Media Monitoring per 13-02-2019 - Rassegna stampa del 13-02-2019 - Azienda Ospedaliera Universitaria San ...
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1 13/02/2019 - CRONACHE DI SALERNO Al Ruggi una giornata dedicata alla cardiologia ..................................................................... 1 13/02/2019 - CRONACHE DI SALERNO «Sanità? Meno politicizzata ma più competenze» .................................................................. 2 13/02/2019 - CRONACHE DI SALERNO Carenza di posti letto al reparto di pediatria Mamme sul piede di guerra ormai da giorni .... 3 13/02/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Pronto soccorso in tilt ecco il piano Ruggi-Asl per garantire posti letto ................................ 5 12/02/2019 - WWW.SALERNONOTIZIE.IT All’Ospedale Ruggi di Salerno l’appuntamento “Cardiologie Aperte 2019” ........................... 7 12/02/2019 - WWW.GAZZETTADISALERNO.IT Cardiologie aperte 2019, sabato 16 prevenzione al Ruggi. .................................................... 8 12/02/2019 - WWW.ILQUOTIDIANODISALERNO.IT RUGGI: NEURORADIOLOGIA INTERVENTISTICA, PARTE L’AMBULATORIO ................................ 9 Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 11 13/02/2019 - CRONACHE DI SALERNO L' Asl Salerno promuove "Cardiologie Aperte" ..................................................................... 11 13/02/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Ospedale di II livello la richiesta a De Luca votata all'unanimità ......................................... 12 13/02/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Sos ospedale, Giuliano chiama gli altri sindaci .................................................................... 14 Sanità Campania ............................................................................................................................. 15 13/02/2019 - IL MATTINO (ED. CASERTA) «Arresti cardiaci più frequenti per chi ha meno di 40 anni» ................................................. 15 13/02/2019 - IL MATTINO (ED. CASERTA) «Le ambulanze senza medico muore a 35 anni» ................................................................... 17 13/02/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO Carabinieri al San Paolo Oggi gli «007» del ministro ............................................................ 19 13/02/2019 - IL ROMA Cardarelli, lettera dai medici dell' emergenza «Reggiamo le sorti dell' emergenza della città» .............................................................................................................................................. 21 13/02/2019 - IL ROMA Caso Anna Siena, tra 80 giorni l' esito degli esami al feto ................................................... 22 13/02/2019 - LA REPUBBLICA (ED. NAPOLI) DNA, STUPEFACENTE ORGANIZZAZIONE DI VENTIMILA GENI ................................................ 23 13/02/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO Il pm: «Jannelli merita otto anni Dirottava pazienti dal Cardarelli» ..................................... 25 13/02/2019 - CRONACHE DI CASERTA Incarichi all' ospedale I sindacati: le delibere sono da annullare ......................................... 27 13/02/2019 - IL MATTINO La sfida di De Luca «Ecco i veri conti» .................................................................................. 29 13/02/2019 - IL MATTINO (ED. CASERTA) Mannella: «Arrivati in tempo personale addestrato a tutto» ............................................... 31 13/02/2019 - IL SANNIO Questione ospedale: nuovo vertice a Benevento ................................................................. 33 13/02/2019 - IL ROMA San Paolo, morto al pronto soccorso Scatta il sequestro delle cartelle cliniche .................. 34 13/02/2019 - IL ROMA Spari in corsia, blitz di Verdoliva al Loreto Mare .................................................................. 35 Sanità nazionale ............................................................................................................................. 36 13/02/2019 - CORRIERE DELLA SERA «Fondi ai no vax», docenti contro l' Ordine dei biologi ........................................................ 36 13/02/2019 - IL MESSAGGERO «Grazie a Nemo cure e ricerca per noi malati» ..................................................................... 38
13/02/2019 - LA REPUBBLICA Con il super magnete italiano il cervello è senza segreti ..................................................... 40 13/02/2019 - PANORAMA Dimmi dove batte quel cuore ............................................................................................... 42 13/02/2019 - LA REPUBBLICA Disabilità, tecnologia in campo "Aiutiamo a non avere limiti" .............................................. 44 13/02/2019 - IL SOLE 24 ORE Dl semplificazioni, e-fatture sanitarie in formato cartaceo .................................................. 46 13/02/2019 - LIBERO Gli italiani trascurano la salute degli occhi .......................................................................... 48 13/02/2019 - CORRIERE DELLA SERA Il robot-pediatra che batte i medici trova la cura per malattie e infezioni ........................... 51 13/02/2019 - IL MESSAGGERO Interventi, il rischio arriva dopo un mese ............................................................................ 53 13/02/2019 - ITALIA OGGI Intramoenia per meno medici .............................................................................................. 55 13/02/2019 - AVVENIRE L' orologio per testare la malattia di Parkinson ................................................................... 56 13/02/2019 - IL GIORNO Neonati morti, nessuna epidemia ........................................................................................ 58 13/02/2019 - PANORAMA NON PIÙ UN PAESE «SENZA» ................................................................................................ 60 13/02/2019 - LA REPUBBLICA Novanta ore per studiare antibiotici e Sla ............................................................................ 62 13/02/2019 - IL MESSAGGERO Resistenza agli antibiotici: i germi sempre più forti ............................................................. 64 13/02/2019 - PANORAMA Se solo potessi dormire ........................................................................................................ 66 13/02/2019 - CORRIERE DELLA SERA Toninelli, Lezzi e Giulia Grillo Tre ministri nel mirino ........................................................... 69
