COMUNE DI RUSSI Giovedì, 09 ottobre 2014
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COMUNE DI RUSSI Giovedì, 09 ottobre 2014 Prime Pagine 09/10/2014 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 1 09/10/2014 Prima Pagina La Voce di Romagna 2 cultura e turismo 09/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 14 "Hair for Love" Domenica all' Almagià la sfilata degli acconciatori... 3 09/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 14 Sagra paesana di San Pancrazio 4 09/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 42 Pittura Un' esposizione che non lascia indifferenti: si è conclusa... 5 politica locale 08/10/2014 Ravenna Today Redazione Elezioni regionali, ecco i candidati ravennati della lista "L' Altra... 6 pubblica amministrazione 09/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 6 ROBERTA MIRAGLIA Apertura di Merkel sulla spesa cofinanziata 7 09/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 7 GERARDO PELOSI Dalla Merkel aperture ancora tutte da verificare 9 09/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 7 GIUSEPPE CHIELLINO Hahn: soluzioni tecniche per il Patto 11 09/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 7 Renzi incassa l' ok dei leader Ue 12 09/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 8 LE CIFRE IN BALLO 14 09/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 8 MARCO MOBILI, MARCO ROGARI Metà dei tagli da Comuni e Regioni 15 09/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 23 MICHELA FINIZIO Un «piano B» per l' utilizzo delle aree Expo 17 09/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 24 MARIA CHIARA VOCI Rigenerazione urbana, troppi piani solo su carta 19 09/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 42 In breve 21 09/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 45 GIANNI TROVATI Comuni e personale, tetti alle assunzioni con principio di cassa 22 09/10/2014 Italia Oggi Pagina 11 TINO OLDANI Regioni da abolire: il Pd Richetti rivela che Renzi voleva ridurle da... 24 09/10/2014 Italia Oggi Pagina 13 lettere 26 09/10/2014 Italia Oggi Pagina 29 A Milano niente Tasi per gli inquilini dell' Aler 28 09/10/2014 Italia Oggi Pagina 29 PAGINA A CURA DI GIOVANNI GALLI Expo, deroghe per il personale 29 09/10/2014 Italia Oggi Pagina 29 RISPOSTE AI QUESITI Tasi/ItaliaOggi risponde 31 09/10/2014 Italia Oggi Pagina 32 GABRIELE VENTURA Crediti p.a. inutili 33 sanità, sociale e servizi per l'infanzia 09/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 16 La malattia osteoporotica 35 sport 09/10/2014 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 32 Il Classe decimato: perde quattro giocatori 36 09/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 24 Quattro. giocatori squalificati Savarna, forte ammenda 37 09/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 26 Sant' Agata e Fiorenzuola le grandi favorite per salire in serie D 38 09/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 27 Angels travolti dalla corazzata Virtus 40
9 ottobre 2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1
9 ottobre 2014 La Voce di Romagna Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2
9 ottobre 2014 Pagina 14 La Voce di Romagna cultura e turismo MODA & SOLIDARIETÀ PER LINEA ROSA. "Hair for Love" Domenica all' Almagià la sfilata degli acconciatori dell' Anam Domenica (ore 17.30), all' Almagià, la 2ª edizione di "Hair for Love", la sfilata di beneficenza organizzata dal centro ANAM di Ravenna (Accademia Nazionale Acconciatori Misti). Anche per questa edizione ANAM devolverà i proventi della sfilata per sostenere opere benfiche (lo scorso anno l' incasso di 4.700 euro venne donato a una scuola materna di Ferrara per la ricostruzione del dopo terremoto). Quest' anno l' incasso sarà interamente devoluto all' associazione "Linea Rosa". I parrucchieri che aderiscono all' iniziativa sono: Giancarlo Rambaldi acconciatore maschile ( A l f o n s i n e ) , F e d e r i c a L o r e n z e t t i (San Pancrazio), Larissa e Giuliano Acconciature unisex (Fognano), Perugini Nevio (Santo Stefano), Galletti Giancarlo & Gilberto parrucchieri (Massalombarda), Barbiere Orazio (Cervia), Acconcia ture Unisex Laura new sex (Bagnacavallo), Kiome parrucchiera Unisex e Consulente di Immagine (Faenza), Parrucchiera Erika Bramato (Imola), Antonella Castellano parrucchiera (Ravenna), Lia Monti parrucchiera (Sant' Agata sul Santerno), Gloria Rondinelli parrucchieri, Alice A madori Depuntiperfetto parrucchieri (Ravenna), Acconciature Unisex Barbara (Faenza), Arte Immagine (Lugo), Linea Persona parrucchieri Uomo Donna di Ancarini (Lugo), Loris & Manuel parrucchieri Unisex (Santo Stefano), Mode parrucchieri by Gianni (Ravenna), Barbiere Ivan (Russi), Il Capriccio parrucchieri di Bandini Matteo (S. Pietro in Vincoli), Stile Libero parrucchieri (Ravenna), Jaqueline parrucchieri Unisex (S. Pietro in Vincoli). A presentare l' evento saranno Daniele Tigli e Roxanne Mabell. Guest star Maria Pia Timo alias "Wanda la carrellista". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3
9 ottobre 2014 Pagina 14 La Voce di Romagna cultura e turismo Sagra paesana di San Pancrazio Prosegue la sagra paesana di San Pancrazio che domani sera (ore 18.30), alla Caffetteria "Da Baldo", propone un "Aperispiedo" con musica anni '80 (in collaborazione con Macelleria "Da Valentina"). Alle 21, al Museo della Vita Contadina, presentazione dei libri "Tenebrosa Romagna" e "Nevicava sangue" con Eraldo Baldini. A seguire le mostre fotografiche di Giuliana Conti, Carlo Chiapponi e Piero Miserocchi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4
9 ottobre 2014 Pagina 42 La Voce di Romagna cultura e turismo TUTTI GLI APPUNTAMENTI CONSIGLIATI DA LA VOCE. Pittura Un' esposizione che non lascia indifferenti: si è conclusa la mostra d' arte contemporanea " Russiart Tra sogni e metafore" Si è conclusa domenica 14 settembre la mostra d' arte contemporanea " Russiart Tra sogni e metafore" inaugurata al Palazzo del Podestà il 1° agosto. Svetlana Severina, proprietaria della galleria d' arte contemporanea Art.Severina di Mosca che ha fornito le opere, ha espresso un sentito grazie alla città di Rimini che ha ospitato l' esposizione. Come segno di gratitudine la gallerista donerà un' opera di A. Gasparyan al museo di Rimini. La fortunata esposizione ha visto l' affluenza inaspettata di cittadini e turisti, incantati davanti alla bellezza delle opere dei tre accademici simbolisti russi. Quasi 10.000 visitatori da tutto il mondo in 6 settimane di permanenza della mostra. Un dato significativo è quello dei frequenti ritorni alla mostra per riscoprire significati, messaggi e suggestioni appena colti nella prima visita. La curatrice della mostra e del catalogo Eva Dulikova Frisoni si dichiara orgogliosa di questa meravigliosa avventura, che voleva essere un omaggio alla città e a tutte le persone che amano l' arte credendo che la stessa superi tutti i confini e le dispute tra le nazioni. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5
