COMUNE DI RUSSI Venerdì, 27 luglio 2018
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COMUNE DI RUSSI Venerdì, 27 luglio 2018 Prime Pagine 27/07/2018 Prima Pagina Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 1 27/07/2018 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 2 Cronaca 27/07/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 39 Claudia Liverani Si è spento Ennio Pezzi È stato il primo segretario della... 3 27/07/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 39 In due con 8 quintali di droga: uno in cella, l' altro ai domiciliari 5 26/07/2018 RavennaNotizie.it Sequestro droga a Russi. Il plauso del sottosegretario alla giustizia... 6 Cultura e Turismo 26/07/2018 Ravenna Today Guarda che Weekend: notte rossa per l' Eclissi, musica internazionale e... 7 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 27/07/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 24 Sergio Praderio Innovazione medica, tre bandi in Lombardia 9 27/07/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 25 Federica Micardi All' Enpab fondi Ue per i progetti nelle scuole 10 27/07/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 25 Luca De Stefani Elisa Olivi Professionisti, contributi un po' più cari 12 27/07/2018 Italia Oggi Pagina 2 SERGIO LUCIANO 18 anni per passare dalla domanda alla posa della prima pietra 14 27/07/2018 Italia Oggi Pagina 31 ALESSANDRA RICCIARDI Scuola, 57 mila nuovi assunti 16 27/07/2018 Italia Oggi Pagina 31 SERGIO TROVATO Il fallimento non è per tutti 18 27/07/2018 Italia Oggi Pagina 31 MICHELE DAMIANI Tfr pignorabile anche nella Pa 19 27/07/2018 Italia Oggi Pagina 37 Integrativa, 5% anche per la p.a. 21 27/07/2018 Italia Oggi Pagina 39 Modifiche possibili in tempi brevi 24 27/07/2018 Italia Oggi Pagina 39 MAURIZIO SAVONCELLI* Rivediamo il sistema estimativo 25 27/07/2018 Italia Oggi Pagina 40 MATTEO BARBERO Patto orizzontale, il Mef ha soddisfatto tutte le richieste 27 27/07/2018 Italia Oggi Pagina 40 Province, l' Upi a Salvini: election day al 31 gennaio 29 27/07/2018 Italia Oggi Pagina 40 PAGINA A CURA DI FRANCESCO CERISANO Stretta sulle occupazioni abusive 30 27/07/2018 Italia Oggi Pagina 41 LUIGI OLIVERI Diritti di rogito a tutti i segretari 32 27/07/2018 Italia Oggi Pagina 44 Efficienza energetica, fondi Ue 34 27/07/2018 Italia Oggi Pagina 44 La Puglia finanzia progetti integrati di inclusione attiva 36 27/07/2018 Italia Oggi Pagina 44 Sicilia, 26 milioni per finanziare piccoli centri storici 37 27/07/2018 Italia Oggi Pagina 45 ALESSANDRO RUSSO Comuni, ricorsi all' Arera 38 27/07/2018 Italia Oggi Pagina 45 PIETRO ALESSIO PALUMBO Consiglieri, accessi online 40 27/07/2018 Italia Oggi Pagina 45 LUIGI OLIVERI Niente consulenze a pensionati 42 27/07/2018 Italia Oggi Pagina 45 ENRICA DANIELA LO PICCOLO Vendite immobili, i proventi vanno a ridurre il debito 43 27/07/2018 Italia Oggi Pagina 46 Biglio ha incontrato Stefani, Toninelli e Giorgetti 44 27/07/2018 Italia Oggi Pagina 46 Eventi, più autonomia ai comuni 45 27/07/2018 Italia Oggi Pagina 46 Festa Anpci a Inverno e Monteleone 47 27/07/2018 Italia Oggi Pagina 46 Incentivi a Belvedere Ostrense 48
27/07/2018 Italia Oggi Pagina 46 Svincolare i mini-enti dai ticket 49 27/07/2018 Italia Oggi Pagina 47 MAURIZIO FIASCO* Spot muti, parlano i comuni 50 27/07/2018 Italia Oggi Pagina 47 Banda ultra larga, incontro in regione Campania 52
27 luglio 2018 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 1
27 luglio 2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 2
27 luglio 2018 Pagina 39 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Si è spento Ennio Pezzi È stato il primo segretario della Cisl SI È SPENTO mercoledì, a 95 anni, Ennio Pezzi 'e' Rasunir', russiano, sindacalista e primo segretario provinciale della Cisl, socio fondatore della Pro loco di Russi, anima del premio Artoran a Ross, tra coloro che hanno rilanciato la Fira di sett dulur e Cavaliere della Repubblica. I funerali saranno celebrati domani alle 10.30 nella chiesa arcipretale di Sant' Apollinare, dove stasera alle 20 si recita il Rosario. La camera ardente è allestita nella sua casa, in via Modigliani 4/2, da ieri meta di un continuo pellegrinaggio di amici e cittadini. «Il caldo e la distanza non hanno fermato neppure i più anziani, tutti ci raccontano il loro incontro con il babbo. Sapevamo che era molto benvoluto, ma riceviamo moltissime testimonianze di affetto» racconta il figlio Elio Pezzi, che coi fratelli Clelia e don Paolo, l' arcivescovo metropolita di Mosca, accoglie i visitatori. Ennio Pezzi era nato nel maggio del 1923. Diplomatosi ragioniere, nel dopoguerra aveva iniziato a lavorare per l' Acli a Ravenna, iscritto al sindacato: allora c' era solo la Cgil e nel 1948 fu fra i promotori della 'libera Cgil' che nel 1950 divenne la Cisl e di cui fu il primo segretario provinciale. È stato anche segretario regionale degli Abruzzi e Molise. A Russi è stato ragioniere alla ditta Babini, prima di mettersi in proprio come consulente del lavoro, attività che poi portò nella nascente Fapa Confartigianato. Nel 1952 ha sposato Gemma Furlano, scomparsa da poco. Nel 2005 i due coniugi sono stati nominati Cavalieri della Repubblica. «Sarò sempre grata a Ennio Pezzi per l' aiuto che diede alla mia mamma quando era sola e con il marito malato» racconta commossa Teresitta Pezzi -. Ennio Pezzi - non era un semplice consulente: faceva sentire la sua voce per i suoi assistiti». Pezzi è stato anche promotore della campagna per l' acquisizione di palazzo San Giacomo e attivo in parrocchia, dove ha riordinato l' archivio che risale al Cinquecento. Con il figlio Elio ha scritto 'E li chiamarono falchetti' con la storia dell' Unione sportiva Russi. Era appassionato anche del gioco delle bocce, amava le zirudele, gli scherzi e faceva parte di diversi sodalizi, fra cui la Lega Gialla, dedita al divertimento. «Una volta durante il carnevale in piazza - ricorda Elio - fece scalpore l' arrivo di una Balilla da cui scesero in uniforme uno chauffeur, un generale e una gran dama. Gli uomini erano Paolì Ferretti e mio padre, sempre impegnati tra scherzi e zirudele anche con Franco Piripai e altri». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2017 Continua --> 3
