Italiani sempre più in alto - Dopo Marco Cecchinato a Parigi e Camila Giorgi a Wimbledon l'Italia guarda al prossimo Slam - Federazione Italiana ...

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Italiani sempre più in alto - Dopo Marco Cecchinato a Parigi e Camila Giorgi a Wimbledon l'Italia guarda al prossimo Slam - Federazione Italiana ...
Anno XIV - n.28 - 18 luglio 2018
                                                                         In tv su SuperTennis
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                                                                                                          Pag.18

        Azzurri,
          Italiani
                 chi
                   sempre
                     brilleràpiù
                              a New
                                 in alto
                                     York?

                Dopo Marco Cecchinato a Parigi
                  e Camila Giorgi a Wimbledon
                l’Italia guarda al prossimo Slam
                                                      pag.3

                                                          Test a confronto,
                                                          nuove Speed ‘Nole Style’
                                                          Provate sul campo le prossime Head
                                                          di Djokovic: le differenze tra MP e PRO

                                                                                            Pag.26

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Due storie parallele    pag.4 e 8                         Circuito Fit-Tpra: amatori a caccia dello Slam Pag.24
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prima pagina

 Cielo azzurro a New York
DI   ENZO ANDERLONI
FOTO   GETTY IMAGES

D
           a uno Slam all’altro: le clas-
           sifiche Atp e Wta del giorno
           dopo la finale di Wimbledon
           sono già quelle che deter-
minano l’entry list degli Us Open,
che cominceranno lunedì 27 agosto.
Ci siamo emozionati per la resurre-
zione di Novak Djokovic, per la sfida
epica con Nadal in semifinale, per la
maratona di servizi vinta da Kevin
Anderson con John Isner (dopo aver
lottato e vinto per più di quattro ore
con Federer). E per il ritorno alla vit-
toria Slam della Kerber insieme al
ritorno di mamma Serena Williams a
un livello che la porta a sfiorare il 24°
Slam da record.
Ma l’emozione che resta di più in
noi italiani è un’altra maglia azzurra
grande protagonista a questi livelli
dopo la semifinale di Marco Cecchi-
nato al Roland Garros. Camila Giorgi
ha infatti finalmente dimostrato che
la sua convinzione di poter fare qual-
cosa di davvero grande (come uno
Slam) non è una chimera. Lo storico
quarto di finale raggiunto, la partita
testa a testa con Serena, la proiettano
verso i campi duri americani con una
nuova forma mentis. Di sicuro con-
solidata. E dunque con un potenziale                                   che sale piano piano e questa setti-                         lità che oggi è sempre più condivisa
enorme in questo tennis femminile                                      mana ha stabilito il nuovo personale                         in Italia tra giocatori e coach. Arriva
ancora alla ricerca di leader.                                         “best ranking” al n.167 del mondo. Da                        fino al settore giovanile: i Musetti, le
Dall’altra parte, quella del tabellone                                 qui a fine anno non ha praticamente                          Cocciaretto, protagonisti a 16 3 17
maschile, ci presentiamo a New York                                    più niente da perdere. Può solo mi-                          anni tra gli under 18, e ad altri die-
con 5 giocatori già sicuri (Fabio Fo-                                  gliorare. E cominciare a dare un se-                         tro di loro. Le classifiche Itf ci dicono
gnini n.15, Marco Cecchinato n.27,                                     guito di prestigio a quel suo trionfo a                      che il prossimo anno agli Open d’Au-
Andreas Seppi n.50, Matteo Berrettini                                  Wimbledon Juniores del 2013.                                 stralia under 18, tra qualificazioni e
n.75, Paolo Lorenzi n.88) e un sesto                                   I nove italiani nel tabellone maschile                       main draw, ci saranno tra i 15 e i 20
assai probabile: Thomas Fabbiano                                       dei Championships sono stati un re-                          azzurrini. Un fatto senza precedenti.
con il quarto turno ai Champioship è                                   cord che ci ha ingolosito. Ma insieme                        Dunque che qualcuno possa brillare
risalito al n.107 e le ammissioni diret-                               alla quantità c’è la qualità dei nostri                      anche agli Us Open è molto più una
te nel main draw di Flushing Meadows                                   giocatori e la nuova consapevolezza                          probabilità che un sogno. Godiamoci
sono 104. Poi ci sono i più vicini alla                                che se Cecchinato e Giorgi sono an-                          dunque quest’estate d’attesa di nuo-
Top 100 che aggrediranno il torneo di                                  dati così avanti negli Slam, l’occasio-                      ve emozioni. I meteorologi dicono:
qualificazione: i Sonego, i Travaglia,                                 ne ci sia per tutti quelli che lavorano                      cielo azzurro a New York. E se aves-
i Bolelli. E magari il Gianluigi Quinzi                                con la mentalità giusta. Una menta-                          sero davvero ragione?

DIRETTORE                                COORDINAMENTO REDAZIONALE             HANNO COLLABORATO                    REALIZZAZIONE E IMPAGINAZIONE       Manoscritti e fotografie, anche se non
Angelo Binaghi                           Angelo Mancuso                        Giovanni Di Natale, Alessandro       GAME Comunicazione & Media S.r.l.   pubblicati, non si restituiscono.
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COMITATO DI DIREZIONE                    Antonio Costantini (foto editor),     Claudia Pagani, Gabriele Riva,       REDAZIONE E SEGRETERIA
Angelo Binaghi, Giovanni Milan,          Amanda Lanari,                        Mauro Simoncini, Giorgio Spalluto,   Stadio Olimpico - Curva Nord
Nicola Pietrangeli, Giancarlo Baccini,   Annamaria Pedani (grafica)             Piero Valesio.                       Ingresso 44, Scala G                La rivista è disponibile
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Enzo Anderloni                           Costantini, Angelo Tonelli            amministrazione@sportcast.it         dell’ 8 gennaio 2004                scrivere a supertennis@federtennis.it

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wimbledon

Riparte l’inseguimento:
Djokovic verso l’infinito
Dopo la sconfitta con Cecchinato a Parigi sembrava un fantasma. Adesso
con i suoi 13 Slam Nole si rimette alla rincorsa di Nadal e Federer (16 e 20).
A Londra ha dovuto battere Rafa in uno dei “quinti a oltranza” del torneo

DA LONDRA, ANGELO MANCUSO
FOTO GETTY IMAGES

“M
                 a non dovevamo veder-
                 ci più?”, cantava il gran-
                 de Lucio Battisti. Novak
                 Djokovic, poco più di
un mese fa, dopo l’amara sconfitta nei
quarti al Roland Garros contro Marco
Cecchinato, era svuotato, un fantasma.
“Potrei chiudere qui la mia carriera ed
essere comunque soddisfatto”, confes-
sò in una frettolosa conferenza stampa
appena qualche minuto dopo il k.o. Pa-
role che erano sembrate una resa, tanto
da ventilare l’ipotesi di non presentarsi
nei tornei sull’erba. E invece quella del
31enne di Belgrado a Wimbledon è la
storia di una resurrezione: è tornato a
trionfare in uno Slam a oltre due anni
dall’ultimo squillo datato Roland Gar-
ros 2016. “Non c’è un posto più bello
dove riprendere a vincere”, ha confes-
sato. Un successo speciale con uno
spettatore speciale. “È la prima volta
che vinco e in tribuna c’è mio figlio che
urla papà. È stato il mio sparring spe-
ciale nelle ultime due settimane”, ha
detto emozionato durante la premia-
zione sul Centre Court rivolgendosi
al piccolo Stefan, tre anni, seduto in
braccio a mamma Jelena (la coppia ha
anche un’altra figlia, Tara, di un anno).
È il 13° Slam (meglio solo Roger Fede-
rer a quota 20 e Rafa Nadal a 17), il
quarto a Wimbledon (come Rod Laver).
Un campione capace di dominare per
un paio di stagioni come nessuno nel
tennis negli ultimi 30 anni. Più degli
stessi Federer e Nadal: dal 1969 è stato
l’unico a vincere 4 Major di fila, sep-
pur non nella stessa stagione, ma tra il
2015 e il 2016.