8 ottobre 2014 Ravenna Today politica locale Elezioni regionali, ecco i candidati ravennati della lista "L' Altra Emilia Romagna" Nel frattempo è partita la raccolta firme per la formale presentazione delle liste, raccolte nei mille banchetti già sorti nei diversi comuni della regione, che dovranno essere depositate entro le ore 12 del prossimo 25 ottobre. Presentata la lista "L' Altra Emilia Romagna", che parteciperà alle elezioni regionali del 23 novembre prossimo. I candidati della provincia di Ravenna al consiglio regionale: Angela Dall' Olio, Luca Balbi, Raffaella Veridiani e Tiziano Bordoni, mentre la candidata alla presidenza della regione è la docente parmense Maria Cristina Quintavalla. Il partito ha lanciato un manifesto/appello con la richiesta alle cittadine e ai cittadini dell' EmiliaRomagna di impegnarsi, sottoscrivendolo, a costruire una nuova prospettiva di futuro dopo la guida di Vasco Errani. Annuncio promozionale «Le prossime elezioni regionali possono essere l' occasione per un percorso che, a partire dall' esperienza alle europee de "L' Altra Europa con Tsipras" e della sua presenza attiva, faccia nascere una lista aperta, di cittadinanza e di forti competenze che mobiliti persone, comitati, movimenti, esperienze civiche e forze organizzate, verso un' altra Regione che parli con chiarezza il linguaggio della partecipazione, della democrazia e dell' equità e del benessere sociale si legge nel manifesto . Una Regione che non vuole lasciare indietro più nessuno, perché le persone vengono prima dei profitti". Nel frattempo è partita la raccolta firme per la formale presentazione delle liste, raccolte nei mille banchetti già sorti nei diversi comuni della regione, che dovranno essere depositate entro le ore 12 del prossimo 25 ottobre. Redazione Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6
9 ottobre 2014 Pagina 6 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione La lunga crisi. Apertura di Merkel sulla spesa cofinanziata Ma il cancelliere auspica il rispetto degli impegni. Roberta Miraglia MILANO Angela Merkel apre uno spiraglio sul calcolo ai fini del deficit delle spese nazionali per cofinanziare i fondi europei. Una piccola apertura su un problema di vecchia data: la necessità di cofinanziare i programmi, aumentando la spesa, spesso blocca i Paesi a rischio di sforamento del tetto del tre per cento e li costringe a non attingere agli stanziamenti. È la Garanzia giovani varata l' anno scorso a Berlino per far fronte al drammatico problema della disoccupazione a riportare sul tavolo la questione del calcolo dei cofinanziamenti nazionali. Ne hanno discusso ieri a Milano i leader europei nelle tre ore di vertice informale sull' occupazione convocato dalla presidenza di turno italiana. «È difficile usare al meglio i sei miliardi di euro» stanziati per il 2014 e 2015, ha spiegato Merkel nella conferenza stampa finale, perché anche il prefinanziamento «viene calcolato nel deficit nazionale e questo crea un problema» in quanto aumenta il disavanzo, ha ammesso Merkel. Per uscire dal dilemma i Paesi finiscono, il più delle volte, per lasciare i fondi inutilizzati. Lo dimostra proprio il pacchetto di aiuti messo sul tavolo l' anno scorso a Berlino per creare occupazione giovanile nei Paesi dove i senza lavoro hanno toccato tassi elevatissimi, soprattutto tra gli under 25. «L' assorbimento dei fondi non è ottimale» ha detto il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, mentre Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio europeo, ha sottolineato come soltanto due Paesi, Italia e Francia, abbiano finora usato una parte degli aiuti. Le procedure risultano «difficili», ha dunque ammesso Merkel. E ha aggiunto: «Da tempo sappiamo che ci sono sei miliardi disponibili ma è difficile usarli al meglio. Siamo pronti a discutere modifiche». Si riferiva, il cancelliere tedesco, all' utilizzo dei fondi europei da parte delle amministrazioni pubbliche. «So che ci sono Paesi che lottano per tenere il deficit nei parametri del Patto di stabilità e capisco ha spiegato che usino con una certa reticenza questi programmi. Questi incontri sono importanti perché ci offrono la possibilità di confronto». Un confronto che in sede Ue era già stato proposto proprio un anno fa dalla Commissione che, nonostante le divisioni, aveva accettato l' esclusione della quota nazionale del cofinanziamento dei fondi europei ma legandola a una serie di condizioni che non ne avevano reso possibile l' applicazione. La nuova apertura della Germania, da sempre restia a concedere deroghe, è stata accolta con soddisfazione dal premier Matteo Renzi: «Merkel ha detto una frase che mi è piaciuta molto» ha Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 7
9 ottobre 2014 Pagina 7 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione L' ANALISI. Dalla Merkel aperture ancora tutte da verificare Gerardo Pelosi Nessuno poteva certo immaginare che il vertice ad alto livello sull' occupazione di ieri a Milano (messo in cantiere già l' anno scorso dall' ex premier, Enrico Letta) potesse partorire qualche documento decisivo per le sorti del mercato del lavoro europeo. Anche nelle precedenti riunioni di Berlino e Parigi, che avevano lanciato l' iniziativa nell' estate 2013, ci si era limitati più che altro all' analisi di quello che è un vero dramma continentale per la cosiddetta "lost generation" (la generazione perduta). Si erano, allora, sollecitate misure come il pieno assorbimento della "garanzia giovani" per 6 miliardi di euro, la mobilitazione di investimenti privati, la formazione indirizzata a nuove professioni emerse anche ieri nelle poche ore di confronto tra una ventina dei 28 capi di Stato e di Governo europei. Poteva considerarsi scontato anche l' apprezzamento della cancelliera tedesca Angela Merkel, del presidente francese, Francois Hollande così come del presidente della Commissione, Josè Manuel Durao Barroso, di quello del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy e del presidente dell' Europarlamento, Martin Schulz per il primo sì alla riforma del mercato del lavoro Jobs act italiano che sarebbe intervenuto di lì a qualche ora. Meno scontata la disponibilità (ancora tutta teorica) della cancelliera tedesca a discutere meccanismi di flessibilità per scomputare dal calcolo del deficit i cofinziamenti a favore dell' occupazione giovanile. Insomma una di quelle grandi «contraddizioni» dell' Unione europea come le ha definite il premier Renzi. Una Ue che chiede il rispetto dei parametri ma poi "bacchetta" quei