Media Monitoring per 18-06-2019 - Rassegna stampa del 15-06-2019 - Ruggi
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1 15/06/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Ferie e pensionamenti in corsia 100 infermieri contro l'emergenza ....................................... 1 15/06/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO Gli imboscati dell'Asl restano al loro posto E le corsie sono vuote ......................................... 3 14/06/2019 - SALERNO.OCCHIONOTIZIE.IT Ospedale Ruggi d’Aragona, la denuncia di una 37enne: “Il pronto soccorso non mi ha accettata” .............................................................................................................................. 5 14/06/2019 - WWW.LACITTADISALERNO.IT Salvata in extremis dai medici cavesi ................................................................................... 7 Sanità Salerno e provincia .............................................................................................................. 9 15/06/2019 - CRONACHE DI SALERNO Campolongo Hospital: la Cgil rompe l' intesa su "una tantum" .............................................. 9 15/06/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO Il servizio 118 per tre mesi attivo lungo il litorale ............................................................... 10 15/06/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Infermiera Asl assolta era accusata di peculato ................................................................... 11 15/06/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO Pochi infermieri, l'emodialisi è a rischio ............................................................................... 12 15/06/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO Squecco chiede al Tar di riaccendere le sirene .................................................................... 14 Sanità Campania ............................................................................................................................. 16 15/06/2019 - IL MATTINO 5x1000 avaro, spot degli ospedali ....................................................................................... 16 15/06/2019 - IL ROMA A Pozzuoli forum internazionale di chirugia vascolare ......................................................... 18 15/06/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO Capri-Napoli, per trasporto dei malati appello al prefetto ................................................... 19 15/06/2019 - IL MATTINO Manca lo specialista, a rischio i trattamenti dei bimbi disabili ............................................ 20 15/06/2019 - IL SANNIO Ospedale, torna il problema afa ........................................................................................... 22 15/06/2019 - IL MATTINO Raid in ambulatorio acciuffato un ladro ............................................................................... 23 Sanità nazionale ............................................................................................................................. 24 15/06/2019 - IL GIORNALE Falsi certificati per fingersi talassemici e ottenere l' assegno speciale per i malati ............ 24 15/06/2019 - LIBERO Gli esperti abbassano la pressione massima ........................................................................ 26 15/06/2019 - LA REPUBBLICA Il senso della vita e la leucemia ........................................................................................... 27 15/06/2019 - AVVENIRE Pubblicizzavano aborti: multa a due ginecologhe ................................................................ 29 15/06/2019 - LA VERITÀ Spot blasfemo della pillola abortiva viene premiato dai medici e dal Web .......................... 30 15/06/2019 - LIBERO Uno su 4 ha un buco al cuore ............................................................................................... 32
15/06/2019 Pagina 28 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 5.535 Lettori: 107.296 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Ferie e pensionamenti in corsia 100 infermieri contro l'emergenza Sabino Russo In arrivo 100 infermieri per far fronte all' emergenza estiva nei presidi ospedalieri della provincia. Nello specifico, l' Asl recluta 60 persone da assegnare nelle strutture di Nocera-Pagani-Scafati (30 unità), per quelli di Eboli-Battipaglia- Roccadaspide (10) e a Vallo della Lucania-Agropoli (20). A questi vanno ad aggiungersi altri 40 paramedici per il Ruggi. In entrambe le procedure si tratta di un avviso pubblico, per soli titoli, a tempo determinato. Cambia però, la durata. I CONTRATTI Nel primo caso parliamo di un contratto di dodici mesi, mentre per via San Leonardo di 6, eventualmente rinnovabili. L' azienda ospedaliera universitaria conta per quest' anno 83 pensionabili. Di questi 29 con quota 100 e 39 per limite d' età. Addii che si vanno ad aggiungere alle 273 unità mancanti già previste nel piano triennale di fabbisogno di personale del Ruggi, che vede una carenza di 80 camici bianchi, 28 dirigenti sanitari e 165 infermieri. Numeri che discostano dai dati sviluppati dalle parti sociali, che contano una carenza di 167 camici bianchi e di 156 paramedici. Il piano di fabbisogno triennale di personale 20182020 licenziato dall' Asl invece, prevede un vuoto complessivo in organico di 846 unità, di cui solo nel 2019 si registra un saldo negativo di 388 unità di personale. A questi poi, vanno aggiunti le perdite legate ai pensionamenti e a quota 100. Qui le possibili uscite dovrebbero essere 58, con il presidio ospedaliero di Sapri che pagherebbe il prezzo maggiore (19 unità), seguito da Vallo della Lucania (12), più otto dipendenti che operano al distretto. A questi si uniscono i pensionamenti per anzianità e Opzione donna. Nel primo caso ci dovrebbero essere 64 uscite, suddivise in 24 unità di comparto e 40 unità della dirigenza medica. Per opzione donna invece, dovrebbero essere 23. In attesa di ulteriori provvedimenti per far fronte all' emergenza estiva, nel frattempo, la Cisl Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
