Media Monitoring per 13-02-2019 - Rassegna stampa del 13-02-2019 - Azienda Ospedaliera Universitaria San ...

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13-02-2019

Media Monitoring per

   Rassegna stampa del 13-02-2019
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1
      13/02/2019 - CRONACHE DI SALERNO
            Al Ruggi una giornata dedicata alla cardiologia ..................................................................... 1
      13/02/2019 - CRONACHE DI SALERNO
            «Sanità? Meno politicizzata ma più competenze» .................................................................. 2
      13/02/2019 - CRONACHE DI SALERNO
            Carenza di posti letto al reparto di pediatria Mamme sul piede di guerra ormai da giorni .... 3
      13/02/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Pronto soccorso in tilt ecco il piano Ruggi-Asl per garantire posti letto ................................ 5
      12/02/2019 - WWW.SALERNONOTIZIE.IT
            All’Ospedale Ruggi di Salerno l’appuntamento “Cardiologie Aperte 2019” ........................... 7
      12/02/2019 - WWW.GAZZETTADISALERNO.IT
            Cardiologie aperte 2019, sabato 16 prevenzione al Ruggi. .................................................... 8
      12/02/2019 - WWW.ILQUOTIDIANODISALERNO.IT
            RUGGI: NEURORADIOLOGIA INTERVENTISTICA, PARTE L’AMBULATORIO ................................ 9
Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 11
      13/02/2019 - CRONACHE DI SALERNO
            L' Asl Salerno promuove "Cardiologie Aperte" ..................................................................... 11
      13/02/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Ospedale di II livello la richiesta a De Luca votata all'unanimità ......................................... 12
      13/02/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Sos ospedale, Giuliano chiama gli altri sindaci .................................................................... 14
Sanità Campania ............................................................................................................................. 15
      13/02/2019 - IL MATTINO (ED. CASERTA)
            «Arresti cardiaci più frequenti per chi ha meno di 40 anni» ................................................. 15
      13/02/2019 - IL MATTINO (ED. CASERTA)
            «Le ambulanze senza medico muore a 35 anni» ................................................................... 17
      13/02/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
            Carabinieri al San Paolo Oggi gli «007» del ministro ............................................................ 19
      13/02/2019 - IL ROMA
            Cardarelli, lettera dai medici dell' emergenza «Reggiamo le sorti dell' emergenza della città»
             .............................................................................................................................................. 21
      13/02/2019 - IL ROMA
            Caso Anna Siena, tra 80 giorni l' esito degli esami al feto ................................................... 22
      13/02/2019 - LA REPUBBLICA (ED. NAPOLI)
            DNA, STUPEFACENTE ORGANIZZAZIONE DI VENTIMILA GENI ................................................ 23
      13/02/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
            Il pm: «Jannelli merita otto anni Dirottava pazienti dal Cardarelli» ..................................... 25
      13/02/2019 - CRONACHE DI CASERTA
            Incarichi all' ospedale I sindacati: le delibere sono da annullare ......................................... 27
      13/02/2019 - IL MATTINO
            La sfida di De Luca «Ecco i veri conti» .................................................................................. 29
      13/02/2019 - IL MATTINO (ED. CASERTA)
            Mannella: «Arrivati in tempo personale addestrato a tutto» ............................................... 31
      13/02/2019 - IL SANNIO
            Questione ospedale: nuovo vertice a Benevento ................................................................. 33
      13/02/2019 - IL ROMA
            San Paolo, morto al pronto soccorso Scatta il sequestro delle cartelle cliniche .................. 34
      13/02/2019 - IL ROMA
            Spari in corsia, blitz di Verdoliva al Loreto Mare .................................................................. 35
Sanità nazionale ............................................................................................................................. 36
      13/02/2019 - CORRIERE DELLA SERA
            «Fondi ai no vax», docenti contro l' Ordine dei biologi ........................................................ 36
      13/02/2019 - IL MESSAGGERO
            «Grazie a Nemo cure e ricerca per noi malati» ..................................................................... 38
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13/02/2019 - LA REPUBBLICA
     Con il super magnete italiano il cervello è senza segreti ..................................................... 40
13/02/2019 - PANORAMA
     Dimmi dove batte quel cuore ............................................................................................... 42
13/02/2019 - LA REPUBBLICA
     Disabilità, tecnologia in campo "Aiutiamo a non avere limiti" .............................................. 44
13/02/2019 - IL SOLE 24 ORE
     Dl semplificazioni, e-fatture sanitarie in formato cartaceo .................................................. 46
13/02/2019 - LIBERO
     Gli italiani trascurano la salute degli occhi .......................................................................... 48
13/02/2019 - CORRIERE DELLA SERA
     Il robot-pediatra che batte i medici trova la cura per malattie e infezioni ........................... 51
13/02/2019 - IL MESSAGGERO
     Interventi, il rischio arriva dopo un mese ............................................................................ 53
13/02/2019 - ITALIA OGGI
     Intramoenia per meno medici .............................................................................................. 55
13/02/2019 - AVVENIRE
     L' orologio per testare la malattia di Parkinson ................................................................... 56
13/02/2019 - IL GIORNO
     Neonati morti, nessuna epidemia ........................................................................................ 58
13/02/2019 - PANORAMA
     NON PIÙ UN PAESE «SENZA» ................................................................................................ 60
13/02/2019 - LA REPUBBLICA
     Novanta ore per studiare antibiotici e Sla ............................................................................ 62
13/02/2019 - IL MESSAGGERO
     Resistenza agli antibiotici: i germi sempre più forti ............................................................. 64
13/02/2019 - PANORAMA
     Se solo potessi dormire ........................................................................................................ 66
13/02/2019 - CORRIERE DELLA SERA
     Toninelli, Lezzi e Giulia Grillo Tre ministri nel mirino ........................................................... 69
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13/02/2019                                                                                                                 Pagina 5

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                                                                                                                           Lettori: 29.750
                     Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

             Al Ruggi una giornata dedicata alla cardiologia

 Si svolgerà sabato 16 febbraio, a partire
 dalle ore 9, l' appuntamento con
 "Cardiologie Aperte 2019", giornata
 dedicata     ai   grandi      temi    della
 prevenzione          delle         malattie
 cardiovascolari che per l' Azienda
 ospedaliera universitaria San Giovanni di
 Dio e Ruggi d' Aragona di Salerno vede
 in campo la Uoc di Cardiologia del dottor
 Alberto    Gigantino    e    la   Uoc    di
 Emodinamica Interventistica del dottor
 Cesare Baldi. I primi cinquanta cittadini
 saranno accolti nella Torre Cuore, presso
 la Sala Riunioni dell' ottavo piano, dove,
 dopo una prima divisione in tre gruppi,
 potranno seguire un evento formativo
 dedicato ai principali fattori di rischio
 cardiovascolare ed alle pratiche virtuose
 in grado di contrastarne gli effetti. Una
 equipe di cardiologi risponderà alle
 domande della platea in merito alle
 problematiche      che      si     possono
 riscontrare.

