Media Monitoring per 21-12-2018 - Rassegna stampa del 21-12-2018 - Ruggi

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21-12-2018

Media Monitoring per

   Rassegna stampa del 21-12-2018
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1
   Assistenza meccanica in cardiochirurgia per la prima volta al Ruggi .............................. 1
   Assistenza meccanica in cardiochirurgia, per la prima volta a Salerno ........................... 2
   Ruggi Salerno, prima assistenza meccanica in cardiochirurgia ........................................ 3
   Ruggi, per la 1 volta l'assistenza meccanica in Cardiochirurgia ....................................... 5
   Assistente meccanico per salvare il cuore prima volta al Ruggi ....................................... 6
   Babbo Natale Acrobatico per i bimbi del reparto Pediatria ............................................... 8
   Carabinieri, sorrisi con i piccoli degenti ................................................................................ 9
   I carabinieri di Mercatello visitano i bambini del Ruggi ................................................... 10
   L' assistenza meccanica per la prima volta al Ruggi ......................................................... 11
   Salerno: l'equipe di Iesu fa miracoli “meccanici” .............................................................. 12
   Ventricoli dei cuori difficili facciamo scuola al mondo ...................................................... 13
Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 15
   CHIRURGIA VASCOLARE CONFRONTO A VIETRI .................................................................. 15
   Ospedale, con "Babbo Natale in corsia" doni e sorrisi hanno invaso tutta Pediatria
        .............................................................................................................................................. 16
   Paura in ospedale, paziente tenta di lanciarsi dal tetto ................................................... 18
Sanità Campania ............................................................................................................................. 19
   A gennaio ancora sciopero in corsia .................................................................................... 19
   Ambulanze, mancano 45 medici ............................................................................................ 21
   Aurora tra i bimbi in corsia «Il cancro non deve esistere» ............................................... 23
   «Solo fango sull' operato della Regione, dietro i fatti una regia» .................................. 25
   Bambino con epilessia «No alle liste d' attesa» ................................................................. 27
   DE LUCA PORTA LE FORMICHE IN PROCURA ....................................................................... 29
   Dona un rene alla figlia per salvarla .................................................................................... 30
   Falsa dottoressa, l' Ordine dei medici: «Un anno fa segnalammo il caso» .................... 32
   Formiche in ospedale, De Luca: «Casi sospetti» ................................................................ 34
   Furto al Policlinico, svuotata cassaforte con 60 mila euro ............................................... 36
   Gennaro Vigliotti: «Al mio arrivo era un reparto in piena catastrofe» ........................... 38
   Giuseppe Matarazzo "Formiche e incuria ma io non sono un capro espiatorio" ........... 41
   Neonato muore dopo due giorni di vita «L' ho visto spegnersi, non so perché» .......... 43
   Ospedale, patto con il «Moscati» da gennaio prestazioni equivalenti ........................... 45
   Ospedali, uffici tecnici aboliti «Manutenzione a rischio» .................................................. 47
   Pediatria, in arrivo medici convenzionati per garantire i servizi .................................... 49
   Vaccini in ritardo ma l' Asl fa pubblicità in tv ..................................................................... 51
   Vitale: "La Regione deve intervenire" .................................................................................. 52
   `«Ombre sul concorso? Noi per primi abbiamo chiesto aiuto alla Procura» .................. 54
Sanità nazionale ............................................................................................................................. 56
   A Genova il magnete più potente al mondo Studierà il cervello ..................................... 56
   Altre tre dimissioni all' Istituto di Sanità: "Nessuna polemica" ....................................... 58
   Chi modifica il dna per avere un' umanità senza difetti ................................................... 59
   Elenco doc per i tecnici sanitari ............................................................................................ 61
   I medici hanno solo 9 minuti per visitare ............................................................................ 62
   L' Olanda darà al ministro Giulia Grillo più di 700 chili di cannabis all' anno ............... 64
   Sanità, nuovi scontri con la Grillo Altri tre scienziati se ne vanno ................................. 66
   Sanità, università e Inps pagano caro il rinvio ................................................................... 68
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20/12/2018
                                              salernonotizie.it
                                                                                                                          EAV: € 950
                                                                                                                          Lettori: 10.300
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                                                        Link alla pagina web

   Assistenza meccanica in cardiochirurgia per la prima volta
                           al Ruggi

 La       cardiomiopatia     post-ischemica
 associata ad insufficienza mitralica
 funzionale rappresenta, in termini di
 mortalità, morbilità e bassa aspettativa
 di vita a distanza, una delle peggiori
 patologie Cardiochirurgiche. L’intervento
 tradizionale di by-pass aorto-coronarico
 e riparazione della valvola mitrale è,
 infatti, gravato da un rischio procedurale
 di tre/quattro volte maggiore rispetto
 ad un intervento tradizionale. L’UOC di
 Cardiochirurgia d’Urgenza dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di
 Salerno, nell’intento di ridurre questa elevata mortalità chirurgica, ha ipotizzato
 l’utilizzo di un sistema di assistenza ventricolare sinistra già in uso clinico in ambito
 cardiologico, ma mai utilizzato, fino ad ora, come supporto perioperatorio, ovvero
 come aiuto della funzione cardiaca già durante la correzione chirurgica e durante le
 prime fasi del percorso assistenziale di stabilizzazione clinica in terapia intensiva
 post-cardiochirurgica. Naturalmente parliamo di un approccio riservato ad una
 chirurgia estremamente complessa, ed è stato effettuato, per la prima volta in
 assoluto, presso l’UOC di cardiochirurgia d’Urgenza del Plesso Ruggi. Nell’ultimo
 mese, infatti, sono stati operati con l’ausilio di questa tecnologia, tre pazienti affetti
 dalla gravissima forma di cardiopatia descritta. Nell’Unità di Cardiologia
 Interventistica è stato impiantato il device, poi i pazienti sono stati condotti nelle
 sale operatorie dove l’’equipe guidata dal dottor Severino Iesu ha eseguito la terapia
 chirurgica del caso. La procedura è stata un successo per tutti i pazienti che, ora,
 sono in fase avanzata di convalescenza. Questi casi, per quanto si è a conoscenza,
 rappresentano la prima esperienza mondiale di utilizzo di un sistema di assistenza
 meccanica come adiuvante della correzione chirurgica di pazienti affetti da questa
 patologia. Ora si procederà a redigere adeguato protocollo operativo per ampliare il
 numero di pazienti complessi o inoperabili che, così diventeranno, invece,
 candidabili ad intervento chirurgico.

