Media Monitoring per 24-05-2018 - Rassegna stampa del 24-05-2018 - Azienda Ospedaliera Universitaria San ...

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24-05-2018

Media Monitoring per

   Rassegna stampa del 24-05-2018
Media Monitoring per 24-05-2018 - Rassegna stampa del 24-05-2018 - Azienda Ospedaliera Universitaria San ...
AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1
   Attività medici Itramoenia, AOU Ruggi precisa: sistema prenotazioni e pagamenti
        tracciabili. ............................................................................................................................ 1
   Il Ruggi vuole stabilizzare 3 dipendenti. I precari insorgono ............................................ 2
   Ospedale Ruggi, la richiesta di Polichetti: "Chiarezza sull’attività intramoenia" .......... 3
   Vergogna all’ospedale, negata divisa ad una OSS e assenza di un rianimatore per tre
        ore ......................................................................................................................................... 5
   «Medici in ferie, servizi sanitari a rischio» ............................................................................ 6
   Mariapia sempre grave, intervento chirurgico rinviato ...................................................... 8
   Polichetti (Fials): chiarezza sull' attività intramoenia del "Ruggi" di Salerno .............. 10
Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 12
   "Esvt", laser e radiofrequenza: tecniche mininvasive endovascolari a confronto all'
        ospedale "Andrea Tortora" ............................................................................................. 12
   «Gestione delle ambulanze, piano da rivedere» ................................................................ 14
   Farmaci ospedalieri, risparmi record ................................................................................... 15
   Il Villa Malta scoppia sos pronto soccorso .......................................................................... 17
   Lotta ai tumori, Salerno torna capitale ............................................................................... 19
   Ospedale, niente buoni pasto ai dipendenti ....................................................................... 21
   Urologia e sessualità: esperti a confronto .......................................................................... 22
   Urologo, playmaker della salute maschile: specialisti a congresso ................................ 23
Sanità Campania ............................................................................................................................. 25
   «Hanno provato a rianimare Rita Pia, poi la tragica notizia» .......................................... 25
   «Incendi e furti, troppe coincidenze: ora denuncio» ......................................................... 27
   Carenza di anestesisti, dal 7 giugno solo interventi d' urgenza ..................................... 29
   Il Consiglio di Stato "Appalti pulizie al Cardarelli: via la Romeo" ................................... 31
   Impianti sabotati, fuga dal pronto soccorso ....................................................................... 32
   Logopedia nelle terapie intensive neonatali ...................................................................... 34
   Ordine Medici, campagna anti fake news ........................................................................... 35
   Premiata la nuova App del Pascale ...................................................................................... 36
   Tre infermieri inviati al Melorio di Santa Maria ................................................................. 37
Sanità nazionale ............................................................................................................................. 38
   "Le corsie desertificate mettono a rischio la salute dei pazienti" .................................. 38
   "Siamo in pochi perché i concorsi vanno a rilento" ........................................................... 40
   «194, legge dimezzata. Va applicata tutta» ....................................................................... 41
   «Il 90% dei pazienti non vive da disabile» .......................................................................... 43
   CINQUE ÉQUIPE DI MEDICI PER UN PRODIGIO TUTTO ITALIANO ...................................... 45
   CONTRO IL CANCRO CON LA MUSICA ................................................................................... 46
   Emergenza aggressioni negli ospedali. I medici si ribellano: "1.200 casi l' anno" ....... 47
   I Pronto soccorso ospedalieri covi di banditi e violenti .................................................... 49
   In università si fa lezione sul caso Alfie .............................................................................. 51
   Infermieri over 50 l' assistenza in Italia non è un mestiere per giovani ........................ 53
   La guerra tra ospedali per non rimanere senza medici e infermieri .............................. 55
   Policlinico da Champions ........................................................................................................ 57
   RAYENNE E DJIHENNE FINALMENTE LIBERE ........................................................................ 59
   Sclerosi multipla Ogni tre ore un nuovo malato ................................................................. 61
   Sul bus che gira l' Italia "Tentiamo tutti i concorsi sogniamo il posto fisso" ................ 63
   Superticket, taglio da luglio Sconti per tre esami su dieci .............................................. 65
   Tagli alla sanità, l' alt della Consulta ................................................................................... 67
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23/05/2018
                                         gazzettadisalerno.it
                                                                                                                          EAV: € 200
                                                                                                                          Lettori: 167
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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     Attività medici Itramoenia, AOU Ruggi precisa: sistema
               prenotazioni e pagamenti tracciabili.
 In merito agli articoli di stampa inerenti l’attività Intramoenia dei professionisti in
 servizio presso l’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, la Direzione
 Strategica specifica quanto segue: L’Azienda è dotata di un sistema informativo che
 prevede obbligatorietà di prenotazione della visita, accettazione della visita e
 fatturazione. I pagamenti avvengono solo con mezzi traccianti quali moneta
 elettronica. Tutti gli studi di Intramoenia allargata (visite effettuate nello studio
 privato del professionista) sono in rete con l’Azienda nel rispetto della Legge
 Balduzzi, e tutti i pazienti che richiedono prestazioni in Intramoenia devono
 “obbligatoriamente” prenotarsi attraverso il sistema informatico. In tal modo
 l’Azienda garantisce uniforme modalità d’accesso e di tracciatura per le visite in
 regime di Intramoenia effettuate sia in ospedale, sia presso gli studi dei singoli
 professionisti. L’Azienda, quindi, si è dotata di tutti gli strumenti necessari per
 effettuare adeguati controlli e verifiche conformemente a quanto previsto nel
 Decreto del Commissario ad Acta n° 34 del 08/08/2017 “Interventi per l’efficace
 governo dei tempi e delle liste d’attesa. Obiettivi per gli anni 2017 e 2018”.

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23/05/2018
                                                     nurse24.it
                                                                                                                          EAV: € 561
                                                                                                                          Lettori: 3.167
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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  Il Ruggi vuole stabilizzare 3 dipendenti. I precari insorgono