punta il dito contro le direzioni strategiche di Asl e Ruggi, colpevoli a loro dire di non dare seguito alle indicazioni avanzate dai manager delle due aziende. «Questo mostra l' inadeguatezza della dirigenza sanitaria e amministrativa deputata all' organizzazione delle strutture sanitarie dicono i segretari aziendali della Cisl Fp dell' ospedale Nocera/Pagani Ferrara Vincenzo Fortino Gerardo e Baccaro Umberto Speriamo che nel breve periodo vi sia una immediata inversione di tendenza, che parta dalla Regione». Sulla stessa scia i colleghi del Ruggi. «L' ipotesi di attivare reclutamenti con procedure informatizzate è l' unica strada perseguibile nel breve periodo per far fronte all' emergenza incalzano i segretari aziendali Iannone Raffaele Lopez Giovanni e Antonio Napoli Se i bandi non vengono pubblicati si corre il rischio di andare oltre i termini utili per fronteggiare il problema. Siamo fiduciosi su una rapida presa d' atto della necessità di attivare la procedura immediatamente, altrimenti sarà come portare i coccodrilli in Egitto». Parte domani, nel frattempo, il potenziamento estivo del servizio estivo del 118 per il trasporto degli infermi. Le postazioni interessate sono: Positano, Cetara, litoranea Pontecagnano-Battipaglia, Santa Maria di Castellabate, Pisciotta, Pollica-località Acciaroli, Casalvelino, Marina di Camerota, Centola-località Palinuro e Capaccio. Queste si aggiungono alle 57 ordinarie del 118, con un complessivo incremento di ambulanze a copertura del territorio, che diventano 67. Quest' anno il potenziamento è stato esteso a un periodo di tre mesi, con partenza dal 15 giugno e fino al 16 settembre, per una complessiva copertura di un mese in più rispetto agli anni precedenti, e ciò in vista dell' aumento di affluenza turistica nelle zone costiere della provincia di Salerno, che vede l' incremento delle presenze presso i territori provinciali a vocazione turistica. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/06/2019 Pagina 9 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Gli imboscati dell'Asl restano al loro posto E le corsie sono vuote Marcella Cavaliere Gli imboscati non tornano al loro posto e, come accade ogni estate, si registrano carenze di personale in tutte le strutture sanitarie dell'Asl. Eppure farebbero davvero comodo quei 270 dipendenti utilizzati per mansioni non proprie e transitati, sulla base di un semplice certificato medico, dalle corsie degli ospedali alle scrivanie degli uffici. Per questo motivo il segretario del sindacato Fsi-Usae, Rolando Scotillo , torna ad attaccare l'Asl del commissario Iervolino per il mancato trasferimento nei reparti dei dipendenti imboscati negli uffici, minacciando lo stato di agitazione e lo stop ai compiti non propri di cui i lavoratori in servizio sono costretti a farsi carico. «A diversi mesi dallo scoppio dello scandalo degli imboscati, ovvero di personale assunto per l'assistenza ai pazienti e utilizzato in funzioni amministrative - afferma il sindacalista - l'Azienda, pur avendo individuato 270 dipendenti utilizzati in mansioni non proprie senza valida motivazione, non ha provveduto a riportare il personale nei reparti, acuendo inoltre i danni erariali ». «Abbiamo allertato il prefetto di Salerno - continua Scotillo se non arriverà alcuna risposta sul rientro del personale fuori mansione nelle proprie funzioni, sarà dichiarato lo stato di agitazione e gli infermieri bloccheranno l'assistenza che non è di loro competenza, come accompagnare i pazienti, ritirare i vassoi del vitto, chiudere i rifiuti speciali e altro, garantendo solo la somministrazione della terapia e la sorveglianza dei pazienti ». A lanciare benzina sul fuoco è una disposizione regionale che, a causa della mancanza di medici, ha invitato i manager dell'Asl e dell'Azienda Ruggi d'Aragona di Salerno a utilizzare nei pronto soccorso il personale medico di altri reparti di cui sono dotati i rispettivi ospedali. Da qui l'alzata di scudi dei sindacati che chiedono il ritiro immediato della circolare, puntando il dito contro il presidente della giunta regionale e commissario straordinario per la Sanità, Vincenzo De Luca , e il responsabile della Direzione tutela della salute, Antonio Postiglione . «L'estate è arrivata e i provvedimenti previsti sono al palo», premette la Cisl. I segretari dell'Azienda Ruggi, Raffaele Iannone , Giovanni Lopez e Antonio Napoli , confidavano nell'attivazione promessa di procedure informatizzate per avviare assunzioni straordinarie, ma i bandi non sono mai partiti e neanche l'accorpamento dei reparti e la riduzione di posti letto Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
auspicati. Un nutrito gruppo di sindacati ha invitato il presidente De Luca a ritirare la circolare: «La Regione obbliga i medici di altri reparti a tappare i buchi di organico nei pronto soccorso, depotenziando, inoltre l'attività d'elezione e allungando le liste di attesa. Un regalo, alla sanità privata». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
14/06/2019 salerno.occhionotizie.it Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Ospedale Ruggi d’Aragona, la denuncia di una 37enne: “Il pronto soccorso non mi ha accettata” La 37enne Anna Ferrara residente a Cava de’ Tirreni, ha denunciato, a distamza di pochi giorni da un delicato intervento, il rifiuto di accoglierla da parte del pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno. Ospedale Ruggi d’Aragona, la denuncia di una 37enne “Se sono viva oggi lo devo soltanto agli ottimi medici dell’ospedale “Santa Maria dell’Olmo” di Cava de’ Tirreni che, in sinergia con l’equipe del Primo Policlinico di Napoli, hanno permesso fossi qui a raccontare la mia storia”. La denuncia, a toni forti, arriva da Anna Ferrara, 37enne residente nella cittadina metelliana, a distanza di pochi giorni il delicato intervento chirurgico subìto in seguito alla scoperta di una dolorosa diverticolite. A complicare la situazione, il rifiuto di accoglierla da parte del pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno. «Tutto è cominciato la settimana scorsa con forti dolori addominali a causa di un virus intestinale. Lo scorso venerdì, dopo innumerevoli telefonate al medico di base il quale mi aveva consigliato di ricorrere a una spasmex, ho chiamato la guardia medica e sono stata portata al pronto soccorso dell’ospedale di Cava. Dagli esami clinici non è uscito nulla di alterato. Sembrava solo una forte colite che sabato e domenica ho trattato con flebo. Domenica sera mi sono sentita di nuovo male – prosegue Anna, – Ho sentito come uno scoppio, una sciabolata nella pancia. Lunedì mattina sono stata portata di nuovo all’ospedale di Cava. La tac addominale con mezzo di contrasto ha evidenziato lo scoppio di un diverticolo». Così Anna scopre di soffrire di diverticolite. A compromettere la sua situazione clinica, una miopatia tipo central core desease. «Si decide di portarmi al “Ruggi d’Aragona” ma al pronto soccorso non vengo accettata. Con mezzi spicci vengo trattata malissimo e rispedita a Cava de’ Tirreni. Qui, dopo le urla disumane dei miei genitori perché ero a rischio setticemia, decidono di operarmi. Vengo preparata per l’intervento e, contemporaneamente, firmo per un intervento di stomia intestinale “salvavita”. Vengo trasferita in sala operatoria, ma verrò operata solo dopo le ore 20 perché, a causa della mia malattia genetica non posso ricevere l’anestesia normale. Grazie ai numeri di telefono salvati nella mia rubrica, i medici di Cava si mettono in contatto Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