Maratone epiche
Si potrebbe raccontare la finale, ma in       La stretta di mano con Kevin Anderson e il suo
                                              “solito” rituale: mangiare qualche filo d’erba del
realtà l’epilogo del torneo, il più antico    Centre Court dopo aver conquistato il titolo

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Entrambi usciti da due diverse maratone in semifinale, Nole Djokovic (a destra) e Kevin Anderson sono stati in campo “solo” tre set in finale

(era la 132a edizione) e prestigioso, vis-       infinito) ed era solo un primo turno: in          del terzo parziale il sudafricano aveva
suto tra suicidi tennistici, teste di serie      palio non c’era la finale di Wimbledon.           avuto una sola palla break (mancata)
spazzate via, set infiniti, scambi inter-                                                          sotto 5-2 nel secondo. Il serbo ne ha
minabili sull’erba ormai gialla nell’in-         Dubbi e interrogativi                             concesse due su altrettanti doppi fal-
solito caldo torrido che ha attanagliato         Anche quella contro Anderson è una                li e le ha cancellate, come le altre tre
Londra per due settimane, l’abbiamo              sfida epica destinata a restare nella             sotto 6-5. Erano tutti set point per An-
gustato solo nell’ultima ora. Era facile         storia del torneo, ma che ha ripropo-             derson. Poi l’epilogo al tie-break do-
immaginarlo visto che l’altro protago-           sto polemiche e interrogativi. Il peso            minato. Ha mangiato come suo costu-
nista, Kevin Anderson, era reduce dal-           di quello sforzo non poteva non con-              me un po’ di erba del Centre Court, il
la maratona di 6 ore e 36 minuti vinta           dizionare la finale di Anderson. Tra gli          tempio del tennis (“quest’anno razio-
26-24 al quinto contro John Isner. Ha            aspetti più curiosi degli Slam c’è quel-          ne doppia”, ha scherzato). Perché pro-
dominato Djokovic: 6-2 6-2 7-6 (3) in            la che si può definire come una vera e            prio sui prati è rinato. Già al Queen’s,
poco più di due ore. Aveva capito tutto          propria anomalia. Mentre agli Austra-             dove alla vigilia dei Championships
il sudafricano, un gigante di oltre due          lian Open, al Roland Garros e a Wim-              era stato battuto in finale (la prima da
metri: “Bisogna introdurre il tie-break          bledon al quinto e decisivo set si pro-           un anno a questa parte) da Cilic dopo
nel quinto set anche a Wimbledon”,               cede a oltranza, agli Us Open si gioca il         aver avuto un match-point ed esse-
aveva detto stremato dopo la semifi-             tie-break, formula inventata nel 1965             re stato avanti 4-1 nel tie-break. Una
nale. È apparso affaticato sin dai primi         da Jimmy Van Alen. Soluzione intro-               beffa, certo: probabilmente un tempo
scambi. E meno efficace al servizio: so-         dotta da un paio d’anni pure in Coppa             avrebbe fatto sua la sfida.
lo 10 ace, lui che ne aveva collezionati         Davis e che i giocatori invocano a gran
172 nelle sei precedenti partite recupe-         voce in tutti i Major. C’è tuttavia una           Il vero Nole contro Rafa
rando nei quarti due set di svantaggio           ragione per cui a Flushing Meadows si             A tratti, però, si era rivisto il vero Nole.
a Federer. In totale per arrivare in finale      gioca il tie-break nel set decisivo ed è          Di nuovo capace di lottare e esaltarsi
è stato in campo la bellezza di 21 ore.          il Super Saturday, andato comunque in             nei momenti importanti, di nuovo ca-
Dopo pochi game ha chiesto l’inter-              pensione nel 2015 sempre su richiesta             pace di difendersi come ai tempi d’oro,
vento del medico perché dolorante al             dei giocatori. Nella terra dove lo sport          di rispondere a livelli degni del nome
braccio. Lo stesso Isner, che dopo aver          è business e spettacolo proporre la               che porta. E di nuovo in buone condi-
salutato il Regno Unito sarebbe dovuto           finale femminile e le due semifinali              zioni fisiche, dopo che per mesi la sua
volare a Newport, negli States, per l’ul-        maschili al sabato era incompatibile              mobilità in campo aveva lasciato a de-
timo torneo sui prati della stagione, ha         con la possibilità che una o addirittura          siderare. A Wimbledon ha ritrovato tut-
rinunciato. “Non sono in condizione di           entrambe potessero protrarsi a tempo              to quello che serviva per fare sua una
giocare subito, devo recuperare”, ha             indefinito senza che, come negli altri            grande partita: oltre al gioco, la voglia
ammesso. Lui che nel 2010 era stato              tre Slam, ci fosse la giornata di riposo          feroce di vincere. Altrimenti non avreb-
protagonista di un’altra partita marato-         prima della finale domenicale.                    be mai battuto in semifinale Nadal in
na contro Nicolas Mahut: una sfida du-                                                             un’altra maratona di oltre cinque ore in
rata tre giorni e terminata con l’incre-         Finale a senso unico                              due giorni: 6-4 3-6 7-6(9) 3-6 10-8. Era
dibile punteggio di 70-68 al quinto set          A risentirne è stato lo spettacolo, ma            la 52a puntata della saga e Nole condu-
dopo 11 ore e 5 minuti (la partita più           per sgombrare il campo da ogni equi-              ce 27-25: nessuno come loro nell’era
lunga della storia del tennis). Quella           voco va detto che Djokovic ha vinto               open. Non si erano affrontati per un bel
volta la spuntò lo spilungone america-           perché è più forte e completo di An-              po’, salvo poi ritrovarsi un paio di mesi
no: si giocava sul Court 18 (all’ingresso        derson. La finale si è improvvisamen-             fa al Foro Italico (dominò Rafa). La sfida
c’è una targa che ricorda quel match             te accesa solo sul finale. Fino al 5-4            aveva un sapore speciale per il 31enne

                                                                      5
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di Belgrado: una grande notizia veder-
lo così avanti a Wimbledon pensando a
come era ridotto quattro mesi fa. Per-
deva partite disastrose come quelle di
Indian Wells o Miami, o finiva maltratta-
to da Hyeon Chung a Melbourne come
lui solitamente faceva con gli avversari.

La resurrezione
Djokovic è tornato tra i Top 10 ed è
vicino al livello che gli aveva permes-
so di guidare la classifica Atp per 223
settimane. Più di Nadal. “Mi passano
per la testa i flashback degli ultimi 15
mesi. Ora è facile parlare, ma ho sof-
ferto tanto per arrivare sin qui - ha sot-
tolineato - l’intervento al gomito, sono
stato fuori a lungo e ho avuto molti         L’angolo di Novak Djokovic esulta dopo il 4° Wimbledon vinto (a sinistra la moglie
dubbi. Non sapevo se sarei mai torna-        Jelena, a destra coach Vajda). Sotto, il figlio Stefan con la mamma. In alto, gli altri
                                             grandi protagonisti: da sinistra, Rafael Nadal, Roger Federer e Juan Martin Del Potro
to quello di prima”. Per ritrovarsi ha
faticato molto più del previsto. Prima
i problemi al gomito destro e l’inter-       dopo alcuni errori, con tanti saluti al
vento chirurgico dello scorso febbra-        concetto di “Amor y Paz” coinciso col
io, quindi le tante scelte strampalate (il   peggior momento della sua carriera.
guru Pepe Imaz) o sfortunate (Becker,        O polemizzando con il pubblico come
Agassi per finire con Stepanek). Nole        ha fatto al terzo turno contro il benia-
ha capito che la strada vecchia quasi        mino di casa Kyle Edmund. Basta con
sempre è meglio di quella nuova e che        abbracci e sorrisi: infastidito, ha tratto
stava bene con Marian Vajda, il suo          forza dall’ostilità ambientale. Il pubbli-
coach storico. Con il tecnico slovacco       co inglese del Centre Court non tolle-
ha lavorato dal 2006 (aveva 19 anni) al      rava le sue perdite di tempo prima di
2017 e con lui ha vinto tutto sino ad        servire e lo punzecchiava. “Per un po’
arrivare in vetta al ranking.                va bene, ma poi ho voluto far capire
                                             che non possono fare quello che vo-
Squadra che vince...                         gliono”, ha ruggito. Tutte quelle qualità
Allora lo scorso aprile ha bussato al-       che sembravano sparite, a cominciare
la porta della sua casa di Bratislava e      dalla miglior risposta del circuito, sono
Vajda da buon padre di famiglia ha riac-     tornate al loro posto sui prati di Church
colto il figliol prodigo. Si è così ricom-   Road. Si sono rivisti quel furore, quella
posto il team del quale fa parte il pre-     rabbiosa determinazione, quegli occhi
paratore atletico Gebhard Phil Gritsch:      spiritati che insieme alle innegabili doti
è lui che si sta prendendo cura di quei      tecniche lo avevano portato in vetta al
muscoli che ai tempi d’oro parevano          mondo. Il suo ritorno è un bene per il
di gomma. Manca solo il fisioterapista       tennis perché Nole è un campione vero,
Miljan Amanovic, attualmente ancora          di quelli che attraversano la tempesta
sotto contratto con Raonic. Tre mesi di      alla ricerca della gloria perduta e poi
allenamento e quella fiamma interiore        sorridono alzando di nuovo al cielo
che sembrava essersi definitivamente         una coppa dorata alla quale pensava di           La duchessa di Cambridge e la duchessa
spenta si è riaccesa. Pure infuriandosi      aver detto per sempre addio.                     di Sussex, Kate e Meghan, nel Royal Box
                                                                                              durante la semifinale Djokovic-Nadal
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Così Angie Kerber
è tornata regina
Due Slam, poi caduta e risalita fino al titolo di Wimbledon 2018. “Nessuno
se lo aspettava”. Ma con un gran coach (Wim Fissette) e tanta testa
ha battuto Serena Williams, in finale a 300 giorni dall’operazione post-parto