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20/12/2018

                                                                                                                         EAV: € 479
                                                                                                                         Lettori: 2.100
                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                                                       Link alla pagina web

  Assistenza meccanica in cardiochirurgia, per la prima volta
                          a Salerno

 La       cardiomiopatia     post-ischemica
 associata ad insufficienza mitralica
 funzionale rappresenta, in termini di
 mortalità, morbilità e bassa aspettativa
 di vita a distanza, una delle peggiori
 patologie Cardiochirurgiche. L’intervento
 tradizionale di by-pass aorto-coronarico
 e riparazione della valvola mitrale è,
 infatti, gravato da un rischio procedurale
 di tre/quattro volte maggiore rispetto ad un intervento tradizionale. Assistenza
 meccanica in cardiochirurgia: per la prima volta al Ruggi L’UOC di Cardiochirurgia
 d’Urgenza dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, nell’intento di
 ridurre questa elevata mortalità chirurgica, ha ipotizzato l’utilizzo di un sistema di
 assistenza ventricolare sinistra già in uso clinico in ambito cardiologico, ma mai
 utilizzato, fino ad ora, come supporto perioperatorio, ovvero come aiuto della
 funzione cardiaca già durante la correzione chirurgica e durante le prime fasi del
 percorso assistenziale di stabilizzazione clinica in terapia intensiva post-
 cardiochirurgica.Naturalmente parliamo di un approccio riservato ad una chirurgia
 estremamente complessa, ed è stato effettuato, per la prima volta in assoluto,
 presso l’UOC di cardiochirurgia d’Urgenza del Plesso Ruggi. Nell’ultimo mese, infatti,
 sono stati operati con l’ausilio di questa tecnologia, tre pazienti affetti dalla
 gravissima forma di cardiopatia descritta. Nell’Unità di Cardiologia Interventistica è
 stato impiantato il device, poi i pazienti sono stati condotti nelle sale operatorie
 dove l’’equipe guidata dal dottor Severino Iesu ha eseguito la terapia chirurgica del
 caso. La procedura è stata un successo per tutti i pazienti che, ora, sono in fase
 avanzata di convalescenza. Questi casi, per quanto si è a conoscenza,
 rappresentano la prima esperienza mondiale di utilizzo di un sistema di assistenza
 meccanica come adiuvante della correzione chirurgica di pazienti affetti da questa
 patologia. Ora si procederà a redigere adeguato protocollo operativo per ampliare il
 numero di pazienti complessi o inoperabili che, così diventeranno, invece,
 candidabili ad intervento chirurgico. Un grande esempio, questo, di come ideazione
 continua ed innovazione clinica rappresentino il patrimonio fondativo della Scuola
 Medica salernitana e di come continuino a guidare la pratica professionale dell’AOU
 San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di salerno.

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20/12/2018
                                                zerottonove.it
                                                                                                                          EAV: € 460
                                                                                                                          Lettori: 1.833
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                                                        Link alla pagina web

             Ruggi Salerno, prima assistenza meccanica in
                            cardiochirurgia

 Al Ruggi di Salerno ipotizzato l’utilizzo di
 un sistema di assistenza ventricolare
 sinistra mai utilizzato, fino ad ora, come
 supporto perioperatorio, ovvero come
 aiuto della funzione cardiaca già durante
 la correzione chirurgica e durante le
 prime fasi del percorso assistenziale
 L’UOC di Cardiochirurgia d’Urgenza
 dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno , nell’intento di ridurre
 questa elevata mortalità chirurgica, ha ipotizzato l’utilizzo di un sistema di
 assistenza ventricolare sinistra già in uso clinico in ambito cardiologico, ma mai
 utilizzato, fino ad ora, come supporto perioperatorio, ovvero come aiuto della
 funzione cardiaca già durante la correzione chirurgica e durante le prime fasi del
 percorso assistenziale di stabilizzazione clinica in terapia intensiva post-
 cardiochirurgica. Naturalmente parliamo di un approccio riservato ad una chirurgia
 estremamente complessa, ed è stato effettuato, per la prima volta in assoluto,
 presso l’UOC di cardiochirurgia d’Urgenza del Plesso Ruggi. Nell’ultimo mese,
 infatti, sono stati operati con l’ausilio di questa tecnologia, tre pazienti affetti dalla
 gravissima forma di cardiopatia descritta. Nell’Unità di Cardiologia Interventistica è
 stato impiantato il device, poi i pazienti sono stati condotti nelle sale operatorie
 dove l’’equipe guidata dal dottor Severino Iesu ha eseguito la terapia chirurgica del
 caso. La procedura è stata un successo per tutti i pazienti che, ora, sono in fase
 avanzata di convalescenza. Questi casi, per quanto si è a conoscenza,
 rappresentano la prima esperienza mondiale di utilizzo di un sistema di assistenza
 meccanica come adiuvante della correzione chirurgica di pazienti affetti da questa
 patologia. Ora si procederà a redigere adeguato protocollo operativo per ampliare il
 numero di pazienti complessi o inoperabili che, così diventeranno, invece,
 candidabili ad intervento chirurgico. Un grande esempio, questo, di come ideazione
 continua ed innovazione clinica rappresentino il patrimonio fondativo della Scuola
 Medica salernitana e di come continuino a guidare la pratica professionale dell’AOU
 San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di salerno. La cardiomiopatia post-ischemica
 associata ad insufficienza mitralica funzionale rappresenta, in termini di mortalità,
 morbilità e bassa aspettativa di vita a distanza, una delle peggiori patologie
 Cardiochirurgiche. L’intervento tradizionale di by-pass aorto-coronarico e riparazione
 della valvola mitrale è, infatti, gravato da un rischio procedurale di tre/quattro volte

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maggiore rispetto ad un intervento tradizionale.

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20/12/2018
                                               salernotoday.it
                                                                                                                          EAV: € 817
                                                                                                                          Lettori: 7.133
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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             Ruggi, per la 1 volta l'assistenza meccanica in
                             Cardiochirurgia

