COMUNE DI RUSSI Domenica, 23 marzo 2014

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COMUNE DI RUSSI Domenica, 23 marzo 2014
COMUNE DI RUSSI
Domenica, 23 marzo 2014
COMUNE DI RUSSI Domenica, 23 marzo 2014
Domenica, 23 marzo 2014

Prime Pagine
 23/03/2014 Prima Pagina
 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                                                           1
 23/03/2014 Prima Pagina
 La Voce di Romagna                                                                                           2
cronaca
 23/03/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 10
 Fermate le razzie nelle abitazioni                                                                           3
 23/03/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 8
 Quattro professionisti dei furti nelle abitazioni ?incastrati' dalle...                                      4
 23/03/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 8
 La gang                                                                                                      6
cultura e turismo
 23/03/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 8
 GODO SFILATE DI CARRI E MASCHERE PER LE VIE DEL PAESE                                                        7
politica locale
 23/03/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 8
 «Centrale, nessun privilegio per le aziende locali»                                                          8
 23/03/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 8
 «Dalla centrale solo briciole alle imprese del territorio»                                                   9
 23/03/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 13
 LETTERE E OPINIONI Se il biodigestore inquina                                                                10
 23/03/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 21                                      SAVIOLI MONIA
 «Meno tasse e più sicurezza»                                                                                 11
 23/03/2014 La Voce di Romagna Pagina 12
 "Biomasse milionarie ma per le imprese del territorio non 'c' è...                                           13
 23/03/2014 La Voce di Romagna Pagina 12
 Centrale Russi 'Enel garantisca controlli imparziali'                                                        14
pubblica amministrazione
 23/03/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 1                                                        ROBERTO PEROTTI
 La spesa va tagliata iniziando dall' alto                                                                    15
 23/03/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 1
 Risorse da concentrare su industria e ricerca                                                                17
 23/03/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 5
 Ancora una volta cresce il conto per le imprese                                                              19
 23/03/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 5
 Cantiere aperto da 15 anni                                                                                   21
 23/03/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 5                                                          GIANNI TROVATI
 Comuni: tasse e bilanci nel caos                                                                             23
 23/03/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 13                                                PIETRANGELO BUTTAFUOCO
 «Commissariate la Sicilia»                                                                                   26
 23/03/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 13                                                       ROBERTO PEROTTI
 SPENDING REVIEW La spesa va tagliata iniziando dall' alto                                                    29
sport
 23/03/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 10
 Testacoda sul Titano, c' è l' Entella Seconda Divisione, trasferte...                                        30
 23/03/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 11                                      MARI AUGUSTO
 La Ribelle riparte dal Castenaso                                                                             32
 23/03/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 11
 Il San Zaccaria è promosso se vince oggi con il Carpinello                                                   34
 23/03/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 14                                   RABOTTI DORIANO
 Volley Pomeriggio decisivo per la Serie A Ultima giornata con...                                             35
 23/03/2014 La Voce di Romagna Pagina 23
 PROGRAMMA                                                                                                    36
COMUNE DI RUSSI Domenica, 23 marzo 2014
23 marzo 2014
                Il Resto del Carlino (ed.
                        Ravenna)
                                    Prima Pagina

                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016

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COMUNE DI RUSSI Domenica, 23 marzo 2014
23 marzo 2014
                La Voce di Romagna
                                   Prima Pagina

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                                                                            2
COMUNE DI RUSSI Domenica, 23 marzo 2014
23 marzo 2014
Pagina 10                           Corriere di Romagna
                                    (ed. Ravenna­Imola)
                                                         cronaca

  Fermate le razzie nelle abitazioni
  Una trentina i colpi attribuiti a quattro banditi del Ravennate.

  RIMINI. La banda, responsabile nei mesi
  scorsi di una lunga serie di furti in abitazione in
  tutta la Romagna, era stata sgominata nella
  notte tra il 7 e l' 8 dicembre 2013 dai
  carabinieri di Riccione.
  La scrupolosa attività investigativa seguita all'
  arresto dei quattro membri del gruppo che
  aveva base a Russi, nel Ravennate, ha
  impedito la loro scarcerazione data ormai per
  imminente. Nei giorni scorsi infatti i militari
  hanno notificato in carcere a tutti loro un'
  ordinanza di custodia cautelare emessa dal
  gip Sonia Pasini su richiesta del pm Paolo
  Gengarelli. Al quartetto di ladri (tutti cittadini
  albanesi di età compresa fra 24 e 38 anni)
  vengono attribuiti ben 28 furti in abi taz io ne
  compiuti tra la fine dell' estate e il dicembre
  scorso.
  Secondo l' accusa avrebbero spaziato tra le
  province di Rimini e Forlì ­Cesena,
  spingendosi anche in Umbria e nelle Marche.
  Gran parte della refurtiva recuperata nel corso
  delle perquisizioni del dicembre scorso è stata
  già restituita: monili in oro, orologi di lusso,
  cellulari, abiti firmati, e anche denaro contante
  per un valore complessivo di oltre 100mila
  euro. La merce di maggior pregio è già stata
  riconosciuta e riconsegnata ai legittimi
  proprietari.
  Uno degli accusati deve rispondere anche della rapina avvenuta la notte del 6 settembre 2013 ai danni
  di una coppia di Misano Adriatico, all' interno della loro abitazione. I due, entrambi pensionati, si erano
  improvvisamente ritrovati in camera due sconosciuti che pretendevano di sapere dove si trovava la
  cassaforte. Alla fine uno dei malviventi si avvicinò alla donna strappandole la catenina che aveva al collo
  per poi lasciare la casa insieme ai complici. Il suo volto, sebbene in parte coperto, è rimasto impresso
  nella memoria dei testimoni che non hanno fatto fatica a riconoscere l' aggressore.
  I carabinieri di Riccione avevano stretto il cerchio attorno alla "banda dei quattro" a partire da un
  inseguimento a una vettura, risultata rubata, che non aveva risposto all' alt.
  Dal furto di una seconda auto da parte degli stessi soggetti erano poi risaliti a Ravenna e avevano
  ricostruito le abitudini dei ladri, molto scaltri nel comunicare tra loro e abituati ad entrare in azione con
  cadenza quasi giornaliera. (a.r.
  )

                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016

                                                                                                                  3
COMUNE DI RUSSI Domenica, 23 marzo 2014
23 marzo 2014
Pagina 8                         Il Resto del Carlino (ed.
                                         Ravenna)
                                                          cronaca

  CRIMINALITÀ ORDINANZA NOTIFICATA IN CARCERE GLI ATTRIBUISCE 28 COLPI.

