Unione della Romagna Faentina - venerdì, 23 ottobre 2020 - Unione Romagna Faentina

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Unione della Romagna Faentina - venerdì, 23 ottobre 2020 - Unione Romagna Faentina
Unione della Romagna Faentina
    venerdì, 23 ottobre 2020
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Unione della Romagna Faentina
                                                     venerdì, 23 ottobre 2020

Prime Pagine

 23/10/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna                                                  4
 Prima pagina del 23/10/2020

 23/10/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                                                       5
 Prima pagina del 23/10/2020
 23/10/2020   Il Sole 24 Ore                                                                                6
 Prima pagina del 23/10/2020
 23/10/2020   Italia Oggi                                                                                   7
 Prima pagina del 23/10/2020

Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

 23/10/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51                                                  8
 Prima pagina Faenza Lugo
 23/10/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51                                                  9
 L' orecchino portato dagli uomini
 23/10/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 52                                                 10
 Incidente domestico, paura per Cassani
 23/10/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 52                                                 12
 Minardi, via ai corsi alla scuola di disegno
 23/10/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 53                                                 13
 Fuga in moto all' alt dei carabinieri, a processo

 23/10/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 53                                                 14
 Riolo Terme Comune virtuoso, la raccolta differenziata dei rifiuti sfiora il 76%

 23/10/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 54                                                 15
 «Palazzo Esposizioni, avanti con l' hub sociale»

 23/10/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 54                                                 17
 Confimi Romagna, Rachele Morini nuova presidente
 23/10/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 55                                                 18
 Despar 'La Famiglia', come a casa
 23/10/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 60                                                 20
 Leoni, quarto appuntamento con le visite guidate Oggi sarà tenuta da Antonella Ravagli
 23/10/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 61                                                 21
 'Io sì (Seen)', il nuovo progetto della Pausini

Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

 23/10/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37                           MICHELE DONATI   22
 Barriere della discordia sulle ciclabili Il Ministero dà ragione alla Fiab
 23/10/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37                                            23
 Volontaria faentina lancia la borsa porta drenaggi per i malati oncologici
 23/10/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38                                            24
 Fa chiamare la polizia e accusa i carabinieri di averlo picchiato
Unione della Romagna Faentina - venerdì, 23 ottobre 2020 - Unione Romagna Faentina
23/10/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38                                                  FRANCESCO DONATI        26
 L' autunno senza sagre lancia le escursioni Al Parco dei Gessi a "caccia" di farfalle

 23/10/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38                                                                          27
 A Riolo Terme annullata la notte di Halloween
 23/10/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 22                                                      RICCARDO ROSSI      28
 La Rekico punta forte sul debutto di capitan Petrucci
 23/10/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 26                                                                          29
 CHE SPAVENTO PER CASSANI

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 23/10/2020    Il Sole 24 Ore Pagina 2                                                                                           G.Sa.    30
 «Potenziare gli uffici tecnici con gli oneri di urbanizzazione»
 23/10/2020    Il Sole 24 Ore Pagina 12                                                                                  Gianni Trovati   31
 Pa, i nuovi contratti costano 6,7 miliardi
 23/10/2020    Il Sole 24 Ore Pagina 29                                                                         Paolo Stella Monfredini   33
 Oggi ultimo giorno per prenotare il credito d' imposta librerie
 23/10/2020    Il Sole 24 Ore Pagina 30                                                  Alessandro Mastromatteo, Benedetto Santacroce    35
 La tassa rifiuti nel 2021 si verserà tramite PagoPa
 23/10/2020    Italia Oggi Pagina 7                                                                            ALESSANDRA RICCIARDI       37
 La p.a. si trova in semiletargo

 23/10/2020    Italia Oggi Pagina 28                                                                                                      41
 Soglia di appalti promiscui calcolata con una frazione

 23/10/2020    Italia Oggi Pagina 33                                                                           FRANCESCO CERISANO         42
 Regioni, la scuola della discordia

 23/10/2020    Italia Oggi Pagina 34                                                                                                      45
 Smart working, sindacati out
 23/10/2020    Italia Oggi Pagina 34                                                                                MATTEO BARBERO        47
 Piccoli comuni in crisi sugli aumenti ai sindaci
 23/10/2020    Italia Oggi Pagina 35                                                                                 SERGIO TROVATO       49
 Entrate locali, stop al recupero
 23/10/2020    Italia Oggi Pagina 35                                                                            MICHELANGELO NIGRO        51
 Tari, equilibri di bilancio a rischio
 23/10/2020    Italia Oggi Pagina 37                                                                                                      53
 Regioni, 10 milioni per il sostegno ai consumatori
 23/10/2020    Italia Oggi Pagina 37                                                          PAGINA A CURA DI MASSIMILIANO FINALI        54
 Aiuti contro la povertà educativa
 23/10/2020    Italia Oggi Pagina 37                                                                                                      56
 Fondo progettazione Termini riaperti fino al 19 novembre
 23/10/2020    Italia Oggi Pagina 39                                                                                                      57
 Internet veloce per le scuole

 23/10/2020    Italia Oggi Pagina 39                                                                                                      58
 I sindaci italiani vogliono il Mes

 23/10/2020    Italia Oggi Pagina 39                                                                                                      59
 Il Festival delle città sarà un momento di formazione

 23/10/2020    Italia Oggi Pagina 39                                                                                                      60
 Nasce PA-Team Research per digitalizzare gli enti
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[ § 1 § ]

     venerdì 23 ottobre 2020
                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna

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[ § 2 § ]

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                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

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[ § 3 § ]

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                                                       Il Sole 24 Ore

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[ § 4 § ]

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                                                          Italia Oggi

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[ § 1 6 5 8 8 3 2 3 § ]

                          venerdì 23 ottobre 2020
                          Pagina 51

                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                           Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Prima pagina Faenza Lugo

                          Prima pagina Faenza Lugo

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[ § 1 6 5 8 8 3 2 2 § ]

                          venerdì 23 ottobre 2020
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                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Storie

                          L' orecchino portato dagli uomini

                          I giovani che si fanno belli con l' orecchino d' oro, indossandolo come
                          segno di modernità che a volte suona come una divertita irrisione verso
                          gli anziani tradizionalisti. Andando indietro poco più di un secolo però
                          quella mentalità ammetteva che anche gli uomini, soprattutto in
                          campagna, potessero portare un anellino d' oro all' orecchio perché «L'
                          urcìn e' fa bôn a la vësta», l' orecchino fa bene alla vista. L' usanza non
                          riguardava le donne che invece ne portavano due per bellezza.
                          Comunque l' orecchino accomunava gli uni e le altre, come affermava un
                          vecchio detto: «È pur fra gli usi dell' agreste gente / le orecchie di forar d'
                          ogni marmocchio / con campanelle d' or; sì che ogni sesso / adorno è d'
                          orecchini al modo istesso». Beppe Sangiorgi

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020   Pagina 9
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[ § 1 6 5 8 8 3 1 0 § ]

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                                                                  Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Incidente domestico, paura per Cassani
                          Il ct della nazionale di ciclismo è finito al pronto soccorso di Faenza: «Due dita della mano sinistra tra lo sportello dell'
                          auto e il muro»