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13/02/2019                                                                                                                Pagina 5

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                                                                                                                          Lettori: 29.750
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

         «Sanità? Meno politicizzata ma più competenze»

 «La sanità? Meno politicizzata ma più
 competenza».       Dure     parole   quelle
 pronunciate dal coordinatore cittadino
 della Lega di Salerno, Cristian Santoro
 che interviene in merito alle situazioni di
 disagio e le carenze che si vivono presso
 l' azienda ospedaliera universitaria Ruggi
 d' Aragona. «Noi non abbiamo un
 assessore alla sanità competente», ha
 rilanciato ancora Santoro che tocca un
 po' tutte le difficoltà del nosocomio
 locale come il pronto soccoro, «ingolfato
 a favore degli operatori che vivono in
 condizioni precarie». Per il coordinatore
 cittadino del partito guidato a livello
 nazionale da Matteo Salvini, attuale
 ministro degli Interni, il modello sanitario
 della città di Salerno «è pari a zero». E
 se si parla del Ruggi non si può non
 accennare al nuovo ospedale: «pensiamo
 a fare le assunzioni e ad adeguare la
 struttura esistenze visto che ci sono
 delle eccellenze, ad esempio la cardiochiurgia invidiata da tutti. Meno proclami - 7
 milia posti - visto che bisogna fare i concorsi - concorsi pubblico - ha detto Cristian
 Santoro - Evitiamo questi proclami propagandistici, limitiamoci a gestire le
 emergenze in modor serio ed oculato che da luglio fino a dicembre si sono fermati i
 centri diagnostici. Cinque bloccati con persone che avevano necessità di
 accertamente». Da qui l' attacco al governatore: «De Luca, il commissario e tutti
 coloro che sono a capo dell' azienda facessero in modo che queste cose non
 accadano in una regione il cui modello di sanità è già pari a zero». (er.no)

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13/02/2019                                                                                                                Pagina 5

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                                                                                                                          Lettori: 29.750
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

    Carenza di posti letto al reparto di pediatria Mamme sul
                piede di guerra ormai da giorni

 E' ancora caos all' ospedale San
 Giovanni di Dio e Ruggi d' Aragona. A
 finire sotto la lente di ingrandimento,
 questa volta, è il reparto di pediatria
 dell' azienda ospedaliera universitaria
 locale, a causa della mancanza di posti
 letto. Ma non è tutto. Stando a quanto
 denunciano alcune mamme le carenze
 all' interno del reparto "dedicato" ai più
 piccini sono tante, come l' assenza di
 prodotti per disinfettare le mani all'
 ingresso delle porte. Sia chiaro, i
 contenitori ci sono seppur rotti, nella
 maggior parte dei casi - ma manca la
 materia prima: l' amuchina in questo
 caso. Un fattore da non sottovalutare
 soprattutto se si tiene presente che
 presso la clinica pediatrica sono
 ricoverati     bambini      con      difese
 immunitarie quasi assenti. «Ho mio figlio
 ricoverato da alcuni giorni, mi hanno
 cambiato la stanza per mancanza di
 macchinari e mio figlio, di soli due mesi, non aveva neanche la culletta ma il classico
 letto», ha denunciato Mena, una delle mamme che ad oggi segnala le gravi carenze
 che si vivono all' interno del reparto. E non è tutto: come giusto che sia, le mamme
 non possono dormire accanto ai bambini bensì su apposite brandine "accuratamente
 sistemate" all' esterno della stanza, esposte a batteri e agenti atmosfe rici: «La
 brandina che potrei utilizzare per riposare di notte si trova all' esterno, fuori al
 balcone. Credo sia poco idoneo viste anche le condizioni di salute dei nostri figli - ha
 poi aggiunto la signora, preoccupata per le condizioni di salute di suo figlio - Per
 questo motivo ho lasciato lì la brandina, preferisco dormire sulla sedia a questo
 punto». Situazioni che, come denunciato più volte, non riguardano solo il reparto di
 pediatria bensì quasi tutto il nosocomio locale. Proprio ieri mattina, tra le altre cose,
 alcuni utenti hanno denunciato la situazione di disagio che si vive presso il Cup,
 centro unico prenotazioni, dove su otto sportelli ne funzionavano solo due, creando
 così una lunga lista d' attesa che ha suscitato non poche polemiche. Insomma. una

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situazione che vede ancora una volta il Ruggi conquistare la maglia nera in termini
di qualità ed efficienza e la carenza di posti letto è solo l' ultima delle problematiche
che ancora oggi è ben lontana da una risoluzione definitiva. Solo pochi giorni fa,
attraverso queste colonne, è stata denunciata - per poi essere smentita dall' azienda
sanitaria Ruggi d' Aragona - infezioni da feci di topo a causa della mancanza di
pulizia all' interno dell' intera struttura sanitaria.

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13/02/2019                                                                                                                  Pagina 22
                                       Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                            EAV: € 10.005
                                                                                                                            Lettori: 133.364
                      Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

  Pronto soccorso in tilt ecco il piano Ruggi-Asl per garantire
                            posti letto
 Sabino Russo
 Primi passi di integrazione Ruggi-Asl per
 affrontare le criticità legate ai pronto
 soccorso. Faccia a faccia tra i manager
 delle due aziende per l' istituzione di un
 tavolo tecnico permanente che metta in
 campo una serie di interventi per
 migliorare l' assistenza, in virtù di una
 condizione non più episodica di
 iperafflusso nelle aree dell' emergenza-
 urgenza ma ormai sistemica. Un
 progetto sulla falsa riga di quello già
 adottato in via San Leonardo, dove da
 alcune settimane è già attiva una cabina
 di    coordinamento,       presieduta      dal
 direttore sanitario dell' ospedale, quelli
 di dipartimento delle aree mediche e
 chirurgiche e in più il primario del pronto
 soccorso.       Questo      consente        un
 monitoraggio      continuo       le    diverse
 situazioni, il confronto dei dati e di volta
 in volta un aggiustamento del tiro
 rispetto alle azioni da mettere in atto. Un
 tavolo continuo, quindi, che si aggiorna
 con    frequenza,      per    verificare      e
 controllare da un lato, mentre dall' altro capire se le iniziative messe in campo
 danno risultati. Questo va ad aggiungersi al blocco dei cosiddetti ricoveri in elezione
 in alcune discipline dell' area medica e all' istituzione del bed manager, che in
 genere è un medico della direzione sanitaria e che ha il compito di verificare la
 disponibilità di posti letto all' interno dei reparti e rappresenta un ulteriore supporto,
 perché è in connessione diretta col pronto soccorso, per far sì che ci sia una
 disponibilità immediata. Nei prossimi giorni, poi, saranno possibili anche le
 dimissioni dei pazienti di sabato e domenica mattina, rendendo disponibili posti letto
 anche quando l' iperafflusso è maggiore. L' UTENZA Chi arriva al pronto soccorso
 degli ospedali salernitani, nel 90 per cento dei casi, è un utente della provincia.
 Quella dell' area emergenza-urgenza, quindi, è una problematica che va affrontata
 congiuntamente tra Asl e Ruggi, garantendo una serie di risposte su tutto il territorio