  Quattro professionisti dei furti nelle abitazioni ?
  incastrati' dalle indagini dei carabinieri
  ERANO stati sottoposti a fermo di pg, in
  dicembre, per ricettazione. Da allora sono in
  carcere e l' altro giorno è stata loro notificata
  un' ordinanza di custodia cautelare che fa
  riferimento a ben 28 furti messi a segno tra l'
  estate e, appunto, i primi di dicembre 2013.
  Destinatari del provvedimento quattro albanesi
  che ­ stando all' ipotesi investigativa ­
  avrebbero agito soprattutto a Forlì, Cesena,
  Rimini e San Marino. Ma era nella nostra
  provincia che abitavano: a Russi un 38enne e
  un 27enne, a Ravenna un 24enne e un
  25enne.
  Al più ?vecchio' è contestato anche il reato di
  rapina aggravata.
  Le indagini, svolte dai carabinieri della
  Compagnia di Riccione, avevano conosciuto
  una svolta decisiva in ottobre, quando un'
  Audi, poi risultata rubata a Santarcangelo,
  aveva forzato un posto di blocco della
  Gendarmeria di San Marino; in quell' auto,
  abbandonata poco dopo, era stato rinvenuto
  un primo indizio a carico di uno degli albanesi
  ?ravennati'. Un altro elemento aveva portato a
  concentrare le indagini nella nostra provincia: in occasione sia dell' episodio di San Marino, sia di un'
  analoga incursione in novembre a Riccione, erano state rubate auto poi rinvenute nella zona di
  Ravenna.
  ?LAVORANDO' su quei due elementi, gli uomini dell' Arma erano risaliti piano piano a tutti e quattro gli
  albanesi. A quel punto era iniziato un lungo lavoro di osservazione e pedinamento che aveva permesso
  di ricostruire il ?modus operandi' della gang. Tutti i giorni, dopo le 16.30, i quattro si ritrovavano in un
  parcheggio sempre diverso di Ravenna. Poi partivano in auto, raggiungevano una località ­ anche in
  questo caso sempre diversa ­ nelle campagne ravennati e cervesi dove in precedenza avevano lasciato
  un' altra auto, rubata, e con quella partivano alla volta della zona in cui ?agire'. C' è voluto tutto il ?
  mestiere' degli investigatori per non mandare a monte i pedinamenti: la banda, infatti, metteva in atto
  tutta una serie di accorgimenti per verificare di non essere seguita, cambiando repentinamente velocità,
  fermandosi all' improvviso e perfino imboccando vicoletti a fondo cieco.
  RITENENDO di aver raccolto elementi sufficienti, il 7 dicembre i carabinieri avevano sottoposto il
  quartetto a fermo di pg. Le perquisizioni domiciliari avevano permesso di recuperare refurtiva per oltre
  100mila euro. Più precisamente, 180 oggetti in un' abitazione di Russi, altri 187 in una di Ravenna:
  monili in oro, orologi di lusso, impianti stereo, cellulari e telecamere di ultima generazione, abiti firmati,

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COMUNE DI RUSSI Domenica, 23 marzo 2014
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Pagina 8                       Il Resto del Carlino (ed.
                                       Ravenna)
                                                       cronaca

  La gang
  Due sono domiciliati a Russi, due a Ravenna:
  si ritrovavano ogni pomeriggio nel capoluogo e
  partivano per le razzìe in tutta la Romagna e
  anche a San Marino.

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COMUNE DI RUSSI Domenica, 23 marzo 2014
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                                       Ravenna)
                                                  cultura e turismo

  GODO SFILATE DI CARRI E MASCHERE PER LE
  VIE DEL PAESE
  CARNEVALE itinerante oggi a Godo. L a
  grande sfilata di maschere partirà alle 14.30
  da piazza Nullo Baldini, angolo via Verdi e si
  concluderà in via Faentina. Alle 19, nel campo
  sportivo parrocchiale, il rogo della vecchia.
  In caso di maltempo la festa sarà rimandata a
  domenica prossima.

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COMUNE DI RUSSI Domenica, 23 marzo 2014
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                                    (ed. Ravenna­Imola)
                                                      politica locale

  RUSSI: LA POLEMICA NON SI FERMA.

  «Centrale, nessun privilegio per le aziende locali»
  RUSSI. La nuova centrale a biomasse di Russi
  sarà solo un affare per pochi. All' indomani
  della presentazione del progetto nella sede di
  Confindustria, le associazioni ambientaliste e
  la lista civica Libera Russi definiscono pura
  «demagogia elettorale» l' impegno del sindaco
  Sergio Retini «nel pretendere che le aziende
  del territorio lavorino nella costruzione e un
  domani nella manutenzione dell' impianto».
  Roberta Babini di Ravenna Virtuosa ribadisce
  infatti che si tratta di un progetto Enel­
  Powercrop e pertanto sottoposto «alla
  normativa di riferimento del codice dei contratti
  pubblici, che riguarda le regole di
  assegnazione del contratto e che detta i
  principi a tutela della concorrenza: bandi
  europei specifici per contratti europei specifici;
  quindi, a dispetto di quanto affermato da
  Retini, nessun percorso privilegiato per le
  imprese locali». «L' Enel Green Power ­
  aggiungono i rappresentanti della lista civica ­
  da qualche mese è subentrata a Powercrop e
  quindi al Gruppo Maccaferri nella proprietà e
  gestione della riconversione. PowerCrop
  essendo ora partecipata da Enel Green Power
  è entrata nella galassia Enel e quindi soggetta
  alla normativa di riferimento del codice dei
  contratti pubblici: non ci saranno quindi
  trattamenti di favore per le realtà locali».
  In altre parole «il gruppo Maccaferri ha fatto il "lavoro sporco" fino all' ottenimento delle autorizzazioni,
  per poi andare alla cassa a monetizzare». Per Roberta Babini, quindi, il tavolo al quale il sindaco Retini
  si presenta sin da ora molto affollato, visto che «Marco Santoni, responsabile acquisti filiera biomasse
  Enel Green Power, ha invitato le aziende ad andare a trovarlo nel suo ufficio a Pisa "per iniziare a
  tessere una certa relazione", svicolando magistralmente la richiesta di Retini di incontrare direttamente
  le aziende locali a Russi».

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                                      Ravenna)
                                                    politica locale

  «Dalla centrale solo briciole alle imprese del
  territorio»
  «CAMBIANO gli interpreti, ma non la musica e
  nemmeno lo spartito. L' incontro nella sede di
  Confindustria, organizzato da Enel Green
  Power e PowerCrop per la presentazione del
  progetto della centrale di Russi, ha confermato
  quanto andiamo dicendo da più di cinque anni:
  questa centrale è un affare per pochi.
  Pochissimi, infatti, i cittadini che sono stati resi
  edotti sul progetto da un' amministrazione
  comunale che da 8 anni continua a preferire i
  convegni privati alla piazza per confrontarsi su
  di un' opera che inciderà sul nostro territorio
  per 20 anni e forse più».
  S u l l a c e n t r a l e continua l a b a t t a g l i a d i
  LiberaRussi, la lista civica che ­ insieme a
  Forza Italia, Ncd e Udc ­ correrà alle elezioni
  amministrative candidando sindaco Enrico
  Conti. «Pochissime ­ sottolinea ­ sono le
  imprese locali che potranno aspirare ad avere
  un ruolo attivo e remunerativo nella
  costruzione, alimentazione e conduzione dell'
  impianto. E' bastato ascoltare i commenti
  delusi degli imprenditori per comprendere che
  sul tavolo del territorio resteranno solo briciole
  e non le portate principali, checchè ne dica un sindaco che, all' incontrare e informare i cittadini,
  preferisce lanciare slogan arroccato dentro i palazzi del potere».

