L'aLbero deLLa Libertà, piantato in piazza Maggiore
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Mensile repubblicano - Registro Operatori di Comunicazione (ROC) n° 5088 del 29/08/01 - Registro Stampa del Tribunale di Ravenna n. 127 del 7/7/1951 ISSN 1974-2037 Periodico del P.R.I. di Ravenna ASSOCIATO ALL’USPI UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA sito internet: www.pri-ravenna.it N. 10-11-12 Ottobre-Novembre-Dicembre 2017 e-mail: info@pri-ravenna.it L’ALBERO DELLA LIBERTÀ PIÙ BELLO È QUELLO INNALZATO A RAVENNA NEL 1949 PER RICORDARE IL «9 FEBBRAIO»! L’albero della libertà, piantato in piazza Maggiore (così si chiamava allora) a Ravenna, rappresenta un legame di continuità con quello del 1797. Cinquant’anni prima i liberali e giacobini guidati da Alessandro Guiccioli, avevano esaltato i valori della Repubblica Cisalpina, quella del tricolore, nato a Reggio Emilia, ma per il volere di un patriota romagnolo, il lughese Giuseppe Compagnoni: l’albero fu innalzato davanti al palazzo del cardinale Legato e inneggiava alla Repubblica Romana di Mazzini, Saffi e Armellini. La Repubblica nata il 9 febbraio del 1849 stava vivendo una straordinaria ed inebriante stagione di conquiste politiche, sociali e civili.
2 La Voce di Romagna La centralità del porto e Approvato all’unanimità dal Consiglio superiore Giornata importante, riconosciuta dal più alto livello di Eugenio Fusignani* tutto il sistema economico e produt- viando quanto prima quei lavori tan- tivo attende da anni. Siamo consa- to attesi da tutto il cluster marittimo Il 15 dicembre il Consiglio superiore pevoli che questo non è un punto portuale della Regione e non solo. dei lavori pubblici, riunitosi presso il d’arrivo, tuttavia è il primo passo per L’importanza del nostro scalo è pe- ministero delle Infrastrutture e dei tra- continuare a garantire il rispetto dei raltro testimoniata anche dall’asse- sporti a Roma, ha espresso unanime tempi previsti. gnazione di un finanziamento euro- parere favorevole al progetto Hub Una cronologia che diviene fon- peo attraverso fondi europei della portuale di Ravenna – approfondi- damentale soprattutto alla valenza Connecting Europe Facility (Cef) di mento dei canali Candiano e Baiona strategica del nostro porto, non solo del porto di Ravenna, adeguamento per la città di Ravenna ma per l’Emi- delle banchine operative esistenti, lia-Romagna e, più in generale, per nuovo terminal in Penisola Trattaroli tutta la portualità italiana. e riutilizzo del materiale estratto in at- Col parere del 15 dicembre il Con- tuazione del Prp vigente 2007. siglio superiore dei lavori pubblici ha Il progetto, molto atteso, rappresen- dato ampio riconoscimento alla cen- ta una soluzione semplice nella sua tralità del nostro scalo e analizzato Organo del P.R.I. Federazione Provinciale di Ravenna «Il giornale viene spedito ai propri associati la cui quota annuale complessità; dunque un progetto approfonditamente tutti gli aspetti comprende la spedizione in abbonamento postale del periodico lineare che offrirà la certezza alle im- tecnici, economici e amministrativi La Voce di Romagna (euro 0,50)» prese ravennati e ai tanti investitori del progetto, inserendo tra le pre- che guardano con interesse al por- scrizioni quelle indicate anche da Responsabile Politico: Eugenio Fusignani Direzione, Redazione, to di Ravenna, che già nei prossimi Comune e Provincia sulla necessità Direttore Amministrazione Via Giuseppe Bovini, 43 anni si inizierà a scavare fino a 12,50 di adeguamento della rete fognaria e Responsabile: 48123 Ravenna Pietro Barberini metri. Il secondo step, ma che vedrà viabilistica a servizio delle nuove aree Tel. 0544.501542 Fax Capo Redattore: 0544.504110 già da subito la realizzazione delle logistiche. Claudio Ossani Redazione: Stampa: banchine già predisposte per i 14,50 Dunque l’approvazione unanime Luisa Babini Edizioni Moderna Soc. Coop. metri e l’ulteriore approfondimento dell’organismo indipendente che co- Fabio Bocchini Via G. Pastore, 1 Marisa Bonaldo 48100 Ravenna del canale, garantirà alcuni investi- stituisce il più alto livello tecnico dello Stefano Ravaglia Tel. 0544.450047 menti importanti come ad esempio Stato è anche un viatico per l’ultimo Fulvia Missiroli Claudio Suprani Fax 0544.451720 Tiratura: 5.000 copie quello del nuovo terminal container. e decisivo passaggio rappresenta- La Voce online al sito: www.pri-ravenna.it L’approvazione da parte del Consi- to dalla valutazione del CIPE per il e-mail: info@pri-ravenna.it glio Superiore è dunque una tappa quale siamo già pronti per lavorare importantissima nel percorso che di squadra affinché si entri al più pre- foto in copertina di Dalila Baldrati dovrà portare ad iniziare i lavori che sto possibile nella fase operativa, av-
La Voce di Romagna 3 le infrastrutture, i collegamenti e le aree portuali. In questa direzione nel corso del 2017 la nostra amministra- zione ha raggiunto diversi importanti obiettivi. Nei prossimi anni saranno a dispo- sizione nel nostro porto numero- se aree sia di banchina che di re- tro-banchina per la logistica. Intanto stiamo inoltre lavorando con l’Autorità portuale e Rete ferroviaria italiana per portare a compimento una vera e propria rivoluzione dei collegamenti ferroviari; è già in via di definizione il progetto finalizzato ad effettuare un importante investimen- to nella realizzazione di due stazioni l’impegno dei repubblicani merci in destra e sinistra del canale Candiano. Con questo intervento infrastrutturale dei lavori pubblici il progetto dell’Hub portuale. il porto di Ravenna potrà diventare in Italia il meglio servito dalla rete ferro- tecnico dello Stato la centralità del porto di Ravenna viaria, portando ricadute positive sui traffici relativi ai due corridoi di cui fa oltre 37 milioni di euro, conferito a zione e dialogo costruttivo che si è parte, nell’ambito della rete trans eu- Ravenna dalla Commissione euro- ricreato fra tutti gli attori in campo; ropea dei trasporti (TEN-T network). pea nell’ambito del bando delle gran- Amministrazione, AdP, Capitane- Ma il valore più importante sono le di reti di trasporto per la realizzazione ria di Porto, Prefettura, associazio- persone: Ravenna vanta un know- del Progetto di Hub portuale. ni, imprese e operatori portuali. Un how di altissima professionalità nelle Va ricordato come tutto il sistema clima che deve continuare a tenere attività marittime, che va tutelato e istituzionale (dal Ministro Del Rio al unito un sistema ancor prima che un implementato. In questo senso l’im- Presidente della Regione Emilia Ro- insieme di interessi economici deter- pegno mio e del PRI, sarà quello di magna Bonaccini) abbia lavorato di minanti per lo sviluppo del territorio. continuare