Media Monitoring per 19-12-2019 - Rassegna stampa del 19-12-2019 - Ruggi
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1 19/12/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Crisci morto dopo l' agonia oggi al Ruggi l' autopsia ............................................................. 1 19/12/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO E il suo reparto è rimasto chiuso ............................................................................................ 3 19/12/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO La morte di Crisci: tre medici indagati ................................................................................... 5 19/12/2019 - CRONACHE DI SALERNO Sarà l' esame autoptico a stabilire eventuali responsabilità .................................................. 7 18/12/2019 - WWW.LIRATV.COM Babbo Natale ha il cuore granata, i giocatori della Salernitana portano doni in ospedale ..... 9 18/12/2019 - WWW.ILMATTINO.IT Crisci, l’agonia è finita: sequestrata la salma ...................................................................... 10 18/12/2019 - WWW.SALERNOTODAY.IT Lutto Crisci, è stata disposta l'autopsia sulla salma del professore ..................................... 12 18/12/2019 - WWW.QUASIMEZZOGIORNO.ORG Salerno, al Ruggi la “Festa di Natale Ail” ............................................................................. 13 18/12/2019 - WWW.SALERNOTODAY.IT Tombola europea a Salerno: raccolta fondi per l'ospedale ................................................... 14 Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 15 19/12/2019 - CRONACHE DI SALERNO All' ospedale Santa Maria della Speranza mancano ostetriche e ginecologhe ..................... 15 19/12/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO Anziano salvo con una colonscopia ...................................................................................... 17 19/12/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Cure negate, anche i malati oncologici si appellano ai giudici ............................................. 19 19/12/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO Speranza in ospedale Comune bypassato ............................................................................ 21 Sanità Campania ............................................................................................................................. 22 19/12/2019 - IL MATTINO Capri, l' elicottero arriva in ritardo donna muore in ospedale a Napoli ................................ 22 19/12/2019 - IL MATTINO Federcardio, ultima assemblea dell' anno ............................................................................ 24 19/12/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO) Ginecologia, al «Rummo» è sfida tra 73 candidati ............................................................... 26 19/12/2019 - IL MATTINO Infezione da aviaria un caso al Cardarelli ............................................................................. 28 19/12/2019 - IL MATTINO (ED. CIRCONDARIO SUD) Mancano medici al 118, l' Asl rassicura «L' assistenza sanitaria è garantita» ...................... 30 19/12/2019 - IL MATTINO (ED. AVELLINO) Ospedale, inaugurato il servizio per la diagnostica senologica ............................................ 31 19/12/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO Per Camilla terapia su misura firmata dal Tigem di Pozzuoli ............................................... 33 19/12/2019 - CRONACHE DI NAPOLI Soccorsi in ritardo, donna rischia la vita .............................................................................. 35 Sanità nazionale ............................................................................................................................. 37 19/12/2019 - IL SOLE 24 ORE «Basta tetti di spesa, un Patto per investire in Sanità» ....................................................... 37 19/12/2019 - AVVENIRE «Contro la Sla, la cura è un diritto» ...................................................................................... 40 19/12/2019 - CORRIERE DELLA SERA «Prevedere un unico punto di riferimento dalla culla ai18 anni» ......................................... 43 19/12/2019 - AVVENIRE «Se cè meno natura non cè più salute La sanità futura passa anche da qui» ...................... 45 19/12/2019 - AVVENIRE Cè il registro nazionale ma le Dat restano altrove ............................................................... 47
19/12/2019 - CORRIERE DELLA SERA Cellule, tessuti, dna e mine anti-uomo ................................................................................. 49 19/12/2019 - CORRIERE DELLA SERA Chi lavora in ospedale deve farlo in esclusiva ...................................................................... 51 19/12/2019 - CORRIERE DELLA SERA E adesso da chi vado? .......................................................................................................... 53 19/12/2019 - CORRIERE DELLA SERA Il prezzo della medicina difensiva ........................................................................................ 56 19/12/2019 - CORRIERE DELLA SERA L' instabilità politica fa male alla salute ............................................................................... 58 19/12/2019 - CORRIERE DELLA SERA La «centralina» degli ormoni in affanno ............................................................................... 60 19/12/2019 - CORRIERE DELLA SERA La bimba non respira più: choc per gli insulti razzisti alla mamma nigeriana ...................... 62 19/12/2019 - IL MESSAGGERO La carica dei 13 mila junior per salvare i pronto soccorso ................................................... 64 19/12/2019 - CORRIERE DELLA SERA La Dengue (febbre «spaccaossa») ci riguarda ...................................................................... 67 19/12/2019 - IL GIORNO Medici al lavoro fino a 70 anni Sì agli specializzandi in corsia ............................................. 69 19/12/2019 - IL SOLE 24 ORE Medici, oggi la firma: 200 euro in busta paga ...................................................................... 71 19/12/2019 - ITALIA OGGI Medici, stop all' emorragia ................................................................................................... 72 19/12/2019 - IL MESSAGGERO Ospedali, medici 70enni e specializzandi in corsia La sanità corre ai ripari ......................... 74 19/12/2019 - CORRIERE DELLA SERA Ricostruito il cuore a una bambina di 21 mesi ..................................................................... 77
