Unione della Romagna Faentina - lunedì, 06 aprile 2020 - Unione Romagna Faentina

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Unione della Romagna Faentina
      lunedì, 06 aprile 2020
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 06/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna                                                4
 Prima pagina del 06/04/2020

 06/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                                                     5
 Prima pagina del 06/04/2020
 06/04/2020    Il Sole 24 Ore                                                                              6
 Prima pagina del 06/04/2020
 06/04/2020    Italia Oggi Sette                                                                           7
 Prima pagina del 06/04/2020

Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

 06/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 30                                                8
 Altri 20 casi, quattro i ricoverati
 06/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 30                                                9
 Morta un' altra degente di Oncologia
 06/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 32                                               10
 Donazione degli organi anche in un momento così difficile
 06/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 33                                               11
 Tra cartoni, dolci e le note della pianola
 06/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 34                                               12
 Non solo cibo e farmacie Ecco chi porta a domicilio

 06/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 34                                               13
 «Il vigile pretendeva un 'premio' per aiutarci con l' indennizzo dopo l' incidente»

 06/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 40                                               15
 Anche l' A2 è sempre più vicina alla chiusura

Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

 06/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 24                                          17
 Record di guarigioni "complete" Ma ancora un' altra vittima
 06/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 25                                          18
 Donate due auto elettriche e coprisedili alla Croce Rossa
 06/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 26                       FEDERICO SPADONI   19
 Il vigile e la truffa sull' incidente stradale «Mazzette e champagne ai medici»
 06/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 26                                          21
 La recente scomparsa di Teresio Savini: nuove testimonianze di affetto
 06/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 26                                          22
 Si cercano volontari contro il virus
 06/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 26                                          23
 Donazione da associazione islamica

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 06/04/2020    Il Sole 24 Ore Pagina 2                                                                    24
 Appalti, slitta la stretta fiscale Concessioni valide fino a settembre
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06/04/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 3                                                                                  26
«Alleanza Stato-imprese Capitale pubblico a tempo per salvare aziende in crisi»

06/04/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 3                                                                                  29
Garanzia al 100% fino a 5 milioni solo con la tutela di Confidi
06/04/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 9                                                                                  31
Terzo settore e Comuni alleati senza fondi extra
06/04/2020   Italia Oggi Sette Pagina 14                                            PAGINA A CURA DI SERGIO TROVATO   33
Sanzioni Imu, decide il giudice
06/04/2020   Italia Oggi Sette Pagina 18                                          PAGINA A CURA DI VINCENZO DRAGANI   36
Rifiuti, Mud alle ultime battute
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[ § 1 § ]

     lunedì 06 aprile 2020
                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna

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[ § 2 § ]

            lunedì 06 aprile 2020
                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

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[ § 3 § ]

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                                                     Il Sole 24 Ore

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[ § 4 § ]

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                                                   Italia Oggi Sette

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[ § 1 5 6 5 8 5 9 0 § ]

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                          Pagina 30

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          IL BILANCIO

                          Altri 20 casi, quattro i ricoverati
                          Dodici sono uomini e otto donne

                          In provincia 708 casi: 315 Ravenna 107 Faenza 50 Lugo e a Cervia 25
                          Bagnacavallo 19 Russi e C.Bolognese 18 Alfonsine 14 Cotignola 13
                          Fusignano 9 Conselice e Massa 8 Riolo Terme 5 Solarolo e Brisighella 3
                          Sant' Agata 2 Casola Valsenio 37 resid. fuori provincia.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 8
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[ § 1 5 6 5 8 5 9 3 § ]

                          lunedì 06 aprile 2020
                          Pagina 30

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Morta un' altra degente di Oncologia
                          La donna, ravennate, aveva 57 anni ed era nel reparto oggi chiuso. Qui lavora una Oss tra i contagiati di ieri

                          Meno contagi rispetto a sabato, purtroppo un nuovo decesso ma quello
                          che fa ben sperare sono i 28 guariti completamente. Un bollettino meno
                          drammatico di quelli dei giorni scorsi ieri in provincia di Ravenna dove si
                          sono registrati 20 nuovi casi di positività al Coronavirus (12 uomini e 8
                          donne) con sedici persone in isolamento domiciliare perché prive di
                          sintomi o con sintomi leggeri e quattro ricoverate. Nessuno è in terapia
                          intensiva. Quanto alla divisione comune per comune, tra i nuovi casi ci
                          sono 8 persone di Ravenna, 4 di Cervia (si tratta di una donna di 47 anni e
                          tre ragazzi 22, 24 e 25 anni) , 2 di Faenza, 2 di Lugo, 1 di Alfonsine, 1 di
                          Fusignano e 2 residenti fuori provincia. Dei contagiati di ieri undici hanno
                          avuto contatti stretti con casi già accertati (uno è legato al cluster della
                          palestra ravennate), due sono arrivati al Pronto soccorso, due sono stati
                          segnalati dal medico di base, due erano ricoverati (uno a Lugo e uno a
                          Ravenna) e tre sono sanitari. A proposito di questi ultimi ieri sono
                          risultate positive un' infermiera di Ravenna, una Oss di Faenza e una Oss
                          dell' Oncologia dell' ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna. Proprio nel reparto, chiuso da venerdì scorso dopo
                          che al suo interno 15 persone sono state trovate positive al virus, era ricoverata la ravennate Maria Rosaria Cordola,
                          uccisa ieri a 57 anni dal Covid-19. Cordola, che lottava contro un tumore ai polmoni arrivato purtroppo a uno stadio
                          molto avanzato, ha mostrato i sintomi del virus mentre era ricoverata in Oncologia. La conferma della positività è
                          arrivata il 27 marzo scorso dopo il tampone; ieri il decesso, il 41esimo in provincia. Accanto alle notizie tragiche,
                          però, non manca per fortuna un dato che lascia ben sperare per il futuro. E cioè quello dei guariti che dall' inizio dell'
                          infezione in provincia di Ravenna ha raggiunto quota 113. Di questi 43 sono i guariti completamente, ovvero i
                          contagiati sottoposti a due tamponi entrambi con esito negativo (28 registrati solo ieri, 7 sabato), 70 quelli clinici che
                          non manifestano cioè più i sintomi del virus (di cui 6 ieri, 4 sabato). Tra i guariti completamente troviamo 8 sanitari e
                          8 persone legate al cluster della palestra ravennate. L' impennata di questi ultimi dati è anche dovuta al fatto che nel
                          parcheggio sul retro del Cmp di Ravenna è entrato a pieno regime il tampone 'drive through'. Ovvero una sorta di
                          tampone pit stop con i guariti clinici da Covid-19 che, come ha spiegato il sindaco Michele de Pascale, «con la
                          propria auto, rigorosamente da soli, si recano al Cmp ed eseguono il tampone dalla vettura».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 9
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[ § 1 5 6 5 8 5 9 2 § ]

                          lunedì 06 aprile 2020
                          Pagina 32

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Donazione degli organi anche in un momento così difficile

