L'aLbero deLLa Libertà, piantato in piazza Maggiore

Pagina creata da Enrico Vecchi
 
CONTINUA A LEGGERE
L'aLbero deLLa Libertà, piantato in piazza Maggiore
Mensile repubblicano - Registro Operatori di Comunicazione (ROC) n° 5088 del 29/08/01 - Registro Stampa del Tribunale di Ravenna n. 127 del 7/7/1951

                                                                                                                                                                                                                                                                 ISSN 1974-2037

                                                                                                                                                                                    Periodico del P.R.I. di Ravenna
                                                                                                                                                          ASSOCIATO ALL’USPI
                                                                                                                                                          UNIONE STAMPA
                                                                                                                                                          PERIODICA ITALIANA
                                                                                                                                                                               sito internet: www.pri-ravenna.it                        N. 10-11-12 Ottobre-Novembre-Dicembre 2017
                                                                                                                                                                                      e-mail: info@pri-ravenna.it

                                                                                                                                                          L’ALBERO DELLA LIBERTÀ PIÙ BELLO
                                                                                                                                                       È QUELLO INNALZATO A RAVENNA NEL 1949
                                                                                                                                                           PER RICORDARE IL «9 FEBBRAIO»!

                                                                                                                                                                                    L’albero della libertà,                                                piantato in piazza Maggiore
                                                                                                                                                                                                                                                           (così si chiamava allora) a
                                                                                                                                                                                    Ravenna, rappresenta un legame di continuità con quello del 1797. Cinquant’anni prima i liberali
                                                                                                                                                                                    e giacobini guidati da Alessandro Guiccioli, avevano esaltato i valori della Repubblica Cisalpina,
                                                                                                                                                                                    quella del tricolore, nato a Reggio Emilia, ma per il volere di un patriota romagnolo, il lughese
                                                                                                                                                                                    Giuseppe Compagnoni: l’albero fu innalzato davanti al palazzo del cardinale Legato e inneggiava
                                                                                                                                                                                    alla Repubblica Romana di Mazzini, Saffi e Armellini.
                                                                                                                                                                                    La Repubblica nata il 9 febbraio del 1849 stava vivendo una straordinaria ed inebriante stagione
                                                                                                                                                                                    di conquiste politiche, sociali e civili.
L'aLbero deLLa Libertà, piantato in piazza Maggiore
2                                                       La Voce di Romagna

                                                          La centralità del porto e
                                                          Approvato all’unanimità dal Consiglio superiore
                                                      Giornata importante, riconosciuta dal più alto livello
di Eugenio Fusignani*                        tutto il sistema economico e produt-          viando quanto prima quei lavori tan-
                                             tivo attende da anni. Siamo consa-            to attesi da tutto il cluster marittimo
Il 15 dicembre il Consiglio superiore        pevoli che questo non è un punto              portuale della Regione e non solo.
dei lavori pubblici, riunitosi presso il     d’arrivo, tuttavia è il primo passo per       L’importanza del nostro scalo è pe-
ministero delle Infrastrutture e dei tra-    continuare a garantire il rispetto dei        raltro testimoniata anche dall’asse-
sporti a Roma, ha espresso unanime           tempi previsti.                               gnazione di un finanziamento euro-
parere favorevole al progetto Hub            Una cronologia che diviene fon-               peo attraverso fondi europei della
portuale di Ravenna – approfondi-            damentale soprattutto alla valenza            Connecting Europe Facility (Cef) di
mento dei canali Candiano e Baiona           strategica del nostro porto, non solo
del porto di Ravenna, adeguamento            per la città di Ravenna ma per l’Emi-
delle banchine operative esistenti,          lia-Romagna e, più in generale, per
nuovo terminal in Penisola Trattaroli        tutta la portualità italiana.
e riutilizzo del materiale estratto in at-   Col parere del 15 dicembre il Con-
tuazione del Prp vigente 2007.               siglio superiore dei lavori pubblici ha
Il progetto, molto atteso, rappresen-        dato ampio riconoscimento alla cen-
ta una soluzione semplice nella sua          tralità del nostro scalo e analizzato                 Organo del P.R.I. Federazione Provinciale di Ravenna
                                                                                            «Il giornale viene spedito ai propri associati la cui quota annuale
complessità; dunque un progetto              approfonditamente tutti gli aspetti            comprende la spedizione in abbonamento postale del periodico
lineare che offrirà la certezza alle im-     tecnici, economici e amministrativi                             La Voce di Romagna (euro 0,50)»

prese ravennati e ai tanti investitori       del progetto, inserendo tra le pre-
che guardano con interesse al por-           scrizioni quelle indicate anche da             Responsabile Politico:
                                                                                             Eugenio Fusignani
                                                                                                                                      Direzione,
                                                                                                                                      Redazione,
to di Ravenna, che già nei prossimi          Comune e Provincia sulla necessità                    Direttore
                                                                                                                                   Amministrazione
                                                                                                                               Via Giuseppe Bovini, 43
anni si inizierà a scavare fino a 12,50      di adeguamento della rete fognaria e               Responsabile:
                                                                                                                                   48123 Ravenna
                                                                                                Pietro Barberini
metri. Il secondo step, ma che vedrà         viabilistica a servizio delle nuove aree                                           Tel. 0544.501542 Fax
                                                                                               Capo Redattore:                       0544.504110
già da subito la realizzazione delle         logistiche.                                        Claudio Ossani
                                                                                                  Redazione:                             Stampa:
banchine già predisposte per i 14,50         Dunque l’approvazione unanime                       Luisa Babini                  Edizioni Moderna Soc. Coop.
metri e l’ulteriore approfondimento          dell’organismo indipendente che co-                Fabio Bocchini                       Via G. Pastore, 1
                                                                                               Marisa Bonaldo                        48100 Ravenna
del canale, garantirà alcuni investi-        stituisce il più alto livello tecnico dello       Stefano Ravaglia                     Tel. 0544.450047
menti importanti come ad esempio             Stato è anche un viatico per l’ultimo              Fulvia Missiroli
                                                                                               Claudio Suprani
                                                                                                                                    Fax 0544.451720
                                                                                                                                  Tiratura: 5.000 copie
quello del nuovo terminal container.         e decisivo passaggio rappresenta-
                                                                                                 La Voce online al sito: www.pri-ravenna.it
  L’approvazione da parte del Consi-         to dalla valutazione del CIPE per il                       e-mail: info@pri-ravenna.it
glio Superiore è dunque una tappa            quale siamo già pronti per lavorare
importantissima nel percorso che             di squadra affinché si entri al più pre-
                                                                                             foto in copertina di Dalila Baldrati
dovrà portare ad iniziare i lavori che       sto possibile nella fase operativa, av-
L'aLbero deLLa Libertà, piantato in piazza Maggiore
La Voce di Romagna                                                    3
                                                                                          le infrastrutture, i collegamenti e le
                                                                                          aree portuali. In questa direzione nel
                                                                                          corso del 2017 la nostra amministra-
                                                                                          zione ha raggiunto diversi importanti
                                                                                          obiettivi.
                                                                                          Nei prossimi anni saranno a dispo-
                                                                                          sizione nel nostro porto numero-
                                                                                          se aree sia di banchina che di re-
                                                                                          tro-banchina per la logistica.
                                                                                          Intanto stiamo inoltre lavorando con
                                                                                          l’Autorità portuale e Rete ferroviaria
                                                                                          italiana per portare a compimento
                                                                                          una vera e propria rivoluzione dei
                                                                                          collegamenti ferroviari; è già in via di
                                                                                          definizione il progetto finalizzato ad
                                                                                          effettuare un importante investimen-
                                                                                          to nella realizzazione di due stazioni

l’impegno dei repubblicani                                                                merci in destra e sinistra del canale
                                                                                          Candiano.

