CSV FC - Assiprov mercoledì, 18 marzo 2020

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                                                  mercoledì, 18 marzo 2020

Prime Pagine

 18/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)                                                                            4
 Prima pagina del 18/03/2020

 18/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Forlì)                                                                                  5
 Prima pagina del 18/03/2020
 18/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Cesena)                                                                                 6
 Prima pagina del 18/03/2020

ambiente e protezione civile

 17/03/2020   Cesena Today                                                                                                      7
 Donazioni, tutti i benemeriti del Coronavirus a Cesena e territorio
 17/03/2020   Cesena Today                                                                                                      9
 Romagna Migrante: "Emergenza coronavirus, grave disagio per i senza fissa dimora"
 17/03/2020   Cesena Today                                                                                                     11
 "Insieme si può", tutti possono donare: la campagna di sostegno alla sanità regionale
 18/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 38                                                                 13
 Da Romagna Migrante un invito alla solidarietà verso chi non ha una casa
 18/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 39                                          ANTONIO LOMBARDI       14
 Adria Bandiere si riconverte e produce 2mila mascherine al giorno
 18/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 39                                                                 16
 Un imprenditore cinese ha donato oltre 200 mascherine Ffp alla città

 17/03/2020   Forli Today                                                                                                      17
 Dagli Ambiti Territoriali di Caccia 21mila euro all' Ausl contro il coronavirus

 17/03/2020   Forli Today                                                                                                      18
 Premilcuore, dalla Protezione Civile mascherine per strutture sanitarie e volontari

 18/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 36                                                      Luca Ravaglia   19
 «Sanifichamo gratis camici e tute da lavoro»
 18/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 2                                                 Alessandro Farruggia   21
 Tamponi di massa, Regioni in azione «Solo così fermeremo l' epidemia»
 18/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 4                                                 Alessandro Farruggia   23
 Contagi in salita, ma c' è lo spiraglio Crescita più lenta da quattro giorni
 18/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 38                                                                       25
 «Boom di nuovi donatori contro l' emergenza»

csv e scenario locale

 17/03/2020   Cesena Today                                                                                                     26
 Consegna gratuita dei medicinali a domicilio, l' impegno dei farmacisti e la gratitudine del sindaco
 17/03/2020   Cesena Today                                                                                                     28
 Solidarietà e inclusione, la cooperativa Cils aderisce alla campagna social "Noicisiamo"
 18/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 38                                                                 30
 Un nuovo servizio per la consegna dei farmaci
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17/03/2020    Forli Today                                                                                                       32
 Emergenza coronavirus, "Salute e sanità" al fianco dei poveri: potenziata l' attività di assistenza

 17/03/2020    Forli Today                                                                                                       34
 Ausl, farmaci e dispositivi medici al domicilio: nuove modalità di consegna
 18/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 35                                                Andrea Alessandrini.   35
 «Farmaci a domicilio, la consegna funziona»
 18/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 48                                                                        36
 Croce Rossa, sospeso l' ambulatorio

salute e assistenza

 17/03/2020    Forli Today                                                                                                       37
 Donazioni di sangue, l' Avis Forlì ringrazia: "Risposta straordinaria della cittadinanza"
 18/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 46                                                       Oscar Bandini    39
 Santa Sofia, l' Avis non si ferma e rilancia

volontariato

 18/03/2020    Italia Oggi Pagina 5                                                                    ALESSANDRA RICCIARDI      40
 Dallo Stato pannicelli caldi
 18/03/2020    Avvenire Pagina 23                                                                          CATERINA MACONI       43
 Famiglie e lavoratori in difficoltà, è partita la filiera di consegna del cibo
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[ § 1 § ]

            mercoledì 18 marzo 2020
                                      Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)

                                        Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 4
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[ § 2 § ]

     mercoledì 18 marzo 2020
                                   Il Resto del Carlino (ed. Forlì)

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[ § 3 § ]

     mercoledì 18 marzo 2020
                                 Il Resto del Carlino (ed. Cesena)

                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 6
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[ § 1 5 5 6 8 0 8 8 § ]

                          martedì 17 marzo 2020

                                                                                 Cesena Today
                                                                          ambiente e protezione civile

                          Donazioni, tutti i benemeriti del Coronavirus a Cesena e territorio
                          Aziende, associazioni, cittadini in prima linea con la loro generosità, per aiutare ospedali e operatori sanitari,
                          impegnati contro il Coronavirus

                          Da quando l' emergenza legata al contenimento del Coronavirus è diventata
                          più intensa, è scattata una vera e propria gara di solidarietà. Aziende,
                          associazioni, cittadini comuni che vogliono donare e aiutare ospedali, reparti
                          di Terapia intensiva, gli operatori sanitari, Caritas e mense dei poveri. Supporti
                          attraverso donazioni di denaro, ma anche beni come le tanto ricercate e
                          introvabili mascherine. La generosità del Gruppo Orogel In questi giorni
                          difficili è sicuramente spiccata la generosità dell' azienda Orogel, che ha
                          donato ben 800mila euro all' ospedale Bufalini per sostenere la Terapia
                          intensiva, e alla Caritas. "Siamo da sempre vicino ai bisogni e alle necessità
                          del nostro territorio - ha spiegato il Gruppo - dove ha le proprie radici e ove
                          trae la maggior parte delle risorse operative dei nostri stabilimenti. Siamo
                          consapevoli che da più parti le condizioni di lavoro nelle strutture ospedaliere
                          sono veramente difficili e questa emergenza sta mettendo a dura prova interi
                          reparti e il personale addetto. Per questo abbiamo voluto sostenere l'
                          Ospedale della nostra città nell' acquisto di macchinari utili a combattere il
                          virus e poter aiutare le persone che soffrono". Anche la moda scende in
                          campo Anche il calzaturiero e il mondo della moda è sceso in campo, l' azienda sammaurese Sergio Rossi ha donato
                          100mila euro all' ospedale Fatebenefratelli-Sacco di Milano. Ma il noto brand di calzature da donna ha lanciato anche
                          un' altra iniziativa. "Dal 14 marzo al 20 marzo il 100% delle transazioni effettuate su SergioRossi.com verrà devoluto
                          alla lotta contro il Covid-19. Il brand invita le sue fan a fare tesoro delle giornate in casa, che non esclude di certo
                          indossare i tacchi a spillo. Quando anche una scarpa può fare la differenza". Tanti cittadini vogliono donare La
                          Regione ha deciso di dare la possibilità a chiunque voglia di dare un contributo per la gestione dell' emergenza
                          sanitaria legata al Coronavirus, versando sul conto corrente della Protezione civile regionale dell' Emilia-Romagna.
                          Questo il codice Iban: IT69G0200802435000104428964. Causale: Insieme si può: l' Emilia-Romagna contro il
                          Coronavirus. Ogni euro raccolto e il suo utilizzo verranno ovviamente resocontati pubblicamente, così come è stato
                          fatto per la ricostruzione post sisma. Moltissimi sono i cittadini che in questi giorni stanno facendo delle donazioni
                          agli ospedali per l' acquisto di strumentazione medica. Anche le influencer in prima linea Una modalità alternativa per
                          donare alla Rianimazione del Bufalini di Cesena è quella messa in atto da una raccolta fondi via internet, sulla
                          piattaforma "Go found me". "Dopo l' iniziativa partita dagli influencer mi sono sentita di iniziare la stessa campagna
                          per l' ospedale di Cesena! Tutta Italia si trova ufficialmente in zona rossa, con un piccolo aiuto individuale possiamo
                          aiutare l' ospedale della nostra provincia per supportare i nostri concittadini e i nostri cari! Preveniamo la situazione
                          prima che sia troppo tardi!", è il messaggio

