Media Monitoring per 23-07-2019 - Rassegna stampa del 23-07-2019 - Ospedale Ruggi d'Aragona
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1 23/07/2019 - CRONACHE DI SALERNO Nino Buonocore in jazz in onore di San Pantaleone ............................................................... 1 20/07/2019 - WWW.LACITTADISALERNO.IT Agosto, ospedale mio non ti conosco a Salerno ..................................................................... 3 Sanità Salerno e provincia .............................................................................................................. 4 23/07/2019 - CRONACHE DI SALERNO Anffas, fondi finiti stop prestazioni ai bimbi autistici ............................................................. 4 23/07/2019 - CRONACHE DI SALERNO Grave ragazzo in ospedale, serve sangue del gruppo "0 negativo" ....................................... 5 23/07/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Ospedale, tecnici «fuorilegge» indagati dopo il blitz del Nas ................................................. 6 23/07/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO Simposio su sindrome di Sjögren ........................................................................................... 8 Sanità Campania ............................................................................................................................... 9 23/07/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO) Angiografo ko: infartuati sanniti curati al «Moscati» ............................................................. 9 23/07/2019 - IL MATTINO (ED. AVELLINO) Asl, i consiglieri blindano Morgante «Rimarrà con noi» ....................................................... 11 23/07/2019 - IL MATTINO (ED. CIRCONDARIO SUD) Asl-sindacati, a Sorrento scontro sugli infermieri ................................................................ 13 23/07/2019 - IL ROMA Autismo, il giudice: bimbo ha diritto all' intera terapia ........................................................ 15 23/07/2019 - IL MATTINO «Ambulanze dei clan a noi Cardarelli vietato» ..................................................................... 17 23/07/2019 - IL MATTINO «Buona Sanità», premio a chi ha salvato Noemi .................................................................. 19 23/07/2019 - IL MATTINO «Iannelli votato solo al lucro pazienti usati come "materiale"» ............................................ 20 23/07/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO) Di Santo: «Già riparato, e ne avremo altri due» ................................................................... 22 23/07/2019 - IL MATTINO (ED. CIRCONDARIO NORD) Schiaffeggia la dottoressa della guardia medica e fugge ..................................................... 24 Sanità nazionale ............................................................................................................................. 25 23/07/2019 - LA STAMPA "Luce verde all' immunoterapia" .......................................................................................... 25 23/07/2019 - LA STAMPA "Missione compiuta" La super-protesi ripara l' ernia e poi sa come scomparire .................. 27 23/07/2019 - LA REPUBBLICA "Stiamo bene ma la sanità è malata" ................................................................................... 29 23/07/2019 - IL SOLE 24 ORE A Piacenza il primo progetto europeo salva-cuore ............................................................... 31 23/07/2019 - LA REPUBBLICA Aiuto ho un insetto nell' orecchio ......................................................................................... 33 23/07/2019 - IL SOLE 24 ORE Allarme fibrillazione per 1,1 milioni di anziani ..................................................................... 35 23/07/2019 - CORRIERE DELLA SERA «Fumare dà il cancro» «E non è neanche figo» .................................................................... 36 23/07/2019 - IL SOLE 24 ORE «Noi già li usiamo, ora vanno ridotti gli accessi» ................................................................. 38 23/07/2019 - AVVENIRE Charlie e Alfie: quando la giustizia decide sulla vita ............................................................ 39 23/07/2019 - CORRIERE DELLA SERA Così l' Intelligenza artificiale cambia le professioni ............................................................. 40 23/07/2019 - IL SOLE 24 ORE Dai treni alle società sportive: defibrillatori ovunque per legge .......................................... 42
23/07/2019 - LA STAMPA Il sangue diventa universale ................................................................................................ 44 23/07/2019 - LA REPUBBLICA L' iniziativa Al Bambino Gesù un ambiente non ospedaliero ................................................ 46 23/07/2019 - LA REPUBBLICA Lo scienziato che scova il Dna tossico .................................................................................. 47 23/07/2019 - LA REPUBBLICA Ma non è solo una roba da grandi ........................................................................................ 49 23/07/2019 - IL SOLE 24 ORE Pronto soccorso, dai colori ai numeri per ridurre le attese .................................................. 51 23/07/2019 - LA REPUBBLICA Quando la testa scoppia ....................................................................................................... 53 23/07/2019 - LA REPUBBLICA Rapporto Crea Servizi bocciati in sei regioni del Sud ........................................................... 55 23/07/2019 - LA REPUBBLICA Santo botulino liberaci dal dolore ........................................................................................ 56 23/07/2019 - LA REPUBBLICA Se il caldo fa impazzire il cuore ............................................................................................ 58
