Italiani sempre più in alto - Dopo Marco Cecchinato a Parigi e Camila Giorgi a Wimbledon l'Italia guarda al prossimo Slam - Federazione Italiana ...
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Anno XIV - n.28 - 18 luglio 2018 In tv su SuperTennis 5 tornei in diretta Da Bastad a Newport, passando per Umago, Gstaad e Bucarest Pag.18 Azzurri, Italiani chi sempre brilleràpiù a New in alto York? Dopo Marco Cecchinato a Parigi e Camila Giorgi a Wimbledon l’Italia guarda al prossimo Slam pag.3 Test a confronto, nuove Speed ‘Nole Style’ Provate sul campo le prossime Head di Djokovic: le differenze tra MP e PRO Pag.26 GLI ALTRI CONTENUTI Newport, dove il tennis dura... un’eternità Pag.12 Next Gen: Rublev, ma dov’eri finito? Pag.14 Classifiche: i numeri della settimana Pag.16 Djokovic e Kerber, i redivivi Personal Coach: l’Itf guarda avanti, l’Italia c’è Pag.20 Giovani: i campioni di Wimbledon Juniores Pag.22 Due storie parallele pag.4 e 8 Circuito Fit-Tpra: amatori a caccia dello Slam Pag.24 L’esperto: c’è un libro sulla nascita del tennis? Pag.28
prima pagina Cielo azzurro a New York DI ENZO ANDERLONI FOTO GETTY IMAGES D a uno Slam all’altro: le clas- sifiche Atp e Wta del giorno dopo la finale di Wimbledon sono già quelle che deter- minano l’entry list degli Us Open, che cominceranno lunedì 27 agosto. Ci siamo emozionati per la resurre- zione di Novak Djokovic, per la sfida epica con Nadal in semifinale, per la maratona di servizi vinta da Kevin Anderson con John Isner (dopo aver lottato e vinto per più di quattro ore con Federer). E per il ritorno alla vit- toria Slam della Kerber insieme al ritorno di mamma Serena Williams a un livello che la porta a sfiorare il 24° Slam da record. Ma l’emozione che resta di più in noi italiani è un’altra maglia azzurra grande protagonista a questi livelli dopo la semifinale di Marco Cecchi- nato al Roland Garros. Camila Giorgi ha infatti finalmente dimostrato che la sua convinzione di poter fare qual- cosa di davvero grande (come uno Slam) non è una chimera. Lo storico quarto di finale raggiunto, la partita testa a testa con Serena, la proiettano verso i campi duri americani con una nuova forma mentis. Di sicuro con- solidata. E dunque con un potenziale che sale piano piano e questa setti- lità che oggi è sempre più condivisa enorme in questo tennis femminile mana ha stabilito il nuovo personale in Italia tra giocatori e coach. Arriva ancora alla ricerca di leader. “best ranking” al n.167 del mondo. Da fino al settore giovanile: i Musetti, le Dall’altra parte, quella del tabellone qui a fine anno non ha praticamente Cocciaretto, protagonisti a 16 3 17 maschile, ci presentiamo a New York più niente da perdere. Può solo mi- anni tra gli under 18, e ad altri die- con 5 giocatori già sicuri (Fabio Fo- gliorare. E cominciare a dare un se- tro di loro. Le classifiche Itf ci dicono gnini n.15, Marco Cecchinato n.27, guito di prestigio a quel suo trionfo a che il prossimo anno agli Open d’Au- Andreas Seppi n.50, Matteo Berrettini Wimbledon Juniores del 2013. stralia under 18, tra qualificazioni e n.75, Paolo Lorenzi n.88) e un sesto I nove italiani nel tabellone maschile main draw, ci saranno tra i 15 e i 20 assai probabile: Thomas Fabbiano dei Championships sono stati un re- azzurrini. Un fatto senza precedenti. con il quarto turno ai Champioship è cord che ci ha ingolosito. Ma insieme Dunque che qualcuno possa brillare risalito al n.107 e le ammissioni diret- alla quantità c’è la qualità dei nostri anche agli Us Open è molto più una te nel main draw di Flushing Meadows giocatori e la nuova consapevolezza probabilità che un sogno. Godiamoci sono 104. Poi ci sono i più vicini alla che se Cecchinato e Giorgi sono an- dunque quest’estate d’attesa di nuo- Top 100 che aggrediranno il torneo di dati così avanti negli Slam, l’occasio- ve emozioni. I meteorologi dicono: qualificazione: i Sonego, i Travaglia, ne ci sia per tutti quelli che lavorano cielo azzurro a New York. E se aves- i Bolelli. E magari il Gianluigi Quinzi con la mentalità giusta. Una menta- sero davvero ragione? DIRETTORE COORDINAMENTO REDAZIONALE HANNO COLLABORATO REALIZZAZIONE E IMPAGINAZIONE Manoscritti e fotografie, anche se non Angelo Binaghi Angelo Mancuso Giovanni Di Natale, Alessandro GAME Comunicazione & Media S.r.l. pubblicati, non si restituiscono. SUPER TENNIS TEAM Mastroluca, Andrea Nizzero, COMITATO DI DIREZIONE Antonio Costantini (foto editor), Claudia Pagani, Gabriele Riva, REDAZIONE E SEGRETERIA Angelo Binaghi, Giovanni Milan, Amanda Lanari, Mauro Simoncini, Giorgio Spalluto, Stadio Olimpico - Curva Nord Nicola Pietrangeli, Giancarlo Baccini, Annamaria Pedani (grafica) Piero Valesio. Ingresso 44, Scala G La rivista è disponibile Massimo Verdina 00135 Roma in formato digitale sui siti www. FOTO A CURA DI Sportcast Srl Info: supertennis@federtennis.it federtennis.it e www.supertennis.tv DIRETTORE RESPONSABILE Getty Images, Archivio FIT, Antonio Via Cesena, 58 - 00182 Roma Reg. Tribunale di Roma n. 1/2004 e spedita via newsletter. Per riceverla Enzo Anderloni Costantini, Angelo Tonelli amministrazione@sportcast.it dell’ 8 gennaio 2004 scrivere a supertennis@federtennis.it 3
wimbledon Riparte l’inseguimento: Djokovic verso l’infinito Dopo la sconfitta con Cecchinato a Parigi sembrava un fantasma. Adesso con i suoi 13 Slam Nole si rimette alla rincorsa di Nadal e Federer (16 e 20). A Londra ha dovuto battere Rafa in uno dei “quinti a oltranza” del torneo DA LONDRA, ANGELO MANCUSO FOTO GETTY IMAGES “M a non dovevamo veder- ci più?”, cantava il gran- de Lucio Battisti. Novak Djokovic, poco più di un mese fa, dopo l’amara sconfitta nei quarti al Roland Garros contro Marco Cecchinato, era svuotato, un fantasma. “Potrei chiudere qui la mia carriera ed essere comunque soddisfatto”, confes- sò in una frettolosa conferenza stampa appena qualche minuto dopo il k.o. Pa- role che erano sembrate una resa, tanto da ventilare l’ipotesi di non presentarsi nei tornei sull’erba. E invece quella del 31enne di Belgrado a Wimbledon è la storia di una resurrezione: è tornato a trionfare in uno Slam a oltre due anni dall’ultimo squillo datato Roland Gar- ros 2016. “Non c’è un posto più bello dove riprendere a vincere”, ha confes- sato. Un successo speciale con uno spettatore speciale. “È la prima volta che vinco e in tribuna c’è mio figlio che urla papà. È stato il mio sparring spe- ciale nelle ultime due settimane”, ha detto emozionato durante la premia- zione sul Centre Court rivolgendosi al piccolo Stefan, tre anni, seduto in braccio a mamma Jelena (la coppia ha anche un’altra figlia, Tara, di un anno). È il 13° Slam (meglio solo Roger Fede- rer a quota 20 e Rafa Nadal a 17), il quarto a Wimbledon (come Rod Laver). Un campione capace di dominare per un paio di stagioni come nessuno nel tennis negli ultimi 30 anni. Più degli stessi Federer e Nadal: dal 1969 è stato l’unico a vincere 4 Major di fila, sep- pur non nella stessa stagione, ma tra il 2015 e il 2016. Maratone epiche Si potrebbe raccontare la finale, ma in La stretta di mano con Kevin Anderson e il suo “solito” rituale: mangiare qualche filo d’erba del realtà l’epilogo del torneo, il più antico Centre Court dopo aver conquistato il titolo 4