13/02/2019 Pagina 5 EAV: € 443 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Al Ruggi una giornata dedicata alla cardiologia Si svolgerà sabato 16 febbraio, a partire dalle ore 9, l' appuntamento con "Cardiologie Aperte 2019", giornata dedicata ai grandi temi della prevenzione delle malattie cardiovascolari che per l' Azienda ospedaliera universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d' Aragona di Salerno vede in campo la Uoc di Cardiologia del dottor Alberto Gigantino e la Uoc di Emodinamica Interventistica del dottor Cesare Baldi. I primi cinquanta cittadini saranno accolti nella Torre Cuore, presso la Sala Riunioni dell' ottavo piano, dove, dopo una prima divisione in tre gruppi, potranno seguire un evento formativo dedicato ai principali fattori di rischio cardiovascolare ed alle pratiche virtuose in grado di contrastarne gli effetti. Una equipe di cardiologi risponderà alle domande della platea in merito alle problematiche che si possono riscontrare. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
13/02/2019 Pagina 5 EAV: € 685 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona «Sanità? Meno politicizzata ma più competenze» «La sanità? Meno politicizzata ma più competenza». Dure parole quelle pronunciate dal coordinatore cittadino della Lega di Salerno, Cristian Santoro che interviene in merito alle situazioni di disagio e le carenze che si vivono presso l' azienda ospedaliera universitaria Ruggi d' Aragona. «Noi non abbiamo un assessore alla sanità competente», ha rilanciato ancora Santoro che tocca un po' tutte le difficoltà del nosocomio locale come il pronto soccoro, «ingolfato a favore degli operatori che vivono in condizioni precarie». Per il coordinatore cittadino del partito guidato a livello nazionale da Matteo Salvini, attuale ministro degli Interni, il modello sanitario della città di Salerno «è pari a zero». E se si parla del Ruggi non si può non accennare al nuovo ospedale: «pensiamo a fare le assunzioni e ad adeguare la struttura esistenze visto che ci sono delle eccellenze, ad esempio la cardiochiurgia invidiata da tutti. Meno proclami - 7 milia posti - visto che bisogna fare i concorsi - concorsi pubblico - ha detto Cristian Santoro - Evitiamo questi proclami propagandistici, limitiamoci a gestire le emergenze in modor serio ed oculato che da luglio fino a dicembre si sono fermati i centri diagnostici. Cinque bloccati con persone che avevano necessità di accertamente». Da qui l' attacco al governatore: «De Luca, il commissario e tutti coloro che sono a capo dell' azienda facessero in modo che queste cose non accadano in una regione il cui modello di sanità è già pari a zero». (er.no) Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
13/02/2019 Pagina 5 EAV: € 1.135 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Carenza di posti letto al reparto di pediatria Mamme sul piede di guerra ormai da giorni E' ancora caos all' ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d' Aragona. A finire sotto la lente di ingrandimento, questa volta, è il reparto di pediatria dell' azienda ospedaliera universitaria locale, a causa della mancanza di posti letto. Ma non è tutto. Stando a quanto denunciano alcune mamme le carenze all' interno del reparto "dedicato" ai più piccini sono tante, come l' assenza di prodotti per disinfettare le mani all' ingresso delle porte. Sia chiaro, i contenitori ci sono seppur rotti, nella maggior parte dei casi - ma manca la materia prima: l' amuchina in questo caso. Un fattore da non sottovalutare soprattutto se si tiene presente che presso la clinica pediatrica sono ricoverati bambini con difese immunitarie quasi assenti. «Ho mio figlio ricoverato da alcuni giorni, mi hanno cambiato la stanza per mancanza di macchinari e mio figlio, di soli due mesi, non aveva neanche la culletta ma il classico letto», ha denunciato Mena, una delle mamme che ad oggi segnala le gravi carenze che si vivono all' interno del reparto. E non è tutto: come giusto che sia, le mamme non possono dormire accanto ai bambini bensì su apposite brandine "accuratamente sistemate" all' esterno della stanza, esposte a batteri e agenti atmosfe rici: «La brandina che potrei utilizzare per riposare di notte si trova all' esterno, fuori al balcone. Credo sia poco idoneo viste anche le condizioni di salute dei nostri figli - ha poi aggiunto la signora, preoccupata per le condizioni di salute di suo figlio - Per questo motivo ho lasciato lì la brandina, preferisco dormire sulla sedia a questo punto». Situazioni che, come denunciato più volte, non riguardano solo il reparto di pediatria bensì quasi tutto il nosocomio locale. Proprio ieri mattina, tra le altre cose, alcuni utenti hanno denunciato la situazione di disagio che si vive presso il Cup, centro unico prenotazioni, dove su otto sportelli ne funzionavano solo due, creando così una lunga lista d' attesa che ha suscitato non poche polemiche. Insomma. una Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
situazione che vede ancora una volta il Ruggi conquistare la maglia nera in termini di qualità ed efficienza e la carenza di posti letto è solo l' ultima delle problematiche che ancora oggi è ben lontana da una risoluzione definitiva. Solo pochi giorni fa, attraverso queste colonne, è stata denunciata - per poi essere smentita dall' azienda sanitaria Ruggi d' Aragona - infezioni da feci di topo a causa della mancanza di pulizia all' interno dell' intera struttura sanitaria. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
13/02/2019 Pagina 22 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 10.005 Lettori: 133.364 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Pronto soccorso in tilt ecco il piano Ruggi-Asl per garantire posti letto Sabino Russo Primi passi di integrazione Ruggi-Asl per affrontare le criticità legate ai pronto soccorso. Faccia a faccia tra i manager delle due aziende per l' istituzione di un tavolo tecnico permanente che metta in campo una serie di interventi per migliorare l' assistenza, in virtù di una condizione non più episodica di iperafflusso nelle aree dell' emergenza- urgenza ma ormai sistemica. Un progetto sulla falsa riga di quello già adottato in via San Leonardo, dove da alcune settimane è già attiva una cabina di coordinamento, presieduta dal direttore sanitario dell' ospedale, quelli di dipartimento delle aree mediche e chirurgiche e in più il primario del pronto soccorso. Questo consente un monitoraggio continuo le diverse situazioni, il confronto dei dati e di volta in volta un aggiustamento del tiro rispetto alle azioni da mettere in atto. Un