CSV FC - ASSIPROV Venerdì, 12 ottobre 2018

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CSV FC - ASSIPROV
 Venerdì, 12 ottobre 2018
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                                                         Venerdì, 12 ottobre 2018

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 12/10/2018 Prima Pagina
 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)                                                                     1
 12/10/2018 Prima Pagina
 Il Resto del Carlino (ed. Forlì)                                                                           2
 12/10/2018 Prima Pagina
 Il Resto del Carlino (ed. Cesena)                                                                          3
ambiente e protezione civile
 12/10/2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 8
 Gli studenti delle scuole medie hanno ripulito 4 aree verdi                                                4
 12/10/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 59
 Meldola, 45 bambini puliscono le aree verdi                                                                5
csv e scenario locale
 12/10/2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 39
 Autobiografia intergenerazionale                                                                           6
 12/10/2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 5
 Banca di Forlì, l' associazione dei soci dona 7mila euro alla Buon...                                      7
 12/10/2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 44
 Campo di formazione della Croce Rossa                                                                      8
 11/10/2018 Forli Today
 E' il weekend di "Animali in Fiera": c' è anche la mostra...                                               9
 12/10/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 55
 Ex banca di Forlì, i soci dipendenti donano 7mila euro                                                     12
 12/10/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 57
 Mobili in legno: recupero oppure EcoCentro                                                                 13
 12/10/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 52
 Ore 17, difficile trovare posto dentro al campus E mezza 'Ruffilli'...                                     14
 12/10/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 55
 Problemi di vista, stasera un incontro                                                                     16
 12/10/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 65
 Raccolta di beni nei supermercati                                                                          17
 12/10/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 59
 Seminari su tecnologie e terzo settore                                                                     18
 12/10/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 55
 Problemi di vista, stasera un incontro                                                                     19
volontariato
 12/10/2018 Avvenire Pagina 6
 «Azzeramento fondi»: pluralismo nel mirino                                                                 20
 12/10/2018 Avvenire Pagina 15                                                       LUCIA BELLASPIGA
 TRIESTE                                                                                                    22
 12/10/2018 Avvenire Pagina 22
 I sessant' anni di Chicco per le famiglie                                                                  24
 12/10/2018 Avvenire Pagina 22                                                            LUCA MAZZA
 Il Terzo settore resta in fase di espansione                                                               26
 12/10/2018 Corriere della Sera Pagina 3                                                  Andrea Senesi
 «Il muro non basta L' allarme è sanitario: la Regione si...                                                28
 12/10/2018 Corriere della Sera Pagina 21                                            BARBARA GEROSA
 Il bambino (malato) e il suo cane che attraversarono il lago insieme                                       30
 12/10/2018 Corriere della Sera Pagina 23                                           DON ANTONIO MAZZI
 Offriamo ai ragazzi trasgressioni intelligenti                                                             32
 12/10/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 20                                                       Alberto Orioli
 Reddito di cittadinanza: cinque punti da chiarire                                                          34
 12/10/2018 La Repubblica Pagina 15
 Arianna Giuliano "Abbiamo voluto creare un' associazione diversa"                                          37
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12 ottobre 2018
                  Corriere di Romagna
                   (ed. Forlì-Cesena)
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                  Il Resto del Carlino (ed.
                            Forlì)
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                  Il Resto del Carlino (ed.
                          Cesena)
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                                     (ed. Forlì-Cesena)
                                            ambiente e protezione civile

  Gli studenti delle scuole medie hanno ripulito 4 aree
  verdi
  MELDOLA Cinquanta studenti delle medie di
  Meldola hanno partecipato alla giornata
  "Puliamo il mondo", lavorando giovedì mattina
  per fare risplendere 4 parchi cittadini. L'
  iniziativa, organizzata dall' assessorato
  comunale all' Ambiente, in collaborazione con
  l' istituto comprensivo meldolese, ha coinvolto
  due classi seconde (delle sezioni B e D) che
  sono state impegnate, con supporto di
  insegnanti e volontari, nella pulizia delle aree
  verdi. «Sono stati raccolti notevoli quantità di
  rifiuti - afferma l' assessore Erma no Giunchi -
  ed i ragazzi hanno pulito benissimo le 4 aree
  verdi scelte, facendo un' esperienza
  importante sia sotto l' aspetto di La pulizia
  delle aree verdi dattico che a vantaggio dell'
  ambiente. Tanti cittadini hanno visto i giovani
  in azione ed hanno ringraziato per la bella
  iniziativa. Si tratta di una prima giornata di
  questo tipo, organizzata dal Comune insieme
  alle scuole, e cercheremo di replicarla».
  L' esponente della giunta guidata dal sindaco
  Gian Luca Zattini ha voluto ringraziare la
  direttrice dell' Itc di Meldola, Benedetta
  Zaccarelli, e la professoressa Ilaria Godoli,
  referente su tematiche ambientale della
  scuola, oltre all' altro docente presente
  Gianluca Orsini. Un "grazie" esteso anche ai
  50 studenti che hanno partecipato ed agli 8
  rappresentati della Protezione civile e delle
  Guardie ecologiche volontarie che hanno sup portato il lavoro e gli spostamenti dei giovani. I giardini
  pubblici coinvolti sono stati: il primo in viale Della Repubblica, dove c' è l' ingresso dell' asilo nido; il
  secondo in fondo a via Gugnoni, il terzo di via Mazzini dietro alla Coop e il quarto il "Briton" di via
  Togliatti. Giunchi ha ringraziato anche la Coop di Meldola, rappresentata per l' occasione dalla
  consigliera Sara Bravaccini, che ha sostenuto le spese dell' iniziativa ed offerto una merenda finale
  davanti a supermercato a tutti i partecipanti. M.M.

