Media Monitoring per 21-12-2018 - Rassegna stampa del 21-12-2018 - Ruggi
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1 Assistenza meccanica in cardiochirurgia per la prima volta al Ruggi .............................. 1 Assistenza meccanica in cardiochirurgia, per la prima volta a Salerno ........................... 2 Ruggi Salerno, prima assistenza meccanica in cardiochirurgia ........................................ 3 Ruggi, per la 1 volta l'assistenza meccanica in Cardiochirurgia ....................................... 5 Assistente meccanico per salvare il cuore prima volta al Ruggi ....................................... 6 Babbo Natale Acrobatico per i bimbi del reparto Pediatria ............................................... 8 Carabinieri, sorrisi con i piccoli degenti ................................................................................ 9 I carabinieri di Mercatello visitano i bambini del Ruggi ................................................... 10 L' assistenza meccanica per la prima volta al Ruggi ......................................................... 11 Salerno: l'equipe di Iesu fa miracoli “meccanici” .............................................................. 12 Ventricoli dei cuori difficili facciamo scuola al mondo ...................................................... 13 Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 15 CHIRURGIA VASCOLARE CONFRONTO A VIETRI .................................................................. 15 Ospedale, con "Babbo Natale in corsia" doni e sorrisi hanno invaso tutta Pediatria .............................................................................................................................................. 16 Paura in ospedale, paziente tenta di lanciarsi dal tetto ................................................... 18 Sanità Campania ............................................................................................................................. 19 A gennaio ancora sciopero in corsia .................................................................................... 19 Ambulanze, mancano 45 medici ............................................................................................ 21 Aurora tra i bimbi in corsia «Il cancro non deve esistere» ............................................... 23 «Solo fango sull' operato della Regione, dietro i fatti una regia» .................................. 25 Bambino con epilessia «No alle liste d' attesa» ................................................................. 27 DE LUCA PORTA LE FORMICHE IN PROCURA ....................................................................... 29 Dona un rene alla figlia per salvarla .................................................................................... 30 Falsa dottoressa, l' Ordine dei medici: «Un anno fa segnalammo il caso» .................... 32 Formiche in ospedale, De Luca: «Casi sospetti» ................................................................ 34 Furto al Policlinico, svuotata cassaforte con 60 mila euro ............................................... 36 Gennaro Vigliotti: «Al mio arrivo era un reparto in piena catastrofe» ........................... 38 Giuseppe Matarazzo "Formiche e incuria ma io non sono un capro espiatorio" ........... 41 Neonato muore dopo due giorni di vita «L' ho visto spegnersi, non so perché» .......... 43 Ospedale, patto con il «Moscati» da gennaio prestazioni equivalenti ........................... 45 Ospedali, uffici tecnici aboliti «Manutenzione a rischio» .................................................. 47 Pediatria, in arrivo medici convenzionati per garantire i servizi .................................... 49 Vaccini in ritardo ma l' Asl fa pubblicità in tv ..................................................................... 51 Vitale: "La Regione deve intervenire" .................................................................................. 52 `«Ombre sul concorso? Noi per primi abbiamo chiesto aiuto alla Procura» .................. 54 Sanità nazionale ............................................................................................................................. 56 A Genova il magnete più potente al mondo Studierà il cervello ..................................... 56 Altre tre dimissioni all' Istituto di Sanità: "Nessuna polemica" ....................................... 58 Chi modifica il dna per avere un' umanità senza difetti ................................................... 59 Elenco doc per i tecnici sanitari ............................................................................................ 61 I medici hanno solo 9 minuti per visitare ............................................................................ 62 L' Olanda darà al ministro Giulia Grillo più di 700 chili di cannabis all' anno ............... 64 Sanità, nuovi scontri con la Grillo Altri tre scienziati se ne vanno ................................. 66 Sanità, università e Inps pagano caro il rinvio ................................................................... 68
20/12/2018 salernonotizie.it EAV: € 950 Lettori: 10.300 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Assistenza meccanica in cardiochirurgia per la prima volta al Ruggi La cardiomiopatia post-ischemica associata ad insufficienza mitralica funzionale rappresenta, in termini di mortalità, morbilità e bassa aspettativa di vita a distanza, una delle peggiori patologie Cardiochirurgiche. L’intervento tradizionale di by-pass aorto-coronarico e riparazione della valvola mitrale è, infatti, gravato da un rischio procedurale di tre/quattro volte maggiore rispetto ad un intervento tradizionale. L’UOC di Cardiochirurgia d’Urgenza dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, nell’intento di ridurre questa elevata mortalità chirurgica, ha ipotizzato l’utilizzo di un sistema di assistenza ventricolare sinistra già in uso clinico in ambito cardiologico, ma mai utilizzato, fino ad ora, come supporto perioperatorio, ovvero come aiuto della funzione cardiaca già durante la correzione chirurgica e durante le prime fasi del percorso assistenziale di stabilizzazione clinica in terapia intensiva post-cardiochirurgica. Naturalmente parliamo di un approccio riservato ad una chirurgia estremamente complessa, ed è stato effettuato, per la prima volta in assoluto, presso l’UOC di cardiochirurgia d’Urgenza del Plesso Ruggi. Nell’ultimo mese, infatti, sono stati operati con l’ausilio di questa tecnologia, tre pazienti affetti dalla gravissima forma di cardiopatia descritta. Nell’Unità di Cardiologia Interventistica è stato impiantato il device, poi i pazienti sono stati condotti nelle sale operatorie dove l’’equipe guidata dal dottor Severino Iesu ha eseguito la terapia chirurgica del caso. La procedura è stata un successo per tutti i pazienti che, ora, sono in fase avanzata di convalescenza. Questi casi, per quanto si è a conoscenza, rappresentano la prima esperienza mondiale di utilizzo di un sistema di assistenza meccanica come adiuvante della correzione chirurgica di pazienti affetti da questa patologia. Ora si procederà a redigere adeguato protocollo operativo per ampliare il numero di pazienti complessi o inoperabili che, così diventeranno, invece, candidabili ad intervento chirurgico. