COMUNE DI RUSSI Venerdì, 07 giugno 2019

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COMUNE DI RUSSI Venerdì, 07 giugno 2019
COMUNE DI RUSSI
 Venerdì, 07 giugno 2019
COMUNE DI RUSSI Venerdì, 07 giugno 2019
COMUNE DI RUSSI
                                                           Venerdì, 07 giugno 2019

Prime Pagine
 07/06/2019 Prima Pagina
 Corriere di Romagna (ed. Ravenna)                                                                                           1
 07/06/2019 Prima Pagina
 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                                                                          2
Cronaca
 07/06/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43
 Passione motori: a Pezzolo al via la 'Festa de mutor'                                                                       3
Cultura e Turismo
 07/06/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43
 'Terre e acque' di Maria Rita Eusepi Domani l' inagurazione                                                                 4
 06/06/2019 Ravenna Today
 Weekend sconfinato: vino, sagre a volontà, Ravenna Festival,...                                                             5
Economia e Lavoro
 07/06/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 42
 Mercatone Uno, il ministro Di Maio promette lo sblocco della cassa...                                                       7
 07/06/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 38
 Le nuove aperture previste in autunno                                                                                       8
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
 07/06/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 7                                                                          Mauro Salerno
 Sblocca cantieri, commissari subito in deroga al codice appalti                                                             10
 07/06/2019 Italia Oggi Pagina 29                                                                   PASQUALE QUARANTA
 Patto salute, più spazio agli specializzandi                                                                                12
 07/06/2019 Italia Oggi Pagina 35
 Quota 100, anticipo Tfs inattuato                                                                                           13
 07/06/2019 Italia Oggi Pagina 37                                                                     ANDREA MASCOLINI
 Comuni, appalti più semplici                                                                                                14
 07/06/2019 Italia Oggi Pagina 37                                                                      MATTEO BARBERO
 La Corte conti accende i fari sugli equilibri a lungo termine                                                               16
 07/06/2019 Italia Oggi Pagina 38                                                      PAGINA A CURA DI MATTEO BARBERO
 Bilanci alla Corte conti via Pec                                                                                            18
 07/06/2019 Italia Oggi Pagina 38
 Ifel: semplificazioni fiscali da rifare                                                                                     19
 07/06/2019 Italia Oggi Pagina 39                                                                           LUIGI OLIVERI
 L' indennità non è pensionabile                                                                                             20
 07/06/2019 Italia Oggi Pagina 39                                                                      MATTEO BARBERO
 Il regolamento ha un ruolo chiave                                                                                           22
 07/06/2019 Italia Oggi Pagina 39                                                                      MATTEO BARBERO
 Per il varo del Dup è necessario un lavoro di squadra                                                                       23
 07/06/2019 Italia Oggi Pagina 41
 Il presidente è revocabile                                                                                                  25
 07/06/2019 Italia Oggi Pagina 42
 Il Piemonte vuole ridurre i consumi nell' edilizia sociale                                                                  27
 07/06/2019 Italia Oggi Pagina 42                                                    PAGINA A CURA DI MASSIMILIANO FINALI
 Aiuti per integrare i migranti                                                                                              28
 07/06/2019 Italia Oggi Pagina 42
 Umbria, 8 milioni per acquistare autobus green                                                                              30
 07/06/2019 Italia Oggi Pagina 43                                                                       ANDREA GIGLIOLI*
 Area edificabile anche senza indice                                                                                         31
 07/06/2019 Italia Oggi Pagina 43                                                                         DANIELE LANZA
 Dopo le elezioni è tempo di verificare la cassa                                                                             33
 07/06/2019 Italia Oggi Pagina 43                                                                    FRANCESCO TUCCIO*
 Nuova Imu, Anutel presente                                                                                                  35
COMUNE DI RUSSI Venerdì, 07 giugno 2019
7 giugno 2019
                Corriere di Romagna
                   (ed. Ravenna)
                                   Prima Pagina

                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

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COMUNE DI RUSSI Venerdì, 07 giugno 2019
7 giugno 2019
                Il Resto del Carlino (ed.
                        Ravenna)
                                    Prima Pagina

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COMUNE DI RUSSI Venerdì, 07 giugno 2019
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Pagina 43                       Il Resto del Carlino (ed.
                                        Ravenna)
                                                         Cronaca

  RUSSI LA NOVITÀ DI QUESTA EDIZIONE È IL RITORNO DELLA TAPPA 'TRACTOR
  PULLING'

  Passione motori: a Pezzolo al via la 'Festa de mutor'
  PRENDE il via questa sera a Pezzolo di Russi
  la ventesima edizione della 'Festa de mutor',
  storica kermesse dove ogni forma di motore
  prende vita e da spettacolo. La grande novità
  di questa edizione è il ritorno del Tractor
  Pulling, che dopo un assenza di due anni torna
  a dar vita alla Tractor Arena, nella prima tappa
  valevole per il campionato italiano 2019. Per
  Domenico Bucci, organizzatore della
  manifestazione, si tratta «della grande novità
  di quest' anno.
  Poter proporre nuovamente il tractor pulling
  dopo due anni di assenza, è senza dubbio un
  richiamo importante. Sarà la prima tappa del
  campionato italiano. Un' altra novità che
  abbiamo portato alla festa sono i Gardens
  Pullers, i trattorini tosaerba ovviamente
  elaborati, autoctoni made in Pezzolo, che
  faranno una loro esibizione». Nel ricco
  programma dei quattro giorni di
  manifestazione trovano posto il motocross in
  notturna con tanto di freestyle il venerdì, un'
  escursione per le moto enduro anni '90 sui colli
  faentini il sabato pomeriggio, e il campionato
  italiano di tractor pulling il sabato sera. Domenica si apre alle ore 10 con la parata dei cinquantini e la
  gimkana delle vespa, mentre dalle ore 18 il fast pulling e il garden pulling animeranno la serata. Chiude
  la ventesima edizione della festa de mutor il motocross d' epoca, che prenderà il via nel campo da
  cross alle ore 21.
  Gianni Zampaglione.

                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

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COMUNE DI RUSSI Venerdì, 07 giugno 2019
7 giugno 2019
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                                        Ravenna)
                                                   Cultura e Turismo

  'Terre e acque' di Maria Rita Eusepi Domani l'
  inagurazione
  DOMANI, alle 15.30, nella sala 'La Cassa' di
  Russi verrà inaugurata la mostra di Maria Rita
  Eusepi dal titolo 'Terre e acque'. La personale
  dell' artista dell' associazione culturale Artej
  resterà aperta fino al 29 giugno in corso Farini
  64.
  Sarà visitabile ogni sabato dalle 15.30 alle
  18.30.