                          Tanto spavento per il ct della nazionale di ciclismo Davide Cassani, finito
                          al pronto soccorso dell' ospedale di Faenza dopo un incidente domestico
                          con la sua auto. L' episodio è avvenuto nella prima mattinata di ieri, lungo
                          la salita del garage dell' abitazione, mentre Davide Cassani stava
                          uscendo con l' automobile. A raccontare lo spiacevole episodio è lo
                          stesso ct della nazionale ciclistica e commentatore sportivo che
                          abbiamo contattato telefonicamente al termine della 18esima tappa del
                          Giro d' Italia. «Ero intento a uscire l' auto dal garage che ho sotto al livello
                          della strada - spiega Cassani -; dopo aver fatto manovra e portato l' auto
                          davanti alla porta basculante del garage, sono sceso dal mezzo, che si
                          trovava lungo la rampa in salita che immette sulla strada, per richiudere
                          la porta dell' autorimessa attraverso un pulsante. Un po' la fretta e la
                          disattenzione hanno fatto il resto. Credevo di aver posizionato la leva del
                          cambio automatico sulla 'P' di parcheggio, cosa che l' avrebbe bloccata,
                          e invece l' avevo lasciato sulla 'R' di retromarcia. Quando ho messo i
                          piedi per terra, dopo un paio di secondi, l' automobile ha iniziato a scendere in retromarcia. Avevo anche le ruote
                          girate perché erano rimaste in quella posizione per fare manovra e nel tentativo di fermare l' auto, due dita mi sono
                          rimaste schiacciate tra la portiera e il muro della rampa di salita del box ma almeno la portiera in quella posizione mi
                          ha protetto». Un incidente quello accaduto a Davide Cassani che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi.
                          «Alla fine mi sono rimaste le due dita della mano sinistra tra lo sportello e il muro e comunque, malgrado il dolore e la
                          ferita, sono salito in macchina e, visto che abito a circa un chilometro dall' ospedale, mi sono messo alla guida e ci
                          sono andato da solo. Al pronto soccorso, poi, mi hanno visitato e suturato le ferite con dieci punti». Il ct Cassani, il
                          cui spirito evidentemente non si era abbattuto a causa dell' incidente ha poi scherzato pubblicando una foto sulla
                          sua pagina social di Facebook che lo ritraeva sul tavolo in un ambulatorio medico dell' ospedale manfredo col
                          telefonino in mano sintonizzato su Rai Sport per seguire in diretta la 18esima tappa del Giro d' Italia, una tra le più
                          importanti sullo Stelvio sulla Cima Coppi, vinta dall' australiano Jai Hindley e che ha fatto indossare la maglia rosa all'
                          olandese Wilco Kelderman. «Sono riuscito a seguire la tappa - continua Cassani - a 'spizzichi-e-bocconi'; è stata
                          molto bella e tirata sin dall' inizio e Kelderman ha tenuto abbastanza bene anche se adesso ad appena tre gare dalla
                          fine sarà una sfida a tre. In questo momento non ho impegni con la nazionale e ma avrei l' intenzione di andare a
                          seguire sul posto la tappa del Giro di sabato, sul Sestrière» quella probabilmente dove si deciderà la maglia rosa
                          2020. Al coro di messaggi, in serata il post di Cassani aveva totalizzato

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020             Pagina 10
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                          venerdì 23 ottobre 2020

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                                                                   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          diverse migliaia di visualizzazioni e reazioni e oltre cinquecento messaggi, anche il sindaco di Faenza Massimo
                          Isola che nel tardo pomeriggio ha telefonato al ct della nazionale di ciclismo, solarolese di nascita ma faentino d'
                          adozione da tanto tempo, per porgergli gli auguri di pronta guarigione. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                          venerdì 23 ottobre 2020
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                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          per bimbi e adulti

                          Minardi, via ai corsi alla scuola di disegno
                          Lunedì 3 novembre ripartono con la novità della ceramica

                          Lunedì 3 novembre la scuola di disegno 'Minardi' di Faenza riaprirà con i
                          corsi di disegno, pittura, ceramica e arti plastiche per grandi e piccoli.
                          Quest' anno è previsto pure un corso di ceramica per ragazzi dai 12 ai 15
                          anni, condotto da Oscar Maretti. Docente in vari istituti d' arte, Maretti ha
                          collaborato con grandi maestri della ceramica quali Carlo Zauli, di cui è
                          stato assistente per quasi trent' anni. Novità anche per le cattedre di
                          disegno e pittura, assegnate a Monika Grycko, poliedrica artista di origine
                          polacca e al pittore faentino Martino Neri, i quali subentrano al posto di
                          Sergio Ferretti, in pensione dallo scorso giugno. Le lezioni saranno
                          dislocate tra la storica sede di via Ughi 3 e i nuovi locali, nel complesso
                          ex Salesiani in via San Giovanni Bosco 1.                     Info. e iscrizioni
                          info@scuolasarti.it o tel. 0546-21.186 lunedì dalle 15 alle 17, giovedì dalle
                          10 alle 12 e dalle 15 alle 17, venerdì dalle 14 alle 16.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020   Pagina 12
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                          venerdì 23 ottobre 2020
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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Fuga in moto all' alt dei carabinieri, a processo
                          Marito e moglie alla sbarra per resistenza, lesioni e danneggiamento. Lei è nei guai anche per calunnia e procurato
                          allarme

                          La fuga mozzafiato in centro all' alt dei carabinieri su quella moto guidata
                          da chi presumibilmente non aveva l' abilitazione per farlo. E poi, qualche
                          settimana dopo una volta individuati, la reazione ai militari e le fasi
                          concitate dell' identificazione. Ma il clou, secondo l' accusa, era stato
                          raggiunto quando la moglie, dalla caserma dei carabinieri, aveva
                          chiamato la polizia per riferire che là dentro stavano picchiando il marito.
                          Una calunnia, con conseguente procurato allarme, che l' ha fatta finire a
                          processo ieri mattina davanti al giudice Federica Lipovscek e al
                          viceprocuratore onorario Simona Bandini. La donna, una 35enne romena
                          domiciliata a Faenza, deve rispondere anche di resistenza, lesioni e
                          danneggiamento in concorso con il consorte, un connazionale 33enne
                          come lei difeso dall' avvocato Nicola Laghi. Solo l' uomo deve rispondere
                          infine di guida di una moto senza specifica patente perché mai
                          conseguita. Uno dei militari all' epoca intervenuti per identificare i due,
                          oggi in servizio alla Stazione di Casola Valsenio, si è costituito parte civile
                          con l' avvocato Giorgio Vantaggiato. Il processo è stato incardinato e rinviato a inizio marzo. Nel medesimo
                          fascicolo all' epoca aperto dal pm Isabella Cavallari, figurava pure una terza persona: un faentino che per la procura
                          aveva falsamente negato di avere prestato il suo ciclomotore ai due coniugi romeni (per lui l' accusa era di
                          favoreggiamento). La vicenda si era innescata il 31 gennaio 2013. Quel giorno a Faenza una pattuglia dei carabinieri
                          della locale Compagnia aveva intercettato un ciclomotore con due persone a bordo: ovvero secondo l' accusa i due
                          odierni imputati. Nonostante l' invito a fermarsi, i due sulla moto avevano accelerato per poi dileguarsi a tutto gas
                          anche grazie a varie manovre spericolate in centro mettendo così a repentaglio sia l' incolumità dei passanti che
                          quella dei carabinieri. I due della moto erano pure giunti a urtare la gazzella danneggiandone un fanale. L'
                          identificazione era arrivata il 26 febbraio successivo durante concitate fasi nel corso delle quali i due avevano
                          insultato e strattonato il militare ora parte civile provocandogli lesioni giudicate guaribili in 7 giorni almeno. E una
                          volta in caserma, ecco la chiamata alla polizia che aveva ulteriormente inguaiato la donna. © RIPRODUZIONE
                          RISERVATA.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020          Pagina 13
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                          venerdì 23 ottobre 2020
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                                                                          Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Riolo Terme Comune virtuoso, la raccolta differenziata dei rifiuti sfiora il 76%
                          La Regione aveva indicato come obiettivo entro il 2020 la quota del 65%

