UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA - Lunedì, 19 settembre 2016 - Unione dei Comuni della ...
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UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA Lunedì, 19 settembre 2016 Prime Pagine 19/09/2016 Prima Pagina Il Sole 24 Ore 1 19/09/2016 Prima Pagina Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 2 19/09/2016 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 3 19/09/2016 Prima Pagina La Voce di Romagna 4 Il Resto del Carlino Ravenna 19/09/2016 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 6 Da oggi nuovi orari per la biblioteca 5 19/09/2016 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 6 Ancora pochi giorni per aggiudicarsi l' ex scuola 6 19/09/2016 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 6 Labrador e padrona nel fiume Soccorsi dai vigili del fuoco 7 19/09/2016 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 6 LUIGI SCARDOVI Un successo la prima sagra della faraona. In ricordo di Andrea 8 Corriere di Romagna Ravenna 19/09/2016 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 42 Inaugurata a Cotignola la prima "little free library" E Cristiano... 9 19/09/2016 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 42 Maria Cecilia Hospital primo centro in Italia per il pacemaker più... 10 La Voce di Romagna Ravenna 19/09/2016 La Voce di Romagna Pagina 14 Bagnacavallo Parte l' agenda Controsenso 11 19/09/2016 La Voce di Romagna Pagina 14 Lugo Al via i tandem "tandem linguistici" 12 19/09/2016 La Voce di Romagna Pagina 14 Massa Nabresina spegne 101 candeline 13 19/09/2016 La Voce di Romagna Pagina 31 Erbe palustri e multiuso 14 Pubblica Amministrazione 19/09/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 2 Nel trasporto pubblico 16 19/09/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 4 GIANNI TROVATI Valutazioni più solide contro il gioco delle tre carte 17 19/09/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 4 TIZIANO GRANDELLIMIRCO ZAMBERLAN Stipendio base al ribasso per i nuovi ingressi 18 19/09/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 4 GIANNI TROVATI Dirigenti Pa, da triplicare il peso dei «premi» 20 19/09/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 23 DONATO ANTONUCCI Contributo di costruzione anche senza «manufatto» 22 19/09/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 25 ARTURO BIANCO Progressioni, la graduatoria «blocca» il calendario 24 19/09/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 25 ALESSANDRO MASTROMATTEOBENEDETTO SANTACROCE Per la Pa digitale allineamenti progressivi 26 19/09/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 25 ANNA GUIDUCCI Fondo pluriennale da correggere anche nell' allegato al 28 19/09/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 25 STEFANO POZZOLI Società, doppio termine sugli statuti 30 19/09/2016 Italia Oggi Sette Pagina 7 Obiettivo, ridurre tempi e costi 32 19/09/2016 Italia Oggi Sette Pagina 11 Seminari di formazione per dipendenti 34 19/09/2016 Italia Oggi Sette Pagina 35 DARIO FERRARA Smaltimento fumi con perizia 35
19 settembre 2016 Il Sole 24 Ore Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1
19 settembre 2016 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2
19 settembre 2016 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3
19 settembre 2016 La Voce di Romagna Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4
19 settembre 2016 Pagina 6 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna BAGNACAVALLO Da oggi nuovi orari per la biblioteca DA OGGI la biblioteca comunale Taroni di Bagnacavallo adotterà l' orario invernale: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 14.30 alle 18.30; martedì e giovedì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30; sabato dalle 8.30 alle 12.30. In occasione della festa di S.Michele, previste delle aperture straordinarie: 28 e 30 settembre dalle 20 dalle 23, 29 settembre e 2 ottobre dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 23. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5
19 settembre 2016 Pagina 6 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna LA GARA L' ASTA PER LE ELEMENTARI DI BONCELLINO SI TERRÀ MERCOLEDÌ Ancora pochi giorni per aggiudicarsi l' ex scuola RESTANO pochi giorni per partecipare all' asta indetta dall' amministrazione comunale di Bagnacavallo per la vendita delle ex scuole elementari di Boncellino. Scadranno infatti alle 13 di mercoledì 21 settembre i termini per presentare le offerte per aggiudicarsi il fabbricato di circa 505 metri quadrati e l' annessa area non residenziale di circa 2.000 metri quadrati. L' importo a base d' asta è di 150mila euro più Iva al 22% e sono ammesse soltanto offerte in aumento. L' apertura delle buste si terrà giovedì 22 settembre a partire dalle 8.30 alla sala Appalti, in piazza Martiri 1 a Lugo. L' edificio, in via Sottofiume Boncellino 54, venne costruito per ospitare le attività scolastiche della frazione. Perduta la sua funzione originaria, è stato utilizzato per iniziative associative o come seggio elettorale, e da una decina d' anni è in disuso. Gli interessati possono visitare l' immobile su appuntamento, rivolgendosi all' ufficio tecnico del Comune di Bagnacavallo in piazza della Libertà 5 (tel. 0545 280878). L' avviso d' asta, la perizia di stima e la domanda di partecipazione possono essere scaricati sul sito www.comune.bagnacavallo.ra.it. Per informazioni e per presentare le offerte: servizio appalti e contratti dell' Unione dei Comuni, tel. 0545 38597 38533 38365, fax 0545 38574, email appalti@unione.labassaromagna.it. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6
