Media Monitoring per 19-12-2019 - Rassegna stampa del 19-12-2019 - Ruggi

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Media Monitoring per 19-12-2019 - Rassegna stampa del 19-12-2019 - Ruggi
19-12-2019

Media Monitoring per

   Rassegna stampa del 19-12-2019
Media Monitoring per 19-12-2019 - Rassegna stampa del 19-12-2019 - Ruggi
AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1
      19/12/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Crisci morto dopo l' agonia oggi al Ruggi l' autopsia ............................................................. 1
      19/12/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            E il suo reparto è rimasto chiuso ............................................................................................ 3
      19/12/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            La morte di Crisci: tre medici indagati ................................................................................... 5
      19/12/2019 - CRONACHE DI SALERNO
            Sarà l' esame autoptico a stabilire eventuali responsabilità .................................................. 7
      18/12/2019 - WWW.LIRATV.COM
            Babbo Natale ha il cuore granata, i giocatori della Salernitana portano doni in ospedale ..... 9
      18/12/2019 - WWW.ILMATTINO.IT
            Crisci, l’agonia è finita: sequestrata la salma ...................................................................... 10
      18/12/2019 - WWW.SALERNOTODAY.IT
            Lutto Crisci, è stata disposta l'autopsia sulla salma del professore ..................................... 12
      18/12/2019 - WWW.QUASIMEZZOGIORNO.ORG
            Salerno, al Ruggi la “Festa di Natale Ail” ............................................................................. 13
      18/12/2019 - WWW.SALERNOTODAY.IT
        Tombola europea a Salerno: raccolta fondi per l'ospedale ................................................... 14
Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 15
      19/12/2019 - CRONACHE DI SALERNO
            All' ospedale Santa Maria della Speranza mancano ostetriche e ginecologhe ..................... 15
      19/12/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            Anziano salvo con una colonscopia ...................................................................................... 17
      19/12/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Cure negate, anche i malati oncologici si appellano ai giudici ............................................. 19
      19/12/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            Speranza in ospedale Comune bypassato ............................................................................ 21
Sanità Campania ............................................................................................................................. 22
      19/12/2019 - IL MATTINO
            Capri, l' elicottero arriva in ritardo donna muore in ospedale a Napoli ................................ 22
      19/12/2019 - IL MATTINO
            Federcardio, ultima assemblea dell' anno ............................................................................ 24
      19/12/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO)
            Ginecologia, al «Rummo» è sfida tra 73 candidati ............................................................... 26
      19/12/2019 - IL MATTINO
            Infezione da aviaria un caso al Cardarelli ............................................................................. 28
      19/12/2019 - IL MATTINO (ED. CIRCONDARIO SUD)
            Mancano medici al 118, l' Asl rassicura «L' assistenza sanitaria è garantita» ...................... 30
      19/12/2019 - IL MATTINO (ED. AVELLINO)
            Ospedale, inaugurato il servizio per la diagnostica senologica ............................................ 31
      19/12/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
            Per Camilla terapia su misura firmata dal Tigem di Pozzuoli ............................................... 33
      19/12/2019 - CRONACHE DI NAPOLI
            Soccorsi in ritardo, donna rischia la vita .............................................................................. 35
Sanità nazionale ............................................................................................................................. 37
      19/12/2019 - IL SOLE 24 ORE
            «Basta tetti di spesa, un Patto per investire in Sanità» ....................................................... 37
      19/12/2019 - AVVENIRE
            «Contro la Sla, la cura è un diritto» ...................................................................................... 40
      19/12/2019 - CORRIERE DELLA SERA
            «Prevedere un unico punto di riferimento dalla culla ai18 anni» ......................................... 43
      19/12/2019 - AVVENIRE
            «Se cè meno natura non cè più salute La sanità futura passa anche da qui» ...................... 45
      19/12/2019 - AVVENIRE
            Cè il registro nazionale ma le Dat restano altrove ............................................................... 47
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19/12/2019 - CORRIERE DELLA SERA
     Cellule, tessuti, dna e mine anti-uomo ................................................................................. 49
19/12/2019 - CORRIERE DELLA SERA
     Chi lavora in ospedale deve farlo in esclusiva ...................................................................... 51
19/12/2019 - CORRIERE DELLA SERA
     E adesso da chi vado? .......................................................................................................... 53
19/12/2019 - CORRIERE DELLA SERA
     Il prezzo della medicina difensiva ........................................................................................ 56
19/12/2019 - CORRIERE DELLA SERA
     L' instabilità politica fa male alla salute ............................................................................... 58
19/12/2019 - CORRIERE DELLA SERA
     La «centralina» degli ormoni in affanno ............................................................................... 60
19/12/2019 - CORRIERE DELLA SERA
     La bimba non respira più: choc per gli insulti razzisti alla mamma nigeriana ...................... 62
19/12/2019 - IL MESSAGGERO
     La carica dei 13 mila junior per salvare i pronto soccorso ................................................... 64
19/12/2019 - CORRIERE DELLA SERA
     La Dengue (febbre «spaccaossa») ci riguarda ...................................................................... 67
19/12/2019 - IL GIORNO
     Medici al lavoro fino a 70 anni Sì agli specializzandi in corsia ............................................. 69
19/12/2019 - IL SOLE 24 ORE
     Medici, oggi la firma: 200 euro in busta paga ...................................................................... 71
19/12/2019 - ITALIA OGGI
     Medici, stop all' emorragia ................................................................................................... 72
19/12/2019 - IL MESSAGGERO
     Ospedali, medici 70enni e specializzandi in corsia La sanità corre ai ripari ......................... 74
19/12/2019 - CORRIERE DELLA SERA
     Ricostruito il cuore a una bambina di 21 mesi ..................................................................... 77
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19/12/2019                                                                                                                  Pagina 27
                                       Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                            EAV: € 2.822
                                                                                                                            Lettori: 107.296
                      Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

           Crisci morto dopo l' agonia oggi al Ruggi l' autopsia

 Si terrà questo pomeriggio, presso l'
 ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'
 Aragona, l' esame autoptico sul cadavere
 del   professore        Antonello            Crisci        per
 accertare le reali cause del decesso
 (avvenuto dopo oltre un anno di ricovero
 in una struttura riabilitativa) e verificare
 se, quanto indicato nella consulenza dei
 periti della procura, sia vero. Quindi per
 capire quale sia stata la gravità del
 danno medico causato. Ricordiamo che
 la procura ha iscritto nel registro degli
 indagati      quindici            persone,              tutto
 personale medico e paramedico, delle
 clinica Tortorella anche se, il pool di
 periti,     avrebbe        poi       circoscritto             le
 responsabilità a soli due medici, quelli
 intervenuti nel primo intervento, quello
 di colecisti in laparoscopia, che avrebbe
 procurato - secondo sempre le accuse della procura - una perforazione dell' intestino
 che avrebbe provocato, a sua volta, una peritonite. Fatto è che quell' intervento,
 avuto a luglio del 2018, rientrava in quelli semplici e di routine. Dopo l' esame
 autoptico, la salma dello psichiatra, nonché medico legale, verrà restituita alla
 famiglia. E il lavoro del sostituto procuratore Maria Benincasa si trasferirà tutto sulle
 carte in attesa dei risultati. Tra le anomalie riscontrate dai periti della procura,
 anche alcune carenze riguardo agli esami eseguiti sul medico che sarebbero - a loro
 avviso - assenti in cartella clinica. L' inchiesta, partita dopo la denuncia dei familiari,
 ha prodotto un secondo filone investigativo sulle sale operatorie della strutture e su
 alcune morti ritenute sospette perché avvenute a seguito di interventi di routine e