23/07/2019 Pagina 8 EAV: € 1.336 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Nino Buonocore in jazz in onore di San Pantaleone Concerti, riti sacri e prevenzione. I medici dell'azienda ospedaliera universitaria di Salerno onorano San Pantaleone, medico, martire, protettore della città di Ravello. La sera del 25 luglio ci sarà "Nino Buonocore in jazz". Non solo riti liturgici ma anche corsi di basic life support in piazza mentre al presidio ospedaliero "Costa d'Amalfi" ci sarà l'open day total prevention. L'evento che si protrarrà per tutti il corso della settimana partirà domani sera alle 19.30 con la santa messa celebrata da sua eccellenza monsignor Orazio Soricelli, arcivescovo della diocesi Amalfi - Cava ed a seguire ci saranno le testimonianze del direttore generale dall'azienda ospedaliera universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona, Giuseppe Longo e del preside della facoltà di medicina e chirurgia dell'Unisa Carmine Vecchione, dove è previsto un omaggio a Luigi Condorelli, padre della chirurgia moderna che in vita scelse il territorio del comune di Ravello come luogo di riposo e meditazione. Giorno 25 luglio invece, dopo la santa messa delle 18.00, alle ore 19.00 all'interno del duomo vi sarà "Ravelli pignus optium", la presentazione della ristampa anastatica della prima edizione della "Vita del glorioso martire San Pantaleone medico, protettore della città di Ravello, per D.Ferdinando Mansi, Roma, 1857", custodita all'interno della biblioteca Vallicelliana di Roma. Presentazione a cura del Comune di Ravello, dell'associazione "Ravello Nostra" e della parrocchia Santa Maria Assunta. A seguire alle ore 20.00 sempre all'interno del duomo vi sarà "Le note di Sigilgaida", un concerto d'organo di Berdard Foccroulle a cura della Fondazione Ravello. Giornata clou della settimana sarà quella del 25 quando in piazza duomo, dalle 15.00 alle 18.00 vi saranno corsi di basic life support a cura dell'associazione Givi di Battipaglia mentre al "Costa d'Amalfi" vi sarà l'open day total prevention a cura del Comune di Ravello, dell'associazione "Avrò cura di te" e della parrocchia Santa Maria Assunta. L'evento "Nel segno di Pantaleone di Nicomedia" prevede visite mediche gratuite nelle seguenti specializzazioni: broncopneumologia, cardiologia, diabetologia, Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
ecografia, ematologia, endocrinologia, flebologia, ginecologia, pediatria e senolo gia, con prenotazione obligatoria al 3393295417. Alle 19.30 dopo la santa messa di chiusura del Novenario ed il canto del Te Deum vi sarà la testimonianza del dottor Giancarlo Accarino capo del dipartimento "torre del cuore" della azienda ospedaliera universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona. Alle 21.00 "Nino Buonocore in jazz", concerto offerto dall'amministrazione comunale. Giorno 26 invece si parte dalla mattina, con il Gran Concerto Bandistico "Città di Conversano", itinerante per il paese, mentre alle 12.00 c'è la "Matinée nei giardini di villa Rufolo". Alle 20.00 vi sarà l'esposizione della statua del Santo mente alle 21.00 piazza duomo ospiterà un programma di musica sinfonica ed operistica. Nella giornata del 27 luglio dalle 7.30 alle 12.00 saranno tenute le sante messe, alle 12.00 vi sarà la "Matinée in piazza duomo", alle 19.00 dopo la santa messa celebrata dall'abate dell'abbazia benedettina di Cava de' Tirreni, Michele Petruzzelli vi sarà la processione per le vie del paese, alle 21.45 il grande spettacolo pirotecnico ed il tutto verrà concluso dal Gran Concerto Bandistico "Città di Conversano" che segnerà la fine dei festeggiamenti. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/07/2019 lacittadisalerno.it EAV: € 482 Lettori: 2.533 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Agosto, ospedale mio non ti conosco a Salerno Il direttore medico del “Ruggi” spiega il taglio dei 50 posti letto per le ferie del personale «Con la carenza del personale di comparto non è possibile organizzare il piano ferie senza tagliare i posti letto. E poi per legge, da giugno ad agosto, il personale ha diritto di godere della ferie estive e bisogna concedere non meno di 15 giorni a ciascuna unità. Pertanto col personale che abbiamo a disposizione è di fatto inevitabile non applicare un piano di riduzione dei posti letto...». Il direttore medico di presidio dell’Azienda ospedaliera universitaria “Ruggi d’Aragona” Angelo Gerbasio, giustifica così il taglio di posti letto effettuato al “Ruggi” per l’intero mese di agosto. Marcella Cavaliere ©RIPRODUZIONE RISERVATA L'ARTICOLO COMPLETO SUL GIORNALE IN EDICOLA OGGI Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
23/07/2019 Pagina 7 EAV: € 838 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia Anffas, fondi finiti stop prestazioni ai bimbi autistici SANITÀ ACCREDITATA Da lunedì prossimo non saranno erogate più prestazioni Senza fondi diventa complicato assicurare le prestazioni necessarie a quanti si rivolgono ai centri A breve saranno esauriti i tetti di spesa per l' assistenza alle persone disabili che così non riceveranno più assistenza. La denuncia arriva dall' Anffas i cui operatori, quotidianamente si prendono cura ed assistono decine e decine di ragazzi e persone che presentano problemi di disabilità. A farne le spese, della mancanza di fondi saranno in prima battutta i ragazzi autistici, che non potranno ricevere assistenza in altri luoghi e gli anziani. Una situazione che si ripresenta ciclicamente quella dell' esaurimento dei tetti di spesa e che ciclica mente tiene con il fiato sospeso sia gli ammalati ma soprattutto le famiglie che si ritrovano a dover fare i conti non la mancata erogazioni di prestazioni essenziali per i propri cari affetti da determinate patologie. Dalle comunicazioni rese dall' Anffas, presieduta da Salvatore Parisi, dal prossimo lunedì saranno sospese tutte le prestazioni a quanti quotidianamente frequentano i centri. A farne le spese, come già detto, saranno soprattutto le persone e in particolare i bambini affetti dallo spettro dell' auti smo e le persone anziane. Una notizia che si è diffusa rapidamente creando allarme tra i familiari dei pazienti. Si spera che la situazione possa rientrare nel breve tempo possibile. Era lo scorso mese di giugno quando le famiglie si ritrovarono di fronte alla stessa sistuazione. All' epoca Salvatore Parisi convocò una conferenza stampa spiegando sottolineando la preoccupazione "per i ritardi dell' amministrazione regionale e local e delle agenzie pubbliche, cioè sanità, scuola e lavoro, nell' applicazione delle norme e della riorganizzazione dei servizi a favore di persone, in particolare bambini e adolescenti, con disturbo dello spettro dell' autismo"." Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