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                                           ambiente e protezione civile

  Meldola, 45 bambini puliscono le aree verdi
  DUE SECONDE della scuola media di
  Meldola - sezioni B e D -, per un totale di 45
  bambini, per una mattinata sono state
  impegnate a pulire dai rifiuti quattro aree verdi
  del paese. Gli studenti si sono messi all' opera
  ieri, in occasione dell' iniziativa di Legambiente
  'Puliamo il Mondo', aiutati da personale della
  Protezione civile, Gev e Coop Alleanza 3.0,
  che ai ragazzi ha offerto una merenda dopo l'
  attività di spazzini. I ragazzi hanno ripulito i
  giardini tra viale della Repubblica e via
  Mazzini, quelli in via Gugnoni e in via Mazzini
  dietro il supermercato Coop e quelli a fianco
  dell' area Brighton, in via Togliatti, il tutto a
  partire dalle 8.30 circa. «L' iniziativa è andata
  bene, per Meldola era la prima volta - dice l'
  assessore comunale con delega all' ambiente
  Ermano Giunchi -. Ringrazio il dirigente
  scolastico Benedetta Zaccarelli e gli insegnanti
  Godoli e Orsini, referenti ambientali per
  entrambi le classi. I ragazzi si sono dimostrati
  molto interessati all' argomento rifiuti e
  consapevoli dell' importanza di giornate come
  quella di oggi». Gli studenti «sanno poi che
  anche a Meldola partirà presto il porta a porta. Praticamente tutti ne hanno sentito parlare in famiglia».
  La raccolta differenziata porta a porta inizierà a Meldola il 3 dicembre.

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  Autobiografia intergenerazionale
  CESENA È giunto al termine il progetto d i
  autobiografia intergenerazionale realizzato dal
  Coordinamento donne Spi-Cgil di Cesena e di
  Forlì e dall' Auser. L' esperienza, che ha
  coinvolto una classe quarta dell' istituto
  professionale " C o m a n d i n i " n e l l ' a n n o
  scolastico 2016-2017 e un gruppo di giovani
  lavoratori del territorio di Forlì, è stata raccolta
  in un libro ed in un video dallo stesso titolo "Il
  tempo non ha età: raccontarsi per comunicare
  fra generazioni". Questa mattina, alle ore 9.15,
  sarà presentato alla Biblioteca Malatestiana.
  Saranno presenti le docenti della Libera
  Università dell' Autobiografia di Anghiari Clara
  Pia centini e Anna Maria Pedretti; Gianluca
  Barbieri, docente dell' Università di Parma,
  che parlerà del rapporto autobiografia e
  letteratura; lo scrittore Enzo Fileno Carabba,
  che tratterà il tema "Scrivere per dimenticare,
  autobiografia e smemoratezza".
  L' iniziativa è rivolta a tutti, ma soprattutto ai
  giovani: per questo, oltre al "Comandini", che
  ha partecipato al progetto, sono stati coinvolti
  gli altri istituti scolastici cesenati che, ritenendo
  l' esperienza di loro interesse, hanno garantito
  la presenza di alcune classi all' iniziativa.
  Il progetto, per quanto riguarda il gruppo
  promotore, è stato preceduto da un primo
  corso di autobiografia e da un secondo corso
  di biografia condotti dalle due docenti della
  Libera Università dell' Autobiografia di Anghiari, che hanno consentito di acquisire strumenti e
  metodologie per realizzare l' esperienza con i giovani.
  «I giovani studenti - spiegano i promotori dell' iniziativa attraverso l' autobiografia, hanno imparato a
  conoscersi meglio tra loro, perché oggi si parlano tanto attraverso i social, ma difficilmente parlano di
  loro. Dagli incontri individuali con i giovani lavoratori sono emerse le loro emozioni positive e i loro
  problemi con il mondo del lavoro, raccontati nelle auto -biografie raccolte nel libro. È stato un lavoro
  coinvolgente, impegnativo ma anche entusiasmante, che ha avuto ricadute positive nei due ambiti nei
  quali si è realizzato: la costruzione di relazioni autentiche con i giovani studenti e con i giovani lavoratori.
  Il libro e il video, frutti anch' essi del lavoro del gruppo di donne promotrici che raccontano questa
  esperienza, sono la dimostrazione che l' approccio autobiografico può rappresentare uno strumento
  davvero efficace a disposizione di tutti, e quindi anche della scuola e del sindacato, per uscire dal
  proprio interno e imboccare nuove strade di conoscenza reciproca tra mondi che la società vorrebbe
  separati».

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  Banca di Forlì, l' associazione dei soci dona 7mila
  euro alla Buon Pastore
  FORLÌ L' associazione Buon Pastore di Forlì,
  organo strumentale della Caritas diocesana di
  Forlì-Bertinoro, beneficerà di una donazione di
  7mila euro elargiti dall' Associazione soci
  dipendenti Ban cadi Forlì in sede di chiusura
  della propria attività. «Con la fusione per
  incorporazione della Banca di Forlì nel Credito
  cooperativo ravennate, forlivese e imolese -
  precisa il presidente dell' Asd Paolo Dall'
  Aquila - il nostro sodalizio ha perso il
  collegamento con la sua banca di riferimento e
  deciso, di conseguenza, di chiudere la sua
  esperienza. Abbiamo pensato di destinare una
  parte del nostro patrimonio all' associazione
  Buon Pastore». «Ringrazio l' Asd Banca di
  Forlì per il gesto - dichiara il direttore Caritas
  diocesana Sauro Bandi-e comunico che
  questa somma sarà utilizzata per sviluppare le
  azioni in difesa dei valori e delle reti sociali
  presenti sul territorio».
  Silvia Gasperoni, operatrice Ca ritas dioceana,
  riepiloga alcuni dati in suo possesso sul fronte
  del contrasto alle povertà: «Quasi 700mila
  euro erogati in 8 anni di prestiti sociali, 54
  microcrediti in corso e altrettanti tirocini
  formativi avviati». Sempre sul fronte del
  sostegno alle reti sociali, Bandi comunica che
  la sua organizzazione e le centrali Caritas
  parrocchiali diocesane sono par ticolarmente
  impegnate anche sul fronte delle accoglienze
  diffuse: «A Forlì-Bertinoro cresce il numero di famiglie -tutor in grado di accogliere temporaneamente
  altri nuclei in difficoltà. È la riprova che il nostro territorio è sensibile alla cultura della prossimità».

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  Campo di formazione della Croce Rossa
  SARSINA Inizia oggi il campo di formazione
  della Croce Rossa dell' Emilia-Romagna, con
  oltre 200 volontari partecipanti. Sabato mattina
  il campo, al centro sportivo di via Ambrola,
  sarà visitato dai ragazzi delle scuole di
  Ranchio e di Sarsina che assisteranno alle
  dimostrazioni di salvataggio del gruppo
  cinofilo e di salvataggio in acqua alla diga del
  lago di Quarto. Domenica il cam po potrà
  essere visitato dai cittadini interessati che
  potranno assistere a dimostrazioni di
  salvataggio del gruppo cinofilo e assistere a
  una dimostrazione di salvataggio in acqua alla
  diga della go di Quarto, raggiungibile grazie a
  un servizio gratuito di trasporto con bus
  navetta.

