COMUNE DI RUSSI Sabato, 13 aprile 2019
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COMUNE DI RUSSI Sabato, 13 aprile 2019 Prime Pagine 13/04/2019 Prima Pagina Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 1 13/04/2019 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 2 Cultura e Turismo 13/04/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 8 Aneddoti e ricordi Marescotti racconta se stesso e la Bassa Romagna 3 Politica locale 12/04/2019 Ravenna Today Elezioni a Castelbolognese: come scrutatori la precedenza va a disoccupati... 4 12/04/2019 Ravenna Today Elezioni a Russi, Andrea Flamigni presenta la squadra di 16 candidati 5 12/04/2019 Ravenna24Ore.it Russi: Sabato 13 aprile il candidato sindaco Andrea Flamigni presenta i... 6 sport 13/04/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 80 A Godo la sfida tra i Goti e gli Alligatori 7 13/04/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 79 Cavalcata trionfale per l' Acsi Ravenna 8 13/04/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 27 DANNY FRISONI La Maratona del Lamone promette spettacolo 9 12/04/2019 RavennaNotizie.it GIORGIO CARLONI Michele de Pascale non lascia, raddoppia e fa appello ai ravennati:... 11 13/04/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 23 San Marino contro Godo al torneo Blue -F -Ball Epifano out un mese 16 13/04/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 27 ALESSANDRO GIULIANI Sara Errani ritrova i quarti in un torneo internazionale 17 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 13/04/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 3 Gianni Trovati Investimenti locali, nel Def un aumento del 40% in tre anni 19 13/04/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 3 Centrale progetti, al via il decreto Conte 21 13/04/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 4 Dl crescita, le nuove coperture limano gli sconti per le imprese 22 13/04/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 4 Alessandro Plateroti Il mistero dei 79 miliardi sepolti in Bankitalia 24 13/04/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 17 Gianni Trovati Enti in crisi, non si apre il paracadute sui deficit 26 13/04/2019 Italia Oggi Pagina 26 E-fatture, bollo da ricalcolare 27 13/04/2019 Italia Oggi Pagina 27 MATTEO BARBERO Enti in pre-dissesto, piani salvi 29 13/04/2019 Italia Oggi Pagina 32 Certificazione crediti con dati da aggiornare 30 13/04/2019 Italia Oggi Pagina 32 DARIO FERRARA La p.a. deve abbattere opere abusive in 30 giorni 32 13/04/2019 Italia Oggi Pagina 32 Revisione, il restyling è vicino 33
13 aprile 2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 1
13 aprile 2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 2
13 aprile 2019 Pagina 8 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Cultura e Turismo IL LIBRO DELL' AT TORE Aneddoti e ricordi Marescotti racconta se stesso e la Bassa Romagna RAVENNA L' attore e regista teatrale Ivano Marescotti pubblica per Vague Edizioni (Torino) la raccolta di racconti autobiografici Fatti veri, disponibile da oggi in alcune librerie del Ravennate e dalla prossima settimana in tutte le librerie d' Italia. La presentazione ufficiale si terrà al Teatro Socjale di Piangipane il29aprile alle 20.30, allapresenza dell' autore e dell' attrice e regista Elena Bucci. L' opera di Marescottiè unviaggio nel passato che vede come protagonisti la terra d' origine (la Bassa Romagna), i suoi abitanti e il suo dialetto. Si apre con la nascita dell' autoree si chiude con la morte prematura del figlio. Passa dai banchi della scuola elementare e fa tappa sul palco del Teatro Alighieri di Ravenna dove avviene la consacrazione ad attore professionista. Nel mezzo, un susseguirsi di aneddoti esila ranti, ricordi sofferti, momenti teneri e ambientazioni surreali. Illibroè disponibile da oggi nelle librerie: Modernissima e Dante di Ravenna; Alfabeta a Lugo; Bottega Matteotti a Bagnacavallo; LibriMi a Russi; LiResta a Faenza. È acquistabile anche negli store online e sul sito dell' editore. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 3
12 aprile 2019 Ravenna Today Politica locale Elezioni a Castelbolognese: come scrutatori la precedenza va a disoccupati e studenti I cittadini interessati devono comunicare la propria disponibilità entro il 30 aprile prossimo 1 Lotta al bracconaggio, la Lega: "In arrivo la nuova legge sulla pesca sportiva" 2 Europee, l' ex ministro Calenda e Elisabetta Gualmini danno il via alla campagna elettorale del Pd 3 Con.Ami, nomina del cda: il Tar boccia il ricorso presentato da 21 Comuni 4 Elezioni amministrative, Valentina Palli presenta la squadra di 'Insieme per Russi' In occasione dell' elezione del Parlamento Europeo e del Sindaco e del Consiglio comunale di Castel Bolognese, che avranno luogo domenica 26 maggio 2019, per la nomina degli scrutatori a Castel Bolognese verrà data precedenza a disoccupati, soggetti in mobilità, cassintegrati, esodati e studenti. Naturalmente, occorre essere già iscritti all' albo degli scrutatori. Coloro che si trovano in queste condizioni possono comunicare la propria disponibilità all' Ufficio Elettorale del Comune di Castel Bolognese, tramite l' apposito modello, entro il 30 aprile 2019. La comunicazione può avvenire per posta elettronica (demografia@comune.castelbolognese.ra.it), fax (0546 691069) o presentandosi direttamente all' Ufficio Elettorale, in piazza Bernardi 1. Il modello si può scaricare dal sito internet del Comune o ritirare presso l' Ufficio Elettorale. Alla domanda dovrà essere allegata copia fotostatica di un documento di riconoscimento. Per informazioni, rivolgersi all' Ufficio Elettorale del Comune di Castel Bolognese (piazza Bernardi 1 - tel. 0546 655855). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 4