23/07/2019 Pagina 19 EAV: € 539 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia Grave ragazzo in ospedale, serve sangue del gruppo "0 negativo" POLLA Serve del sangue gruppo 0 negativo. Tutti i donatori potrebbero recarsi in ospedale di Polla centro trasfusionaleper donare sangue da trasferire al giovane bisognoso. Ovviamente la comunicazione dal nosocomio è rivolta a tutti i donatori anche con gruppi sanguigni diversi perché effettuino la loro donazione in questo periodo estivo proprio per chi ne ha purtroppo bisogno, alimentando le scorte. All' appello hanno già risposto diverse decine di donatori di sangue che da ieri mattina si sono recati all' ospedale "Luigi Curto" di Polla per donare il sangue 0 negativo. Questo dopo l' appello lanciato per un ragazzo di Caggiano ricoverato in gravi condizioni nel reparto di Rianimazione e bisognoso appunto di sangue 0 negativo. Così da tutta la provincia stanno arrivando donatori di sangue e sono stati accolti dall' équipe medica guidata dal dirigente Carmine Oricchio. Pur se tante sono state le donazioni, c' è ancora bisogno del prezioso liquido. Enzo Colabene. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
23/07/2019 Pagina 26 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 4.047 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Salerno e provincia Ospedale, tecnici «fuorilegge» indagati dopo il blitz del Nas PAGANI Daniela Faiella Sequestri del Nas in ospedale: la procura di Nocera Inferiore avvia un' indagine per abuso di ufficio, peculato ed esercizio abusivo della professione. Ci sarebbero già i primi indagati. Il condizionale è d' obbligo dal momento che sull' attività c' è il massimo riserbo, perché ci sono ancora verifiche in corso. Ieri mattina i carabinieri del Nucleo antisofisticazione e sanità di Salerno sono tornati nel presidio di Pagani per acquisire altra documentazione e nuovo materiale ritenuto di interesse investigativo. Si tratta della seconda fase di un' attività scattata circa dieci giorni fa con un primo blitz degli uomini dell' Arma che, coadiuvati dagli ispettori del servizio di Prevenzione e Protezione dell' Asl Salerno, passarono al setaccio alcuni reparti dell' Andrea Tortora, partendo dall' anatomia patologica, al piano terra della struttura. Proprio in quel reparto i militari del maggiore Ferrara riscontrano le anomalie maggiori, procedendo al sequestro di campioni biologici e dispostivi medico-diagnostici in vitro Ivd, scaduti di validità. Gran parte dei campioni furono rinvenuti nella stanza di un dirigente medico, non presente al momento del blitz: 35 contenitori con all' interno reperti istologici, immersi in formalina, tutti privi sia delle indicazioni concernenti la tracciabilità e la riconducibilità sia del protocollo di ingresso della struttura. LE VERIFICHE Sembra che i frammenti di tessuto, sottoposti a sequestro cautelativo sanitario, fossero conservati in uno scatolone, lungo la parete della stanza, in modo non conforme a quando disposto dalle linee guida del ministero della salute circa «tracciabilità, raccolta, trasporto, conservazione e archiviazione di cellule e tessuti per indagini diagnostiche di anatomia patologica» del 2015. Nell' ambito della stessa attività i militari del Nas sottoposero a sequestro oltre 1500 dispositivi medico-diagnostici in vitro Ivd, scaduti di validità, e sorpresero quattro tecnici di laboratorio che erano intenti a lavorare nel reparto nonostante fossero sprovvisti della necessaria iscrizione all' albo professionale. Gli esiti di quella Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
attività, verbalizzati in una dettagliata informativa, finirono quel giorno stesso sulla scrivania del sostituto della procura di Nocera Inferiore Anna Chiara Fasano, che ha deciso di avviare un' indagine più approfondita per accertare eventuali responsabilità. Ci sarebbero già i primi indagati. Peculato, abuso d' ufficio e esercizio abusivo della professione le ipotesi di reato per cui si indaga. L' inchiesta potrebbe allargarsi ulteriormente, anche alla luce dei nuovi controlli, scattati ieri mattina. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
23/07/2019 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia Simposio su sindrome di Sjögren In occasione della quinta Giornata Mondiale della Sindrome di Sjögren, che sarà celebrata il 27 Luglio prossimo, l'Animass Onlus, l'Associazione Nazionale Italiana Malati Sindrome di Sjögren, ha organizzato per questa mattina, alle 11, nella Sala conferenze dell'Ordine dei Medici la presentazione di un simposio per confrontare e approfondire prospettive della malattia. La Giornata Mondiale organizzata dall'Associazione Nazionale Italiana Malati Sindrome di Sjögren è patrocinata dall'Istituto Superiore di Sanità, dal Ministero della Salute, dal Comune di Salerno, dall'Università degli Studi di Salerno, dall'Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Salerno, dall'Asl di Salerno, dalla Federfarma Salerno, dalla Fimmg di Salerno, dall'Ordine delle Ostetriche di Salerno, dall'Aidm, dall'Azienda ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona, dall'Azienda ospedaliera Universitaria di Verona, dalla Direzione Generale dell'Ulss 9. All'incontro di questa mattina parteciperanno: il presidente dell'Ordine dei Medici, Giovanni D'Angelo ; il presidente dell'Albo degli odontoiatri, Gaetano Ciancio ; i membri del Consiglio Direttivo e Commissione Odontoiatrica; la referente delle malattie rare Asl Salerno, Maria Immacolata Borrelli ; il responsabile della Medicina Legale dell'Inps Salerno, Oscar Petruzzella ; il dirigente Medico Servizio Igiene e Medicina del Lavoro Asl Salerno, Vincenzo Ronca ; la presidente Animass Onlus, Lucia Marotta ; la rappresentante provinciale delle Donne Medico, Giuseppina Plaitano . Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