DI   ANDREA NIZZERO                          Dopo un 2017 da incubo, la tedesca
FOTO   GETTY IMAGES                          Angelique Kerber, 30 anni e n.4 Wta,
                                             ha conquistato il 3° Slam in carriera;

C
                                             sotto, Angie si affaccia col trofeo
          i sono molti punti di vista da     dalla South West Hall, verso la folla.
          cui osservare la vittoria di An-   Più in basso, schiena sull’erba
          gelique Kerber a Wimbledon,        del Centrale dopo il match point
          suggellata lasciandosi cadere      e premiata col Venus Rosewater
                                             Dish dal Principe Edoardo,
nel polveroso fondocampo del Centre
                                             Duca di Kent
Court nel tardo pomeriggio di sabato
14 luglio. In molti hanno scelto, nem-
meno a torto, il punto di vista della sua
avversaria: Serena Williams, mamma
atomica, ha firmato un’impresa sto-
rica nonostante la sconfitta in finale.
Eppure il percorso che ha (ri)portato
Angie tra le vette del tennis mondiale
e al suo terzo Slam merita di essere ri-
cordato in breve. “Penso che nessuno
avrebbe puntato su di me all’inizio del
torneo”, ha detto Angie a ragione, non
recriminando alcunché ma esprimen-
do un semplice fatto. Effettivamente
nessuno si sarebbe aspettato di vedere
lei sollevare il Venus Rosewater Dish,
nonostante si parli di una pluricampio-
nessa Slam ed ex numero 1 del mon-
do. Colpa di una stagione 2017 che l’ha
vista crollare sotto il peso del primato
nel ranking e delle aspettative. Dopo
i trionfi agli Australian Open e agli Us
Open di due stagioni fa, intervallati da
una finale persa proprio a Wimbledon,
proprio contro Serena, la mancina di
Brema ha dovuto rimettere in discus-
sione ogni apparente certezza costru-
ita in quasi 15 anni di carriera. Iniziato
da numero 1, terminato fuori dalle pri-
me 20, lo scorso anno finirà per defini-
re Angie e la sua carriera quanto quello
precedente. E non in senso negativo,
ma al contrario come il bagno di realtà
che l’ha resa definitivamente grande.

Fattore Wim
Ha chiamato al suo fianco Wim Fissette,
un allenatore che ha dimostrato a suon

                                                                8
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di risultati - e con molte giocatrici di-
verse - di saper estrarre il meglio dalle
sue assistite, in qualunque fase di car-
riera si trovino. Lasciando intatti i me-
riti di Kerber, questo titolo conferma il
coach belga quale uno dei più vincenti
della storia recente del tennis femmi-
nile. L’avevamo conosciuto nel 2009,
quando accompagnò mamma Kim Clij-
sters, una connazionale di cui era sta-
to sparring partner in passato, nel suo
trionfale ritorno alle competizioni. Da
lì in avanti ha portato Sabine Lisicki
in finale a Wimbledon (2013), Simona
Halep alla sua definitiva esplosione
(2014), Victoria Azarenka di nuovo al
top (tra il 2015 e il 2016). Dopo una
stagione 2017 al fianco di Jo Konta, che
a sua volta a inizio 2017 aveva vinto
su Sara Errani una sorta di “asta” per il
coach belga, Fissette ha iniziato a lavo-
rare con Kerber prima della off-season.      Sopra, Angelique Kerber
Ha avuto modo di architettare con lei        con il coach belga Wim Fissette.
questo 2018 fin dagli ultimi mesi del-       Qui, la lettone Jelena Ostapenko,
lo scorso anno. I risultati adesso sono      battuta per 6-3 6-3 dalla tedesca
                                             in semifinale. Sotto, Serena Williams
davvero sotto gli occhi di tutti: Angie a    al servizio durante la finale
Wimbledon si è presentata in condizio-       persa contro la Kerber 6-3 6-2
ni fisiche invidiabili, con un bagaglio di
fiducia già notevole dopo i quarti al Ro-
land Garros (dove ha messo sotto per
metà partita la futura campionessa del
torneo) e le semifinali agli Australian
Open. In meno di nove mesi di collabo-
razione, la tedesca si trova di nuovo tra
le Top 5, con il terzo Slam in tasca e con
una consapevolezza della sua forza fi-
nalmente reale e consolidata.

Difesa eccellente
E, come spesso capita in questo tennis
contemporaneo, l’età e gli anni pas-
sati sono diventati un punto di forza
da sfruttare invece che una debolezza
con cui fare i conti. “Dato che ho già
30 anni, penso di aver accumulato tan-
ta esperienza nel corso degli anni - ha
detto la campionessa dopo la vittoria,
con grande candore -: so che cosa si-
gnifica giocare su quel campo per le
semifinali o per la finale. Avevo già
giocato qui una volta la finale (2016,
perse proprio da Serena, ndr), quin-
di sapevo cosa aspettarmi. Penso che
questa cosa mi abbia aiutato a essere
un po’ più rilassata, a uscire sul cam-
po concentrata sul mio match e a non
pensare che si trattava della finale di
Wimbledon”. È andata sul campo oppo-
nendo a Serena una difesa eccellente e
soluzioni tattiche ragionate, costruite
in buona parte sul suo essere mancina.
Angie le ha fatto commettere 24 errori
gratuiti, il numero più alto per distac-

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co, del torneo dell’americana.
Con i dovuti accorgimenti, si è trat-
tato dello stesso piano adottato in
precedenza contro Osaka, Bencic,
Kasatkina e Ostapenko, dopo lo spa-
vento iniziale contro la diciottenne
Claire Lu, battuta solo per 6-4 al terzo       In alto, l’abbraccio
al primo turno. Un cammino difficile,          tra Angelique Kerber
per un torneo che entro metà della             e Serena Williams
                                               dopo la finale; più a sinistra,
prima settimana aveva perso sei delle
                                               la vincitrice tedesca alla
sue prime otto giocatrici e che non ha         “cena dei campioni 2018”.
messo una singola Top 10 nei quarti            Qui, l’altra tedesca Julia Georges,
di finale. Kerber, testa di serie n.11,        battuta in semifinale da Serena
era la più alta rimasta in gara.
Ad Angie manca solo il Roland Garros,
per completare un palmarès che già
oggi è più che sufficiente a ipotecare      so week-end. Come ha detto suo mari-          la lunga corsa a un Grand Slam. Questo
un’introduzione nella Hall of Fame.         to Alexis Ohanian, la situazione si era       è solo l’inizio, letteralmente solo l’ini-
Parigi sarà difficile da conquistare ma     complicata e aggravata a tal punto da         zio”, ha detto Serena dopo la sconfitta.
non è per nulla incompatibile con le        far temere per la sua vita: nel momento       “Le due settimane di Wimbledon so-
sue caratteristiche (e qualche settima-     di salutarla, prima dell’anestesia, “non      no state pazzesche, ho fatto un passo
na fa, nei quarti, era avanti un set e un   sapevo se l’avrei rivista”, ha detto il co-   avanti gigantesco”.
break contro Simona Halep). Con ogni        fondatore di Reddit. Passata la paura, a      Serena potrebbe non essersene accor-
probabilità, di Angie, ancora non ab-       inizio del 2018 Serena faceva comun-          ta, ma potrebbe essere incappata in un
biamo visto tutto.                          que ancora fatica a “camminare fino           piccolo scherzo del destino. Volendo
                                            alla cassetta della posta”, per usare le      trovare corsi e ricorsi storici, infatti,
300 giorni dopo                             sue stesse parole. Adesso, questa finale      alla minore delle sorelle Williams era
Sono passati poco più di 300 giorni tra     raggiunta da numero 181 del mondo,            già successo di battere Camila Giorgi
il momento in cui Serena Williams en-       aggiunge un nuovo capitolo alla sua           nel match più difficile verso la finale di
trava in sala operatoria, qualche giorno    carriera leggendaria: “Queste due setti-      uno Slam: capitò agli Australian Open
dopo il parto della piccola Alexis Olym-    mane mi hanno mostrato che posso an-          2016, dove poi perse a sorpresa pro-
pia, e la finale di Wimbledon dello scor-   cora competere. Posso competere per           prio contro Angelique Kerber.

                                                                10
terza pagina

Newport, dove il tennis
dura... un’eternità
A meno di 300 km da New York c’è uno dei club più antichi degli USA,
ora sede di un museo e della Hall of Fame del tennis. Ci si gioca la tappa
americana Atp sull’erba. E Jimmy Van Alen vi inventò il tie-break...

