UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA - Lunedì, 19 settembre 2016 - Unione dei Comuni della ...

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UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA - Lunedì, 19 settembre 2016 - Unione dei Comuni della ...
UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA
        Lunedì, 19 settembre 2016
UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA - Lunedì, 19 settembre 2016 - Unione dei Comuni della ...
UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA
                                                          Lunedì, 19 settembre 2016

Prime Pagine
 19/09/2016 Prima Pagina
 Il Sole 24 Ore                                                                                                           1
 19/09/2016 Prima Pagina
 Corriere di Romagna (ed. Ravenna)                                                                                        2
 19/09/2016 Prima Pagina
 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                                                                       3
 19/09/2016 Prima Pagina
 La Voce di Romagna                                                                                                       4
Il Resto del Carlino Ravenna
 19/09/2016 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 6
 Da oggi nuovi orari per la biblioteca                                                                                    5
 19/09/2016 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 6
 Ancora pochi giorni per aggiudicarsi l' ex scuola                                                                        6
 19/09/2016 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 6
 Labrador e padrona nel fiume Soccorsi dai vigili del fuoco                                                               7
 19/09/2016 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 6                                                 LUIGI SCARDOVI
 Un successo la prima sagra della faraona. In ricordo di Andrea                                                           8
Corriere di Romagna Ravenna
 19/09/2016 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 42
 Inaugurata a Cotignola la prima "little free library" E Cristiano...                                                     9
 19/09/2016 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 42
 Maria Cecilia Hospital primo centro in Italia per il pacemaker più...                                                    10
La Voce di Romagna Ravenna
 19/09/2016 La Voce di Romagna Pagina 14
 Bagnacavallo Parte l' agenda Controsenso                                                                                 11
 19/09/2016 La Voce di Romagna Pagina 14
 Lugo Al via i tandem "tandem linguistici"                                                                                12
 19/09/2016 La Voce di Romagna Pagina 14
 Massa Nabresina spegne 101 candeline                                                                                     13
 19/09/2016 La Voce di Romagna Pagina 31
 Erbe palustri e multiuso                                                                                                 14
Pubblica Amministrazione
 19/09/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 2
 Nel trasporto pubblico                                                                                                   16
 19/09/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 4                                                                      GIANNI TROVATI
 Valutazioni più solide contro il gioco delle tre carte                                                                   17
 19/09/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 4                                                   TIZIANO GRANDELLIMIRCO ZAMBERLAN
 Stipendio base al ribasso per i nuovi ingressi                                                                           18
 19/09/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 4                                                                      GIANNI TROVATI
 Dirigenti Pa, da triplicare il peso dei «premi»                                                                          20
 19/09/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 23                                                                DONATO ANTONUCCI
 Contributo di costruzione anche senza «manufatto»                                                                        22
 19/09/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 25                                                                    ARTURO BIANCO
 Progressioni, la graduatoria «blocca» il calendario                                                                      24
 19/09/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 25                                    ALESSANDRO MASTROMATTEOBENEDETTO SANTACROCE
 Per la Pa digitale allineamenti progressivi                                                                              26
 19/09/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 25                                                                    ANNA GUIDUCCI
 Fondo pluriennale da correggere anche nell' allegato al                                                                  28
 19/09/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 25                                                                   STEFANO POZZOLI
 Società, doppio termine sugli statuti                                                                                    30
 19/09/2016 Italia Oggi Sette Pagina 7
 Obiettivo, ridurre tempi e costi                                                                                         32
 19/09/2016 Italia Oggi Sette Pagina 11
 Seminari di formazione per dipendenti                                                                                    34
 19/09/2016 Italia Oggi Sette Pagina 35                                                                 DARIO FERRARA
 Smaltimento fumi con perizia                                                                                             35
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19 settembre 2016
                              Il Sole 24 Ore
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                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016

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19 settembre 2016
                    Corriere di Romagna
                       (ed. Ravenna)
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                    Il Resto del Carlino (ed.
                            Ravenna)
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19 settembre 2016
                    La Voce di Romagna
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                                            Il Resto del Carlino Ravenna

  BAGNACAVALLO

  Da oggi nuovi orari per la biblioteca
  DA OGGI la biblioteca comunale Taroni di
  Bagnacavallo adotterà l' orario invernale:
  lunedì, mercoledì e venerdì dalle 14.30 alle
  18.30; martedì e giovedì dalle 8.30 alle 12.30 e
  dalle 14.30 alle 18.30; sabato dalle 8.30 alle
  12.30.
  In occasione della festa di S.Michele, previste
  delle aperture straordinarie: 28 e 30 settembre
  dalle 20 dalle 23, 29 settembre e 2 ottobre
  dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 23.

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                                         Ravenna)
                                            Il Resto del Carlino Ravenna

  LA GARA L' ASTA PER LE ELEMENTARI DI BONCELLINO SI TERRÀ MERCOLEDÌ

  Ancora pochi giorni per aggiudicarsi l' ex scuola
  RESTANO pochi giorni per partecipare all'
  asta indetta dall' amministrazione comunale di
  Bagnacavallo per la vendita delle ex scuole
  elementari di Boncellino. Scadranno infatti alle
  13 di mercoledì 21 settembre i termini per
  presentare le offerte per aggiudicarsi il
  fabbricato di circa 505 metri quadrati e l'
  annessa area non residenziale di circa 2.000
  metri quadrati.
  L' importo a base d' asta è di 150mila euro più
  Iva al 22% e sono ammesse soltanto offerte in
  aumento. L' apertura delle buste si terrà
  giovedì 22 settembre a partire dalle 8.30 alla
  sala Appalti, in piazza Martiri 1 a Lugo.
  L' edificio, in via Sottofiume Boncellino 54,
  venne costruito per ospitare le attività
  scolastiche della frazione. Perduta la sua
  funzione originaria, è stato utilizzato per
  iniziative associative o come seggio elettorale,
  e da una decina d' anni è in disuso.
  Gli interessati possono visitare l' immobile su
  appuntamento, rivolgendosi all' ufficio tecnico
  del Comune di Bagnacavallo in piazza della
  Libertà 5 (tel. 0545 280878). L' avviso d' asta,
  la perizia di stima e la domanda di partecipazione possono essere scaricati sul sito
  www.comune.bagnacavallo.ra.it.
  Per informazioni e per presentare le offerte: servizio appalti e contratti dell' Unione dei Comuni, tel. 0545
  38597 ­ 38533 ­ 38365, fax 0545 38574, e­mail appalti@unione.labassaromagna.it.