 Per la prima, al Ruggi, arriva l'assistenza
 meccanica nella Cardiochirurgia. La
 cardiomiopatia post-ischemica associata
 ad insufficienza mitralica funzionale
 rappresenta, in termini di mortalità,
 morbilità e bassa aspettativa di vita a
 distanza, una delle peggiori patologie
 Cardiochirurgiche.             L’intervento
 tradizionale di by-pass aorto-coronarico
 e riparazione della valvola mitrale è, infatti, gravato da un rischio procedurale di
 tre/quattro volte maggiore rispetto ad          un intervento tradizionale. L’UOC di
 Cardiochirurgia d’Urgenza dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di
 Salerno, nell’intento di ridurre questa elevata mortalità chirurgica, ha ipotizzato
 l’utilizzo di un sistema di assistenza ventricolare sinistra già in uso clinico in ambito
 cardiologico, ma mai utilizzato, fino ad ora, come supporto perioperatorio, ovvero
 come aiuto della funzione cardiaca già durante la correzione chirurgica e durante le
 prime fasi del percorso assistenziale di stabilizzazione clinica in terapia intensiva
 post-cardiochirurgica. L'approccio Naturalmente parliamo di un approccio riservato
 ad una chirurgia estremamente complessa, ed è stato effettuato, per la prima volta
 in assoluto, presso l’UOC di cardiochirurgia d’Urgenza del Plesso Ruggi. Nell’ultimo
 mese, infatti, sono stati operati con l’ausilio di questa tecnologia, tre pazienti affetti
 dalla gravissima forma di cardiopatia descritta. Nell’Unità di Cardiologia
 Interventistica è stato impiantato il device, poi i pazienti sono stati condotti nelle
 sale operatorie dove l’’equipe guidata dal dottor Severino Iesu ha eseguito la terapia
 chirurgica del caso. La procedura è stata un successo per tutti i pazienti che, ora,
 sono in fase avanzata di convalescenza. Il sistema Tali casi, per quanto si è a
 conoscenza, rappresentano la prima esperienza mondiale di utilizzo di un sistema di
 assistenza meccanica come adiuvante della correzione chirurgica di pazienti affetti
 da questa patologia. Si procederà, dunque, a redigere un adeguato protocollo
 operativo per ampliare il numero di pazienti complessi o inoperabili che, così
 diventeranno, invece, candidabili ad intervento chirurgico. Un grande esempio,
 questo, di come ideazione continua ed innovazione clinica rappresentino il
 patrimonio fondativo della Scuola Medica salernitana e di come continuino a guidare
 la pratica professionale dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona.

              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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21/12/2018                                                                                                                  Pagina 35
                                       Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                            EAV: € 9.513
                                                                                                                            Lettori: 133.364
                      Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

     Assistente meccanico per salvare il cuore prima volta al
                            Ruggi
 Sabino Russo
 Utilizzato per la prima volta in assoluto
 un sistema meccanico di assistenza
 ventricolare sinistra in cardiochirurgia. A
 intervenire con questa particolare
 intuizione su una cardiomiopatia post-
 ischemica associata a insufficienza
 mitralica è il primario del reparto del
 Ruggi Severino Iesu, che è riuscito così a
 ridurre il rischio chirurgico legato a una
 operazione tradizionale di by-pass aorto-
 coronarico e riparazione della valvola
 mitrale. Ora si procederà a redigere
 adeguato protocollo operativo, per
 ampliare il numero di pazienti complessi
 o inoperabili che, così diventeranno,
 invece,     candidabili    ad    intervento
 chirurgico. LA MALATTIA La patologia, in
 termini di mortalità, morbilità e bassa
 aspettativa di vita a distanza, è una delle
 peggiori in cardiochirurgia. L' intervento
 tradizionale è, infatti, gravato da un
 rischio procedurale di tre-quattro volte
 maggiore rispetto ad un intervento
 tradizionale. Per questo motivo, il
 reparto del Ruggi, che da anni si conferma punta di diamante dell' azienda
 ospedaliera ed eccellenza nazionale, nell' intento di ridurre questa elevata mortalità
 chirurgica, ha ipotizzato l' utilizzo di un sistema di assistenza ventricolare sinistra
 già in uso clinico in ambito cardiologico, ma mai utilizzato, finora, come supporto
 perioperatorio, ovvero come aiuto della funzione cardiaca già durante la correzione
 chirurgica e durante le prime fasi del percorso assistenziale di stabilizzazione clinica
 in terapia intensiva post-cardiochirurgica. Parliamo di un approccio riservato a una
 chirurgia estremamente complessa, ed è stato effettuato, per la prima volta in
 assoluto, presso il reparto di cardiochirurgia d' urgenza del plesso di via San
 Leonardo. Nell' ultimo mese, sono stati operati, con l' ausilio di questa tecnologia,
 tre pazienti affetti dalla gravissima forma di cardiopatia descritta. Nel reparto di
 cardiologia interventistica è stato impiantato il device, poi i pazienti sono stati

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condotti nelle sale operatorie, dove l' equipe guidata da Severino Iesu ha eseguito la
terapia chirurgica del caso. La procedura è stata un successo per tutti i pazienti che,
ora, sono in fase avanzata di convalescenza. L' OSPEDALE «Questi casi, per quanto
si è a conoscenza, rappresentano la prima esperienza mondiale di utilizzo di un
sistema di assistenza meccanica come adiuvante della correzione chirurgica di
pazienti affetti da questa patologia si legge nella nota della direzione strategica del
Ruggi Ora si procederà a redigere adeguato protocollo operativo, per ampliare il
numero di pazienti complessi o inoperabili che, così diventeranno, invece,
candidabili ad intervento chirurgico. Un grande esempio, questo, di come ideazione
continua e innovazione clinica rappresentino il patrimonio fondativo della scuola
medica salernitana e di come continuino a guidare la pratica professionale dell'
azienda ospedaliera universitaria». Non è la prima volta che la cardiochirurgia del
Ruggi si distingue per operazioni all' avanguardia. Appena ad aprile scorso due
pazienti, precedentemente sottoposti ad impianto di valvola aortica mediante
catetere (procedura detta Tavi), furono salvati dall' equipe di Severino Iesu. Al
primo, un 88enne, la Tavi aveva causato una gravissima lacerazione all' interno del
cuore. Un complicato intervento in emergenza permise di riparare la profonda
lacerazione e sostituire la protesi precedentemente impiantata. La stessa possibilità
fu offerta a una signora di 66 anni, in precedenza operata di bypass aorto-coronarico
e successivamente di Tavi. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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21/12/2018                                                                                                                Pagina 6

                                                                                                                          EAV: € 584
                                                                                                                          Lettori: 29.750
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

   Babbo Natale Acrobatico per i bimbi del reparto Pediatria

 Anche quest' anno, come da tradizione,
 Babbo Natale fa tappa nel reparto di
 Pediatria dell' Ospedale San Giovanni di
 Dio e Ruggi d' Aragona di Salerno.
 Questa mattina, alle ore 10.30, il re del
 Natale si calerà dal tetto del nosocomio
 cittadino per portare gioia ed entusiasmo
 ai pazienti più piccoli. Scopo dell'
 iniziativa ideata da EdiliziAcrobatica, è
 dare vita ad una giornata diversa per
 tutti i bambini, in particolare per coloro
 che si trovano a vivere un momento
 difficile della propria vita a causa di una
 malattia.    Il   personaggio,      anzi    i
 personaggi, in realtà, sono alcuni tecnici
 specializzati di EdiliziAcrobatica, la prima
 azienda italiana del settore dell' edilizia
 su fune, che, applicando la tecnica di
 discesa che utilizzano quotidianamente
 sul lavoro, daranno vita a un vero e
 proprio    spettacolo      acrobatico.    "L'
 iniziativa, in collaborazione con AIL
 Salerno, accenderà di gioia ed entusiasmo i piccoli pazienti" ha dichiarato il primario
 del reparto, dott. Rosario Pacifico. "Attualmente sono 21 i bambini ricoverati.
 Speriamo di rimandarne a casa quanti più possibile. Non è l' ospedale il luogo dove
 trascorrere le feste". Giovanna Naddeo.