19 settembre 2016 Pagina 6 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna Labrador e padrona nel fiume Soccorsi dai vigili del fuoco Boncellino, il cane non riusciva a risalire: la donna lo aveva seguito IL SANGUE FREDDO, la determinazione e la forza di disperazione della sua proprietaria, unitamente al tempestivo intervento dei vigili del fuoco, hanno di fatto consentito di salvare la vita ad una bellissimo esemplare femmina di labrador che ieri pomeriggio, dopo essersi tuffato (come era solito fare) nelle acque del fiume Lamone all' altezza della chiesa della frazione bagnacavallese di Boncellino, non riusciva più a risalire. Un cane del peso di ben 17 chili, che è finito almeno un paio di volte sott' acqua rischiando di annegare. L' EPISODIO si è per fortuna concluso a lieto fine, non solo per il labrador, ma anche per la sua padrona, che pur di salvare il suo fedele amico a quattro zampe, ha pure lei seriamente corso il rischio di finire in acqua. L' allarme alla centrale operativa del '115' è scattato intorno alle 16 riferendo la presenza di un cane di grossa taglia che si trovava in notevole difficoltà dopo essere finito nelle acque del Lamone in località Boncellino, nonché di una donna che, avvinghiata in una posizione molto pericolosa al tronco di un alberello, stava facendo l' impossibile per salvargli la vita. Sul posto in una manciata di minuti è intervenuta una squadra dei vigili del fuoco del Distaccamento di Lugo, che hanno trovato la donna aggrappata al tronco di un alberello di una decina di centimetri di diametro. Da lì teneva il guinzaglio che era riuscita a lanciare e ad 'agganciare' al suo cane, ed era decisa a non mollare la presa per cercare con tutte le sue forze di tenere a galla il pesante animale. Dopo aver effettuato le opportune manovre di messa in sicurezza, nella fattispecie imbragando la donna, i pompieri sono scesi a pelo d' acqua riuscendo a recuperare il labrador. PER QUANTO molto affaticato, spaventato e 'inzuppato', il cane appariva fortunatamente in discrete condizioni. Nel frattempo la centrale operativa aveva provveduto ad inviare sul posto anche una squadra del Nucleo Sommozzatori di Ravenna per un eventuale intervento con il gommone o addirittura in acqua dello stesso personale, ma per fortuna non ce ne è stato bisogno. Solo più tardi si è appreso che la donna ieri pomeriggio aveva portato addirittura sei, tra retriver e labrador, dei suoi cani sull' argine del Lamone per una sgambata. lu.sca. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 7
19 settembre 2016 Pagina 6 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino Ravenna VOLTANA RACCOLTI FONDI PER GLI ASILI DEL PAESE E PER I TERREMOTATI Un successo la prima sagra della faraona. In ricordo di Andrea OLTRE registrare una partecipazione che è andata oltre ogni più rosea previsione, la prima sagra della faraona a Voltana s i è contraddistinta per il raggiungimento della lodevole finalità che gli organizzatori si erano prefissati, consistente nel devolvere parte del ricavato all' asilo parrocchiale e a quello comunale del paese, nonché per l' acquisto di un defibrillatore da collocare al locale circolo parrocchiale, a disposizione dell' intera comunità. Inoltre gli organizzatori hanno provveduto ad effettuare un bonifico bancario dell' importo di mille euro a favore del Comune di Arquata del Tronto, duramente colpito dal recente terremoto. «Nonostante la concomitanza di altri importanti eventi nella zona commentano gli organizzatori , sono state centinaia le persone che hanno gremito il piazzale della chiesa sia per degustare le specialità, assistere ai vari spettacoli, tornei, raduno di auto d' epoca, esposizioni e mostre». Una kermesse che gli organizzatori, nella fattispecie l' associazione di volontariato 'Noi con Voi' in collaborazione con il Circolo parrocchiale 'Frassati' e col patrocinio di Regione, Provincia, Unione dei Comuni della Bassa Romagna e Consulta di VoltanaChiesanuovaCiribella, hanno dedicato ad Andrea Bacchilega, il 22enne del posto scomparso lo scorso gennaio dopo un incidente stradale. Luigi Scardovi. LUIGI SCARDOVI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 8
19 settembre 2016 Pagina 42 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna Inaugurata a Cotignola la prima "little free library" E Cristiano Cavina porta un libro di Stephen King COTIGNOLA. Venerdì scorso al parco Pertini di Cotignola è stata inaugurata la prima "Little free library" della Bassa Romagna. Alla presentazione sono intervenuti il sindaco di Cotignola Luca Piovaccari e lo scrittore Cristiano Cavina, che si è intrattenuto con il pubblico raccontando le coincidenze della vita che lo hanno portato a diventare scrittore. In seguito le casette sono state inaugurate, e proprio Cavina ha inserito il primo libro, un romanzo di Stephen King. La "Little free library" è una piccola casetta di legno dalla quale chiunque può prendere liberamente uno dei libri, a patto di lasciarne a sua volta uno per i successivi fruitori. Al parco Pertini le casette sono due, e al loro fianco sono state installate anche due panchine. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 9
19 settembre 2016 Pagina 42 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Corriere di Romagna Ravenna Maria Cecilia Hospital primo centro in Italia per il pacemaker più piccolo al mondo COTIGNOLA. Sono 2mila i pacemaker Micra transcatheter pacing system (Micra Tps) i più piccoli mai realizzati impiantati fino ad oggi in tutto il mondo con una percentuale di successo clinico che sfiora il 100 per cento. In Italia i pazienti ritenuti idonei al trattamento secondo le più recenti linee guida sono in tutto 47. Di questi, ben 27 sono stati selezionati al Centro di Aritmologia ed elettrofisiologia del Maria Cecilia Hospital di Cotignola. Il Micra Tps, infatti, è stato concepito per un' elettrostimolazione cardiaca permanente: quindi è indicato soprattutto per coloro che soffrono di fibrillazione atriale (aritmia cardiaca tra le più diffuse) o risultano affetti da blocchi cardiaci parossistici. Patologie che molto spesso insorgono in individui con grave insufficienza renale, diabete o che sono stati sottoposti all' estrazione del pacemaker convenzionale perché giudicati infetti. L' inizio della fase di arruolamento dell' Unità aritmologica cotignolese s' inserisce nel quadro di uno studio internazionale chiamato Micra pm registry che conta attualmente 521 pazienti e risale al giugno 2015; ha ampiamente dimostrato come il Micra Tps non abbia indotto nessuna infezione intracardiaca, non sia andato incontro a "dislocazione" (rimanendo ben ancorato al cuore), non abbia causato alcun decesso