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salernitano. L' iperafflusso, poi, stando anche ai dati degli esperti, è un problema
destinato a perdurare nel tempo, lasciando l' impronta di evento episodico. Bisogna
abituarsi, dunque, ad avere dei reparti particolarmente affollati. Molte delle persone
che giungono al pronto soccorso, infatti, sono anziane, cardiopatiche o in qualche
modo scompensate, affetti da pancreatiti, da problemi alla colicisti, così come alle
vie biliari, in linea con una popolazione destinata a diventare sempre più anziana e
costituita da tanti malati cronici. Risulta evidente, dunque, che le due aziende della
provincia inizino ad organizzarsi per dare delle risposte permanenti. L' INIZIATIVA Asl
e azienda ospedaliera universitaria, nel frattempo, condivideranno il weekend
prossimo l' iniziativa «cardiologie aperte», giornate dedicate ai grandi temi della
prevenzione delle malattie cardiovascolari. Al Ruggi, coloro che sabato intendono
partecipare, possono prenotarsi allo 089/672695, attivo dal lunedì al venerdì dalle
10 alle 12. I primi cinquanta saranno accolti nella Torre cuore, dove potranno
seguire un evento formativo dedicato ai principali fattori di rischio cardiovascolare
ed alle pratiche virtuose in grado di contrastarne gli effetti. Per quanto riguarda l'
Asl, domenica prossima, dalle 9 alle 13, all' ospedale di Battipaglia saranno eseguiti
elettrocardiogramma di screening e misurazioni della pressione arteriosa; inoltre,
saranno distribuiti opuscoli informativi sui corretti stili di vita e sulle principali
malattie di interesse cardiologico. Gli stessi saranno distribuiti, fino a domenica, all'
Umberto I di Nocera Inferiore, dalle ore 11 alle ore 15, e a Vallo della Lucania fino a
venerdì, dalle 12 alle 15. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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12/02/2019
                                              salernonotizie.it
                                                                                                                          EAV: € 787
                                                                                                                          Lettori: 10.300
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                                                        Link alla pagina web

  All’Ospedale Ruggi di Salerno l’appuntamento “Cardiologie
                         Aperte 2019”

 Si svolgerà sabato 16 febbraio, a partire
 dalle ore 9.00, l’appuntamento con
 “Cardiologie Aperte 2019”, giornata
 dedicata     ai    grandi    temi     della
 prevenzione           delle        malattie
 cardiovascolari     che per l’AOU San
 Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di
 Salerno vede in campo la           UOC di
 Cardiologia del dottor Alberto Gigantino
 e la UOC di Emodinamica Interventistica
 del dottor Cesare Baldi. Coloro che
 intendono partecipare, possono ancora prenotarsi al seguente numero: 089/672695,
 attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00. I primi cinquanta cittadini
 saranno accolti nella Torre Cuore, presso la Sala Riunioni dell’ottavo piano, dove,
 dopo una prima divisione in tre gruppi, potranno seguire un evento formativo
 dedicato ai principali fattori di rischio cardiovascolare ed alle pratiche virtuose in
 grado di contrastarne gli effetti. Una equipe di cardiologi risponderà alle domande
 della platea e somministrerà un questionario destinato a definire il profilo clinico di
 ciascun partecipante, indirizzandolo verso la soluzione del suo problema specifico
 anche attraverso la affiliazione ad uno degli ambulatori attivi presso la struttura di
 Cardiologia dell’Azienda.

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12/02/2019
                                        gazzettadisalerno.it
                                                                                                                         EAV: € 197
                                                                                                                         Lettori: 167
                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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   Cardiologie aperte 2019, sabato 16 prevenzione al Ruggi.
 Si svolgerà sabato 16 febbraio, a partire dalle ore 9.00, l’appuntamento con
 “Cardiologie Aperte 2019”, giornata dedicata ai grandi temi della prevenzione delle
 malattie cardiovascolari che per l’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di
 Salerno vede in campo la UOC di Cardiologia del dottor Alberto Gigantino e la UOC
 di Emodinamica Interventistica del dottor Cesare Baldi. Coloro che intendono
 partecipare, possono ancora prenotarsi al seguente numero: 089/672695, attivo dal
 lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00. I primi cinquanta cittadini saranno
 accolti nella Torre Cuore, presso la Sala Riunioni dell’ottavo piano, dove, dopo una
 prima divisione in tre gruppi, potranno seguire un evento formativo dedicato ai
 principali fattori di rischio cardiovascolare ed alle pratiche virtuose in grado di
 contrastarne gli effetti. Una equipe di cardiologi risponderà alle domande della
 platea e somministrerà un questionario destinato a definire il profilo clinico di
 ciascun partecipante, indirizzandolo verso la soluzione del suo problema specifico
 anche attraverso la affiliazione ad uno degli ambulatori attivi presso la struttura di
 Cardiologia dell’Azienda. L'articolo Cardiologie aperte 2019, sabato 16 prevenzione
 al Ruggi. sembra essere il primo su Gazzetta di Salerno.

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12/02/2019
                                     ilquotidianodisalerno.it
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                                                                                                                          Lettori: 300
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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      RUGGI: NEURORADIOLOGIA INTERVENTISTICA, PARTE
                     L’AMBULATORIO

 da Cinzia Ugatti (portavoce dir.gen. AOU)
 SALERNO – L’A.O.U. San Giovanni di Dio
 e Ruggi d’Aragona di Salerno attiverà, a
 partire dal 15 febbraio 2019 e per tutti i
 mercoledì pomeriggio, l’ambulatorio di
 Visita di Neuroradiologia Interventistica
 destinato     ai   pazienti     esterni     e
 prenotabile tramite CUP con richiesta
 regionale del medico di Medicina
 Generale o Specialistica (richiesta da nomenclatore di: “Visita di Radiologia
 Interventistica”). All‘interno dell’ambulatorio, organizzato dalla UOC di
 Neuroradiologia Diagnostica ed Interventistica diretta dal Dott. Renato Saponiero ,
 saranno valutati gli opportuni iter diagnostico-terapeutici per le patologie inerenti il
 distretto encefalo-midollare . Tale servizio è rivolto, in particolare, a quei pazienti
 che necessitano di controlli per aneurismi e malformazioni vascolari cerebrali e
 midollari, stenosi ateromasiche o disseccative delle arterie carotidi e vertebrali, ma
 anche per le patologie rachidee, sia traumatiche (fratture vertebrali primitive e
 secondarie) sia degenerative, con possibilità di interventi mediante tecniche
 mininvasive percutanee in anestesia locale senza esposizione chirurgica. Lo staff
 del Dott. Renato Saponiero, Direttore dell’UOC di Neuroradiologia Diagnostica
 Interventistica e costituito dai dirigenti medici di I livello Daniele Romano, Gianpiero
 Locatelli, Alfredo Siani, Maria Pia Panza e Salvatore Tartaglione, a seconda delle
 patologie che si presenteranno, valuterà le migliori opportunità terapeutiche anche
 in collaborazione con i colleghi delle UOC di Neurologia , Neurochirugia e Chirurgia
 Vascolare. Attualmente è già attivo presso la UOC di Neuroradiologia un ambulatorio
 per il follow-up del percorso diagnostico post-trattamento dei pazienti che hanno
 beneficiato delle cure per le suddette patologie sia vascolari che rachidee. La UOC
 di Neuroradiologia della AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, si occupa da
 circa 20 anni del trattamento endovascolare delle patologie malformative vascolari
 cerebrali; dal 2018 è HUB di riferimento regionale per il trattamento dello stroke
 ischemico acuto annoverando al suo attivo un numero di procedure endovascolari
 tale da collocarla tra i primi centri in Italia. Tutto ciò è ovviamente frutto anche della
 collaborazione attiva con la Direzione Strategica Aziendale               che ha messo
 disposizione della UOC di Neuroradiologia macchinari, materiali e tecniche di ultima
 generazione per permettere agli operatori sanitari di raggiungere ottimali livelli