19/12/2019 Pagina 27 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 2.822 Lettori: 107.296 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Crisci morto dopo l' agonia oggi al Ruggi l' autopsia Si terrà questo pomeriggio, presso l' ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d' Aragona, l' esame autoptico sul cadavere del professore Antonello Crisci per accertare le reali cause del decesso (avvenuto dopo oltre un anno di ricovero in una struttura riabilitativa) e verificare se, quanto indicato nella consulenza dei periti della procura, sia vero. Quindi per capire quale sia stata la gravità del danno medico causato. Ricordiamo che la procura ha iscritto nel registro degli indagati quindici persone, tutto personale medico e paramedico, delle clinica Tortorella anche se, il pool di periti, avrebbe poi circoscritto le responsabilità a soli due medici, quelli intervenuti nel primo intervento, quello di colecisti in laparoscopia, che avrebbe procurato - secondo sempre le accuse della procura - una perforazione dell' intestino che avrebbe provocato, a sua volta, una peritonite. Fatto è che quell' intervento, avuto a luglio del 2018, rientrava in quelli semplici e di routine. Dopo l' esame autoptico, la salma dello psichiatra, nonché medico legale, verrà restituita alla famiglia. E il lavoro del sostituto procuratore Maria Benincasa si trasferirà tutto sulle carte in attesa dei risultati. Tra le anomalie riscontrate dai periti della procura, anche alcune carenze riguardo agli esami eseguiti sul medico che sarebbero - a loro avviso - assenti in cartella clinica. L' inchiesta, partita dopo la denuncia dei familiari, ha prodotto un secondo filone investigativo sulle sale operatorie della strutture e su alcune morti ritenute sospette perché avvenute a seguito di interventi di routine e Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
abbastanza semplici. In questo caso la procura ha deciso di effettuare nuovi riscontri sulle salme per le quali ha ordinato la riesumazione. pe.car. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
19/12/2019 Pagina 7 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona E il suo reparto è rimasto chiuso Mario Rinaldi MERCATO SAN SEVERINO Era il 14 ottobre del 2017 quando il professor Antonello Crisci , davanti alla autorità accademiche e civili, inaugurò presso l'ospedale Fucito di Mercato San Severino la sede dell'Istituto di Medicina Legale. Un traguardo sofferto quello del nuovo comparto dell'Azienza Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona e dell'Università degli Studi di Salerno: il docente, infatti, direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina Legale del Dipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria Scuola Medica Salernitana, dovette superare più di un ostacolo - anche interno all'Azienda - per di raggiungere l'ambito traguardo. Il reparto di Medicina Legale, seppur dotato di apparecchiature e personale, purtroppo, non è mai decollato, anche a causa dei noti problemi di salute del professor Crisci. Oggi la sede della Medicina Legale funziona principalmente come obitorio della struttura ospedaliera di Curteri e, solo in caso di necessità, come struttura per eseguire esami autoptici. «Purtroppo spiega il direttore sanitario del Fucito, Luigi Memoli il reparto di Medicina, attualmente, è quasi del tutto fermo. Proprio l'altro giorno ho avuto un colloquio con il preside della Facoltà di Medicina, il professor Carmine Vecchione , il quale ha garantito il massimo impegno per rendere pienamente funzionante il reparto in breve tempo. Da quando sono arrivato io, cinque mesi fa, il reparto ha effettuato un solo esame autoptico». Gli studenti, tirocinanti di Medicina legale, non hanno avuto l'opportunità, se non in rare occasioni, di frequentare il reparto per poter approfondire le conoscenze legate al Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
loro particolare percorso di studi. Insomma, una struttura al momento inutilizzata e che all'epoca fu presentata come un fiore all'occhiello per l'Università di Salerno. «Ora speriamo che qualcuno intervenga per riaprirla - dice un medico del Fucito - se non altro per onorare la figura del professor Crisci». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
19/12/2019 Pagina 7 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona La morte di Crisci: tre medici indagati (s.d.n.) Si svolgerà oggi l'autopsia sul cadavere del professor Antonello Crisci , il docente universitario deceduto dopo 16 mesi di agonia, trascorsi tra diversi ospedali del Mezzogiorno, in seguito all'intervento chirurgico di asportazione della colecisti effettuato nella clinica privata Tortorella. Dopo l'intervento del 30 luglio 2018, il professor Crisci fu sottoposto ad una nuova operazione tra il 31 e il primo agosto probabilmente per una lesione intestinale, sorta durante l'asportazione della colecisti. La situazione andò peggiorando, fino al trasferimento al Ruggi il 2 agosto successivo, dove fu sottoposto ad altri due interventi, tecnicamente riusciti, ma i problemi avuti in precedenza avrebbero reso il quadro clinico molto complicato. Crisci fu così portato in un centro per il risveglio a Crotone per circa quattro mesi, poi di nuovo al Ruggi per alcune settimane; quindi al Neuromed di Pozzilli, in provincia di Isernia per tentare le ultime cure e, infine, il ritorno a Salerno da un paio di mesi fino alla sua morte. Al momento, tre sono gli indagati che potranno così partecipare co loro legali e consulenti all'esecuzione dell'accertamento peritale irripetibile, il cui conferimento di incarico sarà effettuato oggi pomeriggio dal sostituto procuratore Maria Benincasa che coordina le indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Salerno. Tra gli indagati anche componenti dell'equipe che aveva sottoposto all'intervento chirurgico il professor Crisci, il 31 luglio 2018 nella struttura sanitaria cittadina. I consulenti tecnici nominati dalla procura sono il professor Vittorio Fineschi , docente all'Università degli Studi di Roma La Sapienza, e il medico legale Aniello Maiese . Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Consulente di parte per conto degli indagati sarà il professor Carlo De Rosa . I legali nominati dagli indagati sono Giuseppe Formicola , Agostino De Caro e Pietro Pasquale . L'autopsia potrebbe tenersi quindi nel pomeriggio e le operazioni potrebbero concludersi già nella prima serata anche se i risultati saranno disponibili presumibilmente fra alcune settimane. I consulenti dovranno riesaminare la cartella clinica che avevano già avuto modo di valutare al momento dell'apertura dell'inchiesta sulle lesioni personali seguite all'intervento alla casa di cura Tortorella. Oggi, i risultati di quella indagine andranno sommati a quelli dell'esame autoptico, confrontato anche con la cartella clinica dell'ultimo ricovero presso l'hospice dell'Asl, La Casa di Lara, già acquista agli atti con un intervento dei carabinieri avvenuto subito dopo il decesso del docente universitario. Il professor De Rosa, che seguirà per gli indagati l'esame autoptico al Ruggi, invita «a non correre subito a facili conclusioni, perché tutta la vicenda sanitaria conclusasi con la morte del docente universitario va vista nel suo complesso». «Per me - aggiunge - sarà comunque un incarico da onorare, pur se il dispiacere per la morte del professore Crisci è notevole, visto che a lui mi legavano venti anni di amicizia e stima reciproca». Le parti offese individuate al momento dal pm sono la consorte e i figli del docente deceduto. Anche in questo caso i familiari del professore saranno assistiti dagli avvocati Salvatore Crisci e Giuseppe Della Monica . Nominati anche i consulenti: il professor Guido Sciaudone e Giuseppe Consalvo . I funerali, a questo a questo punto, si potrebbero svolgeranno già domani: con la prevista partecipazione non solo della comunità medica e universitaria campana ma anche tanti suoi ex allievi. Saranno presenti anche tantissime persone che hanno avuto il modo di conoscere il valore del professor Crisci, sia professionale sia umano. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
19/12/2019 Pagina 7 EAV: € 877 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Sarà l' esame autoptico a stabilire eventuali responsabilità IL CASO DI ANTONELLO CRISCI Il sostituto procuratore Maria Benincasa conferirà l' incarico al medico legale Sfinisci Stabilire nesso tra setticemia sviluppatasi a seguito della perforazione dell' intestino e il decesso Stabilire se vi è un nesso tra la setticemia sviluppatasi a seguito della perforazione dell' intestino e il decesso. E' quanto dovrà stabilire l' esame autoptico che sarà effettuato nel pomeriggio di oggi sulla salma del profes sore Antonello Crisci, deceduto martedì mattina. Il sostituto procuratore Maria Benincasa, titolare del fascicolo investigativo aperto a seguito dell' intervento chirurgico alla colicisti effettuato in laparoscopica e delle complicanze subentrate (perforazione dell' intestino), alle 16 di oggi, conferirà l' incarico al medico legale Sfinisci dell' Università "La Sapienza" di Roma. Con l' ammattono patologo di fama nazionale, in sala autoptica vi saranno anche un infettivologo ed un chirurgo. Anche la famiglia del professore Crisci ha nominato un medico legale di Parte, si tratta del dottor Giuseppe Consolavo che presenzierà all' esame unitamente a un rianimatore ed un chirurgo di parte. L' autopsia dovrebbe avere inizio alle ore 16,30 presso l' obitorio del "San Giovanni di Dio e Ruggi d' Aragona" dove la salma è a disposizione della magistratura. Era il luglio del 2018 quando Antonello Crisci entra in sala operatoria per sottoporsi ad un' intervento alla colicisti. L' intervento fu effettuato in laparoscopica, in una struttura accreditata salernitana. Durante l' operazione vi fu la perforazione dell' intestino, non immediatamente diagnosticata. Le condizioni del medico peggiorarono con il Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
passare delle ore. Furono i familiari del noto medico salernitano a chiedere con insistenza il trasferimento al Ruggi. Purtroppo, le condizioni del professore Crisci era già disperate. Successivamente fu trasferito prima presso il Centro del risveglio Crotone in una struttura specializzata e successivamente a Salerno. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
18/12/2019 liratv.com EAV: € 192 Lettori: 167 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Babbo Natale ha il cuore granata, i giocatori della Salernitana portano doni in ospedale La Salernitana ha aderito all’iniziativa “Babbo Natale ha il cuore granata”, organizzata per il secondo anno di fila dall’associazione di volontariato “AMA Salerno”, presieduta da Gioacchino Novelli. Ieri una rappresentanza di calciatori granata, composta da Alessio Cerci, Alessandro Micai, Sofian Kiyine e Cedric Gondo, accompagnati dal Team Manager Avallone hanno trascorso una mattinata emozionante con i piccoli degenti del Reparto di Pediatria e Chirurgia Pediatrica dell’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”. I giocatori del team dell’ippocampo, che hanno organizzato anche una raccolta di doni “interna”, hanno cercato di regalare ai pazienti del nosocomio di via San Leonardo non solo i giocattoli raccolti nello spazio antistante la Tribuna dello stadio Arechi prima della partita col Crotone, ma anche sorrisi e momenti di spensieratezza in vista delle imminenti festività natalizie. I quattro atleti granata con grande disponibilità hanno firmato autografi, distribuito gadget e scattato selfie con tutti i presenti che volevano immortalare il momento e conservare un ricordo di questa giornata speciale. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
18/12/2019 EAV: € 3.054 Lettori: 176.667 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Crisci, l’agonia è finita: sequestrata la salma «A vedere quei corpi straziati ho avuto vergogna ad essere un uomo». Fu l’amaro commento del professore Antonello Crisci dopo aver eseguito l’autopsia sulle salme delle ventisei migranti giunte cadavere a Salerno. Perchè lui, anche se uomo di scienza, non ha mai barattato con nulla la propria sensibilità. E forse era proprio questo quel valore aggiunto che lo ha accompagnato nella sua brillante carriera di psichiatra e medico legale. «È stato l’unico che mi ha aiutato in un processo per omicidio a titolo gratuito - ricorda l’avvocato Paolo Carbone - è andato tre volte a Trani per visitare il cliente e non ha chiesto mai un rimborso spese. Antonello Crisci era questo». La scorsa notte il suo fisico, debilitato per un intervento non riuscito, ha smesso di combattere ed è morto in una clinica della Basilicata dove era ricoverato da mesi, per avere le cure necessarie ad accompagnarlo verso quello che sembrava un destino ormai segnato. Ma ieri mattina, quando si è diffusa la notizia del suo decesso, il suo corpo era di