla segnalazione. La sensibilità dell’o-   Pediatrici di Zurigo. È grazie al suo in-
pinione pubblica e dei gruppi speciali-     stancabile lavoro per il bene del bambi-
stici sembra essere accresciuta.            no, al suo enorme bagaglio di esperien-
                                            ze e alle sue conoscenze riguardanti
La qualità delle segnalazioni è deter-      la protezione dell’infanzia che questa
minante per poter accertare concreta-       guida ha potuto vedere la luce. In nome
mente i maltrattamenti sui bambini.         della Fondazione Svizzera per la Pro-
Per garantire questa qualità è essen-       tezione dell’Infanzia, ringrazio Ulrich
ziale mettere a disposizione degli spe-     Lips con tutto il cuore per la sua opera
cialisti informazioni mirate, ad esem-      tanto preziosa e per la collaborazione
pio su come determinare se i sospetti       fruttuosa con la nostra fondazione.
riguardo ad un caso siano fondati o in
che momento è opportuno interpella-         A voi, cari lettori, auguro buone deci-
re l’autorità di protezione dell’infanzia   sioni durante la difficile attività quo-
(autorità tutoria) o effettuare dei chia-   tidiana di medico e vi ringrazio per il
rimenti presso un gruppo di protezione      vostro contributo alla protezione dei
dell’infanzia di un ospedale. È anche       bambini!
importante che i professionisti sappia-
no come comportarsi con i presunti          Jacqueline Fehr, Presidente
autori dei maltrattamenti; è pure es-       Fondazione Svizzera per la
senziale che il ruolo dei professionisti    Protezione dell’Infanzia
coinvolti sia ben definito e delimitato
in rapporto al lavoro dell’autorità tu-
toria, dei consultori per le vittime e
dei gruppi di protezione dell’infanzia,
affinché il bambino ottenga una prote-
zione efficace. Questa guida dà risposte
precise a tutte queste domande.
10   Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia

     Introduzione | A cosa serve questa guida?

     A cosa serve questa guida?
     I maltrattamenti sui minori sono                   ceremo a entrare troppo nel dettaglio
     frequenti. Anche se per diversi moti-              o a fornire un elenco bibliografico.
     vi mancano statistiche precise (dati               Questa guida è pensata per voi medici
     sommersi, definizione dei casi, ecc.),             provenienti dalle specializzazioni più
     i fatti parlano chiaro: secondo stime              diverse, che avete poca dimestichezza
     prudenti, il 10 – 20% dei bambini 1 ha             con questo tema. Sarà utile a voi, ma
     subito una delle varie forme di maltrat-           anche alle vostre assistenti di studio
     tamento prima del diciottesimo com-                medico, per riconoscere i casi di mal-
     pleanno. Questi bambini li vediamo                 trattamento infantile compiuti e anche
     tutti i giorni nel nostro studio medico            le situazioni sospette o di rischio. Inol-
     e all’ospedale per diversi disturbi, ma-           tre, vi mostrerà diverse possibilità di
     lattie, incidenti, per le visite regolari di       approccio al problema.
     routine e per le vaccinazioni, così come
     i loro coetanei che non sono stati mal-            Nella prima parte troverete informa-
     trattati. Dovremmo essere in grado di              zioni generali riguardo al fenomeno
     riconoscerli come bambini maltratta-               del maltrattamento infantile e su come
     ti, dato che in questo modo potremmo               comportarsi; la seconda parte offre in-
     migliorare nettamente la loro salute e             formazioni complementari per i medici
     la loro qualità di vita, sia nel presente,         di diversi campi di specializzazione che
     sia per la loro vita futura di adulti.             sono confrontati direttamente o indi-
                                                        rettamente con il tema del maltratta-
     Questa guida non è un piccolo manua-               mento infantile, in quanto trattano dei
     le sul maltrattamento infantile e sulla            bambini o perché hanno dei pazienti
     protezione dell’infanzia. Perciò rinun-            adulti con figli.

     1
         Con il termine «bambini» si intendono bambini e giovani fino al diciottesimo compleanno
         (definizione giuridica vigente), sia maschi che femmine. Per facilitare la lettura abbiamo
         utilizzato la forma maschile: naturalmente con «bambini» intenderemo sempre sia i maschi
         che le femmine. Ciò vale anche in generale per i nomi delle professioni, ecc.
Prima parte

Definizioni e forme di maltrattamento
Nel campo medico si è affermata la suddivisione del maltrattamento
infantile in 5 forme
»» Maltrattamento fisico
»» Abuso sessuale (sinonimi: violenza sessuale, maltrattamento sessuale,
   sfruttamento sessuale)
»» Maltrattamento psicologico
»» Trascuratezza o negligenza
»» Sindrome di Münchhausen per procura

In altri campi (scienze sociali, diritto civile) si trovano altre forme di
maltrattamento, in aggiunta o in sovrapposizione
»» Maltrattamento dovuto a conflitto di autonomia
»» Maltrattamento dovuto ad adulti che si contendono il bambino
»» Maltrattamento istituzionale
»» Maltrattamento o violenza strutturale

La suddivisione in queste diverse forme di maltrattamento ha un senso a livello
statistico e didattico, ma è poco rilevante nella pratica: quasi sempre si somma-
no più di una forma di maltrattamento e le diverse forme di maltrattamento si
sovrappongono.