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                                       Ravenna)
                                           Il Resto del Carlino Ravenna

  Labrador e padrona nel fiume Soccorsi dai vigili del
  fuoco
  Boncellino, il cane non riusciva a risalire: la donna lo aveva seguito

  IL SANGUE FREDDO, la determinazione e la
  forza di disperazione della sua proprietaria,
  unitamente al tempestivo intervento dei vigili
  del fuoco, hanno di fatto consentito di salvare
  la vita ad una bellissimo esemplare femmina
  di labrador che ieri pomeriggio, dopo essersi
  tuffato (come era solito fare) nelle acque del
  fiume Lamone all' altezza della chiesa della
  frazione bagnacavallese di Boncellino, non
  riusciva più a risalire. Un cane del peso di ben
  17 chili, che è finito almeno un paio di volte
  sott' acqua rischiando di annegare.
  L' EPISODIO si è per fortuna concluso a lieto
  fine, non solo per il labrador, ma anche per la
  sua padrona, che pur di salvare il suo fedele
  amico a quattro zampe, ha pure lei seriamente
  corso il rischio di finire in acqua.
  L' allarme alla centrale operativa del '115' è
  scattato intorno alle 16 riferendo la presenza di
  un cane di grossa taglia che si trovava in
  notevole difficoltà dopo essere finito nelle
  acque del Lamone in località Boncellino,
  nonché di una donna che, avvinghiata in una
  posizione molto pericolosa al tronco di un
  alberello, stava facendo l' impossibile per salvargli la vita. Sul posto in una manciata di minuti è
  intervenuta una squadra dei vigili del fuoco del Distaccamento di Lugo, che hanno trovato la donna
  aggrappata al tronco di un alberello di una decina di centimetri di diametro. Da lì teneva il guinzaglio
  che era riuscita a lanciare e ad 'agganciare' al suo cane, ed era decisa a non mollare la presa per
  cercare con tutte le sue forze di tenere a galla il pesante animale.
  Dopo aver effettuato le opportune manovre di messa in sicurezza, nella fattispecie imbragando la
  donna, i pompieri sono scesi a pelo d' acqua riuscendo a recuperare il labrador.
  PER QUANTO molto affaticato, spaventato e 'inzuppato', il cane appariva fortunatamente in discrete
  condizioni. Nel frattempo la centrale operativa aveva provveduto ad inviare sul posto anche una
  squadra del Nucleo Sommozzatori di Ravenna per un eventuale intervento con il gommone o addirittura
  in acqua dello stesso personale, ma per fortuna non ce ne è stato bisogno. Solo più tardi si è appreso
  che la donna ieri pomeriggio aveva portato addirittura sei, tra retriver e labrador, dei suoi cani sull'
  argine del Lamone per una sgambata.
  lu.sca.

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                                       Ravenna)
                                          Il Resto del Carlino Ravenna

  VOLTANA RACCOLTI FONDI PER GLI ASILI DEL PAESE E PER I TERREMOTATI

  Un successo la prima sagra della faraona. In ricordo
  di Andrea
  OLTRE registrare una partecipazione che è
  andata oltre ogni più rosea previsione, la
  prima sagra della faraona a Voltana s i è
  contraddistinta per il raggiungimento della
  lodevole finalità che gli organizzatori si erano
  prefissati, consistente nel devolvere parte del
  ricavato all' asilo parrocchiale e a quello
  comunale del paese, nonché per l' acquisto di
  un defibrillatore da collocare al locale circolo
  parrocchiale, a disposizione dell' intera
  comunità. Inoltre gli organizzatori hanno
  provveduto ad effettuare un bonifico bancario
  dell' importo di mille euro a favore del Comune
  di Arquata del Tronto, duramente colpito dal
  recente terremoto.
  «Nonostante la concomitanza di altri importanti
  eventi nella zona ­ commentano gli
  organizzatori­ , sono state centinaia le persone
  che hanno gremito il piazzale della chiesa sia
  per degustare le specialità, assistere ai vari
  spettacoli, tornei, raduno di auto d' epoca,
  esposizioni e mostre». Una kermesse che gli
  organizzatori, nella fattispecie l' associazione
  di volontariato 'Noi con Voi' in collaborazione
  con il Circolo parrocchiale 'Frassati' e col patrocinio di Regione, Provincia, Unione dei Comuni della
  Bassa Romagna e Consulta di Voltana­Chiesanuova­Ciribella, hanno dedicato ad Andrea Bacchilega, il
  22enne del posto scomparso lo scorso gennaio dopo un incidente stradale.
  Luigi Scardovi.

                                                                                             LUIGI SCARDOVI

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                                          Corriere di Romagna Ravenna

  Inaugurata a Cotignola la prima "little free library" E
  Cristiano Cavina porta un libro di Stephen King
  COTIGNOLA. Venerdì scorso al parco Pertini
  di Cotignola è stata inaugurata la prima "Little
  free library" della Bassa Romagna.
  Alla presentazione sono intervenuti il sindaco
  di Cotignola Luca Piovaccari e lo scrittore
  Cristiano Cavina, che si è intrattenuto con il
  pubblico raccontando le coincidenze della vita
  che lo hanno portato a diventare scrittore.
  In seguito le casette sono state inaugurate, e
  proprio Cavina ha inserito il primo libro, un
  romanzo di Stephen King. La "Little free
  library" è una piccola casetta di legno dalla
  quale chiunque può prendere liberamente uno
  dei libri, a patto di lasciarne a sua volta uno
  per i successivi fruitori. Al parco Pertini le
  casette sono due, e al loro fianco sono state
  installate anche due panchine.

