CSV FC ASSIPROV Mercoledì, 28 marzo 2018

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 28/03/2018 Prima Pagina
 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena)                                                                    1
 28/03/2018 Prima Pagina
 Il Resto del Carlino (ed. Forlì)                                                                          2
 28/03/2018 Prima Pagina
 Il Resto del Carlino (ed. Cesena)                                                                         3
ambiente e protezione civile
 27/03/2018 Cesena Today
 Stazione spaziale cinese in caduta: 1 probabilità su 100.000...                                           4
 27/03/2018 Forli 24 Ore
 Frane, Wwf: "Aumento della copertura forestale per contrastare il...                                      5
 27/03/2018 Forli Today
 Stazione cinese in caduta, anche la Romagna tra le aree a rischio: "A...                                  7
 27/03/2018 Forli Today
 Frane, i sette punti del Wwf: "Salvaguardare e aumentare la copertura...                                  8
 28/03/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 44
 Frane e dissesti, a chi spetta intervenire                                                                10
 28/03/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 47
 Nuovo posto per depositare la frana                                                                       11
csv e scenario locale
 27/03/2018 Cesena Today
 Torna la Maratona Alzheimer: saranno coinvolti oltre 500 volontari                                        12
 28/03/2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 5
 L' Anffas festeggia i suoi 60 anni                                                                        14
 28/03/2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 5                              MARIA LETIZIA
 Signora del teatro Oggi il ricordo di Maria Letizia Zuffa                                                 15
 28/03/2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 13
 I servizi sociali a confronto per il nuovo piano di zona                                                  16
 28/03/2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 13
 La spesa per le povertà da 72mila a 4,8 milioni di euro                                                   18
 27/03/2018 Forli Today
 Anffas, buon 60esimo compleanno... con Flash Mob                                                          20
 27/03/2018 Forli Today
 Il saluto del vescovo Pizzi in Consiglio comunale: "L' unione fa la forza"                                21
 28/03/2018 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 48                              ERMANNO PASOLINI
 Cornice del '700 trovata dopo 8 anni Fu rubata nella Collegiata di S. Lucia                               23
 28/03/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 13
 Un 'Libro aperto' su Europa e concorrenza                                                                 25
 28/03/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 43
 Addio Basini, prestò l' auto a Wojtyla                                                                    27
 28/03/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 46
 «Così i richiedenti asilo lavorano Intesa per favorire l'...                                              28
 28/03/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 47
 SAN PIERO, INCONTRI SULLE MALATTIE DEGLI ANZIANI                                                          29
 28/03/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 49
 CRI GLI ORARI DELL' AMBULATORIO                                                                           30
 28/03/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 49
 Nuova scuola in via Torino Sarà migliorata l' Arfelli                                                     31
salute e assistenza
 27/03/2018 Cesena Today
 Gioco d' azzardo, dal Punto Snai l' attacco al sindaco: "Fa chiudere...                                   33
 28/03/2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 39
 Spuntano altri 35 punti gioco ma 120 su 134 "salvi" fino al 2022                                          35
 28/03/2018 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 39                                 PAOLO MORELLI
 Le slot nei bar fino al 2022                                                                              37
volontariato
 28/03/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 29                                                   Andrea Franceschi
 Sale la febbre da M&A su chimica e farmaceutica                                                           39
 28/03/2018 Avvenire Pagina 11
 Alessia, tutta la vita nonostante la Sla                                                                  41
 28/03/2018 Avvenire Pagina 10                                                       DOMENICO MARINO
 Caporalato, 5 Regioni in campo                                                                            43
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                Corriere di Romagna
                 (ed. Forlì­Cesena)
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                Il Resto del Carlino (ed.
                          Forlì)
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                Il Resto del Carlino (ed.
                        Cesena)
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27 marzo 2018
                                           Cesena Today
                                           ambiente e protezione civile

  Stazione spaziale cinese in caduta: 1 probabilità su
  100.000 miliardi di essere colpiti
  La Protezione Civile Nazionale continua a monitorare il rientro sulla Terra del primo
  modulo sperimentale cinese lanciato nel 2011 dal centro spaziale di Jiuquan nel deserto
  di Gobi

  E' atteso per domenica, giorno di Pasqua, Il
  rientro della stazione spaziale cinese
  Tiangong 1 nell' atmosfera terrestre, la cui
  traiettoria interessa allo stato anche l' Italia. "L'
  ora x" è fissata per le 10.25 ora di Greenwich,
  dunque le 11.25 in Italia. La Protezione Civile
  Nazionale continua a monitorare il rientro sulla
  Terra del primo modulo sperimentale cinese
  lanciato nel 2011 dal centro spaziale di
  Jiuquan nel deserto di Gobi. La probabilità di
  essere colpiti da un frammento della stazione
  spaziale cinese Tiangong 1 al suo rientro sulla
  Terra è minuscola, pari a 1 su 100.000
  miliardi. La parte d' Italia interessata è quella
  centro­meridionale, che parte più o meno dall'
  Emilia Romagna fino all' isola di Lampedusa.
  La percentuale d' impatto è solo dello 0,2%
  delle possibilità. Tuttavia la traiettoria esatta
  del rientro e il punto d' impatto non sono
  ancora certi: solo 36 ore prima della caduta ci
  saranno maggiori informazioni sull' area che
  potrebbe essere interessata. E, nel caso fosse
  l' Italia, la conferma ci sarà con un preavviso
  sull' eventuale impatto attorno ai 40 minuti. L'
  Italia è coinvolta nel monitoraggio attraverso l'
  Agenzia spaziale italiana (Asi). Il compito di
  Asi è tenere sotto controllo attraverso radar e
  telescopi il decadimento della stazione e per
  far questo ha coinvolto il proprio Centro di Geodesia Spaziale di Matera. La stima dell' Agenzia spaziale
  italiana di rientro in atmosfera, soggetta a variazioni in funzione dell' evoluzione del flusso solare e
  tempeste geomagnetiche, prevede come data nominale il primo aprile alle 10:25 ora di Greenwich, con
  incertezza e intervalli di confidenza pari a 23,62 ore con intervallo di confidenza 80%; e 47,23 ore con
  intervallo di confidenza 95%. "Per il sistema nazionale di Protezione civile i mezzi di informazione sono
  un importante e strategico alleato. L' allertamento tempestivo e capillare della popolazione passa anche
  attraverso il vostro lavoro ­ ha affermato il Capo Dipartimento Angelo Borrelli ­. Abbiamo finestre
  temporali molto limitate e dunque se le ultime analisi confermeranno la possibilità che frammenti del
  satellite possano interessare il nostro paese, abbiamo l' esigenza di dare un' informazione più chiara
  possibile alla cittadinanza".
                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2017

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27 marzo 2018
                                                Forli 24 Ore
                                             ambiente e protezione civile

