Unione della Romagna Faentina - domenica, 07 luglio 2019 - Unione Romagna Faentina

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Unione della Romagna Faentina
    domenica, 07 luglio 2019
Unione della Romagna Faentina - domenica, 07 luglio 2019 - Unione Romagna Faentina
Unione della Romagna Faentina
                                                      domenica, 07 luglio 2019

Prime Pagine

 07/07/2019    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna                                                           4
 Prima pagina del 07/07/2019
 07/07/2019    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                                                                5
 Prima pagina del 07/07/2019
 07/07/2019    Il Sole 24 Ore                                                                                         6
 Prima pagina del 07/07/2019

Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

 07/07/2019    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49                                                           7
 Prima pagina Faenza-Lugo

 07/07/2019    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49                                                           8
 STRANI SCRITTORI
 07/07/2019    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50                                                           9
 La giacca intelligente conquista l' Europa
 07/07/2019    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50                                                           10
 Ambulanze: «Assetto mai cambiato»
 07/07/2019    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51                                                           11
 «Un chilo di pesche a 5 centesimi: così noi produttori ci rimettiamo» E Romano scende in piazza
 07/07/2019    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51                                                           12
 CARABINIERI Controlli sulle auto: denunce e sequestri
 07/07/2019    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 52                                                           13
 L'arte racconta le città e il futuro
 07/07/2019    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 52                                                           14
 Timoncini passa al Borgo
 07/07/2019    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 52                                                           15
 Giovanni Assirelli: «Toccherà ai cittadini proporci le loro idee su Corso Europa»
 07/07/2019    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 62                                                           16
 Casola è una Favola: un po' lunatica

 07/07/2019    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 62                                                           17
 Storie di romagnoli 'mangiapreti' e di Vangeli miscredenti

 07/07/2019    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 83                                                           19
 Faenza ha sposato decisamente la 'linea verde'
 07/07/2019    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 83                                                           20
 Record di tesserati in 4 anni per la Raggisolaris Academy
 07/07/2019    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 85                                                           21
 «Una passione nata quasi per caso»

Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

 07/07/2019    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 32                                   FRANCESCO DONATI   23
 Da Faenza gli abiti per Angelina Jolie e Jennifer Lopez
Unione della Romagna Faentina - domenica, 07 luglio 2019 - Unione Romagna Faentina
07/07/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 32                                                    24
 AperiVip per clienti e amici C' è anche Maurizio Ferrini
 07/07/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 33                          ENRICA DALLA VECCHIA      25
 Torna "Casola è una favola" spettacoli, eventi e fantasia
 07/07/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 33                                                    26
 Automobilisti ubriachi alla guida
 07/07/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 33                                                    27
 Cinema in musica al Mulino Scodellino: rassegna di proiezioni
 07/07/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 33                                                    28
 Senza patente e assicurazione Denunciato
 07/07/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 34                              MARCO PIRAZZINI       29
 «Impegno per pendolari vigili del fuoco e giudice di pace»

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 07/07/2019   Il Sole 24 Ore Pagina 5                                                             Gianni Trovati   30
 Tariffa più alta d' Italia ma copre i costi solo per il 42% (contro l' 88% di Milano)
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[ § 1 § ]

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                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna

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[ § 2 § ]

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                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

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[ § 3 § ]

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                                                      Il Sole 24 Ore

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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Prima pagina Faenza-Lugo

                          Prima pagina Faenza-Lugo

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                                                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                         Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          STORIE

                          STRANI SCRITTORI
                          di BEPPE SANGIORGI

                          IL MONDO operaio e contadino di un tempo aveva verso la letteratura e
                          lo studio una visione distorta o di semplicistica meraviglia. Come aveva il
                          padre contadino di Rosa Gentilini che a 18 anni, da Palazzuolo andò
                          come domestica dalla scrittrice Grazia Deledda che soggiornava con la
                          famiglia in un villino di Cervia. In una delle rare volte in cui tornò tra i suoi
                          famigliari raccontò che la scrittrice nel primo mattino e la sera se ne stava
                          per ore seduta in terrazza a guardare il mare. Probabilmente rifletteva su
                          ciò che aveva scritto o su ciò che doveva scrivere in orari pomeridiani
                          ogni giorno uguali: dalle quattro alle sette. Starsene seduti a riflettere non
                          apparteneva ai modi di vita dei contadini e se qualcuno lo faceva lo
                          consideravano una perdita di tempo, così che babbo Gentilini commentò:
                          «Le persone intelligenti hanno dei comportamenti strani». Quando il
                          latinista e scrittore casolano Giuseppe Pittàno, detto Pécio, dopo avere
                          conseguito la maturità liceale a Faenza, si presentò esultante a suo padre,
                          che faceva l' oste, comunicandogli che era stato promosso con la media
                          del sette, questi lo raggelò dicendogli: «Bël Sförz! T' a-n n' é gnìt da fê tót
                          e' dè», cioè «Bella forza! Non hai niente da fare tutto il giorno».

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 8
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[ § 1 4 3 5 9 8 9 0 § ]

                          domenica 07 luglio 2019
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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          La giacca intelligente conquista l' Europa
                          Creata dagli studenti del Ballardini-Torricelli, prima classificata all' Enterprise Ebg 2019

                          LA GIACCA 'intelligente' dei ragazzi dello scientifico faentino è il miglior
                          prodotto innovativo commerciale di tutta Europa. Sono stati definiti,
                          durante la premiazione del prodotto, «gli Steve Jobs dell' abbigliamento»
                          e per questo si sono imposti nella finale europea dell' Enterprise Ebg
                          2019. A trionfare gli studenti della 4D Scientifico opzione 'Scienze
                          applicate' del Ballardini-Torricelli, Fabio Garavini, Jacopo Bertozzi,
                          Jacopo Pandolfi e Lorenzo Visani che rappresentavano l' Italia nella finale
                          europea il cui progetto era contrapposto ai colleghi della Croazia,
                          Danimarca, Francia, Repubblica Ceca e Slovacchia. L' Enterprise Ebg è
                          un 'gioco' di simulazione d' impresa coordinato dall' Ecipar della Cna
                          basata sull' interpretazione dei ruoli nei quali gli studenti di diverse scuole
                          italiane ed europee, assumono le vesti dell' imprenditore e, con il
                          supporto tecnico e organizzativo di una rete di soggetti istituzionali e
                          privati, progettano un' impresa partendo da una idea di business. All'
                          iniziativa hanno partecipato circa 700 studenti da tutta Europa. Nel Liceo
                          Manfredo diversi i team che hanno proposto anche più di un progetto.
                          Dopo le fasi eliminatorie a livello locale i migliori progetti sono arrivati alla
                          fase nazionale che si è svolta a Ravenna. La giacca dei ragazzi dello
                          scientifico faentino è poi stata scelta per rappresentare l' Italia alla finale
                          europea che quest' anno si è tenuta in Italia, a Modena, dove è infine
                          risultata la vincitrice. «Nello specifico - spiega Elena Rovelli insegnante del Liceo manfredo, referente del progetto da
                          15 anni e coordinatrice dell' indirizzo Scientifico che assieme alla collega Teresa Maria Federici hanno supportato i
                          ragazzi nel loro percorso - il team ha sviluppato un' analisi di mercato molto approfondita confrontata con modelli reali
                          presenti sul mercato e hanno poi portato avanti l' idea imprenditoriale di una giacca multifunzione innovativa rispetto a
                          quelle già esistenti, presentando poi anche il prototipo e l' applicazione». NEL DETTAGLIO i ragazzi hanno abbinato a
                          una giacca tecnica impermeabile e lavabile, alcuni elementi elettronici come la ricarica telefonica, il Gps, che permette
                          di rintracciarla anche in caso di smarrimento o di furto, una protezione dalle radiazioni elettromagnetiche e l' apertura
                          delle tasche attraverso la lettura dell' impronta digitale per impedirne i borseggi. L' idea ora può essere brevettata o
                          comunque diventare punto di partenza per una start-up. Antonio Veca.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 9
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[ § 1 4 3 5 9 8 8 5 § ]

