CSV FC - ASSIPROV Martedì, 24 luglio 2018
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CSV FC - ASSIPROV Martedì, 24 luglio 2018 Prime Pagine 24/07/2018 Prima Pagina Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) 1 24/07/2018 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Forlì) 2 24/07/2018 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Cesena) 3 ambiente e protezione civile 24/07/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 48 OSCAR BANDINI Parco: ecco i sentieri inagibili 4 24/07/2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 33 Protezione civile, altre 10 divise 5 csv e scenario locale 23/07/2018 Cesena Today A Frassinelle eletta Miss Mamma Italiana: sul podio una cesenate 6 24/07/2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 31 Seconda accoglienza Sfida su tre fronti: lingua, casa e lavoro 7 23/07/2018 Forli Today Unieuro 2.015, nuovo team manager: è Andrea Bertini 9 23/07/2018 Forli Today Gattino appena nato gettato ancora col cordone ombelicale nel cassonetto 10 24/07/2018 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 41 «Venne ai servizi sociali, ma non si fece aiutare» 11 24/07/2018 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 45 Mai più soli: riapre il Caffè del mare 12 24/07/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 27 LA POVERTÀ MINORILE SI È AMPLIATA 13 24/07/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 27 PER FORTUNA i 600 levrieri da corsa sono affidati ad una associazione, la... 14 24/07/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 48 Un giardino per il 'Piccolo principe' Oggi l' inaugurazione 15 volontariato 24/07/2018 Avvenire Pagina 21 Una mostra per i cinquant' anni del Romeo e Giulietta di Zeffirelli 16 24/07/2018 Avvenire Pagina 25 Dal 28 settembre torna il Milano Film Festival: Salvatores direttore... 17 24/07/2018 Avvenire Pagina 25 La spesa è «sospesa». E pure «bio» 18 24/07/2018 Corriere della Sera Pagina 9 SE UN EURO DIVENTA 1,48 19 24/07/2018 Corriere della Sera Pagina 9 NINO SANTOMARTINO* LA COMUNICAZIONE RESPONSABILE DEL TERZO 21 24/07/2018 Corriere della Sera Pagina 10 Allenatori Csi in trasferta nei Paesi poveri 23 24/07/2018 Corriere della Sera Pagina 11 «Alimentis» È partita la fase due 24 24/07/2018 Corriere della Sera Pagina 14 dal nostro corrispondente Giuseppe Sarcina Multe, ricorsi: la battaglia delle baby limonate 25 24/07/2018 Corriere della Sera Pagina 14 Il network musicale? È europeo 27 24/07/2018 Corriere della Sera Pagina 15 Poesia solidale a Ravenna 29 24/07/2018 Corriere della Sera Pagina 15 Il volontariato internazionale per i 25 anni del premio Focsiv 30 24/07/2018 Corriere della Sera Pagina 17 DIANA CAVALCOLI L' Iit di Genova per superare la «paura» delle tecnologie 31 24/07/2018 Corriere della Sera Pagina 17 DIANA CAVALCOLI Robot e non profit (quasi) amici 32 24/07/2018 Corriere della Sera Pagina 18 PAOLO FOSCHINI La calligrafia e l' arte di resistere al tempo 34 24/07/2018 Corriere della Sera Pagina 23 BARBARA MILLUCCI Quanto traffico di bambini nei nostri cieli 35 24/07/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 15 Sissi Bellomo Il mercato dell' alluminio spera nel ritiro delle sanzioni a Rusal 37 24/07/2018 Italia Oggi Pagina 9 TINO OLDANI Steve Bannon, ex stratega della campagna vincente di Trump in Usa, vuole... 39
24/07/2018 Italia Oggi Pagina 29 LUIGI OLIVERI Nuovi voucher anche per gli enti locali 41 24/07/2018 Italia Oggi Pagina 37 DARIO FARAONE* L' alternanza dentro le scuole 42 24/07/2018 La Repubblica Pagina 1 Avvistati nel mare di Ostia i cuccioli della colonia di delfini 44 24/07/2018 La Repubblica Pagina 47 L' associazione Senza barriere, come in una favola 45
24 luglio 2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2017 1
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24 luglio 2018 Pagina 48 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) ambiente e protezione civile Parco: ecco i sentieri inagibili Il maltempo ha abbattuto molte alberature che ostruiscono i percorsi di OSCAR BANDINI MIGLIORA lentamente la percorribilità della rete sentieristica del Parco nazionale, ma molto ancora resta da fare. Numerose sono infatti ancora le segnalazioni scritte e le lamentele da parte di numerosi escursionisti e frequentatori dell' area protetta tosco - romagnola che si imbattono in sentieri poco percorribili e caratterizzati da lunghi tratti impraticabili dopo gli schianti di centinaia e centinaia di alberi dello scorso inverno causati delle forti nevicate, dalle piogge battenti e dal vento forte. SIAMO ormai arrivati alla fine di luglio, siamo in uno dei mesi clou per l' escursionismo estivo, molti sentieri sono stati liberati rispetto all' ultimo report del 27 giugno e, al momento attuale, l' ente parco comunica che, per quanto di sua competenza, restano inagibili i seguenti tratti: sentiero Cai 2 3 5 n e l t r a t t o F o n t e Solforosa - Casone - sentiero 231 interrotto in corrispondenza delle passerelle (non agibili) sul lago di Ridracoli; sentiero 235 da Valdonasso di Corniolo al passo di Valdonasso non percorribile per la presenza di alberi a terra; sentiero 301 Rifugio Pinone - Braccina - Fontanelle (sentiero degli alpini) percorribile con difficoltà causa alberi sul percorso; il sentiero 00 Gea nel tratto Storca - Mandrioli e il sentiero 241 passo Calla - Cullacce completamente non percorribile. Appena fuori dei confini del Parco resta difficile la situazione del sentiero Gea 00 tra i Mandrioli - passo Serra - passo delle Gualanciole - Chiusi della Verna e il sentiero Cai 56 tra Corezzo e la Gea 00». MOLTE le lamentele dei turisti che sempre più numerosi raggiungono il complesso monastico di Camaldoli per lo stato della cosiddetta 'corona' di abeti bianchi che contengono, come in un abbraccio, l' Eremo. Tra pochi giorni il reparto carabinieri forestali per la biodiversità di Pratovecchio, che gestisce l' area, garantisce però che sarà asportata tutta la vegetazione schiantata a terra. Resta invece non percorribile per frana la pista forestale Cancellino - Lama tanto che il bus navetta per la Foresta della Lama non effettuerà il servizio con un danno di immagine per il Parco e per gli operatori turistici, ma soprattutto per le famiglie con bambini, anziani e diversamente abili che contavano su questa linea per poter raggiungere uno dei luoghi magici del parco che confina con la riserva di Sasso Fratino patrimonio Unesco. © RIPRODUZIONE RISERVATA. OSCAR BANDINI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2017 4