27 luglio 2018 Pagina 39 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) In due con 8 quintali di droga: uno in cella, l' altro ai domiciliari PER il 40enne albanese Agron Hodo, con precedenti e difeso dall' avvocato Carlo Benini, il gip Andrea Galanti, dopo la convalida dell' arresto, ha disposto la custodia cautelare in carcere. Per il 70enne brianzolo Filippo Mastrosimone, incensurato, titolare di una piccola fabbrica di divani e difeso dall' avvocato David Cappetta, alla luce della sua età, il giudice ha disposto i domiciliari. I due erano stati arrestati domenica pomeriggio dai carabinieri alle porte di Russi in concomitanza al sequestro di quasi 800 chili di droga tra hashish e marijuana che sul mercato al dettaglio avrebbero potuto fruttare fino a otto milioni di euro. Il 40enne, residente nei paraggi, titolare di un' attività per il recupero di rifiuti speciali, aveva preso in affitto la ex porcilaia, ora ricovero attrezzi, nella quale i militari del nucleo Investigativo avevano trovato il grosso della roba (602 chili di marijuana suddivisi in balle e 128 chili di hashish in panetti sottovuoto). Mentre nell' auto del 70enne, una Citroën C5, i militari del Radiomobile avevano trovato 70 chili di marijuana. Ed era stato proprio il controllo della vettura sulla San Vitale che aveva fatto scattare l' operazione. I militari da tempo monitoravano la zona per via di movimenti ritenuti sospetti nelle campagne. E così dopo avere fermato la Citroën, in breve, interpellando vari residenti, erano arrivati alla ex porcilaia. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 5
26 luglio 2018 RavennaNotizie.it Sequestro droga a Russi. Il plauso del sottosegretario alla giustizia Jacopo Morrone ai Carabinieri Dal sottosegretario alla Giustizia, l' on. Jacopo Morrone , appreso del sequestro di 8 quintali tra marijuana e hashish nelle campagne di Russi e dell' arresto di due persone coinvolte, arriva "un plauso per l' importante risultato ottenuto nella lotta al traffico di stupefacenti grazie alla solerte attività investigativa dei Carabinieri del Comando provinciale di Ravenna". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 6
26 luglio 2018 Ravenna Today Guarda che Weekend: notte rossa per l' Eclissi, musica internazionale e sapori adriatici 1 Guarda che Weekend: notte rossa per l' Eclissi, musica internazionale e sapori adriatici 1 / 2 continua a leggere l' articolo FAVOLE, SPETTACOLI, FESTIVAL E LUNA ROSSA Anni fa Fred Buscaglione cantava "Guarda che luna" e questo venerdì si dovrebbe proprio alzar la testa al cielo per ammirare il nostro satellite. La luna diventa tutta rossa, non per l' imbarazzo ma per l' eclissi del secolo, e ci sono alcuni consigli su dove e quando ammirarla. Se poi preferite rimaner con i piedi per terra ci sono spettacoli rossiniani da non perdere a Lugo in occasione di Lugocontemporanea e prosegue fino a domenica il Festival Naturae a Lido di Classe, con escusioni in canoa, yoga, film e tanti incontri interessanti. Venerdì Casola si trasforma nel Paese delle Favole con spettacoli caroselli e principesse, sabato spettacoli, bontà da gustare e fuochi d' artificio si trovano sulla spiaggia di Punta Marina con la Notte Rossa, e da venerdì a domenica Festa del pubblico voto a Bagnara di Romagna con gli spettacoli di musica e acrobazia e le delizie culinarie. CHIARA FRANCINI, RISATE DA CANI E ALTRI INCONTRI E ci sono tanti ospiti e sorprese in questo fine settimana. Venerdì si fanno Risate da cani alla serata di beneficenza in compagnia di Andrea Vasumi, fino a sabato c' è ancora la possibilità di ammirare all' opera la street artist Hyuro in quel di Cotignola e venerdì l' attrice Chiara Francini presenta il suo romanzo Mia madre non lo deve sapere a Milano Marittima. Venerdì e sabato è in programma una due giorni dedicata ad arte e ambiente al Museo del Sale di Cervia, mentre si tiene sabato un finissage da non perdere a Villanova di Bagnacavallo con La Ca' de Mazapegul e il picnic sulle stuoie. PESCE ADRIATICO, CIBO COUNTRY E VINI DA SPIAGGIA Non mancano gli appuntamenti golosi. Venerdì a Oriolo dei fichi si svolge una cena itinerante tra natura e sapori durante l' eclissi di luna, a Casola Valsenio si cucina e si degusta il pesce Adriatico, cotto con le erbe nostrane e il festival del Cibo contadino fa una tappa country al Bosca Ranch di Classe. Inoltre tutti i giorni si possono gustare i vini romangoli in vari stabilimenti del Cervese. CORI, BALLI SWING, RIKI, LISA HUNT... INSOMMA, CONCERTI Venerdì all' Hanabi di Marina di Ravenna si ascolta il live de Il lungo Addio, alla chiesa Stella Maris di Milano Marittima spazio all' organo suonato da Filippo Sorcinelli, a Casa Liverani di San Pancrazio si esibiscono i Bevano Est, ci sono balli swing e lindy hop con l' Hot Club di Bologna al teatro Binario di Cotignola, l' Orkestra Mendoza e altri appuntamenti sui lidi ravennati Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2017 Continua --> 7
26 luglio 2018 Ravenna Today
27 luglio 2018 Pagina 24 Il Sole 24 Ore Innovazione medica, tre bandi in Lombardia Con la prima scadenza il 7 agosto, la seconda l' 8 e la terza il 31 agosto, entrano nel vivo le tre gare di appalto pubblico pre-commerciale messe in campo dalla Regione Lombardia e finanziate con risorse europee Por-Fesr, per «far inventare» a imprese ed enti di ricerca strumenti medici innovativi, non ancora disponibili sul mercato e indicati come necessari dalle strutture e dal personale medico del territorio lombardo. Attraverso questo particolare tipo di bando, l' ente pubblico sollecita la ricerca e lo sviluppo di soluzioni altamente innovative, per rispondere a fabbisogni specifici individuati a partire da una ricognizione puntuale. In particolare, la prima gara di appalto pre- commerciale, in scadenza mercoledì 7 agosto, alle ore 14, chiede la creazione di una soluzione innovativa relativa ad un sistema di «Broncoaspirazione sicura». Giovedì 8 agosto alle ore 14 scade, invece, la presentazione delle domande di partecipazione al bando per un «Sistema meccatronico esoscheletrico per la somministrazione di terapia motoria riabilitativa a pazienti neurologici con disabilità motoria dell' arto superiore». C' è tempo invece fino a venerdì 31 agosto alle ore 16 per la gara che ha come oggetto la realizzazione di un' innovazione tecnologica per valutare la fragilità della placca aterosclerotica coronarica. Per tutte e tre le gare la Regione ha stanziato circa 7,5 milioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Sergio Praderio Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 9