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                                           Corriere di Romagna Ravenna

  Maria Cecilia Hospital primo centro in Italia per il
  pacemaker più piccolo al mondo
  COTIGNOLA. Sono 2mila i pacemaker Micra
  transcatheter pacing system (Micra Tps) ­ i più
  piccoli mai realizzati ­ impiantati fino ad oggi in
  tutto il mondo con una percentuale di successo
  clinico che sfiora il 100 per cento. In Italia i
  pazienti ritenuti idonei al trattamento secondo
  le più recenti linee guida sono in tutto 47. Di
  questi, ben 27 sono stati selezionati al Centro
  di Aritmologia ed elettrofisiologia del Maria
  Cecilia Hospital di Cotignola. Il Micra Tps,
  infatti, è stato concepito per un'
  elettrostimolazione cardiaca permanente:
  quindi è indicato soprattutto per coloro che
  soffrono di fibrillazione atriale (aritmia cardiaca
  tra le più diffuse) o risultano affetti da blocchi
  cardiaci parossistici. Patologie che molto
  spesso insorgono in individui con grave
  insufficienza renale, diabete o che sono stati
  sottoposti all' estrazione del pacemaker
  convenzionale perché giudicati infetti.
  L' inizio della fase di arruolamento dell' Unità
  aritmologica cotignolese s' inserisce nel
  quadro di uno studio internazionale ­ chiamato
  Micra pm registry ­ che conta attualmente 521
  pazienti e risale al giugno 2015; ha
  ampiamente dimostrato come il Micra Tps non
  abbia indotto nessuna infezione intracardiaca,
  non sia andato incontro a "dislocazione"
  (rimanendo ben ancorato al cuore), non abbia causato alcun decesso nei pazienti in relazione al
  sistema e alla procedura adottati per l' inserimento. «Il primo impianto Micra ­ precisa il dottor Saverio
  Iacopino, responsabile dell' Unità di Elettrofisiologia di Villa Maria ­ è stato eseguito già nell' aprile 2015.
  Numeri alla mano, il nostro centro è il primo in Italia e tra i primi a livello europeo».
  Il Micra Tps, prodotto della tecnologia biomedicale americana, è grande quanto una moneta da 1 euro ­
  2 centimetri di diametro ­ per un peso di appena 2 grammi. Non si ricorre a nessun taglio chirurgico:
  una volta introdotto per via transvenosa femorale, attraverso l' impiego di una guida orientabile, il
  pacemaker è agganciato e fissa to al tessuto cardiaco grazie a speciali graffette metalliche. La
  procedura, con anestesia locale nell' area inguinale, richiede in genere dai 30 ai 50 minuti.
  Tra gli altri vantaggi, la riduzione dei tempi di degenza (salvo complicazioni i pazienti vengono dimessi
  in 24­48 ore), minor rischio di complicanze (solitamente dovute al malfunzionamento degli elettrocateteri
  dei pacemaker tradizionali) e ridotta esposizione al monitoraggio fluoroscopico, oltre all' assenza di
  cicatrici sul torace e alla percezione del malato di non essere stato quasi operato.

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  Bagnacavallo Parte l' agenda Controsenso
  Riprenderanno sabato prossimo (ore 21) con i
  festeggiamenti per il quinto compleanno di
  Bottega Matteotti gli appuntamenti culturali
  promossi dall' associazione Controsenso
  presso la bottega bagnacavallese. La festa
  sarà affidata a "Alla grande, Dodo",
  conversazione con l' attore bagnacavallese
  Adolfo (Dodo) Oltrecolli. Mario Maginot
  Mazzotti presenterà parte dei filmati relativi
  alle interpretazioni di Dodo, colloquiando con
  lui. Prima della conversazione si terranno l'
  estrazione e la premiazione del gioco
  fotografico estivo "Crucivallo", alla presenza
  dell' ideatore Giampaolo Ossani. La serata è a
  ingresso libero.

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  Lugo Al via i tandem "tandem linguistici"
  Ha preso il via ieri il primo di una serie di
  "tandem linguistici" che si terranno
  settimanalmente alla birreria Lug dla
  Rumàgna, sotto i portici del Pavaglione di
  Lugo. Ogni domenica sarà possibile fare
  conversazione in inglese o francese insieme
  ad alcuni ragazzi stranieri residenti a Lugo: ci
  saranno infatti i richiedenti asilo seguiti dal
  Cefal e alcune ragazze "au pair" provenienti
  da Stati Uniti, Ungheria e Regno Unito. Oltre a
  essere un' opportunità per approfondire una
  lingua straniera, il tandem linguistico è anche
  un' occasione per conoscersi e mettere a
  confronto percorsi ed esperienze differenti.

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  IN BACHECA

  Massa Nabresina spegne 101 candeline
  Lo scorso 15 settembre la signora Nabresina
  Balbi ha compiuto 101 anni. La cerimonia di
  compleanno si è svolta alla Casa di riposo
  "Giardino Santa Lucia" di Massa Lombarda,
  dove Nabresina vive e dove è stata festeggiata
  circondata dall' affetto dei suoi cari.
  La ultra ­centenaria ha ricevuto anche la
  gradita visita del sindaco di Massa Lombardo
  Daniele Bassi, che le ha portato in dono una
  pergamena ricordo e un omaggio floreale.
  Oltre ai regali, il primo cittadino ha manifestato
  alla signora Balbi le sincere felicitazioni di tutta
  la comunità massese.

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  L' Ecomuseo di Villanova di Bagnacavallo è un istituto culturale con 2.500 reperti che
  raccontano una lunga tradizione romagnola. Il percorso inizia dal giardino con i capanni

  Erbe palustri e multiuso
  icordo, forse quarant' anni fa, in fondo non
  sono tanti anni, ma il mondo di allora sembra
  tanto lontano, quasi che non fosse mai esistito,
  eppure ricordo le mondine che abitavano al
  mio paese, che al mattino presto partivano
  tutte infagottate e cariche dei loro attrezzi, in
  bicicletta, in fila, cantando con lazzi e
  gorgheggi di ritornelli, andavano alla
  "Torraccia", una torre tutt' ora esistente, nella
  zona di Classe, qui vi era un' antica valle di
  acqua dolce, dove c' erano le risaie. Le donne
  avevano circa 30 chilometri da percorrere in
  bici, andata e ritorno, e un lavoro molto duro
  da fare, ma ritornavano alla sera, cantando,
  sentivo la loro "musica da lontano" e uscivo di
  casa per vederle e loro mi salutavano
  sorridendo e mi parevano tanto allegre, un'
  allegria che oggi non c' è più. Avevano
  fazzolettoni legati al collo, con sopra dei grandi
  cappelli in paviera (erba palustre), poi delle
  grandi sporte, una per manubrio, sempre in
  paviera e due fiaschi, uno per l' acqua e uno
  per il vino, (essì perché un goccio di vino non
  poteva mancare), avvolti per intero dal vimini,
  così le bottiglie, se cadevano, non si
  sarebbero rotte e il vino e l' acqua restavano
  freschi.
  L' Ecomuseo delle Erbe Palustri è un istituto
  culturale, senza fini di lucro, che si trova a Villanova di Bagnacavallo, ho avuto modo di visitarlo, durante
  la Sagra delle Erbe Palustri, che si tiene ogni anno il secondo fine settimana di settembre. Il Museo è
  molto ricco, le Paola Tassinari, autrice dell' articolo.
  In questa pagina: alcune foto dell' ecomuseo delle Ville Palustri raccolte acquisite superano i 2.500
  reperti, è allestito in modo esaustivo e con la dose giusta di tecnologia, ma con un "qualcosa in più", vi
  ho ritrovato l' allegria delle "mie" mondine. Il percorso inizia dal giardino con i pittoreschi capanni,
  continua con la sala didattica con la proiezione di un filmato introduttivo. "Padusa" era chiamato il
  territorio della Bassa Romagna, un tempo caratterizzato da stagni, zone acquitrinose, piallasse.
  Attorno al 1300, lungo l' argine sinistro del fiume Lamone, nacque "Villanova delle Capanne", forse una
  quindicina di casupole abitate per lo più da fuorilegge. La zona era ricca di erbe palustri che gli abitanti
  utilizzarono prima per costruire le capanne, poi per avviare un fiorente artigianato, costruendo graticci,
  stuoie, sporte, scarpe, sedie, gabbie per uccelli e altri impagliati, ma anche con le realizzazioni di soffitti
  a volta, attività che si è svolta a Villanova fino al secondo dopoguerra. Al piano superiore del Museo si