                          I ritmi della vita proseguono anche al di fuori dell' emergenza
                          Coronavirus. E con essi la solidarietà, quella solidarietà che a volte può
                          andare oltre la morte. In un territorio in cui c' è speranza, ma di cui non si
                          sa di più. E così nei giorni scorsi all' ospedale di Faenza, un paziente
                          deceduto per una grave ed improvvisa patologia cerebrale ha donato gli
                          organi. Fegato, reni e cornee, che andranno a salvare la vita, o migliorare
                          sensibilmente la qualità di vita, di altre persone. Il paziente era stato
                          trasferito in rianimazione (servizio diretto dal dottor Maurizio Fusari) all'
                          ospedale di Faenza per lasciare spazio, a Ravenna, ai pazienti Covid. Qui
                          si è spento e, seguendo le sue volontà e ovviamente dopo tutte le
                          procedure previste, al termine del periodo di osservazione le equipe
                          hanno provveduto al prelievo e all' invio degli organi presso le strutture
                          riceventi. Niente di straordinario. Si faceva anche prima. Ma adesso,
                          forse, ha un valore diverso.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 10
[ § 1 5 6 5 8 5 9 5 § ]

                          lunedì 06 aprile 2020
                          Pagina 33

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Tra cartoni, dolci e le note della pianola
                          Le giornate del piccolo Elia, che segue i video delle maestre e si diverte a giocare con i suoi amati trattori

                          Elia Tronconi ha 3 anni. Ad agosto spegnerà 4 candeline. Abita a Riolo
                          Terme e frequenta la locale scuola materna comunale nella sezione A.
                          Adesso che la scuola è chiusa a causa dell' emergenza legata al
                          coronavirus le abitudini sono un po' cambiate: «È vero, dormo sempre
                          fino a tardi con la mia mamma. Mi mancano tanto però i miei amichetti e
                          i miei compagni di scuola, con i quali giocavo sempre e mi divertivo. Per
                          fortuna, Maria e Desi, le mie maestre, sono bravissime anche in questa
                          situazione tutta nuova e mi mandano dei bei video sul cellulare della mia
                          mamma, raccontandomi delle storie e cantandomi delle canzoncine». La
                          fortuna di abitare nella casa vicina a quella dei nonni paterni consente di
                          vedersi praticamente tutti i giorni: «Mio nonno Maurizio, invece, abita un
                          po' lontano dalla mia casa, e quindi non ci posso andare spesso, perché
                          c' è il virus e non si può uscire. Per superare questo ostacolo, ci vediamo
                          tutti i giorni con una videochiamata o ci sentiamo con messaggi sul
                          telefonino». Dopo il pranzo, cominciano i pomeriggi di svago: «Guardo
                          tanta televisione. Il mio cartone animato preferito è Alvin. Oppure guardo i video dei trattori, che sono un' altra delle
                          mie passioni. Quando il tempo è bello, posso andare a giocare nella sabbia del mio giardino, usando proprio i
                          modellini dei trattori. Faccio finta di realizzare e di costruire tante strade. Ogni tanto, poi, faccio anche il 'pasticcere',
                          insieme a mia mamma e mia zia. Se la torta è buona l' ho fatta io, ma se è cattiva, l' hanno fatta gli altri. Proprio in
                          questi giorni ho fatto la zuppa inglese. Oltre ai cartoni animati, ai trattori e alla cucina, mi piace anche la musica. Ho
                          infatti una bella pianola che amo tantissimo e suono a tutto volume». Non sempre le condizioni del tempo
                          permettono di uscire all' aperto. E così, quando piove, o quando è troppo freddo, Elia resta in casa a colorare i suoi
                          libricini: «Mi piacciono anche gli animali e mi diverto a correre dietro ai gatti di mia zia; soprattutto alla Mimì, che è
                          piccolina come me». È ormai un mese che la vita di tutti è cambiata. La quarantena è diventata molto lunga e
                          bisogna inventarsi sempre qualcosa di nuovo per non annoiarsi: «A volte, stare sempre in casa, porta a qualche
                          'bisticcio', perché io non sempre sono bravissimo; ma bisogna avere anche un po' di pazienza con noi bimbi.
                          Speriamo che si possa tornare presto ad uscire, per andare a scuola e per andare a giocare con gli amici».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 11
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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Non solo cibo e farmacie Ecco chi porta a domicilio
                          Caroli (Ascom): «Un bel servizio ai faentini anche se offre introiti risibili Questo scenario potrebbe essere d'
                          ispirazione anche dopo la pandemia»

                          Non solo alimentari e farmacie tra le attività che nel corso dell'
                          emergenza Covid-19 hanno iniziato a consegnare a domicilio, una
                          modalità che, vedendo l' indice di gradimento di tanti professionisti del
                          settore, potrebbe proseguire anche in futuro. Se nei giorni scorsi
                          abbiamo scritto della libreria Moby Dick, ci sono tanti altri commercianti
                          che stanno pubblicizzando, per lo più attraverso i social, la possibilità di
                          recapitare merci a domicilio. Tra queste, e l' elenco non è assolutamente
                          esaustivo ma frutto di una ricerca sul web, ci sono ad esempio il negozio
                          Scarpantibus, il laboratorio di riparazione Pc Doctor, l' erboristeria Fiore
                          della vita, la cartolibreria Il matitone, La cioccolateria, Babaforbaby, Wuud
                          abbigliamento, I fiori di Giovanna, L' edera e L' intimo di Sabrina. A questi
                          si aggiungono i colleghi che aderiscono al consorzio Faenza C' entro: ci
                          sono infatti Fanti Elettrodomestici, i negozi di ottica Dieci Decimi, Scipi,
                          Alessandro Borchi e Ottica del Mercato, le erboristerie L' Elisir, Fiore della
                          Vita, L' Erboristeria di corso Mazzini. Tra i negozi chiusi, ma che
                          effettuano consegne a domicilio a chi ne fa richiesta, ecco poi Cartolibreria Sorelle Resta, Kajoca Giochi, Casa del
                          Disco, 2Piedi Scarpe bambini, La Mangeria e dal 6 aprile anche il Qcorner e InFermento. «Al momento - spiega Paolo
                          Caroli, presidente provinciale Ascom - nella lista delle attività che consegnano a domicilio che il Comune ha attivato
                          nei suoi siti internet istituzionali non ha ritenuto di dover inserire attività che non siano legate alla ai beni di prima
                          necessità. C' è da sottolineare però che quello che in questo momento i commercianti di queste attività stanno
                          mettendo a disposizione, e questo è da ammirare, è un servizio ai faentini a fronte di introiti risibili, se non addirittura
                          rimettendoci». Continua Caroli: «Questo nuovo scenario che nell' emergenza si sta affacciando potrebbe però essere
                          di ispirazione anche dopo l' emergenza sanitaria. Credo che una riflessione da questa esperienza sarebbe doverosa
                          perchè potrebbe far nascere ad esempio la possibilità di vendite on line da parte delle attività di prossimità per gli
                          stessi faentini che potrebbero ricevere comodamente a casa la merce, per di più con il vantaggio che, nel caso in cui
                          la merce non risponda alle esigenze, potrebbe essere facilmente restituita e cambiata». a.v.