12 aprile 2019 Ravenna Today Politica locale Elezioni a Russi, Andrea Flamigni presenta la squadra di 16 candidati Nelle prossime settimane il cndidato sindaco e la sua squadra torneranno anche a Godo e San Pancrazio per presentare le proposte alle esigenze segnalate precedentemente dai cittadini 1 Lotta al bracconaggio, la Lega: "In arrivo la nuova legge sulla pesca sportiva" 2 Europee, l' ex ministro Calenda e Elisabetta Gualmini danno il via alla campagna elettorale del Pd 3 Con.Ami, nomina del cda: il Tar boccia il ricorso presentato da 21 Comuni 4 Elezioni a Cervia, il progetto di Medri per le saline: "Creare il 'Museo delle Acque'" Sabato dalle 17 a Russi, nella sede della Lista Civica Russi Libera e Sicura (via Trieste 15/2 - angolo V. Don Minzoni), il candidato sindaco Andrea Flamigni presenta la squadra dei 16 candidati per il consiglio comunale. "Una squadra compatta e coesa con esperienze diverse, riunita per il cambiamento di Russi", afferma Flamigni. Al termine della presentazione sarà offerto a tutti i partecipanti un piccolo aperitivo a buffet. Nelle prossime settimane il cndidato sindaco e la sua squadra torneranno anche a Godo e San Pancrazio per presentare le proposte alle esigenze segnalate precedentemente dai cittadini. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 5
12 aprile 2019 Ravenna24Ore.it Politica locale Russi: Sabato 13 aprile il candidato sindaco Andrea Flamigni presenta i 16 candidati al consiglio comunale Dalle ore 17 presso la sede elettorale di via Trieste 15/2 Domani 13 aprile dalle ore 17:00 a Russi presso la Sede della Lista Civica Russi Libera e Sicura, V. Trieste 15/2 - angolo V. Don Minzoni, il candidato Sindaco Andrea Flamigni presenta la squadra dei 16 candidati per il consiglio comunale. Una squadra compatta e coesa con esperienze diverse, riunita per il cambiamento di Russi. A l t e r m i n e d e l l a presentazione sarà offerto a tutti i partecipanti un piccolo aperitivo a buffet. Nelle prossime settimane, come promesso nei precedenti incontri, il Candidato Sindaco e la sua squadra torneranno anche a Godo e San Pancrazio per presentare le proposte alle esigenze segnalate precedentemente dai cittadini. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 6
13 aprile 2019 Pagina 80 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) sport Baseball serie C A Godo la sfida tra i Goti e gli Alligatori Ravenna NELLA seconda giornata di serie C di baseball, oggi alle 17 c' è il derby a Godo tra i Goti e gli Alligatori che nella prima giornata hanno vinto 10-0 (manifesta superiorità al 7° inning) a Rimini contro lo Junior. Il Godo invece ha riposato e pur essendo fuori classifica farà di tutto oggi pomeriggio per complicare la vita alla squadra di Casadei. PASSANDO all' A1, il Godo oggi e domani mattina al 'Falchi' di Bologna disputeranno un torneo che è un test probante di quali difficoltà incontreranno nel massimo campionato di A1. Al torneo 'Blue F Ball' si troveranno di fronte i padroni di casa della Fortitudo Bologna, il San Marino e i neopromossi Rangers Redipuglia. Per il manager Bortolotti è quindi un ottimo banco di prova per verificare la condizione e il valore degli avversari. Mario Silvestri. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 7
13 aprile 2019 Pagina 79 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) sport Volley serie D femminile La squadra di coach Beccari promossa in C Cavalcata trionfale per l' Acsi Ravenna Ravenna FELICITA' in casa Acsi Volley Ravenna per la promozione in serie C della squadra di pallavolo femminile ottenuta con ben 5 giornate di anticipo, avendo un vantaggio di 15 punti sulla seconda, il Russi. Una promozione indubbiamente meritata con 23 vittorie in 23 partite e che inorgoglisce il presidente Italo Ferrari che riporta la sua squadra alla serie superiore, dopo 15 anni di purgatorio. Un risultato frutto della 'costruzione' della squadra forte in tutti reparti e in in grado di imporre la propria superiorità sulle tutte le avversarie del girone D di serie D. La certezza matematica della promozione è giunta nell' ultimo turno grazione alla vittoria per 3-1 nel derby ravennate contro l' Olimpia Teodora. Questo l' organico dell' Acsi Voley (nella foto i festeggiamenti) guidata dai tecnici Nino Beccari e Valentina Ferrari insieme ai collaboratori Francesco Bendandi e Mario Gattelli: Michela Alfieri, Federica Bandini, Vania Baravelli, Silvia Battara, Carlotta Bendandi, Sara Corradin, Sara Cottifogli, Nicoletta Fabbroni, Jessica Francisconi, Giulia Leoni, Chiara Lolli, Matilde Mazzotti, Laura Zebi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 8
13 aprile 2019 Pagina 27 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) sport La Maratona del Lamone promette spettacolo Che sfida domani dalle 9 a Russi tra Nihorimbere, Zituoni, Hayyj e i romagnoli Lucchese e Del Priore RUSSI Che ci sia fermento intorno al mondo podistico romagnolo lo testimonia questa domenica delle Palme, che propone in Romagna quattro gare, praticamente una in ogni provincia. Il fulcro di tutto sarà la 43ª edizione della "Maratona del Lamone" con oltre 750 concorrenti già iscritti, ma in generale un contenitore che terrà calamitato il pubblico in Piazza Fa rina dall' alba a pomeriggio inoltrato. Il campionato nazionale Uisp, che è stato assegnato per la terza volta alla seconda maratona più anziana d' Italia, vedrà in veste di favorito un terzetto di africani nativi, con la curiosità del primo burundiano sulle strade che attraverseranno, Godo, San M i c h e l e , Piangipane, Santerno, V i l l a n o v a d i Bagnacavallo, Traversara, Bagnacavallo e Boncellino. Dalla partenza delle 9, quindi Nihorimbere (2.15'di personale) sarà stretto nella morsa di due vecchi volponi marocchini, quali Zituoni (campione in carica) ed Hayyj (ora naturalizzato italiano e già due volte nell' albo d' oro), che dovrebbero garantire una vittoria straniera per il sedicesimo anno consecutivo. Tra gli italiani più agguerriti suggeriamo Zambelli, campione in carica al "Passatore" e i nostri Lucchese, tricolore di 100 km e Del Priore, dittatore della "Maratona Alzheimer". Sarà italiana invece la regina, in quanto il trio formato da Giudici, Montagnin e Bravi dovrebbe garantire un crono sotto le 2.50'. Insieme alla 42 km, prova inaugurale dell' 11° Trittico di Romagna, partiranno anche le camminate di 12, 8 o 4 km, dopo 5' le prove giovanili del "Gp Promesse di Romagna", dopo 10' una camminata con guida nordic walking (km 10), alle 10,30 l' altra agonistica di giornata, il "5000 in circuito" e in mezzo una prova sperimentale di retrorunning. L' ammontare delle 2.500 iscrizioni sosterranno il progetto Ior "La scuola a casa" dedicata ai pazienti dell' Oncologia pediatrica che per affrontare la malattia non possono recarsi a scuola. Forlì Sarà ovviamente benefica anche la sesta "Diabetes Marathon", che scatterà davanti al campo sportivo Gotti, per poi concludersi sulla pista di atletica, alle ore 9,30. Anche in questo caso saranno due le agonistiche proposte, saggiamente su distanze diverse, una 21 km e un diecimila e a seguire le Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 9
13 aprile 2019 Pagina 27 Corriere di Romagna
12 aprile 2019 RavennaNotizie.it sport Michele de Pascale non lascia, raddoppia e fa appello ai ravennati: scendete in campo per Ravenna L' appello ai cittadini: "Tutte queste persone che amano Ravenna e che non si riconoscono in nessuna delle forze politiche attuali e nemmeno nelle liste civiche che ci sono, devono fare un passo avanti... costruiamo una casa nuova che si affianchi alle forze politiche e che non sia solo uno strumento elettorale ma sia prima di tutto uno strumento di partecipazione per incidere nella vita della città" Prima la nomina a Presidente dell' UPI, poi quella nella Direzione nazionale del Pd. Due punti, una linea, si dice. Ha così cominciato a circolare una domanda che poi è diventata una voce - messa in circolazione ad arte, suppone il diretto interessato - ovvero quella che Michele de Pascale stesse preparando le valigie per coltivare una carriera nazionale, abbandonando Ravenna . E così, per smentire la voce prima che possa diventare una grancassa, sono intervenuti il segretario provinciale del Pd e poi lo stesso Sindaco. Nessuna fuga da Ravenna: Michele de Pascale correrà nel 2021 per un secondo mandato da Sindaco. Ravenna- PageDetail728x90_320x50-1 Lo ha detto in una prima intervista a un quotidiano locale, lo ripete a noi. E per la sua prossima candidatura pensa a una grande coalizione di forze politiche e di forze civiche, tutte assieme, secondo la piega che le vicende locali hanno preso anche in queste elezioni amministrative ormai alle porte. Il Sindaco fa dunque appello all' orgoglio dei ravennati, al loro impegno civico, all' amore che nutrono per la città e dice loro: impegnatevi per Ravenna, fatelo insieme a me. Michele de Pascale nell' intervista non lo dice ma l' obiettivo appare chiaro: la mobilitazione civica e l' appello agli uomini e alle donne di buona volontà dovrà servire - nelle intenzioni sue e del Pd - a fermare la forza montante della destra che sembra sempre più agguerrita e da mesi si prepara a dare l' assalto alla roccaforte rossa. Che poi di rosso rosso conserva ormai ben poco. Nel frattempo il Sindaco cercherà di portare a casa qualche risultato tangibile importante, perchè finora è stata messa molta carne al fuoco, ma di progetti veramente avviati se ne sono visti pochi. Da qui al 2021 però dovrebbero partire e in qualche caso concludersi quelli per l' Hub portuale e per il Palazzetto, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 11
12 aprile 2019 RavennaNotizie.it
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13 aprile 2019 Pagina 23 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) sport BASEBALL A1 San Marino contro Godo al torneo Blue -F -Ball Epifano out un mese SAN MARINO Da anni quando scocca l' ora del Blue -F -Ball, si sente il profumo del campionato. Il torneo di Bologna anticipa di una settimana, come di consueto, il play ball del torneo di A1 e anche quest' anno si rispetta la tradizione. Le prime squadre a scendere in campo (alle 11) saranno San Marino e Godo, mentre alle 14.30 spazio ai padroni di casa della Fortitudo e l' altra neopromossa Redipuglia. Domani agli stessi orari le finali, con la possibilità di rivedere di fronte San Marino e Bologna a una settimana dall' amichevole di Serravalle e qualche giorno prima del debutto in campionato fissato per il 19 a San Marino. La squadra di Mario Chiarini si presenta a Bologna con l' organi co al completo, con gli arrivi negli ultimi giorni di Romero, Flores e Mazzocchi, ma ci sono già i primi intoppi. Durante l' amichevole con la Fortitudo, infatti, siè infortunato Erik Epifano: si è riproposto lo stesso problema che l' ha tenuto a lungo fermo l' anno scorso e l' interbase italo -venezuelano dovrà restare ai box almeno un mese. Sul monte di lancio, San Marino si presenterà in assetto campionato (garauno con la Fortitudo sarà riservata ai pitcher italiani), quindi oggi palla in mano a Maestri e domani toccherà a Quevedo. Anche il Godo di Marco Bortolotti si presenta al Gianni Falchi con il roster pronto per il campionato. Oggi il manager rossoblù testerà le condizioni del cubano Jorge Hernandez, mentre domani in pedana salirà Galeotti. C.R. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 16