tavolo continuo, quindi, che si aggiorna con frequenza, per verificare e controllare da un lato, mentre dall' altro capire se le iniziative messe in campo danno risultati. Questo va ad aggiungersi al blocco dei cosiddetti ricoveri in elezione in alcune discipline dell' area medica e all' istituzione del bed manager, che in genere è un medico della direzione sanitaria e che ha il compito di verificare la disponibilità di posti letto all' interno dei reparti e rappresenta un ulteriore supporto, perché è in connessione diretta col pronto soccorso, per far sì che ci sia una disponibilità immediata. Nei prossimi giorni, poi, saranno possibili anche le dimissioni dei pazienti di sabato e domenica mattina, rendendo disponibili posti letto anche quando l' iperafflusso è maggiore. L' UTENZA Chi arriva al pronto soccorso degli ospedali salernitani, nel 90 per cento dei casi, è un utente della provincia. Quella dell' area emergenza-urgenza, quindi, è una problematica che va affrontata congiuntamente tra Asl e Ruggi, garantendo una serie di risposte su tutto il territorio Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
salernitano. L' iperafflusso, poi, stando anche ai dati degli esperti, è un problema destinato a perdurare nel tempo, lasciando l' impronta di evento episodico. Bisogna abituarsi, dunque, ad avere dei reparti particolarmente affollati. Molte delle persone che giungono al pronto soccorso, infatti, sono anziane, cardiopatiche o in qualche modo scompensate, affetti da pancreatiti, da problemi alla colicisti, così come alle vie biliari, in linea con una popolazione destinata a diventare sempre più anziana e costituita da tanti malati cronici. Risulta evidente, dunque, che le due aziende della provincia inizino ad organizzarsi per dare delle risposte permanenti. L' INIZIATIVA Asl e azienda ospedaliera universitaria, nel frattempo, condivideranno il weekend prossimo l' iniziativa «cardiologie aperte», giornate dedicate ai grandi temi della prevenzione delle malattie cardiovascolari. Al Ruggi, coloro che sabato intendono partecipare, possono prenotarsi allo 089/672695, attivo dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12. I primi cinquanta saranno accolti nella Torre cuore, dove potranno seguire un evento formativo dedicato ai principali fattori di rischio cardiovascolare ed alle pratiche virtuose in grado di contrastarne gli effetti. Per quanto riguarda l' Asl, domenica prossima, dalle 9 alle 13, all' ospedale di Battipaglia saranno eseguiti elettrocardiogramma di screening e misurazioni della pressione arteriosa; inoltre, saranno distribuiti opuscoli informativi sui corretti stili di vita e sulle principali malattie di interesse cardiologico. Gli stessi saranno distribuiti, fino a domenica, all' Umberto I di Nocera Inferiore, dalle ore 11 alle ore 15, e a Vallo della Lucania fino a venerdì, dalle 12 alle 15. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
12/02/2019 salernonotizie.it EAV: € 787 Lettori: 10.300 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web All’Ospedale Ruggi di Salerno l’appuntamento “Cardiologie Aperte 2019” Si svolgerà sabato 16 febbraio, a partire dalle ore 9.00, l’appuntamento con “Cardiologie Aperte 2019”, giornata dedicata ai grandi temi della prevenzione delle malattie cardiovascolari che per l’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno vede in campo la UOC di Cardiologia del dottor Alberto Gigantino e la UOC di Emodinamica Interventistica del dottor Cesare Baldi. Coloro che intendono partecipare, possono ancora prenotarsi al seguente numero: 089/672695, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00. I primi cinquanta cittadini saranno accolti nella Torre Cuore, presso la Sala Riunioni dell’ottavo piano, dove, dopo una prima divisione in tre gruppi, potranno seguire un evento formativo dedicato ai principali fattori di rischio cardiovascolare ed alle pratiche virtuose in grado di contrastarne gli effetti. Una equipe di cardiologi risponderà alle domande della platea e somministrerà un questionario destinato a definire il profilo clinico di ciascun partecipante, indirizzandolo verso la soluzione del suo problema specifico anche attraverso la affiliazione ad uno degli ambulatori attivi presso la struttura di Cardiologia dell’Azienda. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
12/02/2019 gazzettadisalerno.it EAV: € 197 Lettori: 167 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Cardiologie aperte 2019, sabato 16 prevenzione al Ruggi. Si svolgerà sabato 16 febbraio, a partire dalle ore 9.00, l’appuntamento con “Cardiologie Aperte 2019”, giornata dedicata ai grandi temi della prevenzione delle malattie cardiovascolari che per l’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno vede in campo la UOC di Cardiologia del dottor Alberto Gigantino e la UOC di Emodinamica Interventistica del dottor Cesare Baldi. Coloro che intendono partecipare, possono ancora prenotarsi al seguente numero: 089/672695, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00. I primi cinquanta cittadini saranno accolti nella Torre Cuore, presso la Sala Riunioni dell’ottavo piano, dove, dopo una prima divisione in tre gruppi, potranno seguire un evento formativo dedicato ai principali fattori di rischio cardiovascolare ed alle pratiche virtuose in grado di contrastarne gli effetti. Una equipe di cardiologi risponderà alle domande della platea e somministrerà un questionario destinato a definire il profilo clinico di ciascun partecipante, indirizzandolo verso la soluzione del suo problema specifico anche attraverso la affiliazione ad uno degli ambulatori attivi presso la struttura di Cardiologia dell’Azienda. L'articolo Cardiologie aperte 2019, sabato 16 prevenzione al Ruggi. sembra essere il primo su Gazzetta di Salerno. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