23/07/2019 Pagina 22 Il Mattino (ed. Benevento) EAV: € 5.318 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Angiografo ko: infartuati sanniti curati al «Moscati» IL GUASTO Luella De Ciampis Si è sentito male nella notte tra domenica e lunedì, l' ambulanza del 118 è intervenuta e l' uomo, 89 anni, di Montesarchio, è stato trasportato all' ospedale «Moscati» di Avellino e non al «Rummo» di Benevento, decisamente più vicino. Un episodio che ha fatto scattare una serie di interrogativi su motivi di tale scelta. È stato poi accertato che, in effetti, il personale del 118 ha agito nel rispetto delle linee guida, che indicano di tutelare la vita del paziente trasferendolo nella struttura ospedaliera inclusa nella rete Ima (infarto miocardico acuto) più vicina al luogo di provenienza, se perfettamente funzionante. E quella «perfettamente funzionante» non era in quel momento il «Rummo», dove per circa 20 giorni non è stato attivo il servizio di emodinamica, perché l' angiografo in dotazione all' unità complessa di Cardiologia interventistica e Utic era rotto, e quindi, non sarebbe stato possibile eseguire le angiografie e le coronarografie, indispensabili mezzi diagnostici per constatare i danni subiti dai grossi vasi, in seguito a un esordio improvviso come l' attacco cardiaco, che colpisce i pazienti ricoverati in urgenza. I PRECEDENTI Il caso dell' anziano di Montesarchio è stato preceduto nell' arco di tempo in questione da altri tre episodi di altrettanti infartuati sanniti trasferiti non al «Rummo» ma presso l' ospedale del capoluogo irpino. Le procedure delineate dal protocollo della rete Ima, prevedono che l' infartuato venga stabilizzato in ambulanza e trattato con farmaci specifici per arrivare nella struttura ospedaliera più vicina, che abbia un' unità coronarica perfettamente attrezzata e inserita nella rete Ima, creata nell' area Avellino/Benevento, a ottobre 2017, tra il «Rummo», l' Asl di Benevento, che gestisce il servizio del 118 e l' azienda ospedaliera «Moscati» di Avellino. Lo scopo del sistema è quello di «tagliare» i tempi di intervento, effettuando direttamente la diagnosi in ambulanza, con il supporto della Cardiologia del «Rummo». L' infarto del miocardio, primo tra le cause di morte in Italia, è Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
provocato dall' occlusione di un' arteria coronarica, che blocca l' irrorazione di una porzione del cuore. In assenza di un intervento medico tempestivo, il blocco può distruggere completamente il tessuto del muscolo cardiaco, portandolo alla morte. Gli attacchi cardiaci, come è risaputo, devono essere trattati tempestivamente, al fine di ridurre al minimo i danni al miocardio, con l' uso di farmaci che contribuiscono alla diminuzione dei sintomi acuti associati e, ricorrendo alla chirurgia, nel più breve tempo possibile. La rete per l' infarto miocardico è soggetta a regole ferree e imprescindibili, per cui qualora le strutture inserite nel sistema, dovessero perdere i requisiti di massima efficienza richiesti, ne devono essere estromessi. L' ANOMALIA La vicenda del paziente infartuato, non è tuttavia l' unica segnalazione arrivata negli ultimi giorni, perché al «Moscati» martedì scorso è stato trasportato un paziente con disturbi cardiaci, portato in prima istanza in un altro ospedale del Sannio, in cui non è stato possibile ricoverarlo, perché l' unità coronarica era chiusa. Una chiusura temporanea, probabilmente legata alla carenza di personale e all' impossibilità di garantire l' assistenza ospedaliera soprattutto nel periodo delle ferie di luglio e agosto, perché se c' è carenza di personale medico e infermieristico in organico, diventa difficile, se non addirittura impossibile, riuscire a organizzare i turni lavorativi, rispettando le ore di riposo imposte al personale sanitario dalla legge 161 dell' Unione europea, in assenza di un gruppo di operatori ai quali, per legge, spettano anche le ferie estive. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
23/07/2019 Pagina 24 EAV: € 5.452 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Asl, i consiglieri blindano Morgante «Rimarrà con noi» Michele De Leo L' INCONTRO «La direttrice Morgante rimarrà ancora a lungo su questo territorio per completare i tanti progetti avviati». Nel giorno in cui la manager Asl di Avellino Maria Morgante traccia in occasione dell' inaugurazione dell' Unità di accoglienza permanente per le persone in stato vegetativo e di minima coscienza presso la struttura polifunzionale per la salute di Bisaccia un breve bilancio dei suoi tre anni alla guida dell' Azienda, la presidente del consiglio regionale Rosetta D' Amelio tira la volata per una sua riconferma. Un pensiero condiviso pure dall' altro consigliere regionale Enzo Alaia secondo il quale «chi opera bene merita di essere premiato». Dal canto suo, la numero uno di via degli Imbimbo traccia un bilancio positivo. «Abbiamo fatto tanto - dice - Siamo una grande famiglia che lavora bene ed è in grado di raggiungere obiettivi importanti». Il direttore generale dell' Asl si sofferma su alcuni dei risultati centrati, senza tralasciare i progetti in itinere, dalla teleradiologia all' unità operativa di cardiologia presso il nosocomio di Sant' Angelo dei Lombardi, fino all' ospedale di comunità all' interno della struttura polifunzionale per la salute di Bisaccia, «a basso livello assistenziale, con dieci posti letto, dove saranno impegnati, per sei ore al giorno su sei giorni alla settimana, i medici del territorio». La Morgante si sofferma soprattutto sulla «struttura ad alta complessità» appena inaugurata. «Si tratta dice di un servizio che mancava sul territorio: la Suap (speciale unità di accoglienza permanente, ndr) di Bisaccia, unitamente con la struttura accreditata di Pratola Serra, copre l' intero fabbisogno della provincia e vedrà la presenza di personale medico e infermieristico specializzato». Non manca, il direttore generale, un riferimento al Progetto Pilota dell' alta Irpinia che dirottando i primi 3,5 milioni di euro disponibili sul capitolo della sanità «ha consentito di assicurare nuovi servizi al territorio. Questa zona ha bisogno ulteriormente di implementare l' offerta dei servizi ma, prima ancora, ha bisogno di vedersi garantire il diritto alla salute». «Registriamo Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
aggiunge la presidente D' Amelio una straordinaria risposta della sanità grazie ai fondi del Progetto Pilota: abbiamo il dovere di offrire condizioni dignitose a chi vive nella sofferenza». Sulla collaborazione tra le amministrazioni locali e l' Azienda sanitaria si sofferma il sindaco di Teora Stefano Farina, in rappresentanza del presidente della Città dell' alta Irpinia, Ciriaco De Mita. «Tutto questo evidenzia non nasce a caso: l' area pilota ha fatto qualcosa di concreto, anche se troppo spesso le emergenze prevalgono sulle cose realizzate. È tempo di ripartire da questi posti e da quanto abbiamo fatto». Soddisfatto per una struttura sempre più punto di riferimento per il territorio è il sindaco di Bisaccia Marcello Arminio. «Stiamo facendo rivivere ammette una struttura che era stata chiusa: quello di oggi è un tassello importante, ma c' è ancora molto da fare. Il sogno è quello di poter riaprire, nella nostra comunità, un vero e proprio ospedale». «Inaugurare una struttura simile chiosa il Vescovo di Sant' Angelo dei Lombardi, Pasquale Cascio significa incoraggiare le persone che hanno familiari in queste condizioni: prima di avviarsi in discorsi sul fine vita, è lecito chiedersi quanta voglia e disponibilità abbiamo per stare al fianco di questi malati in stato di bassa responsività. È necessaria grande responsabilità». La Suap è ubicata al quarto piano della struttura di Bisaccia ed «è dotata di dieci posti letto distribuiti in cinque unità residenziali. È realizzata per l' accoglienza e la permanenza per periodi programmati, garantendo il benessere agli ospiti, insieme ad un buon livello di assistenza tutelare e di comfort alberghiero». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
