ÉÇàx eÉát? 'tvâzÇtzt - VERBANO CUSIO OSSOLA FEDERALBERGHI del

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ÉÇàx eÉát? 'tvâzÇtzt - VERBANO CUSIO OSSOLA FEDERALBERGHI del
Volume 11, Numero 05
                                                           MAGGIO 2019
   L’Ospitalità al Vs. servizio !

                                            FEDERALBERGHI del
                                          VERBANO CUSIO OSSOLA

                                                  L’ospitalità al Vs. servizio !!

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ÉÇàx eÉát? 'tvâzÇtzt - VERBANO CUSIO OSSOLA FEDERALBERGHI del
L’Ospitalità al Vs. servizio !

           SOMMARIO                                                        OVERVIEW
OVERVIEW                           PAG. 1

ATTUALITA’                PAG. 2 , 3 e 4
                                             2019, ANNO DEL TURISMO LENTO.
QUANDO L’OTA TI
RUBA L’
                         PAG. 6 e PAG. 7
                                             MONTAGNE PROTAGONISTE
IDENTITA’

AZIENDE                            PAG 5
PARTNERS                  PAG 11 e PAG 12    Come il 2016 è stato l’Anno
                       Da PAG 14 a PAG 18
                                   PAG 22
                                             nazionale dei cammini, il 2017
                       Da PAG 24 a PAG 30    l’Anno nazionale dei borghi e il
                                   PAG 33    2018 l’Anno del cibo italiano.
                      Da PAG 36 a PAG. 38
                      Da PAG 42 a PAG. 44
                                             Il 2019 è dedicato a chi vuole
HOSPITALITY               PAG. 8 e PAG. 9    viaggiare in Italia a passo lento.
LA FOTOGRAFIA                     PAG. 10    Quello    che    in     montagna
DELL’HOTELLERIE                              conosciamo benissimo: passo
ITALIANA
                                             lento e corto. Verso l’alto.
SERVIZI                           PAG. 11
AGGIUNTIVI PER           PAG. 25 e PAG 26    Il 2019 Anno del turismo lento è
GLI ASSOCIATI                                un         ulteriore         modo
                                             per valorizzare i territori italiani meno conosciuti dal turismo internazio-
TURISTI CINESI IN                 PAG 13
ITALIA
                                             nale e rilanciarli in chiave sostenibile favorendo esperienze di viaggio
                                             innovative, dai treni storici a alta panoramicità, agli itinerari culturali, ai
                                             cammini, alle ciclovie, ai viaggi a cavallo.
TRIBUNA APERTA                    PAG. 19
                                             “Nell’anno dei borghi, ad esempio, sono stati protagonisti i paesi delle
FACEBOOK, AMAZION        PAG.20 e PAG. 21
E GOOGLE VOGLIONO
                                             Alpi e degli Appennini: quelli dove ci sono le botteghe da salvare, quelli
DIVENTARE UNA                                delle cooperative di comunità e delle iniziative per generare crescita e
BANCA                                        sviluppo dal basso, quelli protetti dalla legge 158 del 2017. Nella stessa
L’HOTEL CHE SI                    PAG 23
                                             legge nazionale sui piccoli Comuni e sui borghi, all’articolo 6 si inquadra il
PAGA CON LA                                  turismo lento come motore di sviluppo dei territori.
CONOSCENZA
                                             Le aree montane e interne, nei prossimi dodici mesi, saranno
PROGETTO DI             PAG. 31 e PAG. 32    protagoniste. Pensiamo ai treni storici: 130 mila turisti nel biennio
PROMOZIONE TURI-
STICA VCO
                                             2016-17 (in crescita del 45% sul biennio precedente) hanno viaggiato a
                                             bordo di uno dei treni d’epoca di Fondazione Fs Italiane sulle nove linee
PIL DEL TURISMO         PAG. 34 e PAG. 35    ferroviarie riattivate ad hoc per un totale di 600 chilometri.
IN ITALIA: QUANTO
VALE?                                        O ancora le località montane scelte dagli studenti delle scuole come
                                             “viaggio d’istruzione” o dalla terza età per relax e piacevoli soggiorni.
INSTAGRAM               PAG. 39 e PAG. 40
INFLUENZA IL                                 Si sale e i paesaggi, il clima, le ricchezze storiche-culturali, i monumenti,
TURISMO
                                             i percorsi segnati, i borghi si uniscono in un’offerta che sfida le
L’ITALIANO                        PAG. 41    tradizionali capitali del turismo internazionale e anche italiano.
SUPERA IL
FRANCESE                                     I nostri borghi e paesi montani, insieme ad altri di uno stesso territorio,
                                             costruiscono oggi un’offerta green, smart e slow. Verde, intelligente e
APP & DINTORNI                    PAG. 44
                                             lenta. A portata di turisti stranieri e di prossimità. Costi contenuti, alta
                                             esperienzialità, grande scoperta e interazione.
                                             A passo lento. Con passione e lentezza per generare coesione” spiega
 SOCIAL :                                    l’UNCEM.
                                             “Investire sul turismo sostenibile è una strategia di sviluppo che ha come
                 @FederalbergVCO             fine la tutela e la riproposizione innovativa di luoghi, memorie,
                                             conoscenze e artigianalità che fanno del nostro Paese un luogo unico: un
                                             circuito di bellezza straordinariamente diffuso lungo tutto il suo territorio
                                             fisico, e lungo un arco di secoli di civiltà.
                 Federalberghi VCO           Una strategia fondamentale per governare la crescita dei flussi turistici
                                             che ci attendiamo, anche nelle aree montane 365 giorni l’anno, da oggi
                                             al 2030” conclude l’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani.

                 Federalberghi VCO

                 Federalberghi VCO

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                                                ATTUALITA’
  GOOGLE ANALYTICS PER HOTEL: COME USARLO BENE ANCHE SE HAI POCO TEMPO
Se vuoi spremere il massimo profitto possibile dal sito ufficiale del tuo hotel, non puoi fare a meno
dei dati.
E se parliamo di dati su Web, lo strumento che
devi avere è Google Analytics.
Con Google Analytics puoi raccogliere e
analizzare i numeri che contano, quelli che ti
possono dire se il tuo sito stia generando
business. Ti sei mai chiesto che ritorno ti ha
dato     l’ultima newsletter      inviata    o     la
campagna a pagamento su Google gestita dal
tuo consulente di fiducia? Con Analytics puoi
misurare tutte le azioni di Web marketing per
cui stai spendendo soldi.
Quindi, se vuoi evitare il rischio di buttare il tuo
budget dalla finestra, meglio vederci chiaro.