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 7
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[ § 1 5 5 6 8 0 8 8 § ]

                          martedì 17 marzo 2020

                                                                                  Cesena Today
                                                                           ambiente e protezione civile

                          con cui l' organizzatrice Silvia Muccioli ha lanciato l' iniziativa. Per donare con quest' altra formula, molto
                          immediata e adatta alle cifre non elevate: clicca qui per la donazione . Stiliste in campo per produrre le mascherine
                          Ma c' è anche chi si rimbocca le maniche e si mette a disposizione a fianco di chi è in prima linea per l' emergenza. E'
                          il caso di Lorena e Antonella Fantozzi, che nel 2004 hanno creato il marchio Lo&Lo, impresa di moda nella zona
                          artigianale di Villalta di Cesenatico. "Da domenica mia madre Antonella ed io abbiamo iniziato a realizzare
                          mascherine per l' ospedale Bufalini e per la casa di riposo don Baronio di Cesena. Ne abbiamo già consegnate un
                          centinaio. Utilizziamo il cotone a nostra disposizione in magazzino, che è lavabile e riutilizzabile, provvidenziale in
                          questa fase di difficoltà di approvvigionamento delle merci. Ci siamo messo in contatto anche con la Protezione
                          civile dando la nostra disponibilità a renderci utili". Il tuo browser non può riprodurre il video. Devi disattivare ad-block
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[ § 1 5 5 6 8 0 9 0 § ]

                          martedì 17 marzo 2020

                                                                                 Cesena Today
                                                                          ambiente e protezione civile

                          Romagna Migrante: "Emergenza coronavirus, grave disagio per i senza fissa dimora"
                          Come sostenuto/denunciato da "Avvocati di Strada Onlus", la situazione di marginalità in cui vivono queste persone
                          rischia di aggravarsi ulteriormente in questo periodo di emergenza

                          "In questi giorni drammatici per il nostro paese e per la nostra città dovuti all'
                          emergenza Corona Virus, dove i vari decreti invitano/obbligano a restare a
                          casa e a proteggersi, ci risulta doveroso segnalare la grave situazione di
                          disagio che stanno vivendo le persone senza dimora (italiani, comunitari,
                          richiedenti asilo usciti dai progetti di accoglienza, giovani, anziani, persone
                          con disabilità o problemi di salute). Come sostenuto/denunciato da
                          "Avvocati di Strada Onlus", la situazione di marginalità in cui vivono queste
                          persone rischia di aggravarsi ulteriormente in questo periodo di emergenza in
                          quanto i luoghi che normalmente frequentavano (Centro diurno Marmotta
                          Rossa, Biblioteca Malatestiana,...) sono chiusi, è per loro impossibile
                          assolvere alle essenziali norme igieniche e i pochi luoghi che ancora
                          possono frequentare potrebbero non essere in grado di garantire il rispetto
                          delle distanze prescritte e della restante normativa in materia di igiene e non
                          possono isolarsi in casa perché una casa non ce l' hanno. Inoltre la paura di
                          ammalarsi che essi giustamente vivono sta diventando estremamente
                          logorante anche da un punto di vista psicologico, dato che non possono in
                          alcun modo proteggersi. In caso di contagio non avrebbero un posto per affrontare la quarantena e la
                          convalescenza, a meno che la malattia non assuma la gravità che richiede l' ospedalizzazione, possibilità tutt' altro
                          che remota in persone che non usufruiscono in maniera sufficiente del fondamentale contatto con il servizio
                          sanitario nazionale (in primis con il medico di base), divenendo quindi meno monitorabili. Inoltre la salute di molte
                          delle persone che vivono per strada è già estremamente precaria. In caso di polmonite virale da coronavirus chi
                          penserà a queste persone? Chi se ne accorgerà prima che sia troppo tardi? Perché le forze politiche si pongano
                          questi interrogativi, ci rendiamo conto di non semplice soluzione date le difficoltà strumentali di cui ogni comune
                          soffre, non vorremmo aspettare la notizia di cronaca nera di un senzatetto morto per strada, in solitudine, a causa
                          della polmonite da coronavirus; non vorremmo aspettare un eventuale cordoglio istituzionale dopo la perdita di una
                          vita umana, cordoglio che servirebbe unicamente a relegare una morte all' ineluttabile destino di chi vive per strada,
                          funzionale allo spostamento dell' attenzione dalle reali cause politiche e sociali Alcune persone che ci hanno
                          contattato hanno riferito di essere state fermate dalla polizia, la quale avrebbe detto loro che non possono dormire
                          in strada, ma non hanno fornito alcuna soluzione se non quella di chiedere accoglienza alla Caritas. Temiamo, a
                          ragion d' essere, possibili ripercussioni penali sui soggetti senza fissa dimora dato ciò che è stato stabilito nell' ultimo
                          decreto del Consiglio dei Ministri: a Milano sono stati segnalati i primi casi di denuncia nei confronti di senzatetto, un
                          fatto di cronaca orribile che se da un lato può essere interpretato come

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 9
CSV FC - Assiprov mercoledì, 18 marzo 2020
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                          martedì 17 marzo 2020

                                                                                Cesena Today
                                                                         ambiente e protezione civile

                          una "tremenda svista" all' interno del decreto, dall' altro può far intendere come i senzatetto in realtà vengano visti
                          o, per meglio dire, non visti. Abbiamo dato all' amministrazione comunale la nostra disponibilità ad un incontro anche
                          con le altre realtà del territorio per capire come gestire al meglio la situazione per tutelare queste persone, tutelando
                          così l' intera collettività. Ad oggi abbiamo ricevuto la disponibilità solo di Unità di strada - Riduzione del danno, Papa
                          Giovanni XXIII e avvocati di strada, ma nessuna risposta dai dirigenti del servizio sociale o dall' assessora alle
                          politiche sociali. Riteniamo insufficiente la misura presa dall' amministrazione e pubblicata sui giornali di aprire uno
                          spazio all' interno di strutture ASP ai senza dimora nella fascia oraria dalle 13:00 alle 18:00, perché non risolve il
                          problema notturno e delle altre ore della giornata dove comunque le persone continuano a muoversi e a non poter
                          assolvere alle norme igieniche. Torniamo a chiedere con forza un confronto e che il Sindaco al quale abbiamo
                          scritto, allerti la Protezione Civile, come previsto dalla norma "Misure operative di protezione civile per la gestione
                          dell' emergenza epidemiologica da Covid 19 del 4 marzo 2020, al fine di collaborare con l' Amministrazione
                          Comunale nella predisposizione di soluzioni e strutture che possano ospitare le persone attualmente in strada, a
                          tutela della loro salute e conseguentemente di quella di tutta la comunità.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 10
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                          martedì 17 marzo 2020

