COMUNE DI RUSSI Domenica, 23 marzo 2014
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Domenica, 23 marzo 2014 Prime Pagine 23/03/2014 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 1 23/03/2014 Prima Pagina La Voce di Romagna 2 cronaca 23/03/2014 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 10 Fermate le razzie nelle abitazioni 3 23/03/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 8 Quattro professionisti dei furti nelle abitazioni ?incastrati' dalle... 4 23/03/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 8 La gang 6 cultura e turismo 23/03/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 8 GODO SFILATE DI CARRI E MASCHERE PER LE VIE DEL PAESE 7 politica locale 23/03/2014 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 8 «Centrale, nessun privilegio per le aziende locali» 8 23/03/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 8 «Dalla centrale solo briciole alle imprese del territorio» 9 23/03/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 13 LETTERE E OPINIONI Se il biodigestore inquina 10 23/03/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 21 SAVIOLI MONIA «Meno tasse e più sicurezza» 11 23/03/2014 La Voce di Romagna Pagina 12 "Biomasse milionarie ma per le imprese del territorio non 'c' è... 13 23/03/2014 La Voce di Romagna Pagina 12 Centrale Russi 'Enel garantisca controlli imparziali' 14 pubblica amministrazione 23/03/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 1 ROBERTO PEROTTI La spesa va tagliata iniziando dall' alto 15 23/03/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 1 Risorse da concentrare su industria e ricerca 17 23/03/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 5 Ancora una volta cresce il conto per le imprese 19 23/03/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 5 Cantiere aperto da 15 anni 21 23/03/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 5 GIANNI TROVATI Comuni: tasse e bilanci nel caos 23 23/03/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 13 PIETRANGELO BUTTAFUOCO «Commissariate la Sicilia» 26 23/03/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 13 ROBERTO PEROTTI SPENDING REVIEW La spesa va tagliata iniziando dall' alto 29 sport 23/03/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 10 Testacoda sul Titano, c' è l' Entella Seconda Divisione, trasferte... 30 23/03/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 11 MARI AUGUSTO La Ribelle riparte dal Castenaso 32 23/03/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 11 Il San Zaccaria è promosso se vince oggi con il Carpinello 34 23/03/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 14 RABOTTI DORIANO Volley Pomeriggio decisivo per la Serie A Ultima giornata con... 35 23/03/2014 La Voce di Romagna Pagina 23 PROGRAMMA 36
23 marzo 2014
Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Prima Pagina
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123 marzo 2014
La Voce di Romagna
Prima Pagina
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223 marzo 2014
Pagina 10 Corriere di Romagna
(ed. RavennaImola)
cronaca
Fermate le razzie nelle abitazioni
Una trentina i colpi attribuiti a quattro banditi del Ravennate.
RIMINI. La banda, responsabile nei mesi
scorsi di una lunga serie di furti in abitazione in
tutta la Romagna, era stata sgominata nella
notte tra il 7 e l' 8 dicembre 2013 dai
carabinieri di Riccione.
La scrupolosa attività investigativa seguita all'
arresto dei quattro membri del gruppo che
aveva base a Russi, nel Ravennate, ha
impedito la loro scarcerazione data ormai per
imminente. Nei giorni scorsi infatti i militari
hanno notificato in carcere a tutti loro un'
ordinanza di custodia cautelare emessa dal
gip Sonia Pasini su richiesta del pm Paolo
Gengarelli. Al quartetto di ladri (tutti cittadini
albanesi di età compresa fra 24 e 38 anni)
vengono attribuiti ben 28 furti in abi taz io ne
compiuti tra la fine dell' estate e il dicembre
scorso.
Secondo l' accusa avrebbero spaziato tra le
province di Rimini e Forlì Cesena,
spingendosi anche in Umbria e nelle Marche.
Gran parte della refurtiva recuperata nel corso
delle perquisizioni del dicembre scorso è stata
già restituita: monili in oro, orologi di lusso,
cellulari, abiti firmati, e anche denaro contante
per un valore complessivo di oltre 100mila
euro. La merce di maggior pregio è già stata
riconosciuta e riconsegnata ai legittimi
proprietari.
Uno degli accusati deve rispondere anche della rapina avvenuta la notte del 6 settembre 2013 ai danni
di una coppia di Misano Adriatico, all' interno della loro abitazione. I due, entrambi pensionati, si erano
improvvisamente ritrovati in camera due sconosciuti che pretendevano di sapere dove si trovava la
cassaforte. Alla fine uno dei malviventi si avvicinò alla donna strappandole la catenina che aveva al collo
per poi lasciare la casa insieme ai complici. Il suo volto, sebbene in parte coperto, è rimasto impresso
nella memoria dei testimoni che non hanno fatto fatica a riconoscere l' aggressore.
I carabinieri di Riccione avevano stretto il cerchio attorno alla "banda dei quattro" a partire da un
inseguimento a una vettura, risultata rubata, che non aveva risposto all' alt.
Dal furto di una seconda auto da parte degli stessi soggetti erano poi risaliti a Ravenna e avevano
ricostruito le abitudini dei ladri, molto scaltri nel comunicare tra loro e abituati ad entrare in azione con
cadenza quasi giornaliera. (a.r.
)
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323 marzo 2014
Pagina 8 Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
cronaca
CRIMINALITÀ ORDINANZA NOTIFICATA IN CARCERE GLI ATTRIBUISCE 28 COLPI.
Quattro professionisti dei furti nelle abitazioni ?
incastrati' dalle indagini dei carabinieri
ERANO stati sottoposti a fermo di pg, in
dicembre, per ricettazione. Da allora sono in
carcere e l' altro giorno è stata loro notificata
un' ordinanza di custodia cautelare che fa
riferimento a ben 28 furti messi a segno tra l'
estate e, appunto, i primi di dicembre 2013.
Destinatari del provvedimento quattro albanesi
che stando all' ipotesi investigativa
avrebbero agito soprattutto a Forlì, Cesena,
Rimini e San Marino. Ma era nella nostra
provincia che abitavano: a Russi un 38enne e
un 27enne, a Ravenna un 24enne e un
25enne.
Al più ?vecchio' è contestato anche il reato di
rapina aggravata.
Le indagini, svolte dai carabinieri della
Compagnia di Riccione, avevano conosciuto
una svolta decisiva in ottobre, quando un'
Audi, poi risultata rubata a Santarcangelo,
aveva forzato un posto di blocco della
Gendarmeria di San Marino; in quell' auto,
abbandonata poco dopo, era stato rinvenuto
un primo indizio a carico di uno degli albanesi
?ravennati'. Un altro elemento aveva portato a
concentrare le indagini nella nostra provincia: in occasione sia dell' episodio di San Marino, sia di un'
analoga incursione in novembre a Riccione, erano state rubate auto poi rinvenute nella zona di
Ravenna.