                                                                                          Con questo intervento infrastrutturale
dei lavori pubblici il progetto dell’Hub portuale.                                        il porto di Ravenna potrà diventare in
                                                                                          Italia il meglio servito dalla rete ferro-
tecnico dello Stato la centralità del porto di Ravenna                                    viaria, portando ricadute positive sui
                                                                                          traffici relativi ai due corridoi di cui fa
   oltre 37 milioni di euro, conferito a        zione e dialogo costruttivo che si è      parte, nell’ambito della rete trans eu-
   Ravenna dalla Commissione euro-              ricreato fra tutti gli attori in campo;   ropea dei trasporti (TEN-T network).
   pea nell’ambito del bando delle gran-        Amministrazione, AdP, Capitane-           Ma il valore più importante sono le
   di reti di trasporto per la realizzazione    ria di Porto, Prefettura, associazio-     persone: Ravenna vanta un know-
   del Progetto di Hub portuale.                ni, imprese e operatori portuali. Un      how di altissima professionalità nelle
   Va ricordato come tutto il sistema           clima che deve continuare a tenere        attività marittime, che va tutelato e
   istituzionale (dal Ministro Del Rio al       unito un sistema ancor prima che un       implementato. In questo senso l’im-
   Presidente della Regione Emilia Ro-          insieme di interessi economici deter-     pegno mio e del PRI, sarà quello di
   magna Bonaccini) abbia lavorato di           minanti per lo sviluppo del territorio.   continuare a tenere la guardia alta,
   concerto con l’amministrazione lo-           D’altronde Ravenna e il Porto sono        lavorando per fare in modo che la
   cale per garantire il raggiungimento         legati indissolubilmente non solo da-     nostra città divenga un polo di ec-
   di questo risultato, importantissimo         gli equilibri economici ma anche dal-     cellenza europea per la formazione
   per Ravenna e per la portualità na-          la storia.                                negli studi legati all’economia del
   zionale.                                     Infatti la nostra città può vantare       mare, all’offshore, alla navigazione,
   Tutto questo è stato fin qui possibile       duemila anni di storia di attività ma-    ai trasporti, alla logistica, al diritto e
   ottenerlo grazie all’impegno di ogni         rittima, cioè da quel 27 a.C. nel qua-    all’ambiente.
   soggetto interessato anche e soprat-         le l’imperatore Ottaviano Augusto la      L’attenzione dei Repubblicani sul
   tutto per il nuovo clima di collabora-       rese, per la sua posizione strategica,    Porto di Ravenna ha radici antiche
                                                una città portuale. La nostra città ha    che sono state confermate anche
                                                dunque una tradizione di mare e un        in questo mandato con l’assunzione
                                                rapporto con la portualità che hanno      dell’impegno diretto in questa delega
         il baz                   ka            radici profondissime.                     che è di vitale importanza per l’am-
                                                                                          ministrazione e per tutta la comunità
    Rumorose e inquinanti, puzzolenti e         Per questo, non a caso, il nostro si      ravennate. Una comunità che non
    fumose, sono comparse in città le “API      configura come uno dei più impor-         può prescindere dal suo porto e,
    VELA” con motore a miscela che brucia-      tanti scali commerciali e industriali     aggiungo, anche dall’impegno dei
    no olio e spargono azzurrognoli miasmi      dell’Adriatico e, in virtù di ciò, come   Repubblicani che sanno da sempre
    “pubblicitari”.                             amministrazione siamo impegnati           garantire un governo sempre consa-
    Scorrazzano in via di Roma, incuranti       in prima linea affinché possa gioca-      pevole dell’importanza strategica del
    dei divieti e delle emissioni e non appa-   re un ruolo sempre più significativo      nostra scalo.
    iono nemmeno simpatiche!                    nel contesto globale. Per fare que-
    Altro che EURO ZERO: bocciate!              sto sarà necessario continuare ad                              *Vice sindaco
                                                investire sul capitale umano, sul-                   e Segretario Prov.le PRI
L'aLbero deLLa Libertà, piantato in piazza Maggiore
4                                                     La Voce di Romagna

                    Fiducia condizionata
Il Partito Repubblicano di Ravenna       astensione costruttiva; la nostra “fi-        Il nuovo Segretario nazionale del PRI
è tornato a frequentare le assisi na-    ducia condizionata” vuole essere un           Corrado Saponaro De Rinaldis
zionali del PRI in occasione del 48°     segnale verso il futuro, dove la co-
Congresso Nazionale e ha inserito        struzione di una linea politica chiara
nel Consiglio Nazionale amici che,       che torni ad identificare i Repubbli-
siamo sicuri, daranno un forte contri-   cani come coscienza critica di una
buto al rilancio dell’Edera nel Paese.   Sinistra Democratica e dove la mo-
Abbiamo votato il nuovo Segretario       ralità di stampo mazziniano sia una
Nazionale Corrado Saponaro De Ri-        delle caratteristiche fondamentali.
naldis e a lui vanno i nostri migliori   Se questo sarà il corso della nuova
auguri di buon lavoro, ma in questa      dirigenza repubblicana, non man-
fase come PRI di Ravenna, abbiamo        cheremo di assumere le responsa-
ritenuto opportuno non esprimere         bilità che competono ad una Fe-
membri nella Direzione Nazionale e       derazione importante come quella
sulla stessa abbiamo espresso una        ravennate.

                            25° Congresso DELLA FEDERAZIONE REGIONALE
                       DEL PRI DELL’EMILIA ROMAGNA FORLì, 2-3 dicembre 2017
 Membri Direzione Regionale              19.   Mazzotti Mauro - Ravenna              Probiviri effettivi
 1. Lelli Renato - Cesena                20.   Memmo Daniela - Bologna               1. Bacchi Gabriele
 2. Ascari Raccagni Alessandra - Forlì   21.   Merendi Riccardo - Forlì              2. Bagioni Silvia
 3. Babini Luisa - Ravenna               22.   Mingozzi Giannantonio - Ravenna       3. Barberini Pietro
 4. Ballestrazzi Paolo - Modena          23.   Morelli Paolo - Cesena                4. Cordara Romano
 5. Beltrami Laura - Lugo                24.   Morellini Africo - Cesena             5. Donati Guido
 6. Bertelè Luigi - Forlì                25.   Ravaglia Stefano - Ravenna
 7. Bocchini Fabio - Ravenna             26.   Rivizzigno Marcello - Forlì           Probiviri supplenti
 8. Bocchini Paolo - Ravenna             27.   Ruscelli Viviano - Cesena             1. Danti Romano
 9. Borghesi Giorgio - Rimini            28.   Sampaolo Aldo - Rimini                2. Ercolani Oberdan
 10. Brandolini Aride - Ravenna          29.   Schittinelli Maria Concetta - Forlì
 11. Drei Roberto - Lugo                 30.   Sicchiero Nazario Sauro - Ferrara     Revisori effettivi
 12. Francesconi Chiara - Ravenna        31.   Starnini Giulio - Rimini              1. Antonelli Vittorio
 13. Fusignani Eugenio - Ravenna         32.   Suprani Claudio - Ravenna             2. Cimatti Massimo
 14. Gamberini Alberto - Ravenna         33.   Tabanelli Giordano - Ravenna          3. Fristacchi Luigi
 15. Gambi Paolo - Ravenna               34.   Tampieri Mattia - Cesena
 16. Guidazzi Mario - Cesena             35.   Triossi Giuseppe - Russi              Revisori supplenti
 17. Ingoli Giovanna - Ravenna           36.   Valbonesi Widmer - Forlì              1. Spinelli Edera
 18. Magnani Igor - Cesenatico           37.   Vasi Andrea - Ravenna