  Frane, Wwf: "Aumento della copertura forestale per
  contrastare il dissesto idrologico" | Forlì24ore
  I sette punti per salvaguardare l' entroterraIl
  Wwf Forlì­Cesena, in una nota del presidente
  Alberto Conti, mette nero su bianco alcune
  considerazioni sui diffusi e pesanti movimenti
  franosi, che stanno riguardando, in questo
  piovoso periodo, le nostre colline e i nostri
  rilievi montagnosi. Si tratta di sette punti per
  salvaguardare l' entroterra.1­ il dissesto
  idrogeologico deve essere contrastato
  innanzitutto mantenendo funzionante il bacino
  imbrifero, quale ambito naturale di raccolta
  delle acque, salvaguardando e aumentando la
  copertura forestale;2­ a tal proposito va data
  attuazione alla Delibera di Giunta Regionale
  (DGR) 933 del 2012, tutt' ora vigente, che
  prevede una quota d' investimento pari al
  1.5% all' anno dei costi operativi del gestore
  Idrico (oggi HERA), da caricare in bolletta
  idrica e da destinare ad interventi di
  ricostituzione delle strutture forestali e
  arbustive, anche lungo le fasce ripariali dei
  corsi d' acqua. Tali interventi, da integrare con
  opere di consolidamento dei versanti
  utilizzando i metodi di ingegneria naturalistica,
  dovranno essere progettati dai Comuni o loro
  Unioni o per tramite l' Agenzia Regionale
  Sicurezza Territoriale Protezione Civile;3­
  spetta ad Atersir (Agenzia territoriale servizi
  idrici e rifiuti) inserire tale importo nella tariffa idrica, previa richiesta alla corrispondente Agenzia
  nazionale (denominata ARERA); ciò comporterà, a carico di ciascun utente, un costo annuo di circa 1 ,
  che attiverà perciò una fonte di finanziamento indispensabile per la prevenzione dalle frane;4­ alla
  Regione Emilia Romagna spetta il compito di appoggiare la richiesta di Atersir ad Arera, anche allo
  scopo di alzare la quota d' investimento oltre l' 1.5%;5­ ai Comuni e relative Unioni spetta anche il
  compito di realizzare gli interventi naturalistici di messa in sicurezza del loro territorio, avvalendosi della
  collaborazione degli Enti sovraordinati (ex STB) ora Agenzia Regionale Sicurezza Territoriale
  Protezione Civile e di assumere l' iniziativa per acquisire ulteriori finanziamenti allo scopo dall' Unione
  europea.6­ gli agricoltori debbono evitare arature spinte fino al margine delle strade, delle scarpate e
  dei boschi,arature troppo profonde ed effettuate lungo le linee di massima pendenza, e debbono
  provvedere alla pulizia dei fossi perimetrali.7­ per ultimo, ma non meno importante, occorre ricondurre il
  Vincolo Idrogeologico (RDL 3267/23) tra le competenze dirette della Regione Emilia
  Romagna,delegando alla gestione del vincolo l' Agenzia Regionale Sicurezza Territoriale Protezione
  Civile.
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                                                                                                   Continua ­­>     5
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27 marzo 2018
                            Forli 24 Ore
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27 marzo 2018
                                              Forli Today
                                           ambiente e protezione civile

  Stazione cinese in caduta, anche la Romagna tra le
  aree a rischio: "A Pasqua il possibile impatto"
  "Per il sistema nazionale di Protezione civile i mezzi di informazione sono un importante
  e strategico alleato. L' allertamento tempestivo e capillare della popolazione passa
  anche attraverso il vostro lavoro", ha affermato il Capo Dipartimento Angelo Borrelli

  L a Protezione Civile Nazionale continua a
  monitorare il rientro sulla Terra della stazione
  spaziale Tiangong 1, il primo modulo
  sperimentale cinese lanciato nel 2011 dal
  centro spaziale di Jiuquan nel deserto di Gobi
  . La stima dell' Agenzia spaziale italiana di
  rientro in atmosfera, soggetta a variazioni in
  funzione dell' evoluzione del flusso solare e
  tempeste geomagnetiche, prevede come data
  nominale il primo aprile alle 10:25 ora di
  Greenwich (11.25 ora italiana), con incertezza
  e intervalli di confidenza pari a 23,62 ore con
  intervallo di confidenza 80%; e 47,23 ore con
  intervallo di confidenza 95%. "Per il sistema
  nazionale di Protezione c i v i l e i m e z z i d i
  informazione sono un importante e strategico
  alleato. L' allertamento tempestivo e capillare
  della popolazione passa anche attraverso il
  vostro lavoro", ha affermato il Capo
  Dipartimento Angelo Borrelli. La parte d' Italia
  interessata è quella centro­meridionale, che
  parte più o meno dall' Emilia Romagna e va
  verso il sud. L' Italia è coinvolta nel
  monitoraggio attraverso l' Agenzia spaziale
  italiana (Asi). Il compito di Asi è tenere sotto
  controllo attraverso radar e telescopi il
  decadimento della stazione e per far questo ha
  coinvolto il proprio Centro di Geodesia
  Spaziale di Matera. La percentuale d' impatto è solo dello 0,2% delle possibilità. Tuttavia la traiettoria
  esatta del rientro e il punto d' impatto non sono ancora certi: solo 36 ore prima della caduta ci saranno
  maggiori informazioni sull' area che potrebbe essere interessata. E, nel caso fosse l' Italia, la conferma
  ci sarà con un preavviso sull' eventuale impatto attorno ai 40 minuti. La probabilità di essere colpiti da
  un frammento della stazione spaziale cinese Tiangong 1 al suo rientro sulla Terra è minuscola, pari a 1
  su 100.000 miliardi.

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27 marzo 2018
                                               Forli Today
                                            ambiente e protezione civile

  Frane, i sette punti del Wwf: "Salvaguardare e
  aumentare la copertura forestale"
  Esordisce così il presidente del Wwf di Forlì­Cesena, Paolo Cevoli, facendo il punto sui
  "diffusi e pesanti movimenti franosi", che stanno riguardando l' entroterra dopo le
  abbondanti precipitazioni dell' ultimo periodo.

  "Il dissesto idrogeologico deve essere
  contrastato innanzitutto mantenendo
  funzionante il bacino imbrifero, quale ambito
  naturale di raccolta delle acque,
  salvaguardando ed aumentando la copertura
  forestale". Esordisce così il presidente del
  Wwf di Forlì­Cesena, Paolo Cevoli, facendo il
  punto sui "diffusi e pesanti movimenti franosi",
  che stanno riguardando l' entroterra dopo le
  abbondanti precipitazioni dell' ultimo periodo.
  Conti richiama l' attenzione sulla Delibera di
  Giunta Regionale (DGR) 933 del 2012, tutt' ora
  vigente, che prevede una quota d'
  investimento pari al 1.5% all' anno dei costi
  operativi del gestore Idrico (oggi Hera), da
  caricare in bolletta idrica e da destinare ad
  interventi di ricostituzione delle strutture
  forestali e arbustive, anche lungo le fasce
  ripariali dei corsi d' acqua. "Tali interventi, da
  integrare con opere di consolidamento dei
  versanti utilizzando i metodi di ingegneria
  naturalistica, dovranno essere progettati dai
  Comuni o loro Unioni o per tramite l' Agenzia
  Regionale Sicurezza Territoriale Protezione
  Civile", ricorda l' ambientalista. Prosegue
  Conti: "Spetta ad Atersir (Agenzia territoriale
  servizi idrici e rifiuti) inserire tale importo nella
  tariffa idrica, previa richiesta alla
  corrispondente Agenzia nazionale (denominata Arera); ciò comporterà, a carico di ciascun utente, un
  costo annuo di circa 1 euro, che attiverà perciò una fonte di finanziamento indispensabile per la
  prevenzione dalle frane". "Aalla Regione Emilia Romagna ­ icorda ancora il presidente del Wwf Forlì­
  Cesena ­ spetta il compito di appoggiare la richiesta di Atersir ad Arera, anche allo scopo di alzare la
  quota d' investimento oltre l' 1.5%". "Ai Comuni e relative Unioni spetta anche il compito di realizzare gli
  interventi naturalistici di messa in sicurezza del loro territorio, avvalendosi della collaborazione degli
  Enti sovraordinati (ex STB) ora Agenzia Regionale Sicurezza Territoriale Protezione Civile e d i
  assumere l' iniziativa per acquisire ulteriori finanziamenti allo scopo dall' Unione europea ­ chiosa Conti
  ­. Gli agricoltori debbono evitare arature spinte fino al margine delle strade, delle scarpate e dei
  boschi,arature troppo profonde ed effettuate lungo le linee di massima pendenza, e debbono
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27 marzo 2018
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  LA LETTERA