?LAVORANDO' su quei due elementi, gli uomini dell' Arma erano risaliti piano piano a tutti e quattro gli
albanesi. A quel punto era iniziato un lungo lavoro di osservazione e pedinamento che aveva permesso
di ricostruire il ?modus operandi' della gang. Tutti i giorni, dopo le 16.30, i quattro si ritrovavano in un
parcheggio sempre diverso di Ravenna. Poi partivano in auto, raggiungevano una località anche in
questo caso sempre diversa nelle campagne ravennati e cervesi dove in precedenza avevano lasciato
un' altra auto, rubata, e con quella partivano alla volta della zona in cui ?agire'. C' è voluto tutto il ?
mestiere' degli investigatori per non mandare a monte i pedinamenti: la banda, infatti, metteva in atto
tutta una serie di accorgimenti per verificare di non essere seguita, cambiando repentinamente velocità,
fermandosi all' improvviso e perfino imboccando vicoletti a fondo cieco.
RITENENDO di aver raccolto elementi sufficienti, il 7 dicembre i carabinieri avevano sottoposto il
quartetto a fermo di pg. Le perquisizioni domiciliari avevano permesso di recuperare refurtiva per oltre
100mila euro. Più precisamente, 180 oggetti in un' abitazione di Russi, altri 187 in una di Ravenna:
monili in oro, orologi di lusso, impianti stereo, cellulari e telecamere di ultima generazione, abiti firmati,
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Continua > 423 marzo 2014
Pagina 8 Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
cronaca
La gang
Due sono domiciliati a Russi, due a Ravenna:
si ritrovavano ogni pomeriggio nel capoluogo e
partivano per le razzìe in tutta la Romagna e
anche a San Marino.
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623 marzo 2014
Pagina 8 Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
cultura e turismo
GODO SFILATE DI CARRI E MASCHERE PER LE
VIE DEL PAESE
CARNEVALE itinerante oggi a Godo. L a
grande sfilata di maschere partirà alle 14.30
da piazza Nullo Baldini, angolo via Verdi e si
concluderà in via Faentina. Alle 19, nel campo
sportivo parrocchiale, il rogo della vecchia.
In caso di maltempo la festa sarà rimandata a
domenica prossima.
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723 marzo 2014
Pagina 8 Corriere di Romagna
(ed. RavennaImola)
politica locale
RUSSI: LA POLEMICA NON SI FERMA.
«Centrale, nessun privilegio per le aziende locali»
RUSSI. La nuova centrale a biomasse di Russi
sarà solo un affare per pochi. All' indomani
della presentazione del progetto nella sede di
Confindustria, le associazioni ambientaliste e
la lista civica Libera Russi definiscono pura
«demagogia elettorale» l' impegno del sindaco
Sergio Retini «nel pretendere che le aziende
del territorio lavorino nella costruzione e un
domani nella manutenzione dell' impianto».
Roberta Babini di Ravenna Virtuosa ribadisce
infatti che si tratta di un progetto Enel
Powercrop e pertanto sottoposto «alla
normativa di riferimento del codice dei contratti
pubblici, che riguarda le regole di
assegnazione del contratto e che detta i
principi a tutela della concorrenza: bandi
europei specifici per contratti europei specifici;
quindi, a dispetto di quanto affermato da
Retini, nessun percorso privilegiato per le
imprese locali». «L' Enel Green Power
aggiungono i rappresentanti della lista civica
da qualche mese è subentrata a Powercrop e
quindi al Gruppo Maccaferri nella proprietà e
gestione della riconversione. PowerCrop
essendo ora partecipata da Enel Green Power
è entrata nella galassia Enel e quindi soggetta
alla normativa di riferimento del codice dei
contratti pubblici: non ci saranno quindi
trattamenti di favore per le realtà locali».
In altre parole «il gruppo Maccaferri ha fatto il "lavoro sporco" fino all' ottenimento delle autorizzazioni,
per poi andare alla cassa a monetizzare». Per Roberta Babini, quindi, il tavolo al quale il sindaco Retini
si presenta sin da ora molto affollato, visto che «Marco Santoni, responsabile acquisti filiera biomasse
Enel Green Power, ha invitato le aziende ad andare a trovarlo nel suo ufficio a Pisa "per iniziare a
tessere una certa relazione", svicolando magistralmente la richiesta di Retini di incontrare direttamente
le aziende locali a Russi».
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823 marzo 2014
Pagina 8 Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
politica locale
«Dalla centrale solo briciole alle imprese del
territorio»
«CAMBIANO gli interpreti, ma non la musica e
nemmeno lo spartito. L' incontro nella sede di
Confindustria, organizzato da Enel Green
Power e PowerCrop per la presentazione del
progetto della centrale di Russi, ha confermato
quanto andiamo dicendo da più di cinque anni:
questa centrale è un affare per pochi.
Pochissimi, infatti, i cittadini che sono stati resi
edotti sul progetto da un' amministrazione
comunale che da 8 anni continua a preferire i
convegni privati alla piazza per confrontarsi su
di un' opera che inciderà sul nostro territorio
per 20 anni e forse più».
S u l l a c e n t r a l e continua l a b a t t a g l i a d i
LiberaRussi, la lista civica che insieme a
Forza Italia, Ncd e Udc correrà alle elezioni
amministrative candidando sindaco Enrico
Conti. «Pochissime sottolinea sono le
imprese locali che potranno aspirare ad avere
un ruolo attivo e remunerativo nella
costruzione, alimentazione e conduzione dell'
impianto. E' bastato ascoltare i commenti
delusi degli imprenditori per comprendere che
sul tavolo del territorio resteranno solo briciole
e non le portate principali, checchè ne dica un sindaco che, all' incontrare e informare i cittadini,
preferisce lanciare slogan arroccato dentro i palazzi del potere».
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923 marzo 2014
Pagina 13 Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
politica locale
LETTERE E OPINIONI Se il biodigestore inquina
IN località La Caserma, è in funzione uno dei primi
biodigestori alimentati da pollina di 999 Kw. La
realizzazione di questi impianti sta comportando un
aumento del passaggio di mezzi pesanti e un notevole
incremento del traffico. Oltre al traffico veicolare, tali
impianti causano emissioni odorigene e modificano,
inoltre, buona parte il paesaggio agricolo con pericolo di
alterazioni del mercato degli stessi prodotti agricoli. In
tutto questo, inoltre, emerge il ruolo scarsamente
incisivo della Provincia al fine di ridurre le criticità e
valutare in modo integrato gli aspetti energetici e
ambientali. In definitiva, dunque, vi sono molti dubbi sull'
impianto La Caserma, e, più in generale, servirebbero
dei correttivi riferiti alla tutela del paesaggio, al controllo
del consumo dei terreni agricoli, e al corretto
inserimento degli impianti nel tessuto urbanistico e
rurale.
Gianfranco Spadoni consigliere provinciale Udc In
questi giorni il tema della compatibilità degli impianti
industriali è al centro dell' attenzione dell' opinione
pubblica. Anche perché le elezioni sono alle porte. Centrale biomasse a Russi, polo per il trattamento
delle scorie degli inceneritori a Conselice, biodigestore di pollina a La Caserma. A monte c' è stata una
semplificazione delle autorizzazioni (anche se a Russi si sono attesi otto anni!) e, di riflesso, perplessità
e resistenze dei residenti sono aumentate. Il problema non è però solo quello dei ?comitati del no'. E'
necessario invece creare una rete di controlli efficace e incisiva. Se chi sgarra viene individuato subito e
sanzionato severamente, perché sulla salute non si scherza, allora i gruppi del ?no a prescindere'
avrebbero meno alleati.