Definizione di maltrattamento sui minori

Il maltrattamento infantile è il danneggiamento non casuale, conscio o incon-
scio, fisico o psicologico/emozionale (causato da un comportamento attivo o da
omissione), compresa la non soddisfazione dei bisogni del bambino, da parte di
persone (genitori, altri educatori, terzi), istituzioni e servizi sociali, che conduce
a disturbi dello sviluppo, a lesioni o alla morte.
12   Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia

     Definizioni e forme di maltrattamento

     Le diverse forme di maltrattamento sui minori

     Maltrattamento fisico
     Si tratta di un ampio spettro di colpi, bruciature, scottature, contusioni, ferite
     da taglio e scuotimenti inflitti a un bambino. Quali lesioni gravi bisogna citare
     le lesioni del parenchima cerebrale, gli ematomi subdurali, le emorragie della
     retina e anche le lesioni agli organi del torace e dell’addome.

     La combinazione di lesioni risalenti a epoche diverse (in caso di un unico trauma
     in anamnesi) indica traumi avvenuti in episodi diversi.

     Trascuratezza o negligenza
     I bisogni del bambino non vengono soddisfatti, ad esempio per quanto riguarda
     l’alimentazione, l’igiene, i vestiti, l’educazione o la cura del bambino. La trascu-
     ratezza si può anche manifestare come un disturbo della crescita non dovuto a
     fattori organici. Essa può avvenire in maniera conscia o inconscia.

     Maltrattamento psicologico/emozionale
     Le persone responsabili per l’educazione del bambino hanno un atteggiamento
     negativo distruttivo continuato nel tempo con denigrazioni ripetute (insulti,
     umiliazioni, mortificazioni, intimidazioni verbali). Al bambino vengono attribui­
     te qualità negative che diminuiscono la sua autostima in maniera permanente.
     Contemporaneamente il bambino viene privato di qualsiasi aspettativa positiva
     riguardo al suo futuro.

     Attualmente, la forma di maltrattamento psicologico più frequente è la violenza
     domestica che costringe i bambini a essere esposti alle dispute verbali, psicolo-
     giche o fisiche dei loro genitori.

     Abuso sessuale
     Atti esibizionistici in presenza di bambini, pornografia con bambini, masturbazione
     con un bambino, palpamento delle parti intime del bambino, penetrazione (vagina-
     le / anale / orale). Le vittime sono sia bambini sia bambine, spesso ancora in tenera
     età. Gli autori (uomini e donne) di questi atti provengono in gran parte dal tessuto
     sociale vicino al bambino. Raramente sono presenti reperti fisici inequivocabili.
Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia   13

                                            Definizioni e forme di maltrattamento

Sindrome di Münchhausen per procura
Genitori (per lo più madri), che solitamente godono di una reputazione molto
positiva presso il personale medico, inventano sintomi che il loro figlio, a quanto
dicono, dovrebbe avere (febbre, crampi, emorragie, ecc.) o li provocano con le più
svariate manipolazioni. Entrambe le cose causano numerose analisi e interventi
medici inutili. La madre è posta così al centro dell’attenzione come persona di
riferimento preoccupata per suo figlio che soffre di una malattia sconosciuta e
che di conseguenza non può essere aiutato. In questo modo ottiene un guadagno
di attenzioni secondario alla «malattia» di suo figlio.

Anche le richieste di operazioni inutili fanno parte di questo capitolo.

»» cfr. capitolo «Otorinolaringoiatri», pagina 37

Maltrattamento dovuto ad un conflitto di autonomia
Difficoltà a gestire i conflitti che scaturiscono nel momento in cui i figli, crescen-
do, si staccano dai genitori.

Maltrattamento dovuto a genitori che si contendono i figli
Nelle statistiche mediche questa forma di maltrattamento rientra nella categoria
del maltrattamento psicologico.

Il bambino è conteso, solitamente dai genitori in situazioni di disaccordo, sepa-
razione o divorzio. A causa dell’incapacità di dialogare degli adulti, il bambino
viene coinvolto nel conflitto e spesso anche strumentalizzato dalle due parti per
i propri scopi, producendo dei danni psicologici nel bambino. Questo concerne
in particolare i bambini piccoli che sono combattuti e che vivono un conflitto di
lealtà nel tentativo di farsi un’opinione in merito alla situazione dei loro genitori.

Maltrattamento/violenza strutturale
La violenza strutturale rende i bambini vittime di strutture sociali insensibili
all’infanzia o perlomeno non conciliabili con l’infanzia (per esempio la povertà,
il traffico stradale, l’inquinamento ambientale). Questo tipo di danni sui minori
è chiaramente comprensibile, ma è difficile da quantificare e amplia il concetto
del maltrattamento infantile a una dimensione illimitata, tanto da rendere dei
dati statistici a priori impossibili.
14   Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia

     Fattori di rischio

     Fattori di rischio
     Le cause del maltrattamento infantile sono sempre molteplici; un maltrattamento
     non è mai il risultato di un solo fattore di rischio o di stress. La somma di diversi
     fattori di rischio porta ad una situazione di pressione eccessiva con un abbassa-
     mento della soglia di tolleranza allo stress, perdita di controllo e incapacità di
     comprendere e/o di soddisfare i bisogni del bambino. Ciò vale per tutte le forme
     di maltrattamento, fatta eccezione per l’abuso sessuale, per il quale il profilo degli
     autori è completamente diverso.