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                                         Ravenna)
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  LETTERE E OPINIONI Se il biodigestore inquina
  IN località La Caserma, è in funzione uno dei primi
  biodigestori alimentati da pollina di 999 Kw. La
  realizzazione di questi impianti sta comportando un
  aumento del passaggio di mezzi pesanti e un notevole
  incremento del traffico. Oltre al traffico veicolare, tali
  impianti causano emissioni odorigene e modificano,
  inoltre, buona parte il paesaggio agricolo con pericolo di
  alterazioni del mercato degli stessi prodotti agricoli. In
  tutto questo, inoltre, emerge il ruolo scarsamente
  incisivo della Provincia al fine di ridurre le criticità e
  valutare in modo integrato gli aspetti energetici e
  ambientali. In definitiva, dunque, vi sono molti dubbi sull'
  impianto La Caserma, e, più in generale, servirebbero
  dei correttivi riferiti alla tutela del paesaggio, al controllo
  del consumo dei terreni agricoli, e al corretto
  inserimento degli impianti nel tessuto urbanistico e
  rurale.
  Gianfranco Spadoni consigliere provinciale Udc In
  questi giorni il tema della compatibilità degli impianti
  industriali è al centro dell' attenzione dell' opinione
  pubblica. Anche perché le elezioni sono alle porte. Centrale biomasse a Russi, polo per il trattamento
  delle scorie degli inceneritori a Conselice, biodigestore di pollina a La Caserma. A monte c' è stata una
  semplificazione delle autorizzazioni (anche se a Russi si sono attesi otto anni!) e, di riflesso, perplessità
  e resistenze dei residenti sono aumentate. Il problema non è però solo quello dei ?comitati del no'. E'
  necessario invece creare una rete di controlli efficace e incisiva. Se chi sgarra viene individuato subito e
  sanzionato severamente, perché sulla salute non si scherza, allora i gruppi del ?no a prescindere'
  avrebbero meno alleati.

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  BAGNACAVALLO SAMANTHA GARDIN PRESENTA LA SUA CANDIDATURA.

  «Meno tasse e più sicurezza»
  La capogruppo di Lega Nord ­ Forza Italia lancia la sfida.

  E' CON LO SLOGAN ?Famiglie e imprese
  prima di tutto, volano dell' economia locale'
  che Samantha Gardin ha presentato ieri la sua
  candidatura a sindaco per il comune di
  Bagnacavallo come capolista della lista civica
  Lega Nord­ Forza Italia. La Gardin che gode
  dell' appoggio del gruppo Fratelli d' Italia ha
  partecipato negli ultimi cinque anni alla vita
  amministrativa del comune come vice
  capogruppo di Pdl­Lega Nord. «La lista è
  aperta a tutte le persone che vogliono
  combinare responsabilità, tradizione,
  continuità e trasparenza ­ spiega ­. Gli
  argomenti trattati nel programma sono stati
  individuati parlando con la gente in piazza.
  Quello che proponiamo ­ continua ­ è un modo
  diverso di fare politica, di amministrare e di
  aiutare il territorio e quindi le persone. Negli
  ultimi 60 anni sono stati privilegiati gli amici
  degli amici e sostenute spese senza controllo,
  decise in assenza di preventivi. Come nel
  caso della manutenzione degli asili nido, tanto
  per citare l' episodio più recente, per la quale è
  stata deliberata una spesa di 8.900 per l'
  acquisto di una scaletta in legno e due altalene. Spese di cui ancora non abbiamo la fattura».
  Sulla pressione fiscale si concentra molto del programma elettorale.
  «La manovra 2014 prevede entrate pari a 29.780.131 euro rispetto ai 15.621.564 dello scorso anno con
  un aumento della pressione fiscale che da circa 6 milioni di euro passa a oltre 10. Si tratta di una
  manovra assurda che paralizza famiglie e imprese». Gardin punta sul calo delle tasse: «L' obiettivo è
  arrivare ad un Comune con una pressione fiscale minore rispetto all' attuale che vede Imu, Tasi e Irpef
  ai livelli massimi ­ prosegue ­ e costi di gestione inferiori, a partire dalla riduzione degli assessorati e
  delle retribuzioni dei dirigenti di Comune e Unione». Le linee guida del programma affiancano al ruolo
  centrale di famiglie e imprese, l' eliminazione delle lungaggini amministrative, maggiore attenzione
  verso il settore agricolo e la gestione del territorio, investimenti in opere strategiche, appalti a km zero
  per rendere protagoniste le imprese del territorio.
  «APPALTARE fuori dal Comune significa solo investire su un altro Comune ­ aggiunge ­ e impoverire il
  proprio». Fra le priorità ci sono il sottopasso di Via Bagnoli e «la necessità di fermare la
  cementificazione prevista dalla Provincia con la costruzione della tangenziale parallela all' Autostrada,
  del costo di oltre 20 milioni di euro, inutile». Per Gardin Basta lo svincolo verso Russi che costa 2 milioni
  di Euro. Risparmieremmo ben 18 milioni». Altro punto centrale è la sicurezza, da tutelare con la
  creazione di una centrale operativa condivisa con i carabinieri e l' affidamento alla municipale di funzioni
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  RUSSI DURA REPLICA DI CLANDESTINO E MOVIMENTO 5 STELLE ALLE PROMESSE
  LANCIATE DAL SINDACO RETINI.

  "Biomasse milionarie ma per le imprese del territorio
  non 'c' è trippa per gatti"
  L' amministrazione di Russi d a s e m p r e
  sostiene che con la costruzione della centrale
  sarebbe arrivato lavoro per il nostro comune
  ed il territorio circostante. Lo stesso sindaco
  Retini da anni afferma di aver intrapreso un
  percorso di coordinamento con le aziende
  locali finalizzato alla gestione del cantiere del
  Polo energetico. Ma di concreto non c' è nulla".
  Ad affermarlo le attiviste del ClanDestino
  Cinzia Pasi e Roberta Babini, presenti alla
  presentazione del progetto in Confindustria.
  Il primo cittadino, durante la presentazione,
  avrebbe sostenuto di "aver sottoscritto una
  convenzione che impegna Enel e PowerCrop
  a lavorare con le aziende sul territorio". Queste
  le parole di Retini ai proponenti. "Ma di cosa
  sta parlando il sindaco ­ si chiedono Pasi e
  Babinia quale convenzione si riferisce? Nell'
  autorizzazione rilasciata non vi è alcun
  riferimento né alle imprese russiane n é a d
  impegni di commesse per lavori all' interno del
  cantiere. Nulla di questo genere è mai stato
  vagliato dal Consiglio comunale". Secondo le
  attiviste, "l' esternazione lanciata dal primo
  cittadino russiano n o n è a l t r o c h e p u r a
  demagogia elettorale". Perché i lavori per
  realizzare la centrale "sono regolati da bandi
  europei specifici per contratti europei
  specifici", quindi ­ sostengono Pasi e Babini ­ "a dispetto di quanto affermato da Retini, nessun percorso
  privilegiato per le imprese locali".Poi le attiviste vanno nel dettaglio: "Attualmente è in corso la gara d'
  appalto per la prima sezione fornitura e montaggio della parte più consistente dell' impianto quantificata
  in 51,5 milioni di euro.
  Il bando che riguarda la fornitura del blocco della centrale di cippato si è chiuso alcuni mesi fa, ancora
  prima della sentenza del Consiglio di Stato". E non è tutto, "perché anche l' impianto a biogas, affare da
  oltre 8 milioni di euro, è stato per la quasi totalità realizzato dalla Sebigas, azienda specializzata,
  guarda caso, del gruppo Maccaferri. Il tavolo a cui sedersi, caro sindaco Retini ­ concludono Pasi e
  Babini ­ si restringe e soprattutto diventa affollato, ha acquisito una dimensione europea e nel 'piatto'
  delle aziende locali non resteranno che gli scarti".