              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
21/12/2018                                                                                                               Pagina 33
                                    Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                         EAV: € 3.679
                                                                                                                         Lettori: 133.364
                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                 Carabinieri, sorrisi con i piccoli degenti

 Il motto dei carabinieri è quello di stare
 vicino alla gente. Anche per questo l'
 Arma, nel corso degli anni, ha cercato
 sempre di mantenere aperte le stazioni
 dislocate anche nei posti più nascosti
 dello stivale. Stare vicino alle persone
 significa, per la Fiamma, essere anche
 dalla parte dei più deboli e dei più
 sofferenti. Se poi questi sono dei
 bambini, l' interessamento è ancora
 maggiore. È stato così che i carabinieri
 della stazione Mercatello di Salerno ieri
 hanno deciso di regalare un sorriso ai
 piccoli degenti dell' ospedale San
 Giovanni di Dio e Ruggi d' Aragona. Una
 visita in Pediatria che ha regalato non
 pochi momenti di conforto ai piccoli
 pazienti ai quali Babbo Natale ha portato
 inaspettati doni. Ad animare gli uomini
 dell' Arma, un forte senso di fraternità e
 paternità per tutti quei piccini che vivono
 un momento di grande sofferenza.
 Tanta, difatti, è stata la gioia dei piccini
 quando hanno visto fare capolino dalla
 porta della stanza un grande uomo con barba bianca e abito rosso che ha tirato fuori
 dal proprio sacco piccoli ma significativi doni per ciascuno di loro. E c' è anche chi,
 tra i bimbi, a Natale non tornerà a casa. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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21/12/2018                                                                                                                Pagina 6

                                                                                                                          EAV: € 329
                                                                                                                          Lettori: 29.750
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

      I carabinieri di Mercatello visitano i bambini del Ruggi

 I carabinieri della stazione di Mercatello
 in visita presso il reparto di pediatria
 dell'    ospedale     Ruggi.   Importante
 iniziativa quella tenutasi ieri mattina
 presso il nosocomio locale con Babbo
 Natale e tanti doni. L' Arma che da
 sempre è vicino alla cittadinanza ha
 mostrato ancora una volta il senso di
 fraternità alle persone in un momento di
 prova e fragilità, riconoscendo la dignità
 ed il valore di ogni essere umano.

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21/12/2018                                                                                                                Pagina 6

                                                                                                                          EAV: € 692
                                                                                                                          Lettori: 29.750
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

        L' assistenza meccanica per la prima volta al Ruggi

 L'       assistenza      meccanica         in
 cardiochirurgia per la prima volta in
 assoluto presso l' azienda ospedaliera
 universitaria Ruggi d' Aragona. La
 cardiomiopatia post -ischemica associata
 ad insufficienza mitralica funzionale
 rappresenta, in termini di mortalità,
 morbilità e bassa aspettativa di vita a
 distanza, una delle peggiori patologie
 Cardiochirurgiche.        L'      intervento
 tradizionale di by-pass aorto-coronarico
 e riparazione della valvola mitrale è,
 infatti, gravato da un rischio procedurale
 di tre/quattro volte maggiore rispetto ad
 un intervento tradizionale. L' Uoc di
 Cardiochirurgia      d'      Urgenza      del
 nosocomio di Salerno, nell' intento di
 ridurre     questa     elevata      mortalità
 chirurgica, ha ipotizzato l' utilizzo di un
 sistema di assistenza ventricolare
 sinistra già in uso clinico in ambito
 cardiologico,     mai    utilizzato    come
 supporto perioperatorio, ovvero come aiuto della funzione cardiaca già durante la
 correzione chirurgica e durante le prime fasi del percorso assistenziale di
 stabilizzazione clinica in terapia intensiva postcardiochirurgica. Nell' ultimo mese,
 infatti, sono stati operati con l' ausilio di questa tecnologia, tre pazienti affetti dalla
 gravissima forma di cardiopatia descritta. Nell' Unità di Cardiologia Interventistica è
 stato impiantato il device, poi i pazienti sono stati condotti nelle sale operatorie
 dove l' equipe guidata dal dottor Severino Iesu ha eseguito la terapia chirurgica del
 caso. La procedura è stata un successo per tutti i pazienti che, ora, sono in fase
 avanzata di convalescenza.

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21/12/2018
                                                         mn24.it
                                                                                                                           EAV: € 402
                                                                                                                           Lettori: 1.433
                     Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                                                         Link alla pagina web

             Salerno: l'equipe di Iesu fa miracoli “meccanici”

 La       cardiomiopatia     post-ischemica
 associata ad insufficienza mitralica
 funzionale rappresenta, in termini di
 mortalità, morbilità e bassa aspettativa
 di vita a distanza, una delle peggiori
 patologie Cardiochirurgiche. L’intervento
 tradizionale di by-pass aorto-coronarico
 e riparazione della valvola mitrale è, infatti, gravato da un rischio procedurale di
 tre/quattro volte maggiore rispetto ad          un intervento tradizionale. L’UOC di
 Cardiochirurgia d’Urgenza dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di
 Salerno, nell’intento di ridurre questa elevata mortalità chirurgica, ha ipotizzato
 l’utilizzo di un sistema di assistenza ventricolare sinistra già in uso clinico in ambito
 cardiologico, ma mai utilizzato, fino ad ora, come supporto perioperatorio, ovvero
 come aiuto della funzione cardiaca già durante la correzione chirurgica e durante le
 prime fasi del percorso assistenziale di stabilizzazione clinica in terapia intensiva
 post-cardiochirurgica. Naturalmente parliamo di un approccio riservato ad una
 chirurgia estremamente complessa, ed è stato effettuato, per la prima volta in
 assoluto, presso l’UOC di cardiochirurgia d’Urgenza del Plesso Ruggi. Nell’ultimo
 mese, infatti, sono stati operati con l’ausilio di questa tecnologia, tre pazienti affetti
 dalla gravissima forma di cardiopatia descritta. Nell’Unità di Cardiologia
 Interventistica è stato impiantato il device, poi i pazienti sono stati condotti nelle
 sale operatorie dove l’’equipe guidata dal dottor Severino Iesu ha eseguito la terapia
 chirurgica del caso. La procedura è stata un successo per tutti i pazienti che, ora,
 sono in fase avanzata di convalescenza. Questi casi, per quanto si è a conoscenza,
 rappresentano la prima esperienza mondiale di utilizzo di un sistema di assistenza
 meccanica come adiuvante della correzione chirurgica di pazienti affetti da questa
 patologia.