wimbledon Entrambi usciti da due diverse maratone in semifinale, Nole Djokovic (a destra) e Kevin Anderson sono stati in campo “solo” tre set in finale (era la 132a edizione) e prestigioso, vis- infinito) ed era solo un primo turno: in del terzo parziale il sudafricano aveva suto tra suicidi tennistici, teste di serie palio non c’era la finale di Wimbledon. avuto una sola palla break (mancata) spazzate via, set infiniti, scambi inter- sotto 5-2 nel secondo. Il serbo ne ha minabili sull’erba ormai gialla nell’in- Dubbi e interrogativi concesse due su altrettanti doppi fal- solito caldo torrido che ha attanagliato Anche quella contro Anderson è una li e le ha cancellate, come le altre tre Londra per due settimane, l’abbiamo sfida epica destinata a restare nella sotto 6-5. Erano tutti set point per An- gustato solo nell’ultima ora. Era facile storia del torneo, ma che ha ripropo- derson. Poi l’epilogo al tie-break do- immaginarlo visto che l’altro protago- sto polemiche e interrogativi. Il peso minato. Ha mangiato come suo costu- nista, Kevin Anderson, era reduce dal- di quello sforzo non poteva non con- me un po’ di erba del Centre Court, il la maratona di 6 ore e 36 minuti vinta dizionare la finale di Anderson. Tra gli tempio del tennis (“quest’anno razio- 26-24 al quinto contro John Isner. Ha aspetti più curiosi degli Slam c’è quel- ne doppia”, ha scherzato). Perché pro- dominato Djokovic: 6-2 6-2 7-6 (3) in la che si può definire come una vera e prio sui prati è rinato. Già al Queen’s, poco più di due ore. Aveva capito tutto propria anomalia. Mentre agli Austra- dove alla vigilia dei Championships il sudafricano, un gigante di oltre due lian Open, al Roland Garros e a Wim- era stato battuto in finale (la prima da metri: “Bisogna introdurre il tie-break bledon al quinto e decisivo set si pro- un anno a questa parte) da Cilic dopo nel quinto set anche a Wimbledon”, cede a oltranza, agli Us Open si gioca il aver avuto un match-point ed esse- aveva detto stremato dopo la semifi- tie-break, formula inventata nel 1965 re stato avanti 4-1 nel tie-break. Una nale. È apparso affaticato sin dai primi da Jimmy Van Alen. Soluzione intro- beffa, certo: probabilmente un tempo scambi. E meno efficace al servizio: so- dotta da un paio d’anni pure in Coppa avrebbe fatto sua la sfida. lo 10 ace, lui che ne aveva collezionati Davis e che i giocatori invocano a gran 172 nelle sei precedenti partite recupe- voce in tutti i Major. C’è tuttavia una Il vero Nole contro Rafa rando nei quarti due set di svantaggio ragione per cui a Flushing Meadows si A tratti, però, si era rivisto il vero Nole. a Federer. In totale per arrivare in finale gioca il tie-break nel set decisivo ed è Di nuovo capace di lottare e esaltarsi è stato in campo la bellezza di 21 ore. il Super Saturday, andato comunque in nei momenti importanti, di nuovo ca- Dopo pochi game ha chiesto l’inter- pensione nel 2015 sempre su richiesta pace di difendersi come ai tempi d’oro, vento del medico perché dolorante al dei giocatori. Nella terra dove lo sport di rispondere a livelli degni del nome braccio. Lo stesso Isner, che dopo aver è business e spettacolo proporre la che porta. E di nuovo in buone condi- salutato il Regno Unito sarebbe dovuto finale femminile e le due semifinali zioni fisiche, dopo che per mesi la sua volare a Newport, negli States, per l’ul- maschili al sabato era incompatibile mobilità in campo aveva lasciato a de- timo torneo sui prati della stagione, ha con la possibilità che una o addirittura siderare. A Wimbledon ha ritrovato tut- rinunciato. “Non sono in condizione di entrambe potessero protrarsi a tempo to quello che serviva per fare sua una giocare subito, devo recuperare”, ha indefinito senza che, come negli altri grande partita: oltre al gioco, la voglia ammesso. Lui che nel 2010 era stato tre Slam, ci fosse la giornata di riposo feroce di vincere. Altrimenti non avreb- protagonista di un’altra partita marato- prima della finale domenicale. be mai battuto in semifinale Nadal in na contro Nicolas Mahut: una sfida du- un’altra maratona di oltre cinque ore in rata tre giorni e terminata con l’incre- Finale a senso unico due giorni: 6-4 3-6 7-6(9) 3-6 10-8. Era dibile punteggio di 70-68 al quinto set A risentirne è stato lo spettacolo, ma la 52a puntata della saga e Nole condu- dopo 11 ore e 5 minuti (la partita più per sgombrare il campo da ogni equi- ce 27-25: nessuno come loro nell’era lunga della storia del tennis). Quella voco va detto che Djokovic ha vinto open. Non si erano affrontati per un bel volta la spuntò lo spilungone america- perché è più forte e completo di An- po’, salvo poi ritrovarsi un paio di mesi no: si giocava sul Court 18 (all’ingresso derson. La finale si è improvvisamen- fa al Foro Italico (dominò Rafa). La sfida c’è una targa che ricorda quel match te accesa solo sul finale. Fino al 5-4 aveva un sapore speciale per il 31enne 5
wimbledon di Belgrado: una grande notizia veder- lo così avanti a Wimbledon pensando a come era ridotto quattro mesi fa. Per- deva partite disastrose come quelle di Indian Wells o Miami, o finiva maltratta- to da Hyeon Chung a Melbourne come lui solitamente faceva con gli avversari. La resurrezione Djokovic è tornato tra i Top 10 ed è vicino al livello che gli aveva permes- so di guidare la classifica Atp per 223 settimane. Più di Nadal. “Mi passano per la testa i flashback degli ultimi 15 mesi. Ora è facile parlare, ma ho sof- ferto tanto per arrivare sin qui - ha sot- tolineato - l’intervento al gomito, sono stato fuori a lungo e ho avuto molti L’angolo di Novak Djokovic esulta dopo il 4° Wimbledon vinto (a sinistra la moglie dubbi. Non sapevo se sarei mai torna- Jelena, a destra coach Vajda). Sotto, il figlio Stefan con la mamma. In alto, gli altri grandi protagonisti: da sinistra, Rafael Nadal, Roger Federer e Juan Martin Del Potro to quello di prima”. Per ritrovarsi ha faticato molto più del previsto. Prima i problemi al gomito destro e l’inter- dopo alcuni errori, con tanti saluti al vento chirurgico dello scorso febbra- concetto di “Amor y Paz” coinciso col io, quindi le tante scelte strampalate (il peggior momento della sua carriera. guru Pepe Imaz) o sfortunate (Becker, O polemizzando con il pubblico come Agassi per finire con Stepanek). Nole ha fatto al terzo turno contro il benia- ha capito che la strada vecchia quasi mino di casa Kyle Edmund. Basta con sempre è meglio di quella nuova e che abbracci e sorrisi: infastidito, ha tratto stava bene con Marian Vajda, il suo forza dall’ostilità ambientale. Il pubbli- coach storico. Con il tecnico slovacco co inglese del Centre Court non tolle- ha lavorato dal 2006 (aveva 19 anni) al rava le sue perdite di tempo prima di 2017 e con lui ha vinto tutto sino ad servire e lo punzecchiava. “Per un po’ arrivare in vetta al ranking. va bene, ma poi ho voluto far capire che non possono fare quello che vo- Squadra che vince... gliono”, ha ruggito. Tutte quelle qualità Allora lo scorso aprile ha bussato al- che sembravano sparite, a cominciare la porta della sua casa di Bratislava e dalla miglior risposta del circuito, sono Vajda da buon padre di famiglia ha riac- tornate al loro posto sui prati di Church colto il figliol prodigo. Si è così ricom- Road. Si sono rivisti quel furore, quella posto il team del quale fa parte il pre- rabbiosa determinazione, quegli occhi paratore atletico Gebhard Phil Gritsch: spiritati che insieme alle innegabili doti è lui che si sta prendendo cura di quei tecniche lo avevano portato in vetta al muscoli che ai tempi d’oro parevano mondo. Il suo ritorno è un bene per il di gomma. Manca solo il fisioterapista tennis perché Nole è un campione vero, Miljan Amanovic, attualmente ancora di quelli che attraversano la tempesta sotto contratto con Raonic. Tre mesi di alla ricerca della gloria perduta e poi allenamento e quella fiamma interiore sorridono alzando di nuovo al cielo che sembrava essersi definitivamente una coppa dorata alla quale pensava di La duchessa di Cambridge e la duchessa spenta si è riaccesa. Pure infuriandosi aver detto per sempre addio. di Sussex, Kate e Meghan, nel Royal Box durante la semifinale Djokovic-Nadal 6