nei pazienti in relazione al sistema e alla procedura adottati per l' inserimento. «Il primo impianto Micra precisa il dottor Saverio Iacopino, responsabile dell' Unità di Elettrofisiologia di Villa Maria è stato eseguito già nell' aprile 2015. Numeri alla mano, il nostro centro è il primo in Italia e tra i primi a livello europeo». Il Micra Tps, prodotto della tecnologia biomedicale americana, è grande quanto una moneta da 1 euro 2 centimetri di diametro per un peso di appena 2 grammi. Non si ricorre a nessun taglio chirurgico: una volta introdotto per via transvenosa femorale, attraverso l' impiego di una guida orientabile, il pacemaker è agganciato e fissa to al tessuto cardiaco grazie a speciali graffette metalliche. La procedura, con anestesia locale nell' area inguinale, richiede in genere dai 30 ai 50 minuti. Tra gli altri vantaggi, la riduzione dei tempi di degenza (salvo complicazioni i pazienti vengono dimessi in 2448 ore), minor rischio di complicanze (solitamente dovute al malfunzionamento degli elettrocateteri dei pacemaker tradizionali) e ridotta esposizione al monitoraggio fluoroscopico, oltre all' assenza di cicatrici sul torace e alla percezione del malato di non essere stato quasi operato. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 10
19 settembre 2016 Pagina 14 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna Bagnacavallo Parte l' agenda Controsenso Riprenderanno sabato prossimo (ore 21) con i festeggiamenti per il quinto compleanno di Bottega Matteotti gli appuntamenti culturali promossi dall' associazione Controsenso presso la bottega bagnacavallese. La festa sarà affidata a "Alla grande, Dodo", conversazione con l' attore bagnacavallese Adolfo (Dodo) Oltrecolli. Mario Maginot Mazzotti presenterà parte dei filmati relativi alle interpretazioni di Dodo, colloquiando con lui. Prima della conversazione si terranno l' estrazione e la premiazione del gioco fotografico estivo "Crucivallo", alla presenza dell' ideatore Giampaolo Ossani. La serata è a ingresso libero. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 11
19 settembre 2016 Pagina 14 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna Lugo Al via i tandem "tandem linguistici" Ha preso il via ieri il primo di una serie di "tandem linguistici" che si terranno settimanalmente alla birreria Lug dla Rumàgna, sotto i portici del Pavaglione di Lugo. Ogni domenica sarà possibile fare conversazione in inglese o francese insieme ad alcuni ragazzi stranieri residenti a Lugo: ci saranno infatti i richiedenti asilo seguiti dal Cefal e alcune ragazze "au pair" provenienti da Stati Uniti, Ungheria e Regno Unito. Oltre a essere un' opportunità per approfondire una lingua straniera, il tandem linguistico è anche un' occasione per conoscersi e mettere a confronto percorsi ed esperienze differenti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 12
19 settembre 2016 Pagina 14 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna IN BACHECA Massa Nabresina spegne 101 candeline Lo scorso 15 settembre la signora Nabresina Balbi ha compiuto 101 anni. La cerimonia di compleanno si è svolta alla Casa di riposo "Giardino Santa Lucia" di Massa Lombarda, dove Nabresina vive e dove è stata festeggiata circondata dall' affetto dei suoi cari. La ultra centenaria ha ricevuto anche la gradita visita del sindaco di Massa Lombardo Daniele Bassi, che le ha portato in dono una pergamena ricordo e un omaggio floreale. Oltre ai regali, il primo cittadino ha manifestato alla signora Balbi le sincere felicitazioni di tutta la comunità massese. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 13
19 settembre 2016 Pagina 31 La Voce di Romagna La Voce di Romagna Ravenna L' Ecomuseo di Villanova di Bagnacavallo è un istituto culturale con 2.500 reperti che raccontano una lunga tradizione romagnola. Il percorso inizia dal giardino con i capanni Erbe palustri e multiuso icordo, forse quarant' anni fa, in fondo non sono tanti anni, ma il mondo di allora sembra tanto lontano, quasi che non fosse mai esistito, eppure ricordo le mondine che abitavano al mio paese, che al mattino presto partivano tutte infagottate e cariche dei loro attrezzi, in bicicletta, in fila, cantando con lazzi e gorgheggi di ritornelli, andavano alla "Torraccia", una torre tutt' ora esistente, nella zona di Classe, qui vi era un' antica valle di acqua dolce, dove c' erano le risaie. Le donne avevano circa 30 chilometri da percorrere in bici, andata e ritorno, e un lavoro molto duro da fare, ma ritornavano alla sera, cantando, sentivo la loro "musica da lontano" e uscivo di casa per vederle e loro mi salutavano sorridendo e mi parevano tanto allegre, un' allegria che oggi non c' è più. Avevano fazzolettoni legati al collo, con sopra dei grandi cappelli in paviera (erba palustre), poi delle grandi sporte, una per manubrio, sempre in paviera e due fiaschi, uno per l' acqua e uno per il vino, (essì perché un goccio di vino non poteva mancare), avvolti per intero dal vimini, così le bottiglie, se cadevano, non si sarebbero rotte e il vino e l' acqua restavano freschi. L' Ecomuseo delle Erbe Palustri è un istituto culturale, senza fini di lucro, che si trova a Villanova di Bagnacavallo, ho avuto modo di visitarlo, durante la Sagra delle Erbe Palustri, che si tiene ogni anno il secondo fine settimana di settembre. Il Museo è molto ricco, le Paola Tassinari, autrice dell' articolo. In questa pagina: alcune foto dell' ecomuseo delle Ville Palustri raccolte acquisite superano i 2.500 reperti, è allestito in modo esaustivo e con la dose giusta di tecnologia, ma con un "qualcosa in più", vi ho ritrovato l' allegria delle "mie" mondine. Il percorso inizia dal giardino con i pittoreschi capanni, continua con la sala didattica con la proiezione di un filmato introduttivo. "Padusa" era chiamato il territorio della Bassa Romagna, un tempo caratterizzato da stagni, zone acquitrinose, piallasse. Attorno al 1300, lungo l' argine sinistro del fiume Lamone, nacque "Villanova delle Capanne", forse una quindicina di casupole abitate per lo più da fuorilegge. La zona era ricca di erbe palustri che gli abitanti utilizzarono prima per costruire le capanne, poi per avviare un fiorente artigianato, costruendo graticci, stuoie, sporte, scarpe, sedie, gabbie per uccelli e altri impagliati, ma anche con le realizzazioni di soffitti a volta, attività che si è svolta a Villanova fino al secondo dopoguerra. Al piano superiore del Museo si Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 14
