COMUNE DI RUSSI Venerdì, 08 giugno 2018

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COMUNE DI RUSSI Venerdì, 08 giugno 2018
COMUNE DI RUSSI
 Venerdì, 08 giugno 2018
COMUNE DI RUSSI Venerdì, 08 giugno 2018
COMUNE DI RUSSI
                                                           Venerdì, 08 giugno 2018

Prime Pagine
 08/06/2018 Prima Pagina
 Corriere di Romagna (ed. Ravenna)                                                                                            1
 08/06/2018 Prima Pagina
 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                                                                           2
Cronaca
 08/06/2018 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 39
 Da Faenza a Marina Romea seguendo il corso del Lamone                                                                        3
 08/06/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42
 Un intero paese pronto a tuffarsi «La piscina, un sogno che si...                                                            5
 08/06/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42
 Festa de Mutor a Pezzolo                                                                                                     6
 08/06/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42
 SAN PANCRAZIO MUSICA AL MUSEO DELLA VITA...                                                                                  7
 08/06/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50
 L' escursione lungo il Lamone                                                                                                8
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
 08/06/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 3                                                                         Carmine Fotina
 Di Maio blocca l' Iva, avanti con gli incentivi                                                                              9
 08/06/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 3                                                                   JEAN MARIE DEL BO
 GLI ANNUNCI CHE PORTANO «SUCCESSI» A BUON MERCATO                                                                            11
 08/06/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 3
 L' assalto allo split payment puntando su...                                                                                 12
 08/06/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 3
 Riforma del codice appalti senza limitare i...                                                                               13
 08/06/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 3                                                                        Marzio Bartoloni
 Toninelli appoggia Cantone                                                                                                   14
 08/06/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 29                                                                     Guglielmo Saporito
 Stabilimenti balneari, concorrenza blindata                                                                                  16
 08/06/2018 Italia Oggi Pagina 33                                                                      MATTEO BARBERO
 Il governo Conte riparte da costi standard e regionalismo                                                                    18
 08/06/2018 Italia Oggi Pagina 33                                            ANGELO CARLO COLOMBO E VINCENZO CRISTIANO
 La p.a. deve saldare a 30 giorni                                                                                             20
 08/06/2018 Italia Oggi Pagina 33                                                                      MATTEO BARBERO
 Sì allo scorrimento delle graduatorie concorsuali                                                                            21
 08/06/2018 Italia Oggi Pagina 34                                                          PAGINA A CURA DI LUIGI OLIVERI
 P.a., patteggiamento retroattivo                                                                                             23
 08/06/2018 Italia Oggi Pagina 34
 Prorogati di un anno i funzionari incaricati                                                                                 25
 08/06/2018 Italia Oggi Pagina 34                                                                       SERGIO TROVATO
 Se l' ente non si costituisce non ha diritto alle spese                                                                      27
 08/06/2018 Italia Oggi Pagina 35
 Authority più trasparente se consulta il mercato                                                                             28
 08/06/2018 Italia Oggi Pagina 35
 Contributi irregolari escludono dalla gara                                                                                   30
 08/06/2018 Italia Oggi Pagina 35                                                     PAGINA A CURA DI ANDREA MASCOLINI
 Pagamenti, il ritardo si riduce                                                                                              31
 08/06/2018 Italia Oggi Pagina 36
 Statuto, il sindaco vota                                                                                                     33
 08/06/2018 Italia Oggi Pagina 37
 Puglia, 3 milioni per rimuovere i rifiuti abbandonati                                                                        35
 08/06/2018 Italia Oggi Pagina 37
 Agevolazioni in pillole                                                                                                      36
 08/06/2018 Italia Oggi Pagina 37                                                                    MASSIMILIANO FINALI
 L' Europa finanzia l' integrazione                                                                                           37
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 Veneto, 4 milioni per progetti di pubblica utilità                                                                           39
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 Giuramenti, demografici in affanno                                                                                           40
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 Consolidato 2018 non per tutti                                                                                               42
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 Riscossione in house a maglie larghe                                                                                         44
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 News                                                                                                                         46
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 Rilanciare il federalismo fiscale                                                                                            48
COMUNE DI RUSSI Venerdì, 08 giugno 2018
8 giugno 2018
                Corriere di Romagna
                   (ed. Ravenna)
                                   Prima Pagina

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COMUNE DI RUSSI Venerdì, 08 giugno 2018
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                Il Resto del Carlino (ed.
                        Ravenna)
                                    Prima Pagina

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                                    (ed. Ravenna­Imola)
                                                          Cronaca

  Da Faenza a Marina Romea seguendo il corso del
  Lamone
  52 chilometri a piedi o in bici tra ambiente, cultura e buon cibo Partenza alle 7.30,
  pranzo collettivo poi eventi collaterali fino a sera