wimbledon Così Angie Kerber è tornata regina Due Slam, poi caduta e risalita fino al titolo di Wimbledon 2018. “Nessuno se lo aspettava”. Ma con un gran coach (Wim Fissette) e tanta testa ha battuto Serena Williams, in finale a 300 giorni dall’operazione post-parto DI ANDREA NIZZERO Dopo un 2017 da incubo, la tedesca FOTO GETTY IMAGES Angelique Kerber, 30 anni e n.4 Wta, ha conquistato il 3° Slam in carriera; C sotto, Angie si affaccia col trofeo i sono molti punti di vista da dalla South West Hall, verso la folla. cui osservare la vittoria di An- Più in basso, schiena sull’erba gelique Kerber a Wimbledon, del Centrale dopo il match point suggellata lasciandosi cadere e premiata col Venus Rosewater Dish dal Principe Edoardo, nel polveroso fondocampo del Centre Duca di Kent Court nel tardo pomeriggio di sabato 14 luglio. In molti hanno scelto, nem- meno a torto, il punto di vista della sua avversaria: Serena Williams, mamma atomica, ha firmato un’impresa sto- rica nonostante la sconfitta in finale. Eppure il percorso che ha (ri)portato Angie tra le vette del tennis mondiale e al suo terzo Slam merita di essere ri- cordato in breve. “Penso che nessuno avrebbe puntato su di me all’inizio del torneo”, ha detto Angie a ragione, non recriminando alcunché ma esprimen- do un semplice fatto. Effettivamente nessuno si sarebbe aspettato di vedere lei sollevare il Venus Rosewater Dish, nonostante si parli di una pluricampio- nessa Slam ed ex numero 1 del mon- do. Colpa di una stagione 2017 che l’ha vista crollare sotto il peso del primato nel ranking e delle aspettative. Dopo i trionfi agli Australian Open e agli Us Open di due stagioni fa, intervallati da una finale persa proprio a Wimbledon, proprio contro Serena, la mancina di Brema ha dovuto rimettere in discus- sione ogni apparente certezza costru- ita in quasi 15 anni di carriera. Iniziato da numero 1, terminato fuori dalle pri- me 20, lo scorso anno finirà per defini- re Angie e la sua carriera quanto quello precedente. E non in senso negativo, ma al contrario come il bagno di realtà che l’ha resa definitivamente grande. Fattore Wim Ha chiamato al suo fianco Wim Fissette, un allenatore che ha dimostrato a suon 8
wimbledon di risultati - e con molte giocatrici di- verse - di saper estrarre il meglio dalle sue assistite, in qualunque fase di car- riera si trovino. Lasciando intatti i me- riti di Kerber, questo titolo conferma il coach belga quale uno dei più vincenti della storia recente del tennis femmi- nile. L’avevamo conosciuto nel 2009, quando accompagnò mamma Kim Clij- sters, una connazionale di cui era sta- to sparring partner in passato, nel suo trionfale ritorno alle competizioni. Da lì in avanti ha portato Sabine Lisicki in finale a Wimbledon (2013), Simona Halep alla sua definitiva esplosione (2014), Victoria Azarenka di nuovo al top (tra il 2015 e il 2016). Dopo una stagione 2017 al fianco di Jo Konta, che a sua volta a inizio 2017 aveva vinto su Sara Errani una sorta di “asta” per il coach belga, Fissette ha iniziato a lavo- rare con Kerber prima della off-season. Sopra, Angelique Kerber Ha avuto modo di architettare con lei con il coach belga Wim Fissette. questo 2018 fin dagli ultimi mesi del- Qui, la lettone Jelena Ostapenko, lo scorso anno. I risultati adesso sono battuta per 6-3 6-3 dalla tedesca in semifinale. Sotto, Serena Williams davvero sotto gli occhi di tutti: Angie a al servizio durante la finale Wimbledon si è presentata in condizio- persa contro la Kerber 6-3 6-2 ni fisiche invidiabili, con un bagaglio di fiducia già notevole dopo i quarti al Ro- land Garros (dove ha messo sotto per metà partita la futura campionessa del torneo) e le semifinali agli Australian Open. In meno di nove mesi di collabo- razione, la tedesca si trova di nuovo tra le Top 5, con il terzo Slam in tasca e con una consapevolezza della sua forza fi- nalmente reale e consolidata. Difesa eccellente E, come spesso capita in questo tennis contemporaneo, l’età e gli anni pas- sati sono diventati un punto di forza da sfruttare invece che una debolezza con cui fare i conti. “Dato che ho già 30 anni, penso di aver accumulato tan- ta esperienza nel corso degli anni - ha detto la campionessa dopo la vittoria, con grande candore -: so che cosa si- gnifica giocare su quel campo per le semifinali o per la finale. Avevo già giocato qui una volta la finale (2016, perse proprio da Serena, ndr), quin- di sapevo cosa aspettarmi. Penso che questa cosa mi abbia aiutato a essere un po’ più rilassata, a uscire sul cam- po concentrata sul mio match e a non pensare che si trattava della finale di Wimbledon”. È andata sul campo oppo- nendo a Serena una difesa eccellente e soluzioni tattiche ragionate, costruite in buona parte sul suo essere mancina. Angie le ha fatto commettere 24 errori gratuiti, il numero più alto per distac- 9
wimbledon co, del torneo dell’americana. Con i dovuti accorgimenti, si è trat- tato dello stesso piano adottato in precedenza contro Osaka, Bencic, Kasatkina e Ostapenko, dopo lo spa- vento iniziale contro la diciottenne Claire Lu, battuta solo per 6-4 al terzo In alto, l’abbraccio al primo turno. Un cammino difficile, tra Angelique Kerber per un torneo che entro metà della e Serena Williams dopo la finale; più a sinistra, prima settimana aveva perso sei delle la vincitrice tedesca alla sue prime otto giocatrici e che non ha “cena dei campioni 2018”. messo una singola Top 10 nei quarti Qui, l’altra tedesca Julia Georges, di finale. Kerber, testa di serie n.11, battuta in semifinale da Serena era la più alta rimasta in gara. Ad Angie manca solo il Roland Garros, per completare un palmarès che già oggi è più che sufficiente a ipotecare so week-end. Come ha detto suo mari- la lunga corsa a un Grand Slam. Questo un’introduzione nella Hall of Fame. to Alexis Ohanian, la situazione si era è solo l’inizio, letteralmente solo l’ini- Parigi sarà difficile da conquistare ma complicata e aggravata a tal punto da zio”, ha detto Serena dopo la sconfitta. non è per nulla incompatibile con le far temere per la sua vita: nel momento “Le due settimane di Wimbledon so- sue caratteristiche (e qualche settima- di salutarla, prima dell’anestesia, “non no state pazzesche, ho fatto un passo na fa, nei quarti, era avanti un set e un sapevo se