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1023 marzo 2014
Pagina 21 Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
politica locale
BAGNACAVALLO SAMANTHA GARDIN PRESENTA LA SUA CANDIDATURA.
«Meno tasse e più sicurezza»
La capogruppo di Lega Nord Forza Italia lancia la sfida.
E' CON LO SLOGAN ?Famiglie e imprese
prima di tutto, volano dell' economia locale'
che Samantha Gardin ha presentato ieri la sua
candidatura a sindaco per il comune di
Bagnacavallo come capolista della lista civica
Lega Nord Forza Italia. La Gardin che gode
dell' appoggio del gruppo Fratelli d' Italia ha
partecipato negli ultimi cinque anni alla vita
amministrativa del comune come vice
capogruppo di PdlLega Nord. «La lista è
aperta a tutte le persone che vogliono
combinare responsabilità, tradizione,
continuità e trasparenza spiega . Gli
argomenti trattati nel programma sono stati
individuati parlando con la gente in piazza.
Quello che proponiamo continua è un modo
diverso di fare politica, di amministrare e di
aiutare il territorio e quindi le persone. Negli
ultimi 60 anni sono stati privilegiati gli amici
degli amici e sostenute spese senza controllo,
decise in assenza di preventivi. Come nel
caso della manutenzione degli asili nido, tanto
per citare l' episodio più recente, per la quale è
stata deliberata una spesa di 8.900 per l'
acquisto di una scaletta in legno e due altalene. Spese di cui ancora non abbiamo la fattura».
Sulla pressione fiscale si concentra molto del programma elettorale.
«La manovra 2014 prevede entrate pari a 29.780.131 euro rispetto ai 15.621.564 dello scorso anno con
un aumento della pressione fiscale che da circa 6 milioni di euro passa a oltre 10. Si tratta di una
manovra assurda che paralizza famiglie e imprese». Gardin punta sul calo delle tasse: «L' obiettivo è
arrivare ad un Comune con una pressione fiscale minore rispetto all' attuale che vede Imu, Tasi e Irpef
ai livelli massimi prosegue e costi di gestione inferiori, a partire dalla riduzione degli assessorati e
delle retribuzioni dei dirigenti di Comune e Unione». Le linee guida del programma affiancano al ruolo
centrale di famiglie e imprese, l' eliminazione delle lungaggini amministrative, maggiore attenzione
verso il settore agricolo e la gestione del territorio, investimenti in opere strategiche, appalti a km zero
per rendere protagoniste le imprese del territorio.
«APPALTARE fuori dal Comune significa solo investire su un altro Comune aggiunge e impoverire il
proprio». Fra le priorità ci sono il sottopasso di Via Bagnoli e «la necessità di fermare la
cementificazione prevista dalla Provincia con la costruzione della tangenziale parallela all' Autostrada,
del costo di oltre 20 milioni di euro, inutile». Per Gardin Basta lo svincolo verso Russi che costa 2 milioni
di Euro. Risparmieremmo ben 18 milioni». Altro punto centrale è la sicurezza, da tutelare con la
creazione di una centrale operativa condivisa con i carabinieri e l' affidamento alla municipale di funzioni
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Continua > 1123 marzo 2014 Pagina 21 Il Resto del Carlino (ed.
23 marzo 2014
Pagina 12 La Voce di Romagna
politica locale
RUSSI DURA REPLICA DI CLANDESTINO E MOVIMENTO 5 STELLE ALLE PROMESSE
LANCIATE DAL SINDACO RETINI.
"Biomasse milionarie ma per le imprese del territorio
non 'c' è trippa per gatti"
L' amministrazione di Russi d a s e m p r e
sostiene che con la costruzione della centrale
sarebbe arrivato lavoro per il nostro comune
ed il territorio circostante. Lo stesso sindaco
Retini da anni afferma di aver intrapreso un
percorso di coordinamento con le aziende
locali finalizzato alla gestione del cantiere del
Polo energetico. Ma di concreto non c' è nulla".
Ad affermarlo le attiviste del ClanDestino
Cinzia Pasi e Roberta Babini, presenti alla
presentazione del progetto in Confindustria.
Il primo cittadino, durante la presentazione,
avrebbe sostenuto di "aver sottoscritto una
convenzione che impegna Enel e PowerCrop
a lavorare con le aziende sul territorio". Queste
le parole di Retini ai proponenti. "Ma di cosa
sta parlando il sindaco si chiedono Pasi e
Babinia quale convenzione si riferisce? Nell'
autorizzazione rilasciata non vi è alcun
riferimento né alle imprese russiane n é a d
impegni di commesse per lavori all' interno del
cantiere. Nulla di questo genere è mai stato
vagliato dal Consiglio comunale". Secondo le
attiviste, "l' esternazione lanciata dal primo
cittadino russiano n o n è a l t r o c h e p u r a
demagogia elettorale". Perché i lavori per
realizzare la centrale "sono regolati da bandi
europei specifici per contratti europei
specifici", quindi sostengono Pasi e Babini "a dispetto di quanto affermato da Retini, nessun percorso
privilegiato per le imprese locali".Poi le attiviste vanno nel dettaglio: "Attualmente è in corso la gara d'
appalto per la prima sezione fornitura e montaggio della parte più consistente dell' impianto quantificata
in 51,5 milioni di euro.
Il bando che riguarda la fornitura del blocco della centrale di cippato si è chiuso alcuni mesi fa, ancora
prima della sentenza del Consiglio di Stato". E non è tutto, "perché anche l' impianto a biogas, affare da
oltre 8 milioni di euro, è stato per la quasi totalità realizzato dalla Sebigas, azienda specializzata,
guarda caso, del gruppo Maccaferri. Il tavolo a cui sedersi, caro sindaco Retini concludono Pasi e
Babini si restringe e soprattutto diventa affollato, ha acquisito una dimensione europea e nel 'piatto'
delle aziende locali non resteranno che gli scarti".
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1323 marzo 2014
Pagina 12 La Voce di Romagna
politica locale
L' APPELLO La lista civica LiberaRussi si rivolge direttamente alla nuova proprietà aziendale 'Il
cittadino ha diritto alla massima trasparenza'
Centrale Russi 'Enel garantisca controlli imparziali'
Cambiano gli interpreti, ma "All' azienda noi
chiediamo senza esitanon lo spartito. Usa una
me zioni l' impegno a garantire controlli e
tafora musicale la lista civica verifiche vere e
imparziali. Se si negherà LiberaRussi del
candidato sin trincerandosi dietro cavilli legali,
ostadaco Enrico Conti per commentare l'
incontro svoltosi giovedì nella sede di
Confindustria, incontro organizzato da Enel
Green Power e PowerCrop per la
presentazione del progetto della centrale di
Russi. "L' incontro si legge in una nota della
lista civica ha confermato quanto andiamo
dicendo da più di cinque anni: questa centrale
è un 'affare per pochi'. Pochissimi, infatti, sono
i cittadini che sono stati resi edotti sul progetto
da un' amministrazione comunale che da
sempre preferisce i convegni privati alla
piazza per confrontarsi su di un' opera che
inciderà sul nostro territorio per 20 anni e forse
più". Ma dall' incontro, "al di là dei proclami e
dei ringraziamenti al tenace e perseverante
'benefattore PowerCrop' afferma il candidato
sindaco abbiamo compreso che Eridania ha
semplicemente fatto il proprio logico interesse
e ora ha passato la mano al nuovo vero
regista: Enel.