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11 ottobre 2018
                                                Forli Today
                                                 csv e scenario locale

  E' il weekend di "Animali in Fiera": c' è anche la
  mostra internazionale felina "ForlìinGatto"
  Una bella occasione per passare un weekend alla scoperta di animali di ogni tipo: da
  quelli più rari ed esotici a quelli che ritroviamo nelle fattorie romagnole, sino
  naturalmente a cani, gatti, cavalli e tutte le specie d' affezione

  Animali, che passione. Nasce dall' amore e
  dalla meraviglia che spontaneamente
  suscitano in noi la straordinaria varietà di
  specie che popolano il pianeta, la rassegna
  fieristica dedicata a tutta la famiglia che
  permette di immergersi nel fascino di tutte le
  forme di vita animale. Una manifestazione che
  si prefigge lo scopo di favorirne una
  conoscenza non superficiale, essendo da
  sempre focalizzata su tre principi irrinunciabili:
  educazione, cura, rispetto. E' "Animali in
  Fiera", la cui nona edizione è in programma
  questo weekend alla Fiera di Forlì . Una bella
  occasione per passare un weekend alla
  scoperta di animali di ogni tipo: da quelli più
  rari ed esotici a quelli che ritroviamo nelle
  fattorie romagnole, sino naturalmente a cani,
  gatti, cavalli e tutte le specie d' affezione. La
  rassegna organizzata da Romagna Fiere si
  svolge sotto l' attento controllo dei servizi
  veterinari della sanità pubblica e si sviluppa su
  un' area di 13mila metri quadrati tra mostre,
  concorsi, conferenze, esibizioni, gare,
  laboratori didattici per adulti e bambini,
  percorsi di conoscenza e divertimento, una
  vasta selezione di accessori, prodotti per l'
  alimentazione e la toelettatura. "Animali in
  Fiera" è strutturata in sezioni ed aree
  tematiche. REPTILIUS - TARTARUGHE DAL MONDO - PIANETA ANIMALI - A "Reptilius" si potranno
  ammirare innumerevoli specie di serpenti, tartarughe, anfibi, sauri, aracnidi, roditori e tartarughe da
  tutto il mondo grazie a una mostra-mercato curata da "Mini Zoo" con ben 2.000 esemplari terrestri,
  acquatici, palustri, tutti muniti di scheda di presentazione redatta da veterinari specializzati contenente
  provenienza, abitudini, caratteristiche e tutto ciò che bisogna conoscere per prendersene cura. Sempre
  "Mini Zoo" curerà lo spazio Pianeta Animali, un' area dove sarà possibile addentrarsi in un percorso
  didattico tra animali esotici e insoliti tra rapaci e piccoli mammiferi. Si potranno ammirare: gufi, poiane,
  falchi, pipistrelli, genette, suricati e quest' anno il focus è tutto sul Sud America la cui straordinaria
  varietà di specie sarà resa tangibile grazie alla presenza di alcuni meravigliosi Fenicotteri Rosa Cileni e
  da una coppia di Lama del Perù. Inoltre il viaggio nel multiforme universo degli insetti si concentrerà sui
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  SOLIDARIETÀ L' ASSOCIAZIONE HA CESSATO LA SUA ATTIVITÀ DOPO LA FUSIONE
  DELL' ISTITUTO, RISORSE DESTINATE AL BUONPASTORE

  Ex banca di Forlì, i soci dipendenti donano 7mila
  euro
  L' ASSOCIAZIONE soci dipendenti della
  Banca di Forlì, nata nel 2007 e che ha cessato
  le sue attività a seguito della fusione dello
  stesso istituto nel Credito cooperativo
  ravennate, forlivese e imolese, ha deciso di
  destinare 7mila euro all' associazione
  Buonpastore «che agisce a Forlì - dice il
  presidente Paolo Dall' Aquila -, tutelando le reti
  di prossimità, sviluppando azioni per la difesa
  degli ultimi in senso evangelico. Siamo quindi
  lieti di destinare queste risorse al
  Buonpastore, che da sempre è in prima linea
  per la difesa dei valori e delle reti sociali
  presenti, cercando di intervenire a favore dei
  poveri, dei soggetti deboli, degli immigrati».
  «Fra le tante cose che promuoviamo -
  continua Sauro Bandi, direttore della Caritas
  diocesana -, per l' ottavo anno ci sono anche i
  microcrediti: per il 2018 ne abbiamo attivi
  ancora 54, con 385 richieste e 127 erogazioni
  per un totale di quasi 700mila euro. Con questi
  soldi aiutiamo le famiglie a riprendere una loro
  dignità e riattivarsi. Così come facciamo
  tramite i tirocini formativi: ne abbiamo attivati
  una cinquantina, e in alcuni casi sono sfociati in assunzioni». La donazione dei soci dipendenti andrà
  proprio in questa direzione. «Li useremo come una sorta di sgravio fiscale per le aziende che ospitano
  tirocinanti - spiega Bandi -, in modo da incentivarne le assunzioni». «Un' associazione chiude -
  conclude mons. Livio Corazza -, ma lo fa pensando agli altri. È una cosa importante, perché i soldi non
  bastano mai se manca la solidarietà: a loro va un doppio grazie».
  Enrico Magnani © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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  Mobili in legno: recupero oppure EcoCentro
  ECCO un' altra puntata della rubrica a cura di
  Alea sulla raccolta differenziata. Le domande
  dei lettori vanno spedite all' indirizzo
  cronaca.forli@ilcarlino.net DOVE BUTTO i
  vecchi mobili? Per portare il proprio contributo
  alla lotta per la riduzione del rifiuto è
  importante prendere come abitudine di vita il
  riutilizzo degli oggetti. Capita di possedere
  oggetti ancora funzionanti che però non
  riteniamo più utili, come elementi d' arredo.
  Per aiutare le persone a gestire questi oggetti
  considerati superflui esistono sul territorio
  onlus d o v e è p o s s i b i l e p o r t a r e o g g e t t i
  considerati superflui, ma che possono ancora
  essere utilizzati. Altrimenti, mobili o elementi in
  legno deteriorati possono essere conferiti
  gratuitamente presso gli Ecocentri, oppure
  possono essere ritirati a domicilio grazie al
  servizio a chiamata ritiro ingombranti
  (www.alea-ambiente.it).