  Frane e dissesti, a chi spetta intervenire
  I DIFFUSI e pesanti movimenti franosi, che
  stanno riguardando, in questo piovoso
  periodo, le nostre colline ed i nostri rilievi
  montagnosi, inducono ad alcune riflessioni.
  1) Il dissesto idrogeologico deve essere
  contrastato innanzitutto mantenendo
  funzionante il bacino imbrifero, quale ambito
  naturale di raccolta delle acque,
  salvaguardando ed aumentando la copertura
  forestale.
  2) A tal proposito va data attuazione alla
  delibera di giunta regionale 933 del 2012, tutt'
  ora vigente, che prevede una quota d'
  investimento pari al 1,5% all' anno dei costi
  operativi del gestore idrico (oggi Hera), da
  caricare in bolletta idrica e da destinare a
  interventi di ricostituzione delle strutture
  forestali e arbustive, anche lungo le fasce
  ripariali dei corsi d' acqua.
  Tali interventi, da integrare con opere di
  consolidamento dei versanti utilizzando i
  metodi di ingegneria naturalistica, dovranno
  essere progettati dai Comuni o loro Unioni o
  per tramite l' Agenzia Regionale Sicurezza
  Territoriale Protezione Civile.
  3) Spetta ad Atersir (Agenzia territoriale servizi idrici e rifiuti) inserire tale importo nella tariffa idrica,
  previa richiesta alla corrispondente Agenzia nazionale (denominata ARERA); ciò comporterà, a carico
  di ciascun utente, un costo annuo di circa 1 euro, che attiverà perciò una fonte di finanziamento
  indispensabile per la prevenzione dalle frane.
  4) Alla Regione Emilia­Romagna spetta il compito di appoggiare la richiesta di Atersir ad Arera, anche
  allo scopo di alzare la quota d' investimento oltre l' 1,5%.
  5) Ai Comuni e relative Unioni spetta anche il compito di realizzare gli interventi naturalistici di messa in
  sicurezza del loro territorio, avvalendosi della collaborazione degli enti sovraordinati (ex STB) ora
  Agenzia Regionale Sicurezza Territoriale Protezione Civile e di assumere l' iniziativa per acquisire
  ulteriori finanziamenti allo scopo dall' Unione europea.
  6) Gli agricoltori debbono evitare arature spinte fino al margine delle strade, delle scarpate e dei boschi,
  arature troppo profonde ed effettuate lungo le linee di massima pendenza, e debbono provvedere alla
  pulizia dei fossi perimetrali.
  7) Per ultimo, ma non meno importante, occorre ricondurre il vincolo idrogeologico tra le competenze
  dirette della Regione Emilia­Romagna, delegando alla gestione del vincolo l' Agenzia Regionale
  Sicurezza Territoriale Protezione Civile.
  Alberto Conti, presidente Wwf Forlì­Cesena.

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  Nuovo posto per depositare la frana
  I camion invadono Linaro, la proposta è portare la terra a Civorio

  HA un' evoluzione la vicenda segnalata delle
  centinaia di mezzi pesanti che devono
  transitare nel borgo medievale di Linaro per
  trasportare materiale e terra (destinazione un
  terreno di Bora) facente parte della maxifrana
  che da settimane ostruisce la provinciale 29
  fra Ranchio e Civorio. Il vice sindaco di
  Mercato Luciano Casali ha fatto sapere che la
  Regione si è subito sensibilizzata al problema
  dando mandato alla Protezione Civile, a l
  Comune di Mercato e a quello di Civitella per
  provvedere in merito. Il comune di Civitella è
  stato incaricato per il reperimento di un terreno
  idoneo per il deposito e lo smaltimento del
  materiale franoso, evitando così il transito
  continuo dentro l' abitato stretto e tortuoso di
  Linaro. Si è già attivato e ha messo a punto
  una richiesta d' uso di un sito disponibile a
  monte di Civorio verso Spinello. La Provincia
  si è detta disponibile a gestire le relative
  pratiche per autorizzare tale deposito di terra.
  E cosa ne sarà, nel frattempo, del materiale
  franoso che occupa tutta la sede stradale?
  SARA' in parte depositato temporaneamente
  nei pressi del greto del torrente Borello, di fronte o adiacente alla frana, mentre una parte verrà ancora
  trasportata con i camion nel deposito attuale di Bora e questo fino alla parziale riapertura della
  provinciale 29. Quello che rimarrà sarà rimosso alla prima occasione dopo l' apertura e l' utilizzazione
  del sito individuato e autorizzato nella zona a monte di Civorio di Civitella.
  Edoardo Turci © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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  Torna la Maratona Alzheimer: saranno coinvolti oltre
  500 volontari
  Per realizzare un evento così complesso sono coinvolti oltre 500 volontari tramite
  quaranta società sportive e realtà associative del territorio, in una rete organizzativa che
  rivela lo sforzo eccezionale messo in campo per rendere unica la manifestazione