Per iniziare
Sono tre i passi necessari per sapere se Analytics funziona nel modo corretto nel tuo sito.
1. Verifica se Analytics sia installato
Per raccogliere i dati, in tutte le pagine del tuo sito deve comparire il codice di monitoraggio di
Analytics – meglio se la versione Universal Analytics. Come verificarlo? Puoi chiedere a chi ha
realizzato il sito del tuo hotel. Se il codice di Analytics dovesse mancare, fallo inserire subito: non
richiede troppo tempo.
Oltre che nel tuo sito, il codice di monitoraggio dovrebbe essere presente anche in tutte le pagine del
tuo booking engine. Senza, non potrai capire quanto stai guadagnano con le prenotazioni dal tuo sito
ufficiale. Quindi, è importante sollecitare il tuo consulente a collegare Analytics al tuo booking engine
con il monitoraggio interdominio.
2. Chiedi un accesso al tuo account Analytics
Chi ti ha installato il codice di Analytics, dovrebbe averti attivato un accesso al tuo account. In caso
contrario, non potrai vedere nessun dato. Per attivare un accesso, basta che tu abbia un account
Google – se hai una Gmail, ce l’hai di sicuro.
3. Controlla che obiettivi e transazioni siano tracciati
L’obiettivo è una conversione, vale a dire un’azione importante eseguita da un utente nel tuo sito. Per
esempio, un obiettivo potrebbe essere:
•      una prenotazione nel tuo booking engine (se configurata come obiettivo su Analytics);
•      una richiesta inviata con il modulo contatti;
•      un clic su un indirizzo mail;
•      un clic su un numero di telefono;
•      un’iscrizione alla tua newsletter.
Se hai già accesso al tuo account Analytics, puoi verificare la presenza di obiettivi tracciati in pochi
clic: dal menù principale di Analytics, quello a sinistra, scegli Conversioni > Obiettivi > Panoramica.
Se non vedi nessun dato, vuol dire che non sono stati impostati obiettivi. Chiedi al tuo consulente, o
alla tua Web agency, di impostarli per te.
La transazione è una prenotazione conclusa nel tuo booking engine. Quindi, come anticipato, per
raccogliere i dati delle prenotazioni online, devi aver collegato Analytics al tuo booking engine.
Per verificare se Analytics stia tracciando le prenotazioni del tuo booking engine, clicca su Conversioni
> E-commerce > Panoramica. Anche in questo caso, se non vedi dati, vuol dire che o nel tuo booking
engine non è presente il codice di monitoraggio o che nell’account Analytics non è attiva
l’impostazione e-commerce. Basta l’intervento di uno sviluppatore per risolvere tutto.

Dimensioni e metriche
Se non hai mai usato Analytics, o se lo conosci per sommi capi, devi sapere che lo strumento
contempla due formati principali di dati: le dimensioni e le metriche.
Dimensioni
Le dimensioni sono dati di tipo qualitativo e, il più delle volte, sono contraddistinte da parole. Per
esempio, su Analytics trovi:
•    Sorgente: il sito o il canale da cui proviene una visita – p.e. google, bing, facebook.com,
     (direct) ecc.;
                                                                                                

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    Garantito Servizio     Assistenza      Legale, Fiscale,
    Contabile, sul CCNL Turismo, Consulenza gratuita su
    Energia ed efficientamento, Assicurazioni, pratiche Inps,
    e tanto altro ancora….

    Presso i ns. uffici troverete servizi sopra descritti non solo riservati alle
    aziende iscritte FEDERALBERGHI e ai loro dipendenti.
    I Consulenti saranno a disposizione presso la sede Federalberghi a Verbania
    Intra, dalle ore 09.30 alle 12.30, su appuntamento.
    Potrete inoltrare le Vostre richieste inerenti problematiche che ritenete utili, o
    quesiti che riguardano la Vostra attività, al n. 0323/40.33.00 - int 201 o via mail
    a direzione@federhotels.it

•     Mezzo: il tipo di sito o canale da cui proviene una visita – p.e. organic, cpc, referral, (none)
      ecc.;
•     Pagina di destinazione: la pagina da cui l’utente entra nel tuo sito;
•     Pagina: la pagina dove accade qualcosa – una visualizzazione, un obiettivo completato, un
      evento ecc.
Metriche
Le metriche sono dati che offrono misure quantitative del comportamento degli utenti nel tuo sito.
Sono contraddistinte da numeri. Per esempio, su Analytics trovi:
•     Sessioni: la sessione è un gruppo di interazioni con il tuo sito in un certo arco di tempo. Per
      impostazione predefinita, una sessione termina dopo 30 minuti di inattività dell’utente;
•     Frequenza di rimbalzo: il rimbalzo è una sessione con una sola pagina vista nel tuo sito.
      La frequenza di rimbalzo è quindi il rapporto fra il numero di sessioni con una sola pagina vista
      diviso per il numero complessivo di sessioni.
Se il successo del tuo sito dipende dal fatto che gli utenti visualizzano più di una pagina, una
frequenza di rimbalzo elevata indica un problema con i contenuti del tuo sito. Per esempio, se il 90%
delle persone entra nel tuo sito dalla home page e lo abbandona senza fare altro – visitare altre
pagine o aprire il tuo booking engine -, può voler dire che il tuo sito funziona male o che i contenuti
della tua pagina non sono soddisfano il desiderio degli utenti;
•     Pagine/sessione: è il numero medio di pagine viste nel tuo sito per sessione;
•     Durata sessione media: è la durata media di una sessione;
•     Visualizzazioni di pagina: indica il numero di volte in cui una pagina è stata vista – include le
      visualizzazioni ripetute della stessa pagina.
Quali sono i dati importanti da tenere sempre d’occhio
Se accedi al tuo account Analytics, nel menù principale trovi questi rapporti: Pubblico, Acquisizione,
Comportamento, Conversioni. Lo scopo di questo articolo non è spiegarteli tutti: per questo, esiste la
guida ufficiale di Google Analytics – in particolare, ti suggeriamo la lettura della parte intitolata
“Rapporti e analisi”.
Quel che vogliamo aiutarti a fare qui è capire quali sono i numeri più importanti per il tuo business.
Una verifica dello stato di salute del tuo sito dovrebbe sempre iniziare da un’analisi di questi dati,
quindi. Iniziamo?

E-commerce
Su tutti, questo è il rapporto più importante, perché risponde alla domanda per te vitale: quanto
guadagni con il tuo sito?
Questo resoconto è sotto Obiettivi > E-commerce. Qui dentro hai i numeri delle prenotazioni concluse
nel tuo booking engine, a iniziare dal numero di prenotazioni (Transazioni) e dal fatturato generato
(Entrate). Nel rapporto E-commerce, hai un dettaglio anche delle camere e dei servizi più venduti
(Rendimento prodotti) e delle prenotazioni aggregate per giorno (Rendimento delle vendite). Se vuoi
cambiare l’intervallo di tempo analizzato, guarda in alto a destra: sono indicate due date; cliccandoci,
puoi impostare quelle che preferisci.
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Obiettivi
Come scritto sopra, gli obiettivi sono delle conversioni, vale a dire delle azioni importanti eseguite
dagli utenti nel tuo sito. Oltre alla prenotazione nel tuo booking engine, puoi creare un obiettivo per
monitorare, per esempio, i clic su indirizzi mail, numeri di telefono e richieste inviate da moduli di
contatto.
Se vai su Conversioni > Obiettivi > Panoramica, hai una prima visione d’insieme degli obiettivi. Puoi
vedere in quali pagine del tuo sito sono stati completati (Posizione completamento obiettivo) e da
quale fonte di traffico provengono le visite che li hanno generati (Sorgente/Mezzo).