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  Ore 17, difficile trovare posto dentro al campus E
  mezza 'Ruffilli' è chiusa
  Sale studio, il problema denunciato dagli universitari

  di ENRICO MAGNANI DA ORMAI trent' anni
  Forlì ospita l' università. Tanto è passato da
  quando in città sono arrivate la seconda
  facoltà di scienze politiche ad indirizzo
  politico-internazionale, intitolata alla memoria
  del senatore Roberto Ruffilli, e la Sslmit, la
  Scuola superiore di lingue moderne per
  interpreti e traduttori. In questi trent' anni di
  passi avanti ne sono stati fatti tanti, in primis il
  Campus. Ma ancora non basta. Il moltiplicarsi
  dei corsi e, di conseguenza, degli studenti,
  stanno rendendo stretti i tanti posti a
  disposizione degli universitari. Siamo andati a
  vedere con i nostri occhi, per capire sopratutto
  l' importanza dei 190 posti delle aule Valverde
  di cui si è discusso in questi giorni. E anche
  ieri erano quasi piene.
  AL CAMPUS, ieri attorno alle 17, in ogni tavolo
  c' era almeno una persona. Delle 250 sedute
  non tutte erano occupate, ma trovare due posti
  liberi affiancati in modo da avere accanto il
  materiale didattico - portatile, appunti, slides o
  libri di testo -, non è facile. Anzi, nei tre corridoi
  a 'serpentone' che compongono il Teaching
  Hub, era quasi impossibile.
  Tanti gli studenti già seduti, altri sono arrivati poco dopo, non appena sono finite le lezioni.
  ALLA BIBLIOTECA Ruffilli, affacciata su via Pellegrino Laziosi, la situazione è quasi peggio.
  L' immobile, un tempo parte dell' ospedale Morgagni, conta 339 posti, di cui 162 al piano terra e 177 al
  primo piano. Quest' ultimo, che ospita alcuni fondi librari, le riviste e la sala informatica, è attualmente
  chiuso per problemi legati ad infiltrazioni d' acqua.
  L' iter per la riparazione è già stato avviato e si spera che a breve i lavori inizino. Nel frattempo però è
  inagibile, così per studiare gli universitari sono stipati nelle aule al piano terra. «I lavori però sono in
  capo all' Università - spiega Angela Maria Politi , coordinatrice della 'Ruffilli' -: non so quando partiranno
  né quando termineranno». Il personale sta fornendo il materiale del primo piano agli studenti, «ma
  siamo consapevoli del fatto che questo non può sostituire la disponibilità di aule per lo studio individuale
  e di gruppo, attualmente inaccessibili, e la possibilità per gli utenti di cercare tra gli scaffali i libri che
  potrebbero essere loro utili».
  IN CORSO della Repubblica, praticamente una di fronte all' altra, ci sono altre due aule. Una, Santa
  Lucia, è messa a disposizione dalla diocesi, e gestita da volontari. Conta 44 posti e ieri quelli occupati
  erano circa la metà. Praticamente dall' altra parte del corso, la biblioteca Saffi mette a disposizione altre

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  UNIONE CIECHI

  Problemi di vista, stasera un incontro
  PER la giornata mondiale della vista oggi ci
  sarà un gazebo in piazza Saffi in cui la sezione
  dell' Unione italiana ciechi distribuirà materiale
  informativo. Alle 20,30 nella sede dell' Unione
  (piazzale della Vittoria 12) si terrà il primo di
  un ciclo di incontri per genitori di figli con
  disabilità visiva.
  Il titolo è 'Sono grande!' e tratterà il tema di
  come conciliare protezione e sviluppo delle
  autonomie nelle diverse fasi di crescita.
  Interverrà Sara Valerio, psicologa e
  psicoterapeuta.

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  SOLIDARIETÀ

  Raccolta di beni nei supermercati
  UNA RACCOLTA di prodotti per aiutare i
  cervesi meno fortunati. Domani Coop Alleanza
  3.0 metterà a disposizione, nei due
  supermercati di viale Roma e via Mazzotti
  Carli, uno spazio dedicato alla raccolta di
  prodotti destinati a 'Mensa amica' e 'Emporio
  solidale', per aiutare i cervesi in difficoltà che si
  rivolgono a questi due servizi. Trenta volontari
  dalle 9 alle 18 raccoglieranno i beni (pasta,
  legumi, pannolini e prodotti per la casa e l'
  igiene personale) che i cittadini doneranno.

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  BERTINORO

  Seminari su tecnologie e terzo settore
  L' IMPATTO che la quarta rivoluzione
  industriale, nota anche come 'rivoluzione delle
  tecnologie convergenti', avrà sul terzo settore
  sarà il tema al centro delle Giornate di
  Bertinoro per l' Economia Civile, che si
  svolgono oggi e domani al centro studi dell'
  Università di Bologna (via Frangipane 6, nella
  rocca di Bertinoro).
  Numerosi gli interventi in programma nei due
  giorni di lavori dell' evento. Fra i relatori
  Stefano Zamagni (Università di Bologna), l' ex
  ministro Giuliano Poletti e Mauro Lusetti,
  presidente nazionale di Legacoop. Per l'
  occasione saranno presentate anche due
  rilevazioni a cura di Istat e Swg sulle
  conseguenze delle innovazioni tecnologiche.
  Previsto anche uno spazio dedicato ai giovani:
  il GdB OFF, che ospiterà più di 60 studenti del
  corso di Laurea in Management dell' Economia
  Sociale del campus di Forlì. Info: 0543.62327.

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  UNIONE CIECHI

  Problemi di vista, stasera un incontro
  PER la giornata mondiale della vista oggi ci
  sarà un gazebo in piazza Saffi in cui la sezione
  dell' Unione italiana ciechi distribuirà materiale
  informativo. Alle 20,30 nella sede dell' Unione
  (piazzale della Vittoria 12) si terrà il primo di
  un ciclo di incontri per genitori di figli con
  disabilità visiva.
  Il titolo è 'Sono grande!' e tratterà il tema di
  come conciliare protezione e sviluppo delle
  autonomie nelle diverse fasi di crescita.
  Interverrà Sara Valerio, psicologa e
  psicoterapeuta.