nuovo a Salerno, presso l’obitorio dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona dove il sostituto procuratore Maria Benincasa ha disposto il trasferimento: la salma è sotto sequestro e domani verrà sottoposta ad esame autoptico per accertare le cause della morte e verificare quelle che, al momento, sono solo ipotesi investigative. A luglio del 2018 Crisci, nel pieno della sua carriera di consulente della procura di Salerno, si era sottoposto ad un banale intervento di colecisti. Ma dalla clinica Tortorella lo psichiatra è uscito solo in ambulanza, per essere trasportato d’urgenza alla Rianimazione del Ruggi. È partita da lì l’inchiesta della procura, su sollecitazione della famiglia che ha sempre voluto vederci chiaro su quanto accaduto in quella sala operatoria. Dieci le persone - tra medici e paramedici - iscritte da subito nel registro degli indagati per lesioni colpose. Ma ora, dopo la morte dello psichiatra, ci sarà un aggravamento del capo di imputazione in omicidio colposo. Anche perché la consulenza medico legale richiesta Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
dal sostituto procuratore Benincasa ad un pool di periti (il professor Vittorio Fineschi, il professor Paolo Miccoli, la professoressa Maria Rosa Ciardi e il dottor Aniello Maiese) in 164 pagine, più un integrazione di un’altra decina di pagine, è molto chiara circoscrivendo le responsabilità a soli due indagati: «durante il primo intervento chirurgico di colecistectomia per via laparoscopica, si determinò una perforazione di un’ansa ileale che comportò lo sviluppo di una peritonite e la necessità di un secondo intervento. Orbene, essendo la perforazione di un’ansa ileale un errore esclusivamente riconducibile alla condotta chirurgica, si può affermare che siano ravvisabili profili di responsabilità a carico di soli due indagati. Non sono identificabili profili di colpa nella gestione tecnica del secondo intervento». Nella stessa perizia il pool di esperti precisa anche che «dalla documentazione sanitaria presente in atti non risulta esserci alcun accertamento strumentale (ecografia) che permetta di stabilire in modo univoco la patologia del professor Crisci al momento dell’ingresso in clinica ovvero se si trattava di una collititiasi oppure di una colecistite litiatica cronica». Aggiungendo anche che «la cartella clinica presenta delle eclatanti lacune sia nella stesura e sia nell’anamnesi (non vengono riportati disturbi e frequenza di correlati alla litiasi biliare) sia dell’esame obiettivo». Ultimo aggiornamento: 06:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
18/12/2019 salernotoday.it EAV: € 690 Lettori: 7.133 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Lutto Crisci, è stata disposta l'autopsia sulla salma del professore Ci sono due indagati per la morte del professore Antonello Crisci, deceduto ieri, martedì 17 dicembre, dopo una lunga agonia in seguito ad uu intervento di asportazione della colecisti Ci sono due indagati per la morte del professore Antonello Crisci, deceduto ieri, martedì 17 dicembre, dopo una lunga agonia in seguito ad uu intervento di asportazione della colecisti. Nelle prossime ore sarà anche effettuata l'autopsia sulla salma.Il professore - apprezzato medico legale e scienziato conosciuto e stimato anche fuori dalla provincia salernitana, consulente della Procura, è deceduto in una clinica della Basilicata ma il sostituto procuratore Maria Benincasa ha disposto il trasferimento immediato del suo corpo a Salerno, presso l’obitorio dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona. L'esame autoptico dovrà adesso accertare le cause della morte. Sono due e c'è il rischio che venga aggravato il capo di imputazione, trasformato in omicidio colposo. Durante l'intervento chirurgico di colecistectomia per via laparoscopica, il professore Crisci subì la perforazione di un’ansa ileale che causò la peritonite. Fu necessario un secondo intervento. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
18/12/2019 quasimezzogiorno.org EAV: € 157 Lettori: 200 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Salerno, al Ruggi la “Festa di Natale Ail” Venerdì 20 dicembre dalle 9,00 alle 11,30 presso il Dh Pediatrico di Emato-Oncologia dell’A.O.U. “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno (Reparto Pediatrico 6° Piano), si svolgerà la “Festa di Natale Ail” grazie alla partecipazione di “Edilizia acrobatica” che travestiti da Babbo Natale scenderanno dal tetto per consegnare i doni ai bambini. La festa proseguirà presso il Reparto Ematologico e sarà allietata dal coro pop di Ciro Caravano. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
18/12/2019 salernotoday.it EAV: € 616 Lettori: 7.133 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Tombola europea a Salerno: raccolta fondi per l'ospedale Il ricavato della serata sarà devoluto a Donation Italia per finanziare le attività sociali e solidali presso il Ruggi d'Aragona di Salerno In via Bottiglieri (ex Cantera), a Salerno, si terrà una serata di beneficenza con il mondo dell'associazionismo salernitano. Giovedì 19 dicembre, alle ore 18.00, sarà ospitata la "Tombola Europea", un'occasione per un brindisi natalizio con diverse realtà associative. La solidarietà Il ricavato della serata sarà devoluto a Donation Italia per finanziare le attività sociali e solidali presso l'ospedale Ruggi d'Aragona di Salerno. L’evento è sostenuto dal Sodalis Csv Salerno nell’ambito delle #MAN (Micro Azioni Natalizie) e dall'Associazione Moby Dick ETS. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
19/12/2019 Pagina 18 EAV: € 1.676 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia All' ospedale Santa Maria della Speranza mancano ostetriche e ginecologhe BATTIPAGLIA Il prossimo 31 dicembre scadranno i contratti per 7 dipendenti All' ospedale Santa Maria della Speranza grave carenza di personale. Lo denuncia il dirigente della Fials provinciale Carlo Loppolo unitamente al segretario provinciale generale Salvatore Di Candia e i delegati Rsu Fials Alfonso Napoletano, Carimando Saverio, Mario Marmo e Salvatore Di Candia. I sindacalisti, infatti, hanno scritto al direttore generale dell' Asl Mario Iervolino e ai vertici dell' azienda ospedaliera per sottoporre alla loro attenzione le problematiche che affliggono i reparti di ginecologia e Ostetricia del Presidio S. Maria della Speranza di Battipaglia che riveste un ruolo di primissimo piano nella rete Punti Nascita della Regione Campania con circa 1100 parti annui. Ad oggi, le principali problematiche riguardano la dotazione organica delle ostetriche, formata da 16 unità (9 a tempo indeterminato e 7 con con tratto di somministrazione), in netto contratto con il Decreto della Regione Campania. I contratti delle 7 Ostetriche interinali termineranno il prossimo 31 dicembre e, denunciano i sindacati, «andando così a compromettere una situazione già deficitaria, infatti, rimarrebbero soltanto 9 unità a dover garantire l' intera attività nell' Unita Operativa Ostetricia e Ginecologia, Sala Parto, Sala Operatoria, Sala Travaglio, PS Ostetrico e Ginecologico e le varie attività ambulatoriali svolte all' interno del reparto». Attualmente, inoltre, sono presenti 3 ostetriche per ogni turnazione che devono occuparsi contemporaneamente della sala parto, sala Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