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                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Il vigile pretendeva un 'premio' per aiutarci con l' indennizzo dopo l' incidente»
                          Nel racconto agli inquirenti due coniugi faentini parlano anche di regali per i medici legali: «Valgimigli aveva detto che
                          si trattava di Champagne e due Magnum»

                          Dopo quell' incidente stradale, aveva prospettato un indennizzo sia più
                          rapido che più consistente. E così - prosegue l' accusa - era riuscito a
                          intascare più di 37 mila euro, cioè la metà circa di quanto l' assicurazione
                          aveva erogato nel gennaio 2019 al diretto interessato: ovvero 75 mila
                          euro. Ma neanche in quel momento le richieste di danaro erano finite. Un
                          quadro, quello delineato per il 51enne agente della polizia locale
                          manfreda Gian Carlo Valgimigli, che secondo quanto esposto nella
                          recente ordinanza di custodia cautelare in carcere del gip Janos Barlotti,
                          configura la truffa aggravata dal 'pericolo immaginario', e cioè dall' avere
                          fatto credere che senza il suo intervento, il punteggio riconosciuto per l'
                          infortunio sarebbe stato inferiore a quanto spettato. Protagonisti dell'
                          accaduto, sono due coniugi faentini. Secondo le indagini di polizia di
                          Stato e guardia di Finanza coordinate dai pm Alessandro Mancini e
                          Angela Scorza, la vicenda si era innescata quando il protagonista del
                          grave incidente stradale - un libero professionista manfredo - era stato
                          agganciato da Valgimigli il quale già ne conosceva la moglie. «Ci contattò dicendo che per l' indennizzo ci poteva
                          aiutare - ha poi spiegato l' uomo agli inquirenti - ovvero che l' assicurazione mi avrebbe riconosciuto al massimo 4-5
                          punti anche se in realtà me ne spettavano 10-11». E secondo la procura, a quel punto Valgimigli gli aveva fatto
                          credere che sarebbe stato necessario danaro per «ammorbidire i medici», due indicati con nome e cognome,
                          incaricati della pratica: in totale erano necessari 23 mila euro che l' uomo aveva in effetti consegnato sottoforma di
                          assegni intestati a una parente del 51enne. La richiesta di soldi però non si era fermata lì: servivano a suo dire altri
                          soldi, anche per offrire una cena di Natale ai medici. «Noi ci rifiutammo - ha proseguito l' uomo sempre davanti agli
                          inquirenti - ma poi sotto alla pressioni di Valgimigli, mia moglie fece un bonifico da 14.200 euro». Sul documento -
                          continua l' accusa - era stata vergata una causale falsa, presumibilmente suggerita dallo stesso vigile urbano e
                          relativa all' acquisto di un' opera d' arte. Sì, una sorta di mediazione in ragione della quale il 51enne riceveva un
                          premio. Perché avevano accettato? Questa la spiegazione data dal protagonista dell' incidente: «Eravamo
                          completamente soggiogati da lui e avevamo fiducia, anche in virtù della divisa che indossava». E qui la trama
                          ricostruita dai pm si infittisce, perché a garanzia di prestiti complessivi per quasi 15 mila euro elargiti dai coniugi tra
                          marzo e luglio 2019, Valgimigli aveva consegnato un assegno da 20 mila euro a firma del macellaio il cui suicidio, il
                          25 luglio scorso, aveva dato il via all' intera inchiesta. Il vigile aveva spiegato che il negoziante era un suo amico e
                          che gli doveva sui 50 mila

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 13
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                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          euro. All' indomani della morte, aveva chiesto alla donna di incassare quell' assegno: e al suo rifiuto, l' avrebbe
                          minacciata tirando in ballo «i suoi amici giostrai - ha spiegato la signora agli inquirenti - che non avevano nulla da
                          perdere». Nuove felpate allusioni quando verso il 20 di agosto, dopo essere stata interrogata e perquisita lei stessa,
                          aveva incrociato Valgimigli su una Ferrari: «Mi disse che adesso bisognava guardarsi le spalle». E la vicenda del
                          risarcimento? Si era conclusa in maniera a dir poco emblematica. Perché Valgimigli - prosegue il gip - aveva
                          accompagnato personalmente i due coniugi e il loro medico legale, allo studio di Ravenna del medico legale
                          incaricato dall' assicurazione, raccomandando di non parlare dei soldi e addirittura portando regali per i dottori.
                          Secondo il ricordo della donna, «Valgimigli aveva detto che si trattava di Champagne e di due Magnum per una spesa
                          totale di 2.000 euro». A rendere la vicenda ancora più "ambigua e suggestiva" - ha sottolineato il giudice -, il fatto che
                          "per malcostume" i due dottori avessero accettato quei doni. Andrea Colombari © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Anche l' A2 è sempre più vicina alla chiusura
                          Sarà decisivo il Consiglio Federale del 15 aprile. Intanto prosegue il contest 'Leggende': per Ravenna oggi si sfidano
                          Foiera e Marino

                          Anche la pallacanestro femminile ha dichiarato chiusa la stagione,
                          annullando i campionati di serie A1 e A2. La Fip ha infatti accolto la
                          richiesta della Lega Basket Femminile inoltrata il 27 marzo per chiedere
                          la sospensione definitiva dei tornei, e che non ha sorpreso l' E-Work
                          Faenza certa da tempo di aver terminata l' annata sportiva. Considerando
                          che il sipario sull' annata sportiva 2019-2020 era già calato sui
                          campionati regionali e giovanili e sulla B maschile, ora si attende la
                          stessa decisione per l' A1 e l' A2 maschile che arriverà al massimo
                          mercoledì 15 aprile, giorno in cui si terrà un Consiglio federale della Fip
                          fondamentale, dove dovranno essere gettate le basi per far ripartire la
                          pallacanestro italiana. In tutti i tornei nazionali e regionali saranno
                          bloccate promozioni e retrocessioni (gli scudetti non saranno assegnati)
                          e, viste le inevitabili conseguenze economiche sui club, l' idea della Fip è
                          di chiedere entro il 31 maggio alle società a quale campionato
                          vorrebbero partecipare e, una volta presentate le iscrizioni, si
                          decideranno le formule dei tornei, facendo la conta delle 'superstiti'. In pratica ai club verrà data la possibilità di
                          riposizionarsi in un campionato superiore o inferiore in base alle disponibilità economiche ed è probabile che possa
                          diminuire il numero delle partecipanti ai campionati, e potrebbero essere fuse la serie C Gold e la C Silver. Intanto tra i
                          tifosi del basket di A2 tiene banco il 'contest' Leggende per eleggere il miglior giocatore di tutti i tempi di ogni
                          squadra. E, a Ravenna, il capitano, il professore Andrea Raschi, come veniva presentato prima delle partite al
                          PalaDeAndré, ha vinto a mani basse il suo ottavo di finale. Raschi, 4 stagioni in giallorosso, ha superato l' americano
                          Adam Sollazzo col 67% di preferenze (su quasi 800 votanti) e ha aggiunto il proprio nome a quelli di Mike Singletary
                          (ha battuto Masciadri) e di Eugenio Rivali (vincitore su Montano) nella griglia dei migliori 8 di ogni tempo. Proprio
                          Rivali e Singletary si affronteranno nel primo quarto di finale lunedì 13. E le sfide degli ottavi proseguono. Oggi
                          termina quella tra Charlie Foiera e Tommy Marino, con quest' ultimo in vantaggio, mentre dalle 12 di oggi si
                          affrontano Taylor Smith e Cristiano Zanus Fortes in un confronto tra giocatori dello stesso ruolo ma di epoche
                          diverse. Zanus Fortes, classe '71, è stato un pivot che ha mosso i primi passi a Ravenna tra il 1990 e il '92 per passare
                          a Cervia e centrare con questa la promozione in A2. La sua carriera si è sviluppata poi tra le due maggiori categorie.
                          Varese e Rimini le squadre dove ha collezionato il maggior numero di presenze. Taylor Smith è arrivato a Ravenna
                          nella stagione 2015-'16 ed è rimasto in giallorosso due anni. Centro di 198 centimetri, all' inizio aveva fatto storcere il
                          naso a qualcuno per le sue dimensioni ridotte. Ma ha mostrato subito eccellenti