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  MOBILITÀ

  Nel trasporto pubblico locale spazio ai biglietti online
  I l t e m a d e l trasporto         pubblico h a
  progressivamente fatto la sua comparsa nel
  Ddl concorrenza. Per quanto il settore sia uno
  di quelli che più necessitano di competitività, il
  testo iniziale del Ddl non prevedeva norme
  sull' argomento. Le prime disposizioni sono
  state inserite nell' esame del provvedimento
  da parte della Camera e la commissione
  Industria del Senato ha continuato l' opera.
  A cominciare dalla delega al Governo in
  materia di autoservizi pubblici non di linea, che
  riguarda pure la controversa questione di Uber
  o applicazioni simili. Tra i principi della delega,
  infatti, c' è anche quello di adeguare l' offerta
  del trasporto pubblico «alle nuove forme di
  mobilità che si svolgono grazie ad applicazioni
  web che utilizzano piattaforme tecnologiche
  per l' interconnessione dei passeggeri e dei
  conducenti».
  Altra delega al Governo ­ introdotta sempre
  dalla commissione Industria del Senato ­ è
  quella per favorire la mobilità sostenibile e lo
  sviluppo delle smart city attraverso l'
  installazione sui mezzi di trasporto d e l l e
  "scatole nere" o di altri dispositivi elettronici
  analoghi, in grado di consentire la
  realizzazione di piattaforme tecnologiche capaci di migliorare il traffico urbano.
  Ulteriore norma sul tema ­ sempre inserita dal Senato ­ è quella che prevede nei contratti di trasporto
  pubblico locale e regionale, stipulati a partire dal 31 dicembre prossimo, l' obbligo per il concessionario
  di fornire un servizio di biglietteria telematica accessibile via internet. Inoltre, si insiste ­ come aveva già
  proposto la Camera ­ sulla necessità di maggiore trasparenza da parte dei concessionari riguardo alle
  carte dei servizi e sull' allargamento ai velocipedi della possibilità di noleggio con conducente.
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  L' ANALISI

  Valutazioni più solide contro il gioco delle tre carte
  La parola «valutazione» compare per 29 volte
  nei 15 articoli del decreto che riscrive le regole
  per i dirigenti: nell' architettura disegnata dal
  provvedimento, infatti, le pagelle devono
  decidere non solo sulla busta paga, ma sulle
  possibilità stesse di ottenere incarichi e, per i
  dirigenti del futuro, di accedere ai ruoli.
  Per funzionare davvero, e assolvere ai tanti
  compiti che la riforma le affida, questa
  valutazione deve diventare solida, credibile e a
  prova di contenzioso, assumendo cioè proprio
  le caratteristiche che oggi mancano agli
  zoppicanti tentativi di "meritocrazia" abbozzati
  dalla nostra pubblica amministrazione. I soldi,
  poi, sono materia delicata, e un meccanismo
  zoppicante rischia di creare più ricorsi che
  incentivi. Dalla commissione per la dirigenza
  pubblica, che deve guidare l' intero processo,
  agli organismi indipendenti di valutazione
  interni alle amministrazioni, è questo il filone
  su cui governo e parlamento dovranno
  lavorare per rinforzare il decreto. In busta
  paga, questo sforzo deve tradursi in premi più
  alti, inevitabilmente a scapito delle voci fisse,
  ma soprattutto più diversificati fra loro: si
  misurerà prima di tutto su questo secondo
  aspetto l' efficacia del nuovo tentativo di cambiare le dinamiche salariali nei piani più alti della Pa, dopo
  gli interventi del passato anche recente che all' ambizione dei progetti hanno spesso fatto seguire
  risultati impercettibili. La riforma Brunetta, a cui in fatto di stipendi dirigenziali il nuovo decreto si mostra
  fedele anche sul piano lessicale, è stata fermata sul nascere dal blocco della contrattazione, che ha
  spento ogni velleità di innovazione e ha offerto ottimi argomenti a chi era intenzionato a resistere. Ora l'
  ostacolo è rimosso, ma non basta certo alzare la percentuale dei «premi» per creare incentivi reali: se i
  «risultati» ufficiali continueranno a essere uguali, come accade oggi in molte amministrazioni, la riforma
  si ridurrà a una sorta di gioco delle tre carte che sposta somme dal tabellare alle voci «variabili» nel
  nome ma fisse nella sostanza.
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  Le voci fisse. Rimodulazione profonda ma con salvaguardia per chi è già in ruolo