Paesi come l' Italia che sforano con i progetti cofinanziati dall' Unione o che pagano i debiti della pubblica amministrazione (ultimi 3 miliardi sui 60 iniziali) o combattono l' evasione con il cosiddetto "reverse charge". La Merkel ha introdotto il problema di come utilizzare al meglio i 6 miliardi della "garanzia giovani" senza che pesino eccessivamente nel calcolo del deficit. Procedure che risultano «difficili» perché anche il prefinanziamento viene calcolato nel deficit nazionale e questo, ha ammesso la cancelliera, «crea un problema». Secondo la Merkel, infatti, «ci sono Paesi che devono lottare per rispettare il Patto di stabilità e capisco che abbiano una certa ritrosia a usare questi programmi e questi fondi». Bisogna perciò «vedere come cambiare le cose e noi siamo pronti». Insomma, una porta mezza aperta ancora tutta da verificare ma da considerare insieme alle altre cose quelle sì più note che la cancelliera ha ripetuto anche ieri a gran voce: «Sono fiduciosa ha detto che tutti terranno fede alle loro responsabilità». E guardando verso Renzi e Hollande ha aggiunto: «Abbiamo preso la decisione, come Consiglio, di rispettare questo Patto di stabilità; ci sono elementi di flessibilità previsti da questo Patto. La Francia ha appena detto che Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 9
9 ottobre 2014 Pagina 7 Il Sole 24 Ore
9 ottobre 2014 Pagina 7 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione Fondi Ue. Oggi Delrio agli Opendays. Hahn: soluzioni tecniche per il Patto Giuseppe Chiellino BRUXELLES. Dal nostro inviato Uno spiraglio per la richiesta italiana alla Ue di escludere dal Patto d i stabilità gli investimenti realizzati per cofinanziare gli interventi dei fondi strutturali europei. L' apertura arriva dal commissario austriaco Johannes Hahn, responsabile delle Politiche regionali e dunque di oltre la metà dei 41 miliardi che arriveranno dall' Europa da qui al 2020. «L' idea, lanciata già dal governo Monti ha ricordato il commissario che nel nuovo esecutivo Ue sarà responsabile delle Politiche di vicinato ha trovato lungo la strada diversi sostenitori e l' Italia ha trovato una serie di alleati». Questo non cancella le perplessità: «Andrà esaminata con attenzione ha aggiunto infatti il commissario perché il diavolo sta nei dettagli». Il timore è che gli investimenti esclusi dal Patto «non siano spesi per finanziare la crescita ma vadano a coprire la spesa corrente» ha detto Hahn in occasione degli Opendays sui fondi strutturali, anche se ha riconosciuto la possibilità di individuare «soluzioni tecniche», per esempio escludendo alcuni settori, per rendere più accettabile ai "Paesi del no" una maggiore flessibilità del Patto. Le parole di Hahn giungono alla vigilia del vertice informale tra i ministri europei responsabili delle politiche di coesione che si tiene oggi a Milano. L' argomento è uno dei due temi che Graziano Delrio, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, solleverà nel suo intervento di apertura, insieme a un altro punto che da tempo sta a cuore all' Italia che è quello di rendere il consiglio dei ministri Ue della Coesione un organo formale dell' Unione, al pari degli altri consigli dei ministri europei. La posizione di Hahn è di rilievo perché il suo gabinetto avrà voce in capitolo nel nuovo esecutivo europeo. La "clausola degli investimenti" è stata inserita nel fiscal compact ma con una serie di paletti che impediscono all' Italia di utilizzarla. L' ostacolo principale è il mancato avvio del percorso di riduzione del debito pubblico. Le altre due condizioni importanti invece, cioè la crescita sotto il potenziale e non essere sotto procedura per deficit eccessivo, sono rispettate. All' epoca del fiscal compact la discussione fu approfondita e le ipotesi esaminate numerose. Da lì si può ripartire. © RIPRODUZIONE RISERVATA. GIUSEPPE CHIELLINO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 11
9 ottobre 2014 Pagina 7 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione La lunga crisi. Renzi incassa l' ok dei leader Ue Il premier: Italia credibile se farà le riforme promesse da 30 anni Nel 2015 deficitPil al 2,9% Emilia Patta MILANO «Possono contestarci ma la verità vera è che questo Paese lo cambiamo». La mezza rissa scatenata al Senato dal Movimento 5 Stelle sul Jobs act bollata come «sceneggiata» alla fine si rivela un boomerang per l' opposizione e una spinta per il premier, impegnato contestualmente a Milano nel vertice Ue sul lavoro. «Si può non essere d' accordo ma la correttezza del dialogo parlamentare prevede che si consenta di votare e verificare che i numeri ci sono. E questo accadrà stanotte. Abbiamo aspettato 20, 30, 40 anni per fare le riforme. I nostri senatori non hanno problema ad aspettare qualche ora», dice Matteo Renzi in conferenza stampa. Il premier ha appena incassato l' apprezzamento di tutti alla riforma del lavoro messa in campo: dalla Cancelliera Angela Merkel («con il Jobs act in discussione al Senato, l' Italia sta facendo un passo molto importante») ai vertici Ue (sia il presidente del Consiglio Hermann Van Rompuy sia quello della Commissione Manuel Barroso parlano del Jobs act come di una riforma «molto importante» che va nella «giusta direzione») fino al presidente socialista dell' europarlamento Martin Schulz (che addirittura definisce il governo di Roma «fantastico»). Un plauso unanime giunto prima del via libera al provvedimento, arrivato solo in nottata, e che ha dato a Renzi l' opportunità di presentarsi davanti ai partner europei come il premier di ferro capace di imporre le riforme ad un Parlamento riottoso e al suo stesso partito diviso. Alla fine la minoranza democratica, infatti, non ha potuto far altro che votare la fiducia limitandosi a presentare un suo documento e a rimandare la coda della discussione sull' articolo 18 alla Camera. Ma soprattutto Renzi che alla fine della giornata si definiva «molto soddisfatto» ha potuto raggiungere il suo obiettivo principe: dimostrare che l' Italia mantiene la parola sulle riforme strutturali promesse a Bruxelles, a cominciare proprio da quella cruciale del lavoro. «L' Italia sarà credibile nella sua volontà di riforme ripete il premier solo se porterà a casa quelle che ha promesso da trent' anni e messo in cantiere negli ultimi sei mesi». Perché la partita vera resta quella della flessibilità. Renzi in conferenza stampa ha ribadito che rispetterà i vincoli di bilancio confermando tuttavia che per il 2015 la Legge di stabilità fisserà il limite del rapporto deficit/Pil al 2,9% utilizzando così tutti i margini consentiti dalle attuali regole ma ha anche ribadito la sua idea sulla regola del 3%: «Un' Europa che pensa solo ai vincoli è arida. Ho la mia idea sul 3%. Credo che sia un parametro pensato più di venti anni fa in un altro mondo, quando ancora Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 12