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6 giugno 2019
                                          Ravenna Today
                                                   Cultura e Turismo

  Weekend sconfinato: vino, sagre a volontà, Ravenna
  Festival, Discesa dei Fiumi e corse colorate
  Il fine settimana propone un vasto menù di sagre, dalla Pentecoste alle cozze. Inizia
  Ravenna Festival, si va a spasso su Lamone e Fiumi Uniti, poi il Festival delle Culture e
  la Color4Fun

  1 Weekend sconfinato: vino, sagre a volontà,
  Ravenna Festival, Discesa dei Fiumi e corse
  colorate La cultura che fa spettacolo: Festival
  delle Culture, artisti per Dante e Cotignyork
  Cultura, spettacoli, arte figurativa, natura e
  musica invadono Ravenna e la provincia per
  un weekend davvero promettente. Musica live,
  capoeira e altri spettacoli si sommano nel
  programma del Festival delle Culture che
  riempie Ravenna di emozionanti incontri e
  interessanti dibattiti da venerdì a domenica.
  Fino a sabato il centro di Cotignola si
  trasforma in una grande opera d' arte con
  Cotignyork . Arte e spettacolo si mescolano
  anche negli appuntamenti dei Giovani artisti
  per Dante , in programma per il primo
  weekend agli Antichi Chiostri Francescani.
  Inoltre sabato ci sono artisti e musica al
  festival sostenibile Vivi la Terra Viva di
  Alfonsine. Di Sagra in Sagra Questo è un fine
  settimana di gloria per le sagre: fino a lunedì si
  festeggia la Sagra di Pentecoste a Castel
  Bolognese, con danze, tombola, piatti
  succulenti e Dodi Battaglia, mentre fino a
  domenica ci sono le Cozze di Cervia in festa
  con percorsi gastronomici e degustazioni nel
  centro cervese. Sempre fino a domenica si
  svolgono la Festa della Birra all' area Wasp di
  Massa Lombarda, con concerti e piatti tirolesi, e la Sagra sportiva di Ponte Nuovo, fra gusto ed
  emozioni. Da venerdì invece parte nei dintorni di Faenza la classica Sant' Andrea in Festa , dove si
  trovano i piatti delle azdore e i dolci della tradizione. Vino e dintorni: Vinessum e visite in cantina Non
  sarà sagra, ma c' è tanto buon vino da gustare a Vinessum 2019 , l' appuntamento di Bagnacavallo con
  oltre cento vignaioli d' Italia che si tiene sabato e domenica al Convento di San Francesco. Per gli amnti
  del vino e per tutti i curiosi è in programma una visita in cantina con degustazione e musica lirica alla
  Tenuta Masselina di Castel Bolognese. Che sport! Color4Fun, Running In e fitness Venerdì si salutano
  la scuola, la pioggia, la stagione fredda e si abbraccia l' estate con un bagno di colore: alla Darsena di
  Ravenna si corre la Color4Fun , una gara dove l' allegria e la voglia di colorarsi batte la competizione.
  Domenica scatta invece a Milano Marittima la settima Running In , una gara podistica tra pineta, sabbia
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COMUNE DI RUSSI Venerdì, 07 giugno 2019
6 giugno 2019
                                            Ravenna Today
COMUNE DI RUSSI Venerdì, 07 giugno 2019
7 giugno 2019
Pagina 42                          Corriere di Romagna
                                   (ed. Ravenna-Imola)
                                                 Economia e Lavoro

  Mercatone Uno, il ministro Di Maio promette lo
  sblocco della cassa integrazione
  IMOLA Oggi dalle 14 i lavoratori della
  Mercatone Uno delle sedi di Bologna, Imola e
  San Giorgio di Piano, in tutto circa 200
  persone, ad oltre dieci giorni dalla sentenza di
  fallimento di Sher non Holding, che ha
  trascinato nella più totale incertezza oltre 1800
  dipendenti, saranno presenti per un picchetto
  davanti alla prefettura di Bologna. Anche a
  Russi i lavoratori protesteranno e lo faranno
  dalle 8.30 alle 12.30 nella Piazza del Mercato.
  «Non risultano ancora atti ufficiali che
  determinino il rientro sotto l' Amministrazione
  straordinaria, passaggio formale che
  permetterebbe di attivare gli ammortizzatori
  sociali per garantire continuità di reddito ai
  lavoratori - dicono i sindacati di categoria FIL
  CAMS Bologna e Imola, FISASCAT Area
  Metropolitana, UILTuCS Emilia Romagna -. Il
  tempo dei proclami è finito. Pretendiamo
  risposte per i lavoratori e le loro famiglie che
  oggi sono sospesi senza stipendi e senza
  alcuna prospettiva». L' iniziativa viene mesa in
  campo per sollecitare un intervento risolutivo
  del ministero dello sviluppo economico.
  Intanto ieri nel tardo pomeriggio il ministro
  Luigi Di Maio ha annunciato, via Facebook,
  alcune novità. La prima, scrive, «il fondo
  apposito per le vittime di mancati pagamenti,
  da 30 milioni di euro, verrà esteso anche ai
  fornitori di Mercatone Uno, nel caso in cui l'
  azienda venisse imputata di bancarotta fraudolenta. Questo lo faremo già la settimana prossima, grazie
  a un emendamento che presentiamo al decreto legge Crescita.
  Non dimentico, ovviamente, i 1.800 dipendenti. Sbloccherò subito la cassa integrazione, non appena il
  Tribunale autorizzerà la procedura di amministrazione straordinaria. È chiaro - sottolinea Di Maio - che
  la cassa integrazione non dura in eterno e che è necessa rio trovare un investitore per Mercatone Uno
  che possa avviare la cosiddetta reindustrializzazione, con un solo obiettivo: dare un futuro certo a
  queste persone e alle loro famiglie.
  Non molliamo, non mollate, siamo dalla vostra parte». La storia di Mercatone Uno, annota ancora Di
  Maio, «è scan dalosa; 1.800 lavoratori lasciati in strada da un giorno all' altro: sono andati al lavoro e
  hanno letteralmente trovato chiuse le serrande dei punti vendita di tutta Italia. Ci sono centinaia di
  fornitori non pagati e circa 10.000 dipendenti che lavorano per quei fornitori».

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                                                                                                               7
COMUNE DI RUSSI Venerdì, 07 giugno 2019
7 giugno 2019
Pagina 38                        Il Resto del Carlino (ed.
                                         Ravenna)
                                                   Economia e Lavoro

  COSA CAMBIA PRESTO IL SERVIZIO SARÀ ANCHE A LIDO ADRIANO, GIÀ INDIVIDUATA
  LA SEDE

  Le nuove aperture previste in autunno
  ANCORA quattro mesi e anche i lidi potranno
  contare su una Casa della Salute. In autunno è
  infatti prevista l' attivazione del servizio a Lido
  Adriano: il progetto è in stato avanzato e l' Ausl
  stima che l' apertura possa avvenire a ottobre.
  «È stata già individuata la struttura fisica
  ospitante - fanno sapere dall' azienda sanitaria
  - e i lavori non dovrebbero tardare più di
  quattro mesi».
  L' ALTRA CASA della Salute in prossima
  apertura è quella di Castiglione, che unirà due
  Comuni: Cervia e Ravenna infatti si sono già
  accordate, e la struttura servirà gli abitanti di
  entrambi i territori. Al momento l' Ausl spiega
  che è al lavoro per individuare l' edificio più
  adatto a questo scopo: servirà sicuramente
  ancora tempo, ma la 'macchina' è partita. L'
  altra struttura di cui si parla da tempo è poi
  quella di Lugo. Nel territorio della Bassa
  Romagna di recente è stata attivata la Casa
  della Salute di Voltana, mentre un' altra dovrà
  essere realizzata in città.
  L' idea di cui si vociferava tempo fa era quella
  di costruirla nell' ex acetificio Venturi, nell'
  ambito dei lavori di riqualificazione di tutto l' edificio: la vicenda è nelle mani del sindaco Davide Ranalli,
  da poco rieletto, e le dichiarazioni fatte in passato fanno presumere che il progetto non sia cambiato.
  Al momento nella provincia di Ravenna, secondo un report riferito al 2018 e realizzato recentemente dal
  servizio sanitario regionale, ci sono 19 Case della Salute funzionanti, di cui 13 a bassa densità (ovvero
  con un bacino d' utenza di circa 15mila abitanti) e 6 a media e alta densità (bacino di circa 30mila
  abitanti). IN PARTICOLARE nel comune di Ravenna ci sono 5 strutture (San Pietro in Vincoli, Sant'
  Alberto, Mezzano, Savarna e Piangipane), 1 a Russi, 1 a Cervia, 7 in Bassa Romagna (Bagnacavallo,
  Alfonsine, Conselice, Villanova di Bagnacavallo, Cotignola, Bagnara di Romagna e Massa Lombarda) e
  5 nel Faentino (Brisighella, Castel Bolognese, Casola Valsenio, Riolo Terme e Solarolo).
  Al momento l' Ausl ha finanziato le Case della Salute nel territorio di Ravenna per 3 milioni e 517mila
  euro, di cui 3 milioni e 397mila euro per quelle già in funzione e 120mila per quelle in via di
  realizzazione. Prossimamente l' Ausl prevede una novità anche alla struttura di San Pietro in Vincoli:
  «PRESSO la struttura è già presente un professionista, e cioè lo specialista ginecologo - scrivono dall'
  azienda sanitaria - e presto arriverà anche uno spirometro, apparecchiatura che servirà per favorire la
  gestione delle pneumopatie croniche nei pazienti anziani o comunque con questo tipo di patologia
  cronica. Una risposta in più ai pazienti, funzionale anche all' attivazione di loro percorsi ad hoc per le
  viste specialistiche necessarie».