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/12/2018 EAV: € 479 Lettori: 2.100 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Assistenza meccanica in cardiochirurgia, per la prima volta a Salerno La cardiomiopatia post-ischemica associata ad insufficienza mitralica funzionale rappresenta, in termini di mortalità, morbilità e bassa aspettativa di vita a distanza, una delle peggiori patologie Cardiochirurgiche. L’intervento tradizionale di by-pass aorto-coronarico e riparazione della valvola mitrale è, infatti, gravato da un rischio procedurale di tre/quattro volte maggiore rispetto ad un intervento tradizionale. Assistenza meccanica in cardiochirurgia: per la prima volta al Ruggi L’UOC di Cardiochirurgia d’Urgenza dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, nell’intento di ridurre questa elevata mortalità chirurgica, ha ipotizzato l’utilizzo di un sistema di assistenza ventricolare sinistra già in uso clinico in ambito cardiologico, ma mai utilizzato, fino ad ora, come supporto perioperatorio, ovvero come aiuto della funzione cardiaca già durante la correzione chirurgica e durante le prime fasi del percorso assistenziale di stabilizzazione clinica in terapia intensiva post- cardiochirurgica.Naturalmente parliamo di un approccio riservato ad una chirurgia estremamente complessa, ed è stato effettuato, per la prima volta in assoluto, presso l’UOC di cardiochirurgia d’Urgenza del Plesso Ruggi. Nell’ultimo mese, infatti, sono stati operati con l’ausilio di questa tecnologia, tre pazienti affetti dalla gravissima forma di cardiopatia descritta. Nell’Unità di Cardiologia Interventistica è stato impiantato il device, poi i pazienti sono stati condotti nelle sale operatorie dove l’’equipe guidata dal dottor Severino Iesu ha eseguito la terapia chirurgica del caso. La procedura è stata un successo per tutti i pazienti che, ora, sono in fase avanzata di convalescenza. Questi casi, per quanto si è a conoscenza, rappresentano la prima esperienza mondiale di utilizzo di un sistema di assistenza meccanica come adiuvante della correzione chirurgica di pazienti affetti da questa patologia. Ora si procederà a redigere adeguato protocollo operativo per ampliare il numero di pazienti complessi o inoperabili che, così diventeranno, invece, candidabili ad intervento chirurgico. Un grande esempio, questo, di come ideazione continua ed innovazione clinica rappresentino il patrimonio fondativo della Scuola Medica salernitana e di come continuino a guidare la pratica professionale dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di salerno. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/12/2018 zerottonove.it EAV: € 460 Lettori: 1.833 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Ruggi Salerno, prima assistenza meccanica in cardiochirurgia Al Ruggi di Salerno ipotizzato l’utilizzo di un sistema di assistenza ventricolare sinistra mai utilizzato, fino ad ora, come supporto perioperatorio, ovvero come aiuto della funzione cardiaca già durante la correzione chirurgica e durante le prime fasi del percorso assistenziale L’UOC di Cardiochirurgia d’Urgenza dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno , nell’intento di ridurre questa elevata mortalità chirurgica, ha ipotizzato l’utilizzo di un sistema di assistenza ventricolare sinistra già in uso clinico in ambito cardiologico, ma mai utilizzato, fino ad ora, come supporto perioperatorio, ovvero come aiuto della funzione cardiaca già durante la correzione chirurgica e durante le prime fasi del percorso assistenziale di stabilizzazione clinica in terapia intensiva post- cardiochirurgica. Naturalmente parliamo di un approccio riservato ad una chirurgia estremamente complessa, ed è stato effettuato, per la prima volta in assoluto, presso l’UOC di cardiochirurgia d’Urgenza del Plesso Ruggi. Nell’ultimo mese, infatti, sono stati operati con l’ausilio di questa tecnologia, tre pazienti affetti dalla gravissima forma di cardiopatia descritta. Nell’Unità di Cardiologia Interventistica è stato impiantato il device, poi i pazienti sono stati condotti nelle sale operatorie dove l’’equipe guidata dal dottor Severino Iesu ha eseguito la terapia chirurgica del caso. La procedura è stata un successo per tutti i pazienti che, ora, sono in fase avanzata di convalescenza. Questi casi, per quanto si è a conoscenza, rappresentano la prima esperienza mondiale di utilizzo di un sistema di assistenza meccanica come adiuvante della correzione chirurgica di pazienti affetti da questa patologia. Ora si procederà a redigere adeguato protocollo operativo per ampliare il numero di pazienti complessi o inoperabili che, così diventeranno, invece, candidabili ad intervento chirurgico. Un grande esempio, questo, di come ideazione continua ed innovazione clinica rappresentino il patrimonio fondativo della Scuola Medica salernitana e di come continuino a guidare la pratica professionale dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di salerno. La cardiomiopatia post-ischemica associata ad insufficienza mitralica funzionale rappresenta, in termini di mortalità, morbilità e bassa aspettativa di vita a distanza, una delle peggiori patologie Cardiochirurgiche. L’intervento tradizionale di by-pass aorto-coronarico e riparazione della valvola mitrale è, infatti, gravato da un rischio procedurale di tre/quattro volte Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