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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          LA REPLICA

                          Ambulanze: «Assetto mai cambiato»

                          'SPIACE dover replicare continuamente, se non a falsità ad importanti
                          imprecisioni, che hanno comunque come unico risultato quello di
                          procurare un allarme ingiustificato nell' opinione pubblica per un problema
                          che non c' è', si legge in una nota di Ausl Romagna sulla questione delle
                          ambulanze sollevata dal M5s. «In un sistema dinamico quale il 118 della
                          Romagna - prosegue la nota - i mezzi vengono dislocati dove si
                          concentrano le maggiori richieste di e indipendentemente dal punto di
                          sosta e di partenza quello che conta è la garanzia del rispetto dei tempi di
                          risposta dal momento della chiamata fino all' arrivo sul luogo dell' evento»
                          e viene specificato che «con l' attuale assetto, che si ripete, non è mai
                          cambiato negli ultimi anni, sull' intero territorio provinciale, area faentina
                          compresa, tali tempi rispettano abbondantemente gli standard previsti».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 10
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                          domenica 07 luglio 2019
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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          LA PROTESTA CON LA FRUTTA E UN CARTELLO IN CENTRO

                          «Un chilo di pesche a 5 centesimi: così noi produttori ci rimettiamo» E Romano
                          scende in piazza

                          di ANTONIO VECA PESCHE a cinque centesimi al chilo. A tanto sarà
                          costretto a vendere i 150 quintali di prodotto Romano Gaddoni,
                          agricoltore faentino dopo un anno di lavoro. «Siamo in ginocchio - spiega
                          Gaddoni -. Dopo mesi di lavoro per portare avanti i frutteti il maltempo ci
                          ha messo lo zampino. Già sarebbe stato difficile rientrare della spese se
                          le avessero pagate a prezzo pieno da vendere nei supermercati». Giusto
                          per intenderci le pesche 'col pelo' quelle tradizionali che noi troviamo sugli
                          scaffali dei supermercati a qualcosa come poco meno di due euro quest'
                          anno venivano acquistate dalle cooperative tra i 30 e i 35 centesimi. «A
                          NOI - continua Gaddoni - costano tra i 40 e i 50 centesimi, se mettiamo in
                          conto quel che ci vuole per portarle avanti nel campo fino alle porte delle
                          cooperative, quindi con una perdita netta di 15 centesimi. Proprio sabato
                          poi, mentre eravamo nel campo intenti a raccogliere le pesche, che a mio
                          parere sono splendide con pezzature fino a quattro etti per frutto, ho
                          ricevuto la brutta notizia. La buccia, mi è stato detto, è danneggiata dal
                          maltempo delle scorse settimane e dalla cimice asiatica quindi l' intero
                          racconto finirà quale prodotto destinato alle industrie di trasformazione,
                          quindi per succhi di frutta e marmellate e verranno pagate solo 5
                          centesimi al chilo. Di fatto ho perso l' intero raccolto e ci ho rimesso oltre
                          4mila euro. Senza contare la concorrenza delle pesche che arrivano nei
                          frigoriferi delle cooperative del territorio acquistate dalla Spagna dove vengono coltivate per 10 centesimi al chilo e
                          arrivano almeno 20 giorni prima». Per le albicocche le cose non si discostano più di tanto. Quest' anno ai produttori
                          locali le cooperative riconoscono 30 centesimi al chilo «quando a noi ce ne costano ben di più», dice ancora
                          Gaddoni. «Il problema è che non sappiamo più come fare. Le prugne, altra coltivazione tipica dalle nostre parti, quest'
                          anno verranno pagate tra i 25 e i 30 centesimi al chilogrammo. Immaginate la rabbia di chi lavora un anno, di chi si
                          accolla tutti i rischi dell' impresa, poi vedere i propri prodotti sui banchi a 2 o 3 euro al chilo». Ieri pomeriggio Romano
                          Gaddoni, ha inscenato una piccola e personalissima protesta. In piazza del Popolo ha mostrato ai passanti, incuriositi
                          per il fuori programma, un piccolo campionario della sua produzione.

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                                                                         Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          CARABINIERI Controlli sulle auto: denunce e sequestri

                          CONTROLLI stradali, tre automobilisti denunciati dai carabinieri del
                          Radiomobile. Un 58enne è stato denunciato e gli è stata ritirata la patente
                          di guida, il mezzo sequestrato per aver rifiutato l' alcoltest. L' uomo è
                          stato infatti sorpreso alla guida di un furgone, in centro, mentre andava a
                          zig zag in mezzo alle auto. Un 24 enne faentino è invece stato controllato
                          in via Emilia ponente alla guida di una Fiat Punto. Il test per l' alcol ha fatto
                          un tasso accertato pari a 0,82 g/l; anche per lui ritiro della patente di
                          guida. Infine, sempre i carabinieri del Radiomobile hanno denunciato un
                          30enne originario dell' Albania domiciliato a Castel Bolognese sorpreso a
                          guidare senza aver mai conseguito la patente di guida.

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 12
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                          L'arte racconta le città e il futuro

                          CONTINUA nella trecentesca Rocca Sforzesca di Riolo Terme la mostra
                          'Visioni di città future', arazzi contemporanei dell' artista riolese Marta
                          Pederzoli su disegni dal faentino Ennio Nonni (foto). La mostra, aperta
                          fino al 28 luglio, è curata da Salvatore Garbo. Ennio Nonni è urbanista e
                          architetto, ideatore e dirigente del Museo all' Aperto di Faenza e della
                          collezione di arte contemporanea del Settore Territorio. Le opere sono
                          state tradotte dai disegni di Nonni in tarsie di stoffa dalla signora degli
                          arazzi, Marta Pederzoli, attraverso accostamenti di ritagli che sembrano
                          stoffe ma, in realtà, consistono in plastica riciclata da cui si ricavano
                          prodotti simili ai tessuti, coloratissimi e resistenti.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 13
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                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Timoncini passa al Borgo
                          Il due volte vincitore della Bigorda lascia il rione Giallo