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                                    Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  Sblocca cantieri, commissari subito in deroga al
  codice appalti
  Tempi dilatati. I decreti per le prime nomine potranno arrivare entro 180 giorni dalla
  legge di conversione del decreto (anche a gennaio 2020). Scelte più rapide per il Gran
  Sasso e il Mose

  Una finestra temporale di un anno e mezzo,
  con un primo step fissato a sei mesi dalla data
  di conversione del decreto. Non proprio un
  timing pressante. È il tempo che uno degli
  ultimi emendamenti approvati al decreto
  Sblocca-cantieri assegna al governo per
  individuare gli interventi da "stappare"
  nominando i commissari. Figure che una volta
  entrate in funzione potranno contare su poteri
  amplissimi, tra cui un lasciapassare immediato
  a dribblare le regole del codice appalti, sia
  pure nella versione semplificata dal decreto
  che ieri il Senato ha approvato in prima lettura.
  Il problema, semmai, può esser rappresentato
  dai tempi necessari ad arrivare alle nomine,
  che rischiano di spostare al 2020 il traguardo
  più vicino, allontanando di un bel po' l'
  orizzonte del rilancio degli investimenti. Lo
  Sblocca-cantieri prevede che a nominare i
  commissari dovrà essere il presidente del
  Consiglio s u p r o p o s t a d e l M i t . L a n o v i t à
  arrivata ieri, con l' approvazione di un
  emendamento a firma Pd (Salvatore
  Margiotta), è l' aggiunta dei tempi in cui va
  eseguita l' operazione. I decreti per le prime
  nomine potranno arrivare «entro 180 giorni
  dalla legge di conversione del decreto», dunque anche a gennaio dell' anno prossimo. Inoltre, la finestra
  per agire in deroga alle procedure ordinarie, chiamando in causa i commissari, si chiuderà il 31
  dicembre del 2020 (altra novità) . Il decreto di nomina inoltre dovrà essere vistato anche dalle
  commissione parlamentari, passaggio che prima non era previsto.
  Restano fermi invece gli ampi poteri già riconosciuti ai commissari, che potranno svolgere le funzioni di
  stazione appaltante, assegnando le commesse senza curarsi delle regole del codice, ma rispettando
  antimafia e vincoli europei. Tempi più rapidi sono invece ipotizzabili per la nomina dei commissari per il
  Gran Sasso e il Mose, voluti dal ministro delle Infrastrutture Toninelli, per cui il decreto prevede nomine
  nel giro di poche settimane. Le deroghe previste per i commissari dello Sblocca-cantieri, grazie a un
  altro emendamento varato in chiusura d' esame, saranno estese anche alle strutture straordinarie che si
  occupano di interventi anti-dissesto e depurazione.
  Oltre ai commissari, il decreto conferma anche l' arrivo di un' altra nuova struttura destinata a scendere
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7 giugno 2019
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                                    Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  Patto salute, più spazio agli specializzandi
  Valorizzazione degli specializzandi all' interno
  delle strutture sanitarie, utilizzo delle
  metodologie di Health technology assessment
  (Hta) al fine di un miglioramento dei servizi
  sanitari, elaborazione di piani p e r l a
  riorganizzazione e la riqualificazione del
  servizio sanitario regionale, revisione della
  governance e dei meccanismi operativi di
  funzionamento degli enti pubblici vigilati del
  ministero della salute, nuovi investimenti
  infrastrutturali e azioni per incrementare l'
  erogazione di prestazioni integrative rispetto a
  quanto garantito dal Ssn. È quanto prevede il
  nuovo testo del patto per la salute inviato, nei
  giorni scorsi, dal ministero della salute alle
  regioni c h e h a c o m e o b i e t t i v o q u e l l o d i
  finanziare il Servizio sanitario nazionale per
  114.439.000.000 euro per l' anno 2019;
  116.439.000.000 euro per l' anno 2020 e
  117.939.000.000 euro per l' anno 2021, salvo
  eventuali modifiche che si rendessero
  necessarie in relazione a variazioni del quadro
  macroeconomico. Inoltre il provvedimento
  prevede che, in materia di Piani di rientro
  aziendali, al fine di garantire l' efficiente utilizzo
  delle risorse per un' appropriata erogazione
  dei livelli essenziali di assistenza (Lea), il
  g o v e r n o e l e regioni a t t i v i n o u n t a v o l o
  interistituzionale per consentire agli enti del Servizio sanitario nazionale di attivare le procedure per
  conseguire miglioramenti nella produttività e nell' efficienza. Inoltre ogni regione commissariata sarà
  affiancata da una regione partner, individuata tra le regioni «benchmark», lasciando a loro la possibilità
  di scegliersi allo scopo di garantire la diffusione di know-how e delle buone pratiche. In materia di
  commissariamento, invece, viene disposto che i commissari ad acta, unitamente ai sub-commissari,
  verranno designati dal consiglio dei ministri, d' intesa con il presidente della regione interessata; il
  direttore generale della direzione Regionale competente in materia di Salute verrà designato dalla
  regione interessata sottoposta a piano di rientro mentre i direttori generali delle aziende del Ssr della
  regione sottoposta a piano di rientro verranno designati dalla regione interessata, secondo l'
  ordinamento interno, d' intesa con il Commissario ad acta.
  Infine verrà ridotta la mobilità sanitaria extraregionale per evitare che il cittadino si rivolga a strutture
  sanitarie fuori dalla propria regione al fine di ottenere migliori condizioni di cura.