24 luglio 2018 Pagina 33 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) ambiente e protezione civile Protezione civile, altre 10 divise SAN PIERO IN BAGNO La "Associazione V o l o n t a r i A l t o S a v i o -Protezione Civile", sempre più operativa, ha concluso il 2017 con 56 soci e ha recentemente consegnato altre 10 divise ad altrettanti soci operativi. Col presidente Pasquale Petranca ha recentemente partecipato all' iniziativa dell' amministrazione comunale sui temi della sicurezza e della protezione civile, in attesa che con la realizzazione della nuova caserma dei vigili del fuoco (nell' edificio dell' ex casa cantoniera di San Piero) si possa disporre di una sede funzionale. Nel corso del 2017 ivolontari hanno collaborato, tra l' altro, al presidio in E45 per l' emergenza neve, ai servizi per l' arrivo della tappa del Giro d' Italia a Bagno di Romagna, alle attività di protezione civile per l' emergenza alluvione a Brescello, agli interventi legati all' emergenza vento e piante cadute in Alto Savio nel dicembre 2017. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2017 5
23 luglio 2018 Cesena Today csv e scenario locale A Frassinelle eletta Miss Mamma Italiana: sul podio una cesenate I prossimi appuntamenti in Veneto sono sabato a Castelfranco Veneto (Treviso) e domenica a Boccasette (Rovigo). A sole tre settimane dalla Finale Nazionale edizione 2018, che ha visto trionfare, con il titolo di "Miss Mamma Italiana 2018", la bella 34enne calabrese Natasha Fato, ripartono in tutta Italia, le selezioni della nuova edizione di "Miss Mamma Italiana 2019", concorso nazionale di bellezza - simpatia riservato a tutte le mamme aventi un' età tra i 25 ed i 45 anni, con fascia "Gold" per le mamme dai 46 ai 55 anni e fascia "Evergreen" per le mamme con più di 56 anni, giunto quest' anno alla sua 26° edizione, manifestazione curata dalla Te.Ma Spettacoli di Paolo Teti (ideatore e Patron del Concorso). "Miss Mamma Italiana" sostiene "Arianne" Associazione Nazionale Onlus per la lotta all' Endometriosi, una malattia ancora poco conosciuta, che colpisce 3 milioni di donne italiane in età fertile. Al Teatro Comunale di Frassinelle, si è svolta la prima selezione veneta valevole per l' elezione di "Miss Mamma Italiana 2019". Le mamme partecipanti, oltre a sfilare in passerella con abiti casula ed eleganti, hanno sostenuto una prova di abilità come cantare, ballare, illustrare ricette gastronomiche, cimentarsi in esercizi ginnici ed in prove creative ed artistiche, coinvolgendo il marito o i figli. La giuria, presieduta dal Sindaco della Città, ha proclamato vincitrici della selezione, a pari merito, Anna Fantato 41 anni, impiegata, di Rovigo, mamma di Agata di 8 anni e Anna Lucia Russo, 33 anni, barista, di Anzola dell' Emilia (Bologna), mamma di Giovanni e Denise di 17 e 14 anni. Sul podio è salita anche la cesenate Clio Ferri, con la fascia di "Miss Mamma Italiana Evergreen in Gambe". La manifestazione è stata presentata da Paolo Teti ideatore e Patron del concorso e da Lara Biscuola "Miss Mamma Italiana Gold 2016". Le mamme interessate a partecipare al Concorso a loro dedicato (le iscrizioni sono gratuite), possono contattare la Te.Ma Spettacoli al numero 0541 344300. I prossimi appuntamenti in Veneto sono sabato a Castelfranco Veneto (Treviso) e domenica a Boccasette (Rovigo). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2017 6
24 luglio 2018 Pagina 31 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) csv e scenario locale Seconda accoglienza Sfida su tre fronti: lingua, casa e lavoro Dopo il dormitorio le 9 associazioni di Comunità accogliente puntano su azioni per una vera integrazione degli stranieri CESENA Un piacevole momento conviviale "senza confini" per conoscersi, perché il superamento delle diffidenze passa prima di tutto da lì. Ma anche l' occasione per capire dallavivavoce di chi le ha toccato con mano le ragioni delle migrazioni dall' Africa e le colpe che l' Occidente ha per le condizioni drammatiche in cui versano tanti Paesi di quel continente. E soprattutto l' annuncio di un rilancio dell' impegno per l' integrazione degli stranieri che arrivano nel territorio cesenate, in una logica che vada oltre la prima accoglienza. È stato tutto questo la festa organizzata dal gruppo Comunità accogliente, che si è tenuta nella prima serata di domenica ai giardini pubblici. La festa ai giardini Un centinaio di persone, per metà italiane e per metà extracomunitarie, hanno partecipato a un appuntamento che è stato semplice ma intenso. I sapori romagnoli si sono fusi con quelli dial tre tradizioni culinarie in un pic-nic allestito con quello che ciascuno havoluto portare con sè da casa. Le canzoni e le musiche popolari di lotta proposte dalla "Briacabanda" hanno poi messo il sigillo sull' iniziativa. In mezzo ci sono stati due stimolanti interventi di rappresentanti delle associazioni di varia estrazione, dalla sinistra più sociale e movimentista al mondo cattolico quotidianamente impegnato nell' assistenza ai bisognosi, che hanno dato vita all' esperienza di Comunità accogliente. Seconda accoglienza: tre sfide Paolo Brunetti, di Arci, ha ricordato un prezioso servizio che questo gruppo solidale, formato da 9 realtà, ha attivato dall' inizio dello scorso inverno fino a maggio. Si tratta di un dormitorio con 12 posti letto, che si è rivelato particolarmente prezioso per i profughi che, dopo avere ottenuto l' asilo politico o un' altra forma di protezione umanitaria, devono lasciare i centri di prima accoglienza e paradossalmente rischiano di vedere peggiorate le cose, non avendo più vitto ed alloggio. Col rischio - ha segnalato Brunetti - di spingerli verso la malavita. Quindi sarebbe interesse di tutti, prima di tutto di chi fa sbrigativamente l' equazione "straniero uguale a pericolo", sviluppare un Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2017 Continua --> 7
24 luglio 2018 Pagina 31 Corriere di Romagna
23 luglio 2018 Forli Today csv e scenario locale Unieuro 2.015, nuovo team manager: è Andrea Bertini La società "ringrazia di cuore Ferruccio Tassinari per il lavoro svolto in questi anni. Ferruccio resterà all' interno del gruppo ma con mansioni ridotte, causa sopraggiunti impegni lavorativi" E' Andrea Bertini il nuovo Team Manager della Pallacanestro Forlì 2.015. Rocchigiano, 52 anni, Bertini ha un background da pivot nelle Minors, in particolare Scirea e Castrocaro, ed è stato campione italiano Arci (a Montecatini, incroci del destino). Più di recente Bertini ha figurato nel ruolo di accompagnatore all' interno delle giovanili Cà Ossi e Aics. La società "ringrazia di cuore Ferruccio Tassinari per il lavoro svolto in questi anni. Ferruccio resterà all' interno del gruppo ma con mansioni ridotte, causa sopraggiunti impegni lavorativi" Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2017 9