  Stipendio base al ribasso per i nuovi ingressi
  Con la riforma Madia cambia anche la
  composizione della busta paga del dirigente,
  con un ridisegno dell' equilibrio fra gli elementi
  che la compongono. Oltre al potenziamento
  della parte legata ai risultati, vari sono gli
  interventi che toccano le voci retributive, e il
  primo riguarda lo stipendio base («trattamento
  fondamentale»).
  La norma prevede una «graduale
  convergenza» di questo trattamento per tutti i
  dirigenti della Pa. Questo significa che, a
  regime, l' intero personale dirigente pubblico,
  a prescindere dal comparto di appartenenza,
  avrà lo stesso trattamento fisso, identificato
  nello stipendio tabellare in quanto oggi unica
  componente del fondamentale. E l'
  allineamento dovrà avvenire verso il basso in
  quanto la norma specifica che l' operazione
  deve realizzare delle economie, che
  serviranno per incrementare il trattamento
  economico correlato all' incarico. In
  prospettiva, il dirigente si vedrà ridotto lo
  stipendio base e incrementata, di pari importo,
  la retribuzione di posizione. Ma mentre lo
  stipendio base rimane tale a prescindere dal
  ruolo ricoperto, la retribuzione di posizione non
  è garantita e si può ridurre in caso di assegnazione a incarico di minore portata.
  È certo che lo stipendio fisso non può salire, dal momento che la riforma pone ai contratti collettivi il
  divieto di destinare somme a incrementare questa voce fino a quanto la retribuzione di risultato non
  avrà raggiunto il 30% del trattamento complessivo.
  In questo divieto le nuove regole fanno rientrare anche la retribuzione di posizione, che ad oggi era
  considerata per norma contrattuale trattamento «accessorio». Sul punto, il decreto interviene rendendo
  fondamentale quella parte di retribuzione di posizione che risulta fissa o, per i comparti che non la
  suddividono in fissa e variabile, l' importo minimo contrattualmente previsto. È evidente che questo
  importo varia da comparto a comparto. La conseguenza dovrebbe identificarsi nell' impossibilità di
  decurtare quella parte di retribuzione di posizione che viene ricondotta al trattamento fondamentale.
  Il tutto interessa, però, i futuri dirigenti. A chi è già in servizio viene comunque garantito il trattamento
  fondamentale attuale.
  Non viene specificata una scadenza della "garanzia" e, quindi, tali importi non si possono toccare fino a
  quando i dirigenti in questione non escono dalla Pa.
  Infine, viene introdotta una voce legata ai "rendimenti", che sembra richiamare il premio per le
  eccellenze introdotto a suo tempo dalla riforma Brunetta. Il compenso è destinato al raggiungimento

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  Dirigenti Pa, da triplicare il peso dei «premi»
  Oggi solo il 10% della busta paga è legata ai risultati contro il 30% minimo richiesto in
  futuro

  ROMA Meno stipendio fisso e più premi,
  naturalmente misurati sulla base dei risultati.
  Accanto a ruoli unici e incarichi a tempo, che
  hanno monopolizzato il dibattito estivo sul
  tema, la riforma dei dirigenti approvata il 25
  agosto in prima lettura e ora in attesa dei
  pareri (non vincolanti) di conferenza unificata,
  consiglio di Stato e parlamento lancia un
  nuovo tentativo di rivoluzionare la busta paga
  dei dirigenti: una "rivoluzione", va detto, che se
  sarà portata avanti davvero promette di
  congelare per molti anni le parti fisse dello
  stipendio.
  Il punto chiave si incontra all' articolo 8,
  comma 2 del decreto, che fissa due principi: le
  voci variabili devono rappresentare almeno la
  metà dello stipendio complessivo, al netto di
  anzianità ed eventuali incarichi aggiuntivi, e il
  30% va collegato ai «risultati».
  Nel caso dei dirigenti generali, cioè quelli che
  si trovano nelle caselle più alte della gerarchia
  pubblica, la quota variabile deve salire fino al
  60% del totale, e quella legata ai risultati non
  può fermarsi sotto il 40 per cento. Fino a
  quando non si raggiungeranno questi
  parametri, i contratti collettivi «non possono
  destinare risorse alla parte fondamentale né all' indennità di posizione».
  Agli addetti ai lavori questi principi non suoneranno nuovissimi. Sono presi di peso, infatti, dall' articolo
  45 della riforma Brunetta, che nel 2009 provò a imboccare la stessa strada ma venne subito stoppata
  dal congelamento dei contratti avviato l' anno dopo.
  Ora però il blocco dei contratti è finito in un cassetto da cui non dovrebbe più uscire, la stessa strategia
  che il governo ha intenzione di proporre ai sindacati prova a spingere sulle parti variabili anche per il
  grosso del personale pubblico, e sulla carta non ci sono ostacoli ad avviare il cambio di rotta. La strada,
  però, si annuncia lunga, e per capirlo basta dare un' occhiata alla geografia delle retribuzioni attuali dei
  dirigenti.
  Oggi la «retribuzione di risultato» pesa in media intorno al 10% dello stipendio complessivo dei
  dirigenti. Per raggiungere l' obiettivo fissato dalla riforma, quindi, andrebbe triplicato, ma non è
  ovviamente possibile ipotizzare né un rigonfiamento generalizzato degli stipendi dirigenziali né, al
  contrario, un rinnovo contrattuale che tagli in modo drastico le quote fisse per spostarle sulla parte
  premiale. Lo stesso decreto, del resto, impone ai futuri contratti di garantire ai dirigenti attuali il
  trattamento fondamentale già maturato.
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19 settembre 2016
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  Urbanistica. Modalità di versamento e riscossione indicate dalla giurisprudenza

  Contributo di costruzione anche senza «manufatto»
  Oneri dovuti quando l' edificio viene soltanto trasformato