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                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          doti di saltatore e, grazie ad Antimo Martino, anche una notevole crescita tecnica che gli è valsa la conferma per l'
                          annata 2016- 2017, la migliore della storia del Basket Ravenna. Quella squadra arrivò alla semifinale playoff con la
                          Virtus Bologna col solo Smith come straniero, visto l' infortunio di Derrick Marks. Beniamino dei tifosi, Smith è
                          indicato da Masciadri come favorito principale di questo 'contest'. Poi domani, martedì, ci sarà la sfida Alberto
                          Chiumenti-Matteo Malaventura, mercoledì 8 Michael Deloach-Matteo Tambone e giovedì l' ultimo ottavo Charles
                          Thomas-Francesco Amoni. Si vota su Facebook: Basket Ravenna Piero Manetti; Instagram: @official basket
                          Ravenna e Twitter: @basketravenna. Stefano Pece Luca Del Favero.

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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Record di guarigioni "complete" Ma ancora un' altra vittima
                          Morta una donna di 57 anni ricoverata a Ravenna. Doppio test negativo per 43 pazienti Tra i 20 nuovi casi, ancora
                          due persone contagiate nell' ambito del focolaio della palestra

                          RAVENNA Quarantatre guarigioni complete. Da quando l' epidemia è entrata nel
                          territorio della provincia è il dato più alto di persone contagiate dal coronavirus
                          che ne sono uscite definitivamente, con tanto di doppio tampone negativo.
                          Fano parte dei 113 pazienti residenti nel Ravennate che dai dati registrati dall'
                          Ausl Romagna hanno superato l' infezione. Il numero è incoraggiante, ma si
                          affianca alla scia dei decessi (41 in tutto), che purtroppo prosegue. Ieri è morta
                          una 57enne ravennate, Maria Cordola, ricoverata al "Santa Maria delle Croci".
                          Così come per buona parte degli altri pazienti che non ce l' hanno fatta, soffriva
                          di un altra patologia che sommata alla Covid -19 non le ha lasciato possibilità di
                          guarigione. Così come non calano le persone persone in quarantena e
                          sorveglianza attiva, 530 in tutto, tra coloro che sono entrati in contatto con casi
                          positivi o rientrate in Italia dall' estero. Anche il numero dei nuovi positivi rimane
                          sulla linea degli ultimi giorni, con 20 nuovi tamponi che hanno certificato il
                          contagio. Si tratta di 8 donne e 12 uomini, e due fra questi risiedono fuori
                          provincia. Sedici sono attualmente in isolamento domiciliare e altri quattro
                          sono ricoverati, ma nessuno in terapia intensiva. I FOCOLAI E LA PALESTRA
                          Continua a delinearsi il quadro già tracciato che descrive un progressivo esaurimento dei focolai principali. Tutti
                          eccetto uno, che ancora fa registrare qualche strascico: si tratta del numero dei contagi riconducibili alla palestra
                          alle porte di Ravenna. Due dei nuovi casi positivi riguardano contagi di persone entrate a stretto contatto con
                          frequentatori del centro sportivo. GEOGRAFIA DEL CONTAGIO In tutto, sono dunque 708 i casi positivi dall' inizio dell'
                          epidemia confermati nel Ravennate. Di questi 37 sono residenti fuori provincia. Nel capoluogo bizantino i contagiati
                          salgono a 315(8 in più rispetto a sabato), 107 a Faenza (2 in più), 50 a Cervia e Lugo (rispettivamente 4 e 2 in più), 18
                          ad Alfonsine e 13 a Fusignano (entrambi con un caso in più). Stazionari tutti gli altri comuni rimangono stazionari: 19
                          a Russi, 25 a Bagnacavallo, 19 a Castel Bolognese, 9 a Conselice e Massa Lombarda, 3 a Sant' Agata sul Santerno, 14
                          a Cogignola, 8 a Riolo Terme, 5 a Solarolo e Brisighella e 2 a CasolaValsenio. Nessun contagio ancora a Bagnara.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 17
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Donate due auto elettriche e coprisedili alla Croce Rossa
                          Il contributo della concessionaria Leoni & Casadio per aiutare anziani e malati

                          FAENZA Due auto elettriche e una partita di coprisedili in plastica. È il contributo
                          della concessionaria Leoni & Casadio Group alla Croce Rossa Italiana per i
                          servizi di spesa a domicilio o consegna farmaci alle persone malate, anziane o
                          non autosufficienti. La concessionaria ha messo a disposizione due Opel Corsa
                          elettriche, consegnate giovedì mattina al personale Cri, davanti alla sede di via
                          Granarolo del Gruppo. Oltre alle due auto, il gruppo ha donato una partita di
                          copri sedili in plastica, in grado di ridurre enormemente il tempo necessario alla
                          sanificazione dei veicoli che sarebbe necessaria dopo ogni consegna.
                          Normalmente impiegati per la revisione delle auto, i coprisedili si rivelano in
                          questo momento un bene prezioso: ogni secondo risparmiato è fondamentale
                          e veicoli che evitino il propagarsi del contagio sono imprescindibili per garantire
                          un servizio ancora più veloce e puntuale. «In questo momento ogni gesto può
                          risultare determinante e di grande aiuto per affrontare come collettività l'
                          emergenza - dice Matteo Leoni, uno dei soci del gruppo-.Il primo pensiero è
                          stato proprio sul cosa potevamo fare, e questo è stato il primo passo».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 18
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          LE CARTE DELL' INCHIESTA