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21/12/2018                                                                                                                  Pagina 5
                                             La Città di Salerno
                      Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

       Ventricoli dei cuori difficili facciamo scuola al mondo
 di Gianni Giannattasio
 La tecnologia era a disposizione da
 tempo, ma nessuno finora aveva pensato
 di    utilizzarla  nelle    operazioni   ai
 cosiddetti cuori difficili, cioè quelli
 alquanto      compromessi      e    dunque
 inoperabili o complicati da operare
 perché ad elevato rischio di mortalità. È
 stato fatto per la prima volta e con
 successo alla Cardiochirurgia d'urgenza
 del Ruggi, diretta dal dottore Severino
 Iesu . Il primario, infatti, ha pensato di
 utilizzare un'apparecchiatura che aiuta il
 ventricolo a funzionare anche in fase di
 pre intervento nei pazienti con questi
 cuori difficili. Superate con successo le
 difficoltà, grazie a questa procedura
 messa a punto nell'Azienda ospedaliera
 universitaria San Giovanni di Dio e
 Ruiggi d'Aragona di Salerno, si aprono
 ora scenari nuovi per questo settore
 della cardiochirurgia. Già da ieri le
 diapositive che illustrano le varie fasi
 della procedura ideata da Severino Iesu hanno fatto il giro del mondo nella comunità
 dei cardiochirurghi e sempre ieri una delegazione di medici inglesi era in visita al
 Ruggi. Insomma, a Salerno sono stati i primi ad aver immaginato e a mettere in
 opera una nuova procedura, grazie alla quale si aprono possibilità fino a questo
 momento inesplorate. La patologia a cui è stata applicata questa nuova procedura
 comunicano dall'Azienda ospedaliera universitaria è la «cardiomiopatia post-
 ischemica associata ad insufficienza mitralica funzionale, che rappresenta in termini
 di mortalità, morbilità e bassa aspettativa di vita a distanza, una delle peggiori
 patologie cardiochirurgiche. L'intervento tradizionale di by-pass aorto- coronarico e
 riparazione della valvola mitrale è, infatti, gravato da un rischio procedurale di
 tre/quattro volte maggiore rispetto ad un intervento tradizionale». Dunque la
 Cardiochirurgia d'urgenza del Ruggi per ridurre questa elevata mortalità chirurgica,
 ha ipotizzato «l'utilizzo di un sistema di assistenza ventricolare sinistra già in uso
 clinico in ambito cardiologico, ma mai utilizzato, fino ad ora, come supporto
 perioperatorio, ovvero come aiuto della funzione cardiaca già durante la correzione
 chirurgica e durante le prime fasi del percorso assistenziale di stabilizzazione clinica
                Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
in terapia intensiva post-cardiochirurgica ». Nell'ultimo mese, al Ruggi, sono stati
operati con l'ausilio di questa tecnologia, tre pazienti affetti da quesdta gravissima
forma di cardiopatia. «Nell'Unità di cardiologia interventistica spiegano dal Ruggi è
stato impiantato il device, poi i pazienti sono stati condotti nelle sale operatorie
dove l'equipe guidata dal dottor Severino Iesu ha eseguito la terapia chirurgica del
caso. La procedura è stata un successo per tutti i pazienti che, ora, sono in fase
avanzata di convalescenza». ©RIPRODUZIONE RISERVAT

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21/12/2018                                                                                                                Pagina 35
                                     Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                          EAV: € 2.285
                                                                                                                          Lettori: 133.364
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

             CHIRURGIA VASCOLARE CONFRONTO A VIETRI

 L' importanza dello studio emodinamico
 del paziente, quale necessaria fase di
 valutazione propedeutica al trattamento
 chirurgico. Partirà da questo punto il
 dibattito che sarà al centro dei lavori del
 Congresso      nazionale     della     Sifl,
 undicesimo corso teorico-pratico di
 aggiornamento in Patologie vascolari,
 che si terrà oggi e domani nella sala
 congressi del Lloyd' s Baia Hotel di Vietri.
 L' evento vedrà la partecipazione dei più
 noti flebologi e chirurghi vascolari a
 livello            nazionale              e
 internazionale,coordinati    dal     dottor
 Maurizio Pagano, presidente Sifl e
 dirigente medico all' ospedale Andrea
 Tortora di Pagani.

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21/12/2018                                                                                                                Pagina 16

                                                                                                                          EAV: € 1.001
                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

  Ospedale, con "Babbo Natale in corsia" doni e sorrisi hanno
                    invaso tutta Pediatria

 "Babbo Natale in corsia": ragazzi disabili
 portano doni e sorrisi in pediatria. Sorrisi
 e tante sorprese per i bambini in
 ospedale, questa mattina a Sarno. È l'
 iniziativa     della     Residenza     socio
 assistenziale Lars di Episcopio con
 "Babbo      Natale      in    corsia".    Un
 appuntamento che da anni è diventato
 un piccolo grande evento natalizio per
 abbattere i pregiudizi e le barriere della
 disabilità. Si è ripetuto ieri mattina l'
 incontro tanto atteso. I ragazzi e le
 ragazze      diversamente       abili  della
 Residenza si sono trasformati in folletti
 ed hanno accomapagnato un Babbo
 Natale speciale per regalare momenti
 unici e spensierati ai piccoli degenti ed
 ai genitori del reparto di pediatria del
 "Martiri di Villa Malta". Una occasione
 importante         di      sensibilizzazione
 attraverso la musica, la danza e le
 filastrocche di Natale. Stare insieme,
 conoscersi e confrontarsi con un unico comune denominatore: la gioia senza
 diversità. In scena "Il Mago di Natale", famosa filastrocca di Gianni Ro dari. Rime,
 immagini fantastiche e magiche che hanno preso vita attraverso un recital
 emozionante e carico di significato. "S' io fossi il mago di Natale -hanno raccontato i
 ragazzi in uno scenario colorato e di sogno- farei spuntare un albero di Natale in ogni
 casa, in ogni appartamento dalle piastrelle del pavimento...". A parlare dell'
 iniziativa è stata la responsabile sanitaria della Resideza Lars di Sarno, la dottoressa
 Carla Novi. "L' iniziativa ha visto protagonisti alcuni ospiti della Rsa con l' obiettivo di
 ricreare, seppur in un luogo di degenza, il clima delle feste natalizie attraverso
 alcune esibizioni di canto e danza. L' esperienza ha un duplice obiettivo: da un lato
 aiutare i piccoli pazienti e i loro genitori ad affrontare con più leggerezza il contesto
 ospedaliero cercando di alleviare la loro sofferenza, dall' altro favorire la
 socializzazione degli ospiti della Rsa favorendo le relazioni umane e condividendo un
 esperienza di gioia, serenità e solidarietà".Prossimo appuntamento per oggi, venerdì

              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
21, ore 18 con il Presepe Vivente nella sede della Residenza Lars. Una
rappresentazione di arte e mestieri con protagonisti sempre ragazzi disabili.

           Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
21/12/2018                                                                                                                Pagina 37
                                     Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                          EAV: € 3.857
                                                                                                                          Lettori: 133.364
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

     Paura in ospedale, paziente tenta di lanciarsi dal tetto

 VALLO DELLA LUCANIA VALLO DELLA
 LUCANIA Carmela Santi Attimi di
 tensione ieri mattina nell' ospedale San
 Luca. Un indiano ricoverato nella
 struttura avrebbe tentato di togliersi la
 vita. È accaduto intorno alle 13. Da una
 prima ricostruzione il paziente, dal
 reparto     di    medicina,     in    stato
 confusionale avrebbe raggiunto l' ultimo
 piano e tentato di salire sul tetto, forse
 con l' intenzione di lanciarsi nel vuoto. Il
 suo intento non è sfuggito a degenti e
 operatori sanitari. Il paziente girovagava
 per i reparti in evidente stato di
 agitazione. Immediato l' intervento di
 medici e infermieri, che dopo un po' sono
 riusciti a farlo desistere. Sul posto i
 carabinieri di Vallo, con il maresciallo
 Sergi e il capitano Malgieri e i vigili del
 fuoco del locale distaccamento diretto da
 Gianni Sansone. L' indiano è stato
 ricoverato in psichiatria. Era giunto in
 ospedale durante la notte, in stato
 confusionale, e ricoverato nel reparto di
 medicina. Ieri mattina, dopo aver vagato per i reparti, si è diretto verso il tetto della
 struttura. Fortunatamente la situazione è subito rientrata, ma ha creato panico e
 scompiglio. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
21/12/2018                                                                                                                Pagina 31

                                                                                                                          EAV: € 5.906
                                                                                                                          Lettori: 133.364
                                          Argomento: Sanità Campania

                      A gennaio ancora sciopero in corsia

 LA PROTESTA LA PROTESTA Altre due
 giornate di sciopero per la sanità
 pubblica. L' intersindacale dopo lo stop
 di 24 ore il 23 novembre annuncia per
 gennaio l' inasprirsi della protesta a
 fronte delle deludenti risposte della
 Legge di Bilancio e dei decreti collegati.
 «Niente per le assunzioni necessarie per
 riportare le condizioni di lavoro ad uno
 stato umano e ridurre attraverso questa
 via le liste di attesa. Niente per
 aumentare i livelli retributivi bloccati al
 2010 con una perdita economica per
 ogni dirigente valutabile in 30mila euro.
 Niente per superare il blocco imposto
 dalla sciagurata legge Madia alle risorse
 accessorie,        patrimonio         storico
 irrinunciabile della categoria a garanzia
 del futuro contrattuale delle giovani
 generazioni»,        spiega         Carmine
 Sanseverino,      referente      provinciale
 Anaao-Assomed. Dunque anche in
 Irpinia, le organizzazioni sindacali della
 dirigenza medica, veterinaria e sanitaria
 giudicano «deludente» la manovra economica approvata alla Camera e chiedono
 sostanziali modifiche al Senato in nome della sanità pubblica e del lavoro dei suoi
 professionisti. «Gli impegni assunti dopo lo sciopero nazionale del 23 novembre
 scorso appaiono in gran parte disattesi», sostiene Sanverino. «La stessa inclusione
 dell' indennità di esclusività nella massa salariale solo a partire dal Contratto
 collettivo nazionale del 2019-2021, significa che nella tornata 2016-2018, non
 ancora conclusa per l' area della dirigenza sanitaria, l' incremento contrattuale del
 3,48 per cento sarà riferito a un dato economico ridotto rispetto a quanto previsto
 per tutti i comparti del pubblico impiego e per la medicina convenzionata che hanno
 potuto utilizzare tutti gli specifici elementi retributivi. Anche l' esiguo incremento del
 numero dei contratti per la formazione specialistica post laurea, è da considerare
 largamente insufficiente a compensare l' esodo pensionistico che investirà il Ssn nei
 prossimi anni. In definitiva, non si vedono le risposte attese alle richieste avanzate
 prima e dopo lo sciopero». I sindacati pretendono quindi «un impegno preciso del
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Governo rispetto al contratto di lavoro» per «non assistere all' agonia del sistema
sanitario pubblico». an.pl. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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21/12/2018                                                                                                                Pagina 5

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                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                          Argomento: Sanità Campania

                           Ambulanze, mancano 45 medici

 Ritardi nei soccorsi del 118 e disagi per
 gli utenti del servizio a causa del buco
 nell' organico Solo 87 dottori rispetto ai
 132 necessari per il funzionamento dei
 presidi CASERTA - Soltanto 87 medici
 disponibili per le ambulanze del 118
 della provincia di Caserta, a fronte dei
 132      necessari    per    il   corretto
 funzionamento del servizio: è enorme il
 buco nell' organico dei medici della Asl
 per il trasporto e assistenza territoriale.
 Altro che sanità campana al primo posto
 in Italia, come promesso dal governatore
 Vincenzo De Luca: è a dir poco
 sconfortante il quadro che emerge dall'
 analisi dei numeri del 118. La carenza
 dell' organico è di un gravità tale da
 causare disagi tanto al personale
 sanitario quanto ai pazienti che
 usufruiscono del servizio. Non è un buco
 quello nell' organico dell' azienda
 sanitaria locale, ma una vera e propria
 voragine. Ognuna delle 22 postazioni di
 ambulanze, di cui 2 non medicalizzate,
 richiederebbe 6 medici, per un totale di
 132. Degli 87 medici presenti bisogna anche considerare che 38 di loro hanno già
 passato l'età pensionabile. Tagliati anche i dirigenti, che sono stati ridotti a una sola
 unità, laddove prima ne erano presenti tre: uno addetto alla centrale del 118 e due
 per i distretti ex Caserta 1 ed ex Caserta 2. L'aggiunta delle 3 postazioni Psaut
 (servizi di assistenza ed urgenza territoriale potenziati) non migliorano di molto al
 situazione. Localizzati a San Felice a Cancello, Teano e Capua i tre presidi, che la
 legge regionale stabiliva in aggiunta al normale Pronto soccorso ospedaliero, sono
 diventati una pezza a colori' per coprire la chiusura degli stessi. A peggiorare la
 situazione ci sono poi gli abbandoni'. Dallo scorso maggio, cioè da quando il servizio
 è definitivamente diventato di competenza della Asl, sono 8 i medici che sono stati
 dichiarati inidonei al servizio. Lo stress a cui sono sottoposti i medici crea una
 disastrosa spirale discendente per l'organigramma, costante fonte di disagi per
 operatori e pazienti. La carenza nell'organigramma dei medici, unitamente alla
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condizione di super-lavoro a cui sono sottoposti, causa spesso ritardi negli interventi
di soccorso extraospedaliero. che causano reazioni spropositate da parte dei parenti,
ansiosi per la salute dei propri congiunti malati o feriti. La rinascita' del mondo della
sanità annunciata dal governatore della Campania Vincenzo De Luca non è solo in
ritardo. I buchi' nell'organico dei medici mettono in luce quella che è una vera e
propria involuzione del diritto alla salute. Un vero e proprio passo indietro per la
sanità della Campania. Che al di là delle promesse roboanti da campagna elettorale
e le dichiarazioni arroganti del mondo della politica continua a rimanere un punto
dolente.