12/02/2019 ilquotidianodisalerno.it EAV: € 242 Lettori: 300 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web RUGGI: NEURORADIOLOGIA INTERVENTISTICA, PARTE L’AMBULATORIO da Cinzia Ugatti (portavoce dir.gen. AOU) SALERNO – L’A.O.U. San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno attiverà, a partire dal 15 febbraio 2019 e per tutti i mercoledì pomeriggio, l’ambulatorio di Visita di Neuroradiologia Interventistica destinato ai pazienti esterni e prenotabile tramite CUP con richiesta regionale del medico di Medicina Generale o Specialistica (richiesta da nomenclatore di: “Visita di Radiologia Interventistica”). All‘interno dell’ambulatorio, organizzato dalla UOC di Neuroradiologia Diagnostica ed Interventistica diretta dal Dott. Renato Saponiero , saranno valutati gli opportuni iter diagnostico-terapeutici per le patologie inerenti il distretto encefalo-midollare . Tale servizio è rivolto, in particolare, a quei pazienti che necessitano di controlli per aneurismi e malformazioni vascolari cerebrali e midollari, stenosi ateromasiche o disseccative delle arterie carotidi e vertebrali, ma anche per le patologie rachidee, sia traumatiche (fratture vertebrali primitive e secondarie) sia degenerative, con possibilità di interventi mediante tecniche mininvasive percutanee in anestesia locale senza esposizione chirurgica. Lo staff del Dott. Renato Saponiero, Direttore dell’UOC di Neuroradiologia Diagnostica Interventistica e costituito dai dirigenti medici di I livello Daniele Romano, Gianpiero Locatelli, Alfredo Siani, Maria Pia Panza e Salvatore Tartaglione, a seconda delle patologie che si presenteranno, valuterà le migliori opportunità terapeutiche anche in collaborazione con i colleghi delle UOC di Neurologia , Neurochirugia e Chirurgia Vascolare. Attualmente è già attivo presso la UOC di Neuroradiologia un ambulatorio per il follow-up del percorso diagnostico post-trattamento dei pazienti che hanno beneficiato delle cure per le suddette patologie sia vascolari che rachidee. La UOC di Neuroradiologia della AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, si occupa da circa 20 anni del trattamento endovascolare delle patologie malformative vascolari cerebrali; dal 2018 è HUB di riferimento regionale per il trattamento dello stroke ischemico acuto annoverando al suo attivo un numero di procedure endovascolari tale da collocarla tra i primi centri in Italia. Tutto ciò è ovviamente frutto anche della collaborazione attiva con la Direzione Strategica Aziendale che ha messo disposizione della UOC di Neuroradiologia macchinari, materiali e tecniche di ultima generazione per permettere agli operatori sanitari di raggiungere ottimali livelli Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
assistenziali ed ha voluto fortemente che si attivasse questo servizio, unico ambulatorio ospedaliero in tutta la regione Campania. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
13/02/2019 Pagina 16 EAV: € 402 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia L' Asl Salerno promuove "Cardiologie Aperte" IL FATTO / All' Umberto I il giorno 17 L' Asl Salerno promuove l' evento "Cardiologie aperte", che si terrà presso i presidi ospedalieri di Battipaglia, Nocera Inferiore e Vallo della Lucania, con l' obiettivo di sensibilizzare la popolazione sui rischi per la salute cardiovascolare e per diffondere la cultura della prevenzione. L' iniziativa, che mira a favorire momenti di incontro tra Cardiologi e cittadini, ai quali saranno offerte visite e consulenze, è stata adottata in collaborazione con AMCO- Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri, e con la fondazione "Per il tuo cuore", e si svolgerà con le seguenti modalità:Presidio Ospedaliero "Umberto I" Nocera Inferiore fino al 17 febbraio 2019 - dalle ore 11:00 alle ore 15:00. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
13/02/2019 Pagina 30 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 8.243 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Salerno e provincia Ospedale di II livello la richiesta a De Luca votata all'unanimità NOCERA INFERIORE Nello Ferrigno Il consiglio comunale ha approvato all' unanimità la delibera con la quale si chiede al commissario straordinario per la sanità, Vincenzo De Luca, il riconoscimento di Dea di secondo livello dell' ospedale Umberto I, insieme ai presidi di Pagani e Scafati. Il documento era stato redatto dalla commissione consiliare sanità presieduta da Vincenzo Stile. «È stato ha detto il medico un lavoro di squadra cui hanno partecipato tutte le componenti di maggioranza e di opposizione. Quando si parla di salute non ci possono essere pregiudizi politici». LE OPPOSIZIONI In aula, infatti, non c' è stata alcuna contrapposizione. «Questo ha dichiarato Manlio Torquato è un momento importante perché si interviene su una questione fondamentale che è la tutela della salute, ma ha anche un grande rilievo economico e politico. È una questione di fondo in quella che è la centralità dell' Agro nocerino che possiede servizi importanti e che ne fanno un territorio omogeneo e specifico rispetto al resto della provincia». «Con questa delibera ha precisato Alfonso Schiavo ridiamo centralità e valenza politica al territorio e alla comunità che vuole difendere quello che ha conquistato. E come diceva il sindaco Torquato, lo si fa nel senso più nobile della parola. Il declassamento dell' ospedale, nonostante abbia al suo interno strutture complesse tipiche di un livello superiore, è segno del fatto che il peso politico di questa zona è scarso». «Veniamo ha detto Paolo De Maio - da precedenti gestioni che hanno prodotto la chiusura di alcuni ospedali come quello di Scafati che oggi, insieme a quello di Pagani, è in rete con l' Umberto I. Abbiamo lavorato e ottenuto la conferma delle discipline che eccedono gli standard di Dea di primo livello. Tutto questo è previsto dal piano ospedaliero e verrà riconosciuto definitivamente dal piano aziendale, che speriamo possa essere un altro Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
passo in avanti. Questa delibera è un auspicio affinché la Regione completi il buon lavoro fin qui svolto con il riconoscimento del secondo livello». «Il rispetto delle comunità che si amministrano ha sottolineato Tonia Lanzetta è merce rara. Noi questa sera abbiamo dimostrato di saperlo fare». LE RASSICURAZIONI In aula, dunque, sono state superate alcune eccezioni fatte al documento da esponenti vicino al Pd che chiedevano un testo che tenesse conto delle garanzie ricevute dal governatore De Luca. La Cisl Medici ha diramato una nota con la quale ribadisce di aver ottenuto dall' Asl Salerno le rassicurazioni che i reparti di secondo livello «rimarranno regolarmente in esercizio e che la legittimazione degli stessi avverrà mediante la pubblicazione dell' Atto aziendale in via di definizione. Un risultato ottenuto grazie alla collaborazione con il commissario Iervolino, i sindaci Torquato, Cuofano, Bottone ed il consigliere regionale Picarone». Ora la parola passa a Nocera Superiore e Pagani. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