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19 settembre 2016 Pagina 2 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione MOBILITÀ Nel trasporto pubblico locale spazio ai biglietti online I l t e m a d e l trasporto pubblico h a progressivamente fatto la sua comparsa nel Ddl concorrenza. Per quanto il settore sia uno di quelli che più necessitano di competitività, il testo iniziale del Ddl non prevedeva norme sull' argomento. Le prime disposizioni sono state inserite nell' esame del provvedimento da parte della Camera e la commissione Industria del Senato ha continuato l' opera. A cominciare dalla delega al Governo in materia di autoservizi pubblici non di linea, che riguarda pure la controversa questione di Uber o applicazioni simili. Tra i principi della delega, infatti, c' è anche quello di adeguare l' offerta del trasporto pubblico «alle nuove forme di mobilità che si svolgono grazie ad applicazioni web che utilizzano piattaforme tecnologiche per l' interconnessione dei passeggeri e dei conducenti». Altra delega al Governo introdotta sempre dalla commissione Industria del Senato è quella per favorire la mobilità sostenibile e lo sviluppo delle smart city attraverso l' installazione sui mezzi di trasporto d e l l e "scatole nere" o di altri dispositivi elettronici analoghi, in grado di consentire la realizzazione di piattaforme tecnologiche capaci di migliorare il traffico urbano. Ulteriore norma sul tema sempre inserita dal Senato è quella che prevede nei contratti di trasporto pubblico locale e regionale, stipulati a partire dal 31 dicembre prossimo, l' obbligo per il concessionario di fornire un servizio di biglietteria telematica accessibile via internet. Inoltre, si insiste come aveva già proposto la Camera sulla necessità di maggiore trasparenza da parte dei concessionari riguardo alle carte dei servizi e sull' allargamento ai velocipedi della possibilità di noleggio con conducente. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 16
19 settembre 2016 Pagina 4 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione L' ANALISI Valutazioni più solide contro il gioco delle tre carte La parola «valutazione» compare per 29 volte nei 15 articoli del decreto che riscrive le regole per i dirigenti: nell' architettura disegnata dal provvedimento, infatti, le pagelle devono decidere non solo sulla busta paga, ma sulle possibilità stesse di ottenere incarichi e, per i dirigenti del futuro, di accedere ai ruoli. Per funzionare davvero, e assolvere ai tanti compiti che la riforma le affida, questa valutazione deve diventare solida, credibile e a prova di contenzioso, assumendo cioè proprio le caratteristiche che oggi mancano agli zoppicanti tentativi di "meritocrazia" abbozzati dalla nostra pubblica amministrazione. I soldi, poi, sono materia delicata, e un meccanismo zoppicante rischia di creare più ricorsi che incentivi. Dalla commissione per la dirigenza pubblica, che deve guidare l' intero processo, agli organismi indipendenti di valutazione interni alle amministrazioni, è questo il filone su cui governo e parlamento dovranno lavorare per rinforzare il decreto. In busta paga, questo sforzo deve tradursi in premi più alti, inevitabilmente a scapito delle voci fisse, ma soprattutto più diversificati fra loro: si misurerà prima di tutto su questo secondo aspetto l' efficacia del nuovo tentativo di cambiare le dinamiche salariali nei piani più alti della Pa, dopo gli interventi del passato anche recente che all' ambizione dei progetti hanno spesso fatto seguire risultati impercettibili. La riforma Brunetta, a cui in fatto di stipendi dirigenziali il nuovo decreto si mostra fedele anche sul piano lessicale, è stata fermata sul nascere dal blocco della contrattazione, che ha spento ogni velleità di innovazione e ha offerto ottimi argomenti a chi era intenzionato a resistere. Ora l' ostacolo è rimosso, ma non basta certo alzare la percentuale dei «premi» per creare incentivi reali: se i «risultati» ufficiali continueranno a essere uguali, come accade oggi in molte amministrazioni, la riforma si ridurrà a una sorta di gioco delle tre carte che sposta somme dal tabellare alle voci «variabili» nel nome ma fisse nella sostanza. © RIPRODUZIONE RISERVATA. GIANNI TROVATI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 17
19 settembre 2016 Pagina 4 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Le voci fisse. Rimodulazione profonda ma con salvaguardia per chi è già in ruolo Stipendio base al ribasso per i nuovi ingressi Con la riforma Madia cambia anche la composizione della busta paga del dirigente, con un ridisegno dell' equilibrio fra gli elementi che la compongono. Oltre al potenziamento della parte legata ai risultati, vari sono gli interventi che toccano le voci retributive, e il primo riguarda lo stipendio base («trattamento fondamentale»). La norma prevede una «graduale convergenza» di questo trattamento per tutti i dirigenti della Pa. Questo significa che, a regime, l' intero personale dirigente pubblico, a prescindere dal comparto di appartenenza, avrà lo stesso trattamento fisso, identificato nello stipendio tabellare in quanto oggi unica componente del fondamentale. E l' allineamento dovrà avvenire verso il basso in quanto la norma specifica che l' operazione deve realizzare delle economie, che serviranno per incrementare il trattamento economico correlato all' incarico. In prospettiva, il dirigente si vedrà ridotto lo stipendio base e incrementata, di pari importo, la retribuzione di posizione. Ma mentre lo stipendio base rimane tale a prescindere dal ruolo ricoperto, la retribuzione di posizione non è garantita e si può ridurre in caso di assegnazione a incarico di minore portata. È certo che lo stipendio fisso non può salire, dal momento che la riforma pone ai contratti collettivi il divieto di destinare somme