maggiore rispetto ad un intervento tradizionale. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/12/2018 salernotoday.it EAV: € 817 Lettori: 7.133 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Ruggi, per la 1 volta l'assistenza meccanica in Cardiochirurgia Per la prima, al Ruggi, arriva l'assistenza meccanica nella Cardiochirurgia. La cardiomiopatia post-ischemica associata ad insufficienza mitralica funzionale rappresenta, in termini di mortalità, morbilità e bassa aspettativa di vita a distanza, una delle peggiori patologie Cardiochirurgiche. L’intervento tradizionale di by-pass aorto-coronarico e riparazione della valvola mitrale è, infatti, gravato da un rischio procedurale di tre/quattro volte maggiore rispetto ad un intervento tradizionale. L’UOC di Cardiochirurgia d’Urgenza dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, nell’intento di ridurre questa elevata mortalità chirurgica, ha ipotizzato l’utilizzo di un sistema di assistenza ventricolare sinistra già in uso clinico in ambito cardiologico, ma mai utilizzato, fino ad ora, come supporto perioperatorio, ovvero come aiuto della funzione cardiaca già durante la correzione chirurgica e durante le prime fasi del percorso assistenziale di stabilizzazione clinica in terapia intensiva post-cardiochirurgica. L'approccio Naturalmente parliamo di un approccio riservato ad una chirurgia estremamente complessa, ed è stato effettuato, per la prima volta in assoluto, presso l’UOC di cardiochirurgia d’Urgenza del Plesso Ruggi. Nell’ultimo mese, infatti, sono stati operati con l’ausilio di questa tecnologia, tre pazienti affetti dalla gravissima forma di cardiopatia descritta. Nell’Unità di Cardiologia Interventistica è stato impiantato il device, poi i pazienti sono stati condotti nelle sale operatorie dove l’’equipe guidata dal dottor Severino Iesu ha eseguito la terapia chirurgica del caso. La procedura è stata un successo per tutti i pazienti che, ora, sono in fase avanzata di convalescenza. Il sistema Tali casi, per quanto si è a conoscenza, rappresentano la prima esperienza mondiale di utilizzo di un sistema di assistenza meccanica come adiuvante della correzione chirurgica di pazienti affetti da questa patologia. Si procederà, dunque, a redigere un adeguato protocollo operativo per ampliare il numero di pazienti complessi o inoperabili che, così diventeranno, invece, candidabili ad intervento chirurgico. Un grande esempio, questo, di come ideazione continua ed innovazione clinica rappresentino il patrimonio fondativo della Scuola Medica salernitana e di come continuino a guidare la pratica professionale dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
21/12/2018 Pagina 35 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 9.513 Lettori: 133.364 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Assistente meccanico per salvare il cuore prima volta al Ruggi Sabino Russo Utilizzato per la prima volta in assoluto un sistema meccanico di assistenza ventricolare sinistra in cardiochirurgia. A intervenire con questa particolare intuizione su una cardiomiopatia post- ischemica associata a insufficienza mitralica è il primario del reparto del Ruggi Severino Iesu, che è riuscito così a ridurre il rischio chirurgico legato a una operazione tradizionale di by-pass aorto- coronarico e riparazione della valvola mitrale. Ora si procederà a redigere adeguato protocollo operativo, per ampliare il numero di pazienti complessi o inoperabili che, così diventeranno, invece, candidabili ad intervento chirurgico. LA MALATTIA La patologia, in termini di mortalità, morbilità e bassa aspettativa di vita a distanza, è una delle peggiori in cardiochirurgia. L' intervento tradizionale è, infatti, gravato da un rischio procedurale di tre-quattro volte maggiore rispetto ad un intervento tradizionale. Per questo motivo, il reparto del Ruggi, che da anni si conferma punta di diamante dell' azienda ospedaliera ed eccellenza nazionale, nell' intento di ridurre questa elevata mortalità chirurgica, ha ipotizzato l' utilizzo di un sistema di assistenza ventricolare sinistra già in uso clinico in ambito cardiologico, ma mai utilizzato, finora, come supporto perioperatorio, ovvero come aiuto della funzione cardiaca già durante la correzione chirurgica e durante le prime fasi del percorso assistenziale di stabilizzazione clinica in terapia intensiva post-cardiochirurgica. Parliamo di un approccio riservato a una chirurgia estremamente complessa, ed è stato effettuato, per la prima volta in assoluto, presso il reparto di cardiochirurgia d' urgenza del plesso di via San Leonardo. Nell' ultimo mese, sono stati operati, con l' ausilio di questa tecnologia, tre pazienti affetti dalla gravissima forma di cardiopatia descritta. Nel reparto di cardiologia interventistica è stato impiantato il device, poi i pazienti sono stati Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
condotti nelle sale operatorie, dove l' equipe guidata da Severino Iesu ha eseguito la terapia chirurgica del caso. La procedura è stata un successo per tutti i pazienti che, ora, sono in fase avanzata di convalescenza. L' OSPEDALE «Questi casi, per quanto si è a conoscenza, rappresentano la prima esperienza mondiale di utilizzo di un sistema di assistenza meccanica come adiuvante della correzione chirurgica di pazienti affetti da questa patologia si legge nella nota della direzione strategica del Ruggi Ora si procederà a redigere adeguato protocollo operativo, per ampliare il numero di pazienti complessi o inoperabili che, così diventeranno, invece, candidabili ad intervento chirurgico. Un grande esempio, questo, di come ideazione continua e innovazione clinica rappresentino il patrimonio fondativo della scuola medica salernitana e di come continuino a guidare la pratica professionale dell' azienda ospedaliera universitaria». Non è la prima volta che la cardiochirurgia del Ruggi si distingue per operazioni all' avanguardia. Appena ad aprile scorso due pazienti, precedentemente sottoposti ad impianto di valvola aortica mediante catetere (procedura detta Tavi), furono salvati dall' equipe di Severino Iesu. Al primo, un 88enne, la Tavi aveva causato una gravissima lacerazione all' interno del cuore. Un complicato intervento in emergenza permise di riparare la profonda lacerazione e sostituire la protesi precedentemente impiantata. La stessa possibilità fu offerta a una signora di 66 anni, in precedenza operata di bypass aorto-coronarico e successivamente di Tavi. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