13/02/2019 Pagina 31 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 3.592 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Salerno e provincia Sos ospedale, Giuliano chiama gli altri sindaci POLLA Pasquale Sorrentino Aprire un tavolo tecnico permanente per tutelare l' ospedale Luigi Curto. È l' intento del sindaco Giuliano che ha convocato, per oggi alle 17 in municipio, i colleghi del Vallo di Diano per valutare lo stato della struttura. «Studieremo l' ospedale di Polla per una lotta collettiva per il diritto alla salute», ha sottolineato il primo cittadino. Tra le varie ipotesi anche un ricorso al Tar. «A tutt' oggi non si comprende se il punto nascita rimarrà attivo o verrà soppresso. A mantenerlo aperto dal dicembre scorso è un provvedimento d' urgenza, firmato dal commissario dell' Asl. Per quanto mi riguarda aggiunge Giuliano se ci sono gli estremi bisogna ricorrere al Tar per evitare un tracollo dei servizi ospedalieri». «Se un grave pericolo è stato scongiurato per l' ospedale, riconosciuto Dea di I livello, lo si deve alla Regione», afferma l' assessore regionale Corrado Matera, che interviene sulla situazione del Curto, tornata sotto i riflettori nelle ultime ore. «L' ospedale - evidenzia - ha una qualificazione che in passato non aveva». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
13/02/2019 Pagina 23 EAV: € 7.505 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania «Arresti cardiaci più frequenti per chi ha meno di 40 anni» «Purtroppo succede sempre più spesso e non c' è possibilità di prevederlo: a volte il primo sintomo di un infarto del miocardio è la morte stessa del paziente». È Paolo Calabrò, primario della Cardiologia clinica con Utic dell' azienda ospedaliera Sant' Anna e San Sebastiano di Caserta, che commenta le condizioni cliniche del trentacinquenne ucraino, morto ieri mattina per un arresto cardiocircolatorio. È possibile che un uomo così giovane possa avere un arresto cardiaco improvvisamente, senza che ci fossero (almeno così è noto fino ad ora) sintomi di una patologia o altro tipo di sofferenza? «Sì, è possibile. Ho notato nella mia esperienza che assistiamo ad un trend in crescita, di circa il dieci per cento all' anno di quarantenni e persone anche più giovani con un infarto del miocardio». A cosa è dovuto questo fenomeno? «Allo stile di vita, di certo diverso da quello di qualche anno fa. Senz' altro fumo, cibo pesante, bibite energizzanti possono facilitare l' insorgenza di un arresto cardiaco». È stata la compagna del ragazzo, a casa con lui, che ieri mattina ha chiamato il 118 descrivendo sintomi di affanno grave. È possibile che ci fossero stati altri sintomi in precedenza che avrebbero potuto costituire campanelli di allarme e che sono stati sottovalutati? «È raro che ci siano. Certo, probabilmente il ragazzo, in quel momento, ha avuto forti dolori al petto e palpitazioni (sintomi che si riscontrano anche in una persona più anziana)». Secondo lei, con un altro tipo di intervento emergenziale, il ragazzo avrebbe potuto avere maggiori possibilità di sopravvivenza? «A Caserta e per tutta la provincia esiste una rete Ima, dedicata proprio all' infarto del miocardio. Ma è utile quando il paziente ancora non ha un arresto. Quindi si procede a fare un tracciato che viene immediatamente trasferito ad un centro di riferimento dal quale poi ne deriva un referto e quindi un eventuale trasferimento del paziente nel centro stesso. In questo caso, sembra di capire che l' ambulanza sia arrivata proprio nel frangente dell' arresto, per cui era necessaria la Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
manovra rianimativa». L' arresto cardiaco, quando arriva, spesso è troppo tardi. Si può fare qualcosa per tenere sotto controllo le condizioni cardio-circolatorie di una persona? «Sicuramente controlli in via preventiva. È chiaro che in caso di familiarità di eventi cardiaci è giusto che il paziente faccia qualche screening in più, così come in caso di diabete e obesità. In genere, però, è il medico di famiglia che, vista la situazione generale (familiarità e condizioni personali del paziente) lo invita a un controllo cardiologico». or. min. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
13/02/2019 Pagina 23 EAV: € 9.427 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania «Le ambulanze senza medico muore a 35 anni» IL CASO Ornella Mincione Ha un infarto a 35 anni e sul posto arriva un' ambulanza senza medico. Come già accaduto, infatti, anche ieri mattina le due ambulanze di Caserta città (che servono anche altri comuni limitrofi) erano senza medico a bordo. Il destino, però, in questo caso è stato fatale e si è verificato l' evento tragico che molti temevano accadesse. LA CHIAMATA Alle 9.30 circa è arrivata una chiamata alla centrale operativa. A telefonare era una donna che chiedeva l' intervento dell' ambulanza perché il proprio compagno, Iegor Dvornichenko, ucraino, di 35 anni, non stava bene: non riusciva a parlare ed era in grande affanno. Nell' abitazione, in via San Carlo 84, si è precipitata un' ambulanza i cui operatori, tra i quali non compariva un medico, hanno proceduto con manovre rianimatorie. Il ragazzo ha avuto un primo arresto cardiaco, da cui è stato a malapena rianimato, seguito da un secondo arresto, questa volta letale. Intanto, sul posto è accorsa anche un' altra ambulanza, questa volta «medicalizzata», proveniente da Maddaloni e subito dopo anche l' ambulanza «rianimativa», quella che a bordo è attrezzata in modo specifico per le manovre di rianimazione. A quel punto però, è stato possibile soltanto accertare il decesso del trentacinquenne ucraino (in Italia con permesso regolare), che è stato poi trasportato all' istituto di medicina legale dell' ospedale di Caserta. Sul posto anche i carabinieri del comando provinciale. I TURNI Il caso ha fatto scalpore: indice puntato sulla gestione del servizio 118 da parte degli stessi operatori che si sono rivolti ai sinmdacati per la cronica carenza di personale. In realtà, secondo i turni stabiliti, le due postazioni assegnate a Caserta, la 07 e la 010, erano entrambe medicalizzate. Su una era previsto un medico della Misericordia di Caivano, che, però, essendo appunto volontario, non era tenuto a presentarsi, così come è poi accaduto. Sulla seconda, era di turno un medico che nei giorni scorsi aveva presentato richiesta un permesso sindacale, accordato dal responsabile del Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