Come si dice in gergo il gruppo Maccaferri ha
fatto il 'lavoro sporco' fino all' ottenimento delle autorizzazioni, per poi andare alla cassa a monetizzare".
Ecco, allora, che la lista civica si rivolge al nuovo interlocutore, ossia a Enel: colando la trasparenza,
alimenterà e giustificherà ulteriormente tutti i dubbi e le preoccupazioni che già allarmano la comunità". I
civici poi contestano le informazioni diffuse dal sindaco ricandidato Retini: "A dispetto di quello che va
millantando sono pochissime (purtroppo) le imprese locali che potranno aspirare ad avere un ruolo
attivo e remunerativo nella costruzione, alimentazione e conduzione dell' impianto.
Non siamo noi a dirlo chiarisce LiberaRussi bensì la stessa Enel Green Power, controllata da Enel e
quindi soggetta alla normativa di riferimento del codice dei contratti pubblici: nessun percorso
privilegiato, dunque, e aggiungiamo ancora una volta un bel 'purtroppo', per le imprese locali. E' bastato
ascoltare, al termine dell' incontro, i commenti delusi degli imprenditori presenti concludono i civici
per comprendere che sul tavolo del territorio resteranno sole briciole e non le portate principali, checché
ne dica invece un sindaco che all' incontrare e informare i cittadini, preferisce lanciare slogan elettorali
arroccato dentro i palazzi del potere".
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1423 marzo 2014
Pagina 1 Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
SPENDING REVIEW.
La spesa va tagliata iniziando dall' alto
Roberto Perotti Tra le tante diatribe sulla politica economica
del nuovo governo, credo vi sia quasi unanimità su almeno
due punti: è necessario tagliare le tasse, ma senza
aumentare in modo permanente il debito pubblico, sia per
rispetto alle generazioni future sia per evitare il ripetersi di
problemi con i mercati.
Questo significa che per tagliare le tasse bisogna tagliare
anche la spesa pubblica. Ma come e quando? Senza entrare
nei dettagli, c' è un criterio generale da seguire che è a mio
avviso di fondamentale importanza: è necessario cominciare
dall' alto.
Come ho mostrato in alcuni studi con Filippo Teoldi su
lavoce.info, i dirigenti pubblici italiani guadagnano più dei loro
colleghi stranieri. In alcuni casi si tratta di cifre
semplicemente scandalose, inaccettabili: un ambasciatore
tipicamente guadagna tra i 20mila e i 27mila euro al mese, in
media due volte e mezzo l' omologo tedesco; un giudice
costituzionale quasi 40mila euro lordi al mese (più numerosi
benefit), due volte e mezzo l' omologo statunitense.
Ma anche gli altri dirigenti sono solitamente ben trattati.
In media, i dirigenti ministeriali di alto livello guadagnano tra
una volta e mezza e due volte i loro colleghi britannici.
I ministeri della Salute e dello Sviluppo economico hanno
rispettivamente 125 e 165 dirigenti di seconda fascia, che
guadagnano in media 110mila, quanto i 17 dirigenti di prima
fascia del ministero dell' Economia britannico.
I 3 0 0 dirigenti a p i c a l i d i regioni e province guadagnano
150mila euro, quanto il capo di gabinetto del ministero degli
E s t e r i b r i t a n n i c i . I 2 m i l a a l t r i dirigenti d e l l e province
guadagnano 105mila euro. I 7mila altri dirigenti dei Comuni
guadagnano poco meno.
Non si può chiedere sacrifici se non si parte da questi dati.
Molto semplicemente, è una questione di civiltà. Questo è
stato l' errore di tutti i tentativi fatti in passato. E che non si
venga a raccontare la solita favola dei diritti acquisiti.
N on c' è scritto da nessuna parte nella nostra Costituzione
che gli stipendi dei dirigenti pubblici non possono scendere.
Gli ambasciatori protesteranno? Si accomodino: per ogni
feluca che decide di andare in pensione anticipatamente, ci
sono almeno cento giovani dinamici e preparati che parlano tre lingue e sarebbero felicissi
mi di rappresentare l' Italia per 5 mila euro al mese. Il problema potrebbe sembrare diverso per i
manager (anziché i dirigenti) pubblici. È senz' altro vero, come dice Mauro Moretti, amministratore
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Continua > 1523 marzo 2014 Pagina 1 Il Sole 24 Ore
23 marzo 2014
Pagina 1 Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
I VINCOLI EUROPEI.
Risorse da concentrare su industria e ricerca
Alberto Quadrio Curzio Il Consiglio europeo appena concluso
aveva all' ordine del giorno anche il tema crescita,
competitività e occupazione che a sua volta ricomprendeva il
"semestre europeo", la competitività industriale, il clima
energia. Il comunicato finale è, come al solito, piuttosto
generale e perciò lo forziamo su due concretezze, oltre al
noto fiscal compact. Si tratta dell' industrial compact e dell'
innovation compact che sono in divenire anche per il
contributo della Confindustria italiana e tedesca. Una
riflessione su questi "patti" può servire anche al governo
italiano nell' elaborazione del Programma di stabilità e
convergenza (Psc) e del Programma nazionale di riforme
(Pnr) che a breve dovrà sottoporre alle istituzioni europee.
Fiscal compact. Sappiamo tutti che domina la politica
(economica) europea dando rilevanza assoluta al deficit
(nominale e strutturale) sul Pil, al debito sul Pil e ai loro
percorsi di rientro.
Da un lato verso il pareggio di bilancio, ovvero verso un
disavanzo strutturale massimo dello 0,5%, e da un altro lato
verso un debito sul Pil che converge al 60% con cali annuali
enormi per i Paesi (come l' Italia) molto sopra questo livello.
Sono obiettivi pressoché irraggiungibili nei tempi previsti per
vari Paesi europei a meno di cruente operazioni di bilancio e
fiscali con effetti drammatici sulla crescita e l' occupazione.
Sappiamo che molti Paesi (tra cui l' Italia) devono fare le
riforme strutturali sulla base delle raccomandazioni della
Commissione europea ma temiamo che gli effetti temporali
delle stesse su competitività e crescita arrivino tardi rispetto
alla stagnazione e alla disoccupazione. Per questo i tempi
delle convergenze di finanza pubblica andrebbero correlati a
quelli delle riforme dentro gli "accordi contrattuali" in via di
definizione.
Industrial compact. Qui sono stati fatti significativi
avanzamenti su due fronti europei: quello delle istituzioni e
quello degli stakeholders. Per le prime conta la recente
comunicazione della Commissione "Per un rinascimento dell'
industria europea" (che segue a quelle del 2010 e del 2012
sulla politica industriale) esaminata al Consiglio europeo.