Sede dell’unico torneo Atp su erba in Nord America, presso il club di Newport (Rhode Island, USA) ha sede anche la Tennis Hall of Fame

DI ALESSANDRO MASTROLUCA
FOTO GETTY IMAGES

J
       immy Van Alen, aristocratico
       cresciuto tra i Rembrandt a Wa-
       kehurst, viveva nella più antica
       magione ottocentesca di Newport,
nel Rhode Island, la prima casa del ten-
nis americano. Nel 1880, racconta Ste-
ve Tignor nel suo “Borg-McEnroe”, “Har-
ry Stevens, fidanzato di Edith Wharton,
portò per la prima volta reti, palline e
racchette a Newport, nello stesso pe-
riodo in cui James Gordon Bennett Jr.,
il ricco e stravagante editore del New
York Herald commissionava allo studio
architettonico McKim, Mead & White la
costruzione di un buen retiro nel cen-
tro della città, che avrebbe chiamato
Newport Casino. Con le sue serate dan-
zanti, i concerti nel piazzale a forma di
ferro di cavallo e i campi da tennis, fu il
primo centro di ritrovo in stile europeo       d’azzardo a dispetto del nome e oggi            la finale di singolare Ham Richardson
del Paese”.                                    rientra nell’associazione dei circoli           batte Straight Clark 6-3, 9-7, 12-14, 6-8,
                                               tennistici ultra-centenari, nel 1881 si         10-8. Così deve spostare su un campo
Ultracentenario                                giocano i primi campionati nazionali            secondario con pochi posti a sedere il
In questa cittadella del tempo libero,         statunitensi. Qui, nel 1954, Van Alen           match clou, la finale di doppio fra gli
che non ha nulla a che vedere col gioco        dirige un torneo per dilettanti. Nel-           australiani Lew Hoad e Ken Rosewall

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terza pagina
e gli statunitensi Tony Trabert e Vic
Seixas, quattro dei migliori giocatori
del mondo. Quel giorno inizia a svilup-
pare il VASS, il Van Alen Simplified Sco-
ring System (punteggio semplificato di
Van Alen), che poi evolverà nel tiebreak
di cui tanto si discute in questi giorni.

La Hall of Fame
In quegli stessi anni, Van Alen accom-
pagna la moglie Candy in visita alla
National Baseball Hall of Fame. E capi-
sce che anche il tennis deve avere un       Il museo di Newport, visitabile durante il torneo, è una meta turistica imprescindibile
luogo per onorare i suoi campioni. E        per gli appassionati di tennis che si trovano nell’area di New York. La visita si può
quel posto sarà, e rimarrà, il Newport      programmare direttamente on-line dalle pagine del sito web ufficiale di Newport
Casino col suo campo a ferro di ca-
vallo su cui tutti possono giocare da
maggio a settembre, che è diventato il
National Lawn Tennis Hall of Fame and
Museum, ufficialmente riconosciuto
dall’ITF nel 1986.
Non torna quest’anno il tre volte vin-
citore del titolo e campione in carica
John Isner. Ma fra i 15 mila oggetti del
museo in qualche modo la sua presen-
za si sente. Fra le nuove acquisizioni,
infatti, c’è anche la pallina con cui ha
servito l’ace numero 10 mila in carrie-
ra, a Houston.

Oggetti cult
Il club e il museo raccontano il fascino
di uno sport aristocratico che si è aper-
to al mondo, dal brevetto del maggiore
Walter Clopton Wingfield per i campi
del lawn tennis ai nove trofei vinti a
Wimbledon che Martina Navratilova ha
prestato e non ha più voluto indietro.
Si va dal vestito modello Catwoman di
Serena Williams del 2002 alla chitarra
Rickenbacker di Vitas Gerulaitis, gran-
de amico di Eddie Van Halen, ottavo
miglior chitarrista del mondo secondo
la rivista Rolling Stone.

Anni rivoluzionari
Quest’anno il museo, che naturalmente
raccoglie foto e testimonianze di tutti i
protagonisti entrati nella Hall of Fame,
ha scelto di omaggiare i cinquant’an-
ni dalla nascita dell’era Open con una
mostra che andrà avanti fino all’inizio
del 2019 su quei primi anni rivoluzio-
nari: si potrà vedere anche la racchetta
con cui Ashe ha vinto il primo Us Open
e leggere la lettera di congratulazioni
che gli ha inviato Jackie Robinson. Ma il
tennis è anche futuro, un tempo che si
fa presente nello speciale teatro in cui
assistere al monologo dinamico dell’o-
logramma di Roger Federer. E sognare
di essere davvero nella stessa stanza
                                            Gli ultimi due campioni in ordine cronologico a essere stati introdotti nella Hall Of Hame
col campione svizzero.
                                            del Tennis di Newport: lo statunitense Andy Roddick e la belga Kim Clijsters

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atp e wta
 focus next gen

Rublev, ma dov’eri finito?
Fermo da 90 giorni per una piccola frattura da stress alla schiena il russo
rientra per difendere il titolo conquistato a Umago nel 2017 (fin qui
l’unico vinto nel circuito). Intanto il circuito Challenger scopre... Ulisse

DI   ALESSANDRO NIZEGORODCEW
FOTO   GETTY IMAGES E MEF
                                                                                                             Andrey Rublev, moscovita

A
                                                                                                           classe 1997, lo scorso anno
          ndrey Rublev è tornato. Il                                                                     vinse il suo primo torneo Atp
          talento russo, finalista alle                                                                    a Umago (sotto col trofeo),
          Atp Next Gen Finals 2017,                                                                            dove quest’anno rientra
                                                                                                                 in campo dopo lo stop
          è finalmente pronto a calca-
                                                                                                            per infortunio alla schiena
re nuovamente i campi del circuito
Atp. L’ultimo match ufficiale, prima
dell’infortunio, risale infatti al torneo
di Monte-Carlo, disputatosi tre mesi
fa. “Mi spiace di non avervi informato
- ha comunicato Rublev tramite social
network ai suoi tifosi - ma la mia as-
senza prolungata dai campi è dovuta
a un problema alla schiena. Ho avuto
una piccola frattura da stress, ma ora
mi sto allenando e tornerò presto in
campo”. Dal rosso al rosso, da Monte-
Carlo a Umago, 90 giorni dopo il ven-
tenne di Mosca è pronto a difendere
il titolo conquistato lo scorso anno
in terra croata, quando alzò al cielo
il suo primo (e fin qui unico) trofeo
Atp. Rublev è attualmente al numero
8 della Race to Milan ma, complice la
probabile assenza di Alexander Zve-
rev (che giocherà le Atp Finals come
nel 2017), attualmente sarebbe l’ulti-
mo ‘dentro’ per le finali Next Gen.

Punti da difendere
Il russo, dopo tre mesi di assenza
e 400 punti conquistati in inverno,
deve guardarsi dall’attacco di tenni-
sti in grande ascesa come il polacco
Hubert Hurkacz, il norvegese Casper
Ruud e gli statunitensi Reilly Opel-
ka e Michael Mmoh. “Sono felice di
annunciare che torno ufficialmente
a Umago (testa di serie numero 4;
ndr)”, aveva postato il russo su In-        I biglietti per le Next Gen Atp Finals
stagram a qualche giorno dall’inizio
del torneo - . L’evento 250 croato è        già in vendita on-line: Milano è vicina
davvero speciale per me in partico-         La seconda edizione delle Next Gen Atp Finals è prevista dal 6 al 10 novembre 2018. È
lare per il caloroso pubblico, un’in-       già possibile acquistare i biglietti per tutte le sessioni di gioco che si svolgeranno come nel
credibile vista della spiaggia, buon        2017 al polo fieristico di Milano-Rho. Per comprare i tagliandi basta andare su ticketing.
cibo e tanto divertimento”. Rublev          nextgenatpfinals.com, accessibile anche dal sito ufficiale della manifestazione (www.next-
non ha perso tante posizioni in clas-       genatpfinals.com). Il 6, il 7 e l’8 novembre, giornate dedicate ai round robin, sono previste
                                            due sessioni, quella pomeridiana dalle 14 e quella serale dalle 19.30. Poi sessione unica
sifica in questi mesi lontano dai cam-
                                            a partire dalle 19.00 per le semifinali di venerdì 9 e le due finali di sabato 10. Disponibili
pi e si trova ancora al n.35 Atp, ma
                                            anche biglietti cumulativi e abbonamenti.

                                                                14
atp e wta
 focus next gen
adesso iniziano ad arrivare i punti in
scadenza, a cominciare proprio dai
250 del torneo croato sino ad arriva-
re, ovviamente, ai 360 conquistati lo
scorso anno con i sorprendenti quar-
ti di finale agli Us Open.