                                                                                 Cesena Today
                                                                          ambiente e protezione civile

                          "Insieme si può", tutti possono donare: la campagna di sostegno alla sanità regionale
                          Giornalisti, attori, musicisti, cantautori, sportivi, ricercatori per la campagna di donazioni sul conto corrente della
                          Regione a favore della sanità regionale

                          Insieme si può. Insieme, il coronavirus si può battere. Facendo ognuno la
                          propria parte nel rispettare le regole, restare a casa, evitare assembramenti. E
                          lo si può fare aiutando la sanità dell' Emilia-Romagna. Donne e uomini che
                          ogni giorno combattono il virus in prima linea. La si può sostenere con una
                          donazione, utilizzando il conto corrente messo a disposizione dalla Regione.
                          E un invito a farlo arriva oggi da Milena Gabanelli, Fabio De Luigi, Martina
                          Colombari, Gregorio Paltrinieri, Alberto Tomba, Luca Carboni, Arrigo Sacchi,
                          Ivan Zaytsev, Gessica Notaro, Paolo Cevoli, Chiara Boschetti, Julio Velasco,
                          Stefano Accorsi, Gaetano Curreri, Luciano Ligabue e Fiorella Belpoggi.
                          Elencati nell' ordine in cui compaiono nel video col quale la Regione Emilia-
                          Romagna promuove la possibilità di contribuire alla gestione dell' emergenza
                          sanitaria versando sul conto corrente regionale, video pubblicato sui profili
                          social istituzionali dell' Ente e disponibile per chiunque lo voglia diffondere
                          (già numerose tv regionali hanno dato la loro disponibilità).
                          Contemporaneamente, loro stessi sui profili social personali diffonderanno il
                          loro video di sostegno alla campagna della Regione, "Insieme si può, l' Emilia-
                          Romagna contro il coronavirus". Nella consapevolezza comune che "siamo gente tosta di una terra forte" e che
                          "insieme ne usciremo". "Li ringrazio davvero tutti per averci dato una mano nel sostenere l' iniziativa che abbiamo
                          avviato per permettere a chiunque di fare una donazione a sostegno della sanità regionale, che insieme alla nostra
                          protezione civile sta svolgendo un lavoro straordinario nel curare le persone e nell' arginare la diffusione della
                          pandemia- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini-. Ringrazio loro così come ogni singolo cittadino,
                          impresa, ente, associazione che già in questi giorni hanno effettuato donazioni, piccole o grandi che siano state, per
                          una corsa alla solidarietà che qui si sta rivelando ancora una volta eccezionale. Ogni euro donato e l' utilizzo che ne
                          verrà fatto- chiude il presidente- saranno resocontati pubblicamente e in maniera trasparente, così come abbiamo
                          fatto a partire dalla ricostruzione del sisma del 2012". Il tuo browser non può riprodurre il video. Devi disattivare ad-
                          block per riprodurre il video. Spot Il video non può essere riprodotto: riprova più tardi. Attendi solo un istante , dopo
                          che avrai attivato javascript . . . Forse potrebbe interessarti , dopo che avrai attivato javascript . . . Devi attivare
                          javascript per riprodurre il video. Come donare: È possibile farlo versando sul conto corrente intestato alla
                          Protezione civile regionale: IBAN: IT69G0200802435000104428964 DALL' ESTERO codice Bic Swift: UNCRITM1BA2
                          CAUSALE: Insieme si può Emilia-Romagna contro il Coronavirus INTESTATARIO: Agenzia regionale per la sicurezza
                          territoriale e la protezione civile dell' Emilia-Romagna. Sostieni CesenaToday Caro lettore, da tre settimane i
                          giornalisti di CesenaToday ed

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 11
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                          martedì 17 marzo 2020

                                                                                Cesena Today
                                                                         ambiente e protezione civile

                          i colleghi delle altre redazioni lavorano senza sosta, giorno e notte, per fornire aggiornamenti precisi ed affidabili
                          sulla emergenza CoronaVirus . Se apprezzi il nostro lavoro, da sempre per te gratuito, e se ci leggi tutti i giorni, ti
                          chiediamo un piccolo contributo per supportarci in questo momento straordinario. Grazie! Scegli il tuo contributo:

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 12
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                          mercoledì 18 marzo 2020
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                                                             Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                         ambiente e protezione civile

                          Da Romagna Migrante un invito alla solidarietà verso chi non ha una casa

                          CESENA Se l' invito più ricorrente in questa emergenza è «stare a casa»,
                          Romagna Migrante chiede misure tempestive per chi una casa non ce l' ha.
                          «Come denunciato da "Avvocati di Strada Onlus", la situazione di marginalità in
                          cui vivono le persone senza fissa dimora - scri ve Romagna Migrante - rischia di
                          aggravarsi ulteriormente in questo periodo di emergenza in quanto i luoghi che
                          normalmente frequentavano sono chiusi». Per queste persone è impossibile
                          attenersi a quanto prescritto da decreti e ordinanze e la paura di ammalarsi «sta
                          diventando logorante anche da un punto di vista psicologico». «In caso di
                          polmonite virale da coronavirus - si chiedono - chi penserà a queste persone?
                          Chi se ne accorgerà prima che sia troppo tardi? Abbiamo dato all'
                          amministrazione comunale la no stra disponibilità ad un incontro anche con le
                          altre realtà del territorio per capire come gestire al meglio la situazione per
                          tutelare queste persone, tutelando così l' intera collettività. Ad oggi abbiamo
                          ricevuto la disponibilità solo di Unità di strada - Riduzione del danno, Papa
                          Giovanni XXIII e Avvocati di strada, ma nessuna risposta dai dirigenti del
                          servizio sociale o dall' assessora alle politiche sociali». «Riteniamo insufficiente
                          la misura presa dall' amministrazione di aprire uno spazio all' interno di strutture Asp dalle 13 alle 18. Torniamo a
                          chiedere con forza un confronto -concludono - e che il sindaco, al quale abbiamo scritto, allerti la Protezione Civile
                          per predisporre soluzioni e strutture che possano ospitare le persone attualmente in strada, a tutela della loro salute
                          e conseguentemente di tutta la comunità».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 13
[ § 1 5 5 6 8 1 0 5 § ]

                          mercoledì 18 marzo 2020
                          Pagina 39

                                                             Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                          ambiente e protezione civile

                          Adria Bandiere si riconverte e produce 2mila mascherine al giorno
                          L' azienda di Cesenatico ha anche richiamato gli operai dalla cassa integrazione