21/12/2018 Pagina 6 EAV: € 584 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Babbo Natale Acrobatico per i bimbi del reparto Pediatria Anche quest' anno, come da tradizione, Babbo Natale fa tappa nel reparto di Pediatria dell' Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d' Aragona di Salerno. Questa mattina, alle ore 10.30, il re del Natale si calerà dal tetto del nosocomio cittadino per portare gioia ed entusiasmo ai pazienti più piccoli. Scopo dell' iniziativa ideata da EdiliziAcrobatica, è dare vita ad una giornata diversa per tutti i bambini, in particolare per coloro che si trovano a vivere un momento difficile della propria vita a causa di una malattia. Il personaggio, anzi i personaggi, in realtà, sono alcuni tecnici specializzati di EdiliziAcrobatica, la prima azienda italiana del settore dell' edilizia su fune, che, applicando la tecnica di discesa che utilizzano quotidianamente sul lavoro, daranno vita a un vero e proprio spettacolo acrobatico. "L' iniziativa, in collaborazione con AIL Salerno, accenderà di gioia ed entusiasmo i piccoli pazienti" ha dichiarato il primario del reparto, dott. Rosario Pacifico. "Attualmente sono 21 i bambini ricoverati. Speriamo di rimandarne a casa quanti più possibile. Non è l' ospedale il luogo dove trascorrere le feste". Giovanna Naddeo. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
21/12/2018 Pagina 33 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 3.679 Lettori: 133.364 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Carabinieri, sorrisi con i piccoli degenti Il motto dei carabinieri è quello di stare vicino alla gente. Anche per questo l' Arma, nel corso degli anni, ha cercato sempre di mantenere aperte le stazioni dislocate anche nei posti più nascosti dello stivale. Stare vicino alle persone significa, per la Fiamma, essere anche dalla parte dei più deboli e dei più sofferenti. Se poi questi sono dei bambini, l' interessamento è ancora maggiore. È stato così che i carabinieri della stazione Mercatello di Salerno ieri hanno deciso di regalare un sorriso ai piccoli degenti dell' ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d' Aragona. Una visita in Pediatria che ha regalato non pochi momenti di conforto ai piccoli pazienti ai quali Babbo Natale ha portato inaspettati doni. Ad animare gli uomini dell' Arma, un forte senso di fraternità e paternità per tutti quei piccini che vivono un momento di grande sofferenza. Tanta, difatti, è stata la gioia dei piccini quando hanno visto fare capolino dalla porta della stanza un grande uomo con barba bianca e abito rosso che ha tirato fuori dal proprio sacco piccoli ma significativi doni per ciascuno di loro. E c' è anche chi, tra i bimbi, a Natale non tornerà a casa. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
21/12/2018 Pagina 6 EAV: € 329 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona I carabinieri di Mercatello visitano i bambini del Ruggi I carabinieri della stazione di Mercatello in visita presso il reparto di pediatria dell' ospedale Ruggi. Importante iniziativa quella tenutasi ieri mattina presso il nosocomio locale con Babbo Natale e tanti doni. L' Arma che da sempre è vicino alla cittadinanza ha mostrato ancora una volta il senso di fraternità alle persone in un momento di prova e fragilità, riconoscendo la dignità ed il valore di ogni essere umano. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
21/12/2018 Pagina 6 EAV: € 692 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona L' assistenza meccanica per la prima volta al Ruggi L' assistenza meccanica in cardiochirurgia per la prima volta in assoluto presso l' azienda ospedaliera universitaria Ruggi d' Aragona. La cardiomiopatia post -ischemica associata ad insufficienza mitralica funzionale rappresenta, in termini di mortalità, morbilità e bassa aspettativa di vita a distanza, una delle peggiori patologie Cardiochirurgiche. L' intervento tradizionale di by-pass aorto-coronarico e riparazione della valvola mitrale è, infatti, gravato da un rischio procedurale di tre/quattro volte maggiore rispetto ad un intervento tradizionale. L' Uoc di Cardiochirurgia d' Urgenza del nosocomio di Salerno, nell' intento di ridurre questa elevata mortalità chirurgica, ha ipotizzato l' utilizzo di un sistema di assistenza ventricolare sinistra già in uso clinico in ambito cardiologico, mai utilizzato come supporto perioperatorio, ovvero come aiuto della funzione cardiaca già durante la correzione chirurgica e durante le prime fasi del percorso assistenziale di stabilizzazione clinica in terapia intensiva postcardiochirurgica. Nell' ultimo mese, infatti, sono stati operati con l' ausilio di questa tecnologia, tre pazienti affetti dalla gravissima forma di cardiopatia descritta. Nell' Unità di Cardiologia Interventistica è stato impiantato il device, poi i pazienti sono stati condotti nelle sale operatorie dove l' equipe guidata dal dottor Severino Iesu ha eseguito la terapia chirurgica del caso. La procedura è stata un successo per tutti i pazienti che, ora, sono in fase avanzata di convalescenza. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
21/12/2018 mn24.it EAV: € 402 Lettori: 1.433 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Salerno: l'equipe di Iesu fa miracoli “meccanici” La cardiomiopatia post-ischemica associata ad insufficienza mitralica funzionale rappresenta, in termini di mortalità, morbilità e bassa aspettativa di vita a distanza, una delle peggiori patologie Cardiochirurgiche. L’intervento tradizionale di by-pass aorto-coronarico e riparazione della valvola mitrale è, infatti, gravato da un rischio procedurale di tre/quattro volte maggiore rispetto ad un intervento tradizionale. L’UOC di Cardiochirurgia d’Urgenza dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, nell’intento di ridurre questa elevata mortalità chirurgica, ha ipotizzato l’utilizzo di un sistema di assistenza ventricolare sinistra già in uso clinico in ambito cardiologico, ma mai utilizzato, fino ad ora, come supporto perioperatorio, ovvero come aiuto della funzione cardiaca già durante la correzione chirurgica e durante le prime fasi del percorso assistenziale di stabilizzazione clinica in terapia intensiva post-cardiochirurgica. Naturalmente parliamo di un approccio riservato ad una chirurgia estremamente complessa, ed è stato effettuato, per la prima volta in assoluto, presso l’UOC di cardiochirurgia d’Urgenza del Plesso Ruggi. Nell’ultimo mese, infatti, sono stati operati con l’ausilio di questa tecnologia, tre pazienti affetti dalla gravissima forma di cardiopatia descritta. Nell’Unità di Cardiologia Interventistica è stato impiantato il device, poi i pazienti sono stati condotti nelle sale operatorie dove l’’equipe guidata dal dottor Severino Iesu ha eseguito la terapia chirurgica del caso. La procedura è stata un successo per tutti i pazienti che, ora, sono in fase avanzata di convalescenza. Questi casi, per quanto si è a conoscenza, rappresentano la prima esperienza mondiale di utilizzo di un sistema di assistenza meccanica come adiuvante della correzione chirurgica di pazienti affetti da questa patologia. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