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abbastanza semplici. In questo caso la procura ha deciso di effettuare nuovi riscontri
sulle salme per le quali ha ordinato la riesumazione. pe.car. © RIPRODUZIONE
RISERVATA.

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19/12/2019                                                                                                                   Pagina 7
                                              La Città di Salerno
                       Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                             E il suo reparto è rimasto chiuso
 Mario Rinaldi

 MERCATO SAN SEVERINO Era il 14
 ottobre del 2017 quando il professor
 Antonello Crisci , davanti alla autorità
 accademiche e civili, inaugurò presso
 l'ospedale      Fucito          di      Mercato            San
 Severino la sede dell'Istituto di Medicina
 Legale. Un traguardo sofferto quello del
 nuovo comparto dell'Azienza Ospedaliera
 Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi
 d'Aragona e dell'Università degli Studi di
 Salerno: il docente, infatti, direttore della
 Scuola di Specializzazione in Medicina
 Legale del Dipartimento di Medicina,
 Chirurgia e Odontoiatria Scuola Medica
 Salernitana, dovette superare più di un
 ostacolo - anche interno all'Azienda - per
 di raggiungere l'ambito traguardo. Il
 reparto di Medicina Legale, seppur dotato di apparecchiature e personale,
 purtroppo, non è mai decollato, anche a causa dei noti problemi di salute del
 professor Crisci. Oggi la sede della Medicina Legale funziona principalmente come
 obitorio della struttura ospedaliera di Curteri e, solo in caso di necessità, come
 struttura per eseguire esami autoptici. «Purtroppo spiega il direttore sanitario del
 Fucito, Luigi Memoli il reparto di Medicina, attualmente, è quasi del tutto fermo.
 Proprio l'altro giorno ho avuto un colloquio con il preside della Facoltà di Medicina, il
 professor Carmine Vecchione , il quale ha garantito il massimo impegno per rendere
 pienamente funzionante il reparto in breve tempo. Da quando sono arrivato io,
 cinque mesi fa, il reparto ha effettuato un solo esame autoptico». Gli studenti,
 tirocinanti di Medicina legale, non hanno avuto l'opportunità, se non in rare
 occasioni, di frequentare il reparto per poter approfondire le conoscenze legate al

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loro particolare percorso di studi. Insomma, una struttura al momento inutilizzata e
che all'epoca fu presentata come un fiore all'occhiello per l'Università di Salerno.
«Ora speriamo che qualcuno intervenga per riaprirla - dice un medico del Fucito - se
non altro per onorare la figura del professor Crisci».

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19/12/2019                                                                                                                    Pagina 7
                                               La Città di Salerno
                         Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                       La morte di Crisci: tre medici indagati
 (s.d.n.)

 Si svolgerà oggi l'autopsia sul cadavere
 del professor Antonello Crisci , il docente
 universitario deceduto dopo 16 mesi di
 agonia, trascorsi tra diversi ospedali del
 Mezzogiorno, in seguito all'intervento
 chirurgico di asportazione della colecisti
 effettuato nella clinica privata Tortorella.
 Dopo l'intervento del 30 luglio 2018, il
 professor Crisci fu sottoposto ad una
 nuova operazione tra il 31 e il primo
 agosto probabilmente per una lesione
 intestinale, sorta durante l'asportazione
 della      colecisti.      La       situazione            andò
 peggiorando, fino al trasferimento al
 Ruggi il 2 agosto successivo, dove fu
 sottoposto       ad       altri       due        interventi,
 tecnicamente riusciti, ma i problemi
 avuti in precedenza avrebbero reso il quadro clinico molto complicato. Crisci fu così
 portato in un centro per il risveglio a Crotone per circa quattro mesi, poi di nuovo al
 Ruggi per alcune settimane; quindi al Neuromed di Pozzilli, in provincia di Isernia per
 tentare le ultime cure e, infine, il ritorno a Salerno da un paio di mesi fino alla sua
 morte. Al momento, tre sono gli indagati che potranno così partecipare co loro legali
 e consulenti all'esecuzione dell'accertamento peritale irripetibile, il cui conferimento
 di incarico sarà effettuato oggi pomeriggio dal sostituto procuratore Maria Benincasa
 che coordina le indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Salerno. Tra gli
 indagati anche componenti dell'equipe che aveva sottoposto all'intervento chirurgico
 il professor Crisci, il 31 luglio 2018 nella struttura sanitaria cittadina. I consulenti
 tecnici nominati dalla procura sono il professor Vittorio Fineschi , docente
 all'Università degli Studi di Roma La Sapienza, e il medico legale Aniello Maiese .

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Consulente di parte per conto degli indagati sarà il professor Carlo De Rosa . I legali
nominati dagli indagati sono Giuseppe Formicola , Agostino De Caro e Pietro
Pasquale . L'autopsia potrebbe tenersi quindi nel pomeriggio e le operazioni
potrebbero concludersi già nella prima serata anche se i risultati saranno disponibili
presumibilmente fra alcune settimane. I consulenti dovranno riesaminare la cartella
clinica che avevano già avuto modo di valutare al momento dell'apertura
dell'inchiesta sulle lesioni personali seguite all'intervento alla casa di cura Tortorella.
Oggi, i risultati di quella indagine andranno sommati a quelli dell'esame autoptico,
confrontato anche con la cartella clinica dell'ultimo ricovero presso l'hospice dell'Asl,
La Casa di Lara, già acquista agli atti con un intervento dei carabinieri avvenuto
subito dopo il decesso del docente universitario. Il professor De Rosa, che seguirà
per gli indagati l'esame autoptico al Ruggi, invita «a non correre subito a facili
conclusioni, perché tutta la vicenda sanitaria conclusasi con la morte del docente
universitario va vista nel suo complesso». «Per me - aggiunge - sarà comunque un
incarico da onorare, pur se il dispiacere per la morte del professore Crisci è
notevole, visto che a lui mi legavano venti anni di amicizia e stima reciproca». Le
parti offese individuate al momento dal pm sono la consorte e i figli del docente
deceduto. Anche in questo caso i familiari del professore saranno assistiti dagli
avvocati Salvatore Crisci e Giuseppe Della Monica . Nominati anche i consulenti: il
professor Guido Sciaudone e Giuseppe Consalvo . I funerali, a questo a questo
punto, si potrebbero svolgeranno già domani: con la prevista partecipazione non
solo della comunità medica e universitaria campana ma anche tanti suoi ex allievi.
Saranno presenti anche tantissime persone che hanno avuto il modo di conoscere il
valore del professor Crisci, sia professionale sia umano.