È un programma largamente condivisibile per riportare la
quota dell' industria sul Pil totale della Ue dall' attuale 15% al 20% entro il 2020. Per gli stakeholders
conta l' iniziativa delle Confindustrie italiana e tedesca che in occasione del vertice di Berlino del 17
marzo tra Merkel e Renzi hanno indirizzato ai rispettivi governi una dichiarazione congiunta da portare
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Continua > 1723 marzo 2014 Pagina 1 Il Sole 24 Ore
23 marzo 2014
Pagina 5 Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
INTERVENTO.
Ancora una volta cresce il conto per le imprese
LA PROSPETTIVA Solo da una reale revisione della spesa possono arrivare le risorse
per tagliare il carico fiscale.
di Maurizio Leo Il decreto legge "enti locali",
nella versione approvata in Consiglio dei
Ministri, contiene una buona e una cattiva
notizia: la buona notizia è che aumenteranno le
detrazioni della Tasi sulla prima casa, la
cattiva notizia è che il peso di questa scelta
graverà, ancora una volta, principalmente sulle
imprese. Ma andiamo con ordine.
Con il decreto legge approvato in Consiglio
dei Ministri la scorsa settimana viene data, ai
Comuni, la possibilità di aumentare, dello 0,8
per mille, le aliquote della Tasi. In base a
questa disposizione, l' aliquota, per l' anno
2014, si potrà attestare al 3,3 per mille.
La condizione posta dalla norma, però, è che il
gettito derivante venga destinato ad
aumentare le detrazioni sulla prima casa per i
meno abbienti. L' obiettivo del legislatore è
chiaro: il carico tributario complessivo scontato
dai proprietari di prime case, ai fini Tasi, non
potrà eccedere gli importi già corrisposti, ai fini
Imu, con riferimento al 2012.
Si tratta, come detto, di una buona notizia per
una parte dei proprietari di prime case, che
vedranno incrementarsi il valore delle
detrazioni spettanti e, conseguentemente,
ridurre il peso dell' imposta rispetto a quanto altrimenti preventivabile.
Una prima conclusione, però, si può trarre: dopo tanto parlare dell' eliminazione dell' Imu sulla prima
casa ci accorgiamo che, come in un grande "gioco dell' oca", si torna alla "casella di partenza", alla
situazione, quella del 2012, che, a dire di tutti, andava modificata.
Ma tutto ciò a quale prezzo? Al prezzo, ancora una volta, di un inasprimento, l' ennesimo, della
tassazione immobiliare principalmente per le imprese; si profila, come puntualmente rilevato dal
Presidente Squinzi, un' altra "botta". Infatti è presumibile che i Comuni, per finanziarsi, incrementeranno
la Tasi in relazione a immobili aziendali, capannoni industriali, alberghi, eccetera. Insomma, ancora una
volta, il peso del beneficio graverà, quasi per intero, sulla parte più dinamica e produttiva del Paese, già
messa a dura prova dall' interminabile crisi dei consumi.
C' è da dire, poi, che si interviene su un settore, quello immobiliare, per il quale si è giunti a livelli di
tassazione, oltre che di complessità operativa, insostenibili. Chiunque affronti questi temi sa quanto il
modello impositivo vigente sia asistematico e poco chiaro. Si passa dall' assurdo per cui il gettito di un'
imposta municipale, l' Imu, viene, in alcuni casi (immobili della categoria D), destinato all' Erario, per
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23 marzo 2014
Pagina 5 Il Sole 24 Ore
pubblica amministrazione
L' abitudine al rinvio.
Cantiere aperto da 15 anni
«Nel quadro del federalismo fiscale, che sarà
disciplinato da apposita legge...». Il 1998 stava
per finire, il Governo D' Alema muoveva i primi
passi sostenuto da una coalizione che andava
dall' Udr di Cossiga ai cossuttiani usciti da
Rifondazione comunista, e all' articolo 28 della
Finanziaria per il '99 debuttava una frase che
non avrebbe più abbandonato le regole di
finanza pubblica italiana. Le forme in cui è
ricomparsa sono molte, ma il significato è
sempre lo stesso, e suona più o meno così:
nell' attesa del federalismo fiscale, le regole
sulle tasse e sui bilanci locali sono provvisorie,
pronte a essere modificate a ogni stormir di
fronde.
L' ultimo tentativo organico di far nascere
davvero il federalismo fiscale è quello targato
Calderoli del 2009, che ha impegnato per due
anni tutta la politica nei tentativi di attuazione
prima di essere travolto dalla crisi dello spread
e dalla caduta del Governo Berlusconi. La
Corte dei conti, che venerdì è andata alla
Camera a spiegare tutto ciò che non va nel
terzo decreto salvaRoma (si veda Il Sole 24
Ore di ieri), ha parlato chiaro, anche se con il
solito linguaggio molto sorvegliato: «Ad oltre
quattro anni dall' avvio della riforma hanno spiegato i magistrati contabili il sistema di prelievo delle
amministrazioni territoriali non appare ancora stabile», e nel cul de sac ci si è infilati quando si è scelto
di puntare sul mattone come principale forma di finanziamento dei Comuni appena dopo aver deciso di
esentare l' abitazione principale.
Un'«incoerenza», chiosa la Corte, che ha prodotto un duplice risultato: «far venire meno la
corrispondenza fra contribuenti e beneficiari dei servizi» e scaricare quasi tutto il peso delle attività
comunali su seconde case e immobili d' impresa.
In questa «incoerenza» denunciata dalla Corte, dopo le incertezze del 2012 (bilanci e tasse al 30
ottobre) e del 2013 (scadenze al 30 novembre) è caduta anche la Tasi, che nella sua prima versione
rischiava di far rimpiangere l' Imu a cinque milioni di case a cui la vecchia imposta non aveva mai
bussato. Per metterci una pezza, non si è trovato di meglio che far assomigliare il nuovo tributo all' Imu,
alzando le aliquote per finanziare le detrazioni per le case più "povere" (almeno secondo il Catasto).
Con la conseguenza di creare un' Imu "imperfetta", che sulle abitazioni principali rimane incerta perché
le regole sono ancora ballerine e i numeri latitano, mentre agli altri immobili, ai negozi e alle imprese
promette ulteriori aumenti. Tutte queste regole, poi, valgono solo per il 2014: dall' anno prossimo si
ricomincia.
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23 marzo 2014
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Fisco ed enti locali LE IMPOSTE SUL MATTONE Le incognite dei conti locali.
Comuni: tasse e bilanci nel caos
Verso un nuovo slittamento al 31 luglio per le decisioni per le tante incognite della Iuc
TEMPI LUNGHI Ancora una settimana di esame in commissione per il salvaRoma ter
che introduce correttivi Tasi dall' applicazione incerta.