                 48° Congresso Nazionale del pri - Roma 8, 9, 10 dicembre 2017
                            I ravennati eletti nel Consiglio Nazionale
            Babini Luisa                          Gamberini Alberto                      SAVORANI Adriano probiviro
           Bocchini Fabio                            Gambi Paolo                            Stranieri Simona
         Brandolini Aride                          Guerra Davide                             Suprani Claudio
          Cimatti Massimo                        Maiani Franco probiviro                   Tabanelli Giordano
            Drei Roberto                           Mazzotti Mauro                           Triossi Giuseppe
         Fiammenghi Paolo                       Mingozzi Giannantonio                          Vasi Andrea
          Foschini Claudia                         Pascoli Marina
         Fusignani Eugenio                        Ravaglia Stefano
L'aLbero deLLa Libertà, piantato in piazza Maggiore
La Voce di Romagna                                                                 5
             Brevi riflessioni sul bilancio di previsione
                del Comune di Ravenna 2018/2020
di Chiara Francesconi                               In particolare su queste ultime il PRI ha          antiterrorismo nelle strade e nei siti mag-
                                                    accolto in modo positivo non solo la con-          giormente a rischio della nostra città.
Il 21 dicembre scorso è stato discusso in           ferma nel 2018 di un investimento in linea         Fra i temi particolarmente cari al PRI per il
Consiglio Comunale il primo bilancio di pre-        con quello precedente che si aggira su             miglioramento della nostra città non vanno
visione interamente concepito dall’ammini-          oltre 8.500.000 di euro, ma soprattutto il         dimenticati l’importante investimento che
strazione De Pascale e pertanto specchio            fatto che nel piano triennale siano destinati      vedrà l’Amministrazione impegnata al ripri-
dell’impegno che l’attuale maggioranza ha           750.000 euro al restauro e all’adeguamen-          stino e alla riqualificazione della viabilità at-
assunto con i cittadini in sede di campagna         to funzionale e normativo della Biblioteca         torno alla zona portuale nonché i 500.000
elettorale. Il documento è stato approvato          Oriani, uno dei fiori all’occhiello della nostra   euro destinati ad appoggiare nuove start
con 18 voti a favore dall’intera e compatta         città, un’istituzione specializzata in storia      up, a riprova che il consolidamento e l’in-
coalizione di centro sinistra contro i 9 voti       contemporanea e studi politici, economici          cremento virtuoso di quanto già c’è va di
contrari dell’opposizione escluso il movi-          e sociali di livello nazionale e internazionale,   pari passo con l’innovazione e lo sviluppo
mento La Pigna non presente al momento              che assolutamente necessitava di un inter-         imprenditoriale.
del voto.                                           vento nei termini delineati dal bilancio e di      Senza alcun dubbio – come ribadito anche
Una iniziale ed importante riflessione in me-       un’attenzione particolare in ordine alle po-       da parte di alcuni gruppi di opposizione – il
rito va fatta in ordine alle tempistiche di ap-     litiche culturali della città, affinché non per-   bilancio approvato può forse essere critica-
provazione ancor prima che sui contenuti: lo        desse quelle risorse e quell’appeal che da         bile in merito ad alcune valutazioni politiche
sforzo di definire e approvare entro il mese        decenni le sono riconosciute.                      sostenute dalla nostra maggioranza, ma è
di dicembre scorso il bilancio di previsione è      Per quanto riguarda la parte in conto ca-          stato concepito e costruito su parametri
stato di per sé, infatti, un fondamentale im-       pitale, invece, è determinante mettere in          consistenti e affidabili sui quali nulla si può
pegno politico nei confronti della città. Ciò,      evidenza un piano degli investimenti che si        eccepire. Ciò è stato possibile anche in virtù
non solo consente una piena operatività dei         aggira intorno ai 54 milioni di euro dei quali     di scelte dell’Amministrazione che stanno
servizi dell’Amministrazione fin dall’inizio di     23 garantiti da risorse dell’Amministrazione       portando i loro frutti e di qualche contingen-
questo nuovo anno, ma soprattutto evita sia         e una parte restante, chiaramente maggiori-        za che ha giocato a favore delle politiche
un periodo di amministrazione provvisoria,          taria, finanziata con risorse terze in coeren-     portate avanti. Oggi, comunque, la nostra
pur sempre problematico per la macchina             za con il programma di mandato e prevalen-         città vanta un indebitamento pro capite fra i
comunale, sia una variazione delle aliquo-          temente destinata ad opere pubbliche.              più bassi del nostro Paese (sotto i 200 euro
te delle tasse locali attualmente bloccate          A tale proposito, oltre agli investimenti con-     contro i 700 dell’Emilia Romagna e i quasi
in virtù della legge di stabilità in vigore nel     nessi a politiche di perequazione urbanistica      1000 a livello nazionale) e una accentuata
2017. Un aspetto, quello della tempistica,          e territoriale e all’adeguamento e all’amplia-     capacità di attrarre risorse private. Non di
giudicato positivamente anche da una par-           mento di diverse strutture scolastiche, con        meno sta premiando l’impegno assunto
te dell’opposizione insieme all’ineccepibilità      particolare attenzione ad alcune scuole del        nelle tempistiche di pagamento delle impre-
dell’impianto tecnico del documento.                forese, va rimarcato un attento intervento         se alle quali l’Amministrazione si affida, che
Passando alla sostanza del bilancio va si-          che comporterà la spesa di 10.000.000 di           non vanno oltre i 34 giorni dal ricevimento
curamente sottolineato come per la parte in         euro rivolta alla messa in sicurezza di un nu-     della fattura, e speriamo accada altrettanto
conto spesa corrente la tendenza è quella           mero significativo di ponti e argini al fine di    in relazione alle scelte fatte in merito ad una
di investire su tre settori in particolare, che     evitare qualsiasi rischio e pericolo, anche se     “cultura delle gare” che tutela al 90% la qua-
confermano le intenzioni condivise in cam-          in molti casi solo “futuribile”, per i cittadini   lità rispetto al prezzo.
pagna elettorale: i diritti e le politiche socia-   che li attraversano. Allargando poi l’orizzon-     A conclusione resta, infine, una speranza:
li;le politiche dell’istruzione soprattutto in      te sul fronte sicurezza, sono decisamente          quella che l’attuale entrata di 9.500.000
rapporto al sostegno scolastico e all’ im-          indicativi della giusta direzione dell’azione      euro di recupero del pregresso IMU legato
portante crescita del numero di ragazzi che         del Vicesindaco Eugenio Fusignani, diversi         alle piattaforme di estrazione degli idrocar-
ne necessitano (negli ultimi 4 anni i giovani       investimenti contenuti nel bilancio: in primis     buri, possa essere a breve disciplinata a
certificati e aventi diritto al sostegno sono       l’immissione in ruolo di un numero signifi-        livello formale e nazionale e che il nostro
passati da 170 a 350 e gli educatori da 100         cativo di Vigili Urbani e a seguire un investi-    Comune possa pertanto contare su tale en-
a 165); e infine le politiche culturali.            mento di 400.000 euro in strutture pilomat         trata anche per i bilanci futuri.
L'aLbero deLLa Libertà, piantato in piazza Maggiore
6                                             La Voce di Romagna

       Il IX febbraio nelle Sezioni
 SEZIONE              LOCALITà DATA ORA                                       INIZIATIVA

COOP.VA A.GUERRINI/
                                                                           Cena sociale a base di carne
 SEZ. A.GUERRINI-G.      RAVENNA         Ven 9          20
                                                                           prenotazioni al 0544-35708
 MAZZINI/E. CHIESA

     G.MAMELI            RAVENNA         Ven 9         19,45               Cena sociale a base di carne

                                                                 Pranzo della "Repubblica Romana" a base della
                                                                    tradizionale porchetta - estrazione biglietti
      A.SAFFI             BASTIA         Dom 11         12       della sottoscrizione a premi. Ingresso ad offerta
                                                                 libera. Prenotazione entro martedì 6 febbraio al
                                                                         347/9471120 (Oberdan Ercolani)

     E.FARINI         CHIUSA S.MARCO     Dom 11        12,30    Pranzo sociale a base di cappelletti e carne ai ferri

                        CASTIGLIONE                                   Pranzo della Repubblica a base di pesce.
     G.MAZZINI                           Dom 11        12,30
                        DI RAVENNA                                       Info: 338 2104730 (Renzo Sbrighi)

     A.FRATTI             CLASSE         Dom 11         12               Pranzo alla romagnola e tombola

    T.SPAZZOLI           COCCOLIA        Dom 18        12,30               Pranzo sociale a base di pesce

     G.MAZZINI          RONCALCECI       Dom 11         12                         Pranzo sociale

 A.SAFFI S.MICHELE
   F.LLI BANDIERA       S. MICHELE       Dom 11        12,30            Pranzo della Repubblica a S.Michele
     CAMERLONA

 A.SAFFI S.MICHELE       S.MICHELE       Ven 9          20              Tradizionale Braciolata a S.Michele

 G. MAZZINI/M.F.R.
                       SAN ZACCARIA      Ven 9         19,30                       Cena sociale
   - A. GARIBALI

  F.LLI BANDIERA      S.P. IN CAMPIANO   Ven 9         19,30                          Cenone

    G. MAMELI          S.P. IN TRENTO    Dom 11         12                         Pranzo sociale
L'aLbero deLLa Libertà, piantato in piazza Maggiore
La Voce di Romagna                                               7

della provincia di                                                     Ravenna
  SEZIONE               LOCALITà DATA ORA                                          INIZIATIVA

  E.FARINI/M.F.R.- A.                                                  Piazzale "Caffè Farini" - festa a sorpresa e a
                        S.P. IN VINCOLI         Ven 9           19
      GARIBALDI                                                          seguire ore 20,30 spettacolo pirotecnico

   E.FARINI/M.F.R.-
                        S.P. IN VINCOLI        Dom 11           12                Pranzo alla romagnola
     A.GARIBALDI