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  L' APPELLO La lista civica LiberaRussi si rivolge direttamente alla nuova proprietà aziendale 'Il
  cittadino ha diritto alla massima trasparenza'

  Centrale Russi 'Enel garantisca controlli imparziali'
  Cambiano gli interpreti, ma "All' azienda noi
  chiediamo senza esitanon lo spartito. Usa una
  me­ zioni l' impegno a garantire controlli e
  tafora musicale la lista civica verifiche vere e
  imparziali. Se si negherà LiberaRussi del
  candidato sin­ trincerandosi dietro cavilli legali,
  ostadaco Enrico Conti per commentare l'
  incontro svoltosi giovedì nella sede di
  Confindustria, incontro organizzato da Enel
  Green Power e PowerCrop per la
  presentazione del progetto della centrale di
  Russi. "L' incontro ­ si legge in una nota della
  lista civica ­ ha confermato quanto andiamo
  dicendo da più di cinque anni: questa centrale
  è un 'affare per pochi'. Pochissimi, infatti, sono
  i cittadini che sono stati resi edotti sul progetto
  da un' amministrazione comunale che da
  sempre preferisce i convegni privati alla
  piazza per confrontarsi su di un' opera che
  inciderà sul nostro territorio per 20 anni e forse
  più". Ma dall' incontro, "al di là dei proclami e
  dei ringraziamenti al tenace e perseverante
  'benefattore PowerCrop' ­ afferma il candidato
  sindaco ­ abbiamo compreso che Eridania ha
  semplicemente fatto il proprio logico interesse
  e ora ha passato la mano al nuovo vero
  regista: Enel.
  Come si dice in gergo il gruppo Maccaferri ha
  fatto il 'lavoro sporco' fino all' ottenimento delle autorizzazioni, per poi andare alla cassa a monetizzare".
  Ecco, allora, che la lista civica si rivolge al nuovo interlocutore, ossia a Enel: colando la trasparenza,
  alimenterà e giustificherà ulteriormente tutti i dubbi e le preoccupazioni che già allarmano la comunità". I
  civici poi contestano le informazioni diffuse dal sindaco ri­candidato Retini: "A dispetto di quello che va
  millantando sono pochissime (purtroppo) le imprese locali che potranno aspirare ad avere un ruolo
  attivo e remunerativo nella costruzione, alimentazione e conduzione dell' impianto.
  Non siamo noi a dirlo ­ chiarisce LiberaRussi ­ bensì la stessa Enel Green Power, controllata da Enel e
  quindi soggetta alla normativa di riferimento del codice dei contratti pubblici: nessun percorso
  privilegiato, dunque, e aggiungiamo ancora una volta un bel 'purtroppo', per le imprese locali. E' bastato
  ascoltare, al termine dell' incontro, i commenti delusi degli imprenditori presenti ­ concludono i civici ­
  per comprendere che sul tavolo del territorio resteranno sole briciole e non le portate principali, checché
  ne dica invece un sindaco che all' incontrare e informare i cittadini, preferisce lanciare slogan elettorali
  arroccato dentro i palazzi del potere".

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  SPENDING REVIEW.

  La spesa va tagliata iniziando dall' alto
  Roberto Perotti Tra le tante diatribe sulla politica economica
  del nuovo governo, credo vi sia quasi unanimità su almeno
  due punti: è necessario tagliare le tasse, ma senza
  aumentare in modo permanente il debito pubblico, sia per
  rispetto alle generazioni future sia per evitare il ripetersi di
  problemi con i mercati.
  Questo significa che per tagliare le tasse bisogna tagliare
  anche la spesa pubblica. Ma come e quando? Senza entrare
  nei dettagli, c' è un criterio generale da seguire che è a mio
  avviso di fondamentale importanza: è necessario cominciare
  dall' alto.
  Come ho mostrato in alcuni studi con Filippo Teoldi su
  lavoce.info, i dirigenti pubblici italiani guadagnano più dei loro
  colleghi stranieri. In alcuni casi si tratta di cifre
  semplicemente scandalose, inaccettabili: un ambasciatore
  tipicamente guadagna tra i 20mila e i 27mila euro al mese, in
  media due volte e mezzo l' omologo tedesco; un giudice
  costituzionale quasi 40mila euro lordi al mese (più numerosi
  benefit), due volte e mezzo l' omologo statunitense.
  Ma anche gli altri dirigenti sono solitamente ben trattati.
  In media, i dirigenti ministeriali di alto livello guadagnano tra
  una volta e mezza e due volte i loro colleghi britannici.
  I ministeri della Salute e dello Sviluppo economico hanno
  rispettivamente 125 e 165 dirigenti di seconda fascia, che
  guadagnano in media 110mila, quanto i 17 dirigenti di prima
  fascia del ministero dell' Economia britannico.
  I 3 0 0 dirigenti a p i c a l i d i regioni e province guadagnano
  150mila euro, quanto il capo di gabinetto del ministero degli
  E s t e r i b r i t a n n i c i . I 2 m i l a a l t r i dirigenti d e l l e province
  guadagnano 105mila euro. I 7mila altri dirigenti dei Comuni
  guadagnano poco meno.
  Non si può chiedere sacrifici se non si parte da questi dati.
  Molto semplicemente, è una questione di civiltà. Questo è
  stato l' errore di tutti i tentativi fatti in passato. E che non si
  venga a raccontare la solita favola dei diritti acquisiti.
  N on c' è scritto da nessuna parte nella nostra Costituzione
  che gli stipendi dei dirigenti pubblici non possono scendere.
  Gli ambasciatori protesteranno? Si accomodino: per ogni
  feluca che decide di andare in pensione anticipatamente, ci
  sono almeno cento giovani dinamici e preparati che parlano tre lingue e sarebbero felicissi
  mi di rappresentare l' Italia per 5 mila euro al mese. Il problema potrebbe sembrare diverso per i
  manager (anziché i dirigenti) pubblici. È senz' altro vero, come dice Mauro Moretti, amministratore

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  I VINCOLI EUROPEI.

  Risorse da concentrare su industria e ricerca
  Alberto Quadrio Curzio Il Consiglio europeo appena concluso
  aveva all' ordine del giorno anche il tema crescita,
  competitività e occupazione che a sua volta ricomprendeva il
  "semestre europeo", la competitività industriale, il clima­
  energia. Il comunicato finale è, come al solito, piuttosto
  generale e perciò lo forziamo su due concretezze, oltre al
  noto fiscal compact. Si tratta dell' industrial compact e dell'
  innovation compact che sono in divenire anche per il
  contributo della Confindustria italiana e tedesca. Una
  riflessione su questi "patti" può servire anche al governo
  italiano nell' elaborazione del Programma di stabilità e
  convergenza (Psc) e del Programma nazionale di riforme
  (Pnr) che a breve dovrà sottoporre alle istituzioni europee.
  Fiscal compact. Sappiamo tutti che domina la politica
  (economica) europea dando rilevanza assoluta al deficit
  (nominale e strutturale) sul Pil, al debito sul Pil e ai loro
  percorsi di rientro.
  Da un lato verso il pareggio di bilancio, ovvero verso un
  disavanzo strutturale massimo dello 0,5%, e da un altro lato
  verso un debito sul Pil che converge al 60% con cali annuali
  enormi per i Paesi (come l' Italia) molto sopra questo livello.
  Sono obiettivi pressoché irraggiungibili nei tempi previsti per
  vari Paesi europei a meno di cruente operazioni di bilancio e
  fiscali con effetti drammatici sulla crescita e l' occupazione.
  Sappiamo che molti Paesi (tra cui l' Italia) devono fare le
  riforme strutturali sulla base delle raccomandazioni della
  Commissione europea ma temiamo che gli effetti temporali
  delle stesse su competitività e crescita arrivino tardi rispetto
  alla stagnazione e alla disoccupazione. Per questo i tempi
  delle convergenze di finanza pubblica andrebbero correlati a
  quelli delle riforme dentro gli "accordi contrattuali" in via di
  definizione.
  Industrial compact. Qui sono stati fatti significativi
  avanzamenti su due fronti europei: quello delle istituzioni e
  quello degli stakeholders. Per le prime conta la recente
  comunicazione della Commissione "Per un rinascimento dell'
  industria europea" (che segue a quelle del 2010 e del 2012
  sulla politica industriale) esaminata al Consiglio europeo.
  È un programma largamente condivisibile per riportare la
  quota dell' industria sul Pil totale della Ue dall' attuale 15% al 20% entro il 2020. Per gli stakeholders
  conta l' iniziativa delle Confindustrie italiana e tedesca che in occasione del vertice di Berlino del 17
  marzo tra Merkel e Renzi hanno indirizzato ai rispettivi governi una dichiarazione congiunta da portare

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  INTERVENTO.