a tenere la guardia alta, concerto con l’amministrazione lo- D’altronde Ravenna e il Porto sono lavorando per fare in modo che la cale per garantire il raggiungimento legati indissolubilmente non solo da- nostra città divenga un polo di ec- di questo risultato, importantissimo gli equilibri economici ma anche dal- cellenza europea per la formazione per Ravenna e per la portualità na- la storia. negli studi legati all’economia del zionale. Infatti la nostra città può vantare mare, all’offshore, alla navigazione, Tutto questo è stato fin qui possibile duemila anni di storia di attività ma- ai trasporti, alla logistica, al diritto e ottenerlo grazie all’impegno di ogni rittima, cioè da quel 27 a.C. nel qua- all’ambiente. soggetto interessato anche e soprat- le l’imperatore Ottaviano Augusto la L’attenzione dei Repubblicani sul tutto per il nuovo clima di collabora- rese, per la sua posizione strategica, Porto di Ravenna ha radici antiche una città portuale. La nostra città ha che sono state confermate anche dunque una tradizione di mare e un in questo mandato con l’assunzione rapporto con la portualità che hanno dell’impegno diretto in questa delega il baz ka radici profondissime. che è di vitale importanza per l’am- ministrazione e per tutta la comunità Rumorose e inquinanti, puzzolenti e Per questo, non a caso, il nostro si ravennate. Una comunità che non fumose, sono comparse in città le “API configura come uno dei più impor- può prescindere dal suo porto e, VELA” con motore a miscela che brucia- tanti scali commerciali e industriali aggiungo, anche dall’impegno dei no olio e spargono azzurrognoli miasmi dell’Adriatico e, in virtù di ciò, come Repubblicani che sanno da sempre “pubblicitari”. amministrazione siamo impegnati garantire un governo sempre consa- Scorrazzano in via di Roma, incuranti in prima linea affinché possa gioca- pevole dell’importanza strategica del dei divieti e delle emissioni e non appa- re un ruolo sempre più significativo nostra scalo. iono nemmeno simpatiche! nel contesto globale. Per fare que- Altro che EURO ZERO: bocciate! sto sarà necessario continuare ad *Vice sindaco investire sul capitale umano, sul- e Segretario Prov.le PRI
4 La Voce di Romagna Fiducia condizionata Il Partito Repubblicano di Ravenna astensione costruttiva; la nostra “fi- Il nuovo Segretario nazionale del PRI è tornato a frequentare le assisi na- ducia condizionata” vuole essere un Corrado Saponaro De Rinaldis zionali del PRI in occasione del 48° segnale verso il futuro, dove la co- Congresso Nazionale e ha inserito struzione di una linea politica chiara nel Consiglio Nazionale amici che, che torni ad identificare i Repubbli- siamo sicuri, daranno un forte contri- cani come coscienza critica di una buto al rilancio dell’Edera nel Paese. Sinistra Democratica e dove la mo- Abbiamo votato il nuovo Segretario ralità di stampo mazziniano sia una Nazionale Corrado Saponaro De Ri- delle caratteristiche fondamentali. naldis e a lui vanno i nostri migliori Se questo sarà il corso della nuova auguri di buon lavoro, ma in questa dirigenza repubblicana, non man- fase come PRI di Ravenna, abbiamo cheremo di assumere le responsa- ritenuto opportuno non esprimere bilità che competono ad una Fe- membri nella Direzione Nazionale e derazione importante come quella sulla stessa abbiamo espresso una ravennate. 25° Congresso DELLA FEDERAZIONE REGIONALE DEL PRI DELL’EMILIA ROMAGNA FORLì, 2-3 dicembre 2017 Membri Direzione Regionale 19. Mazzotti Mauro - Ravenna Probiviri effettivi 1. Lelli Renato - Cesena 20. Memmo Daniela - Bologna 1. Bacchi Gabriele 2. Ascari Raccagni Alessandra - Forlì 21. Merendi Riccardo - Forlì 2. Bagioni Silvia 3. Babini Luisa - Ravenna 22. Mingozzi Giannantonio - Ravenna 3. Barberini Pietro 4. Ballestrazzi Paolo - Modena 23. Morelli Paolo - Cesena 4. Cordara Romano 5. Beltrami Laura - Lugo 24. Morellini Africo - Cesena 5. Donati Guido 6. Bertelè Luigi - Forlì 25. Ravaglia Stefano - Ravenna 7. Bocchini Fabio - Ravenna 26. Rivizzigno Marcello - Forlì Probiviri supplenti 8. Bocchini Paolo - Ravenna 27. Ruscelli Viviano - Cesena 1. Danti Romano 9. Borghesi Giorgio - Rimini 28. Sampaolo Aldo - Rimini 2. Ercolani Oberdan 10. Brandolini Aride - Ravenna 29. Schittinelli Maria Concetta - Forlì 11. Drei Roberto - Lugo 30. Sicchiero Nazario Sauro - Ferrara Revisori effettivi 12. Francesconi Chiara - Ravenna 31. Starnini Giulio - Rimini 1. Antonelli Vittorio 13. Fusignani Eugenio - Ravenna 32. Suprani Claudio - Ravenna 2. Cimatti Massimo 14. Gamberini Alberto - Ravenna 33. Tabanelli Giordano - Ravenna 3. Fristacchi Luigi 15. Gambi Paolo - Ravenna 34. Tampieri Mattia - Cesena 16. Guidazzi Mario - Cesena 35. Triossi Giuseppe - Russi Revisori supplenti 17. Ingoli Giovanna - Ravenna 36. Valbonesi Widmer - Forlì 1. Spinelli Edera 18. Magnani Igor - Cesenatico 37. Vasi Andrea - Ravenna 48° Congresso Nazionale del pri - Roma 8, 9, 10 dicembre 2017 I ravennati eletti nel Consiglio Nazionale Babini Luisa Gamberini Alberto SAVORANI Adriano probiviro Bocchini Fabio Gambi Paolo Stranieri Simona Brandolini Aride Guerra Davide Suprani Claudio Cimatti Massimo Maiani Franco probiviro Tabanelli Giordano Drei Roberto Mazzotti Mauro Triossi Giuseppe Fiammenghi Paolo Mingozzi Giannantonio Vasi Andrea Foschini Claudia Pascoli Marina Fusignani Eugenio Ravaglia Stefano
La Voce di Romagna 5 Brevi riflessioni sul bilancio di previsione del Comune di Ravenna 2018/2020 di Chiara Francesconi In particolare su queste ultime il PRI ha antiterrorismo nelle strade e nei siti mag- accolto in modo positivo non solo la con- giormente a rischio della nostra città. Il 21 dicembre scorso è stato discusso in ferma nel 2018 di un investimento in linea Fra i temi particolarmente cari al PRI per il Consiglio Comunale il primo bilancio di pre- con quello precedente che si aggira su miglioramento della nostra città non vanno visione interamente concepito dall’ammini- oltre 8.500.000 di euro, ma soprattutto il dimenticati l’importante investimento che strazione De Pascale e pertanto specchio fatto che nel piano triennale siano destinati vedrà l’Amministrazione impegnata al ripri- dell’impegno che l’attuale maggioranza ha 750.000 euro al restauro e all’adeguamen- stino e alla riqualificazione della viabilità at- assunto con i cittadini in sede di campagna to funzionale e normativo della Biblioteca torno alla zona portuale nonché i 500.000 elettorale. Il documento è stato approvato Oriani, uno dei fiori all’occhiello della nostra euro destinati ad appoggiare nuove start con 18 voti a favore dall’intera e compatta città, un’istituzione specializzata in storia up, a riprova che il consolidamento e l’in- coalizione di centro sinistra contro i 9 voti contemporanea e studi