a incrementare questa voce fino a quanto la retribuzione di risultato non avrà raggiunto il 30% del trattamento complessivo. In questo divieto le nuove regole fanno rientrare anche la retribuzione di posizione, che ad oggi era considerata per norma contrattuale trattamento «accessorio». Sul punto, il decreto interviene rendendo fondamentale quella parte di retribuzione di posizione che risulta fissa o, per i comparti che non la suddividono in fissa e variabile, l' importo minimo contrattualmente previsto. È evidente che questo importo varia da comparto a comparto. La conseguenza dovrebbe identificarsi nell' impossibilità di decurtare quella parte di retribuzione di posizione che viene ricondotta al trattamento fondamentale. Il tutto interessa, però, i futuri dirigenti. A chi è già in servizio viene comunque garantito il trattamento fondamentale attuale. Non viene specificata una scadenza della "garanzia" e, quindi, tali importi non si possono toccare fino a quando i dirigenti in questione non escono dalla Pa. Infine, viene introdotta una voce legata ai "rendimenti", che sembra richiamare il premio per le eccellenze introdotto a suo tempo dalla riforma Brunetta. Il compenso è destinato al raggiungimento Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 18
19 settembre 2016 Pagina 4 Il Sole 24 Ore
19 settembre 2016 Pagina 4 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Dirigenti Pa, da triplicare il peso dei «premi» Oggi solo il 10% della busta paga è legata ai risultati contro il 30% minimo richiesto in futuro ROMA Meno stipendio fisso e più premi, naturalmente misurati sulla base dei risultati. Accanto a ruoli unici e incarichi a tempo, che hanno monopolizzato il dibattito estivo sul tema, la riforma dei dirigenti approvata il 25 agosto in prima lettura e ora in attesa dei pareri (non vincolanti) di conferenza unificata, consiglio di Stato e parlamento lancia un nuovo tentativo di rivoluzionare la busta paga dei dirigenti: una "rivoluzione", va detto, che se sarà portata avanti davvero promette di congelare per molti anni le parti fisse dello stipendio. Il punto chiave si incontra all' articolo 8, comma 2 del decreto, che fissa due principi: le voci variabili devono rappresentare almeno la metà dello stipendio complessivo, al netto di anzianità ed eventuali incarichi aggiuntivi, e il 30% va collegato ai «risultati». Nel caso dei dirigenti generali, cioè quelli che si trovano nelle caselle più alte della gerarchia pubblica, la quota variabile deve salire fino al 60% del totale, e quella legata ai risultati non può fermarsi sotto il 40 per cento. Fino a quando non si raggiungeranno questi parametri, i contratti collettivi «non possono destinare risorse alla parte fondamentale né all' indennità di posizione». Agli addetti ai lavori questi principi non suoneranno nuovissimi. Sono presi di peso, infatti, dall' articolo 45 della riforma Brunetta, che nel 2009 provò a imboccare la stessa strada ma venne subito stoppata dal congelamento dei contratti avviato l' anno dopo. Ora però il blocco dei contratti è finito in un cassetto da cui non dovrebbe più uscire, la stessa strategia che il governo ha intenzione di proporre ai sindacati prova a spingere sulle parti variabili anche per il grosso del personale pubblico, e sulla carta non ci sono ostacoli ad avviare il cambio di rotta. La strada, però, si annuncia lunga, e per capirlo basta dare un' occhiata alla geografia delle retribuzioni attuali dei dirigenti. Oggi la «retribuzione di risultato» pesa in media intorno al 10% dello stipendio complessivo dei dirigenti. Per raggiungere l' obiettivo fissato dalla riforma, quindi, andrebbe triplicato, ma non è ovviamente possibile ipotizzare né un rigonfiamento generalizzato degli stipendi dirigenziali né, al contrario, un rinnovo contrattuale che tagli in modo drastico le quote fisse per spostarle sulla parte premiale. Lo stesso decreto, del resto, impone ai futuri contratti di garantire ai dirigenti attuali il trattamento fondamentale già maturato. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 20
19 settembre 2016 Pagina 4 Il Sole 24 Ore
19 settembre 2016 Pagina 23 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Urbanistica. Modalità di versamento e riscossione indicate dalla giurisprudenza Contributo di costruzione anche senza «manufatto» Oneri dovuti quando l' edificio viene soltanto trasformato Ogni intervento che determina una trasformazione urbanistica ed edilizia è soggetto al rilascio di un titolo abilitativo, che comporta il pagamento di «un contributo commisurato all' incidenza degli oneri d i urbanizzazione n o n c h é a l c o s t o d i costruzione» (articolo 16 del Dpr 380/2001, salvo i casi di riduzione o esonero ex articolo 17). Ma a specificare le modalità con le quali il contributo deve essere versato (e riscosso da parte del Comune) è intervenuta spesso e ancora di recente la giurisprudenza. I p r e s u p p o s t i L a q u o t a p e r oneri d i urbanizzazione, che va versata al rilascio del titolo ma può essere rateizzata, riguarda sia le urbanizzazioni primarie ( q u a l i s t r a d e , r e t i energetiche, aree per parcheggi o verde attrezzato), sia quelle secondarie (come asili e scuole, centri sanitari, edifici per il culto, eccetera) ed è stabilita in riferimento alla cubatura realizzata, sia per le nuove costruzioni, che nei casi di ristrutturazione e/o cambio di destinazione d' uso che portano un aumento del carico urbanistico. C o m e h a a f f e r m a t o i l Consiglio d i S t a t o (sentenza 260/2016), questa quota è dovuta per il solo rilascio del titolo, e non rileva se le opere di urbanizzazione sono già state realizzate. Mentre la quota riferita al costo di costruzione, anch' essa rateizzabile, è versata in corso d' opera e non oltre 60 giorni dalla fine dei lavori. Le differenze Sempre il Consiglio di Stato (2915/2016) evidenzia la differenza tra le due quote. La prima (oneri di urbanizzazione) ha la funzione di compensare la collettività per l' ulteriore carico urbanistico sulla zona causato dalla nuova attività edificatoria. La seconda quota (costo di costruzione) si configura quale compartecipazione comunale all' incremento di valore della proprietà immobiliare del costruttore. I giudici sottolineano che il concetto di "incremento valoriale" va inteso in modo dinamico e include anche le opere non strettamente riconducibili alla costruzione di un "manufatto edilizio". Il contributo è quindi dovuto «in presenza di una "trasformazione edilizia" che, indipendentemente dall' esecuzione fisica di opere, si rivela produttiva di vantaggi economici connessi all' utilizzazione» (nel caso in esame: il modellamento di un terreno per realizzare un campo da golf). Secondo lo stesso Consiglio di Stato (1504/2015), inoltre, il fatto che la determinazione e liquidazione del contributo avvenga in occasione del rilascio del titolo edilizio preclude al Comune la possibilità di rideterminarlo in epoca successiva e richiedere conguagli, salvo che ciò non sia stato espressamente Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 22