                                                                                                                             ANTONIO LOMBARDI

                          CESENATICO Al posto delle bandiere delle nazioni ora si fabbricano le
                          mascherine di protezione contro il coronavirus. In azienda se ne producono più
                          di duemila al giorno. E fioccano gli ordinativi. La riconversione Così l' azienda
                          "Adria Bandiere" di Cesenatico, notaper produrre ed esportare in tutto il mondo
                          bandiere in tessuto, in questi giorni di emergenza è stata riconvertita per
                          fabbricare mascherine di protezione. Una riconversione produttiva realizzata in
                          fretta, come si era soliti vedere in tempo di guerra, in questa azienda è arrivata
                          tuttavia quasi per caso: con un primo lotto di mascherine cucito per uso interno,
                          per amici e familiari. Si è sparsa la voce e ora le richieste di fornitura si
                          susseguono in ben più grande scala, in quantità industriale. Pur non essendo il
                          prodotto omologato con marchio Cee e adatto ai presidi medici, come tengono
                          a precisare e piùvolte ribadire i titolari dell' azienda cesenaticense. Nonostante
                          non siano adatte ai medici, vista la necessità e l' urgenza, rappresentano un
                          ausilio alternativo e valido, in questi tempi dove non è facile procurarsi
                          mascherine protettive. Richieste di fornitura arrivano da aziende, associazioni,
                          condomini, come anche da farmacie, servizi di protezione civile, comuni. Tanto
                          che i colori e le stoffe, impiegate per confezionare le bandiere nazionali, sono stati riposti per un po' sugli scaffali,
                          mentre al loro posto sui banchi di lavoro e sotto le macchine cucitrici è finito il bianco cangiante dei tessuti e del
                          feltro con cui sono fatte le mascherine protettive. Un tipo di prodotto al momento richiestissimo sul mercato e gli
                          effetti sono stati immediati. Richiamati i dipendenti L' azienda ha così rioccupato i venti dipendenti che erano stati
                          collocati in questo ultimo periodo in cassa integrazione. «Con l' azienda chiusa e visto il fabbisogno si era pensato di
                          fabbricarsi in proprio la mascherine protettive - racconta Cristina De Ascentis, contitolare di Adria Bandiere- per noi, i
                          dipendenti e i loro familiari, poi sono venuti gli amici e di lì a poco si è sparsa la voce. Sempre più gente ce le
                          chiedeva, un tam-tam continuo. A quel punto da giovedì 12 si è deciso di riconvertire per un po' l' azienda e di
                          richiamare al lavo ro il personale. E siamo di nuovo tutti qua al lavoro, consapevoli di poter essere utili». La
                          produzione «Fabbrichiamo duemila pezzi al giorno - continua soddisfatta Cristina De Ascentis- le richieste di fornitura
                          arrivano da privati cittadini come anche da aziende, da condomini e poi farmacie, vigili del fuoco, comuni,
                          associazioni di categoria... Oltre che dal territorio regionale, riceviamo

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 14
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                          mercoledì 18 marzo 2020

                                                            Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                         ambiente e protezione civile

                          ordini anche dalla Marche. Si tratta di mascherine non omologate e quindi non adatte per presidi medici. Sono
                          fatte in poliestere, con filtro per proteggere. Sono riutilizzabili, lavabili, sanificate. Possono essere disinfettate con
                          normale Amuchi na o Napisan». E il prezzo? «Hanno un prezzo standard 2,50 euro più Iva, con un minimo di fornitura
                          di dieci pezzi, dato il contenuto di una confezione». Adria Bandiere è stata anche ringraziata dal sindaco Matteo
                          Gozzoli per aver donato un lotto di mascherine ai volontari della protezione civile comunale.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 15
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                          mercoledì 18 marzo 2020
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                                                             Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                          ambiente e protezione civile

                          Un imprenditore cinese ha donato oltre 200 mascherine Ffp alla città

                          CESENA Nuovo coronavirus, imprenditore cinese ha donato oltre 200
                          mascherine Ffp agli agenti della polizia locale, ai carabinieri e alla protezione
                          civile. Non si ferma la solidarietà a Cesena: dopo l' avvio delle misure restrittive
                          tese a contenere la diffusione del contagio da CO VID -19e la conseguente
                          chiusura delle attività commerciali, un imprenditore cinese ha deciso di donare
                          le mascherine, inizialmente destinate ai suoi dipendenti, agli agenti della Polizia
                          Locale, ai Carabinieri e agli operatori della Protezione Civile. Al momento l'
                          azienda cesenate ha donato un primo lotto di centinaia di dispo sitivi di
                          protezione annunciando che un secondo carico è in arrivo. «Questo gesto -
                          commenta l' assessore alla Polizia Locale Luca Ferrini - ci inorgoglisce e ci
                          rende uniti in un momento davvero sensibile per il nostro Paese. Il centro
                          commerciale Eco srl di Ce sena, gestito da un imprenditore cinese da tanti anni
                          qui a Cesena, ha sospeso l' attività con l' arrivo dei primi casi di nuovo Coronavi
                          rus in Italia. Poi, con la chiusura dell' attività ha desiderato tendere la mano alla
                          sua città e a coloro, Agenti, Forze dell' ordine e opera tori, che ogni giorno sono
                          operativi sul territorio perché tutti rispettino le nuove norme in vigore. Con
                          questo atto simbolico, la comunità cinese locale desidera offrire il proprio sostegno al territorio per fronteggiare la
                          carenza di materiale sanitario, oltre che ad aiutare così il contenimento della propagazione del virus. Ne siamo grati».
                          Come spiega lo stesso imprenditore, enormemente grato alla comunità cesenate per essere stato accolto anni fa,
                          con il registrarsi dei primi focolai in Italia, la comunità cinese ha stabilito la chiusura delle attività commerciali
                          tutelando soprattutto i soggetti più deboli. Le mascherine acquistate, di tipo FFP (Filtering Facepiece Particles, in
                          italiano Facciale filtrante contro le particelle), erano destinate al personale dell' azienda e non alla grande
                          distribuzione.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 16
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                          martedì 17 marzo 2020

                                                                                    Forli Today
                                                                           ambiente e protezione civile

                          Dagli Ambiti Territoriali di Caccia 21mila euro all' Ausl contro il coronavirus
                          "Tale contributo è in particolare destinato all' acquisto di due unità di respirazione assistita per le unità di terapia
                          intensiva degli Ospedali della Provincia di Forlì-Cesena impegnati a fronteggiare il Coronavirus", viene evidenziato