                                                                                               PASQUALE QUARANTA

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                                                                                                                   12
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                                            Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  denuncia Cgil

  Quota 100, anticipo Tfs inattuato
  C i r c a 4 6 m i l a dipendenti pubblici, c h e
  andranno in pensione nel 2019 con Quota 100,
  rischiano di percepire il trattamento di fine
  servizio addirittura 6 anni dopo la cessazione
  del rapporto di lavoro. È la denuncia della
  segretaria c o n f e d e r a l e d e l l a C g i l T a n i a
  Scacchetti che lamenta la mancata
  emanazione del decreto ministeriale che,
  come previsto dal dl 4/2019, consentirà ai
  pensionati di accedere a un anticipo finanziario
  in attesa della liquidazione.
  «Una situazione ancor più ingannevole»,
  spiega, «se pensiamo che per Quota 100 i
  lavoratori hanno dovuto fare domanda di
  pensione e richiedere le dimissioni con largo
  preavviso, 6 mesi, convinti che avrebbero
  percepito un anticipo del Tfs, fino a 45 mila
  euro. Siamo comunque convinti che l' anticipo
  finanziario non risolva il problema dei tempi di
  liquidazione del Tfs e Tfr. Per risolvere questa
  ingiustizia continueremo a rivendicare un
  intervento normativo».

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                                    Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  Via libera del senato al dl sblocca cantieri. Anac: valori in crescita del 38% rispetto al 2016

  Comuni, appalti più semplici
  Niente centrali di committenza. Progetti anche senza fondi

  Fino a tutto il 2020 niente obbligo di ricorso
  alle centrali di committenza per i comuni non
  capoluogo di provincia. Eliminato l' obbligo di
  nomina dei commissari di gara esterni, scelti
  dall' elenco Anac. Ammesso l' affidamento dei
  lavori sulla base del progetto definitivo
  (appalto integrato) e la possibilità di
  prescindere dal progetto esecutivo nelle
  manutenzioni. Ammesso affidare lavori anche
  senza finanziamento. Sono queste le principali
  novità contenute nell' articolo 1 del decreto
  legge «sblocca cantieri» approvato ieri dal
  senato (i voti a favore sono stati 142, 94 i
  contrari e 17 gli astenuti) con l' obiettivo di
  rivitalizzare un settore che nel 2018, come
  evidenziato nella relazione annuale dell' Anac
  diffusa ieri, ha registrato lievi segnali di ripresa
  (il valore complessivo degli appalti di importo
  pari o superiore a 40 mila euro si è attestato
  attorno ai 139,5 miliardi di euro, con un
  aumento dei valori del mercato del 5,3%
  rispetto al 2017 e addirittura del 38,7% rispetto
  alla flessione negativa avutasi nel 2016 per l'
  entrata in vigore del nuovo codice.
  Per i comuni un primo importante elemento di
  novità è che fino al 31 dicembre 2020, non si
  applicheranno «a titolo sperimentale» diverse
  disposizioni: la prima è l' art. 37, comma 4,
  con la conseguenza che i comuni non capoluogo di provincia non sono più tenuti a ricorrere, per l'
  affidamento di contratti oltre 150 mila euro a una centrale di committenza o a soggetti aggregatori
  qualificati, oppure a utilizzare le unioni di comuni, oppure a ricorrere a una stazione unica appaltante.
  La seconda norma derogata è quella di cui all' articolo 59, comma 1 che vieta di ricorrere all'
  affidamento congiunto di progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori (l' appalto integrato). Occorre
  però che la stazione appaltante indichi nei documenti di gara le modalità per la corresponsione diretta al
  progettista del compenso corrispondente agli oneri di progettazione indicati espressamente in sede di
  offerta, al netto del ribasso d' asta; tutto ciò dopo avere però ottenuto la previa approvazione del
  progetto e la presentazione dei relativi documenti fiscali del progettista indicato o raggruppato.
  Nell' appalto integrato, inoltre, occorrerà che l' amministrazione indiche anche i requisiti progettuali da
  documentare in sede di gara.
  Sulla stessa scia si pone peraltro anche la norma che fino alla fine del 2020 ammette per i contratti di
  lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, ad esclusione degli interventi di manutenzione
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7 giugno 2019
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                                     Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  La Corte conti accende i fari sugli equilibri a lungo
  termine
  La Corte dei conti accende i fari sugli equilibri
  a lungo termine dei bilanci regionali. È l' effetto
  delle Linee guida per le relazioni dei Collegi
  dei revisori dei conti sui bilanci di previsione
  delle regioni e delle province autonome per gli
  esercizi 2019-2021 approvate dalla sezione
  delle autonomie insieme al relativo
  questionario. La deliberazione dei giudici
  contabili, pubblicata il 6 giugno, rappresenta
  un tassello del complesso sistema di controlli
  c.d.
  collaborativi. Essa dedica ampio spazio alla
  recente sentenza n. 18/2019 della Corte
  costituzionale, secondo cui il principio dell'
  equilibrio di bilancio non corrisponde a un
  formale pareggio contabile, essendo
  intrinsecamente collegato alla continua ricerca
  di una stabilità economica di media e lunga
  durata, nell' ambito della quale la
  responsabilità politica del mandato elettorale
  si esercita, non solo attraverso il rendiconto
  del realizzato, ma anche in relazione al
  consumo delle risorse impiegate. Con
  particolare riguardo ai disavanzi di gestione, la
  Consulta aggiunge che: «Se i precetti espressi
  negli artt. 81 e 97, primo comma, Cost. hanno i
  caratteri di principi generali, nondimeno essi
  sono anche inverati dalle specifiche
  disposizioni normative che disciplinano a regime la gestione dei disavanzi degli enti territoriali: l' art. 9,
  comma 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 243 (Disposizioni per l' attuazione del principio del pareggio
  di bilancio ai sensi dell' articolo 81, sesto comma, della Costituzione); l' art. 42 del dlgs n.
  118 del 2011; l' art. 188 del dlgs n. 267 del 2000; l' allegato 1, numero 8), del dlgs n. 118 del 2011». Da
  tale tessuto normativo si evince che: a) al deficit si deve porre rimedio subito per evitare che eventuali
  squilibri strutturali finiscano per sommarsi nel tempo producendo l' inevitabile dissesto; b) la sua
  rimozione non può comunque superare il tempo della programmazione triennale e quello della
  scadenza del mandato elettorale, affinché gli amministratori possano presentarsi in modo trasparente al
  giudizio dell' elettorato al termine del loro mandato, senza lasciare «eredità» finanziariamente onerose e
  indefinite ai loro successori e ai futuri amministrati; c) l' istruttoria relativa alle ipotesi di risanamento
  deve essere congrua e coerente sotto il profilo storico, economico e giuridico. Alla luce di tali principi, la
  sezione richiama l' attenzione degli organi di controllo sull' esigenza di monitorare costantemente ogni
  criticità gestionale suscettiva, in ragione del principio di continuità dei bilanci, di riverberarsi sulla sana
  gestione finanziaria e contabile dell' ente a causa degli effetti perturbatori generati dalla lesione del
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                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  I giudici erariali aprono all' ipotesi di invio massivo. Gli enti devono provvedere entro 60 giorni

  Bilanci alla Corte conti via Pec
  Basta una sola mail con i documenti firmati digitalmente

