CSV FC - ASSIPROV Venerdì, 12 ottobre 2018
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CSV FC - ASSIPROV Venerdì, 12 ottobre 2018 Prime Pagine 12/10/2018 Prima Pagina Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) 1 12/10/2018 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Forlì) 2 12/10/2018 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Cesena) 3 ambiente e protezione civile 12/10/2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 8 Gli studenti delle scuole medie hanno ripulito 4 aree verdi 4 12/10/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 59 Meldola, 45 bambini puliscono le aree verdi 5 csv e scenario locale 12/10/2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 39 Autobiografia intergenerazionale 6 12/10/2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 5 Banca di Forlì, l' associazione dei soci dona 7mila euro alla Buon... 7 12/10/2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 44 Campo di formazione della Croce Rossa 8 11/10/2018 Forli Today E' il weekend di "Animali in Fiera": c' è anche la mostra... 9 12/10/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 55 Ex banca di Forlì, i soci dipendenti donano 7mila euro 12 12/10/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 57 Mobili in legno: recupero oppure EcoCentro 13 12/10/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 52 Ore 17, difficile trovare posto dentro al campus E mezza 'Ruffilli'... 14 12/10/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 55 Problemi di vista, stasera un incontro 16 12/10/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 65 Raccolta di beni nei supermercati 17 12/10/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 59 Seminari su tecnologie e terzo settore 18 12/10/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 55 Problemi di vista, stasera un incontro 19 volontariato 12/10/2018 Avvenire Pagina 6 «Azzeramento fondi»: pluralismo nel mirino 20 12/10/2018 Avvenire Pagina 15 LUCIA BELLASPIGA TRIESTE 22 12/10/2018 Avvenire Pagina 22 I sessant' anni di Chicco per le famiglie 24 12/10/2018 Avvenire Pagina 22 LUCA MAZZA Il Terzo settore resta in fase di espansione 26 12/10/2018 Corriere della Sera Pagina 3 Andrea Senesi «Il muro non basta L' allarme è sanitario: la Regione si... 28 12/10/2018 Corriere della Sera Pagina 21 BARBARA GEROSA Il bambino (malato) e il suo cane che attraversarono il lago insieme 30 12/10/2018 Corriere della Sera Pagina 23 DON ANTONIO MAZZI Offriamo ai ragazzi trasgressioni intelligenti 32 12/10/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 20 Alberto Orioli Reddito di cittadinanza: cinque punti da chiarire 34 12/10/2018 La Repubblica Pagina 15 Arianna Giuliano "Abbiamo voluto creare un' associazione diversa" 37
12 ottobre 2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 1
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12 ottobre 2018 Pagina 8 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) ambiente e protezione civile Gli studenti delle scuole medie hanno ripulito 4 aree verdi MELDOLA Cinquanta studenti delle medie di Meldola hanno partecipato alla giornata "Puliamo il mondo", lavorando giovedì mattina per fare risplendere 4 parchi cittadini. L' iniziativa, organizzata dall' assessorato comunale all' Ambiente, in collaborazione con l' istituto comprensivo meldolese, ha coinvolto due classi seconde (delle sezioni B e D) che sono state impegnate, con supporto di insegnanti e volontari, nella pulizia delle aree verdi. «Sono stati raccolti notevoli quantità di rifiuti - afferma l' assessore Erma no Giunchi - ed i ragazzi hanno pulito benissimo le 4 aree verdi scelte, facendo un' esperienza importante sia sotto l' aspetto di La pulizia delle aree verdi dattico che a vantaggio dell' ambiente. Tanti cittadini hanno visto i giovani in azione ed hanno ringraziato per la bella iniziativa. Si tratta di una prima giornata di questo tipo, organizzata dal Comune insieme alle scuole, e cercheremo di replicarla». L' esponente della giunta guidata dal sindaco Gian Luca Zattini ha voluto ringraziare la direttrice dell' Itc di Meldola, Benedetta Zaccarelli, e la professoressa Ilaria Godoli, referente su tematiche ambientale della scuola, oltre all' altro docente presente Gianluca Orsini. Un "grazie" esteso anche ai 50 studenti che hanno partecipato ed agli 8 rappresentati della Protezione civile e delle Guardie ecologiche volontarie che hanno sup portato il lavoro e gli spostamenti dei giovani. I giardini pubblici coinvolti sono stati: il primo in viale Della Repubblica, dove c' è l' ingresso dell' asilo nido; il secondo in fondo a via Gugnoni, il terzo di via Mazzini dietro alla Coop e il quarto il "Briton" di via Togliatti. Giunchi ha ringraziato anche la Coop di Meldola, rappresentata per l' occasione dalla consigliera Sara Bravaccini, che ha sostenuto le spese dell' iniziativa ed offerto una merenda finale davanti a supermercato a tutti i partecipanti. M.M. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 4
12 ottobre 2018 Pagina 59 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) ambiente e protezione civile Meldola, 45 bambini puliscono le aree verdi DUE SECONDE della scuola media di Meldola - sezioni B e D -, per un totale di 45 bambini, per una mattinata sono state impegnate a pulire dai rifiuti quattro aree verdi del paese. Gli studenti si sono messi all' opera ieri, in occasione dell' iniziativa di Legambiente 'Puliamo il Mondo', aiutati da personale della Protezione civile, Gev e Coop Alleanza 3.0, che ai ragazzi ha offerto una merenda dopo l' attività di spazzini. I ragazzi hanno ripulito i giardini tra viale della Repubblica e via Mazzini, quelli in via Gugnoni e in via Mazzini dietro il supermercato Coop e quelli a fianco dell' area Brighton, in via Togliatti, il tutto a partire dalle 8.30 circa. «L' iniziativa è andata bene, per Meldola era la prima volta - dice l' assessore comunale con delega all' ambiente Ermano Giunchi -. Ringrazio il dirigente scolastico Benedetta Zaccarelli e gli insegnanti Godoli e Orsini, referenti ambientali per entrambi le classi. I ragazzi si sono dimostrati molto interessati all' argomento rifiuti e consapevoli dell' importanza di giornate come quella di oggi». Gli studenti «sanno poi che anche a Meldola partirà presto il porta a porta. Praticamente tutti ne hanno sentito parlare in famiglia». La raccolta differenziata porta a porta inizierà a Meldola il 3 dicembre. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 5