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21/12/2018                                                                                                                Pagina 37

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                                                                                                                          Lettori: 133.364
                                          Argomento: Sanità Campania

    Aurora tra i bimbi in corsia «Il cancro non deve esistere»

 LA STORIA Cristina Liguori Ha deciso di
 donare tutti i regali ricevuti da amici e
 parenti alla sua prima Comunione ai
 bambini malati di tumore. Si è recata in
 ospedale al Pausilipon e ha girato stanza
 per stanza per donare un sorriso. «Il
 cancro deve andare via»: ha le idee
 chiare Aurora e le esprime con una
 naturalezza disarmante. Da anni lotta
 contro una grave forma tumorale che l'
 ha spezzata nel corpo ma non nell'
 anima. Ha forza, talmente tanta che ha
 deciso di far coraggio anche ad altri
 bambini. L' altra mattina insieme all'
 associazione Terra dei Cuori si è recata
 nel reparto dedicato prettamente ai
 bambini malati. Cappello rosso e sacco
 alla mano ha donato ai malati giochi e
 gioia. Non si è persa d' animo nemmeno
 un secondo e nonostante la debolezza ha
 compiuto la sua missione. Ad accoglierla
 decine di bambini affetti da gravi
 malattie. Abbracci e baci, tante le foto e
 i selfie con i piccoli pazienti con i quali è
 entrata subito in sintonia. Con loro condivide il dolore, ma anche la giovane età e la
 speranza per il futuro. A 12 anni è riuscita a donare gioia in un reparto purtroppo
 colmo di sofferenza. La piccola Aurora combatte da 5 anni. È diventata, suo
 malgrado il simbolo della lotta per la Terra dei Fuochi. A novembre ha incontrato
 anche parte del governo e il primo ministro Conte che l' ha ascoltata per diversi
 minuti. Aurora ha chiesto che ci sia attenzione per la sua terra e che non ci siano
 mai più bambini malati. Con questo messaggio nel cuore si è recata anche in
 ospedale. Solo qualche settimana fa ha ricevuto la prima Comunione. Sua la
 decisione di devolvere tutti i suoi regali ai piccoli del Pausilipon. Un dono gradito che
 ha commosso tutti. La piccola non ha voluto tenere nulla per sé. Di sua spontanea
 volontà ha deciso di condividere con bambini malati come lei ogni suo bene. I
 bambini hanno ricevuto, anche grazie all' associazione Terra dei Cuori, cellulari e
 consolle per videogiochi. LE LETTERINE I bambini a loro volta avevano scritto delle
 letterine e sia Aurora che l' associazione hanno tentato in tutti i modi di farli felici.
              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Poi hanno registrato dei video con i quali hanno ringraziato la piccola Aurora e i
responsabili del gruppo che hanno realizzato il loro sogno natalizio. Grati i genitori
dei pazienti che per qualche minuto hanno messo da parte il dispiacere. «Il cancro
non deve esistere, non deve stare in mezzo a noi - ha detto Aurora dopo l' incontro -
se proprio deve esistere deve ammalarsi da solo». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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21/12/2018                                                                                                                Pagina 5

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                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                          Argomento: Sanità Campania

    «Solo fango sull' operato della Regione, dietro i fatti una
                              regia»

 LE REAZIONI Moxedano: «Basta con lo
 sciacallaggio». Oggi protesta della
 Consulta Popolare Salute e Sanità
 davanti Palazzo Santa Lucia NAPOLI. Il
 sospetto c' era da tempo, ma tra i dubbi
 e la verità dei fatti che riguardano il San
 Giovanni Bosco travolto dagli scandali,
 ora è il momento di «indagare a fondo
 per porre fine a questo continuo
 sciacallaggio che offende le tantissime
 professionalità che operano all' interno
 dell' Asl Napoli 1». La pensa così il
 consigliere        regionale      Francesco
 Moxedano, (nella foto) componente della
 commissione Sanità, che afferma: «Bene
 la decisione del presidente De Luca di
 fare un esposto alla procura della
 Repubblica in merito alla vicenda delle
 formiche all' ospedale San Giovanni
 Bosco».          Moxedano          parlando
 dell'«increscioso episodio» afferma che
 «sin dall' inizio ho ipotizzato una qualche
 sordida regia che mirasse ad infangare l'
 operato della sanità campana e del
 governo regionale». Più volte il consigliere regionale spiega di aver «invitato i
 carabinieri e la Procura di indagare a fondo sulla vicenda». Vogliono riprendersi «il
 diritto alla sanità, alla salute, alla vita» e risanare gli «ospedali da incubo» i
 componenti della Consulta Popolare Salute e Sanità della Città di Napoli, e per farlo
 si sono dati appuntamento questa mattina alle 11 davanti la sede della Regione
 Campania a Palazzo Santa Lucia. È una sanità «allo sbando» quella della regione
 Campania. «Le strutture sanitarie sono costrette a una morte lenta con il chiaro
 obiettivo di rendere il servizio pubblico impresentabile - dichiarano i rappresentanti
 della Consulta -favorire il privato e tenere aperte strutture e reparti per coprire
 interessi clientelari». Duro il commento sulle condizioni dei presidi ospedalieri,
 «guidati da primari e dirigenti non titolati, non all' altezza, cooptati dalla politica del
 malaffare, pertanto ricattabili e garanti esclusivamente degli interessi dei loro

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"benefattori", anziché della salute dei cittadini e dei lavoratori della sanità». La
Consulta Popolare Salute e Sanità della Città di Napo li ha quindi «avviato un lavoro
di controllo popolare all' interno delle strutture ospedaliere cittadine per incontrare
lavoratori e utenti, alimentare la partecipazione, mettere in rete e costruire i
comitati popolari all' interno delle strutture ospedaliere e dei quartieri, per
controllare direttamente il funzionamento delle strutture, fare proposte concrete su
ciò che realmente serve agli utenti e ai lavoratori della sanità pubblica e ai quartieri
della città di Napoli. Per immaginare un sistema sanitario diverso». Il presidio di oggi
davanti la sede della Regione rappresenta «un primo passo di questo cammino». La
speranza è che un domani si possa parlare di una «sanità ef ciente, pubblica,
universale e gratuita che metta al centro i diritti del malato e di chi ci lavora. E lo
chiederemo con una lettera "augurale" che consegneremo al presidente della
Regione». FDL.