politici, economici cremento virtuoso di quanto già c’è va di contrari dell’opposizione escluso il movi- e sociali di livello nazionale e internazionale, pari passo con l’innovazione e lo sviluppo mento La Pigna non presente al momento che assolutamente necessitava di un inter- imprenditoriale. del voto. vento nei termini delineati dal bilancio e di Senza alcun dubbio – come ribadito anche Una iniziale ed importante riflessione in me- un’attenzione particolare in ordine alle po- da parte di alcuni gruppi di opposizione – il rito va fatta in ordine alle tempistiche di ap- litiche culturali della città, affinché non per- bilancio approvato può forse essere critica- provazione ancor prima che sui contenuti: lo desse quelle risorse e quell’appeal che da bile in merito ad alcune valutazioni politiche sforzo di definire e approvare entro il mese decenni le sono riconosciute. sostenute dalla nostra maggioranza, ma è di dicembre scorso il bilancio di previsione è Per quanto riguarda la parte in conto ca- stato concepito e costruito su parametri stato di per sé, infatti, un fondamentale im- pitale, invece, è determinante mettere in consistenti e affidabili sui quali nulla si può pegno politico nei confronti della città. Ciò, evidenza un piano degli investimenti che si eccepire. Ciò è stato possibile anche in virtù non solo consente una piena operatività dei aggira intorno ai 54 milioni di euro dei quali di scelte dell’Amministrazione che stanno servizi dell’Amministrazione fin dall’inizio di 23 garantiti da risorse dell’Amministrazione portando i loro frutti e di qualche contingen- questo nuovo anno, ma soprattutto evita sia e una parte restante, chiaramente maggiori- za che ha giocato a favore delle politiche un periodo di amministrazione provvisoria, taria, finanziata con risorse terze in coeren- portate avanti. Oggi, comunque, la nostra pur sempre problematico per la macchina za con il programma di mandato e prevalen- città vanta un indebitamento pro capite fra i comunale, sia una variazione delle aliquo- temente destinata ad opere pubbliche. più bassi del nostro Paese (sotto i 200 euro te delle tasse locali attualmente bloccate A tale proposito, oltre agli investimenti con- contro i 700 dell’Emilia Romagna e i quasi in virtù della legge di stabilità in vigore nel nessi a politiche di perequazione urbanistica 1000 a livello nazionale) e una accentuata 2017. Un aspetto, quello della tempistica, e territoriale e all’adeguamento e all’amplia- capacità di attrarre risorse private. Non di giudicato positivamente anche da una par- mento di diverse strutture scolastiche, con meno sta premiando l’impegno assunto te dell’opposizione insieme all’ineccepibilità particolare attenzione ad alcune scuole del nelle tempistiche di pagamento delle impre- dell’impianto tecnico del documento. forese, va rimarcato un attento intervento se alle quali l’Amministrazione si affida, che Passando alla sostanza del bilancio va si- che comporterà la spesa di 10.000.000 di non vanno oltre i 34 giorni dal ricevimento curamente sottolineato come per la parte in euro rivolta alla messa in sicurezza di un nu- della fattura, e speriamo accada altrettanto conto spesa corrente la tendenza è quella mero significativo di ponti e argini al fine di in relazione alle scelte fatte in merito ad una di investire su tre settori in particolare, che evitare qualsiasi rischio e pericolo, anche se “cultura delle gare” che tutela al 90% la qua- confermano le intenzioni condivise in cam- in molti casi solo “futuribile”, per i cittadini lità rispetto al prezzo. pagna elettorale: i diritti e le politiche socia- che li attraversano. Allargando poi l’orizzon- A conclusione resta, infine, una speranza: li;le politiche dell’istruzione soprattutto in te sul fronte sicurezza, sono decisamente quella che l’attuale entrata di 9.500.000 rapporto al sostegno scolastico e all’ im- indicativi della giusta direzione dell’azione euro di recupero del pregresso IMU legato portante crescita del numero di ragazzi che del Vicesindaco Eugenio Fusignani, diversi alle piattaforme di estrazione degli idrocar- ne necessitano (negli ultimi 4 anni i giovani investimenti contenuti nel bilancio: in primis buri, possa essere a breve disciplinata a certificati e aventi diritto al sostegno sono l’immissione in ruolo di un numero signifi- livello formale e nazionale e che il nostro passati da 170 a 350 e gli educatori da 100 cativo di Vigili Urbani e a seguire un investi- Comune possa pertanto contare su tale en- a 165); e infine le politiche culturali. mento di 400.000 euro in strutture pilomat trata anche per i bilanci futuri.
6 La Voce di Romagna Il IX febbraio nelle Sezioni SEZIONE LOCALITà DATA ORA INIZIATIVA COOP.VA A.GUERRINI/ Cena sociale a base di carne SEZ. A.GUERRINI-G. RAVENNA Ven 9 20 prenotazioni al 0544-35708 MAZZINI/E. CHIESA G.MAMELI RAVENNA Ven 9 19,45 Cena sociale a base di carne Pranzo della "Repubblica Romana" a base della tradizionale porchetta - estrazione biglietti A.SAFFI BASTIA Dom 11 12 della sottoscrizione a premi. Ingresso ad offerta libera. Prenotazione entro martedì 6 febbraio al 347/9471120 (Oberdan Ercolani) E.FARINI CHIUSA S.MARCO Dom 11 12,30 Pranzo sociale a base di cappelletti e carne ai ferri CASTIGLIONE Pranzo della Repubblica a base di pesce. G.MAZZINI Dom 11 12,30 DI RAVENNA Info: 338 2104730 (Renzo Sbrighi) A.FRATTI CLASSE Dom 11 12 Pranzo alla romagnola e tombola T.SPAZZOLI COCCOLIA Dom 18 12,30 Pranzo sociale a base di pesce G.MAZZINI RONCALCECI Dom 11 12 Pranzo sociale A.SAFFI S.MICHELE F.LLI BANDIERA S. MICHELE Dom 11 12,30 Pranzo della Repubblica a S.Michele CAMERLONA A.SAFFI S.MICHELE S.MICHELE Ven 9 20 Tradizionale Braciolata a S.Michele G. MAZZINI/M.F.R. SAN ZACCARIA Ven 9 19,30 Cena sociale - A. GARIBALI F.LLI BANDIERA S.P. IN CAMPIANO Ven 9 19,30 Cenone G. MAMELI S.P. IN TRENTO Dom 11 12 Pranzo sociale
La Voce di Romagna 7 della provincia di Ravenna SEZIONE LOCALITà DATA ORA INIZIATIVA E.FARINI/M.F.R.- A. Piazzale "Caffè Farini" - festa a sorpresa e a S.P. IN VINCOLI Ven 9 19 GARIBALDI seguire ore 20,30 spettacolo pirotecnico E.FARINI/M.F.R.- S.P. IN VINCOLI Dom 11 12 Pranzo alla romagnola A.GARIBALDI G.MAZZINI-S.STEFANO Pranzo sociale con menù romagnolo GIOVINE ITALIA - S. STEFANO Dom 11 12,30 CAMPIANO a Santo Stefano Cena sociale aperta alla cittadinanza - piatti COOP.VA EDERA/SEZ. tradizionali romagnoli e "dulcis" dinale SAVARNA Sab 10 19,30 M. ANGELONI di Zuppa Inglese (ai 4 strati) della Carla dell'Osteria del ciclista Risorgimentale G.MAZZINI VILLANOVA DI RA Sab 10 20 Cena a base di pesce Pranzo sociale al Ristorante "La Fenice" - G.MAZZINI RUSSI Dom 11 12,30 P.zza Baccarini 11/b 0544-580501 (ore pasti) - 335/7616076 (Renato Ballardini) D.SILVESTRONI S.PANCRAZIO Ven 9 19,30 Cena sociale a base di carne e polenta Cena sociale presso il centro sociale "IL TONDO" in via Lumagni, 30 a Lugo A.ORSINI LUGO Dom 18 20 prenotazioni (ore pasti) ai n. 0545 24006 (Monti Alceo) - 0545 34729 (Brunoni Gianfranco) G.MAZZINI/COOP.VA COTIGNOLA Dom 11 12,30 Pranzo sociale EDERA Pranzo sociale presso HAUS BIER Via Reale, M.ANGELONI ALFONSINE Dom 11 12 26 Alfonsine per info e prenotazioni: 334/ 9739336 (Laura) 339/1063492 (Francesco)