9 ottobre 2014 Pagina 7 Il Sole 24 Ore
9 ottobre 2014 Pagina 8 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione LE CIFRE IN BALLO 910 miliardi L' obiettivo dei tagli Si aggirano tra i 9 e i 10 miliardi le risorse che l' esecutivo conta di ricavare utilizzando la leva dei tagli: ben al di sotto dell' obiettivo dei 16 miliardi indicato dal Def di aprile 4,55 miliardi Dagli enti decentrati Metà dei tagli che si stanno approntando in vista della Legge di stabilità, il cui varo è previsto per il 15 ottobre, dovrebbe essere a carico di Regioni e Comuni 600900 milioni Dalle tax expenditures Tanto dovrebbe portare la revisione del sistema di detrazioni, crediti d' imposta e regimi agevolati. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 14
9 ottobre 2014 Pagina 8 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione La lunga crisi. Metà dei tagli da Comuni e Regioni Braccio di ferro sulla sanità Dalla potatura degli sconti fiscali meno di 1 miliardo. Marco Mobili Marco Rogari ROMA La metà dei tagli di spesa sarà a carico di Regioni e Comuni. Almeno sulla base della prima griglia di massima del piano di riduzione della spesa che il Governo sta allestendo in vista del varo della legge di stabilità, previsto per il 15 ottobre. Dei 910 miliardi che l' esecutivo conta di ricavare utilizzando la leva dei tagli (ma rimanendo comunque ben al di sotto dell' obiettivo dei 16 miliardi indicato dal Def di aprile) dai 4,5 ai 5 miliardi dovranno arrivare da una nuova stretta a carico dei Governatori per 3 miliardi e dei sindaci per non meno di 1,51,8 miliardi. Un' operazione da realizzare soprattutto attraverso un nuovo giro di vite sugli acquisti di beni e servizi e dando maggiore operatività al meccanismo dei costi standard. Sul "conto" per i ministeri invece c' è ancora incertezza. Palazzo Chigi e il ministero dell' Economia punterebbero a risparmi per almeno 44,5 miliardi. Anche se alla luce delle difficoltà a far quadrare il cerchio, alla fine ci si potrebbe fermare a quota 33,5 miliardi. Allo stato attuale rispetto all' obiettivo massimo fissato per i dicasteri mancherebbero all' appello almeno 2 miliardi. La partita sarebbe ancora in corso per diversi ministeri. A partire dalla Sanità che dovrebbe contribuire per non meno di 700900 milioni soprattutto grazie alla proroga del taglio del 5% dei prezzi dei dispositivi medici. Ma i tecnici del Governo punterebbero ad arrivare a più di 2 miliardi. Tra le ipotesi sul tappeto ci sarebbe anche l' azzeramento della quota aggiuntiva da 2,1 miliardi del Fondo sanitario prevista per il 2015. Un' idea che non piace affatto ai Governatori. Con il presidente della Ragione Toscana, Enrico Rossi, che afferma: «Ai nemici del servizio sanitario dico di fermarsi o sono pronto a portare la gente in piazza per difenderlo». Da definire anche la dote che dovrà essere garantita dai ministeri della Difesa e delle Infrastrutture. I l piano dei tagli dovrebbe essere rafforzato dall' intervento di potatura delle giungla delle tax expenditures che sarà molto probabilmente di tipo selettivo tra detrazioni d' imposta, crediti d' imposta e regimi agevolati. Su questo fronte dovrebbero essere recuperati dai 600 ai 900 milioni. Risparmi che garantirebbero solo un terzo delle risorse necessarie per disinnescare la clausola fiscale da 3 miliardi ereditata dal Governo Letta. Circa 2 miliardi "aggiuntivi" dovrebbero poi arrivare dalle misure di contrasto dell' evasione fiscale. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 15
9 ottobre 2014 Pagina 8 Il Sole 24 Ore
9 ottobre 2014 Pagina 23 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione expo real/1. Un «piano B» per l' utilizzo delle aree Expo Alla fiera di Monaco presentato il bando ma con pochi investitori interessati si pensa a un «developer» istituzionale. Michela Finizio a L' eredità di Expo pensa già al piano B. Scade il prossimo 15 novembre il bando per l' alienazione delle aree su cui l' anno prossimo si terrà l' esposizione universale, ma le difficoltà di mercato e i vincoli della cessione costringono i proprietari delle superfici a pensare già ad una soluzione alternativa. Il rischio che nessun investitore si faccia avanti è elevato e le ultime dichiarazioni rilasciate dai vertici delle società calcistiche milanesi allontano anche l' ipotesi di un nuovo stadio. Nonostante l' iniziale manifestazione di interesse del Milan, «la recente decisione annunciata dai vertici dei club di investire sulla riqualificazione di San Siro sembra un passo indietro», afferma Luciano Pilotti, presidente della società Arexpo proprietaria delle aree (Regione Lombardia, Comuni di Milano e Rho, Provincia e Fondazione Fiera di Milano). Non è a n c o r a a r r i v a t a a l c u n a comunicazione ufficiale, ma la difficoltà di trovare le risorse necessarie nei bilanci delle società sportive gela le aspettative. Ad Expo Real, la grande fiera del real estate che si è appena conclusa a Monaco, Arexpo ha presentato il bando di gara e annunciato la programmazione di quattro sopralluoghi (prorogati al 31 ottobre) nelle prossime settimane con alcuni soggetti interessati. I tempi, però, sono stretti. «Il sentiment degli operatori nei confronti del bando afferma Aldo Mazzocco, presidente di Assoimmobiliare (advisor tecnico di Arexpo per la sua stesura) è influenzato da una situazione di mercato difficile per le operazioni di sviluppo. E questa è un grande operazione di sviluppo. Il rischio di una scarsa partecipazione può derivare dalla dimensione del progetto e dell' investimento iniziale richiesto sia per l' acquisto dell' area sia per redigere un progetto urbanistico compiuto». A scoraggiare il mercato, dunque, sono le dimensioni e i rischi commerciali del progetto. «Ogni operatore si è fatto una propria idea aggiunge Mazzocco su quello che potrebbe essere creato su quell' area. Personalmente ritengo sia necessario un mix di destinazioni commerciali, sia pure con attenzione alle ricadute sociali, per giustificare il prezzo posto a base d' asta». Atteggiamento prudente anche quello di Bnp Paribas Real Estate Italia che, in vista della pubblicazione del masterplan, aveva suggerito la creazione sull' area di una cittadella della giustizia oppure di un grande polo logistico dedicato all' agroalimentare. «Con la nostra manifestazione di interesse afferma Cesare Ferrero, country manager di Bnp Paribas Re avevamo immaginato un destino guidato da un Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 17
9 ottobre 2014 Pagina 23 Il Sole 24 Ore