                          Riolo Terme, dove è stato superato di oltre 10 punti l' obiettivo prefissato,
                          è un Comune virtuoso nella raccolta differenziata. Nella cittadina
                          collinare con 2.800 utenti è stato introdotto un sistema misto di
                          conferimento dei rifiuti. Il 'porta a porta' integrale per tutti i tipi di rifiuti in
                          centro storico, a Borgo Rivola e nelle zone artigianali; misto, per rifiuti
                          indifferenziati e organico, nelle zone residenziali. La Regione aveva
                          indicato come obiettivo il raggiungimento, entro il 2020, della quota del
                          65%. I riolesi invece sembrano essersi immediatamente adeguati ai
                          diversi modi di conferimento e nei primi nove mesi dell' anno hanno
                          raggiunto il 75,73% di raccolta differenziata, ben oltre 15 punti percentuali
                          in più rispetto al 2019 e oltre il 10% dell' obiettivo regionale. Sempre a
                          Riolo, dal 15 ottobre, è stata resa operativa, nel Giardino Morini, in via
                          Cesare Battisti, la nuova isola ecologica interrata. È abilitata alla raccolta
                          differenziata di plastica, lattine e organico. I rifiuti classificati come
                          pericolosi, quelli domestici di grosse dimensioni e i Raee,
                          apparecchiature elettriche ed elettroniche, vanno invece portati alla stazione ecologica di via Ripa 61, aperta dal
                          lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17; il sabato dalle 9 alle 18 e la domenica dalle 9.30 alle 12.30. Resta
                          attivo il servizio di ritiro gratuito a domicilio di rifiuti ingombranti da parte di Hera: per questo si può chiamare l'
                          800.99500.

                                                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020         Pagina 14
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                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Palazzo Esposizioni, avanti con l' hub sociale»
                          Il neoassessore al Welfare, Davide Agresti, fa il punto sulle priorità della nuova giunta tra le quali emergono i problemi
                          dei minori

                          È l' assessore più giovane della giunta Isola, ma anche quello che dovrà
                          gestire in prima persona gli strascichi che la pandemia disseminerà nelle
                          vite dei più fragili: gli anziani, i disabili, i giovani lasciati soli. L' esordio
                          come assessore al Welfare del 29enne Davide Agresti è coinciso con l'
                          esplosione della seconda ondata di Coronavirus, apparsa un' ipotesi
                          remota fino a poche settimane fa. Assessore Agresti, al fare capolino
                          della prima ondata della pandemia si ripeté più volte che nessuno
                          avrebbe perso il lavoro a causa del Covid: sappiamo com' è
                          andata. Oggi il settore pubblico è in grado di promettere almeno
                          che nessuno finirà in strada? «Il fondo per il sostegno agli affitti è
                          gestito dalla Regione: la decisione di un suo nuovo eventuale aumento
                          non spetta al Comune. Acer ci ha fatto notare come in questi mesi la
                          richiesta di sostegno all' affitto sia schizzata verso l' alto, sia per quanto
                          riguarda gli alloggi pubblici sia per quanto attiene al settore privato.
                          Abbiamo già in calendario di qui a breve incontri con i referenti regionali
                          per incrociare quanto più possibile le esigenze di tutti». Più in generale, quale sarà il fronte di intervento
                          maggiore per i Servizi sociali? «Dobbiamo immaginare per il futuro una "sanitarizzazione" dei servizi normalmente
                          rivolti agli anziani. Abbiamo di fronte a noi l' invecchiamento della popolazione, accompagnato da una composizione
                          del nucleo familiare in mutamento. In futuro avremo più anziani soli o con figli che hanno una situazione reddituale
                          precaria. Per questo vanno progettati servizi sempre più personalizzati. Anche le strutture sanitarie, fra qualche
                          anno, non potranno fare a meno di servizi domiciliari». Il 2020 è stato l' annus horribilis per gli studenti:
                          sappiamo di bambini della città che al termine della prima elementare non hanno imparato a leggere, di
                          adolescenti messi psicologicamente a dura prova dal lockdown. Parafrasandola, stiamo andando verso
                          una "socializzazione" dei servizi scolastici? «Quello dei minori è l' altro grande tema. Insieme a Martina Laghi
                          (assessora alla Scuola, ndr) ne stiamo già discutendo. Proprio oggi abbiamo in agenda un incontro a tu per tu per
                          fare il punto della situazione ed elaborare strategie rivolte a bambini e adolescenti». Quello che prefigura pare uno
                          stato interventista: eppure voi di Faenza Cresce avete manifestato

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020          Pagina 15
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                          venerdì 23 ottobre 2020

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                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          più volte il vostro scetticismo in proposito, ricorda? «La necessità di nuovi tipi di percorsi non significa un maggior
                          ruolo dello Stato. Credo anzi che il settore pubblico dovrà impegnarsi per coinvolgere sempre di più le associazioni, il
                          settore privato, il privato sociale. La capacità di allargare questo perimetro si tradurrà nella possibilità di mettere in
                          campo nuove competenze. L' amministrazione dovrà essere capace di tenere assieme tutto questo». La scorsa
                          giunta, nei suoi ultimi mesi di lavoro, individuò nelle sale del Palazzo delle Esposizioni il luogo in cui dare
                          vita a un hub che risponda alle necessità di anziani, studenti e disabili. Darete seguito al progetto?
                          «Cercheremo sicuramente di continuare a lavorare collegialmente con l' Asp e con le associazioni, e di portare avanti
                          le buone pratiche delle giunte precedenti. In città abbiamo già esempi di esperienze di successo capaci di venire
                          incontro a richieste di varia natura, come l' ex-casbah di via Fornarina, dove si è data risposta al tema dell'
                          immigrazione ma anche a molte fragilità. Penso ad esempio al progetto relativo al «Dopo di noi», iniziato dall'
                          amministrazione precedente e che andrà senz' altro portato avanti». Filippo Donati © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020             Pagina 16
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          GRANAROLO