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  Editoria non profit

  «Azzeramento fondi»: pluralismo nel mirino
  ROMA Igiornali nel mirino del governo.
  Stavolta non si tratta di polemiche contro l' una
  o l' altra testata. Ma di un intervento di natura
  strutturale per tagliare i contributi all' editoria di
  carattere non profit. È scritto nero su bianco
  nella risoluzione di maggioranza sul Def: «Un
  graduale azzeramento a partire dal 2019 del
  contributo del Fondo per il pluralismo, quota
  del Dipartimento informazione editoria,
  assicurando il pluralismo dell' informazione e
  la libertà di espressione». Il fondo diventa
  ufficialmente quindi uno dei cespiti da cui il
  governo vuole estrarre risorse. Un vecchio
  cavallo di battaglia del M5s, come ha ripetuto
  anche recentemente il sottosegretario di
  Palazzo Chigi con delega sull' editoria Vito
  Crimi, che ora viene rilanciato dall' intero
  governo. Nel grande fiume della spesa
  pubblica il fondo editoria è un rivoletto. Che
  però aiuta a tenere viva la voce di molte
  testate locali e nazionali ( Avvenire è tra
  queste, accanto a diversi giornali diocesani)
  cioè a sostenere fattivamente il pluralismo
  informativo e culturale in Italia. Quel pluralismo
  che la risoluzione di maggioranza afferma di
  voler sostenere mentre taglia le risorse
  dedicate.
  Dopo la riforma del 2016 che ha tagliato fuori i giornali di partito nel fondo per la carta stampata sono
  rimasti circa 60 milioni, suddivisi tra 48 testate nazionali e regionali e 105 realtà editoriali locali. Tutte
  facenti capo a cooperative o imprese senza fini di lucro. L' ultimo stanziamento noto riguarda la prima
  rata sul 2017 (il 42% del totale). Sull' annuncio del governo è intervenuta ieri Stampa Romana (una delle
  associazioni regionali del sindacato di giornalisti) con il presidente Lazzaro Pappagallo. «Dopo l' ultima
  riforma, il fondo ha perso 150 milioni. Non finanzia i grandi quotidiani, ma le voci legate ad un pensiero
  critico e non omologato e la piccola editoria territoriale. Pensare che testate come il manifesto e
  Avvenire siano monopolisti lascia a bocca aperta. La loro voce ha rilievo anche per chi dirige il Paese,
  basti pensare alla campagna contro la ludopatia condotta da Avvenire che ha costituito la base per un
  pezzo del 'decreto dignità'. Qui nel Lazio quello che resta dell' editoria dei territori con i contratti di
  lavoro in regola si regge sul finanziamento pubblico. Il ministro del lavoro Di Maio deve anche pensare
  che così saltano centinaia di posti di lavoro». Il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, ha commentato:
  «Sarebbe una scelta semplicemente sbagliata perché è stato fatto un lavoro di bonifica, ci sono fondi
  mirati oggi per il sostegno di giornali che hanno caratteristiche particolari, cioè che sono in relazioni forti
  coi territori, che hanno una vocazione non-profit, sono quindi controllati da cooperative o da fondazioni

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  TRIESTE
  Finché la Barcolana va Anniversario Domenica
  l' edizione numero 50 di quella che è diventata
  la più grande regata al mondo Sport,
  solidarietà e l' anima di una comunità INVIATA
  ATRIESTE Saranno le Frecce Tricolore, nel
  cielo di Trieste, a disegnare idealmente la
  linea di partenza della regata più grande del
  mondo, mentre al di sotto, sul mare, oltre
  duemila barche a vela di ogni dimensione e
  provenienza attenderanno allineate il colpo di
  cannone che darà il via a uno degli eventi
  sportivi più coreografici e spettacolari al
  mondo, la Barcolana, giunta alla sua
  cinquantesima edizione. Domenica mattina
  Trieste celebrerà le sue «nozze d' oro» con la
  storica regata, nata - come tutte le più belle
  cose - quasi per caso e in umiltà, quando nel
  1969 la "Società Velica di Barcola e Grignano"
  ebbe l' idea di promuovere se stessa
  organizzando una piccola regata fuori dagli
  schemi: «Hai una qualsiasi barca a vela? Puoi
  partecipare», diceva allora il bando, in
  controtendenza con le regole dello yachting. Il
  vessillo della Società si ispirava alla bandiera
  della pace e l' obiettivo era radunare gli amanti
  del mare in un evento più spirituale che
  sportivo.
  Aderirono 51 barche e sembrò già un successo. Lo scorso anno erano 2.101 e fu record del mondo tra
  le regate a partenza singola, ovvero con tutte le imbarcazioni allineate per una partenza simultanea dal
  colpo d' occhio impressionante. «Siamo emozionati e felici - commenta il presidente della Barcolana,
  Mitja Gialuz - per questa edizione Trieste ha organizzato oltre 400 eventi in mare e a terra dedicati alla
  cultura, all' arte, all' ecologia, alle attività sociali ed educative. Un vero festival del mare che dura dieci
  giorni e culmina la domenica mattina. La parola d' ordine quest' anno è "coinvolgere": la vela è per tutti,
  il mare è di tutti». Un motivo che riecheggia lo spirito dei fondatori di mezzo secolo fa e che si ritrova nel
  manifesto affidato all' artista montenegrina Marina Abramovic, il cui motto " We are all in the same boat",
  siamo tutti sulla stessa barca, ci ricorda che navighiamo su un pianeta comune e che per custodirlo
  dobbiamo abbandonare gli individualismi, fare squadra, comportarci come fossimo parte di un unico
  equipaggio.
  Insomma, sarà anche la regata internazionale più affollata del pianeta, la Barcolana, ma di sicuro va ben
  oltre la sfida sportiva, anche se poi a renderla unica contribuiscono le caratteristiche tecniche che la
  contraddistinguono, prima tra tutte proprio quella partenza unica per velisti professionisti o semplici
  appassionati, campioni del mondo o sconosciuti, a bordo di piccole imbarcazioni o di velieri blasonati,
  tutti pronti a issare simultaneamente le vele alle 10.30 di domenica, appena il "nastro" di fumo disegnato
  dalla pattuglia acrobatica dell' Aeronautica militare (un tricolore lungo tre chilometri, tra il Faro di
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  profitto sociale