con l’equipe che mi segue da anni presso il Primo Policlinico di Napoli. Inizia così un intervento guidato telefonicamente dai medici napoletani. Dopo le informazioni sul da farsi alle 20 circa l’equipe compie il miracolo, difficilissimo dato il mio stato pregresso, e soprattutto l’infezione in atto. Alle 23 torno in reparto». I ringraziamenti Lieto fine per Anna che, con commozione, ci tiene a ringraziare i medici che l’hanno operata. “Si parla tanto male del nostro sud che dimentichiamo le belle cose. Ci tengo a sottolineare come il contatto con i medici di Napoli, che da anni monitorano la mia rara malattia genetica, sia stato fondamentale per poter procedere all’intervento. Ringrazio loro se oggi sono qui a raccontarlo, se oggi sono viva”. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
14/06/2019 lacittadisalerno.it EAV: € 634 Lettori: 2.533 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Salvata in extremis dai medici cavesi L’odissea di Anna Ferrara: «Avevo dolori addominali, sono viva grazie alla professionalità dei sanitari dell’ospedale» Un caso di buona sanità arriva dall’ospedale di Cava de’ Tirreni. A testimoniare l’intervento ricevuto, un vero e proprio miracolo per come si era aggravata la situazione, è la cavese 37enne Anna Ferrara. A raccontare la vicenda è proprio la paziente: «Tutto è cominciato la settimana scorsa con forti dolori addominali a causa di un virus intestinale che ha colpito la giovane. Venerdì sera dopo innumerevoli telefonate al medico di base che, in mattinata, le aveva consigliato di fare una Spasmex, Anna ha chiamato la guardia medica e il dottor Carlo Salsano. Ferrara è stata portata in ospedale, in pronto soccorso, dove le hanno praticato i raggi X all’addome è un eco-addome dai quali non è emerso nulla. Sembrava solo una forte colite che nel fine settimana, ha combattuto con le flebo. Per l'intera notata di domenica, Anna Ferrara, è stata malissimo al punto che lunedì mattina è stata trasportata di nuovo d’urgenza in ospedale a Cava de’Tirreni. Gli operatori sanitari, le hanno effettuato una tac addominale con mezzo di contrasto che ha evidenziato uno scoppio di un diverticolo e la diagnosi, per lei nuova, di diverticolite. «Il mio caso- dichiara Anna Ferrara- per l’equipe medica si è presentato subito difficile perché ho una miopatia tipo Central Core Desease che comprometteva tutto il quadro generale. I medici decidono di portarmi all’ospedale “Ruggi d’Aragona” ma al pronto soccorso non vengo accettata. Anzi, con mezzi spicci vengo trattata malissimo e rispedita all’ospedale di Cava de’Tirreni. Qui dopo le urla dei miei genitori perché con sangue e feci nell’addome stavo andando in setticemia decidono di operarmi ed erano già le 16». Nel reparto di chirurgia del nosocomio metelliano, Ferrara, viene preparata per l’operazione, consapevole di aver firmato per un intervento di Stomia intestinale salvavita. «Vengo trasferita in sala operatoria ma solo dopo le 20 inizia l’intervento perché, a causa della mia malattia genetica non posso ricevere l’anestesia normale ma mi devono praticarne una diversa fatta da anestetici differenti. Grazie ai numeri di telefono che avevo sul mio cellulare, si mettono in contatto con il Primo Policlinico di Napoli dove sono seguita dall’equipe della professoressa Luisa Politano, con la dottoressa Luigia Passamano e con la dottoressa Roberta Petillo. A telefono risponde la dottoressa Paola D’Ambrosio, la quale mi segue da anni, che dà indicazioni alla dottoressa Carmela Rescigno e con l’anestesista Auricchio di Cava de’Tirreni». Alle 20, l’equipe Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
guidata dai dottori Albino Sartori, Carmela Rescigno, Ivano Apicella, Serena Esposito sotto la costante attenzione dall’anestetista Auricchio compiono il "miracolo". Difficilissimo intervento, dato lo stato pregresso della giovane e, soprattutto, l’infezione in atto. «Alle 23- conclude Ferrara- mi riportano in reparto. Vorrei segnalare questo caso di ottima sanità dell’ospedale di Cava de’Tirreni. E soprattutto l’alta preparazione dei nostri medici. Ci tengo a sottolineare che il contatto con i sanitari di Napoli, che da anni monitorano la mia malattia genetica rara, sia stato fondamentale per poter intervenire. Ecco oggi sono qui a raccontarlo, sono viva, e vorrei ringraziare questi medici stupendi». (re. pr.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/06/2019 Pagina 18 EAV: € 582 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia Campolongo Hospital: la Cgil rompe l' intesa su "una tantum" L' alleanza sindacale tra Cgil, Cisl e Uil si frantuma davanti all' intesa denominata "una tantum". Sit-in sindacale della Cgil, ieri mattina, presso l' ospedale "Campolongo Hospital" di Eboli. Concentramento e manifestazione erano stati organizzati in seguito alla sottoscrizione di un accordo sulla cosiddetta "una tantum" contrattuale dello scorso 9 aprile, intesa raggiunta tra Aiop Campania, Fp Cisl e Uil Fpl. Un accordo, secondo il giudizio espresso dalla Cgil, che svenderebbe i lavoratori del comparto denominato "Sanità Privata Accreditata" di tutto il territorio della regione Campania. La Cgil Campania, infatti, non aveva sottoscritto una sorta di pre -intesa, ritenendo le somme previste non adeguate al risarcimento del danno che sarebbe stato concretamente subito dai lavoratori dopo 12 anni di mancata corresponsione. Somme che, secondo il sindacato Cgil, rappresenterebbero solo il 35 per cento di quanto riconosciuto ai lavoratori della sanità privata accreditata nelle altre regioni d' Italia, nelle quali è stato sottoscritto un analogo accordo, evidentemente con maggiore soddisfazione per i lavoratori stessi. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/06/2019 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia Il servizio 118 per tre mesi attivo lungo il litorale Parte oggi il potenziamento estivo del servizio Emergenza territoriale trasporto infermi 118 attivato dall'Asl Salerno su tutto il territorio, in particolar modo lungo l'area costiera da Nord a Sud della provincia. A partire dalle 8 di questa mattina e fino alle 8 del 16 settembre saranno incrementate le postazioni dedicate all'emergenza urgenza e dunque il servizio trasporto infermi presso le postazioni di Positano, Cetara, litoranea Pontecagnano-Battipaglia, Santa Maria di Castellabate, Pisciotta, Pollica (località Acciaroli), Casalvelino, Marina di Camerota, Centola (località Palinuro) e Capaccio. Le postazioni estive si aggiungono alle 57 postazioni ordinarie già attive durante tutto l'anno del 118, con un complessivo incremento di ambulanze a copertura del territorio che diventano così complessivamente 67. «Quest'anno il potenziamento è stato esteso a un periodo di tre mesi, dal 15 giugno e fino al 16 settembre, per una copertura complessiva di un mese in più rispetto agli anni precedenti», afferma l'Asl in una nota ringraziando le associazioni di volontariato che si sono rese disponibili per l'attivazione del servizio». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/06/2019 Pagina 35 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 1.850 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Salerno e provincia Infermiera Asl assolta era accusata di peculato Assolta infermiera dell' Asl che era stata accusata di truffa e peculato. Al termine del dibattimento i giudici della seconda sezione penale di Salerno hanno assolto, perchè il fatto non sussiste, Anna Maria Santucci. I fatti contestati all' imputata (difesa dall' avvocato Orazio Tedesco) con mansioni di assistenza domiciliare integrata a Battipaglia, erano dell' 8 agosto 2015 quando secondo le accuse in orario di lavoro (dallle 8 alle 14) non avrebbe effettuato le visite domiciliari tra le 10,40 e le 11,40 dedicando il lasso di tempo a spese personali ed utilizzando anche l' autovettura in dotazione all' Asl. Ma in dibattimento è stato dimostrato come l' infermiera aveva un numero stabilito di visite domiciliari da eseguire e se entro le ore 14 non riusciva a completarle tutte, il tempo impiegato successivamente non le veniva retribuito. Inoltre è stato dimostrato che la donna si fermò solo ad acquistare della pasta in un negozio lungo la strada in cui abitava il paziente da andare a visitare. an. tr. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/06/2019 Pagina 13 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia Pochi infermieri, l'emodialisi è a rischio Salvatore D'Angelo Rischia di essere sospesa l'emergenza notturna di emodialisi all'ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. Una nuova tegola sulla testa dei cittadini, che rischiano di veder ridimensionato un servizio salvavita. Alla carenza di infermieri, si aggiunge quella dei medici: sono pochi e non riescono a coprire i turni tra l'unità operativa di Nefrologia, il servizio di dialisi, l'ambulatorio ospedaliero e le consulenze agli altri reparti. Va aggiunto, poi, che alcuni camici bianchi nocerini devono pure coprire i turni al servizio di dialisi dell'ospedale di Scafati. Sette i nefrologi a cui è affidato questo servizio. Con l'estate alle porte e le ferie che ne conseguono, risulta evidente che non si potrà garantire tutto. Allora si pensa di tagliare l'emergenza notturna a Nocera Inferiore. Sia i ricoverati, che coloro che si recano al pronto soccorso di viale San Francesco, in caso di dialisi saranno trasferiti altrove o, nella migliore delle ipotesi, dovranno attendere che arrivi il medico reperibile. Ci si starebbe orientando sulla reperibilità notturna, per evitare di dover cassare anche quest'altra assistenza offerta dall'Umberto I. Ovviamente in questo caso bisognerà rispettare i tempi tecnici di avvio della macchina, da quando arriverà il medico, consapevoli che in caso di insufficienza renale ogni minuto è prezioso per salvare una vita umana. È da mesi che le criticità vengono segnalate alla direzione sanitaria, il primario Antonio Bassi avrebbe sollecitato soluzioni che però non sono arrivate. Negli ultimi anni sono andati in pensione quattro medici e altri dovrebbero raggiungere il meritato traguardo tra qualche settimana, senza però il ricambio. In questo modo si rischia di chiudere non solo l'emergenza notturna, ma di ridimensionare tutto il servizio. I camici bianchi rimasti hanno cercato di coprire comunque le prestazioni, ma ora la situazione si sta facendo insostenibile. C'è anche una denuncia all'Ispettorato del lavoro per l'utilizzo di straordinario programmato: le ore aggiuntive vengono indicate già nel turno, non richieste in caso di emergenza. È la manifestazione che la crisi è strutturale, non eccezionale. La direzione sanitaria dell'Asl ha cercato una soluzione Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
autorizzando il ricorso all'Alpi, ma è stato così solo per un mese. Voci di corridoio riferiscono che presto si procederà ad un avviso pubblico per nefrologi, ma i tempi sono lunghi. C'è anche chi parla di bando per medici per specialistica ambulatoriale per portare una ventata di ossigeno. I nefrologi in servizio all'Umberto I chiedono l'avvio di un confronto con il commissario dell'Asl Salerno, Mario Iervolino , che porti alla risoluzione di questa emergenza. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/06/2019 Pagina 22 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia Squecco chiede al Tar di riaccendere le sirene Antonio Vuolo CAPACCIO PAESTUM Il corteo cittadino a sirene spiegate di cinque ambulanze a Capaccio Paestum, nella tarda serata del 9 giugno, per celebrare la fresca elezione del sindaco Franco Alfieri continua a catalizzare l'attenzione a sud della provincia. La sospensione immediata della convenzione tra l'Asl Salerno e la Croce Azzurra di Capaccio Paestum e Agropoli, a firma del commissario straordinario Mario Iervolino , è figlia, come si legge nel provvedimento dell'Azienda Sanitaria Locale, «di inadempienze agli obblighi convenzionali, di violazione dei principi di buona fede e correttezza professionale, tanto più grave ove si consideri la natura dell'oggetto del contratto e la natura pubblica dell'azienda contraente», senza escludere finanche l'adozione di ulteriori provvedimenti. Nel documento, in cui si dispone la violazione ad horas