8 La Voce di Romagna APPROVATO IL BIO TESTAMENTO Emerge il valore dell’uomo nel rapporto fra medico e paziente di Federico Messina Questa legge finalmente riporta al piuttosto essere “cittadino”, perché centro del dibattito politico l’uomo quella di cittadino è l’identità che Il biotestamento, ovvero il testo sul- laico e la laicità diventa così quel ci unisce agli altri, mentre quella di le “disposizioni anticipate di tratta- valore che permette a tutte le fedi cristiano o ateo, è l’identità che ci mento” (DAT), dopo la recente ap- di esercitare liberamente, senza go- divide dagli altri. provazione del Senato, è legge. dere di un posto speciale nel cuore Si tratta nel complesso di una buo- Questo lungo e travagliato per- del potere. Questo perché quando na legge che tuttavia risente di al- corso, si conclude dopo annose parliamo della cosa pubblica, o del- cune lacune tra cui il regime san- battaglie sostenute da numerose le libertà individuali, dobbiamo sen- zionatorio degli atti posti in essere associazioni, nonché da una forte tirci obbligati a parlare in termini che senza consenso, nonché la speci- spinta “dal basso” che parte dai possiamo condividere e compren- fica mancanza di previsione di un casi eroici di Piergiorgio Welby e di dere, non in termini legati a dottrine. registro unico nazionale, deman- Eluana Englaro, fino ad arrivare alla Se stiamo discutendo sull’etica dei dando il tutto alle regioni. Non è più recente ed emozionante storia temi della maternità surrogata o del neppure una legge complessiva sul del dj Fabo. fine vita, ciò che dobbiamo fare è “fine vita” poiché non è intervenuta Finalmente una legge laica che re- fornire valutazioni che aggiungano sulle azioni volontarie dirette a porre stituisce all’uomo la libertà di de- valore alle altre persone nella loro fine alla vita, nel momento in cui ri- cidere a quali terapie e prestazioni qualità di cittadini, qualunque sia la mangono materia da codice penale mediche sottoporsi, ma anche il loro visione del mondo. questioni come il suicidio assistito e diritto di rinunciare alla nutrizione E questo non significa negare il fatto l’eutanasia. e all’idratazione artificiale. Attraver- che abbiamo motivazioni religiose È però una legge che coinvolge le so la sottoscrizione del DAT, sarà per credere in quello che facciamo. famiglie e riporta al centro del di- possibile indicare a quali terapie si Essere laici non può più essere inte- battito sociale e politico il valore vuole rinunciare nel caso in cui a un so come anticlericali, ma piuttosto dell’uomo, promuove e valorizza la certo punto della propria vita si sia come “neutrali”. relazione di cura e di fiducia tra pa- impossibilitati a esprimere la propria E Neutralità non vuol dire essere fa- ziente e medico, il cui atto fondante preferenza, fino a chiedere di essere vorevoli o contrari alla religione, ma è il consenso informato. sedato in maniera continua e pro- fonda in una sorta di coma indotto. Le reazioni del mondo cattolico non si sono fatte attendere in particolare con il commento del Segretario di Stato Vaticano, Pietro Paro che ha sottolineato come la legge non pre- veda possibilità di fare obiezione di coscienza da parte dei medici e pro- mettendo di proseguire la battaglia nel corso del Consiglio Permanente della CEI attualmente in corso. Eppure, da credente e medico Repubblicano, non riesco a com- prendere come il mondo cattolico non prenda in considerazione quel sentimento di pietas, misericordia e rispetto nei confronti del valore della vita umana che in un momento così delicato deve muovere il medico nel compimento dei propri atti profes- sionali.
IL RE È NUDO 9 L’ala di Berardi, occasione perduta per il turismo balneare Lido Adriano, rispetto alle altre spiagge, un tacielo di straordinario impatto con terrazze gas metano attraverso l’impianto idrico: pugno di condomini in cemento sulla sab- panoramiche sul mare e una teleferica che l’approvvigionamento avveniva da pozzi che bia, delle località balneari ravennati è quella collega l’ultimo piano al porticciolo. portavano l’acqua di falda senza impianti e dalla storia più complessa e importante. Per usare un linguaggio odierno, è questa vasche di areazione. Quella tragedia inse- Sorge a nord della foce dei Fiumi Uniti, in un la cifra stilistica che Berardi vuole coniugare gnò molto e le tecniche acquedottistiche punto dove il 3 dicembre del 1944 presero allo sviluppo di un moderno lido sul mare. vennero successivamente adeguate. terra le truppe alleate del Colonnello Popski: Una struttura verticale, un monolite che si L’imprenditore svizzero che doveva soste- i soldati approdati su quella spiaggia attra- innalza sulla marina con attorno tutte le in- nere il grande progetto non fu disponibile e versarono i terreni e le risaie della Raspona e frastrutture logistiche di supporto. Scoppia l’ala di Berardi non venne mai realizzata. in poco tempo arrivarono a Ravenna. la polemica e lo stesso Partito Comunista, Cosa poteva fare da solo l’ingegnere lughe- Era l’alba del 4 dicembre e Popski per que- inizialmente favorevole perché aveva già ap- se? Ribaltò il progetto sul “piano” e costruì sta impresa sarà uno dei cittadini onorari di provato tutti i progetti successivi alla vendita un albergo, l’hotel Adriano, proiettato verso Ravenna. dei terreni da parte della Federazione delle est, con tutte le camere “vista mare”, ma I terreni della Raspona, negli anni Sessanta Cooperative alla Bisanzio Beach e non affat- senza la poderosa verticalità che sarebbe saranno venduti, per tutta la fascia litoranea to ostile ad una urbanizzazione che avreb- stata vista dalle colline di tutta la Romagna. fra la foce dei Fiumi Uniti e quella del Canale be avuto nelle cooperative rosse la mano Gli oppositori iniziali esaurirono, per man- Molinetto, dalla proprietà della Federazione esecutrice, si spacca. Sono addirittura tre canza di “nemico”, la loro battaglia e nel delle Cooperative al vicentino Conte Augu- le fazioni, non solo i favorevoli, ma contrari tempo quella visione di Lido verticale si tra- sto Chiericati, amico di Mattei e fondatore e astenuti o non presenti e non pervenuti. sformò in una prima colata di cemento di della Pibigas. In questo clima, la delibera va in Consiglio 2milioni e mezzo di