     I fattori di rischio più comuni sono
     »» Isolamento sociale, emarginazione, esclusione
     »» Difficoltà finanziarie (situazione lavorativa/abitativa)

     »»   Gravidanza indesiderata
     »»   Maternità molto precoce
     »»   Rapido susseguirsi di gravidanze
     »»   Insicurezza a livello sociale e/o emozionale/affettivo
     »»   Esperienza personale di abuso
     »»   Tossicodipendenza e alcolismo
     »»   Malattie psichiche / situazioni psichiche particolari (depressione post-parto)
     »»   Malattia cronica di uno dei genitori
     »»   Deliquenza da parte di uno dei genitori

     »» Conflitti di coppia, situazioni di separazione o di divorzio
     »» Violenza domestica

     »» Accettazione di punizioni fisiche come strumento educativo
     »» Aspettative esagerate da parte dei genitori

     »»   Parti plurigemellari
     »»   Neonati molto prematuri
     »»   Bambini che piangono tanto
     »»   Bambini con problemi alimentari
     »»   Bambini con disturbi del sonno
     »»   Bambini portatori di handicap
     »»   Bambini con malattie croniche
Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia   15

                                                                         Reperti fisici

Reperti fisici
Osservazioni generali

Le indicazioni, i comportamenti e i reperti seguenti sono indicatori generali della
presenza di maltrattamenti fisici:

Ricorso tardivo al consulto medico
Ciò riguarda soprattutto lesioni cutanee superficiali: bambini con sbucciature o
scottature leggere non vengono portati dal medico subito ma solo in seguito, ad
esempio quando un consulto medico è inevitabile a causa di infezioni delle ferite.

Anamnesi confusa/incoerente
»» Vengono date indicazioni improbabili che non combaciano con il tipo di le-
   sione (esempio: ematomi isolati a forma allungata sulla guancia sinistra ma
   nessun’altra lesione sul corpo; dichiarazione: caduta dal triciclo). La stessa
   persona spiega l’origine delle lesioni in diversi momenti con diverse versioni
   (esempio: scottatura causata da tè bollente; in seguito: causata da minestra
   bollente).
»» Diverse persone che sarebbero state presenti al momento dell’accaduto descri-
   vono lo stesso in maniera diversa l’una dall’altra.

Lesioni risalenti a momenti diversi (di età diversa)
La presenza di lesioni risalenti a momenti diversi (ematomi con colorazioni di-
verse, fratture di età diversa, ecc.) è strana soprattutto se è citato un solo inciden-
te, come capita spesso. Attenzione: i bambini con attività motoria hanno quasi
sempre ematomi di età diversa sulle parti del corpo tipicamente esposte (tibie!).

Cambio di medico senza motivo
»» Annullamento ripetuto delle consultazioni
Le consultazioni per i controlli di routine e/o per le vaccinazioni vengono regolar-
mente disdette all’ultimo momento. Il motivo può essere la presenza di ematomi
o altre lesioni lievi che il medico non deve vedere.
16   Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia

     Reperti fisici

     »» Comportamento inadeguato dei genitori / delle persone che accompagnano il bambino
     È soprattutto insolito se i genitori o le persone che accompagnano il bambino
     sembrano poco impressionati o addirittura indifferenti di fronte a ferite relativa-
     mente gravi. Attenzione: genitori innocenti possono aver subito un tale shock per
     l’accaduto da trovarsi in uno stato psichico fuori dal normale.

     »» Quadro clinico «che non esiste»
     Se durante la cura di un bambino vi trovate confrontati con il racconto di sintomi
     sempre nuovi, mentre quelli vecchi scompaiono senza alcun trattamento e senza
     aver capito di cosa si fosse trattato, bisogna prendere in considerazione la sindrome
     di Münchhausen per procura, che probabilmente non è tanto rara come si pensa.
     Ciò vale soprattutto quando i sintomi sono insoliti (esempio: lattanti con emorragie
     ogni due settimane, una volta dalla bocca, poi dalla vagina, emottisi, perdite di
     sangue dall’ano), soprattutto se voi stessi non trovate nessun riscontro (nell’esempio
     di prima: nessuna traccia di sangue, emoglobina normale, coagulazione normale,
     ecc.). Lo stesso vale per patologie che né voi né i vostri colleghi esperti avete mai
     visto: o avete appena scoperto una nuova malattia (che dovete immediatamente
     elaborare scientificamente e pubblicare!) o si tratta di sindrome di Münchhausen
     per procura. Se avete questo sospetto, siete confrontati con una delle situazioni
     mediche più difficili: fatevi immediatamente consigliare dal gruppo di protezione
     dell’infanzia di un ospedale pediatrico maggiore 2 su come procedere.

     Reperti particolari

     Lesioni cutanee

     Ematomi
     Nei bambini con attività motoria si riscontrano spesso ematomi. Per attribuirli
     a maltrattamenti occorre tener conto dei seguenti punti:

     »» Età e stadio dello sviluppo psicomotorio del bambino
     Per provocare un ematoma è necessaria una certa forza: un bambino deve cadere
     o urtarsi violentemente affinché appaia un ematoma senza intervento esterno.
     Questo è possibile solo se il bambino ha raggiunto lo stadio di sviluppo psicomo-

     2
         Ogni clinica pediatrica svizzera ha un gruppo interdisciplinare di protezione dell’infanzia.
Imm. 1: Localizzazioni tipiche di ematomi causati da incidenti              Imm. 2: Localizzazioni tipiche di ematomi causati da maltrattamenti

               torio corrispondente: i lattanti non possono causarsi ematomi senza intervento
               esterno, e nemmeno i bambini con motricità limitata costretti a letto.