di ogni e qualsiasi rapporto convenzionale, l'Asl evidenzia come la partecipazione delle ambulanze a tale corteo «ha determinato un grave danno d'immagine all'Azienda Sanitaria Locale di Salerno che eroga servizi al cittadino e non certo può intervenire in una competizione elettorale a favore di chicchessia ». Attraverso il video, diffuso dai media, infatti, si vede chiaramente, e lo sottolinea la stessa Azienda Sanitaria Locale nel provvedimento a firma del commissario straordinario Iervolino, «almeno un'ambulanza che esponeva il logo Asl di Salerno». Inoltre, l'Asl Salerno afferma che «tali comportamenti non solo violano, per gravi inadempienze, le convenzioni per la natura stessa del servizio e per la malaugurata ipotesi della eventuale esposizione ad un mancato soccorso » e che tali comportamenti «costituiscono un danno d'immagine irreparabile, avendo falsamente rappresentato l'attività di un'Asl che, attraverso i suoi soggetti convenzionati, invece di garantire una sanità tesa alla salute del cittadino, prende parte ad una manifestazione elettorale per una parte politica ». Mentre, però, la Croce Azzurra presenta il ricorso contro tale provvedimento, sulla vicenda interviene anche il sindacato delle professioni infermieristiche di Salerno (Nursind) che, in una nota indirizzata all'Asl Salerno, scrive: «Come è stato possibile che l'associazione Croce Azzurra di Agropoli abbia potuto aggiudicarsi la postazione del Presidio ospedaliero San Luca di Vallo della Lucania, così come si evince dal verbale numero 3 del 02 maggio 2019 pubblicato all'Albo Pretorio dell'Asl Salerno, atteso che, per come dichiarato in sede di audizione ministeriale dal senatore Franco Castiello , «le ambulanze appartengono a Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
tal Roberto Squecco, imprenditore funerario condannato con sentenza definitiva per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso e ritenuto dalla Cassazione in organico al clan camorristico Marandino». Il segretario territoriale del Nursind, Biagio Tomasco , quindi, chiede «quali sono le iniziative che l'Asl Salerno ha posto in essere onde evitare il caos in un territorio densamente popolato come quello della Piana del Sele, ed in contemporanea del maggior afflusso turistico derivante dall'avvento della stagione estiva?». Dubbi e perplessità anche sulla postazione di Vallo della Lucania, sottratta alla Croce Azzurra di Agropoli e ora resa nuovamente al personale del nosocomio che garantirà il servizio Sti con lo stesso mezzo automobilistico che utilizzavano in precedenza. Intanto, proprio nella giornata di oggi parte il potenziamento estivo del Servizio di Emergenza Territoriale Trasporto Infermi 118. Nel Cilento, postazioni a Santa Maria di Castellabate, Pisciotta, Pollica- Acciaroli, Casal Velino, Centola-Palinuro, Marina di Camerota e Capaccio. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/06/2019 Pagina 35 EAV: € 4.654 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania 5x1000 avaro, spot degli ospedali Ettore Mautone LA CAMPAGNA«Un giorno senza sorriso è un giorno perso»: è stata scelta la sala ludoteca del Day hospital oncologico dell' ospedale Pausilipon per presentare ieri mattina lo spot che promuove la nuova campagna di raccolta delle donazioni del 5 per 1000 della Fondazione Santobono Pausilipon, la Onlus che affianca l' ospedale pediatrico più grande del Mezzogiorno. Testimonial quest' anno l' attore Massimiliano Gallo, volto noto del piccolo schermo (i Bastardi di Pizzofalcone, Sirene, Una grande famiglia) che, insieme ad alcune ragazze ed ai loro medici del Pausilipon, hanno realizzato il video destinato a sensibilizzare i contribuenti a destinare un aiuto all' ospedale pediatrico campano. Soldi che altrimenti, sarebbero comunque assegnati ma immessi nel calderone da cui attingono tutti gli altri enti e onlus (oltre 12 mila in Italia) in proporzione a quanto già raccolto e favorendo fatalmente grandi realtà della ricerca e della sanità del Nord. Presenti all' incontro, oltre all' attore Massimiliano Gallo il presidente della Fondazione Santobono Pausilpon Anna Maria Ziccardi il direttore della onlus Flavia Matrisciano, i vertici dell' azienda ospedaliera Anna Maria Minicucci e Rodolfo Cotenna ed i dirigenti medici del Dipartimento di oncologia dell' ospedale Pausilipon. AL SUD POCHI SPICCIOLI Tramite il 5 per 1000, come raccontato dal Mattino nei giorni scorsi, al Sud vanno solo pochi spiccioli mentre milioni e milioni di euro vengono distribuiti a grandi enti e ospedali del Nord. Il Santobono, tra Fondazione e ospedale, non va oltre i 400 mila euro a differenza dei 5 milioni del Meyer di Firenze e del milione di euro del Bambin Gesù di Roma che di suo conta su ingenti finanziamenti anche privati. Il Pascale, primo al Sud, 50° in graduatoria, nel 2017 ha raccolto 800 mila euro a fronte dei 12 milioni della Fondazione Versonesi e dell' Ieo di Milano. Un divario enorme che si traduce in minori risorse per investimenti, ricerca, personale e tecnologie. LO SPOT Lo spot del Santobono è stato realizzato dalla casa di produzione cinematografica napoletana Santi Bailor con la Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
regia di Francesco Prisco. «Iniziativa che si inserisce in un progetto più ampio ed ambizioso avverte - Massimo Abate, nuovo primario dell' oncologia pediatrica del Pausilipon in arrivo dal Rizzoli di Bologna - coniugare le eccellenze terapeutiche con il miglioramento dell' accoglienza». Lo spot è stato diretto dal regista Francesco Prisco è stato prodotto da Rino Pinto per la Santi Bailor film grazie al contributo degli sponsor Autobruognolo e Fincontatto Srl ma fondamentale è che i cittadini indichino ai commercialisti la destinazione del contributo. IL PASCALE Da 3 anni la campagna per il 5 x 1000 del Pascale ha coinvolto i pazienti, gli ex pazienti ma soprattutto tanti personaggi dello spettacolo e della cultura, da Patrizio Rispo a Maurizio De Giovanni, da Erri De Luca a Gigi e Ross, da Peppe Barra a Franco Di Mare a Edoardo Bennato. «Artisti che hanno prestato gratuitamente il loro volto per la campagna del 5x1000 sottolinea il manager Attilio Bianchi - nella classifica del 5x1000 il Pascale è il primo Istituto del Sud e il cinquantesimo su 12mila Istituti e Enti. Ma non può certo bastare». Il 23 giugno nelle acque del Golfo di Napoli a tal fine si terrà la terza edizione della veleggiata per il Pascale, la regata non competitiva dedicata all' Istituto e alla ricerca contro il cancro. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/06/2019 Pagina 25 EAV: € 705 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania A Pozzuoli forum internazionale di chirugia vascolare L' APPUNTAMENTO POZZOLI. Pozzuoli ospiterà il 19 e 20 giugno prossimi un prestigioso Forum Internazionale di medicina dal titolo "Le alte tecnologie per la Salute: una sfida da affrontare in rete". Un evento che vede la collaborazione e il patrocinio di Regione Campania, Università Federico II°, Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II° di Napoli, Asl Napoli 2 Nord, Associazione Italiana Ingegneri Clinici, Società di Patologia e Chirurgia Vascolare Latino Mediterranea, Mediterrean Federation for Advancing Vascular Surgery, Mattoni SSN Programma Mattone Internazionale Salute, Eip on Aha reference site, Società Italiana di Health Technology Assessment e Raio. Mercoledì 19 giugno verrà aperto il "2° Congresso Internazionale of Mediterrean Federation for Advancing Vascular Surgery (Me.F.A.V.S.)". Alle ore 8,10 il professor Giancarlo Bracale, organizzatore e coordinatore del Forum, nonché presidente del Me.Favs e Ordinario di Chirurgia Vascolare presso l' Università Federico II° di Napoli, darà il benvenuto e successivamente aprirà i lavori. «Lo scopo principale del congresso è quello di promuovere la cooperazione tra le maggiori istituzioni di chirurgia vascolare dei paesi che affacciano sul Mediterraneo, dal Sud Europa al Nord Africa, all' Area Balcanica, al Medio Oriente e a tutti gli altri paesi che richiedono di essere inclusi - afferma il professor Bracale -. La Federazione è configurata come una Rete Internazionale per promuovere le conoscenze, i confronti di esperienze, gli aggiornamenti nei servizi di cura». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/06/2019 Pagina 9 EAV: € 524 Lettori: 25.449 Argomento: Sanità Campania Capri-Napoli, per trasporto dei malati appello al prefetto Idroambulanze Napoli Il sindaco di Capri Marino Lembo ha chiesto l' intervento urgente del prefetto di Napoli per risolvere il problema del fermo delle idroambulanze per il trasporto sul continente degli ammalati. Lo stop riguarda anche i trasferimenti di pazienti a rischio o degli ammalati che devono sottoporsi a terapie oncologiche e di altro tipo negli ospedali di Napoli. Il problema è nato dalla impraticabilità dell' imbarco delle ambulanze sui traghetti di linea. Il Sindaco Lembo parla di «salute dei residenti messa a grave rischio per l' impossibilità di effettuare trasferimenti di emergenza». Lembo ha annunciato la costituzione di un tavolo di lavoro con il sindaco di Anacapri, ed i sindaci di Ischia e Procida per fare fronte all' emergenza, scoppiata nel pieno della stagione turistica. Sull' emergenza trasferimenti degli ammalati da Capri interviene l' Unc, (Unione nazionale consumatori) che segnala che le idro-ambulanze «sono fuori uso da tempo» mentre le compagnie di navigazione non imbarcano più le autoambulanze con a bordo pazienti . «L' unico punto di assistenza sanitaria sull' isola è l' ospedale Capilupi - aggiunge l' Unc - è una piccola struttura che non è più sufficiente per i casi complessi». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/06/2019 Pagina 35 EAV: € 5.082 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Manca lo specialista, a rischio i trattamenti dei bimbi disabili L' EMERGENZA Ciriaco M. Viggiano Alcuni hanno bisogno di terapie nei centri convenzionati. Altri del rinnovo dei benefici della legge 104. Ad altri ancora servono i documenti per la richiesta del sostegno scolastico. Eppure, tutto ciò sembra un miraggio per 40 pazienti disabili tra i 3 e i 18 anni, residenti a Sorrento e dintorni. Il motivo? Nel distretto sanitario di Sant' Agnello manca un neuropsichiatra infantile e quello inviato una volta a settimana dall' Asl Napoli 3 Sud per «tappare la falla» non è sempre disponibile. Ecco perché famiglie e Tribunale per i diritti del malato sono sul piede di guerra: «L' Asl rimedi al più presto, altrimenti ci rivolgeremo alla magistratura». Il problema, in realtà, si trascina da quando la neuropsichiatra infantile del distretto sanitario non è più in servizio. Da quel momento l' Asl, vista la carenza e quindi l' impossibilità di reclutare immediatamente quella figura professionale, ha affidato a un altro specialista il compito di effettuare le visite una volta a settimana. Il medico, però, non sempre è disponibile. E così, per decine tra bambini dislessici, autistici, affetti da ritardi o sindrome di Down o con problemi di deambulazione, l' assistenza diventa merce rara. Già, perché la visita effettuata dal neuropsichiatra infantile territoriale è indispensabile. Soprattutto per chi ha un piano terapeutico che va rinnovato per evitare l' interruzione di trattamenti come logopedia, psicoterapia e psicomotricità da sostenere dalle tre alle cinque volte a settimana. LE STORIE «Ho chiesto la visita tramite il centro unico di prenotazione racconta la madre di un bambino sorrentino affetto da sindrome di Down Mi è stata assegnata a San Giorgio a Cremano a novembre, mentre il piano terapeutico di mio figlio scade a luglio». Idem per i genitori di un ragazzino autistico al quale la visita è stata fissata a dicembre, a piano terapeutico abbondantemente scaduto. Ciò significa che, di qui alla fine dell' anno, Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
queste famiglie dovranno rivolgersi a specialisti privati sborsando migliaia di euro. Dopodiché, dopo la visita dal neuropsichiatra infantile, dovranno superare l' ulteriore scoglio delle liste d' attesa per l' accesso ai centri convenzionati. Il problema riguarda anche altri giovani disabili. Per esempio, quelli che ogni tre anni devono rinnovare i benefici offerti dalla legge 104: senza la relazione del neuropsichiatra infantile territoriale, l' Inps non può procedere alle verifiche necessarie in vista del rinnovo. In più, la relazione dello specialista e i documenti connessi alla legge 104 sono indispensabili per i genitori che intendano ottenere il sostegno scolastico per i propri figli. Al fianco delle famiglie è sceso in campo il Tribunale per i diritti del malato che ha già chiesto all' Asl il rinnovo dei piani terapeutici in scadenza «almeno fino a quando non si sarà normalizzata la situazione relativa alla carenza di neuropsichiatri infantili». In caso contrario, la vicenda potrebbe avere uno strascico giudiziario: «Quella che si sta verificando da mesi attacca Giuseppe Staiano, presidente del Tribunale è la negazione di un diritto sacrosanto. Siamo pronti a denunciare alla Procura questa interruzione di pubblico servizio». Che cosa ne pensa l' Asl? «Abbiamo avviato la procedura per reclutare i neuropsichiatri, nel giro di qualche mese la situazione tornerà alla normalità». Tempi che rischiano di essere comunque troppo lunghi per decine di bambini disabili. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/06/2019 Pagina 11 Il Sannio EAV: € 402 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Ospedale, torna il problema afa La situazione è meno complicata rispetto al Cmr ma non certo rosea. Il problema? Quello del clima caldo che si riscontra nell' ospedale di contrada San Pietro. Al 'Sant' Alfonso', infatti, nonostante le sollecitazioni e le lamentele da più parti venute, non è stato ancora risolto del tutto il problema legato alla mancata climatizzazione degli ambienti. Che, invece, sono affidati alla tecnica dell' aria forzata. L' utenza in servizio a contrada Presta, pazienti e dipendenti, versa in una situazione di maggiore difficoltà presso le aree di Chirurgia ed Ortopedia, reparti siti al secondo piano ed esposti a Sud Ovest. Al primo piano, invece, la situazione si presenta come meno difficile. Come detto, un contesto migliore, rispetto al particolare profilo, rispetto agli anni addietro, ma che, con uno sforzo maggiore, potrebbe essere definitivamente risolta. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/06/2019 Pagina 35 EAV: € 1.357 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Raid in ambulatorio acciuffato un ladro Ospedale del mare: un ladro mette le mani su una borsa di una paziente in attesa di vista medica in un ambulatorio e tenta di rubare 50 euro. Attirati dalle urla della donna sono intervenuti prima un operatore sociosanitario e poi due guardie giurate private della Security service. Dopo un breve inseguimento, il ladro, 40enne, è stato bloccato prima nel perimetro dell' ospedale. Recuperata la refurtiva. «La pronta reazione dei colleghi commenta Giuseppe Alviti sindacalista napoletano presidente nazionale dell' associazione guardie giurate private - è encomiabile. Un orgoglio per la nostra categoria che ha risposto prontamente al giro di vite sui controlli negli ospedali chiesti dal commissario Verdoliva». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/06/2019 Pagina 16 EAV: € 5.688 Lettori: 163.650 Argomento: Sanità nazionale Falsi certificati per fingersi talassemici e ottenere l' assegno speciale per i malati Esibendo certificati medici falsificati fingevano di avere gravi patologie del sangue beneficiando così di particolari indennità. Sono 39 le persone indagate per falso e truffa ai danni dell' Inps dalla Procura di Palermo e ai quali i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico- Finanziaria di Palermo hanno sequestrato beni per oltre un milione di euro. Le indagini hanno portato alla luce una filiera di irregolarità che consentiva a decine di persone residenti a Palermo e provincia di godere dei vantaggi spettanti ai pazienti colpiti da gravi patologie del sangue (talassemia major, talassodrepanocitosi e drepanocitosi). Grazie all' incrocio dei dati in possesso dell' assessorato della Salute della Regione Siciliana e degli ospedali palermitani, sono stati individuati soggetti che godevano di ottima salute pur risultando iscritti nel Registro Siciliano delle Talassemie ed Emoglobinopatie, presso cui vengono registrati coloro che, per la natura delle patologie sofferte, effettuano trasfusioni con cadenza periodica, ma godevano in realtà di ottima salute. Il meccanismo della truffa era semplice e talora grossolano. Bastavano, infatti, un certificato a nome di medici che in realtà non l' avevano mai sottoscritto e timbri falsi. A quel punto la documentazione veniva presentata all' ufficio Inps territorialmente competente. Lo scopo era mettere le mani sull' indennità economica spettante per legge ai lavoratori affetti da talassemia major (morbo di Cooley) e drepanocitosi che, raggiunti i requisiti anagrafici e di contribuzione, hanno diritto a un' indennità annuale pari alla pensione minima erogata dall' istituto di previdenza Le Fiamme Gialle hanno accertato nei confronti di 54 soggetti indebite percezioni per 1,4 milione di euro, mentre l' Istituto ha avviato le procedure di recupero di parte delle somme illecitamente ottenute. Nei confronti di alcune persone la Procura della Repubblica di Palermo ha chiesto e ottenuto i Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
provvedimento di sequestro preventivo. Fra i denunciati, anche due dipendenti dell' Inps (di cui uno in pensione) che, assegnati all' ufficio che gestisce questo tipo di pratiche, si erano autoassegnati, direttamente o per il tramite del coniuge, le indennità fraudolente. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/06/2019 Pagina 16 EAV: € 2.378 Lettori: 88.281 Argomento: Sanità nazionale Gli esperti abbassano la pressione massima Con le pillole della pressione c' è da stare attenti, soprattutto per gli anziani, soprattutto d' estate; e soprattutto quando non sono necessarie. L' ipertensione fa male ma puntare ai valori nella norma degli under 65 può essere controproducente, perché le terapie potrebbero essere poco o mal tollerate. Se l' obiettivo degli adulti è non superare 140 di massima, una soglia di 150 negli over 65 e di 160 negli ultra80enni è ragionevole, sottolineano gli esperti della Società Italiana di Cardiologia Geriatrica (SICGe). Per decidere l' obiettivo da raggiungere, dicono, è fondamentale una valutazione dell' età biologica ancor più di quella anagrafica. E poi, nel periodo estivo, le cure devono essere meno invasive, perché già il caldo ci mette del suo facendo scendere la pressione. Occhio, quindi: se le terapie non vengono riviste nei dosaggi possono produrre l' effetto opposto e aumentare il rischio di ipotensione che, a sua volta, accresce la probabilità di cadute e fratture. I medici, quindi, scelgono di adottare, per gli anziani, a una gestione "morbida": «Quando l' età avanza e inevitabilmente la pressione tende a salire», spiega Alessandro Boccanelli, presidente SICGe, «è necessario tenere conto delle condizioni del paziente per individuare quali siano i valori "normali" cui tendere. Il valore di 140 considerato normale nell' adulto può essere invece un obiettivo troppo ambizioso a cui tendere. A causa della fragilità, disabilità