12 ottobre 2018 Pagina 39 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) csv e scenario locale Autobiografia intergenerazionale CESENA È giunto al termine il progetto d i autobiografia intergenerazionale realizzato dal Coordinamento donne Spi-Cgil di Cesena e di Forlì e dall' Auser. L' esperienza, che ha coinvolto una classe quarta dell' istituto professionale " C o m a n d i n i " n e l l ' a n n o scolastico 2016-2017 e un gruppo di giovani lavoratori del territorio di Forlì, è stata raccolta in un libro ed in un video dallo stesso titolo "Il tempo non ha età: raccontarsi per comunicare fra generazioni". Questa mattina, alle ore 9.15, sarà presentato alla Biblioteca Malatestiana. Saranno presenti le docenti della Libera Università dell' Autobiografia di Anghiari Clara Pia centini e Anna Maria Pedretti; Gianluca Barbieri, docente dell' Università di Parma, che parlerà del rapporto autobiografia e letteratura; lo scrittore Enzo Fileno Carabba, che tratterà il tema "Scrivere per dimenticare, autobiografia e smemoratezza". L' iniziativa è rivolta a tutti, ma soprattutto ai giovani: per questo, oltre al "Comandini", che ha partecipato al progetto, sono stati coinvolti gli altri istituti scolastici cesenati che, ritenendo l' esperienza di loro interesse, hanno garantito la presenza di alcune classi all' iniziativa. Il progetto, per quanto riguarda il gruppo promotore, è stato preceduto da un primo corso di autobiografia e da un secondo corso di biografia condotti dalle due docenti della Libera Università dell' Autobiografia di Anghiari, che hanno consentito di acquisire strumenti e metodologie per realizzare l' esperienza con i giovani. «I giovani studenti - spiegano i promotori dell' iniziativa attraverso l' autobiografia, hanno imparato a conoscersi meglio tra loro, perché oggi si parlano tanto attraverso i social, ma difficilmente parlano di loro. Dagli incontri individuali con i giovani lavoratori sono emerse le loro emozioni positive e i loro problemi con il mondo del lavoro, raccontati nelle auto -biografie raccolte nel libro. È stato un lavoro coinvolgente, impegnativo ma anche entusiasmante, che ha avuto ricadute positive nei due ambiti nei quali si è realizzato: la costruzione di relazioni autentiche con i giovani studenti e con i giovani lavoratori. Il libro e il video, frutti anch' essi del lavoro del gruppo di donne promotrici che raccontano questa esperienza, sono la dimostrazione che l' approccio autobiografico può rappresentare uno strumento davvero efficace a disposizione di tutti, e quindi anche della scuola e del sindacato, per uscire dal proprio interno e imboccare nuove strade di conoscenza reciproca tra mondi che la società vorrebbe separati». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 6
12 ottobre 2018 Pagina 5 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) csv e scenario locale Banca di Forlì, l' associazione dei soci dona 7mila euro alla Buon Pastore FORLÌ L' associazione Buon Pastore di Forlì, organo strumentale della Caritas diocesana di Forlì-Bertinoro, beneficerà di una donazione di 7mila euro elargiti dall' Associazione soci dipendenti Ban cadi Forlì in sede di chiusura della propria attività. «Con la fusione per incorporazione della Banca di Forlì nel Credito cooperativo ravennate, forlivese e imolese - precisa il presidente dell' Asd Paolo Dall' Aquila - il nostro sodalizio ha perso il collegamento con la sua banca di riferimento e deciso, di conseguenza, di chiudere la sua esperienza. Abbiamo pensato di destinare una parte del nostro patrimonio all' associazione Buon Pastore». «Ringrazio l' Asd Banca di Forlì per il gesto - dichiara il direttore Caritas diocesana Sauro Bandi-e comunico che questa somma sarà utilizzata per sviluppare le azioni in difesa dei valori e delle reti sociali presenti sul territorio». Silvia Gasperoni, operatrice Ca ritas dioceana, riepiloga alcuni dati in suo possesso sul fronte del contrasto alle povertà: «Quasi 700mila euro erogati in 8 anni di prestiti sociali, 54 microcrediti in corso e altrettanti tirocini formativi avviati». Sempre sul fronte del sostegno alle reti sociali, Bandi comunica che la sua organizzazione e le centrali Caritas parrocchiali diocesane sono par ticolarmente impegnate anche sul fronte delle accoglienze diffuse: «A Forlì-Bertinoro cresce il numero di famiglie -tutor in grado di accogliere temporaneamente altri nuclei in difficoltà. È la riprova che il nostro territorio è sensibile alla cultura della prossimità». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 7
12 ottobre 2018 Pagina 44 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) csv e scenario locale Campo di formazione della Croce Rossa SARSINA Inizia oggi il campo di formazione della Croce Rossa dell' Emilia-Romagna, con oltre 200 volontari partecipanti. Sabato mattina il campo, al centro sportivo di via Ambrola, sarà visitato dai ragazzi delle scuole di Ranchio e di Sarsina che assisteranno alle dimostrazioni di salvataggio del gruppo cinofilo e di salvataggio in acqua alla diga del lago di Quarto. Domenica il cam po potrà essere visitato dai cittadini interessati che potranno assistere a dimostrazioni di salvataggio del gruppo cinofilo e assistere a una dimostrazione di salvataggio in acqua alla diga della go di Quarto, raggiungibile grazie a un servizio gratuito di trasporto con bus navetta. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 8