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19/12/2019                                                                                                                  Pagina 7

                                                                                                                            EAV: € 877
                                                                                                                            Lettori: 29.750
                       Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

     Sarà l' esame autoptico a stabilire eventuali responsabilità

 IL    CASO     DI     ANTONELLO                CRISCI          Il
 sostituto procuratore Maria Benincasa
 conferirà l' incarico al medico legale
 Sfinisci Stabilire nesso tra setticemia
 sviluppatasi a seguito della perforazione
 dell' intestino e il decesso Stabilire se vi
 è un nesso tra la setticemia sviluppatasi
 a    seguito        della     perforazione               dell'
 intestino e il decesso. E' quanto dovrà
 stabilire l' esame autoptico che sarà
 effettuato nel pomeriggio di oggi sulla
 salma del profes sore Antonello Crisci,
 deceduto martedì mattina. Il sostituto
 procuratore Maria Benincasa, titolare del
 fascicolo investigativo aperto a seguito
 dell' intervento chirurgico alla colicisti
 effettuato      in     laparoscopica               e     delle
 complicanze subentrate (perforazione dell' intestino), alle 16 di oggi, conferirà l'
 incarico al medico legale Sfinisci dell' Università "La Sapienza" di Roma. Con l'
 ammattono patologo di fama nazionale, in sala autoptica vi saranno anche un
 infettivologo ed un chirurgo. Anche la famiglia del professore Crisci ha nominato un
 medico legale di Parte, si tratta del dottor Giuseppe Consolavo che presenzierà all'
 esame unitamente a un rianimatore ed un chirurgo di parte. L' autopsia dovrebbe
 avere inizio alle ore 16,30 presso l' obitorio del "San Giovanni di Dio e Ruggi d'
 Aragona" dove la salma è a disposizione della magistratura. Era il luglio del 2018
 quando Antonello Crisci entra in sala operatoria per sottoporsi ad un' intervento alla
 colicisti. L' intervento fu effettuato in laparoscopica, in una struttura accreditata
 salernitana. Durante l' operazione vi fu la perforazione dell' intestino, non
 immediatamente diagnosticata. Le condizioni del medico peggiorarono con il

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passare delle ore. Furono i familiari del noto medico salernitano a chiedere con
insistenza il trasferimento al Ruggi. Purtroppo, le condizioni del professore Crisci era
già disperate. Successivamente fu trasferito prima presso il Centro del risveglio
Crotone in una struttura specializzata e successivamente a Salerno.

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18/12/2019
                                                        liratv.com
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                                                                                                                            Lettori: 167
                      Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                                                          Link alla pagina web

            Babbo Natale ha il cuore granata, i giocatori della
                 Salernitana portano doni in ospedale

 La Salernitana ha aderito all’iniziativa
 “Babbo Natale ha il cuore granata”,
 organizzata per il secondo anno di fila
 dall’associazione di volontariato “AMA
 Salerno”,     presieduta            da       Gioacchino
 Novelli.    Ieri   una        rappresentanza                  di
 calciatori granata, composta da Alessio
 Cerci, Alessandro Micai, Sofian Kiyine e
 Cedric Gondo, accompagnati dal Team Manager Avallone hanno trascorso una
 mattinata emozionante con i piccoli degenti del Reparto di Pediatria e Chirurgia
 Pediatrica dell’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”. I giocatori del
 team dell’ippocampo, che hanno organizzato anche una raccolta di doni “interna”,
 hanno cercato di regalare ai pazienti del nosocomio di via San Leonardo non solo i
 giocattoli raccolti nello spazio antistante la Tribuna dello stadio Arechi prima della
 partita col Crotone, ma anche sorrisi e momenti di spensieratezza in vista delle
 imminenti festività natalizie. I quattro atleti granata con grande disponibilità hanno
 firmato autografi, distribuito gadget e scattato selfie con tutti i presenti che
 volevano immortalare il momento e conservare un ricordo di questa giornata
 speciale.

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18/12/2019

                                                                                                                          EAV: € 3.054
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                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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             Crisci, l’agonia è finita: sequestrata la salma

 «A vedere quei corpi straziati ho avuto
 vergogna    ad    essere          un      uomo».           Fu
 l’amaro     commento             del        professore
 Antonello   Crisci      dopo        aver        eseguito
 l’autopsia sulle salme delle ventisei
 migranti giunte cadavere a Salerno.
 Perchè lui, anche se uomo di scienza,
 non ha mai barattato con nulla la propria sensibilità. E forse era proprio questo quel
 valore aggiunto che lo ha accompagnato nella sua brillante carriera di psichiatra e
 medico legale. «È stato l’unico che mi ha aiutato in un processo per omicidio a titolo
 gratuito - ricorda l’avvocato Paolo Carbone - è andato tre volte a Trani per visitare il
 cliente e non ha chiesto mai un rimborso spese. Antonello Crisci era questo». La
 scorsa notte il suo fisico, debilitato per un intervento non riuscito, ha smesso di
 combattere ed è morto in una clinica della Basilicata dove era ricoverato da mesi,
 per avere le cure necessarie ad accompagnarlo verso quello che sembrava un
 destino ormai segnato. Ma ieri mattina, quando si è diffusa la notizia del suo
 decesso, il suo corpo era di nuovo a Salerno, presso l’obitorio dell’ospedale San
 Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona dove il sostituto procuratore Maria Benincasa ha
 disposto il trasferimento: la salma è sotto sequestro e domani verrà sottoposta ad
 esame autoptico per accertare le cause della morte e verificare quelle che, al
 momento, sono solo ipotesi investigative. A luglio del 2018 Crisci, nel pieno della sua
 carriera di consulente della procura di Salerno, si era sottoposto ad un banale
 intervento di colecisti. Ma dalla clinica Tortorella lo psichiatra è uscito solo in
 ambulanza, per essere trasportato d’urgenza alla Rianimazione del Ruggi. È partita
 da lì l’inchiesta della procura, su sollecitazione della famiglia che ha sempre voluto
 vederci chiaro su quanto accaduto in quella sala operatoria. Dieci le persone - tra
 medici e paramedici - iscritte da subito nel registro degli indagati per lesioni colpose.
 Ma ora, dopo la morte dello psichiatra, ci sarà un aggravamento del capo di
 imputazione in omicidio colposo. Anche perché la consulenza medico legale richiesta
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dal sostituto procuratore Benincasa ad un pool di periti (il professor Vittorio Fineschi,
il professor Paolo Miccoli, la professoressa Maria Rosa Ciardi e il dottor Aniello
Maiese) in 164 pagine, più un integrazione di un’altra decina di pagine, è molto
chiara circoscrivendo le responsabilità a soli due indagati: «durante il primo
intervento chirurgico di colecistectomia per via laparoscopica, si determinò una
perforazione di un’ansa ileale che comportò lo sviluppo di una peritonite e la
necessità di un secondo intervento. Orbene, essendo la perforazione di un’ansa
ileale un errore esclusivamente riconducibile alla condotta chirurgica, si può
affermare che siano ravvisabili profili di responsabilità a carico di soli due indagati.
Non sono identificabili profili di colpa nella gestione tecnica del secondo intervento».
Nella stessa perizia il pool di esperti precisa anche che «dalla documentazione
sanitaria presente in atti non risulta esserci alcun accertamento strumentale
(ecografia) che permetta di stabilire in modo univoco la patologia del professor
Crisci al momento dell’ingresso in clinica ovvero se si trattava di una collititiasi
oppure di una colecistite litiatica cronica». Aggiungendo anche che «la cartella
clinica presenta delle eclatanti lacune sia nella stesura e sia nell’anamnesi (non
vengono riportati disturbi e frequenza di correlati alla litiasi biliare) sia dell’esame
obiettivo». Ultimo aggiornamento: 06:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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18/12/2019
                                              salernotoday.it
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                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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     Lutto Crisci, è stata disposta l'autopsia sulla salma del
                             professore