 Il Ruggi D'Aragona – dicono alcuni membri del gruppo attivisti infermieri del Ruggi
 - al momento ha in servizio qualche centinaia di professionisti tra comparto e
 dirigenza. Sembra strano che tra tutti questi operatori che lavorano da tanti anni,
 l'azienda abbia individuato solo alcuni beneficiari (ce ne risultano sei) di cui articolo
 20 comma 1 dlgs 75/2017 (Legge Madia, ndr). Onde evitare di incorrere in errori di
 ricognizione del personale avente diritto alla stabilizzazione – continuano gli
 infermieri - la procedura che doveva essere avviata era un avviso interno per
 individuare i beneficiari. Procedura che non è stata bandita. Laddove ci fossero errori
 di ricognizione potrebbero sfociare in ricorsi da parte di professionisti aventi diritto
 con ulteriore ritardo per la stabilizzazione. Tra l'altro tale procedura rispecchia il
 principio di trasparenza della pubblica amministrazione. Non solo, secondo gli
 infermieri nel conteggio degli anni di servizio del personale del sistema sanitario
 nazionale si prevedono tre anni di anzianità anche raggiunti con servizi prestati in
 amministrazioni diverse da quella che procede alla stabilizzazione. Requisito che
 quindi aprirerebbe anche ad altri professionisti. Il gruppo attivisti infermieri del
 Ruggi chiederà di rendere noto i nominativi del personale stabilizzabile in base al
 principio di trasparenza – concludono gli infermieri - per verificare se tutti i
 professionisti aventi diritto siano stati inclusi. La risposta dell’azienda Ruggi
 D’Aragona La direzione strategica dell’azienda non ha fatto attendere la sua
 risposta. Ancora non c’è nessuna stabilizzazione in atto – dicono -. Secondo i dettami
 della Legge Madia l’azienda ha effettuato una ricognizione su tutti i dipendenti e solo
 tre sono risultati idonei, cioè in possesso dei requisiti stabiliti dalla legge stessa che
 pone dei termini ben precisi. La relazione è stata inviata in Regione per gli
 adempimenti del caso. Ora sarà la Regione ad attuare le procedure. Dunque
 l’azienda ha seguito l’iter dettato dalla legge, per cui non c’era bisogno di alcun
 bando.

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23/05/2018
                                               salernotoday.it
                                                                                                                          EAV: € 846
                                                                                                                          Lettori: 7.133
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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       Ospedale Ruggi, la richiesta di Polichetti: "Chiarezza
                   sull’attività intramoenia"

 "Chiarezza sull'attività intramoenia in
 tutti i reparti all’ospedale di Salerno".
 Ecco il monito di Mario Polichetti,
 segretario della Fials. “Sono il primo a
 volere trasparenza sugli incassi del
 “Ruggi”, ma con documenti che
 certifichino      l’onestà,     morale      e
 professionale, dei colleghi. Non serve
 fare illazioni o pescare nel torbido”, dice
 Polichetti. La ricostruzione Sarà un'estate caldissima. Dopo la denuncia della Cisl,
 che chiede interventi immediati negli ospedali del capoluogo e della provincia per
 porre rimedio alla carenza d'organico e far fronte all'emergenza estiva , ecco
 l'affondo di Polichetti. “Un anno fa ho denunciato quanto succedeva nell’azienda.
 Confermo che un confronto sul caso intramoenia con la direzione generale resta
 sempre auspicabile. Tuttavia, non credo sia giusto generalizzare e buttare a caso
 cifre e numeri di prestazioni. Sono il primo a volere trasparenza sugli incassi del
 Ruggi ma con documenti che certifichino l’onestà morale e professionale dei colleghi
 - ha aggiunto Polichetti - Non serve fare illazioni o pescare nel torbido sperando di
 trovare quello che si cerca”. Il chiarimento Per Polichetti, dunque, è necessario un
 chiarimento immediato "su una questione che rischia di infangare tanti medici
 perbene che lavorano all’ospedale di Salerno. Il manager Giuseppe Longo si è
 sempre dimostrato persona integerrima. Lo invito a spiegare, dati alla mano, la
 pratica dell’attività intramoenia. Tutti abbiamo ancora nella mente lo scandalo dei
 furbetti del cartellino, che ha portato il “Ruggi” a diventare per l’Italia intera
 l’ospedale dei fannulloni. Un’etichetta che difficilmente ci stiamo scrollando di dosso.
 Ecco perché dobbiamo evitare di incappare in errori che possono essere
 tranquillamente evitati con un principio che deve rimanere la nostra stella polare: la
 trasparenza”. La reazione Immediata la replica dell'Azienda Ospedaliero
 Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona, affidata alla Direzione
 Strategica. "L’Azienda è dotata di un sistema informativo che prevede obbligatorietà
 di prenotazione della visita, accettazione della visita e fatturazione. I pagamenti
 avvengono solo con mezzi traccianti quali moneta elettronica. Tutti gli studi di
 Intramoenia allargata (visite effettuate nello studio privato del professionista) sono
 in rete con l’Azienda, nel rispetto della Legge Balduzzi. Tutti i pazienti che richiedono
 prestazioni in Intramoenia devono “obbligatoriamente” prenotarsi attraverso il

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sistema informatico. In tal modo l’Azienda garantisce uniforme modalità d’accesso e
di tracciatura per le visite in regime di Intramoenia effettuate sia in ospedale, sia
presso gli studi dei singoli professionisti. L’Azienda, quindi, si è dotata di tutti gli
strumenti necessari per effettuare adeguati controlli e verifiche conformemente a
quanto previsto nel Decreto del Commissario ad Acta n° 34 del 08/08/2017
“Interventi per l’efficace governo dei tempi e delle liste d’attesa. Obiettivi per gli
anni 2017 e 2018”.

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23/05/2018

                                                                                                                          EAV: € 449
                                                                                                                          Lettori: 2.100
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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  Vergogna all’ospedale, negata divisa ad una OSS e assenza
                 di un rianimatore per tre ore

 “Oggi una OSS neoassunta non ha
 ricevuto le divise perché assegnata al
 Costa      d’Amalfi:     la     vergognosa
 discriminazione continua visto che in 7
 anni non sono mai state assegnate le
 divise al personale di tale presidio. È ora
 di denunciare tale vergogna.". AMALFI.
 “Oggi una OSS neoassunta non ha
 ricevuto le divise perché assegnata al
 Costa      d’Amalfi:     la     vergognosa
 discriminazione continua visto che in 7 anni non sono mai state assegnate le divise
 al personale di tale presidio. È ora di denunciare tale vergogna.”. Negata divisa ad
 una OSS e assenza di un rianimatore per tre ore È con queste parole che un caso di
 discriminazione è stato segnalato, come riporta Positanonews, nel salernitano. “La
 ditta Pacifico ha l’appalto per il Ruggi di Salerno e non è stato mai esteso
 all’ospedale Costa d’Amalfi di Castiglione di Ravello per cui si rifiuta di fornire il
 personale di tale plesso che è costretto da sempre ad acquistare le divise a proprie
 spese, come anche a doversele lavare in proprio non essendoci il servizio di
 lavanderia. De Luca a Napoli con la Regione Campania si è vantato di tenere aperto
 il presidio, ma sempre tenendolo in una ghettizzazione ed emarginazione: niente
 cardiologi assegnati ,niente divise, niente lavanderia etc. Stanotte nuovamente
 rianimatore fuori e presidio senza rianimatore per 3 ore. Per sbloccare le pulizie ci è
 voluto il paziente che defeca, per la reperibilità del rianimatore occorre
 evidentemente il morto !”