23/07/2019 Pagina 33 Il Mattino (ed. Circondario Sud) EAV: € 3.490 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Asl-sindacati, a Sorrento scontro sugli infermieri LA POLEMICA Ciriaco M. Viggiano Da una parte l' Asl Napoli 3 Sud che annuncia il reclutamento di 200 infermieri e venti operatori socio-sanitari. Dall' altra i sindacati Fsi-Usae e Nursing Up che, in un documento inviato anche alla Procura della Repubblica e ai sindaci della Costiera, denunciano la presenza di un solo infermiere per l' intera unità di Medicina dell' ospedale di Sorrento. Al centro dello scontro la carenza di personale che da tempo affligge le strutture sanitarie della Costiera e adesso scatena nuove preoccupazioni. A far scattare nuovamente l' allarme è l' episodio dell' 8 luglio scorso, quando una paziente è stata trasferita dall' unità di Medicina di Sorrento a un altro ospedale. Ad accompagnarla un medico e un collaboratore professionale sanitario. Nel frattempo, stando a quanto segnalato dai sindacati, un solo infermiere ha dovuto prestare assistenza a undici pazienti con patologie complesse dalle 14 alle 20. I BUCHI IN ORGANICO «Di chi è la responsabilità - chiedono i rappresentanti dei lavoratori - quando un reparto viene lasciato con un solo collaboratore professionale sanitario? Così non si possono garantire i livelli essenziali di assistenza». Di qui la richiesta di incontro per «fare chiarezza su quale tipo di assistenza dare ai pazienti» negli ospedali della Costiera dove, sempre secondo i sindacati, mancherebbero almeno venti infermieri: un' emergenza più volte denunciata dal Tribunale per i diritti del malato e dalla Consulta per la sanità di Sorrento. A stretto giro la replica dell' Asl, alle prese con la carenza anche di figure come neuropsichiatri, radiologi e specialisti in medicina d' urgenza: «Di qui al 2021 è prevista l' assunzione di più di 200 infermieri che in gran parte recluteremo attingendo alla graduatoria del concorso bandito dall' ospedale Cardarelli», fa sapere il direttore sanitario aziendale Luigi Caterino. In più, agli ospedali di Sorrento e di Vico Equense sono già stati destinati sette dei venti operatori socio-sanitari tratti da una graduatoria stilata dall' Asl Napoli 2 Nord e nella quale l' Asl Napoli 3 Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Sud ha deciso di pescare per rimediare ai problemi legati al personale ormai ridotto all' osso. «Scelte - conclude Caterino - che testimoniano l' attenzione riservata dall' azienda anche agli ospedali della Costiera». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
23/07/2019 Pagina 29 EAV: € 1.235 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Autismo, il giudice: bimbo ha diritto all' intera terapia AFRAGOLA Il Tribunale di Napoli Nord accoglie il ricorso di una famiglia e ordina all' Asl di assicurare le risorse AFRAGOLA. L' Asl Napoli 2 Nord - Distretto di Afragola, deve «fornire ai ricorrenti le risorse economiche necessarie per garantire la continuità e la completezza del trattamento Aba già seguito dal minore». È il passaggio chiave di una sentenza molto importante e attesa nel mondo dell' autismo. IL METODO ABA. Ad emetterla è stato il giudice del Tribunale di Napoli Nord, Maria Caroppoli, accogliendo il ricorso d' urgenza di una famiglia di Afragola con un figlio autistico, che aveva chiesto che il sistema pubblico garantisse l' erogazione integrale delle prestazioni indicate nel progetto terapeutico. L' Istituto superiore di sanità raccomanda infatti l' utilizzo più precoce possibile del metodo Aba nel trattamento dei piccoli con disturbi dello spettro autistico, ma le Asl non hanno strutture pubbliche specializzate e ai genitori spesso non resta che metter mano al portafogli. EROGATE 7 ORE SU 13. Nel coso in oggetto, in pratica, su 13 ore prescritte nelle terapie per il bambino, solo 7 venivano erogate, a causa della indisponibilità da parte del centro riabilitativo. Un ricorso che il giudice ha considerato giuridicamente fondato. ZA». Si tratta del trattamento Aba, che il minore non riusciva a seguire in maniera completa. Salvatore Cimmino, che oltre ad essere il ricorrente è anche il presidente di Autismo Campania Onlus, spiega che si tratta di un intervento intensivo «che in tenera età può fare la differenza, può garantire una vita il più possibile dignitosa, migliorandone la qualità». Dunque si tratta di una cosa molto importante sia per chi è affetto dal disturbo che per i suoi familiari. L' associazione Autismo Campania Onlus è na ta dopo l' incontro con Autismo Abruzzo Onlus che in Abruzzo ha già ottenuto soddisfacenti risultati a sostegno di famiglie con autismo, riuscite, dopo un lungo percorso giudiziario, semplicemente a far applicare leggi esistenti. LA SENTENZA. Nel ricorso, curato a titolo gratuito dall' avvocato Giovanni Legnini che da tempo Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
segue Autismo Abruzzo Onlus, si precisava, appunto che, su 13 ore prescritte nelle terapie per il bambino, solo 7 venivano erogate dal centro riabilitativo. Il dispositivo del giudice Caroppoli ha stabilito che «accoglie il ricorso, in via d' urgenza, per quanto di ragione e, per l' effetto, ordina all' Asl Napoli 2 Nord Distretto di Afragola, di fornire ai ricorrenti le risorse economiche necessarie per garantire la continuità e la completezza del trattamento Aba già seguito dal minore presso il medesimo centro attualmente frequentante dal minore, con integrazione delle 2 sedute di neuropsicomotricità extramurarie, delle 2 sedute di fisioterapia in acqua e delle 2 sedute di logopedia». «RISPETTARE I DIRITTI». «Invitiamo tutti a collaborare - aggiunge Cimmino - e a condivide re le migliori esperienze affinché le famiglie non siano più sole e le istituzioni siano "stimolate" a rispettare i diritti di tutte le persone con autismo». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