23 luglio 2018 Forli Today csv e scenario locale Gattino appena nato gettato ancora col cordone ombelicale nel cassonetto Un gattino appena nato buttato in un cassonetto ancora col cordone ombelicale e poi, per fortuna, salvato Un gattino appena nato buttato in un cassonetto ancora col cordone ombelicale e poi, per fortuna, salvato grazie ai suoi lamenti. La segnalazione proviene dall' associazione "Amici dei cani di Bagnolo" che si prende cura del rifugio per gatti e a cui è stato consegnata la bestiola subito dopo il salvataggio. Il fatto, spiegano su Facebook i volontari, è avvenuto questa mattina nella zona di Coriano quando "alcuni ragazzi mentre svolgevano il proprio lavoro hanno sentito provenire da un cassonetto della spazzatura dei lamenti e hanno subito individuato all' interno un gattino, con tanto di cordone ombelicale attaccato". Il gattino è stato prelevato e consegnato all' associazione che l' ha in cura ed è vivo. Lamenta l' associazione: "Lasciatecelo dire, che chi ha fatto ciò è una bestia! Ma possibile che nel 2018 ancora si debbano assistere a scene di questo genere? Che la sterilizzazione sia ancora così impossibile da concepire nella testa di noi umani? E ora la mamma dove sarà? Gli altri cuccioli? Questi gesti ci sconfortano molto, perché ci fanno capire che più passa il tempo e più le persone non hanno rispetto per la vita ... il piccolo ora è ricoverato in clinica, e speriamo sopravviva". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2017 10
24 luglio 2018 Pagina 41 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) csv e scenario locale L' ANTEFATTO L' ASSESSORE RICORDA QUANDO FU ACCOMPAGNATO DALLA CARITAS DIECI ANNI FA «Venne ai servizi sociali, ma non si fece aiutare» «SONO addolorata, costernata. Queste notizie tolgono il fiato. Il dramma della solitudine è sempre una pagina triste per tutti». L' assessore ai servizi sociali Simona Benedetti (nella foto) apprende la notizia della morte di Aldo Campori nella sua casa scoperta dopo un mese direttamente da noi, e tace prima di pronunciare le parole appena riportate. Di lì a poco con cura ci richiama, dopo un giro di telefonate. «Ho parlato con i nostri assistenti sociali - dice - e siamo in grado di ricostruire un antefatto, anche se piuttosto indietro nel tempo. Nel 2008 quel signore fu accompagnato dalla Caritas i n C o m u n e a i servizi sociali e ci fu un incontro. Erano dieci anni fa esatti, quindi allora aveva poco più di 60 anni. Il problema, mi dicono gli operatori, fu però che quell' uomo non accettò la presa in carico che ovviamente scaturisce sempre da una scelta della persona bisognosa di aiuto». La presa in carico è un processo in cui un operatore sociale, a fronte di una domanda, ma comunque sulla base di un mandato istituzionale, progetta uno o più interventi rivolti a una persona o a un nucleo di convivenza, mantenendo con essa un rapporto continuativo. «Non avendo accettato la presa in carico - continua l' assessore Benedetti - non abbiamo potuto stabilire un rapporto con quella persona e aiutarla, pertanto i nostri ragguagli, stando a quello che abbiamo potuto ricostruire in questo poco tempo, si fermano lì». LA CARITAS diocesana a Martorano gestisce tre strutture per persone bisognose, fra cui la casa di seconda accoglienza per uomini soli San Giuseppe. «TROVATO in casa morto dopo un mese? Dio mio. Quel nome in questo momento non mi dice nulla - dice Ivan Bartoletti Stella, presidente della Caritas diocesana - io sono qui da quattro anni. Non posso escludere che in passato quella povera persona sia stata ospitata in qualche nostra struttura, specie se mi dice che furono assistenti della Caritas ad accompagnarlo ai servizi sociali in Comune, ma ritengo proprio che attualmente non lo fosse. Questa notizia provoca un grande dolore ed è come una fitta al cuore». Andrea Alessandrini. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2017 11
24 luglio 2018 Pagina 45 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) csv e scenario locale CESENATICO UN CENTRO PER AFFRONTARE INSIEME LA DEMENZA Mai più soli: riapre il Caffè del mare CONTINUA il successo delle iniziative promosse dall' Asp del Rubicone, azienda servizi alle persone a favore degli anziani affetti da demenza e dei loro famigliari. Presso il Centro Sociale Anziani Insieme è stato riaperto per il 7° anno 'Il Caffè del Mare' di Cesenatico. Si tratta di uno spazio di incontro, informale e a ingresso libero, dedicato alle persone affette da demenza e alle loro famiglie, aperto tutti i lunedì mattina dalle 9 alle 11.30 presso il centro Anziani Insieme di Cesenatico, in Via Torino 2. L' OBIETTIVO è aiutare sia la persona affetta da demenza, stimolandone le abilità relazionali, cognitive e manuali residue, sia porsi come punto di riferimento per i famigliari che in questo spazio possono ottenere informazioni sugli aspetti medici e psicosociali della demenza oltre a consigli utili per la cura dei loro cari. Il cammino del 'Caffè del Mare' è iniziato sette anni fa per iniziativa dell' Asp del Rubicone e a oggi continua a essere sostenuto dall' Unione dei Comuni del Rubicone, dall' Azienda Usl di Cesena, dalla Facoltà di Psicologia dell' Università di Bologna, dall' associazione Caima e dal Centro Sociale Anziani Insieme di Cesenatico. Alla festa per il settimo anno di apertura del Caffè hanno partecipato insieme ad anziani, famigliari e volontari del Centro: la psicologa Giulia Fusaroli, la coordinatrice dei servizi extra- residenziali Elisa Zamagni, la coordinatrice Elisa Berardi, il direttore di Asp Manuele Broccoli, l' assistente sociale del comune di Cesenatico Melissa Mariani, la Presidente del Centro Ernesta Biondi e l' assessore ai Servizi Sociali del comune di Cesenatico Stefano Tappi. Ermanno Pasolini. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2017 12