operatoria, sala travaglio, pronto soccorso ostetrico ginecologico (500 accessi mensili), registrazione nascita, tutte attività complesse che necessitano di un certo livello di attenzione e che non devono essere interrotte per il sopraggiungersi di ulteriori attività. Dopo la scadenza dei contratti, secondo la Fials provinciale, «le 7 unità interinali non verranno rinnovate andando così a compromettere una situazione già deficitaria, infatti, rimarrebbero soltanto 9 unità a dover garantire l' intera attività assistenziale con la presenza di solo 2 unità ostetriche per ogni turno lavorativo, obliterando gli operatori di eccessivi carichi di lavoro, in quanto costretti ad operare in condizioni difficili e, non permettendo l' adeguato recupero psicofisico degli stessi». Ulteriore problematica che il sindacato intende sottoporre riguarda l' utilizzo improprio di un' unità ostetrica per compiti meramente amministrativi, infatti, 3 giorni a settimana la stessa è impegnata al mattino per effettuare le "registrazioni nascita", attività che in tutti gli ospedali di Italia viene svolta da personale amministrativo, ulteriore evento deprofessionale che coinvolge tale figura. «Necessariamente si avverte la necessità di applicare quanto prima anche nell' Uo Ostetricia e Ginecologia di Battipaglia, il modello mono professionale, supportata principalmente dalla Normativa del Ministero della Salute "linee di indirizzo per la defi nizione e l' organizzazione dell' assistenza in autonomia da parte delle ostetriche alle gravidanze a basso rischio ostetrico (Bro)" - spiega la Fials - La riorganizzazione dei Punti Nascita, attivata con l' accordo Stato Regioni del 2010 ha posto le linee di indirizzo per la promozione e il miglioramento della qualità, della sicurezza e dell' appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione dei tagli cesarei». Da qui la richiesta di integrare la dotazione organica delle ostetriche e di fronteggiare la fuoriuscita delle 7 unità interinali; prevedere la presenza di operatori socio sanitaria all' interno delle sala parto e della sala travaglio, per fronteggiare tutte le attività inerenti le loro competenze; prevedere la presenza di personale dedicato al Pronto Soccorso Ginecologico Ostetrico che possa davvero fornire quel servizio per cui è stato creato e che veda il personale ostetrico avere un ruolo cardine al suo interno e non solo destinato ad aspetti amministrativi e burocratici non consoni alla loro professione e di personale amministrativo e l' attivazione del modello professionale nel reparto di ostetricia e ginecologia del locale nosocomio. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
19/12/2019 Pagina 22 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia Anziano salvo con una colonscopia ROCCAPIEMONTE Ha evitato la resezione intestinale grazie a un innovativo intervento endoscopico compiuto con successo dal primario di Gastroenterologia dell'Umberto I di Nocera Inferiore, Antonio Cuomo , e dalla sua equipe. Epilogo positivo per un anziano di Roccapiemonte, con diverse patologie tra cui una seria cardiopatia, a cui era stato riscontrato un tumore all'intestino. Per la prima volta in un ospedale dell'Asl Salerno è stata eseguita l'asportazione per via endoscopica di un tumore intestinale con l'innovativa tecnica della Full Thickness Endoscopic Resection, ovvero resezione endoscopica a tutto spessore. L'ospedale di Nocera è il terzo in Campania ad introdurre questa tecnica, che si fonda sulle aggiornate professionalità dei camici bianchi e su un device applicato al tradizionale apparecchio per la colonscopia. All'uomo era stato asportato un polipo, l'esame istologico aveva riscontrato un'infiltrazione nella parete intestinale. In altri casi sarebbe stato mandato in chirurgia per una resezione ma grazie alla nuova tecnica all'anziano sono state evitate una serie di possibili conseguenze. «In questa innovativa tecnica - ha spiegato il dottore Cuomo, che ha eseguito l'intervento con la collaborazione del collega Mauro D'Andria e dell'equipe infermieristica di Gastroenterologia - si utilizza un dispositivo super tecnologico che consente, con l'impiego di un semplice colonscopio, l'asportazione a tutto spesso, e non superficiale, di un piccolo tratto dell'intestino sede del tumore». Questa tecnica riduce il rischio operatorio legato all'intervento chirurgico, riduce la degenza Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
ospedaliera che si limita al massimo ad una notte in osservazione, la lesione viene presa all'inizio riducendo riduce la necessità di dover procedere con la chemioterapia. Tantissimi benefici, che fanno sembrare obsoleta la comunque meno invasiva laparoscopia che spesso viene preferita all'intervento chirurgico tradizionale. L'implementazione di questa tecnica, con l'avvio dello screening al colon retto, consentirà di procedere con maggiore tempestività in caso di tumori, ma anche limitare la migrazione sanitaria. «Questo intervento - ha aggiunto Antonio Cuomo - garantisce ottimi risultati evitando l'intervento chirurgico, che rappresenterebbe un ulteriore rischio soprattutto per pazienti anziani o con concomitanti malattie in altri organi». (s.d.a.) Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