23/07/2019 Pagina 25 EAV: € 5.905 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania «Ambulanze dei clan a noi Cardarelli vietato» Leandro Del Gaudio «Lavorare al Cardarelli? È impossibile. E ben venga l' inchiesta della Dda sulle ambulanze in odore di camorra al Cardarelli, sono pronto a denunciare, mi auguro che al più presto un magistrato mi ascolti sullo scandalo delle croci dentro e fuori alcuni ospedali». Parla con determinazione Guido Bourelly, amministratore dell' omonimo gruppo che dal 1957 si occupa anche di trasporto di pazienti in ospedale. Ha letto dal Mattino la notizia dell' inchiesta condotta dalla Dda (indaga il pm Alessandra Converso) sui presunti contatti clandestini tra personale interno al Cardarelli e alcuni manager di ambulanze e si dice pronto a fare nomi su un sistema bollato come «corrotto e privo di controlli». Un' inchiesta su strani monopoli in cui è stato sentito come testimone il dirigente Asl Ciro Verdoliva: qual è il suo giudizio? «Per me, per il mio gruppo, lavorare al Cardarelli è impossibile. Non mi riferisco solo agli appalti che vanno sempre agli stessi, su cui prima o poi sarebbe necessario fare chiarezza, ma anche alle rare volte in cui qualche cliente mi chiama dall' interno di una corsia per aver un servizio dalla nostra azienda di ambulanze». Cosa accade? «Si parte dai vigilantes che ti fanno mille problemi all' ingresso; poi certi soggetti ci seguono fino in corsia, per controllare cosa facciamo, arrivano persino a interrogare il mio personale con fare minaccioso». Calma, un attimo. Chi segue chi? Chi fa le domande? «È accaduto di recente. Sono quelli delle altre ambulanze, che stazionano sistematicamente in ospedale, che presidiano il triage e che controllano se ci sono altri professionisti del settore che entrano - sottolineo: legittimamente - in un ospedale pubblico a fare il proprio mestiere». E cosa vogliono? «Intimidire, minacciare. Lo dicono in modo esplicito: Il Cardarelli è nostro, guai a voi se entrate qua dentro. E a nulla serve ribadire che se un cliente ti chiama dalla corsia, non ti puoi rifiutare di andarlo a prendere. Ma poi a che titolo ti seguono? Che diritto hanno loro di presidiare il Cardarelli o qualsiasi altro ospedale?». La Dda di Napoli ha Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
acquisito i tabulati delle telefonate interne al Cardarelli: sospettano che qualcuno avvisi sempre le stesse aziende, quando c' è da svolgere un servizio. Ma prestazioni tanto delicate non vengono regolate da appalti? «Quelle delle chiamate dall' interno è solo la punta di un iceberg e non è neppure l' aspetto più grave». In che senso? «Partiamo dagli appalti. È da queste procedure che bisogna fare chiarezza. Vede, spesso vincono agenzie che hanno organici costituiti da volontari, usati come lavoratori in nero. Sono associazioni di volontariato in cui è facile inserire soggetti in odore di camorra o lavoratori in nero spacciati per assistenti: è una evidente violazione del regime di concorrenza, dal momento che ci sono aziende come la mia che pagano stipendi e contributi a dipendenti, senza ricorrere a strane forme di volontariato». Ha mai denunciato queste presunte irregolarità? «Anni fa, denunciammo tutto: ci incendiarono una macchina e vennero a sparare dentro le nostre abitazioni. Ma sono pronto a rilanciare, mi auguro che un magistrato al più presto decida di ascoltarmi, sono pronto a fornire un' altra testimonianza». Il Cardarelli è l' ospedale più importante del sud, anche se di recente ha fatto notizia la storia dei furbetti del cartellino denunciati, non crede che sia esagerato parlare di presìdi abusivi in quell' ospedale? «È cronaca vera, realtà vissuta dai miei operatori. Quando raramente ci accostiamo a quella struttura, c' è chi ci ostacola, chi ci segue, fino a quando qualcuno si avvicina a noi per farci il solito interrogatorio: chi siete? Che ci fate qua? E ancora, ci dicono: Ma non lo sapete che l' ospedale è nostro?. Basterebbe allontanare queste persone dai triage e dalle corsie, impedire stazionamenti interni, agevolare solo il lavoro di chi entra in quella cittadella ospedaliera forte di un appalto o perché chiamato da un paziente che nutre fiducia per un certo operatore. Poi bisogna fare pulizia negli appalti: basta con le imprese che inquadrano finti volontari (senza pagare le tasse) o che assoldano soggetti in odore di camorra. Possibile che sul servizio trasporto infermi nessuno abbia realmente intenzione di fare pulizia?». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
23/07/2019 Pagina 31 EAV: € 2.647 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania «Buona Sanità», premio a chi ha salvato Noemi Oggi, alle 11,30 presso la sala «Caduti di Nassiriya» del Consiglio regionale, al Centro Direzionale, consegna dei premi «Buona Sanità» a chi «si è distinto nei rispettivi campi profondendo impegno, umanità e abnegazione nel loro lavoro». L' iniziativa è promossa dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli. «Si tratta di un modo per ringraziare chi ha svolto il proprio lavoro in maniera encomiabile - spiega Borrelli -. In un' epoca in cui emergono spesso comportamenti contrari alla deontologia è necessario mostrare anche l' altra faccia della medaglia». I premi saranno consegnati dal presidente del Consiglio regionale Rosa D' Amelio e dal consigliere Borrelli. Ecco a chi: Giacomo Carrisi, Pasquale Formisano, Ciriaco Pedicini e Raffaele De Nardo del Psaut di San Bartolomeo in Galdo per aver salvato, nel maggio 2017, una donna colpita da un trauma commotivo; Dario Formigli, Michelantonio Maffeo (premio in memoria) e Ciriaco Pedicini dello stesso presidio per aver salvato, nell' agosto 2018, la vita a un infartuato; il caporeparto dei vigili del fuoco Vincenzo Gilardi e l' autista Antonio Raggi per aver tratto in salvo una donna; la I Unità malattie infettive del Cotugno, nell' ottobre 2018; il chirurgo Angelo Sorge del San Giovanni Bosco per aver operato un 93enne affetto da ernia inguinale; la Terapia del dolore del Cardarelli per l' attività quotidiana; il personale dell' ospedale Santobono per aver salvato la vita alla piccola Noemi; il reparto di Medicina di Urgenza del Cto per aver permesso ad una malata terminale di coronare il suo sogno d' amore, permettendole di celebrare le nozze all' interno del reparto. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