È bene sapere che la maggior parte degli obiettivi è completata dopo che l’utente ha visitato più volte
il sito del tuo hotel. Quindi, se vuoi capire sul serio quali sono le fonti di traffico che più contribuiscono
a generare obiettivi, il rapporto che devi aprire è Conversioni > Canalizzazioni multicanale > Principali
percorsi di conversione. In questa pagina, hai modo di vedere quali percorsi hanno seguito gli utenti
prima di completare un’azione importante nel tuo sito.

E-commerce e Obiettivi sono i resoconti più importanti fra quelli disponibili in Analytics. Quindi, se hai
poco tempo da dedicare all’analisi dei dati del tuo sito Web, faresti bene a controllarli periodicamente.
Gli altri rapporti che ti presentiamo in breve qui sotto sono comunque utili per capire come sta
funzionando il tuo sito.

Acquisizione
Nella panoramica di questo rapporto hai modo di vedere quali sono i canali che portano visite al tuo
sito.
Il più delle volte, il primo canale per importanza è sempre “Organic Search”, vale a dire le visite non a
pagamento provenienti dai motori di ricerca.
In più, il sito del tuo hotel avrà una certa percentuale di traffico diretto (“Direct”), generato da chi
conosce l’indirizzo del tuo sito o da fonti di traffico non tracciate nel modo corretto.
Potresti avere anche del traffico “Paid Search”, per esempio se hai delle campagne attive su Google
Ads (ex AdWords), e pure delle visite “Referral”, se queste provengono da altri siti che linkano quello
del tuo hotel. Il traffico “Social”, per l’appunto, proviene dai social network più noti (Facebook,
Instagram, Twitter ecc.). In più, se hai tracciato nel modo corretto i link inseriti nelle tue newsletter,
in questo rapporto puoi vedere anche il traffico proveniente dalle tue campagne di mail marketing.
Se hai delle campagne a pagamento attive su Google Ads, per vederne le statistiche puoi aprire il
rapporto Acquisizione > Google Ads > Campagne. In questo modo, hai la possibilità di verificare i
risultati delle tue campagne, senza dover accedere al tuo account Google Ads.
Nota bene: i dati di questo resoconto sono disponibili solo se hai collegato l’account Analytics
all’account Google Ads – se così non fosse, chiedi al tuo consulente di farlo per te.
Pubblico
Chi sono le persone che visitano il tuo sito? Certo, Analytics non ti dà nome e cognome degli utenti.
Tuttavia, puoi farti un’idea del tuo pubblico tipico. Per esempio, in Pubblico > Dati demografici >
Panoramica puoi conoscere età e sesso. In Pubblico > Dati geografici > Località puoi sapere città e
Paese da cui le persone hanno visitato il tuo sito.
Infine, in Pubblico > Dispositivo mobile > Panoramica hai modo di vedere cosa usano gli utenti per
visitare il tuo sito – quasi sicuramente, vedrai una prevalenza della categoria “mobile”, vale a dire
smartphone.
Comportamento
Quali sono le pagine più viste nel tuo sito? Lo puoi sapere da Comportamento > Contenuti del sito >
Tutte le pagine. Questo rapporto ti elenca le pagine del tuo sito in ordine di numero di visualizzazioni.
Fai caso alla colonna “Tempo medio sulla pagina”: è un dato importante, che ti suggerisce, per
esempio, in che misura gli utenti hanno trovato interessanti i contenuti di ogni pagina.

Per concludere
Come già scritto, questo articolo non ha la pretesa di insegnarti a usare Google Analytics come un
professionista: servirebbe un manuale di qualche centinaia di pagine, tanta pratica e molto tempo a
disposizione. Quel che abbiamo voluto fare è aiutarti a capire:
l’importanza di questo strumento;
quali sono i numeri che contano e che, quindi, dovresti tener monitorati nel tempo.
Un’ultima avvertenza è d’obbligo. Analytics ti offre una panoramica piuttosto completa di quel che
accade nel sito del tuo hotel. Tuttavia, non puoi aspettarti che i dati tracciati siano precisi al 100%.
Questa è una raccomandazione che vale per qualunque strumento di Web analytics, non solo per
Google Analytics.
Tutti i metodi di tracciamento hanno dei difetti. In più, come teorizzato da Heisenberg, l’atto stesso di
misurare un evento cambia il risultato dello stesso, il che rende impossibile trasformare in modo
perfetto la realtà in una serie di numeri.

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                                 QUANDO L’OTA TI RUBA L’IDENTITA’

Consigli   utili per   difendersi    dal
“BrandJacking”,     ovvero    l’utilizzo
dell’indennità online di un altro
soggetto per sfruttarne la popolarità a
proprio vantaggio.

In termini strettamente letterali, si
definisce brandjacking l’attività con la
quale una persona fisica o giuridica
acquisisce o assume l’identità online di
un’altra persona (anch’essa fisica o
giuridica) con la finalità di sfruttarne la
popolarità a proprio vantaggio.

Il termine, originariamente coniato in
un artico del 2007 pubblicato sulla
rivista Business Week, è poi stato
ulteriormente approfondito da Quentin
Lagley nel suo interessante libro
Brandjack e combina le parole inglesi
brand (marchio) e to hijack (dirottare).
Nella definizione di brandjacking possono essere pertanto incluse attività tra le più disparate, il cui
minimo comune denominatore è l’utilizzo (più o meno malizioso) della notorietà di un marchio
altrui.
Fra i casi maggiormente noti si possono ad esempio citare attività quali le imprese parodistiche di
campagne pubblicitarie (in questo caso lo scopo del brandjacking è goliardico), la creazione di falsi
profili aziendali su social network o di siti internet o blog cosiddetti mirror.
Il caso più interessante, all’interno del contesto hospitality, è sicuramente la tipologia di
brandjacking che fa riferimento all’affiliate brand bidding.
Tale tattica consiste nel partecipare ad aste di campagne pubblicitarie sui search engine per termini
di ricerca correlati al sito o al prodotto dell’azienda dirottata.
La tattica, normalmente impedita contrattualmente e sanzionata dai legittimi proprietari del
trandmark nella stragrande maggioranza dei settori, è invece prassi comune in ambito travel e
colossi del booking online non si fanno molti scrupoli nel dirottare sistematicamente le ricerche
effettuate col nome delle strutture affiliate verso le pagine del proprio portale.

Il motivo è da ricercarsi nello scarsissimo potere contrattuale che i produttori del servizio
(gli albergatori), hanno nei confronti dei distributori, aziende multinazionali spesso quotate in borsa
e dotate di raffinatissima perizia tecnica e potere d’acquisto. Non secondaria la mancanza degli
adeguati strumenti culturali e professionali per, quantomeno, comprendere (e quindi constatare) il
fenomeno. Non è un caso che, tra le clausole contrattuali di Booking.com, sia sancita la piena libertà
di biddare sul nome della struttura.
Secondo uno studio di Markmonitoe, il danno economico dell’affiliate Brand Bidding nel mondo dell'
hôtellerie è stimabile in 2,0 miliardi di dollari.

Come proteggersi?
La via della rinegoziazione delle clausole contrattuali OTA è ovviamente quella da privilegiare, della
committenza, una volta che il complesso in questione inizia ad essere funzionante.
Per questo, è necessario spingersi oltre i dettami imposti dalle normative e predisporre espedienti
che sappiano risolvere concretamente il tema dell’accessibilità.
In questo senso, il Regno Unito ha emanato il “Disability Act” e gli Stati Uniti hanno sempre
adottato una politica all’avanguardia a tutela dei numerosissimi reduci di guerra.