                          Gli Ambiti Territoriali di Caccia (Atc) della Provincia di Forlì-Cesena hanno
                          donato 21mila euro all' Ausl Romagna per il contrasto al Coronavirus. "Tale
                          contributo è in particolare destinato all' acquisto di due unità di respirazione
                          assistita per le unità di terapia intensiva degli Ospedali della Provincia di Forlì-
                          Cesena impegnati a fronteggiare il Coronavirus", viene evidenziato. "La
                          pandemia mondiale generata dal Coronavirus sta mettendo a dura prova la
                          vita , la salute e gli assetti economici dell' intera umanità - proseguono i
                          membri dell' Atc -. Nel nostro paese colpito fin dalla fase iniziale , nonostante
                          l' eroico contributo del personale sanitario (medici, infermieri e tecnici di
                          laboratorio) e del personale della Protezione Civile, la situazione resta molto
                          grave e necessita di una risposta convinta e corale di tutte le componenti
                          della società italiana". Il tuo browser non può riprodurre il video. Devi
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                          . . Devi attivare javascript per riprodurre il video. Questa decisione,
                          concludono dall' Atc, "vuole anche essere di stimolo per i nostri associati, per i cittadini, per le aziende e per tutte le
                          associazioni pubbliche e private per la messa in campo di iniziative urgenti di contenimento degli effetti negativi
                          della pandemia sul tessuto socio economico del nostro territorio". Sostieni ForlìToday Caro lettore, da tre settimane i
                          giornalisti di ForlìToday ed i colleghi delle altre redazioni lavorano senza sosta, giorno e notte, per fornire
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                          martedì 17 marzo 2020

                                                                                   Forli Today
                                                                          ambiente e protezione civile

                          Premilcuore, dalla Protezione Civile mascherine per strutture sanitarie e volontari
                          "Sono numeri piccoli, ma è importante la collaborazione, sempre attiva, che tiene la Protezione Civile con l'
                          amministrazione ed il paese", informa il sindaco Ursula Valmori

                          La Protezione Civile ha fornito al Comune di Premilcuore 18 mascherine
                          destinate all' ospedale Ricci, altre trenta alla struttura San Martino e 50 ai
                          volontari locali. "Sono numeri piccoli, ma è importante la collaborazione,
                          sempre attiva, che tiene la Protezione Civile con l' amministrazione ed il
                          paese", informa il sindaco Ursula Valmori. Nel frattempo in collaborazione
                          con la Misericordia locale, e' stato attivato un servizio di assistenza per
                          anziani e invalidi, per la consegna a domicilio di ogni necessità ordinati alle
                          attività locali. I numeri da chiamare sono 3394888884 (Damiano Bartolini) e
                          3492850344 (Adamo Biondi). Il tuo browser non può riprodurre il video. Devi
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                          mercoledì 18 marzo 2020
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                                                                   Il Resto del Carlino (ed. Cesena)
                                                                           ambiente e protezione civile

                          «Sanifichamo gratis camici e tute da lavoro»
                          Rita Nicolini della lavanderia Azzurra offre il lavaggio per i capi di operatori sanitari, forze dell' ordine e volontari in
                          prima linea contro il virus

                                                                                                                                         Luca Ravaglia

                          di Luca Ravaglia Da soli non si vince mai. Non nello sport, figuriamoci
                          contro un virus. Con questo spirito alla Lavanderia Azzurra di Cesena, la
                          titolare Rita Nicolini ha deciso di fare la sua parte a sostegno delle prime
                          linee impegnate nella lotta contro la malattia e la diffusione del contagio
                          del Coronavirus. «Offriamo sanificazione gratuite di mascherine, camici e
                          tutti gli altri indumenti da lavoro agli operatori sanitari, alle forze dell'
                          ordine, alla protezione civile e a tutti i volontari che stanno prestando
                          generosamente il loro contributo alla causa». Per evitare la permanenza
                          del virus sugli indumenti e garantire così la massima sicurezza possibile
                          a chi li indossa, i capi vengono inseriti all' interno di uno speciale
                          dispositivo che durante la prima parte del processo procede a togliere
                          tutto l' ossigeno nel comparto stagno, causando così la morte di tutti i
                          virus e i batteri presenti. Dopo di che vengono ripristinati i normali livelli di
                          ossigeno e gli indumenti possono essere recuperati. «Abbiamo diverse
                          attrezzature - spiega Nicolini - che ci permettono di sanificare sia gli
                          oggetti e gli indumenti che i locali. Siamo attivi da anni in questo settore e utilizziamo strumentazioni certificate che
                          ci permettono di rilasciare al termine di ogni trattamento specifici attestati di idoneità. In passato il principale
                          impiego era legato alla sanificazione delle sale operatorie, di questi tempi invece il raggio d' azione è ben più ampio e
                          riguarda anche numerosi uffici e posti di lavoro dove è diventato imprescindibile garantire la sicurezza sanitaria». La
                          Lavanderia Azzurra applica da sempre la sanificazione a tutti i capi portati dai clienti, che vengono trattati prima di
                          finire in lavatrice, ma in questi giorni la priorità assoluta è riservata a chi fronteggia i rischi da Coronavirus per
                          prendersi cura e garantire sicurezza alla collettiva. «Gli ospedali sono ovviamente già dotati di strumenti analoghi e
                          dunque un medico o un infermiere che terminano il loro turno tolgono il camice e quando il giorno successivo o
                          tornano a indossarlo, lo trovano già sanificato, ma questo livello di garanzia non è assicurato a tutte le categorie:
                          pensiamo per esempio ai tanti volontari che non necessariamente hanno accesso allo stesso servizio. Siamo qui
                          anche per loro. Non si tratta di generosità, ma di consapevolezza della situazione: per sconfiggere questa pandemia
                          serve e servirà l' apporto di tutti e noi volgiamo fare la nostra parte, se non altro per far capire a chi si trova in prima
                          linea che non è solo». Tra i gli oggetti che possono essere sanificati ci sono anche le mascherine monouso: «Dopo
                          questi trattamenti - spiega la titolare della lavanderia Rita Nicolini - tornano come nuove e, vista la grande penuria
                          con la quale dobbiamo fare i conti a tutti i livelli, possiamo arguire che poter riutilizzare in sicurezza

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 19
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                          mercoledì 18 marzo 2020

                                                              Il Resto del Carlino (ed. Cesena)
                                                                      ambiente e protezione civile

                          gli stessi dispositivi non è affatto un vantaggio da poco». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                            Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 20
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                          mercoledì 18 marzo 2020
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                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Forlì)
                                                                          ambiente e protezione civile

                          Tamponi di massa, Regioni in azione «Solo così fermeremo l' epidemia»
                          Test agli asintomatici in Emilia-Romagna, Toscana, Marche e Veneto. L' Istituto superiore di sanità: «Inutili»