l’avrei rivista”, ha detto il co- avanti gigantesco”. break contro Simona Halep). Con ogni fondatore di Reddit. Passata la paura, a Serena potrebbe non essersene accor- probabilità, di Angie, ancora non ab- inizio del 2018 Serena faceva comun- ta, ma potrebbe essere incappata in un biamo visto tutto. que ancora fatica a “camminare fino piccolo scherzo del destino. Volendo alla cassetta della posta”, per usare le trovare corsi e ricorsi storici, infatti, 300 giorni dopo sue stesse parole. Adesso, questa finale alla minore delle sorelle Williams era Sono passati poco più di 300 giorni tra raggiunta da numero 181 del mondo, già successo di battere Camila Giorgi il momento in cui Serena Williams en- aggiunge un nuovo capitolo alla sua nel match più difficile verso la finale di trava in sala operatoria, qualche giorno carriera leggendaria: “Queste due setti- uno Slam: capitò agli Australian Open dopo il parto della piccola Alexis Olym- mane mi hanno mostrato che posso an- 2016, dove poi perse a sorpresa pro- pia, e la finale di Wimbledon dello scor- cora competere. Posso competere per prio contro Angelique Kerber. 10
terza pagina Newport, dove il tennis dura... un’eternità A meno di 300 km da New York c’è uno dei club più antichi degli USA, ora sede di un museo e della Hall of Fame del tennis. Ci si gioca la tappa americana Atp sull’erba. E Jimmy Van Alen vi inventò il tie-break... Sede dell’unico torneo Atp su erba in Nord America, presso il club di Newport (Rhode Island, USA) ha sede anche la Tennis Hall of Fame DI ALESSANDRO MASTROLUCA FOTO GETTY IMAGES J immy Van Alen, aristocratico cresciuto tra i Rembrandt a Wa- kehurst, viveva nella più antica magione ottocentesca di Newport, nel Rhode Island, la prima casa del ten- nis americano. Nel 1880, racconta Ste- ve Tignor nel suo “Borg-McEnroe”, “Har- ry Stevens, fidanzato di Edith Wharton, portò per la prima volta reti, palline e racchette a Newport, nello stesso pe- riodo in cui James Gordon Bennett Jr., il ricco e stravagante editore del New York Herald commissionava allo studio architettonico McKim, Mead & White la costruzione di un buen retiro nel cen- tro della città, che avrebbe chiamato Newport Casino. Con le sue serate dan- zanti, i concerti nel piazzale a forma di ferro di cavallo e i campi da tennis, fu il primo centro di ritrovo in stile europeo d’azzardo a dispetto del nome e oggi la finale di singolare Ham Richardson del Paese”. rientra nell’associazione dei circoli batte Straight Clark 6-3, 9-7, 12-14, 6-8, tennistici ultra-centenari, nel 1881 si 10-8. Così deve spostare su un campo Ultracentenario giocano i primi campionati nazionali secondario con pochi posti a sedere il In questa cittadella del tempo libero, statunitensi. Qui, nel 1954, Van Alen match clou, la finale di doppio fra gli che non ha nulla a che vedere col gioco dirige un torneo per dilettanti. Nel- australiani Lew Hoad e Ken Rosewall 12
terza pagina e gli statunitensi Tony Trabert e Vic Seixas, quattro dei migliori giocatori del mondo. Quel giorno inizia a svilup- pare il VASS, il Van Alen Simplified Sco- ring System (punteggio semplificato di Van Alen), che poi evolverà nel tiebreak di cui tanto si discute in questi giorni. La Hall of Fame In quegli stessi anni, Van Alen accom- pagna la moglie Candy in visita alla National Baseball Hall of Fame. E capi- sce che anche il tennis deve avere un Il museo di Newport, visitabile durante il torneo, è una meta turistica imprescindibile luogo per onorare i suoi campioni. E per gli appassionati di tennis che si trovano nell’area di New York. La visita si può quel posto sarà, e rimarrà, il Newport programmare direttamente on-line dalle pagine del sito web ufficiale di Newport Casino col suo campo a ferro di ca- vallo su cui tutti possono giocare da maggio a settembre, che è diventato il National Lawn Tennis Hall of Fame and Museum, ufficialmente riconosciuto dall’ITF nel 1986. Non torna quest’anno il tre volte vin- citore del titolo e campione in carica John Isner. Ma fra i 15 mila oggetti del museo in qualche modo la sua presen- za si sente. Fra le nuove acquisizioni, infatti, c’è anche la pallina con cui ha servito l’ace numero 10 mila in carrie- ra, a Houston. Oggetti cult Il club e il museo raccontano il fascino di uno sport aristocratico che si è aper- to al mondo, dal brevetto del maggiore Walter Clopton Wingfield per i campi del lawn tennis ai nove trofei vinti a Wimbledon che Martina Navratilova ha prestato e non ha più voluto indietro. Si va dal vestito modello Catwoman di Serena Williams del 2002 alla chitarra Rickenbacker di Vitas Gerulaitis, gran- de amico di Eddie Van Halen, ottavo miglior chitarrista del mondo secondo la rivista Rolling Stone. Anni rivoluzionari Quest’anno il museo, che naturalmente raccoglie foto e testimonianze di tutti i protagonisti entrati nella Hall of Fame, ha scelto di omaggiare i cinquant’an- ni dalla nascita dell’era Open con una mostra che andrà avanti fino all’inizio del 2019 su quei primi anni rivoluzio- nari: si potrà vedere anche la racchetta con cui Ashe ha vinto il primo Us Open e leggere la lettera di congratulazioni che gli ha inviato Jackie Robinson. Ma il tennis è anche futuro, un tempo che si fa presente nello speciale teatro in cui assistere al monologo dinamico dell’o- logramma di Roger Federer. E sognare di essere davvero nella stessa stanza Gli ultimi due campioni in ordine cronologico a essere stati introdotti nella Hall Of Hame col campione svizzero. del Tennis di Newport: lo statunitense Andy Roddick e la belga Kim Clijsters 13
atp e wta focus next gen Rublev, ma dov’eri finito? Fermo da 90 giorni per una piccola frattura da stress alla schiena il russo rientra per difendere il titolo conquistato a Umago nel 2017 (fin qui l’unico vinto nel circuito). Intanto il circuito Challenger scopre... Ulisse DI ALESSANDRO NIZEGORODCEW FOTO GETTY IMAGES E MEF Andrey Rublev, moscovita A classe 1997, lo scorso anno ndrey Rublev è tornato. Il vinse il suo primo torneo Atp talento russo, finalista alle a Umago (sotto col trofeo), Atp Next Gen Finals 2017, dove quest’anno rientra in campo dopo lo stop è finalmente pronto a calca- per infortunio alla schiena re nuovamente i campi del circuito Atp. L’ultimo match ufficiale, prima dell’infortunio, risale infatti al torneo di Monte-Carlo, disputatosi tre mesi fa. “Mi spiace di non avervi informato - ha comunicato Rublev tramite social network ai suoi tifosi - ma la mia as- senza prolungata dai campi è dovuta a un problema alla schiena. Ho avuto una piccola frattura da stress, ma ora mi sto allenando e tornerò presto in campo”. Dal rosso al rosso, da Monte- Carlo a Umago, 90 giorni dopo il ven- tenne di Mosca è pronto a difendere il titolo conquistato lo scorso anno in terra croata, quando alzò al cielo il suo primo (e fin qui unico) trofeo Atp. Rublev è attualmente al numero 8 della Race to Milan ma, complice la probabile assenza di Alexander Zve- rev (che giocherà le Atp Finals come nel 2017), attualmente sarebbe l’ulti- mo ‘dentro’ per le finali Next Gen. Punti da difendere Il russo, dopo tre mesi di assenza e 400 punti conquistati in inverno, deve guardarsi dall’attacco di tenni- sti in grande ascesa come il polacco Hubert Hurkacz, il