  Si disputerà il 16 settembre la Maratona
  Alzheimer, la manifestazione ideata dall'
  associazione "Amici di Casa Insieme" e giunta
  alla settima edizione. Il percorso di 42,195
  chilometri parte da Mercato Saraceno,
  attraversa Roncofreddo, Sogliano al Rubicone
  e Cesena, per concludersi a Cesenatico.
  Accanto alla Maratona classica è possibile
  iscriversi alla gara di 30 chilometri con
  partenza da Borello o alla 21 chilometri, con
  partenza da Cesena. Sono previsti anche
  diversi percorsi da svolgere in camminata, la
  più frequentata la 16 chilometri con partenza
  dallo Stadio di Cesena che vede un lungo
  fiume umano raggiungere Cesenatico, oppure
  la 8 km Nordic Walking, nel cuore di
  Cesenatico. A partire dall' edizione 2015 l'
  insieme delle iniziative di cammino hanno
  costituito una vera e propria 3 g i o r n i a l l '
  insegna del benessere, corredata da
  appuntamenti di natura scientifica e
  informativa. Gli obiettivi della manifestazione
  sono molteplici: dar vita ad un partecipato
  evento sportivo nel nostro territorio; offrire alla
  comunità un importante momento informativo
  sulla malattia di Alzheimer; realizzare nuove
  a z i o n i p e r c o n t r a s t a r e l e problematiche
  connesse alla demenza e sostenere chi le vive
  in prima persona, contribuendo, nel tempo, alla costituzione di un fondo permanente per l' Alzheimer;
  portare avanti i progetti dell' associazione Amici di Casa Insieme, tra cui i Laboratori Benessere, nati
  proprio grazie ai fondi raccolti con la manifestazione, i momenti ricreativi e di integrazione sociale del
  "Caffè Dolcini", le attività artistiche praticate negli "Atelier di Arteterapia", la condivisione della cucina e
  dei piaceri della tavola di "Convivium" e le numerose iniziative messe in campo per la formazione di
  volontari. Ogni anno, inoltre, Maratona Alzheimer sostiene un progetto solidale di rete, che le consente
  di aprire i suoi orizzonti ad una dimensione extraterritoriale, in collaborazione con Alzheimer Emilia
  Romagna ed altri soggetti. Maratona Alzheimer è un' eccellenza della Wellness Valley, il progetto
  promosso da Wellness Foundation che dal 2003 sta facendo della Romagna il primo distretto
  internazionale per competenze sul benessere e sulla qualità della vita. La manifestazione è inserita
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                                                      csv e scenario locale

  L' Anffas festeggia i suoi 60 anni
  FORLÌ Si celebra oggi in tutta Italia l' Anfass
  Day, con il quale l' Associazione nazionale
  famiglie di persone con disabilità intellettiva e
  relazionale celebra il 60° anniversario della
  s u a f o n d a z i o n e . A F o r l ì è i n programma
  questa mattina alle 11 in piazza Saffi un flash
  m o b c o n i l q u a l e i promotori intendono
  «promuovere l' inclusione sociale e festeggiare
  la nostra festa». Nel capoluogo romagnolo l'
  a s s o c i a z i o n e d i volontariato v a n t a u n a
  lunghissima storia di impegno civile a
  beneficio di disabili e loro famiglie.

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                                                  csv e scenario locale

  SALA FORO BOARIO

  Signora del teatro Oggi il ricordo di Maria Letizia
  Zuffa
  In occasione del ciclo di conferenze a cura di
  Auser Volontariato di Forlì oggi pomeriggio
  alle 16 la sala del Foro Boario ospiterà l'
  incontro sul tema "La compagnia Malocchi e
  Profumi ricorda la Signora del Teatro, Maria
  Letizia Zuffa", scomparsa il 18 agosto del
  2016. Nelle vesti di relatori gli attori del gruppo
  "Malocchi e Profumi".

                                 MARIA LETIZIA

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  I servizi sociali a confronto per il nuovo piano di
  zona
  Ieri utenti e associazioni di volontariato hanno indicato le sfide per il futuro
  Invecchiamento della popolazione e aumento delle marginalità i dati da cui partire

  CESENA Quali saranno le prospettive e l e
  strategie dei servizi socio ­sanitari del territorio
  p e r i prossimi 3 anni: se ne è parlato ieri
  mattina nella sala convegni Auser, i n v i a
  Comandini, con operatori, utenti, associazioni
  di volontariato.
  Crescono i bisogni Quello che emerso da tutte
  le testimonianze è come i bisogni e le richieste
  delle persone agli operatori dei servizi sociali
  siano cambiate e aumentate a seguito della
  crisi economica. E di come i servizi abbiano
  dovuto trovare nuove risposte a nuove
  emergenze.
  «Servono più residenziali» I campi d'
  intervento restano la residenzialità, la
  disabilità, le disuguaglianze e la convivenza.
  Ed è in ciascuno di questi che secondo l'
  assessora Simona Benedetti bisogna pensare
  a nuove strategie.
  «Sulla residenzialità si devono pensare a
  nuove strutture, perché l' accreditamento non è
  sufficiente a rappresentare tutti i servizi di cui il
  territorio ha bisogno. Serve continuare a
  investire sulle case famiglia, sui servizi di
  prossimità m a b i s o g n a l a v o r a r e s u l l a
  prevenzione, ripensando i modelli dei centri
  diurni, rivoluzionando il concetto di
  domiciliarità».
  Disabilità acquisite Per la disabilità «serve
  maggiore equilibrio fra risposte chieste al
  servizio e sostenibilità. Servono poi progetti e servizi nuovi su disabilità acquisita e si dovrà rispondere
  ai bisogni nei tempi giusti e con equità e dignità».
  Persistono le disuguaglianze Benedetti ha poi sottolineato come il tema delle disuguaglianze nel nostro
  territorio non sia superato: «Bisogna leggere meglio dove sono e metterci a disposizione dichi davvero
  ha bisogno. Ci sono famiglie che non verrebbero mai ai servizi, ma che noi dobbiamo intercettare».
  Convivenza tra diversità Infine la convivenza: «Non dobbiamo lasciare che le nostre paure cancellino le
  buone politiche d' integrazione fatte in questi anni. Dobbiamo elaborare nuovi strumenti e far emergere
  tutti i pregiudizi che aleggiano anche in questa città».
  «Servono nuovi percorsi» Le sfide future, è intervenuta la referente di Asp Cinzia Pieri, riguardano la