 Ci sono due indagati per la morte del
 professore Antonello Crisci, deceduto
 ieri, martedì 17 dicembre, dopo una
 lunga agonia in seguito ad uu intervento
 di asportazione della colecisti Ci sono
 due indagati per la morte del professore
 Antonello Crisci, deceduto ieri, martedì
 17 dicembre, dopo una lunga agonia in seguito ad uu intervento di asportazione
 della colecisti. Nelle prossime ore sarà anche effettuata l'autopsia sulla salma.Il
 professore - apprezzato medico legale e scienziato conosciuto e stimato anche fuori
 dalla provincia salernitana, consulente della Procura, è deceduto in una clinica della
 Basilicata ma il sostituto procuratore Maria Benincasa ha disposto il trasferimento
 immediato del suo corpo a Salerno, presso l’obitorio dell’ospedale San Giovanni di
 Dio e Ruggi d’Aragona. L'esame autoptico dovrà adesso accertare le cause della
 morte. Sono due e c'è il rischio che venga aggravato il capo di imputazione,
 trasformato in omicidio colposo. Durante l'intervento chirurgico di colecistectomia
 per via laparoscopica, il professore Crisci subì la perforazione di un’ansa ileale che
 causò la peritonite. Fu necessario un secondo intervento.

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18/12/2019
                                       quasimezzogiorno.org
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                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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                Salerno, al Ruggi la “Festa di Natale Ail”
 Venerdì 20 dicembre dalle 9,00 alle 11,30 presso il Dh Pediatrico di Emato-Oncologia
 dell’A.O.U. “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno (Reparto Pediatrico
 6° Piano), si svolgerà la “Festa di Natale Ail” grazie alla partecipazione di “Edilizia
 acrobatica” che travestiti da Babbo Natale scenderanno dal tetto per consegnare i
 doni ai bambini. La festa proseguirà presso il Reparto Ematologico e sarà allietata
 dal coro pop di Ciro Caravano.

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18/12/2019
                                                   salernotoday.it
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                       Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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      Tombola europea a Salerno: raccolta fondi per l'ospedale

 Il ricavato della serata sarà devoluto a
 Donation Italia per finanziare le attività
 sociali     e   solidali         presso           il    Ruggi
 d'Aragona di Salerno In via Bottiglieri (ex
 Cantera), a Salerno, si terrà una serata
 di     beneficenza              con           il        mondo
 dell'associazionismo salernitano. Giovedì
 19 dicembre, alle ore 18.00, sarà ospitata la "Tombola Europea", un'occasione per
 un brindisi natalizio con diverse realtà associative. La solidarietà Il ricavato della
 serata sarà devoluto a Donation Italia per finanziare le attività sociali e solidali
 presso l'ospedale Ruggi d'Aragona di Salerno. L’evento è sostenuto dal Sodalis Csv
 Salerno nell’ambito delle #MAN (Micro Azioni Natalizie) e dall'Associazione Moby
 Dick ETS.

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19/12/2019                                                                                                                Pagina 18

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                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

        All' ospedale Santa Maria della Speranza mancano
                     ostetriche e ginecologhe

 BATTIPAGLIA Il prossimo 31 dicembre
 scadranno i contratti per 7 dipendenti
 All' ospedale Santa Maria della Speranza
 grave carenza di personale. Lo denuncia
 il dirigente della Fials provinciale Carlo
 Loppolo     unitamente              al       segretario
 provinciale generale Salvatore Di Candia
 e i delegati Rsu Fials Alfonso Napoletano,
 Carimando     Saverio,         Mario         Marmo           e
 Salvatore Di Candia. I sindacalisti, infatti,
 hanno scritto al direttore generale dell'
 Asl Mario Iervolino e ai vertici dell'
 azienda ospedaliera per sottoporre alla
 loro attenzione le problematiche che
 affliggono i reparti di ginecologia e
 Ostetricia del Presidio S. Maria della
 Speranza di Battipaglia che riveste un
 ruolo di primissimo piano nella rete Punti Nascita della Regione Campania con circa
 1100 parti annui. Ad oggi, le principali problematiche riguardano la dotazione
 organica delle ostetriche, formata da 16 unità (9 a tempo indeterminato e 7 con con
 tratto di somministrazione), in netto contratto con il Decreto della Regione
 Campania. I contratti delle 7 Ostetriche interinali termineranno il prossimo 31
 dicembre e, denunciano i sindacati, «andando così a compromettere una situazione
 già deficitaria, infatti, rimarrebbero soltanto 9 unità a dover garantire l' intera
 attività nell' Unita Operativa Ostetricia e Ginecologia, Sala Parto, Sala Operatoria,
 Sala Travaglio, PS Ostetrico e Ginecologico e le varie attività ambulatoriali svolte all'
 interno del reparto». Attualmente, inoltre, sono presenti 3 ostetriche per ogni
 turnazione che devono occuparsi contemporaneamente della sala parto, sala