                          Il vigile e la truffa sull' incidente stradale «Mazzette e champagne ai medici»
                          Tra le vittime di Valgimigli anche due coniugi alle prese con l' assicurazione per un incidente stradale

                                                                                                                            FEDERICO SPADONI

                          RAVENNA Mazzette e champagne ai medici legali per ottenere la diagnosi
                          necessaria al risarcimento dopo un grave incidente stradale. È questo il fulcro
                          di un altro capitolo esaminato dal giudice Janos Bar lotti nell' ordinanza di
                          custodia cautelare emessa giovedì nei confronti dell' ex vigile urbano Gian Carlo
                          Valgimigli; nuova truffa e nuove vittime, questa volta una coppia di coniugi
                          faentini, dai quali il 51enne tra febbraio del 2018 e gennaio dell' anno seguente
                          (all' epoca ancora in servizio prima di essere arrestato) è riuscito a farsi
                          consegnare oltre 37mila euro. IL RISARCIMENTO PER L'INCIDENTE L'
                          occasione per "agganciare" la coppia era arrivata proprio dopo il sinistro
                          stradale, poiché il vigile conosceva la moglie dell' uomo rimasto gravemente
                          ferito. "Ci contattò dicendo che per l' indennizzo dell' assicurazione ci poteva
                          aiutare, ovvero che l' assicurazione mi avrebbe riconosciuto al massimo 4/5
                          punti anche se in realtà me ne spettavano 10/11". La testimonianza raccolta
                          durante le indagini della squadra mobile e del commissariato manfredo emerge
                          nelle pagine del documento che autorizza la custodia cautelare per il vigile,
                          come richiesto dal procuratore capo Alessandro Mancini e dal sostituto
                          procuratore Angela Scorza. L' agente sosteneva che sarebbe stato necessario "ammorbidire i medici" e che per farlo
                          sarebbero serviti due assegni, uno da 10mila euro per il consulente della coppia (consigliato ovviamente dal vigile) e
                          uno da 13 mila per quello dell' assicurazione. Sono solo i primi esborsi (su un giro di denaro a sei zeri ricostruito dalla
                          guardia di finanza), seguiti in un secondo momento da un' altra cospicua richiesta. "Ci rifiutammo - continua la
                          testimonianza della coppia - ma poi sotto le pressioni di Valgimigli mia moglie fece un bonifico di 14.200 euro". La
                          causale, suggerita dallo stesso intermediario per non destare sospetti, sarebbe dovuta essere "acquisto opera d'
                          arte". MAGNUM E CHAMPAGNE AI DOTTORI A reggere il "gioco" era stato anche un incontro organizzato dal 51enne
                          tra i coniugi e i due dottori, i quali per l' occasione non avevano rifiutato la bottiglia di champagne e le due Magnum
                          portate in omaggio dallo stesso vigile. Un dettaglio, quello del «malcostume dell' accettazione delle predette regalie
                          da parte dei due medici», che per il gip ha contribuito a rendere «ancor più ambigua e suggestiva la situazione». E
                          ancora, prima di ricevere il risarcimento dell' assicurazione ecco un' altra richiesta di soldi "per offrire una cena di
                          Natale ai medici". Alla fine l' indennizzo era arrivato: 75mila euro, ma a fronte di mazzette per 37.200 euro.

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                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          LE MINACCE A BORDO DELLA FERRARI Passati i mesi erano continuate le richieste di prestiti assecondate dalle
                          vittime ("eravamo completamente soggiogati e avevamo fiducia in lui, anche in virtù della divisa che indossava"). A
                          titolo di garanzia, tra l' altro, il 51enne aveva consegnato il frutto di altre truffe ed estorsioni, tra le quali l' assegno da
                          20mila euro ottenuto dal povero macellaio faentino, dal cui suicidio, avvenuto il 25 luglio 2019, è partita tutta l'
                          indagine. Alla morte del commerciante, la donna che aveva ricevuto l' assegno a sua firma ne aveva parlato subito
                          con Valgimigli, rifiutandosi di andare a incassarlo come chiesto dall' agente. A quel punto erano partite le minacce,
                          parlando di certi "suoi amici giostrai di Forlì che non avevano nulla da perdere". Ne era seguita un' altra: "Vengo
                          fermata da Valgimigli che viaggiava a bordo di una Ferrari e alla mia affermazione che avevo giàdeposto eche ero
                          stata perquisita, mi dice che adesso bisognava guardarsi le spalle". La paura è terminata a metà settembre 2019, con
                          l' arresto.

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                                                             Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          La recente scomparsa di Teresio Savini: nuove testimonianze di affetto
                          Commossi ricordi manifestati da Monica Ferrini e da Federica Rosetti

                          FAENZA Sono numerose le testimonianze di affetto e cordoglio che continuano
                          a giungere per la scomparsa di Teresio Savini, trovato giorni fa senza vita in un
                          appartamento di Gatteo. Un caloroso ringraziamento ha voluto tributargli
                          Monica Ferrini, presidente dell' Associazione coro lirico città di Faenza. «Mi
                          introdusse nel "magico" mondo del bel canto e della lirica, un mondo fatto di
                          fatica, amicizia, luci, artisti, fiori e soprattutto di rispetto - dice -. Un rispetto che
                          Teresio, grande mente organizzatrice, non mi ha mai negato, nemmeno quando
                          le nostre strade si divisero, ma restando sempre in contatto per i progetti di
                          educazione alla musica lirica che, instancabilmente, Teresio organizzava nelle
                          scuole. Pochi giorni prima della sua morte la sua ultima telefonata, nella quale
                          invitava me e il sindaco di Modigliana, Jader Dardi, a partecipare all' edizione
                          2020 del premio lirico "Pia Tassinari"». E alla cerimonia del premio avrebbero
                          dovuto partecipare anche le allieve della scuola di ginnastica ritmica "Diamante
                          Torelli" con una loro performance, scuola diretta proprio dalla cugina di Teresio,
                          Sandra Savini. Lo riferisce la presidente della stessa associazione sportiva,
                          Federica Rosetti, che, personalmente e a nome del direttivo, di atlete e istruttrici
                          esprime «sentite condoglianze e affettuosa vicinanza in questo momento così difficile» alla direttrice e agli altri
                          famigliari di Teresio.