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  La spesa per le povertà da 72mila a 4,8 milioni di
  euro
  CESENA È il piano socio ­sanitario regionale
  la cornice entro cui anche l' amministrazione
  comunale di Cesena e i comuni dell' Unione
  sono chiamatati a costruire un nuovo piano
  sociale di zona di validità triennale.
  Punto di partenza di questa riflessione sono i
  dati che fotografano il mutamento della
  comunità cesenate dal 2008, anno della
  precedente programmazione r e g i o n a l e , a l
  2018.
  Aumentano gli anziani In questi 10 anni la
  popolazione complessiva è aumentata del l'
  1,3% (da 95.525 a 96.760), la popolazione
  giovane è aumentata del 4% (da 15.056 a
  15.785), la popolazione anziana del 10% (da
  21.903 a 23.914). A diminuire è invece la
  popolazione straniera: a partire dal 2008
  quando gli stranieri erano parial 7,77% della
  popolazione residente, il picco si è toccato nel
  2012 quando si è raggiunta quota 9.784 unità,
  pari al 10% della popolazione. Da allora il
  numero è sempre diminuito. In parte perché si
  è affievolita l' ondata migratoria, in parte
  perché chiera arrivato come straniero ha nel
  frattempo ottenuto la cittadinanza.
  Nuclei familiari più piccoli In questi anni è
  cresciuto il nu mero delle famiglie cesenati ma
  è diminuito costantemente il numero medio dei
  componenti: nel 1980 la media era di 3,24
  componenti, negli ultimi due anni la media si è
  assestata su 2,27 componenti.
  Aumenta la spesa per i servizi A questi dati si accompagnano quelli relativi alla spesa per i servizi
  sociali passata dai 26 milioni di euro nel 2008 ai 37 milioni di euro del 2018. Dati che dimostrano come
  in questi anni «il problema non sono stati i tagli alla spesa, quanto l' aumento dei bisogni», evidenzia l'
  assessora ai Servizi alla persona a Simona Benedetti. Nel confronto con il 2008 a colpire è soprattutto il
  dato relativo alle risorse allocate dai comuni sotto la voce "Esclusione e marginalità", passate da 72 .500
  euro del 2008 a 4.894.860 euro nel 2018.
  Nuove povertà «Oggi ci sono molte più disuguaglianze che nel 2008 ­ evidenzia Benedetti ­ in generale
  come conseguenza della crisi è diminuita la disponibilità di reddito delle famiglie».
  L' aumento delle povertà trova riscontro anche nei dati relativi a singoli servizi, dove forse il dato più
  lampante è quello relativo al centro comunale di prima acco glienza notturna. Il confronto con il 2008 in
  questo caso non è possibile perché allora quel centro non esisteva. Aprì nel 2011, in quell' anno rimase
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  Anffas, buon 60esimo compleanno... con Flash Mob
  L ' Associazione Anffas Nazionale compie
  sessant' anni. Sessant' anni di attività p e r
  promuovere l' inclusione sociale delle persone
  con disabilità congenita, ed aiutare le famiglie
  nella cura quotidiana del congiunto.
  Festeggiamo la grande famiglia Anffas, la
  quale ha combattuto grandi battaglie e a
  raggiunto grandi conquiste fatte per e con le
  persone con disabilità e loro famiglie, una
  storia che continua giorno dopo giorno con
  tante sfide e tanti traguardi ancora da
  raggiungere per il concreto e pieno rispetto dei
  d i r i t t i d e l l e p e r s o n e c o n disabilità. L '
  Associazione Anffas onlus di Forlì in occasione
  del 60° compleanno il 28 marzo 2018
  organizza un Flash Mob alle ore 11 presso la
  piazza Saffi. Lanceremo tanti palloncini per far
  festa ma anche per mantenere alta l'
  attenzione sulle tante problematiche legate alla
  disabilità. Siete tutti invitati a partecipare e
  lanciare assieme a noi un palloncino oltre a
  gustare la crostata che verrà offerta a tutti i
  presenti. Questa giornata è organizzata grazie
  la partecipazione dei Lions club Forlì Cesena
  Terre di Romagna, Lions club Forlì Giovanni
  de Medici, Istituto per la formazione
  professionale Techné, Cooperativa Sociale
  Tangram, Istituto Professionale "Ruffilli", Liceo
  Classico G.B. Morgagni Attendere un istante: stiamo caricando la mappa del posto... Caricamento in
  corso... Auto A piedi Bici.

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  Il saluto del vescovo Pizzi in Consiglio comunale: "L'
  unione fa la forza"
  Il sindaco Davide Drei ha evidenziato che "il legame costruito con la nostra terra resterà
  vivo e saldo"

  "L' unione fa la forza". Questo l' appello
  lanciato dal vescovo uscente Lino Pizzi,
  intervenendo in Consiglio comunale per un
  saluto speciale rivolto alla città dopo dodici
  anni nella Diocesi di Forlì­Bertinoro. Il sindaco
  Davide Drei, che ha consegnato come
  omaggio in nome e per conto della città a
  monsignor Pizzi un catalogo della mostra sull'
  500 in corso al San Domenico, ha evidenziato
  che "il legame costruito con la nostra terra
  resterà vivo e saldo", ricordando "il messaggio
  pastorale trasmesso, con il richiamo al valore
  del servizio, dell' unità e della solidarietà, ha
  contribuito a mantenere saldi nella comunità
  forlivese i fondamentali valori della convivenza
  civile". Pizzi, attuale amministratore apostolico
  della Diocesi in attesa dell' arrivo il 22 aprile
  del nuovo vescovo Livio Corazza, ha
  sottolineato i "rapporti cordiali e di
  collaborazione che ci sono stati in questi
  dodici anni con l' amministrazione comunale,
  con le autorità, con gli enti pubblici e con
  responsabili dell' ordine civile. Ho l' occasione
  di visitare tutto il territorio forlivese, dalla
  pianura ai passi dell' Appennino, le singole
  parrocchie e le unità pastoriali". "E' stata un'
  esperienza molto bella e arricchente. Ho
  potuto vedere la realtà. Sono stato nelle
  scuole, nei luoghi di lavoro e nelle case per incontrare ammalati ed anziani. Ho avuto una buona
  impressione. Quando sono venuto mi è stato più volte chiesto le differenze tra il modenese, da dove
  sono venuto, e Forlì, ma in realtà non ne ho trovate. In quel momento la condizione economica di Forlì­
  Cesena era ai primi posti nella graduatoria nazionale. Poi purtroppo è arrivata la crisi finanziaria­
  economica, che ha lasciato pesi notevoli e difficoltà. Abbiamo saputo di fabbriche e ditte che
  chiudevano. E' cresciuta la povertà, per la quale la Caritas attraverso la Diocesi ha cercato di fare il
  possibile". "Ho visto delle belle realtà ­ ha proseguito il vescovo ­. Sarebbe bello e fecondo fare che si
  facessero conoscere quante belle cose di eccellenza che ci sono. Bisogna far conoscere le cose belle
  attraverso gli organi di informazioni. Le cose più brutte fanno più colpo, ma il bene ci incoraggia di più e
  sostiene. Si è fatto riferimento anche al bene comune e al buon governo. L' unione fa la forza. Qualcosa
  di buono si può e si potrà fare. Non bisogna togliere la speranza di rincorrere qualcosa di più bello".

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  Cornice del '700 trovata dopo 8 anni Fu rubata nella
  Collegiata di S. Lucia
  Savignano, nessuna traccia del prezioso quadro e dei candelabri

  di ERMANNO PASOLINI OTTO anni dopo il
  furto, avvenuto il 13 maggio 2010, è stata
  ritrovata a Napoli la cornice in stile barocco,
  risalente tra il 1700 e il 1800, che conteneva il
  quadro del Sacro Cuore di Gesù rubato a
  Savignano nella collegiata di Santa Lucia.
  La chiesa viene chiusa a mezzogiorno e riapre
  dopo le 14. Probabilmente i ladri, (non si sa se
  abbia agito uno da solo o se sia agito una
  banda) si chiusero all' interno poi rubarono il
  quadro raffigurante il Sacro Cuore di Gesù.
  U n a bellissima opera che era collocata nel
  secondo altare alla sinistra della navata. Non
  contenti, dal secondo altare (questa volta alla
  destra della navata di fronte al quadro del
  Sacro Cuore di Gesù), i ladri portarono via due
  prezioso candelabri. Simili erano anche nell'
  altare a sinistra ma non si sa per quale motivo,
  i malviventi optarono per quelli dell' altare di
  fronte. Poi, passando dalla sacrestia, uscirono
  dalla porta sul retro.
  NESSUNO vide nulla e i ladri riuscirono a
  nascondere facilmente il quadro essendo di
  dimensioni normali e non di quelli molto grandi
  che solitamente si trovano nelle chiese. La collegiata è dotata anche di un sofisticato impianto di allarme
  che o non era stato inserito oppure venne disattivato. Infatti non entrò in funzione. Il furto venne
  denunciato dal parroco di allora don Pierpaolo Conti ai carabinieri di Savignano.
  LA CHIESA di Santa Lucia di Savignano è stata nel mirino dei ladri diverse volte; vi sono stati rubati
  crocifissi, quadri, candelabri, cassettine delle offerte. All' inizio di settembre 2009 i malviventi avevano
  forzato la cassaforte e portato via ex voto, rubando anche nel vicino circolo Acli. Quello del quadro del
  Sacro Cuore e dei candelabri fu sicuramente un furto su commissione, ben mirato. Ciò che incuriosisce
  è che i ladri puntano spesso le proprie mire sui portalampade, un oggetto da una decina di anni molto
  gettonato.
  Nel febbraio 2010 nella chiesa di San Rocco a Savignano furono rubati due angeli e quattro candelabri
  collocati accanto al miracoloso Crocifisso del 1200.
  ORA è stata ritrovata l' antica cornice ma del bellissimo quadro e dei candelabri ancora non c' è traccia.
  Alcuni componenti del consiglio parrocchiale hanno portato tutto il materiale in caserma ai carabinieri di
  Savignano con relative fotografie del quadro. Poi dovrà essere inviato a Napoli, l' iter giusto per potere
  poi riconsegnare alla parrocchia di Santa Lucia e ai fedeli la cornice di quel quadro tanto amato con
  davanti il portaceri sempre pieno di lumini accesi.