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24/05/2018
                                             La Città di Salerno
                      Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                 «Medici in ferie, servizi sanitari a rischio»
 Marcella Cavaliere
 Ospedali         sguarniti       in       vista
 dell'approssimarsi delle ferie estive: la
 Cisl lancia l'allarme e chiede di assumere
 altro personale. «I tentativi di adeguare
 gli organici al fabbisogno assistenziale
 stanno andando a rilento, ma le
 responsabilità sono relative anche agli
 impianti burocratici e amministrativi che
 sottendono         alle     procedure        di
 reclutamento»,        dice    il    segretario
 generale       della     Fp     Cisl,    Pietro
 Antonacchio         .     Una       situazione
 insostenibile, continua il sindacalista, che potrebbe creare disagi in vari presidi.
 «L'ospedale di Nocera Inferiore puntualizza - nei mesi estivi rischia la chiusura di tre
 reparti, mentre i presidi di Battipaglia, Eboli, Vallo della Lucania e Sapri vedranno
 una riduzione delle attività del 50%». Di qui la richiesta all'Asl di «attivare un
 immediato adeguamento dell'organico per far fronte all'emergenza estiva, per
 evitare un ulteriore aggravio delle condizioni di lavoro di tutti gli addetti».
 «All'Azienda sanitaria - aggiunge il segretario generale della Cisl Salerno, Gerardo
 Ceres - da tempo abbiamo chiesto un confronto concreto sulla stabilizzazione dei
 lavoratori. Peccato, invece, che ci toccherà un'altra estate difficile. Ma continueremo
 la battaglia per la copertura degli organici necessari ad assicurare il servizio
 sanitario ai cittadini». Oltre all'organico carente, altra questione che interessa
 direttamente i medici sono le prestazioni intramoenia, quelle cioè erogate al di fuori
 dell'orario di lavoro dai dipendenti di strutture sanitarie pubbliche ed effettuate in
 genere presso studi privati a fronte del pagamento da parte del paziente di una
 tariffa. L'Azienda ospedaliera universitaria Ruggi d'Aragona «si è dotata di un
 sistema informativo che prevede l'obbligatorietà di prenotazione della visita,
 l'accettazione e la fatturazione della visita e i pagamenti avvengono solo con mezzi
 traccianti e cioè moneta elettronica», si legge in una nota. Una soluzione adottata
 dai vertici aziendali «per garantire le stesse modalità d'accesso e soprattutto la
 tracciatura delle visite in regime di intramoenia». Registrando e contabilizzando così
 le visite effettuate in Azienda. E a chiedere nuovamente di fare chiarezza sull'attività
 intramoenia all'ospedale di via San Leonardo è il ginecologo Mario Polichetti (Fials),
 che un anno fa sollecitò la dirigenza a regolamentare le prestazioni in intramoenia.
 «Sono il primo a volere trasparenza sugli incassi dell'ospedale - afferma - ma con
 documenti che certifichino l'onestà, morale e professionale, dei colleghi. Non serve
 fare illazioni o pescare nel torbido, perché ci sono tanti medici perbene e dobbiamo
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evitare di incappare in errori che possono essere evitati».

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24/05/2018                                                                                                                  Pagina 33
                                       Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                            EAV: € 6.863
                                                                                                                            Lettori: 133.364
                      Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

      Mariapia sempre grave, intervento chirurgico rinviato
 Simona Chiariello
 La prima vittima La 21enne colpita
 lunedì scorso davanti ad un bardi piazza
 Abbro Medici cauti: operazione a rischio
 Ancora ore di attesa per Mariapia
 Principe, la studentessa 21enne, colpita
 da un proiettile vagante mentre era
 seduta davanti ad un bar in Piazza Abbro
 a Cava, insieme al fidanzato Salvatore
 Siani ed i genitori del ragazzo. I medici
 del reparto di chirurgia dell' ospedale
 Santa Maria dell' Olmo hanno scelto di
 rinviare ancora l' intervento per l'
 asportazione della pallottola che l' ha
 colpita all' altezza della zona pubica. «Il
 proiettile spiega il primario della
 chirurgia,     il   professore    Domenico
 Lombardi - si è fermato nella zona dell'
 anca e per rimuoverlo bisogna eseguire
 un intervento dall' interno dell' addome.
 Bisognerà ricostruire parte dell' osso che
 è stato danneggiato». Ed è per questo
 motivo che l' operazione è stata rinviata
 e solo oggi si deciderà se portarla in sala
 operatoria, valutando le sue condizioni
 generali. Gli stessi sanitari hanno precisato che solo pochi centimetri e il proiettile
 avrebbe potuto compromettere alcune funzioni vitali. Tutto in una manciata di
 secondi. Un agguato in piena regola, in centro. Le indagini degli uomini del
 commissariato di polizia per identificare chi ha sparato a Mariapia sono proseguite
 senza sosta. Le perquisizione effettuate, secondo una prassi investigativa, la notte
 stessa dell' agguato hanno dato esito negativo. Ma in queste ore diventa sempre più
 probabile la pista che conduca ad un attentatore seriale che a colpito a Cava come a
 Nocera e Pagani, scegliendo il suo bersaglio in modo del tutto casuale. Gli agenti,
 diretti dal vicequestore Marzia Morricone, nell' immediatezza dell' attentato erano
 alla ricerca dell' arma che al momento non è stata ancora ritrovata. Stando a quanto
 riferito dagli investigatori, un primo identikit dell' attentatore, anche se sommario, è
 venuto fuori dal racconto dei testimoni, presenti in Piazza Abbro. Si tratterebbe,
 come già anticipato nelle prime ore, di un uomo alla guida di una punto di colore
 grigio. La polizia scientifica ha spulciato i filmati delle telecamere in funzione in
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Piazza Abbro e nelle vie limitrofe, possibili vie di fuga. Indizi importanti sarebbero
arrivati da un impianto di videosorveglianza di un negozio della zona. Stando alle
prime indiscrezioni, la sagoma impressa nei nastri apparterebbe ad un uomo sui 30
anni. Risultati che sono stati comparati con quelli saltati fuori a Pagani e Nocera. ©
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24/05/2018                                                                                                                Pagina 7

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                                                                                                                          Lettori: 29.750
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

    Polichetti (Fials): chiarezza sull' attività intramoenia del
                         "Ruggi" di Salerno