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operatoria, sala travaglio, pronto soccorso ostetrico ginecologico (500 accessi
mensili), registrazione nascita, tutte attività complesse che necessitano di un certo
livello di attenzione e che non devono essere interrotte per il sopraggiungersi di
ulteriori attività. Dopo la scadenza dei contratti, secondo la Fials provinciale, «le 7
unità interinali non verranno rinnovate andando così a compromettere una
situazione già deficitaria, infatti, rimarrebbero soltanto 9 unità a dover garantire l'
intera attività assistenziale con la presenza di solo 2 unità ostetriche per ogni turno
lavorativo, obliterando gli operatori di eccessivi carichi di lavoro, in quanto costretti
ad operare in condizioni difficili e, non permettendo l' adeguato recupero psicofisico
degli stessi». Ulteriore problematica che il sindacato intende sottoporre riguarda l'
utilizzo improprio di un' unità ostetrica per compiti meramente amministrativi,
infatti, 3 giorni a settimana la stessa è impegnata al mattino per effettuare le
"registrazioni nascita", attività che in tutti gli ospedali di Italia viene svolta da
personale amministrativo, ulteriore evento deprofessionale che coinvolge tale figura.
«Necessariamente si avverte la necessità di applicare quanto prima anche nell' Uo
Ostetricia e Ginecologia di Battipaglia, il modello mono professionale, supportata
principalmente dalla Normativa del Ministero della Salute "linee di indirizzo per la
defi nizione e l' organizzazione dell' assistenza in autonomia da parte delle
ostetriche alle gravidanze a basso rischio ostetrico (Bro)" - spiega la Fials - La
riorganizzazione dei Punti Nascita, attivata con l' accordo Stato Regioni del 2010 ha
posto le linee di indirizzo per la promozione e il miglioramento della qualità, della
sicurezza e dell' appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e
per la riduzione dei tagli cesarei». Da qui la richiesta di integrare la dotazione
organica delle ostetriche e di fronteggiare la fuoriuscita delle 7 unità interinali;
prevedere la presenza di operatori socio sanitaria all' interno delle sala parto e della
sala travaglio, per fronteggiare tutte le attività inerenti le loro competenze;
prevedere la presenza di personale dedicato al Pronto Soccorso Ginecologico
Ostetrico che possa davvero fornire quel servizio per cui è stato creato e che veda il
personale ostetrico avere un ruolo cardine al suo interno e non solo destinato ad
aspetti amministrativi e burocratici non consoni alla loro professione e di personale
amministrativo e l' attivazione del modello professionale nel reparto di ostetricia e
ginecologia del locale nosocomio.

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19/12/2019                                                                                                                  Pagina 22
                                             La Città di Salerno
                                    Argomento: Sanità Salerno e provincia

                          Anziano salvo con una colonscopia

 ROCCAPIEMONTE Ha evitato la resezione
 intestinale    grazie          a     un       innovativo
 intervento endoscopico compiuto con
 successo           dal              primario                  di
 Gastroenterologia           dell'Umberto                I     di
 Nocera Inferiore, Antonio Cuomo , e dalla
 sua equipe. Epilogo positivo per un
 anziano di Roccapiemonte, con diverse
 patologie tra cui una seria cardiopatia, a
 cui era stato riscontrato un tumore
 all'intestino. Per la prima volta in un
 ospedale      dell'Asl        Salerno            è      stata
 eseguita       l'asportazione                 per           via
 endoscopica di un tumore intestinale con
 l'innovativa tecnica della Full Thickness
 Endoscopic Resection, ovvero resezione
 endoscopica a tutto spessore. L'ospedale
 di Nocera è il terzo in Campania ad introdurre questa tecnica, che si fonda sulle
 aggiornate professionalità dei camici bianchi e su un device applicato al tradizionale
 apparecchio per la colonscopia. All'uomo era stato asportato un polipo, l'esame
 istologico aveva riscontrato un'infiltrazione nella parete intestinale. In altri casi
 sarebbe stato mandato in chirurgia per una resezione ma grazie alla nuova tecnica
 all'anziano sono state evitate una serie di possibili conseguenze. «In questa
 innovativa tecnica - ha spiegato il dottore Cuomo, che ha eseguito l'intervento con la
 collaborazione       del      collega          Mauro          D'Andria           e     dell'equipe            infermieristica      di
 Gastroenterologia - si utilizza un dispositivo super tecnologico che consente, con
 l'impiego di un semplice colonscopio, l'asportazione a tutto spesso, e non
 superficiale, di un piccolo tratto dell'intestino sede del tumore». Questa tecnica
 riduce il rischio operatorio legato all'intervento chirurgico, riduce la degenza

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ospedaliera che si limita al massimo ad una notte in osservazione, la lesione viene
presa   all'inizio       riducendo             riduce        la     necessità            di     dover        procedere         con    la
chemioterapia. Tantissimi benefici, che fanno sembrare obsoleta la comunque meno
invasiva       laparoscopia            che        spesso          viene         preferita          all'intervento            chirurgico
tradizionale. L'implementazione di questa tecnica, con l'avvio dello screening al
colon retto, consentirà di procedere con maggiore tempestività in caso di tumori, ma
anche limitare la migrazione sanitaria. «Questo intervento - ha aggiunto Antonio
Cuomo      -    garantisce             ottimi        risultati         evitando           l'intervento             chirurgico,       che
rappresenterebbe un ulteriore rischio soprattutto per pazienti anziani o con
concomitanti malattie in altri organi». (s.d.a.)

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19/12/2019                                                                                                                       Pagina 32
                                            Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                                 EAV: € 4.299
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                                         Argomento: Sanità Salerno e provincia

 Cure negate, anche i malati oncologici si appellano ai giudici

 `La sentenza del Tribunale per il ragazzo
 disabile apre nuovi fronti e tra medici e
 politici si accende il dibattito sui tetti di
 spesa dell' Asl NOCERA INFERIORE Nello
 Ferrigno Andare oltre i numeri, superare
 la    barriera        dei      tetti      di     spesa          che
 bloccano le analisi, le terapie e in alcuni
 casi, le cure sanitarie. È un dibattito a
 più voci che si è innescato dopo la ferma
 condanna del tribunale di Nocera nei
 confronti dell' Asl Salerno. Il giudice
 Raffaella Caporale, con la sua sentenza,
 non     solo     ha         ordinato           all'     azienda
 sanitaria      di       autorizzare            le      cure        di
 riabilitazione ad un ragazzo distrofico,
 ma ha aperto un fronte nel quale
 certamente si insinueranno ammalati
 che vedono alienato il loro diritto alla
 salute costituzionalmente garantito. Tra
 questi, soprattutto, chi soffre di patologie oncologiche. Se da un lato viene garantita
 la radioterapia con i contratti integrativi per le aziende convenzionate, dall' altro
 viene negata la possibilità di effettuare i controlli e le analisi. I CASI Superati i tetti di
 spesa e sospese le convenzioni il paziente deve rivolgersi per gli esami diagnostici
 alle strutture pubbliche le cui liste di attesa non sono certo brevi. Insomma non si
 consente un libero accesso al diritto di essere assistiti e curati. «Bisogna però ha
 detto l' avvocato Domenico Vuolo che è stato al fianco del giovane affetto da
 distrofia di Dachenne - valutare caso per caso. Per il mio assistito ho fatto ricorso d'
 urgenza come disposto dall' articolo 700 del Codice di procedura civile dove è
 preminente il pericolo o il danno che si può avere da un ritardo per far riconoscere o