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assistenziali ed ha voluto fortemente che si attivasse questo servizio, unico
ambulatorio ospedaliero in tutta la regione Campania.

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13/02/2019                                                                                                                Pagina 16

                                                                                                                          EAV: € 402
                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

             L' Asl Salerno promuove "Cardiologie Aperte"

 IL FATTO / All' Umberto I il giorno 17 L'
 Asl    Salerno    promuove      l'  evento
 "Cardiologie aperte", che si terrà presso i
 presidi ospedalieri di Battipaglia, Nocera
 Inferiore e Vallo della Lucania, con l'
 obiettivo di sensibilizzare la popolazione
 sui rischi per la salute cardiovascolare e
 per     diffondere     la   cultura    della
 prevenzione. L' iniziativa, che mira a
 favorire momenti di incontro tra
 Cardiologi e cittadini, ai quali saranno
 offerte visite e consulenze, è stata
 adottata in collaborazione con AMCO-
 Associazione Nazionale Medici Cardiologi
 Ospedalieri, e con la fondazione "Per il
 tuo cuore", e si svolgerà con le seguenti
 modalità:Presidio Ospedaliero "Umberto
 I" Nocera Inferiore fino al 17 febbraio
 2019 - dalle ore 11:00 alle ore 15:00.

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13/02/2019                                                                                                                Pagina 30
                                     Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                          EAV: € 8.243
                                                                                                                          Lettori: 133.364
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

         Ospedale di II livello la richiesta a De Luca votata
                             all'unanimità

 NOCERA INFERIORE Nello Ferrigno Il
 consiglio comunale ha approvato all'
 unanimità la delibera con la quale si
 chiede al commissario straordinario per
 la sanità, Vincenzo De Luca, il
 riconoscimento di Dea di secondo livello
 dell' ospedale Umberto I, insieme ai
 presidi di Pagani e Scafati. Il documento
 era stato redatto dalla commissione
 consiliare sanità presieduta da Vincenzo
 Stile. «È stato ha detto il medico un
 lavoro di squadra cui hanno partecipato
 tutte le componenti di maggioranza e di
 opposizione. Quando si parla di salute
 non ci possono essere pregiudizi
 politici». LE OPPOSIZIONI In aula, infatti,
 non c' è stata alcuna contrapposizione.
 «Questo ha dichiarato Manlio Torquato è
 un momento importante perché si
 interviene      su       una     questione
 fondamentale che è la tutela della
 salute, ma ha anche un grande rilievo
 economico e politico. È una questione di
 fondo in quella che è la centralità dell'
 Agro nocerino che possiede servizi importanti e che ne fanno un territorio omogeneo
 e specifico rispetto al resto della provincia». «Con questa delibera ha precisato
 Alfonso Schiavo ridiamo centralità e valenza politica al territorio e alla comunità che
 vuole difendere quello che ha conquistato. E come diceva il sindaco Torquato, lo si
 fa nel senso più nobile della parola. Il declassamento dell' ospedale, nonostante
 abbia al suo interno strutture complesse tipiche di un livello superiore, è segno del
 fatto che il peso politico di questa zona è scarso». «Veniamo ha detto Paolo De Maio
 - da precedenti gestioni che hanno prodotto la chiusura di alcuni ospedali come
 quello di Scafati che oggi, insieme a quello di Pagani, è in rete con l' Umberto I.
 Abbiamo lavorato e ottenuto la conferma delle discipline che eccedono gli standard
 di Dea di primo livello. Tutto questo è previsto dal piano ospedaliero e verrà
 riconosciuto definitivamente dal piano aziendale, che speriamo possa essere un altro

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passo in avanti. Questa delibera è un auspicio affinché la Regione completi il buon
lavoro fin qui svolto con il riconoscimento del secondo livello». «Il rispetto delle
comunità che si amministrano ha sottolineato Tonia Lanzetta è merce rara. Noi
questa sera abbiamo dimostrato di saperlo fare». LE RASSICURAZIONI In aula,
dunque, sono state superate alcune eccezioni fatte al documento da esponenti
vicino al Pd che chiedevano un testo che tenesse conto delle garanzie ricevute dal
governatore De Luca. La Cisl Medici ha diramato una nota con la quale ribadisce di
aver ottenuto dall' Asl Salerno le rassicurazioni che i reparti di secondo livello
«rimarranno regolarmente in esercizio e che la legittimazione degli stessi avverrà
mediante la pubblicazione dell' Atto aziendale in via di definizione. Un risultato
ottenuto grazie alla collaborazione con il commissario Iervolino, i sindaci Torquato,
Cuofano, Bottone ed il consigliere regionale Picarone». Ora la parola passa a Nocera
Superiore e Pagani. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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13/02/2019                                                                                                                Pagina 31
                                     Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                          EAV: € 3.592
                                                                                                                          Lettori: 133.364
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

             Sos ospedale, Giuliano chiama gli altri sindaci

 POLLA Pasquale Sorrentino Aprire un
 tavolo tecnico permanente per tutelare l'
 ospedale Luigi Curto. È l' intento del
 sindaco Giuliano che ha convocato, per
 oggi alle 17 in municipio, i colleghi del
 Vallo di Diano per valutare lo stato della
 struttura. «Studieremo l' ospedale di
 Polla per una lotta collettiva per il diritto
 alla salute», ha sottolineato il primo
 cittadino. Tra le varie ipotesi anche un
 ricorso al Tar. «A tutt' oggi non si
 comprende se il punto nascita rimarrà
 attivo o verrà soppresso. A mantenerlo
 aperto dal dicembre scorso è un
 provvedimento d' urgenza, firmato dal
 commissario dell' Asl. Per quanto mi
 riguarda aggiunge Giuliano se ci sono gli
 estremi bisogna ricorrere al Tar per
 evitare    un    tracollo     dei    servizi
 ospedalieri». «Se un grave pericolo è
 stato scongiurato per l' ospedale,
 riconosciuto Dea di I livello, lo si deve
 alla Regione», afferma l' assessore
 regionale Corrado Matera, che interviene
 sulla situazione del Curto, tornata sotto i riflettori nelle ultime ore. «L' ospedale -
 evidenzia - ha una qualificazione che in passato non aveva». © RIPRODUZIONE
 RISERVATA.