 LA DENUNCIA / Le precisazioni dell'
 Azienda Ospedaliera di Salerno: "Dotati
 di un sistema informatico" Chiarezza sull'
 attività intramoenia in tutti i reparti. A
 chiederla è Mario Polichetti, segretario
 aziendale della Fials Salerno all'
 ospedale "San Giovanni di Dio e Ruggi d'
 Aragona" di Salerno. "Un anno fa ho
 sollevato       personalmente       quanto
 succedeva       nell'   azienda,    ripresa
 ultimamente su alcuni organi di stampa.
 Confermo che un confronto sul caso con
 la direzione generale resta sempre
 auspicabile. Tuttavia, non credo sia
 giusto fare di tutta un' erba un fascio e
 gettare a caso cifre e numeri di
 prestazioni. Sono il primo a volere
 trasparenza sugli incassi del "Ruggi", ma
 con documenti che certifichino l' onestà,
 morale e professionale, dei colleghi. Non
 serve fare illazioni o pescare nel torbido
 sperando di trovare quello che si cerca".
 Per Polichetti, dunque, è necessario un chiarimento immediato su una questione che
 rischia di infangare tanti medici perbene che lavorano all' ospedale di Salerno. "Il
 manager Giuseppe Longo si è sempre dimostrato persona integer rima. In qualche
 occasione abbiamo avuto opinioni differenti, ma come si può non difendere la
 professionalità del proprio personale? Sappiamo che anche lui la pensa così, perché
 amante del gioco di squadra, ed ecco perché lo invito a spiegare, con dati alla mano,
 la pratica dell' attività intramoenia. Tutti abbiamo ancora nella mente lo scandalo
 dei furbetti del cartellino, che ha portato il "Ruggi" ha diventare per l' Italia intera l'
 ospedale dei fannulloni. Un' etichetta che difficilmente ci stiamo scrollando di dosso.
 Ecco perché dobbiamo evitare di incappare in errori che possono essere
 tranquillamente evitati con un principio che deve rimanere la nostra stella polare: la
 trasparenza". LA REPLICA DELL' AZIENDA In merito agli articoli di stampa inerenti l'
 attività Intramoenia dei professionisti in servizio presso l' AOU San Giovanni di Dio e
 Ruggi d' Aragona di Salerno, la Direzione Strategica specifica quanto segue: L'

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Azienda è dotata di un sistema informativo che prevede obbligatorietà di
prenotazione della visita, accettazione della visita e fatturazione. I pagamenti
avvengono solo con mezzi traccianti quali moneta elettronica. Tutti gli studi di
Intramoenia allargata (visite effettuate nello studio privato del professionista) sono
in rete con l' Azienda nel rispetto della Legge Balduzzi, e tutti i pazienti che
richiedono prestazioni in Intramoenia devono "obbligatoriamente" prenotarsi
attraverso il sistema informatico. In tal modo l' Azienda garantisce uniforme
modalità d' accesso e di tracciatura per le visite in regime di Intramoenia effettuate
sia in ospedale, sia presso gli studi dei singoli professionisti. L' Azienda, quindi, si è
dotata di tutti gli strumenti necessari per effettuare adeguati controlli e verifiche
conformemente a quanto previsto nel Decreto del Commissario ad Acta n° 34 del
08/08/2017 "Interventi per l' efficace governo dei tempi e delle liste d' attesa.
Obiettivi per gli anni 2017 e 2018".

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24/05/2018                                                                                                                Pagina 15

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                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

      "Esvt", laser e radiofrequenza: tecniche mininvasive
    endovascolari a confronto all' ospedale "Andrea Tortora"

 PAGANI / Tutto pronto per la terza
 edizione del Congresso regionale della
 Società italiana di flebolinfologia Le
 metodiche per il trattamento delle
 patologie vascolari saranno al centro dei
 lavori della terza edizione del Congresso
 regionale Sifl (Società italiana di
 flebolinfologia) in programma il prossimo
 fine settimana all' ospedale "Andrea
 Tortora". In primo piano la Esvt (Tecnica
 della safena esclusa), l' innovativa
 procedura per il trattamento delle varici
 degli arti inferiori, ideata e presentata lo
 scorso anno negli Stati Uniti dal dottor
 Maurizio     Pagano.      Dal   laser   alla
 radiofrequenza, fino ad arrivare alla
 Esvt, Tecnica della safena esclusa (già
 Sets, Scleroterapia della safena esclusa),
 la più innovativa metodica per il
 trattamento delle patologie vascolari. Se
 ne discuterà all' ospedale "Andrea
 Tortora" di Pagani sabato 26 maggio, in
 occasione della terza edizione del Congresso regionale della Sifl. Esperti chirurghi e
 studiosi, provenienti da ogni parte d' Italia, si ritroveranno nella cittadina dell' Agro
 per discutere della nuova tecnica ideata e messa a punto dal dottor Maurizio
 Pagano, presidente della Sifl e dirigente medico presso l' Unità operativa complessa
 di Chirurgia generale ed oncologica dell' ospedale "Andrea Tortora", nonché docente
 di Chirurgia delle varici presso il Master di Angiologia dell' Università "Gemelli" di
 Roma, diretta dal professor Paolo Tondi, che sarà presente all' evento. Tale tecnica,
 presentata lo scorso anno negli Stati Uniti e ritenuta una valida e meno invasiva
 alternativa alla chirurgia tradizionale per il trattamento delle varici degli arti
 inferiori, è oggi oggetto di uno "Studio pilota" (in collaborazione con l' Università
 "Gemelli" di Roma e l' Università di Milano) i cui risultati sono stati pubblicati di
 recente sulla rivista internazionale "European Review for Medical and
 Pharmacological Sciences". «Le tecniche endovascolari tradizionali, come il laser e la
 radiofrequenza - spiega il dottor Maurizio Pagano, ideatore dell' evento e

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coordinatore dei lavori - rappresentano oramai il gold standard nel trattamento delle
safene ma non sempre queste tecniche risultano efficaci, soprattutto nei pazienti
con quadri anatomici ed emodinamici compromessi. In questi casi la Esvt (Tecnica
della safena esclusa) riesce ad essere efficace, sicura e molto gradita ai pazienti.
Anche sotto il profilo economico la Esvt è preferibile alle altre metodiche; costa
meno di 7 euro, a fronte degli oltre 300 euro richiesti per le fibre laser o la
radiofrequenza. Pertanto, anche quando è indicato il trattamento con il laser o la
radiofrequenza si può tranquillamente optare per la Esvt, che ha costi inferiori anche
rispetto alla procedura tradizionale, lo stripping, tecnica molto più invasiva del laser
e della radiofrequenza». Ad introdurre i lavori del Congresso sarà la sezione dedicata
alla Live surgery, in programma domani, venerdì 25 maggio, dalle 13 alle 18. Per la
prima volta le sale operatorie del presidio ospedaliero di Pagani saranno aperte a
medici e specializzandi, che assisteranno in diretta agli interventi chirurgici eseguiti
dal dottor Maurizio Pagano, per un ulteriore e concreto approfondimento sulle
differenze tra la Esvt e le altre tradizionali metodiche interventistiche. Enzo
Colabene.