                          Confimi Romagna, Rachele Morini nuova presidente

                          La granarolese Rachele Morini (nella foto) è la nuova presidente di
                          'Confimi Industria Romagna', associazione che rappresenta le piccole e
                          medie imprese di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e Ferrara. Morini è
                          titolare, con il fratello Adolfo, della Fam, la fonderia di famiglia a
                          Granarolo Faentino, nella quale lavorano oltre quaranta dipendenti,
                          azienda specializzata nella trasformazione di leghe leggere per numerosi
                          settori produttivi, in ambito meccanico, nautico e aeronavale. Morini, in
                          'Cofini' succede a Gianni Lusa, e sarà al vertice fino al 2023. «Un incarico
                          - dice Morini - che mi onoro di assumere, forte della collaborazione di
                          tutta la squadra».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020   Pagina 17
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Despar 'La Famiglia', come a casa
                          Il supermercato di Castel Bolognese da oltre 40 anni riunisce i produttori locali e garantisce prodotti freschi

                          Il Supermercato La Famiglia Despar è in via Contoli 50, con ingresso dalla
                          via Emilia, a Castel Bolognese e deriva da un progetto nato oltre 40 anni
                          fa, quando alcuni produttori ortofrutticoli che vendevano al dettaglio in
                          piazza, hanno deciso di riunirsi in una cooperativa, per garantire ai propri
                          clienti, ogni giorno, il massimo della freschezza. L' attuale punto vendita
                          di via Contoli, recentemente ampliato e inaugurato il primo ottobre col
                          dono di un bacale di pasta per le persone bisognose del paese, è stato
                          avviato nel 1987. Sono dunque 33 anni di qualità e genuinità per le tavole
                          della clientela che continua a frequentare il punto vendita di Castel
                          Bolognese. Dall' angolo dedicato all' ortofrutta al reparto di macelleria,
                          dove si può contare quotidianamente su una ricca selezione di carne di
                          ogni tipo tagliata fresca e con differenti tempi di macerazione; dal ricco
                          reparto di gastronomia che propone formaggi e salumi, preparati pronti
                          da gustare e altri prodotti sempre freschi, fino alla panetteria, che offre
                          ogni giorno diversi formati di pane e altri prodotti da forno. Tutto questo
                          è il supermercato La Famiglia, affiliato al gruppo Despar. «Entrare nel nostro punto vendita - ha spiegato il
                          'caponegozio' Milena Bertelli -, è come sentirsi a casa. Proponiamo ogni giorno prodotti freschi e freschissimi, e altri
                          articoli di ottima qualità a prezzi competitivi. Ciò è possibile anche grazie al fatto che il negozio è affiliato al gruppo
                          Despar, realtà leader sul territorio italiano per la struttura organizzativa particolarmente efficiente, che permette di
                          reperire i migliori prodotti, anche bio e frutta secca». Il supermercato La Famiglia è suddiviso in ampi reparti, tra cui i
                          fiori all' occhiello sono sicuramente la macelleria e la gastronomia: «L' angolo macelleria - ha aggiunto il
                          'caponegozio' Milena Bertelli -, è gestito direttamente dalla Cooperativa Clai di Imola e propone esclusivamente carni
                          italiane allevate in zona, impiegate anche per preparare le pietanze pronto-cuoci del reparto di gastronomia. Al
                          reparto carni, si 'esibisce' il nostro macellaio-pasticciere, con 'torte di carne' inusuali e gustose. Un po' macellaio, un
                          po' pasticciere, ogni giorno dà sfogo alla propria maestria, preparando appunto ottime 'torte di carne', come ad
                          esempio i 'vol au vent' con ripieno di carne e guarniti con peperoni. Non mancano poi le pietanze tipiche per ogni
                          stagione o festività, come l' ottimo Tronchetto di Natale». Anche il reparto gastronomia, dotato di una cucina
                          attrezzata, costituisce una eccellenza del supermercato La Famiglia: «Ogni giorno, a seconda delle stagioni e in base
                          alla disponibilità, vengono preparati ottimi piatti pronto-cuoci. A disposizione ci sono anche diversi tipi di pasta,
                          secondi di carne e pesce

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020             Pagina 18
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                          venerdì 23 ottobre 2020

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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          ed ottimi prodotti di pasticceria. Nel nostro punto vendita è possibile trovare una vasta gamma di prodotti
                          alimentari, ortofrutticoli e di panetteria sempre freschi, oltre a una ricca selezione di articoli per l' igiene della persona
                          e della casa. Ecco perché il Supermercato La Famiglia è il luogo ideale per la spesa di tutti i giorni. Oltre alla
                          freschezza e alla genuinità dei prodotti, altri due aspetti fondamentali sono la convenienza e la qualità».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020               Pagina 19
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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Faenza

                          Leoni, quarto appuntamento con le visite guidate Oggi sarà tenuta da Antonella Ravagli
                          Allieva di Leoni nell' ultimo periodo della sua vita, la Ravagli ne è stata studiosa e curatrice di due mostre

                          Quarto appuntamento con 'In ricordo del maestro', le visite guidate alla
                          mostra di Alfonso Leoni, ospitata al Mic di Faenza fino al 19 gennaio, e
                          tenute ogni settimana dai suoi allievi per ricostruire la figura di Leoni
                          come uomo, artista e insegnante. La visita guidata di oggi alle 18 sarà
                          tenuta dall' artista ceramista Antonella Ravagli. Allieva di Leoni nell'
                          ultimo periodo della sua vita, quando era già malato, la Ravagli è stata più
                          che altro studiosa del suo lavoro ed è stata curatrice di due mostre tra
                          cui 'Alfonso Leoni la progettualità del casuale' (Faenza, 1993) e 'Alfonso
                          Leoni. Sentimenti del gioco' (Urbino, 2011). I suoi lavori, sempre
                          intensamente materici, hanno ottenuto riconoscimenti prestigiosi e
                          compaiono in collezioni della ceramica italiani: Museo Internazionale
                          della Ceramica in Faenza; Musei Civici di Pesaro, Collezione Credito
                          Valtellinese, Collezione Rambaldi-Gori. Così commenta il lavoro di
                          Alfonso Leoni: «Era troppo forte il segno che aveva lasciato al Ballardini
                          che le tesi erano diventate delle vere e proprie performance, la ricerca
                          spaziava su tutti i campi non solo la ceramica, la cura dell' immagine era passata in primo piano, i docenti ci
                          incitavano, a volte ci accompagnavano, a visitare mostre fuori Faenza». Prenotazione obbligatoria allo 0546.697311.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020             Pagina 20
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                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          'Io sì (Seen)', il nuovo progetto della Pausini
                          È la canzone di 'The Life Ahead - La vita davanti a sé', il film di Edoardo Ponti e con Sophia Loren. «Non è un nuovo
                          singolo, ma lo vivo con passione»