servizio di emergenza. Dunque, alla fine il turno del capoluogo era scoperto: nessun medico a bordo. I TEMPI A tutto questo si aggiunge un altro tassello, quello riguardante l' ambulanza «rianimativa», l' unica che serve tutta la provincia di Caserta e che in genere viene utilizzata per i casi più urgenti e gravi, vale a dire i codici rossi. Questa era stata chiamata circa un' ora prima per intervenire alla stazione di Caserta, dove, stando a quanto risulta dalle informazioni trasferite dalla centrale operativa all' ambulanza, c' era una donna con un malore, inquadrata in codice giallo. Ormai non è possibile stabilire se il 35enne avrebbe avuto la possibilità di salvarsi se le cose fossero andate in altro modo. Fatto sta che due ambulanze su due di Caserta città erano senza medico e quella «rianimativa» serviva un codice giallo. L' AMAREZZA Grande è l' amarezza dei camici bianchi del 118, che affermano: «Il responsabile non si è preoccupato della sostituzione del medico che aveva ricevuto il permesso sindacale. L' incompetenza, l' impreparazione e l' approssimazione degli operatori della centrale ha determinato gravi errori: il primo nel momento in cui hanno inviato la rianimativa su un codice giallo; il secondo quando non hanno controllato l' eccessiva permanenza della stessa su un codice minore; il terzo, e più grave, nel momento in cui hanno mandato in prima battuta un' ambulanza demedicalizzata su un codice rosso. Una corretta gestione avrebbe dovuto impedire all' unico medico di ottenere un congedo sindacale o provvedere alla sostituzione». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
13/02/2019 Pagina 4 EAV: € 984 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Carabinieri al San Paolo Oggi gli «007» del ministro Raffaele Nespoli Salvo imprevisti nella giornata di oggi gli 007 del ministero arriveranno all' ospedale San Paolo di Fuorigrotta. Inviati dalla ministra Giulia Grillo, avranno il compito di acquisire atti, documenti e testimonianze che possano essere utili a ricostruire le ultime ore di vita di Eduardo Estatico, deceduto sabato scorso dopo sei ore di agonia. Sull' intera vicenda sta indagando anche la Procura in seguito ad un esposto dei familiari. Nel corso della mattinata di ieri la sesta sezione della Procura di Napoli (procuratore aggiunto Giuseppe Lucantonio) ha infatti incaricato i carabinieri di acquisire tutta la documentazione (cartelle cliniche, e altro) riguardante il decesso del 72enne. Il sostituto procuratore Federica D' Amodio, che si sta occupando del caso, sta analizzando l' informativa redatta dalla polizia di Stato e consegnata lunedì agli inquirenti. Secondo quanto si è appreso, il conferimento dell' incarico e l' autopsia dovrebbero avvenire la prossima settimana. Intanto, sul fronte interno, prosegue l' attività di verifica delle procedure seguite e di quanto accaduto. Già a poche ore dalla morte dell' uomo il commissario straordinario dell' Asl Napoli 1 Centro, Ciro Verdoliva, ha chiesto una relazione da parte del direttore sanitario Michele Ferrara. Ora la direzione sanitaria sta acquisendo altra documentazione, in particolare le relazioni due primari di medicina d' urgenza e chirurgia d' urgenza che hanno descritto il percorso clinico assistenziale a cui è stato sottoposto l' uomo. Un rapporto è stato chiesto anche agli altri medici in servizio in quel momenti e ai «triagisti», vale a dire agli infermieri incaricati di valutare la gravità del caso e assegnare un codice di priorità. L' intero faldone di relazioni verrà poi consegnato al commissario straordinario che lunedì sera è stato all' ospedale San Paolo per incontrare i medici e che, secondo fonti interne al presidio, sarebbe andato via scuro in volto per le carenze organizzative riscontrate. Ad essere scontenti dello stato delle cose sono anche e soprattutto medici e infermieri, costretti a lavorare in condizioni di disorganizzazione e sul piede di Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
guerra per alcune disposizioni della direzione sanitaria: una su tutte quella «anti barelle», uno scontro che ha spinto il responsabile di Medicina d' urgenza e pronto soccorso ad annunciare le dimissioni. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
13/02/2019 Pagina 11 EAV: € 860 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Cardarelli, lettera dai medici dell' emergenza «Reggiamo le sorti dell' emergenza della città» L' ALLARME DEI SINDACALISTI: «SI RISCHIA L' IMPLOSIONE» NAPOLI. «È noto a tutti che questo grande ospedale, in questo momento storico, regge le sorti dell' emergenza di tutta la città. Nessun paragone è possibile con nessun' altra realtà in tutto il Paese». È quanto si legge in una nota firmata da Giuseppe Visone, responsabile Funzione pubblica Cgil Medici Cardarelli, Giosue Di Maro, segretario Sanità Funzione pubblica Cgil Campania e Alfredo Garzi, segretario generale Funzione pubblica Cgil Campania, sulla situazione del pronto soccorso dell' ospedale Cardarelli di Napoli. La nota si presenta come la denuncia di un medico del Pronto Soccorso del Cardarelli che così si presenta: «Dire che il pronto soccorso non svolge funzione di filtro è non solo disonesto dal punto di visto intellettuale ma denota ignoranza assoluta del lavoro che si svolge all' interno del dea. Si pensi allo stress quotidiano di un gruppo di lavoro che si fa carico di 100 pazienti, spesso in condizioni precarie su barelle o sedie. Eppure questa massa di pazienti esprime una conflittualità bassissima nei confronti del personale sanitario e ausiliario. Questo perchè il pronto soccorso una casa di cristallo dove è visibile a tutti la fatica immane che ogni giorno viene affrontata per dare risposte le piu' dignitose possibili. Eppure questa fatica e questo carico immane sembrano sfuggire al resto dell' ospedale". Una situazione complicata che «ha prodotto un rifiuto così profondo verso una condizione lavorativa che appare senza via di uscita che ormai tutti i medici del ps non vogliono altro che andare via». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
13/02/2019 Pagina 11 EAV: € 513 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Caso Anna Siena, tra 80 giorni l' esito degli esami al feto VECCHIO PELLEGRINI NAPOLI. Saranno consegnati tra ottanta giorni i risultati dell' esame tecnico irripetibile eseguito ieri sui campioni prelevati dal feto, di circa 30 settimane, trovato nel grembo di Anna Siena, la donna di 36 anni deceduta lo scorso 18 gennaio nell' ospedale Vecchio Pellegrini di Napoli dal quale era stata dimessa per una lombosciatalgia tre giorni prima. Insieme con quelli emersi dell' esame autoptico sulla salma della vittima faranno luce sulle cause del decesso. L' esistenza del feto è emersa solo dell' autopsia dello scorso primo febbraio, nel Policlinico federiciano. Gli inquirenti, al di là delle presunte responsabilità mediche, peraltro in corso di accertamento, stanno anche cercando di verificare se Anna avesse realmente avuto una gravidanza criptica. La donna, infatti, durante i controlli al pronto soccorso dove si era recata in preda ai dolori, non ha mai riferito ai sanitari di essere incinta. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