Perugia come Itaca,
l’Odissea di Ulises
“Questo ragazzo ha grande fiducia
nel proprio tennis e tira molto for-
te. Credo che presto lo vedremo pa-
recchio in alto nel ranking Atp”. Dal
Challenger di Perugia, Fabio Gorietti
- coach di Gianluigi Quinzi - raccon-
ta così il tennis e le potenzialità di
Ulises Blanch, statunitense che nella      Ulises Blanch, statunitense, domenica                   tense settimane con la federazione
finale del challenger di Perugia ha        scorsa ha battuto Gianluigi Quinzi                      statunitense. In alcune circostanze è
                                           nel Challenger di Perugia conquistando
sconfitto il marchigiano 7-5 6-2 (re-      il primo sigillo in carriera                            seguito anche da Ivan Lendl e da Jez
cuperando da 5-3 40-15 Quinzi nel                                                                  Green, attuale preparatore atletico di
primo set).                                                                                        Alexander Zverev”.
La vita e il tennis di Ulises Blanch so-   parecchi mesi per riprendersi. In Um-                   A 20 anni Blanch ha già vissuto in
no stati una vera e propria Odissea,       bria ha trovato grande fiducia. Ulises                  quattro diversi continenti e superato
come il suo nome di battesimo evi-         si allena principalmente in Argenti-                    difficoltà, tennistiche e non, partico-
dentemente prevedeva. Nato a Porto         na, dove vive la sua famiglia e dove                    larmente complesse. La vittoria nel
Rico da papà spagnolo e madre por-         crescono tennisticamente anche i                        Challenger di Perugia può rappresen-
toricana il 25 marzo 1998, Blanch ha       suoi tre fratelli Dali, Cristal e Darwin                tare il salto di qualità definitivo, la
vissuto una serie infinita di traslochi    (under 10 considerato un predesti-                      fine di un’odissea. In Umbria, Ulises
in giro per il mondo prima di ap-          nato dagli addetti ai lavori; ndr), ma                  potrebbe aver trovato la prima Itaca
prodare, finalmente, in Argentina (e       spesso si reca a Orlando per delle in-                  delle tante future.
spesso anche negli Stati Uniti).
La famiglia si è trasferita da Porto
Rico solo 96 ore dopo la nascita del
piccolo Ulises. Prima meta, Seat-
                                                                                       Un concentrato
tle. Il peregrinare è proseguito con                                                   di talento pronto
l’approdo in Cina, poi India, quindi
Thailandia sino all’attuale dimora
                                                                                       a illuminare Milano
                                                                                       Escludendo Alexander Zverev, che al 99% prenderà parte
argentina. Blanch si divide, come
                                                                                       anche quest’anno alle Atp Finals di Londra, questa è la si-
sede di allenamento, tra la Flori-
                                                                                       tuazione attuale della Race to Milan, che permette ai primi
da (alla USTA di Orlando) e proprio                                                    sette in classifica di ottenere il pass per le Next Gen Atp
l’Argentina. Ex numero 2 al mondo                                                      Finals 2018: il pubblico italiano potrà ammirare le gesta
under 18, finalista al Bonfiglio 2016                                                  sicuramente di tennisti del calibro di Stefanos Tsitsipas
(sconfitto da Tsitsipas) e semifinali-                                                 (nella foto), reduce dal suo primo ottavo di finale in uno
sta a Wimbledon junior (battuto da                                                     Slam, Denis Shapovalov e Frances Tiafoe (vincitore
Shapovalov), Blanch ha vissuto un                                                      quest’anno a Delray Beach del suo primo titolo Atp); molto
inizio molto complicato di carriera                                                    probabile anche la presenza del classe ’99 australiano Alex
a livello Pro, con un solo titolo Futu-                                                De Minaur, sublime nella stagione sui prati (una vittoria e
res conquistato in Canada nel 2017                                                     una finale Challenger oltre al 3° turno raggiunto a Wimble-
                                                                                       don), e di un ritrovato Taylor Fritz. Gli ultimi due under 21
e una classifica che è parsa sempre
                                                                                       qualificati, al momento, sarebbero Andrey Rublev e lo spa-
inferiore alle potenzialità dello sta-
                                                                                       gnolo Jaume Munar. Il primo italiano è Gian Marco Mo-
tunitense (“Sono e mi sento america-                                                   roni, attualmente al numero 17 della Race to Milan. (al.ni.)
no, la mia prima lingua è l’inglese”,
racconta Ulises).

Mononucleosi e fiducia                     Nei Challenger brillano i ‘nuovi’ Next Gen
A Perugia, da lucky loser, ha gioca-       La settimana challenger appena conclusa è stato molto interessante per il mondo Next Gen. Oltre
to il torneo della vita salendo d’im-      alla vittoria di Ulises Blanch a Perugia, infatti, è giunto il successo di Pedro Martinez in Svezia, oltre
provviso al n.308 Atp e alla piazza 28     a tanti piazzamenti di tennisti poco noti, molto giovani e assai interessanti. A Bastad, dove questa
della Race to Milan. “Dopo la semifi-      settimana si gioca l’evento Atp, il classe ’97 Martinez (oggi al best ranking al numero 190 Atp) ha
                                           sconfitto in finale il più reclamizzato e quotato Corentin Moutet, ormai vicinissimo ai Top 100 Atp
nale a Wimbledon Junior 2016 Ulises
                                           (n.117) per 7-6 6-4. Sul veloce canadese di Winnipeg, in un torneo vinto dal redivivo Jason Kubler,
ha avuto la mononucleosi - racconta
                                           ottimo piazzamento nei quarti di finale per il diciannovenne di casa Alexis Galarneau. Nel mondo Fu-
coach Rodrigo Alvarez, presente a          tures vittorie per l’olandese Tim Van Rijthoven (classe 1997), per l’austriaco Matthias Haim (classe
Perugia con Blanch - e ha impiegato        1998) e per il cinese Rigele Te (classe 1997). (al.ni.)