                          Laura Pausini torna far parlare di sé con un nuovo progetto. «Non è il mio
                          nuovo album o il mio nuovo singolo, ma lo vivo con una forte passione e
                          anche con commozione». Queste le parole che usa per parlare del brano
                          'Io sì (Seen)', in uscita oggi su tutte le piattaforme digitali e di streaming.
                          Si tratta della canzone originale di 'The Life Ahead - La vita davanti a sé', il
                          nuovo film con la regia di Edoardo Ponti che segna il ritorno alle scene di
                          Sophia Loren, candidato agli Oscar 2021. In uscita per Atlantic Warner, il
                          pezzo è prodotto e mixato da Greg Wells, produttore californiano che già
                          ha lavorato con Adele, Katy Perry, Dua Lipa, Céline Dion, Aerosmith, Elton
                          John. Gli archi sono stati scritti e arrangiati da David Richard Campbell. Il
                          testo in italiano è stato scritto dalla stessa Pausini con Niccolò Agliardi,
                          uno degli autori italiani più importanti della nuova generazione e con cui
                          di recente ha collaborato di più per i suoi dischi. Per la cantante originaria
                          di Solarolo, è la prima collaborazione con Diane Warren che vanta 11
                          nomination agli Oscar, 1 Grammy Award e 1 Golden Globe, ed è il primo
                          inedito dopo la vittoria dell' ultimo Latin Grammy del novembre 2018 per l' album 'Fatti sentire', il quarto ricevuto nella
                          sua carriera oltre al Grammy del 2006. «Questa canzone mi ha conquistato al primo ascolto - spiega Pausini -. Ho
                          avuto il piacere di conoscere Diane molti anni fa, ma abbiamo fatto bene ad aspettare questo momento per proporre
                          la nostra prima collaborazione. La stimo tanto e, quando mi ha cercato per propormi questa canzone, ho capito che
                          era finalmente arrivato il tempo giusto per incrociare le nostre carriere». Il brano è stato composto in cinque versioni
                          (italiano, inglese, spagnolo, portoghese e francese), per consentire al pubblico di tutto il mondo di poter ascoltare e
                          capire la bella storia di 'The life Ahead'. Ma è la sola versione italiana quella scelta per accompagnare il film a livello
                          internazionale. La voce di Laura è registrata e mixata da Paolo Carta che ha curato anche il mastering del brano. Il
                          film arriverà nelle sale cinematografiche il 2, 4 e 5 novembre e sarà disponibile in tutto il mondo su Netflix dal 13
                          novembre.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020           Pagina 21
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                          venerdì 23 ottobre 2020
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          I PALADINI DEI CICLISTI VINCONO IL RICORSO

                          Barriere della discordia sulle ciclabili Il Ministero dà ragione alla Fiab
                          Ora l' associazione si concentra sul problema delle strade vicino alle scuole Si cerca di riaprire il dialogo col Comune

                                                                                                                                MICHELE DONATI

                          FAENZA Le barriere collocate dall' Urf alcuni mesi fa nelle piste ciclopedonali di
                          via Marconi e via Modigliani dovranno essere rimosse: il Ministero dei Trasporti
                          ha infatti accolto il ricorso presentato dalla Fiab Faenza. LA QUESTIONE «L'
                          Unione della Romagna Faentina - sentenzia il Ministero - ha travalicato i limiti
                          del proprio potere discrezionale, laddove ha inteso interrompere il percorso
                          ciclabilepedonale con l' installazione di dispositivi senza adottare il dovuto
                          provvedimento esplicito». «Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto -
                          afferma Linda Maggiori della Fiab-anche se, trattandosi di un ricorso al
                          Ministero, dovremo comunque coprire le spese legali. Avevamo cercato un
                          dialogo con la passata Amministrazione ma non eravamo stati ascoltati.
                          Martedì abbiamo incontrato gli assessori Bosi e Barzaglia e il sindaco Isola; d'
                          ora in poi ci auguriamo che vi sia una maggiore collaborazione». Uno dei piani
                          su cui sviluppare il confronto con l' Amministrazione dovrebbe essere quello di
                          una costituenda "Consulta della bicicletta e della mobilità sostenibile": «dovrà
                          servire ad evitare situazioni come quella di via Marconi e via Modigliana - spiega
                          Maggiori -. In passato non siamo mai stati ricevuti dal settore lavori pubblici, ma
                          ora che questa delega e quella alla mobilità sostenibile sono state accorpate nella persona di Milena Barzaglia
                          speriamo di essere presi in considerazione. Siamo determinati e chiederemo di essere consultati nelle fasi
                          progettuali e nelle fasi tecniche». BOPPIA BATTAGLIA Un' altra battaglia portata avanti dalla Fiab è quella relativa alle
                          strade scolastiche: «Per ora - prosegue Maggiori - non ne esistono di vere e proprie. Tanti nostri soci sono genitori di
                          bambini che frequentano le scuole e ci segnalano diversi problemi. Ad esempio la situazione delle Gulli è
                          catastrofica, abbiamo inviato al Comune una lettera firmata da 110 genitori ma non è ancora arrivata la risposta: la
                          richiesta è di chiudere al traffico via Castellani per far defluire tranquillamente bambini e genitori». Una situazione
                          analoga viene denunciata dalla Fiab anche per quanto riguarda le adiacenze della scuola Carchidio, mentre per
                          Corso Matteotti si rinnova la richiesta di vigilare sul traffico automobilistico perché non intralci il passaggio delle bici
                          sull' apposita pista ciclabile: «Abbiamo fatto le dovute segnalazioni in Comune-conclude Maggiori-e ci attendiamo
                          una risposta adeguata entro dieci, quindici giorni. In caso contrario siamo comunque pronti ad organizzare nuovi
                          flash mob come in passato».

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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Volontaria faentina lancia la borsa porta drenaggi per i malati oncologici

                          FAENZA Da un' idea di una volontaria dello Ior di Faenza parte il crowdfunding a
                          sostegno dei malati. Il nuovo progetto nato dall' iniziativa di Michela Fabbri che
                          ha dato vita al "Be kind project" è stato illustrato nei giorni scorsi all' ospedale
                          "Pierantoni-Morgagni" di Forlì. Un' idea che ha preso forma in collaborazione
                          con "Dress Again", progetto di Farsi Prossimo Odv per offrire una nuova vita ai
                          vestiti e un' opportunità di integrazione alle persone svantaggiate. L' obiettivo,
                          donare una borsa porta -drenaggio, la "Be Kind Bag", ad ogni degente ricoverato
                          nell' unità operativa di chirurgia e terapie oncologiche avanzate. Un' idea nata
                          proprio dall' esperienza personale di Michela, vissuta come figlia di un malato
                          oncologico costretto a sottoporsi ad intervento chirurgico: «Il mio desiderio è
                          quello di infondere coraggio e dare dignità e colore a tutti quei pazienti costretti
                          a convivere, per un certo periodo, con i drenaggi. Ho vissuto personalmente l'
                          effetto benefico di una semplice bag colorata, ricordo dei miei tanti viaggi, sullo
                          stato d' animo di mio padre. Così ho deciso di offrire il mio aiuto al professor
                          Giorgio Ercolani e ad una équipe che, con grande umanità, si è presa cura di un
                          mio affetto nel momento del bisogno. Lavorare in squadra fa sempre la
                          differenza. Mia madre ha dato forma alla mia idea e vita alle prime borse porta -drenaggio, realizzate a mano con
                          scampoli di stoffe generosamente donati. Queste "borse gentili" colorate si prenderanno cura dei pazienti sottoposti
                          a intervento chirurgico, trasmettendogli anche la forza di persone che avranno pensato a loro con amore, pur non
                          conoscendoli, e ricordando loro come questa disavventura sia in realtà solo una fase passeggera. Ame sta molto a
                          cuore la dignità dei malati oncologici: è importante che sentano di non essere soli. Mi auguro che questo piccolo
                          gesto possa motivarli ad avere coraggio e speranza e dare colore alla loro vita, in ogni senso». «Quando ci è stato
                          illustrato il progetto - ha spiegato Chiara Resta, responsabile di "Dress Again", progetto nato dalla collaborazione con
                          la Caritas diocesana di Faenza-Modigliana - l' abbiamo subito appoggiato con tutto l' entusiasmo che
                          contraddistingue le nostre sarte e volontarie, di fronte a una nuova sfida che consente di dare sostegno a persone
                          che sono in difficoltà».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020           Pagina 23
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                          venerdì 23 ottobre 2020
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          A PROCESSO