 G.MAZZINI-S.STEFANO
                                                                           Pranzo sociale con menù romagnolo
   GIOVINE ITALIA -       S. STEFANO           Dom 11          12,30
      CAMPIANO                                                                      a Santo Stefano

                                                                       Cena sociale aperta alla cittadinanza - piatti
 COOP.VA EDERA/SEZ.                                                       tradizionali romagnoli e "dulcis" dinale
                           SAVARNA              Sab 10         19,30
    M. ANGELONI                                                          di Zuppa Inglese (ai 4 strati) della Carla
                                                                          dell'Osteria del ciclista Risorgimentale

      G.MAZZINI         VILLANOVA DI RA         Sab 10          20                 Cena a base di pesce

                                                                         Pranzo sociale al Ristorante "La Fenice" -
      G.MAZZINI             RUSSI              Dom 11          12,30   P.zza Baccarini 11/b 0544-580501 (ore pasti)
                                                                             - 335/7616076 (Renato Ballardini)

    D.SILVESTRONI        S.PANCRAZIO            Ven 9          19,30      Cena sociale a base di carne e polenta

                                                                           Cena sociale presso il centro sociale
                                                                          "IL TONDO" in via Lumagni, 30 a Lugo
       A.ORSINI              LUGO              Dom 18           20       prenotazioni (ore pasti) ai n. 0545 24006
                                                                           (Monti Alceo) - 0545 34729 (Brunoni
                                                                                        Gianfranco)

 G.MAZZINI/COOP.VA
                          COTIGNOLA            Dom 11          12,30                  Pranzo sociale
      EDERA

                                                                        Pranzo sociale presso HAUS BIER Via Reale,
     M.ANGELONI           ALFONSINE            Dom 11           12       26 Alfonsine per info e prenotazioni: 334/
                                                                        9739336 (Laura) 339/1063492 (Francesco)
L'aLbero deLLa Libertà, piantato in piazza Maggiore
8                                                    La Voce di Romagna

                                   APPROVATO IL BIO TESTAMENTO
                   Emerge il valore dell’uomo
               nel rapporto fra medico e paziente
di Federico Messina                        Questa legge finalmente riporta al         piuttosto essere “cittadino”, perché
                                           centro del dibattito politico l’uomo       quella di cittadino è l’identità che
Il biotestamento, ovvero il testo sul-     laico e la laicità diventa così quel       ci unisce agli altri, mentre quella di
le “disposizioni anticipate di tratta-     valore che permette a tutte le fedi        cristiano o ateo, è l’identità che ci
mento” (DAT), dopo la recente ap-          di esercitare liberamente, senza go-       divide dagli altri.
provazione del Senato, è legge.            dere di un posto speciale nel cuore        Si tratta nel complesso di una buo-
Questo lungo e travagliato per-            del potere. Questo perché quando           na legge che tuttavia risente di al-
corso, si conclude dopo annose             parliamo della cosa pubblica, o del-       cune lacune tra cui il regime san-
battaglie sostenute da numerose            le libertà individuali, dobbiamo sen-      zionatorio degli atti posti in essere
associazioni, nonché da una forte          tirci obbligati a parlare in termini che   senza consenso, nonché la speci-
spinta “dal basso” che parte dai           possiamo condividere e compren-            fica mancanza di previsione di un
casi eroici di Piergiorgio Welby e di      dere, non in termini legati a dottrine.    registro unico nazionale, deman-
Eluana Englaro, fino ad arrivare alla      Se stiamo discutendo sull’etica dei        dando il tutto alle regioni. Non è
più recente ed emozionante storia          temi della maternità surrogata o del       neppure una legge complessiva sul
del dj Fabo.                               fine vita, ciò che dobbiamo fare è         “fine vita” poiché non è intervenuta
Finalmente una legge laica che re-         fornire valutazioni che aggiungano         sulle azioni volontarie dirette a porre
stituisce all’uomo la libertà di de-       valore alle altre persone nella loro       fine alla vita, nel momento in cui ri-
cidere a quali terapie e prestazioni       qualità di cittadini, qualunque sia la     mangono materia da codice penale
mediche sottoporsi, ma anche il            loro visione del mondo.                    questioni come il suicidio assistito e
diritto di rinunciare alla nutrizione      E questo non significa negare il fatto     l’eutanasia.
e all’idratazione artificiale. Attraver-   che abbiamo motivazioni religiose          È però una legge che coinvolge le
so la sottoscrizione del DAT, sarà         per credere in quello che facciamo.        famiglie e riporta al centro del di-
possibile indicare a quali terapie si      Essere laici non può più essere inte-      battito sociale e politico il valore
vuole rinunciare nel caso in cui a un      so come anticlericali, ma piuttosto        dell’uomo, promuove e valorizza la
certo punto della propria vita si sia      come “neutrali”.                           relazione di cura e di fiducia tra pa-
impossibilitati a esprimere la propria     E Neutralità non vuol dire essere fa-      ziente e medico, il cui atto fondante
preferenza, fino a chiedere di essere      vorevoli o contrari alla religione, ma     è il consenso informato.
sedato in maniera continua e pro-
fonda in una sorta di coma indotto.
Le reazioni del mondo cattolico non
si sono fatte attendere in particolare
con il commento del Segretario di
Stato Vaticano, Pietro Paro che ha
sottolineato come la legge non pre-
veda possibilità di fare obiezione di
coscienza da parte dei medici e pro-
mettendo di proseguire la battaglia
nel corso del Consiglio Permanente
della CEI attualmente in corso.
Eppure, da credente e medico
Repubblicano, non riesco a com-
prendere come il mondo cattolico
non prenda in considerazione quel
sentimento di pietas, misericordia e
rispetto nei confronti del valore della
vita umana che in un momento così
delicato deve muovere il medico nel
compimento dei propri atti profes-
sionali.
L'aLbero deLLa Libertà, piantato in piazza Maggiore
IL RE È NUDO                                                                      9