13/02/2019 Pagina 9 EAV: € 62.482 Lettori: 704.603 Argomento: Sanità Campania DNA, STUPEFACENTE ORGANIZZAZIONE DI VENTIMILA GENI MARIO NICODEMI Il Progetto Genoma Umano è stato quel formidabile progetto scientifico, conclusosi nel 2000, che ci ha consegnato la sequenza del nostro genoma, cioè l' intera successione di lettere che costituisce il nostro Dna, e ha portato all' identificazione dei nostri geni. Il Progetto Genoma Umano, però, non poteva insegnarci come funziona il sistema. Perché un gene è attivo in certi organi e non in altri? Perché in una cellula normale un oncogene, rimasto silente per anni, si attiva improvvisamente portando al cancro? Nella risposta a queste domande si trova la chiave per capire il funzionamento stesso della vita e per progredire nella cura di malattie come il cancro e i disordini congeniti. La ricerca ha fatto su questo importanti progressi. Oggi sappiamo che i geni sono solo una piccola parte, circa il 2 per cento, del nostro Dna. La funzione del rimanente 98 per cento, chiamato Dna non codificante, è rimasta a lungo sconosciuta. Ora si è capito che esso svolge un ruolo fondamentale nel controllo dell' attività dei geni. Il Dna non codificante contiene, per esempio, importanti regioni di regolazione che servono ad attivare o disattivare i geni: esse stabiliscono un contatto fisico con i loro geni bersaglio, ripiegandosi su di essi, e in questo modo li "accendono" o li "spengono". Dunque l' attività dei geni è determinata anche dal modo in cui il Dna si ripiega su se stesso, cioè dalla sua struttura tridimensionale. Per capire come funziona il nostro genoma non dobbiamo solo decifrare la sequenza lineare di lettere del Dna, come il testo di una lingua sconosciuta, ma dobbiamo comprenderne anche la complessa struttura tridimensionale, cioè quali regioni remote entrano in contatto tra loro. E dobbiamo capire come fanno i regolatori dei geni e i geni stessi a riconoscersi a distanza e a entrare in contatto. Quale è il meccanismo molecolare, la mano invisibile, che porta il sistema dei nostri 20000 geni a questa stupefacente autorganizzazione spaziale? Queste sono alcune delle grandi sfide scientifiche aperte in un campo di ricerca in cui s' incrociano genetica, biologia molecolare, fisica, matematica e tecniche di Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
calcolo con i supercalcolatori. E in questo settore l' università Federico II è all' avanguardia. Il gruppo di ricerca sui Sistemi Complessi da me guidato, insieme a un team internazionale, ha sviluppato una delle prime tecnologie sperimentali per ricostruire la complessa struttura tridimensionale del nostro genoma e la rete di regolazione dei nostri geni. È emerso, tra l' altro, che il nostro Dna è ripiegato nel nucleo cellulare in una struttura frattale fatta di domini-dentro-domini, come nelle scatole cinesi. E in questi domini avvengono le complicate interazioni tra i geni e i loro molteplici regolatori. Si è scoperto, inoltre, che esistono specifiche molecole che mediano le interazioni tra geni e regolatori, agganciandosi ad essi e facendo da "ponte" per stabilizzare il loro contatto fisico. Iniziamo così a capire i meccanismi per cui le mutazioni genomiche, alterando la struttura tridimensionale del Dna, modificano il rapporto tra geni e regolatori portando all' insorgere di malattie. Sono necessari calcoli molto complicati per i quali usiamo i moderni super-computer. Oggi è possibile sequenziare il genoma di una singola persona, a costi molto ridotti, identificandone le specifiche mutazioni. Con le tecniche descritte possiamo cercare di prevedere cosa succederà al paziente ricostruendo l' impatto di tali mutazioni anche sulle interazioni tra regolatori e geni regolati: un certo regolatore potrebbe, ad esempio, non andare più a bersaglio o potrebbe attivare un gene diverso, come dimostrato dal team della Federico II per alcune importanti malattie di origine genetica. L' autore è professore di Fisica Teorica all' università Federico II Questa rubrica sulla ricerca in Campania è curata da Alessandro Fioretti, Giuseppe Longo, Guido Trombetti e Giuseppe Zollo. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
13/02/2019 Pagina 4 EAV: € 1.524 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Il pm: «Jannelli merita otto anni Dirottava pazienti dal Cardarelli» Titti Beneduce Napoli Otto anni per il professor Paolo Jannelli, prescrizione per Marco Von Arx, assoluzione perché il fatto non sussiste per Mario Chiantera e Massimiliano Mandato: a sette anni esatti dagli arresti che scioccarono la città si avvia a conclusione uno dei processi più complessi della recente storia giudiziaria. Ieri, al termine di una requisitoria durata ben cinque ore e mezzo, il pm Henry John Woodcock, titolare dell' inchiesta assieme alla collega Celeste Carrano, ha rivolto le sue richieste alla I sezione del Tribunale presieduta da Marco Occhiofino. Massimiliano Mandato, accusato di peculato e difeso dall' avvocato Carlo Carandente Giarrusso, va assolto perché il fatto non sussiste: per il medico, del resto, i pm avevano già chiesto l' archiviazione anni fa, ma il gip ne dispose l' imputazione coatta. Per la stessa motivazione va assolto Mario Chiantera, assistito dal penalista Claudio Lanzotti, cui erano contestate due ipotesi di concussione in concorso con Jannelli. È prescritto il reato di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ipotizzato nel 2012 nei confronti di Marco Von Arx, ex amministratore di Villa del Sole difeso dall' avvocato Manlio Pennino. Il professore Jannelli, ortopedico tra i più noti e stimati, assistito dagli avvocati Bruno Von Arx e Maurizio Lojacono, secondo i pm va invece condannato a otto anni per 91 falsi, 19 concussioni e due truffe. Primario del Cardarelli ora sospeso, secondo l' accusa, Jannelli obbligava i pazienti che arrivavano in ospedale a trasferirsi a Villa del Sole per evitare le lunghe liste di attesa ed essere operati in tempi accettabili. Partito da una pena base di sei anni, Woodcock ha poi aggiunto, per la continuazione, un giorno per ogni falso, un mese per ogni concussione e 15 giorni per ogni truffa, arrivando dunque a otto anni. La prossima udienza è fissata per domani, quando discuteranno gli avvocati di parte civile e quelli degli imputati Chiantera e Mandato. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