11 ottobre 2018 Forli Today csv e scenario locale E' il weekend di "Animali in Fiera": c' è anche la mostra internazionale felina "ForlìinGatto" Una bella occasione per passare un weekend alla scoperta di animali di ogni tipo: da quelli più rari ed esotici a quelli che ritroviamo nelle fattorie romagnole, sino naturalmente a cani, gatti, cavalli e tutte le specie d' affezione Animali, che passione. Nasce dall' amore e dalla meraviglia che spontaneamente suscitano in noi la straordinaria varietà di specie che popolano il pianeta, la rassegna fieristica dedicata a tutta la famiglia che permette di immergersi nel fascino di tutte le forme di vita animale. Una manifestazione che si prefigge lo scopo di favorirne una conoscenza non superficiale, essendo da sempre focalizzata su tre principi irrinunciabili: educazione, cura, rispetto. E' "Animali in Fiera", la cui nona edizione è in programma questo weekend alla Fiera di Forlì . Una bella occasione per passare un weekend alla scoperta di animali di ogni tipo: da quelli più rari ed esotici a quelli che ritroviamo nelle fattorie romagnole, sino naturalmente a cani, gatti, cavalli e tutte le specie d' affezione. La rassegna organizzata da Romagna Fiere si svolge sotto l' attento controllo dei servizi veterinari della sanità pubblica e si sviluppa su un' area di 13mila metri quadrati tra mostre, concorsi, conferenze, esibizioni, gare, laboratori didattici per adulti e bambini, percorsi di conoscenza e divertimento, una vasta selezione di accessori, prodotti per l' alimentazione e la toelettatura. "Animali in Fiera" è strutturata in sezioni ed aree tematiche. REPTILIUS - TARTARUGHE DAL MONDO - PIANETA ANIMALI - A "Reptilius" si potranno ammirare innumerevoli specie di serpenti, tartarughe, anfibi, sauri, aracnidi, roditori e tartarughe da tutto il mondo grazie a una mostra-mercato curata da "Mini Zoo" con ben 2.000 esemplari terrestri, acquatici, palustri, tutti muniti di scheda di presentazione redatta da veterinari specializzati contenente provenienza, abitudini, caratteristiche e tutto ciò che bisogna conoscere per prendersene cura. Sempre "Mini Zoo" curerà lo spazio Pianeta Animali, un' area dove sarà possibile addentrarsi in un percorso didattico tra animali esotici e insoliti tra rapaci e piccoli mammiferi. Si potranno ammirare: gufi, poiane, falchi, pipistrelli, genette, suricati e quest' anno il focus è tutto sul Sud America la cui straordinaria varietà di specie sarà resa tangibile grazie alla presenza di alcuni meravigliosi Fenicotteri Rosa Cileni e da una coppia di Lama del Perù. Inoltre il viaggio nel multiforme universo degli insetti si concentrerà sui Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 9
11 ottobre 2018 Forli Today
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12 ottobre 2018 Pagina 55 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) csv e scenario locale SOLIDARIETÀ L' ASSOCIAZIONE HA CESSATO LA SUA ATTIVITÀ DOPO LA FUSIONE DELL' ISTITUTO, RISORSE DESTINATE AL BUONPASTORE Ex banca di Forlì, i soci dipendenti donano 7mila euro L' ASSOCIAZIONE soci dipendenti della Banca di Forlì, nata nel 2007 e che ha cessato le sue attività a seguito della fusione dello stesso istituto nel Credito cooperativo ravennate, forlivese e imolese, ha deciso di destinare 7mila euro all' associazione Buonpastore «che agisce a Forlì - dice il presidente Paolo Dall' Aquila -, tutelando le reti di prossimità, sviluppando azioni per la difesa degli ultimi in senso evangelico. Siamo quindi lieti di destinare queste risorse al Buonpastore, che da sempre è in prima linea per la difesa dei valori e delle reti sociali presenti, cercando di intervenire a favore dei poveri, dei soggetti deboli, degli immigrati». «Fra le tante cose che promuoviamo - continua Sauro Bandi, direttore della Caritas diocesana -, per l' ottavo anno ci sono anche i microcrediti: per il 2018 ne abbiamo attivi ancora 54, con 385 richieste e 127 erogazioni per un totale di quasi 700mila euro. Con questi soldi aiutiamo le famiglie a riprendere una loro dignità e riattivarsi. Così come facciamo tramite i tirocini formativi: ne abbiamo attivati una cinquantina, e in alcuni casi sono sfociati in assunzioni». La donazione dei soci dipendenti andrà proprio in questa direzione. «Li useremo come una sorta di sgravio fiscale per le aziende che ospitano tirocinanti - spiega Bandi -, in modo da incentivarne le assunzioni». «Un' associazione chiude - conclude mons. Livio Corazza -, ma lo fa pensando agli altri. È una cosa importante, perché i soldi non bastano mai se manca la solidarietà: a loro va un doppio grazie». Enrico Magnani © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 12
12 ottobre 2018 Pagina 57 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) csv e scenario locale Mobili in legno: recupero oppure EcoCentro ECCO un' altra puntata della rubrica a cura di Alea sulla raccolta differenziata. Le domande dei lettori vanno spedite all' indirizzo cronaca.forli@ilcarlino.net DOVE BUTTO i vecchi mobili? Per portare il proprio contributo alla lotta per la riduzione del rifiuto è importante prendere come abitudine di vita il riutilizzo degli oggetti. Capita di possedere oggetti ancora funzionanti che però non riteniamo più utili, come elementi d' arredo. Per aiutare le persone a gestire questi oggetti considerati superflui esistono sul territorio onlus d o v e è p o s s i b i l e p o r t a r e o g g e t t i considerati superflui, ma che possono ancora essere utilizzati. Altrimenti, mobili o elementi in legno deteriorati possono essere conferiti gratuitamente presso gli Ecocentri, oppure possono essere ritirati a domicilio grazie al servizio a chiamata ritiro ingombranti (www.alea-ambiente.it). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 13