23/07/2019 Pagina 25 EAV: € 4.868 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania «Iannelli votato solo al lucro pazienti usati come "materiale"» LA SENTENZA «L' istruttoria dibattimentale ha dimostrato la notevole propensione di Paolo Iannelli verso il proprio lucro, anche a discapito dei pazienti che si interfacciavano con lui». È uno dei punti più delicati delle motivazioni della sentenza che ha condannato a nove anni l' ortopedico Paolo Iannelli a nove anni di reclusione (associazione per delinquere e concussione). Una vicenda amara, culminata nella lettura del verdetto di primo grado tre mesi fa dalla prima sezione penale, al termine delle indagini condotte dal pm Henry John Woodcock (che aveva chiesto una condanna a otto anni). In oltre duecento pagine, i giudici confermano un punto: l' esistenza del «sistema Iannelli», capace di dirottare pazienti del reparto di ortopedia dal Cardarelli alla clinica privata Villa del Sole. In che modo? Costruendo situazioni di soggezione per i pazienti traumatizzati, posti di fronte alla prospettiva di lunghe attese (anche con lo spauracchio di scioperi di anestesisti, mai in realtà riscontrati a dibattimento), creando le condizioni per dimissioni in vista del ricovero nella clinica di famiglia. Una versione confermata, come scrivono i giudici di primo grado: «Il teste Trotta (un medico, ndr) ha riferito a dibattimento la considerazione che Iannelli mostrava nei confronti dei pazienti, che venivano dal professore appellati con il termine materiale». Ed è ancora Trotta ad aver delineato «l' atteggiamento di Paolo Iannelli come quello di una persona prepotente e arrogante con i colleghi, forte di una stretta struttura gerarchica, atteggiamento di persona che si ergeva su di un piedistallo, di una persona che voleva fare il padreterno». Passaggi che impongono la prima penale ad escludere le attenuanti generiche, di fronte a una «personalità propensa a commettere nuovi reati motivati dal fine di lucro». Assolto per alcuni episodi di concussione, ma condannato per Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
associazione per delinquere e per altri casi di concussione, ora l' ex primario punta a fare ricorso in appello. Difeso dal penalista Maurizio Loiacono, Iannelli ha sempre respinto l' accusa di aver fatto pressione per spingere alcuni pazienti a farsi ricoverare nella clinica privata. Non era l' unico imputato. A due anni e otto mesi, per un unico episodio di concussione, è stato condannato un altro medico, Mario Chiantera (difeso dal penalista Claudio Lanzotti), mentre il Tribunale ha assolto dall' accusa di associazione a delinquere e falso Marco Von Arx, ex amministratore di Villa Del Sole (era difeso dal penalista Manlio Pennino), in una vicenda in cui il reato di truffa è stato dichiarato prescritto; assolto anche Massimiliano Mandato, (difeso dall' avvocato Carlo Carandente Giarrusso), che rispondeva di peculato, mentre il Tribunale ha accolto le conclusioni difensive degli avvocati Giuseppe e Alessandra Pellegrino, costituiti parte civile per conto del Cardarelli. IL CASO Durissima la testimonianza agli atti del paziente Alberto Saldi, operato per traumi alle braccia nel 2010 a Villa del Sole, dopo aver chiesto di lasciare il Cardarelli. Figlio di agricoltori - spiegano i giudici - lascia l' ospedale dopo una degenza su una barella, senza neppure un cuscino, per farsi ricoverare in clinica dove pagò 9mila euro. E il primario gli avrebbe detto, «qui al Cardarelli non sappiamo da chi verrai operato...». l.d.g. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
23/07/2019 Pagina 22 Il Mattino (ed. Benevento) EAV: € 3.793 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Di Santo: «Già riparato, e ne avremo altri due» L' INTERVISTA L' INTERVISTA Sulla vicenda è intervenuto il direttore sanitario dell' azienda ospedaliera, Giovanni Di Santo, per chiarire i motivi del temporaneo blackout della rete Ima. Direttore Di Santo, cosa è accaduto in Cardiologia? «L' angiografo è stato rotto per circa 20 giorni. E c' è stata necessità di attendere i tempi tecnici necessari perché fosse aggiustato, in quanto, trattandosi di un' attrezzatura che non è più in produzione, abbiamo dovuto far arrivare il pezzo di ricambio dalla casa madre, che non è in Italia. Tuttavia, attualmente l' angiografo è già stato ripristinato e da ieri mattina è perfettamente funzionante». Quindi, cosa si è reso necessario fare? «Il 3 luglio si è rotto e immediatamente, il direttore della Cardiologia, Marino Scherillo, ha verificato il guasto tecnico e lo ha comunicato. Quindi, sono stati presi i contatti con la direzione sanitaria del Moscati che ha dato la piena disponibilità a prendere in carico i pazienti provenienti dal nostro ospedale. Lo scopo della rete Ima è proprio quello di garantire, comunque ai pazienti l' assistenza necessaria anche in caso di imprevisti». Come funziona la rete Ima? «Se un infartuato non può ricevere le cure necessarie a Benevento, a causa di un qualsiasi problema tecnico, viene trasportato ad Avellino, senza perdere tempo prezioso. Non è un caso isolato ed è già accaduto, ma comunque fa parte dell' accordo stipulato nel 2017. In quest' ottica, può accadere anche l' inverso, vale a dire che l' ospedale di Avellino abbia necessità di servirsi dell' unità cardiologica del Rummo. Allo stato attuale, abbiamo ripreso la normale attività relativa alle angiografie e siamo già inseribili nella rete Ima, da cui eravamo stati sospesi a causa del guasto». Quali provvedimenti ha intenzione di adottare l' ospedale, per evitare che si verifichino episodi del genere? «Intanto, il 16 luglio abbiamo fatto una delibera per l' installazione di due nuovi angiografi, da destinare alla sala emodinamica dell' unità complessa di Cardiologia. C' è il massimo dell' impegno da parte della direzione Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
strategica per potenziare le attrezzature in dotazione all' azienda ospedaliera, per evitare che si creino interruzioni forzate del servizio di assistenza a causa di guasti improvvisi. Avendo a disposizione due angiografi nuovi, oltre questo che ha qualche anno in più, non dovremmo avere più difficoltà del genere. Ma comunque, la preziosa e imprescindibile collaborazione con il Moscati, continuerà a rappresentare un valido reciproco supporto». l.d.c. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