                          MANUEL Timoncini passa dal Rione Giallo al Borgo Durbecco che quindi
                          tornerà a disputare il Palio con un cavaliere faentino. Non si sono ancora
                          spente le eco della vittoria della 63ª edizione del Palio del Niballo del
                          Rione Nero con Matteo Tabanelli su Kelly in black, che gli altri rioni stano
                          già impostando le strategie per il 2020. È notizia ufficiale di poche ore fa
                          che a disputare il Niballo 2020 per il Borgo Durbecco sarà Manuel
                          Timoncini. Il due volte vincitore della Bigorda d' Oro (2018 e 2019) e di
                          altre nove giostre storiche d' Italia ha infatti raggiunto un accordo con il
                          capo scuderia del Borgo, Willer Giacomoni. Già nei prossimi giorni il
                          35enne fantino ora ex Rosso e Giallo (la Bigorda non prevede il vincolo)
                          entrerà a fare parte del team diretto da Giacomoni junior e inizierà gli
                          allenamenti, per poi staccare in autunno e inverno per dedicarsi alla figlia.
                          SE per il Palio 2020 il Borgo dopo l' ultimo posto di quest' anno (con il
                          forestiero Cristian Cordari) tornerà a far correre un fantino locale, nulla è
                          stato ancora deciso per le Bigorda. Oltre al giovane Tommaso Suadoni,
                          ci sarebbe in ballottaggio anche il giovane faentino Enrico Gnagnarella. A
                          primavera se ne riparlerà. Infine è convocata per lunedì sera una riunione
                          del reparto scuderie del Rione Giallo, per studiare le nuove strategia sui
                          cavalieri 2020. Questo invece il comunicato sull' addio di Timoncini:
                          «Dopo 4 anni di attività nella scuderia del Giallo, (2 secondi posti e 2
                          vittorie, ndr) Manuel Timoncini ci lascia per passare al Borgo Durbecco. In un colloquio avuto con il capo Rione ha
                          motivato la sua scelta, avvenuta in tempi brevissimi dopo la disputa della Bigorda, con l' opportunità che gli viene
                          concessa di poter correre il Palio». LA STAGIONE delle giostre e dei palii storici d' Italia 2019 sta comunque vedendo
                          i cavalieri faentini in grande spolvero e sono già ben sei i successi messi in carniere. Anche oggi due cavalieri faentini
                          saranno impegnati in una importante giostra storica. Alberto Liverani, reduce dal trionfo alla Giostra del Giglio a
                          Firenze, sul suo Quasimolo, sarà in gara questa domenica alla Giostra di Olmo in Toscana, che lo scorso anno lo vide
                          vincitore e anche miglior cavaliere. Sarà in lizza anche un altro fantino manfredo privato, Marcello Bellini, al debutto in
                          questa giostra di recente istituzione. In terra Toscana sarà presente una altro faentino blasonato, Mario Giacomoni,
                          chiamato nel difficile ruolo di giudice. Gabriele Garavini © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 14
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                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Giovanni Assirelli: «Toccherà ai cittadini proporci le loro idee su Corso
                          Europa»

                          SARÀ una serata interamente dedicata alla viabilità e alla vivibilità di
                          corso Europa quella che il quartiere Borgo organizzerà domani, a partire
                          dalle 20.45, nei locali di via Saviotti 1. L' evento sarà il terzo capitolo del
                          ciclo di incontri dedicati all' ascolto delle preoccupazioni e dei 'desiderata'
                          dei cittadini riguardanti la strada principale del Borgo, una delle cinque
                          direttrici più importanti della città. La parola d' ordine è coniugare le
                          esigenze delle botteghe affacciate sulla strada (forse quello, tra i cinque
                          corsi cittadini che ricalcano il tracciato disegnato da cardo e decumano, a
                          essere rimasto più simile a sé stesso nel corso del tempo), e quelle di
                          pedoni, ciclisti e automobilisti. L' impressione è che nel corso della serata,
                          almeno a parole, saranno questi ultimi ad avere la peggio. «Corso Europa
                          conta 3.300 auto al giorno in ingresso verso il centro, e 3.300 in uscita -
                          fa notare il presidente del quartiere Borgo Giovanni Assirelli -. Toccherà ai
                          cittadini proporci le loro idee. Noi ci limiteremo a stendere un documento
                          in cui trarre le conclusioni delle tre serate, che poi presenteremo alla
                          cittadinanza e alla giunta comunale». I parcheggi laterali - la causa
                          principale dei frequenti rallentamenti del traffico - saranno certamente all'
                          ordine del giorno, mentre potrebbe fare capolino anche l' ipotesi di
                          trasformare corso Europa in un senso unico, operazione che
                          specularmente qualcuno vorrebbe mettere in atto nella parallela via Silvio
                          Pellico. Per adesso solamente ipotesi, la cui fattibilità è tutta da dimostrare. Altrettanto al centro del dibattito saranno i
                          due grandi spazi attraversati da corso Europa, piazza Lanzoni e la piazzetta prospiciente la facciata della chiesa di
                          sant' Antonino. Luoghi su cui Assirelli invece prova a sbilanciarsi: «sarebbe bello se il Borgo tornasse ad avere una
                          'sua' piazza, un luogo di ritrovo per i cittadini come non esiste più dagli anni '60». Filippo Donati.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 15
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                          domenica 07 luglio 2019
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                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Casola è una Favola: un po' lunatica
                          Il cartellone: dal 20 luglio al 18 agosto. Racconti e spettacoli sul pallido satellite

                          L' EDIZIONE 2019 di 'Casola è una favola', organizzata dal Teatro del
                          Drago di Ravenna, si snoderà nel borgo di Casola nei tre fine settimana
                          dal 20 luglio al 4 agosto, avendo come traccia 'I racconti lunatici'.
                          Racconti di sogni, fantasie ed anche di paura, affidati quest' ultimi alla
                          voce dello scrittore Cristiano Cavina. «Io leggo tutto il giorno - ha
                          spiegato Cavina - e mi piace riportare a chi mi seguirà i brani che più mi
                          hanno avvinto. Quest' anno proporrò per tre sere il tema della paura; mi
                          piacerebbe i prossimi anni proporre altri temi in luoghi e momenti che ne
                          esaltino l' aspetto emotivo». I TRE appuntamenti sono per le 22,30 con
                          ritrovo presso la Biblioteca Comunale il 20 luglio, il 2 e il 4 agosto. Gli
                          argomenti spazieranno da fantasmi e presenze al lupo mannaro e
                          Frankenstein, fino alla grande storia dei vampiri, ma il luogo dove saranno
                          raccontati resterà segreto fino all' ultimo. Sarà all' aperto, in situazioni
                          particolari con i rumori della notte che daranno forza al pathos del
                          racconto. «Casola è una favola - ha detto Roberta Colombo del Teatro
                          del Drago - è anche musica, teatro, fantasia, sogno, storie e natura rivolti
                          a piccoli e adulti. È soprattutto racconto e ascolto che troveranno il
                          momento più alto sabato sera 27 luglio con la notte delle favole. Storie
                          vere e di fantasia raccontate da attori professionisti e dai partecipanti al
                          corso di narrazione nei cortili del centro storico casolano in un suggestivo
                          faccia a faccia tra narratore e pubblico». Particolarmente suggestive saranno le passeggiate notturne sensoriali che,
                          dalle 23 di sabato 3 agosto, si susseguiranno ogni mezz' ora a piedi nudi al Giardino delle Erbe, alla ricerca delle 'erbe
                          lunatiche' che crescono dove non dovrebbero, come i pensieri irrequieti che svelano altre realtà. Da segnalare,
                          spulciando nel ricco cartellone che prevede anche laboratori per bambini, lo spettacolo della sera di domenica 21
                          luglio alla Chiesa di Sopra con un recital in dialetto romagnolo di Francesco Gobbi. La sera seguente, 26 luglio, il
                          centro storico si animerà con il 'Mercato della fantasia', mentre il 3 agosto nel parco del Cardello si terrà lo spettacolo
                          di musiche e parole 'Preludi d' amore' con Luigi d' Elia e i Bevano Est. Domenica sera 4 agosto, in piazza Sasdelli,
                          Max Paiella, conosciuto per le sue interpretazioni nella trasmissione radiofonica 'Il ruggito del coniglio' terrà uno
                          spettacolo con brani delle canzoni italiane proposti in chiave comica. Informazioni e prenotazioni al numero:
                          3926664211. Beppe Sangiorgi.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 16
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                          domenica 07 luglio 2019
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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          IL LIBRO DELLO SCRITTORE FABIO CAVALLARI, LOMBARDO DI LUINO, EDITO DAL PONTE
                          VECCHIO