  FAENZA Attenzione all' ambiente, cultura e
  buon cibo: un trittico di qualità per Un fiume di
  genti, la quarta escursione ciclopedonale
  lungo gli argini del Lamone, da Faenza al
  Circolo Nautico di Marina Romea, organizzata
  da Strada della Romagna, Comitato
  Acqueterre e Ceas Ravenna.
  L' itinerario L' appuntamento è per sabato 16
  giugno alle 7.30, con partenza da piazza della
  Libertà: i 52 km del percorso seguono un
  ideale itinerario di dialogo fra Appennino tosco
  ­romagnolo e litorale adriatico, nel segno della
  mobilità dolce e di un turismo sostenibile
  attento alla biodiversità, alle tradizioni e agli
  incontri tra differenti culture.
  Chi vorrà potrà poi aggiungersi strada
  facendo, in un sistema di partenze "alla
  francese", dai comuni di Russi, Bagnacavallo
  e Ravenna, organizzate in maniera tale da
  garantire un arrivo collettivo alla foce del
  Lamone.
  All' interno del percorso, alle 10.30, ci sarà l'
  installazione de "La nave del vento", opera
  artistica in omaggio al fiume, dell'
  Associazione Lucertola Ludens di Ravenna. Al
  traguardo i partecipanti troveranno un buffet a
  base di pesce azzurro, pasta, dolci e vini del
  territorio.
  La festa del fiume proseguirà nelpomeriggio
  fino a sera: alle 17 è in programma "Messaggi
  d' Oriente", mostra ­dimostrazione di ceramiche Raku, mosaici e affreschi con degustazione di tè verde
  giapponese, mentre alle 18.45, all' Hotel Columbia, Roberto Bruzzone presenterà il libro "Limiti.
  Cronaca riflessa di un viaggio 'Gamba in spalla".
  Il ricordo di Locatelli L' edizione di quest' anno è la prima senza Renato Locatelli, ideatore di Un fiume di
  genti scomparso nello scorso settembre: «Il suo impegno civile per il Lamone ­ ricorda Maida
  Cattaruzza di Strada della Romagna ­ rappresenta un' eredità da tenere viva». A questo contribuiscono
  anche le tante realtà di volontariato coinvolte nell' iniziativa, fra cui il Comitato di Amicizia, che si occupa
  dello sfalcio della vegetazione fluviale spontanea e renderà così percorribile l' argine.
  «Locatelli quattro anni fa capì quale era la direzione da prendere e convinse gli altri a seguire lui eil

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                                         Ravenna)
                                                         Cronaca

  Un intero paese pronto a tuffarsi «La piscina, un
  sogno che si avvera»
  Ieri tantissima gente all' inaugurazione dell' atteso impianto estivo

  LA CURIOSITÀ era tanta, palpabile, e i
  cittadini di Russi hanno risposto 'presente'
  partecipando in massa all' inaugurazione della
  nuova piscina comunale scoperta. Per il
  sindaco Sergio Retini, che ha tagliato il nastro
  quando ancora splendeva il sole e i nuvoloni
  neri facevano capolino in lontananza, l'
  impianto «è un sogno che si avvera ­ e lo dico
  ­ ha affermato davanti ad una platea composta
  da tante famiglie con bambini al seguito ­ non
  da sindaco, ma prima di tutto da cittadino, da
  russiano che attendeva da almeno 20 anni
  questo momento».
  Poi dopo la benedizione del parroco don
  Pietro Scalini, ancora due parole per
  presentare il nuovo servizio natatorio offerto
  alla città, «un impianto ­ ha proseguito il primo
  cittadino ­ che completa l' offerta sportiva
  comunale assicurando a tutti i russiani u n '
  estate più fresca, divertente e spensierata». Al
  fianco del primo cittadino, oltre al consigliere
  regionale Mirco Bagnari, un soddisfatto
  Roberto Carboni, presidente di Nuova
  Co.G.I.Sport, la coop faentina che ha
  finanziato in gran parte l' opera e che gestirà la struttura: «Per noi è stata una bella sfida ­ ha detto ­ ma
  da buoni romagnoli, testardi e concreti, l' abbiamo portata a termine. Ora inizia il bello ­ ha aggiunto ­ e
  siamo sicuri che questa piscina, inserita in un' ampia zona tutta dedicata allo sport e al wellness riuscirà
  a rispondere al meglio alle esigenze e aspettative dei cittadini del comprensorio».
  Dopo il brindisi di rito, tutti in acqua insieme ai campioni in erba del Centro Sub Nuoto Club 2000, l'
  associazione che a partire dai prossimi giorni avvierà corsi di nuoto per bambini, di avviamento alla
  pallanuoto, apnea e subacquea, ma anche di ginnastica in acqua a corpo libero". Circondata dal verde
  e situata a poche decine di metri dallo stadio comunale 'Bruno Bucci', l' impianto è composto da una
  vasca da 25 metri per 10 con 5 corsie, una piscinetta per i più piccoli, zona relax con ombrelloni e lettini
  e punto bar.
  La piscina, cui si accede da via dello Sport, da oggi sarà aperta tutti i giorni: fino a domenica 19 agosto
  dalle 9.30 alle 20; da lunedì 20 agosto a domenica 2 settembre nei giorni feriali rimarrà aperta dalle
  11.30 alle 18.30 e la domenica dalle 10 alle 18.30. Per informazioni 347­1425044.