13 aprile 2019 Pagina 27 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) sport TENNIS Sara Errani ritrova i quarti in un torneo internazionale BOGOTÀ È presto per dire se Sara Errani sia tornata ai suoi livelli dopo sei mesi di stop, ma intanto la massese ha travolto 6-2,6-1 l' olandese Bibiane Schoofs ed è entrata a vele spiegate, da lucky -loser, nei quarti del torneo Wta International di Bogotà dove affronta l' australiana Astra Sharma. Santa Margherita di Pula Enrico Dalla Valle e Francesco Forti ci riprovano oggi nel main - draw dell' Itf Men' s Future di Santa Margherita di Pula. Ilravennate affronta il portoghese Salgado, mentre per il cesenati cense c' è Ceppellini. Nel doppio Dalla Valle -Forti nei quarti con i rumeni Cornea-Jecan. Casalecchio di Reno Pietro Licciardi in semifinale nelle pre -qualificazioni agli Internazionali Bnl al Ct Casalecchio. Quarti: Tommaso Roggero-Stefano Galvani 6- 4, 6-3, Licciardi-Luca Tomasetto 6-4, 5-7, 6-2. I 3' a Russi A Nausica Pesari e Moreno Men ghetti il torneo di 3ª del Ct Russi. Nel maschile successo del 3.4 del Marina Sport Center che ha superato 6-7, 6-2, 10-2 Fabio Pie rotti (Forum Forlì). Nel femminile vince la 3.5 del Ct Taranto sulla ravennate Olimpia Bergonzoni (Tc Faenza) 7-6, 6-2. I 3' a Cervia Terzo turno: Davide Coffari-Mario Prandi 6-1, 6-2, GiorgioVocaturo-Leone Spadoni 6-1, 6-0. Quarto turno: Matteo Bezzi -Matteo Fiori 6-1, 6-0, Andrea Arrigoni-Giovanni Gallotti 7-5, 6-3, Enea Castelvetro-Matteo Uguccioni 6-3, 7-5, Alessandro Galassi-Simone Bezzi 3-6, 6-2, 6-3, Massimiliano Zam agni -Mattia Foschi 6-2, 6-3, Leonardo Fabbri - Jacopo Morolli 5-7, 7-5, 6-2, Simone Piraccini-Giacomo Gordini 7-5, 6-3, Mattia Camporesi-Edoardo Lanza Cariccio 6-2, 3-6, 6-1, Michael Palli -Pietro Montemaggi 6-4, 6-1, Riccardo Venturini-Luca Fogliera 6-4, 2-0 e ritiro. Femminile: Sara Rizzello-Francesca Stefanelli 6-1, 6-2. Under a Bagnacavallo Under 12 femminile: Beatrice Lotti -Vittoria Arenella 6-0, 6-0, Sofia Cilibic-Alessia Cimino 6-1, 6-3. Under 14, ottavi: Rodolfo Marchetti -Lorenzo Cavini 6-3, 6-2, Matteo Simeoni-Filippo Giugni 6-2, 4-6, 10-8. Under 12, quarti: Francesco Campestri-Matias Bina 6-2, 6-1. Under 10, semifinale: Riccardo Pretolani-Alessandro Cavalieri 6-0, 6-1. Marina di Ravenna Scatta oggi il torneo di 3ª catego ria al Marina Sport Center. Nel maschile gli iscritti Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 17
13 aprile 2019 Pagina 27 Corriere di Romagna
13 aprile 2019 Pagina 3 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali comuni in prima linea Investimenti locali, nel Def un aumento del 40% in tre anni Nel 2019 la Pa centrale dovrà segnare un +27,2% rispetto al 2018 ROMA Il dibattito politico sulle stime di crescita del Def si è concentrato sul calcolo degli effetti espansivi di reddito di cittadinanza e quota 100. Ma nelle tabelle il motore chiamato a rianimare l' economia italiana è un altro: gli investimenti pubblici, e in particolare quelli degli enti locali. Il 2018, spiega il consuntivo appena pubblicato n e g l i a l l e g a t i a l Documento, si è chiuso per Regioni ed enti locali a quota 18,1 miliardi di «investimenti fissi lordi». Dopo anni di magra, il dato mostra finalmente un piccolo rimbalzo, con un +2,26% rispetto all' anno precedente. Ma non è nulla rispetto alle attese per i prossimi anni: il 2019, calcolano al ministero dell' Economia, registrerà investimenti locali per 19,5 miliardi, con un aumento in 12 mesi del 7,7%. E nel 2022, ultimo anno di previsione, il contatore segnerà 25,3 miliardi: +39,8% rispetto al 2018. Saranno quindi gli enti territoriali, Comuni i n primis, a trainare la macchina degli investimenti pubblici che nel totale, Pa centrale compresa, dovrà segnare un +27,2% rispetto al 2018. Anche in tanta prudenza voluta dal ministro dell' Economia Tria sugli obiettivi di crescita, insomma, un po' di ambizione si fa strada. Ora però toccherà agli enti territoriali tradurla in pratica: perché con un debito in crescita, e un' inversione di rotta affidata in larga parte a misure extra come privatizzazioni e aumenti Iva, trovarsi a dover limare ancora al ribasso gli obiettivi di Pil potrebbe essere doloroso. Ed è lo stesso ministro Tria a ribadire «il ruolo degli investimenti pubblici come fattore fondamentale di crescita». Su questo terreno, va detto, l' ambizione mostrata dal Def può già far leva su qualche numero offerto dalla realtà e non dalle sole previsioni. A gennaio e febbraio (Sole 24 Ore del 15 marzo) i pagamenti in conto capitale delle Pa sono cresciuti del 15,8%, trainati proprio da Regioni (+84,9%) e Comuni (+21,8%). A spiegare il balzo è soprattutto la riforma del pareggio di bilancio che ha sbloccato l' utilizzo degli «avanzi», cioè dei fondi disponibili negli enti territoriali prima vincolati dalle regole di finanza pubblica. E anche l' Ufficio parlamentare di bilancio attribuisce un ruolo cruciale a questo fattore, in grado secondo l' Authority di smuovere nel tempo spesa per 15 miliardi, 4,1 dei quali attivabili in fretta perché presenti nei conti degli enti frenati solo dalle vecchie regole e non da problemi negli equilibri di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 19
13 aprile 2019 Pagina 3 Il Sole 24 Ore