metri cubi, che ora sa- Il suo era un progetto “visionario”: un villag- Comunale che approva a maggioranza e, tura tutto il litorale fra la foce dei Fiumi Uniti gio turistico che potesse evocare il mare di nonostante un parere contrario della So- e Punta Marina. Dante, il “Lito Adriano”, coniugandolo con printendenza che si arrampica sugli specchi Un bel risultato, non c’è che dire! il turismo dell’Italia del boom economico. per fornire una ideologica presa di distanza Chapeau, agli pseudo ambientalisti che Ben presto però i progetti si arenarono sulla dal progetto, l’ala di Berardi ha il via libera e hanno contrastato la verticalità dando via spiaggia bassa e sabbiosa, i pochi investi- può essere costruita! libera alla cementificazione selvaggia e ca- menti infrastrutturali vennero realizzati dalla Si avvererebbe il sogno utopico di Berardi, pitalistica del litorale, con il “via libera” al CMC che costruì anche il grattacielo Resi- quello di costruire in verticale senza distrug- mattone cooperativo e alla casetta per tutti. dence Adriatico e il complesso Bellavista. Il gere in orizzontatale, concentrando grandi Le giunte di sinistra succedutesi poi, hanno Villaggio svizzero, fu realizzato dall’impren- servizi e spazi verdi ai piedi di un monolite favorito invece il saccheggio del territorio, ditore edile Carlo Garzoni di Lugano. avveniristico, “faro” di una nuova cultura tu- facendo sparire le ultime tracce di quel po- Siamo ormai alla fine degli anni Sessanta ristica. polamento rurale legato all’evoluzione della quando l’ing. Eugenio Berardi presenta un L’imprenditore svizzero Carlo Garzoni ami- storia. avveniristico progetto denominato A.L.A., co e socio in affari di Eugenio Berardi, non Su queste vicende, nel mese di dicembre è Albergo Lido Adriano. se la sente di sostenere il nuovo progetto in uscito un libro: L’Ala di Berardi - Storia di un Berardi, ingegnere lughese nato a Bizzuno quella località che è stata teatro di un’esplo- grattacielo mai costruito a Lido Adriano - a a nord di Lugo, ha già realizzato due gratta- sione che ha bloccato il suo entusiasmo e la cura di Saturno Carnoli, con testi di Cesare cieli “icone” della riviera romagnola: il primo sua voglia di proseguire nei progetti a Lido Albertano e Domenico Mollura, Edizioni del quello di Milano Marittima, il secondo ben Adriano. Girasole. più evidente (è ancora il più alto grattacielo Il giorno di Pasqua del 1966 una villetta Leggendolo, tutti potranno capire se questa in Europa in cemento armato) quello di Ce- del Centro svizzero salta in aria causando è stata una delle (tante) occasioni perdute. senatico. la morte di cinque persone. Il disastroso Per Lido Adriano, Berardi progetta un grat- scoppio è da imputare alla saturazione di Reo per i birbanti SCRIVI ALLA REDAZIONE Invia le tue opinioni, segnalazioni e commenti a: Redazione LA VOCE DI ROMAGNA, via G. Bovini 43 48123 - Ravenna. Oppure scrivi alla casella mail info@pri-ravenna.it
10 La Voce di Romagna «Rimpiango i tempi in cui la Di seguito riportiamo l’intervista a Domeni- dal 1992, vincitore di un premio ‘Guidarel- corona. Mi rifiutai perché nel cartellino era co Berardi, pubblicata sul Carlino Ravenna, lo’, Berardi guarda sconsolato alla politica scritto ‘Regia scuola media’. Ero già allergi- domenica 19 novembre 2017 e firmata da odierna: ‘Con l’evaporazione delle ideolo- co ai re…». Carlo Raggi. Domenico Berardi è stato un gie, i partiti coltivano solo propri interessi’. Finite le medie? «Ginnasio e liceo Classi- protagonista di primo piano della politica Partiamo da quando andava a scuola co, a Ravenna. Siccome l’edificio era stato ravennate negli anni sessanta quando ha e c’era la guerra… «Io sono di Russi e bombardato, si andava a scuola un giorno lasciato la redazione del Carlino per as- qui ho fatto le elementari. Le medie invece sì e uno no e si facevano sei ore. E natural- sumere il ruolo di capo ufficio stampa del erano a Ravenna, ma per via dei bombar- mente andavo su e giù da Russi con la bici- Sindaco di Ravenna, il repubblicano Bruno damenti, la scuola era stata allestita in un cletta. Nel 1950 mi sono diplomato e poi mi Benelli. Domenico Berardi, giornalista do- edificio di Piangipane. E io ci andavo in bici- sono iscritto a scienze politiche, a Firenze». tato di notevoli intuizioni, capacità e padro- cletta, con qualsiasi tempo. Ricordo che a Dove insegnavano docenti illustri. nanza del linguaggio, ha ispirato, costituito bivio Cortina ogni mattina c’era un posto di «Già, tanto per citarne alcuni Giovanni e migliorato tanti organi d’informazione del blocco diverso: fascisti, tedeschi, partigiani. Spadolini, Pompeo Biondi, Paolo Treves, mondo politico e sindacale repubblicano. È Al pomeriggio, quando rientravo, il cielo era Giovanni Sartori, Giuseppe Maranini. E stato un maestro, sempre prodigo di con- oscurato dalle fortezze volanti che andava- con Spadolini ho fatto la tesi. Vuole sape- sigli, che distribuiva con enfasi e precisa no a bombardare le città tedesche…». re il titolo? ‘I repubblicani in Romagna dalla determinazione, accompagnata da aned- I suoi genitori non erano preoccupa- morte di Mazzini al 1893’. Un argomento doti simpatici ed ironici sorrisi. Un grande! ti? «Certo che lo erano, ma non c’erano quasi obbligato, direi. Fin da bambino ero (Pietro Barberini) alternative. I miei lavoravano, la mamma, affascinato da personaggi come Garibaldi, Maria Martini, insegnava, mio padre, Quinti- Mazzini, Ferruccio Parri Mi laureai nel 1954, «Rimpiango i tempi in cui la politica no, conosciuto come Tino, era tipografo, di a 22 anni, con la lode, ma lasciamo perde- aveva la P maiuscola» prima classe. Ha lavorato anche nelle tipo- re questo, le voglio invece dire del clima di di Carlo Raggi grafie dell’Avvenire e del Resto del Carlino, coinvolgimento ideale e politico di allora...». ERA ANCORA un bambino, in pieno pe- a Bologna. Io comunque non avevo paura, Senz’altro diverso da oggi. «Senta qua. riodo bellico, e già aveva ben chiaro che sapevo cavarmela, avevo idee già ben pre- In estate lavoravo all’Eridania di Mezzano, il futuro si chiamava Repubblica e di lì a cise». l’università costava, in casa non c’erano breve, alle superiori, altrettanto chiara gli Racconti. «Le cito due episodi. Avrò avu- tanti soldi. Fra gli operai c’era un vecchio apparve l’idea politica di riferimento, quel- to 8-9 anni, quindi il ‘40 o ‘41 e dal bar- socialista che quando seppe che avevo un la repubblicana, figlia del Partito d’ Azione biere, un antimonarchico purosangue, esame con Paolo Treves, grande docente e di mazziniana memoria. ‘Lamalfiano’ della c’era una Domenica del Corriere con una grande politico socialista, cominciò a trepi- prima ora, Domenico Berardi ha abbinato tavola di Beltrame che raffigurava il figlio dare, come se l’esame dovesse sostenerlo all’impegno politico una continua azione del re, Umberto, indicato come il ‘princi- lui, tanta era l’ammirazione per quell’uomo. culturale: allievo di docenti come Giovanni pe ereditario’. Chiesi cosa volesse dire e A proposito, posso approfittare per ricorda- Spadolini, Paolo Treves, Giovanni Sarto- il barbiere spiegò che si trattava di colui re due persone?». ri, ha cominciato scrivendo per il Resto che era destinato a succedere al re. Al Ma certo. «Si tratta di due carissimi amici del Carlino, per la ‘Voce Repubblicana’, il ché esclamai ‘Anche se è un imbecille?’