19/12/2019 Pagina 32 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 4.299 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Salerno e provincia Cure negate, anche i malati oncologici si appellano ai giudici `La sentenza del Tribunale per il ragazzo disabile apre nuovi fronti e tra medici e politici si accende il dibattito sui tetti di spesa dell' Asl NOCERA INFERIORE Nello Ferrigno Andare oltre i numeri, superare la barriera dei tetti di spesa che bloccano le analisi, le terapie e in alcuni casi, le cure sanitarie. È un dibattito a più voci che si è innescato dopo la ferma condanna del tribunale di Nocera nei confronti dell' Asl Salerno. Il giudice Raffaella Caporale, con la sua sentenza, non solo ha ordinato all' azienda sanitaria di autorizzare le cure di riabilitazione ad un ragazzo distrofico, ma ha aperto un fronte nel quale certamente si insinueranno ammalati che vedono alienato il loro diritto alla salute costituzionalmente garantito. Tra questi, soprattutto, chi soffre di patologie oncologiche. Se da un lato viene garantita la radioterapia con i contratti integrativi per le aziende convenzionate, dall' altro viene negata la possibilità di effettuare i controlli e le analisi. I CASI Superati i tetti di spesa e sospese le convenzioni il paziente deve rivolgersi per gli esami diagnostici alle strutture pubbliche le cui liste di attesa non sono certo brevi. Insomma non si consente un libero accesso al diritto di essere assistiti e curati. «Bisogna però ha detto l' avvocato Domenico Vuolo che è stato al fianco del giovane affetto da distrofia di Dachenne - valutare caso per caso. Per il mio assistito ho fatto ricorso d' urgenza come disposto dall' articolo 700 del Codice di procedura civile dove è preminente il pericolo o il danno che si può avere da un ritardo per far riconoscere o Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
tutelare un proprio diritto come nel caso della sospensione della terapia riabilitativa e la fondatezza. Nel caso di malattie gravi ci potrebbe essere una similitudine con quanto acclarato dal tribunale di Nocera. Ma ripeto, ogni caso deve essere valutato singolarmente. Ad esempio, con tutto il rispetto per la patologia e per chi ne è affetto, non c' è urgenza per la logopedia se viene interrotta». Il presidente della commissione consiliare per la Sanità, Vincenzo Stile, pone l' attenzione sui fondi per la sanità erogati dallo Stato. «Se fossero uguali alle altre regioni del nord ha spiegato il medico in Campania quasi certamente non ci sarebbero i tetti di spesa. Dopo l' uscita dal commissariamento ha sottolineato Stile la prossima battaglia politica a cui bisogna puntare è quella di indurre il governo ad equiparare i finanziamenti statali per ogni cittadino campano a quelli che stanzia per altre regioni. C' è enorme disparità in quanto la spesa erogata dallo Stato alle Regioni per la spesa sanitaria è in base all' età media e non al numero di abitanti. Per cui in Campania si vive meno anni e si hanno meno soldi. Bisogna combattere questa battaglia che è fondamentale ora che, con merito, la Campania è fuori dal commissariamento». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
19/12/2019 Pagina 25 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia Speranza in ospedale Comune bypassato Il titolare del Dicastero incontrerà il direttore generale dell'ospedale Mario Minervini e la dottoressa Annamaria Costagliola , dirigente amministrativa del distretto e dell'ospedale Maria Santissima Addolorata, con i quali effettuerà una visita del nosocomio. L'arrivo del Ministro è stata voluta dagli organizzatori di un convegno sui Lea, i livelli minimi di assistenza, che si terrà al Nuovo Elaion, che vedrà tra gli ospiti, oltre a Speranza, anche il deputato Federico Conte. A quanto pare, però, non è stata prevista una visita istituzionale al Comune tanto che il sindaco Massimo Cariello ha dichiarato: «Sono stato invitato da Mario Minervini in ospedale. I promotori della visita di Speranza a Eboli non hanno pensato al Comune. Se Speranza volesse venire, sarà il benvenuto». L'occasione di confronto tra il Ministro della Salute ed il primo cittadino, dunque, potrebbe non essere quella di venerdì. In ogni caso la presenza dell'onorevole Speranza in città sarà un momento importante per la sanità nella piana del Sele. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
19/12/2019 Pagina 13 EAV: € 5.416 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Capri, l' elicottero arriva in ritardo donna muore in ospedale a Napoli Anna Maria Boniello CAPRI. Questa volta ci è scappato il morto. È accaduto l' altra sera ad una donna di 50 anni residente ad Anacapri che è stata ricoverata all' ospedale Capilupi di Capri dopo un primo intervento del 118. L' equipe di turno al Capilupi, il medico Franco Martinelli e l' anestesista Pino Della Guardia, ha immediatamente capito la gravità del caso poiché la donna era in preda ad una grave crisi respiratoria. Addirittura è stata colpita da più episodi di arresto cardiaco, per cui è stato necessario ricorrere per ben due volte all' ausilio del defibrillatore. Mentre i medici assistevano la donna cercando di rianimarla immediata è partita la richiesta dell' eliambulanza attivando la ricerca attraverso la CORE. La risposta al Capilupi era che il servizio di elisoccorso non era disponibile per l' atterraggio a causa di un problema all' impianto di illuminazione. Si sarebbe potuto ricorrere all' idroambulanza in dotazione ad Ischia, ma quest' ipotesi non è stata presa in considerazione perché si sarebbero dilatati i tempi per l' arrivo in terraferma e perché le condizioni del mare sicuramente non avrebbero giovato alle condizioni della donna che ormai era stata intubata. L' ATTESA Si è passati così alla seconda opzione: vale a dire quella di richiedere un elicottero militare da Pratica di mare, con l' attivazione di una procedura speciale attraverso la Prefettura. L' ultimo tentativo è stato fatto per l' elicottero del 118 che fa base a Pontecagnano che però non è Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