                          Fa chiamare la polizia e accusa i carabinieri di averlo picchiato
                          A giudizio per aver inscenato un' aggressione nella caserma Il comandante di Casola Valsenio si costituisce parte
                          civile

                          FAENZA Invitato a spegnere il cellulare per non compromettere le attività di
                          indagine, avrebbe invece effettuato registrazioni all' interno degli ambienti
                          militari. E quando ha capito che i telefoni che aveva gli sarebbero stati
                          sequestrati, avrebbe inscenato un' aggressione in caserma, dando una testata
                          contro il muro per rendere più credibile la sua versione e intimando alla moglie
                          che si trovava con lui di chiamare la polizia chiedendo l' intervento degli agenti e
                          di un' ambulanza. PRIMA UDIENZA Gli unici a riportare lesioni erano invece stati
                          i carabinieri di Casola Valsenio tanto che per la vicenda sono finiti a giudizio
                          marito e moglie (due rumeni di 43 e 45 anni, assistiti dall' avvocato Nicola
                          Laghi), chiamati a rispondere anche di resistenza, calunnia e procurato allarme,
                          con il comandante della stazione dell' Arma costituitosi parte civile tramite l'
                          avvocato Giorgio Vantaggiato. Per i fatti avvenuti nel 2013 ieri si è aperto il
                          processo davanti al giudice Federica Lipovscek e vice procuratore onorario
                          Simona Bandi ni, processo poi rinviato per questioni tecniche. Stando alle
                          contestazioni, mentre si trovava all' interno della caserma il 43enne avrebbe
                          messo in atto la sceneggiata con la complicità della moglie, facendola
                          chiamare la polizia urlando e facendo intendere di essere stato picchiato. Un' accusa pesantissima nei confronti dei
                          militari in servizio, coni quali aveva già avuto guai in passato; alcuni anni prima infatti uno dei carabinieri lo aveva
                          identificato mentre era libero dal servizio in quanto il rumeno era ricercato con altri complici per aver installato degli
                          skimmer (strumento utilizzato per carpire i codici delle carte di credito da clonare) nei bancomat del paese. I FATTI
                          CONTESTATI Attriti e frizioni che potrebbero aver innescato la reazione avvenuta alla fine di gennaio del 2013. Quel
                          giorno di sei anni fa marito e moglie erano stati sorpresi in giro su un ciclomotore, ma invitati a fermarsi avevano
                          proseguito la marcia. Ne era nato un inseguimento durante il quale la coppia aveva commesso più di una violazione
                          al codice della strada tra velocità e manovre azzardate, finendo anche per danneggiare l' auto di servizio dei
                          carabinieri. Ma lo show, secondo le accuse, doveva ancora andare in scena. Una volta in caserma all' improvviso l'
                          uomo avrebbe perso il controllo quando gli era stato chiesto di consegnare i telefoni. A nulla erano serviti gli inviti
                          alla calma; all' opposto il 43enne aveva chiesto alla moglie di telefonare alla polizia, cosa che lei ha fatto. E mentre la
                          donna era in contatto con la questura, il marito avrebbe gridato " mi stanno picchiando, mi vogliono prendere il
                          cellulare, non potete farmi questo, voglio il mio avvocato", dando poi la testata sul muro procurandosi un taglio
                          giudicato guaribile con due giorni di prognosi. Era invece andata peggio ai militari, che

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                          venerdì 23 ottobre 2020

                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          avevano riportato ferite e lesioni guaribili in sette giorni. Durante il parapiglia è stato poi accertato che l' uomo era
                          riuscito a liberarsi di uno dei telefoni che aveva con sé, ritrovato occultato negli indumenti intimi della donna.
                          Cellulare con cui, ipotizzano gli inquirenti, avrebbe ripreso le comunicazioni intercorse in caserma forse allo scopo di
                          informare i complici in un secondo tempo come si evince dalla telefonata che gli fu concessa di fare al suo legale
                          dell' epoca, a cui aveva riferito di essere stato picchiato e che i carabinieri volevano "cancellare la registrazione".

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020             Pagina 25
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                          venerdì 23 ottobre 2020
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          L' autunno senza sagre lancia le escursioni Al Parco dei Gessi a "caccia" di farfalle
                          L'area naturalistica ospita vari esemplari Lo Conte: «Un habitat che sa stupire»

                                                                                                                             FRANCESCO DONATI

                          RIOLO TERME Col Covid incalzante e la mancanza di iniziative di piazza, le
                          escursioni diventano un' attività allettante. Ai solitari, alle famiglie o ai piccoli
                          gruppi attenti ai dpi, la collina riserva sorprese autunnali capaci di stupire anche
                          il meno attento degli osservatori. Basta documentarsi e dare alla "gite" un tema
                          specifico. Infatti la Vena del Gesso è un luogo straordinario che merita di essere
                          visitato, ma soprattutto conosciuto e studiato in ogni suo aspetto. Così se ne
                          potranno apprezzare eccezionali contenuti che visite solo fugaci escludono. Si
                          è spesso parlato delle grotte, delle storiche cave di Lapis specularis e poi della
                          fauna, della geologia, della botanica, ma in ombra finora sono rimasti gli insetti.
                          E tra questi le policromatiche farfalle che gareggiano in bellezza coi colori delle
                          piante in questa stagione. «Molti non sanno che il parco regionale si distingue
                          per una folta popolazione di farfalle che la scienza riconosce come ottimi
                          indicatori biologici: la loro presenza testimonia il buono stato di salute di questo
                          ambiente» segnala Marina Lo Conte, assessore del Comune di Riolo Terme,
                          nonché presidente della Comunità del Parco Regionale della Vena del Gesso
                          Romagnola. Le farfalle, se sostenute dal bel tempo, restano attive per tutto il
                          mese di ottobre e anche oltre, quindi, le soleggiate giornate autunnali sono un' occasione unica per poterle ammirare
                          nel loro habitat naturale. Per chi, prima di avventurarsi a "caccia" di farfalle (caccia fotografica al massimo perché
                          sono protette), vuole approfondire la materia, esiste anche una pubblicazione intitolata "Leggiadria e colori sui gessi
                          di Romagna - I lepidotteri del Parco dei Gessi di Romagna" (Carta Bianca edizioni), a cura del Centro culturale
                          M.Guaducci di Zattaglia. Scoprire le farfalle adagiate sulle creste dei calanchi in selenite è uno spettacolo gratuito e
                          straordinario la cui regia è firmata da madre natura. Osservarle volare in fronte al vento diventa un' esibizione di
                          danza incomparabile, perché all' apparenza fragili e delicate, dimostrano quanto possono essere forti mentre
                          fluttuano eleganti e tenaci tra le correnti. «Negli ultimi decenni - spiegano gli esperti nella pubblicazione - è
                          dimostrata una progressiva diminuzione della popolazione di farfalle e, purtroppo in casi estremi, la scomparsa di
                          alcune specie. Le cause sono molte e spesso interagiscono tra loro: il riscaldamento, l' inquinamento luminoso, la
                          gestione errata degli habitat naturali e seminaturali, i veleni utilizzati in agricoltura». L' ambiente protetto del Parco
                          dei Gessi ne rappresenta invece un baluardo.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020            Pagina 26
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                          venerdì 23 ottobre 2020
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          A Riolo Terme annullata la notte di Halloween