9 ottobre 2014 Pagina 24 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione valorizzazione del territorio. Rigenerazione urbana, troppi piani solo su carta Pochi progetti al via: trasformazione e riuso al centro degli sviluppi sostenibili, ma manca una regìa condivisa. Maria Chiara Voci aUn tempo era materia per soli urbanisti. Relegata nelle aule accademiche e tema per alte lezioni universitarie. Oggi di rigenerazione urbana e trasformazione del territorio parlano tutti: dalle Camere e di commercio, coinvolte con Ance e Cnappc nel progetto Riuso, agli ambientalisti, che con gli stessi attori hanno promosso il progetto Dissesto Italia, in cui sono coinvolti i geologi. La legge di riferimento è ferma al 1942 ed è tutta da reinventare: sotto l' hastag #lecittàvivibili è stato lo stesso ministero delle Infrastrutture a lanciare, in estate, una "chiamata alle armi" per raccogliere idee e suggestioni. Un punto fermo c' è: gli strumenti sono da ripensare. Ma la ricetta su come procedere è ancora frammentata nei pareri di molti. In attesa che sia lo Stato a guidare la ricomposizione di una visione unitaria e comune. Per capire meglio il presente, occorre prima analizzare il passato. Dagli anni Novanta, si sono succeduti in Italia i Prusst, gli Urban, i Contratti di quartiere. A cui si è sommata una fioritura, intensa, di programmi complessi e integrati, di scala regionale o urbana, espressi sempre in sigle, dai Prin ai Priu fino ai veneti Piruea. Ma questo genere di iniziative muovevano, almeno in parte, da logiche speculative, sostenute da grandi numeri e da numerose promesse. Uno scenario che, oggi, non esiste più. «Non possiamo più permetterci di ragionare secondo gli schemi di un mondo che non tornerà più afferma Ezio Micelli, decente di Estimo all' Iuav di Venezia . È necessario tornare a sobrietà e realismo. Ieri si è realizzato sempre guardando all' offerta, oggi prima di intervenire occorre ragionare sulla domanda. Le risorse vanno concentrate su pochi progetti. Guidati dall' arrivo di grandi infrastrutture pubbliche e dove c' è una potenziale richiesta di insediamenti per residenza, terziario o tempo libero. Fuori da questi pochi casi, l' orizzonte della trasformazione deve puntare al riciclo intelligente, a immaginare nuovi usi, anche temporanei, che sono il frutto di scommesse fatte dalle amministrazioni per cercare, attraverso l' effettivo utilizzo di un' area, di ricucirle attorno un nuovo valore». Proseguire nella vecchia logica di progettare pezzi di città, senza confrontarsi con il bisogno e sperando di intercettare qua e là fondi, rischia anche per i Comuni più virtuosi di dare vita a tante "tavole apparecchiate", a cui però nessun investitore in concreto finisce per sedersi. Gli stessi programmi per il riuso, lanciati più di recente dal Governo, sembrano non dare grandi risposte: il Piano per le città, che Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 19
9 ottobre 2014 Pagina 24 Il Sole 24 Ore
9 ottobre 2014 Pagina 42 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione In breve AUTO Esenzione bollo in aula da venerdì L' Aula della Camera esaminerà da venerdì 10 ottobre la proposta di legge sulla riforma del bollo auto: lo ha stabilito ieri la conferenza dei capigruppo di Montecitorio. ENTI LOCALI Riforma Province, parte la regia statale Si è insediato ieri l' Osservatorio nazionale per l' attuazione della legge Delrio, che ha il compito di coordinare il riordino delle funzioni e di monitorare l' attuazione della riforma, in raccordo con gli osservatori regionali. L' Osservatorio è presieduto dal ministro per gli Affari regionali Maria Carmela Lanzetta ed è composto dai rappresentati di Governo, Regioni, Comuni e Province. IMMOBILIARE/1 Riparto tra Regioni per fondi locazioni Sulla Gazzetta ufficiale n. 234 dell' 8 o t t o b r e è s t a t o pubblicato i l d e c r e t o d e l ministero delle Infrastrutture che stabilisce il riparto tra le Regioni dell' ulteriore disponibilità di 50 milioni di euro sul 2014 per il Fondo nazionale di sostegno per l' accesso alle abitazioni in locazione. IMMOBILIARE/2 Focus Confedilizia sul «rent to buy» Si svolge sabato 11 ottobre a Piacenza (sala convegni Banca di Piacenza, dalle 9.30 alle 13.30) il convegno di Confedilizia sul contratto di rent to buy. La recente normativa impone un approfondimento e il convegno si propone di dare, anche illustrando la modulistica appositamente studiata, indicazioni operative e suggerimenti. Il convegno sarà introdotto dal presidente di Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani; seguiranno la relazione di Vincenzo Cuffaro e l' intervento di Pier Paolo Bosso. PREVIDENZA Cassa medici, quote contributi più care Dal 2015 le aliquote contributive dei medici e degli odontoiatri iscritti alla Cassa di previdenza «dovranno cominciare ad aumentare come stabilito». Lo ha detto il presidente dell' Enpam, Alberto Oliveti, intervenendo al congresso Fimmg in corso a Santa Margherita di Pula. «Sia sul versante previdenziale sia su quello finanziario ha aggiunto abbiamo più soldi del previsto, ma dovremo aspettare il consuntivo 2014 e i calcoli attuariali che si potranno fare dopo la fine dell' anno. Solo allora sapremo che margini avremo per mitigare eventualmente l' aumento dei contributi». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 21
9 ottobre 2014 Pagina 45 Il Sole 24 Ore pubblica amministrazione Enti locali. Le istruzioni della Corte dei conti. Comuni e personale, tetti alle assunzioni con principio di cassa Gianni Trovati MILANO I tetti di spesa di personale negli enti locali vanno conteggiati sulla spesa effettivamente sostenuta nel 2011/2013, senza possibilità di includere «figurativamente» nella base di calcolo somme previste ma non erogate in tempo per problemi di cassa; dal rispetto del vincolo non possono sfuggire nemmeno le spese alimentate con fondi nazionali a specifica destinazione. A fissare i parametri rigidi sull' interpretazione dei limiti alle uscite per stipendi nei Comuni (nelle Province è in vigore il blocco totale delle assunzioni) è la sezione Autonomie della Corte dei conti, nell' ambito di una serie di delibere diffuse negli ultimi giorni sui temi caldi della finanza locale. Personale In fatto di personale, l' indicazione più importante arriva dalla delibera 25/2014, pubblicata ieri, che stabilisce il parametro di cassa nei calcoli sul rispetto dei tetti di spesa. Le norme di riferimento sono i commi 557 e seguenti della Finanziaria 2007 (legge 296/2006), che dopo la modifica intervenuta con il decreto sulla Pa (articolo 3, comma 5bis del Dl 90/2014) chiedono ai Comuni sopra i mille abitanti di assicurare la riduzione della spesa rispetto alla media registrata nel triennio 2011/2013. Un ente ha chiesto alla sezione Piemonte, che ha rimandato il problema alla sezione Autonomie, se fosse possibile inserire nella base di calcolo 2011/2013 anche importi previsti ma non erogati in tempo, applicando il principio