  L’ala di Berardi, occasione
perduta per il turismo balneare
Lido Adriano, rispetto alle altre spiagge, un      tacielo di straordinario impatto con terrazze       gas metano attraverso l’impianto idrico:
pugno di condomini in cemento sulla sab-           panoramiche sul mare e una teleferica che           l’approvvigionamento avveniva da pozzi che
bia, delle località balneari ravennati è quella    collega l’ultimo piano al porticciolo.              portavano l’acqua di falda senza impianti e
dalla storia più complessa e importante.           Per usare un linguaggio odierno, è questa           vasche di areazione. Quella tragedia inse-
Sorge a nord della foce dei Fiumi Uniti, in un     la cifra stilistica che Berardi vuole coniugare     gnò molto e le tecniche acquedottistiche
punto dove il 3 dicembre del 1944 presero          allo sviluppo di un moderno lido sul mare.          vennero successivamente adeguate.
terra le truppe alleate del Colonnello Popski:     Una struttura verticale, un monolite che si         L’imprenditore svizzero che doveva soste-
i soldati approdati su quella spiaggia attra-      innalza sulla marina con attorno tutte le in-       nere il grande progetto non fu disponibile e
versarono i terreni e le risaie della Raspona e    frastrutture logistiche di supporto. Scoppia        l’ala di Berardi non venne mai realizzata.
in poco tempo arrivarono a Ravenna.                la polemica e lo stesso Partito Comunista,          Cosa poteva fare da solo l’ingegnere lughe-
Era l’alba del 4 dicembre e Popski per que-        inizialmente favorevole perché aveva già ap-        se? Ribaltò il progetto sul “piano” e costruì
sta impresa sarà uno dei cittadini onorari di      provato tutti i progetti successivi alla vendita    un albergo, l’hotel Adriano, proiettato verso
Ravenna.                                           dei terreni da parte della Federazione delle        est, con tutte le camere “vista mare”, ma
I terreni della Raspona, negli anni Sessanta       Cooperative alla Bisanzio Beach e non affat-        senza la poderosa verticalità che sarebbe
saranno venduti, per tutta la fascia litoranea     to ostile ad una urbanizzazione che avreb-          stata vista dalle colline di tutta la Romagna.
fra la foce dei Fiumi Uniti e quella del Canale    be avuto nelle cooperative rosse la mano            Gli oppositori iniziali esaurirono, per man-
Molinetto, dalla proprietà della Federazione       esecutrice, si spacca. Sono addirittura tre         canza di “nemico”, la loro battaglia e nel
delle Cooperative al vicentino Conte Augu-         le fazioni, non solo i favorevoli, ma contrari      tempo quella visione di Lido verticale si tra-
sto Chiericati, amico di Mattei e fondatore        e astenuti o non presenti e non pervenuti.          sformò in una prima colata di cemento di
della Pibigas.                                     In questo clima, la delibera va in Consiglio        2milioni e mezzo di metri cubi, che ora sa-
Il suo era un progetto “visionario”: un villag-    Comunale che approva a maggioranza e,               tura tutto il litorale fra la foce dei Fiumi Uniti
gio turistico che potesse evocare il mare di       nonostante un parere contrario della So-            e Punta Marina.
Dante, il “Lito Adriano”, coniugandolo con         printendenza che si arrampica sugli specchi         Un bel risultato, non c’è che dire!
il turismo dell’Italia del boom economico.         per fornire una ideologica presa di distanza        Chapeau, agli pseudo ambientalisti che
Ben presto però i progetti si arenarono sulla      dal progetto, l’ala di Berardi ha il via libera e   hanno contrastato la verticalità dando via
spiaggia bassa e sabbiosa, i pochi investi-        può essere costruita!                               libera alla cementificazione selvaggia e ca-
menti infrastrutturali vennero realizzati dalla    Si avvererebbe il sogno utopico di Berardi,         pitalistica del litorale, con il “via libera” al
CMC che costruì anche il grattacielo Resi-         quello di costruire in verticale senza distrug-     mattone cooperativo e alla casetta per tutti.
dence Adriatico e il complesso Bellavista. Il      gere in orizzontatale, concentrando grandi          Le giunte di sinistra succedutesi poi, hanno
Villaggio svizzero, fu realizzato dall’impren-     servizi e spazi verdi ai piedi di un monolite       favorito invece il saccheggio del territorio,
ditore edile Carlo Garzoni di Lugano.              avveniristico, “faro” di una nuova cultura tu-      facendo sparire le ultime tracce di quel po-
Siamo ormai alla fine degli anni Sessanta          ristica.                                            polamento rurale legato all’evoluzione della
quando l’ing. Eugenio Berardi presenta un          L’imprenditore svizzero Carlo Garzoni ami-          storia.
avveniristico progetto denominato A.L.A.,          co e socio in affari di Eugenio Berardi, non        Su queste vicende, nel mese di dicembre è
Albergo Lido Adriano.                              se la sente di sostenere il nuovo progetto in       uscito un libro: L’Ala di Berardi - Storia di un
Berardi, ingegnere lughese nato a Bizzuno          quella località che è stata teatro di un’esplo-     grattacielo mai costruito a Lido Adriano - a
a nord di Lugo, ha già realizzato due gratta-      sione che ha bloccato il suo entusiasmo e la        cura di Saturno Carnoli, con testi di Cesare
cieli “icone” della riviera romagnola: il primo    sua voglia di proseguire nei progetti a Lido        Albertano e Domenico Mollura, Edizioni del
quello di Milano Marittima, il secondo ben         Adriano.                                            Girasole.
più evidente (è ancora il più alto grattacielo     Il giorno di Pasqua del 1966 una villetta           Leggendolo, tutti potranno capire se questa
in Europa in cemento armato) quello di Ce-         del Centro svizzero salta in aria causando          è stata una delle (tante) occasioni perdute.
senatico.                                          la morte di cinque persone. Il disastroso
Per Lido Adriano, Berardi progetta un grat-        scoppio è da imputare alla saturazione di                                      Reo per i birbanti

  SCRIVI ALLA REDAZIONE
  Invia le tue opinioni,
  segnalazioni e commenti a:
  Redazione
  LA VOCE DI ROMAGNA,
  via G. Bovini 43
  48123 - Ravenna.
  Oppure scrivi alla casella mail info@pri-ravenna.it
L'aLbero deLLa Libertà, piantato in piazza Maggiore
10                                                              La Voce di Romagna

                           «Rimpiango i tempi in cui la
Di seguito riportiamo l’intervista a Domeni-     dal 1992, vincitore di un premio ‘Guidarel-        corona. Mi rifiutai perché nel cartellino era
co Berardi, pubblicata sul Carlino Ravenna,      lo’, Berardi guarda sconsolato alla politica       scritto ‘Regia scuola media’. Ero già allergi-
domenica 19 novembre 2017 e firmata da           odierna: ‘Con l’evaporazione delle ideolo-         co ai re…».
Carlo Raggi. Domenico Berardi è stato un         gie, i partiti coltivano solo propri interessi’.   Finite le medie? «Ginnasio e liceo Classi-
protagonista di primo piano della politica       Partiamo da quando andava a scuola                 co, a Ravenna. Siccome l’edificio era stato
ravennate negli anni sessanta quando ha          e c’era la guerra… «Io sono di Russi e             bombardato, si andava a scuola un giorno
lasciato la redazione del Carlino per as-        qui ho fatto le elementari. Le medie invece        sì e uno no e si facevano sei ore. E natural-
sumere il ruolo di capo ufficio stampa del       erano a Ravenna, ma per via dei bombar-            mente andavo su e giù da Russi con la bici-
Sindaco di Ravenna, il repubblicano Bruno        damenti, la scuola era stata allestita in un       cletta. Nel 1950 mi sono diplomato e poi mi
Benelli. Domenico Berardi, giornalista do-       edificio di Piangipane. E io ci andavo in bici-    sono iscritto a scienze politiche, a Firenze».
tato di notevoli intuizioni, capacità e padro-   cletta, con qualsiasi tempo. Ricordo che a         Dove insegnavano docenti illustri.
nanza del linguaggio, ha ispirato, costituito    bivio Cortina ogni mattina c’era un posto di       «Già, tanto per citarne alcuni Giovanni
e migliorato tanti organi d’informazione del     blocco diverso: fascisti, tedeschi, partigiani.    Spadolini, Pompeo Biondi, Paolo Treves,
mondo politico e sindacale repubblicano. È       Al pomeriggio, quando rientravo, il cielo era      Giovanni Sartori, Giuseppe Maranini. E
stato un maestro, sempre prodigo di con-         oscurato dalle fortezze volanti che andava-        con Spadolini ho fatto la tesi. Vuole sape-
sigli, che distribuiva con enfasi e precisa      no a bombardare le città tedesche…».               re il titolo? ‘I repubblicani in Romagna dalla
determinazione, accompagnata da aned-            I suoi genitori non erano preoccupa-               morte di Mazzini al 1893’. Un argomento
doti simpatici ed ironici sorrisi. Un grande!    ti? «Certo che lo erano, ma non c’erano            quasi obbligato, direi. Fin da bambino ero
(Pietro Barberini)                               alternative. I miei lavoravano, la mamma,          affascinato da personaggi come Garibaldi,
                                                 Maria Martini, insegnava, mio padre, Quinti-       Mazzini, Ferruccio Parri Mi laureai nel 1954,
«Rimpiango i tempi in cui la politica            no, conosciuto come Tino, era tipografo, di        a 22 anni, con la lode, ma lasciamo perde-
aveva la P maiuscola»                            prima classe. Ha lavorato anche nelle tipo-        re questo, le voglio invece dire del clima di
di Carlo Raggi                                   grafie dell’Avvenire e del Resto del Carlino,      coinvolgimento ideale e politico di allora...».
ERA ANCORA un bambino, in pieno pe-              a Bologna. Io comunque non avevo paura,            Senz’altro diverso da oggi. «Senta qua.
riodo bellico, e già aveva ben chiaro che        sapevo cavarmela, avevo idee già ben pre-          In estate lavoravo all’Eridania di Mezzano,
il futuro si chiamava Repubblica e di lì a       cise».                                             l’università costava, in casa non c’erano
breve, alle superiori, altrettanto chiara gli    Racconti. «Le cito due episodi. Avrò avu-          tanti soldi. Fra gli operai c’era un vecchio
apparve l’idea politica di riferimento, quel-    to 8-9 anni, quindi il ‘40 o ‘41 e dal bar-        socialista che quando seppe che avevo un
la repubblicana, figlia del Partito d’ Azione    biere, un antimonarchico purosangue,               esame con Paolo Treves, grande docente e
di mazziniana memoria. ‘Lamalfiano’ della        c’era una Domenica del Corriere con una            grande politico socialista, cominciò a trepi-
prima ora, Domenico Berardi ha abbinato          tavola di Beltrame che raffigurava il figlio       dare, come se l’esame dovesse sostenerlo
all’impegno politico una continua azione         del re, Umberto, indicato come il ‘princi-         lui, tanta era l’ammirazione per quell’uomo.
culturale: allievo di docenti come Giovanni      pe ereditario’. Chiesi cosa volesse dire e         A proposito, posso approfittare per ricorda-
Spadolini, Paolo Treves, Giovanni Sarto-         il barbiere spiegò che si trattava di colui        re due persone?».
ri, ha cominciato scrivendo per il Resto         che era destinato a succedere al re. Al            Ma certo. «Si tratta di due carissimi amici
del Carlino, per la ‘Voce Repubblicana’, il      ché esclamai ‘Anche se è un imbecille?’.           del periodo fiorentino, due ravennati pur-
Messaggero e per periodici come il Mon-          Il barbiere mi abbracciò».                         troppo scomparsi da tempo: Mario Bolo-
do di Pannunzio e Critica letteraria; poi        E l’altro episodio? «Ero in terza media,           gnesi, poeta, e Alberto Martini, critico d’
capo dell’ufficio stampa del Comune di           prima del referendum del ‘46, e c’era la           arte».
Ravenna e quindi direttore dell’Archivio         cerimonia di commemorazione di un par-             Quando è entrato nel mondo del gior-
storico comunale per 26 anni. A riposo           tigiano. Il preside mi scelse per portare la       nalismo? «Nel 1956, dopo il servizio mi-