                          I nuovi provvedimenti anti contagio cancellano sagre, fiere, feste di piazza,
                          convegni e congressi. E in collina sono molti gli eventi che ne hanno fatto le
                          spese, specie in autunno, momento clou. Per Brisighella il mese di novembre
                          era infatti il più intenso, ogni domenica una sagra, tanto da meritare lo slogan
                          ideato per l' occasione "4 sagre per 3 colli", in sequenza: maiale, pera volpina e
                          frutti dimenticati, tartufo, olio e ulivo. Il decreto in vigore fino al 13 novembre, se
                          non venisse prorogato, potrebbe ancora salvare almeno tre delle sagre, perciò l'
                          ordinanza di sospensione emessa dal sindaco Massimiliano Pedezoli sospende
                          per il momento solo gli eventi programmati fino al giorno 13 del prossimo mese.
                          Stessa sorte di annullamento riguarda le sagre delle castagne di Marradi e
                          Palazzuolo sul Senio. A Riolo Terme salta la notte di Halloween programmata
                          su due giorni il 30 e 31 ottobre. «Abbiamo annullato - fa sapere la Pro Loco - ma
                          torneremo a festeggiarla appena sarà possibile, ma non quest' anno».

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020   Pagina 27
[ § 1 6 5 8 8 3 2 1 § ]

                          venerdì 23 ottobre 2020
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                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          La Rekico punta forte sul debutto di capitan Petrucci
                          Michele Rubbini: «Speriamo di poterlo avere al nostro fianco al Pala Ruggi: vogliamo giocarcela»

                                                                                                                             RICCARDO ROSSI

                          FAENZA La leggerezza di chi non ha nulla da perdere, la sfrontatezza della
                          gioventù, la convinzione di chi raffronta sul campo la bontà del proprio lavoro, il
                          coraggio della "squadra sorpresa". La Rekico sta maturando al suo interno
                          quella consapevolezza che, seppure non prioritario e nemmeno preventivato, l'
                          obiettivo del passaggio del turno nella " Supercoppa del Centenario" può essere
                          a pieno diritto accarezzato con convinzione. Tanto più che ad Imola potrebbe
                          fare il suo esordio ufficiale in stagione capitan Marco Petrucci, che aveva
                          saltato anche quasi tutte le amichevoli precampionato a causa di una forte
                          distorsione alla caviglia, e che è annunciato ormai come pienamente
                          recuperato. «Ci ha fatto molto piacere già solo rivederlo a fare la ruota con noi
                          domenica scorsa a Cervia - commenta il play dei Raggisolaris, Michele Rubbini,
                          autore di 16 punti di media in Super coppa - ed ha rappresentato un segnale
                          forte. Questa settimana sta provando progressivamente ad allenarsi per
                          mettersi a disposizione del coach. Speriamo di poterlo avere al nostro fianco al
                          Pala Ruggi, per estendere le rotazioni contro una squadra molto lunga. L'
                          Andrea Costa ci ha già superato in amichevole, sappiamo cosa ci attende: sono
                          tecnici e tosti fisicamente ed atleticamente. Ma noi pensiamo di potercela giocare. Sappiamo bene che il focus va
                          puntato solo sul campionato, ma si compete sempre per vincere e proveremo a farlo». Anche se potrebbe non
                          bastare un semplice successo, dato che una vittoria dei Tigers a Rimini contro RivieraBanca porterebbe anche i
                          cesenati a quota 4 in classifica ed imporrebbe un margine di almeno cinque punti sugli imolesi, data la regola del
                          quoziente canestri da calcolare in caso di parità in classifica tra tre squadre. Messa da parte la calcolatrice,
                          qualificarsi per gli ottavi di finale, ed affrontare una tra Jesi ed Ancona (che si scontreranno domenica per
                          determinare la vincitrice del girone marchigiano), sarebbe un motivo di vanto per i neroverdi di coach Serra, ma non
                          l'unica cosa che conta, come conferma Rubbini: «L'importante è dimostrare di poter dire la nostra in categoria,
                          essere competitivi anche con squadre più carrozzate e che ambiscono ai primi posti. Il nostro primo intento è saper
                          ripetere queste buone prestazioni anche in campionato».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020        Pagina 28
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                          venerdì 23 ottobre 2020
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          CHE SPAVENTO PER CASSANI

                          FAENZA Grosso spavento per il ct azzurro di ciclismo, Davide Cassani. Ieri
                          mattina, infatti, è rimasto vittima di un incidente che per fortuna non ha avuto
                          conseguenze tragiche, nonostante come dinamica abbia ripercorso in tutto per
                          tutto quello costato la vita all' atleta spagnolo Xavier Tondo Volpini. Cassani è
                          sceso dalla sua auto proprio davanti al garage di casa, ma la macchina si è
                          mossa e per poco non lo ha schiacciato: «Per fortuna - ha raccontato il tecnico
                          sul suo profilo Insta gram - avevo lasciato la portiera dell' auto aperta, sono
                          riuscito a trovare uno spiraglio e a mettermi in salvo con il risultato di
                          schiacciarmi solo tre dita, con una ferita che ha richiesto otto punti di sutura.
                          Anche al Pronto Soccorso, comunque non mi sono perso nemmeno un minuto
                          della tappa dello Stelvio...». Niente da dire, proprio uno spirito da Ct.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020   Pagina 29
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                          venerdì 23 ottobre 2020
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                                                                                 Il Sole 24 Ore
                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          l' INTERVISTAMarco Dettori. Assimpredil

                          «Potenziare gli uffici tecnici con gli oneri di urbanizzazione»

                                                                                                                                                  G.Sa.