13 aprile 2019 Pagina 3 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali MANOVRA DA ATTUARE Centrale progetti, al via il decreto Conte Arrivano 100 assunzioni ai Provveditorati: si sblocca la struttura voluta da Tria G.Tr. - Nel decreto crescita è inserita la norma che apre le porte a 100 assunzioni di ingegneri e progettisti nei sette Provveditorati alle opere pubbliche del ministero delle Infrastrutture. Dal Def arriva la conferma ufficiale e il dettaglio numerico dell' intesa Toninelli-Tria (anticipato sul Sole 24 Ore del 3 aprile) che sblocca la centrale di progettazione. Sul decreto di Palazzo Chigi chiamato a dare il via libera alla Centrale è stato portato avanti l' ultimo lavoro di lima per evitare sovrapposizioni di competenze, in particolare con i Beni Culturali per gli immobili soggetti a vincolo. Il testo è pronto per la firma di Conte. Le 100 assunzioni per i 7 provveditorati alle opere pubbliche sono la chiave di volta per superare lo stallofra il ministro delle Infrastrutture e il titolare dell' Economia che fin qui ha bloccato il varo della Centrale di progettazione prevista dalla manovra. La nuova struttura, pensata a Via XX Settembre per creare un centro di consulenza e produzione di progetti e superare per questa via l' impoverimento tecnico della Pa locale, è stata oggetto di un braccio di ferro fin dalla manovra. Alla fine, nonostante gli emendamenti parlamentari, il finanziamento (100 milioni all' anno) e il ruolo di regia restano all' agenzia del Demanio, che secondo il Dpcm in arrivo dovrà «definire semestralmente le modalità per un' azione sinergica» con il Mit per «accelerare la realizzazione degli interventi» di realizzazione e manutenzione di edifici pubblici. Gli immobili saranno l' oggetto esclusivo dell' attività della Centrale. Che oltre alla sede romana, presso il Demanio, la struttura avrà fino a 8 «unità territoriali con funzioni operative» in giro per l' Italia. L' agenzia diretta da Riccardo Carpino avrà anche il compito di «individuare i settori prioritari di azione e le modalità operative degli interventi», in un ventaglio di funzioni che oltre a tutti gli aspetti della progettazione prevede anche la preparazione di modelli standard per le opere «similari o con alto grado di uniformità» e la gestione degli appalti per conto terzi. La firma di Conte è però solo il primo passo indispensabile per l' avvio vero e proprio. Che deve passare dal reclutamento del personale (300 persone, 120 da assegnare alle Province) e dalla firma delle convenzioni con tutte le Pa che vorranno utilizzare i servizi della struttura. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 21
13 aprile 2019 Pagina 4 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Dl crescita, le nuove coperture limano gli sconti per le imprese Tempi lunghi. L' Ires sugli utili reinvestiti nel 2022 si ferma al 20,5% e sull' Imu dei capannoni deducibilità a regime al 70% e non più all' 80%. Scontro su Ilva, Alitalia e le altre norme Mise Carmine Fotina Marco Mobili - Frenata in corsa sulla riduzione dell' Ires per le imprese che reinvestono gli utili in azienda: l' aliquota a regime dal 2022 si fermerà al 20,5 % e non più al 20% come annunciato dal Governo all' indomani dell' approvazione «salvo intese» del decreto legge sulla crescita avvenuta giovedì 4 aprile. Non solo. Per superare i nodi delle coperture sollevati dai tecnici, è stata rivista al ribasso anche la progressione triennale dell' aumento della deducibilità dall' Ires e dall' Irpef dell' Imu sui capannoni delle imprese. Senza dimenticare, poi, che già nel testo in entrata al consiglio dei ministri della scorsa settimana,la "stabilizzazione" del credito d' imposta s u ricerca e sviluppo era stata ridotto dal 25% al 15 per cento. Sono queste alcune delle ultime limature apportate al Dl crescita per garantire le coperture agli incentivi per le imprese. A farne le spese è soprattutto la cosiddetta "nuova mini-Ires". Con la nuova progressione si conferma per il 2019 l' abbattimento al 22,5% dell' Ires, con un taglio dell' 1,5% dell' aliquota oggi fissata al 24%. Anche per il 2020 ci sarà l' annunciato taglio di un altro punto percentuale, con il prelievo sulle imprese che si attesterebbe al 21,5%, mentre per il 2021 e il 2022 la riduzione dell' imposta sarà dello 0,5% annuo, facendo attestare l' aliquota, come detto, al 20,5% e non più al 20 per cento. Archiviata già dalla scorsa settimana l' ipotesi di una deducibilità piena dell' Imu sugli immobili strumentali delle imprese, l' aumento dello sconto fiscale si fermerà al 70% a partire dal 2021. Per il 2019 la percentuale di deduzione sia ai fini Ires che Irpef passerà dal 40% al 50%, mentre per il prossimo anno salirà al 60 per cento. Il decreto è comunque un cantiere ancora aperto. Alle coperture in via di soluzione, si aggiunge lo scontro in atto, al punto da mettere in bilico l' intesa nel governo, su alcune norme Mise a partire dall' addio allo scudo penale per i manager dell' ex Ilva, fino alla norma sull' Alitalia che dovrebbe teoricamente consentire l' ingresso dello Stato attraverso la conversione del prestito ponte. Misura, quest' ultima, su cui ci sarebbero valutazioni in merito alle regole Ue sugli aiuti di Stato. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 22
13 aprile 2019 Pagina 4 Il Sole 24 Ore
13 aprile 2019 Pagina 4 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali finanza pubblica: il deposito di tesoreria a livelli record Il mistero dei 79 miliardi sepolti in Bankitalia Con i tassi negativi lo Stato paga 170 milioni di interessi sulla liquidità giacente Quanto è "ricco" il Tesoro italiano? Qual è il saldo del deposito di Tesoreria dello Stato presso la Banca d' Italia? La bagarre sulla proprietà delle riserve auree dell' eurosistema ha distratto l' attenzione da questioni di finanza pubblica forse meno sexy, ma certamente più immediate e significative per i contribuenti e la pubblica amministrazione. Come per esempio la reale disponibilità di denaro in contanti sul conto "bancario" del ministero delle Finanze: perchè per la prima volta dal 1984, anno in cui fu istituita la Tesoreria Unica presso la Banca d' Italia, il deposito della liquidità dello Stato (Mef e