. del periodo fiorentino, due ravennati pur- Messaggero e per periodici come il Mon- Il barbiere mi abbracciò». troppo scomparsi da tempo: Mario Bolo- do di Pannunzio e Critica letteraria; poi E l’altro episodio? «Ero in terza media, gnesi, poeta, e Alberto Martini, critico d’ capo dell’ufficio stampa del Comune di prima del referendum del ‘46, e c’era la arte». Ravenna e quindi direttore dell’Archivio cerimonia di commemorazione di un par- Quando è entrato nel mondo del gior- storico comunale per 26 anni. A riposo tigiano. Il preside mi scelse per portare la nalismo? «Nel 1956, dopo il servizio mi- www.assicoop.it/romagnafutura
La Voce di Romagna 11 politica aveva la P maiuscola» scussioni, di dibattiti, di voglia di conoscen- za, di cultura. Tempi in cui la politica aveva la P maiuscola, era il motore degli ideali. Purtroppo da quando le ideologie, che altro non sono che le idee politiche, sono eva- porate, i partiti, quel che è rimasto, anziché all’interesse comune guardano a quello pro- prio. Guardi la classe dirigente odierna…!». Mi risulta che all’Archivio storico lei abbia dato una precisa impronta. «Questo lo dice lei. Il fatto è che il posto era vacante da molti anni, l’ultimo conservatore, si chiamava così, era stato Silvio Bernicoli, grande studioso ravennate. Come direttore, posi subito mano al restauro delle perga- mene e delle carte topografiche, roba dal Cinquecento in qua, ce ne sono moltissime e riguardano soprattutto i lavori per regimare le acque, il grande problema di Ravenna nei secoli. La storia dei Fiumi Uniti, ad esempio, è tutta in quelle carte…». Chi fruisce dell’Archivio storico? «Stu- litare. Un giorno, rientrando in treno da Fi- li, che fu direttore del Carlino e poi del Cor- diosi, ricercatori, avvocati…Lì c’è tutta la renze, feci il viaggio con Spadolini che da riere della Sera. Di lì a pochi anni, nel 1963, storia del territorio di Ravenna, ad esempio un anno era direttore de il Resto del Carlino. con la giunta di centrosinistra guidata da se c’è una lite su una proprietà, gli avvocati Mi disse che a Ravenna era venuto a man- Bruno Benelli, fui chiamato a dirigere l’ufficio possono trovare i documenti di interesse care Tino Dalla Valle, trasferitosi a Milano, stampa del Comune. E intanto continuavo anche di secoli addietro…». e mi offrì un posto in redazione. Accettai. a studiare…». Ha diretto anche la Classense? «Sì, ne- Quei mesi furono il periodo più bello della Su quale fronte? «A Bologna presi il diplo- gli anni ‘70. Il direttore si dimise e lo sostituii: mia vita, eravamo tre colleghi affiatatissimi, ma in paleografia, archivistica e diplomatica, d’ altra parte ero di casa, l’Archivio ha infatti Vanni Ballestrazzi, Uber Dondini e io. Poi mi nel senso dello studio dei diplomi, che in sede proprio alla Classense. Ci rimasi quasi hanno mandato a fare il capo della redazio- greco significa ‘piegato in due’, così si chia- quattro anni, poi arrivò un triestino. Suo vice ne di Forlì, ma nel 1958 mi sono dimesso». mano gli scritti, le lettere, i dispacci medio- fu Donatino Domini che poi da direttore ha La sua successiva destinazione? «Fu evali provenienti da qualsiasi autorità dotata fatto della Classense una delle biblioteche quella di addetto stampa del Partito repub- di potere. E questo mi permise di concorre- più moderne e belle d’ Italia». blicano a Ravenna, allora il partito era gui- re, nel ‘66, al posto di direttore dell’Archivio Archivio e Classense, luoghi di grande dato da Ugo La Malfa, un politico che io ho storico comunale di Ravenna, una funzione fermento culturale per Ravenna. «Le sempre stimato e al quale mi sono sempre che poi ho ricoperto fino al 1992». posso dire che in quegli anni sono venu- richiamato; con quel ruolo cominciai a scri- Quasi 30 anni, nel corso dei quali però ti a Ravenna ‘luminari’ della cultura italiana vere per La Voce Repubblicana, che era il lei ha continuato a scrivere. «Beh, è come Augusto Campana, Gianfranco Con- quotidiano del partito e per la Voce di Ro- ben difficile smettere…Sì, l’elenco è lungo, tini, Giuseppe Billanovch e tanti altri. Molti magna che era un affermato settimanale le dico le collaborazioni cui sono più affe- li conoscevo in quanto ero vice presidente del Pri ravennate, che all’epoca viaggiava zionato: il Dizionario biografico degli italiani della Società di studi romagnoli. Deve sa- sul 30 per cento dei suffragi. Ricordo che della Treccani, la terza pagina del Resto pere poi che il direttore della Classense è il mio primo articolo fu proprio a commento del Carlino, alla cultura c’era Duilio Courir, anche direttore dell’Opera di Dante e come della vittoria di La Malfa contro Pacciardi in il Messaggero quando era direttore Vittorio tale feci addirittura un ciclo di letture con i consiglio nazionale, che significava l’apertu- Emiliani, ricordo che pubblicai a puntate la dantisti di Los Angeles». ra verso i socialisti di Pietro Nenni». ‘Vita di Garibaldi’ poi ristampato nel 1987 In quegli anni ha ricoperto anche altri Lei ha avuto incarichi nel partito? nel catalogo della Tradizione risorgimentale. ruoli? «Per oltre vent’ anni ho fatto parte «Sono stato più volte consigliere nazionale, Poi ho scritto su ‘Il Mondo’ di Mario Pannun- dell’esecutivo dell’Istituto regionale per i ma non ho mai accettato incarichi elettivi zio, sugli ‘Studi Medioevali’ di Spoleto, sulla beni culturali dell’Emilia-Romagna e sono istituzionali». rivista ‘Archivio storico italiano’, sulla ‘Critica stato anche presidente della commissione All’epoca era già sposato? «Mi sposai letteraria’… Ah, poi assieme a Manlio Monti, restauro». in quell’anno, il 1958. Anche mia moglie è grande sindacalista della Uil, ho fondato e Tanto ha scritto che ha vinto anche di Russi ed era stata una scolara di mia ma- diretto il periodico ravennate del sindacato». un premio al Guidarello. «Nel 1993. Ho dre. E sa di chi era nipote? Di un grande Altri tempi quelli, in cui la carta stam- vinto per un articolo su Ravenna pubblicato giornalista, una pietra miliare, Mario Missiro- pata aveva molti lettori. «Tempi di di- sulla rivista dell’Alitalia».