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L’Ospitalità al Vs. servizio !

Come reagisce la commi0enza al tema dell’accessibilità? Quanto costa l’accessibilità
inclusiva?

Quali sono le casistiche più interessanti già realizzate e quelle in corso di realizzazione
dal punto di vista dell’accessibilità?

Come viene affrontato il tema dell’accessibilità in fase proge0uale?

La certificazione dell’hotel accessibile,: qual è lo stato in Italia e quale la situazione all’e-
stero?

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L’Ospitalità al Vs. servizio !

                                                HOSPITALITY
       INNOVAZIONI NELL’OSPITALITÀ: ADDIO RECEPTION ORA BASTA WHATSAPP
Un nuovo concetto di hospitality, pensato con la precisa intenzione di soddisfare le aspettative di
clienti in cerca di un soggiorno all'insegna della libertà e dei servizi personalizzati e che si riassume in
un claim tanto esplicito quanto (e volutamente) senza confini: “Open”.
Nel corso di un evento internazionale che ha radunato a Parigi giornalisti, operatori e addetti ai
lavori da tutto il mondo, AccorHotels ha aperto le porte del proprio headquarter per illustrare ai
presenti la sua “idea” di hotel del futuro e di come prenderà forma la nuova “experience” di chi
alloggerà nelle strutture a marchio ibis (oltre 1.170 quelle attive nel mondo, di cui 700 in Europa e
una decina in Italia, a cui si aggiungono su scala globale i circa mille hotel delle
catene “sorelle” Style e Budget).

Friendly e open
Sebastien Bazin, Chairman e Ceo del Gruppo francese, ha spiegato come l'era della massiva
standardizzazione (di arredi, servizi e quant'altro) sia giunta al termine. “Puntiamo ad offrire
un'esperienza di soggiorno e di intrattenimento diversificata e personalizzata, accogliente e
accessibile a tutti, senza barriere, più confortevole e amichevole”.
Che si tratti di clienti fidelizzati, di viaggiatori di passaggio (due ospiti di ibis su tre sono business
traveler e l'intenzione è di alzare al 40% la quota dei clienti che pernottano per turismo) o di
residenti, l'idea della catena è quella di      portarli dentro i propri hotel ripensando alla modalità per
accoglierli al meglio, dentro e fuori la       struttura. Ed ecco quindi un cambio radicale sia in chiave
puramente estetica, vedi la presenza di grandi facciate a vetri, sia in termini funzionali, attraverso
spazi ridisegnati all'insegna della flessibilità per soddisfare le diverse esigenze individuali, di lavoro o
di relax che siano.

Ro0amato il bancone della reception ora l’accoglienza è smart
Viene meno, in questa trasformazione decisa da ibis, il tradizionale bancone per il ricevimento
collocato all'ingresso dell'hotel: i receptionist diventano soggetti attivi e in movimento (lo Smile
Team), entrano in contatto con il cliente in modo informale, rilassato e personalizzato, rendendosi
disponibili agli ospiti 24 ore su 24 con l'impegno di fornire soluzioni entro 15 minuti per ogni specifica
esigenza. Il Regno Unito, confermano dalla società, è stato il primo Paese a testare il nuovo format di
accoglienza “smart” in 60 strutture e oggi la totalità di queste l'ha adottata in via definitiva.
L'obiettivo è ora quello di raggiungere progressivamente la copertura totale della catena per
conquistare, in particolare, la fiducia di una fascia di clientela ben definita, quella che va dai 25 ai 40
anni (i Millennials), pur senza escludere quella senior.
“Servizi migliori in ogni momento del soggiorno” afferma Franck Gervais, Ceo Hotel Services Europe
del Gruppo AccorHotels (il numero uno della compagnia in Europa): “oggi l'80% delle prenotazioni
alberghiere in Europa è concluso online ma la maggior parte dei clienti che arrivano nelle strutture
desidera avere un contatto diretto con lo staff e un'assistenza personalizzata.
Per questo motivo noi vogliamo massimizzare la qualità delle interazioni e stiamo reinventando e
ridisegnando con un approccio a 360 gradi il modo di offrire l'hospitality negli hotel ibis.
Per farlo – ha spiegato il manager al Sole 24 Ore - utilizzeremo tutte le opzioni che ci mettono a
disposizione gli strumenti tecnologici per aumentare i livelli di servizio in ogni momento della
permanenza di ogni nostro ospite, anche per quelli che non acquistano una camera”.

Il servizio in camera? Lo chiedo con WhatsApp
Fare innovazione, secondo Gervais, è quindi mettere insieme una serie di fattori, dalle risorse umane
al modello di business per arrivare alla tecnologia che è strategica. Le modalità di fare il check in, per
esempio, sposano l'esperienza dello smartphone per far sentire il cliente “a casa anche lontano da
casa”. Niente più classico desk, dunque, perché l'accettazione verrà gestita dallo staff (lo Smart
Team) al bar o nel comfort della hall nel modo più piacevole possibile, via tablet e grazie a
un'apposita soluzione proprietaria (Pms Fols Mobile) che verrà estesa al 100% della rete entro i
prossimi quattro anni. E ancora.
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I clienti potranno comunicare con lo staff tramite messaggi su WhatsApp per richiedere assistenza e
negli spazi della lobby troveranno posto musicisti (è stato avviato un programma su scala globale in
collaborazione con Sony e Spotify per una serie di esibizioni dal vivo che vedranno come prime tappe
Parigi, Londra, San Paolo e Berlino) per intrattenere “live” anche chi decide di vivere l'hotel per il
pranzo o la cena, per un incontro d'affari o di piacere, per usufruire di altri servizi come il
co-working. Il tutto, come ci conferma Gervais, senza che i prezzi dei servizi al pubblico subiranno un
aumento.

La lobby diventa un hub
Una gamma estesa di possibilità concentrata in un unico luogo, in spazi dinamici che favoriscono
l'interazione sociale e le connessioni per chi frequenterà l'hotel come una specie di hub
multifunzionale. Il nuovo corso di ibis è insomma un esercizio di innovazione che interessa
fisicamente le strutture al loro interno e al loro esterno, perché l'obiettivo è quello di attrarre
“visitatori” occasionali e non solo clienti stanziali: le aree comuni sono di conseguenza ripensate per
renderle più accessibili rispetto al “mood” degli ospiti e non più rispetto alla funzione che queste
assolvono.

Tutto ruota intorno ai concetti di eco-sostenibilità, di flessibilità e di modularità degli spazi e degli
arredi, in cui la condivisione diventa un elemento centrale: si parla non a caso di social community
(da costruire e sviluppare on e off line) e di un approccio che da uniforme e standardizzato diventa
flessibile e personalizzato anche grazie a tre nuovi concetti di design (Agora, Square e Plaza) che
trasformano l'esperienza della lobby (articolate attorno al grande bar per offrire un ambiente vivace
e animato) e delle camere in un momento di comfort e benessere.