norvegese Casper Ruud e gli statunitensi Reilly Opel- ka e Michael Mmoh. “Sono felice di annunciare che torno ufficialmente a Umago (testa di serie numero 4; ndr)”, aveva postato il russo su In- I biglietti per le Next Gen Atp Finals stagram a qualche giorno dall’inizio del torneo - . L’evento 250 croato è già in vendita on-line: Milano è vicina davvero speciale per me in partico- La seconda edizione delle Next Gen Atp Finals è prevista dal 6 al 10 novembre 2018. È lare per il caloroso pubblico, un’in- già possibile acquistare i biglietti per tutte le sessioni di gioco che si svolgeranno come nel credibile vista della spiaggia, buon 2017 al polo fieristico di Milano-Rho. Per comprare i tagliandi basta andare su ticketing. cibo e tanto divertimento”. Rublev nextgenatpfinals.com, accessibile anche dal sito ufficiale della manifestazione (www.next- non ha perso tante posizioni in clas- genatpfinals.com). Il 6, il 7 e l’8 novembre, giornate dedicate ai round robin, sono previste due sessioni, quella pomeridiana dalle 14 e quella serale dalle 19.30. Poi sessione unica sifica in questi mesi lontano dai cam- a partire dalle 19.00 per le semifinali di venerdì 9 e le due finali di sabato 10. Disponibili pi e si trova ancora al n.35 Atp, ma anche biglietti cumulativi e abbonamenti. 14
atp e wta focus next gen adesso iniziano ad arrivare i punti in scadenza, a cominciare proprio dai 250 del torneo croato sino ad arriva- re, ovviamente, ai 360 conquistati lo scorso anno con i sorprendenti quar- ti di finale agli Us Open. Perugia come Itaca, l’Odissea di Ulises “Questo ragazzo ha grande fiducia nel proprio tennis e tira molto for- te. Credo che presto lo vedremo pa- recchio in alto nel ranking Atp”. Dal Challenger di Perugia, Fabio Gorietti - coach di Gianluigi Quinzi - raccon- ta così il tennis e le potenzialità di Ulises Blanch, statunitense che nella Ulises Blanch, statunitense, domenica tense settimane con la federazione finale del challenger di Perugia ha scorsa ha battuto Gianluigi Quinzi statunitense. In alcune circostanze è nel Challenger di Perugia conquistando sconfitto il marchigiano 7-5 6-2 (re- il primo sigillo in carriera seguito anche da Ivan Lendl e da Jez cuperando da 5-3 40-15 Quinzi nel Green, attuale preparatore atletico di primo set). Alexander Zverev”. La vita e il tennis di Ulises Blanch so- parecchi mesi per riprendersi. In Um- A 20 anni Blanch ha già vissuto in no stati una vera e propria Odissea, bria ha trovato grande fiducia. Ulises quattro diversi continenti e superato come il suo nome di battesimo evi- si allena principalmente in Argenti- difficoltà, tennistiche e non, partico- dentemente prevedeva. Nato a Porto na, dove vive la sua famiglia e dove larmente complesse. La vittoria nel Rico da papà spagnolo e madre por- crescono tennisticamente anche i Challenger di Perugia può rappresen- toricana il 25 marzo 1998, Blanch ha suoi tre fratelli Dali, Cristal e Darwin tare il salto di qualità definitivo, la vissuto una serie infinita di traslochi (under 10 considerato un predesti- fine di un’odissea. In Umbria, Ulises in giro per il mondo prima di ap- nato dagli addetti ai lavori; ndr), ma potrebbe aver trovato la prima Itaca prodare, finalmente, in Argentina (e spesso si reca a Orlando per delle in- delle tante future. spesso anche negli Stati Uniti). La famiglia si è trasferita da Porto Rico solo 96 ore dopo la nascita del piccolo Ulises. Prima meta, Seat- Un concentrato tle. Il peregrinare è proseguito con di talento pronto l’approdo in Cina, poi India, quindi Thailandia sino all’attuale dimora a illuminare Milano Escludendo Alexander Zverev, che al 99% prenderà parte argentina. Blanch si divide, come anche quest’anno alle Atp Finals di Londra, questa è la si- sede di allenamento, tra la Flori- tuazione attuale della Race to Milan, che permette ai primi da (alla USTA di Orlando) e proprio sette in classifica di ottenere il pass per le Next Gen Atp l’Argentina. Ex numero 2 al mondo Finals 2018: il pubblico italiano potrà ammirare le gesta under 18, finalista al Bonfiglio 2016 sicuramente di tennisti del calibro di Stefanos Tsitsipas (sconfitto da Tsitsipas) e semifinali- (nella foto), reduce dal suo primo ottavo di finale in uno sta a Wimbledon junior (battuto da Slam, Denis Shapovalov e Frances Tiafoe (vincitore Shapovalov), Blanch ha vissuto un quest’anno a Delray Beach del suo primo titolo Atp); molto inizio molto complicato di carriera probabile anche la presenza del classe ’99 australiano Alex a livello Pro, con un solo titolo Futu- De Minaur, sublime nella stagione sui prati (una vittoria e res conquistato in Canada nel 2017 una finale Challenger oltre al 3° turno raggiunto a Wimble- don), e di un ritrovato Taylor Fritz. Gli ultimi due under 21 e una classifica che è parsa sempre qualificati, al momento, sarebbero Andrey Rublev e lo spa- inferiore alle potenzialità dello sta- gnolo Jaume Munar. Il primo italiano è Gian Marco Mo- tunitense (“Sono e mi sento america- roni, attualmente al numero 17 della Race to Milan. (al.ni.) no, la mia prima lingua è l’inglese”, racconta Ulises). Mononucleosi e fiducia Nei Challenger brillano i ‘nuovi’ Next Gen A Perugia, da lucky loser, ha gioca- La settimana challenger appena conclusa è stato molto interessante per il mondo Next Gen. Oltre to il torneo della vita salendo d’im- alla vittoria di Ulises Blanch a Perugia, infatti, è giunto il successo di Pedro Martinez in Svezia, oltre provviso al n.308 Atp e alla piazza 28 a tanti piazzamenti di tennisti poco noti, molto giovani e assai interessanti. A Bastad, dove questa della Race to Milan. “Dopo la semifi- settimana si gioca l’evento Atp, il classe ’97 Martinez (oggi al best ranking al numero 190 Atp) ha sconfitto in finale il più reclamizzato e quotato Corentin Moutet, ormai vicinissimo ai Top 100 Atp nale a Wimbledon Junior 2016 Ulises (n.117) per 7-6 6-4. Sul veloce canadese di Winnipeg, in un torneo vinto dal redivivo Jason Kubler, ha avuto la mononucleosi - racconta ottimo piazzamento nei quarti di finale per il diciannovenne di casa Alexis Galarneau. Nel mondo Fu- coach Rodrigo Alvarez, presente a tures vittorie per l’olandese Tim Van Rijthoven (classe 1997), per l’austriaco Matthias Haim (classe Perugia con Blanch - e ha impiegato 1998) e per il cinese Rigele Te (classe 1997). (al.ni.) 15