               »» Localizzazione
               Gli ematomi per cui non si sospettano maltrattamenti si trovano in punti in cui
               i bambini tipicamente si fanno male: fronte, zigomi, naso, mento, gomiti, cresta
               del bacino, ginocchia, tibie. (Imm. 1 e 3) Ematomi sospetti sono quelli al di sopra
               della «linea di profilo del cappello», su collo, nuca, petto, schiena, ventre, natiche
               e nelle parti interne degli arti. (Imm. 2 e 4)

               Imm. 3: Ematoma in uno dei punti in cui il bambino tipica-        Imm. 4: Ematoma in un punto per cui si presenta
               mente si fa male (bambino piccolo che inizia a camminare:         un elevato sospetto di maltrattamento (bambino piccolo,
               colpi/cadute frequenti)                                           apparentemente caduto mentre non era osservato)
Imm. 5: Impronte di colpi con un cavo elettrico   Imm. 6: Impronta di uno schiaffo molto forte

               »» Età
               Tutti gli ematomi che provengono da un incidente singolo hanno solitamente lo
               stesso colore. Ematomi di colore diverso l’uno dall’altro devono quindi essere causati
               da traumi avvenuti in diversi momenti (come è comune in bambini sani a partire da
               una certa età: gli ematomi saranno allora nei punti in cui tipicamente si fanno male!).
               Attenzione: la valenza della determinazione dell’età degli ematomi secondo il loro
               colore ha perso molta importanza negli ultimi tempi. L’unica regola rimasta è che una
               colorazione giallastra significa che l’ematoma ha più di 3 giorni. Comunque sia: un
               incidente unico ha come conseguenza che tutti gli ematomi hanno lo stesso colore.

               »» Impronte
               Le impronte che possono essere abbinate a oggetti o parti del corpo sono pratica-
               mente la prova del maltrattamento. Esempi: fibbia della cintura, bastone (contorno
               lineare doppio), cavo o corda (ansa), appendiabiti, mano/dita, morsi, ecc. (Imm. 5 – 7)

               »» Disturbi della coagulazione
               È chiaro che nel caso di un disturbo della coagulazione la presenza di ematomi
               ha un valore completamente diverso. Comunque, anche i bambini con disturbi
               della coagulazione possono essere maltrattati!

               »» Altre diagnosi differenziali
                  • Macchia mongolica (a volte su tutta la schiena, sulle braccia e fino al dorso
                     delle mani)
                  • Porpora di Schönlein-Henoch e altre vasculiti
                  • Sindrome di Ehlers-Danlos
                  • Lichen scleroso e atrofico

               »» cfr. capitolo «dermatologi», pagina 35
Imm. 7: Impronta di morso umano      Imm. 8: Scottatura accidentale dovuta a bevanda     Imm. 9: Scottatura dovuta a maltrattamento:
                                     bollente che il bambino ha tratto a sé dal tavolo   immersione dei piedi in acqua bollente
                                     (tazza su una tovaglia)

             Lesioni termiche

             Scottature
             La maggior parte delle scottature causate da un incidente occorre quando il
             bambino prende bevande o pietanze bollenti dal tavolo o dal piano cucina. Ciò è
             possibile solo se il bambino ha raggiunto un certo stadio di sviluppo psicomotorio.
             Da un simile incidente risulta una tipica localizzazione delle scottature: sono
             colpiti il petto, il ventre, eventualmente le spalle e il mento. La profondità della
             scottatura diminuisce in direzione cranio-caudale. Un’altra situazione frequente
             di scottatura avviene quando un genitore o un’altra persona tiene il bambino con
             un braccio o sulle ginocchia e una bevanda bollente nell’altra mano. Scottature
             dovute a maltrattamento hanno solitamente contorni netti e sono localizzate
             soprattutto sulle mani, sui piedi e nella zona anogenitale. Sono delle parti del
             corpo dove un bambino non può procurarsi delle scottature senza l’intervento
             di terzi, tranne eventualmente alle mani e ai piedi, ma in questo caso avrebbero
             una configurazione totalmente diversa. (Imm. 8 – 9)

             Bruciature
             I bambini toccano gli oggetti roventi o il fuoco solo perché non ne riconoscono il
             pericolo (piastra calda, porta del forno rovente, ecc.) o perché cadono o inciampa-
             no. Dal contatto accidentale con oggetti roventi risultano solitamente lesioni
             sul palmo delle mani o dei piedi; nelle cadute spesso le scottature sono combinate
             ad altre ferite. Impronte di oggetti roventi (griglie, ferri da stiro, sigarette, ecc.)
             fanno sempre nascere il sospetto di maltrattamenti.
20   Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia

     Reperti fisici

     Diagnosi differenziali
     • Staphylococcal scalded skin syndrome (Sindrome combustiforme stafilo-
       coccica)
     • Epidermolysis bullosa
     • Pratiche terapeutiche popolari dell’Estremo Oriente (passare un cucchiaio
       rovente sulla pelle contro la febbre: Cao Gio o cupping)

     Fratture

     Il riscontro di fratture nello scheletro infantile è un punto fondamentale nella
     diagnosi di maltrattamento infantile, soprattutto quando le fratture si manife-
     stano in età molto precoce o non coincidono con la descrizione dell’incidente.
     I seguenti fattori devono essere presi in considerazione:

     Età/psicomotricità del bambino
     Per motivi biomeccanici, un bambino può procurarsi una frattura da attività
     propria solo se sa camminare da solo; ciò è praticamente impossibile durante il
     primo anno di vita. Le fratture che si manifestano durante il primo anno di vita
     sono primariamente molto sospette; dall’analisi accurata delle circostanze, risulta
     che la metà delle fratture riportate durante il primo anno di vita sono dovute
     a maltrattamenti. Alcuni studi isolati considerano addirittura le fratture fino a
     quattro anni come molto sospette, e consigliano di determinarne accuratamente
     l’eziologia in ogni caso.