27 luglio 2018 Pagina 25 Il Sole 24 Ore All' Enpab fondi Ue per i progetti nelle scuole Il welfare dei professionisti per la prima volta in Italia viene finanziato con i fondi europei. A riuscire nell' impresa è stato l' Ente di previdenza e assistenza dei biologi (Enpab) guidato da Tiziana Stallone. Ma andiamo con ordine. Si parla da tempo della possibilità per i professionisti di accedere ai fondi europei. Il primo importante passo è stato fatto nel 2015 ottenendo dalla Commissione europea la "parificazione" tra libero professionista e piccola impresa, passaggio necessario per accedere ai fondi per le imprese stanziati dalla Ue. Il secondo passo, su cui ancora si sta faticosamente lavorando, consiste nell' avere dalle Regioni - che di fatto ricevono dalla Ue i fondi per le Pmi che poi distribuiscono sul territorio- dei bandi a cui anche i professionisti possono accedere. Negli ultimi due anni si è assistito a una serrata attività dei rappresentanti delle professioni presso le autonomie, in primis Regioni e Comuni, con effetti a macchia di leopardo. Enpab ha aggirato l' ostacolo e trovato un diverso canale di accesso, il Pon-scuola, il Programma operativo nazionale finanziato dai fondi strutturali europei. «Con Enpab abbiamo avviato due anni fa, anche grazie al coinvolgimento del ministero dell' Istruzione, dell' attività e della ricerca, il progetto "Biologi nelle scuole" - racconta Tiziana Stallone -, per fare educazione ambientale o alimentare», un modo per far lavorare i giovani biologi e permettergli di farsi conoscere. «A un certo punto - prosegue Stallone - abbiamo intuito che bisognava muoversi nella direzione della progettualità finanziata. Con questo obiettivo, e con l' appoggio del Miur, abbiamo interessato tutte le scuole già coinvolte nel nostro "Progetto scuola", pubblicizzando il bando e offrendo il nostro aiuto per la scrittura del progetto e, successivamente per la gestione e la rendicontazione dello stesso». All' idea di Enpab hanno aderito nove scuole e sei hanno ottenuto i fondi. Non si tratta di grandi cifre, in tutto 160mila euro - la cifra massima stanziabile era di 30mila euro a progetto - , ma è la prima volta che una Cassa di previdenza riesce a ottenere dei finanziamenti Ue in modo diretto. Il bando europeo "vinto" di chiama «Competenze di cittadinanza globale» e sarà Enpab attraverso dei bandi nazionali a curare la selezione per individuare tra i propri iscritti i vincitori delle borse di studio che saranno finanziate dalle scuole vincitrici con i fondi Ue. «Con questo bagaglio di esperienze - sottolinea la presidente Stallone - i biologi saranno in grado di proporsi direttamente alle scuole di ogni Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2017 Continua --> 10
27 luglio 2018 Pagina 25 Il Sole 24 Ore
27 luglio 2018 Pagina 25 Il Sole 24 Ore Professionisti, contributi un po' più cari Continuano ad aumentare i contributi previdenziali soggettivi sui redditi professionali degli avvocati, dei ragionieri, dei periti industriali, dei biologi, dei veterinari, degli infermieri, dei medici e degli odontoiatri. Il dato emerge dall' analisi delle dichiarazioni previdenziali che devono essere presentate nei prossimi mesi, per dichiarare il reddito e il volume d' affari del 2017. Per il contributo integrativo, invece, la sentenza del Consiglio di Stato 4062/2018 del 3 luglio 2018, ha bocciato il ricorso presentato dai ministeri del Lavoro e dell' Economia contro la sentenza del Tar del Lazio 966/2016, con la quale si legittima l' aumento dal 2% al 4% del contributo integrativo da applicare sulle prestazioni effettuate nei confronti della Pubblica amministrazione, d a p a r t e d e i professionisti iscritti all' Epap (ente d i previdenza di attuari, chimici, dottori agronomi e dottori forestali e geologi). Questa sentenza avrà conseguenze anche per altri professionisti, perché ha eliminato una disparità di trattamento tra il settore pubblico e quello privato, prevista dalla legge 133/2011 che ha permesso l' incremento dell' integrativo oltre il 2% agli enti che applicano il sistema di calcolo contributivo, escludendo dall' aumento la Pa. Ad oggi, hanno elevato il contributo integrativo avvocati, biologi, consulenti del lavoro, dottori commercialisti e ragionieri, geometri, e infermieri, ingegneri e architetti, periti industriali. Tutti hanno lo hanno portato al 4%, tranne geometri e periti industriali per i quali l' integrativo è del 5 per cento. Anche se nei rispettivi regolamenti, periti industriali, biologi e infermieri, prevedono per la Pa un contributo integrativo da indicare in fattura del 2%, di fatto hanno avviato - subito dopo la sentenza del 3 luglio - l' iter per parificare il contributo del pubblico a quello dei privati, però ci vorrà un po' di tempo perché, per modificare il regolamento prima serve una delibera dell' ente e poi l' approvazione dei ministeri vigilanti. Non c' è distinzione tra pubblico e privato per avvocati, consulenti del lavoro, dottori commercialisti e ragionieri, ingegneri e architetti. Vediamo ora nel dettaglio le varie professioni: periti industriali: nel 2017, il contributo soggettivo è aumentato dal 15 al 16%, un incremento programmato iniziato nel 2012 che arriverà al 18% nel 2019; dottori commercialisti: per il 2017 l' aliquota minima del contributo soggettivo è del 14% e quella massima è del 24%, nel 2018 saliranno la minima al 15% e la massima al 25%; biologi: per i redditi del 2017 il contributo soggettivo è aumentato dal 14 al 15 per cento. La scadenza dell' invio del modello dichiarativo, è stata posticipata al 30 settembre 2018 e la Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2017 Continua --> 12
27 luglio 2018 Pagina 25 Il Sole 24 Ore
27 luglio 2018 Pagina 2 Italia Oggi 18 anni per passare dalla domanda alla posa della prima pietra Diciotto anni per passare da una domanda di opera pubblica alla prima pietra: non è uno scandalo denunciato da qualche industriale indignato, ma una desolante normalità ammessa, con rabbia impotente, da un burocrate perbene come Mauro Coletta, dg del ministero dei trasporti Si chiama paralisi, paralisi della Pubblica amministrazione, una sindrome che prescinde dalle convulsioni della politica, è immune allo spoil system e s' incarna in una casta (parola abusata ma chiara) di superburocrati ignoti al grande pubblico ma irremovibili nelle loro posizioni di potere, che guardano dall' alto in basso i governanti di turno chedendosi con ironia, sul loro conto: «E adesso questi dureranno più di un anno o nemmeno?». Pentastellati e leghisti, ma soprattutto i primi, non potevano sapere davvero quanto sia difficile governare, perché o non l' avevano mai fatto (i primi) o l' avevano fatto eccome (i secondi) ma senza mai rappresentare le roboanti istanze di cambiamento che la Lega di Salvini oggi vuol incarnare agli occhi del suo elettorato, ponendosi non più come partito gregario di un leader indiscutibile (Berlusconi) su cui scaricare la colpa dei propri insuccessi ma come partito-guida della coalizione di governo. Come disse Pietro Nenni all' indomani del varo del primo governo di centrosinistra che incluse ministri socialisti: «Siamo entrati nella stanza dei bottoni, ma i bottoni non comunicavano con niente». Dalla riforma Bassanini alla riforma Madia, la paralisi della Pubblica amministrazione non è stata minimamente scalfita. Il varo del Jobs Act, di cui oggi tanti parlano con nostalgia di fronte alle correzioni che vuole apportargli il «decreto dignità», non ebbe (è il caso di dire) la dignità di equiparare la normativa sui licenziamenti nel settore pubblico a quella relativa al settore privato, per cui oggi le imprese possono procedere ai licenziamenti individuali per ragioni economiche («non mi servi più, sei fuori») e/o disciplinari, mentre gli statali sono rimasti pressoché inamovibili. Dall' ultimo usciere fino al primo dirigente, nulla mette in discussione la possibilità degli statali di affermare tutti i loro diritti senza dover adempiere, salvo spontanea gentile adesione, allo svolgimento di tutti i loro doveri. Protetti oltretutto dall' inefficienza di quella supercasta nella casta che è la magistratura. E dunque? Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2017 Continua --> 14