                     Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
tutelare un proprio diritto come nel caso della sospensione della terapia riabilitativa
e la fondatezza. Nel caso di malattie gravi ci potrebbe essere una similitudine con
quanto acclarato dal tribunale di Nocera. Ma ripeto, ogni caso deve essere valutato
singolarmente. Ad esempio, con tutto il rispetto per la patologia e per chi ne è
affetto, non c' è urgenza per la logopedia se viene interrotta». Il presidente della
commissione consiliare per la Sanità, Vincenzo Stile, pone l' attenzione sui fondi per
la sanità erogati dallo Stato. «Se fossero uguali alle altre regioni del nord ha
spiegato il medico in Campania quasi certamente non ci sarebbero i tetti di spesa.
Dopo l' uscita dal commissariamento ha sottolineato Stile la prossima battaglia
politica a cui bisogna puntare è quella di indurre il governo ad equiparare i
finanziamenti statali per ogni cittadino campano a quelli che stanzia per altre
regioni. C' è enorme disparità in quanto la spesa erogata dallo Stato alle Regioni per
la spesa sanitaria è in base all' età media e non al numero di abitanti. Per cui in
Campania si vive meno anni e si hanno meno soldi. Bisogna combattere questa
battaglia che è fondamentale ora che, con merito, la Campania è fuori dal
commissariamento». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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19/12/2019                                                                                                                    Pagina 25
                                               La Città di Salerno
                                      Argomento: Sanità Salerno e provincia

                   Speranza in ospedale Comune bypassato

 Il titolare del Dicastero incontrerà il
 direttore generale dell'ospedale Mario
 Minervini e la dottoressa Annamaria
 Costagliola , dirigente amministrativa del
 distretto        e        dell'ospedale                  Maria
 Santissima       Addolorata,              con        i    quali
 effettuerà una visita del nosocomio.
 L'arrivo del Ministro è stata voluta dagli
 organizzatori di un convegno sui Lea, i
 livelli minimi di assistenza, che si terrà al
 Nuovo Elaion, che vedrà tra gli ospiti,
 oltre a Speranza, anche il deputato
 Federico Conte. A quanto pare, però, non
 è stata prevista una visita istituzionale al
 Comune tanto che il sindaco Massimo
 Cariello    ha       dichiarato:           «Sono          stato
 invitato da Mario Minervini in ospedale. I
 promotori della visita di Speranza a Eboli non hanno pensato al Comune. Se
 Speranza volesse venire, sarà il benvenuto». L'occasione di confronto tra il Ministro
 della Salute ed il primo cittadino, dunque, potrebbe non essere quella di venerdì. In
 ogni caso la presenza dell'onorevole Speranza in città sarà un momento importante
 per la sanità nella piana del Sele.

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19/12/2019                                                                                                                     Pagina 13

                                                                                                                               EAV: € 5.416
                                                                                                                               Lettori: 107.296
                                               Argomento: Sanità Campania

  Capri, l' elicottero arriva in ritardo donna muore in ospedale
                               a Napoli
 Anna Maria Boniello

 CAPRI. Questa volta ci è scappato il
 morto. È accaduto l' altra sera ad una
 donna di 50 anni residente ad Anacapri
 che è stata ricoverata all' ospedale
 Capilupi     di      Capri         dopo            un     primo
 intervento del 118. L' equipe di turno al
 Capilupi, il medico Franco Martinelli e l'
 anestesista        Pino        Della         Guardia,          ha
 immediatamente capito la gravità del
 caso poiché la donna era in preda ad una
 grave crisi respiratoria. Addirittura è
 stata colpita da più episodi di arresto
 cardiaco, per cui è stato necessario
 ricorrere per ben due volte all' ausilio del
 defibrillatore.             Mentre              i        medici
 assistevano         la      donna            cercando            di
 rianimarla        immediata              è         partita       la
 richiesta dell' eliambulanza attivando la
 ricerca attraverso la CORE. La risposta al
 Capilupi era che il servizio di elisoccorso non era disponibile per l' atterraggio a
 causa di un problema all' impianto di illuminazione. Si sarebbe potuto ricorrere all'
 idroambulanza in dotazione ad Ischia, ma quest' ipotesi non è stata presa in
 considerazione perché si sarebbero dilatati i tempi per l' arrivo in terraferma e
 perché le condizioni del mare sicuramente non avrebbero giovato alle condizioni
 della donna che ormai era stata intubata. L' ATTESA Si è passati così alla seconda
 opzione: vale a dire quella di richiedere un elicottero militare da Pratica di mare, con
 l' attivazione di una procedura speciale attraverso la Prefettura. L' ultimo tentativo è
 stato fatto per l' elicottero del 118 che fa base a Pontecagnano che però non è

                   Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
adibito a voli notturni. Mentre l' equipe medica continuava la sua operazione di
soccorso alla paziente e il personale del Capilupi continuava la ricerca, è arrivato
finalmente l' assenso a far partire da Capodichino un' eliambulanza per Damecuta.
Poco prima della mezzanotte, dopo oltre due ore dal ricovero della paziente, l'
autoambulanza del Capilupi si è diretta a Damecuta dove era già in attesa l'
eliambulanza del 118 e contrariamente a quanto era stato comunicato dall' ASL solo
due giorni prima l' impianto di illuminazione della pista d' atterraggio era
completamente funzionante. Dopo circa 10 minuti di volo l' eliambulanza è atterrata
al Cardarelli per poi trasferire la donna all' ospedale Loreto Mare dove è stata
ricoverata sempre intubata ed in gravissime condizioni. Purtroppo nonostante l'
impegno dei medici capresi e napoletani, il cuore della donna dopo un lungo calvario
ha smesso di battere poco dopo le 4.30 del mattino. La notizia si è appresa a Capri
in tarda mattinata e molti cittadini sconcertati si interrogano sui motivi che l' hanno
portata al decesso: se sia stata la lunga attesa per l' elicottero che la trasferisse in
un ospedale più attrezzato del Capilupi dove comunque la donna ha ricevuto tutte le
cure necessarie del caso e perché la salute dei cittadini capresi deve dipendere dall'
arrivo o meno dell' eliambulanza. LO CHOC Intanto a Capri si registrano le prime
reazioni. Il delegato alla sanità del Comune di Capri Bruno D' Orazi chiede come già
aveva fatto in precedenza di impiegare sulla tratta Capri-Napoli un elicottero in
grado di affrontare anche condizioni critiche metereologiche e che resti in servizio
per l' isola di Capri 24h al posto del mezzo attuale. Mentre l' Unione Nazionale
Consumatori ha sottolineato che da troppo tempo vengono denunciati i rischi di
questa situazione ed abbiamo chiesto un' area alternativa all' eliporto di Damecuta
che dista circa 7km dall' ospedale Capilupi. Per far luce sul caso della donna
deceduta è intervenuto anche il Consigliere Regionale dei Verdi Francesco Emilio
Borrelli membro della commissione sanità che annuncia di far partire un'
interrogazione per verificare responsabilità o eventuali omissioni. © RIPRODUZIONE
RISERVATA.