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  CULTURA ESCE IL NUOVO NUMERO DELLA RIVISTA DIRETTA DA ANTONIO PATUELLI

  Un 'Libro aperto' su Europa e concorrenza
  BOLOGNA STA USCENDO il numero 92 della
  serie nazionale di Libro Aperto, la rivista
  esclusivamente culturale, di respiro nazionale
  ed europeo, diretta da Antonio Patuelli ( nella
  foto) ed edita dalla omonima Fondazione
  senza scopo di lucro, e frutto esclusivamente
  di volontariato.
  Questo volume, di grande formato, di 212
  pagine, si apre con la rubrica 'Europa in
  cammino', con i saggi di Giovanni Morandi su
  'Democrazia liberale o populismo'; di Dario
  Velo su 'Liberalismo e liberismo nel XXI
  secolo'; di Pierluigi Barrotta su 'La democrazia
  e la dittatura dell' ignoranza'; di Giorgio
  Amadei sul capo dell' Eliseo Emmanuel
  Macron, la Francia e l' Europa; di Guido Lenzi
  su 'Il secolo americano o della fine dell'
  innocenza'; di Alberto Lasagni su 'Europa
  antica': le nostre antiche origini culturali
  comuni.
  SEGUE la sezione 'Libertà economiche' con i
  saggi di Antonio Patuelli su 'Le radici della
  concorrenza'; di Corrado Sforza Fogliani su
  'Le banche di territorio salvano la
  concorrenza'; di Ezio Fedele Brini su 'La Via della Seta lastricata di buone intenzioni?'.
  QUINDI la rubrica 'Le garanzie' vede i saggi di Girolamo Cotroneo sul liberalismo tra critica e
  autocritica; di Corrado Sforza Fogliani su 'Meritocrazia, Costituzione, morale'; di Giovanni Corradini su
  'La legge Acerbo: un dibattito sempre attuale' (seconda e ultima parte); di Enrico Gustapane sulla Corte
  dei Conti, il Parlamento e le riforme amministrative; di Ermanno Cicognani sul mendacio bancario; di
  Francesco Morganti sull' Istituto della Reggenza nell' Ordinamento Giuridico Sammarinese. L' ampia
  sezione 'Il tempo e la storia' pubblica scritti di Tito Lucrezio Rizzo sul primato della coscienza da Ignazio
  da Loyola a Carlo Maria Martini, a Jorge Mario Bergoglio; di Antonio Zanfarino sul riformismo sociale di
  Pierre­Joseph Proudhon; di Ettore Cantù su Agostino Depretis e il trasformismo; di Pierluigi Visci sulla
  criminalità nel primo '900, dal regicidio al 1945; di Carlo Vivaldi­Forti su 'Elementi liberaldemocratici nel
  pensiero di Erich Fromm'; di Corrado Sforza Fogliani su 'Quando la fiscalità sulla casa era giusta'; di
  Pier Franco Quaglieni su 'Mario Pannunzio cinquant' anni dopo'.
  NELLA SEZIONE 'Ricordando' appaiono scritti di Corrado Sforza Fogliani e Renzo Ruffini su Ercole
  Camurani; di Pietro Zanelli su 'Diritto e rovescio'.
  Inoltre, nella rubrica 'Uomini donne e libri', vengono pubblicati scritti di Pierluigi Visci, Fabio Grassi
  Orsini, Saverio di Jorio, Giuseppe Morbidelli, Massimo Ragazzini, Alessia Patuelli, Domenico Ocone,
  Mario Miccoli, Gianni Ravaglia e Giovanni Lugaresi.
  NELLA RUBRICA 'Letture e riletture' pubblichiamo uno scritto di Giovanni Malagodi su Olindo Malagodi;

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  IMPRENDITORE E VOLONTARIO

  Addio Basini, prestò l' auto a Wojtyla
  SONO oggi alle 17 nella chiesa di Santa Rita
  in via Seganti i funerali di Pier Giorgio Basini,
  77 anni, conosciuto in città per il suo impegno
  associazionistico, imprenditoriale e politico.
  Malato da tempo, è morto ieri mattina a Villa
  Serena.
  Presiederà i funerali don Enzo Scaioli, parroco
  di Coriano, che in passato aveva guidato a
  lungo la comunità di Santa Rita e lo aveva
  avuto come collaboratore. Basini lascia la figlia
  Laura ed era sposato con Teresa Antonini.
  Cresciuto nella parrocchia della SS. Trinità alla
  scuola di don Mario Vasumi, negli anni
  Settanta­Ottanta si era impegnato anche nelle
  fila della Democrazia Cristiana. Impiegato all'
  Azienda del gas, era poi divenuto titolare della
  concessionaria Ford e, in occasione della
  visita a Forlì di papa Giovanni Paolo II nel
  1986, aveva messo a disposizione le auto per
  gli spostamenti del Papa e del suo corteo. Si
  era poi impegnato nel mondo
  associazionistico, nel volontariato, offrendo
  tempo con dedizione e generosità,
  specialmente a favore degli anziani. Negli
  ultimi decenni faceva funzioni di segreteria a Santa Rita, nell' associazione Sauro Novelli, e nel
  volontariato.