27 luglio 2018 Pagina 2 Italia Oggi
27 luglio 2018 Pagina 31 Italia Oggi Scuola, 57 mila nuovi assunti Il Nord fa il pienone di assunzioni nella scuola. Delle 57.322 immissioni in ruolo di insegnanti che si faranno per il prossimo settembre, il 59% andrà a coprire i posti vuoti in organico delle regioni del Nord, in particolare Lombardia e Veneto. Il 18% andrà alle regioni centrali, il restante 22% a quelle del Sud. Secondo quanto risulta a ItaliaOggi, questa è la ripartizione messa a punto dai tecnici del ministro dell' istruzione, Marco Bussetti, in attesa che l' Economia firmi il decreto di autorizzazione ad assumere. A quel punto i tempi per procedere saranno stretti e gli uffici regionali dovranno concludere le assegnazioni alle sedi entro fine agosto. Non più, come prevedeva una iniziale nota operativa, entro il 6 di agosto, scadenza considerata a rischio da molte direzioni regionali. Ieri i si è tenuta una nuova informativa ai sindacati, e i vertici ministeriali hanno confermato che il contingente complessivo richiesto all' Economia è di 57.322 docenti e di 9.339 Ata, il personale ausiliario, tecnico e amministrativo. Assunzioni fatte a fronte del turnover e a copertura di posti vacanti in organico. In particolare al Nord, dove gli organici si sono ulteriormente sguarniti sia per la carenza di candidati sia per le operazioni di mobilità che hanno consentito a migliaia di docenti di ritornare nelle regioni di origine al Sud. Delle 57.322 nomine in ruolo di insegnanti, 13.320 saranno di docenti di sostegno. Alla scuola dell' infanzia andranno circa 5mila maestri, di cui 1.140 sul sostegno; nella primaria oltre 12.400 di cui quasi 4.400 sul sostegno. Alle medie ci saranno 21mila nuovi docenti stabili, di cui 6140 sul sostegno. E poi le superiori, che portano a casa quasi 18.950 prof, 1.650 per il sostegno agli alunni disabili. Il 50% dei posti per ogni profilo sarà coperto attingendo alle graduatorie del concorso, l' altro 50% dalle Gae, le graduatorie a esaurimento. Nella nuova nota operativa del Miur agli uffici, dovrà essere chiarito che anche i docenti già di ruolo potranno accettare una proposta di assunzione da diversa graduatoria, anche per lo stesso tipo di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2017 Continua --> 16
27 luglio 2018 Pagina 31 Italia Oggi
27 luglio 2018 Pagina 31 Italia Oggi Il fallimento non è per tutti Solo l' agente della riscossione che riscuote a mezzo ruolo per conto dell' Agenzia delle entrate può presentare istanza di fallimento del debitore esecutato. L' articolo 87 del dpr 602/1973 è una norma speciale, la quale impedisce che altri concessionari della riscossione possano presentare istanza di fallimento o domande di insinuazione al passivo fallimentare per conto dei comuni o di altri enti impositori. Lo ha affermato il tribunale di Bari, con un decreto emanato il 23 luglio scorso. Secondo il tribunale, il sostituto processuale deve essere «un concessionario della «Agenzia delle entrate» (e non di qualsiasi altro ente impositore) e che, per conseguenza, si tratti di un credito erariale (e non di qualunque altro credito tributario)». Al riguardo, si ritiene che il decreto del tribunale di Bari sia del tutto privo di fondamento giuridico, laddove esclude la legittimazione dei concessionari privati a proporre istanza di fallimento del debitore. In realtà, la norma alla quale possono fare riferimento sia i comuni che i concessionari, per la proposizione dell' istanza di fallimento, è proprio l' articolo 87 del dpr 602/1973. La disposizione de qua, infatti, disciplina il ricorso per la dichiarazione di fallimento e la domanda di ammissione al passivo. Il concessionario, ex lege, può per conto dell' ente creditore presentare il ricorso per la dichiarazione di fallimento. Tutte le disposizioni contenute nel citato dpr 602 fanno riferimento solo agli agenti della riscossione, ma è pacifico che le stesse previsioni si rivolgano anche a soggetti diversi. Non solo per analogia, perché di fatto l' ingiunzione è uno strumento che ha la medesima funzione della cartella di pagamento, bensì perché c' è uno specifico richiamo normativo, contenuto nell' articolo 7 del decreto legge 70/2011, che consente ai concessionari diversi da Equitalia di esperire tutte le azioni esecutive disciplinate dal titolo II del sopra indicato decreto. E l' articolo 87 è inserito nell' ambito del titolo II. SERGIO TROVATO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 18
27 luglio 2018 Pagina 31 Italia Oggi Tfr pignorabile anche nella Pa Il trattamento di fine rapporto può essere pignorato tanto ad un dipendente privato che ad uno pubblico, s t a n t e « l a t o t a l e equiparazione del regime di pignorabilità e sequestrabilità del Tfr». A stabilirlo la Corte di cassazione, sesta sezione civile, con l' ordinanza n. 19708 depositata ieri. La Cassazione ha ribaltato il giudizio espresso dalla Corte di appello di Bari, che aveva dichiarato l' inefficacia del pignoramento, affermando «la non assoggettabilità a pignoramento di somme non ancora esigibili». Secondo i giudici del Palazzaccio: «Il Tfr costituisce, a tutti gli effetti, un credito che il lavoratore matura già in costanza di rapporto di lavoro... Poiché i presupposti per l' assoggettabilità di un credito a pignoramento sono solamente la certezza del credito e la sua liquidità, ma non la sua esigibilità, nulla osta alla pignorabilità» della somma. Sulla base di queste affermazioni, l' ordinanza afferma che «in relazione ai lavoratori dipendenti del settore privato, la questione non si pone in termini diversi per i dipendenti pubblici» . I n f a t t i « l ' o r i g i n a r i o r e g i m e d i impignorabilità del trattemento di fine servizio è stato dichiarato costituzionalmente legittimo» da precedenti sentenze della stessa Corte. Quindi «le quote accantonate del Tfr, tanto che siano trattenute presso l' azienda quanto che siano versate al fondo di tesoreria dell' Inps o conferite in un fondo di previdenza complementare, sono intrinsecamente dotate di potenzialità satisfattiva futura e corrispondono ad un diritto certo e liquido del lavoratore, di cui la cessazione del rapporto di lavoro determina solo l' esigibilità, con la conseguenza che le stesse sono pignorabili. Tale principio», continua l' ordinanza, «valevole per i lavoratori subordinati del settore privato, si estende anche ai dipendenti pubblici, stante la totale equiparazione del regime di pignorabilità e sequestrabilità del trattamento di fine rapporto o di fine servizio». Spiegato ciò, la Cassazione ha cassato la sentenza con rinvio alla Corte di appello di Bari. MICHELE DAMIANI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2017 Continua --> 19