                          «Lo smart working della pubblica amministrazione accentua alcune
                          difficoltà ordinarie dell' attività degli uffici pubblici, come per esempio
                          quella di rintracciare le visure degli atti di fabbrica che si trovano in archivi
                          cartacei poco digitalizzati e che sono un passaggio necessario per
                          chiudere una Scia su un intervento di riqualificazione, per esempio. Ne
                          derivano ritardi che pagano anzitutto le imprese ma anche la città in termini
                          di mancato sviluppo. Ho letto che il 60% dei dipendenti pubblici in smart
                          working ha difficoltà a rintracciare gli atti su cui deve lavorare ed è chiaro
                          che questo crea un rallentamento o una sospensione di procedure
                          amministrative. Al tempo stesso dico che lo smart working è una modalità
                          di organizzazione del lavoro che ora ci consente di affrontare un'
                          emergenza e che comunque sarà sempre più presente in futuro. Non
                          possiamo far finta che non ci sia o subirla. La cosa migliore, quindi, è che le
                          amministrazioni pubbliche trovino soluzioni strutturali per usarla al meglio».
                          Marco Dettori, presidente di Assimpredil Milano, non nasconde la
                          preoccupazione per gli effetti dello smart working, ma guarda avanti e
                          lancia una proposta per rendere più efficiente il lavoro della pubbliuca amministrazione e, anzitutto, degli uffici
                          comunali. «Gli oneri di urbanizzazione - dice Dettori - sono una delle entrate più importanti per i comuni che li
                          incassano dopo che è stato rilasciato, per esempio, un permesso di costruire ed è evidente che più gli uffici tecnici
                          sono veloci a definire le pratiche, più il comune incassa soldi. Se un' azienda ha un settore che macina fatturato, io
                          cosa faccio? Potenzio quel settore, faccio in modo di accrescerne la produttività. Allora credo che un sindaco, una
                          giunta, un assessore che vogliano fare incassare più risorse per la città dovrebbero destinare una quota importante
                          di quegli oneri di urbanizzazione al potenziamento degli stessi uffici tecnici che lavorano quelle pratiche, a una
                          qualificazione del personale, a un incentivo che premi soprattutto quei dipendenti che hanno interesse a lavorare
                          con gli operatori bene e velocemente, a una digitalizzazione della documentazione e degli archivi. A Milano sta per
                          iniziare la corsa per il nuovo sindaco: questa è una proposta che i candidati sindaci farebbero bene a discutere in
                          campagna elettorale». C' è un altro aspetto che Dettori sottolinea come un importante beneficio di un' azione più
                          veloce e più efficiente delle strutture comunali. «È l' immagine che si darebbe, soprattutto agli investitori istituzionali
                          nazionali ed esteri, di una città che decide rapidamente e con una certa discinvoltura anche questioni molto
                          complesse. Questa capacità di usare una organizzazione più efficiente per dare risposte più veloci è un aspetto
                          importante per rendere la città più attrattiva». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020            Pagina 30
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                          venerdì 23 ottobre 2020
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                                                                      Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          PUBBLICO IMPIEGO

                          Pa, i nuovi contratti costano 6,7 miliardi
                          Ai 3,8 miliardi degli statali si aggiungono i 2,9 previsti in sanità, regioni e comuni

                                                                                                                                   Gianni Trovati

                          ROMA Con l' ultima aggiunta nella legge di bilancio in arrivo il rinnovo
                          contrattuale del pubblico impiego arriverà a costare 6,7 miliardi. Per gli
                          statali il fondo a disposizione viene portato a 3,8 miliardi: ma poi gli aumenti
                          previsti per la Pa centrale andranno riprodotti anche in Regioni, sanità, enti
                          locali e università, tutte realtà che dovranno trovare nei propri bilanci
                          autonomi i soldi per il rinnovo. La cifra complessiva filtra dalla funzione
                          pubblica, e risponde allo "stato di agitazione" proclamato nei giorni scorsi
                          dai sindacati del pubblico impiego su contratti e smart working. Secondo i
                          calcoli di Palazzo Vidoni, mettono le basi per un aumento medio da 107
                          euro lordi, che rappresentano il 4,15% delle busta paga di riferimento. Il
                          tutto mentre l' indice dei prezzi (Ipca), che dovrebbe guidare la dinamica
                          degli stipendi pubblici, si ferma per lo stesso periodo all' 1,8%. E mentre,
                          sottolineano da Funzione pubblica, «in un momento di straordinaria
                          difficoltà per il Paese». La risposta governativa insomma è secca, dopo
                          che la temperatura nelle relazioni con i sindacati era salita drasticamente
                          nei giorni scorsi con l' ultimo decreto ministeriale in cui si è fissata la regola
                          dello Smart Working per almeno il 50% del personale impiegato in attività possibili a distanza e si è chiesto alle
                          amministrazioni di prevedere una flessibilità oraria in entrata e in uscita per gli altri dipendenti. Un terreno delicato,
                          che proprio per le regole contrattuali intreccia diffusamente le competenze sindacali. L' orario di lavoro resta
                          «totalmente nella disponibilità del dialogo con le rappresentanze dei lavoratori», spiegano dalla Funzione pubblica,
                          ma ricordano anche che il Testo unico del pubblico impiego affida a datori e dirigenti l' esclusiva nelle decisioni su
                          «direzione e organizzazione del lavoro». Nella pubblica amministrazione il tema è storico, e perennemente irrisolto.
                          Ma è ovvio che l' emergenza sanitaria lo riempie di contenuti nuovi. Perché per avere una qualche efficacia il lavoro
                          agile e la flessibilità oraria devono essere attivate in fretta. Mentre le procedure negoziali con i sindacati richiedono
                          tempo. Ma il cuore politico dello scontro è la battaglia sui numeri del contratto. Che va in scena in un' Italia in crisi
                          nera, dove per molti autonomi e dipendenti privati l' incognita riguarda l' esistenza stessa di un reddito futuro più che
                          la sua consistenza. Lo stridore è forte, quasi quanto quello provocato dallo sciopero del trasporto pubblico
                          proclamato per oggi (in questo caso dai comitati unitari di base). Dal canto loro i dipendenti pubblici pagano invece l'
                          eredità delle vecchie crisi: il "nuovo"

                                                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2020        Pagina 31
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                          venerdì 23 ottobre 2020

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                                                                 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          contratto riguarda il 2019-2021, erede del precedente rinnovato a fine 2018 dopo dieci anni di blocco. Il ritardo ha
                          un ruolo nella battaglia. Perché i sindacati contestano l' inserimento nel calcolo dei fondi per la vacanza contrattuale
                          (500 milioni l' anno per lo Stato, quasi altrettanti per gli altri comparti), che è un obbligo di legge ma anche «un
                          anticipo dei benefici contrattuali» secondo funzione pubblica. Altri 250 milioni (sempre da raddoppiare con la Pa non
                          statale) servono a confermare l' elemento perequativo, il mattoncino salariale in più inserito dall' ultimo contratto per
                          il complicato incrocio con il «bonus Renzi». E 210 milioni circa finanziano la «specificità» di polizia e vigili del fuoco.
                          © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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