i numeri della settimana Siamo solo noi... 4 I primi 20 del ranking Atp I primi 20 italiani del ranking Atp Pos. Nome (nazionalità) Punti Pos. Rank. Nome Punti 1 Rafael Nadal (ESP) 9310 1 15 Fabio Fognini 2030 2 Roger Federer (SUI) 7080 2 27 Marco Cecchinato 1510 3 Alexander Zverev (GER) 5665 3 50 Andreas Seppi 996 4 Juan Martin del Potro (ARG) 5395 4 75 Matteo Berrettini 757 5 Kevin Anderson (RSA) 4655 5 88 Paolo Lorenzi 668 6 Grigor Dimitrov (BUL) 4610 6 107 Thomas Fabbiano 529 7 Marin Cilic (CRO) 3905 7 118 Lorenzo Sonego 481 8 John Isner (USA) 3720 8 141 Stefano Travaglia 409 9 Dominic Thiem (AUT) 3665 9 153 Simone Bolelli 361 10 Novak Djokovic (SRB) 3355 10 167 Gianluigi Quinzi 339 11 David Goffin (BEL) 3120 11 174 Matteo Donati 325 12 Diego Schwartzman (ARG) 2470 12 180 Alessandro Giannessi 317 13 Pablo Carreno Busta (ESP) 2155 13 185 Salvatore Caruso 307 14 Jack Sock (USA) 2075 14 197 Luca Vanni 292 15 Fabio Fognini (ITA) 2030 15 210 Andrea Arnaboldi 274 16 Kyle Edmund (GBR) 1995 16 236 Stefano Napolitano 239 17 Roberto Bautista Agut (ESP) 1940 17 247 Lorenzo Giustino 228 DI GIORGIO SPALLUTO 18 Nick Kyrgios (AUS) 1935 18 253 Gian Marco Moroni 217 FOTO GETTY IMAGES 19 Lucas Pouille (FRA) 1835 19 259 Federico Gaio 211 20 Kei Nishikori (JPN) 1800 20 292 Gianluca Mager 176 16 le stagioni consecutive in cui il torneo Le prime 20 del ranking Wta Le prime 20 italiane del ranking Wta di Wimbledon è stato appannaggio dei “soliti 4”. Federer (8 titoli), Djokovic (4, nella foto), Pos. Nome (nazionalità) Punti Pos. Rank. Nome Punti Nadal e Murray (2) hanno monopolizzato 1 Simona Halep (ROU) 7571 1 35 Camila Giorgi 1316 lo slam londinese dal 2003 a oggi. 2 Caroline Wozniacki (DEN) 6740 2 74 Sara Errani 841 3 Sloane Stephens (USA) 5463 3 143 Deborah Chiesa 412 6 ore e 36 minuti la durata della 4 Angelique Kerber (GER) 5305 4 180 Jasmine Paolini 319 semifinale vinta da Kevin Anderson 5 Elina Svitolina (UKR) 5020 5 189 Martina Trevisan 292 su John Isner con lo score di 7-6 6-7 6-7 6-4 6 Caroline Garcia (FRA) 4730 6 206 Jessica Pieri 264 26-24. Si tratta del terzo match di singolare più lungo di sempre, dopo le 11 ore 7 Garbine Muguruza (ESP) 4620 7 232 Anastasia Grymalska 233 e 5 di Isner-Mahut di Wimbledon 2010 8 Petra Kvitova (CZE) 4550 8 233 Martina Di Giuseppe 232 e le 6 ore e 43 del match di Davis vinto 9 Karolina Pliskova (CZE) 4485 9 263 Giulia Gatto-Monticone 192 da Leonardo Mayer su Joao Souza nel 2015. 10 Julia Goerges (GER) 3980 10 292 Georgia Brescia 168 11 Jelena Ostapenko (LAT) 3787 11 293 Cristiana Ferrando 166 2 i giorni impiegati per portare a termine 12 Madison Keys (USA) 3596 12 301 Camilla Rosatello 159 l’epica semifinale vinta da Djokovic 13 Daria Kasatkina (RUS) 3525 13 321 Stefania Rubini 142 su Nadal per 10-8 al quinto. Si è trattato 14 Venus Williams (USA) 2801 14 362 Federica Di Sarra 113 del primo match della storia di Wimbledon sospeso per “coprifuoco”. Un decreto della 15 Elise Mertens (BEL) 2755 15 390 Gaia Sanesi 99 municipalità di Wimbledon impone che alle 16 Ashleigh Barty (AUS) 2555 16 391 Francesca Schiavone 98 23 si spengano le luci e si chiudano i battenti. 17 Kiki Bertens (NED) 2510 17 405 Angelica Moratelli 93 18 Naomi Osaka (JPN) 2350 18 445 Martina Colmegna 77 110 i turni di battuta tenuti 19 Coco Vandeweghe (USA) 2183 19 471 Lucrezia Stefanini 71 consecutivamente da John Isner, che non 20 Barbora Strycova (CZE) 1975 20 487 Martina Caregaro 69 aveva mai perso il servizio nel torneo fino al terzo set della semifinale con Kevin Anderson. I PRIMI 16 DELLA RACE TO MILAN Resta salvo il primato di Pete Sampras Pos. Nome (nazionalità) Punti Pos. Nome (nazionalità) Punti che tra il 3° turno del 2000 e il 2° del 2001 tenne 118 game di battuta consecutivi. 1 Alexander Zverev (GER) 3585 9 Hubert Hurkacz (POL) 344 2 Stefanos Tsitsipas (GRE) 1037 10 Casper Ruud (NOR) 327 4 le sconfitte subite da Roger Federer 3 Denis Shapovalov (CAN) 910 11 Reilly Opelka (USA) 307 non sfruttando match-point negli ultimi 9 k.o. 4 Frances Tiafoe (USA) 828 12 Michael Mmoh (USA) 280 subiti. Il tennista elvetico è stato a 1 punto 5 Alex de Minaur (AUS) 705 13 Marc Polmans (AUS) 273 dal successo contro Donskoy (Dubai 2017), 6 Taylor Fritz (USA) 618 14 FelixAuger-Aliassime (CAN) 265 Haas (Stoccarda 2017), Del Potro (Indian 7 Jaume Munar (ESP) 466 15 Corentin Moutet (FRA) 223 Wells 2018) e Anderson (Wimbledon 2018). 8 Andrey Rublev (RUS) 440 16 Pedro Martinez (ESP) 203 16
il tennis in tv Tra mare e montagna... S iamo nel cuore di luglio e anche il grande tennis si divide tra mare e montagna. Ma non per far vacanza, ma per dar segui- to alla stagione agonistica. E così Su- perTennis resta come sempre ‘aperto per ferie’ e seguirà i protagonisti dei tour sulle coste marittime della Cro- azia, a Umago, e del Nord America, a Newport; così come sulle Alpi sviz- zere di Gstaad. A Umago ci va il cir- cuito Atp, con una bella fetta di Italia (Marco Cecchinato, Andreas Seppi e Paolo Lorenzi), mentre a Gstaad sono protagoniste le ragazze. Che si divi- dono, nel calendario e sugli schermi, tra Svizzera e Romania (Bucarest). Il campo centrale di Umago, intitolato a Goran Ivanisevic (foto Atp) Ma non è tutto qui, anzi. Basti pen- sare che la prossima domenica sa- ranno 5 le finali trasmesse in diret- è la volta di Bastad (Atp, Svezia), a seguire). È l’estate caldissima del ta dal canale della Fit: alle 11.30 si poi Bucarest (alle 16.00), Umago tennis in diretta - e in chiaro - di parte proprio con Gstaad; alle 14.00 (alle 20.00) e infine Newport (Atp, SuperTennis. Una domenica per cinque finali: si comincia alle 11.30 Giovedì 19 Venerdì 20 Sabato 21 Domenica 22 Lunedì 23 Martedì 24 Mercoledì 25 00:00 - ATP Bastad 00:00 - WTA Bucarest 00:00 - WTA 00:00 - WTA Gstaad 01:00 - WTA Gstaad 00:30 - ATP 500 00:30 - ATP Bastad (replica) (differita) Bucarest (differita) (differita) Finale (replica) Amburgo (replica) (replica) 02:00 - ATP Bastad 02:00 - WTA Bucarest 02:00 - WTA 02:00 - ATP Newport 03:00 - WTA Bucarest 02:00 - ATP Newport 02:00 - ATP 500 (replica) (differita) Bucarest (differita) (differita) Finale (replica) Finale (replica) Amburgo (replica) 04:00 - ATP Bastad 04:00 - ATP Bastad 04:00 - WTA 04:00 - WTA 05:00 - ATP Umag 03:45 - WTA Gstaad 03:45 - ATP Umag (replica) (replica) Bucarest (differita) Bucarest (differita) Finale (replica) Finale (replica) Finale (replica) 06:00 - ATP Umag 05:45 - ATP Umag 06:00 - ATP Newport 06:00 - ATP Newport 07:00 - Tennis Parade 05:30 - WTA Bucarest 05:30 - ATP (replica) (replica) (differita) (differita) 07:15 - ATP Newport Finale (replica) Newport Finale 08:45 - Regionando 07:30 - ATP Bastad 08:00 - ATP Newport 08:00 - WTA Finale (replica) 07:00 - ATP Umag (replica) 09:00 - ATP Umag (replica) (differita) Bucarest (differita) 08:45 - Tennis Finale (replica) 07:00 - ATP 500 (replica) 09:15 - ATP Umag 09:00 - Tennis Parade 10:00 - ATP Bastad Storming - Svitolina 09:00 - ATP 500 Amburgo (replica) 11:00 - LIVE ATP (replica) 09:15 - ATP Umag (replica) 09:00 - ATP Bastad Amburgo (replica) 09:00 - ATP 500 Bastad 11:00 - LIVE ATP (replica) 11:30 - LIVE WTA (replica) 11:00 - LIVE ATP Amburgo (replica) 12:45 - Supertennis Bastad 11:00 - LIVE WTA Gstaad Finale 11:00 - LIVE ATP 500 500 Amburgo 11:00 - LIVE ATP Today 12:45 - Supertennis Gstaad 13:45 - Supertennis Amburgo 13:00 - LIVE ATP 500 Amburgo 13:00 - LIVE ATP Today 13:00 - LIVE ATP Today 13:00 - LIVE ATP 500 500 Amburgo 13:00 - LIVE ATP Bastad 13:00 - LIVE ATP Bastad 14:00 - LIVE ATP Amburgo 14:45 - Tennis Parade 500 Amburgo 14:45 - Supertennis Bastad 14:45 - Supertennis Bastad 14:45 - Tie-Break 15:00 - LIVE ATP 14:45 - Tennis Today 14:45 - Supertennis Today 15:45 - Supertennis 15:00 - LIVE ATP 500 500 Amburgo Storming - Federer 15:00 - LIVE ATP Today 15:00 - LIVE ATP Today Amburgo 17:00 - News 15:00 - LIVE ATP Bastad 15:00 - LIVE ATP Bastad 16:00 - LIVE WTA 17:00 - News 17:05 - Tennis 500 Amburgo 16:45 - Supertennis Bastad 16:45 - Supertennis Bucarest 17:05 - Tennis Parade Storming - Federer 17:00 - News Today 16:45 - Supertennis Today 17:45 - Supertennis 17:30 - LIVE ATP 500 17:30 - LIVE ATP 17:05 - Regionando 