  Per l' invio dei conti degli agenti contabili basta
  una Pec. La precisazione filtra dalla Corte dei
  conti, cui gli enti locali devono presentare i
  documenti entro il termine (perentorio) di
  sessanta giorni dalla data di approvazione del
  consuntivo, smentendo alcuni articoli di
  stampa che escludevano l' invio massivo.
  Tutto nasce a seguito dell' indisponibilità del
  portale Sireco, che è il canale deputato a
  gestire l' adempimento e che attualmente si
  trova in manutenzione. Ma i tempi stringono,
  visto che l' art. 226 del Tuel fissa entro due
  mesi dal varo del rendiconto la scadenza. È
  bene ricordare che quest' ultima è «mobile», in
  quanto legata alla data effettiva della delibera
  consiliare, che a sua volta doveva essere
  chiusa entro il 30 aprile. Quindi, la dead-line è
  il 30 giugno, ma chi ha tagliato il traguardo in
  anticipo deve provvedere prima.
  Le Sezione regionali di controllo della Corte
  dei conti, ossia i soggetti chiamati a svolgere il
  ruolo di controllo, hanno indicato due modalità
  alternative a Sireco: da un lato, l' invio
  cartaceo a mezzo raccomandata, dall' altro l'
  utilizzo della posta elettronica certificata. In
  questo secondo caso, è sufficiente una sola
  Pec con allegati tutti i conti parificati e formati
  digitalmente, accompagnata da una lettera
  nella quale siano specificati i codici fiscali degli agenti (se non riportati sul modello 21).
  Quindi non occorre inviare tante Pec quanti sono i conti da trasmettere.
  È utile richiamare l' importanza della parificazione dei conti, che consiste in una dichiarazione di
  concordanza con le scritture dell' amministrazione. Il giudizio di conto, che ha inizio con la
  presentazione del conto da parte dell' agente contabile, si conclude con una pronuncia della Corte dei
  conti, che può essere di discarico o di condanna.
  © Riproduzione riservata.

                                                                   PAGINA A CURA DI MATTEO BARBERO

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  Ifel: semplificazioni fiscali da rifare
  Dai sindaci pollice verso per le semplificazioni
  fiscali. L' Ifel ha diffuso una nota assai critica
  sulla proposta di legge Ac 1074-A (a firma dei
  deputati Carla Ruocco e Alberto Gusmeroli)
  approvata in prima lettura dalla camera dei
  deputati e destinata a essere recepita nel ddl
  di conversione del decreto crescita (dl
  n.34/2019). Secondo i tecnici, dell' Anci, il testo
  approvato a Montecitorio reca alcune novità
  riguardanti i tributi locali che rischiano di
  rappresentare ulteriori appesantimenti nella
  gestione delle scadenze e delle risorse
  economiche che competono ai comuni. Nel
  mirino finisce innanzitutto l' allungamento dei
  termini per la presentazione della
  dichiarazione Imu/ T a s i , c h e v e r r e b b e r o
  spostati dal 30 giugno al 31 dicembre dell'
  anno successivo a quello in cui si è verificato l'
  evento che dà origine alla dichiarazione. Con
  l a n u o v a t e m p i s t i c a , l e amministrazioni
  comunali si troverebbero a subire un ulteriore
  effetto negativo sui termini di accertamento per
  omessa dichiarazione, che si ridurrebbero di
  sei mesi. Gli avvisi di accertamento in rettifica
  e d' ufficio devono infatti essere notificati, a
  pena di decadenza, entro il 31 dicembre del
  quinto anno successivo a quello in cui la
  dichiarazione o il versamento sono stati o
  avrebbero dovuto essere effettuati. Il nuovo termine determinerebbe, pertanto, che l' avvio dei controlli
  sulle dichiarazioni ritarderebbe di sei mesi, fermo restando il termine ultimo fissato dalla legge per l'
  invio degli accertamenti. Non piace nemmeno la norma che riscrive dal 2020 i termini pubblicazione
  delle delibere tariffarie e regolamentari diverse da quelle relative ad Imu, Tasi, addizionale Irpef e
  imposta di soggiorno, disponendo che siano «efficaci» dalla data di pubblicazione sul sito del Mef.
  Questo comporterebbe per la Tari l' obbligo di utilizzare le tariffe dell' anno precedente, con la
  conseguenza di gravare il bilancio comunale di anticipazioni finanziarie aggiuntive in caso di aumenti,
  poiché le fatture del gestore del servizio rifiuti vengono pagate dai comuni generalmente con le entrate
  del tributo; pertanto, gli eventuali aumenti dei costi del servizio di gestione e smaltimento dei rifiuti
  dovrebbero essere sostenuti dal comune con risorse della propria fiscalità generale, essendo l' aumento
  recuperabile dal contribuente solo con il conguaglio, e quindi in data successiva al 1° dicembre dell'
  anno di variazione. Non convincono nemmeno le previsioni riguardanti gli effetti delle variazioni dell'
  imposta di soggiorno.

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  La Corte costituzionale ha bocciato le norme che aumentavano gli assegni ai dirigenti

  L' indennità non è pensionabile
  Regioni senza poteri sulla previdenza dei dipendenti

  Illegittima la trasformazione delle indennità dei
  dirigenti in assegni personali pensionabili
  dopo la cessazione dell' incarico, prevista da
  una serie di leggi della provincia autonoma di
  Bolzano.
  La Corte costituzionale, con la sentenza 6
  giugno 2019, n. 138 conferma per l' ennesima
  volta la non conformità a Costituzione di norme
  regionali, anche di regioni autonome, volte a
  regolare le pensioni e il trattamento economico
  al di fuori dei vincoli posti dalla Costituzione e
  dalle restanti regole ordinamentali.
  È stata la Corte dei conti, sezioni riunite per la
  regione autonoma Trentino-Alto Adige, a
  sollevare in via incidentale, in sede di
  parificazione dei conti della regione, la
  questione di legittimità costituzionale. Tale
  attività di parificazione, sottolinea la Consulta,
  ha lo scopo di perseguire violazioni altrimenti
  confinate in zone d' ombra e per ciò stesso più
  insidiose per la sana gestione finanziaria della
  spesa pubblica. Il che consente di evidenziare
  la legittimazione della magistratura contabile a
  sollevare questioni di legittimità costituzionale
  che altrimenti sfuggirebbero per assenza di
  uno specifico portatore di interessi in grado di
  farli valere processualmente in modo diretto.
  Nel caso di specie, la normativa contestata,
  spiega la Consulta, ha leso direttamente i principi posti dalla Costituzione a tutela dell' equilibrio del
  bilancio e della copertura della spesa: infatti, la normativa regionale censurata ha influito negativamente
  sulla quantità della spesa, sulla determinazione del risultato di amministrazione e su profili retributivi, i
  quali peraltro sono espressamente esclusi dal legislatore nazionale, che dispone della competenza
  legislativa esclusiva in merito.
  Infatti, il trattamento economico e pensionistico rientra nelle materie dell' ordinamento civile e
  previdenziale, che ai sensi dell' articolo 117, comma 2, lettere l) e o), sono riservate alla potestà
  legislativa dello Stato, senza alcuna possibilità di intromissione regionale.
  Ovviamente, la spesa illegittima ha comportato anche la lesione dell' articolo 81 della Costituzione, per
  mancanza della copertura e dei necessari equilibri di bilancio. La Consulta ha respinto l'
  argomentazione difensiva svolta dalla Provincia autonoma di Bolzano, secondo cui la circostanza che il
  rendiconto regionale presenti un saldo positivo potrebbe sanare l' assenza di legittimazione alla
  regolazione con legge regionale delle spese inerenti all' assegno pensionabile e ai collegati oneri
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  Il regolamento ha un ruolo chiave
  L' art. 170, comma 7, del Tuel rimette ai
  regolamenti di contabilità anche la previsione
  dei casi di inammissibilità e di improcedibilità
  per le deliberazioni del consiglio e della giunta
  che non sono coerenti con le previsioni del
  Dup. Analogamente, in base al punto 8.3 del
  principio contabile applicato sulla
  programmazione (allegato 4/1 del dlgs
  118/2011), il regolamento di contabilità degli
  enti locali d e v e d i s c i p l i n a r e i c a s i d i
  inammissibilità e di improcedibilità per le
  deliberazioni di consiglio e di giunta, che non
  sono coerenti con le previsioni e i contenuti
  programmatici del Dup. Tali disposizioni sono
  generalmente sottovalutate, ma potrebbero
  portare a conseguenze spiacevoli laddove
  venissero approvati provvedimenti non
  coerenti con il Dup (muniti di pareri di
  regolarità) e successivamente contestati in
  sede contenziosa. Si tratta, infatti, di
  indicazioni che vincolano la potestà
  regolamentare di Città metropolitane, province
  e     comuni i n m a t e r i a c o n t a b i l e . L '
  inammissibilità si verifica quando il contenuto
  della proposta è difforme o in contrasto con gli
  indirizzi e le finalità dei programmi approvati.
  L' improcedibilità dipende dall' insussistenza
  della copertura finanziaria o di incompatibilità
  tra le fonti di finanziamento e le finalità di spesa, ovvero tra le risorse disponibili (finanziarie, umane,
  strumentali) e quelle necessarie per l' attuazione del contenuto della deliberazione. Il legislatore ha
  previsto che non sono ammissibili e procedibili le proposte di atti che siano in contrasto con i contenuti
  del Dup, sia per quanto concerne la coerenza con le linee strategiche contenute nella prima Sezione del
  documento, sia in relazione alla loro compatibilità con il quadro finanziario delineato dalla sezione
  operativa (che a sua volta deve orientare le previsioni di bilancio). Spetta ai regolamenti locali riempire
  di contenuti tale previsione, definendo: 1) le modalità della verifica della coerenza delle diverse tipologie
  di atti con il Dup, con individuazione dei soggetti a cui compete (responsabili del servizio, segretario o
  direttore generale); 2) il procedimento per la dichiarazione di inammissibilità/improcedibilità della
  proposta, che pare dover essere differenziato a seconda che in discussione vi sia un atto di giunta o di
  consiglio; 3) le modalità per ovviare al vizio e ripresentare la proposta respinta.