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24/05/2018                                                                                                                 Pagina 16
                                            La Città di Salerno
                                   Argomento: Sanità Salerno e provincia

             «Gestione delle ambulanze, piano da rivedere»

 La Cisl dice no alla disposizione del
 direttore sanitario del presidio Nocera-
 Pagani, Alfonso Giordano , in merito alla
 gestione dell'ambulanza ospedaliera per
 il trasporto infermi fuori struttura. Fino
 ad aprile il mezzo stazionava all'Umberto
 I, da maggio è stato spostato a Pagani.
 Considerato il maggior numero di
 interventi richiesti da Nocera Inferiore, al
 sindacato appare assurdo spostare mezzi
 e personale all'Andrea Tortora, dove non
 c'è nemmeno il pronto soccorso. La
 decisione «sta determinando una grave lesione dei diritti fondamentali per tutti i
 lavoratori interessati », ha scritto Pietro Antonacchio nella lettera inviata ai vertici
 aziendali e di presidio con la quale chiede un incontro chiarificatore. Un faccia a
 faccia per trovare «gli opportuni accorgimenti » relativamente ai disservizi elencati
 dall'esponente Cisl: «Quattro viaggi per poter garantire i trasferimenti, la maggior
 parte dei quali riguardano pazienti del presidio Umberto I che devono essere
 trasportati presso altre strutture aziendali; turnistica non conforme ai limiti imposti
 dalle norme; ubicazione degli addetti». È la seconda richiesta di incontro avanzata
 dal sindacato che in caso di mancate risposte si riserva «l'attivazione dello stato di
 agitazione degli operatori interessati». Ieri la Cisl è intervenuta, con Antonacchio e
 Gerardo Ceres , anche sulla carenza di personale che affligge l'ospedale di Nocera.
 «L'ospedale di Nocera rischia la chiusura di tre reparti. Tutto questo avverrebbe con
 grave lesione del diritto fondamentale alla salute», ha scritto il segretario. Per
 Antonacchio l'assenza di attenzione alla problematica e la mancata attivazione di
 idonee procedure per reclutare il personale necessario e far fronte alla carenza di
 operatori, «riveste una grande responsabilità tutta in capo alla dirigenza aziendale
 dell'Asl».

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24/05/2018                                                                                                                 Pagina 16
                                            La Città di Salerno
                                   Argomento: Sanità Salerno e provincia

                       Farmaci ospedalieri, risparmi record
 Salvatore De Napoli
 Circa 1,2 milioni di euro risparmio per la
 sola farmacia del Dea Nocera-Pagani in
 un anno. L'eccezionale risultato risale al
 2016, confermato pure lo scorso anno.
 Un altro miracolo come quello della
 riduzione delle ore e della spesa per
 dell'Alpi, l'attività libera professionali dei
 medici? No, anche qui si tratta solo di
 controlli serrati da parte dell'azienda
 sanitaria di Salerno che hanno portato a
 risultati soddisfacenti in termini di
 risparmio per le casse pubbliche. Un
 risultato che è stato ottenuto con
 l'introduzione della tracciabilità della
 destinazione dei farmaci. In pratica, l'Asl
 ha organizzato un nuovo sistema di
 verifiche: il coordinatore infermieristico
 (quello che una volta si chiamava
 caposala) stila una richiesta on line alla
 farmacia del presidio ospedaliero che
 consegna la quantità di confezioni
 richieste dal reparto. E del tutto c'è
 memoria, in ogni singolo passaggio. In pratica, in ogni momento si può sapere
 quanti prodotti farmaceutici ci sono nella disponibilità dell'unità operativa e nulla
 può sfuggire. La nuova organizzazione è partita due anni fa dopo l'analisi della spesa
 farmaceutica risultata esorbitante rispetto alle prestazioni erogate dai due ospedali.
 Un sistema di controllo realizzato anche dopo la scomparsa di alcuni farmaci dalla
 farmacia. In alcuni casi, erano stati evidenziati duplicazioni di ordini di farmaci molto
 costosi, senza che quelli cje già si trovavano precedentemente in deposito erano
 stati utilizzati o risultavano somministrati ai pazienti. Nei guai ci sono già due
 caposala ma la vicenda lascia numerosi interrogativi. Come è possibile che per anni
 nessuno si è accorto di una tale sproporzione tra esigenze dei singoli reparti e le
 forniture effettuate? E dove finivano questi farmaci, chi li faceva sparire? Tra le
 preparazioni farmacologiche pagate dall'azienda sanitaria alcune migliaia di euro,
 c'erano anche confezione particolarmente care come quelle salvavita. Prodotti che
 sarebbero in uso alle ambulanze private, di quelle che operano nella stessa Asl
 Salerno. Visto il giro d'affari si sarebbe portati a pensare ad un sistema rigido di
 controlli in vigore da diversi anni, vista la diffusione informatica, ma che, in realtà,
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fino a due anni fa non esisteva. E' presumibile che quindi alcuni di queste
preparazioni fossero portate via dai reparti da chi in quelle corsie operava. Sulla
vicenda avevano aperto alcune indagini le forze dell'ordine che avevano controllato,
tra l'altro, i vari operatori presenti nei reparti al momento dell'arrivo del farmaci
ordinati in farmacia e analizzato la documentazione varia acquisita negli uffici dei
due presidi ospedalieri. Insomma, è bastato stringere sui controlli per avere l'ingente
risparmio. Un sistema che dovrebbe essere esportato anche per l'acquisto di protesi
o le prescrizioni di ausili venduti dove esiste una concorrenza tra i privati verso i
quali i pazienti devono rivolgersi in autonomia e con la sola prescrizione del tipo di
sostegno da utilizzare. Nel frattempo, la vicenda relativa agli straordinari per il
personale infermieristico ed amministrativo e l'Alpi per i medici è ancora tutta da
approfondire in relazione anche sl personale impiegato e non s quello che è lasciato
in altro settori senza necessità.