Al momento sono partiti un centinaio di progetti in tutto il mondo, dal Brasile a Singapore, di cui
una sessantina in Europa (il Plaza Glories Hotel 22 di Barcellona fra questi) e anche l'Italia ne sarà
presto interessata. Un esempio di hotel pilota ispirato ai concept innovativi è l'ibis Zurich Messe
Airport, dove nella hall è stato allestito il “Charlie's Corner”, un bar aperto 24 ore su 24, 7 giorni su
7, dove l'offerta cambia in base al momento della giornata miscelando proposte di birre, liquori e
piatti locali in un'atmosfera pop-rock. In cui non mancherà la musica dal vivo.

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LA FOTOGRAFIA DELL’HOTELLERIE ITALIANA. ECCO LA MAPPA DEI NUOVI
INVESTIMENTI

Due miliardi di euro: è il volume degli investimenti pronti a calare sul settore alberghiero italiano
nel corso del 2019.
La stima arriva dallo studio 'Italy Hotel Investment Snapshot 2018' di Ey, che evidenza come
l'hôtellerie nella Penisola goda di ottima salute da ormai qualche anno.
Anzi, sottolinea Marco Zalamena, head of hospitality di Ey, "ci attendiamo un'attività crescente da
parte degli investitori internazionali, sia istituzionali sia di Private Equity, soprattutto sulle
operazioni di maggior valore".

La crescita
Tra il 2015 e il 2017 gli investimenti nell'hôtellerie italiana sono cresciuti costantemente, arrivando
alla cifra record di 1,6 miliardi. Il 2018 si è chiuso con una lieve flessione (1,3 miliardi) dovuta,
assicura il manager, "essenzialmente alla mancanza di deal di valore significativo.
Inoltre, l'aumento del numero di operazioni, cresciuto del 24% rispetto al 2017, confermano il
costante      interesse     da     parte     degli     investitori    internazionali    e    nazionali".

Le prospe0ive
Il 2019 segnerà, quindi, un nuovo record visto che al raggiungimento dei due miliardi di euro
contribuiscono "sia la conclusione dell'acquisto di Belmond Hotels and Resorts da parte di Lwmh sia
la vendita, già in corso, di un numero significativo di hotel e strutture ricettive nelle principali città e
destinazioni turistiche italiane".

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                                   COMUNICAZIONE AGLI ASSOCIATI

Gentili Associati,
Come ben sapete il mercato energetico è in continua evoluzione.
Siamo pertanto ad informarvi su quanto segue:

Dal primo gennaio 2016 le bollette hanno cambiato veste e tutti gli operatori si sono adeguati
progressivamente alle nuove normative della Bolletta 2.0, che rendono purtroppo ancora più
complesso il controllo dei costi da
parte degli utenti. Infatti le bollette riportano solo più costi medi forfettari e non dettagliati.

Prima conseguenza è infatti il proliferare di fornitori ed offerte non equiparabili perché fondate su
differenti
parametri che, se non conosciuti, creano confusione e false aspettative; pertanto la sbandierata
semplificazione si riduce ad una mera illusione di risparmio.

Dalla fine del 2018 sparirà il Mercato di Tutela (domestico) anche per tutte le utenze residenziali,
che dovranno obbligatoriamente passare nel mercato libero e saranno tempestate di proposte (già
adesso lo sono) che non
avranno le basi conoscitive per selezionare e scegliere.

Alla luce delle considerazioni sopra esposte, l’Associazione si rende fin d'ora disponibile nel mettervi
a conoscenza per tempo dei cambiamenti e valutare con voi le "mirabolanti" offerte che pervengono
a voi ed ai vostri dipendenti (vedi ad esempio offerte di sconto Canone RAI ed altre), per non
ricevere sgradevoli soprese e sostenere costi
smisurati in tema di energia!

Certa della vostra attenzione, Vi invito a mettervi in contatto con la ns. sede oppure
direttamente con la Sig.ra
Maria Paola Mathieu, che come sempre si è resa disponibile ad incontrarvi in azienda anche per
esaminare le bollette relative alle Vs. utenze private oppure anche presso la ns. sede di Verbania,
previo appuntamento, nell’orario di apertura al pubblico dei ns. uffici, dalle ore 09.00 alle ore 13.00
dal lunedì al venerdì.
Contatti diretti della Sig.ra Mathieu: Cell +39 335 5970784 / Mail: m.mathieu@alma.it oppure
mariapaolamathieu@gmail.com

Ribadiamo che la proposta è estendibile anche ai Vs. cari e ai Vs. dipendenti, qualora
interessati ad una consulenza gratuita sul tema.

Grazie per l’attenzione e in attesa di un Vs. contatto, siamo a porgere i ns. migliori saluti.

Direzione Federalberghi Provincia V.C.O.
Tel. 0323/403300 – int 201 (dalle ore 09.00 alle 13.00)
Cell. 349/4514268
Mail: direzione@federhotels.it

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  TURISTI CINESI IN ITALIA, L'IDENTIKIT E LE NUOVE TENDENZE DEI BIG SPENDER

Sono ricchi, anzi ricchissimi, arrivano soprattutto da Pechino, Shanghai, Guangzhou e Tianjin e
vengono in Italia per visite culturali ma anche per sposarsi; in alternativa organizzano nel nostro
Paese, novità degli ultimi tempi, il pre-wedding, ossia una sorta di luna di miele anticipata
con servizio fotografico incluso, da far vedere a parenti e amici al loro rientro in Cina durante il loro
matrimonio.

Sono i cinesi che scelgono la Penisola: una fascia sempre più ampia di popolazione se pensiamo
che i miliardari, che anni fa erano solo 16, oggi sono saliti a circa 380, quasi uno su cinque sul
totale                                                                                   mondiale.

Le cara0eristiche dei viaggiatori
Il turista cinese vive oggi sullo smartphone, paga con il QR code, non entra in un locale se non è
accettata la sua carta di credito UnionPay e va dove lo portano i suoi social come Tencent, Tuniu e
Wechat. “Tutte peculiarità di cui si deve tenere conto per cogliere la grande opportunità per le
nostre strutture turistiche” spiega Aldo Gottardo, fondatore della Tuscany Business Agency, tour
operator specializzato nell’intermediazione turistica di dimore storiche e residenze di prestigio in
Toscana. Tba è proprietaria del marchio Tba Holidays per il settore turistico e di Tba Real Estate
per                          la                       divisione                       immobiliare.

Un esercito di 700 milioni di persone
“Le strutture ricettive e relativi servizi - sottolinea Gottardo - dovranno essere all’altezza e pronte
ad ospitare questa nuova classe di viaggiatori, disposti a spendere di più ma molto più esigenti. Più
i servizi saranno di qualità superiore e più essi saranno intenzionati ad acquistare”.

La Cina è in testa alle classifiche per il numero di viaggiatori nel mondo, con 129 milioni di turisti
nel 2017. Nei prossimi 5 anni arriveranno a 700 milioni, di cui si stima oltre 21 milioni sceglieranno
l'Europa, e di questi oltre il 10-15%, tra i 2 e i 3 milioni, saranno diretti in Italia, con un tempo di
permanenza medio di 7-10 giorni per vacanza e previsioni di ulteriore crescita.