24 luglio 2018 Pagina 27 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) csv e scenario locale LA POVERTÀ MINORILE SI È AMPLIATA IL DECENNIO che abbiamo alle spalle, quello delle grandi crisi globali, non è stato solo un periodo di notevole ampliamento dell' area della povertà. E' stato anche il decennio del ribaltamento generazionale delle persone segnate da una condizione di povertà. Se prima delle grandi crisi la minaccia di cadere sotto la soglia di povertà assoluta riguardava in modo particolare, tra gli altri gruppi sociali, anziani e pensionati, oggi questi gruppi appaiono meno esposti, mentre esponenzialmente è cresciuta la minaccia di impoverimento che grava sui giovani (disoccupati, lavoratori precari, fondatori di famiglie da mantenere). Lo hanno documentato diversi studi, tra cui 'Futuro anteriore. Rapporto 2017 su povertà giovanili ed esclusione sociale' presentato, non molto tempo fa, dalla Caritas italiana. In questo scenario, appare dunque un esercizio tutt' altro che accademico l' indagare sulle povertà minorili, delicato e consistente segmento delle povertà giovanili. Lo fanno da anni i soggetti promotori del Gruppo Cr, che dal 2000 opera con l' obiettivo prioritario di preparare il Rapporto sull' attuazione della Convenzione sui diritti dell' infanzia e dell' adolescenza in Italia, supplementare a quello presentato dal governo e da sottoporre al Comitato Onu sui diritti dell' infanzia e dell' adolescenza. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2017 13
24 luglio 2018 Pagina 27 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) csv e scenario locale PER FORTUNA i 600 levrieri da corsa sono affidati ad una associazione, la Pet levrieri, diretta ... HO LETTO la terribile storia dei levrieri del cinodromo cinese di Macao, dove ogni giorno venivano soppressi i cani che non fornrivano prestazioni agonistiche soddisfacenti. Bisognerebbe abolire le corse dei cani:si sa che molti animali non competitivi vengono soppressi. Mi chiedo dove finiranno i 600 cani che si trovavano nel cinodromo di cui è stata disposta la chiusura. Guglielmo Postacchini, Pesaro PER FORTUNA i 600 levrieri da corsa sono affidati ad una associazione, la Pet levrieri, diretta da una italiana, Stefania Traini, che si sta occupando di farli adottare. Le richieste sono arrivate da mezzo mondo e sessanta di questi cani (come riferisce La Stampa) arriveranno a settembre in Italia. Ormai sono rimasti pochi i Paesi dove sono in vigore le competizioni dei cani. In alcuni posti le gare sono a livello amatoriale e ogni soggetto ha un proprietario che si guarda bene dal sopprimerli in ogni caso. A Macau, e in altri posti, nei grandi cinodromi i cani seguono una logica commerciale e competitiva: quelli considerati inutili vengono uccisi. Una scelta barbara. In Italia c' è un' altra associazione, la Gaci, che ogni anno riesce a far adottare decine di soggetti dismessi dalle corse e in arrivo soprattutto dalla Spagna. Ai volontari di queste associaizoni va la medaglia d' oro. beppe.boni@ilcarlino.net © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2017 14
24 luglio 2018 Pagina 48 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) csv e scenario locale SANTA SOFIA CENTRO SOCIO RIABILITATIVO Un giardino per il 'Piccolo principe' Oggi l' inaugurazione SARÀ INAUGURATA questa sera alle 20,30 la nuova area verde attrezzata nel centro socio riabilitativo 'Piccolo Principe' di Santa Sofia. Una cocomerata ed altri assaggi preparati dalle operatrici della coop sociale onlus Cad e dai famigliari degli ospiti per ringraziare la generosità dei coniugi Adriana Riccardi e Angelo Fabbri che hanno acquistato a loro spese 2 gazebo attrezzati e le luci da giardino per far vivere nel modo giusto, durante la bella stagione, l' area verde del centro di via Alighieri. «Vogliamo ringraziare pubblicamente Adriana ed Angelo - precisano le operatrici della struttura e i genitori della gestione sociale - per la loro generosità. Una gesto solidale che si ripete ogni anno in occasione del 'Sino day' organizzata per ricordare la morte prematura del figlio Denis e il cui ricavato gran parte viene poi girato al centro medesimo per acquisti mirati». Interverranno durante la festa i rappresentanti dell' amministrazione comunale, i responsabili della Cad, i famigliari e gli amici degli ospiti della bella e funzionale struttura realizzata qualche anno fa proprio dai vertici della società cooperativa forlivese. Rallegrerà la serata la musica degli 'Evergreen'. Oscar Bandini © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2017 15
24 luglio 2018 Pagina 21 Avvenire volontariato Pienza. Una mostra per i cinquant' anni del Romeo e Giulietta di Zeffirelli Anche foto di set e costumi di scena nella mostra aperta dal 28 luglio a Palazzo Piccolomini, a Pienza, per il cinquantesimo anniversario del film Romeo e Giulietta, diretto da Franco Zeffirelli e girato nella città di Pio II nel 1968, prevalentemente negli interni del palazzo che nella finzione è casa Capuleti. "What is a youth?" è il titolo dell' esposizione e al tempo stesso della canzone che risuona all' interno del cortile del palazzo durante il ballo; la musica venne composta da Nino Rota, mentre il testo italiano fu scritto da Elsa Morante. Un trionfo degli usi rinascimentali concentrati in una casa monumentale: il percorso della mostra parte dal cortile e dal giardino pensile, proseguendo al piano nobile del Palazzo. Promossa dalla Società di Esecutori di Pie Disposizioni onlus e d a l l a Fondazione Zeffirelli, la mostra è prodotta da Opera-Civita. (L.Bad. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2017 16
24 luglio 2018 Pagina 25 Avvenire volontariato Cinema. Dal 28 settembre torna il Milano Film Festival: Salvatores direttore artistico, spazio a giovani e migranti Dieci giorni di cinema, dal 28 settembre al 7 ottobre, per un festival diffuso in varie sedi con piazza XXV Aprile come quartier generale. Presentato ieri a Palazzo Marino, il nuovo Milano Film Festival, giunto alla 32esima edizione, sarà guidato quest' anno dal nuovo direttore artistico Gabriele Salvatores, in co- direzione con Alessandro Beretta. Tante le sedi dove verranno proiettati i film, tra cui l' Anteo Palazzo del Cinema, il Piccolo Teatro Studio Melato, gli spazi Base e Oberdan, palazzo Litta e la cascina Cuccagna. Ma gli appuntamenti che coinvolgeranno anche piazze cortili, e periferie, mentre i comitati di selezione stanno lavorando alle selezioni dei concorsi internazionali (per quello dedicato ai Lungometraggi ne sono arrivati circa 280, per i Cortometraggi circa mille). Tra le novità, una sarà rivolta agli adolescenti con la sezione 'When I was young', una serie di incontri e proiezioni con artisti e Youtuber che presenteranno ai ragazzi i film che li fece innamorare del cinema. Lo spazio Base sarà invece la sede del Tech-Pavilion, che indagherà le nuove tecnologie che hanno aperto le porte a nuove forme di comunicazione. In collaborazione con la Fondazione Cineteca Italiana ci sarà poi un omaggio al regista e sceneggiatore Matteo Garrone, che sarà presente in occasione di una masterclass gratuita allo apazio Oberdan interamente dedicata al suo lavoro. Il 2 ottobre, poi, in collaborazione con Naga - onlus che si occupa dell' assistenza e della tutela dei diritti di cittadini stranieri - e il Piccolo Teatr, il Festival dedicherà una giornata del palinsesto a uno dei temi più dibattuti del nostro tempo, i flussi migratori. «Ho accettato di dirigere questo festival perché mi sentivo di dover dare qualcosa oltre ai miei film - ha commentato Salvatores -. L' obiettivo è cercare di non fare un festival di cinema ma sul cinema, cioè molto aperto e contaminato ». Il programma definitivo verrà diffuso solo a settembre, per tutte le altre info è online il sito www.milanofilmfestival. it. Andrea D' Agostino RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2017 17