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24/05/2018                                                                                                                  Pagina 36
                                       Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                            EAV: € 6.018
                                                                                                                            Lettori: 133.364
                                    Argomento: Sanità Salerno e provincia

                    Il Villa Malta scoppia sos pronto soccorso
 Rossella Liguori
 Mancano i medici e gli infermieri
 costretti a turni massacranti SARNO.
 Boom di accessi e richieste di prestazioni
 al pronto soccorso, personale al limite,
 carenza e vuoti nell' organico. «Che fine
 hanno fatto le unità che dovevano
 rappresentare un supporto?». Se lo
 chiedono medici ed infermieri del Martiri
 del Villa Malta, la struttura di via Sarno
 Striano che, di fatto, sembra operare
 sempre al di sotto delle sue reali
 potenzialità. Un ampio bacino di utenza,
 il nosocomio che si trova a pochi passi
 dallo svincolo autostradale della A30
 raccoglie pazienti dalla provincia di
 Salerno e dai paesi del vesuviano e del
 nolano. Tanti gli accessi, a volte troppi,
 al punto da arrivare ad una gestione
 difficoltosa ed al limite. Già più volte è
 stato richiesto un implemento di camici
 bianchi per riuscire a reggere la grande
 richiesta dovuta a decine di migliaia di
 accessi l' anno. Nuovi specialisti in
 medicina d' urgenza sarebbero dovuti
 arrivare già lo scorso febbraio, per la precisione cinque medici. Un potenziamento
 che avrebbe dovuto determinare una nuova programmazione delle attività di corsia
 e degli ambulatori specialistici intraospedalieri. Un potenziamento necessario ed
 urgente che però, per ora, si attende ancora. «Stringiamo i denti dicono dal pronto
 soccorso ma per quanto tempo ancora possiamo lavorare così in affanno?». Dallo
 loro parte il cappellano Padre Maurizio Albano, da sempre in prima linea in difesa
 dell' ospedale e della sua operatività a pieno regime. «Tra l' altro non servono solo
 cinque medici in più - dice - ma la garanzia dei servizi necessari ed indispensabili all'
 utenza. Perché l' ospedale non offre più un' assistenza efficiente e dignitosa? C' è
 una carenza del personale sanitario, parasanitario e amministrativo; spesso si
 procede ad una riduzione dei posti letto in alcune divisioni. Di chi è la responsabilità
 di tale disastrosa situazione? Riteniamo doverosa una risposta e l' attendiamo dai
 dirigenti del nostro territorio. Il direttore generale dell' Asl di Salerno, Antonio
 Giordano; il sindaco Giuseppe Canfora, come prima autorità sanitaria della città; il
                Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
direttore sanitario del nostro ospedale, Vincenzo Crescenzo». © RIPRODUZIONE
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24/05/2018                                                                                                                Pagina 9
                                           La Città di Salerno
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

                   Lotta ai tumori, Salerno torna capitale

 «Parte da Salerno la battaglia al cancro
 alla prostata. Il secondo per incidenza
 nell'uomo »: parola di Stefano Pecoraro ,
 uro-andrologo salernitano di fama
 internazionale, che da oggi a sabato
 presiederà al Grand Hotel i lavori del 13°
 congresso nazionale dell'Urop (urologi
 dell'ospedalità a gestione privata) a cui
 parteciperanno esperti provenienti anche
 dall'estero. Si può dire che il Sud sfida il
 Nord a livello diagnostico? Confermo,
 non abbiamo nulla da invidiare. Adesso i
 salernitani possono finalmente curarsi a casa. Sono finiti i tempi dei costosi e lunghi
 viaggi della speranza tra Roma, Milano e l'estero. Su quali basi poggia la sua
 affermazione? Sul fatto che la diagnostica per immagini di ultimissima generazione
 ormai è consolidata nelle strutture salernitane sia quelle pubbliche sia quelle
 private-accreditate al servizio sanitario. Grazie all'impegno di medici e istituzioni,
 ora tutti gli screening si svolgono in loco, con pari scientificità ed efficacia dei centri
 più noti. La diagnostica per immagini rappresenta il primo passo verso una cura
 mirata in campo oncologico. Infatti, attraverso la risonanza magnetica nucleare e le
 tac tridimensionali abbiamo la possibilità di stadiare con una specificità e sensibilità
 altissima la diagnostica tumorale. Il passo successivo è quello terapeutico che viene
 condizionato assolutamente da questo tipo di diagnostica. Non solo diagnostica ma
 anche nuove tecniche operatorie... Molti tumori urologici si curano ora con terapie
 mirate. Soltanto pochi tumori della prostata vengono operati, la maggior parte viene
 trattata con la radioterapia stereotassica o anche definita radiosurgery a cui si
 ricorre quando ci sono i cosiddetti tumori non particolarmente aggressivi dal punto
 di vista biologico. Che cos'è la diagnostica di tipo genetico-bioumorale? È un esame
 ulteriore sulla genetica del cancro che consente di determinare immediatamente
 l'aggressività biologica del male e scegliere le cure più adeguate accorciando in
 modo straordinario i tempi di valutazione. Salerno per tre giorni sarà la capitale
 dell'urologia e dell'andrologia italiana... Sarà un convegno multidisciplinare con
 specialisti che si confronteranno sulle ultime novità terapeutiche e tecnologiche
 nella cura del tumore della prostata e della vescica, nella disfunzione erettile e
 infertilità maschile, sulla procreazione medicalmente assistita, su tutte le
 problematiche della sfera genitale e sessuale maschile. Anche in questo settore, la
 scuola medica salernitana, in omaggio alla storica tradizione dell'antica università, si
 conferma in forte crescita al punto che molte relazioni sono affidate ad esperti del
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territorio, eccellenze di livello nazionale ed internazionale.

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24/05/2018                                                                                                                Pagina 23
                                           La Città di Salerno
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

              Ospedale, niente buoni pasto ai dipendenti
 Andrea Passaro
 Mancata erogazione dei buoni pasto ai
 dipendenti dell'ospedale San Luca di
 Vallo della Lucania. Il segretario
 territoriale della FSI Usae (Federazione
 Sindacati Indipendenti), Maria Teresa
 Esposito ha inviato una lettera al
 direttore generale, quello sanitario e
 amministrativo       dell'Asl      Salerno,
 rispettivamente Antonio Giordano , Maria
 Vittoria    Montemurro      e    Antonella
 Tropiano , per chiedere le motivazioni di
 tale inconveniente. Nella missiva si
 lamenta appunto «la mancata erogazione dei buoni pasto del mese di febbraio 2018
 che l'Azienda, pur avendo applicato la trattenuta ai lavoratori nella busta paga di
 aprile, ancora non ha distribuito. Siamo a conoscenza si precisa - della nuova
 trattenuta attivata dei buoni pasto elettronici» ma considerato il disagio, è stato
 chiesto di non operare trattenute per il prossimo stipendio. Nel caso la situazione
 dovesse protrarsi, l'organizzazione sindacale minaccia azioni «atte all'erogazione di
 tali spettanze». «Le trattenute sugli stipendi - evidenzia Roberto Ronca di FSI Usae
 vengono fatte ogni due mesi, ma di fatto i buoni non sono stati erogati ai dipendenti.
 Da qualche mese, i buoni pasto elettronici hanno sostituito i ticket restaurant
 cartacei, ma i destinatari (ristoranti, supermercati ecc) fanno difficoltà ad accettarli
 poiché pare che la normativa preveda un valore più alto del buono, altrimenti il
 negoziante non rientra nei costi. Ma di fatto il valore è rimasto di 5,16 euro, di cui
 1,03 euro a carico del dipendente». A poche settimane dall'inizio della stagione
 estiva nulla si muove, secondo il sindacato, neppure dal punto di vista del personale:
 «La graduatoria degli infermieri è intasata da oltre 500 richieste di chiarimenti; gli
 operatori socio sanitari invece non riescono ad avere nulla osta dalle aziende di
 appartenenza. Tutto è in stallo, con l'estate che è ormai alle porte». Si annuncia
 dunque un'estate calda con i soliti, cronici problemi. Per la Cisl la carenza di
 personale è «colpa degli impianti burocratici e amministrativi che sottendono alle
 procedure di reclutamento e a tutti problemi ad esse correlate. Una situazione
 insostenibile - ha detto Pietro Antonacchio , segretario generale FP Cisl Salerno che
 potrebbe pesare anche sul settore turistico della provincia considerato che si tratta
 di ospedali a diretto impatto con i flussi dei vacanzieri. Ma all'attenzione della
 direzione generale è anche la previsione di un'emergenza estate.