21/12/2018 Pagina 5 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Ventricoli dei cuori difficili facciamo scuola al mondo di Gianni Giannattasio La tecnologia era a disposizione da tempo, ma nessuno finora aveva pensato di utilizzarla nelle operazioni ai cosiddetti cuori difficili, cioè quelli alquanto compromessi e dunque inoperabili o complicati da operare perché ad elevato rischio di mortalità. È stato fatto per la prima volta e con successo alla Cardiochirurgia d'urgenza del Ruggi, diretta dal dottore Severino Iesu . Il primario, infatti, ha pensato di utilizzare un'apparecchiatura che aiuta il ventricolo a funzionare anche in fase di pre intervento nei pazienti con questi cuori difficili. Superate con successo le difficoltà, grazie a questa procedura messa a punto nell'Azienda ospedaliera universitaria San Giovanni di Dio e Ruiggi d'Aragona di Salerno, si aprono ora scenari nuovi per questo settore della cardiochirurgia. Già da ieri le diapositive che illustrano le varie fasi della procedura ideata da Severino Iesu hanno fatto il giro del mondo nella comunità dei cardiochirurghi e sempre ieri una delegazione di medici inglesi era in visita al Ruggi. Insomma, a Salerno sono stati i primi ad aver immaginato e a mettere in opera una nuova procedura, grazie alla quale si aprono possibilità fino a questo momento inesplorate. La patologia a cui è stata applicata questa nuova procedura comunicano dall'Azienda ospedaliera universitaria è la «cardiomiopatia post- ischemica associata ad insufficienza mitralica funzionale, che rappresenta in termini di mortalità, morbilità e bassa aspettativa di vita a distanza, una delle peggiori patologie cardiochirurgiche. L'intervento tradizionale di by-pass aorto- coronarico e riparazione della valvola mitrale è, infatti, gravato da un rischio procedurale di tre/quattro volte maggiore rispetto ad un intervento tradizionale». Dunque la Cardiochirurgia d'urgenza del Ruggi per ridurre questa elevata mortalità chirurgica, ha ipotizzato «l'utilizzo di un sistema di assistenza ventricolare sinistra già in uso clinico in ambito cardiologico, ma mai utilizzato, fino ad ora, come supporto perioperatorio, ovvero come aiuto della funzione cardiaca già durante la correzione chirurgica e durante le prime fasi del percorso assistenziale di stabilizzazione clinica Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
in terapia intensiva post-cardiochirurgica ». Nell'ultimo mese, al Ruggi, sono stati operati con l'ausilio di questa tecnologia, tre pazienti affetti da quesdta gravissima forma di cardiopatia. «Nell'Unità di cardiologia interventistica spiegano dal Ruggi è stato impiantato il device, poi i pazienti sono stati condotti nelle sale operatorie dove l'equipe guidata dal dottor Severino Iesu ha eseguito la terapia chirurgica del caso. La procedura è stata un successo per tutti i pazienti che, ora, sono in fase avanzata di convalescenza». ©RIPRODUZIONE RISERVAT Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
21/12/2018 Pagina 35 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 2.285 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Salerno e provincia CHIRURGIA VASCOLARE CONFRONTO A VIETRI L' importanza dello studio emodinamico del paziente, quale necessaria fase di valutazione propedeutica al trattamento chirurgico. Partirà da questo punto il dibattito che sarà al centro dei lavori del Congresso nazionale della Sifl, undicesimo corso teorico-pratico di aggiornamento in Patologie vascolari, che si terrà oggi e domani nella sala congressi del Lloyd' s Baia Hotel di Vietri. L' evento vedrà la partecipazione dei più noti flebologi e chirurghi vascolari a livello nazionale e internazionale,coordinati dal dottor Maurizio Pagano, presidente Sifl e dirigente medico all' ospedale Andrea Tortora di Pagani. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
21/12/2018 Pagina 16 EAV: € 1.001 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia Ospedale, con "Babbo Natale in corsia" doni e sorrisi hanno invaso tutta Pediatria "Babbo Natale in corsia": ragazzi disabili portano doni e sorrisi in pediatria. Sorrisi e tante sorprese per i bambini in ospedale, questa mattina a Sarno. È l' iniziativa della Residenza socio assistenziale Lars di Episcopio con "Babbo Natale in corsia". Un appuntamento che da anni è diventato un piccolo grande evento natalizio per abbattere i pregiudizi e le barriere della disabilità. Si è ripetuto ieri mattina l' incontro tanto atteso. I ragazzi e le ragazze diversamente abili della Residenza si sono trasformati in folletti ed hanno accomapagnato un Babbo Natale speciale per regalare momenti unici e spensierati ai piccoli degenti ed ai genitori del reparto di pediatria del "Martiri di Villa Malta". Una occasione importante di sensibilizzazione attraverso la musica, la danza e le filastrocche di Natale. Stare insieme, conoscersi e confrontarsi con un unico comune denominatore: la gioia senza diversità. In scena "Il Mago di Natale", famosa filastrocca di Gianni Ro dari. Rime, immagini fantastiche e magiche che hanno preso vita attraverso un recital emozionante e carico di significato. "S' io fossi il mago di Natale -hanno raccontato i ragazzi in uno scenario colorato e di sogno- farei spuntare un albero di Natale in ogni casa, in ogni appartamento dalle piastrelle del pavimento...". A parlare dell' iniziativa è stata la responsabile sanitaria della Resideza Lars di Sarno, la dottoressa Carla Novi. "L' iniziativa ha visto protagonisti alcuni ospiti della Rsa con l' obiettivo di ricreare, seppur in un luogo di degenza, il clima delle feste natalizie attraverso alcune esibizioni di canto e danza. L' esperienza ha un duplice obiettivo: da un lato aiutare i piccoli pazienti e i loro genitori ad affrontare con più leggerezza il contesto ospedaliero cercando di alleviare la loro sofferenza, dall' altro favorire la socializzazione degli ospiti della Rsa favorendo le relazioni umane e condividendo un esperienza di gioia, serenità e solidarietà".Prossimo appuntamento per oggi, venerdì Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