e decadimento cognitivo diminuisce la tolleranza ai farmaci e a un aumento degli effetti collaterali delle medicine; e nei pazienti con problemi cognitivi i valori di pressione non devono essere ridotti troppo per il pericolo di un' accelerazione del decadimento». «Una revisione delle cure per la pressione», interviene Niccolò Marchionni, fondatore SICGe, «è indicata in tutti gli anziani adesso, all' arrivo dell' estate». COS.CAV. riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/06/2019 Pagina 29 EAV: € 18.250 Lettori: 546.032 Argomento: Sanità nazionale Il senso della vita e la leucemia CONCITA DE GREGORIO «Mentre nel 2018 leggevo le reazioni alle frasi di Nadia Toffa riguardo alla malattia come opportunità, ero collegato alle pompe della chemioterapia per curare una leucemia linfoblastica. Non sono così folle da dire che un cancro sia una fortuna, ma c' è un percorso che comincia dopo la diagnosi per scavare dentro sé stessi e rivalutare il senso della vita. Mi ha fatto tanto bene scrivere, durante i 16 mesi di cure e ricoveri, e alla fine è nato un libro, dal titolo E alla fine sarà una rinascita : ecco l' inizio. La data non la posso dimenticare: 16 febbraio 2018 e Chiara anche questa volta era con me. Così come lo era 27 anni prima esatti, quando ci trovammo in centro a Bologna. Rivivo ancora l' ansia del far uscire le parole mille volte immaginate, quando infine, lasciati dentro la cinta muraria i posti romantici, ci baciammo in un tratto di via Emilia buio, alla fermata dell' autobus. A quel primo bacio ne seguirono tanti altri e due figli, fino ad ora, quando ci recammo all' ospedale Sant' Orsola per conoscere l' esito della biopsia midollare che indagava valori ematici anomali. Usciti dallo studio medico, sedemmo su una panchina, forse la stessa dove barboneggiai la mattina del 3 agosto 2004, aspettando che Chiara facesse nascere Damiano: ero con un amico medico, chiamato dottor Benton perché studiava chirurgia d' urgenza nel periodo in cui la serie tv E.R. - Medici in prima linea spopolava, e ora consulente per ogni sintomo, dall' alopecia all' unghia incarnita. La prima telefonata fu per lui. Cercai un tono ironico, ma il risultato fu davvero scadente. Rispose secco: «Come è andata?». «Poteva andare peggio, potevo essere già morto». «Perché?». Occhi gonfi di lacrime e voce strozzata: non ero pronto, vedevo nero e una domanda mi rimbombava in testa: «Ma perché proprio a me?». I pensieri si erano fermati, ma attorno a me le persone camminavano e si salutavano: tempo poche ore, avrei preso da scuola mia figlia Bianca, 7 anni. Con che faccia mi sarei presentato? Cominciò a crescere in me una nuova forza: non c' è situazione di fragilità che non si possa trasformare in ricchezza. Nella peggiore delle ipotesi, avrei dimostrato ai miei figli che qualsiasi Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
strada si percorra, qualsiasi sia l' approdo finale si può procedere con serenità». ©RIPRODUZIONE RISERVATA f g E-mail Per raccontare la vostra storia a Concita De Gregorio scrivete a concita @repubblica.it I vostri commenti e le vostre lettere su invececoncita.it La lettera è di Fabio Brandani che vive a Bologna, ama moglie e figli. E vuol procedere con dignità. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/06/2019 Pagina 12 EAV: € 5.070 Lettori: 352.765 Argomento: Sanità nazionale Pubblicizzavano aborti: multa a due ginecologhe GERMANIA Due ginecologhe tedesche sono state condannate a Berlino a una multa di 2mila per aver violato il divieto di pubblicizzare l' aborto. Si tratta del primo processo intentato per questo reato in seguito all' entrata in vigore di una normativa più permissiva in Germania in materia di interruzione della gravidanza, nello scorso gennaio. La condanna è stata inflitta in quanto i due medici nel sito Internet del loro studio offrivano la possibilità di praticare in un' atmosfera protetta una interruzione della gravidanza medica e senza anestesia». A gennaio il governo aveva consentito ai medici ed alle strutture sanitarie di praticare aborti, ma senza poter fare pubblicità sulla pratica. La Spd vuole eliminare questo divieto, su cui la Cdu di Angela Merkel tiene, invece, il punto. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/06/2019 Pagina 12 EAV: € 1.648 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità nazionale Spot blasfemo della pillola abortiva viene premiato dai medici e dal Web L' arcangelo del celebre dipinto di Botticelli la offre a Maria: «Usala, fa miracoli» PATRIZIA FLODER REITTERLa bestemmia promossa sui social e premiata da medici italiani. L' Annunciazione di Cestello, celeberrimo dipinto di Botticelli, diventa spot della «pillola dei cinque giorni dopo». L' arcangelo Gabriele, invece di essere messaggero dell' incarnazione del Verbo di Dio e della nascita di Cristo, porge a Maria una confezione di Ellaone accompagnandola con la frase «Usala, fa miracoli». La pessima e irriverente trovata di un gruppo di studenti dell' Istituto Giorgi-Woolf di Roma ha vinto il primo premio dell' iniziativa Informiamici master adv, giunta alla sua terza edizione. A promuoverla, la Società medica italiana per la contraccezione (Smic) e l' associazione culturale romana Lascelta, che si definisce «dedita alla promozione di contenuti che riguardano la salute e alla promozione di attività in supporto dei giovani talenti».Il progetto #Usalafamiracoli è risultato quello più votato dalla giuria e sui social ha raccolto più di 12.000 like. Non sono tantissimi, ma il punto non è questo: si è pensato di premiare un lavoro che pubblicizza una pillola abortiva e dannosa per la salute, oltraggiando nel contempo un' immagine sacra. L' ulipristal acetato (Upa) da 30 milligrammi, noto con il nome commerciale di ellaOne e acquistabile senza controllo medico se sei maggiorenne, è un farmaco vendutissimo nel nostro Paese nell' ambito della contraccezione d' emergenza. Dalle 7.796 confezioni del 2012, nel 2017 si passò a 224.432 perché alle donne viene detto che la pillola, assunta anche 5 giorni dopo un rapporto non protetto, impedisce che la gravidanza compaia in oltre l' 80% dei casi. L' Ellaone, invece, non è un contraccettivo, blocca i recettori del progesterone, l' ormone che serve all' embrione per annidarsi. A tutti gli effetti è un abortivo. A ovulazione avvenuta, preso a dosi elevate provoca alterazioni dell' Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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