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  SANTA SOFIA ASP S. VINCENZO DE' PAOLI, 'FARE DEL BENE' E COMUNE

  «Così i richiedenti asilo lavorano Intesa per favorire
  l' integrazione»
  A SANTA Sofia hanno trovato la soluzione per
  impiegare in modo regolare i richiedenti
  protezione internazionale in lavori socialmente
  utili. Grazie all' intesa firmata tra Asp San
  Vincenzo de' Paoli, coop sociale onlus Fare
  del Bene e Comune di Santa Sofia i profughi
  potranno essere impiegati in lavori di pubblica
  utilità. «Da tempo stavamo cercando la strada
  giusta per permettere ai richiedenti asilo di
  svolgere attività di volontariato ­ dichiara l'
  assessore alle politiche sociali Ilaria Marianini ­
  . È un modo per favorire l' integrazione di
  questi ragazzi, per promuovere la
  comunicazione e la reciproca conoscenza tra
  cittadini stranieri immigrati e italiani. Sono
  convinta che potremo trarne beneficio tutti: noi
  santasofiesi capiremo che tra i richiedenti
  abbiamo ragazzi volenterosi, mentre per
  questi ultimi la conoscenza del contesto
  sociale e le attività di volontariato a favore
  della collettività hanno grande importanza in
  fase di riconoscimento della protezione
  internazionale». Così durante le ultime e
  recenti nevicate cinque profughi, coordinati
  dagli operai e dai tecnici del Comune, hanno collaborato a pulire i marciapiedi e le piazze del paese.
  «È UN' OPPORTUNITÀ per inserirsi nel contesto sociale ­ precisa Claudio Rinaldi referente della Fare
  del Bene ­ e dimostrare la volontà di integrarsi. Non è semplice perché provengono da culture e società
  diverse dalla nostra, quindi non bisogna dare nulla per scontato, ma ricordo che l' apporto dei
  richiedenti asilo alle attività di volontariato è libero, spontaneo e gratuito».
  Oscar Bandini © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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  SAN PIERO, INCONTRI SULLE MALATTIE DEGLI
  ANZIANI
  HANNO ripreso il via a San Piero in Bagno gli
  incontri del «Caffè Alto Savio' al martedì, dalle
  15 alle 17,30, presso la sede del Centro Auser
  di via della Solidarietà. Gli incontri (gratuiti)
  sono dedicati in particolare a persone anziane
  con disturbi di memoria e a chi se ne prende
  cura.

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28 marzo 2018
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  CRI GLI ORARI DELL' AMBULATORIO
  NELLA sede di Largo Cappuccini del Comitato
  della Cri è attivo l' ambulatorio gestito dai
  volontari del locale comitato. Il servizio è
  aperto al pubblico dal lunedì al sabato dalle 10
  alle 11. Qui si effettuano misurazione della
  pressione arteriosa, test del colesterolo e della
  glicemia, iniezioni (con prescrizione medica).

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28 marzo 2018
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  INTERVENTI, SI PUNTA SU ELEMENTARE E MEDIA

  Nuova scuola in via Torino Sarà migliorata l' Arfelli
  L' amministrazione ha fissato gli obiettivi per il 2019

  SONO le scuole gli edifici pubblici sui quali l'
  amministrazione comunale ha deciso di
  investire. Il progetto più importante riguarda la
  nuova scuola di viale Torino e rappresenta una
  sorpresa per molti aspetti, in primis per gli
  attuali amministratori.
  Il progetto venne infatti presentato dalla
  passata giunta di centrodestra, con l'
  intenzione di trasferire parte degli uffici
  comunali al Palazzo Saffi e collocare in viale
  Torino la scuola elementare del centro. L'
  attuale giunta di centrosinistra aveva invece
  bocciato questa idea e scelto di investire
  mezzo milione di euro nel Palazzo Saffi, per
  far ritornare la storica scuola del centro nella
  sua sede, e contestualmente trasferire alcune
  associazioni di volontariato nell' edificio della
  ex scuola di via Torino, dimostrando di non
  aver alcuna intenzione di portare avanti il
  progetto.
  A sorpresa tre mesi fa la Regione Emilia
  Romagna ha di fatto promosso il progetto
  della passata amministrazione, stanziando 4,8
  milioni sui 6 necessari a realizzarlo.
  Questo ha cambiato le previsioni di bilancio infatti la giunta ha dovuto prevedere uno stanziamento di
  1,2 milioni per coprire le risorse necessarie alla costruzione della scuola in viale Torino, inserendoli a
  bilancio nel 2019. Sempre il prossimo anno, a due passi, nella scuola media Dante Arfelli (situata in via
  Gastone Sozzi angolo viale Torino) saranno investiti 850mila euro per migliorare l' efficienza energetica
  di un edificio che negli anni '70 era moderno, mentre ora evidenzia difetti e carenze.
  DEGLI 850mila euro il comune ne dovrà mettere a disposizione soltanto 360mila infatti 490mila sono
  garantiti da fondi europei.
  La sicurezza è considerata la priorità assoluta degli edifici scolastici ed il comune ha stanziato 100mila
  euro per valutare la vulnerabilità sismica di sei scuole incominciando dalle più vecchie, costruite prima
  del 1983, quando non erano previsti i regolamenti e le leggi in vigore oggi. In funzione dei risultati forniti
  quest' anno dai tecnici, l' amministrazione inserirà nel piano degli investimenti le somme per coprire gli
  interventi maggiormente prioritari, intervenendo prima sulle scuole messe peggio dal punto di vista
  statico e del rispetto dell' antisismica.
  DOPO la media Dante Arfelli in attesa c' è la scuola elementare di Sala ricavata nell' ex Villa Romagnoli
  dove i solai sono conformi alle norme sulla tenuta (300 chilogrammi per ogni metro quadrato) ma la
  vecchia struttura non garantisce la sicurezza in caso di terremoti ed è proprio su questo che occorre
  investire, per consolidare uno degli edifici simbolo di Sala e non solo.
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28 marzo 2018
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27 marzo 2018
                                            Cesena Today
                                                  salute e assistenza

  Gioco d' azzardo, dal Punto Snai l' attacco al
  sindaco: "Fa chiudere aziende con ipocrisia"
  "Se non facessero piangere molte famiglie di impiegati e imprenditori del settore del
  gioco pubblico lecito, le parole del Sindaco farebbero sorridere"

  "Se non facessero piangere molte famiglie di
  impiegati e imprenditori del settore del gioco
  pubblico lecito, le parole del Sindaco
  farebbero sorridere. Lucchi dice che alle 90 e
  passa aziende colpite dal provvedimento
  ammazza­scommesse 'basta spostarsi' per
  sopravvivere, e che la 'soluzione è dietro l'
  angolo'. Parole sue. Dimentica però il primo
  cittadino di Cesena che, grazie alla sua
  mappatura dei luoghi sensibili da cui tenersi
  lontano, resterebbe possibile trasferirsi in poco
  meno del 7% (sette!) del territorio cesenate.
  Sempre che il piano regolatore lo permetta":
  Daniele Ferrini, del Punto Snai di via del Mare
  a Cesena ribatte al sindaco sulla virata anti­
  slot del Comune, alla luce della nuova legge
  regionale che mira a prevenire la piaga delle
  ludopatie. Diversi nodi, infatti, stanno venendo
  al pettine. Il primo è quello dell' ippodromo, un
  bene del Comune stesso, che si trova a vivere
  l' assurda situazione di poter fare le corse dei
  cavalli e in quanto tale considerato luogo
  sportivo, e contemporaneamente non può
  raccogliere le scommesse ippiche (che è la
  finalità delle corse) in quanto i luoghi sportivi
  devono essere off limits a ogni forma di gioco
  d' azzardo (ma all' ippodromo di Bologna, con
  la stessa legge regionale, il problema non
  viene posto). Ci sono poi le sale scommesse che puntano il dito su presunti favoritismi quando il
  sindaco chiama la politica ad una deroga per l' ippodromo. E' il caso, appunto del Punto Snai di via del
  Mare, che non ha digerito neanche l' ultima risposta fornita solo ad alcuni media domenica scorsa.
  Lamenta Ferrini: "E se un' azienda si fosse indebitata per acquistare muri dove esercita l' attività, che
  fa? Butta via tutto in due mesi, perché qualcuno si è inventato che allontanare il gioco (lecito!) dalle
  parrocchie o dalle palestre, farebbe smettere il vizio? E chi li paga i danni per perdita di avviamento e di
  trasferimento? Li anticipa il Sindaco i soldi per lo spostamento forzato dell' azienda, dei suoi beni e dei
  lavoratori? Neanche nella Russia sovietica accadevano cose simili. E con quali certezze per il futuro? Il
  regolamento di Cesena prevede addirittura che se, una volta spostati con armi e bagagli, vicino al
  nuovo sito sorgesse un' altra attività sensibile, ci si dovrebbe traferire un' altra volta". Ferrini contesta
  però alla radice l' obiettivo della legge, sebbene purtroppo le statistiche indichino sempre di più un