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13/02/2019                                                                                                                Pagina 23

                                                                                                                          EAV: € 7.505
                                                                                                                          Lettori: 133.364
                                          Argomento: Sanità Campania

   «Arresti cardiaci più frequenti per chi ha meno di 40 anni»

 «Purtroppo succede sempre più spesso e
 non c' è possibilità di prevederlo: a volte
 il primo sintomo di un infarto del
 miocardio è la morte stessa del
 paziente». È Paolo Calabrò, primario
 della Cardiologia clinica con Utic dell'
 azienda ospedaliera Sant' Anna e San
 Sebastiano di Caserta, che commenta le
 condizioni cliniche del trentacinquenne
 ucraino, morto ieri mattina per un
 arresto cardiocircolatorio. È possibile che
 un uomo così giovane possa avere un
 arresto cardiaco improvvisamente, senza
 che ci fossero (almeno così è noto fino
 ad ora) sintomi di una patologia o altro
 tipo di sofferenza? «Sì, è possibile. Ho
 notato nella mia esperienza che
 assistiamo ad un trend in crescita, di
 circa il dieci per cento all' anno di
 quarantenni e persone anche più giovani
 con un infarto del miocardio». A cosa è
 dovuto questo fenomeno? «Allo stile di
 vita, di certo diverso da quello di qualche
 anno fa. Senz' altro fumo, cibo pesante,
 bibite energizzanti possono facilitare l' insorgenza di un arresto cardiaco». È stata la
 compagna del ragazzo, a casa con lui, che ieri mattina ha chiamato il 118
 descrivendo sintomi di affanno grave. È possibile che ci fossero stati altri sintomi in
 precedenza che avrebbero potuto costituire campanelli di allarme e che sono stati
 sottovalutati? «È raro che ci siano. Certo, probabilmente il ragazzo, in quel
 momento, ha avuto forti dolori al petto e palpitazioni (sintomi che si riscontrano
 anche in una persona più anziana)». Secondo lei, con un altro tipo di intervento
 emergenziale, il ragazzo avrebbe potuto avere maggiori possibilità di
 sopravvivenza? «A Caserta e per tutta la provincia esiste una rete Ima, dedicata
 proprio all' infarto del miocardio. Ma è utile quando il paziente ancora non ha un
 arresto. Quindi si procede a fare un tracciato che viene immediatamente trasferito
 ad un centro di riferimento dal quale poi ne deriva un referto e quindi un eventuale
 trasferimento del paziente nel centro stesso. In questo caso, sembra di capire che l'
 ambulanza sia arrivata proprio nel frangente dell' arresto, per cui era necessaria la
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manovra rianimativa». L' arresto cardiaco, quando arriva, spesso è troppo tardi. Si
può fare qualcosa per tenere sotto controllo le condizioni cardio-circolatorie di una
persona? «Sicuramente controlli in via preventiva. È chiaro che in caso di familiarità
di eventi cardiaci è giusto che il paziente faccia qualche screening in più, così come
in caso di diabete e obesità. In genere, però, è il medico di famiglia che, vista la
situazione generale (familiarità e condizioni personali del paziente) lo invita a un
controllo cardiologico». or. min. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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13/02/2019                                                                                                                 Pagina 23

                                                                                                                           EAV: € 9.427
                                                                                                                           Lettori: 133.364
                                           Argomento: Sanità Campania

             «Le ambulanze senza medico muore a 35 anni»

 IL CASO Ornella Mincione Ha un infarto a
 35 anni e sul posto arriva un' ambulanza
 senza medico. Come già accaduto,
 infatti, anche ieri mattina le due
 ambulanze di Caserta città (che servono
 anche altri comuni limitrofi) erano senza
 medico a bordo. Il destino, però, in
 questo caso è stato fatale e si è
 verificato l' evento tragico che molti
 temevano accadesse. LA CHIAMATA Alle
 9.30 circa è arrivata una chiamata alla
 centrale operativa. A telefonare era una
 donna che chiedeva l' intervento dell'
 ambulanza perché il proprio compagno,
 Iegor Dvornichenko, ucraino, di 35 anni,
 non stava bene: non riusciva a parlare
 ed era in grande affanno. Nell'
 abitazione, in via San Carlo 84, si è
 precipitata un' ambulanza i cui operatori,
 tra i quali non compariva un medico,
 hanno      proceduto      con        manovre
 rianimatorie. Il ragazzo ha avuto un
 primo arresto cardiaco, da cui è stato a
 malapena rianimato, seguito da un
 secondo arresto, questa volta letale. Intanto, sul posto è accorsa anche un' altra
 ambulanza, questa volta «medicalizzata», proveniente da Maddaloni e subito dopo
 anche l' ambulanza «rianimativa», quella che a bordo è attrezzata in modo specifico
 per le manovre di rianimazione. A quel punto però, è stato possibile soltanto
 accertare il decesso del trentacinquenne ucraino (in Italia con permesso regolare),
 che è stato poi trasportato all' istituto di medicina legale dell' ospedale di Caserta.
 Sul posto anche i carabinieri del comando provinciale. I TURNI Il caso ha fatto
 scalpore: indice puntato sulla gestione del servizio 118 da parte degli stessi
 operatori che si sono rivolti ai sinmdacati per la cronica carenza di personale. In
 realtà, secondo i turni stabiliti, le due postazioni assegnate a Caserta, la 07 e la 010,
 erano entrambe medicalizzate. Su una era previsto un medico della Misericordia di
 Caivano, che, però, essendo appunto volontario, non era tenuto a presentarsi, così
 come è poi accaduto. Sulla seconda, era di turno un medico che nei giorni scorsi
 aveva presentato richiesta un permesso sindacale, accordato dal responsabile del
               Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
servizio di emergenza. Dunque, alla fine il turno del capoluogo era scoperto: nessun
medico a bordo. I TEMPI A tutto questo si aggiunge un altro tassello, quello
riguardante l' ambulanza «rianimativa», l' unica che serve tutta la provincia di
Caserta e che in genere viene utilizzata per i casi più urgenti e gravi, vale a dire i
codici rossi. Questa era stata chiamata circa un' ora prima per intervenire alla
stazione di Caserta, dove, stando a quanto risulta dalle informazioni trasferite dalla
centrale operativa all' ambulanza, c' era una donna con un malore, inquadrata in
codice giallo. Ormai non è possibile stabilire se il 35enne avrebbe avuto la possibilità
di salvarsi se le cose fossero andate in altro modo. Fatto sta che due ambulanze su
due di Caserta città erano senza medico e quella «rianimativa» serviva un codice
giallo. L' AMAREZZA Grande è l' amarezza dei camici bianchi del 118, che affermano:
«Il responsabile non si è preoccupato della sostituzione del medico che aveva
ricevuto il permesso sindacale. L' incompetenza, l' impreparazione e l'
approssimazione degli operatori della centrale ha determinato gravi errori: il primo
nel momento in cui hanno inviato la rianimativa su un codice giallo; il secondo
quando non hanno controllato l' eccessiva permanenza della stessa su un codice
minore; il terzo, e più grave, nel momento in cui hanno mandato in prima battuta un'
ambulanza demedicalizzata su un codice rosso. Una corretta gestione avrebbe
dovuto impedire all' unico medico di ottenere un congedo sindacale o provvedere
alla sostituzione». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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13/02/2019                                                                                                                 Pagina 4