  Ancora una volta cresce il conto per le imprese
  LA PROSPETTIVA Solo da una reale revisione della spesa possono arrivare le risorse
  per tagliare il carico fiscale.

  di Maurizio Leo Il decreto legge "enti locali",
  nella versione approvata in Consiglio dei
  Ministri, contiene una buona e una cattiva
  notizia: la buona notizia è che aumenteranno le
  detrazioni della Tasi sulla prima casa, la
  cattiva notizia è che il peso di questa scelta
  graverà, ancora una volta, principalmente sulle
  imprese. Ma andiamo con ordine.
  Con il decreto legge approvato in Consiglio
  dei Ministri la scorsa settimana viene data, ai
  Comuni, la possibilità di aumentare, dello 0,8
  per mille, le aliquote della Tasi. In base a
  questa disposizione, l' aliquota, per l' anno
  2014, si potrà attestare al 3,3 per mille.
  La condizione posta dalla norma, però, è che il
  gettito derivante venga destinato ad
  aumentare le detrazioni sulla prima casa per i
  meno abbienti. L' obiettivo del legislatore è
  chiaro: il carico tributario complessivo scontato
  dai proprietari di prime case, ai fini Tasi, non
  potrà eccedere gli importi già corrisposti, ai fini
  Imu, con riferimento al 2012.
  Si tratta, come detto, di una buona notizia per
  una parte dei proprietari di prime case, che
  vedranno incrementarsi il valore delle
  detrazioni spettanti e, conseguentemente,
  ridurre il peso dell' imposta rispetto a quanto altrimenti preventivabile.
  Una prima conclusione, però, si può trarre: dopo tanto parlare dell' eliminazione dell' Imu sulla prima
  casa ci accorgiamo che, come in un grande "gioco dell' oca", si torna alla "casella di partenza", alla
  situazione, quella del 2012, che, a dire di tutti, andava modificata.
  Ma tutto ciò a quale prezzo? Al prezzo, ancora una volta, di un inasprimento, l' ennesimo, della
  tassazione immobiliare principalmente per le imprese; si profila, come puntualmente rilevato dal
  Presidente Squinzi, un' altra "botta". Infatti è presumibile che i Comuni, per finanziarsi, incrementeranno
  la Tasi in relazione a immobili aziendali, capannoni industriali, alberghi, eccetera. Insomma, ancora una
  volta, il peso del beneficio graverà, quasi per intero, sulla parte più dinamica e produttiva del Paese, già
  messa a dura prova dall' interminabile crisi dei consumi.
  C' è da dire, poi, che si interviene su un settore, quello immobiliare, per il quale si è giunti a livelli di
  tassazione, oltre che di complessità operativa, insostenibili. Chiunque affronti questi temi sa quanto il
  modello impositivo vigente sia asistematico e poco chiaro. Si passa dall' assurdo per cui il gettito di un'
  imposta municipale, l' Imu, viene, in alcuni casi (immobili della categoria D), destinato all' Erario, per
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  L' abitudine al rinvio.

  Cantiere aperto da 15 anni
  «Nel quadro del federalismo fiscale, che sarà
  disciplinato da apposita legge...». Il 1998 stava
  per finire, il Governo D' Alema muoveva i primi
  passi sostenuto da una coalizione che andava
  dall' Udr di Cossiga ai cossuttiani usciti da
  Rifondazione comunista, e all' articolo 28 della
  Finanziaria per il '99 debuttava una frase che
  non avrebbe più abbandonato le regole di
  finanza pubblica italiana. Le forme in cui è
  ricomparsa sono molte, ma il significato è
  sempre lo stesso, e suona più o meno così:
  nell' attesa del federalismo fiscale, le regole
  sulle tasse e sui bilanci locali sono provvisorie,
  pronte a essere modificate a ogni stormir di
  fronde.
  L' ultimo tentativo organico di far nascere
  davvero il federalismo fiscale è quello targato
  Calderoli del 2009, che ha impegnato per due
  anni tutta la politica nei tentativi di attuazione
  prima di essere travolto dalla crisi dello spread
  e dalla caduta del Governo Berlusconi. La
  Corte dei conti, che venerdì è andata alla
  Camera a spiegare tutto ciò che non va nel
  terzo decreto salva­Roma (si veda Il Sole 24
  Ore di ieri), ha parlato chiaro, anche se con il
  solito linguaggio molto sorvegliato: «Ad oltre
  quattro anni dall' avvio della riforma ­ hanno spiegato i magistrati contabili ­ il sistema di prelievo delle
  amministrazioni territoriali non appare ancora stabile», e nel cul de sac ci si è infilati quando si è scelto
  di puntare sul mattone come principale forma di finanziamento dei Comuni appena dopo aver deciso di
  esentare l' abitazione principale.
  Un'«incoerenza», chiosa la Corte, che ha prodotto un duplice risultato: «far venire meno la
  corrispondenza fra contribuenti e beneficiari dei servizi» e scaricare quasi tutto il peso delle attività
  comunali su seconde case e immobili d' impresa.
  In questa «incoerenza» denunciata dalla Corte, dopo le incertezze del 2012 (bilanci e tasse al 30
  ottobre) e del 2013 (scadenze al 30 novembre) è caduta anche la Tasi, che nella sua prima versione
  rischiava di far rimpiangere l' Imu a cinque milioni di case a cui la vecchia imposta non aveva mai
  bussato. Per metterci una pezza, non si è trovato di meglio che far assomigliare il nuovo tributo all' Imu,
  alzando le aliquote per finanziare le detrazioni per le case più "povere" (almeno secondo il Catasto).
  Con la conseguenza di creare un' Imu "imperfetta", che sulle abitazioni principali rimane incerta perché
  le regole sono ancora ballerine e i numeri latitano, mentre agli altri immobili, ai negozi e alle imprese
  promette ulteriori aumenti. Tutte queste regole, poi, valgono solo per il 2014: dall' anno prossimo si
  ricomincia.

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                                               pubblica amministrazione

  Fisco ed enti locali LE IMPOSTE SUL MATTONE Le incognite dei conti locali.

  Comuni: tasse e bilanci nel caos
  Verso un nuovo slittamento al 31 luglio per le decisioni per le tante incognite della Iuc
  TEMPI LUNGHI Ancora una settimana di esame in commissione per il salva­Roma ter
  che introduce correttivi Tasi dall' applicazione incerta.