24 luglio 2018 Pagina 25 Avvenire volontariato La spesa è «sospesa». E pure «bio» Si chiama «caffè sospeso». È un gesto di solidarietà. E funziona così: quando vai al bar a prendere un espresso, ne consumi uno ma ne paghi due. Dell' altro potrà beneficiare una persona bisognosa - a te sconosciuta - che entrasse nel bar per chiedere se c' è - appunto - un «caffé sospeso». Questa forma di solidarietà è nata a Napoli. E si è diffusa ovunque. Assumendo forme nuove. Come la «spesa sospesa» a favore del Banco Alimentare. Ecco come e dove. Chi entrerà in uno dei 19 punti vendita «NaturaSì» a Milano o in Brianza potrà mettere nel proprio carrello qualche prodotto in più per aiutare una famiglia in difficoltà. Questo grazie alla collaborazione fra il Banco Alimentare della Lombardia «Danilo Fossati» onlus e questa realtà leader del biologico in Italia. L' obiettivo condiviso: dare aiuto concreto a famiglie in grave difficoltà economica. Nel 2017 il Banco Alimentare della Lombardia ha aiutato oltre 209mila persone povere (fra cui più di 65mila minori) distribuendo attraverso 1.247 strutture caritative partner 102.500 pasti al giorno. La partnership con «NaturaSì» porterà nel circuito della solidarietà cibo sano e «bio», appositamente prodotto dalle aziende agricole del circuito di «NaturaSì». Tremila chili di verdure e ortaggi saranno infatti coltivati esclusivamente per il Banco Alimentare in un orto di 500 metri quadrati nell' azienda agricola «bio» Cascine Orsine. I prodotti saranno raccolti dai volontari dell' associazione che provvederà a distribuirli alle strutture caritative partner. Fare la «spesa sospesa» è semplice. Entrando in negozio, i clienti troveranno un cartello con le indicazioni per effettuare la donazione di prodotti e un contenitore dove lasciare la spesa per il Banco Alimentare. A occuparsi del ritiro saranno i volontari dell' onlus che provvederanno anche al recupero dai negozi di alimenti in eccedenza o non più commercializzabili. Una «collaborazione preziosa», quella con «NaturaSì», afferma Marco Magnelli, direttore del Banco Alimentare della Lombardia, «perché contribuisce al nostro obiettivo di offrire a persone e famiglie in povertà una dieta sana con prodotti freschi». RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2017 18
24 luglio 2018 Pagina 9 Corriere della Sera volontariato Come calcolare l'impatto generato dagli enti delsociale? Il metodo Sroi e la possibilità di tradurre tutto in numeri L'esempio di Osf: per ogni unità di donazione il valore reso è del 148% SE UN EURO DIVENTA 1,48 Mentre le imprese business valgono per i redditi che generano, gli enti del Terzo settore valgono per l' impatto sociale che producono nei confronti degli stakeholder. La misurazione degli aspetti economico- finanziari risulta più facile rispetto a quella dell' impatto sociale. Questo perché misurare l' impatto sociale di un' organizzazione e dei servizi prestati significa valutarne sia il risparmio annuale di spesa della pubblica amministrazione grazie all' attività svolta, sia gli effetti prodotti nel medio-lungo periodo sulla società. In letteratura sono tante le metodologie di misurazione dell' impatto sociale utilizzate, peraltro non molto diverse tra loro. Quello più famoso, il metodo «Sroi» (Social return on investment), è molto semplice: fatto 100 l' investimento economico effettuato in una organizzazione, quanto è stato il ritorno sociale di questo investimento? Non si tratta di null' altro che una variante logica del più vecchio Roi delle imprese (return on investment), che definisce il rendimento operativo del capitale investito. Esistono casi e settori in cui è preferibile usare un metodo piuttosto che un altro. Il cuore della questione però non sta tanto nella scelta di un modello di misurazione: di fronte a enti del Terzo settore molto diversi tra loro non ha senso affidarsi a decisioni aprioristiche o ad approcci ispirati a criteri asettici di imitazione, di standardizzazione, di assolutizzazione. Meglio interpretare le diverse ipotesi metodologiche come fonte di spunti per identificare percorsi «mirati» e «sartoriali». Del resto, quando un' organizzazione è già realtà socialmente rilevante non occorrono grandi calcoli per dimostrarlo. Bastano pochi numeri per esprimere il servizio svolto per la collettività: 26.487 persone aiutate; 783.363 pasti gratuiti erogati; 34.440 visite mediche gratuite effettuate; 110.486 donatori convolti. C' è poco da aggiungere: le cifre - eventualmente arricchite con limitati ma essenziali elementi di dettaglio - rendono bene l' idea del bene reso alla comunità civile. Corretta a tal proposito è l' impostazione che è stata data alle linee guida per la misurazione dell' impatto sociale degli enti del Terzo settore. Essa infatti attribuisce piena autonomia a ciascun ente nella determinazione del proprio percorso di misurazione in aderenza alle proprie specificità. La misurazione dell' impatto sociale non può e non deve costituire l' ennesimo adempimento - standard e costoso - per gli enti del Terzo settore, bensì deve rappresentare Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2017 Continua --> 19