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       TRIBUNA APERTA: QUESITI FREQUENTI e CURIOSITA’

1. Quesito:
Devo sottoporre il nostro dipendente minorenne e l’apprendista alla
visita sanitaria obbligatoria?

Risposta:

In relazione alla richiesta di visita a minore non soggetto a sorveglianza sanitaria si segnala che
dal 2013 (art 42 dlg. n° 69/2013) non è più prevista la visita medica preventiva per
apprendisti e minori non soggetti a sorveglianza sanitaria (come personale di sala).

Qualora a scopo di tutela aggiuntiva (non prevista dalla legge) vogliate richiedere un certificato
medico potreste avvalersi di un certificato di buona salute redatto da un medico iscritto al SSN,
come medico di famiglia o un medico dell'Asl.

Resta invece attivo l’obbligo a Sorveglianza Sanitaria per il personale dipendente (apprendisti o
meno) che svolgono attività specifiche soggette a sorveglianza, quali il videoterminale, la movi-
mentazione carichi, ecc.

                                               ***************

2.    Quesito: In
                merito alla nuova normativa in vigore dal 01/07/2019
riguardante la     trasmissione elettronica dei corrispettivi chiedevo alcuni
chiarimenti.
Il nostro software è aggiornato alla fatturazione elettronica per quanto
riguardano gli altri clienti che non ne fanno richiesta emettiamo a mano
regolare ricevuta fiscale per il soggiorno.
La mia domanda è se si potrà continuare all'emissione delle ricevute fiscali a
mano o bisognerà dotarsi, per emettere le ricevute, di software a partire dal
1° luglio p.v.

     Risposta:

 Ai sensi dell’articolo 2 D.Lgs. 127/2015, i soggetti che effettuano cessioni di beni in locali aperti
al pubblico sono obbligati dal 1° luglio 2019, se hanno un volume d’affari superiore a 400.000
euro, oppure dal 1° gennaio 2020, se hanno un volume d’affari fino a 400.000 euro,
a memorizzare elettronicamente e a trasmettere telematicamente all’Agenzia delle entrate i dati
relativi ai corrispettivi giornalieri.

 In sostanza si attuerà anche per i corrispettivi (sia oggi gestiti a mezzo misuratore fiscale o con
semplice ricevuta)       ed occorrerà, comunque, adoperarsi ad aggiornare i propri sistemi come è
stato per la fatturazione elettronica.

 Ad oggi esistono dei piccoli crediti di imposta per chi debba investire nel cambio del
registratore di cassa.

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PERCHÉ FACEBOOK, AMAZON E GOOGLE VOGLIONO
           DIVENTARE UNA BANCA
Amazon, Facebook e Google (ma non solo) stanno sviluppando
anche in Europa una vera e propria attività bancaria: in futuro
ci faremo pagare gli stipendi su Prime o su Messenger?

Chiederemo un mutuo a Facebook? E il nostro conto corrente
lo gestirà Amazon? O Google?
Non è una ipotesi così remota come sembra, visto che in realtà
i big della tecnologia stanno aprendo sempre più velocemente
anche questo nuovo fronte: quello dei servizi bancari.
Prima negli Stati Uniti e in Asia, adesso in Europa, aziende
come Amazon, Facebook e Google chiedono licenze per
trasferimenti monetari, pagamenti digitali e attività finanziarie.

È un fronte relativamente nuovo del fintech, che mette i grandi
istituti bancari di fronte non solo a soggetti come Stripe e PayPal, impegnati nella disintermediazione
dei pagamenti online, ma anche ai “soliti noti”, i big dell’hi-tech che con i propri servizi e prodotti toc-
cano centinaia di milioni di clienti. La normativa europea, la Psd2, lo consente: ad aziende di
@commerce come Amazon e social media come Facebook è riconosciuta la facoltà di diventa-
re Pisp (sigla che sta per Payment initiation service provider) e connettere il pagamento direttamente
al conto corrente bancario del cliente tramite delle Api In pratica: aziende come Facebook e come
Google possono, previo ovviamente il consenso dell’utente, accedere in modo sicuro al conto corren-
te e raccogliere il pagamento dovuto.

Il vantaggio di Facebook
Facebook, in particolare, si trova sicuramente in una posizione unica visto che possiede il più grande
ecosistema relazionale del pianeta e che, tramite WhatsApp e Messenger, è l’unico in grado di
interagire a più livelli con i propri utenti e gestirne l’identità digitale. Se fatto bene questo apre la
porta a varie tipologie di servizi tra i quali sicuramente ci sono i pagamenti.
Secondo una ricerca condotta da Price Waterhouse Cooper due terzi delle banche occidentali sono
convinte che il rischio sia perdere il controllo della loro interazione diretta con i clienti, cedendolo a
strumenti come Facebook Payments, che funziona da strumento quotidiano per pagamenti, servizi di
@commerce, e alla fine anche servizi bancari più strutturati.

Le mosse di Google
Non c’è ovviamente solo Facebook. Google, per esempio, ha ottenuto una licenza dalla Lituania per la
e-money di Google Payment. Questo permette, grazie alla posizione strategica e all’approccio
mercantile del paese baltico, di offrire servizi finanziari attraverso tutto il territorio europeo.
La licenza, ottenuta lo scorso dicembre, permette a Google di processare i pagamenti ma anche di
emettere una moneta digitale e gestire portamonete digitali.
Il cambiamento è enorme. Google Pay adesso è sostanzialmente un portafoglio digitale, che
contiene le credenziali delle carte di credito e di debito dell’utente e permette di fare acquisti
online, in app e offline. Con una licenza di e-money, come viene definita dalla normativa, Google può
conservare e trasferire elettronicamente i fondi dei suoi utenti, ma non permette ancora di avere dei
veri e propri servizi bancari come conti in cui depositare il denaro o l’emissione di prestiti o mutui.

Le porte d’Europa
La Banca centrale della Lituania è il porto più veloce per entrare nel mercato della e-money per i
grandi della tecnologia. Il paese baltico ha rilasciato 39 licenze finora, anche se ad andare ancora più
veloce è il Regno Unito, che ne ha rilasciate 128. Ovviamente per le Banche centrali il business non è
solo nel presupposto che ci siano delle tecnologie per facilitare tutta la parte di verifica del rispetto
delle normative, ma anche nel guadagno che ciascuna azienda hi-tech (o banca tradizionale) che
vuole questo tipo di licenza deve pagare e il particolare regime fiscale che ne consegue.
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Facebook ha ottenuto la stessa licenza in Irlanda nel 2016, mentre Amazon Payments Europe ha
una licenza emessa nel Lussemburgo. Ci sono dentro anche i fintech come Stripe ma anche
come TransferWise, startup londinese che si occupa di servizi di trasferimento e cambiavalute,
oppure Wirex che ha una piattaforma di pagamenti basati su cripto valuta.
Ma il vero cambiamento di fondo è la normativa del Regno Unito Open Banking, avviata un anno fa,
che costringe le nove grandi banche di quel paese a condividere i dati dei clienti con le terze parti,
se questi sono d’accordo. L’idea era di aumentare la concorrenza tra banche, ma ha invece aperto la
porta a due gruppi di aziende hi-tech: i Gafam (Google, Apple, Facebook, Amazon e Microsoft) da un
lato, e i Bat cinesi dall’altro (Baidu, Alipay e Tencent).