A fine febbraio o agli inizi di marzo arriverà la sentenza. Nel corso del lungo dibattimento, diverse udienze sono state dedicate all' interrogatorio di Jannelli, che, documenti alla mano, ha rivendicato la correttezza del proprio operato. Per arrivare alla definizione del processo, inoltre, i suoi legali hanno rinunziato a 200 testi: molto erano in comune con l' accusa e si sono accontentati del loro controesame. L' ortopedico fu arrestato nel marzo del 2012 nel corso di un' operazione congiunta di Guardia di Finanza e Nas dei carabinieri, scarcerato dopo pochi giorni dal Riesame, che annullò l' ordinanza per un vizio di forma, e nuovamente riarrestato. Villa del Sole, la casa di cura di cui secondo l' accusa era l' amministratore occulto, nel frattempo ha chiuso; la società è fallita e l' immobile è stato acquistato da terzi. L' inchiesta nasceva da controlli della Guardia di Finanza sulle prestazioni sanitarie in regime di intramoenia. Della parte relativa ai ricoveri e agli interventi si occupavano invece i carabinieri del Nucleo antisofisticazioni e sanità. Dall' indagine, che coinvolgeva 42 persone, era emerso, anche attraverso intercettazioni ambientali, che per essere operati nella struttura privata i pazienti pagavano anche diverse migliaia di euro a fronte di interventi che potevano essere eseguiti a carico del Servizio sanitario nazionale. Nel giugno del 2012 Paolo Jannelli aveva ottenuto gli arresti domiciliari dopo essersi fratturato una spalla cadendo dal letto nella sua cella del carcere di Poggioreale, quindi era tornato libero per decisione del Tribunale che lo sta giudicando perché erano venute meno le esigenze cautelari. I difensori sono fiduciosi nella sua assoluzione: in quel caso l' ortopedico sarebbe reintegrato di diritto nel suo posto di primario e gli spetterebbero tutti gli arretrati. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
13/02/2019 Pagina 5 EAV: € 877 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Incarichi all' ospedale I sindacati: le delibere sono da annullare CASERTA (r.c.) - I sindacati dei dipendenti dell' azienda ospedaliera "Sant' Anna e San Sebastiano" minacciano il ricorso alle vie legali se il direttore generale Mario Nicola Vittorio Ferrante non annullerà le delibere (ritenute illegittime) che istituiscono i regolamenti per le selezioni e gli incarichi, per l' attribuzione delle fasce e delle performance. In un documento firmato da Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fp, Fsi- Usae, Nursing Up e Usb si legge che le delibere "hanno tutte sostanzialmente ignorato nel loro contenuto i dettami del nuovo contratto nazionale di lavoro". Secondo i rappresentanti dei lavoratori "le selezioni interne per l' attribuzione degli incarichi e delle fasce, e non solo quelli di coordinamento, vanno fatte, ma bisogna rivedere obbligatoriamente tutti gli atti perché superati dalle norme (nuovo Piano di programmazione della Rete ospedaliera, nuovo contratto nazionale, definizione del fabbisogno triennale del personale, linee guida sulla corretta determinazione dei fondi contrattuali, decreto regionale 98 del 2018). Da mesi i firmatari chiedono di riconoscere il nuovo Contratto e di definire quello integrativo decentrato con tutti gli istituti e i regolamenti in esso previsti". Straordinario e indennità accessorie "vanno al più presto disciplinate, in quanto incidono fortemente sui fondi contrattuali e rischiano di depauperare tutte le risorse se non ben regolamentate e assegnate alle articolazioni aziendali. Il rischio che lo straordinario e le indennità accessorie possano impoverire e/o splafonare il fondo dedicato è più che reale, rendendo impossibile la realizzazione degli altri istituti contrattuali e determinare, a sua volta, un possibile danno all' erario". Serve un "confronto sindacale autentico... frutto di una discussione nel merito delle questioni e di un confronto anche aspro, se necessario, ma che porti alla definizione di un Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
contratto integrativo aziendale vero e partecipato". Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
13/02/2019 Pagina 7 EAV: € 13.628 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania La sfida di De Luca «Ecco i veri conti» Marco Esposito IL FOCUS L' ha battezzata «operazione verità». E prenderà le mosse questa mattina in una conferenza nella sede della Regione Campania. Vincenzo De Luca si è convinto che le sole strategie difensive e dilatorie di fronte al progetto di regionalismo differenziato di Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna porterebbero poco lontano. L' occasione a suo parere va colta per accettare la sfida della responsabilità e fare una volta per tutte chiarezza sui conti pubblici «anche se su qualche voce potremmo farci male». La verità dei conti è in grado di smentire le facili equazioni dell' opinione pubblica non solo settentrionale ma, spesso, anche meridionale. Chi non ha mai sentito dire (o pensato) che al Sud pochi versano le giuste tasse mentre arrivano fiumi di denaro pubblico spesi male? La prima difficoltà, in tali casi, è trovare una fonte ufficiale e neutra. Il Veneto si è costruito un sistema su misura grazie all' abilità comunicativa degli Artigiani di Mestre, ripresi da tutto il sistema di comunicazione nazionale. Eppure esiste una fonte ufficiale, messa in piedi 25 anni fa da Carlo Azeglio Ciampi, specializzata proprio nei confronti fra aree geografiche: si chiama Conti pubblici territoriali. Sul motore di ricerca Google gli Artigiani di Mestre battono i Conti pubblici territoriali con 8 milioni di risultati contro 2,6 milioni. Un cappotto. A conferma di come sia un percorso in salita ma indispensabile uscire dalla partigianeria e affidarsi a valutazioni scientifiche. Cosa dicono i Conti pubblici territoriali? Nei giorni scorsi la responsabile regionale della Cisl Doriana Buonavita ha consegnato a De Luca una elaborazione di dati dei Conti pubblici territoriali nella quale si mette a confronto, voce per voce, la spesa pubblica complessiva (europea, nazionale, regionale, locale e di aziende pubbliche) per i vari capitoli di spesa. I dati sono inequivocabili: la Campania è fanalino di coda nell' attenzione dello Stato in tutte le sue articolazioni con una spesa media per abitante di 10.832 euro contro i 14.985 euro del Centronord. Eppure i contribuenti campani fanno il proprio dovere Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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