della competenza finanziaria. La Corte, come quasi sempre accade quando ci si occupa di vincoli di finanza pubblica, nega la possibilità di un' interpretazione flessibile, e impone di tenere in considerazione solo la spesa effettiva, evitando di alzare la base di calcolo (e quindi le uscite possibili) con l' inserimento di altre voci. In base allo stesso criterio, che nega interpretazioni estensive quando in gioco ci sono tetti di spesa, la sezione Autonomie nega anche (nella delibera 21/2014) la possibilità di escludere dai vincoli le assunzioni finanziate con fondi nazionali. L' esclusione, sottolinea la Corte, è limitata ai finanziamenti Ue, e non può essere estesa "analogicamente" anche se questo comporta il rischio di perdere i fondi nazionali. Indennità La sezione Autonomie si è occupata anche delle indennità dei sindaci (delibera 24/2014, pubblicata ieri), spiegando che se un aumento nel numero di abitanti fa passare il Comune nella classe demografica superiore, l' assegno al sindaco può crescere di conseguenza. Anticipazioni di tesoreria Un' altra delibera (la 23/2014) affronta invece il tema dei limiti alle anticipazioni Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 22
9 ottobre 2014 Pagina 45 Il Sole 24 Ore
9 ottobre 2014 Pagina 11 Italia Oggi pubblica amministrazione Torre di controllo. Regioni da abolire: il Pd Richetti rivela che Renzi voleva ridurle da 20 a 10. Speriamo che si tratti solo di un rinvio F a piacere apprendere di non essere soli a c h i e d e r e l ' a b o l i z i o n e d e l l e Regioni, trasformate dal clientelismo politico in colossali centrali di sperpero del denaro pubblico. È una battaglia che ItaliaOggi porta avanti da tempo, con interventi sempre documentati e pacati del direttore Pierluigi Magnaschi e di altre firme. Ora scopriamo che anche Matteo Richetti, 40 anni, deputato Pd, è dei nostri. Un alleato prezioso, anche se, da un po', la sorte gli è avversa. Fino a qualche tempo fa era considerato «il braccio destro» di Matteo Renzi, perché era stato tra i primi, alla Leopolda, a schierarsi al suo fianco nella battaglia per «rottamare» la vecchia guardia del Pd. Di recente, però, il suo rapporto con Renzi si è incrinato: escluso dalle primarie per scegliere il candidato Pd destinato a governare la Regione EmiliaRomagna, Richetti è approdato tra i critici del premier. E ieri, in un' intervista al Corriere della sera, si è detto deluso dal fatto che Renzi stia pensando più ai consensi che ai provvedimenti «che abbiamo preparato per anni». Per esempio? «Dieci ministeri, dieci Regioni con abolizione di quelle a Statuto speciale, mille Comuni». Una vera rivoluzione. Poiché Renzi, nei suoi libri e nelle interviste, non ha mai fatto il minimo accenno all' abolizione di metà della Regioni, a cominciare da quelle a statuto speciale, sarebbe opportuno che qualche altro esponente del «cerchio magico» del premier confermasse la rivelazione di Richetti. Finora, più che abolire le Regioni, Renzi ha dato l' impressione di volerle potenziare, fino a trasformare il Senato in una sorta di dopolavoro dei consiglieri regionali e dei sindaci. Ma non per questo Richetti deve passare per un visionario: se dice che Renzi voleva tagliare le Regioni (in primis quelle a statuto speciale), e ridurne il numero da 20 a 10 (oltre a sopprimere 7mila Comuni su 8mila!), c' è di che sperare. Tanto più che l' esigenza di tagliare in profondità la spesa pubblica si è fatta strategica e non può prescindere dal fatto che le Regioni sono diventate dei carrozzoni costosi, di cui si scoprono ogni giorno sperperi incredibili. Il caso più recente riguarda la Regione Lazio, dove il governatore Nicola Zingaretti (Pd) ha avviato una seria spending review, nel tentativo di porre riparo a più di un decennio di spese folli. Si è così scoperto Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 24
9 ottobre 2014 Pagina 11 Italia Oggi
9 ottobre 2014 Pagina 13 Italia Oggi pubblica amministrazione lettere Alfano dice no alle nozze gay. Si rompe il patto del Nazareno. Filippo Merli Siamo tutti nella mani di Ebola Le cure per Thomas Eric Duncan, il malato di Ebola ricoverato in un ospedale di Dallas, costano 1.000 dollari all' ora. Pensiamo all' Italia e all' Europa: quanti malati ci vogliono per far salire il rapporto deficit/pil sopra il 3%? Marcello Bussi Circolare giusta, riferimento, ops, sbagliato La contestata circolare firmata da Angelino Alfano a proposito delle unioni omosessuali è redatta con rispetto delle norme e le dovute motivazioni, anche costituzionali. Per il supponente Stefano Rodotà si tratta di «una lettura formalistica della legislazione vigente», quasi che il ministero dell' Interno dovesse dilettarsi in letture creative. C' è però un piccolo particolare sfuggito al noto giurista: la circolare fa riferimento al decreto legislativo 267/2001. Orbene, esiste un decreto, ministeriale però, con quel numero: tratta della disciplina igienica di imballaggi e simili. Il riferimento va corretto: all' evidenza, è al dlgs 2 6 7 / 2 0 0 0 , c h e n o r m a g l i enti locali, disponendo fra l' altro le funzioni del sindaco quale ufficiale di governo (tenuto ad applicare le leggi vigenti, non a inventarsene di futuribili). Cesare Maffi Robledo è libero dalle norme? Il procuratore milanese Robledo avrà agito sicuramente per il meglio, convinto, in coscienza, che versare 250 milioni sotto sequestro in due banchettine locali, anziché metterli nell' apposito Fondo nazionale, come previsto dalla legge, fosse una condotta prudente e nell' interesse per lo Stato. Ma il fatto però che un magistrato goda di questa incredibile autonomia de facto (me ne gode, poi?) non è clamoroso? C' entra Montesquieu? O no. Pierpaolo Albricci Forse vogliono dire proprio no Il parlamento ha detto per la diciassettesima volta no a Violante giudice della Consulta. Mi viene il sospetto che stiano dicendo veramente NO. Magari mi sbaglio Luigi Chiarello Prima di copiare i tedeschi Forse la Germania va meglio di noi anche perché in Germania non ci sono enti inutili, municipalizzate, forestali dove non c' è un albero, stuoli di dipendenti pubblici nullafacenti. Cioè non ci sono gli sprechi. O meglio, questi, sono ridotti al minimo. Finché non avremo tagliato il clientelismo è inutile far finta di copiare i tedeschi. Piera Graffer Salutare presa di distanza Ma che originale, proprio fuori dagli schemi, questo Renzi che si dice culturalmente lontano da Margareth Thatcher. Provasse a dire qualcosa di diverso e sarebbe spazzato via in un amen, lui e probabilmente qualsiasi altro premier al mondo. Molto a modo (e molto più salutare) l' indicazione come modello internazionale di riferimento della «terza via di Clinton e Blair». Quest' ultimo, tra l' altro, ha potuto permettersi di fare il Blair, giusto perché prima c' era stata l' Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 26