                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2017

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                                                      Cronaca

  Festa de Mutor a Pezzolo
  Sarà uno show da brividi, all' insegna delle
  evoluzioni sotto le stelle, ad inaugurare la
  Festa de Mutor di Pezzolo di Russi.
  La quattro giorni di eventi motoristici,
  promossa dal circolo Anspi Santa Maria, si
  aprirà alle 21 con i riders del motocross in
  notturna.

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COMUNE DI RUSSI Venerdì, 08 giugno 2018
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                                           Ravenna)
                                                            Cronaca

  SAN PANCRAZIO MUSICA AL MUSEO DELLA VITA
  CONTADINA
  Proseguono gli appuntamenti organizzati dall'
  associazione 'La Grama' il Museo della vita
  c o n t a d i n a d i San Pancrazio i n v i a X V I I
  Novembre 2/a.
  Stasera alle 21 musica con il gruppo 'Eanda'
  che proporrà le canzoni di Fabrizio De Andrè.
  Per Informazioni: tel. 349­7881929.

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COMUNE DI RUSSI Venerdì, 08 giugno 2018
8 giugno 2018
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                                        Ravenna)
                                                         Cronaca

  'FIUME DI GENTI'

  L' escursione lungo il Lamone
  È ORMAI uno degli eventi consolidati dell'
  inizio dell' estate nei comuni attraversati dal
  corso del Lamone. Sabato 16 giugno vedrà il
  via la terza edizione di 'Un fiume di genti',
  escursione non competitiva lungo gli argini del
  Lamone, da Faenza fino alla foce, a Marina
  Romea, dedicata a camminatori, amanti della
  mountain bike o del nordic walking. Il numero
  dei partecipanti ­ che toccò le 140 unità per la
  prima edizione, organizzata dal compianto
  Renato Locatelli, e le 110 nel 2017 ­ andrà
  incrementandosi lungo il percorso: i primi
  ciclisti partiranno infatti da Faenza, in piazza
  del Popolo, alle 7.30 del mattino (per i
  camminatori e i nordic walker non è previsto
  un orario prefissato, ma è consigliato di partire
  prima). Altri ciclisti e podisti si aggregheranno
  al gruppo nella parte nord di Faenza, a Reda,
  Granarolo, Russi, Bagnacavallo, Traversara
  Villanova, Sant' Alberto e Ravenna, secondo
  partenze programmate, in modo da arrivare
  tutti insieme a Marina Romea poco dopo le 12.
  Per le 12.30 è previsto un buffet, mentre lungo
  il percorso, alle 10.30, verrà inaugurata l'
  installazione 'La nave del vento', omaggio al Lamone dell' associazione Lucertola Ludens. Alle 17 è
  previsa una mostra­dimostrazione di ceramiche raku, mentre alle 18.45 Roberto Bruzzone presenterà il
  suo libro 'Limiti. Cronaca riflessa di un viaggio «gamba in spalla'. Alle 21 avrà luogo un recital di testi,
  seguito da cocnerto. Le iscrizioni chiuderanno domenica 10 giugno; la quota è di 13 euro a persona
  (esclusi i bambini), più eventuali 2 euro nel caso si desideri tornare a Faenza in pullman.

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                                    Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  Di Maio blocca l' Iva, avanti con gli incentivi
  Boccia. «Dal ministro grande apertura che genera aspettative, contribuiremo» ­ Lotta all'
  evasione, l' obiettivo di invertire l' onere della prova