     Fratture multiple / fratture di età diverse
     Dopo un incidente, nell’ 80 % dei casi è presente una sola frattura; i bambini
     maltrattati presentano in media 3 fratture. Fratture di età diverse sono un solido
     argomento a favore di un possibile maltrattamento (che può essere avvenuto
     anche in vari episodi).

     Punti caratteristici / tipi di frattura
     Le fratture alle costole, alle ossa lunghe e le fratture metafisarie ed epifisarie nei
     lattanti (bucket hankle fracture o corner fracture) sono estremamente sospette.
     (Imm. 10 – 11)
Imm. 10: Frattura metafisaria (frattura «a manico di secchio», «bucket   Imm. 11: Frattura metafisaria (frattura ad angolo, «corner fracture»)
handle fracture»)

              Oggetto di discussioni controverse è la domanda seguente: da quale altezza una
              caduta può provocare una frattura cranica nei lattanti (ad esempio cadendo dal
              fasciatoio)? Come regola generale, si può affermare che a partire da un metro di
              altezza possono presentarsi fratture della volta cranica semplici, cioè lineari, che
              non incrociano le suture delle ossa del cranio. Da tener conto è anche la consi-
              stenza della superficie di contatto ed eventualmente del fatto che il cranio abbia
              potuto colpire un piccolo oggetto rigido, fattore che può portare a una frattura de-
              pressa anche se l’altezza della caduta è limitata. In ogni caso, è molto difficile che
              una caduta dal fasciatoio (dall’altezza di 80 – 90 cm) causi una frattura cranica.

              Diagnosi differenziali
              Fratture dovute a piccoli traumi o addirittura spontanee nel quadro di un’osteo-
              penia vengono sempre di nuovo proposte come diagnosi differenziale al maltrat-
              tamento infantile.

              Sono da prendere in considerazione le seguenti patologie:
              » Osteogenesis imperfecta
              » Osteopenia in seguito a una prematurità estrema (
22   Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia

     Reperti fisici

     Lesioni interne

     Le lesioni interne portano solitamente a un quadro clinico grave che necessita di
     un’ospedalizzazione immediata. Perciò qui saranno trattate solo alcune lesioni
     leggere e la sindrome del bambino scosso, per il quale nella pratica l’accento è
     posto sulla prevenzione (come comportarsi con i bambini che piangono tanto).

     Sindrome del bambino scosso
     Scuotere in direzione sagittale un bambino che non è ancora in grado di stabiliz-
     zare la testa porta a lesioni intracraniche e intracerebrali gravi, senza bisogno che
     il cranio subisca degli urti esterni (e quindi senza contusioni o fratture). Le lesioni
     tipiche principali sono gli ematomi subdurali, le cosiddette shearing injuries nel
     parenchima cerebrale (entrambe comportano inoltre un aumento dannoso della
     pressione intracranica) e le emorragie della retina e/o del corpo vitreo. (Imm. 12)

     Ne sono colpiti i lattanti, i maschi più delle femmine, con un apice attorno ai
     5 mesi. Il fattore scatenante è quasi sempre il pianto (intenso) del lattante (per
     questo i lattanti maschi sono più colpiti). Il quadro clinico si presenta con la
     triade sintomatica di stato di coscienza alterato (dall’irritabilità fino al coma),
     disturbi respiratori (dalla bradipnea fino all’apnea) e convulsioni. La prognosi
     è estremamente sfavorevole: il 20 – 25 % dei bambini muoiono subito dopo il
     trauma, i bambini che sopravvivono riportano praticamente tutti un handicap
     di diversa misura.

     Ferite nella zona buccale
     Soprattutto i lattanti a volte sono portati in studio medico con emorragie nella
     zona buccale. Queste possono essere causate da una somministrazione violenta
     del cibo o da colpi sulla bocca.

     »» cfr. capitolo «Dentisti», pagina 41

     Intossicazioni
     Stati di coscienza alterati o riscontri neurologici devono far pensare alla sommi-
     nistrazione al bambino di sostanze psicotrope o di medicamenti. La loro presenza
     è riscontrabile nell’urina e/o nel sangue: fate subito il prelievo sia dell’urina che
Imm. 12: Meccanismo della sindrome del bambino scosso

              del sangue se avete un sospetto. Congelando il materiale, esso può essere ana-
              lizzato anche in seguito oppure eliminato.

              Reperti da mutilazioni genitali femminili
              Il risultato di alcune forme di mutilazioni genitali femminili 3 (infibulazione,
              escissione, alcune forme di incisione) possono essere riconosciute facilmente du-
              rante l’esame dei genitali della bambina, ad esempio la mancanza del clitoride e/o
              delle piccole labbra o la sutura dei bordi della vulva. Incisioni meno marcate o for-
              me «lievi» («mini-forme») di mutilazione genitale femminile (graffio del clitoride
              fino alla fuoriuscita di una goccia di sangue) spesso non si notano durante la visita.

              Circoncisione maschile
              Anche tra gli specialisti la circoncisione dei bambini maschi, praticata spesso
              nei neonati o nei bambini in età precoce, è un tema controverso. Si tratta di
              un intervento senza indicazione medica su cui l’individuo interessato non può
              prendere posizione. Quindi va contro gli odierni principi dell’etica biomedica.