                                                                  15
i numeri della settimana

Siamo solo noi... 4
                                                               I primi 20 del ranking Atp              I primi 20 italiani del ranking Atp
                                                    Pos.     Nome (nazionalità)             Punti   Pos. Rank.             Nome              Punti
                                                     1       Rafael Nadal (ESP)             9310      1    15          Fabio Fognini         2030
                                                     2       Roger Federer (SUI)            7080      2    27        Marco Cecchinato        1510
                                                     3     Alexander Zverev (GER)           5665      3    50          Andreas Seppi          996
                                                     4   Juan Martin del Potro (ARG)        5395      4    75        Matteo Berrettini        757
                                                     5      Kevin Anderson (RSA)            4655      5    88          Paolo Lorenzi          668
                                                     6      Grigor Dimitrov (BUL)           4610      6   107        Thomas Fabbiano          529
                                                     7          Marin Cilic (CRO)           3905      7   118         Lorenzo Sonego          481
                                                     8         John Isner (USA)             3720      8   141        Stefano Travaglia        409
                                                      9     Dominic Thiem (AUT)             3665      9   153          Simone Bolelli         361
                                                     10     Novak Djokovic (SRB)            3355     10 167           Gianluigi Quinzi        339
                                                     11       David Goffin (BEL)            3120     11 174            Matteo Donati          325
                                                     12   Diego Schwartzman (ARG)           2470    12 180          Alessandro Giannessi      317
                                                     13   Pablo Carreno Busta (ESP)         2155    13 185           Salvatore Caruso         307
                                                     14        Jack Sock (USA)              2075    14 197              Luca Vanni            292
                                                    15         Fabio Fognini (ITA)          2030    15 210           Andrea Arnaboldi         274
                                                    16        Kyle Edmund (GBR)             1995     16    236       Stefano Napolitano       239
                                                    17     Roberto Bautista Agut (ESP)      1940     17    247        Lorenzo Giustino        228
DI GIORGIO SPALLUTO
                                                    18         Nick Kyrgios (AUS)           1935     18    253       Gian Marco Moroni        217
FOTO GETTY IMAGES
                                                    19        Lucas Pouille (FRA)           1835     19    259          Federico Gaio         211
                                                    20         Kei Nishikori (JPN)          1800     20    292        Gianluca Mager          176
16     le stagioni consecutive in cui il torneo
                                                             Le prime 20 del ranking Wta             Le prime 20 italiane del ranking Wta
di Wimbledon è stato appannaggio dei “soliti
4”. Federer (8 titoli), Djokovic (4, nella foto),   Pos.       Nome (nazionalità)           Punti   Pos. Rank.         Nome          Punti
Nadal e Murray (2) hanno monopolizzato               1        Simona Halep (ROU)            7571      1    35      Camila Giorgi     1316
lo slam londinese dal 2003 a oggi.                   2      Caroline Wozniacki (DEN)        6740      2    74       Sara Errani       841
                                                     3       Sloane Stephens (USA)          5463      3   143     Deborah Chiesa      412
6   ore e 36     minuti la durata della              4       Angelique Kerber (GER)         5305      4   180     Jasmine Paolini     319
semifinale vinta da Kevin Anderson                   5        Elina Svitolina (UKR)         5020      5   189    Martina Trevisan     292
su John Isner con lo score di 7-6 6-7 6-7 6-4
                                                     6        Caroline Garcia (FRA)         4730      6   206       Jessica Pieri     264
26-24. Si tratta del terzo match di singolare
più lungo di sempre, dopo le 11 ore                  7      Garbine Muguruza (ESP)          4620      7   232  Anastasia Grymalska    233
e 5 di Isner-Mahut di Wimbledon 2010                 8         Petra Kvitova (CZE)          4550      8   233  Martina Di Giuseppe    232
e le 6 ore e 43 del match di Davis vinto             9       Karolina Pliskova (CZE)        4485      9   263 Giulia Gatto-Monticone 192
da Leonardo Mayer su Joao Souza nel 2015.            10        Julia Goerges (GER)          3980     10 292       Georgia Brescia     168
                                                     11      Jelena Ostapenko (LAT)         3787     11 293     Cristiana Ferrando    166
2    i giorni impiegati per portare a termine        12         Madison Keys (USA)          3596    12 301       Camilla Rosatello    159
l’epica semifinale vinta da Djokovic                 13       Daria Kasatkina (RUS)         3525    13    321     Stefania  Rubini    142
su Nadal per 10-8 al quinto. Si è trattato
                                                     14         Venus Williams (USA)        2801    14 362      Federica Di Sarra     113
del primo match della storia di Wimbledon
sospeso per “coprifuoco”. Un decreto della           15        Elise Mertens (BEL)          2755    15 390          Gaia Sanesi        99
municipalità di Wimbledon impone che alle            16         Ashleigh Barty (AUS)        2555     16    391       Francesca Schiavone      98
23 si spengano le luci e si chiudano i battenti.     17          Kiki Bertens (NED)         2510     17    405        Angelica Moratelli      93
                                                     18          Naomi Osaka (JPN)          2350     18    445        Martina Colmegna        77
110 i turni di battuta tenuti                        19       Coco Vandeweghe (USA)         2183     19    471        Lucrezia Stefanini      71
consecutivamente da John Isner, che non              20      Barbora Strycova (CZE)         1975     20    487        Martina Caregaro        69
aveva mai perso il servizio nel torneo fino al
terzo set della semifinale con Kevin Anderson.      I PRIMI 16 DELLA RACE TO MILAN
Resta salvo il primato di Pete Sampras
                                                    Pos.      Nome (nazionalità)            Punti   Pos.    Nome (nazionalità)            Punti
che tra il 3° turno del 2000 e il 2° del 2001
tenne 118 game di battuta consecutivi.               1      Alexander Zverev (GER)          3585     9      Hubert Hurkacz (POL)           344
                                                     2      Stefanos Tsitsipas (GRE)        1037    10       Casper Ruud (NOR)             327
4    le sconfitte subite da Roger Federer            3      Denis Shapovalov (CAN)           910    11        Reilly Opelka (USA)          307
non sfruttando match-point negli ultimi 9 k.o.       4         Frances Tiafoe (USA)          828    12      Michael Mmoh (USA)             280
subiti. Il tennista elvetico è stato a 1 punto       5       Alex de Minaur (AUS)            705    13       Marc Polmans (AUS)            273
dal successo contro Donskoy (Dubai 2017),            6         Taylor Fritz (USA)            618    14     FelixAuger-Aliassime (CAN)      265
Haas (Stoccarda 2017), Del Potro (Indian             7        Jaume Munar (ESP)              466    15      Corentin Moutet (FRA)          223
Wells 2018) e Anderson (Wimbledon 2018).
                                                     8       Andrey Rublev (RUS)             440    16       Pedro Martinez (ESP)          203
                                                                           16
il tennis in tv

Tra mare e montagna...
S
       iamo nel cuore di luglio e anche
       il grande tennis si divide tra
       mare e montagna. Ma non per
       far vacanza, ma per dar segui-
to alla stagione agonistica. E così Su-
perTennis resta come sempre ‘aperto
per ferie’ e seguirà i protagonisti dei
tour sulle coste marittime della Cro-
azia, a Umago, e del Nord America, a
Newport; così come sulle Alpi sviz-
zere di Gstaad. A Umago ci va il cir-
cuito Atp, con una bella fetta di Italia
(Marco Cecchinato, Andreas Seppi e
Paolo Lorenzi), mentre a Gstaad sono
protagoniste le ragazze. Che si divi-
dono, nel calendario e sugli schermi,
tra Svizzera e Romania (Bucarest).                          Il campo centrale di Umago, intitolato a Goran Ivanisevic (foto Atp)
Ma non è tutto qui, anzi. Basti pen-
sare che la prossima domenica sa-
ranno 5 le finali trasmesse in diret-                       è la volta di Bastad (Atp, Svezia),                                      a seguire). È l’estate caldissima del
ta dal canale della Fit: alle 11.30 si                      poi Bucarest (alle 16.00), Umago                                         tennis in diretta - e in chiaro - di
parte proprio con Gstaad; alle 14.00                        (alle 20.00) e infine Newport (Atp,                                      SuperTennis.

Una domenica per cinque finali: si comincia alle 11.30
 Giovedì 19            Venerdì 20                  Sabato 21                     Domenica 22                   Lunedì 23                      Martedì 24                   Mercoledì 25
00:00 - ATP Bastad     00:00 - WTA Bucarest       00:00 - WTA                   00:00 - WTA Gstaad            01:00 - WTA Gstaad             00:30 - ATP 500               00:30 - ATP Bastad
(replica)              (differita)                Bucarest (differita)          (differita)                   Finale (replica)               Amburgo (replica)             (replica)
02:00 - ATP Bastad     02:00 - WTA Bucarest       02:00 - WTA                   02:00 - ATP Newport           03:00 - WTA Bucarest           02:00 - ATP Newport           02:00 - ATP 500
(replica)              (differita)                Bucarest (differita)          (differita)                   Finale (replica)               Finale (replica)              Amburgo (replica)
04:00 - ATP Bastad     04:00 - ATP Bastad         04:00 - WTA                   04:00 - WTA                   05:00 - ATP Umag               03:45 - WTA Gstaad            03:45 - ATP Umag
(replica)              (replica)                  Bucarest (differita)          Bucarest (differita)          Finale (replica)               Finale (replica)              Finale (replica)
06:00 - ATP Umag       05:45 - ATP Umag           06:00 - ATP Newport           06:00 - ATP Newport           07:00 - Tennis Parade          05:30 - WTA Bucarest          05:30 - ATP
(replica)              (replica)                  (differita)                   (differita)                   07:15 - ATP Newport            Finale (replica)              Newport Finale
08:45 - Regionando     07:30 - ATP Bastad         08:00 - ATP Newport           08:00 - WTA                   Finale (replica)               07:00 - ATP Umag              (replica)
09:00 - ATP Umag       (replica)                  (differita)                   Bucarest (differita)          08:45 - Tennis                 Finale (replica)              07:00 - ATP 500
(replica)              09:15 - ATP Umag           09:00 - Tennis Parade         10:00 - ATP Bastad            Storming - Svitolina           09:00 - ATP 500               Amburgo (replica)
11:00 - LIVE ATP       (replica)                  09:15 - ATP Umag              (replica)                     09:00 - ATP Bastad             Amburgo (replica)             09:00 - ATP 500
Bastad                 11:00 - LIVE ATP           (replica)                     11:30 - LIVE WTA              (replica)                      11:00 - LIVE ATP              Amburgo (replica)
12:45 - Supertennis    Bastad                     11:00 - LIVE WTA              Gstaad Finale                 11:00 - LIVE ATP 500           500 Amburgo                   11:00 - LIVE ATP
Today                  12:45 - Supertennis        Gstaad                        13:45 - Supertennis           Amburgo                        13:00 - LIVE ATP              500 Amburgo
13:00 - LIVE ATP       Today                      13:00 - LIVE ATP              Today                         13:00 - LIVE ATP 500           500 Amburgo                   13:00 - LIVE ATP
Bastad                 13:00 - LIVE ATP           Bastad                        14:00 - LIVE ATP              Amburgo                        14:45 - Tennis Parade         500 Amburgo
14:45 - Supertennis    Bastad                     14:45 - Supertennis           Bastad                        14:45 - Tie-Break              15:00 - LIVE ATP              14:45 - Tennis
Today                  14:45 - Supertennis        Today                         15:45 - Supertennis           15:00 - LIVE ATP 500           500 Amburgo                   Storming - Federer
15:00 - LIVE ATP       Today                      15:00 - LIVE ATP              Today                         Amburgo                        17:00 - News                  15:00 - LIVE ATP
Bastad                 15:00 - LIVE ATP           Bastad                        16:00 - LIVE WTA              17:00 - News                   17:05 - Tennis                500 Amburgo
16:45 - Supertennis    Bastad                     16:45 - Supertennis           Bucarest                      17:05 - Tennis Parade          Storming - Federer            17:00 - News
Today                  16:45 - Supertennis        Today                         17:45 - Supertennis           17:30 - LIVE ATP 500           17:30 - LIVE ATP              17:05 - Regionando
17:00 - LIVE ATP       Today                      17:30 - LIVE ATP              Today                         Amburgo                        500 Amburgo                   17:30 - LIVE ATP
Umag                   17:00 - LIVE ATP           Umag                          18:00 - WTA Gstaad            19:30 - ATP Umag               19:30 - ATP 500               500 Amburgo
18:45 - Supertennis    Bastad                     19:55 - Supertennis           (replica)                     Finale (replica)               Amburgo (replica)             19:30 - WTA
Today                  18:45 - Supertennis        Today                         19:55 - Supertennis           21:00 - News                   21:00 - News                  Nanchang
19:00 - ATP Bastad     Today                      20:00 - LIVE ATP              Today                         21:05 - ATP 500                21:05 - Regionando            (differita)
(differita)            19:00 - LIVE ATP           Umag                          20:00 - LIVE ATP              Amburgo (replica)              21:15 - ATP 500               21:00 - News
20:00 - LIVE ATP       Newport                    22:00 - LIVE ATP              Umag                          22:45 - Tennis                 Amburgo (replica)             21:05 - Tennis
Umag                   20:00 - LIVE ATP           Newport SF2                   21:00 - LIVE ATP              Storming - Federer             23:00 - ATP 500               Parade
22:00 - WTA Bucarest   Umag                                                     Newport                       23:00 - ATP 500                Amburgo (replica)             21:30 - ATP 500
(differita)            22:00 - ATP Umag                                         23:00 - ATP Bastad            Amburgo (replica)                                            Amburgo (replica)
                       (differita)                                              (replica)                                                                                  23:30 - Magazine
                                                                                                                                                                           ATP