adibito a voli notturni. Mentre l' equipe medica continuava la sua operazione di soccorso alla paziente e il personale del Capilupi continuava la ricerca, è arrivato finalmente l' assenso a far partire da Capodichino un' eliambulanza per Damecuta. Poco prima della mezzanotte, dopo oltre due ore dal ricovero della paziente, l' autoambulanza del Capilupi si è diretta a Damecuta dove era già in attesa l' eliambulanza del 118 e contrariamente a quanto era stato comunicato dall' ASL solo due giorni prima l' impianto di illuminazione della pista d' atterraggio era completamente funzionante. Dopo circa 10 minuti di volo l' eliambulanza è atterrata al Cardarelli per poi trasferire la donna all' ospedale Loreto Mare dove è stata ricoverata sempre intubata ed in gravissime condizioni. Purtroppo nonostante l' impegno dei medici capresi e napoletani, il cuore della donna dopo un lungo calvario ha smesso di battere poco dopo le 4.30 del mattino. La notizia si è appresa a Capri in tarda mattinata e molti cittadini sconcertati si interrogano sui motivi che l' hanno portata al decesso: se sia stata la lunga attesa per l' elicottero che la trasferisse in un ospedale più attrezzato del Capilupi dove comunque la donna ha ricevuto tutte le cure necessarie del caso e perché la salute dei cittadini capresi deve dipendere dall' arrivo o meno dell' eliambulanza. LO CHOC Intanto a Capri si registrano le prime reazioni. Il delegato alla sanità del Comune di Capri Bruno D' Orazi chiede come già aveva fatto in precedenza di impiegare sulla tratta Capri-Napoli un elicottero in grado di affrontare anche condizioni critiche metereologiche e che resti in servizio per l' isola di Capri 24h al posto del mezzo attuale. Mentre l' Unione Nazionale Consumatori ha sottolineato che da troppo tempo vengono denunciati i rischi di questa situazione ed abbiamo chiesto un' area alternativa all' eliporto di Damecuta che dista circa 7km dall' ospedale Capilupi. Per far luce sul caso della donna deceduta è intervenuto anche il Consigliere Regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli membro della commissione sanità che annuncia di far partire un' interrogazione per verificare responsabilità o eventuali omissioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
19/12/2019 Pagina 37 EAV: € 4.052 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Federcardio, ultima assemblea dell' anno «I tetti di spesa sono stati raggiunti da tempo e anche il 2019 si chiude con il blocco dell' assistenza da parte di tutte le strutture convenzionate con la Regione». In attesa di un tavolo di confronto, il presidente di Federcardio Silvio Siciliano, fa sentire la voce di un' intera categoria in occasione dell' ultima assemblea. Siciliano stigmatizza dodici mesi di blocco dell' assistenza e di ripartenze imposti dalla trimestralizzazione dei pagamenti decisa due anni fa dal l' allora commissario Polimeni e confermata dal governatore De Luca. LA DECISIONE Decisioni che hanno avuto, ricorda Siciliano, «la conseguenza più grave nei continui raggiungimenti dei tetti di spesa. Stop che hanno costretto anche gli specialisti di Federcardio a interrompere la continuità delle cure. Un fatto molto grave perché in Campania le strutture ambulatoriali private sono 1.134 mentre quelle pubbliche sono 302. Una grande fascia di utenza, quando le convenzioni sono sospese, rinuncia per problemi economici a controlli clinico strumentali con un danno alla salute». Nel corso dell' assemblea di fine anno gli specialisti di Federcardio hanno sviscerato i tanti problemi provocati dalla trimestralizzazione dei tetti di spesa. Discutendo di come l' organizzazione si sia rivelata deleteria per i cittadini. La trimestralizzazione, ricorda Siciliano, «induce anche all' esecuzione di esami non necessari, nel timore di non poterli effettuare successivamente, e quindi a spese per il servizio sanitario. Con questo sistema il fenomeno è stato moltiplicato per quattro, Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
invece di un risparmio si è generato un forte innalzamento dei costi assistenziali». Ora, con la chiusura del Commissariamento i medici di Federcardio ritengono necessario un contratto separato per la branca di cardiologia con un tetto di struttura annuale, calcolato sulla media degli ultimi tre anni e maggiorato del 20 per cento. L' opinione diffusa tra gli specialisti è che il contratto della specialistica ambulatoriale non possa essere più «un abito unico per i grandi centri polispecialistici (laboratori di analisi, radiologia, diagnostica per immagini) e gli specialisti in cardiologia, perché nelle strutture polispecialistiche l' investimento in tecnologie è preponderante e determinante per le attese di riscontro economico in un' ottica inevitabilmente speculativa». LA CATEGORIA La richiesta nei confronti della Regione da parte della categoria è chiara: «Ci si deve rendere conto che il ruolo del cardiologo convenzionato è peculiare non solo per l' incidenza delle cardiopatie nella popolazione tenendo presente che il 44 per cento dei decessi in Italia è dovuto a patologie cardiovascolari. Chi gestisce la Sanità sa che una diffusa opera di prevenzione può ridurre drasticamente questi dati garantendo assistenza per 365 giorni l' anno, ecco perché sollecitiamo l' abolizione della trimestralizzazione». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
19/12/2019 Pagina 29 Il Mattino (ed. Benevento) EAV: € 4.278 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Ginecologia, al «Rummo» è sfida tra 73 candidati LA SANITÀ Luella De Ciampis Sono 73 i candidati ammessi al concorso bandito dall' ospedale «Rummo» per la copertura di tre posti di dirigente medico di Ostetricia e Ginecologia. Contestualmente, è stata nominata la commissione esaminatrice, presieduta da Gennaro Trezza, direttore dell' unità complessa di Ostetricia e Ginecologia dell' azienda ospedaliera e costituita dai direttori di unità complesse della stessa branca, Mariano Cantatore e Salvatore Riccio, componenti titolari, Mario Vicino e Nicola Tesorio, componenti supplenti, provenienti da aziende sanitarie e ospedaliere interregionali, oltre che da un collaboratore amministrativo nel ruolo di segretario. Il reparto è dotato di 27 posti letto ordinari, 3 di day hospital e dal gruppo di servizi che comprende sala travaglio, sala parto, sale operatorie, ambulatori generali e specialistici, oltre al servizio Ivg (interruzione volontaria della gravidanza). In organico 10 dirigenti medici più il primario. L' attività di ricovero si avvale del pronto soccorso ostetrico aperto H24. Inoltre, le pazienti oncologiche possono usufruire dei Gom (gruppi oncologici multidisciplinari). Intanto, all' interno dell' azienda sono stati organizzati due comitati di emergenza, uno per il «Rummo», l' altro per il «Sant' Alfonso», per la prevenzione e la gestione di incendi e sinistri. Gli organi, costituiti da personale medico e ditte specializzate nel settore, hanno il compito di gestire tempestivamente eventuali fasi emergenziali, sia sotto il profilo tecnico che sanitario. L' ANALISI La sezione della Sanità privata di Confindustria Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Benevento, coordinata da Gerardo Casucci, ha mappato e approfondito le principali criticità rilevate dal comparto che potrebbero migliorare le performance del