                                                                             www.assicoop.it/romagnafutura
La Voce di Romagna                                                                   11

politica aveva la P maiuscola»
                                                                                                        scussioni, di dibattiti, di voglia di conoscen-
                                                                                                        za, di cultura. Tempi in cui la politica aveva
                                                                                                        la P maiuscola, era il motore degli ideali.
                                                                                                        Purtroppo da quando le ideologie, che altro
                                                                                                        non sono che le idee politiche, sono eva-
                                                                                                        porate, i partiti, quel che è rimasto, anziché
                                                                                                        all’interesse comune guardano a quello pro-
                                                                                                        prio. Guardi la classe dirigente odierna…!».
                                                                                                        Mi risulta che all’Archivio storico lei
                                                                                                        abbia dato una precisa impronta.
                                                                                                        «Questo lo dice lei. Il fatto è che il posto era
                                                                                                        vacante da molti anni, l’ultimo conservatore,
                                                                                                        si chiamava così, era stato Silvio Bernicoli,
                                                                                                        grande studioso ravennate. Come direttore,
                                                                                                        posi subito mano al restauro delle perga-
                                                                                                        mene e delle carte topografiche, roba dal
                                                                                                        Cinquecento in qua, ce ne sono moltissime
                                                                                                        e riguardano soprattutto i lavori per regimare
                                                                                                        le acque, il grande problema di Ravenna nei
                                                                                                        secoli. La storia dei Fiumi Uniti, ad esempio,
                                                                                                        è tutta in quelle carte…».
                                                                                                        Chi fruisce dell’Archivio storico? «Stu-
litare. Un giorno, rientrando in treno da Fi-     li, che fu direttore del Carlino e poi del Cor-       diosi, ricercatori, avvocati…Lì c’è tutta la
renze, feci il viaggio con Spadolini che da       riere della Sera. Di lì a pochi anni, nel 1963,       storia del territorio di Ravenna, ad esempio
un anno era direttore de il Resto del Carlino.    con la giunta di centrosinistra guidata da            se c’è una lite su una proprietà, gli avvocati
Mi disse che a Ravenna era venuto a man-          Bruno Benelli, fui chiamato a dirigere l’ufficio      possono trovare i documenti di interesse
care Tino Dalla Valle, trasferitosi a Milano,     stampa del Comune. E intanto continuavo               anche di secoli addietro…».
e mi offrì un posto in redazione. Accettai.       a studiare…».                                         Ha diretto anche la Classense? «Sì, ne-
Quei mesi furono il periodo più bello della       Su quale fronte? «A Bologna presi il diplo-           gli anni ‘70. Il direttore si dimise e lo sostituii:
mia vita, eravamo tre colleghi affiatatissimi,    ma in paleografia, archivistica e diplomatica,        d’ altra parte ero di casa, l’Archivio ha infatti
Vanni Ballestrazzi, Uber Dondini e io. Poi mi     nel senso dello studio dei diplomi, che in            sede proprio alla Classense. Ci rimasi quasi
hanno mandato a fare il capo della redazio-       greco significa ‘piegato in due’, così si chia-       quattro anni, poi arrivò un triestino. Suo vice
ne di Forlì, ma nel 1958 mi sono dimesso».        mano gli scritti, le lettere, i dispacci medio-       fu Donatino Domini che poi da direttore ha
La sua successiva destinazione? «Fu               evali provenienti da qualsiasi autorità dotata        fatto della Classense una delle biblioteche
quella di addetto stampa del Partito repub-       di potere. E questo mi permise di concorre-           più moderne e belle d’ Italia».
blicano a Ravenna, allora il partito era gui-     re, nel ‘66, al posto di direttore dell’Archivio      Archivio e Classense, luoghi di grande
dato da Ugo La Malfa, un politico che io ho       storico comunale di Ravenna, una funzione             fermento culturale per Ravenna. «Le
sempre stimato e al quale mi sono sempre          che poi ho ricoperto fino al 1992».                   posso dire che in quegli anni sono venu-
richiamato; con quel ruolo cominciai a scri-      Quasi 30 anni, nel corso dei quali però               ti a Ravenna ‘luminari’ della cultura italiana
vere per La Voce Repubblicana, che era il         lei ha continuato a scrivere. «Beh, è                 come Augusto Campana, Gianfranco Con-
quotidiano del partito e per la Voce di Ro-       ben difficile smettere…Sì, l’elenco è lungo,          tini, Giuseppe Billanovch e tanti altri. Molti
magna che era un affermato settimanale            le dico le collaborazioni cui sono più affe-          li conoscevo in quanto ero vice presidente
del Pri ravennate, che all’epoca viaggiava        zionato: il Dizionario biografico degli italiani      della Società di studi romagnoli. Deve sa-
sul 30 per cento dei suffragi. Ricordo che        della Treccani, la terza pagina del Resto             pere poi che il direttore della Classense è
il mio primo articolo fu proprio a commento       del Carlino, alla cultura c’era Duilio Courir,        anche direttore dell’Opera di Dante e come
della vittoria di La Malfa contro Pacciardi in    il Messaggero quando era direttore Vittorio           tale feci addirittura un ciclo di letture con i
consiglio nazionale, che significava l’apertu-    Emiliani, ricordo che pubblicai a puntate la          dantisti di Los Angeles».
ra verso i socialisti di Pietro Nenni».           ‘Vita di Garibaldi’ poi ristampato nel 1987           In quegli anni ha ricoperto anche altri
Lei ha avuto incarichi nel partito?               nel catalogo della Tradizione risorgimentale.         ruoli? «Per oltre vent’ anni ho fatto parte
«Sono stato più volte consigliere nazionale,      Poi ho scritto su ‘Il Mondo’ di Mario Pannun-         dell’esecutivo dell’Istituto regionale per i
ma non ho mai accettato incarichi elettivi        zio, sugli ‘Studi Medioevali’ di Spoleto, sulla       beni culturali dell’Emilia-Romagna e sono
istituzionali».                                   rivista ‘Archivio storico italiano’, sulla ‘Critica   stato anche presidente della commissione
All’epoca era già sposato? «Mi sposai             letteraria’… Ah, poi assieme a Manlio Monti,          restauro».
in quell’anno, il 1958. Anche mia moglie è        grande sindacalista della Uil, ho fondato e           Tanto ha scritto che ha vinto anche
di Russi ed era stata una scolara di mia ma-      diretto il periodico ravennate del sindacato».        un premio al Guidarello. «Nel 1993. Ho
dre. E sa di chi era nipote? Di un grande         Altri tempi quelli, in cui la carta stam-             vinto per un articolo su Ravenna pubblicato
giornalista, una pietra miliare, Mario Missiro-   pata aveva molti lettori. «Tempi di di-               sulla rivista dell’Alitalia».
12                                                        La Voce di Romagna