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 21
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Si cercano volontari contro il virus

                          FAENZA Già moltissimi enti del terzo settore sono direttamente impegnati per
                          far fronte all' emergenza sociale. A fronte di ciò anche i Centri di servizio per il
                          volontariato dell' Emilia-Romagna stanno sperimentando nuove modalità per
                          garantire la propria operatività in funzione dell' emergenza Covid-19. A questo
                          proposito, l' Unione della Romagna Faentina si propone si raccogliere tutte le
                          adesioni dei volontari, sia da parte di cittadini singoli che da associati a vario
                          titolo a soggetti del terzo settore, per coordinare al meglio le azioni da mettere
                          in campo per nelle emergenze. Le disponibilità di volontariato informale per
                          quanto riguarda i comuni dell' Unione della Romagna faentina vanno segnalati
                          al numero di telefono 0546 691427.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 22
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                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                   Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Donazione da associazione islamica

                          CASTEL BOLOGNESE L' associazione culturale Luce di Castel Bolognese h a
                          effettuato due donazioni, una all' Azienda Usl della Romagna di 1.500 euro, per l'
                          acquisto di materiale sanitario in questo momento di emergenza coronavirus, e
                          l' altra di 500 euro al Comune di Castel Bolognese per aiutare le famiglie più
                          bisognose. Il denaro donato è stato racimolato attraverso una raccolta di fondi
                          che è stata effettuata tramite i soci dell' associazione. Inoltre 20 soci si sono
                          prenotati all' Avis di Faenza per donare il sangue. «L' associazione è
                          perfettamente integrata nel tessuto sociale castellano e, sentendosi parte di
                          questa comunità, ha deciso di contribuire concretamente», ha dichiarato in
                          proposito la portavoce dell' associazione Hagar Abouel Hussein.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 23
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                          lunedì 06 aprile 2020
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                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Appalti, slitta la stretta fiscale Concessioni valide fino a settembre
                          Verso il Cdm. Nel decreto atteso oggi stop a Iva, Irpef e contributi. Scudo amministrativo e contabile sugli atti dell'
                          emergenza. Processo tributario al 4 maggio

                          MARCO MOBILI, GIANNI TROVATI - ROMA - Si allunga il limbo delle
                          sospensioni fiscali e amministrative. Il decreto legge atteso oggi in
                          Consiglio dei ministri allarga il campo degli stop alle tasse: accanto a Iva,
                          ritenute e contributi arriva anche un rinvio di fatto per la stretta sulle
                          ritenute negli appalti, appena introdotta dal decreto fiscale di fine anno, con
                          il rinvio dell' obbligo di presentazione dei Documenti di regolarità fiscale
                          (Durf). E per governo e amministratori locali arriva un maxi-scudo
                          amministrativo e contabile per gli atti di gestione dell' emergenza sanitaria
                          (Dpcm, ordinanze e così via), che si aggiunge alla tutela penale e civile per
                          la sanità. Pa sospesa Il blocco allarga in realtà il suo raggio d' azione a tutta
                          l' attività amministrativa. La Pa continuerà a viaggiare a basso regime per
                          un mese in più del previsto, cioè fino al 15 maggio, data a cui si dilata lo
                          stop dei contatori delle scadenze per i procedimenti amministrativi. Si
                          allunga anche la vita di concessioni, attestati, permessi e autorizzazioni in
                          scadenza dopo il 31 gennaio: resteranno validi fino al 30 settembre, cioè tre
                          mesi e mezzo in più rispetto all' agenda fissata dalla prima sospensione
                          (articolo 103 del decreto 18/2020). Processo tributario La decisione definitiva sulle date spetterà al Consiglio dei
                          ministri di oggi. Che nel testo del nuovo decreto troverà anche un capitolo dedicato alla giustizia: con lo slittamento
                          dal 15 aprile al 4 maggio della sospensione delle udienze civili, penali, militari e tributarie (si veda anche a pagina 7).
                          Anche il processo fiscale trova, quindi, una regola esplicita, e imbarca pure due mosse in fatto di giustizia telematica:
                          diventa obbligatoria la costituzione online per chi in passato aveva seguito la strada cartacea, e le sanzioni sul
                          contributo unificato saranno recapitate via Pec al difensore e non più al contribuente. Controlli sugli appalti Sugli
                          appalti, è previsto il rinvio della consegna del Durf, che le imprese appaltatrici avrebbero dovuto rilasciare ai
                          committenti entro fine febbraio per disapplicare la nuova disciplina. Sulle sanzioni per chi non si fosse
                          completamente adeguato alle nuove disposizioni era già intervenuta una moratoria parziale fino al 30 aprile
                          (circolare 1/E del 2020). Sospensione versamenti Certa la sospensione dei versamenti di Iva, ritenute e contributi per
                          il mese di aprile. Sul tavolo anche lo stop per il mese di maggio, su cui però il Governo attende ancora i calcoli della
                          Ragioneria per capire se sarà possibile rinviare sia i versamenti dell' Iva annuale per chi liquida l' imposta ogni tre
                          mesi, che da soli lo scorso anno avevano fruttato all' Erario quasi 14 miliardi, sia la ripresa dei pagamenti sospesi a
                          maggio stimati già in 2,5 miliardi di euro. La stop questa volta

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 24
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                          lunedì 06 aprile 2020

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                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          riguarderebbe imprese, autonomi e professionisti con volume d' affari fino a 10 milioni e con un calo del fatturato
                          del 25%; percentuale e tetto al volume d' affari potrebbero essere rivisti all' ultimo giro di tavolo. Sempre per ragioni di
                          conti. Acconti Stop alle sanzioni in caso di errori nella determinazione degli acconti di giugno. La norma riguarderà
                          soprattutto i contribuenti che, alla luce del calo del fatturato dei primi mesi del 2020 causati dalle misure di
                          contenimento dell' epidemia, determineranno gli acconti d' imposta 2020 con il metodo previsionale. Assistenza
                          fiscale online Anche l' attività di Caf e intermediari finanziari si prepara al «lavoro agile». Con una norma inserita nel
                          decreto legge che sarà approvato oggi potrebbe arrivare anche l' assistenza fiscale a distanza per la precompilata
                          2020. Precompilata che con il decreto legge Covid-2, destinato a essere imbarcato come emendamento nel «Cura
                          Italia», sarà rilasciata nei primi dieci giorni di maggio. Il termine di presentazione è slittato a settembre. ©
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                          lunedì 06 aprile 2020
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                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          INTERVISTARiccardo Fraccaro. Il sottosegretario a Palazzo Chigi:aiutare le intere filiere, devono
                          ripartire appena possibile

                          «Alleanza Stato-imprese Capitale pubblico a tempo per salvare aziende in crisi»