  Ogni intervento che determina una
  trasformazione urbanistica ed edilizia è
  soggetto al rilascio di un titolo abilitativo, che
  comporta il pagamento di «un contributo
  commisurato all' incidenza degli oneri d i
  urbanizzazione n o n c h é a l c o s t o d i
  costruzione» (articolo 16 del Dpr 380/2001,
  salvo i casi di riduzione o esonero ex articolo
  17). Ma a specificare le modalità con le quali il
  contributo deve essere versato (e riscosso da
  parte del Comune) è intervenuta spesso ­ e
  ancora di recente ­ la giurisprudenza.
  I p r e s u p p o s t i L a q u o t a p e r oneri d i
  urbanizzazione, che va versata al rilascio del
  titolo ma può essere rateizzata, riguarda sia le
  urbanizzazioni primarie ( q u a l i s t r a d e , r e t i
  energetiche, aree per parcheggi o verde
  attrezzato), sia quelle secondarie (come asili e
  scuole, centri sanitari, edifici per il culto,
  eccetera) ed è stabilita in riferimento alla
  cubatura realizzata, sia per le nuove
  costruzioni, che nei casi di ristrutturazione e/o
  cambio di destinazione d' uso che portano un
  aumento del carico urbanistico.
  C o m e h a a f f e r m a t o i l Consiglio d i S t a t o
  (sentenza 260/2016), questa quota è dovuta
  per il solo rilascio del titolo, e non rileva se le opere di urbanizzazione sono già state realizzate. Mentre
  la quota riferita al costo di costruzione, anch' essa rateizzabile, è versata in corso d' opera e non oltre 60
  giorni dalla fine dei lavori.
  Le differenze Sempre il Consiglio di Stato (2915/2016) evidenzia la differenza tra le due quote. La prima
  (oneri di urbanizzazione) ha la funzione di compensare la collettività per l' ulteriore carico urbanistico
  sulla zona causato dalla nuova attività edificatoria. La seconda quota (costo di costruzione) si configura
  quale compartecipazione comunale all' incremento di valore della proprietà immobiliare del costruttore.
  I giudici sottolineano che il concetto di "incremento valoriale" va inteso in modo dinamico e include
  anche le opere non strettamente riconducibili alla costruzione di un "manufatto edilizio". Il contributo è
  quindi dovuto «in presenza di una "trasformazione edilizia" che, indipendentemente dall' esecuzione
  fisica di opere, si rivela produttiva di vantaggi economici connessi all' utilizzazione» (nel caso in esame:
  il modellamento di un terreno per realizzare un campo da golf).
  Secondo lo stesso Consiglio di Stato (1504/2015), inoltre, il fatto che la determinazione e liquidazione
  del contributo avvenga in occasione del rilascio del titolo edilizio preclude al Comune la possibilità di
  rideterminarlo in epoca successiva e richiedere conguagli, salvo che ciò non sia stato espressamente
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  Personale. Aran

  Progressioni, la graduatoria «blocca» il calendario
  Le progressioni orizzontali non possono avere
  una decorrenza retroattiva rispetto all' anno in
  cui le graduatorie sono approvate; la
  fissazione della loro data al 31 dicembre dello
  stesso anno molto spesso nasconde qualche
  "furbizia" per aggirare i vincoli al
  finanziamento esclusivamente tramite la parte
  stabile del fondo; il tutto senza dimenticarsi
  che le progressioni devono essere limitate a
  una parte ridotta del personale. Lo afferma l'
  Aran nel parere 7086 del 13 settembre.
  Dopo il lungo blocco della contrattazione
  nazionale e la sospensione degli effetti
  economici delle progressioni orizzontali, si sta
  manifestando in molte amministrazioni la
  spinta delle organizzazioni sindacali a dare
  corso all' applicazione di questo istituto. È
  quindi opportuno che amministrazioni e
  contrattazione decentrata tengano conto di
  questi vincoli.
  La violazione delle indicazioni si può tradurre
  nella contestazione futura dell' illegittimità delle
  scelte da parte delle ispezioni della Ragioneria
  generale dello Stato e delle procure della
  Corte dei Conti. Tale contestazione può
  spingersi, nell' attuale quadro legislativo, fino
  alla maturazione di responsabilità amministrativa in capo a coloro che le hanno disposte e alla necessità
  di effettuare recuperi sui dipendenti. Non va dimenticato che le indicazioni dell' Aran sono poste molto
  spesso alla base di queste azioni.
  L' Aran, richiamando le istruzioni fornite dalla Funzione Pubblica e dalla Ragioneria generale dello
  Stato, fissa al 1° gennaio dell' anno in cui le graduatorie di progressione economica sono approvate il
  termine massimo di decorrenza retroattiva. L' indicazione viene formulata in termini molto più netti e
  chiari rispetto al passato. Da essa scaturisce, ad esempio, l' illegittimità di progressioni fissate con
  decorrenza 2015 nella ripartizione del fondo 2015 e le cui graduatorie sono invece approvate nel 2016.
  L' esperienza dice che, a seguito della contrattazione tardiva che interviene in molte amministrazioni,
  questo comportamento è quanto mai diffuso. Di conseguenza, non bisogna fare riferimento all' annualità
  del fondo che finanzia le nuove progressioni economiche, ma alla data di approvazione delle
  graduatorie.
  La seconda indicazione ha una finalità prudenziale: viene ricordato che molto spesso la fissazione al 31
  dicembre dell' anno di approvazione della graduatoria per la decorrenza delle progressioni è l'
  escamotage per consentire di aggirare il vincolo del finanziamento esclusivamente attraverso la parte
  stabile del fondo. In questo caso, infatti, nell' anno il costo aggiuntivo delle progressioni economiche è

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  Cad. L' entrata in vigore del decreto sospende l' obbligo di aggiornamento delle regole tecniche

  Per la Pa digitale allineamenti progressivi
  Dal 14 settembre sono entrate in vigore le
  modifiche al codice dell' Amministrazione
  digitale contenute nel decreto legislativo
  179/2016 attuativo della riforma Madia.
  Per aggiornare e coordinare le regole tecniche
  già in vigore relative, tra le altre cose, a
  sistemi di conservazione, documenti
  informatici e pagamenti elettronici, l' articolo 61
  del decreto 179 prevede l' adozione di un Dm
  del ministro per la Semplificazione entro il 14
  gennaio 2017. Le regole tecniche, tuttavia, per
  espressa previsione normativa, restano
  comunque in vigore sino all' adozione del
  regolamento ministeriale. È stata per questo
  prevista per le Pa la sospensione dell' obbligo,
  decorrente dallo scorso 12 agosto, di
  adeguare i propri sistemi di gestione
  informatica dei documenti alle regole del
  Dpcm 13 novembre 2014.
  La sospensione introdotta dall' articolo 61 del
  decreto 179 vale quindi per tutte le
  amministrazioni che al 14 settembre 2016, e
  cioè alla data di entrata in vigore delle
  modifiche al Cad, non avevano ancora
  provveduto all' adeguamento. Resta
  comunque salva la facoltà di adeguarsi a
  queste regole prima dell' adozione del nuovo decreto ministeriale, così come accaduto per l' agenzia
  delle Entrate con l' adeguamento disposto con nota 129255 dell' 8 agosto 2016.
  Considerando comunque che le modifiche al Cad su tenuta e formazione di documenti informatici sono
  marginali, è assolutamente necessario e consigliato intraprendere quanto prima la strada dell'
  adeguamento attuando le regole in vigore così da limitare la portata degli interventi quando sarà
  disponibile il nuovo decreto. Le regole del Dpcm 13 novembre 2014 individuano e disciplinano infatti le
  caratteristiche e le procedure di formazione e chiusura del documento informatico, compreso quello
  amministrativo, ai fini del successivo trasferimento nel sistema di conservazione elettronica ove
  richiesto dalla natura e dalla tipologia dell' atto. Analoghe indicazioni riguardano le regole per generare
  copie per immagine di un documento analogico, per i documenti informatici e per le copie ed estratti
  informatici di documenti informatici.
  Quanto al contenuto del decreto, il documento è informatico non solo se redatto e formato con idonei
  applicativi software ma anche se risulta dall' acquisizione della copia per immagine di un documento
  analogico o della copia informatica di un documento analogico. La registrazione informatica di
  transazioni o la presentazione telematica di dati attraverso moduli e formulari, così come la generazione
  o il raggruppamento di un insieme di dati provenienti da una o più basi dati, costituiscono ulteriori