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                                                                                                                           Lettori: 29.750
                                           Argomento: Sanità Campania

        Carabinieri al San Paolo Oggi gli «007» del ministro
 Raffaele Nespoli
 Salvo imprevisti nella giornata di oggi gli
 007 del ministero arriveranno all'
 ospedale San Paolo di Fuorigrotta. Inviati
 dalla ministra Giulia Grillo, avranno il
 compito di acquisire atti, documenti e
 testimonianze che possano essere utili a
 ricostruire le ultime ore di vita di
 Eduardo Estatico, deceduto sabato
 scorso dopo sei ore di agonia. Sull' intera
 vicenda sta indagando anche la Procura
 in seguito ad un esposto dei familiari.
 Nel corso della mattinata di ieri la sesta
 sezione     della    Procura   di    Napoli
 (procuratore        aggiunto      Giuseppe
 Lucantonio) ha infatti incaricato i
 carabinieri    di    acquisire  tutta    la
 documentazione (cartelle cliniche, e
 altro) riguardante il decesso del 72enne.
 Il sostituto procuratore Federica D'
 Amodio, che si sta occupando del caso,
 sta analizzando l' informativa redatta
 dalla polizia di Stato e consegnata lunedì
 agli inquirenti. Secondo quanto si è
 appreso, il conferimento dell' incarico e l' autopsia dovrebbero avvenire la prossima
 settimana. Intanto, sul fronte interno, prosegue l' attività di verifica delle procedure
 seguite e di quanto accaduto. Già a poche ore dalla morte dell' uomo il commissario
 straordinario dell' Asl Napoli 1 Centro, Ciro Verdoliva, ha chiesto una relazione da
 parte del direttore sanitario Michele Ferrara. Ora la direzione sanitaria sta
 acquisendo altra documentazione, in particolare le relazioni due primari di medicina
 d' urgenza e chirurgia d' urgenza che hanno descritto il percorso clinico assistenziale
 a cui è stato sottoposto l' uomo. Un rapporto è stato chiesto anche agli altri medici
 in servizio in quel momenti e ai «triagisti», vale a dire agli infermieri incaricati di
 valutare la gravità del caso e assegnare un codice di priorità. L' intero faldone di
 relazioni verrà poi consegnato al commissario straordinario che lunedì sera è stato
 all' ospedale San Paolo per incontrare i medici e che, secondo fonti interne al
 presidio, sarebbe andato via scuro in volto per le carenze organizzative riscontrate.
 Ad essere scontenti dello stato delle cose sono anche e soprattutto medici e
 infermieri, costretti a lavorare in condizioni di disorganizzazione e sul piede di
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guerra per alcune disposizioni della direzione sanitaria: una su tutte quella «anti
barelle», uno scontro che ha spinto il responsabile di Medicina d' urgenza e pronto
soccorso ad annunciare le dimissioni.

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13/02/2019                                                                                                                Pagina 11

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                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                          Argomento: Sanità Campania

  Cardarelli, lettera dai medici dell' emergenza «Reggiamo le
                sorti dell' emergenza della città»

 L' ALLARME DEI SINDACALISTI: «SI
 RISCHIA L' IMPLOSIONE» NAPOLI. «È noto
 a tutti che questo grande ospedale, in
 questo momento storico, regge le sorti
 dell' emergenza di tutta la città. Nessun
 paragone è possibile con nessun' altra
 realtà in tutto il Paese». È quanto si
 legge in una nota firmata da Giuseppe
 Visone, responsabile Funzione pubblica
 Cgil Medici Cardarelli, Giosue Di Maro,
 segretario Sanità Funzione pubblica Cgil
 Campania e Alfredo Garzi, segretario
 generale     Funzione      pubblica     Cgil
 Campania, sulla situazione del pronto
 soccorso dell' ospedale Cardarelli di
 Napoli. La nota si presenta come la
 denuncia di un medico del Pronto
 Soccorso del Cardarelli che così si
 presenta: «Dire che il pronto soccorso
 non svolge funzione di filtro è non solo
 disonesto dal punto di visto intellettuale
 ma denota ignoranza assoluta del lavoro
 che si svolge all' interno del dea. Si pensi
 allo stress quotidiano di un gruppo di
 lavoro che si fa carico di 100 pazienti, spesso in condizioni precarie su barelle o
 sedie. Eppure questa massa di pazienti esprime una conflittualità bassissima nei
 confronti del personale sanitario e ausiliario. Questo perchè il pronto soccorso una
 casa di cristallo dove è visibile a tutti la fatica immane che ogni giorno viene
 affrontata per dare risposte le piu' dignitose possibili. Eppure questa fatica e questo
 carico immane sembrano sfuggire al resto dell' ospedale". Una situazione complicata
 che «ha prodotto un rifiuto così profondo verso una condizione lavorativa che appare
 senza via di uscita che ormai tutti i medici del ps non vogliono altro che andare via».

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13/02/2019                                                                                                                Pagina 11

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                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                          Argomento: Sanità Campania

    Caso Anna Siena, tra 80 giorni l' esito degli esami al feto

 VECCHIO PELLEGRINI NAPOLI. Saranno
 consegnati tra ottanta giorni i risultati
 dell' esame tecnico irripetibile eseguito
 ieri sui campioni prelevati dal feto, di
 circa 30 settimane, trovato nel grembo
 di Anna Siena, la donna di 36 anni
 deceduta lo scorso 18 gennaio nell'
 ospedale Vecchio Pellegrini di Napoli dal
 quale era stata dimessa per una
 lombosciatalgia tre giorni prima. Insieme
 con quelli emersi dell' esame autoptico
 sulla salma della vittima faranno luce
 sulle cause del decesso. L' esistenza del
 feto è emersa solo dell' autopsia dello
 scorso primo febbraio, nel Policlinico
 federiciano. Gli inquirenti, al di là delle
 presunte       responsabilità       mediche,
 peraltro in corso di accertamento, stanno
 anche cercando di verificare se Anna
 avesse realmente avuto una gravidanza
 criptica. La donna, infatti, durante i
 controlli al pronto soccorso dove si era
 recata in preda ai dolori, non ha mai
 riferito ai sanitari di essere incinta.