I «mille» caduti e i combattenti ravennati nella «Grande Guerra» (45)
                             Aldo Acquacalda, cavalleggero insubordinato
di Enrico Baldini                             e a Vittorio Veneto). La sua “carriera”    patie anarco-socialiste e nel 1921 si
                                              militare non fu brillante come quella      avvicinò al Partito Comunista d’Italia.
Aldo Acquacalda - fratello maggiore di        del fratello Alberto: il 9 maggio 1916     La sua adesione al PCd’I era a co-
Alberto - nacque a Ravenna il 17 ago-         fu retrocesso a soldato. Il 15 maggio      noscenza della Questura di Ravenna,
sto 1896 e fu registrato col cognome          1917, durante un periodo d’istruzio-       che nel ’21 lo segnalò - come il fratello
della madre Eugenia Gattelli, che non         ne a Ghemme, in provincia di Nova-         - nel Casellario politico centrale quale
era sposata. Ricevette il cognome del         ra, cadde da cavallo riportando una        comunista (la documentazione relati-
padre, Giovanni Acquacalda, in otto-          contusione alla spalla sinistra. Il 26     va è conservata nell’Archivio centrale
bre del 1903. I genitori si sposarono il      settembre 1918 fu condannato per           dello Stato, Busta n. 13, Fascicolo n.
3 marzo 1909.                                 insubordinazione e fini nelle celle del    105815). Aldo risulta sorvegliato dal
Dai documenti militari, Aldo Acqua-           suo reparto di cavalleria. Il 1° ottobre   1921 al 1938, come transitato nella
calda risulta arruolato come volon-           1918 venne denunciato per lo stesso        Rubrica di frontiera; era infatti emigrato
tario nel 1° Reggimento del “Nizza            motivo al Tribunale di guerra della III    in Argentina, dove si sarebbe occupa-
Cavalleria” il 10 ottobre 1914. Il 21         Armata e il 25 novembre di quell’an-       to come «contadino chauffeur» (l’ana-
maggio 1915 fu promosso Capora-               no risulta emessa una sentenza che         grafe ravennate gli aveva assegnato
le e il 5 giugno 1915 giunse in terri-        lo condannò a cinque anni di reclu-        invece la professione di «meccanico»).
torio dichiarato in stato di guerra. Il       sione militare, ma la pena fu sospesa      Un’annotazione sul suo foglio matri-
suo nome è nel registro di leva del           per cinque anni, salvo detenzione per      colare indica nel 22 dicembre 1922
Comune di Ravenna dell’anno 1896;             altro motivo. Restò quindi in carcere      la data di concessione del nulla osta
il 21 settembre 1915, il Consiglio di         presso il deposito del 4° “Genova Ca-      all’espatrio in America del Sud. Un
leva - evidentemente all’oscuro del           valleria”, in seguito ad ordine di quel    Elenco dei sovversivi di questo Circon-
suo arruolamento come volontario -            Comando generale dell’11 dicembre          dario ritenuti pericolosi in linea politica
lo classificò «renitente», aggregandolo       1918, e finì di scontare la prima con-     nei riguardi dell’ordine pubblico, com-
alla Classe 1900. Il registro dell’anno       danna. Trasferito a Bologna presso         pilato dalla Questura di Ravenna il 17
1900 lo dichiara possidente, residente        il Reggimento “Cavalleria Saluzzo”,        maggio 1923 e conservato all’Archivio
a Ravenna al n. 11 di via Farini (oggi        fu congedato il 19 settembre 1919.         di Stato di Ravenna, comprende 49
via Diaz); alto m 1,74, capelli neri lisci,   Aldo Acquacalda tornò a casa sano          nominativi per i comuni di Ravenna,
occhi castani e colorito pallido. Venne       e salvo, quasi un anno dopo la fine        Russi, Alfonsine e Cervia. Uno di essi
annotata la cancellazione in via ammi-        del conflitto, ma con un’umiliante         è proprio Aldo Acquacalda, schedato
nistrativa della renitenza, in quanto egli    degradazione, un probabile atto di         pur essendo residente a Buenos Ai-
risultava volontario nel 1° Reggimento        autolesionismo e ben due condanne          res: «Comunista - professa idee molto
“Nizza Cavalleria” (durante la Guerra         per insubordinazione (per un totale        spinte». Un discendente - Aldo Daniel
1915-18 tale unità militare si distinse       di sei anni). Aveva le stesse idee po-     Acquacalda - è un agente del Corpo
in operazioni belliche a Monfalcone           litiche del fratello Alberto; ebbe sim-    di polizia della capitale argentina.
co Guerrini Uomo d’armi e di lettere
                                                             La Voce di Romagna                                                                                     13
Ritratto di un’anima ravegnana:     Domenico
                           Maria Lodovica            Guerrini
                                          Mutterle Amelia Zagato
                                                                                                                       a cura di

di Claudia Foschini                                       ad alcune riviste militari                                                                     sore e in seguito sindaco
                                                          e alla «Gazzetta livorne-                                                                      del Comune di Fratta Po-
Pochi ravennati sono a conoscenza del fat-                se» e, in più, a pubblica-                                                                     lesine.
to che la Biblioteca Classense di Ravenna,                re opuscoli e saggi fra i                                                                      Nel suo testamento de-
grande scrigno cittadino di tesori e memo-                quali spicca uno studio                                                                        cise di lasciare la sua bi-
rie, conserva il fondo del Generale Dome-                 storico giuridico sull’E-                                                                      blioteca di circa 8000 vo-
nico Guerrini.                                            ditto di Teodorico, ovve-                                                                      lumi divisa fra la moglie, il
Per questo motivo sabato 18 novembre                      ro i 154 capitoli di legge                                                                     fratello e la sorella e sarà
2017, presso la sala Muratori della bibliote-             attribuiti al re dei Goti ed                                                                   quest’ultima ad offrire al

                                                                a cura di M. L. Mutterle
ca comunale si è tenuta una conferenza a                  emanati presumibilmen-                                                                         Comune di Ravenna la
più voci per presentare un paio di pubblica-              te fra il 493 e il 526.                                                                        parte di raccolta da lei
zioni dedicate alla vita e all’opera di questo            Con la compilazione del-                                                                       ereditata. Due anni dopo
nostro concittadino.                                      le memorie storiche della                                                                      la morte del Generale la
Chi era Domenco Guerrini? Domenico                        Brigata Granatieri di Sar-                                                                     collezione Guerrini entrò
nacque a Ravenna il 12 novembre 1860.                     degna otterrà un notevo-                                                                       a far parte della Biblioteca
La famiglia era di tenore agiato e questo                 le successo diventando                                                                         Classense allora diretta
permise al futuro Generale di iscriversi alla             il primo storiografo del                                                                       da Santi Muratori, amico
                                                                A. Zagato

facoltà di Giurisprudenza e di coltivare am-              Corpo. Questa notorietà                                                                        di vecchia data.
bizioni letterarie e poetiche pubblicando sul             gli permise di tenere nu-                                                                      Fu Muratori a sovrainten-
supplemento letterario del quotidiano «Il                 merose conferenze pub-                                                                         dere alla catalogazione
Ravennate» liriche e traduzioni di raccolte               bliche, di pubblicare altre                                                                    dei volumi che ancora
poetiche.                                                 opere e collaborare con riviste e quotidiani                               oggi si trovano nelle medesime collocazioni
Il ventenne Guerrini, giovane, ISBN
                                  alto978e88 6787
                                             robu-742 3   prestigiosi come «Il Risorgimento italiano»                                attribuite all’epoca, senza separazione fra
sto, nel 1880 decise di abbandonare l’uni-                e «La Stampa».                                                             le edizioni antiche, fra le quali ben 23 cin-
versità e le aspirazioni letterarie per arruo-            Divenuto colonnello, venne nominato co-                                    quecentine, e le opere moderne.
larsi come volontario nell’esercito entrando              mandante dell’8° Reggimento            Fanteria
                                                                                       Comune di Fratta Polesine
                                                                                                                                     Studiato recentemente da Fausto Fiasco-
nella Scuola Militare di Modena. Ammesso                  “Vecchia Cuneo” a capo del quale fu invia-                                 naro, che ha inoltre messo in evidenza la
alla Scuola Normale di Fanteria venne pro-                to sulla linea del fronte allo scoppio della                               figura di Guerrini attraverso i documenti ar-
mosso tenente, poi ammesso alla Scuola                    Prima Guerra Mondiale. Partecipò alla Ter-                                 chivistici e i carteggi presenti nella Bibliote-
di Guerra di Torino venne destinato al 2°                 za Battaglia dell’Isonzo, diviene maggior                                  ca Classense, la Collezione si connota per
Reggimento Granatieri. Ma non basta:                      generale, poi assume il comando della                                      la presenza di opere di forte omogeneità
nel 1891 venne promosso capitano, nel                     7ª Divisione. Coinvolto nelle vicende delle                                sia tipologica sia di contenuto, ovvero si
1893 fu trasferito allo Stato Maggiore, al                esecuzioni sommarie, avvenute nel marzo                                    tratta di volumi il cui contenuto poco si di-
comando della Divisione militare di Livor-                del 1917 nella Brigata Ravenna, fu colloca-                                scosta dalla storia e tecnica militare e dalla
no. Per conto del Corpo di Stato Maggiore                 to a riposo per anzianità e si ritirò a Fratta                             letteratura classica. Occasione di valoriz-
compì viaggi di istruzione e ricognizione in              Polesine con la moglie.                                                    zazione della collezione Guerrini è stata la
Germania e in Svizzera fino a divenire inse-              È durante questi ultimi anni di vita – morirà                              mostra che la Biblioteca Classense dedicò
gnante alla prestigiosa Accademia Navale                  nel 1928 – che Domenico Guerrini si de-                                    al cinquecentesimo della Battaglia di Ra-
di Livorno.                                               dicò nuovamente agli studi, alla pubblica-                                 venna del 1512, nella quale la si riconobbe
In questi anni di duro studio e lavoro Guer-              zione di nuove opere, saggi e opuscoli ed                                  come ulteriore tessera tra preziose colle-
rini riuscì a trovare il tempo per collaborare            anche all’attività politica divenendo asses-                               zioni classensi.