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19 settembre 2016
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  Contabilità. Le verifiche della Ragioneria sui dati degli enti

  Fondo pluriennale da correggere anche nell' allegato
  al bilancio
  La corretta determinazione del fondo
  pluriennale vincolato rappresenta un
  importante strumento di verifica dei saldi
  rilevanti ai fini del rispetto del pareggio di
  bilancio.
  Con una recente nota inviata a molti enti, il
  dipartimento della Ragioneria generale dello
  Stato ha evidenziato alcune incongruenze in
  merito alle informazioni aggiuntive relative al
  fondo pluriennale vincolato di entrata e di
  spesa.
  In particolare, dalla rilevazione delle risultanze
  del primo monitoraggio al 30 giugno 2016
  risulta che l' accantonamento al fondo
  pluriennale di spesa di parte corrente di un
  anno non trova corrispondenza con il fondo di
  entrata di parte corrente dell' anno successivo.
  G l i enti nei quali è stata verificata questa
  incongruenza sono stati invitati dalla
  Ragioneria generale a verificare la correttezza
  dei dati comunicati nella sezione 2 del model
  «Monit/16», ed eventualmente a rettificare
  anche il prospetto allegato al bilancio d i
  previsione.
  Il fondo pluriennale vincolato è un saldo
  finanziario costituito da risorse già accertate
  che finanziano obbligazioni passive dell' ente esigibili in esercizi successivi .
  In altre parole, attraverso questo strumento, si ha la misurazione della distanza temporale fra l'
  esigibilità delle entrate (acquisizione dei finanziamenti) e quella delle spese ad esse correlate (impiego
  delle risorse).
  Questo fondo è formato solo da entrate correnti vincolate e da entrate destinate al finanziamento di
  investimenti, accertate e imputate agli esercizi precedenti a quelli di imputazione delle relative spese.
  Prescinde dalla natura vincolata o destinata dell' entrata esclusivamente il Fondo pluriennale vincolato
  costituito in sede di riaccertamento ordinario e straordinario dei residui.
  Il fondo pluriennale vincolato di parte corrente accoglie anche gli accantonamenti riferiti alla premialità e
  al trattamento accessorio del personale dipendente da liquidare nell' anno successivo a quello di
  competenza, nonché le spese derivanti da conferimento di incarico a legali esterni, la cui esigibilità non
  è determinabile a priori.
  Limitatamente all' anno 2016, ai fini della determinazione del saldo finale di competenza, gli enti sono
  tenuti a sommare all' ammontare delle entrate accertate l' importo del Fondo pluriennale vincolato di

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19 settembre 2016
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  Riforma Madia. Gli amministratori «incompatibili» devono uscire entro marzo 2017, un mese
  prima dell' approvazione del bilancio

  Società, doppio termine sugli statuti
  Nelle controllate regole da adeguare entro il 31 dicembre, per le miste c' è un anno in
  più