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19 settembre 2016 Pagina 25 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Personale. Aran Progressioni, la graduatoria «blocca» il calendario Le progressioni orizzontali non possono avere una decorrenza retroattiva rispetto all' anno in cui le graduatorie sono approvate; la fissazione della loro data al 31 dicembre dello stesso anno molto spesso nasconde qualche "furbizia" per aggirare i vincoli al finanziamento esclusivamente tramite la parte stabile del fondo; il tutto senza dimenticarsi che le progressioni devono essere limitate a una parte ridotta del personale. Lo afferma l' Aran nel parere 7086 del 13 settembre. Dopo il lungo blocco della contrattazione nazionale e la sospensione degli effetti economici delle progressioni orizzontali, si sta manifestando in molte amministrazioni la spinta delle organizzazioni sindacali a dare corso all' applicazione di questo istituto. È quindi opportuno che amministrazioni e contrattazione decentrata tengano conto di questi vincoli. La violazione delle indicazioni si può tradurre nella contestazione futura dell' illegittimità delle scelte da parte delle ispezioni della Ragioneria generale dello Stato e delle procure della Corte dei Conti. Tale contestazione può spingersi, nell' attuale quadro legislativo, fino alla maturazione di responsabilità amministrativa in capo a coloro che le hanno disposte e alla necessità di effettuare recuperi sui dipendenti. Non va dimenticato che le indicazioni dell' Aran sono poste molto spesso alla base di queste azioni. L' Aran, richiamando le istruzioni fornite dalla Funzione Pubblica e dalla Ragioneria generale dello Stato, fissa al 1° gennaio dell' anno in cui le graduatorie di progressione economica sono approvate il termine massimo di decorrenza retroattiva. L' indicazione viene formulata in termini molto più netti e chiari rispetto al passato. Da essa scaturisce, ad esempio, l' illegittimità di progressioni fissate con decorrenza 2015 nella ripartizione del fondo 2015 e le cui graduatorie sono invece approvate nel 2016. L' esperienza dice che, a seguito della contrattazione tardiva che interviene in molte amministrazioni, questo comportamento è quanto mai diffuso. Di conseguenza, non bisogna fare riferimento all' annualità del fondo che finanzia le nuove progressioni economiche, ma alla data di approvazione delle graduatorie. La seconda indicazione ha una finalità prudenziale: viene ricordato che molto spesso la fissazione al 31 dicembre dell' anno di approvazione della graduatoria per la decorrenza delle progressioni è l' escamotage per consentire di aggirare il vincolo del finanziamento esclusivamente attraverso la parte stabile del fondo. In questo caso, infatti, nell' anno il costo aggiuntivo delle progressioni economiche è Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 24
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19 settembre 2016 Pagina 25 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Cad. L' entrata in vigore del decreto sospende l' obbligo di aggiornamento delle regole tecniche Per la Pa digitale allineamenti progressivi Dal 14 settembre sono entrate in vigore le modifiche al codice dell' Amministrazione digitale contenute nel decreto legislativo 179/2016 attuativo della riforma Madia. Per aggiornare e coordinare le regole tecniche già in vigore relative, tra le altre cose, a sistemi di conservazione, documenti informatici e pagamenti elettronici, l' articolo 61 del decreto 179 prevede l' adozione di un Dm del ministro per la Semplificazione entro il 14 gennaio 2017. Le regole tecniche, tuttavia, per espressa previsione normativa, restano comunque in vigore sino all' adozione del regolamento ministeriale. È stata per questo prevista per le Pa la sospensione dell' obbligo, decorrente dallo scorso 12 agosto, di adeguare i propri sistemi di gestione informatica dei documenti alle regole del Dpcm 13 novembre 2014. La sospensione introdotta dall' articolo 61 del decreto 179 vale quindi per tutte le amministrazioni che al 14 settembre 2016, e cioè alla data di entrata in vigore delle modifiche al Cad, non avevano ancora provveduto all' adeguamento. Resta comunque salva la facoltà di adeguarsi a queste regole prima dell' adozione del nuovo decreto ministeriale, così come accaduto per l' agenzia delle Entrate con l' adeguamento disposto con nota 129255 dell' 8 agosto 2016. Considerando comunque che le modifiche al Cad su tenuta e formazione di documenti informatici sono marginali, è assolutamente necessario e consigliato intraprendere quanto prima la strada dell' adeguamento attuando le regole in vigore così da limitare la portata degli interventi quando sarà disponibile il nuovo decreto. Le regole del Dpcm 13 novembre 2014 individuano e disciplinano infatti le caratteristiche e le procedure di formazione e chiusura del documento informatico, compreso quello amministrativo, ai fini del successivo trasferimento nel sistema di conservazione elettronica ove richiesto dalla natura e dalla tipologia dell' atto. Analoghe indicazioni riguardano le regole per generare copie per immagine di un documento analogico, per i documenti informatici e per le copie ed estratti informatici di documenti informatici. Quanto al contenuto del decreto, il documento è informatico non solo se redatto e formato con idonei applicativi software ma anche se risulta dall' acquisizione della copia per immagine di un documento analogico o della copia informatica di un documento analogico. La registrazione informatica di transazioni o la presentazione telematica di dati attraverso moduli e formulari, così come la generazione o il raggruppamento di un insieme di dati provenienti da una o più basi dati, costituiscono ulteriori Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 26