Gianni Trovati MILANO. Trentun luglio. Il
Governo è pronto a un ennesimo rinvio del
termine per chiudere i bilanci preventivi dei
Comuni, che si portano dietro le scadenze per
fissare le aliquote dei tributi locali, a partire
dalla nuova Iuc con cui i contribuenti dovranno
familiarizzare quest' anno. Un rinvio, del resto,
che pare inevitabile perché il 30 aprile, data
decisa con la proroga di un mese e mezzo fa,
è apparsa fin da subito una decisione scritta
sull' acqua, con quasi 4.100 Comuni al voto (la
metà abbondante del totale; ci vivono 21
milioni di italiani) nelle amministrative del 25
maggio e con tutti i numeri chiave su finanza e
fisco locale 2014 ancora da individuare. Ancor
più dell' anno scorso, però, la catena delle
proroghe può creare grossi problemi per i
pagamenti di giugno: l' acconto Imu di giugno,
come sempre, può basarsi sulle aliquote dell'
anno scorso, mentre per la Tasi il debutto
effettivo rischia di slittare all' autunno, a meno
di far pagare un acconto con i parametri
standard che però non prevedono detrazioni e
quindi chiamerebbero alla cassa anche cinque
milioni di immobili di basso valore e quindi
sempre esclusi dall' Imu. Sulla Tari, il tributo
sui rifiuti che sostituisce la TarsuTares e la Tia, il quadro è ancora più incerto.
I problemi principali, come sempre, fioriscono intorno al fisco sul mattone. Il terzo decreto «salva
Roma», arrivato dopo la caduta dei primi due e appesantito dalla superTasi per finanziare le detrazioni
sulle abitazioni principali, sarebbe dovuto arrivare in Aula alla Camera domani ma rimarrà in
commissione fino al 31 marzo; l' assegno da 625 milioni, pensato per aiutare i Comuni a far quadrare i
conti dopo l' addio dell' Imu sulla prima casa, deve ancora trovare i criteri di distribuzione, e la stessa
nebbia circonda ancora la ripartizione dei 6,6 miliardi di fondo di solidarietà comunale (per quasi tre
quarti alimentato dall' Imu) che insieme alla Iuc deve sorreggere i conti dei sindaci. Anche quest' anno,
insomma, ci sono tutte le condizioni per una catena di rinvii: niente di nuovo, per carità, ma le
esperienze del 2012 e soprattutto del 2013, sfociato nella «miniImu» di dicembre e nella maggiorazione
Tares fino a gennaio 2014, insegnano che l' incertezza costa.
La Tasi scritta nella legge di stabilità metteva a rischio i cinque milioni di immobili sconosciuti all' Ici e
all' Imu perché le detrazioni fisse delle vecchie imposte bastavano ad azzerare il conto per le case di
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23 marzo 2014 Pagina 5 Il Sole 24 Ore
23 marzo 2014
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pubblica amministrazione
Le zone degli sprechi DA DOVE INCOMINCIARE A RIDURRE I DEBITI.
«Commissariate la Sicilia»
Serve un Cottarelli che metta mano al bilancio, come ha proposto Montante.
Pietrangelo Buttafuoco Adesso basta.
Qualcuno Matteo Renzi?
dica basta, perché l' autonomia sarà cosa
santa e giusta ovunque ma in Sicilia no, è un
flagello e si trascina nel baratro l' Italia. Lì l'
autonomia regionale, fonte di sprechi e
burocrazia, è l' acqua che nutre l' arretratezza
economica e sociale di un pezzo importante
del Mediterraneo. Ed è la fogna in cui nuota la
mafia.
Basta, dunque. È urgente, infatti, per come
chiede da tempo Leoluca Orlando, sindaco di
Palermo, nominare un commissario dello Stato
al posto del governo regionale di Rosario
Crocetta; è fondamentale per come reclama
Antonello Montante, presidente di
Confindustria in Sicilia avere nell' Isola un
Cottarelli che metta mano alla spesa e al
bilancio: il default è in agguato ma, seguendo i
passaggi di legittimità, è necessario abrogare
lo Statuto speciale.
Basta, quindi. Lo Statuto sarà pur nella
Costituzione, ma oggi, con la messa in
discussione del capitolo V, questo privilegio,
frutto dell' unica e vera trattativa StatoMafia,
può essere tagliato con un colpo di penna. E
un colpo di coraggio. Si lavora alla cancellazione del Senato e non si può estirpare dalla viva carne dell'
Italia un obbrobrio come l' Autonomia regionale che serve solo ai parassiti che ne beneficiano?
Basta. Lo Statuto venne concesso dopo la stagione separatista, la cui punta armata non fu l' Ira, come in
Irlanda, con arcangeli come Bobby Sands, ma l' Evis, l' Esercito volontario degli indipendentisti,
fortemente inquinato dai mafiosi. Giusto quelli che avevano già collaudato la loro rapacità negli anni dell'
Invasione angloamericana vagheggiando con il boss Lucky Luciano la possibilità di offrirsi come «la
51ma stella degli Stati Uniti» e di fondare una nazione indipendente con il bandito Salvatore Giuliano
non un personaggio di fantasia, ma reale, pronto a proclamarsi luogotenente.
È un cammino torbido, quello dell' autonomia in Sicilia. Fu forse una chimera del riformismo, e persino
suggestione rivoluzionaria, ma tanti autorevoli esponenti della sinistra, oggi, con la Fondazione Sturzo e
il contributo di studiosi come Andrea Piraino e personalità quali Vito Riggio, presidente dell' Enac, già
tra i protagonisti della stagione di rinnovamento della politica, hanno avviato un dibattito in direzione
dello «smantellamento della regione». E ciò è reso ancor più utile della liquidazione dell' ente provincia,
messa in atto da Rosario Crocetta, dove però, al netto dell' effetto propaganda, è rimasto il malinconico
risultato di moltiplicare tramite nomine fiduciarie, peraltro, e non elettive il numero degli enti
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23 marzo 2014 Pagina 13 Il Sole 24 Ore
23 marzo 2014
Pagina 13 Il Sole 24 Ore
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SPENDING REVIEW La spesa va tagliata iniziando
dall' alto
Roberto Perotti Tra le tante diatribe sulla
politica economica del nuovo governo, credo
vi sia quasi unanimità su almeno due punti: è
necessario tagliare le tasse, ma senza
aumentare in modo permanente il debito
pubblico, sia per rispetto alle generazioni
future sia per evitare il ripetersi di problemi
con i mercati.
Questo significa che per tagliare le tasse
bisogna tagliare anche la spesa pubblica. Ma
come e quando? Senza entrare nei dettagli, c'
è un criterio generale da seguire che è a mio
avviso di fondamentale importanza: è
necessario cominciare dall' alto.
Come ho mostrato in alcuni studi con Filippo
Teoldi su lavoce.info, i dirigenti pubblici italiani
guadagnano più dei loro colleghi stranieri. In
alcuni casi si tratta di cifre semplicemente
scandalose, inaccettabili: un ambasciatore
tipicamente guadagna tra i 20mila e i 27mila
euro al mese, in media due volte e mezzo l'
omologo tedesco; un giudice costituzionale
quasi 40mila euro lordi al mese (più numerosi
benefit), due volte e mezzo l' omologo
statunitense.
Ma anche gli altri dirigenti sono solitamente
ben trattati.
In media, i dirigenti ministeriali di alto livello guadagnano tra una volta e mezza e due volte i loro
colleghi britannici.