                                                                                                                             Alessandro Farruggia

                          di Alessandro Farruggia ROMA Basta tamponi ai soli sintomatici con
                          fattori di rischio. Lo ha chiesto ieri l' Oms e molte Regioni - Emilia
                          Romagna, Toscana e Marche in primis - seguono l' invito, unendosi a
                          quanto fatto da settimane dalla Corea del Sud e annunciato l' altroieri
                          dalla Regione Veneto: «Mi fa piacere che l' Oms ci dia ragione. Un
                          tampone in più - ha ribadito il governatore Luca Zaia - non fa male a
                          nessuno. Se anche ne troviamo uno positivo, ne evitiamo 10. Non
                          capisco quindi percché il mondo scientifico si spacchi su una cosa sulla
                          quale non bisognerebbe nemmeno discutere». Altre Regioni come il
                          Piemonte e la Sicilia annunciano invece test almeno per tutto il
                          personale sanitario. Che è il minimo. Ieri Ranieri Guerra, direttore
                          generale aggiunto dell' Oms ha ribadito la linea. «Dal punto di vista dell'
                          Oms - ha detto intervenendo alla conferenza stampa della Protezione
                          civile - non c' è cambiamento di rotta, non sono raccomandati screening
                          di massa, la nostra raccomandazione è fare test a tutti i casi sospetti e a
                          tutti i contatti dei casi sospetti. E a tutto il personale medico in prima linea». Ma l' Istituto Superiore di Sanità resiste
                          sulla sua interpretazione minimale. Nel rilanciare l' invito dell' Oms, Walter Ricciardi, oggi membro del board dell' Oms
                          e consulente del ministro della Sanità, legge l' invito dell' Oms come un riduttivo «fare i tamponi ai pazienti
                          sintomatici con fattori di rischio o legati al contatto con soggetto positivo e provenienti da aree ad alta circolazione
                          del virus». Identica la linea del Comitato tecnico-scientifico (Cts) italiano per l' emergenza Coronavirus. Ma altre
                          Regioni seguono l' esempio di Zaia. «La Toscana - ha detto il governatore Enrico Rossi - è stata la prima che ha
                          deciso di fare tamponi anche a coloro che manifestavano sintomi semi influenzali o a tutti quelli asintomatici che si
                          presentavano in ospedale. Ora andremo oltre, vogliamo fare 500mila test, i primi 60mila ai dipendenti della sanità gli
                          altri saranno per i territori dove opereranno unità speciali». Test di massa anche per l' Emilia Romagna. «Abbiamo
                          deciso di fare molti più test tampone in Emilia-Romagna - ha annunciato il governatore Stefano Bonaccini - per
                          scoprire eventuali positivi al Coronavirus anche fra chi non ha sintomi. Partiremo a farlo da chi lavora nella sanità
                          regionale e proseguiremo sugli altri cittadini, penso ai lavoratori, secondo un piano modulato sulle varie province che
                          ho chiesto al commissario ad acta all' emergenza, Sergio Venturi, di concerto con l' assessore alle Politiche per la
                          salute, Raffaele Donini, di presentarmi entro la giornata di domani (oggi per chi legge. Ndr)». Apertura in questa
                          direzione anche per le Marche, anche se parziale. Il governatore Luca Ceriscioli

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 21
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                          mercoledì 18 marzo 2020

                                                                  Il Resto del Carlino (ed. Forlì)
                                                                        ambiente e protezione civile

                          ha deciso di effettuare tamponi anche agli asintomatici. Non è su questa linea la regione Lombardia. Ma anche qui
                          la richiesta monta. «Tamponi a tappeto a tutti gli operatori sanitari - chiedono a Regione Lombardia Fp-Cgil, Cisl-Fp e
                          Uil-Fpl - per isolare anche i positivi asintomatici». «Bisogna fare i tamponi per il Coronavirus a tutti gli operatori
                          sanitari: chi lavora e assiste gli altri, non può essere portatore inconsapevole del virus» chiede Filippo Anelli,
                          presidente dell' Ordine dei Medici. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 22
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                          mercoledì 18 marzo 2020
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                                                                   Il Resto del Carlino (ed. Forlì)
                                                                         ambiente e protezione civile

                          Contagi in salita, ma c' è lo spiraglio Crescita più lenta da quattro giorni
                          La Protezione civile conferma il trend: «Non c' è più un aumento esponenziale». Guariti quasi in 3mila I malati totali
                          sono 26mila, mentre si contano altre 345 vittime. Dalla Lombardia trasferiti 50 pazienti

                                                                                                                            Alessandro Farruggia

                          di Alessandro Farruggia ROMA Numeri ancora in aumento, ma curva di
                          crescita che prosegue da quattro giorni nel suo lento, progressivo calo. I
                          nuovo contagiati ieri sono stati 3.526, portando il totale a 31.506.
                          Crescono di 345 unità il numero dei morti, che sono ora 2.504 mentre i
                          guariti aumentano di sole 192 unità, e salgono a 2.941. Gli attualmente
                          malati sono così 26.062. Di questi quelli in terapia intensiva sono 2.060
                          (e corrispondono al 7,9% dei positivi ancora malati) mentre i ricoverati
                          con sintomi sono 12.894. La Protezione Civile sta cercando di ridurre la
                          pressione soprattutto sulla Lombardia, da dove sono stati trasferiti dalle
                          terapie intensive 50 pazienti ed è in arrivo un ospedale militare da campo
                          a Bergamo (un altro andrà a Piacenza). Ma sono le percentuali a essere
                          interessanti per capire dove va l' epidemia. Il tasso di cresciuta nazionale
                          dei contagiati è del 12,6% a fronte del 13% dell' altroieri, del 17% di
                          domenica e del 19% di sabato. Il trend, seppur indebolito, continua in
                          senso positivo per il quarto giorno consecutivo. Anche il tasso di crescita
                          delle vittime mostra la stessa tendenza. Ieri ha mostrato una riduzione della crescita, del 16%, quando ieri era stata
                          del 19,3% e domenica del 25,4%. Qui i giorni di trend in calo sono tre. A spostare in senso positivo i dati ci sono
                          Veneto ed Emilia Romagna. La Lombardia con 1.577 casi in più sale del 10.7% (l' altroieri era al +10.3%, domenica a
                          +13.5%), mentre aggiunge 220 vittime, crescendo del 15,5% (l' altroieri del 16,6%, domenica del 26%). L' Emilia
                          Romagna aumenta di 409 casi salendo a 3.931 positivi totali mettendo a segno un +11,7% a fronte di un 13,9% dell'
                          altroieri e un +15% di domenica, mentre per le vittime raggiunge quota 393 (+13,5% a fronte del +22 dell' altroieri e il
                          +18% di domenica). Bene, nel mitigare la crescita, anche il Veneto che aggiunge 231 casi (+9.4% a fronte di un +18,5
                          dell' altroieri ) e 22 morti (+13%). La Toscana non va per nulla bene perchè sale da 866 a 1.053 casi totali (+21,5% a
                          fronte di un +11% di lunedì) e così per le vittime, dove ne aggiunge 3 fino a quota 17 (+21,5%). Le Marche crescono di
                          129 casi (+10.4% a fronte del 9,7 dell' altroieri), la Liguria di 111 (+16,6%), il Lazio di 84 (+16% a fronte del 20% di
                          lunedì). Il Piemonte, che l' altroieri era andato malissimo con un +36,5% dei casi totali, ieri sale a quota 1.897 (+25,1):
                          la crescita è ancora molto sostenuta, anche per i morti (+22, pari al 20%). Nel Sud fa impressione il balzo della Puglia
                          da 230 a 340 casi, ma il terribile +48% va spalmato su due giorni, perché lunedì la regione non aveva fornito il dato
                          giornaliero. La crescita è quindi importante ma di poco superiore a quella messa a segno da altre regioni

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 23
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                          mercoledì 18 marzo 2020

                                                                   Il Resto del Carlino (ed. Forlì)
                                                                         ambiente e protezione civile