Concorrenza con la Cina
Proprio i colossi cinesi sono il punto di riferimento per gli americani. A Shanghai come a Pechino (ma
anche nella Chinatown milanese o parigina, per dire) si entra in un ristorante con dei codici qr sul
tavolo, ci si siede e si scansiona il proprio con il telefonino usando però direttamente WeChat, si
ordina, si mangia e si paga il tutto con Alipay. Tutta la parte di gestione dell’ordine e dei pagamenti
avviene dentro il telefonino, il cameriere porta solo le cose da mangiare. E anche il telefonino alla
fine è irrilevante perché app come WeChat sono diventate un sistema operativo virtuale e
trasversale ai vari produttori ed ecosistemi. Per le piccole trattorie come per le catene è
l’opportunità di disintermediare i circuiti bancari tradizionali e gestire il proprio business anche da un
punto di vista finanziario in maniera più leggera. Il pagamento sta sulla stessa piattaforma dove ci
sono i propri clienti, dove si possono fare micro-investimenti in marketing e pubblicità social, dove
insomma c’è la vera azione. E i costi sono molto più bassi, perché per Facebook il core business è un
altro (monetizzare l’utenza), mentre attrarre e gestire anche i pagamenti aumenta semplicemente il
volume di informazioni che possono essere raccolte in forma più o meno anonima.

L’intesa con la finanza tradizionale
C’è spazio per le alleanze, oltre che per la concorrenza. Facebook (ma non solo) sta lavorando negli
Usa per creare un tipo differente di alleanze con i big del settore bancario americano: Jp Morgan
Chase, Citigroup, Wells Fargo e US Bancorp. Una strada sarebbe integrare servizi bancari dentro
Messenger (e Whatsapp), come già è con American Express, Mastercard, MoneyGram e PayPal. Le
banche tradizionali fanno resistenza. Anche Apple prova la carta dei servizi di pagamento
peer-to-peer (Apple Pay Cash) e di espandere la propria presenza nel settore dei pagamenti.

Dopotutto, i pagamenti elettronici sono ancora una parte molto piccola del totale dei pagamenti che
avvengono nel mondo, meno del 5% secondo i fondatori di Stripe, uno dei servizi di pagamenti più
diffuso tra aziende grandi e piccole che fanno @commerce.

Le frontiere dell’Africa
Oltre all’Europa, dove convergono attori americani e cinesi, c’è ovviamente l’Africa. Il continente ha
da tempo una sua forma di spesa elettronica gestita tramite telefonini con l’invio di sms e adesso,
sempre più, con la comparsa delle prime modalità di pagamento via app.
Secondo la Economic Commission for Africa (Eca) delle Nazioni Unite e la International Financial
Corporation (che rappresenta gli interessi del settore finanziario e bancario)l ’Africa è il territorio in
cui in futuro occorrerà promuovere la digital financial inclusion. Che poi è una formula piuttosto
asettica per dire che, a fronte di una ampia popolazione, ci sono pochissimi soggetti locali capaci di
gestire una rete capillare di servizi finanziari digitali. E quindi molte opportunità per aziende
straniere, soprattutto nella fase in cui la disintermediazione attraverso i telefonini permette di
ottenere la capillarità nei servizi che puntano ai micropagamenti.

In Europa, invece, il punto centrale è la fiducia. I consumatori si affidano e affidano i loro soldi più
facilmente a istituti di credito con una storia secolare (ma anche con dieci anni di crisi e fallimenti
spettacolari o contenuti in maniera estremamente costosa per i cittadini europei, come la cronaca di
questi anni ci racconta) oppure ai big della tecnologia con i quali hanno spesso una lunghissima e
profonda relazione, vedi le varie Amazon, Apple, Facebook, Google e Microsoft? La seconda ipotesi,
più temuta dalle banche, vede un futuro in cui chiederemo che ci vengano versati lo stipendio o le
fatture sul nostro conto su Amazon Prime o su Google Bank o magari su Apple Pay in cambio di
qualche beneficio come spedizioni gratuite, servizi cloud potenziati, telefoni in noleggio gratuito.
Chissà.

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IL PRIMO HOTEL AL MONDO DOVE SI ACCETTA IL                                         PAGAMENTO IN
CONOSCENZA
È dedicato al famoso gioco Trivial Pursuit ed è situato a 46 Km da Mosca.
Un letto più grande? Una mega tv in camera? Vuole che le accendiamo il camino? Bene, prima
risponda ad una domanda. Verrà inaugurato il 20 maggio il primo hotel dedicato al Trivial Pursuit, il
gioco di società che mette alla prova la nostra cultura generale ormai dal 1983, data in cui il popolare
gioco da tavolo è stato messo sul mercato.
Ma era il 1979 quando Chris Haney, ricercatore iconografico per la Montreal Gazette e Scott Abbott,
giornalista sportivo del Canadian Press, durante una partita di Scarabeo, decisero di sfidarsi a chi
inventava il miglior gioco di società, la gara divenne poi collaborazione fino al lancio sul mercato e il
terzo gradino del podio tra i giochi da tavolo più venduti e amati della storia, dopo Monopoly e
proprio Scarabeo.
Sarà allora forse per i quarant’anni dall’ideazione dei due giornalisti che la Hasbro, azienda che oggi
produce e distribuisce Trivial in 17 lingue in 26 paesi del mondo, insieme alla filiale russa dell’agenzia
pubblicitaria Leo Burnett (una delle più importanti del pianeta), hanno deciso di lanciare l’Hotel Trivial
Pursuit, dove per ottenere qualsiasi servizio extra è necessario rispondere prima a delle domande di
cultura generale.
Il sito dell’hotel, situato a 46 Km da Mosca, parla chiaro: “Benvenuti al TrivialPursuit Hotel, il primo
hotel al mondo dove si accetta il pagamento in conoscenza”. A disposizione dei viaggiatori uno
splendido cottage a due piani con tre camere da letto, sauna, camino e area barbecue. Se si è
abbastanza bravi si potrebbe addirittura vincere il soggiorno stesso, ma attenzione agli errori, che
potrebbero addirittura complicare e non poco la permanenza.
Come spiega perfettamente il video di presentazione della struttura la vostra cultura generale
potrebbe fare la differenza tra un letto king size e una brandina traballante, tra una Tv gigante a
schermo piatto e un televisore in bianco e nero che trasmette solo i classici del cinema russo senza
sottotitoli, tra un’aragosta servita per cena e una non bene indentificata poltiglia dall’aspetto poco
invitante e perfino tra una porta aperta, quella principale dell’hotel, e una chiusa, che vi costringerà a
dover affrontare il caratteristico e poco piacevole gelo delle campagne russe.
Più che un hotel infatti trattasi di un gioco, una versione iper interattiva del Trivial Pursuit, una sorta
di divertente escape room dove non vince il più ingegnoso ma il più colto del gruppo. E infatti il
Trivial Pursuit Hotel aprirà i battenti il 20 maggio per chiuderli poi il 14 giugno, e tornare così ad
essere una struttura all’interno del complesso alberghiero "Fresh Wind". Una campagna pubblicitaria
insomma, niente di più, l’ennesima geniale di un’agenzia pubblicitaria che ha già collaborato con
colossi come McDonald’s, Heinz, Perrier, Times, Kellogg’s e Marlboro.