                          GIORGIO SANTILLI - «Stiamo varando un intervento epocale, centinaia di
                          miliardi di liquidità alle imprese garantiti dallo Stato. Non ricordo qualcosa
                          del genere nella storia, è il momento drammatico a richiederlo. Ma
                          dobbiamo fare ancora di più, una grande alleanza fra lo Stato e l' impresa
                          per salvare il nostro tessuto imprenditoriale, questa è la priorità assoluta
                          perché diversamente le conseguenze sarebbero disastrose. C' è il pericolo
                          della desertificazione delle principali filiere del Paese da scongiurare. Per
                          ricostruirle servirebbero anni e anni, questo non possiamo permettercelo.
                          Dobbiamo invece ripartire appena possibile salvaguardando il tessuto
                          produttivo con la garanzia dei pagamenti delle imprese di ogni
                          dimensione». Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Riccardo
                          Fraccaro, passa la domenica fra riunioni per mettere a punto il decreto
                          legge liquidità che oggi andrà al Consiglio dei ministri. Un capitolo che il
                          decreto affronterà, oltre alla liquidità, è la difesa delle nostre imprese da
                          scalate ostili e da crisi finanziarie che ne minerebbero la sopravvivenza.
                          «Abbiamo annunciato - spiega Fraccaro - il rafforzamento e l' estensione
                          del Golden power. Ma non stiamo lavorando solo alla difesa normativa delle nostre imprese da scalate ostili, bensì
                          anche a una difesa sostanziale, economica, per arginare gli effetti di un possibile impoverimento del loro capitale in
                          questa fase. Siamo pronti a un intervento pubblico di emergenza nel capitale delle imprese». Sottosegretario
                          Fraccaro, questo è un cambio di passo del vostro intervento. Ci sarà una norma nel decreto per favorire
                          queste operazioni? Stiamo valutando se serva una norma. Abbiamo già strumenti in Cassa depositi e prestiti, per
                          esempio, per fare questo tipo di interventi nel capitale delle imprese. Si tratta di adattarli e potenziarli, se serve. Sia il
                          governo che Cdp stanno lavorando intensamente a questo aspetto che consideriamo decisivo, sempre nella finalità
                          di salvare il nostro tessuto industriale. Non si rischia una nazionalizzazione dell' economia italiana? Ho detto che l'
                          intervento deve essere temporaneo e sollecitato da una condizione di emergenza. Non si tratta di una
                          nazionalizzazione dell' intera economia quanto di un intervento pubblico a tutela di specifici settori. Ripeto: in questo
                          momento serve una grande alleanza fra Stato e impresa.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 26
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                          lunedì 06 aprile 2020

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                                                                   Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Come garantirete la liquidità? Anzitutto rilanciando le norme del decreto Cura Italia, dove già erano previsti
                          interventi in favore della liquidità. La chiusura delle attività produttive in larga scala e su tutto il territorio nazionale si
                          è resa necessaria dopo quel decreto e quindi si è allargata notevolmente la platea delle imprese che ne hanno
                          bisogno. Inoltre l' Unione europea, anche su nostra pressione, acconsente ora a una garanzia 100%. Un passaggio
                          decisivo. Perché? Perché se la garanzia è al 90%, la banca si deve accollare i rischi sul restante dieci per cento e
                          questo non facilita i prestiti. In questa fase è vitale allargare questa garanzia al 100%. Il 100% sarà garantito solo fino
                          a prestiti di 800mila euro? Per i prestiti fino a 5 milioni la garanzia potrà arrivare al 100% con la controgaranzia di
                          Confidi. In ogni caso parliamo di garanzie su centinaia di miliardi, la nostra priorità è dare ossigeno alle aziende. Tra
                          le situazioni in cui è fondamentale garantire il 100% quella relativa a imprese che hanno difficoltà finanziarie o crediti
                          semi deteriorati. Vogliamo tutelare tutti, tutte le filiere devono essere pronte a ripartire al meglio quando sarà
                          possibile. Chi sarà a erogare il prestito alle imprese? La banca? Cdp? Qualche sua controllata come Sace?
                          L' erogazione la farà la banca. Ma dietro ci sarà un meccanismo dello Stato per garantire la banca. Pensiamo a un
                          fondo statale salva-impresa. Che sarà gestito da Cdp? È un' opzione, basta confrontare altri modelli europei. Tutti
                          stanno facendo quello che facciamo noi, a partire da Germania e Francia. Tenga conto che Cdp ha comunque un
                          ruolo decisivo, in questi mesi ha erogato 17 miliardi a imprese ed enti locali. L' altra opzione per il fondo salva-
                          imprese è una gestione Sace? L' importante è che venga garantita la liquidità con un sistema che abbia le spalle
                          coperte dallo Stato, che mai come ora deve avere un ruolo centrale per l' economia del Paese. Anche per questo
                          abbiamo aumentato di 7 miliardi il Fondo di garanzia per le Pmi. C' è un altro tema per le imprese. Come e quando si
                          potrà riaprire? Filiere essenziali, come l' agroalimentare, presentano già difficoltà, nel reperire manodopera per la
                          raccolta. Siamo consapevoli che il tessuto produttivo non può reggere chiusure troppo lunghe. Questa esigenza
                          prioritaria va contemperata con l' altra esigenza fondamentale della tutela della sicurezza dei cittadini.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 27
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                          lunedì 06 aprile 2020

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                                                                Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Sul quando riaprire è prematuro rispondere, è necessaria una base scientifica di dati su cui ragionare. Credo che la
                          prossima settimana potrebbe essere decisiva. Ma noi stiamo facendo già un enorme lavoro sul come ripartire e su
                          cosa sarà necessario fare nella fase in cui dovremo convivere con il virus. Dobbiamo garantire che ripartano le
                          attività produttive appena possibile nella consapevolezza che nessuno potrà abbassare la guardia rispetto al virus.
                          Ne va della vita di tanti cittadini. Pensate a un set di regole per le imprese? Più che a norme penso dovremo fare
                          una valutazione su una riorganizzazione complessiva del modo di vivere e produrre per massimizzare la tutela della
                          salute garantendo però una ripresa delle attività. Anche questo è un capitolo dell' alleanza Stato-imprese. Dobbiamo
                          pensare a un modello produttivo economicamente sostenibile che utilizzi in positivo anche la lezione di questi giorni.
                          Molte imprese ci stanno già pensando in autonomia. Vedo il grande lavoro che sta facendo, per esempio, Poste
                          Italiane. Una collaborazione anche qui è inevitabile. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                          lunedì 06 aprile 2020
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                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Garanzia al 100% fino a 5 milioni solo con la tutela di Confidi
                          Liquidità. Per i prestiti alle grande aziende in campo la Sace con un nuovo fondo salva-imprese, restano ancora da
                          definire le condizioni: copertura statale graduata fino al 90% . Il Cdm slitta a oggi