27 luglio 2018 Pagina 31 Italia Oggi
27 luglio 2018 Pagina 37 Italia Oggi Integrativa, 5% anche per la p.a. L' Eppi, Ente di previdenza dei periti industriali e dei periti industriali laureati, non perde tempo e accelera sui provvedimenti interni conseguenti alla recente sentenza del Consiglio di stato n. 4062/2018 del 3 luglio scorso. La sentenza ha sancito l' illegittimità della distinzione delle aliquote del contributo integrativo che i professionisti devono indicare in parcella per i lavori pubblici e per quelli privati. Il provvedimento dell' Eppi Il Consiglio d i indirizzo generale dell' ente si riunirà la prossima settimana a Roma e, d' intesa con il Consiglio di amministrazione, ha in agenda la delibera per la modifica dell' art. 5 comma 2 del Regolamento per l' attuazione delle attività di previdenza. Tale modifica riguarderà l' eliminazione del riferimento alla legge n. 133/2011, cosiddetta legge Lo Presti, laddove, in forza di una chiave interpretativa connessa alla finalità di non produrre «nuovi e maggiori oneri p e r l a finanza pubblica», non consentiva di elevare oltre il 2% l' aliquota della contribuzione integrativa a carico della committenza pubblica. Eliminando tale riferimento, il quadro regolamentare dell' ente manifesterà già i presupposti affinché i periti industriali libero professionisti iscritti possano, si spera, da qui a breve, applicare aliquote al 5% anche verso i «clienti pubblici», parificandoli così a quelli privati. L' Eppi invierà prontamente la delibera ai ministeri vigilanti per l' approvazione finale. Nelle more dell' iter istituzionale d' approvazione, gli iscritti dovranno, purtroppo, continuare ad applicare il contributo del 2% per le committenze assegnate dalla p.a. I fatti Nel 2013, l' Adepp, Associazione degli enti previdenziali privati, mossa da un' iniziativa dell' Epap, Ente di previdenza e assistenza pluricategoriale, e con l' ulteriore adesione di Eppi e Cnpr, Cassa nazionale di periti commerciali e ragionieri, è ricorsa al Tar del Lazio contro una nota del ministero del lavoro che bocciava l' aumento oltre il 2% del contributo integrativo riconosciuto agli iscritti per le prestazioni professionali svolte verso la p.a. La nota ministeriale era stata motivata «al fine di evitare l' insorgere di maggiori oneri per la finanza pubblica». Con la sentenza n. 966/2016, il Tar del Lazio ha dato invece ragione all' Adepp e alle casse associate, chiarendo che, proseguendo con la linea interpretativa ministeriale della legge Lo Presti, «si verrebbe a determinare un' ingiustificabile ed insanabile disparità di trattamento () E, infatti, il giovane Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2017 Continua --> 21
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27 luglio 2018 Pagina 39 Italia Oggi Modifiche possibili in tempi brevi La revisione del catasto dei fabbricati è una sfida cruciale per il paese: rappresenta lo strumento più efficace per correggere sperequazioni e iniquità diffuse che incidono negativamente sul rapporto tra il fisco e i contribuenti. Con l' obiettivo di fornire un contributo in questa direzione, già nel 2015 il Cngegl ha elaborato la «proposta metodologica di revisione degli estimi catastali», ispirata a quattro linee-guida: equità, aggiornamento dei dati, trasparenza, limitazione del contenzioso. Da un punto di vista metodologico, la proposta (che impiega una funzione estimativo-statistica e prevede un sistema di valutazione uniforme per la stima del valore patrimoniale e della rendita degli immobili ai fini catastali) presenta due punti di forza: - soddisfa l' esigenza di attuare la riforma del catasto in tempi rapidi prevedendo, sin dalle prime fasi di revisione, l' ottimizzazione di un sistema interrelato di fonti, dati e informazioni già presenti nel mercato immobiliare e presso le banche dati, oltre che nel patrimonio conoscitivo dei professionisti di area tecnica; - elimina le distorsioni insite nel calcolo della base imponibile, assegnando equilibrio al sistema della fiscalità immobiliare: le linee guida prevedono il contrasto all' obsolescenza e alla staticità del sistema censuario attuale mediante la realizzazione di una banca dati capace di registrare tempestivamente le modifiche del territorio e del mercato immobiliare, nonché la ridefinizione dei criteri che concorrono alla determinazione della base imponibile secondo procedimenti uniformi e oggettivi, abbattendo l' ampia discrezionalità in essere. Tuttavia, per rendere strutturali queste dinamiche, la sola bontà metodologica non basta: occorre prevedere la possibilità di operare la stima del patrimonio immobiliare italiano «sul campo», ossia sul territorio, e non «a tavolino». Questa modalità rappresenterebbe il più importante segnale di discontinuità con il passato: la revisione degli estimi operata nel 1992 (la prima dagli anni quaranta) si è rivelata fallimentare perché realizzata attraverso una rivalutazione esclusivamente monetaria, senza procedere ad una rilettura tecnico-estimativa del territorio, utile a ridurre l' incoerenza tra i valori catastali e la realtà dinamica del mercato immobiliare. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 24