              Reperti fisici da abusi sessuali
              La defi nizione estesa di abuso sessuale, che spesso non comporta una pene-
              trazione vaginale o anale, fa si che i reperti fisici dopo un abuso sessuale siano

              3
                  Attualmente si distinguono le seguenti forme di mutilazione genitale femminile (MFG)
                  (o circoncisione femminile):
                  A (tipo 1 «Sunna»): escissione del prepuzio, con o senza clitoride
                  B (tipo 2 «Escissione»): escissione del clitoride e delle piccole labbra
                  C (tipo 3 «Infibulazione»): asportazione del clitoride, delle piccole labbra e parti delle grandi
                      labbra a cui segue la cucitura della vulva lascando solo un piccolo foro
24   Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia

     Reperti fisici | Comportamenti particolari

     estremamente rari. Se sono presenti, spesso sono talmente discreti che solo uno
     specialista esperto è in grado di riconoscere la differenza da reperti non specifici
     o da variazioni della norma. È a un simile specialista che devono essere indi-
     rizzati i bambini con un sospetto di abuso sessuale, e senza indugi, se l’episodio
     sospettato risale a meno di 72 ore. Solo i pediatri con una formazione comple-
     mentare in ginecologia ed i ginecologi che lavorano regolarmente con casi di
     abusi sessuali sui bambini possono essere considerati specialisti qualificati per
     questo tipo di problema.

     Quando si sospetta un abuso sessuale è estremamente importante documenta-
     re correttamente le dichiarazioni del paziente. Il verbale deve essere effettuato
     riportando il «tono originale» (cioè parola per parola, eventualmente anche in
     dialetto) e con l’indicazione della situazione in cui la rivelazione è avvenuta (du-
     rante la consultazione, uscendo dallo studio, in sala d’aspetto; quali persone sono
     presenti, come esse si comportano, ecc.) Il medico deve limitarsi a questo reso-
     conto preciso. Un bambino non deve mai essere interrogato riguardo a eventuali
     abusi sessuali: ciò è di competenza esclusiva delle autorità inquirenti (secondo
     la legge sull’aiuto alle vittime di reati di violenza). Si sa che i «pre-interrogatori»
     influenzano negativamente il comportamento assertivo del bambino durante
     una deposizione ufficiale. Quindi, con un interrogatorio simile il medico rende
     al paziente un pessimo servizio.

     »» cfr. capitolo «Levatrici, ginecologi e neonatologi», pagina 38

     Comportamenti particolari
     Il maltrattamento infantile è molto più spesso seguito da particolarità compor-
     tamentali che da reperti fisici. Questi comportamenti sono la conseguenza dei
     traumi subiti ed è il modo con cui il bambino cerca di elaborare la situazione.
     In base ai fattori di auto-protezione (resilienza) diversi in ogni bambino, i cam-
     biamenti nel comportamento, anche di fronte a traumi simili, possono apparire
     diversi; essi dipendono anche dall’età del bambino e dalla posizione e la relazione
     dell’autore nei suoi confronti.
Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia   25

                                                       Comportamenti particolari

I comportamenti particolari come indizio di maltrattamento infantile non sono
praticamente mai specifici per un tipo di trauma: gli stessi sintomi possono ma-
nifestarsi nel quadro di un divorzio conflittuale, che per il bambino è un trauma
psicologico, in caso di abusi sessuali ripetuti, di un continuo mobbing scolastico o
della morte di un genitore. Ci si astenga dunque dall’interpretare singoli sintomi
senza conoscere esattamente la storia, la vita ed il contesto generale nel quale
vive il bambino; le liste di sintomi devono essere applicate e interpretate con
estrema cautela!

Possibili sintomi psicosomatici
»» Disturbi del sonno
»» Disturbi alimentari (aumento o diminuzione di peso)
»» Dolori cronici quali mal di pancia, mal di testa
»» Enuresi

Possibili sintomi e reazioni psicologiche
»» Reazioni depressive, il bambino è più introverso e remissivo
»» Mancanza di limiti relazionali, paura del contatto fisico
»» Interesse per la sessualità non corrispondente all’età, masturbazione eccessiva
   (ev. in pubblico)
»» Abusi sessuali su bambini più piccoli
»» Comportamento aggressivo
»» Autolesionismo, abuso di sostanze
»» Pensieri suicidi
»» Fughe, menzogne, rifiuto dell’impegno/di una prestazione
   (per es. scolastica o lavorativa), delinquenza
»» Regressione a stadi di sviluppo precedenti
»» Calo del rendimento scolastico

Conseguenze psicologiche possibili a lungo termine
»» Disturbi relazionali
»» Disturbi dello sviluppo della personalità
»» Arresto dello sviluppo, disturbi della crescita
»» Disturbi del linguaggio, della concentrazione, dell’attenzione
»» Uso della violenza da adulti nel ruolo di genitori
26   Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia

     Documentazione

     Documentazione
     Documentazione a lungo termine

     Seguendo un paziente e la sua famiglia a lungo termine, capita spesso che il pe-
     diatra sia sorpreso da certe affermazioni e certi riscontri che gli creano magari
     un disagio interiore. Al momento stesso, solitamente non ci sono sufficienti ra-
     gioni per esternare un sospetto, e spesso questa strana sensazione si fa presente
     solo dopo che la famiglia se ne è andata. Questi riscontri, pensieri e sensazioni
     devono essere annotati nella cartella medica del paziente, eventualmente con un
     particolare colore o segno: ognuno ha il suo metodo. La maggior parte di queste
     annotazioni non sarà mai riletta o ricercata perché la situazione di sospetto
     resterà un episodio isolato. Ma se ciò si ripeterà, allora le vecchie annotazioni
     saranno un aiuto inestimabile, e solo grazie ad esse sarà possibile oggettivare e
     inquadrare una situazione spesso molto complessa.