23/07/2019 Pagina 32 Il Mattino (ed. Circondario Nord) EAV: € 2.626 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Schiaffeggia la dottoressa della guardia medica e fugge Prima le minacce e gli insulti e poi l' aggressione vera e propria. E' stata una nottata piena di tensione quella vissuta l' altro giorno al presidio sanitario San Giovan Giuseppe di Ischia Ponte, il poliambulatorio della asl che ospita anche i locali dove operano i sanitari della guardia medica. Una dottoressa in servizio nell' ambulatorio è stata aggredita da un uomo che si era rivolto al servizio territoriale notturno per un controllo alla moglie e per farle fare un' iniezione, cosa questa non prevista fra i compiti della guardia medica, considerato che occorre rivolgersi ai pronto soccorso degli ospedali. L' uomo era visibilmente alterato quando è entrato nell' ambulatorio ed al rifiuto opposto dalla dottoressa di praticare l' iniezione ha alzato i toni della polemica. Il diverbio è degenerato al punto tale che la dottoressa ha rimediato prima un paio di spintoni e poi anche qualche schiaffone in pieno viso. Dopo l' aggressione, l' uomo (che è in via di identificazione) si è allontanato dal presidio urlando. Nelle ore successive, la vittima ha sporto denuncia querela contro il suo aggressore mentre la asl Napoli 2 nord ha attivato le procedure interne previste dai protocolli di sicurezza in questi casi e sicuramente verranno presi ulteriori provvedimenti per garantire i professionisti che prestano servizio presso la guardia medica. Sull' episodio è intervenuto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, che ha ricordato che sono in forte aumento gli episodi di aggressione contro il personale di presidi medici e pronto soccorso. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
23/07/2019 Pagina 33 EAV: € 22.186 Lettori: 418.324 Argomento: Sanità nazionale "Luce verde all' immunoterapia" NICLA PANCIERA Progetto contro il tumore al colon-retto "L' obiettivo sono le mutazioni del Dna" nicla panciera Le cellule neoplastiche sono alcuni dei bersagli del pattugliamento operato senza sosta dal nostro sistema immunitario, come un predatore a caccia di presenze aliene. Proprio «Predator» è il nome di un progetto di ricerca che mira a capire i meccanismi della resistenza all' immunoterapia da parte del tumore del colon retto, la seconda causa di mortalità oncologica in Italia. «Predator» intende comprendere le ragioni dell' alterato riconoscimento delle cellule tumorali da parte dei linfociti T e studiare il comportamento di alcune cellule - le soppressorie di derivazione mieloide o Mdsc - che aumentano in determinate condizioni patologiche e inibiscono così l' immunità antitumorale. «Ci serviremo di organoidi tumorali, miniaturizzazioni in vitro e in 3D che mantengono le proprietà dei tessuti originari, prelevati dai pazienti», spiega il responsabile del progetto Carmine Carbone, ricercatore del Laboratorio di oncologia medica del «Comprehensive Cancer Center», appena inaugurato al Policlinico Gemelli e diretto da Giampaolo Tortora. Quella degli organoidi è una tecnologia d' avanguardia, che il gruppo multidisciplinare guidato da Carbone combinerà con le tecnologie genomiche come la «Next generation sequencing» e con la bioinformatica nel tentativo di arrivare a nuove conoscenze e sviluppare terapie innovative. I tumori del colon-retto sono un insieme di neoplasie che colpiscono il colon, il retto, la giunzione retto-sigmoidea e l' ano. Si tratta del secondo tumore più frequente in Italia con 51.300 casi nel 2018 e 18.935 decessi. Cifre ragguardevoli, anche a causa della crescente diffusione dei fattori di rischio: consumo di carni rosse, insaccati e zuccheri raffinati, oltre a fumo, alcol, sedentarietà e sovrappeso. Ma sono coinvolti anche l' anticipazione diagnostica e l' invecchiamento della popolazione. Questo tumore si può curare: se in uno stadio iniziale la chirurgia, eventualmente associata alla chemioterapia, è in genere risolutiva, nel caso di metastasi si rende necessario Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
un trattamento farmacologico: consiste nella chemioterapia in combinazione con farmaci a bersaglio molecolare. Quanto all' immunoterapia, la ricerca è frenetica. Spiega il biologo: «Secondo uno studio internazionale, apparso su "Nature Medicine", il cancro del colon-retto si suddivide in quattro categorie, ciascuna con caratteristiche differenti». Che riguardano, ad esempio, il tipo di cellula cancerosa, il metabolismo e le mutazioni genetiche. All' incirca il 90% dei casi di tumore del colon-retto rientra in questi sottotipi, nei quali a cambiare è anche il livello della «instabilità dei microsatelliti», caratteristica associata alla refrattarietà all' immunoterapia: «Più il tumore è instabile, più il suo Dna va incontro a mutazioni che sono riconosciute dal sistema immunitario e lo rendono più sensibile alle terapie immunoterapiche». Infatti, per i casi più avanzati con microsatelliti instabili, la Food&Drug Administration Usa ha approvato due immunoterapici, gli anticorpi anti- Pd1 pembrolizumab e nivolumab, e poi la combinazione di nivolumab con ipilimumab, anticorpo anti-Ctla4. «L' obiettivo è duplice - spiega il responsabile di "Predator" -: vogliamo sviluppare una piattaforma di interazione tra organoidi e sistema immunitario e analizzare i meccanismi molecolari. Da qui puntiamo ad arrivare a nuove soluzioni, come interventi di editing genetico con cui sopprimere eventuali geni e altri di sviluppo di "target therapy" contro i bersagli molecolari». Il progetto è il vincitore assoluto di «Research to care», il bando a sostegno della ricerca indipendente promosso dalla Direzione Medica di Sanofi Genzyme, divisione specialty care di Sanofi. Ha battuto oltre 250 progetti nelle aree di onco-ematologia, malattie rare, neurologia e immunologia. A disposizione ci sono 500 mila euro, equamente suddivisi tra il primo classificato in assoluto e i quattro migliori progetti per ogni area. - c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Un obiettivo della tecnica di «Next generation sequencing» è creare la carta di identità genetica di ogni tumore Carmine Carbone è ricercatore Nel Laboratorio di oncologia medica DEl Policlinico Gemelli DI ROMA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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