tesorerie degli enti locali) ha raggiunto la cifra record di 79 miliardi di euro nel mese di gennaio, una cifra pari a 7 manovre finanziarie come quella varata l' anno scorso. Ma questo è niente. Nell' ultimo bilancio d' esercizio della Banca d' Italia, gestore unico non solo dell' oro di Stato ma anche della liquidità pubblica, c' è una piccola tabella con le passività della banca centrale nei confronti del governo e degli enti locali: si scopre che già a fine 2018, come riportato a pagina 54 del bilancio, il conto del Tesoro per il servizio di tesoreria era balzato a 42,2 miliardi di euro, il 250% in più sul valore di fine 2017, pari a 12 miliardi di euro. Un salto esponenziale che ha colpito persino Via Nazionale: «Rispetto al 2017 - scrive la stessa Banca d' Italia - è aumentato sia il saldo di fine anno del conto di Tesoreria che il saldo medio annuo, salito a 27,1 miliardi dai precedenti 17,9 miliardi». Un vero tesoro nascosto. E soprattutto misterioso: che cosa abbia spinto il nuovo governo a bloccare tanti miliardi sul Conto di Tesoreria è quasi un mistero: «Il governo si è impegnato a ridurre drasticamente nei prossimi mesi sia la crescita della liquidità sul conto sia il saldo positivo di fine anno», è la risposta standard che arriva dal Mef. Insomma, almeno all' apparenza, il Tesoro non è mai stato tanto "ricco", anche se di soldi non suoi: il deposito presso Bankitalia è, sì, intestato al governo, ma il conto raccoglie in realtà tutte le risorse di tesoreria delle amministrazioni pubbliche italiane. Se il conto cresce, vuol dire che il Tesoro ha bloccato i pagamenti agli enti locali e alle imprese creditrici della pubblica amministrazione. Ma il pezzo forte di questa storia è un altro: più sale il deposito, più lo Stato paga in interessi sulla somma depositata. Il conto di Tesoreria unica è remunerato infatti con un meccanismo molto complesso e ormai da anni con un tasso di interesse negativo pari a -0,4%, un livello che è persino più oneroso del Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 24
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13 aprile 2019 Pagina 17 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali CORTE DEI CONTI Enti in crisi, non si apre il paracadute sui deficit Anche i piani di riequilibrio già approvati devono coprire il rosso in 10 anni Anche i piani di riequilibrio già approvati dalle Corte dei conti regionali devono ridurre a 10 anni il ripiano degli extra-deficit prodotti dal riaccertamento straordinario dei residui. Perché l' orizzonte trentennale, permesso da una norma bocciata dalla sentenza 18/2019 della Corte costituzionale, è «consolidato» solo per «gli esercizi già chiusi alla data di deposito della sentenza». Tutto l' extra-deficit ancora da gestire deve essere coperto in dieci anni. Perché la proposta del relatore sul salvacondotto integrale dei piani approvati è stata respinta dalla sezione. La decisione arriva dalla sezione Autonomie della Corte dei conti, a cui era stato lo stesso governo a chiedere di intervenire con una lettera aperta del viceministro all' Economia Laura Castelli. L' ombrello interpretativo, però, copre solo a metà, perché non esclude i piani approvati dal taglio dei tempi. Il nodo riguarda gli effetti della sentenza 18/2019 della Consulta, che ha bocciato i ripiani 30ennali degli extra-deficit con le anticipazioni di liquidità . Coprire il buco in 10 anni aumenta la rata annuale. E questo allarma i sindaci, a partire da Reggio Calabria a cui, come ad altri Comuni, le corti regionali avevano chiesto di ridiscutere tutto il piano. La sezione Autonomie alleggerisce il carico, ma non cancella il problema, e con lui i rischi di dissesto. A Reggio il conto annuale passerebbe dai 2,5 milioni del vecchio piano a 11 milioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Gianni Trovati Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 26
13 aprile 2019 Pagina 26 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Assosoftware e commercialisti confermano le anomalie nel software delle Entrate E-fatture, bollo da ricalcolare I documenti vanno ricontrollati a mano e singolarmente ANDREA BONGI E CRISTINA BARTELLI - Imposta di bollo dovuta sulle fatture elettroniche del primo trimestre: gli importi calcolati dall' Agenzia delle entrate contengono errori. Stando alle segnalazioni giunte da software house e da contribuenti gli importi da pagare, precaricati sul portale fatture e corrispettivi, non corrisponderebbero a quelli realmente dovuti. Il servizio di calcolo automatico per il pagamento dell' imposta di bollo in maniera virtuale dovuta sulle fatture elettroniche emesse è entrato in funzione soltanto giovedì scorso, come annunciato nell' apposito comunicato stampa dell' Agenzia delle Entrate. Il servizio personalizzato per ogni contribuente è infatti disponibile sul portale fatture e corrispettivi e consente di verificare il calcolo ed effettuare il pagamento dell' imposta di bollo dovuta sulle fatture elettroniche trasmesse attraverso lo SdI, sulla base delle previsioni contenute nel decreto del Ministro dell' economia e delle Finanze del 28 dicembre 2018. La conseguenza è che gli errati importi precaricati dall' Agenzia delle entrate costringeranno i contribuenti ad effettuare a mano il calcolo degli importi dovuti spuntando una per una, le fatture elettroniche emesse nei primi tre mesi dell' anno. I problemi riguardano anche le fatture al di sotto dei 77 euro non soggette a imposta di bollo che invece risultano conteggiate dal sistema dell' Agenzia, e le fatture verso la p.a. per cui, in questo caso il sistema non le considera. Non si tratta di importi rilevanti, ma il paradosso del disallineamento del calcolo è, come detto in precedenza, che