12 ottobre 2018 Pagina 52 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) csv e scenario locale Ore 17, difficile trovare posto dentro al campus E mezza 'Ruffilli' è chiusa Sale studio, il problema denunciato dagli universitari di ENRICO MAGNANI DA ORMAI trent' anni Forlì ospita l' università. Tanto è passato da quando in città sono arrivate la seconda facoltà di scienze politiche ad indirizzo politico-internazionale, intitolata alla memoria del senatore Roberto Ruffilli, e la Sslmit, la Scuola superiore di lingue moderne per interpreti e traduttori. In questi trent' anni di passi avanti ne sono stati fatti tanti, in primis il Campus. Ma ancora non basta. Il moltiplicarsi dei corsi e, di conseguenza, degli studenti, stanno rendendo stretti i tanti posti a disposizione degli universitari. Siamo andati a vedere con i nostri occhi, per capire sopratutto l' importanza dei 190 posti delle aule Valverde di cui si è discusso in questi giorni. E anche ieri erano quasi piene. AL CAMPUS, ieri attorno alle 17, in ogni tavolo c' era almeno una persona. Delle 250 sedute non tutte erano occupate, ma trovare due posti liberi affiancati in modo da avere accanto il materiale didattico - portatile, appunti, slides o libri di testo -, non è facile. Anzi, nei tre corridoi a 'serpentone' che compongono il Teaching Hub, era quasi impossibile. Tanti gli studenti già seduti, altri sono arrivati poco dopo, non appena sono finite le lezioni. ALLA BIBLIOTECA Ruffilli, affacciata su via Pellegrino Laziosi, la situazione è quasi peggio. L' immobile, un tempo parte dell' ospedale Morgagni, conta 339 posti, di cui 162 al piano terra e 177 al primo piano. Quest' ultimo, che ospita alcuni fondi librari, le riviste e la sala informatica, è attualmente chiuso per problemi legati ad infiltrazioni d' acqua. L' iter per la riparazione è già stato avviato e si spera che a breve i lavori inizino. Nel frattempo però è inagibile, così per studiare gli universitari sono stipati nelle aule al piano terra. «I lavori però sono in capo all' Università - spiega Angela Maria Politi , coordinatrice della 'Ruffilli' -: non so quando partiranno né quando termineranno». Il personale sta fornendo il materiale del primo piano agli studenti, «ma siamo consapevoli del fatto che questo non può sostituire la disponibilità di aule per lo studio individuale e di gruppo, attualmente inaccessibili, e la possibilità per gli utenti di cercare tra gli scaffali i libri che potrebbero essere loro utili». IN CORSO della Repubblica, praticamente una di fronte all' altra, ci sono altre due aule. Una, Santa Lucia, è messa a disposizione dalla diocesi, e gestita da volontari. Conta 44 posti e ieri quelli occupati erano circa la metà. Praticamente dall' altra parte del corso, la biblioteca Saffi mette a disposizione altre Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 14
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12 ottobre 2018 Pagina 55 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) csv e scenario locale UNIONE CIECHI Problemi di vista, stasera un incontro PER la giornata mondiale della vista oggi ci sarà un gazebo in piazza Saffi in cui la sezione dell' Unione italiana ciechi distribuirà materiale informativo. Alle 20,30 nella sede dell' Unione (piazzale della Vittoria 12) si terrà il primo di un ciclo di incontri per genitori di figli con disabilità visiva. Il titolo è 'Sono grande!' e tratterà il tema di come conciliare protezione e sviluppo delle autonomie nelle diverse fasi di crescita. Interverrà Sara Valerio, psicologa e psicoterapeuta. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 16
12 ottobre 2018 Pagina 65 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) csv e scenario locale SOLIDARIETÀ Raccolta di beni nei supermercati UNA RACCOLTA di prodotti per aiutare i cervesi meno fortunati. Domani Coop Alleanza 3.0 metterà a disposizione, nei due supermercati di viale Roma e via Mazzotti Carli, uno spazio dedicato alla raccolta di prodotti destinati a 'Mensa amica' e 'Emporio solidale', per aiutare i cervesi in difficoltà che si rivolgono a questi due servizi. Trenta volontari dalle 9 alle 18 raccoglieranno i beni (pasta, legumi, pannolini e prodotti per la casa e l' igiene personale) che i cittadini doneranno. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 17
12 ottobre 2018 Pagina 59 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) csv e scenario locale BERTINORO Seminari su tecnologie e terzo settore L' IMPATTO che la quarta rivoluzione industriale, nota anche come 'rivoluzione delle tecnologie convergenti', avrà sul terzo settore sarà il tema al centro delle Giornate di Bertinoro per l' Economia Civile, che si svolgono oggi e domani al centro studi dell' Università di Bologna (via Frangipane 6, nella rocca di Bertinoro). Numerosi gli interventi in programma nei due giorni di lavori dell' evento. Fra i relatori Stefano Zamagni (Università di Bologna), l' ex ministro Giuliano Poletti e Mauro Lusetti, presidente nazionale di Legacoop. Per l' occasione saranno presentate anche due rilevazioni a cura di Istat e Swg sulle conseguenze delle innovazioni tecnologiche. Previsto anche uno spazio dedicato ai giovani: il GdB OFF, che ospiterà più di 60 studenti del corso di Laurea in Management dell' Economia Sociale del campus di Forlì. Info: 0543.62327. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 18
12 ottobre 2018 Pagina 55 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) csv e scenario locale UNIONE CIECHI Problemi di vista, stasera un incontro PER la giornata mondiale della vista oggi ci sarà un gazebo in piazza Saffi in cui la sezione dell' Unione italiana ciechi distribuirà materiale informativo. Alle 20,30 nella sede dell' Unione (piazzale della Vittoria 12) si terrà il primo di un ciclo di incontri per genitori di figli con disabilità visiva. Il titolo è 'Sono grande!' e tratterà il tema di come conciliare protezione e sviluppo delle autonomie nelle diverse fasi di crescita. Interverrà Sara Valerio, psicologa e psicoterapeuta. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 19