21, ore 18 con il Presepe Vivente nella sede della Residenza Lars. Una rappresentazione di arte e mestieri con protagonisti sempre ragazzi disabili. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
21/12/2018 Pagina 37 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 3.857 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Salerno e provincia Paura in ospedale, paziente tenta di lanciarsi dal tetto VALLO DELLA LUCANIA VALLO DELLA LUCANIA Carmela Santi Attimi di tensione ieri mattina nell' ospedale San Luca. Un indiano ricoverato nella struttura avrebbe tentato di togliersi la vita. È accaduto intorno alle 13. Da una prima ricostruzione il paziente, dal reparto di medicina, in stato confusionale avrebbe raggiunto l' ultimo piano e tentato di salire sul tetto, forse con l' intenzione di lanciarsi nel vuoto. Il suo intento non è sfuggito a degenti e operatori sanitari. Il paziente girovagava per i reparti in evidente stato di agitazione. Immediato l' intervento di medici e infermieri, che dopo un po' sono riusciti a farlo desistere. Sul posto i carabinieri di Vallo, con il maresciallo Sergi e il capitano Malgieri e i vigili del fuoco del locale distaccamento diretto da Gianni Sansone. L' indiano è stato ricoverato in psichiatria. Era giunto in ospedale durante la notte, in stato confusionale, e ricoverato nel reparto di medicina. Ieri mattina, dopo aver vagato per i reparti, si è diretto verso il tetto della struttura. Fortunatamente la situazione è subito rientrata, ma ha creato panico e scompiglio. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
21/12/2018 Pagina 31 EAV: € 5.906 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania A gennaio ancora sciopero in corsia LA PROTESTA LA PROTESTA Altre due giornate di sciopero per la sanità pubblica. L' intersindacale dopo lo stop di 24 ore il 23 novembre annuncia per gennaio l' inasprirsi della protesta a fronte delle deludenti risposte della Legge di Bilancio e dei decreti collegati. «Niente per le assunzioni necessarie per riportare le condizioni di lavoro ad uno stato umano e ridurre attraverso questa via le liste di attesa. Niente per aumentare i livelli retributivi bloccati al 2010 con una perdita economica per ogni dirigente valutabile in 30mila euro. Niente per superare il blocco imposto dalla sciagurata legge Madia alle risorse accessorie, patrimonio storico irrinunciabile della categoria a garanzia del futuro contrattuale delle giovani generazioni», spiega Carmine Sanseverino, referente provinciale Anaao-Assomed. Dunque anche in Irpinia, le organizzazioni sindacali della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria giudicano «deludente» la manovra economica approvata alla Camera e chiedono sostanziali modifiche al Senato in nome della sanità pubblica e del lavoro dei suoi professionisti. «Gli impegni assunti dopo lo sciopero nazionale del 23 novembre scorso appaiono in gran parte disattesi», sostiene Sanverino. «La stessa inclusione dell' indennità di esclusività nella massa salariale solo a partire dal Contratto collettivo nazionale del 2019-2021, significa che nella tornata 2016-2018, non ancora conclusa per l' area della dirigenza sanitaria, l' incremento contrattuale del 3,48 per cento sarà riferito a un dato economico ridotto rispetto a quanto previsto per tutti i comparti del pubblico impiego e per la medicina convenzionata che hanno potuto utilizzare tutti gli specifici elementi retributivi. Anche l' esiguo incremento del numero dei contratti per la formazione specialistica post laurea, è da considerare largamente insufficiente a compensare l' esodo pensionistico che investirà il Ssn nei prossimi anni. In definitiva, non si vedono le risposte attese alle richieste avanzate prima e dopo lo sciopero». I sindacati pretendono quindi «un impegno preciso del Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Governo rispetto al contratto di lavoro» per «non assistere all' agonia del sistema sanitario pubblico». an.pl. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
21/12/2018 Pagina 5 EAV: € 1.036 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Ambulanze, mancano 45 medici Ritardi nei soccorsi del 118 e disagi per gli utenti del servizio a causa del buco nell' organico Solo 87 dottori rispetto ai 132 necessari per il funzionamento dei presidi CASERTA - Soltanto 87 medici disponibili per le ambulanze del 118 della provincia di Caserta, a fronte dei 132 necessari per il corretto funzionamento del servizio: è enorme il buco nell' organico dei medici della Asl per il trasporto e assistenza territoriale. Altro che sanità campana al primo posto in Italia, come promesso dal governatore Vincenzo De Luca: è a dir poco sconfortante il quadro che emerge dall' analisi dei numeri del 118. La carenza dell' organico è di un gravità tale da causare disagi tanto al personale sanitario quanto ai pazienti che usufruiscono del servizio. Non è un buco quello nell' organico dell' azienda sanitaria locale, ma una vera e propria voragine. Ognuna delle 22 postazioni di ambulanze, di cui 2 non medicalizzate, richiederebbe 6 medici, per un totale di 132. Degli 87 medici presenti bisogna anche considerare che 38 di loro hanno già passato l'età pensionabile. Tagliati anche i dirigenti, che sono stati ridotti a una sola unità, laddove prima ne erano presenti tre: uno addetto alla centrale del 118 e due per i distretti ex Caserta 1 ed ex Caserta 2. L'aggiunta delle 3 postazioni Psaut (servizi di assistenza ed urgenza territoriale potenziati) non migliorano di molto al situazione. Localizzati a San Felice a Cancello, Teano e Capua i tre presidi, che la legge regionale stabiliva in aggiunta al normale Pronto soccorso ospedaliero, sono diventati una pezza a colori' per coprire la chiusura degli stessi. A peggiorare la situazione ci sono poi gli abbandoni'. Dallo scorso maggio, cioè da quando il servizio è definitivamente diventato di competenza della Asl, sono 8 i medici che sono stati dichiarati inidonei al servizio. Lo stress a cui sono sottoposti i medici crea una disastrosa spirale discendente per l'organigramma, costante fonte di disagi per operatori e pazienti. La carenza nell'organigramma dei medici, unitamente alla Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