  I sessant' anni di Chicco per le famiglie
  Ogni famiglia ha un oggetto del cuore: la
  prima culla, il primo giocattolo o il primo
  ciuccio.
  E molti di questi sono di Chicco, marchio nato
  nel 1958 per iniziativa di Pietro Catelli,
  fondatore del Gruppo Artsana, oggi
  multinazionale italiana del Baby Care e Health
  Care, con ricavi da oltre 1,7 miliardi di euro e
  oggi partecipata da Investindustrial. Un'
  azienda nata da una precisa vocazione:
  essere concretamente vicino alle famiglie e
  semplificarne la vita di tutti i giorni. Fu infatti
  Catelli, diventato papà per la prima volta, a
  voler creare un' azienda in grado di aiutare i
  neo genitori nella cura del bambino e a
  chiamarla Chicco, diminutivo del nome del suo
  primogenito Enrico.
  Per 6 decadi l' obiettivo dell' azienda è rimasto
  invariato. La storia di Chicco è costellata di
  prodotti che hanno saputo anticipare l'
  evoluzione dei costumi e di nuove soluzioni
  pensate per le mutate esigenze delle famiglie.
  Negli anni 60 Chicco è il primo brand a
  proporre biberon e tettarella in un' unica
  confezione, una rivoluzione per i tempi come
  lo fu il primo Trio negli anni 90, fino alle
  soluzioni di ultima generazione come Chicco BebèCare, il primo sistema in Europa con sensori integrati
  all' interno del seggiolino auto per avvisare della presenza del bambino in auto.
  Per celebrare i suoi primi 60 anni Chicco ha voluto raccontare, attraverso i prodotti simbolo di ogni
  decade, l' evoluzione dei costumi delle famiglie italiane. Lo ha fatto con una mostra itinerante inaugurata
  a giugno al Pitti e oggi esposta anche all' estero, ma che tornerà entro Natale a casa, a Como, dove
  Chicco ha sede, arricchita di un pezzo unico: una versione speciale del cavallo giocattolo Rodeo
  autografata da papa Francesco. Sua Santità lo ha firmato in occasione di una recente visita in Vaticano
  dell' azienda durante la quale Chicco ha portato in dono un container di prodotti da destinare a famiglie
  bisognose. Il papa ha deciso di distribuire la donazione al Dispensario Vaticano, che offre gratuitamente
  assistenza pediatrica, al Cottolengo di Torino e all' Associazione Amici del Centrafrica (ACA), onlus
  lombarda impegnata in progetti di sostegno alla popolazione centrafricana e altre realtà che operano nel
  sociale a favore dei più piccoli. Questa iniziativa si aggiunge agli importanti progetti che Chicco da
  sempre porta avanti in ambito sociale come il Chicco di Felicità, iniziativa a sostegno del CAF (Centro
  di Aiuto ai Minori e alla Famiglia in Crisi).
  «La nostra passione e competenza si traduce da sempre non solo nello sviluppo di prodotti innovativi,
  ma anche in un concreto impegno a sostegno delle famiglie» spiega l' amministratore delegato di

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12 ottobre 2018
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12 ottobre 2018
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                                                        volontariato

  Il Terzo settore resta in fase di espansione
  Istat: crescono associazioni e dipendenti Una non profit su due nata dopo il 2005

  È un mondo che continua a svilupparsi: dalla
  quantità di realtà che ne fanno parte fino al
  numero di dipendenti e volontari. Parliamo del
  Non profit, che si accredita sempre più come il
  pilastro socio economico principale dell' Italia.
  A rivedere al rialzo i numeri del settore è l '
  Istat, che aggiorna i dati del primo censimento
  permanente delle istituzioni non profit dell'
  anno scorso con stime riviste al 2016. Dagli
  ultimi dati disponibili sono 343.432 le istituzioni
  del non profit attive nel Paese con 812.708
  dipendenti impiegati. Più del 50% delle realtà
  è al Nord e un' istituzione su due è stata
  costituita dopo il 2005. Crescono soprattutto le
  fondazioni, mentre accusano una battuta d'
  arresto le cooperative sociali e i settori della
  cooperazione, filantropia, promozione del
  volontariato, coesione sociali. Sono questi gli
  elementi principali dello scenario tracciato dall'
  istituto di statistica. Cifre e andamenti che
  confermano come il settore «continui ad
  espandersi nel tempo, con tassi di crescita
  medioannui in linea con il profilo delineato dai
  censimenti tradizionali ».
  Entrando nel dettaglio della rilevazione si nota
  come la crescita sia equilibrata. Le istituzioni
  non profit attive in Italia salgono del 2,1% e gli impiegati del 3,1%. Aumenta anche l' incidenza delle
  istituzioni non profit rispetto al complesso delle imprese dell' industria e dei servizi: dal 5,8% del 2001 al
  7,8% del 2016 per le istituzioni e dal 4,8% del 2001 al 6,9% del 2016 per gli addetti. Si cresce più al
  Nord ( ma i dipendenti al Sud). Nel biennio 2015-2016, le istituzioni crescono di più al Nord-ovest
  (+3,3%), al Sud (+3,1%) e nelle Isole (+2,4%) mentre i dipendenti soprattutto nelle regioni meridionali
  (+5,8%) e al Nord-est (+4,4%). Considerando il numero di istituzioni, gli incrementi percentuali maggiori
  si osservano in Basilicata (+8,8%), Molise (+8,7%) e Calabria (+5,6%); aumenti più contenuti si rilevano
  in Abruzzo (+0,2%), Provincia autonoma di Bolzano (+0,5%) ed Emilia-Romagna (+0,7%) mentre le
  variazioni sono di segno negativo in Umbria (-0,5%) e nelle Marche (-0,4%). .Nel biennio 2015-2016 le
  istituzioni non profit aumentano in tutte le forme giuridiche ma sono le fondazioni a crescere di più
  (+16,4%). Rispetto al censimento precedente le istituzioni in crescita sono quelle impegnate nelle
  attività della religione (+14,4%), delle relazioni sindacali (+5,8%) e dell' ambiente (+6,2%).
  Passando ai dipendenti, le regioni maggiormente interessate dalla crescita degli occupati sono
  Basilicata (+9,5%), Campania (+7,9%) ed Emilia-Romagna (+5%).
  Oltre il 50% delle istituzioni attive nelle regioni del Nord.
  Il 26,7% è presente nell' Italia meridionale e insulare.

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12 ottobre 2018
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12 ottobre 2018
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  Majorino e il bosco di Rogoredo

  «Il muro non basta L' allarme è sanitario: la Regione
  si svegli, subito operatori Sert»
  «Il muro non basta. A Rogoredo ci vogliono gli
  operatori del Sert mattina e sera». L'
  assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino
  ne è sicuro»: «La repressione serve ma non
  può essere l' unico strumento. E la Regione
  deve fare la propria parte. Lì c' è un
  gigantesco problema sanitario».