I ministeri della Salute e dello Sviluppo economico hanno rispettivamente 125 e 165 dirigenti di seconda
fascia, che guadagnano in media 110mila, quanto i 17 dirigenti di prima fascia del ministero dell'
Economia britannico.
I 300 dirigenti apicali di regioni e province guadagnano 150mila euro, quanto il capo di gabinetto del
ministero degli Esteri britannici. I 2mila altri dirigenti delle province guadagnano 105mila euro. I 7mila
altri dirigenti dei Comuni guadagnano poco meno.
Non si può chiedere sacrifici se non si parte da questi dati.
Molto semplicemente, è una questione di civiltà. Questo è stato l' errore di tutti i tentativi fatti in passato.
E che non si venga a raccontare la solita favola dei diritti acquisiti.
Continua u pagina 13.
ROBERTO PEROTTI
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2923 marzo 2014
Pagina 10 Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
sport
La domenica nel pallone.
Testacoda sul Titano, c' è l' Entella Seconda
Divisione, trasferte da brividi
PRIMA DIVISIONE (11ª di ritorno, ore 14.30):
San M a r i n o V i r t u s E n t e l l a , A l b i n o l e f f e
Feralpisalò, CremonesePavia, Pro Patria
Lumezzane, Pro VercelliVenezia, Reggiana
Como,SavonaVicenza, SudtirolCarrarese.
Classifica: Virtus Entella 53; Pro Vercelli 44;
Vicenza 42; Cremonese 41; Como 38; Savona,
Venezia e Sudtirol 37; Albinoleffe 35;
Feralpisalò 29; Lumezzane e Carrarese 27;
Reggiana 25; Pro Patria 24; Pavia 19; San
Marino 17.
SECONDA DIVISIONE (12ª giornata, ore
14.30): BellariaDelta Porto Tolle, Castiglione
Rimini, Real VicenzaSantarcangelo, S p a l
Forlì, AlessandriaCuneo, BraRenate,
MantovaMonza, PergoletteseBassano,
Vecomp VeronaTorres.
Classifica: Bassano 57; Renate e Monza 47;
S p a l 4 6 ; Santarcangelo e M a n t o v a 4 5 ;
Alessandria e Real Vicenza 44;Torres 42; Forlì
38; Rimini, Cuneo e Vecomp Verona 36; Delta
Porto Tolle 35; Pergolettese 33; Castiglione
23; Bellaria 12; Bra 9.
SERIE D (11ª giornata, ore 14.30): Romagna
CentroFidenza, ImoleseRiccione, Atletico MontichiariCamaiore, CorreggesePalazzolo, Forcoli
Thermal Abano, FormigineSancolombano, LuccheseVirtus Castelfranco, MasseseClodiense,
MezzolaraFortis Juventus.
Classifica: Correggese 67; Lucchese 63; Fortis Juventus 56; Massese e Mezzolara 53; Thermal Abano
51; Romagna Centro 50; Imolese 40; Virtus Castelfranco 34; Clodiense 33; Fidenza e Formigine 28;
San Colombano ed Atletico Montichiari 27; Camaiore 20; Palazzolo19; Forcoli 12; Riccione 3.
ECCELLENZA (11ª di ritorno, ore 14.30): ArgentanaMeldola, CoppareseMassa Lombarda, Faenza
Cattolica, MisanoSampierana, ProgressoAlfonsine, RavennaSan Antonio, RibelleCastenaso, Russi
Savignanese, SammaureseCalderara.
Classifica: Sammaurese e Ribelle 56; Massa Lombarda 49; Ravenna 47; Meldola 45; Savignanese 43;
Calderara, Alfonsine,Sampierana e Progresso 37; Cattolica e Faenza 36; Copparese 30; Castenaso 29;
Argentana 28; Russi 26; San Antonio 24; Misano 12.
PROMOZIONE (11ª di ritorno, ore 14.30).
GIRONE C: BagnacavalloCasalecchio, Surgital LavezzolaCastel Guelfo, San PatrizioSant' Agostino,
Reno CenteseCm Conselice, AnzolavinoOsteria Grande, CorticellaGranamica, DozzesePorretta,
Real San LazzaroPortuense, Sasso MarconiSanta Maria Codifiume.
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Continua > 3023 marzo 2014 Pagina 10 Il Resto del Carlino (ed.
23 marzo 2014
Pagina 11 Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
sport
La Ribelle riparte dal Castenaso
Eccellenza Impegno casalingo per la capolista dopo la battuta d' arresto di Alfonsine.
Castiglione di Ravenna «VOGLIAMO
ripartire». Così Alessandro Marsili, allenatore
della Ribelle (capolista con 56 punti) che oggi
a Castiglione ospita il Castenaso (29). «Loro
erano partiti con ambizioni, ma ora sono in
zona playout e cercano di uscirne; metteranno
quindi in campo agonismo e corsa». Il
discorso di Marsili si sposta quindi sulla sua
squadra. «Non siamo più soli in vetta e ci
attendono sette partite decisive. Chi più ne ha
più ne metta e abbiamo le caratteristiche
morali per riuscirci, oltre ovviamente a quelle
tecniche. Siamo un gruppo splendido Marsili
ci tiene a ribadirlo durante la settimana ho
visto i nostri giocatori motivatissimi. E ora
ripartiamo».
In allenamento si è infortunato Bazzi, strappo
muscolare, che non sarà disponibile, così
come mancherà Fabbri, squalificato.
All' andata la Ribelle vinse 10 a Castenaso.
AL ?NERI' il Faenza riceve il Cattolica: le
squadre sono appaiate a quota 36. «E' una
partita determinante spiega Dardozzi,
allenatore dei faentini per proseguire verso la
salvezza senza i playout.
Non è facile, all' andata pareggiammo 11 e il Cattolica si mostrò una buona squadra, ben organizzata.
Sarà importante fare punti, muovere la classifica, dovremo scendere in campo con cuore e voglia di fare
risultato». Probabili i rientri di Negrini e Gavelli; assenti Ricci e Savioni che si è infortunato in
allenamento.
AL ?BUCCI' il Russi (26) ospita la Savignanese (43). Gli arancioni vengono dall' importante pareggio
sul difficile campo del Meldola dove, sottolinea l' allenatore Bagnara, «abbiamo giocato bene, lottando e
creando occasioni. Ora bisogna dare un seguito immediato, contro la Savignanese che fa buon calcio,
ma sono convinto che ce la faremo». All' andata terminò 22, oggi assenti Babini squalificato e Rinaldini
infortunato.
Il Massa Lombarda (49 punti) gioca a Copparo (30). «Loro sono invischiati nei playout e noi vorremmo
arrivare dice il presidente Aresu per arrivare il più in alto possibile. Sarà una partita difficile, abbiamo
alcune assenze ma chi andrà in campo farà sicuramente bene». Assenti Zaganelli squalificato, Resta
infortunato, in dubbio Caprioni e Tumolo; all' andata il Massa vinse 51.
L' Alfonsine gioca a Castel Maggiore con il Progresso; le squadre sono appaiate a quota 37. «Sono in
palio punti importanti dice l' allenatore Orecchia per avvicinarci all' obiettivo della salvezza. Sarà una
partita difficile, dovremo dare il meglio di noi, come contro la Ribelle, con le stesse motivazioni».