settore, analizzando i tetti di spesa e i budget di struttura, l' autorizzazione a contratti integrativi nell' ambito della specialistica, la possibile osmosi tra le assegnazioni delle singole branche riabilitative, le modalità di fatturazione, l' uniformazione dei criteri di riconoscimento degli esami diagnostici, la risoluzione delle autorizzazioni preventive dei piani terapeutici. «Abbiamo in mente dice il presidente di Confindustria Filippo Liverini numerosi progetti, tra i quali, per esempio, la realizzazione di un Cup unico tra strutture pubbliche e private, per una gestione integrata ed efficiente della sanità». La riflessione riguarda anche i «cervelli in fuga» verso il Nord e i paesi stranieri. Ogni tanto però, si assiste a un «ritorno». A farlo notare è Giovanni Savignano, medico dell' azienda ospedaliera che accende i riflettori sul ritorno di Mario Annecchiarico, originario di Montemiletto, attuale primario dell' unità complessa di Chirurgia generale e oncologica del «Rummo», dopo aver lavorato per molti anni al «Careggi» di Firenze, e aver acquisito competenze nel campo della chirurgia robotica, laparoscopica e nel trattamento dei tumori del pancreas. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
19/12/2019 Pagina 33 EAV: € 4.755 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Infezione da aviaria un caso al Cardarelli IL CASO Ettore Mautone Ospedale Cardarelli, in Neurochirurgia una paziente ricoverata da molte settimane è risultata positiva a un bacillo dell' aviaria (Mycobacterium avium complex) che provoca infezioni polmonari. Il broncoaspirato risaliva a un mese e mezzo fa, addirittura al 4 novembre, e serviva a verificare la presenza di una tubercolosi in realtà esclusa. Il micobatterio trovato non è infatti il temibile bacillo di Koch ma il più innocuo avium che provoca infezioni polmonari ma solo nei soggetti immunodepressi. Insomma un problema in più per il paziente, molto meno per chi gli sta vicino. LE ANALISI Dopo il responso degli esami colturali il primario della Neurochirurgia, Pasquale Caiazzo, per prudenza ha immediatamente contattato la direzione medica dell' ospedale e gli infettivologi del Cotugno. «I quali - dice Caiazzo - mi hanno tranquillizzato circa le conseguenze di tale infezione sul personale sanitario». La tempistica dei risultati dell' esame compiuto è congrua per la ricerca colturale del micobatterio della tubercolosi cui era orientata l' indagine. «Nonostante le rassicurazioni - continua Caiazzo - così come previsto dai protocolli aziendali, ho predisposto il rafforzamento delle misure di isolamento della paziente e ho provveduto a inviare regolare segnalazione al Comitato infezioni correlate all' assistenza, e alla Asl Napoli 1. Ho inoltre inviato l' elenco nominativo di tutto il personale (medico, infermieristico e ausiliare) della nostra Unità operativa alla direzione medica e alla sorveglianza per Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
eventuali screening e profilassi». L' ALLARMISMO Misure anche eccessive rispetto alla realtà infettivologica del bacillo individuato. «L' infezione da Mycobacterium avium complex - spiega infatti Carlo Tascini, già primario al Cotugno, e dal primo dicembre passato alla direzione dell' unità di malattie infettive dell' ospedale di Udine - non richiede isolamento. Si tratta di un bacillo che ritroviamo in molti ambienti naturali, soprattutto nelle acque nei suoli umidi. Senza questa condizione di base non si sviluppa: la cura può essere molto impegnativa e durare molti mesi ma è un problema soprattutto per il paziente piuttosto che per coloro che gli stanno vicini». Il problema dunque non è tanto per il personale quanto per gli altri pazienti che in un reparto ad alta intensità di cure potrebbero essere più vulnerabili. Rispetto a ciò appaiono dunque opportune le misure precauzionali adottate dal primario. LA RIANIMAZIONE Il vero nodo della Neurochirurgia del Cardarelli è l' affollamento che sconta per un' eccessivo impegno sul versante dell' emergenza. In quel reparto nei mesi corsi sono stati isolati germi come l' acinobacter, la klebsiella e ora un altro bacillo. Le corsie ospedaliere, del resto, soprattutto se affollate, sono la principale causa di infezioni. La Neurochirurgia del Cardarelli, un tempo fiore all' occhiello dell' ospedale napoletano è oggi una struttura in difficoltà. Soprattutto per le carenze di personale e per i turni di lavoro massacranti e a fronte dei ritardi degli adeguamenti strutturali e strumentali. La prima esigenza, per migliorare la qualità dell' assistenza, è la realizzazione di una rianimazione dedicata. Un progetto è inserito nel programma di medio e lungo termine del manager Giuseppe Longo che intanto, subito dopo le feste natalizie, darà il via alla promessa riorganizzazione del pronto soccorso. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
19/12/2019 Pagina 37 Il Mattino (ed. Circondario Sud) EAV: € 2.594 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Mancano medici al 118, l' Asl rassicura «L' assistenza sanitaria è garantita» Carenza di dottori in organico all' Asl Napoli 3 Sud, dopo le polemiche di utenti e sindacati la direzione generale dell' azienda sanitaria fornisce rassicurazioni: «La nuova organizzazione - si legge in una nota - con la demedicalizzazione della postazione di San Gennaro Vesuviano e la presenza h 12 del medico a Torre del Greco e Pompei, non inficia l' assistenza sanitaria in emergenza sul territorio, in attesa della fine del corso di formazione dei medici di emergenza che porterà all' immissione di nuovo personale con il ripristino del servizio». «I soccorsi etichettati con i codici rossi e gialli - prosegue il comunicato - possono essere assicurati dalle ambulanze confinanti nella tempistica prevista, essendo situate a pochi minuti di percorrenza». L' organico medico del 118 negli ultimi mesi si è ridotto di diverse unità. «Ciò è dovuto - si legge ancora - principalmente al fatto che sono state assegnate le zone carenti a tempo indeterminato di emergenza 118 quasi contemporaneamente da parte di tutte le Asl della regione. Diverse unità mediche assunte con contratto a tempo determinato hanno così scelto altre aziende sanitarie in quanto non residenti sul territorio aziendale della Napoli 3 Sud. A tutto ciò si è aggiunto il decesso di un medico dipendente e la quiescenza per raggiunti limiti di età di altre due unità». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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