  E cosa si dovrebbe fare esattamente?
  «A Rogoredo operano due cooperative sociali:
  Lotta contro l' emarginazione onlus e Comunità
  nuova. Il progetto è finanziato dalla Regione
  attraverso un piccolo bando e realizzato con
  noi. Ma dobbiamo prendere tutti atto che i
  servizi sviluppati sin qui in Lombardia non
  sono più adeguati rispetto alla potenza del
  nuovo mercato delle sostanze illegali. E non
  possiamo aspettare che i ragazzi vadano da
  soli nei Sert.
  Dobbiamo andare a cercarli per strada uno ad
  uno. Chiediamo alla Regione di farsene
  maggiormente carico e siamo pronti a fare la
  nostra parte».

  L' assessore Maran chiede un presidio
  fisso della polizia ferroviaria. Ha ragione?
  «Certo che ha ragione. La repressione e il
  controllo servono. Ma ci vogliono anche i
  presidi sanitari e sociali. Solo il mix di
  interventi può garantire una soluzione».
  Ora arriverà il muro.

  Quando arriveranno gli operatori sanitari e assistenziali?
  «Entro la fine dell' anno garantiamo che ci saranno più operatori nel quartiere. Potrei fare polemica con
  la Regione e invece voglio che si lavori insieme per offrire risposte concrete. Dico solo che anche da
  Palazzo Lombardia devono muoversi perché c' è una generazione da salvare».

  Non c' è stata una sottovalutazione del fenomeno?
  «Tentativi ne abbiamo fatti tanti. È evidente che quando c' è un problema non puoi cavartela
  rivendicando l' impegno».

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12 ottobre 2018
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12 ottobre 2018
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                                                      volontariato

  Il bambino (malato) e il suo cane che attraversarono
  il lago insieme
  Soffia il vento sulla riva di Onno. Nella prima
  giornata d' autunno le nubi oscurano il sole.
  Lorenzo trema, ma non è il freddo a provocare
  i brividi. Negli occhi la paura di un' impresa
  ancora tutta da conquistare. Red si avvicina.
  Una carezza leggera e il timore scompare.
  Lorenzo e Red, insieme, a sfidare il lago per
  dimostrare che la malattia si può combattere
  con l' aiuto di un amico fidato. I passi
  tentennanti verso l' acqua si trasformano in
  bracciate vigorose. L' avventura inizia sotto lo
  sguardo delle tante persone che hanno saputo
  rendere questa esperienza speciale.
  Lorenzo Corti ha 11 anni e il diabete da
  quando ne aveva sette. Red è il suo
  compagno di giochi e il suo angelo custode a
  quattro zampe: addestrato a segnalare le
  variazioni di glicemia nel sangue del suo
  padroncino, sa che deve abbaiare quando
  avverte che qualcosa non va. Lo ha fatto tante
  volte negli ultimi mesi, anche di notte leccando
  la mano della mamma del ragazzino per
  avvisarla che il piccolo rischiava di entrare in
  coma diabetico. E lo ha fatto ancora durante la
  traversata del ramo lecchese del lago di
  Como, da Onno a Mandello del Lario, un
  chilometro e mezzo fianco a fianco,
  accompagnati dagli educatori della onlus
  Progetto Serena, che prepara i cani allerta-
  diabete, e dai volontari della sezione cinofila salvataggio nautico Lario Rescue Project. In acqua ci sono
  i campioni di nuoto Leo Callone, Monica Priore e Cristiano De Battista. Ma Lorenzo guarda solo Red,
  che con indosso un giubbotto salvagente non mostra alcun timore.
  «Eppure fino a pochi mesi fa il mio cane aveva paura dell' acqua - racconta Lorenzo -. Da piccolo ha
  rischiato di annegare e di nuotare proprio non ne voleva sapere. Ma lui è il mio migliore amico e quando
  mi è accanto non ho paura di nulla».
  Dal gommone li guarda mamma Alessandra. «Volevamo che il rapporto tra mio figlio e il nostro Magic
  Red, un esemplare di Australian Kelpie di sei anni, diventasse ancora più stretto - racconta -. Così
  abbiamo pensato di coinvolgerli in un' attività comune. Lorenzo gioca a pallanuoto in una squadra di
  Dalmine e quando ha espresso il desiderio di fare gli allenamenti insieme al cane confesso che
  abbiamo temuto il peggio. Invece è andato tutto bene. La presenza di Red ci rassicura anche se non
  deve sostituire i controlli».
  E infatti la prova della glicemia scandisce per tre volte le tappe della traversata. Ma non basta. A metà
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12 ottobre 2018
Pagina 21                             Corriere della Sera
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                                                       volontariato

  L' intervento

  Offriamo ai ragazzi trasgressioni intelligenti
  L' adolescenza è il tempo della curiosità, della
  disobbedienza, della ribellione primaria, del
  rischio e della terribile confusione tra il
  condizio-nale e il participio. Duran-te questi
  anni i nostri figli scelgono l' orlo del precipi-zio
  non perché sono bipo-lari, ma perché sono
  aqui-lotti che vorrebbero attra-versare i
  burroni, volare verso il sole, e giocarsi i loro
  desideri tutti in un boccone. Uno Stato intelli-
  gente non dovrebbe usare i cani, i poliziotti e
  le gale-re per fermare il volo di creature
  scatenate e senza sponde che le sappiano
  contenere. I nostri adole-scenti non li salviamo
  con le punizioni, facendo pu-lire le aule delle
  scuole o mandandoli nelle mie co-munità a
  fare volontariato.
  Urge sostituire la voglia di avventure, la
  curiosità morbosa, il bisogno di trasgressioni
  negative con proposte positive altret-tanto
  rischiose, curiose e trasgressive, ma discusse
  insieme, con loro. Non fermi un' aquila in volo,
  una moto in curva e un generatore di
  «elettricità».
  La stagione dei fiori, dei cieli dipinti e dei
  tempora-li improvvisi se non abbia-mo fatto
  prevenzione ed educazione, può travolge-re
  tutto. Racconta lo psico-terapeuta Jorge
  Bucay: «Quando ero bambino adoravo il circo
  e mi piace-va in particolar modo l' elefante.
  Prima di entrare in scena, pur facendo sfoggio di una dimensione e di una forza davvero fuo-ri dal
  comune, rimaneva per ore legato a un paletto conficcato nel suolo, con una catenina che gli
  imprigionava una delle zampe. Mi sembrava im-possibile che all' animale non venisse la voglia di
  sradicare quel paletto per sgranchirsi un po' le gam-be. Perché non scappava?
  Mio padre mi diceva che era stato ammaestrato. A me la risposta non convin-ceva. Se era ammaestrato
  non c' era motivo di tenerlo legato con una zampa a un paletto. Dopo un po' di tempo me la sono
  chiarita da solo la causa. Se inco-minciarono a legarlo fin da quando era molto pic-colo, la sua è
  diventata abi-tudine. Quand' era piccolo il paletto era adeguato, pe-rò adesso aveva ottenuto i risultati
  che desiderava l' allenatore. Aspettava l' ora giusta per ballare come una ballerina di 50 chilo-grammi e
  poi tornava al suo posto». Il fatterello dimostra nel modo più semplice, ma più efficace, il principio che i
  dottori chiamano prevenzione.
  Durante l' infanzia e la preadolescenza con i no-stri figli dobbiamo impo-stare giochi, regole e di-
  vertimenti che senza biso-gno di punizioni, prediche e raccomandazioni, offro-no tutti i prerequisiti utili