27 luglio 2018 Pagina 39 Italia Oggi Rivediamo il sistema estimativo Se il governo Conte intende assecondare le istanze di cambiamento che hanno configurato l' inedito assetto politico della XVIII legislatura, la direzione obbligata è quella della semplificazione amministrativa e della riduzione delle disuguaglianze economiche all' interno della società. Tra gli interventi più urgenti in tal senso, la categoria dei geometri ritiene doveroso riportare l' attenzione sulla riforma del catasto d e i fabbricati, g i à dimenticata nonostante fosse contemplata dal Programma nazionale di riforma 2016 rientrante nel Documento di economia e finanza del Mef. La riforma del catasto d e i fabbricati è u n a p r i o r i t à p e r i l P a e s e : promuovere un processo di revisione del sistema estimativo mediante la lettura aggiornata del patrimonio immobiliare e l' introduzione di una banca dati dinamica, è la sola via per correggere sperequazioni e iniquità che caratterizzano gli attuali meccanismi della fiscalità immobiliare, ancorati al valore di rendite catastali calcolate decenni addietro, sulla base di configurazioni urbane, sociali e reddituali delle quali oggi non vi è più traccia. Un intervento di questa portata avrebbe due ordini di conseguenze: apporterebbe benefici in termini di equità fiscale e contributiva ad oltre 20 milioni di proprietari immobiliari; costituirebbe un tassello importante (per sua natura, l' unico imputabile esclusivamente alla volontà politica) del processo evolutivo di cui si è reso protagonista il catasto italiano, che nei passaggi da Ufficio tecnico erariale a Ufficio del territorio, poi da Agenzia del territorio ad Agenzia delle entrate, ha percorso non poche tappe che conducono all' eccellenza, in ambito nazionale e internazionale. Tra le più significative, l' introduzione delle procedure informatizzate Pregeo (Pretrattamento geometrico) e Docfa (Documenti catasto fabbricati), la cui portata innovativa risiede principalmente nella capacità di aver «provocato» un cambio radicale del modus operandi dei professionisti, consentendo loro di andare nella direzione di una semplificazione resa possibile dalla digitalizzazione dei processi e delle procedure. Dal canto loro, i professionisti tecnici sono stati parte attiva del cambiamento: grazie al coinvolgimento voluto nel tempo dai vertici di largo Leopardi, gli stessi hanno potuto dare un impulso significativo allo sviluppo di servizi finalizzati alla semplificazione degli adempimenti e all' utilizzo dei canali telematici. Valgano ad esempio l' anagrafe Immobiliare Integrata, capace di garantire la gestione omogenea delle banche dati attraverso la corretta determinazione degli immobili, della relativa base imponibile, dei Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2017 Continua --> 25
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27 luglio 2018 Pagina 40 Italia Oggi Patto orizzontale, il Mef ha soddisfatto tutte le richieste Il Mef ha soddisfatto integralmente tutte le richieste di spazi finanziari presentate dagli enti locali per l' anno corrente nell' ambito del Patto orizzontale nazionale. L' offerta, infatti, ha ampiamente superato la domanda, evidenziando come ormai le amministrazioni siano proiettate verso la riforma del pareggio di bilancio imposta dalla Corte costituzionale, che dovrebbe comportare la rimozione dei relativi vincoli. Ieri, la Ragioneria generale dello Stato ha reso noto di aver disposto la distribuzione delle quote cedute entro il 16 luglio a favore degli enti che, alla stessa data, hanno presentato richiesta di acquisizione. Al riguardo, Via XX Settembre segnala che, per l' anno 2018, sono pervenute richieste di cessione di spazi finanziari complessivamente maggiori rispetto alle richieste di acquisizione, che quindi hanno potuto essere soddisfatte al 100%. In particolare, mentre le regioni non hanno aderito al meccanismo, le province e le città metropolitane hanno reso disponibili spazi finanziari per circa 9 milioni di euro, tali da consentire l' integrale soddisfacimento delle richieste pervenute, pari a circa 2 milioni di euro. Di conseguenza, le richieste di cessione sono state accolte per ciascun ente, in misura proporzionale alle richieste di acquisizione pervenute (23,4% circa). I comuni hanno reso disponibili spazi finanziari per circa 56 milioni di euro, tali da consentire l' integrale soddisfacimento delle richieste pervenute, pari a circa 24 milioni di euro. Di conseguenza, le richieste di cessione sono state accolte per ciascun ente, in misura proporzionale alle richieste di acquisizione pervenute (42,6% circa). Per il 2019 ed il 2020, invece, non vi sono state cessioni e, quindi, non è stato possibile procedere alla assegnazione di spazi finanziari. Dal prossimo anno, peraltro, l' intera disciplina del pareggio dovrà essere oggetto di profonde modifiche dopo che la Corte costituzionale (prima con la sentenza n. 247/2017 e poi con la sentenza n. 101/2018) ha censurato le attuali limitazioni all' utilizzo dell' avanzo e del fondo pluriennale vincolato. Nulla è ancora stato deciso, ma la soluzione più gettonata prevede addirittura il completo superamento del meccanismo e l' applicazione dei soli equilibri previsti dal dlgs 118/2011. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2017 Continua --> 27
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27 luglio 2018 Pagina 40 Italia Oggi Province, l' Upi a Salvini: election day al 31 gennaio Spostare l' election day delle province dal 31 ottobre al 31 gennaio 2019 in modo da portare al voto 70 enti sui 76 in scadenza. È la richiesta dell' Upi al ministro dell' interno Matteo Salvini che giovedì in parlamento, illustrando le linee programmatiche del proprio dicastero, aveva dedicato un capitolo ad hoc alle province, annunciando l' imminente revisione della legge Delrio. Parole che sono piaciute al presidente dell' Upi, Achille Variati. «Dopo anni di silenzio, finalmente il ministero dell' interno torna ad occuparsi delle province, preannunciando la volontà di rivedere profondamente la legge 56/2014 e di restituire dignità e coerenza a questa istituzione». Tuttavia, ha osservato Variati intervenendo in Conferenza stato-città, questo intento rischia di essere compromesso dalla norma del Milleproroghe estivo (dl 91/2018) appena varata dal governo che, fissa le elezioni provinciali al 31 ottobre, anticipando a quella data la votazione dei consigli provinciali che scadranno entro dicembre. «Il 31 ottobre si voterà per 47 presidenti e 27 consigli provinciali, e a gennaio si tornerà a votare per i restanti 43 consigli provinciali. Questo vuol dire che non ci sarà un vero election day, e avremo addirittura il caso di 32 province, in cui si voterà il 31 ottobre per il presidente e a gennaio per il consiglio, consolidando la confusione creata dalla riforma. Per questo come Upi proporremo al parlamento di modificare questa data con il 31 gennaio 2019, in modo da arrivare ad un vero election day che coinvolgerà 70 province sulle 76 totali». «Resta per noi essenziale», ha poi concluso Variati, «una revisione profonda delle attuali norme che regolano le province. Un restyling che, in linea con la Costituzione, consolidi queste istituzioni non solo da punto di vista degli organi, ma soprattutto per le competenze e le relative risorse, per assicurare i servizi ai cittadini nell' ottica della semplificazione. Su questi temi chiediamo al ministro Salvini un incontro, per presentare le nostre proposte e trovare insieme le soluzioni migliori ad uscire dal caos in cui sono stati lasciati i territori». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 29