12 ottobre 2018 Pagina 6 Avvenire volontariato Editoria non profit «Azzeramento fondi»: pluralismo nel mirino ROMA Igiornali nel mirino del governo. Stavolta non si tratta di polemiche contro l' una o l' altra testata. Ma di un intervento di natura strutturale per tagliare i contributi all' editoria di carattere non profit. È scritto nero su bianco nella risoluzione di maggioranza sul Def: «Un graduale azzeramento a partire dal 2019 del contributo del Fondo per il pluralismo, quota del Dipartimento informazione editoria, assicurando il pluralismo dell' informazione e la libertà di espressione». Il fondo diventa ufficialmente quindi uno dei cespiti da cui il governo vuole estrarre risorse. Un vecchio cavallo di battaglia del M5s, come ha ripetuto anche recentemente il sottosegretario di Palazzo Chigi con delega sull' editoria Vito Crimi, che ora viene rilanciato dall' intero governo. Nel grande fiume della spesa pubblica il fondo editoria è un rivoletto. Che però aiuta a tenere viva la voce di molte testate locali e nazionali ( Avvenire è tra queste, accanto a diversi giornali diocesani) cioè a sostenere fattivamente il pluralismo informativo e culturale in Italia. Quel pluralismo che la risoluzione di maggioranza afferma di voler sostenere mentre taglia le risorse dedicate. Dopo la riforma del 2016 che ha tagliato fuori i giornali di partito nel fondo per la carta stampata sono rimasti circa 60 milioni, suddivisi tra 48 testate nazionali e regionali e 105 realtà editoriali locali. Tutte facenti capo a cooperative o imprese senza fini di lucro. L' ultimo stanziamento noto riguarda la prima rata sul 2017 (il 42% del totale). Sull' annuncio del governo è intervenuta ieri Stampa Romana (una delle associazioni regionali del sindacato di giornalisti) con il presidente Lazzaro Pappagallo. «Dopo l' ultima riforma, il fondo ha perso 150 milioni. Non finanzia i grandi quotidiani, ma le voci legate ad un pensiero critico e non omologato e la piccola editoria territoriale. Pensare che testate come il manifesto e Avvenire siano monopolisti lascia a bocca aperta. La loro voce ha rilievo anche per chi dirige il Paese, basti pensare alla campagna contro la ludopatia condotta da Avvenire che ha costituito la base per un pezzo del 'decreto dignità'. Qui nel Lazio quello che resta dell' editoria dei territori con i contratti di lavoro in regola si regge sul finanziamento pubblico. Il ministro del lavoro Di Maio deve anche pensare che così saltano centinaia di posti di lavoro». Il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, ha commentato: «Sarebbe una scelta semplicemente sbagliata perché è stato fatto un lavoro di bonifica, ci sono fondi mirati oggi per il sostegno di giornali che hanno caratteristiche particolari, cioè che sono in relazioni forti coi territori, che hanno una vocazione non-profit, sono quindi controllati da cooperative o da fondazioni Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 20
12 ottobre 2018 Pagina 6 Avvenire
12 ottobre 2018 Pagina 15 Avvenire volontariato TRIESTE Finché la Barcolana va Anniversario Domenica l' edizione numero 50 di quella che è diventata la più grande regata al mondo Sport, solidarietà e l' anima di una comunità INVIATA ATRIESTE Saranno le Frecce Tricolore, nel cielo di Trieste, a disegnare idealmente la linea di partenza della regata più grande del mondo, mentre al di sotto, sul mare, oltre duemila barche a vela di ogni dimensione e provenienza attenderanno allineate il colpo di cannone che darà il via a uno degli eventi sportivi più coreografici e spettacolari al mondo, la Barcolana, giunta alla sua cinquantesima edizione. Domenica mattina Trieste celebrerà le sue «nozze d' oro» con la storica regata, nata - come tutte le più belle cose - quasi per caso e in umiltà, quando nel 1969 la "Società Velica di Barcola e Grignano" ebbe l' idea di promuovere se stessa organizzando una piccola regata fuori dagli schemi: «Hai una qualsiasi barca a vela? Puoi partecipare», diceva allora il bando, in controtendenza con le regole dello yachting. Il vessillo della Società si ispirava alla bandiera della pace e l' obiettivo era radunare gli amanti del mare in un evento più spirituale che sportivo. Aderirono 51 barche e sembrò già un successo. Lo scorso anno erano 2.101 e fu record del mondo tra le regate a partenza singola, ovvero con tutte le imbarcazioni allineate per una partenza simultanea dal colpo d' occhio impressionante. «Siamo emozionati e felici - commenta il presidente della Barcolana, Mitja Gialuz - per questa edizione Trieste ha organizzato oltre 400 eventi in mare e a terra dedicati alla cultura, all' arte, all' ecologia, alle attività sociali ed educative. Un vero festival del mare che dura dieci giorni e culmina la domenica mattina. La parola d' ordine quest' anno è "coinvolgere": la vela è per tutti, il mare è di tutti». Un motivo che riecheggia lo spirito dei fondatori di mezzo secolo fa e che si ritrova nel manifesto affidato all' artista montenegrina Marina Abramovic, il cui motto " We are all in the same boat", siamo tutti sulla stessa barca, ci ricorda che navighiamo su un pianeta comune e che per custodirlo dobbiamo abbandonare gli individualismi, fare squadra, comportarci come fossimo parte di un unico equipaggio. Insomma, sarà anche la regata internazionale più affollata del pianeta, la Barcolana, ma di sicuro va ben oltre la sfida sportiva, anche se poi a renderla unica contribuiscono le caratteristiche tecniche che la contraddistinguono, prima tra tutte proprio quella partenza unica per velisti professionisti o semplici appassionati, campioni del mondo o sconosciuti, a bordo di piccole imbarcazioni o di velieri blasonati, tutti pronti a issare simultaneamente le vele alle 10.30 di domenica, appena il "nastro" di fumo disegnato dalla pattuglia acrobatica dell' Aeronautica militare (un tricolore lungo tre chilometri, tra il Faro di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 22
12 ottobre 2018 Pagina 15 Avvenire