  Gianni Trovati MILANO. Trentun luglio. Il
  Governo è pronto a un ennesimo rinvio del
  termine per chiudere i bilanci preventivi dei
  Comuni, che si portano dietro le scadenze per
  fissare le aliquote dei tributi locali, a partire
  dalla nuova Iuc con cui i contribuenti dovranno
  familiarizzare quest' anno. Un rinvio, del resto,
  che pare inevitabile perché il 30 aprile, data
  decisa con la proroga di un mese e mezzo fa,
  è apparsa fin da subito una decisione scritta
  sull' acqua, con quasi 4.100 Comuni al voto (la
  metà abbondante del totale; ci vivono 21
  milioni di italiani) nelle amministrative del 25
  maggio e con tutti i numeri chiave su finanza e
  fisco locale 2014 ancora da individuare. Ancor
  più dell' anno scorso, però, la catena delle
  proroghe può creare grossi problemi per i
  pagamenti di giugno: l' acconto Imu di giugno,
  come sempre, può basarsi sulle aliquote dell'
  anno scorso, mentre per la Tasi il debutto
  effettivo rischia di slittare all' autunno, a meno
  di far pagare un acconto con i parametri
  standard che però non prevedono detrazioni e
  quindi chiamerebbero alla cassa anche cinque
  milioni di immobili di basso valore e quindi
  sempre esclusi dall' Imu. Sulla Tari, il tributo
  sui rifiuti che sostituisce la Tarsu­Tares e la Tia, il quadro è ancora più incerto.
  I problemi principali, come sempre, fioriscono intorno al fisco sul mattone. Il terzo decreto «salva­
  Roma», arrivato dopo la caduta dei primi due e appesantito dalla super­Tasi per finanziare le detrazioni
  sulle abitazioni principali, sarebbe dovuto arrivare in Aula alla Camera domani ma rimarrà in
  commissione fino al 31 marzo; l' assegno da 625 milioni, pensato per aiutare i Comuni a far quadrare i
  conti dopo l' addio dell' Imu sulla prima casa, deve ancora trovare i criteri di distribuzione, e la stessa
  nebbia circonda ancora la ripartizione dei 6,6 miliardi di fondo di solidarietà comunale (per quasi tre
  quarti alimentato dall' Imu) che insieme alla Iuc deve sorreggere i conti dei sindaci. Anche quest' anno,
  insomma, ci sono tutte le condizioni per una catena di rinvii: niente di nuovo, per carità, ma le
  esperienze del 2012 e soprattutto del 2013, sfociato nella «mini­Imu» di dicembre e nella maggiorazione
  Tares fino a gennaio 2014, insegnano che l' incertezza costa.
  La Tasi scritta nella legge di stabilità metteva a rischio i cinque milioni di immobili sconosciuti all' Ici e
  all' Imu perché le detrazioni fisse delle vecchie imposte bastavano ad azzerare il conto per le case di
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  Le zone degli sprechi DA DOVE INCOMINCIARE A RIDURRE I DEBITI.

  «Commissariate la Sicilia»
  Serve un Cottarelli che metta mano al bilancio, come ha proposto Montante.

  Pietrangelo Buttafuoco Adesso basta.
  Qualcuno ­ Matteo Renzi?
  ­ dica basta, perché l' autonomia sarà cosa
  santa e giusta ovunque ma in Sicilia no, è un
  flagello e si trascina nel baratro l' Italia. Lì l'
  autonomia regionale, fonte di sprechi e
  burocrazia, è l' acqua che nutre l' arretratezza
  economica e sociale di un pezzo importante
  del Mediterraneo. Ed è la fogna in cui nuota la
  mafia.
  Basta, dunque. È urgente, infatti, per come
  chiede da tempo Leoluca Orlando, sindaco di
  Palermo, nominare un commissario dello Stato
  al posto del governo regionale di Rosario
  Crocetta; è fondamentale ­ per come reclama
  Antonello Montante, presidente di
  Confindustria in Sicilia ­ avere nell' Isola un
  Cottarelli che metta mano alla spesa e al
  bilancio: il default è in agguato ma, seguendo i
  passaggi di legittimità, è necessario abrogare
  lo Statuto speciale.
  Basta, quindi. Lo Statuto sarà pur nella
  Costituzione, ma oggi, con la messa in
  discussione del capitolo V, questo privilegio,
  frutto dell' unica e vera trattativa Stato­Mafia,
  può essere tagliato con un colpo di penna. E
  un colpo di coraggio. Si lavora alla cancellazione del Senato e non si può estirpare dalla viva carne dell'
  Italia un obbrobrio come l' Autonomia regionale che serve solo ai parassiti che ne beneficiano?
  Basta. Lo Statuto venne concesso dopo la stagione separatista, la cui punta armata non fu l' Ira, come in
  Irlanda, con arcangeli come Bobby Sands, ma l' Evis, l' Esercito volontario degli indipendentisti,
  fortemente inquinato dai mafiosi. Giusto quelli che avevano già collaudato la loro rapacità negli anni dell'
  Invasione anglo­americana vagheggiando con il boss Lucky Luciano la possibilità di offrirsi come «la
  51ma stella degli Stati Uniti» e di fondare una nazione indipendente con il bandito Salvatore Giuliano ­
  non un personaggio di fantasia, ma reale, pronto a proclamarsi luogotenente.
  È un cammino torbido, quello dell' autonomia in Sicilia. Fu forse una chimera del riformismo, e persino
  suggestione rivoluzionaria, ma tanti autorevoli esponenti della sinistra, oggi, con la Fondazione Sturzo e
  il contributo di studiosi come Andrea Piraino e personalità quali Vito Riggio, presidente dell' Enac, già
  tra i protagonisti della stagione di rinnovamento della politica, hanno avviato un dibattito in direzione
  dello «smantellamento della regione». E ciò è reso ancor più utile della liquidazione dell' ente provincia,
  messa in atto da Rosario Crocetta, dove però, al netto dell' effetto propaganda, è rimasto il malinconico
  risultato di moltiplicare ­ tramite nomine fiduciarie, peraltro, e non elettive ­ il numero degli enti
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  SPENDING REVIEW La spesa va tagliata iniziando
  dall' alto
  Roberto Perotti Tra le tante diatribe sulla
  politica economica del nuovo governo, credo
  vi sia quasi unanimità su almeno due punti: è
  necessario tagliare le tasse, ma senza
  aumentare in modo permanente il debito
  pubblico, sia per rispetto alle generazioni
  future sia per evitare il ripetersi di problemi
  con i mercati.
  Questo significa che per tagliare le tasse
  bisogna tagliare anche la spesa pubblica. Ma
  come e quando? Senza entrare nei dettagli, c'
  è un criterio generale da seguire che è a mio
  avviso di fondamentale importanza: è
  necessario cominciare dall' alto.
  Come ho mostrato in alcuni studi con Filippo
  Teoldi su lavoce.info, i dirigenti pubblici italiani
  guadagnano più dei loro colleghi stranieri. In
  alcuni casi si tratta di cifre semplicemente
  scandalose, inaccettabili: un ambasciatore
  tipicamente guadagna tra i 20mila e i 27mila
  euro al mese, in media due volte e mezzo l'
  omologo tedesco; un giudice costituzionale
  quasi 40mila euro lordi al mese (più numerosi
  benefit), due volte e mezzo l' omologo
  statunitense.
  Ma anche gli altri dirigenti sono solitamente
  ben trattati.
  In media, i dirigenti ministeriali di alto livello guadagnano tra una volta e mezza e due volte i loro
  colleghi britannici.
  I ministeri della Salute e dello Sviluppo economico hanno rispettivamente 125 e 165 dirigenti di seconda
  fascia, che guadagnano in media 110mila, quanto i 17 dirigenti di prima fascia del ministero dell'
  Economia britannico.
  I 300 dirigenti apicali di regioni e province guadagnano 150mila euro, quanto il capo di gabinetto del
  ministero degli Esteri britannici. I 2mila altri dirigenti delle province guadagnano 105mila euro. I 7mila
  altri dirigenti dei Comuni guadagnano poco meno.
  Non si può chiedere sacrifici se non si parte da questi dati.
  Molto semplicemente, è una questione di civiltà. Questo è stato l' errore di tutti i tentativi fatti in passato.
  E che non si venga a raccontare la solita favola dei diritti acquisiti.
  Continua u pagina 13.