Assenti Temporin squalificato, Ceroni e Troncossi infortunati, «ma il gruppo è molto unito, sa cosa vuole
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Continua > 3223 marzo 2014 Pagina 11 Il Resto del Carlino (ed.
23 marzo 2014
Pagina 11 Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
sport
Seconda categoria Boncellino in casa.
Il San Zaccaria è promosso se vince oggi con il
Carpinello
SAN ZACCARIA a caccia della promozione in
Prima categoria. Nel Girone R il Il San
Zaccaria, capolista con 45 punti, è sul campo
del Carpinello (32) e ai biancorossi mancano 2
punti per la promozione. «Se vinciamo dice l'
allenatoregiocatore Maicol Biondini è fatta,
però non sarà facile, perchè il Carpinello è una
buona squadra». Le altre gare: 2000 Cervia
(25)Cibox (28), Rocchigiana (19)Virtus
Faenza (21). Nel Girone P oggi Stella Azzurra
(15)Sparta Castelbolognese (54), Fontanelice
(53)Casola Valsenio (28), Rossoblu Imolese
(8)Riolo Terme (51), Brisighella (24)
Valsanterno (34), Marradese (26)Dinamo
(39), S.Rocco (21)Ponticelli (37), rinviata al 25
Mordano (11)Bagnara (15). Nel Girone Q :
Boncellino (53) Monti (13), Reno (50)
P.Corsini (5), Frugesport (39)R.Fusignano
(41), Godo (36)Bisanzio (21), Mezzano (19)
Pro Reda (22), Santerno (29)Punta Marina
(32), Stella Rossa (32)Santagatese (22).
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3423 marzo 2014
Pagina 14 Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
sport
Volley Pomeriggio decisivo per la Serie A Ultima
giornata con MacerataPiacenza
Bologna SI DECIDE tutto oggi: l' ultima di
regular season nell' A1 del volley stabilirà la
griglia dei playoff scudetto che inizieranno
giovedì sera, nella nuova versione compressa
perché la Federazione mondiale ha cambiato il
calendario internazionale. Tranne la terza e la
quarta posizione, già assegnate
rispettivamente a Perugia e Trento, tutto il
resto è da stabilire.
A cominciare dal primo posto, che si deciderà
nello scontro diretto di Macerata (Raisport 1)
tra la Lube Macerata, seconda, e la Copra
Piacenza capolista con un punto di vantaggio.
Scontro diretto anche per il quinto posto, tra
Cuneo e Modena, con i piemontesi avanti di un
punto e gli emiliani che in caso di sconfitta
rischiano di scivolare al settimo. L' ottava
piazza, infine, ultima per i playoff, è in bilico tra
Verona e Ravenna. Il programma: ore 17.30
LubeCopra, ore 18 CuneoCasa Modena,
PerugiaCittà di Castello, MolfettaVibo,
VeronaTrento, LatinaRavenna. Classifica:
Piacenza 54, Lube Macerata 53, Perugia 45,
Trento 36, Cuneo 32, Casa Modena 31, Città
di Castello 28, Verona 25, Cmc Ravenna 23, Vibo 19, Molfetta 17, Latina 15.
INTANTO in Champions League la finale ad Ankara sarà tra i padroni di casa dell' Halkbank e i russi
del Belgorod. I primi, con l' italiano di Cuba Osmany Juantorena, hanno superato 30 i polacchi dello
Jastrebski Wiegel allenato da Lorenzo Bernardi e con Michal Lasko in campo. I secondi, guidati dal
regista azzurro Dragan Travica ( nella foto ), hanno vinto il derby russo contro Kazan per 31 (2519, 22
25, 2518, 2517). Oggi la finale.
Doriano Rabotti.
RABOTTI DORIANO
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3523 marzo 2014
Pagina 23 La Voce di Romagna
sport
PROGRAMMA
ECCELLENZA ArgentanaMeldola,
CoppareseMassa Lombarda, Faenza
Cattolica, MisanoSampierana, Progresso
Alfonsine, RavennaSant' Antonio, Ribelle
Castenaso, RussiSavignanese, Sammaurese
Calderara.
PROMOZIONE C AnzolavinoOsteria Grande,
BagnacavalloCasalecchio, Corticella
Granamica, DozzesePorretta,
LavezzolaCastel Guelfo, Reno
C e n t e s e C o n s e l i c e , R e a l San
L a z z a r o P o r t u e n s e , San P a t r i z i o Sant'
A g o s t i n o , S a s s o M a r c o n i Santa Maria
Codifiume.
PROMOZIONE D BorghiRonta,
CastrocaroSan Pietro i n V i n c o l i , C a v a
Tropical Coriano, CerviaIgea Marina, Classe
Bakia, Fosso GhiaiaForlimpopoli,
MarignanesePredappio, Real
MiramareVallesavio, TorconcaPietracuta.
PRIMA E Airone Pian di Setta, Castel Del Rio
S o l a r o l o , C a s t e l d e b o l e
Castelbolognese,OzzanesePlacci Bubano,
Sesto Imolese Medicina Fossatone,
Siepelunga BellariaCa. Rio. Ca, Tozzona
PedagnaCagliari, Vadese Sole LunaFuno.
PRIMA G AzzurraPinarella, Del Duca Marina,
F r a t t a T e r m e S a v a r n a , San L e o n a r d o
Cotignola, San PancrazioCivitella, SavioRonco Edelweiss, Stuoie Baracca LugoReal Dovadola,
VillanovaReda.
PRIMA H Atletico San MauroMorciano, Bagno di RomagnaDiegaro, GambettolaJunior Real Marignano,
San LorenzoViserbella, Sant' ErmeteVirtus Tre Villaggi, Scot Due EmmeJunior San Clemente, Tre
Esse SaludecioCorpolò, VerucchioStella.
SECONDA P BrisighellaValsanterno, FontaneliceCasola, MarradeseDinamo, Mordano Bubano
Bagnara rinv. 25/03, Rossoblu ImoleseRiolo Terme, San Rocco 2001 Ponticelli, Stella Azzurra
Sparta.
SECONDA Q BoncellinoEndas Monti, FrugesportReal Fusignano, Godo Bisanzio, Mezzano Pro
Loco Reda, Reno Porto Corsini, SanternoPunta Marina, Stella RossaSantagatese.
SECONDA R 2000 CalcioCibox, CarpinelloSan Zaccaria, RocchigianaVirtus Faenza, San Colombano
ItaltexReal Castrocaro, Santa Sofia Pianta, Tre MartiriValbidente. Riposa: Modigliana.
SECONDA S GranataGatteo, Pol. AuroraBertinoro, Real SarsinaAlfero, RubiconeCella Ponte Giorgi,
RumagnaSan Vittore, Virtus CesenaDismano United. Riposa: San Mauro in Valle.
SECONDA T PerticaraSpadarolo, Real MonteleoneUnited Bellaria, SantagateseBorgo Marina 32
gioc. ieri, Torre PedreraVilla Verucchio, VillamarinaRimini United, ViserbaNew Romagna, Vis
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