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27 marzo 2018
                                             Cesena Today
28 marzo 2018
Pagina 39                           Corriere di Romagna
                                     (ed. Forlì­Cesena)
                                                   salute e assistenza

  Spuntano altri 35 punti gioco ma 120 su 134 "salvi"
  fino al 2022
  I gestori: «Spostamenti di fatto impossibili e occupazione colpita» Denunciato
  paradosso: penalizzati i locali più professionali e con tutele

  CESENA L' elenco dei 99 locali con slot e altre
  macchinette per giocare d' azzardo che sono
  stati censiti dal Comune di Cesena non è
  completo. In realtà, cene sono 35 in più. E
  quando si parla di «macchine non collegate al
  sistema telematico, che devono essere
  individuate e subiranno il divieto», si dice una
  cosa senza senso, perché «se alcune
  macchine non sono collegate al sistema
  telematico devono essere sequestrate e vanno
  denunciati coloro che le hanno messe in
  funzione, in quanto operano illegalmente».
  Lo rende noto "Hippogroup", la società che
  gestisce l' ippodromo del Savio e la vicina sala
  bingo, che spiega che si possono consultare
  sul sito dell' Amministrazione Dogane e
  Monopoli di Stato gli esercizi pubblici dove si
  può scommettere. Nel dettaglio, si tratta di 72
  bar, 24 tabaccherie, 14 circoli privati, 8 sale
  giochi, 8 agenzie ippiche e sportive, 5 sale
  dedicate, un' edicola, un ristorante e una sala
  bingo.
  Obblighi differenti Viene poi evidenziato che la
  legge regionale del giugno 2017 prevede un
  doppio binario. Solo gli esercizi di gioco
  professionali che svolgono l' attività di gioco in
  esclusiva e dispongono di licenza ex art. 88
  Tulps (sale bingo, agenzie ippiche e sale
  dedicate) sono obbligati a spostarsi o chiudere
  se sono vicini a luoghi sensibili. Bar, tabaccai,
  circoli privati, sale giochi, edicole e ristoranti, cioè la bellezza di 120 esercizi pubblici sui 134 presenti a
  Cesena, dovranno rimuovere le slot machine e i corner delle scommesse solo nel 2022, alla scadenza
  dei contratti siglati con i concessionari nazionali. Quindi ­ evidenzia "Hippogroup" ­ «solo 14 punti di
  gioco nel nostro comune, ossia la sala bingo, le agenzie ippiche e sportive e le sale dedicate, dovranno
  spostarsi o chiudere, mentre gli altri 120 punti di gioco hanno e avranno 5 anni di proroga di fatto».
  Conseguenza assurda Dentro questo quadro si scorge un paradosso: «I punti di gioco professionali,
  con divieto di ingresso ai minori, con personale formato dalla regione contro le ludopatie,
  convideosorveglianza e spesso anche vigilanza fisica, dovranno chiudere, mentre i bar e i tabacchi
  situati di fianco ad una scuola, con all' interno slot machines, gratta e vinci, 10 e lotto, superenalotto,

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28 marzo 2018
Pagina 39                          Corriere di Romagna
28 marzo 2018
Pagina 39                        Il Resto del Carlino (ed.
                                         Cesena)
                                                  salute e assistenza

  Le slot nei bar fino al 2022
  di PAOLO MORELLI PER VEDERE sparire
  tutte le slot machine da bar, tabaccherie,
  circoli e altri locali in cui rappresentano un
  accessorio all' attività principale sarà
  necessario attendere più di tre anni. E' una
  conseguenza della delibera della Giunta
  regionale dell' Emilia­Romagna del 12 giugno
  2017 che mira a contrastare, prevenire e
  ridurre il rischio della dipendenza dal gioco d'
  azzardo patologico.
  LA NORMA, infatti, prevede che i punti vendita
  con attività di gioco esclusiva (tipo sale bingo
  o agenzie per la raccolta delle scommesse)
  che si trovano a meno di 500 metri da un
  'luogo sensibile' (scuole, chiese, ospedali,
  impianti sportivi...) dovranno chiudere entro
  sei mesi dalla pubblicazione della mappatura
  realizzata dai Comuni, oppure avranno altri sei
  mesi di tempo per trasferirsi.
  Invece ai punti vendita aventi attività principale
  diversa dal gioco e che hanno già la
  concessione per l' installazione di slot
  machine, sarà notificato il divieto di installare
  nuovi apparecchi, ma per quelli già in funzione
  potranno rispettare il contratto in essere fino alla scadenza (di solito quattro anni).
  LO CONFERMA Alberto Altini, assessore al Commercio del Comune di Bologna, che sta ultimando la
  mappatura dei 'luoghi sensibili' e delle slot machine che si trovano a meno di 500 metri (la distanza si
  calcola in base al percorso pedonale più breve dall' ingresso principale del locale con le slot machine a
  quello del 'luogo sensibile'): «La riduzione quasi totale dei locali in cui ci sono le slot machine ­ ha detto
  ­ non sarà immediata, ma graduale perché le convenzioni in essere potranno arrivare a scadenza, ma
  non potranno essere rinnovate né potranno essere installate nuove macchine. Le ultime convenzioni
  dovrebbero arrivare a scadenza fra quattro anni, nel 2022».
  «CI TROVIAMO di fronte al paradosso ­ commenta Riccardo Grassi, responsabile del settore giochi di
  Hippogroup Cesenate ­ che gli esercizi professionali, dedicati al gioco lecito, con divieto di ingresso ai
  minori, dovranno chiudere. Bar e Tabacchi, dove i minorenni possono entrare liberamente e dove il
  personale non ha competenze professionali ne ha fatto i corsi organizzati dalla Regione contro le
  ludopatie, e che vendono Superenalotto, Lotto, Gratta e vinci, 10 e Lotto e hanno slot machine
  continueranno serenamente e regolarmente le loro attività fino al al 2022 (solo allora dovranno spostarsi
  o togliere le slot machine dal locale), anche se situati di fianco a un liceo, a una scuola media o a un
  ospedale».
  «Vorrei inoltre precisare ­ conclude Riccardo Grassi ­ che le cifre diffuse per ciò che riguarda la spesa
  per i giochi non sono corrette perché non tengono conto delle vincite: a Cesena quindi la spesa annua
  pro capite non è di 1600 euro, ma di meno di 400 euro!».
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