                                                                                                ROBERTO PEROTTI

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  La domenica nel pallone.

  Testacoda sul Titano, c' è l' Entella Seconda
  Divisione, trasferte da brividi
  PRIMA DIVISIONE (11ª di ritorno, ore 14.30):
  San M a r i n o ­ V i r t u s E n t e l l a , A l b i n o l e f f e ­
  Feralpisalò, Cremonese­Pavia, Pro Patria­
  Lumezzane, Pro Vercelli­Venezia, Reggiana­
  Como,Savona­Vicenza, Sudtirol­Carrarese.
  Classifica: Virtus Entella 53; Pro Vercelli 44;
  Vicenza 42; Cremonese 41; Como 38; Savona,
  Venezia e Sudtirol 37; Albinoleffe 35;
  Feralpisalò 29; Lumezzane e Carrarese 27;
  Reggiana 25; Pro Patria 24; Pavia 19; San
  Marino 17.
  SECONDA DIVISIONE (12ª giornata, ore
  14.30): Bellaria­Delta Porto Tolle, Castiglione­
  Rimini, Real Vicenza­Santarcangelo, S p a l ­
  Forlì, Alessandria­Cuneo, Bra­Renate,
  Mantova­Monza, Pergolettese­Bassano,
  Vecomp Verona­Torres.
  Classifica: Bassano 57; Renate e Monza 47;
  S p a l 4 6 ; Santarcangelo e M a n t o v a 4 5 ;
  Alessandria e Real Vicenza 44;Torres 42; Forlì
  38; Rimini, Cuneo e Vecomp Verona 36; Delta
  Porto Tolle 35; Pergolettese 33; Castiglione
  23; Bellaria 12; Bra 9.
  SERIE D (11ª giornata, ore 14.30): Romagna
  Centro­Fidenza, Imolese­Riccione, Atletico Montichiari­Camaiore, Correggese­Palazzolo, Forcoli­
  Thermal Abano, Formigine­Sancolombano, Lucchese­Virtus Castelfranco, Massese­Clodiense,
  Mezzolara­Fortis Juventus.
  Classifica: Correggese 67; Lucchese 63; Fortis Juventus 56; Massese e Mezzolara 53; Thermal Abano
  51; Romagna Centro 50; Imolese 40; Virtus Castelfranco 34; Clodiense 33; Fidenza e Formigine 28;
  San Colombano ed Atletico Montichiari 27; Camaiore 20; Palazzolo19; Forcoli 12; Riccione 3.
  ECCELLENZA (11ª di ritorno, ore 14.30): Argentana­Meldola, Copparese­Massa Lombarda, Faenza­
  Cattolica, Misano­Sampierana, Progresso­Alfonsine, Ravenna­San Antonio, Ribelle­Castenaso, Russi­
  Savignanese, Sammaurese­Calderara.
  Classifica: Sammaurese e Ribelle 56; Massa Lombarda 49; Ravenna 47; Meldola 45; Savignanese 43;
  Calderara, Alfonsine,Sampierana e Progresso 37; Cattolica e Faenza 36; Copparese 30; Castenaso 29;
  Argentana 28; Russi 26; San Antonio 24; Misano 12.
  PROMOZIONE (11ª di ritorno, ore 14.30).
  GIRONE C: Bagnacavallo­Casalecchio, Surgital Lavezzola­Castel Guelfo, San Patrizio­Sant' Agostino,
  Reno Centese­Cm Conselice, Anzolavino­Osteria Grande, Corticella­Granamica, Dozzese­Porretta,
  Real San Lazzaro­Portuense, Sasso Marconi­Santa Maria Codifiume.

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                                         Ravenna)
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  La Ribelle riparte dal Castenaso
  Eccellenza Impegno casalingo per la capolista dopo la battuta d' arresto di Alfonsine.

  Castiglione di Ravenna «VOGLIAMO
  ripartire». Così Alessandro Marsili, allenatore
  della Ribelle (capolista con 56 punti) che oggi
  a Castiglione ospita il Castenaso (29). «Loro
  erano partiti con ambizioni, ma ora sono in
  zona playout e cercano di uscirne; metteranno
  quindi in campo agonismo e corsa». Il
  discorso di Marsili si sposta quindi sulla sua
  squadra. «Non siamo più soli in vetta e ci
  attendono sette partite decisive. Chi più ne ha
  più ne metta e abbiamo le caratteristiche
  morali per riuscirci, oltre ovviamente a quelle
  tecniche. Siamo un gruppo splendido ­ Marsili
  ci tiene a ribadirlo ­ durante la settimana ho
  visto i nostri giocatori motivatissimi. E ora
  ripartiamo».
  In allenamento si è infortunato Bazzi, strappo
  muscolare, che non sarà disponibile, così
  come mancherà Fabbri, squalificato.
  All' andata la Ribelle vinse 1­0 a Castenaso.
  AL ?NERI' il Faenza riceve il Cattolica: le
  squadre sono appaiate a quota 36. «E' una
  partita determinante ­ spiega Dardozzi,
  allenatore dei faentini ­ per proseguire verso la
  salvezza senza i playout.
  Non è facile, all' andata pareggiammo 1­1 e il Cattolica si mostrò una buona squadra, ben organizzata.
  Sarà importante fare punti, muovere la classifica, dovremo scendere in campo con cuore e voglia di fare
  risultato». Probabili i rientri di Negrini e Gavelli; assenti Ricci e Savioni che si è infortunato in
  allenamento.
  AL ?BUCCI' il Russi (26) ospita la Savignanese (43). Gli arancioni vengono dall' importante pareggio
  sul difficile campo del Meldola dove, sottolinea l' allenatore Bagnara, «abbiamo giocato bene, lottando e
  creando occasioni. Ora bisogna dare un seguito immediato, contro la Savignanese che fa buon calcio,
  ma sono convinto che ce la faremo». All' andata terminò 2­2, oggi assenti Babini squalificato e Rinaldini
  infortunato.
  Il Massa Lombarda (49 punti) gioca a Copparo (30). «Loro sono invischiati nei playout e noi vorremmo
  arrivare ­ dice il presidente Aresu ­ per arrivare il più in alto possibile. Sarà una partita difficile, abbiamo
  alcune assenze ma chi andrà in campo farà sicuramente bene». Assenti Zaganelli squalificato, Resta
  infortunato, in dubbio Caprioni e Tumolo; all' andata il Massa vinse 5­1.
  L' Alfonsine gioca a Castel Maggiore con il Progresso; le squadre sono appaiate a quota 37. «Sono in
  palio punti importanti ­ dice l' allenatore Orecchia ­ per avvicinarci all' obiettivo della salvezza. Sarà una
  partita difficile, dovremo dare il meglio di noi, come contro la Ribelle, con le stesse motivazioni».
  Assenti Temporin squalificato, Ceroni e Troncossi infortunati, «ma il gruppo è molto unito, sa cosa vuole

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  Seconda categoria Boncellino in casa.