                                NB: il palinsesto è soggetto a modifiche. In rosso gli eventi live, in giallo le News, in verde le prime emissioni, in azzurro le differite e in viola gli speciali

                                                                                          18
19
19
personal coach

L’ITF guarda avanti
E l’Italia è in prima fila
Una delegazione azzurra con Michelangelo Dell’Edera, direttore dell’I.S.F.
R. Lombardi, presente al primo ITF Worldwide Participation Conference,
conferenza mondiale incentrata sulla diffusione globale del tennis

L
        a Londra del tennis in luglio
        non è solo Wimbledon. Do-
        menica 8 e lunedì 9 Luglio
        2018 la capitale britannica ha
ospitato presso lo stadio del Chel-
sea (il mitico Chelsea Footbal Club
Stadium di Stamford Bridge) l’edi-
zione inaugurale della “ITF Worldwi-
de Participation Conference”, la pri-
ma conferenza mondiale organizza-
ta dalla Federazione Internazionale
del Tennis incentrata sulla diffusio-
ne globale del tennis.
L’evento, cui ha preso parte una
delegazione Italiana composta da
Michelangelo Dell’Edera e Donato
Campagnoli, rispettivamente Diret-
tore e Consulente per l’Area Tecnica
dell’Istituto Superiore di Formazio-
ne Roberto Lombardi, ha rappresen-
tato lo sforzo di costruire un dia-
                                          Uno sguardo al tennis globale del futuro dalla conferenza dell’ITF tenuta a Londra durante
logo globale tra i delegati di oltre
                                          Wimbledon: sotto, da sinistra, Donato Campagnoli, Luca Santilli e Michelangelo Dell’Edera
cento paesi presenti in merito alla
diffusione del nostro sport.
Il parterre dei relatori era di prima
grandezza. Solo per citare alcuni
nomi erano presenti: il direttore
esecutivo dell’area Ricerca e Svilup-
po dell’ITF, Luca Santilli, oltre a Mi-
guel Crespo (responsabile del Setto-
re Participation e Coaching dell’ITF),
Machar Reid, della Federazione Au-
straliana, Chris Harwood, psicolo-
go dello Sport della Loughborough
University, e Judy Murray, mamma
di Andy e Jamie (già relatrice del
Simposio Internazionale organizza-
to dalla Fit).

Tanta tecnologia
A farla da padrone è stata la tec-
nologia, all’insegna dell’interattivi-
tà. La app dedicata alla conferenza
consentiva infatti a ogni partecipan-
te di interagire con il comitato or-
ganizzatore, con ciascun relatore e

                                                              20
personal coach

                                                                        A sinistra, il muro dei Campioni
                                                                        con lo stemma del Chelsea, nel cui
                                                                        stadio s’è tenuta la conferenza Itf;
                                                                        qui, il 16enne Lorenzo Musetti,
                                                                        arrivato nei quarti di finale
                                                                        a Wimbledon Junior
                                                                        (foto Tonelli)

con gli altri delegati. Tra le funzioni
principali, era possibile consultare
la “scheda segnaletica” degli spea-
ker, fare domande e commenti sulle
relazioni in tempo reale, assegnare
voti alle presentazioni oltre che ali-
mentare il senso di community, po-
stando commenti e immagini. Tutte
le presentazioni inoltre verranno
caricate sulla piattaforma on-line
educational dell’ITF www.tennisico-
ach.com.

I vantaggi
La rassegna, caratterizzata da un
nuovo format, si è articolata su no-       in rappresentanza di 210 nazioni            in buona salute ma di fronte a sfide
ve argomenti principali (cui faceva        con più di 100 anni di storia e che         capitali nel prossimo periodo sto-
seguito un dibattito virtuale) illu-       organizza più di 3.000 eventi ogni          rico. Il suo futuro sarà brillante se
strati da un massimo di tre relato-        anno. Sono numeri importanti e che          Paesi e federazioni si dimostreran-
ri, anche provenienti da altri sport.      confermano la portata planetaria di         no all’altezza nel mettere in pratica
Tra i temi principali è importante         uno sport con più di un miliardo di         campagne di sensibilizzazione mi-
citare l’uso dei dati riguardanti la       persone interessate e quasi ottanta         rate e soprattutto se saranno pronti
pratica del tennis e della tecnolo-        (80) milioni di praticanti.                 a condividere queste esperienze.
gia e il loro impatto sulla diffusione     Il tennis è lo sport individuale più        Dal torneo di Wimbledon intanto,
dello sport, i vantaggi della prati-       diffuso, ma nel contempo anche il           buone notizie riguardo al futuro per
ca sportiva e dell’attività fisica sul     più “equal”, giocato come è da un           il tennis italiano sono arrivate dal
benessere delle persone, l’abbat-          47% di donne e aperto a ogni età e a        giovane Lorenzo Musetti, 16 anni.
timento delle barriere sociali alla        qualsiasi livello di gioco.                 È arrivato nei quarti di finale della
pratica sportiva e all’attività fisica e                                               competizione Juniores (under 18),
le strategie messe in atto da Paesi e      Altri margini                               battendo giocatori fino a due anni
federazioni per attrarre un più am-        di miglioramento                            più grandi e meglio classificati di
pio pubblico femminile.                    Detto questo, il tennis ha ancora un        lui nel ranking giovanile mondiale.
Il messaggio principale della confe-       potenziale enorme ed è stato recen-         Il ragazzo ha buone qualità, il team
renza è stato chiaro fin da subito: il     temente commissionato uno studio            attorno a lui ha grande passione ed
numero di praticanti e appassionati        a un’azienda leader che ha indivi-          esperienza. Detto questo, di ragaz-
di tennis aumenta all’incrementare         duato 6 segmenti di mercato e ciò al        zi bravi ce ne sono tanti nel nostro
dei testimonial di qualità, siano essi     fine di capire meglio le esigenze e i       Paese e non possiamo permetterci
insegnanti di tennis, eventi di carat-     bisogni dei consumatori, siano essi         di trascurare nessuno affinché ci sia
tere locale o internazionale, la dif-      giocatori o semplici appassionati.          una crescita importante del movi-
fusione di immagini e video attra-         Eh sì, perché il tennis si è aperto a       mento.
verso i dispositivi mobili e i media       nuove forme di intrattenimento ne-          Da quattro anni a questa parte l’I-
tradizionali oltre che circoli e club      gli ultimi anni: anche il marketing         stituto di Formazione occupandosi
capaci di erogare servizi di qualità.      di questo sport deve essere ripensa-        dell’attività under 16 si sta preoc-
                                           to a fronte dell’avvento di fenomeni        cupando anche e soprattutto della
Lo sport individuale                       come la trasmissione di eventi in           crescita dei loro insegnanti (senza
più diffuso al mondo                       live-streaming e dell’e-sport.              trascurare genitori e dirigenti per
Ad aprire la conferenza è stata Kelly                                                  una formazione a 360°). È questo
Fairweather che ha illustrato i pro-       Le prossime sfide                           il nostro compito, se vogliamo che
getti che l’ITF porterà avanti fino        Le notizie che vengono dalla confe-         questi ragazzi raggiungano i loro
al 2024. L’ITF è un player globale         renza ritraggono dunque un tennis           sogni.