                          del Sud. In ogni caso la prudenza alla Protezione Civile è massima e non si commentano le varie ipotesi di picco.
                          Arriverà, se la gente collabora, attorno al 25 marzo-5 aprile, ma nessuno si espone a confermarlo. «I dati di oggi -
                          osserva Angelo Borelli - sono nel trend che stiamo vivendo in questo periodo. La prossima settimana credo potremo
                          avere dei dati migliori, in linea con le misure prese. In ogni caso è prematuro fare delle previsioni sul picco o sulla
                          diffusione del virus al sud, e vale sempre il pressante invito, anzi ora più che mai, a limitare la mobilità e stare più
                          possibile a casa, perché questo è l' unico modo che ci permette di ridurre la diffusione del virus. La fine di questa
                          epidemia dipende anche e soprattutto da noi». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 24
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                          mercoledì 18 marzo 2020
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                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Forlì)
                                                                          ambiente e protezione civile

                          «Boom di nuovi donatori contro l' emergenza»
                          L' Avis: «In tanti hanno risposto all' appello». Nonostante le limitazioni, i numeri sono di poco inferiori al 2019:
                          «Grande generosità»

                          «I nostri donatori di sangue - sottolinea Valdemaro Flamini, presidente
                          Avis Comunale Forlì - hanno dimostrato una grande sensibilità e un forte
                          senso civico di fronte all' epidemia di Coronavirus. Sempre e con
                          maggior forza quando c' è la necessità, sanno come rispondere e di
                          questo li ringraziamo, così come vogliamo ringraziare, a nome del
                          consiglio direttivo, tutti gli operatori e i cittadini che, in diverse forme,
                          manifestano la vicinanza all' associazione». Le richieste di sangue non
                          mancano, soprattutto quando c' è un' emergenza. I forlivesi hanno
                          risposto in modo positivo a questa esigenza, non solo da parte dei
                          donatori già attivi, ma anche da parte di molti nuovi donatori che si sono
                          prenotati per effettuare gli esami obbligatori a questo scopo. «Dal 6
                          marzo, data del primo appello da parte del Centro nazionale sangue a
                          Forlì sono state effettuate 193 donazioni di sangue - precisa il dottor
                          Marco Gentile, responsabile dell' Unità di raccolta Avis Forlì -. Di questi,
                          92 sono arrivati dopo il 12 marzo, quando la Protezione Civile ha lanciato
                          un altro appello». Altri dati lusinghieri: «Per quanto riguarda le donazioni di plasma, sono state 85 a far data dal 6
                          marzo di cui 36 dal 12. Siamo ancora lontani dai numeri del 2019 che vedevano una raccolta di 291 sacche di sangue
                          e 94 di plasma». Ma un altro dato da considerare è il numero di esami per nuovo donatore che nel periodo dal 6 al 16
                          marzo è stato di 15 aspiranti donatori contro i 19 dello stesso periodo del 2019. Dei 15 sopra citati 12 sono stati
                          eseguiti a partire dal 12 marzo. «A causa delle limitazioni imposte per evitare concentrazioni di persone nello stesso
                          luogo possiamo prenotare 18 donazioni di plasmaferesi al giorno e 30 di sangue intero». Viene raccomandata la
                          prenotazione. L' Avis Forlì è in prima linea in particolare in un momento come questo in cui in molte regioni italiane c'
                          è una contrazione delle donazioni a causa di maggior incidenza dell' epidemia di coronavirus. Non tutte le regioni
                          italiane possono contare su un numero continuo di presenze al centro trasfusionale, ma proprio per questo e per la
                          gravità dell' attuale situazione donare il proprio sangue per chi soffre in varie zone dell' Italia è la priorità a cui si
                          dedica l' Avis. «Sono già tanti coloro che ci chiamano per informarsi su cosa devono fare, per donare o per riprendere
                          a donare - riprende Flamigni -. Il dono del sangue non ha confini, perché viene utilizzato dove c' è la necessità sotto la
                          direzione dei centri nazionali e regionali». Rosanna Ricci © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 25
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                          martedì 17 marzo 2020

                                                                                 Cesena Today
                                                                               csv e scenario locale

                          Consegna gratuita dei medicinali a domicilio, l' impegno dei farmacisti e la gratitudine del
                          sindaco
                          "Cesena - commenta il Sindaco Enzo Lattuca - ha aderito da subito a questa iniziativa solidale di Federfarma dettata
                          dall' emergenza sanitaria"

                          Nessuno deve sentirsi da solo. È questo lo scopo di tutti i servizi messi a
                          disposizione della comunità dalla Regione Emilia-Romagna che, a seguito
                          della sottoscrizione di un protocollo di intesa tra la Regione, l' Ausl, la Croce
                          Rossa e le farmacie comunali e private del territorio regionale, nell' ambito
                          delle strategie di contrasto e di gestione dell' emergenza COVID-19, ha
                          attivato una serie di misure urgenti che favoriscono tutti coloro che non
                          possono uscire di casa e, nello specifico, quelle persone che necessitano di
                          farmaci e dispositivi di assistenza protesica e integrativa. "Cesena -
                          commenta il Sindaco Enzo Lattuca - ha aderito da subito a questa iniziativa
                          solidale di Federfarma dettata dall' emergenza sanitaria. I pazienti che
                          usufruiscono di questo servizio, possono contattare il punto di distribuzione
                          presso il quale accedono abitualmente o la farmacia di fiducia e richiedere i
                          farmaci di cui necessitano. Sarà cura dei farmacisti ospedalieri predisporre
                          una quantità di farmaci sufficienti per un periodo di cura di due o tre mesi e
                          recapitarlo al paziente direttamente o tramite la farmacia territoriale. Le
                          farmacie del nostro territorio hanno fatto rete incrementando il loro lavoro e
                          mettendosi a disposizione di tutte le persone che non possono uscire di casa e che non hanno nessuno che si
                          prenda cura di loro. Siamo per questo grati a tutti i farmacisti e all' Ordine di Forlì-Cesena: la tutela della salute dei
                          cittadini è prioritaria". Per rendere il tutto facilmente fruibile, la Regione ha infatti attivato la ricetta dematerializzata
                          anche per molti farmaci, per i quali era prevista la ricetta rossa cartacea (farmaci "in distribuzione per conto"),
                          prescritti da medici di medicina generale e pediatri di libera scelta. È stato inoltre confermato che non è necessario
                          ritirare presso gli ambulatori medici il "promemoria" cartaceo della prescrizione: con la sola trasmissione del Numero
                          Ricetta Elettronica (NRE) e il codice fiscale, i pazienti possono ritirare i farmaci anche se non hanno attivato il FSE.
                          Inoltre, è stato prorogata di 3 mesi la validità dei Piani Terapeutici per farmaci e di 6 mesi dei Piani Terapeutici per
                          dispositivi medici senza necessità di visita specialistica per il rinnovo, salvo che per pazienti per i quali si ritenga
                          necessaria una rivalutazione delle terapie in corso. L' attività dei volontari e degli operatori. I volontari della Croce
                          Rossa Italiana, in collaborazione con Federfarma e Assofarm, attraverso il numero verde 800 065510, attivo tutti i
                          giorni della settimana 24 ore, hanno messo a disposizione un servizio di consegna farmaci al domicilio per i cittadini
                          che ne hanno più bisogno. Il servizio prevede che: l' operatore del numero verde contatti il comitato della Croce
                          Rossa più vicino territorialmente; i volontari, riconoscibili in uniforme, ritirino la ricetta presso lo studio medico in
                          busta chiusa o acquisiscano il numero NRE e il codice fiscale del destinatario del