     Documentazione della situazione acuta

     Dichiarazioni
     Soprattutto negli abusi sessuali, ma anche nelle altre forme di maltrattamen-
     to infantile, le dichiarazioni del bambino hanno un’importanza fondamenta-
     le. Dichiarazioni spontanee devono quindi essere trascritte immediatamente
     e fedelmente nella cartella del paziente nella lingua del bambino (quindi per
     esempio in dialetto), senza dimenticare di precisare in che contesto è stata fatta
     la rivelazione (per esempio mentre si visitava l’addome o durante l’esame dei
     genitali) e in presenza di quali persone (madre, padre, terzi). Anche le risposte a
     una domanda possono essere importanti, ma in questo caso, oltre alle indica-
     zioni precedenti, bisogna riportare la domanda esatta e chi l’ha posta. Registrare
     affermazioni dei bambini su nastro o su video, spesso non funziona per motivi
     tecnici, dato che il bambino non dice più niente finché l’apparecchiatura è in
     funzione. Queste registrazioni inoltre non hanno alcun valore legale e a volte,
     anzi, interferiscono con gli interrogatori formali che avvengono in seguito da
     parte degli organi di giustizia (cfr. pagina 30). Possono eventualmente essere
     utili come aiuto mnemonico.
Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia   27

                                                     Documentazione | Procedure

Reperti
La documentazione dei reperti visibili ha valore soltanto se è precisa e significa-
tiva. In tale caso il suo valore è inestimabile, considerando che proprio le muco-
se e la pelle guariscono o cambiano aspetto velocemente. Un’ottima possibilità
documentativa è rappresentata da disegni e da descrizioni precise nella cartella
medica del paziente. Rispetto alle fotografie o alle registrazioni video, esse hanno
il vantaggio che le persone che accompagnano il bambino e il bambino stesso non
percepiscono nulla della particolare attenzione o del sospetto del medico. Tutta-
via, a dipendenza della prassi utilizzata nello studio medico, i pazienti possono
essere abituati all’utilizzo di apparecchi fotografici e videocamere, che quindi non
suscitano più alcun sospetto. La qualità delle foto polaroid non è mai sufficiente,
e quindi sono da scartare a priori.

Procedure
Scopi e principi della protezione dei minori

Lo scopo di tutti gli sforzi è di prevenire o porre fine a qualsiasi messa in peri-
colo o danneggiamento dell’incolumità del bambino. Sono diverse le strade che
portano a questo obiettivo e devono essere valutate individualmente. Soluzioni
standard non aiutano mai a raggiungere lo scopo. Seguendo il principio generale
«mai da soli», bisogna cercare la soluzione migliore per ogni singolo caso insieme
a persone qualificate che abbiano esperienza nel campo. In caso di situazioni di
pericolo imminente, la misura più urgente è la protezione del bambino.

Cosa fare in caso di sospetto

Se sorge un sospetto, ciò significa che è già successo qualcosa: infatti, di primo
acchito, abbiamo tutti la tendenza a rimuovere o a minimizzare la percezione
di un maltrattamento infantile. Il sospetto deve essere quindi preso sul serio e
accettato, e quindi bisogna agire.
28   Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia

     Procedure

     Agire significa:
     »» Raccogliere la documentazione precedente e attuale, fare il punto della situa-
        zione e cercare di vederci chiaro.
     »» Contattare un gruppo specialistico esperto nella presa a carico di casi di mal-
        trattamento infantile. Tali gruppi esistono in tutta la Svizzera. La consulenza
        può avvenire in maniera anonima, vale a dire senza rivelare il nome del
        paziente: non è quindi ora il caso di preoccuparsi troppo di un’eventuale
        violazione del segreto professionale.

     Stabilire assieme a questo gruppo specialistico quali misure intraprendere,
     soprattutto riguardo alle seguenti questioni:
     »» È necessaria la protezione immediata del bambino (ad esempio con un’ospe-
        dalizzazione)?
     »» Esternare il sospetto ai genitori oppure no?
     »» Occorre coinvolgere le autorità (autorità tutoria 4 , autorità penale)?
        Attenzione: se è anche solo minimamente possibile una denuncia penale,
        i potenziali colpevoli non devono essere informati! E nemmeno le persone
        di cui non si è sicuri che manterranno il segreto nei confronti dei sospettati.
     »» Annotare la procedura scelta nella cartella del paziente o in una documen-
        tazione separata.

     Come proseguire

     Il fatto che dietro ad ogni decisione ci sia un gruppo esperto che offre costan-
     temente aiuto è di gran sollievo. È importante che la gestione del caso («case
     management») sia definita chiaramente: gestisco io il caso o delego la funzione
     a qualcun altro? A chi? Sono sicuro che la persona a cui ho affidato la gestione
     del caso abbia le mie stesse intenzioni? Ho fiducia in lei? Ha capito di cosa si
     tratta? È affidabile?