12 La Voce di Romagna I «mille» caduti e i combattenti ravennati nella «Grande Guerra» (45) Aldo Acquacalda, cavalleggero insubordinato di Enrico Baldini e a Vittorio Veneto). La sua “carriera” patie anarco-socialiste e nel 1921 si militare non fu brillante come quella avvicinò al Partito Comunista d’Italia. Aldo Acquacalda - fratello maggiore di del fratello Alberto: il 9 maggio 1916 La sua adesione al PCd’I era a co- Alberto - nacque a Ravenna il 17 ago- fu retrocesso a soldato. Il 15 maggio noscenza della Questura di Ravenna, sto 1896 e fu registrato col cognome 1917, durante un periodo d’istruzio- che nel ’21 lo segnalò - come il fratello della madre Eugenia Gattelli, che non ne a Ghemme, in provincia di Nova- - nel Casellario politico centrale quale era sposata. Ricevette il cognome del ra, cadde da cavallo riportando una comunista (la documentazione relati- padre, Giovanni Acquacalda, in otto- contusione alla spalla sinistra. Il 26 va è conservata nell’Archivio centrale bre del 1903. I genitori si sposarono il settembre 1918 fu condannato per dello Stato, Busta n. 13, Fascicolo n. 3 marzo 1909. insubordinazione e fini nelle celle del 105815). Aldo risulta sorvegliato dal Dai documenti militari, Aldo Acqua- suo reparto di cavalleria. Il 1° ottobre 1921 al 1938, come transitato nella calda risulta arruolato come volon- 1918 venne denunciato per lo stesso Rubrica di frontiera; era infatti emigrato tario nel 1° Reggimento del “Nizza motivo al Tribunale di guerra della III in Argentina, dove si sarebbe occupa- Cavalleria” il 10 ottobre 1914. Il 21 Armata e il 25 novembre di quell’an- to come «contadino chauffeur» (l’ana- maggio 1915 fu promosso Capora- no risulta emessa una sentenza che grafe ravennate gli aveva assegnato le e il 5 giugno 1915 giunse in terri- lo condannò a cinque anni di reclu- invece la professione di «meccanico»). torio dichiarato in stato di guerra. Il sione militare, ma la pena fu sospesa Un’annotazione sul suo foglio matri- suo nome è nel registro di leva del per cinque anni, salvo detenzione per colare indica nel 22 dicembre 1922 Comune di Ravenna dell’anno 1896; altro motivo. Restò quindi in carcere la data di concessione del nulla osta il 21 settembre 1915, il Consiglio di presso il deposito del 4° “Genova Ca- all’espatrio in America del Sud. Un leva - evidentemente all’oscuro del valleria”, in seguito ad ordine di quel Elenco dei sovversivi di questo Circon- suo arruolamento come volontario - Comando generale dell’11 dicembre dario ritenuti pericolosi in linea politica lo classificò «renitente», aggregandolo 1918, e finì di scontare la prima con- nei riguardi dell’ordine pubblico, com- alla Classe 1900. Il registro dell’anno danna. Trasferito a Bologna presso pilato dalla Questura di Ravenna il 17 1900 lo dichiara possidente, residente il Reggimento “Cavalleria Saluzzo”, maggio 1923 e conservato all’Archivio a Ravenna al n. 11 di via Farini (oggi fu congedato il 19 settembre 1919. di Stato di Ravenna, comprende 49 via Diaz); alto m 1,74, capelli neri lisci, Aldo Acquacalda tornò a casa sano nominativi per i comuni di Ravenna, occhi castani e colorito pallido. Venne e salvo, quasi un anno dopo la fine Russi, Alfonsine e Cervia. Uno di essi annotata la cancellazione in via ammi- del conflitto, ma con un’umiliante è proprio Aldo Acquacalda, schedato nistrativa della renitenza, in quanto egli degradazione, un probabile atto di pur essendo residente a Buenos Ai- risultava volontario nel 1° Reggimento autolesionismo e ben due condanne res: «Comunista - professa idee molto “Nizza Cavalleria” (durante la Guerra per insubordinazione (per un totale spinte». Un discendente - Aldo Daniel 1915-18 tale unità militare si distinse di sei anni). Aveva le stesse idee po- Acquacalda - è un agente del Corpo in operazioni belliche a Monfalcone litiche del fratello Alberto; ebbe sim- di polizia della capitale argentina.
co Guerrini Uomo d’armi e di lettere La Voce di Romagna 13 Ritratto di un’anima ravegnana: Domenico Maria Lodovica Guerrini Mutterle Amelia Zagato a cura di di Claudia Foschini ad alcune riviste militari sore e in seguito sindaco e alla «Gazzetta livorne- del Comune di Fratta Po- Pochi ravennati sono a conoscenza del fat- se» e, in più, a pubblica- lesine. to che la Biblioteca Classense di Ravenna, re opuscoli e saggi fra i Nel suo testamento de- grande scrigno cittadino di tesori e memo- quali spicca uno studio cise di lasciare la sua bi- rie, conserva il fondo del Generale Dome- storico giuridico sull’E- blioteca di circa 8000 vo- nico Guerrini. ditto di Teodorico, ovve- lumi divisa fra la moglie, il Per questo motivo sabato 18 novembre ro i 154 capitoli di legge fratello e la sorella e sarà 2017, presso la sala Muratori della bibliote- attribuiti al re dei Goti ed quest’ultima ad offrire al a cura di M. L. Mutterle ca comunale si è tenuta una conferenza a emanati presumibilmen- Comune di Ravenna la più voci per presentare un paio di pubblica- te fra il 493 e il 526. parte di raccolta da lei zioni dedicate alla vita e all’opera di questo Con la compilazione del- ereditata. Due anni dopo nostro concittadino. le memorie storiche della la morte del Generale la Chi era Domenco Guerrini? Domenico Brigata Granatieri di Sar- collezione Guerrini entrò nacque a Ravenna il 12 novembre 1860. degna otterrà un notevo- a far parte della Biblioteca La famiglia era di tenore agiato e questo le successo diventando Classense allora diretta permise al futuro Generale di iscriversi alla il primo storiografo del da Santi Muratori, amico A. Zagato facoltà di Giurisprudenza e di coltivare am- Corpo. Questa notorietà di vecchia data. bizioni letterarie e poetiche pubblicando sul gli permise di tenere nu- Fu Muratori a sovrainten- supplemento letterario del quotidiano «Il merose conferenze pub- dere alla catalogazione Ravennate» liriche e traduzioni di raccolte bliche, di pubblicare altre dei volumi che ancora poetiche. opere e collaborare con riviste e quotidiani oggi si trovano nelle medesime collocazioni Il ventenne Guerrini, giovane, ISBN alto978e88 6787 robu-742 3 prestigiosi come «Il Risorgimento italiano» attribuite all’epoca, senza separazione fra sto, nel 1880 decise di abbandonare l’uni- e «La Stampa». le edizioni antiche, fra le quali ben 23 cin- versità e le aspirazioni letterarie per arruo- Divenuto colonnello, venne nominato co- quecentine, e le opere moderne. larsi come volontario nell’esercito entrando mandante dell’8° Reggimento Fanteria Comune di Fratta Polesine Studiato recentemente da Fausto Fiasco- nella Scuola Militare di Modena. Ammesso “Vecchia Cuneo” a capo del quale fu invia- naro, che ha inoltre messo in evidenza la alla Scuola Normale di Fanteria venne pro- to sulla linea del fronte allo scoppio della figura di Guerrini attraverso i documenti ar- mosso tenente, poi ammesso alla Scuola Prima Guerra Mondiale. Partecipò alla Ter- chivistici e i carteggi presenti nella Bibliote- di Guerra di Torino venne destinato al 2° za Battaglia dell’Isonzo, diviene maggior ca Classense, la Collezione si connota per Reggimento Granatieri. Ma non basta: generale, poi assume il comando della la presenza di opere di forte omogeneità nel 1891 venne promosso capitano, nel 7ª Divisione. Coinvolto nelle vicende delle sia tipologica sia di contenuto, ovvero si 1893 fu trasferito allo Stato Maggiore, al esecuzioni sommarie, avvenute nel marzo tratta di volumi il cui contenuto poco si di- comando della Divisione militare di Livor- del 1917 nella Brigata Ravenna, fu colloca- scosta dalla storia e tecnica militare e dalla no. Per conto del Corpo di Stato Maggiore to a riposo per anzianità e si ritirò a Fratta letteratura classica. Occasione di valoriz- compì viaggi di istruzione e ricognizione in Polesine con la moglie. zazione della collezione Guerrini è stata la Germania e in Svizzera fino a divenire inse- È durante questi ultimi anni di vita – morirà mostra che la Biblioteca Classense dedicò gnante alla prestigiosa Accademia Navale nel 1928 – che Domenico Guerrini si de- al cinquecentesimo della Battaglia di Ra- di Livorno. dicò nuovamente agli studi, alla pubblica- venna del 1512, nella quale la si riconobbe In questi anni di duro studio e lavoro Guer- zione di nuove opere, saggi e opuscoli ed come ulteriore tessera tra preziose colle- rini riuscì a trovare il tempo per collaborare anche all’attività politica divenendo asses- zioni classensi. Società Cooperativa