                          Storie di romagnoli 'mangiapreti' e di Vangeli miscredenti

                          E' LA FEDE di un popolo di infedeli, il Vangelo miscredente di un territorio
                          che, a dispetto del nome, negli interminabili secoli del dominio papale non
                          ha mai gradito la dominazione di Roma. L' anticlericalismo che
                          caratterizza la Romagna ha finito con il conquistare lo scrittore Fabio
                          Cavallari, lombardo di Luino (e dunque quasi svizzero), autore del volume
                          'Di preti, d' amori e di altre facezie nella Romagna di una volta', edito dal
                          Ponte Vecchio. Un testo ispirato da Franco Tozzi e da Beppe Sangiorgi
                          che porta alla luce storie e aneddoti capaci di esprimere quel sentimento
                          classicamente romagnolo che, spiega Cavallari, «quassù in Lombardia è
                          completamente assente». IL TALLONE con cui lo Stato pontificio
                          oppresse la Romagna non basta a spiegare le tendenze mangiapreti dei
                          suoi abitanti: furono sottoposti al potere temporale papale anche popoli
                          affini come umbri e marchigiani, eppure da quelle parti l' anticlericalismo -
                          benchè godesse di adepti di primissimo piano come il Leopardi - non è
                          diventato fenomeno di massa. «Ha molto a che vedere con un modo
                          tipicamente romagnolo di essere goliardici - spiega Cavallari - figlio di un
                          dialetto che sa essere suadente anche nelle sue maggiori durezze». Il
                          prete emerge nel suo volume come una figura ibrida, non del tutto
                          classificabile come uomo per via della tonaca che ne confonde la natura -
                          eppure vittima più di chiunque altro del fascino femminile e delle tentazioni
                          della carne - abituato a misurarsi con le anime piuttosto che con il lavoro manuale, e a esprimersi in lingue, l' italiano e
                          il latino, che nelle campagne e nelle vallate romagnole tra l' inizio dell' 800 e la metà del '900 erano ai più poco
                          comprensibili. «MA IL VERO elemento che differenziava i preti da una popolazione condannata a una vita agra era il
                          tenore di vita. Tanto da inoculare nella gente il sospetto che le vocazioni fossero piuttosto scelte dettate dalla
                          sopravvivenza. Alcuni, a sostegno di questa tesi, arrivarono a calcolare il numero di capi di bestiame consumati in una
                          vita da un prete riminese: 60 buoi, 36 maiali e 300 tra polli e similari». Un sentimento, quello anticlericale, che non
                          varca i confini del trascendentale, verso il quale i romagnoli tendono a mantenere un atteggiamento agnostico. «Come
                          evidenziato», rivela Cavallari, «in un' invocazione che abbiamo scovato, che recita: «Signore, se ci siete, fate che la
                          mia anima, se ce l' ho, vada in paradiso, se c' è»». Benchè la Romagna sia ancora oggi ampiamente riconoscibile per
                          la propria scarsa affinità col mondo ecclesiale - santi e santuari da queste parti non rivestono certo il ruolo che hanno
                          appena oltre il Marecchia o il Fumaiolo - rispetto ai due secoli passati la fiamma anticlericale pare essersi attenuata.
                          Anche per il progressivo venire meno del suo bersaglio: «nella sola Casola Valsenio, nel periodo che abbiamo
                          scandagliato, arrivarono a essere compresenti fino a trentatré sacerdoti, di cui quattordici non erano neppure tenutari
                          di alcuna parrocchia. Inoltre l' alterità del prete non è più così accentuata: gran parte di loro sceglie di vestirsi
                          normalmente, mentre in passato era proprio l' onnipresente tonaca a sottolineare la loro diversità. Tenore di vita e
                          scolarizzazione non sono ormai diversi da quelli del resto della popolazione». TUTTO finito dunque? Per nulla. Il
                          volume si chiude con le pagine del diario cui un sacerdote, nel 1906, confessò il suo amore per una donna che ebbe
                          modo di conoscere una sola volta. Pagine da cui gronda il tormento di un uomo combattuto tra i suoi sentimenti e le
                          imposizioni di cui è vittima e carnefice, e che anche oggi, quando ormai il papa re è un lontano ricordo, continuano ad
                          attanagliare le vite di questi esseri ibridi, anime umane nel corpo di una tonaca.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 17
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                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                            Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Filippo Donati.

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                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Basket serie B Già 4 i giovani nel roster della Rekico e sono arrivo altri due under 20

                          Faenza ha sposato decisamente la 'linea verde'

                          Faenza ANCHE la Rekico punta decisamente sulla 'linea verde',
                          seguendo le orme dei fratelli minori della Academy. L' acquisto dell' ala
                          Amedeo Tiberti (classe 2000) porta infatti a quattro il numero degli under
                          nel roster e si aggiunge all' ala 21enne Santucci, al play Rubbini e alla
                          guardia Zampa, entrambi ventenni. Un numero che dovrebbe alzarsi nei
                          prossimi giorni, dato che sono vicini gli arrivi della guardia 19enne
                          Francesco Oboe, nell' ultima stagione in serie A2 a Verona, e dell' ala
                          18enne Nicola Calabrese, divisosi tra International Imola in serie D e
                          Andrea Costa Imola in A2. Il ruolo di chiocce spetterà invece al 38enne
                          Bruni, al 27enne Sgobba, al 25enne Klyuchnyk e ad un centro che
                          completerà l' organico faentino. Oltre a ben figurare in campionato, la
                          Rekico potrà puntare al premio sull' utilizzo degli under, vinto nella scorsa
                          stagione dai cugini dell' Orva Lugo. Per quanto riguarda invece la
                          composizione dei gironi della prossima stagione, sembra sempre più
                          probabile la divisione da Cesena e Rimini che finirebbero nel
                          raggruppamento della costa adriatica. Martedì verranno stilati quelli
                          provvisori e gli ufficiali ci saranno martedì 16.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 19
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                          domenica 07 luglio 2019
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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Minibasket La società faentina, nata nel 2015, è la prima nella provincia di Ravenna per numero di
                          iscritti: 217 tra i 5 e gli 11 anni