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19/12/2019                                                                                                                   Pagina 37

                                                                                                                             EAV: € 4.052
                                                                                                                             Lettori: 107.296
                                             Argomento: Sanità Campania

                  Federcardio, ultima assemblea dell' anno

 «I tetti di spesa sono stati raggiunti da
 tempo e anche il 2019 si chiude con il
 blocco dell' assistenza da parte di tutte
 le   strutture       convenzionate                  con        la
 Regione». In attesa di un tavolo di
 confronto, il presidente di Federcardio
 Silvio Siciliano, fa sentire la voce di un'
 intera categoria in occasione dell' ultima
 assemblea. Siciliano stigmatizza dodici
 mesi di blocco dell' assistenza e di
 ripartenze                  imposti                      dalla
 trimestralizzazione dei pagamenti decisa
 due anni fa dal l' allora commissario
 Polimeni e confermata dal governatore
 De Luca. LA DECISIONE Decisioni che
 hanno       avuto,      ricorda         Siciliano,           «la
 conseguenza          più     grave         nei      continui
 raggiungimenti dei tetti di spesa. Stop
 che hanno costretto anche gli specialisti
 di Federcardio a interrompere la continuità delle cure. Un fatto molto grave perché
 in Campania le strutture ambulatoriali private sono 1.134 mentre quelle pubbliche
 sono 302. Una grande fascia di utenza, quando le convenzioni sono sospese,
 rinuncia per problemi economici a controlli clinico strumentali con un danno alla
 salute». Nel corso dell' assemblea di fine anno gli specialisti di Federcardio hanno
 sviscerato i tanti problemi provocati dalla trimestralizzazione dei tetti di spesa.
 Discutendo di come l' organizzazione si sia rivelata deleteria per i cittadini. La
 trimestralizzazione, ricorda Siciliano, «induce anche all' esecuzione di esami non
 necessari, nel timore di non poterli effettuare successivamente, e quindi a spese per
 il servizio sanitario. Con questo sistema il fenomeno è stato moltiplicato per quattro,

                 Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
invece di un risparmio si è generato un forte innalzamento dei costi assistenziali».
Ora, con la chiusura del Commissariamento i medici di Federcardio ritengono
necessario un contratto separato per la branca di cardiologia con un tetto di
struttura annuale, calcolato sulla media degli ultimi tre anni e maggiorato del 20 per
cento. L' opinione diffusa tra gli specialisti è che il contratto della specialistica
ambulatoriale non possa essere più «un abito unico per i grandi centri
polispecialistici (laboratori di analisi, radiologia, diagnostica per immagini) e gli
specialisti in cardiologia, perché nelle strutture polispecialistiche l' investimento in
tecnologie è preponderante e determinante per le attese di riscontro economico in
un' ottica inevitabilmente speculativa». LA CATEGORIA La richiesta nei confronti
della Regione da parte della categoria è chiara: «Ci si deve rendere conto che il
ruolo del cardiologo convenzionato è peculiare non solo per l' incidenza delle
cardiopatie nella popolazione tenendo presente che il 44 per cento dei decessi in
Italia è dovuto a patologie cardiovascolari. Chi gestisce la Sanità sa che una diffusa
opera di prevenzione può ridurre drasticamente questi dati garantendo assistenza
per   365   giorni        l'     anno,         ecco         perché           sollecitiamo              l'    abolizione   della
trimestralizzazione».

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19/12/2019                                                                                                                 Pagina 29
                                   Il Mattino (ed. Benevento)
                                                                                                                           EAV: € 4.278
                                                                                                                           Lettori: 107.296
                                           Argomento: Sanità Campania

         Ginecologia, al «Rummo» è sfida tra 73 candidati

 LA SANITÀ Luella De Ciampis Sono 73 i
 candidati ammessi al concorso bandito
 dall' ospedale «Rummo» per la copertura
 di tre posti di dirigente medico di
 Ostetricia              e                 Ginecologia.
 Contestualmente, è stata nominata la
 commissione esaminatrice, presieduta
 da Gennaro Trezza, direttore dell' unità
 complessa di Ostetricia e Ginecologia
 dell' azienda ospedaliera e costituita dai
 direttori di unità complesse della stessa
 branca, Mariano Cantatore e Salvatore
 Riccio, componenti titolari, Mario Vicino
 e Nicola Tesorio, componenti supplenti,
 provenienti    da       aziende           sanitarie           e
 ospedaliere interregionali, oltre che da
 un   collaboratore          amministrativo                nel
 ruolo di segretario. Il reparto è dotato di
 27 posti letto ordinari, 3 di day hospital e
 dal gruppo di servizi che comprende sala travaglio, sala parto, sale operatorie,
 ambulatori generali e specialistici, oltre al servizio Ivg (interruzione volontaria della
 gravidanza). In organico 10 dirigenti medici più il primario. L' attività di ricovero si
 avvale del pronto soccorso ostetrico aperto H24. Inoltre, le pazienti oncologiche
 possono usufruire dei Gom (gruppi oncologici multidisciplinari). Intanto, all' interno
 dell' azienda sono stati organizzati due comitati di emergenza, uno per il «Rummo»,
 l' altro per il «Sant' Alfonso», per la prevenzione e la gestione di incendi e sinistri. Gli
 organi, costituiti da personale medico e ditte specializzate nel settore, hanno il
 compito di gestire tempestivamente eventuali fasi emergenziali, sia sotto il profilo
 tecnico che sanitario. L' ANALISI La sezione della Sanità privata di Confindustria

               Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Benevento, coordinata da Gerardo Casucci, ha mappato e approfondito le principali
criticità rilevate dal comparto che potrebbero migliorare le performance del settore,
analizzando i tetti di spesa e i budget di struttura, l' autorizzazione a contratti
integrativi nell' ambito della specialistica, la possibile osmosi tra le assegnazioni
delle singole branche riabilitative, le modalità di fatturazione, l' uniformazione dei
criteri di riconoscimento degli esami diagnostici, la risoluzione delle autorizzazioni
preventive dei piani terapeutici. «Abbiamo in mente dice il presidente di
Confindustria Filippo Liverini numerosi progetti, tra i quali, per esempio, la
realizzazione di un Cup unico tra strutture pubbliche e private, per una gestione
integrata ed efficiente della sanità». La riflessione riguarda anche i «cervelli in fuga»
verso il Nord e i paesi stranieri. Ogni tanto però, si assiste a un «ritorno». A farlo
notare è Giovanni Savignano, medico dell' azienda ospedaliera che accende i
riflettori sul ritorno di Mario Annecchiarico, originario di Montemiletto, attuale
primario dell' unità complessa di Chirurgia generale e oncologica del «Rummo»,
dopo aver lavorato per molti anni al «Careggi» di Firenze, e aver acquisito
competenze nel campo della chirurgia robotica, laparoscopica e nel trattamento dei
tumori del pancreas. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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19/12/2019                                                                                                                   Pagina 33

                                                                                                                             EAV: € 4.755
                                                                                                                             Lettori: 107.296
                                             Argomento: Sanità Campania

                   Infezione da aviaria un caso al Cardarelli

 IL   CASO      Ettore         Mautone            Ospedale
 Cardarelli,      in        Neurochirurgia                  una
 paziente ricoverata da molte settimane è
 risultata positiva a un bacillo dell' aviaria
 (Mycobacterium           avium          complex)            che
 provoca        infezioni             polmonari.                 Il
 broncoaspirato risaliva a un mese e
 mezzo fa, addirittura al 4 novembre, e
 serviva a verificare la presenza di una
 tubercolosi       in       realtà           esclusa.            Il
 micobatterio trovato non è infatti il
 temibile bacillo di Koch ma il più innocuo
 avium che provoca infezioni polmonari
 ma solo nei soggetti immunodepressi.
 Insomma un problema in più per il
 paziente, molto meno per chi gli sta
 vicino. LE ANALISI Dopo il responso degli
 esami       colturali        il      primario            della
 Neurochirurgia, Pasquale Caiazzo, per
 prudenza ha immediatamente contattato la direzione medica dell' ospedale e gli
 infettivologi del Cotugno. «I quali - dice Caiazzo - mi hanno tranquillizzato circa le
 conseguenze di tale infezione sul personale sanitario». La tempistica dei risultati
 dell' esame compiuto è congrua per la ricerca colturale del micobatterio della
 tubercolosi cui era orientata l' indagine. «Nonostante le rassicurazioni - continua
 Caiazzo - così come previsto dai protocolli aziendali, ho predisposto il rafforzamento
 delle misure di isolamento della paziente e ho provveduto a inviare regolare
 segnalazione al Comitato infezioni correlate all' assistenza, e alla Asl Napoli 1. Ho
 inoltre inviato l' elenco nominativo di tutto il personale (medico, infermieristico e
 ausiliare) della nostra Unità operativa alla direzione medica e alla sorveglianza per

                 Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
eventuali screening e profilassi». L' ALLARMISMO Misure anche eccessive rispetto
alla realtà infettivologica del bacillo individuato. «L' infezione da Mycobacterium
avium complex - spiega infatti Carlo Tascini, già primario al Cotugno, e dal primo
dicembre passato alla direzione dell' unità di malattie infettive dell' ospedale di
Udine - non richiede isolamento. Si tratta di un bacillo che ritroviamo in molti
ambienti naturali, soprattutto nelle acque nei suoli umidi. Senza questa condizione
di base non si sviluppa: la cura può essere molto impegnativa e durare molti mesi
ma è un problema soprattutto per il paziente piuttosto che per coloro che gli stanno
vicini». Il problema dunque non è tanto per il personale quanto per gli altri pazienti
che in un reparto ad alta intensità di cure potrebbero essere più vulnerabili. Rispetto
a ciò appaiono dunque opportune le misure precauzionali adottate dal primario. LA
RIANIMAZIONE Il vero nodo della Neurochirurgia del Cardarelli è l' affollamento che
sconta per un' eccessivo impegno sul versante dell' emergenza. In quel reparto nei
mesi corsi sono stati isolati germi come l' acinobacter, la klebsiella e ora un altro
bacillo. Le corsie ospedaliere, del resto, soprattutto se affollate, sono la principale
causa di infezioni. La Neurochirurgia del Cardarelli, un tempo fiore all' occhiello dell'
ospedale napoletano è oggi una struttura in difficoltà. Soprattutto per le carenze di
personale e per i turni di lavoro massacranti e a fronte dei ritardi degli adeguamenti
strutturali e strumentali. La prima esigenza, per migliorare la qualità dell' assistenza,
è la realizzazione di una rianimazione dedicata. Un progetto è inserito nel
programma di medio e lungo termine del manager Giuseppe Longo che intanto,
subito dopo le feste natalizie, darà il via alla promessa riorganizzazione del pronto
soccorso. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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19/12/2019                                                                                                                  Pagina 37
                             Il Mattino (ed. Circondario Sud)
                                                                                                                            EAV: € 2.594
                                                                                                                            Lettori: 107.296
                                            Argomento: Sanità Campania

         Mancano medici al 118, l' Asl rassicura «L' assistenza
                      sanitaria è garantita»

 Carenza di dottori in organico all' Asl
 Napoli 3 Sud, dopo le polemiche di utenti
 e sindacati la direzione generale dell'
 azienda sanitaria fornisce rassicurazioni:
 «La nuova organizzazione - si legge in
 una nota - con la demedicalizzazione
 della     postazione           di     San          Gennaro
 Vesuviano e la presenza h 12 del medico
 a Torre del Greco e Pompei, non inficia l'
 assistenza sanitaria in emergenza sul
 territorio, in attesa della fine del corso di
 formazione dei medici di emergenza che
 porterà     all'    immissione                di      nuovo
 personale con il ripristino del servizio».
 «I soccorsi etichettati con i codici rossi e
 gialli - prosegue il comunicato - possono
 essere      assicurati          dalle         ambulanze
 confinanti     nella        tempistica              prevista,
 essendo     situate        a     pochi        minuti          di
 percorrenza». L' organico medico del 118 negli ultimi mesi si è ridotto di diverse
 unità. «Ciò è dovuto - si legge ancora - principalmente al fatto che sono state
 assegnate le zone carenti a tempo indeterminato di emergenza 118 quasi
 contemporaneamente da parte di tutte le Asl della regione. Diverse unità mediche
 assunte con contratto a tempo determinato hanno così scelto altre aziende sanitarie
 in quanto non residenti sul territorio aziendale della Napoli 3 Sud. A tutto ciò si è
 aggiunto il decesso di un medico dipendente e la quiescenza per raggiunti limiti di
 età di altre due unità».

                Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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