     4
         Nel prossimo futuro in Svizzera questo ente si chiamerà «Autorità di protezione dei minori e
         degli adulti». Nel seguito della brochure si ricorre pertanto alla nuova denominazione (fatta
         eccezione per le citazioni).
1                                          2                               3

    Procedura concordata                   Cooperazione con le autori-         Cooperazione con le
                                           tà preposte alla tutela dell’       autorità penali
                                           infanzia/degli adulti

    · Osservazione                         · Raccomandazioni e istruzioni      · Procedimenti istruttori
    · Assistenza                           · Curatela                          · Procedimento giudiziario
    · Terapia                              · Revoca della custodia             · Sentenza
    · Controllo                            · Revoca della patria potestà      ·E ventuale punizione
                                             e decisione di ricorso a tutela     del colpevole

Imm. 13: Modalità di gestione di casi di maltrattamento infantile

Modalità possibili

Assieme al gruppo specialistico si decide quale strada intraprendere tra queste
tre possibilità: (Imm. 13)

1. Soluzione consensuale senza contatto con le autorità: sostegno alla famiglia,
    offerta di terapia, controllo. Oppure: i genitori possono essere motivati ad an-
   nunciarsi da sé all’autorità tutoria e a cercare aiuto e sostegno.
2. Segnalazione all’autorità tutoria (segnalazione di pericolo)
3. Denuncia penale

Inoltre, occorre determinare chi fa cosa:
»» Assicurare la protezione del bambino
»» Se si è deciso di procedere ad una segnalazione di pericolo o a una denuncia
   penale: chi lo fa 5 ?
»» Confrontare i genitori con la situazione
»» Eventualmente informare altre persone

5
      Nota: se in qualità di pediatra o medico di famiglia avete una buona relazione con la famiglia
      e volete che resti tale, è importante, nel limite del possibile, restare al di fuori delle attività
      di protezione dei minori, perlomeno per quanto può essere visto o visionato da parte dei
      genitori: evitare quindi di scrivere attestati, di firmare segnalazioni di pericolo, ecc. I genitori
      hanno diritto di prendere visione di questi atti, e quindi potrebbero scoprire il vostro nome.
      Nel caso nessun altro sia disponibile a segnalare il pericolo alle autorità, queste considerazio-
      ni sono secondarie: il bene del bambino ha la precedenza!
30   Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia

     Situazione legale in Svizzera

     Situazione legale in Svizzera
     Maltrattamento infantile e diritto/dovere di segnalazione da parte
     dei medici

     In numerosi cantoni svizzeri gli operatori sanitari hanno il diritto, ma non il
     dovere, di «segnalare alle autorità competenti (autorità tutoria e / o polizia) indizi
     che fanno pensare a un crimine o a un delitto contro la vita e l’integrità della
     persona, contro la sanità pubblica o l’integrità sessuale». Una segnalazione del
     genere può essere effettuata senza lo svincolo dal segreto professionale, vale a
     dire che non bisogna richiedere l’accordo né al paziente, né all’autorità sanitaria
     preposta. Ciò significa dunque che i medici possono decidere da sé secondo la
     situazione, se interpellare le autorità oppure no. È bene non prendere da soli una
     decisione simile, che può cambiare radicalmente la vita del bambino, bensì farsi
     consigliare da un gruppo specialistico.

     In alcuni cantoni svizzeri vige l’obbligo di segnalazione. È importante che vi
     informiate in merito alla situazione (diritto o dovere di segnalazione) nel vostro
     Cantone. Il medico cantonale potrà darvi questa informazione.

     In tutta la Svizzera vige inoltre l’obbligo di segnalazione in caso di maltratta-
     mento con esito mortale (decesso per cause non naturali).

     Maltrattamenti sui minori nella giurisprudenza

     Né nel Codice civile, né nel Codice penale esiste il concetto di maltrattamento
     infantile. Nel Codice civile il termine «messa in pericolo dell’incolumità del bam-
     bino» è la perifrasi per definire il pericolo di maltrattamenti, nel Codice penale
     i maltrattamenti rientrano nei reati diversi come l’omicidio, le lesioni personali,
     l’esposizione a pericolo di vita, la trascuranza del dovere d’assistenza o d’educa-
     zione, gli atti sessuali con minori, gli atti sessuali con persone dipendenti, i reati
     contro l’integrità sessuale, ecc.
Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia   31

                                                        Situazione legale in Svizzera

Diritto civile

Al contrario del diritto penale, il diritto civile è applicabile già quando è data la
«forte possibilità di danni dell’incolumità affettiva, intellettuale, fisica, psichica,
sociale o giuridica del bambino»; in breve, si parla di «esposizione a pericolo
dell’incolumità del bambino». Quindi, non è necessario che sia già «successo»
qualcosa o che sia già avvenuto un reato. La salvaguardia dell’incolumità del
bambino è fondamentalmente compito dei genitori. «Se l’incolumità del fanciullo
è in pericolo e i genitori non si preoccupano da sé di cercare aiuto o non ne sono
in grado, è l’autorità tutoria a intraprendere le misure necessarie per proteggere il
fanciullo» (così dice il testo di legge). L’intervento dell’autorità tutoria è richiesto
o dalla polizia (per esempio quando essa rileva la presenza di bambini in situa-
zioni di violenza domestica) o da una persona che inoltra una segnalazione di
pericolo, informando l’autorità tutoria di osservazioni che fanno sospettare un
pericolo per l’incolumità del bambino. Chiunque può fare una simile segnalazio-
ne: parenti, docenti, vicini di casa, ecc. L’autorità tutoria esamina la situazione
ed è obbligata a sentire, i genitori in merito ai fatti. La valutazione effettuata
dall’autorità tutoria (o che la stessa fa effettuare a terzi, come accade solitamente)
ha come risultato l’archiviazione della procedura (se l’esposizione a pericolo si
rivela assente o non consistente) o l’emissione di un cosiddetto provvedimento
che può andare dall’ammonimento fino alla privazione dell’autorità parentale.
Il provvedimento attuato più frequentemente in Svizzera è l’istituzione di una
curatela. Un provvedimento di tutela deve essere riesaminato periodicamente e
revocato nel caso non abbia più ragione di essere. I provvedimenti tutelari per un
minore terminano secondo la legge nel giorno del suo diciottesimo compleanno,
se non sopraggiungono provvedimenti da parte delle autorità preposte.
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