i professionoisti devono fare la spunta delle fatture a mano. Tenuto conto che la scadenza per il versamento dell' imposta di bollo virtuale è prevista per il 23 aprile prossimo questo intoppo potrebbe creare più in un problema con il rischio di non riuscire a rispettare in tempo utile il termine di pagamento. Tornando alle segnalazioni di errore ricevute alcuni contribuenti segnalano di aver trovato un importo da pagare a titolo di imposta di bollo pur avendo emesso soltanto fatture con Iva che come tali non danno luogo al pagamento del tributo di bollo. Altri hanno invece segnalato di aver ricevuto importi da pagare completamente errati, in eccesso, rispetto al dovuto. Alcuni professionisti hanno inoltre segnalato che le loro software house li hanno avvisati di non fare affidamento sugli importi indicati dalle Entrate e Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 27
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13 aprile 2019 Pagina 27 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali delibera della corte dei conti dopo la consulta Enti in pre-dissesto, piani salvi Salvataggio solo parziale per i piani d i riequilibrio degli enti locali in pre-dissesto finiti nel mirino della Consulta. La sezione autonomie della Corte dei conti ha infatti ritenuto che i relativi effetti restino consolidati esclusivamente per gli esercizi già chiusi, mentre per il restante periodo debbano adeguarsi all' arco temporale decennale imposto dai giudici delle leggi. Tutto nasce a seguito della sentenza n. 18/2019, con la quale la Corte costituzionale ha voluto porre un argine alle misure legislative aventi la finalità (ritenuta in contrasto con la Carta fondamentale) di perpetuare nel tempo situazioni di deficit strutturale. L' effetto immediato di tale pronuncia è senza dubbio quello di accorciare i piani di riequilibrio che, non potranno più essere spalmati fino a 30 anni. Nell' ottica della pronuncia, il meccanismo regge solo se definisce un percorso di rientro strutturale di breve periodo, al fine di non gravare sulle generazioni future e di consentire ai nuovi amministratori di liberarsi dell' eredità del passato. Era però necessario chiarire gli effetti temporali della declaratoria di incostituzionalità. In base alle regole generali, essa dovrebbe incidere solo sulle procedure ancora aperte. Non stupisce, quindi, che i piani riformulati ancora in istruttoria debbano essere adeguati alla disciplina attualmente vigente di cui all' art. 243bis, comma 5, del Tuel. Quanto ai piani già approvati, invece, la sezione autonomie, come spiegato in una nota diffusa ieri sera, ha optato per una sorta di retroattività parziale, facendo salvi gli effetti già consolidati e imponendo di accorciare a 10 anni (il tempo massimo indicato dalla Consulta) la durata residua. Una soluzione che non mette per nulla al riparo le amministrazioni interessate, che avevano sperato in una spalmatura assai più ampia. La decisione, spiega sempre la nota, sarà resa nota nei prossimi giorni ed è stata assunta nell' esercizio della cosiddetta funzione nomofilattica e quindi è vincolante per le sezioni regionali di controllo. Ma il governo è al lavoro per cercare una strada diversa. © Riproduzione riservata. MATTEO BARBERO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 29
13 aprile 2019 Pagina 32 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Nota Ifel: entro il 30 aprile le info sulla piattaforma Certificazione crediti con dati da aggiornare MATTEO BARBERO - Entro il 30 aprile, gli enti locali devono procedere all' adeguamento delle informazioni presenti sulla piattaforma per la certificazione dei crediti, con particolare riguardo a quelle inserite manualmente. Il suggerimento arriva dall' Ifel, che in una nota ha analizzato i contenuti dell' adempimento previsto dal comma 867 della l 145/2018. Tale n o r m a i m p o n e a l l e p a d i comunicare l ' ammontare complessivo dello stock di debiti commerciali residui scaduti e non pagati alla fine dell' esercizio precedente. Esso deve essere determinato esclusivamente in base alle evidenze della pcc, che, a regime, recepisce automaticamente le informazioni movimentate da Siope+, contenute negli ordinativi di pagamento informatici. Ma per tutto il pregresso il quadro è decisamente più complicato: in passato, infatti, la piattaforma ha creato non poche difficoltà agli operatori, a causa dello scarso livello di automazione delle procedure e del conseguente dispendio di energie necessarie per il costante aggiornamento. Ancora attualmente, quindi, il sistema risulta avere in pancia molte anomalie: ad esempio, quasi sempre restano aperte (e quindi conteggiate come debito) le quote di Iva splittata. Ma vi sono numerose altre incongruenze che rischiano di appesantire erroneamente il conto. Ifel evidenzia quindi la necessità di un rilevante adeguamento delle informazioni, con particolare riguardo a quelle riferite a periodi antecedenti all' entrata in vigore di Siope+, quando le procedure di inserimento erano manuali. A fronte di uno scarto fra il valore dello stock del debito rilevato da pcc e il valore calcolato dagli uffici comunali, questi ultimi dovranno procedere con l' aggiornamento delle informazioni sulle fatture pagate, al fine di sanare lo scostamento. Ma la mole di lavoro è imponente e la scadenza (che fra l' altro si sovrappone a molte altre, in primis quelle legate alla chiusura del rendiconto) risulta assai difficile da rispettare. Molti enti, inoltre, lamentano l' impossibilità di ricevere assistenza dal personale addetto al funzionamento della piattaforma. Il problema è che l' inadempimento costa caro: il comma 868, infatti, dispone che a decorrere dal 2020, gli obblighi di accantonamento al Fondo di garanzia debiti commerciali, calcolato secondo il parametro massimo del 5% degli stanziamenti di spesa per acquisto di beni e servizi, si applicano anche alle amministrazioni pubbliche che non hanno trasmesso alla pcc le comunicazioni di cui al comma 867, nonché le informazioni relative all' avvenuto pagamento delle Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 30