condizione di super-lavoro a cui sono sottoposti, causa spesso ritardi negli interventi di soccorso extraospedaliero. che causano reazioni spropositate da parte dei parenti, ansiosi per la salute dei propri congiunti malati o feriti. La rinascita' del mondo della sanità annunciata dal governatore della Campania Vincenzo De Luca non è solo in ritardo. I buchi' nell'organico dei medici mettono in luce quella che è una vera e propria involuzione del diritto alla salute. Un vero e proprio passo indietro per la sanità della Campania. Che al di là delle promesse roboanti da campagna elettorale e le dichiarazioni arroganti del mondo della politica continua a rimanere un punto dolente. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
21/12/2018 Pagina 37 EAV: € 7.056 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania Aurora tra i bimbi in corsia «Il cancro non deve esistere» LA STORIA Cristina Liguori Ha deciso di donare tutti i regali ricevuti da amici e parenti alla sua prima Comunione ai bambini malati di tumore. Si è recata in ospedale al Pausilipon e ha girato stanza per stanza per donare un sorriso. «Il cancro deve andare via»: ha le idee chiare Aurora e le esprime con una naturalezza disarmante. Da anni lotta contro una grave forma tumorale che l' ha spezzata nel corpo ma non nell' anima. Ha forza, talmente tanta che ha deciso di far coraggio anche ad altri bambini. L' altra mattina insieme all' associazione Terra dei Cuori si è recata nel reparto dedicato prettamente ai bambini malati. Cappello rosso e sacco alla mano ha donato ai malati giochi e gioia. Non si è persa d' animo nemmeno un secondo e nonostante la debolezza ha compiuto la sua missione. Ad accoglierla decine di bambini affetti da gravi malattie. Abbracci e baci, tante le foto e i selfie con i piccoli pazienti con i quali è entrata subito in sintonia. Con loro condivide il dolore, ma anche la giovane età e la speranza per il futuro. A 12 anni è riuscita a donare gioia in un reparto purtroppo colmo di sofferenza. La piccola Aurora combatte da 5 anni. È diventata, suo malgrado il simbolo della lotta per la Terra dei Fuochi. A novembre ha incontrato anche parte del governo e il primo ministro Conte che l' ha ascoltata per diversi minuti. Aurora ha chiesto che ci sia attenzione per la sua terra e che non ci siano mai più bambini malati. Con questo messaggio nel cuore si è recata anche in ospedale. Solo qualche settimana fa ha ricevuto la prima Comunione. Sua la decisione di devolvere tutti i suoi regali ai piccoli del Pausilipon. Un dono gradito che ha commosso tutti. La piccola non ha voluto tenere nulla per sé. Di sua spontanea volontà ha deciso di condividere con bambini malati come lei ogni suo bene. I bambini hanno ricevuto, anche grazie all' associazione Terra dei Cuori, cellulari e consolle per videogiochi. LE LETTERINE I bambini a loro volta avevano scritto delle letterine e sia Aurora che l' associazione hanno tentato in tutti i modi di farli felici. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Poi hanno registrato dei video con i quali hanno ringraziato la piccola Aurora e i responsabili del gruppo che hanno realizzato il loro sogno natalizio. Grati i genitori dei pazienti che per qualche minuto hanno messo da parte il dispiacere. «Il cancro non deve esistere, non deve stare in mezzo a noi - ha detto Aurora dopo l' incontro - se proprio deve esistere deve ammalarsi da solo». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
21/12/2018 Pagina 5 EAV: € 1.235 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania «Solo fango sull' operato della Regione, dietro i fatti una regia» LE REAZIONI Moxedano: «Basta con lo sciacallaggio». Oggi protesta della Consulta Popolare Salute e Sanità davanti Palazzo Santa Lucia NAPOLI. Il sospetto c' era da tempo, ma tra i dubbi e la verità dei fatti che riguardano il San Giovanni Bosco travolto dagli scandali, ora è il momento di «indagare a fondo per porre fine a questo continuo sciacallaggio che offende le tantissime professionalità che operano all' interno dell' Asl Napoli 1». La pensa così il consigliere regionale Francesco Moxedano, (nella foto) componente della commissione Sanità, che afferma: «Bene la decisione del presidente De Luca di fare un esposto alla procura della Repubblica in merito alla vicenda delle formiche all' ospedale San Giovanni Bosco». Moxedano parlando dell'«increscioso episodio» afferma che «sin dall' inizio ho ipotizzato una qualche sordida regia che mirasse ad infangare l' operato della sanità campana e del governo regionale». Più volte il consigliere regionale spiega di aver «invitato i carabinieri e la Procura di indagare a fondo sulla vicenda». Vogliono riprendersi «il diritto alla sanità, alla salute, alla vita» e risanare gli «ospedali da incubo» i componenti della Consulta Popolare Salute e Sanità della Città di Napoli, e per farlo si sono dati appuntamento questa mattina alle 11 davanti la sede della Regione Campania a Palazzo Santa Lucia. È una sanità «allo sbando» quella della regione Campania. «Le strutture sanitarie sono costrette a una morte lenta con il chiaro obiettivo di rendere il servizio pubblico impresentabile - dichiarano i rappresentanti della Consulta -favorire il privato e tenere aperte strutture e reparti per coprire interessi clientelari». Duro il commento sulle condizioni dei presidi ospedalieri, «guidati da primari e dirigenti non titolati, non all' altezza, cooptati dalla politica del malaffare, pertanto ricattabili e garanti esclusivamente degli interessi dei loro Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
"benefattori", anziché della salute dei cittadini e dei lavoratori della sanità». La Consulta Popolare Salute e Sanità della Città di Napo li ha quindi «avviato un lavoro di controllo popolare all' interno delle strutture ospedaliere cittadine per incontrare lavoratori e utenti, alimentare la partecipazione, mettere in rete e costruire i comitati popolari all' interno delle strutture ospedaliere e dei quartieri, per controllare direttamente il funzionamento delle strutture, fare proposte concrete su ciò che realmente serve agli utenti e ai lavoratori della sanità pubblica e ai quartieri della città di Napoli. Per immaginare un sistema sanitario diverso». Il presidio di oggi davanti la sede della Regione rappresenta «un primo passo di questo cammino». La speranza è che un domani si possa parlare di una «sanità ef ciente, pubblica, universale e gratuita che metta al centro i diritti del malato e di chi ci lavora. E lo chiederemo con una lettera "augurale" che consegneremo al presidente della Regione». FDL. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