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13/02/2019                                                                                                                Pagina 9

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                                                                                                                          Lettori: 704.603
                                          Argomento: Sanità Campania

  DNA, STUPEFACENTE ORGANIZZAZIONE DI VENTIMILA GENI
 MARIO NICODEMI
 Il Progetto Genoma Umano è stato quel
 formidabile       progetto       scientifico,
 conclusosi nel 2000, che ci ha
 consegnato la sequenza del nostro
 genoma, cioè l' intera successione di
 lettere che costituisce il nostro Dna, e ha
 portato all' identificazione dei nostri
 geni. Il Progetto Genoma Umano, però,
 non poteva insegnarci come funziona il
 sistema. Perché un gene è attivo in certi
 organi e non in altri? Perché in una
 cellula normale un oncogene, rimasto
 silente     per      anni,     si     attiva
 improvvisamente portando al cancro?
 Nella risposta a queste domande si trova
 la chiave per capire il funzionamento
 stesso della vita e per progredire nella
 cura di malattie come il cancro e i
 disordini congeniti. La ricerca ha fatto su
 questo     importanti    progressi.    Oggi
 sappiamo che i geni sono solo una
 piccola parte, circa il 2 per cento, del
 nostro Dna. La funzione del rimanente 98 per cento, chiamato Dna non codificante, è
 rimasta a lungo sconosciuta. Ora si è capito che esso svolge un ruolo fondamentale
 nel controllo dell' attività dei geni. Il Dna non codificante contiene, per esempio,
 importanti regioni di regolazione che servono ad attivare o disattivare i geni: esse
 stabiliscono un contatto fisico con i loro geni bersaglio, ripiegandosi su di essi, e in
 questo modo li "accendono" o li "spengono". Dunque l' attività dei geni è
 determinata anche dal modo in cui il Dna si ripiega su se stesso, cioè dalla sua
 struttura tridimensionale. Per capire come funziona il nostro genoma non dobbiamo
 solo decifrare la sequenza lineare di lettere del Dna, come il testo di una lingua
 sconosciuta, ma dobbiamo comprenderne anche la complessa struttura
 tridimensionale, cioè quali regioni remote entrano in contatto tra loro. E dobbiamo
 capire come fanno i regolatori dei geni e i geni stessi a riconoscersi a distanza e a
 entrare in contatto. Quale è il meccanismo molecolare, la mano invisibile, che porta
 il sistema dei nostri 20000 geni a questa stupefacente autorganizzazione spaziale?
 Queste sono alcune delle grandi sfide scientifiche aperte in un campo di ricerca in
 cui s' incrociano genetica, biologia molecolare, fisica, matematica e tecniche di
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calcolo con i supercalcolatori. E in questo settore l' università Federico II è all'
avanguardia. Il gruppo di ricerca sui Sistemi Complessi da me guidato, insieme a un
team internazionale, ha sviluppato una delle prime tecnologie sperimentali per
ricostruire la complessa struttura tridimensionale del nostro genoma e la rete di
regolazione dei nostri geni. È emerso, tra l' altro, che il nostro Dna è ripiegato nel
nucleo cellulare in una struttura frattale fatta di domini-dentro-domini, come nelle
scatole cinesi. E in questi domini avvengono le complicate interazioni tra i geni e i
loro molteplici regolatori. Si è scoperto, inoltre, che esistono specifiche molecole che
mediano le interazioni tra geni e regolatori, agganciandosi ad essi e facendo da
"ponte" per stabilizzare il loro contatto fisico. Iniziamo così a capire i meccanismi per
cui le mutazioni genomiche, alterando la struttura tridimensionale del Dna,
modificano il rapporto tra geni e regolatori portando all' insorgere di malattie. Sono
necessari calcoli molto complicati per i quali usiamo i moderni super-computer. Oggi
è possibile sequenziare il genoma di una singola persona, a costi molto ridotti,
identificandone le specifiche mutazioni. Con le tecniche descritte possiamo cercare
di prevedere cosa succederà al paziente ricostruendo l' impatto di tali mutazioni
anche sulle interazioni tra regolatori e geni regolati: un certo regolatore potrebbe,
ad esempio, non andare più a bersaglio o potrebbe attivare un gene diverso, come
dimostrato dal team della Federico II per alcune importanti malattie di origine
genetica. L' autore è professore di Fisica Teorica all' università Federico II Questa
rubrica sulla ricerca in Campania è curata da Alessandro Fioretti, Giuseppe Longo,
Guido Trombetti e Giuseppe Zollo. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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13/02/2019                                                                                                                    Pagina 4

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                                                                                                                              Lettori: 29.750
                                              Argomento: Sanità Campania

      Il pm: «Jannelli merita otto anni Dirottava pazienti dal
                             Cardarelli»
 Titti Beneduce
 Napoli Otto anni per il professor Paolo
 Jannelli, prescrizione per Marco Von Arx,
 assoluzione perché il fatto non sussiste
 per Mario Chiantera e Massimiliano
 Mandato: a sette anni esatti dagli arresti
 che scioccarono la città si avvia a
 conclusione uno dei processi più
 complessi      della     recente      storia
 giudiziaria. Ieri, al termine di una
 requisitoria durata ben cinque ore e
 mezzo, il pm Henry John Woodcock,
 titolare dell' inchiesta assieme alla
 collega Celeste Carrano, ha rivolto le sue
 richieste alla I sezione del Tribunale
 presieduta     da     Marco     Occhiofino.
 Massimiliano Mandato, accusato di
 peculato e difeso dall' avvocato Carlo
 Carandente Giarrusso, va assolto perché
 il fatto non sussiste: per il medico, del
 resto, i pm avevano già chiesto l'
 archiviazione anni fa, ma il gip ne
 dispose l' imputazione coatta. Per la
 stessa motivazione va assolto Mario
 Chiantera, assistito dal penalista Claudio Lanzotti, cui erano contestate due ipotesi
 di concussione in concorso con Jannelli. È prescritto il reato di associazione a
 delinquere finalizzata alla truffa ipotizzato nel 2012 nei confronti di Marco Von Arx,
 ex amministratore di Villa del Sole difeso dall' avvocato Manlio Pennino. Il professore
 Jannelli, ortopedico tra i più noti e stimati, assistito dagli avvocati Bruno Von Arx e
 Maurizio Lojacono, secondo i pm va invece condannato a otto anni per 91 falsi, 19
 concussioni e due truffe. Primario del Cardarelli ora sospeso, secondo l' accusa,
 Jannelli obbligava i pazienti che arrivavano in ospedale a trasferirsi a Villa del Sole
 per evitare le lunghe liste di attesa ed essere operati in tempi accettabili. Partito da
 una pena base di sei anni, Woodcock ha poi aggiunto, per la continuazione, un
 giorno per ogni falso, un mese per ogni concussione e 15 giorni per ogni truffa,
 arrivando dunque a otto anni. La prossima udienza è fissata per domani, quando
 discuteranno gli avvocati di parte civile e quelli degli imputati Chiantera e Mandato.