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21/12/2018                                                                                                                Pagina 30

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                                                                                                                          Lettori: 133.364
                                          Argomento: Sanità Campania

             Bambino con epilessia «No alle liste d' attesa»

 LA SALUTE Un minore con handicap
 bisognoso di cure non può attendere che
 scorrano le liste d' attesa dell' Asl per
 avere la prestazione, ma deve averla
 subito. Lo stabilisce un' ordinanza
 cautelare del Tar Campania, che ha
 accolto provvisoriamente, in attesa che
 la causa venga discussa nel merito
 (maggio 2019), il ricorso presentato dai
 genitori di un minore tramite il legale
 Luigi Adinolfi. La vicenda riguarda il
 piccolo Vincenzo, di 7 anni e mezzo,
 residente con i genitori a San Marco
 Evangelista, affetto da «epilessia con
 crisi febbrili e afebbrili, e possibile
 Smeb», una sindrome che ne ha
 determinato l' invalidità al 100%, come
 accertato dall' Inps e dalle Asl di Siena e
 Caserta, quest' ultima con diagnosi del 3
 gennaio      scorso,    nella   quale     si
 prescriveva necessità di assistenza
 specialistica. Il 9 gennaio 2018 i genitori
 hanno quindi stipulato un contratto con l'
 Asl che ha autorizzato la prestazione,
 limitata alla logopedia e alla psicomotricità, entro i 180 giorni finali. Pochi giorni
 dopo, il 22 gennaio, padre e madre del piccolo si sono così rivolti al centro di
 riabilitazione convenzionato con l' Asl, il Centro Antares di San Nicola la Strada, che
 non si è preso in carico il minore, ma lo ha iscritto in lista di attesa per l' età
 evolutiva con un ordine progressivo di 900. Il bimbo non ha però ricevuto alcuna
 prestazione nei 180 giorni previsti, così i genitori hanno dovuto ripetere la visita
 specialistica dall' Asl e fare un nuovo contratto sempre di 180 giorni, stipulato il 6
 novembre scorso. Ancora una volta, il centro di riabilitazione cui si sono rivolti, ha
 assegnato al bimbo il numero 1218 in lista d' attesa. A questo punto i genitori del
 piccolo hanno rotto gli indugi facendo ricorso al Tar, chiedendo la sospensione dell'
 efficacia del contratto stipulato con l' Asl nella parte in cui prevede un termine finale
 per la prestazione. «Di fatto - ha scritto l' avvocato Adinolfi nel ricorso - con il
 sistema di convocare a visita il disabile prevedendo, per una infermità non più
 revisionabile, un contratto a termine, l' Asl nega l' assistenza. In quanto tutti i centri
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accreditati hanno liste di attesa che non permettono il rispetto dei 180 giorni di
validità del contratto». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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21/12/2018                                                                                                               Pagina 1

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                                                                                                                         Lettori: 704.603
                                         Argomento: Sanità Campania

             DE LUCA PORTA LE FORMICHE IN PROCURA
 OTTAVIO LUCARELLI
 Il commento Le formiche arrivano in
 Procura. Le porta Vincenzo De Luca, che
 torna a valanga sul caso del pronto
 soccorso dell' ospedale San Giovanni
 Bosco. Tra i viali di Villa Pignatelli, in
 occasione del saluto natalizio al cast
 della serie "L' amica geniale", il
 presidente avverte: «Ho visto l'
 immagine di un cestino con le formiche.
 Ma le formiche, si sa, d' inverno stanno
 sottoterra e sarà bene che l' Asl cominci
 a mobilitare carabinieri e Procura perché
 le formiche non esistono. Esistono altre
 cose, mi pare evidente». Formiche che
 spuntano     in    vari     ospedali.    Si
 arrampicano sui muri, entrano nei letti,
 assaporano il glucosio. E fanno infuriare
 De Luca: «Credo che l' Asl Napoli uno
 farà un esposto in Procura per venire a
 capo di alcuni episodi ormai più che
 sospetti». La pista dolosa De Luca la
 sbandiera spesso e i Cinque stelle dicono
 che «ha le traveggole». Evidentemente non hanno visto "Assalto alla terra" diretto
 nel 1954 da Gordon Douglas. Pellicola geniale. Siamo sicuri che l' invasione delle
 formiche giganti sia solo fantascienza ?

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21/12/2018                                                                                                                Pagina 6

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                                                                                                                          Lettori: 704.603
                                          Argomento: Sanità Campania

                      Dona un rene alla figlia per salvarla
 GIUSEPPE DEL BELLO
 La storia Si priva di un rene per donarlo
 alla figlia. Sa che così correrà meno
 rischi e, soprattutto, che le eviterà quel
 terribile tunnel in cui spesso precipitano
 i nefropatici, la dialisi. È una storia d'
 amore ma anche di progresso scientifico
 quella che ha per protagonisti Marianna,
 una ragazza di 26 anni, suo padre che ne
 ha 56 e l' équipe guidata da Michele
 Santangelo, docente della Federico II e
 direttore di Chirurgia generale e
 Trapianti. Tutto inizia con la malattia che
 colpisce la giovane: insufficienza renale
 cronica. Nella prima fase, la combatte
 con la terapia medica, poi durante l'
 estate la situazione evolve al peggio. E
 la dialisi è in agguato. L' unica chance
 rimane il trapianto. Inizia la ricerca di un
 organo compatibile e disponibile, visto
 che la lista d' attesa è lunga. Fino a tre
 anni e mezzo, in media. A questo punto,
 Luigi, informato della possibilità di
 diventare proprio lui il donatore vivente, non esita: «Sono pronto a dare un mio rene
 a Marianna » , dice a Santangelo. Il chirurgo acconsente, parte la macchina
 organizzativa. Una macchina che lo staff del docente da un po' di tempo sta già
 rimettendo in piedi, dopo uno stop che durava dal 2003. L' iter prevede un' analisi
 clinica, immunologica e psicologica. Ci lavora anche una commissione costituita da
 un team esterno di specialisti. Riesamina il caso, bisogna essere sicuri che la
 procedura sia rispettata e che donatore e ricevente siano consapevoli del protocollo.
 Poi tocca al magistrato. Lui concederà l' autorizzazione. Dopo un falso allarme a
 metà agosto per un rene disponibile, finalmente si arriva all' intervento: una
 settimana fa l' équipe di Santangelo entra in sala operatoria. Da una parte il padre a
 cui per la prima volta nel sud viene prelevato il rene per via laparoscopica (evitando
 di aprire l' addome), nell' altra sala c' è Marianna che, dopo la rimozione del rene
 malato, è pronta a ricevere l' organo nuovo. A lei il trapianto da vivente ha
 consentito di rientrare in quel fortunato gruppo di pazienti, definito "pre-emptive",
 che possono ricevere un rene prima di finire in dialisi. Oltre Santangelo che ha
 lavorato su due fronti ( cioè quello del prelievo su Luigi e quello dell' impianto del
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