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24/05/2018                                                                                                                Pagina 9
                                           La Città di Salerno
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

               Urologia e sessualità: esperti a confronto

 Da oggi, con inizio alle 8.30, e fino a
 sabato, a Salerno, presso il Grand Hotel,
 si    terrà    il    13esimo      congresso
 multidisciplinare     dell'Urop      (urologi
 dell'ospedalità     privata),    presieduto
 dall'uro-andrologo Stefano Pecoraro,
 direttore del dipartimento Urologia del
 Gruppo Malzoni Neuromed di Avellino.
 Urologi,     andrologi,       endocrinologi,
 sessuologi,      ginecologi,    biologi    e
 psicologi, provenienti da tutta Italia, si
 confronteranno sugli aspetti della sfera
 genitale e sessuale maschile e illustreranno tutte le più recenti terapie legate alle
 affezioni urologiche più diffuse. In apertura dei lavori, è in programma anche un live
 surgery in diretta via satellite dalle sale operatorie della clinica Malzoni Neuromed di
 Avellino dove saranno effettuati interventi delle alte e basse vie urinarie, di chirurgia
 protesica e laparoscopica. Nel corso del congresso multidisciplinare degli urologi
 dell'ospedalità privata, è previsto anche un focus specifico ed approfondito sulle
 novità nella sessualità di coppia; quindi un confronto tra esperti sulla comunicazione
 digitale in uro-andrologia e la presentazione di numerosi casi clinici. Nel corso della
 cerimonia inaugurale (il cui inizio e previsto per le 19), alla quale interverranno il
 governatore Vincenzo De Luca, il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, il professor
 Vincenzo Mirone, direttore Scuola Specializzazione in Urologia della Federico II, terrà
 una lettura magistrale dal titolo L'urologo: il playmaker della salute maschile.

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24/05/2018                                                                                                                     Pagina 30
                                          Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                               EAV: € 8.678
                                                                                                                               Lettori: 133.364
                                       Argomento: Sanità Salerno e provincia

      Urologo, playmaker della salute maschile: specialisti a
                           congresso
 Patrizia Marino
 La sanità Al via l' assise multidisciplinare
 Urop-Urologi dell' ospedalità privata
 Lectio inaugurale di Mirone Il «pianeta
 uomo» oggi al centro di un importante
 congresso nazionale a Salerno. Molte
 saranno le tematiche che si discuteranno
 in questi tre giorni scientifici dedicati
 proprio alle patologie della sfera
 urologica. Le malattie uro-andrologiche,
 con le ultime novità terapeutiche e
 tecnologiche nella cura del tumore della
 prostata     e    della    vescica,     nella
 disfunzione erettile e nell' infertilità
 maschile sono infatti i temi al centro del
 13e congresso multidisciplinare dell'
 Urop-Urologi dell' ospedalitá privata- che
 si terrà da oggi al Grand Hotel Salerno
 fino al 26 maggio 2018. Nel corso della
 cerimonia inaugurale che si terrà oggi
 alle ore 19 interverranno il governatore
 Vincenzo De Luca, il sindaco di Salerno,
 Vincenzo Napoli e altre autorità. Il
 professor Vincenzo Mirone, direttore
 della Scuola Specializzazione in Urologia
 dell' Università Federico ll di Napoli, terrà una lettura magistrale dal titolo L' urologo:
 il playmaker della salute maschile. Urologi, andrologi, endocrinologi, sessuologi,
 ginecologi, biologi e psicologi, provenienti da tutta Italia, si confronteranno su tutte
 le problematiche afferenti alla sfera genitale e sessuale maschile. Coinvolti anche i
 medici di medicina generale per la creazione di un network sulla gestione integrata
 del paziente urologico ed andrologico. In apertura dei lavori alle ore 8.30 è prevista
 una live surgery in diretta via satellite dalle sale operatorie della clinica Malzoni
 Neuromed di Avellino dove saranno effettuati interventi delle alte e basse vie
 urinarie, di chirurgia protesica e laparoscopica. In programma anche un focus sulle
 novità nella sessualità di coppia, poi un confronto sulla comunicazione digitale in
 uro- andrologia e la presentazione di numerosi casi clinici. «L' ipertrofia prostatica
 benigna é una patologia dipendente dall' invecchiamento - spiega l' uro-andrologo

                   Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Stefano Pecoraro, presidente del congresso e direttore dipartimento Urologia gruppo
Malzoni Neuromed di Avellino, più del 50 per cento degli uomini al di sopra dei 60
anni soffre di prostata ingrossata, percentuale che raggiunge il 90 per cento negli
uomini con età superiore ai 70 anni. In alcuni casi la prostata inizia ad ingrossarsi vie
intorno ai 40 anni. L' ipertrofia prostatica si associa alla disfunzione erettile nella
stragrande maggioranza dei casi, negli uomini sopra i 50 anni proprio perché
entrambi le patologie riconoscono gli stessi fattori di rischio, invecchiamento,
sindrome metabolica, ipertensione, obesità, displidemia e arteriopatie coronarica. L'
infertilità, altro tema molto forte del congresso, che presenta molte ricadute nella
vita familiare, colpisce - prosegue Pecoraro- più di 70 milioni di coppie al mondo.
Quelle che non riescono a procreare entro l' anno sono pari ad un valore compreso
tra l' 8 ed il 12 per cento. Nel 50 per cento dei casi l' infertilità è dovuta all' uomo. Le
principali cause sono il fumo, il varicocele, le infezioni del tratto urinario, i fattori
ambientali, deficit nutrizionali e lo stress ossidativo». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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24/05/2018                                                                                                                 Pagina 28
                                   Il Mattino (ed. Benevento)
                                                                                                                           EAV: € 9.557
                                                                                                                           Lettori: 133.364
                                           Argomento: Sanità Campania