                  Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
A fine febbraio o agli inizi di marzo arriverà la sentenza. Nel corso del lungo
dibattimento, diverse udienze sono state dedicate all' interrogatorio di Jannelli, che,
documenti alla mano, ha rivendicato la correttezza del proprio operato. Per arrivare
alla definizione del processo, inoltre, i suoi legali hanno rinunziato a 200 testi: molto
erano in comune con l' accusa e si sono accontentati del loro controesame. L'
ortopedico fu arrestato nel marzo del 2012 nel corso di un' operazione congiunta di
Guardia di Finanza e Nas dei carabinieri, scarcerato dopo pochi giorni dal Riesame,
che annullò l' ordinanza per un vizio di forma, e nuovamente riarrestato. Villa del
Sole, la casa di cura di cui secondo l' accusa era l' amministratore occulto, nel
frattempo ha chiuso; la società è fallita e l' immobile è stato acquistato da terzi. L'
inchiesta nasceva da controlli della Guardia di Finanza sulle prestazioni sanitarie in
regime di intramoenia. Della parte relativa ai ricoveri e agli interventi si occupavano
invece i carabinieri del Nucleo antisofisticazioni e sanità. Dall' indagine, che
coinvolgeva 42 persone, era emerso, anche attraverso intercettazioni ambientali,
che per essere operati nella struttura privata i pazienti pagavano anche diverse
migliaia di euro a fronte di interventi che potevano essere eseguiti a carico del
Servizio sanitario nazionale. Nel giugno del 2012 Paolo Jannelli aveva ottenuto gli
arresti domiciliari dopo essersi fratturato una spalla cadendo dal letto nella sua cella
del carcere di Poggioreale, quindi era tornato libero per decisione del Tribunale che
lo sta giudicando perché erano venute meno le esigenze cautelari. I difensori sono
fiduciosi nella sua assoluzione: in quel caso l' ortopedico sarebbe reintegrato di
diritto nel suo posto di primario e gli spetterebbero tutti gli arretrati.

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13/02/2019                                                                                                               Pagina 5

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                                                                                                                         Lettori: 29.750
                                         Argomento: Sanità Campania

      Incarichi all' ospedale I sindacati: le delibere sono da
                             annullare

 CASERTA (r.c.) - I sindacati dei
 dipendenti dell' azienda ospedaliera
 "Sant'    Anna      e    San    Sebastiano"
 minacciano il ricorso alle vie legali se il
 direttore generale Mario Nicola Vittorio
 Ferrante non annullerà le delibere
 (ritenute illegittime) che istituiscono i
 regolamenti per le selezioni e gli
 incarichi, per l' attribuzione delle fasce e
 delle performance. In un documento
 firmato da Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fp, Fsi-
 Usae, Nursing Up e Usb si legge che le
 delibere "hanno tutte sostanzialmente
 ignorato nel loro contenuto i dettami del
 nuovo contratto nazionale di lavoro".
 Secondo i rappresentanti dei lavoratori
 "le selezioni interne per l' attribuzione
 degli incarichi e delle fasce, e non solo
 quelli di coordinamento, vanno fatte, ma
 bisogna rivedere obbligatoriamente tutti
 gli atti perché superati dalle norme
 (nuovo Piano di programmazione della
 Rete ospedaliera, nuovo contratto
 nazionale, definizione del fabbisogno
 triennale del personale, linee guida sulla
 corretta determinazione dei fondi contrattuali, decreto regionale 98 del 2018). Da
 mesi i firmatari chiedono di riconoscere il nuovo Contratto e di definire quello
 integrativo decentrato con tutti gli istituti e i regolamenti in esso previsti".
 Straordinario e indennità accessorie "vanno al più presto disciplinate, in quanto
 incidono fortemente sui fondi contrattuali e rischiano di depauperare tutte le risorse
 se non ben regolamentate e assegnate alle articolazioni aziendali. Il rischio che lo
 straordinario e le indennità accessorie possano impoverire e/o splafonare il fondo
 dedicato è più che reale, rendendo impossibile la realizzazione degli altri istituti
 contrattuali e determinare, a sua volta, un possibile danno all' erario". Serve un
 "confronto sindacale autentico... frutto di una discussione nel merito delle questioni
 e di un confronto anche aspro, se necessario, ma che porti alla definizione di un

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contratto integrativo aziendale vero e partecipato".

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13/02/2019                                                                                                                    Pagina 7

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                                                                                                                              Lettori: 133.364
                                              Argomento: Sanità Campania

                        La sfida di De Luca «Ecco i veri conti»
 Marco Esposito
 IL FOCUS L' ha battezzata «operazione
 verità». E prenderà le mosse questa
 mattina in una conferenza nella sede
 della Regione Campania. Vincenzo De
 Luca si è convinto che le sole strategie
 difensive e dilatorie di fronte al progetto
 di regionalismo differenziato di Veneto,
 Lombardia        ed     Emilia     Romagna
 porterebbero poco lontano. L' occasione
 a suo parere va colta per accettare la
 sfida della responsabilità e fare una volta
 per tutte chiarezza sui conti pubblici
 «anche se su qualche voce potremmo
 farci male». La verità dei conti è in grado
 di smentire le facili equazioni dell'
 opinione pubblica non solo settentrionale
 ma, spesso, anche meridionale. Chi non
 ha mai sentito dire (o pensato) che al
 Sud pochi versano le giuste tasse mentre
 arrivano fiumi di denaro pubblico spesi
 male? La prima difficoltà, in tali casi, è
 trovare una fonte ufficiale e neutra. Il
 Veneto si è costruito un sistema su
 misura grazie all' abilità comunicativa
 degli Artigiani di Mestre, ripresi da tutto il sistema di comunicazione nazionale.
 Eppure esiste una fonte ufficiale, messa in piedi 25 anni fa da Carlo Azeglio Ciampi,
 specializzata proprio nei confronti fra aree geografiche: si chiama Conti pubblici
 territoriali. Sul motore di ricerca Google gli Artigiani di Mestre battono i Conti
 pubblici territoriali con 8 milioni di risultati contro 2,6 milioni. Un cappotto. A
 conferma di come sia un percorso in salita ma indispensabile uscire dalla
 partigianeria e affidarsi a valutazioni scientifiche. Cosa dicono i Conti pubblici
 territoriali? Nei giorni scorsi la responsabile regionale della Cisl Doriana Buonavita
 ha consegnato a De Luca una elaborazione di dati dei Conti pubblici territoriali nella
 quale si mette a confronto, voce per voce, la spesa pubblica complessiva (europea,
 nazionale, regionale, locale e di aziende pubbliche) per i vari capitoli di spesa. I dati
 sono inequivocabili: la Campania è fanalino di coda nell' attenzione dello Stato in
 tutte le sue articolazioni con una spesa media per abitante di 10.832 euro contro i
 14.985 euro del Centronord. Eppure i contribuenti campani fanno il proprio dovere
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