                          Record di tesserati in 4 anni per la Raggisolaris Academy

                          Faenza CHE SIA prima squadra o settore giovanile, i Raggisolaris sanno
                          come farsi valere. La Raggisolaris Academy, società che gestisce le
                          formazioni giovanili del club, è riuscita in soli quattro anni dalla nascita a
                          diventare la società della provincia di Ravenna con il maggior numero di
                          tesserati Fip nel minibasket. I dati, comunicati dal Comitato Provinciale,
                          vedono l' Academy al primo posto con 217 iscritti (in ambito maschile e
                          femminile) nella fascia d' età compresa tra i 5 e gli 11 anni, ma il numero
                          sale ad oltre 300 se si considerano anche i tesserati complessivi
                          partecipanti ai campionati giovanili e i non tesserati Fip. Una crescita
                          dovuta anche all' attività della società che dal 2015 sta organizzando corsi
                          non solo a Faenza, ma anche a Granarolo, Barbiano, Cotignola e dallo
                          scorso gennaio a Massa Lombarda. «SIAMO orgogliosi di questo
                          risultato - sottolinea Cristian Fabbri, presidente e allenatore della
                          Raggisolaris Academy - considerando anche che siamo nati nell' estate
                          del 2015. È un segnale che stiamo lavorando sulla strada giusta e che l'
                          impegno e la serietà pagano, ma non possiamo assolutamente
                          accontentarci, perché bisogna sempre migliorare per crescere. Faccio i
                          complimenti ai miei allenatori e a tutti quelli che hanno dato il loro
                          contributo per raggiungere questo obiettivo, ma ora dobbiamo fare
                          ancora meglio nella stagione sportiva 2019/20». DA INIZIO giugno gli
                          allenatori della Raggisolaris Academy stanno organizzando i camp estivi e quest' anno si stanno tenendo al Campus
                          (nella foto) , la nuova struttura polivalente che sta nascendo in via Proventa dove sorgeva il Futbolito. «Il centro estivo
                          e il corso di alta specializzazione sono le prime attività organizzate al Campus, struttura che sarà la nuova casa della
                          Raggisolaris Academy. Il centro estivo ha visto la partecipazione di circa 120 ragazzi delle scuole elementari, mentre
                          quello di alta specializzazione era rivolto ai giocatori dalle medie fino ai vent' anni. Abbiamo limitato il numero a 30
                          atleti, perché dovendo lavorare sui fondamentali e sulle situazioni tecniche, non potevamo avere troppi iscritti per
                          lavorare meglio sul singolo. Ad entrambi i camp hanno partecipato ragazzi di Faenza e del circondario, venuti al
                          Campus grazie ai bus navetta che abbiamo messo loro a disposizione». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 20
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                                                           Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Una passione nata quasi per caso»
                          Tennistavolo Carlotta Ragazzini si racconta: «Nel 2020 la maturità, e spero anche le Paralimpiadi»

                          Faenza CARLOTTA Ragazzini, 17 anni, ha davanti un anno complesso. A
                          giugno 2020 avrà la maturità, e chissà, forse anche le Olimpiadi, un sogno
                          difficile ma che sembra più vicino dopo la vittoria agli European
                          ParaYouth Games in Finlandia, dove ha vinto nel paratennistavolo tra gli
                          under 23. Carlotta, com' è stato giocare in Finlandia? «Una grande
                          emozione. L' obiettivo era vincere, ma ovviamente non era scontato... E
                          c' è sempre la componente della fortuna». L' obiettivo è qualificarsi per le
                          Paralimpiadi Tokyo 2020. Che inverno la aspetta? «Tosto. A settembre
                          parteciperò agli Europei in Svezia, e stavolta non ci saranno solo gli
                          Under 23. Il vincitore si qualifica direttamente, ma dovrò sfidare dei
                          campioni... Punto a un buon punteggio, e da lì riuscire ad arrivare alle
                          Paralimpiadi. Intanto partecipo... Poi vediamo. Ora nella classifica
                          mondiale sono 15ª». Si allena molto, qual è la sua routine? «Mi alleno 3
                          volte a settimana nella palestra delle scuole elementari di Reda, vicino a
                          dove vivo, assieme al mio allenatore Gian Maria Colombi. La maggior
                          parte dei weekend vado a Verona al centro federale paralimpico: parto il
                          venerdì sera. Infatti ho saltato quasi tutti i sabati a scuola... » La scuola,
                          come concilia tutto? «Non è facile. Frequento il liceo Classico, e l' anno
                          prossimo ho la maturità». I professori hanno capito l' importanza del
                          suo impegno sportivo? «Non tutti e non subito. Alcuni se ne sono resi
                          conto solo ora. Non credevano fosse una cosa seria». E' vero che la sua passione sportiva è nata dopo un
                          intervento chirurgico? «Sono nata con un cavernoma intramidollare, una patologia rara. Di fatto un tumore benigno
                          nella schiena, per il quale sono stata operata due volte: a 18 mesi e a 4 anni. Questo ha lasciato una scoliosi molto
                          pronunciata e mi sono dovuta sottoporre a un' operazione all' età di 14 anni. Dopo l' intervento sono stata un mese
                          seduta, in trazione, con la schiena dritta perché assumesse una posizione corretta. E dopo tutto quel tempo seduta
                          avevo perso i muscoli». Ha fatto riabilitazione? «Sì, per 5 mesi a Imola, a Montecatone. Ora posso camminare, ma
                          solo pochi passi: per i tragitti lunghi devo usare la sedia a rotelle». Quando ha scoperto il tennistavolo? «A
                          Montecatone. Una sera ho sentito il rumore delle palline da gioco provenire dal terzo piano.

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                          domenica 07 luglio 2019

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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Incuriosita sono andata a vedere, e ho conosciuto Davide Scazzieri e Vincenzo Andalò de 'Lo sport è vita onlus',
                          con cui ora mi alleno. E ho provato a giocare. Un giorno a Montecatone è venuto anche Alessandro Arcigli, allenatore
                          della nazionale paralimpica di tennistavolo, che mi ha portato ai campionati italiani per vedere l' ambiente». Con lo
                          sport è stato un colpo di fulmine? «Inizialmente non ero convintissima. Mi piaceva, ma c' erano la scuola, gli amici.
                          Dopo Montecatone non vedevo l' ora di tornare alla normalità e non perdere l' anno scolastico non è stato semplice.
                          Ero un po' scettica inizialmente. Ma se ora mi dovessero dire di smettere assolutamente no». Che valore ha lo sport
                          per chi ha una disabilità? «Si parla molto dello sport salvifico. E devo dire: sì, aiuta tanto a livello personale. Ma la
                          mia vita era già completa prima. Io sono nata così, ho sempre vissuto così. La mia vita è questa. Molti disabili fanno
                          sport dopo un incidente, perché magari prima giocavano a calcio e adesso non possono più farlo. Io sono l' unica
                          nella nazionale di tennistavolo che non aveva mai fatto sport a livello agonistico prima». Come atleta disabile, si
                          sente considerata quanto i colleghi non disabili? «No, e questo mi amareggia. Siamo atleti come gli altri, ma
                          talvolta mi sento trattata in maniera diversa». Succede anche al di fuori del mondo sportivo? «Sì, anche se non ci
                          faccio caso. Sono nata così, e la gente per strada mi guarda da sempre. Quando ho iniziato il liceo le nuove amiche
                          che avevo appena iniziato a frequentare mi chiedevano: 'Ma non ti dà fastidio che quando andiamo in giro tutti ti
                          guardano?'. Io non me ne accorgevo nemmeno. C' è chi tende ad avere atteggiamenti pietistici... A volte ci si sente
                          trattati diversamente, ma siamo uguali a tutti gli altri». Sara Servadei © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                          domenica 07 luglio 2019
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                                                        Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Da Faenza gli abiti per Angelina Jolie e Jennifer Lopez
                          Lo staff di Gaia Lazzari e Roberta Graziani rifinisce le creazioni di Versace, Cavalli, Dundas e altri stilisti