  Il San Zaccaria è promosso se vince oggi con il
  Carpinello
  SAN ZACCARIA a caccia della promozione in
  Prima categoria. Nel Girone R il Il San
  Zaccaria, capolista con 45 punti, è sul campo
  del Carpinello (32) e ai biancorossi mancano 2
  punti per la promozione. «Se vinciamo ­ dice l'
  allenatore­giocatore Maicol Biondini ­ è fatta,
  però non sarà facile, perchè il Carpinello è una
  buona squadra». Le altre gare: 2000 Cervia
  (25)­Cibox (28), Rocchigiana (19)­Virtus
  Faenza (21). Nel Girone P oggi Stella Azzurra
  (15)­Sparta Castelbolognese (54), Fontanelice
  (53)­Casola Valsenio (28), Rossoblu Imolese
  (8)­Riolo Terme (51), Brisighella (24)­
  Valsanterno (34), Marradese (26)­Dinamo
  (39), S.Rocco (21)­Ponticelli (37), rinviata al 25
  Mordano (11)­Bagnara (15). Nel Girone Q :
  Boncellino (53)­ Monti (13), Reno (50)­
  P.Corsini (5), Frugesport (39)­R.Fusignano
  (41), Godo (36)­Bisanzio (21), Mezzano (19)­
  Pro Reda (22), Santerno (29)­Punta Marina
  (32), Stella Rossa (32)­Santagatese (22).

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  Volley Pomeriggio decisivo per la Serie A Ultima
  giornata con Macerata­Piacenza
  Bologna SI DECIDE tutto oggi: l' ultima di
  regular season nell' A1 del volley stabilirà la
  griglia dei playoff scudetto che inizieranno
  giovedì sera, nella nuova versione compressa
  perché la Federazione mondiale ha cambiato il
  calendario internazionale. Tranne la terza e la
  quarta posizione, già assegnate
  rispettivamente a Perugia e Trento, tutto il
  resto è da stabilire.
  A cominciare dal primo posto, che si deciderà
  nello scontro diretto di Macerata (Raisport 1)
  tra la Lube Macerata, seconda, e la Copra
  Piacenza capolista con un punto di vantaggio.
  Scontro diretto anche per il quinto posto, tra
  Cuneo e Modena, con i piemontesi avanti di un
  punto e gli emiliani che in caso di sconfitta
  rischiano di scivolare al settimo. L' ottava
  piazza, infine, ultima per i playoff, è in bilico tra
  Verona e Ravenna. Il programma: ore 17.30
  Lube­Copra, ore 18 Cuneo­Casa Modena,
  Perugia­Città di Castello, Molfetta­Vibo,
  Verona­Trento, Latina­Ravenna. Classifica:
  Piacenza 54, Lube Macerata 53, Perugia 45,
  Trento 36, Cuneo 32, Casa Modena 31, Città
  di Castello 28, Verona 25, Cmc Ravenna 23, Vibo 19, Molfetta 17, Latina 15.
  INTANTO in Champions League la finale ad Ankara sarà tra i padroni di casa dell' Halkbank e i russi
  del Belgorod. I primi, con l' italiano di Cuba Osmany Juantorena, hanno superato 3­0 i polacchi dello
  Jastrebski Wiegel allenato da Lorenzo Bernardi e con Michal Lasko in campo. I secondi, guidati dal
  regista azzurro Dragan Travica ( nella foto ), hanno vinto il derby russo contro Kazan per 3­1 (25­19, 22­
  25, 25­18, 25­17). Oggi la finale.
  Doriano Rabotti.

                                                                                              RABOTTI DORIANO

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  PROGRAMMA
  ECCELLENZA Argentana­Meldola,
  Copparese­Massa Lombarda, Faenza ­
  Cattolica, MisanoSampierana, Progresso­
  Alfonsine, Ravenna­Sant' Antonio, Ribelle­
  Castenaso, Russi­Savignanese, Sammaurese­
  Calderara.
  PROMOZIONE C Anzolavino­Osteria Grande,
  Bagnacavallo­Casalecchio, Corticella­
  Granamica, Dozzese­Porretta,
  LavezzolaCastel Guelfo, Reno
  C e n t e s e C o n s e l i c e , R e a l San
  L a z z a r o P o r t u e n s e , San P a t r i z i o ­Sant'
  A g o s t i n o , S a s s o M a r c o n i ­Santa      Maria
  Codifiume.
  PROMOZIONE D Borghi­Ronta,
  Castrocaro­San Pietro i n V i n c o l i , C a v a ­
  Tropical Coriano, Cervia­Igea Marina, Classe­
  Bakia, Fosso Ghiaia­Forlimpopoli,
  Marignanese­Predappio, Real
  MiramareVallesavio, Torconca­Pietracuta.
  PRIMA E Airone ­Pian di Setta, Castel Del Rio­
  S o l a r o l o , C a s t e l d e b o l e ­
  Castelbolognese,Ozzanese­Placci Bubano,
  Sesto Imolese ­Medicina Fossatone,
  Siepelunga Bellaria­Ca. Rio. Ca, Tozzona
  Pedagna­Cagliari, Vadese Sole Luna­Funo.
  PRIMA G Azzurra­Pinarella, Del Duca ­Marina,
  F r a t t a T e r m e ­ S a v a r n a , San L e o n a r d o ­
  Cotignola, San Pancrazio­Civitella, SavioRonco Edelweiss, Stuoie Baracca Lugo­Real Dovadola,
  Villanova­Reda.
  PRIMA H Atletico San MauroMorciano, Bagno di RomagnaDiegaro, Gambettola­Junior Real Marignano,
  San LorenzoViserbella, Sant' Ermete­Virtus Tre Villaggi, Scot Due EmmeJunior San Clemente, Tre
  Esse Saludecio­Corpolò, VerucchioStella.
  SECONDA P Brisighella­Valsanterno, Fontanelice­Casola, Marradese­Dinamo, Mordano Bubano­
  Bagnara rinv. 25/03, Rossoblu Imolese­Riolo Terme, San Rocco 2001 ­Ponticelli, Stella Azzurra ­
  Sparta.
  SECONDA Q Boncellino­Endas Monti, Frugesport­Real Fusignano, Godo ­Bisanzio, Mezzano ­Pro
  Loco Reda, Reno ­Porto Corsini, Santerno­Punta Marina, Stella Rossa­Santagatese.
  SECONDA R 2000 Calcio­Cibox, Carpinello­San Zaccaria, Rocchigiana­Virtus Faenza, San Colombano
  Italtex­Real Castrocaro, Santa Sofia ­Pianta, Tre Martiri­Valbidente. Riposa: Modigliana.
  SECONDA S Granata­Gatteo, Pol. Aurora­Bertinoro, Real Sarsina­Alfero, Rubicone­Cella Ponte Giorgi,
  Rumagna­San Vittore, Virtus Cesena­Dismano United. Riposa: San Mauro in Valle.
  SECONDA T Perticara­Spadarolo, Real Monteleone­United Bellaria, Santagatese­Borgo Marina 3­2
  gioc. ieri, Torre PedreraVilla Verucchio, Villamarina­Rimini United, Viserba­New Romagna, Vis
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