                                                                                               MATTEO BARBERO

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                                                                                                                  22
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  L' analisi

  Per il varo del Dup è necessario un lavoro di
  squadra
  Per il varo del Dup serve un lavoro di squadra.
  In vista della ormai imminente apertura del
  cantiere relativo al documento per il triennio
  2020-2022, si ripropongono le numerose
  questioni riguardo al corretto iter da seguire. L'
  ordinamento vigente, infatti, disciplina la
  materia in modo estremamente vago e
  disorganico. Le relative disposizioni, infatti,
  sono in gran parte generiche e perlopiù
  disarticolate su testi normativi diversi.
  In base al dato letterale, c' è una sola certezza:
  è la giunta che deve fare il primo passo,
  adottando il Dup e successivamente
  «presentarlo» al consiglio «per le conseguenti
  deliberazioni».
  Il tutto entro il 31 luglio, mentre l' eventuale
  nota di aggiornamento (e vedremo in quali
  casi essa è obbligatoria) deve essere
  presentata entro il 15 novembre. Si tratta di
  termini che pacificamente sono da considerare
  ordinatori, come confermato anche dalla
  Conferenza Stato-Città e autonomie locali nella
  seduta del 18 febbraio 2016 (anche se con
  riferimento alla sola nota di aggiornamento).
  Come affermato anche dall' Ifel: «la
  Conferenza ha formalmente riaffermato l'
  orientamento già espresso dall' Anci e d a l
  ministero dell' interno, che consente agli enti di
  far confluire il percorso di formale approvazione del Dup nel percorso di approvazione del bilancio,
  evitando di dover affrontare due sessioni di bilancio nel giro di pochissimo tempo».
  Il mancato rispetto non determina, dunque, alcuna sanzione, né di tipo amministrativo né di tipo
  finanziario. In questo quadro, un fondamentale ruolo di sintesi spetta ai regolamenti di contabilità,
  chiamati a definire un percorso il più possibile lineare e coerente con la peculiarità organizzativa di
  ciascun ente. In concreto, la predisposizione del Dup è, o dovrebbe essere, frutto della collaborazione
  di tutti i settori/uffici, sotto il coordinamento del segretario/direttore generale.
  Un ruolo cruciale spetta, inoltre, ai responsabili degli uffici finanziario, personale, lavori pubblici e
  patrimonio. Ciò pone spesso problematiche legate al rilascio dei pareri di regolarità tecnica, fermo
  restando che ovviamente quello di regolarità contabile è di competenza del responsabile finanziario.
  Nella prassi, s i r i s c o n t r a n o s c e l t e d i v e r s e : d a l r i l a s c i o d i u n u n i c o p a r e r e d a p a r t e d e l
  segretario/direttore generale al parere multiplo di tutti i responsabili dei servizi al parere del

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  Nel contrasto tra statuto e regolamento prevale sempre il primo

  Il presidente è revocabile
  Ma solo se smette di agire in modo neutrale

  Si può prevedere nel regolamento sul
  funzionamento del consiglio comunale l a
  revoca del presidente del consiglio? I l
  presidente del consiglio può essere revocato
  con una maggioranza diversa da quella
  necessaria per la sua elezione? Quale
  disposizione deve essere applicata in caso di
  contrasto tra una norma statutaria e una
  regolamentare con riferimento alla disciplina
  delle commissioni consiliari?
  Il presidente del consiglio, è previsto dall' art.
  39 del decreto legislativo n.
  267/00 che rende obbligatoria la figura in
  parola nei comuni con popolazione superiore
  ai 15.000 abitanti, mentre per i comuni con
  popolazione inferiore alla predetta soglia ne è
  demandata la facoltà alla previsione statutaria.
  Lo statuto di un comune in prima votazione
  richiede la maggioranza dei 2/3 dei consiglieri
  assegnati, computando anche il sindaco, al
  fine dell' elezione del presidente del consiglio.
  In seconda votazione, da effettuarsi nella stesa
  seduta, prevede la maggioranza assoluta dei
  voti dei consiglieri assegnati, computando
  anche il sindaco.
  Il regolamento modificato, prevede la revoca a
  seguito di mozione di sfiducia che può essere
  presentata solo dopo l' accertamento di gravi
  mancanze nella corretta conduzione del proprio ruolo istituzionale.
  Ciò posto, come ritenuto, tra gli altri, dal Tar Puglia - Lecce, con sentenza n. 528/2014, «la
  giurisprudenza ha chiarito che la figura del presidente del consiglio è posta a garanzia del corretto
  funzionamento di detto organo e della corretta dialettica tra maggioranza e minoranza, per cui la revoca
  non può essere causata che dal cattivo esercizio della funzione, in quanto ne sia viziata la neutralità e
  deve essere motivata perciò con esclusivo riferimento a tale parametro e non a un rapporto di fiducia
  (conforme, Consiglio di stato, sez. V, 26 novembre 2013, n. 5605)». In merito alla specifica tematica
  sollevata, concordando sulla necessità dell' osservanza del rispetto della gerarchia delle fonti,
  conformemente anche all' articolo 7 del decreto legislativo n.
  267/00, che disciplina l' adozione dei regolamenti comunali «nel rispetto dei principi fissati dalla legge e
  dallo statuto» (cfr. sentenza Tar Lombardia, Brescia, n. 2625 del 28 dicembre 2009) non sembra tuttavia
  evidente alcun contrasto della citata disposizione regolamentare con il vigente statuto in ordine alle
  maggioranze richieste. In ogni caso, così come affermato dal Consiglio di stato con la sentenza n. 2678
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  stanziati 5,2 milioni