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24 luglio 2018 Pagina 9 Corriere della Sera volontariato L' analisi LA COMUNICAZIONE RESPONSABILE DEL TERZO SETTORE IN SEI PAROLE CHIAVE Perché il Terzo settore e il volontariato devono promuovere una comunicazione responsabile? Per dirla sinteticamente, potremmo affermare che la comunicazione responsabile è nel Dna del non profit, che il non profit non può non comunicare in maniera responsabile, che non c' è comunicazione sociale senza responsabilità. Ma le motivazioni, in realtà, sono molte e si basano tutte sulla convinzione che la comunicazione sia un tema assolutamente centrale per la credibilità delle organizzazioni della società civile nei confronti dei soci, dei partner e dei donors, e che sia anche un fattore determinante per la costruzione e il consolidamento della reputazione delle organizzazioni. Solo una comunicazione «onesta, veritiera e corretta» e che rispetta la dignità della persona (per citare il Codice di autodisciplina) può contribuire a costruire un rapporto di fiducia tra organizzazioni e stakeholder. Ma quali possono essere i punti fondanti, le parole chiave, i key frame di questa politica? Individuiamo qualche punto fermo. Una comunicazione responsabile non può non essere: integrata, che preveda il coordinamento e l' integrazione delle differenti azioni,secondo un determinato obiettivo, una strategia comune, uno stile coerente; etica, che eviti stereotipi e semplificazioni e metta al centro la dignità della persona; trasparente, che non dia adito a equivoci o a fraintendimenti e «dia conto» (accountability) ai propri stakeholder; comprensibile, nel senso di una comunicazione «che si può comprendere, capire»; che sappia spiegare in maniera semplice (e non semplicistica) il pensiero dell' organizzazione soprattutto sui temi più caldi; condivisa, nel senso di condivisioni di esperienze. Una comunicazione che sia frutto di contaminazioni e saperi condivisi (tra le stesse organizzazioni, ma anche tra le organizzazioni e il pubblico e il privato profit). Questo è, in sintesi, il pensiero che ha spinto AOI a promuovere un paio di anni or sono, un Tavolo sull' utilizzo delle immagini nelle campagne di comunicazione e raccolta fondi con Link2007 e molte associazioni: Assif, Aiap, EUConsult Italia, Istituto Italiano della Donazione, Unicom. Lo stesso pensiero per cui AOI e Link2007 hanno deciso di essere le prime due realtà non profit ad aderire all' Istituto dell' Autodisciplina Pubblicitaria (IAP) e che AOI ha voluto portare il 24 e 25 gennaio scorso al Gruppo di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2017 Continua --> 21
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24 luglio 2018 Pagina 10 Corriere della Sera volontariato Sport e solidarietà Allenatori Csi in trasferta nei Paesi poveri Uno zaino con dentro un pallone da calcio e si parte. Tornano le missioni estive del Centro sportivo italiano in giro per il mondo (nella foto una delle volontarie durante la presentazione del progetto). Il «tour operator educativo», nato nel 2011 da un' idea del Csi, in sette anni ha fatto partire più di 250 giovanissimi. Animatori e allenatori di piccole società sportive d' oratorio che hanno rinunciato alle vacanze tradizionali per portare la loro esperienza in alcuni dei Paesi più poveri del pianeta. Il progetto di «Csi per il Mondo» ha portato palloni e sorrisi ad Haiti, in Camerun, Congo, Centrafrica, Albania, Brasile e Kenya. «Il volontariato sportivo internazionale - spiega Massimo Achini, presidente del Csi Milano e ideatore del progetto Csi per il Mondo - è nato quasi per gioco. Cercavamo ragazzi improbabili disposti a vivere questa esperienza. Ogni anno siamo andati in overbooking di richieste. Sulla pagina Facebook di Csi per il Mondo potete trovare i commenti e le impressioni dei giovani che hanno vissuto le missioni sportive in questi anni. Le loro parole contano molto più delle mie. Non c' è nulla da aggiungere se non che sogniamo che questo progetto possa crescere». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2017 23
24 luglio 2018 Pagina 11 Corriere della Sera volontariato «Alimentis» È partita la fase due È partita a Cagliari la seconda fase di «Alimentis», il progetto co-finanziato dalla Regione e dalla Fondazione di Sardegna a sostegno delle fasce più deboli della società sarda. L' esperienza e le energie di Banco Alimentare, Casa della Fraterna Solidarietà, Gruppi di Volontariato Vincenziani e San Saturnino onlus- C a r i t a s S a r d e g n a concorreranno insieme a moltiplicare l' efficacia delle azioni di reperimento e distribuzione dei prodotti e dell' erogazione dei pasti attraverso nuove soluzioni organizzative e gestionali. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2017 24
24 luglio 2018 Pagina 14 Corriere della Sera volontariato La storia Multe, ricorsi: la battaglia delle baby limonate Usa, divieti ai popolari banchetti dei bambini: «Non hanno i permessi» WASHINGTON «Quando la vita ti dà un limone, facci una limonata». Il proverbio americano incoraggia chi non ha ricevuto granché o ha comunque poco a disposizione. Ma con quel poco o niente si può fare comunque qualcosa. È lo spirito ottimista, la spinta all' intraprendenza che molti ragazzini, molti bambini di questo Paese sperimentano anche con un banchetto proprio per vendere limonate. Come i tre fratelli Guffey di Denver, Colorado. Ben, 6 anni, cassiere e supervisor; William, 4 anni, procacciatore di clienti; Jonathan, 2 anni, l' assaggiatore. Un gioco da adulti e quindi ancora più attraente. Ieri però il loro stand montato in un parco cittadino è finito sulla prima pagina del Wall Street Journal. Che cosa è successo? Qualche settimana fa sono arrivati i poliziotti. William li ha accolti con entusiasmo, versando subito il succo nei bicchieri di plastica. Ma gli agenti hanno intimato ai tre di sgomberare, perché non avevano «i regolari permessi». È venuto fuori che non era un caso isolato. In diversi Stati si moltiplicano i regolamenti, le restrizioni per arginare, se non cancellare una delle più popolari tradizioni del Paese. Un classico nelle strisce di Charlie Brown, per esempio, e in tanti altri fumetti. O nei film. Persino nell' impegnativo «The Post», di Steven Spielberg, ambientato nel 1971, si sorride quando la figlia del direttore del quotidiano (Tom Hanks) approfitta di una riunione casalinga dei giornalisti per piazzare un buon quantitativo di limonate artigianali. Gli adulti, naturalmente, hanno sempre sorvegliato e incoraggiato l' iniziativa dei bambini. E chiaramente anche la postazione dei fratelli Guffey era stata allestita con cura dalla mamma, Jennifer Knowels. I bicchieri di carta perfettamente impilati. Il cartellone giallo con i prezzi: una limonata 75 cents, due per un dollaro. Jennifer ha cominciato a contestare pubblicamente il divieto della polizia di Denver. Ha fondato il «Lemonade Stand Mama» e in breve è diventata una presenza costante nelle tv locali. Negli altri Stati sono già attive associazioni simili. Un' organizzazione non profit del Missouri sta monitorando tutti gli interventi delle autorità contro le bancarelle. Nel Texas si è costituita la «Lemonade Day» che chiede all' esecutivo locale di allentare i regolamenti. Nell' Utah il Libertas Institute considera la controversia come Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2017 Continua --> 25