                                                                                                                              FRANCESCO DONATI
                          FAENZA A Officina-Design, laboratorio artigianale di sartoria sulla via
                          Ravegnana, madre e figlia, Roberta Graziani e Gaia Lazzari, aiutate da
                          alcune sarte in un piccolo spazio di una villa rurale, sono diventate un
                          punto di riferimento per le grandi firme dell' alta moda: Versace, Cavalli,
                          Peter Dundas e altri. La loro specializzazione sono i ricami, le rifiniture e
                          le decorazioni. Così succede che da qui transitino abiti da sogno. Venerdì
                          sera a Villa Gaia (si chiama così la residenza del laboratorio) è arrivato
                          un suv scuro: ne è scesa una persona elegante, con gli occhiali da sole
                          alla quale Gaia ha consegnato un involucro trattato con delicatezza:
                          conteneva l' abito disegnato da Versace che indosserà Angelina Jolie a
                          Los Angeles, il 13 luglio. SINUOSO E SEXY «L' abito è molto bello, da
                          sera, adatto per una cerimonia - spiega Roberta Graziani -: è lungo, a
                          sirena, sinuoso e sexy a mettere in evidenza le forme anatomiche, con le
                          spalle scoperte e décolleté, scavato sulla schiena fino al punto vita». Un
                          abito sul quale le "sarte faentine" hanno realizzato ricami e rifiniture
                          decorative. «Poco tempo fa - chiosa Gaia Lazzarine avevamo in
                          consegna un altro splendido, sempre di alta moda destinato a Jennifer
                          Lopez». Ne sono piene le cronache rosa dei favolosi abiti indossati dalle
                          dive Hollywood, ed è risaputo che adorano commissionarli ai più famosi
                          stilisti italiani e stranieri, ma che in tanti casi le rifiniture fossero opera di
                          sarte faentine è una bella sorpresa. MOLTE LE RICHIESTE «Capita -
                          afferma Roberta Graziani - che ci chiamino a Milano per eseguire
                          interventi di manifattura su creazioni, in occasione di sfilate oppure negli
                          atelier più famosi per abiti particolari. Noi andiamo anche in gruppo e
                          restiamo sul luogo per il tempo necessario. Siamo richieste, perché la
                          nostra è una specializzazione raffinata e rara». Da qui il progetto di Roberta Graziani di trasmettere la sua"arte di
                          bottega", aprendo all' insegnamento di un mestiere a giovani ragazze in un settore che offre soddisfazioni e
                          possibilità di guadagno. «Sì - aggiunge - è da tempo che ci penso. Avrei bisogno di essere sostenuta per far nascere
                          una sorta di "scuola"».

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                 Pagina 23
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                          domenica 07 luglio 2019
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                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          AperiVip per clienti e amici C' è anche Maurizio Ferrini

                          FAENZA Capita che il giardino di Villa Gaia si trasformi nelle sere d'
                          estate in location ideale per gli AperiVip: un format che si sta diffondendo
                          in ville, agriturismi, residenze private. Funziona così: si invita un
                          personaggio famoso e lo si inserisce in un contesto pieno di atmosfere
                          amichevoli, ristretto a poche persone. Candele, fiaccole, musica chillout in
                          sottofondo e poi via ai brindisi ripetuti, alle degustazioni, alla
                          socializzazione. Venerdì a Villa Gaia erano ospiti Maurizio Ferrini e la
                          nutrizioni stadi Valentino Rossi, Monica Zaccari. Il comico romagnolo
                          interprete della signora "Coriandoli" ha raccontato aneddoti, ha stretto
                          amicizia con i partecipanti allietando la serata. Ha portato alcuni brani
                          musicali in uscita sulle principali piattaforme web, contenuti nell' album
                          "Life influencer". Tra questi la traccia "Mexico", una simpatica parodia
                          sulla scelta di Donald Trump di murare le frontiere. La musica e l'
                          arrangiamento sono di Aldo Azzaro. «L' AperiVip privato - ha
                          commentato il comico - è un format che sta prendendo piede: ho avuto
                          molteplici richieste e a me fa piacere interagire con il pubblico, senza l'
                          impegno di uno spettacolo vero e proprio». Mercoledì prossimo Ferrini
                          sarà all' Hotel Cavallino di Faenza p e r u n a s e r a t a a l l a q u a l e
                          parteciperanno anche Gigi e Andrea. F. D.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 24
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                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Torna "Casola è una favola" spettacoli, eventi e fantasia
                          Per i prossimi tre weekend il paese sarà protagonista di concerti, laboratori, passeggiate notturne, percorsi fra i
                          boschi, mercatini