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19 settembre 2016 Pagina 25 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Contabilità. Le verifiche della Ragioneria sui dati degli enti Fondo pluriennale da correggere anche nell' allegato al bilancio La corretta determinazione del fondo pluriennale vincolato rappresenta un importante strumento di verifica dei saldi rilevanti ai fini del rispetto del pareggio di bilancio. Con una recente nota inviata a molti enti, il dipartimento della Ragioneria generale dello Stato ha evidenziato alcune incongruenze in merito alle informazioni aggiuntive relative al fondo pluriennale vincolato di entrata e di spesa. In particolare, dalla rilevazione delle risultanze del primo monitoraggio al 30 giugno 2016 risulta che l' accantonamento al fondo pluriennale di spesa di parte corrente di un anno non trova corrispondenza con il fondo di entrata di parte corrente dell' anno successivo. G l i enti nei quali è stata verificata questa incongruenza sono stati invitati dalla Ragioneria generale a verificare la correttezza dei dati comunicati nella sezione 2 del model «Monit/16», ed eventualmente a rettificare anche il prospetto allegato al bilancio d i previsione. Il fondo pluriennale vincolato è un saldo finanziario costituito da risorse già accertate che finanziano obbligazioni passive dell' ente esigibili in esercizi successivi . In altre parole, attraverso questo strumento, si ha la misurazione della distanza temporale fra l' esigibilità delle entrate (acquisizione dei finanziamenti) e quella delle spese ad esse correlate (impiego delle risorse). Questo fondo è formato solo da entrate correnti vincolate e da entrate destinate al finanziamento di investimenti, accertate e imputate agli esercizi precedenti a quelli di imputazione delle relative spese. Prescinde dalla natura vincolata o destinata dell' entrata esclusivamente il Fondo pluriennale vincolato costituito in sede di riaccertamento ordinario e straordinario dei residui. Il fondo pluriennale vincolato di parte corrente accoglie anche gli accantonamenti riferiti alla premialità e al trattamento accessorio del personale dipendente da liquidare nell' anno successivo a quello di competenza, nonché le spese derivanti da conferimento di incarico a legali esterni, la cui esigibilità non è determinabile a priori. Limitatamente all' anno 2016, ai fini della determinazione del saldo finale di competenza, gli enti sono tenuti a sommare all' ammontare delle entrate accertate l' importo del Fondo pluriennale vincolato di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 28
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19 settembre 2016 Pagina 25 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Riforma Madia. Gli amministratori «incompatibili» devono uscire entro marzo 2017, un mese prima dell' approvazione del bilancio Società, doppio termine sugli statuti Nelle controllate regole da adeguare entro il 31 dicembre, per le miste c' è un anno in più Il 23 settembre entra finalmente in vigore il T e s t o u n i c o i n m a t e r i a d i società a partecipazione pubblica (Dlgs 175/2016), pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» dell' 8 settembre. Da qui partono numerosi termini di adeguamento per le società pubbliche e per gli enti proprietari, che è utile annotarsi. Spetterà alle assemblee societarie, anzitutto, adeguare i loro statuti alle previsioni di legge, ad esempio quelle scritte all' articolo 11, comma 9 (limiti alla governance, divieto di buonuscite eccetera) o quelle previste per l' in house a l l ' a r t i c o l o 1 6 , c o m m i 2 e 3 . I n particolare, in base al comma 3, lo statuto della società i n house deve prevedere che oltre l' 80 per cento del fatturato sia effettuato nello svolgimento dei compiti ad essa affidata dagli enti soci, e che la produzione ulteriore sia consentita solo a condizione che permetta di conseguire economie di scala o benefici di efficienza sul complesso dell' attività principale. P e r l e società in controllo pubblico, come prevede l' articolo 26, comma 1, questi adempimenti andranno effettuati entro il 31 dicembre 2016. Per le società miste (articolo 17, comma 1) il termine per l' adeguamento è invece prorogato al 31 dicembre 2017. Le società miste, si ricorda, hanno specifiche previsioni statutarie a cui adeguarsi, e segnatamente quelle previste dallo stesso articolo 17, commi 3 e 4, tra cui, obbligatoria, vi è la necessità di limitare la partecipazione privata alla data di cessazione dell' affidamento o concessione regolata dalla gara a doppio oggetto. L' articolo 11, comma 8 prevede che le gli amministratori delle società a controllo pubblico non possano essere dipendenti delle amministrazioni pubbliche controllanti o vigilanti. In base all' articolo 26, comma 11, le società a controllo pubblico devono adeguarsi a questa previsione entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto e quindi entro marzo 2017. Un termine irragionevole, visto che l' assemblea ordinaria di approvazione del bilancio deve essere convocata, nei termini ordinari, entro il 30 aprile e si metteranno i nuovi amministratori nelle condizioni di approvare un bilancio la cui gestione non compete loro. Per gli enti decorre invece il termine per un adempimento proprio, ovvero per la redazione del piano di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 30
19 settembre 2016 Pagina 25 Il Sole 24 Ore