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24 luglio 2018 Pagina 14 Corriere della Sera volontariato Sperimentazione Il network musicale? È europeo C' era la cassetta, registrata con stop-and-go chirurgici tagliando pubblicità e voce dei dj per isolare le canzoni: girava da un walkman all' altro, si consumava il nastro e tornava a casa inascoltabile. Poi è arrivato il cd, masterizzato, sovrascritto, rigato, rotto. Poi l' ipod e gli altri lettori MP3, chiavette così piccole che se ne perdevano a decine. I ragazzi di oggi, abituati ad ascoltare musica 24 ore al giorno, scaricarla e condividerla, non possono capire i patimenti delle generazioni precedenti per mettere insieme due ore di canzoni, mentre già si cercano nuovi strumenti per far circuitare i brani, magari facendo leva sulle emozioni collegate all' ascolto, infatti si trovano online playlist per quando si ha bisogno di relax, di compagnia, quando si è tristi o arrabbiati. La classificazione della musica in base alle emozioni è sostenuta anche da Franco Mussida, chitarrista della Pfm e ideatore del progetto «CO2», un' audioteca in cui i brani sono catalogati per stati d' animo prevalenti. Un progetto artistico dalle finalità sociali, perché il team di professionisti coinvolti gira in 12 carceri in Italia e propone percorsi di ascolto individuali o di gruppo, lavorando sulle emozioni negative di chi vive in un clima rabbia e scontro per volgerle in positivo. Sul sito web del progetto chiunque può suggerire una nuova canzone e descrivere l' emozione collegata, creando e incrementando nei fatti una piattaforma nella quale la fruizione e la circolazione dei brani ha anche una funzione sociale importante. Di progetti così innovati nei contenuti e nelle finalità è alla ricerca la Commissione Europea, che li finanzia attraverso il bando «Distribuzione della musica online e off line», promosso all' interno del programma pilota Music Moves Europe. Nella attuale programmazione europea dedicata alla cultura non si trovano bandi specifici per il settore musicale, le cui iniziative vengono finanziate nell' ambito di Europa Creativa. Il programma pilota nasce con l' obiettivo di testare l' interesse delle istituzioni e del non profit culturale verso un bando specifico e sperimentare la capacità di progettare iniziative e attività innovative. Si valuterà poi se finanziarlo nel periodo di programmazione 2021-2027. Per la funzione sperimentale il bando ha una disponibilità limitata a 300 mila euro. Il bando finanzierà in tutto 10 progetti con un contributo massimo di 30 mila euro ciascuno. Dato il carattere estemporaneo la valutazione delle proposte ha tempi strettissimi, in modo che i progetti possano partire già a inizio 2019 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2017 Continua --> 27
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24 luglio 2018 Pagina 15 Corriere della Sera volontariato Lun Poesia solidale a Ravenna La Centrale Enel Teodora di Porto Corsini a Ravenna apre le porte alle 21 per ospitare lo spettacolo «Parole Note». Gli artisti Giancarlo Cattaneo e Maurizio Rossato leggeranno alcune poesie con accompagnamento musicale. La serata, a ingresso gratuito, punta a sostenere la onlus «Piccoli Grandi Cuori» che si occupa di bimbi con cardiopatie congenite. (info@parolenote.com). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2017 29
24 luglio 2018 Pagina 15 Corriere della Sera volontariato Il volontariato internazionale per i 25 anni del premio Focsiv Scade il 27 agosto la presentazione delle candidature per le due categorie del 25° Premio del Volontariato Internazionale FOCSIV 2018: Giovane Volontario Europeo e Volontario dal Sud. La consegna dei riconoscimenti è prevista per giovedì 29 novembre, data prossima alla Giornata Mondiale del Volontariato indetta dalle Nazioni Unite per il 5 dicembre. Per candidarsi si può scaricare il r e g o l a m e n t o d a l s i t o (www.premiodelvolontario.it) ed inviare la domanda, allegando brevi video di presentazione, realizzati con la propria organizzazione di appartenenza. «Giovane Volontario Europeo» valorizza la dimensione giovanile del volontariato proposta dai vari programmi europei con impegni diversi in contesti di cittadinanza attiva, impegno sociale, inclusione, in Europa e nel mondo. Invece con «Volontario dal Sud», le cui candidature sono proposte dalle associazioni, si premia l' impegno dei tanti immigrati che dall' Italia, con progetti di co-sviluppo, si adoperano alla crescita del proprio Paese di origine oppure sono impegnati nella propria terra con progetti di sviluppo o volti ai più vulnerabili. Per entrambe le categorie, il criterio preferenziale di selezione sarà l' impegno nell' ambito di interventi tesi a promuovere lo Sviluppo Umano Integrale, secondo lo spirito tracciato 50 anni orsono dall' Enciclica di Paolo VI «Populorum Progressio», riconfermata ed ampliata dalla «Laudato Si'». Nella seconda fase del concorso i video dei candidati potranno essere votati online. «L' impegno del volontariato diventa un momento di crescita nell' acquisizione delle competenze trasversali e professionali», ribadisce Gianfranco Cattai, presidente Focsiv. (Nella foto: Anna Dedola, cooperatrice di Cope premiata nel 2017) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2017 30
24 luglio 2018 Pagina 17 Corriere della Sera volontariato Workshop L' Iit di Genova per superare la «paura» delle tecnologie Superare la diffidenza nei confronti delle nuove tecnologie si può. E spesso la strategia migliore per sciogliere le resistenze è far «salire in cattedra» chi quelle tecnologie le conosce alla perfezione. Da questo approccio nasce Isnetlab, un laboratorio pensato per accompagnare le imprese sociali verso le sfide del futuro. Il progetto, realizzato dall' Associazione Isnet in collaborazione con l' Istituto Italiano di Tecnologia, prevede tre tappe. Un primo incontro di profilazione per capire il posizionamento delle diverse organizzazioni (ong, onlus, cooperative e associazioni) e per valutare le esigenze informative dei singoli. Segue poi una fase di formazione vera e propria sui temi specifici dell' innovazione e della comunicazione. Infine si organizzazione una serie di workshop di gruppo in cui più realtà possono confrontarsi su dubbi e criticità. Rispetto al tema della tecnologia l' ultimo di questi momenti di accompagnamento è stato l' incontro «Nuove tecnologie nell' assistenza alle persone». Un viaggio nella robotica, nell' intelligenza