  Il Piemonte vuole ridurre i consumi nell' edilizia
  sociale
  La Regione Piemonte ha rimesso in gioco 5,2
  milioni di euro per finanziare interventi di
  riduzione dei consumi energetici nel settore
  dell' edilizia abitativa sociale gestita dalle
  agenzie territoriali per la casa.
  Lo prevede la riapertura del bando di
  attuazione dell' obiettivo specifico 4.4c.1
  «riduzione dei consumi energetici negli edifici
  e nelle strutture pubbliche o ad uso pubblico,
  residenziali e non residenziali e integrazione di
  fonti rinnovabili» del Po Fesr 2014-2020. I
  soggetti beneficiari sono le agenzie territoriali
  per la casa piemontesi. Per tutti gli edifici
  oggetto della domanda di agevolazione, gli
  interventi devono prevedere la trasformazione
  degli edifici esistenti almeno in «edifici a
  energia quasi zero». La qualifica di «edificio a
  energia quasi zero» deve essere conseguita
  per l' intero edificio, inteso come l' insieme di
  tutte le unità immobiliari che lo costituiscono e
  delle eventuali parti comuni a temperatura
  controllata. La stessa qualifica dovrà essere
  comprovata, per ogni edificio oggetto della
  domanda di agevolazione, da un attestato di
  prestazione energetica redatto per l' intero
  edificio al termine dell' intervento. L'
  agevolazione per ciascun intervento viene
  concessa quale contributo a fondo perduto se,
  sulla base della domanda presentata e a seguito dell' istruttoria, risultano costi ammissibili per almeno
  un milione di euro. L' agevolazione concessa concorre fino al 90% dei costi ammissibili e, comunque, il
  limite massimo erogabile è di 3,6 milioni di euro.
  Le domande potranno essere presentate fino al 31 luglio 2019.
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  Approvato il bando rivolto ai comuni di Calabria, Puglia, Campania, Sicilia e Sardegna

  Aiuti per integrare i migranti
  40,2 mln per gli enti che hanno sostenuto i maggiori flussi

  Recuperare beni pubblici da destinare all'
  integrazione dei migranti regolari è l' obiettivo
  del nuovo bando pubblicato nell' ambito del
  Pon «Legalità» 2014-2020. Il bando ha una
  dotazione di 40,2 milioni di euro, proveniente
  dall' asse 7, linea di azione 7.1.1 «recupero,
  adeguamento e rifunzionalizzazione beni
  pubblici, anche confiscati alla criminalità
  organizzata, da destinare a strutture per l'
  accoglienza e l' integrazione degli immigrati
  regolari, dei richiedenti asilo e titolari di
  protezione internazionale, umanitaria e
  sussidiaria» dello stesso programma operativo
  nazionale. Il bando, approvato dal
  dipartimento della pubblica sicurezza del
  ministero dell' interno, consentirà agli enti
  interessati di presentare domanda fino al 15
  luglio 2019.
  Fondi per comuni con alta concentrazione di
  immigrati. Il bando è rivolto ad una serie di
  comuni selezionati che, in ragione degli ingenti
  flussi migratori che hanno interessato l' Italia
  negli ultimi anni, presentano un alto tasso di
  cittadini immigrati extracomunitari residenti. Lo
  scopo è quello di fornire opportunità specifiche
  a favore delle comunità che, per collocazione
  geografica, si sono trovate a dover garantire,
  spesso in una logica emergenziale, forme
  subitanee di accoglienza dei migranti, e che siano tuttora caratterizzate da un' elevata presenza di
  immigrati regolari sul proprio territorio. I comuni selezionati sono collocati nelle regioni Calabria,
  Campania Puglia, Sardegna e Sicilia.
  Beni pubblici al servizio dell' accoglienza. I fondi sono destinati al recupero, all' adeguamento e all'
  allestimento di beni immobili pubblici, anche confiscati alla criminalità organizzata, da destinare alle
  esigenze di accoglienza ed integrazione dei migranti regolari.
  Lo scopo è quello di contribuire all' obiettivo di integrazione e inclusione sociale degli immigrati regolari.
  Saranno in particolare finanziate le proposte progettuali aventi ad oggetto interventi di recupero di beni
  immobili, nonché di valorizzazione di spazi pubblici. La durata massima di ciascun progetto non dovrà
  superare i 24 mesi decorrenti dal provvedimento di ammissione a finanziamento, salvo proroga
  motivata fino a raggiungere i 30 mesi.
  Contributo fino a 3,4 milioni di euro. Il contributo massimo raggiungibile dai comuni partecipanti è di 3,4
  milioni di euro, anche se sono previsti tetti massimi calcolati in base alla popolazione totale residente,
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  entro il 1° luglio

  Umbria, 8 milioni per acquistare autobus green
  La Regione Umbria eroga contributi finalizzati
  all' acquisto di autobus a basse emissioni in
  sostituzione di automezzi di scarse prestazioni
  ambientali utilizzati per il trasporto pubblico
  locale. Il bando dell' azione 4.4.1 «Rinnovo del
  materiale rotabile» del Por Fesr 2014-2020
  mette in gioco risorse per 8 milioni di euro. L'
  obiettivo del bando è ridurre l' inquinamento
  dell' aria dato dalle emissioni dovute al traffico
  veicolare privato, rendendo più attrattivo l' uso
  dei mezzi pubblici. Possono accedere alle
  agevolazioni le amministrazioni comunali, i
  gestori del trasporto pubblico locale, i soggetti
  pubblici o privati che erogano i servizi di
  trasporto pubblico locale e che sono anche gli
  esecutori di servizi delle società sottoposte
  alle regole di contratto di servizio comunque
  assegnato, e che gestiscono flotte di
  automezzi, per le aree urbane principali.
  Saranno ammissibili gli interventi volti al
  rinnovo del parco veicolare con autobus privi
  di emissioni o più recente classe di emissione
  di gas di scarico. Sono ammissibili le spese
  riferite all' acquisto di autobus da impiegare
  nei servizi di trasporto pubblico locale e a l
  collaudo tecnico-amministrativo. Sono
  considerate ammissibili le spese
  effettivamente pagate a partire dal 20
  settembre 2018, ma i progetti non devono essere stati portati materialmente a termine o completamente
  attuati prima che il beneficiario abbia presentato la domanda di finanziamento. L' intervento è
  finanziabile con un contributo a fondo perduto pari al 40% dell' investimento complessivo. Le domande
  devono essere presentate entro il 1° luglio 2019.