12 ottobre 2018 Pagina 22 Avvenire volontariato profitto sociale I sessant' anni di Chicco per le famiglie Ogni famiglia ha un oggetto del cuore: la prima culla, il primo giocattolo o il primo ciuccio. E molti di questi sono di Chicco, marchio nato nel 1958 per iniziativa di Pietro Catelli, fondatore del Gruppo Artsana, oggi multinazionale italiana del Baby Care e Health Care, con ricavi da oltre 1,7 miliardi di euro e oggi partecipata da Investindustrial. Un' azienda nata da una precisa vocazione: essere concretamente vicino alle famiglie e semplificarne la vita di tutti i giorni. Fu infatti Catelli, diventato papà per la prima volta, a voler creare un' azienda in grado di aiutare i neo genitori nella cura del bambino e a chiamarla Chicco, diminutivo del nome del suo primogenito Enrico. Per 6 decadi l' obiettivo dell' azienda è rimasto invariato. La storia di Chicco è costellata di prodotti che hanno saputo anticipare l' evoluzione dei costumi e di nuove soluzioni pensate per le mutate esigenze delle famiglie. Negli anni 60 Chicco è il primo brand a proporre biberon e tettarella in un' unica confezione, una rivoluzione per i tempi come lo fu il primo Trio negli anni 90, fino alle soluzioni di ultima generazione come Chicco BebèCare, il primo sistema in Europa con sensori integrati all' interno del seggiolino auto per avvisare della presenza del bambino in auto. Per celebrare i suoi primi 60 anni Chicco ha voluto raccontare, attraverso i prodotti simbolo di ogni decade, l' evoluzione dei costumi delle famiglie italiane. Lo ha fatto con una mostra itinerante inaugurata a giugno al Pitti e oggi esposta anche all' estero, ma che tornerà entro Natale a casa, a Como, dove Chicco ha sede, arricchita di un pezzo unico: una versione speciale del cavallo giocattolo Rodeo autografata da papa Francesco. Sua Santità lo ha firmato in occasione di una recente visita in Vaticano dell' azienda durante la quale Chicco ha portato in dono un container di prodotti da destinare a famiglie bisognose. Il papa ha deciso di distribuire la donazione al Dispensario Vaticano, che offre gratuitamente assistenza pediatrica, al Cottolengo di Torino e all' Associazione Amici del Centrafrica (ACA), onlus lombarda impegnata in progetti di sostegno alla popolazione centrafricana e altre realtà che operano nel sociale a favore dei più piccoli. Questa iniziativa si aggiunge agli importanti progetti che Chicco da sempre porta avanti in ambito sociale come il Chicco di Felicità, iniziativa a sostegno del CAF (Centro di Aiuto ai Minori e alla Famiglia in Crisi). «La nostra passione e competenza si traduce da sempre non solo nello sviluppo di prodotti innovativi, ma anche in un concreto impegno a sostegno delle famiglie» spiega l' amministratore delegato di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 24
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12 ottobre 2018 Pagina 22 Avvenire volontariato Il Terzo settore resta in fase di espansione Istat: crescono associazioni e dipendenti Una non profit su due nata dopo il 2005 È un mondo che continua a svilupparsi: dalla quantità di realtà che ne fanno parte fino al numero di dipendenti e volontari. Parliamo del Non profit, che si accredita sempre più come il pilastro socio economico principale dell' Italia. A rivedere al rialzo i numeri del settore è l ' Istat, che aggiorna i dati del primo censimento permanente delle istituzioni non profit dell' anno scorso con stime riviste al 2016. Dagli ultimi dati disponibili sono 343.432 le istituzioni del non profit attive nel Paese con 812.708 dipendenti impiegati. Più del 50% delle realtà è al Nord e un' istituzione su due è stata costituita dopo il 2005. Crescono soprattutto le fondazioni, mentre accusano una battuta d' arresto le cooperative sociali e i settori della cooperazione, filantropia, promozione del volontariato, coesione sociali. Sono questi gli elementi principali dello scenario tracciato dall' istituto di statistica. Cifre e andamenti che confermano come il settore «continui ad espandersi nel tempo, con tassi di crescita medioannui in linea con il profilo delineato dai censimenti tradizionali ». Entrando nel dettaglio della rilevazione si nota come la crescita sia equilibrata. Le istituzioni non profit attive in Italia salgono del 2,1% e gli impiegati del 3,1%. Aumenta anche l' incidenza delle istituzioni non profit rispetto al complesso delle imprese dell' industria e dei servizi: dal 5,8% del 2001 al 7,8% del 2016 per le istituzioni e dal 4,8% del 2001 al 6,9% del 2016 per gli addetti. Si cresce più al Nord ( ma i dipendenti al Sud). Nel biennio 2015-2016, le istituzioni crescono di più al Nord-ovest (+3,3%), al Sud (+3,1%) e nelle Isole (+2,4%) mentre i dipendenti soprattutto nelle regioni meridionali (+5,8%) e al Nord-est (+4,4%). Considerando il numero di istituzioni, gli incrementi percentuali maggiori si osservano in Basilicata (+8,8%), Molise (+8,7%) e Calabria (+5,6%); aumenti più contenuti si rilevano in Abruzzo (+0,2%), Provincia autonoma di Bolzano (+0,5%) ed Emilia-Romagna (+0,7%) mentre le variazioni sono di segno negativo in Umbria (-0,5%) e nelle Marche (-0,4%). .Nel biennio 2015-2016 le istituzioni non profit aumentano in tutte le forme giuridiche ma sono le fondazioni a crescere di più (+16,4%). Rispetto al censimento precedente le istituzioni in crescita sono quelle impegnate nelle attività della religione (+14,4%), delle relazioni sindacali (+5,8%) e dell' ambiente (+6,2%). Passando ai dipendenti, le regioni maggiormente interessate dalla crescita degli occupati sono Basilicata (+9,5%), Campania (+7,9%) ed Emilia-Romagna (+5%). Oltre il 50% delle istituzioni attive nelle regioni del Nord. Il 26,7% è presente nell' Italia meridionale e insulare. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 26
12 ottobre 2018 Pagina 22 Avvenire