  «Hanno provato a rianimare Rita Pia, poi la tragica notizia»
 Luella De Ciampis
 Il Rummo, il caso All' indomani della
 morte della piccola Rita Pia, i genitori
 Antonio Spiotti, 36 anni, impiegato, e la
 moglie      Debora     Feleppa,    34enne,
 residenti a Cervinara, centro caudino
 della provincia di Avellino, appaiono
 ormai sopraffatti dal dolore perché è
 innaturale sopravvivere ai propri figli, ma
 vogliono, con tutte le loro forze, che sia
 fatta giustizia e che non si spengano i
 riflettori sulla loro tragedia. E questo
 mentre aspettano di poter tenere tra le
 braccia, per l' ultima volta, la loro
 piccola, dopo il dissequestro della salma
 e in attesa che venga ufficializzata la
 richiesta di autopsia da parte del
 sostituto       procuratore,     Francesco
 Sansobrino. Intanto, la famiglia Spiotti
 sta già provvedendo alla nomina di un
 anatomopatologo di parte, che affianchi
 quello     scelto   dalla    Procura,   per
 effettuare l' autopsia. «Non sono
 disposto a rilasciare interviste dice
 Domenico Mauro, il legale che, insieme a
 Daniele Sorriento, rappresenta la famiglia perché è opportuno mantenere il più
 stretto riserbo sulla vicenda. Tuttavia, ritengo necessario e doveroso chiarire che la
 mia collaborazione con la magistratura e con gli inquirenti sarà massima, affinché le
 responsabilità vengano fuori, al solo scopo di restituire un poco di pace a questi
 genitori, che stanno sopportando un dolore immane». Ieri, intorno alle 13, è stata
 depositata la querela, nella quale si legge che il padre della neonata avrebbe
 assistito «alle operazioni di rianimazione della piccola, eseguite da due sanitari,
 perché dopo la nascita persisteva la bradicardia» e che «dopo soli dieci minuti
 avrebbe ricevuto la notizia della sua morte». Contestualmente, è stato acquisito agli
 atti il tracciato della cardiotocografia di Rita Pia, esame molto diffuso in ostetricia
 per la valutazione del benessere del feto in ambito perinatale e della presenza, della
 frequenza e dell' entità delle contrazioni dell' utero della madre del nascituro,
 durante il parto. Da quanto si evince dagli atti, la donna è arrivata al Rummo alle 21
 di lunedì, alle 22,55 le si sono rotte le acque ed è entrata in travaglio dopo un
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decorso gravidico senza complicanze di sorta. Alle 7 del mattino di martedì, i medici
si sono resi conto che qualcosa non andava per il verso giusto, perché il battito
cardiaco della bimba si era affievolito e quindi hanno deciso di intervenire,
trasferendo la paziente in sala operatoria, per sottoporla a parto cesareo. In questa
ultima fase è accaduto l' imponderabile, con gravi conseguenze per la neonata e
complicanze per la puerpera, le cui condizioni attualmente sono buone e può essere
ritenuta fuori pericolo. Mentre, da un punto di vista psicologico c' è un cedimento
emozionale abbastanza importante, in quanto non riesce ad accettare come un
momento di gioia profonda si sia trasformato all' improvviso in un bagno di dolore.
Intanto, l' ospedale ribadisce la posizione assunta martedì confermando che le
condizioni cliniche della puerpera si sono complicate e, nonostante l' intervento
chirurgico sia stato effettuato in tempi brevi, al momento della nascita Rita Pia era
già morta, proprio in conseguenza delle complicanze intervenute durante il parto. Il
direttore generale, Renato Pizzuti, aveva affermato che «da quanto ho appreso dai
medici e dal direttore di dipartimento, è stato registrato un problema clinico, mentre
la puerpera era in sala travaglio, che ha fatto optare per l' intervento. D' altra parte,
se dovessero esserci responsabilità da parte dei sanitari, saranno sicuramente
accertate nelle sedi opportune». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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24/05/2018                                                                                                                Pagina 31

                                                                                                                          EAV: € 8.427
                                                                                                                          Lettori: 133.364
                                          Argomento: Sanità Campania

        «Incendi e furti, troppe coincidenze: ora denuncio»

 «Sto andando a depositare la denuncia
 alla polizia. Sento che c' è qualcosa che
 non va in ciò che è successo. La stanza
 dove si trova quel tubo era chiusa, com'
 è possibile?». Quasi piange al telefono,
 la direttrice dell' ospedale «Moscati» di
 Aversa, Angela Maffeo. Ma resta ferma e
 irremovibile: «Ho bisogno di capire se
 dietro alla rottura del tubo c' è qualche
 altra cosa, qualcosa di pericoloso»,
 continua. Chi la conosce, sa che non si
 arrende. A ridosso del primo anniversario
 del suo arrivo ad Aversa - era stata
 incaricata il 1 giugno del 2017 di guidare
 il Moscati - la dottoressa Maffeo,
 originaria di Ruviano, chirurgo oncologo
 e specialista in Igiene e Medicina del
 Lavoro, ha speso più di trent' anni nel
 Servizio sanitario nazionale. Sa bene la
 dinamica di alcuni ambienti. «È
 impossibile che siano tutte coincidenze -
 continua - mi dicono che penso sempre a
 male, ma un incendio prima, poi il tubo
 rotto all' improvviso, un furto a casa mia
 risalente a pochi giorni fa con tanto di messaggio in codice, insomma questi eventi
 m' inquietano. Stiamo forse rompendo le uova nel paniere a qualcuno? Io non mi
 piego, questo devono saperlo tutti». C' è un riferimento, probabilmente, a una
 schiera di personale, seppur piccola, che gode, ad esempio, di piccole rendite di
 riposi settimanali. Che si rintana negli uffici amministrativi e non è in corsia. È forse
 questo ciò che vuole dire la direttrice? Non lo dice esplicitamente, ma l' aria che si
 respira all' ospedale «Moscati» di Aversa è pesante, con buona pace dei sindacati.
 Ieri, la Maffeo ha depositato e integrato la denuncia contro ignoti alla polizia del
 commissariato di Aversa, diretto da Paolo Iodice. Al commissariato c' è un nucleo di
 agenti addetti alle indagini spostato temporaneamente dalla squadra mobile di Casal
 di Principe al presidio normanno. «Ci tengo a spiegare, comunque, che il disservizio
 provocato dalla fuga della sostanza, è rientrato 15 minuti dopo. Mi dispiace per l'
 inconveniente», conclude la Maffeo. La dottoressa è stata chiamata a gestire un
 ospedale visto come «la patata bollente» che nessuno vuole pelare. Sul nosocomio,
              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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