14 LA SCOMPARSA DI STELIO DE CAROLIS La sua casa era il PRI Stelio De Carolis è stato un dirigente politi- organizzazione politica ed in quella eletto- co del Partito Repubblicano Italiano. rale. Efficace nella raccolta del consenso Non è stato un repubblicano romagnolo (ha sfiorato l’elezione al Parlamento Euro- nella accezione classica della definizione: peo), è stato uno degli apripista, nei primi ha lavorato politicamente soprattutto in anni 80, all’ingresso del PRI Romagnolo Romagna ma non ha mai rinnegato le sue nelle alleanze locali con il PCI, ma è stato radici ciociare. La madre era di Meldola e la contemporaneamente l’artefice del ritorno famiglia paterna era appunto di Fumone. E nel Partito di Randolfo Pacciardi. a Fumone Stelio ha tenuto fino alla fine una Parlamentare diligente e attento ai bisogni casa di famiglia. dei territori (deputato di Forlì dal 1987 al La sua è stata una vita difficile. Il ritorno 1994 e Senatore di Cittadella dal 1996 al a Meldola con una famiglia problematica. la straordinaria bellezza della moglie. 2001) è stato per breve tempo Sottosegre- Povero, capofamiglia da quando era ra- Poi, finalmente, il Consiglio Provinciale di tario alla Difesa con delega all’Aereonautica. gazzino, non ha potuto completare gli studi Forlì (ma è stato anche Consigliere Comu- Il meglio di sè lo ha dato come Presidente regolari per sostenere (lo ha fatto per tutta nale di Forlì e di Meldola) con una lenta ma della Fiera di Forlì. Fiera che lui è riuscito a la vita) il fratello handicappato Corradino costante crescita interna al Partito fino ad lanciare in una dimensione nazionale e per accudito amorevolmente dalla prima mo- approdare nel 1980 al Consiglio Regiona- la quale ha speso energie ed entusiasmo. glie di Stelio. le dell’Emilia Romagna. I leader romagnoli Il suo ultimo incarico è stato quello di Vi- De Carolis nel PRI ha trovato la casa, la in Parlamento dal 1979 sono stati Gianni cepresidente di una casa di riposo a For- famiglia vera. E’ riuscito ad integrarsi nel Ravaglia alla Camera e Libero Gualtieri in lì. Incarico che non ha avuto dalla politica mondo repubblicano forlivese tentando an- Senato. De Carolis ha compreso che in Re- ma dalla stima della grande cantante lirica che di parlare il dialetto (non ci riuscì mai), gione c’era uno spazio politico che poteva forlivese Wilma Vernocchi che lo ha voluto e ha incominciato una gavetta lunghissima. essere occupato e si è impegnato a farlo al suo fianco riconoscendogli grande capa- Prima di approdare alla Segreteria di Oddo con lungimiranza. Al metodo e alla visione cità operativa e indiscussa disponibilità nei Biasini, allora Sottosegretario alla Pubblica di insieme di Ravaglia e Gualtieri, De Ca- confronti degli anziani e dei più deboli. Istruzione, ha fatto il Segretario di un av- rolis ha cercato di dare l’apporto del suo Il Partito Repubblicano è molto grato al vocato forlivese, consigliere comunale del fiuto politico. Rozzo intellettualmente ma Vicesindaco Eugenio Fusignani per avere Partito, che poi approdò, con risultati molto molto efficace nelle analisi politiche. Intui- consentito a Stelio De Carolis di morire nel- deludenti al PCI, ricordato soprattutto per tivo, energico, ha dato il meglio di sé nella la sua casa. Quella Repubblicana. Ricordo di un amico di Alessandro Malucelli formato a esemplare correttezza. questa manfrina era soddisfacente per en- Nel periodo in cui, praticamente, ero io a trambi, e debbo aggiungere a onore del Stelio De Carolis mi fu presentato da Lau- “fare” il giornale avevamo adottato una sor- vecchio amico, che qualora proprio i pareri ra Frontori, nell’ufficio della Consociazione ta di nostro rito . Comunicavo mie eventuali non coincidessero, avevo rivendicato e ot- forlivese, quando ancora egli fungeva da obiezioni e osservazioni a volte con brutale tenuto il diritto di esprimere il mio, logica- segretario di un paio di nostri parlamentari schiettezza, ma sempre a tu per tu, evitan- mente a titolo personale. ed io, membro della direzione della FRER do di mettere a repentaglio la sua autorevo- Stelio aveva un talento particolare nel “fiu- per la minoranza, curavo due rubriche fis- lezza in presenza di chi pendeva (o fingeva tare” le svolte politiche, e si apprestava se sul “Pensiero Romagnolo”. Soprattutto di pendere) dalle sue labbra. Sempre sal- tempestivamente a contrastarle o ad ade- dalla redazione del nostro settimanale, ho vando il rispetto delle reciproche compe- guarsi nel modo più conveniente. E quan- poi assistito al suo cursus honorum, più tenze, avevamo due formule magiche per do l’adeguamento non avrebbe potuto maturo e sicuro di sé, quale segretario pro- evitare possibili attriti. Da parte sua, una essere mio ci siamo lasciati, in termini di vinciale del partito, consigliere regionale, volta sicuro che il proprio editoriale avrebbe mutuo rispetto per le diverse decisioni. deputato e sottosegretario alla Difesa, se- avuto il dovuto rilievo, sfornava altre pro- E quando ancora, incontrandomi, ha pre- natore, e via dicendo. E me lo sono trovato poste con un “Se lo ritieni opportuno ...”, annunciato il ritorno in seno al partito, nel- prima direttore responsabile e in seguito e naturalmente, se decentemente potevo la Federazione ravennate (il che avrebbe direttore politico, in un rapporto continuo e farlo, lo accontentavo, altrimenti spiegavo evitato inutili diatribe interne), l’ho abbrac- del tutto particolare. perchè no, e non se ne parlava più. ciato sussurrandogli in un orecchio: “Però Conosceva tutti i problemi del nostro cir- Da parte mia avevo carta bianca nella cor- non darci altre brutte sorprese!”. Ha sor- condario, e in proposito era difficile che lo rezione di periodi che giudicassi un po’ tra- riso. cogliessero in fallo, poiché si preparava e ballanti, ma se nutrivo qualche sostanziale Davvero, Stelio, ho avuto il non ambito aggiornava puntigliosamente. L’ho anche obiezione, la segnalavo, sempre a tu per onore di portare la rossa bandiera della visto investire con durezza alcuni suoi col- tu, concludendo: “Però sei tu il direttore e nostra Consociazione alle esequie di trop- laboratori, ma nei miei confronti, nonostan- l’editore, quindi...”. pi amici, ma questa volta la bandiera mi è te qualche schermaglia, si è sempre con- Non dico sempre, ma in genere l’esito di parsa assai pesante.
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