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13 aprile 2019 Pagina 32 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali La p.a. deve abbattere opere abusive in 30 giorni Silenzio-inadempimento. È illegittimo il comportamento del Comune che dopo aver emesso l' ordinanza di demolizione dell' opera abusiva non provvede a esercitare i suoi poteri repressivi, come gli chiede il condominio: il tutto mentre il singolo proprietario esclusivo non solo non provvede, ma completa gli interventi edilizi contro legge. E ciò perché in base al combinato disposto delle norme di legge sul procedimento amministrativo e testo unico dell' edilizia l' ente locale ha l' obbligo specifico di dare attuazione al provvedimento, ponendolo a spese dell' inadempiente. Risultato: l' amministrazione deve provvedere in 30 giorni. È quanto emerge dalla sentenza 1029/19 della seconda sezione del Tar Sicilia, che interviene su di una questione controversa. Ritorno alla legalità - Accolto il ricorso del condominio contro gli abusi della signora che abita al terzo piano. Non c' è dubbio che l' amministratore sia legittimato a ricorrere contro l' inerzia del comune: anche se il condominio non ha personalità giuridica ma costituisce un ente di gestione, agli atti risulta depositata la delibera dell' assemblea che denota la volontà di agire per il ripristino della legalità a protezione dei beni comuni. I l collegio aderisce all' orientamento secondo cui rientrano nella sfera del silenzio di adempimento anche gli obblighi di eseguire che richiedono un' attività materiale e non provvedimentale come abbattere l' opera abusiva. Atto vincolato - Vanno coordinati l' art. 21 quater della legge 241/90 e le norme ex articolo 380/01: entro 90 giorni dalla notifica dell' ordine di demolizione il Comune deve assumere tutti i provvedimenti necessari per la rimessione in pristino. Non conta che nella specie la condomina si sia rivolta al Tar: la sospensiva risulta bocciata e si può abbattere il manufatto senza aspettare la decisione di merito perché per salvarlo servirebbe una delibera che stoppa le ruspe per preminenti interessi pubblici; diversamente la demolizione costituisce un atto «rigorosamente vincolato». Se il comune non provvede in un mese, subentra il commissario: sarà il prefetto a farlo tramite un funzionario entro ulteriori 30 giorni. Spese di giudizio compensate. DARIO FERRARA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 32
13 aprile 2019 Pagina 32 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Lo ha annunciato Giancarlo Verde (Viminale) al congresso dell' Ungdcec di Torino Revisione, il restyling è vicino Prima dell' estate il decreto che riscriverà le regole DA TORINO FRANCESCO CERISANO - Arriverà prima dell' estate il decreto ministeriale che riscriverà le regole della revisione locale. Il testo, che recepisce le proposte dell' Osservatorio sulla finanza e la contabilità degli enti locali presso il ministero dell' interno condivise dalla Conferenza stato- città l' 8 novembre 2018, sta per essere inviato al Consiglio di stato per il parere atteso entro un paio di mesi. Dopodiché il dm potrà essere pubblicato portando in dote ai revisori un sostanzioso pacchetto di acquisizioni professionali. Con una tabella di marcia differenziata che porterà le novità a regime tra il 2020 e il 2021. L' anno prossimo entrerà in vigore l' obbligo per i revisori di sostenere un esame annuale con cui il Viminale testerà la formazione e l' aggiornamento dei professionisti. Dal 2021 partiranno le nuove modalità di estrazione a sorte, l' istituzione della quarta fascia professionale (per i revisori dei comuni sopra i 50.000 abitanti, delle province e delle città metropolitane) e la previsione di dell' obbligo di effettuare un periodo di pratica (tirocinio) come requisito per accedere alla prima fascia (comuni fino a 4999 abitanti). Ad annunciare le novità in arrivo ma anche il lavoro svolto al Viminale sulla revisione locale è stato Giancarlo Verde, direttore centrale Finanza locale del Mininterno, intervenuto al 57° Congresso nazionale dell' Unione giovani dottori commercialisti ed esperti contabili che si chiude oggi a Torino. Un' assise tutta dedicata al ruolo dei revisori nel settore pubblico, chiamati, come ha sottolineato Verde, «a diventare presidio di legalità nei comuni e nelle società partecipate». E per questo meritevoli di compensi adeguati. «I comuni devono capire che risparmiare sui compensi ai revisori non è un investimento», ha aggiunto Verde, rivendicando il decreto di aggiornamento dei compensi (dm 21 dicembre 2018, pubblicato sulla G.U. n. 3 del 4/1/2019) che, come chiarito anche dalla Corte conti Liguria (delibera n.20/2019) può essere utilizzato dai comuni per adeguare gli emolumenti anche «in corso d' opera» qualora questi fossero ancora fermi ai vecchi parametri del decreto interministeriale 20 maggio 2005. Il decreto prevede per ciascuna fascia demografica solo il compenso massimo erogabile e tace sul compenso minimo, cosa che i revisori hanno sempre contestato perché i comuni potrebbero essere tentati di applicare al ribasso i parametri. Un rischio che in verità sembrerebbe definitivamente superato alla luce del recente orientamento dell' Osservatorio del Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 33
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