27 luglio 2018 Pagina 40 Italia Oggi Stretta sulle occupazioni abusive Giro di vite sulle occupazioni abusive. Da realizzare non solo con una «rigorosa politica di sgomberi» ma anche attraverso la prevenzione e la costante vigilanza del territorio e degli immobili non utilizzati. E in questo sarà cruciale la collaborazione con i sindaci. Rispondendo a un' interrogazione del senatore Franco Dal Mas (Forza Italia), il ministro dell' interno Matteo Salvini ha annunciato che sono in arrivo modifiche alla normativa vigente, spesso rivelatasi incapace di contrastare un fenomeno che ha assunto ormai proporzioni preoccupanti, soprattutto nelle grandi città. Lo dicono i numeri. A Torino si contano 24 stabili occupati, a Catania sono 100 le unità immobiliari abitate abusivamente, a Genova 3.000, a Reggio Calabria 110, a Venezia 19 e 14 terreni. A Roma, poi, la situazione è diventata davvero allarmante: 92 edifici totalmente occupati, di cui 66 a uso abitativo, e 6.834 appartamenti dell' edilizia residenziale pubblica sottratti ai legittimi proprietari. Di fronte alla crudezza dei numeri, Salvini ha promesso che il suo dicastero lavorerà per garantire l' intangibilità della proprietà privata e per realizzare alcune modifiche normative su cui al momento stanno lavorando gli uffici del Viminale. Il ministro non si è sbottonato più di tanto limitandosi a parlare di «perfezionamenti e miglioramenti» delle norme esistenti, ma l' auspicio dei proprietari è che in testa alla lista delle modifiche normative vi sia l' art. 11 del cosiddetto decreto Minniti (dl n. 14/2017), ritenuto la fonte del lassismo statale negli sgomberi. La norma, infatti, viene contestata per l' eccessiva discrezionalità riconosciuta ai prefetti, in grado di prevalere anche sulle decisioni della magistratura. Ma si tratta di una disposizione che potrebbe essere presto superata visto che in senato c' è già incardinato un disegno di legge (presentato da Forza Italia) proprio teso a modificare l' art.11. Le risposte fornite dal ministro consentono di sperare in un cambio di rotta», ha commentato il presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa. «L' approccio è quello giusto: prevenzione del fenomeno attraverso la vigilanza del territorio e degli immobili non utilizzati, intervento immediato delle forze di polizia sui tentativi di nuova occupazione, rigorosa politica degli sgomberi per ridurre le situazioni risalenti nel tempo, forte e costante collaborazione con i sindaci». La necessità di un intervento tempestivo e efficace sulle occupazioni abusive è oggi più che mai Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2017 Continua --> 30
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27 luglio 2018 Pagina 41 Italia Oggi Diritti di rogito a tutti i segretari Diritti di rogito a tutti i segretari comunali d i qualsiasi qualifica, se insediati in sedi di comuni p r i v i d i dirigenti. S i v a v e r s o u n ' interpretazione estensiva delle previsioni contenute nell' articolo 10, comma 2-bis, del dl 90/2014, che ha inteso abolire la compartecipazione ai diritti di rogito per i segretari comunali operanti negli enti c o n qualifica dirigenziale. La Corte dei conti, sezione delle autonomie, modificando di 180 gradi il proprio avviso sul tema, espresso con la delibera 15/2015, da un lato risolve un problema concreto che si trascina da anni, dall' altro torna a porre in maniera molto forte il grave problema della funzione di controlli cosiddetti collaborativi della Corte dei conti, regolati dall' articolo 7 della legge 131/2003. Tale disposizione consente a regioni e comuni di richiedere alle sezioni regionali di controllo pareri in materia di contabilità pubblica, che la magistratura contabile esprime in assolvimento ai propri compiti di collaborazione ai fini del coordinamento della finanza pubblica. Tuttavia, con l' andare degli anni e, soprattutto, con il moltiplicarsi di una serie di norme e regole dettate più da logiche di efficienza operativa e gestionale, da una visione quasi esclusivamente finanziaria, si è tracciato un confine molto forte tra le esigenze della cosiddetta amministrazione «attiva», consistente nel concreto agire, e l' amministrazione «consultiva», cui latamente poter ricondurre la funzione collaborativa della Corte dei conti, che resta, comunque, giurisdizionale. L' occhio attento in via esclusiva al coordinamento della finanza pubblica, nel caso dei diritti di rogito ha creato un cortocircuito incredibile tra funzione giurisdizionale della magistratura contabile, funzione amministrativa e giurisdizione civile. I comuni, infatti, sono stati investiti dalle richieste, legittime, dei segretari di ottenere il pagamento della compartecipazione ai diritti di rogito, ma hanno negato queste richieste, col problema, però, di accantonare le somme in vista di possibili vertenze davanti al giudice civile. Le cause non sono certo mancate e a partire dal 2016 le sentenze dei giudici del lavoro favorevoli ai segretari e fortemente critiche nei confronti della Corte dei conti si sono moltiplicate. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2017 Continua --> 32
27 luglio 2018 Pagina 41 Italia Oggi
27 luglio 2018 Pagina 44 Italia Oggi Efficienza energetica, fondi Ue MASSIMILIANO FINALI Definire strategie ambizione di efficienza energetica, attuare e monitorare azioni efficaci per la decarbonizzazione e sostenere la transizione verso sistemi energetici sostenibili sono solo alcuni degli obiettivi dei bandi comunitari per «sostenere le autorità pubbliche nell' attuazione dell' unione d e l l ' e n e r g i a » . Attraverso due bandi specifici, nell' ambito del programma H2020, le amministrazioni pubbliche possono disporre di uno stanziamento complessivo di 18 milioni di euro destinati a questo scopo. Una prima quota di 8 milioni di euro è dedicata ad un bando aperto la cui scadenza è fissata a l 4 s e t t e m b r e 2 0 1 8 ; l e amministrazioni pubbliche che non riuscissero a presentare una proposta su questo bando potranno contare su un analogo invito che aprirà dal 24 gennaio 2019 al 3 settembre 2019, con uno stanziamento di 10 milioni di euro. L' accesso al bando è possibile attraverso il portale dei partecipanti raggiungibile all' indirizzo http://ec.europa. eu/research/participants/portal/desktop/en/home.html. Progetti di supporto agli enti locali I progetti finanziabili devono rappresentare un supporto alle autorità pubbliche locali e regionali, fornendo maggiore qualità e coerenza delle misure di efficienza energetica attuate attraverso il coordinamento rafforzato