artificiale e nelle novità hi-tech che stanno cambiando il modo di prestare servizi ai pazienti. La sessione formativa è stata guidata da Francesco Rea del dipartimento di Robotics, Brain and Cognitive Sciences dell' Istituto Italiano di Tecnologia. La sua ricerca riguarda lo studio di modelli cognitivi umani e come possano essere applicati alla robotica per migliorare la relazione fra uomo e robot . «Sono tecnologie che aiutano disabili e anziani ma anche i lavoratori - spiega Rea nel video di lancio del progetto - vorrei far capire in che direzione stiamo andando e fornire così una chiave di lettura del cambiamento». Da una parte, spiega il ricercatore, bisogna rendere il robot «leggibile» all' operatore che assiste un paziente e dall' altra bisogna agevolare il robot nella comprensione delle attività a lui assegnate e del linguaggio umano. Il risultato è un superamento della fobia della tecnologia «che distrugge posti di lavoro» e dall' altra una piena comprensione delle potenzialità in ambito sociale. L' immagine da tenere in mente è così quella di un lavoratore aumentato nelle sue capacità dall' innovazione. DIANA CAVALCOLI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2017 31
24 luglio 2018 Pagina 17 Corriere della Sera volontariato Robot e non profit (quasi) amici Davanti a un' onda gigantesca ci sono due atteggiamenti possibili. Se si sa nuotare, nessun problema: si tenterà di surfare sull' acqua. Ma se non si è capaci di stare a galla si verrà inevitabilmente travolti. Ed è quello che potrebbe succedere, fuori di metafora, al Terzo settore chiamato alla sfida tutta tecnologica della rivoluzione 4.0. Suscita preoccupazione un dato: il 37% delle organizzazioni non profit conosce poco gli strumenti dell' innovazione. A fotografare il fenomeno è l' Osservatorio Nazionale Isnet sull' Impresa sociale che ha realizzato con Banca Etica una ricerca per capire quanto gli enti siano pronti al cambiamento hi-tech e quali siano le criticità. Tra gli aspetti meno «nelle corde» del mondo del sociale: la robotica, i nuovi materiali, l' intelligenza artificiale, la stampa 3D, la blockchain, le auto a guida autonoma, la genetica e il bioprinting e la sharing economy. Più conosciuta invece la digitalizzazione dei processi. «L' esigenza di cambiamento per l' impresa sociale suona oggi come una sorta di mantra - spiega Laura Bongiovanni, presidente di Associazione Isnet e responsabile dell' Osservatorio - ma per cambiare non ci sono ricette calate dall' alto». Per questo motivo è utile partire dai dati di realtà ed è questo il senso dell' indagine. «Vanno avviati percorsi di accompagnamento e orientamento. Ad esempio le cooperative sociali in ambito sociosanitario stanno superando la paura che i robot rubino loro il lavoro. Per farlo però abbiamo dovuto organizzare dei workshop con l' Istituto Italiano di Tecnologia e "spiegare l' innovazione"», conclude Bongiovanni. La buona notizia è che qualche piccolo passo in avanti il mondo non profit lo sta facendo anche da sè. Gli investimenti in innovazione stanno crescendo: sono aumentate del 13,7% le imprese che hanno sviluppato nuovi prodotti o servizi e quelle che hanno identificato nuove aree geografiche in cui operare (+8,3%). Di contro, il 94% degli intervistati dichiara che gli obiettivi di innovazione non sono stati completamente raggiunti, e che «si sarebbe potuto fare di più». Le ragioni di questo gap sono molteplici. Le organizzazioni parlano di una scarsa risposta del mercato sia in ambito pubblico che privato (43,6 %) e di una presenza di resistenze interne al cambiamento (34%). Emerge lo spaccato di un mondo non profit dove c' è buona volontà ma mancano ancora gli strumenti per metter in campo soluzioni davvero innovative. Il contesto in cui operare, va detto, non è dei migliori. Per la prima volta dopo 5 anni, segnala Isnet, crescono le imprese sociali in difficoltà e si registra una flessione delle imprese con un andamento in crescita che passano dal 42% al 40%. Diminuiscono poi di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2017 Continua --> 32
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24 luglio 2018 Pagina 18 Corriere della Sera volontariato Rilegno La calligrafia e l' arte di resistere al tempo Questa volta non parliamo di riciclo né di recupero in senso tecnico, parliamo solo d' arte: che i «materiali» della natura, e il legno in particolare, li usa da millenni e a suo modo è nata proprio per rendere durevole nel tempo ciò che la Natura consegnerebbe - per sua natura - alla caducità. E arte antica quanto i monaci medievali, né in verità direttamente connessa col legno quanto sarebbero un intarsio o una scultura, eppure moltissimo connessa con quell' anelito alla sopravvivenza di cui sopra è l' arte della calligrafia. Usata qui come strumento - su legno, questa volta sì - per sensibilizzare soprattutto i giovani rispetto ai temi dell' economia circolare e della sostenibilità. Questo il significato dell' opera che Luca Barcellona, uno dei maggiori esponenti della Calligraphy e Lettering Art, ha appena completato sul lungomare di Cesenatico. Una composizione realizzata su una pannellatura fatta di legno riciclato al 100 per cento, per un totale di 30 metri di lunghezza e 2,30 di altezza in Viale Carducci. «La Vita», questo il titolo dell' opera. L' artista - milanese, 40 anni - è docente dal 2007 per l' Associazione Calligrafica Italiana e tiene workshop e conferenze in tutto dagli Usa all' Australia, i suoi lavori sono esposti da Berlino a San Francisco. La sua installazione di Cesenatico rimarrà esposta per tutta l' estate, per poi essere suddivisa in pannelli da mettere all' asta in ottobre: il ricavato sarà devoluto a favore delle associazioni non profit del territorio. «Realizzare quest' opera grazie a un artista innovativo come Luca Barcellona - ha detto il presidente di Rilegno, Nicola Semeraro, partecipando all' inaugurazione - vuol dire avvicinare i temi del riciclo del legno alla sensibilità dei cittadini anche più giovani. Ed è giusto che questi temi, di cui un tempo non si parlava, arrivino alle coscienze di tutti perché una corretta gestione delle risorse permette un' economia consapevole. Del resto Rilegno è nato 21 anni fa proprio qui a Cesenatico e da qui è cresciuto diventando un' eccellenza riconosciuta in tutta Europa». La filiera del recupero e riutilizzo del legno genera un volume d' affari di 2,8 miliardi di euro e dà lavoro a circa 30mila persone. PAOLO FOSCHINI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2017 34
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