  Il 23 settembre entra finalmente in vigore il
  T e s t o u n i c o i n m a t e r i a d i società a
  partecipazione pubblica (Dlgs 175/2016),
  pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» dell' 8
  settembre.
  Da qui partono numerosi termini di
  adeguamento per le società pubbliche e per
  gli enti proprietari, che è utile annotarsi.
  Spetterà alle assemblee societarie, anzitutto,
  adeguare i loro statuti alle previsioni di legge,
  ad esempio quelle scritte all' articolo 11,
  comma 9 (limiti alla governance, divieto di
  buonuscite eccetera) o quelle previste per l' in
  house a l l ' a r t i c o l o 1 6 , c o m m i 2 e 3 . I n
  particolare, in base al comma 3, lo statuto
  della società i n house deve prevedere che
  oltre l' 80 per cento del fatturato sia effettuato
  nello svolgimento dei compiti ad essa affidata
  dagli enti soci, e che la produzione ulteriore
  sia consentita solo a condizione che permetta
  di conseguire economie di scala o benefici di
  efficienza sul complesso dell' attività
  principale.
  P e r l e società in controllo pubblico, come
  prevede l' articolo 26, comma 1, questi
  adempimenti andranno effettuati entro il 31
  dicembre 2016. Per le società miste (articolo 17, comma 1) il termine per l' adeguamento è invece
  prorogato al 31 dicembre 2017. Le società miste, si ricorda, hanno specifiche previsioni statutarie a cui
  adeguarsi, e segnatamente quelle previste dallo stesso articolo 17, commi 3 e 4, tra cui, obbligatoria, vi
  è la necessità di limitare la partecipazione privata alla data di cessazione dell' affidamento o
  concessione regolata dalla gara a doppio oggetto.
  L' articolo 11, comma 8 prevede che le gli amministratori delle società a controllo pubblico non possano
  essere dipendenti delle amministrazioni pubbliche controllanti o vigilanti. In base all' articolo 26, comma
  11, le società a controllo pubblico devono adeguarsi a questa previsione entro sei mesi dalla data di
  entrata in vigore del presente decreto e quindi entro marzo 2017. Un termine irragionevole, visto che l'
  assemblea ordinaria di approvazione del bilancio deve essere convocata, nei termini ordinari, entro il 30
  aprile e si metteranno i nuovi amministratori nelle condizioni di approvare un bilancio la cui gestione non
  compete loro.
  Per gli enti decorre invece il termine per un adempimento proprio, ovvero per la redazione del piano di
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  Obiettivo, ridurre tempi e costi
  L' obiettivo principale del dlgs n. 127/2015 è di
  favorire la diffusione della fattura elettronica,
  che secondo l' Agenda digitale europea
  rappresenta «una delle principali leve per
  diffondere la cultura digitale nel mondo delle
  imprese, efficientare i loro processi
  amministrativi e ridurre i costi di gestione» (la
  Commissione europea ha stimato in ben 240
  miliardi di euro i risparmi che si potrebbero
  ottenere nell' area Ue se entro il 2020
  venissero scambiate esclusivamente fatture
  elettroniche).
  Al suddetto scopo, l' articolo 1, comma 1
  prevede che dal 1° luglio 2016 l' Agenzia delle
  entrate m e t t e a d i s p o s i z i o n e d i t u t t i i
  c o n t r i b u e n t i u n servizio g r a t u i t o p e r l a
  generazione, trasmissione e conservazione
  delle fatture elettroniche, comprese quelle fra
  privati; per specifiche categorie di soggetti
  passivi Iva, da individuare con decreto del
  ministro dell' economia e delle finanze, sarà
  inoltre messo a disposizione, anche ai fini
  della fatturazione a privati, il servizio già attivo
  nell' ambito della fatturazione alle pubbliche
  amministrazioni, realizzato da Unioncamere e
  Agid.
  Il comma 2, poi, prevede che dal 1° gennaio
  2017 il ministero dell' economia metterà a
  disposizione di tutti i soggetti passivi dell' Iva il sistema di interscambio (Sdi), attualmente riservato alla
  veicolazione delle fatture elettroniche alle pubbliche amministrazioni (fattura p.a.), anche per la
  trasmissione e ricezione delle fatture fra privati residenti, purché i documenti abbiano le caratteristiche
  tecniche previste dal regolamento n. 55/2013 per la «fattura p.a.».
  La sperimentazione è già in corso e dovrebbe concludersi entro la metà del mese prossimo. Dall'
  esame della documentazione tecnica diffusa dall' Agenzia delle entrate per i soggetti che vorranno
  testare il funzionamento della procedura, si nota la presenza di alcuni dati obbligatori per esigenze di
  trasmissione, tra cui il codice del paese che ha assegnato l' identificativo fiscale al soggetto che
  trasmette la fattura (es. IT per l' Italia) e il numero di identificazione fiscale del soggetto stesso,
  corrispondente al codice fiscale per i soggetti stabiliti nel territorio dello stato e, per i non residenti, all'
  omologo identificativo fiscale attribuito dal paese di residenza; come evidenziato da ItaliaOggi del 21
  giugno 2016, la norma prevede però l' accesso al sistema di interscambio per le fatture elettroniche
  relative ad operazioni che intercorrono fra soggetti residenti.
  Sempre dal 1° gennaio 2017, l' Agenzia delle entrate renderà disponibili ai contribuenti, per via
  telematica, le informazioni acquisite dal sistema, anche in formato strutturato.
  In tal modo, spiega la relazione illustrativa, i contribuenti disporranno di una piattaforma web per la
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  Seminari di formazione per dipendenti comunali
  Formare i dipendenti degli uffici tributi d e i
  comuni su come si combatte l' evasione. È
  questo l' obiettivo del ciclo di seminari
  organizzati da Anci P i e m o n t e e I f e l i n
  collaborazione con Agenzia delle entrate e
  Guardia di Finanza. I seminari si svolgono in
  Piemonte: si è partiti venerdì scorso a Biella e
  si proseguirà il 23 a Mondovì (Cuneo), il 30 a
  Torino e il 7 ottobre ad Alessandria.
  L' iniziativa è gratuita.

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  Il Tar Lazio: serve l' attestazione di un professionista che abbia le conoscenze necessarie

  Smaltimento fumi con perizia
  Con attestato sì a impianti alternativi alle canne fumarie

  Il ristorante di carne nel centro può
  riaccendere la griglia nel centro storico, in
  mezzo a edifici antichi e immobili di pregio. Ma
  solo se dimostra con una perizia che l'
  impianto più moderno di smaltimento fumi, di
  cui vuole dotarsi è un' alternativa valida alla
  canna fumaria.
  E ad attestarlo deve essere un professionista
  in possesso delle conoscenze necessarie per
  le misurazioni richieste. È quanto emerge dalla
  sentenza 7971/16, pubblicata dalla sezione
  seconda ter del Tar Lazio.
  Placet procedimentale.
  Accolto il ricorso della società proprietaria del
  locale pubblico contro lo stop all' attività
  decretato da Roma Capitale, in una zona della
  città molto frequentata dai turisti. Il tutto per
  contrarietà all' articolo 64 del regolamento di
  igiene del comune.
  Non è possibile installare la canna fumaria e il
  gestore preme per una via alternativa per lo
  smaltimento. E il fatto che la sua censura trovi
  ingresso presso i giudici amministrativi non lo
  autorizza a riprendere automaticamente il
  servizio c o m e p r i m a . S u l l ' i m p i a n t o p i ù
  moderno che l' esercizio pubblico dice di voler
  installare si deve comunque pronunciare l'
  amministrazione nella sede procedimentale
  prevista. È anzitutto necessario rispettare le norme tecniche di costruzione.
  Ma serve anche produrre una perizia che attesta come la via di fumo alternativa risulta equipollente se
  non addirittura più efficiente della vecchia canna fumaria. E a firmarla può essere solo un professionista
  dotato di strumenti riconosciuti per la valutazione. Le vie di fumo dei locali pubblici sono un tradizionale
  terreno di scontro con i vicini. Ma attenzione: via libera alla sanatoria per la canna fumaria della pizzeria
  anche senza il consenso dei condomini. I confinanti del ristorante non riescono a far annullare la
  sanatoria concessa dal comune per il permesso di costruire: il condotto per l' esalazione dei fumi
  costituisce un volume tecnico e l' amministrazione non può che concedere il titolo edilizio. Per l'
  installazione della struttura lungo la facciata non serve il consenso dei condomini, a meno che non risulti
  dannosa per il decoro architettonico dell' edificio. È quanto emerge dalla sentenza 10/2015, pubblicata
  dalla prima sezione del Tar Marche.
  Niente da fare per la famiglia che abita sulla verticale della pizzeria: dovrà rassegnarsi a convivere con
  gli effluvi che provengono dal basso.
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                                                                                                Continua ­­>      35
19 settembre 2016
Pagina 35                                 Italia Oggi Sette
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