dei diversi livelli amministrativi. Le azioni dovrebbero portare a programmi di monitoraggio e verifica sulle misure di efficienza energetica approvati politicamente e applicati congiuntamente tra le autorità locali e regionali, a un migliore coordinamento delle misure di efficienza energetica attuate e una gestione più efficiente della spesa pubblica per l' efficienza energetica. Altro obiettivo è quello di sostenere le autorità pubbliche nello sviluppo di tabelle di marcia per la transizione che definiscano chiaramente il percorso verso gli obiettivi europei a lungo termine. I programmi dovrebbero formare manager pubblici in grado di guidare la transizione di energia sostenibile nei rispettivi territori. Infine, i progetti devono mirare a sostenere l' attuazione della direttiva sull' efficienza energetica. Finanziabili progetti per soluzioni innovative Il bando finanzia iniziative per giungere a soluzioni innovative nel campo dell' efficienza energetica, nell' ambito delle strategie politiche attuate dalle pubbliche amministrazioni. In particolare, i progetti potranno prevedere attività di ricerca e sviluppo, oltre che azioni innovative. Le azioni di ricerca e sviluppo rappresentano attività volte Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2017 Continua --> 34
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27 luglio 2018 Pagina 44 Italia Oggi La Puglia finanzia progetti integrati di inclusione attiva La regione Puglia finanzia progetti integrati di inclusione attiva rivolti alle vittime di violenza, di tratta e grave sfruttamento, ai minori stranieri non accompagnati prossimi alla maggiore età, ai beneficiari di protezione internazionale, sussidiaria e umanitaria e alle persone a rischio di discriminazione. Lo fa con il bando relativo alla sub-azione 9.5a del por Puglia 2014-2020, denominato «discrimination free Puglia», che stanzia allo scopo 5,25 milioni di euro. L' avviso è rivolto ad enti locali capofila degli ambiti territoriali sociali, ed enti del terzo settore obbligatoriamente, pena l' esclusione, associati in associazione temporanea di scopo con gli ambiti territoriali sociali o con i consorzi di ambito territoriale sociale. L' obiettivo dell' intervento è agire su un modello di percorso che persegua l' emersione da una condizione discriminatoria, quali la violenza, lo sfruttamento sessuale, lavorativo e la tratta, attraverso l' interazione e l' integrazione di fasi e passaggi fondamentali. L' accompagnamento delle vittime verso l' uscita da un contesto di sofferenza, mediante il recupero della piena autonomia personale. Il percorso dovrà passare da una prima fondamentale fase di accoglienza e ascolto, al sostegno durante tutto il percorso di recupero dell' autostima, per la ricostruzione di un progetto di vita autonomo che comprenda l' inclusione e l' inserimento lavorativo. Il costo massimo di ogni intervento deve essere pari a 150 mila euro, coincidente al contributo massimo concedibile. La scadenza per presentare domanda è fissata al 10 settembre 2018. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 36
27 luglio 2018 Pagina 44 Italia Oggi Sicilia, 26 milioni per finanziare piccoli centri storici La regione Sicilia ha reso operativo il bando pubblico p e r l a p r e d i s p o s i z i o n e d i u n programma regionale di finanziamento al fine di favorire gli interventi diretti a tutelare l' ambiente e i beni culturali, per la realizzazione di infrastrutture, per l' accrescimento dei livelli di sicurezza, per il risanamento dei centri storici e la prevenzione del rischio idrogeologico. I 26 milioni di euro a disposizione provengono dal fondo per lo sviluppo e la coesione e sono destinati ai piccoli comuni dell' isola con popolazione inferiore ai 15 mila abitanti. Le proposte progettuali comprendono interventi per il risanamento dei centri storici mediante la riqualificazione urbana e/o il miglioramento della sicurezza degli edifici pubblici di proprietà dei comuni nonché delle chiese, purché soggetti a vincolo e tutela dalle norme sui beni culturali. Inoltre, sono finanziabili interventi finalizzati a mitigare il rischio idrogeologico dei centri storici e opere di urbanizzazione primaria e secondaria purché finalizzate alla mitigazione del rischio idrogeologico dei centri storici. Rientrano tra le spese ammissibili degli interventi tutte quelle necessarie per la realizzazione delle opere in genere e degli impianti, le competenze tecniche per la redazione dei progetti, la direzione dei lavori e i collaudi, nonché le indagini, le consulenze specialistiche e le espropriazioni di terreni e/o immobili. L' importo complessivo dei finanziamenti concessi, per ogni singolo intervento, non potrà eccedere 1,25 milioni di euro. Le domande dovranno essere presentate entro il 17 settembre 2018. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 37
27 luglio 2018 Pagina 45 Italia Oggi Comuni, ricorsi all' Arera Il comune è un soggetto che gestisce il servizio di illuminazione pubblica, come tale può sollevare reclamo all' Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera). Nel 2016 un comune alle porte di Milano riceve fatture a conguaglio del consumo di energia elettrica per l' illuminazione pubblica p e r i l periodo 2011-2015 emesse da diversi fornitori sulla base di una rettifica del gestore E- Distribuzione spa, che rilevava un' errata misurazione in un punto di prelievo a forfait. Nelle more un fornitore cede il credito ad una società di factoring. Il comune solleva reclamo all' Arera, affermando la propria legittimazione in quanto gestore del servizio di illuminazione pubblica di cui gode la collettività. Sostiene inoltre la legittimazione passiva del factor, diventato fornitore di energia per quella determinata fatturazione. Tutti i convenuti contestavano la legittimazione del comune, considerandolo soggetto che acquista energia, quindi cliente e, come tale, impossibilitato a rivolgersi all' Autorità. Il factor affermava anche il suo difetto di legittimazione passiva, in quanto solamente cessionario di un credito. Con delibera n. 61/2018/E/Arera riconosce per la prima volta al comune la qualità di gestore del servizio d i illuminazione pubblica. Appurato che il cliente finale, ossia chi usufruisce dell' illuminazione è la cittadinanza, Arera ritiene che il comune disponga del requisito di legittimazione attiva, interpretando estensivamente la delibera 188/2012/E/com. Accertato poi che solo nel 2016 il gestore, esercente professionale ai sensi dell' art. 1176, c.2 codice civile, prendeva atto del «disservizio informatico» che sottostimava per quattro anni il Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2017 Continua --> 38
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