12 ottobre 2018 Pagina 3 Corriere della Sera volontariato Majorino e il bosco di Rogoredo «Il muro non basta L' allarme è sanitario: la Regione si svegli, subito operatori Sert» «Il muro non basta. A Rogoredo ci vogliono gli operatori del Sert mattina e sera». L' assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino ne è sicuro»: «La repressione serve ma non può essere l' unico strumento. E la Regione deve fare la propria parte. Lì c' è un gigantesco problema sanitario». E cosa si dovrebbe fare esattamente? «A Rogoredo operano due cooperative sociali: Lotta contro l' emarginazione onlus e Comunità nuova. Il progetto è finanziato dalla Regione attraverso un piccolo bando e realizzato con noi. Ma dobbiamo prendere tutti atto che i servizi sviluppati sin qui in Lombardia non sono più adeguati rispetto alla potenza del nuovo mercato delle sostanze illegali. E non possiamo aspettare che i ragazzi vadano da soli nei Sert. Dobbiamo andare a cercarli per strada uno ad uno. Chiediamo alla Regione di farsene maggiormente carico e siamo pronti a fare la nostra parte». L' assessore Maran chiede un presidio fisso della polizia ferroviaria. Ha ragione? «Certo che ha ragione. La repressione e il controllo servono. Ma ci vogliono anche i presidi sanitari e sociali. Solo il mix di interventi può garantire una soluzione». Ora arriverà il muro. Quando arriveranno gli operatori sanitari e assistenziali? «Entro la fine dell' anno garantiamo che ci saranno più operatori nel quartiere. Potrei fare polemica con la Regione e invece voglio che si lavori insieme per offrire risposte concrete. Dico solo che anche da Palazzo Lombardia devono muoversi perché c' è una generazione da salvare». Non c' è stata una sottovalutazione del fenomeno? «Tentativi ne abbiamo fatti tanti. È evidente che quando c' è un problema non puoi cavartela rivendicando l' impegno». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 28
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12 ottobre 2018 Pagina 21 Corriere della Sera volontariato Il bambino (malato) e il suo cane che attraversarono il lago insieme Soffia il vento sulla riva di Onno. Nella prima giornata d' autunno le nubi oscurano il sole. Lorenzo trema, ma non è il freddo a provocare i brividi. Negli occhi la paura di un' impresa ancora tutta da conquistare. Red si avvicina. Una carezza leggera e il timore scompare. Lorenzo e Red, insieme, a sfidare il lago per dimostrare che la malattia si può combattere con l' aiuto di un amico fidato. I passi tentennanti verso l' acqua si trasformano in bracciate vigorose. L' avventura inizia sotto lo sguardo delle tante persone che hanno saputo rendere questa esperienza speciale. Lorenzo Corti ha 11 anni e il diabete da quando ne aveva sette. Red è il suo compagno di giochi e il suo angelo custode a quattro zampe: addestrato a segnalare le variazioni di glicemia nel sangue del suo padroncino, sa che deve abbaiare quando avverte che qualcosa non va. Lo ha fatto tante volte negli ultimi mesi, anche di notte leccando la mano della mamma del ragazzino per avvisarla che il piccolo rischiava di entrare in coma diabetico. E lo ha fatto ancora durante la traversata del ramo lecchese del lago di Como, da Onno a Mandello del Lario, un chilometro e mezzo fianco a fianco, accompagnati dagli educatori della onlus Progetto Serena, che prepara i cani allerta- diabete, e dai volontari della sezione cinofila salvataggio nautico Lario Rescue Project. In acqua ci sono i campioni di nuoto Leo Callone, Monica Priore e Cristiano De Battista. Ma Lorenzo guarda solo Red, che con indosso un giubbotto salvagente non mostra alcun timore. «Eppure fino a pochi mesi fa il mio cane aveva paura dell' acqua - racconta Lorenzo -. Da piccolo ha rischiato di annegare e di nuotare proprio non ne voleva sapere. Ma lui è il mio migliore amico e quando mi è accanto non ho paura di nulla». Dal gommone li guarda mamma Alessandra. «Volevamo che il rapporto tra mio figlio e il nostro Magic Red, un esemplare di Australian Kelpie di sei anni, diventasse ancora più stretto - racconta -. Così abbiamo pensato di coinvolgerli in un' attività comune. Lorenzo gioca a pallanuoto in una squadra di Dalmine e quando ha espresso il desiderio di fare gli allenamenti insieme al cane confesso che abbiamo temuto il peggio. Invece è andato tutto bene. La presenza di Red ci rassicura anche se non deve sostituire i controlli». E infatti la prova della glicemia scandisce per tre volte le tappe della traversata. Ma non basta. A metà Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 30
12 ottobre 2018 Pagina 21 Corriere della Sera
12 ottobre 2018 Pagina 23 Corriere della Sera volontariato L' intervento Offriamo ai ragazzi trasgressioni intelligenti L' adolescenza è il tempo della curiosità, della disobbedienza, della ribellione primaria, del rischio e della terribile confusione tra il condizio-nale e il participio. Duran-te questi anni i nostri figli scelgono l' orlo del precipi-zio non perché sono bipo-lari, ma perché sono aqui-lotti che vorrebbero attra-versare i burroni, volare verso il sole, e giocarsi i loro desideri tutti in un boccone. Uno Stato intelli- gente non dovrebbe usare i cani, i poliziotti e le gale-re per fermare il volo di creature scatenate e senza sponde che le sappiano contenere. I nostri adole-scenti non li salviamo con le punizioni, facendo pu-lire le aule delle scuole o mandandoli nelle mie co-munità a fare volontariato. Urge sostituire la voglia di avventure, la curiosità morbosa, il bisogno di trasgressioni negative con proposte positive altret-tanto rischiose, curiose e trasgressive, ma discusse insieme, con loro. Non fermi un' aquila in volo, una moto in curva e un generatore di «elettricità». La stagione dei fiori, dei cieli dipinti e dei tempora-li improvvisi se non abbia-mo fatto prevenzione ed educazione, può travolge-re tutto. Racconta lo psico-terapeuta Jorge Bucay: «Quando ero bambino adoravo il circo e mi piace-va in particolar modo l' elefante. Prima di entrare in scena, pur facendo sfoggio di una dimensione e di una forza davvero fuo-ri dal comune, rimaneva per ore legato a un paletto conficcato nel suolo, con una catenina che gli imprigionava una delle zampe. Mi sembrava im-possibile che all' animale non venisse la voglia di sradicare quel paletto per sgranchirsi un po' le