                                                                                                                                   Società Cooperativa
14                                                      LA SCOMPARSA DI STELIO DE CAROLIS

                                        La sua casa era il PRI
Stelio De Carolis è stato un dirigente politi-                                                     organizzazione politica ed in quella eletto-
co del Partito Repubblicano Italiano.                                                              rale. Efficace nella raccolta del consenso
Non è stato un repubblicano romagnolo                                                              (ha sfiorato l’elezione al Parlamento Euro-
nella accezione classica della definizione:                                                        peo), è stato uno degli apripista, nei primi
ha lavorato politicamente soprattutto in                                                           anni 80, all’ingresso del PRI Romagnolo
Romagna ma non ha mai rinnegato le sue                                                             nelle alleanze locali con il PCI, ma è stato
radici ciociare. La madre era di Meldola e la                                                      contemporaneamente l’artefice del ritorno
famiglia paterna era appunto di Fumone. E                                                          nel Partito di Randolfo Pacciardi.
a Fumone Stelio ha tenuto fino alla fine una                                                       Parlamentare diligente e attento ai bisogni
casa di famiglia.                                                                                  dei territori (deputato di Forlì dal 1987 al
La sua è stata una vita difficile. Il ritorno                                                      1994 e Senatore di Cittadella dal 1996 al
a Meldola con una famiglia problematica.          la straordinaria bellezza della moglie.          2001) è stato per breve tempo Sottosegre-
Povero, capofamiglia da quando era ra-            Poi, finalmente, il Consiglio Provinciale di     tario alla Difesa con delega all’Aereonautica.
gazzino, non ha potuto completare gli studi       Forlì (ma è stato anche Consigliere Comu-        Il meglio di sè lo ha dato come Presidente
regolari per sostenere (lo ha fatto per tutta     nale di Forlì e di Meldola) con una lenta ma     della Fiera di Forlì. Fiera che lui è riuscito a
la vita) il fratello handicappato Corradino       costante crescita interna al Partito fino ad     lanciare in una dimensione nazionale e per
accudito amorevolmente dalla prima mo-            approdare nel 1980 al Consiglio Regiona-         la quale ha speso energie ed entusiasmo.
glie di Stelio.                                   le dell’Emilia Romagna. I leader romagnoli       Il suo ultimo incarico è stato quello di Vi-
De Carolis nel PRI ha trovato la casa, la         in Parlamento dal 1979 sono stati Gianni         cepresidente di una casa di riposo a For-
famiglia vera. E’ riuscito ad integrarsi nel      Ravaglia alla Camera e Libero Gualtieri in       lì. Incarico che non ha avuto dalla politica
mondo repubblicano forlivese tentando an-         Senato. De Carolis ha compreso che in Re-        ma dalla stima della grande cantante lirica
che di parlare il dialetto (non ci riuscì mai),   gione c’era uno spazio politico che poteva       forlivese Wilma Vernocchi che lo ha voluto
e ha incominciato una gavetta lunghissima.        essere occupato e si è impegnato a farlo         al suo fianco riconoscendogli grande capa-
Prima di approdare alla Segreteria di Oddo        con lungimiranza. Al metodo e alla visione       cità operativa e indiscussa disponibilità nei
Biasini, allora Sottosegretario alla Pubblica     di insieme di Ravaglia e Gualtieri, De Ca-       confronti degli anziani e dei più deboli.
Istruzione, ha fatto il Segretario di un av-      rolis ha cercato di dare l’apporto del suo       Il Partito Repubblicano è molto grato al
vocato forlivese, consigliere comunale del        fiuto politico. Rozzo intellettualmente ma       Vicesindaco Eugenio Fusignani per avere
Partito, che poi approdò, con risultati molto     molto efficace nelle analisi politiche. Intui-   consentito a Stelio De Carolis di morire nel-
deludenti al PCI, ricordato soprattutto per       tivo, energico, ha dato il meglio di sé nella    la sua casa. Quella Repubblicana.

                                           Ricordo di un amico
di Alessandro Malucelli                           formato a esemplare correttezza.                 questa manfrina era soddisfacente per en-
                                                  Nel periodo in cui, praticamente, ero io a       trambi, e debbo aggiungere a onore del
Stelio De Carolis mi fu presentato da Lau-        “fare” il giornale avevamo adottato una sor-     vecchio amico, che qualora proprio i pareri
ra Frontori, nell’ufficio della Consociazione     ta di nostro rito . Comunicavo mie eventuali     non coincidessero, avevo rivendicato e ot-
forlivese, quando ancora egli fungeva da          obiezioni e osservazioni a volte con brutale     tenuto il diritto di esprimere il mio, logica-
segretario di un paio di nostri parlamentari      schiettezza, ma sempre a tu per tu, evitan-      mente a titolo personale.
ed io, membro della direzione della FRER          do di mettere a repentaglio la sua autorevo-     Stelio aveva un talento particolare nel “fiu-
per la minoranza, curavo due rubriche fis-        lezza in presenza di chi pendeva (o fingeva      tare” le svolte politiche, e si apprestava
se sul “Pensiero Romagnolo”. Soprattutto          di pendere) dalle sue labbra. Sempre sal-        tempestivamente a contrastarle o ad ade-
dalla redazione del nostro settimanale, ho        vando il rispetto delle reciproche compe-        guarsi nel modo più conveniente. E quan-
poi assistito al suo cursus honorum, più          tenze, avevamo due formule magiche per           do l’adeguamento non avrebbe potuto
maturo e sicuro di sé, quale segretario pro-      evitare possibili attriti. Da parte sua, una     essere mio ci siamo lasciati, in termini di
vinciale del partito, consigliere regionale,      volta sicuro che il proprio editoriale avrebbe   mutuo rispetto per le diverse decisioni.
deputato e sottosegretario alla Difesa, se-       avuto il dovuto rilievo, sfornava altre pro-     E quando ancora, incontrandomi, ha pre-
natore, e via dicendo. E me lo sono trovato       poste con un “Se lo ritieni opportuno ...”,      annunciato il ritorno in seno al partito, nel-
prima direttore responsabile e in seguito         e naturalmente, se decentemente potevo           la Federazione ravennate (il che avrebbe
direttore politico, in un rapporto continuo e     farlo, lo accontentavo, altrimenti spiegavo      evitato inutili diatribe interne), l’ho abbrac-
del tutto particolare.                            perchè no, e non se ne parlava più.              ciato sussurrandogli in un orecchio: “Però
Conosceva tutti i problemi del nostro cir-        Da parte mia avevo carta bianca nella cor-       non darci altre brutte sorprese!”. Ha sor-
condario, e in proposito era difficile che lo     rezione di periodi che giudicassi un po’ tra-    riso.
cogliessero in fallo, poiché si preparava e       ballanti, ma se nutrivo qualche sostanziale      Davvero, Stelio, ho avuto il non ambito
aggiornava puntigliosamente. L’ho anche           obiezione, la segnalavo, sempre a tu per         onore di portare la rossa bandiera della
visto investire con durezza alcuni suoi col-      tu, concludendo: “Però sei tu il direttore e     nostra Consociazione alle esequie di trop-
laboratori, ma nei miei confronti, nonostan-      l’editore, quindi...”.                           pi amici, ma questa volta la bandiera mi è
te qualche schermaglia, si è sempre con-          Non dico sempre, ma in genere l’esito di         parsa assai pesante.
Puoi anche leggere