                                                                                                                             ENRICA DALLA VECCHIA
                          CASOLA VALSENIO P e r i p r o s s i m i t r e w e e k e n d i l p a e s e s a r à
                          protagonista di spettacoli, concerti, laboratori, passeggiate nei luoghi più
                          suggestivi di Casola; e ancora teatro, musica, passeggiate notturne,
                          percorsi fra i boschi, mercato della fantasia: tutto questo è "Casola è una
                          favola", una delle manifestazioni culturali storiche dell' Emilia-Romagna,
                          giunta al 37° anno consecutivo. La kermesse è stata presentata l' altra
                          sera, al Giardino delle Erbe, dopo una passeggiata guidata per
                          riconoscere le erbe eduli, spontanee e coltivate, condotta da Sauro Biffi,
                          gestore del Giardino. Presenti alla conferenza il sindaco Giorgio Sagrini, il
                          presidente della Pro Loco Bruno Boni, il consigliere comunale legato alle
                          attività turistiche Flavio Sartoni, la direttrice artistica della compagnia del
                          Teatro del Drago Roberta Colombo e lo scrittore casolano Cristiano
                          Cavina. APPUNTAMENTI CON CAVINA Molti gli eventi in programma,
                          aventi come filo conduttore la riscoperta e il racconto di storie e di luoghi
                          appartenenti alla tradizione popolare. Novità di questo anno le
                          passeggiate lunari, in compagnia di Cavina: "Chi ha paura del buio? Tre
                          luoghi abbandonati. Tre viaggi nelle figure archetipe del racconto di paura:
                          lo spettro, il mostro, il demone, si svolgeranno nelle serate del 20 luglio e
                          2-4 agosto (punto di raccolta presso la biblioteca comunale alle 22.30).
                          «Mi piacerebbe fare una sorta di serialità legata ai libri a Casola, ad
                          esempio sui luoghi di guerra - spiega lo stesso Cristiano Cavina -. E ogni
                          anno cambiare, raccontare cose diverse». RACCONTI, BAMBINI,
                          LABORATORI Altri importanti appuntamenti quelli di venerdì 26 luglio con
                          il mercato della fantasia per le vie del centro storico; i laboratori per
                          bambini; la notte delle favole sabato 27 luglio; l' incontro pubblico con i
                          narratori della notte delle favole nel Parco del Cardello domenica 28 luglio; sabato 3 agosto "Preludi all' amore", uno
                          spettacolo di e con Luigi D' Elia e i Bevano Est; l' omaggio a Lucio Dalla con la presenza del polistrumentista e
                          cantante cesenate Enrico Farnedi a Monte Battaglia sabato 10 agosto, in occasione della notte di San Lorenzo; per
                          concludere con "L' alba dei racconti lunatici" domenica 18 agosto a Monte Battaglia, aspettando il sorgere del sole
                          sorseggiando caffè alla turca con i narratori di "Casola è una favola". DA TUTTO IL MONDO Roberta Colombo
                          spiega che il filo rosso che lega i racconti lunatici, al centro dell' evento, sono l' ascolto e il racconto. Nei cortili del
                          paese si creerà una "piccola magia" in cui ci saranno attori provenienti da diverse parti del mondo. «Gli attori che
                          prenderanno parte all' iniziativa la temono molto - riferisce la Colombo -. E' una bella sfida per loro». Anche l'
                          associazione Pro loco e il sindaco sono molto soddisfatti di come stanno andando le cose: «Merito soprattutto della
                          comunità - afferma Sagrini - che ha saputo collaborare e sapersi raccontare. Quella di "Casola è una favola" è una
                          narrazione di un mese che attraversa il territorio e le sue caratteristiche naturali e architettoniche e che può portare a
                          grandi soddisfazione per il paese».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 25
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                                                        Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Automobilisti ubriachi alla guida

                          FAENZA Durante i controlli alla circolazione stradale, finalizzati alla
                          prevenzione delle stragi del sabato sera, i carabinieri del locale nucleo
                          operativo e radiomobile hanno denunciato per "guida in stato di
                          ebbrezza" un 58 enne faentino, che è stato fermato lungo viale Oberdan
                          mentre zigzagava alla guida di un Fiat Ducato. Durante il controllo ha
                          manifestato tutti i tipici sintomi di recente abuso di sostanze alcoliche,
                          quindi è stato invitato a sottoporsi al test per il controllo del tasso
                          alcolemico. L' uomo però affermando di "stare bene" si rifiutava
                          categoricamente di sottoporsi al test. Di conseguenza, come previsto
                          dalla normativa vigente, è stato denunciato, gli è stata ritirata la patente di
                          guida ed il veicolo è stato sequestrato. Anche un 24 enne di Faenza,
                          controllato in via Emilia Ponente alla guida di una Fiat Punto, è stato
                          individuato in stato di alterazione psicofisica dovuto ad assunzione di
                          alcolici con un tasso accertato pari a 0,82 g/l. È scattato pure il ritiro della
                          patente.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 26
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                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Cinema in musica al Mulino Scodellino: rassegna di proiezioni

                          CASTEL BOLOGNESE Un cinema da ballare, in cui la scelta potrebbe
                          essere tra guardare o muoversi insieme agli attori su colonne sonore che
                          hanno fattola storia della musica e del cinema: è questa l' originale
                          proposta della rassegna "Cinema in musica" al Mulino Scodellino. Il tema
                          è quello della musica nella cinematografia, in particolare quella che ha
                          lanciato balli molto gettonati tra i contemporanei. Ogni lunedì alle 21.30
                          per tre settimane viene individuata una pellicola attinente con il filo
                          conduttore: si comincia domani con "The rockyhorror picture show" di Jim
                          Sharman (1975); si prosegue il 15 con "The blues brothers» di John
                          Landis (1980) e per chiudere il 22 luglio con "La febbre del sabato sera" di
                          John Badham (1977). Organizzano le associazioni castellane Amici del
                          mulino Scodellino, Ami ci del Senio e Pietro Costa. A curare la scelta
                          delle pellicole è Lucio Sportelli che ha ricordato come il tutto sia nato «sei
                          anni fa, da un' idea dell' associazione Pietro Costa: prima si svolgeva al
                          circolo Arci, poi da tre anni ci siamo trasferiti al mulino». Le proiezioni
                          sono gratuite e la serata prevede anche momenti preliminari dedicati al
                          gusto, alla visita della struttura, a dimostrazioni di macinatura del grano
                          secondo il metodo antico. Un dibattito introdurrà ai film: «Ho scelto quelli
                          più significativi, legati al tema dell' anno», conclude Lucio Sportelli.F. D.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 27
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                          domenica 07 luglio 2019
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                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Senza patente e assicurazione Denunciato

                          FAENZA I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile hanno
                          denunciato un 30enne albanese, domiciliato a Castel Bolognese. Durante
                          un controllo preventivo, lungo via della Boaria, una pattuglia ha notato e
                          fermato una Renault Clio con due soggetti sospetti a bordo. Il conducente
                          del mezzo era un giovane albanese che stava guidando senza aver mai
                          conseguito la patente di guida. Continuando il controllo, i militari hanno
                          accertato che l' auto che guidava era priva di assicurazione obbligatoria.
                          Inoltre, da successivi accertamenti è risultato che l' uomo era anche
                          destinatario del provvedimento del "Divieto di ritorno" nel comune di
                          Faenza per tre anni. Portato in caserma, lo straniero, al termine delle
                          formalità di rito, è stato denunciato per "guida senza patene" e
                          "inosservanza del provvedimento del Divieto di ritorno". Inoltre è stato
                          sanzionato per guida senza assicurazione e l' autovettura è stata
                          sequestrata. Quindi è stato allontanato dal comune manfredo.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 28
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                          domenica 07 luglio 2019
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                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          «Impegno per pendolari vigili del fuoco e giudice di pace»