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giovani

Baby Musetti è tosto
anche sul verde
Lorenzo continua a far bene e a soli 16 anni ha centrato i quarti di finale
sull’erba di Londra. Il cinese di Taiwan Chun Hsin Tseng e la polacca Iga
Swiatek sono i vincitori della 72a edizione dei Championships Under 18

DI VIVIANO VESPIGNANI
FOTO TONELLI E GETTY IMAGES

I
    l torneo del mondo junior più am-
    bito, più affascinante e più citato
    (specie da quando l’Orange Bowl ha
    perso buona parte del suo storico
appeal). Sono i Junior Championships
di Wimbledon che, al pari degli Inter-
nazionali di Francia, hanno festeggiato
quest’anno la 72a edizione. Il torneo ha
premiato con i suoi storici trofei due                         Il toscano Lorenzo Musetti,
diciassettenni, il cinese di Taiwan Chun                       16 anni, è arrivato fino ai quarti
Hsin Tseng e la polacca Iga Swiatek, vin-                      di finale a Wimbledon battuto in
citori in finale sul britannico Jack Dra-                      tre set dal padrone di casa Draper
per e sull’elvetica Leonie Kung autori di
exploit a dir poco clamorosi. Per inciso,
l’All England Lawn Tennis Club quattro
storiche soddisfazioni le ha riservate
anche al tricolore. È accaduto nel 1987
e nel 2013 con le vittorie firmate da
Diego Nargiso e Gianluigi Quinzi (già
semifinalista l’anno precedente), e con
le finali in gonnella di cui furono autri-
ci Silvana Lazzarino nel lontano 1951 e
Rita Grande nel 1993.

Bene Musetti
Ma veniamo all’edizione 2018 nella
quale il nostro miglior junior, Lorenzo
Musetti, è riuscito a guadagnare i quar-
ti di finale, tra l’altro risultando il più   Il cinese di Taiwan Chun Hsin Tseng, vincitore di Wimbledon Junior 2018
giovane e unico under 16 tra i primi 8.       dopo essersi aggiudicato anche il Roland Garros
Lorenzo ha invertito nello Slam Junior
il trend negativo che in precedenza l’a-
veva visto perdere due volte al primo         era appena successo nel prologo ingle-           la statunitense Katie Volynets 7-5 6-4
round e in una occasione al secondo           se di Roehampton, a fermarne la corsa            prima di cedere per 6-1 6-3 alla cinese
turno di qualificazione, e ora si appre-      è stato Jack Draper che, grazie alla con-        Xinyu Wang, quarto nome del seeding.
sta ad attestarsi a ridosso delle prime       fidenza con l’erba, ha prevalso in tre           La valtellinese Federica Rossi invece
dieci posizioni del ranking under 18.         frazioni (6-7 6-3 6-1).                          ha superato le sempre ostiche qualifi-
Ha battuto per 6-2 6-4 il cinese di Tai-                                                       cazioni prevalendo sulla polacca Anna
wan Ray Ho, per 6-0 6-7(2) 6-2 l’argenti-     Elisabetta ancora negli ottavi                   Hertel e sulla francese Ludmilla Ben-
no Cerundolo (14esima testa di serie) e       Partita nelle vesti di 14esima testa di          cheikh per poi essere fermata con un
poi ha compiuto un piccolo capolavoro         serie, Elisabetta Cocciaretto ha ripetu-         doppio 6-4 nel primo round dalla cine-
superando per 7-5 6-7(2) 6-1 il france-       to gli ottavi ottenuti a Parigi battendo         se Qinwen Zheng. Infine, Davide Torto-
se Hugo Gaston, quarto favorito. Come         l’inglese Francesca Jones 26 75 64 e             ra e Federica Sacco sono usciti di scena

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giovani
nei tabelloni di qualificazione, battuti
dal giapponese Taisei Ichikawa e dalla
belga Victoria Kalatzis.

C’erano tutti i migliori
Mai come quest’ anno i migliori under
18 hanno giocato a ranghi compatti lo
Junior Championship: in lizza tutti i
primi dieci del mondo e nove su die-
ci delle prime ragazze. E mai come
quest’anno le sorprese, sia in negativo
che in positivo, si sono sprecate. Il pri-
mo turno è stato fatale alla campiones-
sa mondiale del 2017, la statunitense
Whitney Osuigwe, così come al secon-
do e al terzo dei favoriti, l’argentino
Sebastian Baez e l’ americano Sebastian
Korka. Ma altrettanto sorprendente è
stata la sconfitta subita nei quarti dal-      Il britannico Jack Draper sconfitto in finale da Chun
                                               Hsin Tseng, ha battuto in semifinale il colombiano
la fenomenale statunitense Cori “Coco”         Mejia (19-17 al terzo set) e nei quarti l’azzurro Lorenzo
Gauff che aveva trionfato a Parigi. Per        Musetti; sopra, la polacca Iga Swiatek, già Top 500 Wta,
contro, la sensazionale rivelazione si         ha vinto a Londra nonostante fosse stata
chiama Leonie Kung, sconosciuta di-            esclusa dalle teste di serie
ciottenne elvetica, proveniente dalle
qualificazioni, allieva dei suoi genitori
che... allevano cavalli in una sperdu-
ta fattoria ai confini con la Germania.
Quanto alla campionessa Iga Swiatek -
che quest’anno in campo junior si era
cimentata solo a Parigi guadagnando
le semifinali in singolare e la vittoria in
doppio, ma che ha dalla sua la 347a po-
sizione nella classifica Wta e l’esordio
in Fed Cup - si è rivelata mina vagante
del tabellone femminile solo a motivo
della miopia di chi l’aveva esclusa dalle
16 teste di serie.

Chun, Parigi-Londra
Nato esattamente a vent’anni di distan-
za da Roger Federer (con cui sogna di         La cavalcata di Chun Hsin Tseng
giocare in doppio), Chun Hsin Tseng ha
fatto il bis del titolo di Parigi mettendo    Singolare maschile
                                              Quarti: Chun Hsin Tseng (Tpe) b. Trey Hildebrand (Usa) 6-2 6-4, Tao Mu (Chn) b. Anton Matu-
in mostra una forma atletica impres-
                                              sevich (Gbr) 7-5 6-1, Jack Draper (Gbr) b. Lorenzo Musetti (Ita) 6-7(3) 6-3 6-1, Nicolas Mejia
sionante e, in particolare, una straordi-
                                              (Col) b. Gilbert Soares Klier (Bra) 7-6(6) 7-5. Semifinali: Tseng b. Mu 6-3 6-1, Draper b. Mejia
naria mobilità che gli ha consentito di       7-6(5) 6-7(6) 19-17. Finale: Tseng b. Draper 6-1 6-7(2) 6-4.
interpretare al meglio il gioco sull’erba.
Ora sarà difficilissimo scalzarlo dalla       Singolare femminile
leadership mondiale. Infine la Cina e la      Quarti: Iga Swiatek (Pol) b. Emma Raducanu (Gbr) 6-0 6-1, Xinyu Wang (Chn) b. Viktoriia Dema
Gran Bretagna. La Cina ha mancato en-         (Ukr) 6-7(4) 7-6(4) 6-3, Xiyu Wang (Chn) b. Cori Gauff (Usa) 4-6 7-6(1) 6-4, Leonie Kung (Sui)
trambe le finali di singolare ma ha piaz-     b. Caty McNally (Usa) 7-6(3) 7-5. Semifinali: Swiatek b. Xinyu Wang 7-5 7-6(1), Kung b. Xiyu
zato tre suoi esponenti nelle semifinali      Wang 6-4 6-7(6) 6-3. Finale: Swiatek b. Kung 6-4 6-2.
e fatto intendere che nei prossimi anni
potrebbe esser la nazione con cui fare
i conti nei principali appuntamenti ju-       sifica ITF. A dispetto del commovente              Una sfida durata 4 ore e 23 minuti (se-
nior. La Gran Bretagna, che ha dalla sua      impegno profuso in ogni incontro, Jack             conda solo ad un’altra maratona junior
anche gli inserimenti nei quarti di Em-       non è riuscito a colmare il vuoto di 56            datata 2002), risolta al 38° game del
ma Raducanu e Anton Matusevich, ha            anni che separa la Gran Bretagna dal               terzo set e al decimo match point. For-
gioito e trepidato per Jack Draper (17        suo ultimo successo in campo maschi-               se - se ne è parlato molto anche tra i
anni da compiere il prossimo dicem-           le (Stanley Matthews nel 1962). Rimarrà            pro - è arrivato il momento di rinuncia-
bre), figlio di un ex presidente della Fe-    tuttavia memorabile la sfida che in se-            re ad una intransigente tradizione che
derazione inglese, che contava una non        mifinale ha vinto sul colombiano (che              pretende a oltranza il terzo set. Se non
eccelsa 41esima posizione nella clas-         vive e si allena a Miami) Nicolas Mejia.           altro nel torneo junior.

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