gam-be. Perché non scappava? Mio padre mi diceva che era stato ammaestrato. A me la risposta non convin-ceva. Se era ammaestrato non c' era motivo di tenerlo legato con una zampa a un paletto. Dopo un po' di tempo me la sono chiarita da solo la causa. Se inco-minciarono a legarlo fin da quando era molto pic-colo, la sua è diventata abi-tudine. Quand' era piccolo il paletto era adeguato, pe-rò adesso aveva ottenuto i risultati che desiderava l' allenatore. Aspettava l' ora giusta per ballare come una ballerina di 50 chilo-grammi e poi tornava al suo posto». Il fatterello dimostra nel modo più semplice, ma più efficace, il principio che i dottori chiamano prevenzione. Durante l' infanzia e la preadolescenza con i no-stri figli dobbiamo impo-stare giochi, regole e di- vertimenti che senza biso-gno di punizioni, prediche e raccomandazioni, offro-no tutti i prerequisiti utili Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 32
12 ottobre 2018 Pagina 23 Corriere della Sera
12 ottobre 2018 Pagina 20 Il Sole 24 Ore volontariato Reddito di cittadinanza: cinque punti da chiarire Finora solo schegge. Così rarefatte da sembrare impazzite. Sul reddito di cittadinanza sono tanti i punti da chiarire. E farlo prima possibile aiuta l' opinione pubblica e i mercati, molto scettici sul tema che considerano uno dei punti più "pericolosi" della prossima manovra. Ci sono un po' più di 5 milioni di persone che vivono nella condizione di povertà assoluta (vale a dire del tutto privi dei mezzi di sostentamento primari), 1,7 milioni di famiglie. Si tratta del 6,9% delle famiglie italiane e del 32% delle famiglie di immigrati: nel complesso, in questo esercito di "ultimi" oltre 1,6 milioni sono cittadini stranieri. Oggi il reddito di inclusione (Rei), la forma di sostentamento di ultima istanza in vigore, si riferisce a una platea potenziale di 2,5 milioni di persone. Per lo più sono emarginati a rischio dipendenza (da alcol, da droghe o anche dal gioco), privi di relazioni anche minime. Di loro in genere si occupano le organizzazioni di volontariato o le parrocchie. Nei centri più piccoli è più facile anche la relazione con le strutture comunali di assistenza sociale. Più complicata nelle grandi città. Chi ha a che fare con loro avverte che non è sempre il lavoro la risposta più urgente e più giusta. Se all' area di povertà assoluta si aggiunge l' area di povertà relativa o potenziale (come sembra essere l' intenzione del Governo) la platea si amplia fino a circa 9 milioni di persone, vi fanno parte i senza lavoro di lunga durata e le fasce deboli del mercato o i disoccupati. Si passa da un intervento per l' 8,4% della popolazione a uno per il 15,6%. Se per la lotta alla povertà assoluta si stanziano 6 miliardi il problema è davvero debellato: lo dicono gli esperti. E in genere associano questo tipo di assistenza a un assegno di 3-400 euro. Ma se il contributo è quasi il doppio e riguarda una platea molto più ampia, l' azione diventa di assai minore impatto. E anche i 9 miliardi messi in campo dal Governo potrebbero non ottenere gli effetti sperati. Un welfare Ogm Del resto, il reddito di cittadinanza era nato come contributo da percepire al compimento dei 18 anni. Un regalo di maturità dello Stato: all' epoca i 5 Stelle vagheggiavano la decrescita felice e il mondo senza più obblighi di lavoro, ma semmai come luogo ideale per la futuribile stagione dell' ozio creativo. Un formidabile strumento di propaganda per un mondo ribaltato e davvero rivoluzionario. Poi la presa di Palazzo Chigi ha indotto ripensamenti successivi: prima è diventato una sorta di salario minimo che coprisse le zone del lavoro non sottoposte alle regole di contratti collettivi; poi è stato adattato a strumento legato alla ricerca di una occupazione. Ma ha sempre mantenuto anche i connotati di una Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 34
12 ottobre 2018 Pagina 20 Il Sole 24 Ore
12 ottobre 2018 Pagina 20 Il Sole 24 Ore
12 ottobre 2018 Pagina 15 La Repubblica volontariato Intervista Arianna Giuliano "Abbiamo voluto creare un' associazione diversa" «L' idea è stata quella di dare al quartiere di San Lorenzo un' associazione diversa da quelle finora esistenti» racconta Arianna Giuliano, 41 anni, insegnante. In che senso? «Per risvegliare l' identità e il senso di appartenenza degli abitanti e anche la voglia di viverlo pienamente da un punto di vista culturale e sociale. Abbiamo sentito parlare della nascita degli Ecomusei in Europa, in particolar modo in Francia. Ci hanno incuriosito e abbiamo cominciato a studiare anche quelli romani e italiani». Che cosa avete scoperto? «Che esiste una rete di collegamento tra i vari Ecomusei sorti nel nostro Paese». Ma il volontariato in un quartiere prevede anche una forma di impegno per migliorarlo, tenerlo pulito e così via. «Sì, comprende anche essere consapevoli che il decoro di un quartiere e le sue abitudini di vita dipendono da ciò che ognuno di noi fa. E infatti partecipiamo a campagne di pulizia e di piantumazione di nuovi alberi». Che seguito hanno le visite guidate che organizzate per far conoscere i tesori architettonici e archeologici di San Lorenzo? «Vengono molto apprezzate e c' è una grande partecipazione anche di abitanti di altri quartieri. L' idea del nostro Ecomuseo è anche quella di una corazza che difende da speculazioni edilizie». Dove? «Per esempio su vai dei Reti, dove, come è successo per la fonderia Bastianelli, hanno buttato giù quello che era un reperto di architettura industriale, che altrove in Europa sarebbe stato salvato e riutilizzato, per costruire un residence privato per studenti. Ed infine abbiamo la tangenziale. Andrebbe ristrutturata, perché cadente, oppure buttata giù e ricostruita nell' area dell' Ex Dogana». - p.boc. © RIPRODUZIONE RISERVATA L' insegnante Arianna Giuliano 41 anni insegnante è una delle volontarie che difendono San Lorenzo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 37
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