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  Cassazione: la mancata indicazione incide solo sul valore

  Area edificabile anche senza indice
  «Parimenti irrilevante è che il Piano strutturale
  comunale non indichi l' indice di fabbricabilità,
  incidendo questo aspetto solo sul quantum del
  valore venale e, dunque, sulla base
  imponibile». Questa la conclusione cui giunge
  la Corte di Cassazione con le pronunce nn.
  12938/2019 e 12937/2019 ove era chiamata a
  dirimere la questione inerente l'
  assoggettamento ad imposta d e l l e a r e e
  inquadrate tra quelle urbanizzabili nel Piano
  strutturale comunale (Psc) disciplinato dalla
  legge regione Emilia-Romagna, n. 20 del
  2000, e non inserite nel Piano operativo
  comunale ( P o c ) . O l t r e a r i b a d i r e l '
  assoggettamento ad Ici, e quindi ad Imu, per
  tali aree, come già emerso in altre pronunce
  sul Psc ove si rimarcava la differenza tra
  funzioni urbanistiche e fiscali
  indipendentemente dalle diverse
  denominazioni date agli strumenti urbanistici
  dalle norme regionali, la Corte si spinge ancor
  più in là ritenendo che anche l' area edificabile,
  appartenente alle zone urbanizzate o
  urbanizzabili secondo lo strumento
  urbanistico, priva di un indice edificatorio è da
  attrarre alla definizione di area edificabile, ciò
  in quanto l' assenza dell' indice si riflette non
  nella determinazione della natura dell' oggetto
  d' imposta bensì ai fini della determinazione della base imponibile. A ben vedere la Corte evidenzia un
  principio che può apparire scontato: mentre è l' articolo 2, comma 1, lettera b), dlgs n. 504 del 1992 a
  dare la definizione di area edificabile, e qui nessun accenno viene fatto all' indice di edificabilità, l'
  attributo viene, invece, a far parte degli elementi tassativi ai fini della quantificazione della base
  imponibile come previsto dal successivo articolo 5, comma 5; come a dire: una cosa è l' area altra cosa
  è il suo valore.
  La conclusione dei giudici non solo conferma l' operato di quei comuni che hanno optato per la
  tassazione delle aree comprese nel Psc in assenza di Poc, ma offre una definizione di area edificabile
  ancor più allargata comprendendo in essa anche quelle porzioni di territorio che, sebbene prive di
  indice edificatorio, non possono essere considerate per tale motivo esenti dal tributo perché «non
  edificabili».
  Seguendo tale insegnamento occorrerà attribuire un valore ai fini Imu anche a tali aree, le quali, a dire il
  vero, da sempre sono qualificate come edificabili ai fini del calcolo delle imposte sulle compravendite o
  sui redditi da plusvalenza.

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  Dopo le elezioni è tempo di verificare la cassa
  Nel panorama normativo in cui l' ente locale è
  chiamato ad operare la gestione monetaria è
  fondamentale. Le fonti normative che
  confermano questa affermazione sono
  molteplici a partire dal sistema armonizzato
  della contabilità degli enti locali s i n o a
  giungere alla legge di bilancio per l' esercizio
  finanziario 2019.
  Proprio nella richiamata legge 145/18 si trova
  un insieme di norme volte al contenimento dei
  tempi di pagamento della                 pubblica
  amministrazione, e in particolare degli enti
  locali, chiamata, in caso di inadempienza, a
  pesanti sanzioni volte a comprime la propria
  capacità di spesa. Il sistema sanzionatorio si
  basa su rilevazioni ufficiali delle tempistiche di
  pagamento e dello stock del debito tratte da
  statistiche ministeriali poco attendibili, poiché
  supportate da piattaforme elettroniche che
  necessariamente richiedono un miglioramento
  delle proprie funzionalità. Ciò detto, risulta
  estremamente di rilievo far notare la necessità
  di una rivisitazione di detta impalcatura
  normativa almeno nei tempi di messa a
  regime.
  Tornando alla gestione della cassa
  autorizzatoria, quale elemento essenziale del
  bilancio degli enti locali, preme ricordare un
  adempimento di estrema attualità definito dall' articolo 224 del Tuel 267/2000 che si riporta
  integralmente: «si provvede a verifica straordinaria di cassa a seguito del mutamento della persona del
  sindaco, del presidente della provincia, del sindaco metropolitano e del presidente della comunità
  montana. Alle operazioni di verifica intervengono gli amministratori che cessano dalla carica e coloro
  che la assumono, nonché il segretario, il responsabile del servizio finanziario e l' organo di revisione
  dell' ente.
  Il regolamento di contabilità dell' ente disciplina le modalità di svolgimento della verifica straordinaria di
  cassa».
  Il legislatore ha inteso rendere obbligatoria una presa di coscienza condivisa tra il legale rappresentate
  dell' ente uscente e quello entrante, coadiuvati dal responsabile finanziario e il segretario comunale,
  della situazione monetaria in cui l' ente verte al momento del cambio di un' amministrazione. Tale
  verifica deve trovare asseverazione da parte del collegio di revisione chiamato anch' esso ad essere
  presente a tale procedura di controllo.
  Come tutti gli strumenti di controllo anche la verifica straordinaria di cassa ha il compito di influenzare le
  scelte della prossima amministrazione e la gestione di cassa trova forte rilevanza anche nella relazione
  di inizio mandato, documento obbligatorio introdotto dall' articolo 4bis del dlgs 149/2011, che secondo il
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7 giugno 2019
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                                     Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  La proposta di legge depositata alla camera rischia di non risolvere i problemi applicativi

  Nuova Imu, Anutel presente
  L' Associazione è pronta a dare il proprio contributo

  La recente assegnazione alla V Commissione
  Finanze della Camera del disegno di legge C-
  1429 «Istituzione dell' imposta municipale sugli
  immobili (nuova Imu) » r a p p r e s e n t a l '
  occasione per l' apertura di un confronto che,
  come auspicato nella relazione di
  accompagnamento «possa consentire a tutti i
  portatori di interessi (governo, enti locali,
  contribuenti, associazioni, eccetera) di
  contribuire attivamente al dibattito e di
  approfondire aspetti particolarmente critici o
  rilevanti, permettendo la correzione, la
  riformulazione o l' integrazione delle singole
  disposizioni contenute nel testo».
  La proposta di legge in discussione, pur nella
  pregevole iniziativa della semplificazione del
  sistema tributario e con alcuni spunti di
  interesse sotto il profilo procedimentale,
  rappresenta in buona sostanza l' unificazione
  dell' Imu e della Tasi e non elimina quindi le
  numerose difficoltà applicative con cui gli
  operatori in questi anni hanno dovuto
  confrontarsi.
  L' Anutel, forte dell' esperienza maturata negli
  oltre 4500 enti associati, ha quindi deciso di
  accogliere l' invito offrendo il proprio contributo
  per la modifica del sistema della fiscalità
  locale e trasmettendo la proposta, strutturata
  grazie a un gruppo di addetti ai lavori che, sotto i vari profili, quotidianamente, sono chiamati ad
  applicare le norme di cui si discute. Il progetto, ambizioso ma realistico, è di riuscire ad assicurare quell'
  autonomia tributaria prevista dal titolo V, ma ancora non completamente attuabile in forza della
  problematica attuazione dell' articolo 119 della Costituzione per quegli enti, come i Comuni, che non
  sono dotati di potestà legislativa.
  E così l' individuazione, per opera della legge dello Stato, di un «testo unico della finanza locale»
  rappresenta sicuramente il primo passo per una piena e compiuta autonomia tributaria. Con questa
  convinzione l' Anutel ha quindi proceduto a tracciare una disciplina uniforme e comune a tutti i tributi
  locali, andando a normare in maniera organica alcuni aspetti fondamentali del processo impositivo quali
  il potere regolamentare, le modalità di intervento sulle aliquote, la definizione delle tariffe e dei
  regolamenti, il computo dei termini, le modalità di funzionamento dell' albo dei concessionari, la
  perimetrazione delle figure del Funzionario responsabile dell' entrata e del Responsabile del
  procedimento, le modalità di riscossione ordinaria e coattiva.
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