17:00 - LIVE ATP Today 17:30 - LIVE ATP Today Amburgo 500 Amburgo 17:30 - LIVE ATP Umag 17:00 - LIVE ATP Umag 18:00 - WTA Gstaad 19:30 - ATP Umag 19:30 - ATP 500 500 Amburgo 18:45 - Supertennis Bastad 19:55 - Supertennis (replica) Finale (replica) Amburgo (replica) 19:30 - WTA Today 18:45 - Supertennis Today 19:55 - Supertennis 21:00 - News 21:00 - News Nanchang 19:00 - ATP Bastad Today 20:00 - LIVE ATP Today 21:05 - ATP 500 21:05 - Regionando (differita) (differita) 19:00 - LIVE ATP Umag 20:00 - LIVE ATP Amburgo (replica) 21:15 - ATP 500 21:00 - News 20:00 - LIVE ATP Newport 22:00 - LIVE ATP Umag 22:45 - Tennis Amburgo (replica) 21:05 - Tennis Umag 20:00 - LIVE ATP Newport SF2 21:00 - LIVE ATP Storming - Federer 23:00 - ATP 500 Parade 22:00 - WTA Bucarest Umag Newport 23:00 - ATP 500 Amburgo (replica) 21:30 - ATP 500 (differita) 22:00 - ATP Umag 23:00 - ATP Bastad Amburgo (replica) Amburgo (replica) (differita) (replica) 23:30 - Magazine ATP NB: il palinsesto è soggetto a modifiche. In rosso gli eventi live, in giallo le News, in verde le prime emissioni, in azzurro le differite e in viola gli speciali 18
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personal coach L’ITF guarda avanti E l’Italia è in prima fila Una delegazione azzurra con Michelangelo Dell’Edera, direttore dell’I.S.F. R. Lombardi, presente al primo ITF Worldwide Participation Conference, conferenza mondiale incentrata sulla diffusione globale del tennis L a Londra del tennis in luglio non è solo Wimbledon. Do- menica 8 e lunedì 9 Luglio 2018 la capitale britannica ha ospitato presso lo stadio del Chel- sea (il mitico Chelsea Footbal Club Stadium di Stamford Bridge) l’edi- zione inaugurale della “ITF Worldwi- de Participation Conference”, la pri- ma conferenza mondiale organizza- ta dalla Federazione Internazionale del Tennis incentrata sulla diffusio- ne globale del tennis. L’evento, cui ha preso parte una delegazione Italiana composta da Michelangelo Dell’Edera e Donato Campagnoli, rispettivamente Diret- tore e Consulente per l’Area Tecnica dell’Istituto Superiore di Formazio- ne Roberto Lombardi, ha rappresen- tato lo sforzo di costruire un dia- Uno sguardo al tennis globale del futuro dalla conferenza dell’ITF tenuta a Londra durante logo globale tra i delegati di oltre Wimbledon: sotto, da sinistra, Donato Campagnoli, Luca Santilli e Michelangelo Dell’Edera cento paesi presenti in merito alla diffusione del nostro sport. Il parterre dei relatori era di prima grandezza. Solo per citare alcuni nomi erano presenti: il direttore esecutivo dell’area Ricerca e Svilup- po dell’ITF, Luca Santilli, oltre a Mi- guel Crespo (responsabile del Setto- re Participation e Coaching dell’ITF), Machar Reid, della Federazione Au- straliana, Chris Harwood, psicolo- go dello Sport della Loughborough University, e Judy Murray, mamma di Andy e Jamie (già relatrice del Simposio Internazionale organizza- to dalla Fit). Tanta tecnologia A farla da padrone è stata la tec- nologia, all’insegna dell’interattivi- tà. La app dedicata alla conferenza consentiva infatti a ogni partecipan- te di interagire con il comitato or- ganizzatore, con ciascun relatore e 20
personal coach A sinistra, il muro dei Campioni con lo stemma del Chelsea, nel cui stadio s’è tenuta la conferenza Itf; qui, il 16enne Lorenzo Musetti, arrivato nei quarti di finale a Wimbledon Junior (foto Tonelli) con gli altri delegati. Tra le funzioni principali, era possibile consultare la “scheda segnaletica” degli spea- ker, fare domande e commenti sulle relazioni in tempo reale, assegnare voti alle presentazioni oltre che ali- mentare il senso di community, po- stando commenti e immagini. Tutte le presentazioni inoltre verranno caricate sulla piattaforma on-line educational dell’ITF www.tennisico- ach.com. I vantaggi La rassegna, caratterizzata da un nuovo format, si è articolata su no- in rappresentanza di 210 nazioni in buona salute ma di fronte a sfide ve argomenti principali (cui faceva con più di 100 anni di storia e che capitali nel prossimo periodo sto- seguito un dibattito virtuale) illu- organizza più di 3.000 eventi ogni rico. Il suo futuro sarà brillante se strati da un massimo di tre relato- anno. Sono numeri importanti e che Paesi e federazioni si dimostreran- ri, anche provenienti da altri sport. confermano la portata planetaria di no all’altezza nel mettere in pratica Tra i temi principali è importante uno sport con più di un miliardo di campagne di sensibilizzazione mi- citare l’uso dei dati riguardanti la persone interessate e quasi ottanta rate e soprattutto se saranno pronti pratica del tennis e della tecnolo- (80) milioni di praticanti. a condividere queste esperienze. gia e il loro impatto sulla diffusione Il tennis è lo sport individuale più Dal torneo di Wimbledon intanto, dello sport, i vantaggi della prati- diffuso, ma nel contempo anche il buone notizie riguardo al futuro per ca sportiva e dell’attività fisica sul più “equal”, giocato come è da un il tennis italiano sono arrivate dal benessere delle persone, l’abbat- 47% di donne e aperto a ogni età e a giovane Lorenzo Musetti, 16 anni. timento delle barriere sociali alla qualsiasi livello di gioco. È arrivato nei quarti di finale della pratica sportiva e all’attività fisica e competizione Juniores (under 18), le strategie messe in atto da Paesi e Altri margini battendo giocatori fino a due anni federazioni per attrarre un più am- di miglioramento più grandi e meglio classificati di pio pubblico femminile. Detto questo, il tennis ha ancora un lui nel ranking giovanile mondiale. Il messaggio principale della confe- potenziale enorme ed è stato recen- Il ragazzo ha buone qualità, il team renza è stato chiaro fin da subito: il temente commissionato uno studio attorno a lui ha grande passione ed numero di praticanti e appassionati a un’azienda leader che ha indivi- esperienza. Detto questo, di ragaz- di tennis aumenta all’incrementare duato 6 segmenti di mercato e ciò al zi bravi ce ne sono tanti nel nostro dei testimonial di qualità, siano essi fine di capire meglio le esigenze e i Paese e non possiamo permetterci insegnanti di tennis, eventi di carat- bisogni dei consumatori, siano essi di trascurare nessuno affinché ci sia tere locale o internazionale, la dif- giocatori o semplici appassionati. una crescita importante del movi- fusione di immagini e video attra- Eh sì, perché il tennis si è aperto a mento. verso i dispositivi mobili e i media nuove forme di intrattenimento ne- Da quattro anni a questa parte l’I- tradizionali oltre che circoli e club gli ultimi anni: anche il marketing stituto di Formazione occupandosi capaci di erogare servizi di qualità. di questo sport deve essere ripensa- dell’attività under 16 si sta preoc- to a fronte dell’avvento di fenomeni cupando anche e soprattutto della Lo sport individuale come la trasmissione di eventi in crescita dei loro insegnanti (senza più diffuso al mondo live-streaming e dell’e-sport. trascurare genitori e dirigenti per Ad aprire la conferenza è stata Kelly una formazione a 360°). È questo Fairweather che ha illustrato i pro- Le prossime sfide il nostro compito, se vogliamo che getti che l’ITF porterà avanti fino Le notizie che vengono dalla confe- questi ragazzi raggiungano i loro al 2024. L’ITF è un player globale renza ritraggono dunque un tennis sogni. 21