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L’ Ospitalità al Vs. servizio!

                               COMUNICAZIONE AGLI ASSOCIATI

                                            SERVIZIO DI
                                         CONSULENZA LEGALE

Federalberghi Provincia V.C.O. ha il piacere di presentare, a completamento dei servizi
offerti all’interno dei propri uffici, i nuovi servizi di CONSULENZA GRATUITA messi a
disposizione delle aziende iscritte, in materia di:
                                                        Diritto civile
                                   Contrattualistica nazionale e internazionale
                                           Diritto commerciale e societario
                                                   Controversie di lavoro
                                                 Recupero del credito
                                          Esecuzioni mobiliari e immobiliari
                                                   Procedure concorsuali
                                                   Infortunistica stradale
                                                     Diritto di famiglia
                                                Amministrazione di sostegno
                                                  Diritto delle successioni
                                                  Locazioni e condominio
                        Privacy e protezione dei dati personali (GDPR)
                                          Azione civile nel processo penale

                                                                              Gli appuntamenti si        terran-
                                                                                             no
                                                                                    in Via G. Canna n. 9
         Su appuntamento                                                              A Verbania Intra
      l’Avv. Giovanni Garippa
      sarà lieto di accogliervi
       in sede Federalberghi
   per una consulenza gratuita
                                                                                  Riferimenti Telefonici:
                                                                                   Tel.: 0323-40.3300
                                                                                   Fax: 0323-40.37.33
                                                                                           Mail:
                                                                                   info@federhotels.it

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                                COMUNICAZIONE AGLI ASSOCIATI

                                         SERVIZIO ASSISTENZA
                                           FISCALE E LAVORO

Federalberghi Provincia V.C.O. ha il piacere di presentare, a completamento dei servizi
offerti all’interno dei propri uffici, i nuovi servizi di CONSULENZA GRATUITA messi a
disposizione delle aziende iscritte, in materia di:

                                                 Contabilità e paghe
                          Assistenza e pianificazione fiscale e tributaria
                                                Consulenza strategica
                                                    Business plan
                                       Contrattualistica Commerciale
                                            Operazioni straordinarie
                                                Contenzioso tributario
                                                Procedure concorsuali
                                    Successioni personali e d’impresa

                                   Ogni se0imana - previo appuntamento
                  Il Consulente Fiscale sarà lieto di accogliervi per una consulenza gratuita

                                                                          Gli appuntamenti si terranno
                                                                               in Via G. Canna n. 9
                                                                               28921 Verbania Intra

                                                                              Riferimenti Telefonici:
                                                                               Tel.: 0323-40.3300
                                                                               Fax: 0323-40.37.33
                                                                                       Mail:
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PROSEGUE IL PROGETTO DI PROMOZIONE TURISTICA CHE UNISCE LAGO MAGGIORE,
LAGO D'ORTA E VALLI OSSOLANE: CAPOFILA FEDERALBERGHI VCO
 Con l'Agenzia Maggioni Tourist Marketing di Berlino, dopo la presenza alla Fiera ITB di
 Berlino e il workshop a Los Angeles, si punta per la prima volta al mercato cinese.

È un progetto che unisce territori differenti, che affianca anime turistiche distinte, ma in grado
di attirare – oggi come in passato – importanti flussi turistici e l'attenzione sempre più alta di media
internazionali e operatori di settore.
Federalberghi VCO è al timone di una serie di attività di promozione internazionale, che anche nel
2019 saranno coordinate e gestite dall'Agenzia Maggioni Tourist Marketing con sede a Berlino.
È già possibile fare un bilancio iniziale dei primi mesi dell'anno, che hanno visto la destinazione
turistica del Lago Maggiore, Lago d'Orta e Valli Ossolane, protagonista prima in California e poi in
Germania.

Selezionata dalla Commissione Europea per valorizzare il turismo europeo, la destinazione turistica
dell'alto Piemonte ha avuto l'opportunità di promuovere le proprie peculiarità, per la prima
volta, negli Stati Uniti. Il 15 febbraio scorso, nell'ambito di “Partnerships in European
Tourism”, laghi e monti sono stati presentati alla prestigiosa e qualificata platea di Los
Angeles. Si sono concretizzati importanti incontri B2B con operatori turistici della costa occidentale
americana, seguendo alcuni temi principali, quali turismo esperienziale, outdoor, trekking, bici,
sport acquatici, ecosostenibilità e attività invernali.
Dal 6 al 10 marzo la destinazione turistica Lago Maggiore, Lago d'Orta e Valli Ossolane è stata
rappresentata con uno stand dedicato, come avviene da ormai dodici anni, presso la Fiera ITB di
Berlino, il più importante evento turistico al mondo. L’edizione 2019, la 53a, è stata affollata
da 113.000 operatori professionali e 47.000 visitatori. Di valore gli appuntamenti fissati
con una selezione di operatori del settore ed altrettanto importante la presenza di quattro
operatori dalla destinazione, che hanno partecipato alla fiera come co-espositori: Agenzia Sapori
d’Italia, Amministrazione Borromeo, Lago Maggiore Express - Navigazione Laghi, Rialma
Hotels. Durante la fiera sono stati stabiliti 62 contatti con tour operator internazionali e 25 contatti
media.

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Ora si guarda al secondo trimestre del progetto 2019: Federalberghi VCO, in collaborazione
con il Distretto Turistico dei Laghi, porterà per la prima volta la destinazione turistica
Lago Maggiore, Lago d'Orta e Valli Ossolane in Cina e in seguito a due workshop organizzati
da ENIT Italia.
La fiera ITB Cina, in programma dal 15 al 17 maggio a Shanghai, è un nuovo appuntamento B2B,
organizzato da ITB Messe Berlin, esclusivamente diretto al mercato cinese. Più di 850 buyer
cinesi saranno gli “obiettivi” di questa partecipazione così importante, dato il valore
potenziale del mercato turistico cinese.

Nei tre giorni, organizzati con un’agenda di appuntamenti prestabiliti, la destinazione verrà ospitata
all’interno dello stand della Regione Piemonte, spazio ENIT. In seguito parteciperà ai workshop
organizzati da ENIT Italia, a Guangzhou (19.05.2019) e a Hong Kong (21.05.2019).
Per questa “prima assoluta” sul mercato cinese, cinque operatori hanno aderito all’iniziativa
promossa da Federalberghi VCO: Amministrazione Borromeo, Castello dal Pozzo, CAM
Motoscafisti Stresa, S.A.F. Autotrasporti, Sapori d’Italia.

Anche per questa stagione Maggioni Tourist Marketing rappresenta per conto di Federalberghi
VCO (con la partecipazione per il 2019 di partner di progetto quali Amministrazione
Borromeo, Comune di Baveno, Comune di Verbania, Ente Giardini Botanici Villa Taranto,
Lago Maggiore Express, Parco Nazionale della Val Grande ) la destinazione turistica sui mer-
cati internazionali, attraverso azioni promozionali che stanno registrando numeri ed impatti molto
positivi sui flussi turistici provenienti dai paesi interessati.

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