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Pagina 23                              Corriere della Sera
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                                                     volontariato

  Reddito di cittadinanza: cinque punti da chiarire
  Finora solo schegge.
  Così rarefatte da sembrare impazzite.
  Sul reddito di cittadinanza sono tanti i punti da chiarire. E
  farlo prima possibile aiuta l' opinione pubblica e i mercati,
  molto scettici sul tema che considerano uno dei punti più
  "pericolosi" della prossima manovra.
  Ci sono un po' più di 5 milioni di persone che vivono nella
  condizione di povertà assoluta (vale a dire del tutto privi dei
  mezzi di sostentamento primari), 1,7 milioni di famiglie. Si
  tratta del 6,9% delle famiglie italiane e del 32% delle famiglie
  di immigrati: nel complesso, in questo esercito di "ultimi" oltre
  1,6 milioni sono cittadini stranieri.
  Oggi il reddito di inclusione (Rei), la forma di sostentamento
  di ultima istanza in vigore, si riferisce a una platea potenziale
  di 2,5 milioni di persone. Per lo più sono emarginati a rischio
  dipendenza (da alcol, da droghe o anche dal gioco), privi di
  relazioni anche minime. Di loro in genere si occupano le
  organizzazioni di volontariato o le parrocchie. Nei centri più
  piccoli è più facile anche la relazione con le strutture
  comunali di assistenza sociale. Più complicata nelle grandi
  città. Chi ha a che fare con loro avverte che non è sempre il
  lavoro la risposta più urgente e più giusta. Se all' area di
  povertà assoluta si aggiunge l' area di povertà relativa o
  potenziale (come sembra essere l' intenzione del Governo) la
  platea si amplia fino a circa 9 milioni di persone, vi fanno
  parte i senza lavoro di lunga durata e le fasce deboli del
  mercato o i disoccupati.
  Si passa da un intervento per l' 8,4% della popolazione a uno
  per il 15,6%. Se per la lotta alla povertà assoluta si stanziano
  6 miliardi il problema è davvero debellato: lo dicono gli
  esperti. E in genere associano questo tipo di assistenza a un
  assegno di 3-400 euro. Ma se il contributo è quasi il doppio e
  riguarda una platea molto più ampia, l' azione diventa di
  assai minore impatto. E anche i 9 miliardi messi in campo dal
  Governo potrebbero non ottenere gli effetti sperati.
  Un welfare Ogm Del resto, il reddito di cittadinanza era nato
  come contributo da percepire al compimento dei 18 anni. Un
  regalo di maturità dello Stato: all' epoca i 5 Stelle
  vagheggiavano la decrescita felice e il mondo senza più
  obblighi di lavoro, ma semmai come luogo ideale per la futuribile stagione dell' ozio creativo. Un
  formidabile strumento di propaganda per un mondo ribaltato e davvero rivoluzionario. Poi la presa di
  Palazzo Chigi ha indotto ripensamenti successivi: prima è diventato una sorta di salario minimo che
  coprisse le zone del lavoro non sottoposte alle regole di contratti collettivi; poi è stato adattato a
  strumento legato alla ricerca di una occupazione. Ma ha sempre mantenuto anche i connotati di una
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12 ottobre 2018
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12 ottobre 2018
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12 ottobre 2018
Pagina 15                                 La Repubblica
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  Intervista

  Arianna Giuliano "Abbiamo voluto creare un'
  associazione diversa"
  «L' idea è stata quella di dare al quartiere di
  San Lorenzo un' associazione diversa da
  quelle finora esistenti» racconta Arianna
  Giuliano, 41 anni, insegnante.

  In che senso?
  «Per risvegliare l' identità e il senso di
  appartenenza degli abitanti e anche la voglia
  di viverlo pienamente da un punto di vista
  culturale e sociale.
  Abbiamo sentito parlare della nascita degli
  Ecomusei in Europa, in particolar modo in
  Francia. Ci hanno incuriosito e abbiamo
  cominciato a studiare anche quelli romani e
  italiani».

  Che cosa avete scoperto?
  «Che esiste una rete di collegamento tra i vari
  Ecomusei sorti nel nostro Paese».
  Ma il volontariato in un quartiere prevede
  anche una forma di impegno per migliorarlo,
  tenerlo pulito e così via.
  «Sì, comprende anche essere consapevoli che
  il decoro di un quartiere e le sue abitudini di
  vita dipendono da ciò che ognuno di noi fa. E
  infatti partecipiamo a campagne di pulizia e di
  piantumazione di nuovi alberi».

  Che seguito hanno le visite guidate che organizzate per far conoscere i tesori architettonici e
  archeologici di San Lorenzo?
  «Vengono molto apprezzate e c' è una grande partecipazione anche di abitanti di altri quartieri. L' idea
  del nostro Ecomuseo è anche quella di una corazza che difende da speculazioni edilizie».
  Dove? «Per esempio su vai dei Reti, dove, come è successo per la fonderia Bastianelli, hanno buttato
  giù quello che era un reperto di architettura industriale, che altrove in Europa sarebbe stato salvato e
  riutilizzato, per costruire un residence privato per studenti.
  Ed infine abbiamo la tangenziale. Andrebbe ristrutturata, perché cadente, oppure buttata giù e
  ricostruita nell' area dell' Ex Dogana».
  - p.boc.
  © RIPRODUZIONE RISERVATA L' insegnante Arianna Giuliano 41 anni insegnante è una delle
  volontarie che difendono San Lorenzo.

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