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 26
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                          martedì 17 marzo 2020

                                                                                 Cesena Today
                                                                               csv e scenario locale

                          farmaco e si rechino in farmacia; i medicinali vengano consegnati in busta chiusa all' utente; il servizio di consegna
                          sia completamente gratuito; attraverso la consegna a domicilio sia inoltre possibile richiedere lo scontrino fiscale da
                          utilizzare per le detrazioni fiscali, fornendo ai volontari della Croce Rossa la tessera sanitaria o il codice fiscale.
                          Informazioni più dettagliate sono disponibili sul sito web del Ministero della Salute. I punti distribuitivi e le farmacie
                          territoriali sono pronte a fornire ulteriori informazioni ai pazienti. Il tuo browser non può riprodurre il video. Devi
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                          attivare javascript per riprodurre il video. Sostieni CesenaToday Caro lettore, da tre settimane i giornalisti di
                          CesenaToday ed i colleghi delle altre redazioni lavorano senza sosta, giorno e notte, per fornire aggiornamenti precisi
                          ed affidabili sulla emergenza CoronaVirus . Se apprezzi il nostro lavoro, da sempre per te gratuito, e se ci leggi tutti i
                          giorni, ti chiediamo un piccolo contributo per supportarci in questo momento straordinario. Grazie! Scegli il tuo
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                          martedì 17 marzo 2020

                                                                                Cesena Today
                                                                              csv e scenario locale

                          Solidarietà e inclusione, la cooperativa Cils aderisce alla campagna social "Noicisiamo"
                          Cils ha deciso di aderire al progetto lanciato nei giorni scorsi da Legacoopsociali e condiviso sui propri canali socia

                          "In questo periodo difficile nel quale i rapporti umani avvengono soprattutto
                          tramite uno schermo e la socialità è ridotta al minimo, la cooperativa sociale
                          Cils, da 45 anni impegnata per l' inclusione lavorative di persone con
                          disabilità, ha deciso di aderire al progetto #Noicisiamo, lanciato nei giorni
                          scorsi da Legacoopsociali e condiviso sui propri canali social, Facebook e
                          Instagram, con il post che informa: Per limitare la diffusione del Covid-19
                          abbiamo adottato misure che hanno limitato i servizi che portano benessere
                          sociale alla nostra comunità. Ma continuiamo, in tutti i modi utili possibili, il
                          nostro lavoro: chi da casa, con lo smart-working, chi continua sul campo in
                          conformità con le normative, per cercare di essere comunque vicini a tutti.
                          Alla nostra comunità, al nostro territorio, sempre: questo è essere una
                          Cooperativa Sociale, questa è la caratteristica del nostro settore". In queste
                          giornate, nei centri residenziali, non essendo ammesse visite o attività di
                          relazione, la normalità per i "ragazzi" ospiti, come gli operatori preferiscono
                          chiamarli, assume una nuova identità dettata dalle condizioni straordinarie.
                          Nelle parole di Mauro Montanari del CSRR "Renzo Navacchia" di Via
                          Boscone: "Siamo quelli che inventano laboratori di cucina, improvvisano karaoke e tornei di carte, mettono in piedi
                          laboratori di mosaico, fanno diventare una passeggiata avventurosa anche il tratto del vialetto da percorrere tutti i
                          giorni per portare fuori la raccolta differenziata. Dobbiamo nello stesso momento svolgere il nostro compito di
                          assistenza, incoraggiare e sostenere i nostri ospiti, consolare ogni paura e sforzarci di essere la cosa più vicina a un
                          famigliare visto che ora ci siamo davvero solo noi per loro". Un' esperienza di solidarietà e inclusione piena di
                          momenti emozionanti: "Siamo quelli - continua Montanari - che sdrammatizzano con una battuta, quelli a cui costa
                          non abbracciarli quando sappiamo quanto ne avrebbero bisogno, quelli che anche se la bocca non si vede perché è
                          coperta dalla mascherina, sorridono con gli occhi. Siamo quelli che devono essere forti anche per loro, che passerà
                          presto e saremo ancora più forti di prima". In sintesi, Montanari spiega: "Come spesso succede, anche le situazioni
                          negative regalano risvolti belli. Stiamo imparando a unire le forze e fare squadra tutti assieme. I nostri centri, che
                          siano diurni o residenziali, non sono mai stati così vicini. Tutti diversi ma uguali, questo è il motto della nostra
                          cooperativa. E dopo tutto questo, quando tutto questo sarà finito, sarà ancora più vero". Dal CSRR "Fabio
                          Abbondanza", Luigi Bray aggiunge: "Forse in questi giorni, in comunità, a parte le due parole "corona-virus",
                          inflazionate, è rimasto quasi tutto uguale. Ci rimane da riflettere su quel quasi. Su come i ragazzi si siano adeguati a
                          questa nuova situazione di "arresti domiciliari", a come si sono dovuti reinventare. Attività nuove, tempi nuovi, ritmi
                          forse più rallentati". Il tuo

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 28
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                          martedì 17 marzo 2020

                                                                                  Cesena Today
                                                                                csv e scenario locale

                          browser non può riprodurre il video. Devi disattivare ad-block per riprodurre il video. Spot Il video non può essere
                          riprodotto: riprova più tardi. Attendi solo un istante , dopo che avrai attivato javascript . . . Forse potrebbe interessarti ,
                          dopo che avrai attivato javascript . . . Devi attivare javascript per riprodurre il video. "E se è difficile per tutti gestire
                          queste giornate, ancora di più per persone che hanno bisogno dell' aiuto e del contatto con gli altri: "Forse tutti -
                          prosegue Bray - stiamo facendo i conti con il tempo da gestire. Se prima ci lamentavamo di non aver tempo, adesso
                          ne abbiamo fin troppo. E chi pensa che il nostro sia un lavoro monotono, forse non lo conosce bene o lo sottovaluta.
                          Ho visto i miei colleghi inventarsi balli, canti, mascherine e arcobaleni. Il tempo, al tempo del corona virus. Ci
                          toccherà ripensarci quando tutto ciò sarà finito". Testimonianze di un presente e un futuro quantomeno incerti che
                          portano Bray a dichiarare: "Da parte mia ho scoperto che far parte di una comunità è un' esperienza esaltante. Tutti
                          senza dircelo abbiamo e stiamo lavorando insieme, con un grande senso di gruppo. Perché è proprio così che si fa,
                          sempre. Figuriamoci al tempo del corona virus". Sostieni CesenaToday Caro lettore, da tre settimane i giornalisti di
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