19 settembre 2016 Pagina 7 Italia Oggi Sette Pubblica Amministrazione Obiettivo, ridurre tempi e costi L' obiettivo principale del dlgs n. 127/2015 è di favorire la diffusione della fattura elettronica, che secondo l' Agenda digitale europea rappresenta «una delle principali leve per diffondere la cultura digitale nel mondo delle imprese, efficientare i loro processi amministrativi e ridurre i costi di gestione» (la Commissione europea ha stimato in ben 240 miliardi di euro i risparmi che si potrebbero ottenere nell' area Ue se entro il 2020 venissero scambiate esclusivamente fatture elettroniche). Al suddetto scopo, l' articolo 1, comma 1 prevede che dal 1° luglio 2016 l' Agenzia delle entrate m e t t e a d i s p o s i z i o n e d i t u t t i i c o n t r i b u e n t i u n servizio g r a t u i t o p e r l a generazione, trasmissione e conservazione delle fatture elettroniche, comprese quelle fra privati; per specifiche categorie di soggetti passivi Iva, da individuare con decreto del ministro dell' economia e delle finanze, sarà inoltre messo a disposizione, anche ai fini della fatturazione a privati, il servizio già attivo nell' ambito della fatturazione alle pubbliche amministrazioni, realizzato da Unioncamere e Agid. Il comma 2, poi, prevede che dal 1° gennaio 2017 il ministero dell' economia metterà a disposizione di tutti i soggetti passivi dell' Iva il sistema di interscambio (Sdi), attualmente riservato alla veicolazione delle fatture elettroniche alle pubbliche amministrazioni (fattura p.a.), anche per la trasmissione e ricezione delle fatture fra privati residenti, purché i documenti abbiano le caratteristiche tecniche previste dal regolamento n. 55/2013 per la «fattura p.a.». La sperimentazione è già in corso e dovrebbe concludersi entro la metà del mese prossimo. Dall' esame della documentazione tecnica diffusa dall' Agenzia delle entrate per i soggetti che vorranno testare il funzionamento della procedura, si nota la presenza di alcuni dati obbligatori per esigenze di trasmissione, tra cui il codice del paese che ha assegnato l' identificativo fiscale al soggetto che trasmette la fattura (es. IT per l' Italia) e il numero di identificazione fiscale del soggetto stesso, corrispondente al codice fiscale per i soggetti stabiliti nel territorio dello stato e, per i non residenti, all' omologo identificativo fiscale attribuito dal paese di residenza; come evidenziato da ItaliaOggi del 21 giugno 2016, la norma prevede però l' accesso al sistema di interscambio per le fatture elettroniche relative ad operazioni che intercorrono fra soggetti residenti. Sempre dal 1° gennaio 2017, l' Agenzia delle entrate renderà disponibili ai contribuenti, per via telematica, le informazioni acquisite dal sistema, anche in formato strutturato. In tal modo, spiega la relazione illustrativa, i contribuenti disporranno di una piattaforma web per la Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 32
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19 settembre 2016 Pagina 11 Italia Oggi Sette Pubblica Amministrazione Seminari di formazione per dipendenti comunali Formare i dipendenti degli uffici tributi d e i comuni su come si combatte l' evasione. È questo l' obiettivo del ciclo di seminari organizzati da Anci P i e m o n t e e I f e l i n collaborazione con Agenzia delle entrate e Guardia di Finanza. I seminari si svolgono in Piemonte: si è partiti venerdì scorso a Biella e si proseguirà il 23 a Mondovì (Cuneo), il 30 a Torino e il 7 ottobre ad Alessandria. L' iniziativa è gratuita. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 34
19 settembre 2016 Pagina 35 Italia Oggi Sette Pubblica Amministrazione Il Tar Lazio: serve l' attestazione di un professionista che abbia le conoscenze necessarie Smaltimento fumi con perizia Con attestato sì a impianti alternativi alle canne fumarie Il ristorante di carne nel centro può riaccendere la griglia nel centro storico, in mezzo a edifici antichi e immobili di pregio. Ma solo se dimostra con una perizia che l' impianto più moderno di smaltimento fumi, di cui vuole dotarsi è un' alternativa valida alla canna fumaria. E ad attestarlo deve essere un professionista in possesso delle conoscenze necessarie per le misurazioni richieste. È quanto emerge dalla sentenza 7971/16, pubblicata dalla sezione seconda ter del Tar Lazio. Placet procedimentale. Accolto il ricorso della società proprietaria del locale pubblico contro lo stop all' attività decretato da Roma Capitale, in una zona della città molto frequentata dai turisti. Il tutto per contrarietà all' articolo 64 del regolamento di igiene del comune. Non è possibile installare la canna fumaria e il gestore preme per una via alternativa per lo smaltimento. E il fatto che la sua censura trovi ingresso presso i giudici amministrativi non lo autorizza a riprendere automaticamente il servizio c o m e p r i m a . S u l l ' i m p i a n t o p i ù moderno che l' esercizio pubblico dice di voler installare si deve comunque pronunciare l' amministrazione nella sede procedimentale prevista. È anzitutto necessario rispettare le norme tecniche di costruzione. Ma serve anche produrre una perizia che attesta come la via di fumo alternativa risulta equipollente se non addirittura più efficiente della vecchia canna fumaria. E a firmarla può essere solo un professionista dotato di strumenti riconosciuti per la valutazione. Le vie di fumo dei locali pubblici sono un tradizionale terreno di scontro con i vicini. Ma attenzione: via libera alla sanatoria per la canna fumaria della pizzeria anche senza il consenso dei condomini. I confinanti del ristorante non riescono a far annullare la sanatoria concessa dal comune per il permesso di costruire: il condotto per l' esalazione dei fumi costituisce un volume tecnico e l' amministrazione non può che concedere il titolo edilizio. Per l' installazione della struttura lungo la facciata non serve il consenso dei condomini, a meno che non risulti dannosa per il decoro architettonico dell' edificio. È quanto emerge dalla sentenza 10/2015, pubblicata dalla prima sezione del Tar Marche. Niente da fare per la famiglia che abita sulla verticale della pizzeria: dovrà rassegnarsi a convivere con gli effluvi che provengono dal basso. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 35
19 settembre 2016 Pagina 35 Italia Oggi Sette
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