21/12/2018 Pagina 30 EAV: € 6.250 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania Bambino con epilessia «No alle liste d' attesa» LA SALUTE Un minore con handicap bisognoso di cure non può attendere che scorrano le liste d' attesa dell' Asl per avere la prestazione, ma deve averla subito. Lo stabilisce un' ordinanza cautelare del Tar Campania, che ha accolto provvisoriamente, in attesa che la causa venga discussa nel merito (maggio 2019), il ricorso presentato dai genitori di un minore tramite il legale Luigi Adinolfi. La vicenda riguarda il piccolo Vincenzo, di 7 anni e mezzo, residente con i genitori a San Marco Evangelista, affetto da «epilessia con crisi febbrili e afebbrili, e possibile Smeb», una sindrome che ne ha determinato l' invalidità al 100%, come accertato dall' Inps e dalle Asl di Siena e Caserta, quest' ultima con diagnosi del 3 gennaio scorso, nella quale si prescriveva necessità di assistenza specialistica. Il 9 gennaio 2018 i genitori hanno quindi stipulato un contratto con l' Asl che ha autorizzato la prestazione, limitata alla logopedia e alla psicomotricità, entro i 180 giorni finali. Pochi giorni dopo, il 22 gennaio, padre e madre del piccolo si sono così rivolti al centro di riabilitazione convenzionato con l' Asl, il Centro Antares di San Nicola la Strada, che non si è preso in carico il minore, ma lo ha iscritto in lista di attesa per l' età evolutiva con un ordine progressivo di 900. Il bimbo non ha però ricevuto alcuna prestazione nei 180 giorni previsti, così i genitori hanno dovuto ripetere la visita specialistica dall' Asl e fare un nuovo contratto sempre di 180 giorni, stipulato il 6 novembre scorso. Ancora una volta, il centro di riabilitazione cui si sono rivolti, ha assegnato al bimbo il numero 1218 in lista d' attesa. A questo punto i genitori del piccolo hanno rotto gli indugi facendo ricorso al Tar, chiedendo la sospensione dell' efficacia del contratto stipulato con l' Asl nella parte in cui prevede un termine finale per la prestazione. «Di fatto - ha scritto l' avvocato Adinolfi nel ricorso - con il sistema di convocare a visita il disabile prevedendo, per una infermità non più revisionabile, un contratto a termine, l' Asl nega l' assistenza. In quanto tutti i centri Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
accreditati hanno liste di attesa che non permettono il rispetto dei 180 giorni di validità del contratto». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
21/12/2018 Pagina 1 EAV: € 19.948 Lettori: 704.603 Argomento: Sanità Campania DE LUCA PORTA LE FORMICHE IN PROCURA OTTAVIO LUCARELLI Il commento Le formiche arrivano in Procura. Le porta Vincenzo De Luca, che torna a valanga sul caso del pronto soccorso dell' ospedale San Giovanni Bosco. Tra i viali di Villa Pignatelli, in occasione del saluto natalizio al cast della serie "L' amica geniale", il presidente avverte: «Ho visto l' immagine di un cestino con le formiche. Ma le formiche, si sa, d' inverno stanno sottoterra e sarà bene che l' Asl cominci a mobilitare carabinieri e Procura perché le formiche non esistono. Esistono altre cose, mi pare evidente». Formiche che spuntano in vari ospedali. Si arrampicano sui muri, entrano nei letti, assaporano il glucosio. E fanno infuriare De Luca: «Credo che l' Asl Napoli uno farà un esposto in Procura per venire a capo di alcuni episodi ormai più che sospetti». La pista dolosa De Luca la sbandiera spesso e i Cinque stelle dicono che «ha le traveggole». Evidentemente non hanno visto "Assalto alla terra" diretto nel 1954 da Gordon Douglas. Pellicola geniale. Siamo sicuri che l' invasione delle formiche giganti sia solo fantascienza ? Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
21/12/2018 Pagina 6 EAV: € 51.088 Lettori: 704.603 Argomento: Sanità Campania Dona un rene alla figlia per salvarla GIUSEPPE DEL BELLO La storia Si priva di un rene per donarlo alla figlia. Sa che così correrà meno rischi e, soprattutto, che le eviterà quel terribile tunnel in cui spesso precipitano i nefropatici, la dialisi. È una storia d' amore ma anche di progresso scientifico quella che ha per protagonisti Marianna, una ragazza di 26 anni, suo padre che ne ha 56 e l' équipe guidata da Michele Santangelo, docente della Federico II e direttore di Chirurgia generale e Trapianti. Tutto inizia con la malattia che colpisce la giovane: insufficienza renale cronica. Nella prima fase, la combatte con la terapia medica, poi durante l' estate la situazione evolve al peggio. E la dialisi è in agguato. L' unica chance rimane il trapianto. Inizia la ricerca di un organo compatibile e disponibile, visto che la lista d' attesa è lunga. Fino a tre anni e mezzo, in media. A questo punto, Luigi, informato della possibilità di diventare proprio lui il donatore vivente, non esita: «Sono pronto a dare un mio rene a Marianna » , dice a Santangelo. Il chirurgo acconsente, parte la macchina organizzativa. Una macchina che lo staff del docente da un po' di tempo sta già rimettendo in piedi, dopo uno stop che durava dal 2003. L' iter prevede un' analisi clinica, immunologica e psicologica. Ci lavora anche una commissione costituita da un team esterno di specialisti. Riesamina il caso, bisogna essere sicuri che la procedura sia rispettata e che donatore e ricevente siano consapevoli del protocollo. Poi tocca al magistrato. Lui concederà l' autorizzazione. Dopo un falso allarme a metà agosto per un rene disponibile, finalmente si arriva all' intervento: una settimana fa l' équipe di Santangelo entra in sala operatoria. Da una parte il padre a cui per la prima volta nel sud viene prelevato il rene per via laparoscopica (evitando di aprire l' addome), nell' altra sala c' è Marianna che, dopo la rimozione del rene malato, è pronta a ricevere l' organo nuovo. A lei il trapianto da vivente ha consentito di rientrare in quel fortunato gruppo di pazienti, definito "pre-emptive", che possono ricevere un rene prima di finire in dialisi. Oltre Santangelo che ha lavorato su due fronti ( cioè quello del prelievo su Luigi e quello dell' impianto del Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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