                          GIANNI TROVATI - ROMA - Garanzie sui prestiti alle imprese grandi e medie
                          affidate alla Sace, destinata però a rimanere in Cassa depositi e prestiti.
                          Arriva dopo un' ennesima domenica fitta di incontri e riunioni l' ultima
                          versione dell' architettura per la gestione del sostegno alla liquidità delle
                          imprese, capitolo chiave del nuovo decreto anti-crisi atteso questa mattina
                          in consiglio dei ministri. Decreto che con il passare dei giorni si è
                          trasformato in fretta in un altro omnibus, come accaduto ai suoi
                          predecessori. E che si dovrebbe articolare in quattro Capi per occuparsi,
                          oltre che di prestiti alle aziende, di fisco con il «rinvio di adempimenti da
                          parte delle imprese», di tenere ulteriormente in vita atti amministrativi e
                          concessioni, e di un gruppo eterogeneo di altri interventi che va dall'
                          allargamento del Golden Power alla scuola fino al rinvio delle elezioni
                          amministrative. Tra le norme in arrivo, anche una maggiorazione degli
                          indennizzi e delle tariffe riconosciute ai privati che hanno messo a
                          disposizione strutture sanitarie per l' emergenza. In pratica, su questo treno
                          salirebbe tutto ciò che è possibile fare prima di decidere il nuovo deficit,
                          indispensabile invece per rifinanziare gli ammortizzatori sociali, estendere le misure di emergenza di sostegno al
                          reddito e gettare un salvagente miliardario ai conti di Regioni ed enti locali. La girandola delle riunioni, avviata in
                          mattinata da un incontro a Palazzo Chigi fra il premier Conte, il ministro dell' Economia Gualtieri e l' ad di Cassa
                          depositi Palermo, è andata avanti fino alla tarda serata di ieri alla ricerca di un equilibrio complicato nella
                          maggioranza e di qualche possibile punto di accordo con l' opposizione. In discussione il livello delle garanzie per le
                          grandi imprese, che dovrebbe arrivare fino al 90% in un' articolazione ancora in via di aggiustamento, ma con la
                          possibilità di salire al 100% fino a 5 milioni con la controgaranzia di Confidi. E le modalità operative per le garanzie, in
                          un braccio di ferro che incrocia tecnica e politica. Perché fra i partiti di maggioranza il confronto si è acceso sull'
                          ipotesi del Tesoro, di affidare l' ombrello per le imprese medie e grandi a Sace riportando la società nel portafoglio
                          Mef: i Cinque Stelle hanno fatto muro su questa opzione, appoggiata dal Pd, fino a quello che dovrebbe
                          rappresentare il compromesso finale. E che senza il trasloco di Sace dovrebbe evitare ricadute sul perimetro della Pa
                          e quindi sul calcolo di un debito pubblico già in impennata per effetto della crisi. Ma le discussioni, nella maggioranza
                          e con l' opposizione, si sono concentrate anche sul livello delle garanzie.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 29
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                          lunedì 06 aprile 2020

                                                                                 Il Sole 24 Ore
                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Con Italia Viva e i Cinque Stelle a spingere per ampliare il più possibile la copertura del 100%, che di fatto permette
                          di aggirare lo scoglio delle valutazioni sul merito di credito. Ma l' ostacolo, non piccolo, è rappresentato ancora una
                          volta dalla finanza pubblica. Perché gli spazi fiscali aggiuntivi arriveranno solo con il via libera al nuovo deficit, atteso
                          all' esame del governo in settimana dopo un Eurogruppo che domani difficilmente si rivelerà decisivo. ©
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                          lunedì 06 aprile 2020
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                                                                                 Il Sole 24 Ore
                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          assistenza a casa

                          Terzo settore e Comuni alleati senza fondi extra

                          Si fonda sulla collaborazione tra i Comuni e le organizzazioni del Terzo
                          settore il potenziamento dell' assistenza domiciliare agli anziani e alle
                          persone disabili, dopo la chiusura dei centri diurni socio-sanitari e socio-
                          assistenziali dovuta all' emergenza da coronavirus. Una platea che,
                          allargata agli over 65 (13,8 milioni di persone, secondo gli ultimi dati Istat)
                          esortati a rimanere a casa, assorbe circa un quarto della popolazione. Il Dl
                          "cura-Italia" ha previsto che i servizi resi ai Comuni, in convenzione,
                          concessione o appalto possano essere svolti con modalità diverse, ad
                          esempio a casa delle persone da assistere. Che significa innanzitutto
                          consegna di pasti, spesa, farmaci, a un numero molto più ampio di persone.
                          Il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, delegato dell' Anci per il welfare, fa
                          notare che «è necessario correggere e migliorare la parte del Dl cura Italia
                          che sostanzialmente non ha previsto risorse aggiuntive su questo fronte:
                          «Stiamo lavorando intensamente - spiega- con le cooperative e con gli enti
                          del Terzo settore e del territorio, e abbiamo mantenuto in piedi i servizi già
                          affidati. A Reggio Emilia, ad esempio, abbiamo mille persone assistite a
                          casa, che prima frequentavano i centri diurni. Ma i Comuni - continua - stanno sostenendo spese elevate per l'
                          emergenza, mentre incassano meno fondi dalle imposte e dalle rette per i servizi. Il mio Comune, ad esempio,
                          incasserà due milioni in meno di rette da nidi e scuole dell' infanzia, che rimborsiamo alle famiglie». La macchina dei
                          volontari si è messa in moto: «Abbiamo "arruolato" tanti giovani, tra studenti e lavoratori in cassa integrazione»,
                          racconta Lella Brambilla, presidente di Auser Lombardia. «Abbiamo potenziato intensificato e riorganizzato in
                          accordo con tutti i capoluoghi della Regione - aggiunge - la telefonia sociale per raccogliere i bisogni degli anziani, e
                          le consegne di spesa e farmaci». Anche in una grande (e molto colpita) metropoli come Milano la questione dell'
                          assistenza domiciliare a over 65 ( i residenti sono oltre 316.000) e disabili è affidata alle intersezioni pubblico-privato,
                          con Palazzo Marino a tirare le fila di una rete complessa : «Alla chiusura dei centri diurni, che per gli anziani sono 26,
                          abbiamo attivato - spiegano dal Comune - un centralino attraverso cui le persone possono chiedere la consegna di
                          spesa, farmaci e pasti. E abbiamo aperto una casella mail per i privati e le associazioni che volessero dare una
                          mano». La rete di volontariato che aiuta le fasce più deboli oggi si nutre anche di queste candidature: «Collaboriamo
                          con Emergency per la consegna della spesa a domicilio, mentre l' Arci cucina pasti a prezzi calmierati, sempre da
                          portare a domicilio», dicono dal

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 31
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                          lunedì 06 aprile 2020

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                                                                 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Comune. Attraverso le cooperative che gestiscono i centri diurni, l' ente locale "monitora" telefonicamente gli
                          ospiti costretti a casa. Lo stesso avviene a Bari: «Monitoriamo gli anziani che frequentavano i centri diurni, ora chiusi,
                          attraverso telefonate degli operatori socio sanitari e degli psicologi e abbiamo esteso questo servizio agli anziani
                          soli in senso lato, attivando sei linee telefoniche», dice l' assessore al Welfare Francesca Bottalico. Il Comune di Bari
                          ha poi organizzato la consegna a domicilio di spesa e farmaci, con 700 volontari: «Abbiamo una collaborazione con
                          Federfarma con 28 farmacie e un protocollo con la farmacia del Cto che invia ogni giorno un elenco dei cittadini che
                          devono ricevere farmaci e ausili». I fondi? «È un mix pubblico e privato, con donazioni grandi e piccole che ci stanno
                          dando una mano». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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