giovani Baby Musetti è tosto anche sul verde Lorenzo continua a far bene e a soli 16 anni ha centrato i quarti di finale sull’erba di Londra. Il cinese di Taiwan Chun Hsin Tseng e la polacca Iga Swiatek sono i vincitori della 72a edizione dei Championships Under 18 DI VIVIANO VESPIGNANI FOTO TONELLI E GETTY IMAGES I l torneo del mondo junior più am- bito, più affascinante e più citato (specie da quando l’Orange Bowl ha perso buona parte del suo storico appeal). Sono i Junior Championships di Wimbledon che, al pari degli Inter- nazionali di Francia, hanno festeggiato quest’anno la 72a edizione. Il torneo ha premiato con i suoi storici trofei due Il toscano Lorenzo Musetti, diciassettenni, il cinese di Taiwan Chun 16 anni, è arrivato fino ai quarti Hsin Tseng e la polacca Iga Swiatek, vin- di finale a Wimbledon battuto in citori in finale sul britannico Jack Dra- tre set dal padrone di casa Draper per e sull’elvetica Leonie Kung autori di exploit a dir poco clamorosi. Per inciso, l’All England Lawn Tennis Club quattro storiche soddisfazioni le ha riservate anche al tricolore. È accaduto nel 1987 e nel 2013 con le vittorie firmate da Diego Nargiso e Gianluigi Quinzi (già semifinalista l’anno precedente), e con le finali in gonnella di cui furono autri- ci Silvana Lazzarino nel lontano 1951 e Rita Grande nel 1993. Bene Musetti Ma veniamo all’edizione 2018 nella quale il nostro miglior junior, Lorenzo Musetti, è riuscito a guadagnare i quar- ti di finale, tra l’altro risultando il più Il cinese di Taiwan Chun Hsin Tseng, vincitore di Wimbledon Junior 2018 giovane e unico under 16 tra i primi 8. dopo essersi aggiudicato anche il Roland Garros Lorenzo ha invertito nello Slam Junior il trend negativo che in precedenza l’a- veva visto perdere due volte al primo era appena successo nel prologo ingle- la statunitense Katie Volynets 7-5 6-4 round e in una occasione al secondo se di Roehampton, a fermarne la corsa prima di cedere per 6-1 6-3 alla cinese turno di qualificazione, e ora si appre- è stato Jack Draper che, grazie alla con- Xinyu Wang, quarto nome del seeding. sta ad attestarsi a ridosso delle prime fidenza con l’erba, ha prevalso in tre La valtellinese Federica Rossi invece dieci posizioni del ranking under 18. frazioni (6-7 6-3 6-1). ha superato le sempre ostiche qualifi- Ha battuto per 6-2 6-4 il cinese di Tai- cazioni prevalendo sulla polacca Anna wan Ray Ho, per 6-0 6-7(2) 6-2 l’argenti- Elisabetta ancora negli ottavi Hertel e sulla francese Ludmilla Ben- no Cerundolo (14esima testa di serie) e Partita nelle vesti di 14esima testa di cheikh per poi essere fermata con un poi ha compiuto un piccolo capolavoro serie, Elisabetta Cocciaretto ha ripetu- doppio 6-4 nel primo round dalla cine- superando per 7-5 6-7(2) 6-1 il france- to gli ottavi ottenuti a Parigi battendo se Qinwen Zheng. Infine, Davide Torto- se Hugo Gaston, quarto favorito. Come l’inglese Francesca Jones 26 75 64 e ra e Federica Sacco sono usciti di scena 22
giovani nei tabelloni di qualificazione, battuti dal giapponese Taisei Ichikawa e dalla belga Victoria Kalatzis. C’erano tutti i migliori Mai come quest’ anno i migliori under 18 hanno giocato a ranghi compatti lo Junior Championship: in lizza tutti i primi dieci del mondo e nove su die- ci delle prime ragazze. E mai come quest’anno le sorprese, sia in negativo che in positivo, si sono sprecate. Il pri- mo turno è stato fatale alla campiones- sa mondiale del 2017, la statunitense Whitney Osuigwe, così come al secon- do e al terzo dei favoriti, l’argentino Sebastian Baez e l’ americano Sebastian Korka. Ma altrettanto sorprendente è stata la sconfitta subita nei quarti dal- Il britannico Jack Draper sconfitto in finale da Chun Hsin Tseng, ha battuto in semifinale il colombiano la fenomenale statunitense Cori “Coco” Mejia (19-17 al terzo set) e nei quarti l’azzurro Lorenzo Gauff che aveva trionfato a Parigi. Per Musetti; sopra, la polacca Iga Swiatek, già Top 500 Wta, contro, la sensazionale rivelazione si ha vinto a Londra nonostante fosse stata chiama Leonie Kung, sconosciuta di- esclusa dalle teste di serie ciottenne elvetica, proveniente dalle qualificazioni, allieva dei suoi genitori che... allevano cavalli in una sperdu- ta fattoria ai confini con la Germania. Quanto alla campionessa Iga Swiatek - che quest’anno in campo junior si era cimentata solo a Parigi guadagnando le semifinali in singolare e la vittoria in doppio, ma che ha dalla sua la 347a po- sizione nella classifica Wta e l’esordio in Fed Cup - si è rivelata mina vagante del tabellone femminile solo a motivo della miopia di chi l’aveva esclusa dalle 16 teste di serie. Chun, Parigi-Londra Nato esattamente a vent’anni di distan- za da Roger Federer (con cui sogna di La cavalcata di Chun Hsin Tseng giocare in doppio), Chun Hsin Tseng ha fatto il bis del titolo di Parigi mettendo Singolare maschile Quarti: Chun Hsin Tseng (Tpe) b. Trey Hildebrand (Usa) 6-2 6-4, Tao Mu (Chn) b. Anton Matu- in mostra una forma atletica impres- sevich (Gbr) 7-5 6-1, Jack Draper (Gbr) b. Lorenzo Musetti (Ita) 6-7(3) 6-3 6-1, Nicolas Mejia sionante e, in particolare, una straordi- (Col) b. Gilbert Soares Klier (Bra) 7-6(6) 7-5. Semifinali: Tseng b. Mu 6-3 6-1, Draper b. Mejia naria mobilità che gli ha consentito di 7-6(5) 6-7(6) 19-17. Finale: Tseng b. Draper 6-1 6-7(2) 6-4. interpretare al meglio il gioco sull’erba. Ora sarà difficilissimo scalzarlo dalla Singolare femminile leadership mondiale. Infine la Cina e la Quarti: Iga Swiatek (Pol) b. Emma Raducanu (Gbr) 6-0 6-1, Xinyu Wang (Chn) b. Viktoriia Dema Gran Bretagna. La Cina ha mancato en- (Ukr) 6-7(4) 7-6(4) 6-3, Xiyu Wang (Chn) b. Cori Gauff (Usa) 4-6 7-6(1) 6-4, Leonie Kung (Sui) trambe le finali di singolare ma ha piaz- b. Caty McNally (Usa) 7-6(3) 7-5. Semifinali: Swiatek b. Xinyu Wang 7-5 7-6(1), Kung b. Xiyu zato tre suoi esponenti nelle semifinali Wang 6-4 6-7(6) 6-3. Finale: Swiatek b. Kung 6-4 6-2. e fatto intendere che nei prossimi anni potrebbe esser la nazione con cui fare i conti nei principali appuntamenti ju- sifica ITF. A dispetto del commovente Una sfida durata 4 ore e 23 minuti (se- nior. La Gran Bretagna, che ha dalla sua impegno profuso in ogni incontro, Jack conda solo ad un’altra maratona junior anche gli inserimenti nei quarti di Em- non è riuscito a colmare il vuoto di 56 datata 2002), risolta al 38° game del ma Raducanu e Anton Matusevich, ha anni che separa la Gran Bretagna dal terzo set e al decimo match point. For- gioito e trepidato per Jack Draper (17 suo ultimo successo in campo maschi- se - se ne è parlato molto anche tra i anni da compiere il prossimo dicem- le (Stanley Matthews nel 1962). Rimarrà pro - è arrivato il momento di rinuncia- bre), figlio di un ex presidente della Fe- tuttavia memorabile la sfida che in se- re ad una intransigente tradizione che derazione inglese, che contava una non mifinale ha vinto sul colombiano (che pretende a oltranza il terzo set. Se non eccelsa 41esima posizione nella clas- vive e si allena a Miami) Nicolas Mejia. altro nel torneo junior. 23
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