9 ottobre 2014 Pagina 13 Italia Oggi
9 ottobre 2014 Pagina 29 Italia Oggi pubblica amministrazione A Milano niente Tasi per gli inquilini dell' Aler A Milano gli inquilini delle case popolari non pagheranno la Tasi. Nessun versamento sarà richiesto a chi non lo ha ancora effettuato e chi invece ha già pagato avrà diritto a un rimborso da parte del comune. Lo ha deciso palazzo Marino con un parziale dietrofront rispetto alla posizione espressa sabato scorso (si veda ItaliaOggi del 4 ottobre) secondo cui gli inquilini delle case popolari avrebbero beneficiato di forme di compensazione ex post, ma avrebbero comunque dovuto pagare. La decisione del comune è stata motivata dall' esigenza di evitare il paradosso, creato dalla normativa, che avrebbe fatto pagare di più gli affittuari degli alloggi comunali rispetto a quelli dei privati. A Milano infatti gli immobili diversi dall' abitazione principale, in considerazione del fatto che l' Imu sulle seconde case è già al massimo (10,6 per mille), non possono pagare più dello 0,8 per mille a titolo di Tasi. Gli alloggi popolari, invece, sono esenti dall' Imu e per questo sono soggetti all' aliquota Tasi prevista per la prima casa (2,5 per mille). Del tributo così calcolato gli inquilini avrebbero dovuto versare il 10% che è la quota posta a loro carico dal comune. In molti casi si sarebbe trattato di pochi spiccioli, ma nell' impossibilità di accertare caso per caso eventuali situazioni penalizzanti per gli affittuari Aler, l' amministrazione guidata da Giuliano Pisapia ha deciso di bloccare tutto. Sempre in materia di Tasi, il sottosegretario all' economia Enrico Zanetti, rispondendo a un' interrogazione del deputato Pd Marco Causi, ha chiarito che in caso di intervenuta fusione tra comuni, il contribuente potrà sempre utilizzare nel modello F24 il codice catastale degli enti soppressi. Il gettito sarà comunque assicurato al nuovo ente risultante dalla fusione. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 28
9 ottobre 2014 Pagina 29 Italia Oggi pubblica amministrazione Attesa in commissione alla camera per gli emendamenti del governo al dl Sblocca Italia. Expo, deroghe per il personale Incentivati i grandi investimenti nella banda larga. In arrivo deroghe in materia di spesa per il personale impiegato in Expo 2015. Potrebbe esserci anche questo nel pacchetto di emendamenti al decreto Sblocca Italia (n. 133/2014) che il governo sta mettendo a punto con la relatrice Chiara Braga (Pd). Le proposte di modifica sono attese oggi in commissione ambiente alla camera in concomitanza con l' inizio delle votazioni sul provvedimento. La commissione presieduta da Ermete Realacci inizierà a votare gli articoli che interessano il ministero dello sviluppo economico (61415 22303136373839) e a quello dell' ambiente (7822333435). Rimandato a lunedì il capitolo infrastrutture (alta velocità ferroviaria e concessioni autostradali). L' approdo in aula del decreto (che scade l' 11 novembre) slitterà invece al 20 ottobre. Così ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio che ha accolto la richiesta di più tempo avanzata dall' ottava commissione ambiente. Uno dei nodi che potrebbe essere affrontato già oggi è quello delle trivellazioni (art. 38). Un emendamento del Pd a firma del capogruppo Roberto Speranza elimina le norme che derogavano al divieto nel golfo di Venezia, in quello di Napoli, al largo di Salerno e delle Isole Egadi. Tra gli altri interventi attesi negli emendamenti governativi anche lo stanziamento di 100 milioni da destinare ad alleggerire i tagli subiti dalla province (445 milioni per il 2014) che stanno mettendo in ginocchio gli enti intermedi alle prese con la difficile transizione al nuovo assetto di competenze e poteri previsto dalla legge Delrio. Sempre in materia di finanza locale sarà un decreto del ministero dell' economia, previa intesa in Conferenza statocittà e autonomie locali, ad adottare una nota metodologica relativa alla procedura di calcolo e alla stima delle capacità fiscali per ciascun comune delle regioni a statuto ordinario. La capacità fiscale dei comuni serve per individuare le quote di redistribuzione del 10% del Fondo di solidarietà comunale che per legge deve essere accantonato con dpcm per essere ripartito tra i municipi in base alla capacità fiscale e ai fabbisogni standard. Nelle proposte di modifica del governo dovrebbe trovare posto anche la rinegoziazione dei finanziamenti Mise alle imprese per l' innovazione tecnologica prolungando il piano di rimborso fino a un massimo di 4 anni di rate. In più piani di restituzione graduale (fino a un massimo di sei anni) delle Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 29
9 ottobre 2014 Pagina 29 Italia Oggi
9 ottobre 2014 Pagina 29 Italia Oggi pubblica amministrazione Tasi/ItaliaOggi risponde CALCOLO A MESI Io e il mio compagno, in data 16 luglio, abbiamo acquistato una casa nel comune di Nuvolera. Non siamo proprietari di altra abitazione. Faremo il cambio di residenza il mese prossimo, quando con la consegna del mobilio la casa diventerà la nostra abitazione. Come devo comportarmi per il pagamento della Tasi? quesito via mail Risposta Nel silenzio della legge, si ritiene che la Tasi debba essere calcolata a mesi, come l' Imu. Pertanto, occorre conteggiare per intero i mesi nei quali il possesso o la detenzione si sono protratti per almeno 15 giorni. Nel caso segnalato, i lettori dovranno pagare per 6 mesi (da luglio da dicembre), mentre per i mesi precedenti sarà obbligato chi ha venduto. Finché i due proprietari non acquisteranno la residenza, si dovrà applicare l' aliquota prevista per gli altri fabbricati (che a Nuvolera vale lo 0,1%), dopo, quella prevista per le abitazioni principali (che a Nuvolera è più alta, ossia lo 0,2 per cento). MULTIPROPRIETÀ Ho un casa al mare in multiproprietà. Devo pagare la Tasi? quesito via mail Risposta Per le unità immobiliari utilizzate in regime di multiproprietà, il versamento della Tasi deve essere effettuato dall' amministratore, con successiva rivalsa sui singoli possessori in ragione delle quote di possesso. FONDAZIONI BANCARIE Le fondazioni bancarie devono pagare la Tasi sui loro immobili? quesito via mail Risposta Se si tratta di immobili destinati allo svolgimento di attività commerciali, la Tasi è senza dubbio dovuta. Al contrario, si ritiene che siano esenti quelli destinati esclusivamente allo svolgimento (con modalità non commerciali) di attività non commerciali. Come ha evidenziato l' Anci EmiliaRomagna nella circolare n. 86 del 18/3/2014, infatti, il dl 16/2014 ha esteso alla Tasi le esenzioni previste ai fini Imu (e, prima ancora, Ici) dall' art. 7, comma 1, lett. i), del dlgs 504/1992 a favore degli enti che svolgono attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, di ricerca scientifica, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive (ovvero le attività di cui all' art. 16, lett. a), della legge 222/1985). Il dl 16, tuttavia, ha omesso di richiamare l' art. 9, comma 6quinquies, del dl 174/2012, che aveva espressamente escluso dal novero dei beneficiari le fondazioni bancarie. Pertanto, gli immobili di queste ultime, non devono pagare la Tasi, purché rispettino le condizioni previste dalla citata lett. i). In particolare, come detto, l' esenzione spetta solo per gli immobili destinati esclusivamente allo svolgimento con modalità non commerciali delle predette attività. A questo proposito, lo stesso dl 16 ha precisato che, per i fabbricati ad uso promiscuo, si applica comunque l' art. 91bis del dl 1/2012, per cui le parti di immobile assoggettate ad Imu saranno anche assoggettabili a Tasi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 31