                                                                                                                             MARCO PIRAZZINI
                          LUGO "Il valore del limite": è questo il titolo della serata organizzata al
                          centro sociale di Ca' Vecchia da Mirco Bagnari, consigliere della Regione
                          Emilia-Romagna e già sindaco di Fusignano fino a maggio 2014. Un
                          appuntamento consueto in questo periodo dell' anno: si coglie l'
                          occasione per tirare le somme di un anno di lavoro, rendere conto di ciò
                          che è stato fatto e dei progetti futuri. E per ascoltare le parole di Bagnari
                          e cenare in compagnia, sono giunte a Voltana oltre 200 persone. DONNE
                          E DISABILITÀ Tanti i temi toccati, molti dei quali di rilevanza locale per la
                          Bassa Romagna, oltre alla presentazione di due associazioni di
                          volontariato locali, "Donne protette" e "La ruota magica", la prima
                          impegnata nel Lughese a sensibilizzare la prevenzione e il sostegno per le
                          donne colpite da tumore al seno, la seconda concentrata a Ravenna in
                          progetti a favore della disabilità pediatrica. «La nostra Regione da tempo
                          è alla ricerca di una maggiore autonomia - spiega Mirco Bagnari-al fine di
                          raggiungere più alti standard di efficienza a vantaggio dei cittadini. Tutto
                          ciò gestendo direttamente risorse certe fondamentali per la crescita
                          sociale ed economica. Nessuna secessione, solamente più autonomia
                          per muoversi al meglio». GLI UFFICI DEI GIUDICI DI PACE Azioni che
                          hanno effetto diretto anche in ambito locale: «Sono stato il promotore di
                          un progetto di legge per destinare risorse ai Comuni, fra i quali Lugo e
                          Faenza, che, a seguito della soppressione degli uffici dei giudici di pace,
                          hanno deciso di mantenerli aperti a proprie spese. Mi sono anche
                          impegnato insieme ai colleghi del gruppo Pd sul tema della crisi del
                          "Mercatone Uno", dunque anche della sede di Russi, seguendola da
                          vicino e presentando una risoluzione per chiedere che il governo si attivi
                          concretamente a tutela dei lavoratori, per ottenere la sospensione del pagamento dei mutui e garantire l' anticipazione
                          della cassa integrazione. La questione della dignità del lavoro e delle persone è un tema quanto mai attuale». LINEE
                          FERROVIARIE E PENDOLARI Nei primi mesi dell' anno c' è poi stata anche la battaglia sulla soppressione di alcuni
                          treni nella tratta Ravenna -Bologna: «La mobilità ferroviaria - sottolinea Bagnari - resta un tema capitale per il nostro
                          territorio. Ho portato avanti le giuste esigenze dei tanti pendolari che quotidianamente usano il treno dalla stazione di
                          Lugo e da quelle nelle vicinanze per raggiungere il capoluogo di regione. Non dobbiamo tutelare solo il posto di lavoro
                          delle persone, ma anche il modo in cui lo raggiungono e di come possono vivere l' intero arco della loro giornata». I
                          VIGILI DEL FUOCO Dalle ferrovie si passa alla sicurezza: «Mi sono occupato anche delle carenze di organico dei
                          vigili del fuoco nella provincia di Ravenna e nel resto della regione. Ora è giunta la notizia del finanziamento per il
                          nuovo distaccamento di Lugo. È un primo passo. Si deve fare in modo che l'organico al suo interno sia adeguato ai
                          mille interventi annui della sola caserma lughese». IL MEDICO DI BIZZUNO Infine, la questione del medico di base
                          del territorio di Bizzuno: «A metà giugno - spiega il consigliere regionale - ad alcuni residenti della zona è arrivata la
                          lettera che annunciava il pensionamento del medico di medicina generale pochi giorni dopo, lasciando di fatto
                          scoperti gli assistiti e con pochissimi giorni per provvedere. Una situazione che, fortunatamente, si è risolta in breve
                          tempo grazie ad un lavoro congiunto della frazione e delle istituzioni».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 29
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                          domenica 07 luglio 2019
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                                                                     Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          IL CONTO ECONOMICO DEI RIFIUTI NELLE GRANDI CITTÀ

                          Tariffa più alta d' Italia ma copre i costi solo per il 42% (contro l' 88% di Milano)

                                                                                                                                          Gianni Trovati
                          I rifiuti che occupano le strade e le piazze di Roma non si limitano a
                          riempire le pagine dei giornali e le memorie digitali dei turisti che riportano
                          a casa in fotografia l' imprevisto souvenir della monnezza capitolina. L'
                          emergenza perenne regala al Campidoglio anche il primato dei costi di
                          gestione del servizio di igiene urbana: servizio che non funziona, ma che
                          in fatto di spese non conosce rivali nelle grandi città italiane. «Chi inquina
                          paga», recita un principio europeo che la normativa italiana sulle tariffe
                          rifiuti prova da anni ad attuare senza riuscirci. Ma l' obiettivo non era
                          quello di moltiplicare i costi dove le città sono più sporche, come invece
                          avviene puntualmente da noi. I numeri sono chiari. Smaltire, o meglio
                          provare a gestire con scarso successo una tonnellata di rifiuti urbani di
                          Roma costa 473 euro. La stessa impresa a Milano, con risultati
                          decisamente diversi, presenta un conto da 433 euro, il 9% in meno. Ma
                          girando per l' Italia si incontrano cifre molto più leggere: Firenze e
                          Bologna se la cavano con poco più di 350 euro a tonnellata, con uno
                          sconto del 25% abbondante rispetto al carissimo rifiuto capitolino, e la
                          classifica delle città scende fino ai 306 euro di Verona, primatista del
                          risparmio fra i Comuni con più di 250mila abitanti. Solo Venezia, con i
                          suoi 558 euro a tonnellata, supera la Capitale. Ma Venezia è ovviamente
                          fuori gara. Gestire i rifiuti urbani fra i calli della Laguna ha ovviamente un
                          costo diverso rispetto alle normali città di terraferma, e soprattutto a
                          moltiplicare l' intensità e lo stress del servizio è una presenza turistica che
                          non ha eguali: 10,5 milioni di presenze annue in una città che conta 264mila residenti creano una situazione che non
                          permette paragoni. Nemmeno con Roma: dove i turisti sono più del doppio, con circa 25 milioni all' anno, ma gli
                          abitanti sono 2,6 milioni, cioè 10 volte i veneziani. La fotografia è nitida, ed emerge dai grafici dell'«Efficientometro»,
                          il nuovo portale realizzato per Ancitel dall' Osservatorio permanente sulle amministrazioni pubbliche per mettere a
                          confronto le perfomance dei Comuni sui temi più strategici dell' amministrazione locale. Nel capitolo dell' igiene
                          urbana il sistema raccoglie i dati di Ispra sulla produzione di rifiuti e quelli dei bilanci locali sulla spesa. E offre così gli
                          strumenti di base per provare a indagare le cause del fenomeno. L' assessore all' ambiente del Comune di Roma,
                          quando arriverà chiudendo la lunga fase di vacatio seguita alle dimissioni di Pinuccia Montanari dopo quelle di Paola
                          Muraro, dovrà affrontarne parecchie criticità. La prima, evidente, è quella degli impianti. Perché quando il ciclo non si
                          chiude partono le lunghe trattative per esportare i rifiuti in altre province e regioni, che spesso resistono e alzano il
                          prezzo per lo scomodo ruolo di "pattumiere di Roma". Sul punto il conflitto fra il Comune a guida Cinque Stelle e la
                          Regione amministrata dal segretario del Pd Nicola Zingaretti è continuo. Ma come spesso accade a Roma, il
                          problema è storico e attraversa le maggioranze politiche. Chiusa nell' ottobre del 2013 Malagrotta, che con i suoi 230
                          ettari rappresentava il primato continentale in fatto di discariche, le traversie della giunta Marino non hanno permesso
                          di avviare un piano alternativo. Il commissariamento del Campidoglio non ha portato svolte sul tema, dopo di che le
                          parole d' ordine a Cinque Stelle sulla città «a rifiuti zero» si sono per ora tradotte solo in una città «a impianti zero».
                          Perché a mancare non è solo un inceneritore, ipotesi al centro di infinite battaglie ideologiche che in ogni caso non
                          offrirebbe soluzioni a breve all' emergenza romana.

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 30
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