9 ottobre 2014 Pagina 29 Italia Oggi
9 ottobre 2014 Pagina 32 Italia Oggi pubblica amministrazione La denuncia del presidente del Cni Zambrano. Crediti p.a. inutili Gli ingegneri non riescono a cederli. Gli ingegneri non riescono a cedere i propri crediti p.a. Perché banche e intermediari finanziari, nonostante i protocolli esistenti, ostacolano l' operazione: o non ne sono a conoscenza o non vogliono essere coinvolti. Lo denuncia il presidente del Consiglio nazionale degli ingegneri, Armando Zambrano, sulla base delle testimonianze di numerosi iscritti. La denuncia è contenuta in una circolare nella quale il Cni illustra agli iscritti le opportunità disponibili in materia di p a g a m e n t i d e i d e b i t i d e l l a pubblica amministrazione. «Molti iscritti titolari di crediti certificati», ha dichiarato, «lamentano il fatto che al momento le banche e gli intermediari finanziari non sanno o non vogliono essere coinvolti in tale operazione». Entrando nel dettaglio, nella circolare è spiegato che i professionisti e le imprese che vantano un credito commerciale nei confronti delle pubbliche amministrazioni, possono procedere allo sblocco attraverso la certificazione del credito, che avviene gratuitamente attraverso la piattaforma messa a disposizione dal Mef (all' indirizzo http://certificazionecrediti.mef.gov.it/CertificazioneCredito/home.xhtml). La domanda di certificazione, prosegue la circolare, può essere presentata per i crediti commerciali che si vantano nei confronti di: amministrazioni statali, centrali e periferiche; regioni e province autonome; enti locali; enti del Servizio sanitario nazionale; altre amministrazioni pubbliche. L' iscrizione alla piattaforma può essere richiesta direttamente da società o imprese individuali, mentre i professionisti devono richiedere le credenziali alla p.a. debitrice. Una volta certificato il credito, il professionista lo può utilizzare nei seguenti modi: attendere il pagamento della somma da parte della p.a. entro la data indicata nella certificazione; effettuarne la cessione (anche parziale) o chiederne un' anticipazione presso banche o intermediari finanziari abilitati a un determinato tasso di sconto; compensare la somma (anche parzialmente) presso l' Agenzia delle entrate. Per rendere concreta l' attuazione della cessione del credito, ricorda la circolare del Cni, è stata stipulata, il 17 luglio scorso, una apposita convenzione tra il Mef e l' Abi. Il problema, però, a parere di Zambrano, sono gli ostacoli che pongono banche e intermediari. «Ancora una volta», conclude, «è il sistema bancario a ostacolare un provvedimento importantissimo per il rilancio dell' economia. Lo stesso sistema creditizio che fruisce Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 33
9 ottobre 2014 Pagina 32 Italia Oggi
9 ottobre 2014 Pagina 16 La Voce di Romagna sanità, sociale e servizi per l'infanzia La malattia osteoporotica L' Associazione I.N.S.A.L.U.T.E. organizza, al Centro Sociale Porta Nuova di via Moro a Russi, quattro incontri (giovedì 9, 16, 23 e 30 ottobre dalle ore 15 alle 16) sul tema "Lunga vita alle grandi articolazioni La malattia osteoporotica: prevenzione possibile". Si parte oggi con un incontro sulle articolazioni e lo sviluppo dell' apparato muscolo scheletrico. Relatrice la dottoressa Cristina. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 35
9 ottobre 2014 Pagina 32 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) sport PROMOZIONE. Il Classe decimato: perde quattro giocatori Squalificato per due turni Urbinati (Classe), Alessandrini (Bagnacavallo), De Rose (Russi), per una giornata Massari (Bagnacavallo), Capacci (Cervia), Callegari, Poggi, Valenza (Classe), Telloli (Comacchio Lidi), Ricci (Marignanese), Casadei (San Pietro in Vincoli), Pittaluga (S.Maria Codifiume), Tosi (San Patrizio), Renna (Castrocaro), Dieng (Tropical Coriano). Squalificato fino al 15 ottobre il tecnico Guerra (Sant' Ermete Sanvitese). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 36
9 ottobre 2014 Pagina 24 La Voce di Romagna sport IL GIUDICE SPORTIVO Classe decimata Quattro. giocatori squalificati Savarna, forte ammenda BOLOGNA Sono dieci in totale le giornate di squalifica inflitte dal Giudice Sportivo ai giocatori del girone B dell' Eccellenza dopo le partite di domenica. Tre giornate si è preso Tonazzi (Copparese) "per aver rivolto espressioni offensive nei confronti dell' arbitro; inoltre applaudiva ironicamente l' assistente nr. 2 dell' arbitro", come si legge nel comunicato ufficiale. Due giornate a Baldani, portiere del Massa Lombarda (una l' ha scontata ieri sera), un turno di stop a Lettieri (Copparese), Zebi (Ravenna), Quaranta (Sampierana), scontate nelle partite di ieri sera, mentre i primi squalificati per recidività in ammonizione sono Gramigna (Conselice) e Zaccarelli (Meldola). Ammende pesanti per Centese, 250 euro "per uso di fumogeni e per aver fatto scoppiare un petardo" e alla Copparese, 150 euro "per intemperanze dei propri sostenitori". In Promozione doppio turno da esaminare per il Giudice: per le gare di mercoledì scorso ammenda di 150 euro al Savarna e al Verucchio "per intemperanze dei propri sostenitori". Due giornate di squalifica a Alessandrini (Bagnacavallo) e Urbinati (Classe), una a Massari (Bagnacavallo), Capacci (Cervia), Callegari (nella foto), Poggi e Valenza (Classe), Ricci (Marignanese) e Casadei (San Pietro in Vincoli). Passando alle partite di domenica scorsa, un turno di stop al tecnico del Sant' Ermete Alessandro Guerra. Sul fronte dei calciatori, due giornate a De Rose (Russi), un turno di stop a Tosi (San Patrizio), espulso, e ai recidivi in ammonizione Renna (Castrocaro) e Dieng (Tropical Coriano). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 37
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