  ROMA La semplificazione e la riduzione degli
  oneri. Il salario minimo a perimetro ridotto
  rispetto a quanto prospettato dal premier. E,
  soprattutto, l' impegno definitivo a non
  aumentare l' Iva. All' assemblea di
  Confcommercio il nuovo ministro dello
  Sviluppo e del Lavoro Luigi Di Maio ribadisce,
  chiarendoli, alcuni concetti. Per altri, come la
  deburocratizzazione degli incentivi, sembra
  necessario approfondire meglio i dossier
  ereditati al Mise. Nel pomeriggio, poi, emerge
  una circolare che riapre alla presenza dei
  parlamentari locali (due di maggioranza e due
  di opposizione) come uditori ai tavoli sulle crisi
  aziendali ed è inevitabile la polemica sulla
  possibile deriva demagogica dell' iniziativa.
  «Politicizzare un lavoro tecnico» è un errore
  commenta l' ex ministro Carlo Calenda.
  Sull' Iva, dopo il pressing del presidente della
  Confcommercio Carlo Sangalli, percorso netto:
  «Avete la mia parola e quella del governo che
  l' Iva non aumenterà e le clausole di
  salvaguardia saranno disinnescate». La ricetta
  per le imprese, riassume Di Maio, è «lasciarle
  in pace». Quindi la lista delle promesse per un
  Paese dove l' onere della prova deve essere
  ribaltato e non più a carico dell' imprenditore: via lo spesometro, via il redditometro, via gli studi di
  settore, via lo split payment.
  Nel mondo semplificato dovranno rientrare, secondo Di Maio, anche il Codice degli appalti e il sistema
  degli incentivi. Su quest' ultimo punto il ministro parla del piano Industria 4.0, ribattezzato da tempo
  Impresa 4.0. L' intenzione sembra quella di andare avanti, ma «semplificandone l' accesso perché mi
  segnalano eccessiva burocrazia e certificazione». Le associazioni di categoria, in realtà, hanno sempre
  giudicato super e iperammortamento strumenti automatici di facile utilizzo.
  Un tema, marginale, potrebbe semmai riferirsi all' obbligo di perizia sull' interconnessione delle
  macchine per investimenti oltre 500mila euro. Di semplificazione Di Maio parla anche riguardo al Fondo
  di garanzia e agli sgravi sull' energia per le imprese. Nel primo caso si lavora a una ridefinizione della
  governance, per portare il Fondo sotto l' ombrello della futura Banca degli investimenti. Ed appare a
  rischio la riforma studiata dal precedente governo sulla base di un modello di rating delle imprese. Per
  quanto riguarda l' energia, un' ipotesi è semplificare le procedure del bonus sull' efficienza energetica,
  ad esempio per le certificazioni da inoltrare all' Enea.
  Il primo punto di frizione con i commercianti, subito rientrato, è invece sul salario minimo orario. Sangalli
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                                     Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  GLI ANNUNCI CHE PORTANO «SUCCESSI» A
  BUON MERCATO
  Se il nostro rapporto con il Fisco fosse senza sofferenze gli
  annunci potrebbero bastare. Ma l' esperienza di imprese,
  contribuenti e professionisti racconta altro. Ecco che, allora,
  le uscite dei neo­ministri del Governo meriterebbero di
  essere più chiare.
  Talvolta, infatti, gli annunci si muovono su questioni già
  (quasi) risolte. Ancora ieri, per esempio, il vice­premier Luigi
  Di Maio ha parlato di abolizione dello spesometro (che verrà
  meno dal 1° gennaio 2019 con la fattura elettronica) e del
  redditometro (di fatto quasi completamente inutilizzato dall'
  amministrazione).
  Così come è più volte tornata l' idea di abolire gli studi di
  settore (già superati dai nuovi Isa). E questo mentre l' incrocio
  dei dati, alimentati anche da spesometro e nuova fattura
  elettronica, viene visto come la base per una nuova strategia
  di lotta all' evasione. Più complesso superare lo split
  payment: scelta opportuna per bloccare gli anticipi di cassa
  dai contribuenti al Fisco, ma difficile perché dallo split
  dipende una quota rilevante delle entrate. Più suggestiva l'
  idea di invertire l' onere della prova nei controlli: principio che
  dovrebbe essere già ampiamente nel nostro sistema anche
  se spesso le scelte degli uffici sono contestabili.
  Tralasciando i temi delle coperture su flat tax e I v a e l e
  sanatorie, i contribuenti meritano una cosa: che si esca dalla
  politica brillante degli annunci per entrare in quella, faticosa
  ma vera, dei provvedimenti concreti.
  © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                          JEAN MARIE DEL BO

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  FISCO

  L' assalto allo split payment puntando su e­fattura
  Spesometro Per dire addio allo spesometro e
  agli studi di settore, che per i vicepremier Di
  Maio servono solo a complicare la vita delle
  partite Iva, il nuovo Governo da una parte
  dovrà dare piena attuazione all' ultima
  manovra di bilancio e far decollare dal 1°
  gennaio 2019 l' e­fattura che già prevede
  espressamente l' addio all' invio periodico
  delle fatture.
  Pagelle fiscali Dall' altra dovrà proseguire il
  lavoro di trasformazione degli studi di settore
  nei nuovi Indici sintetici di affidabilità fiscali, le
  ormai note «pagelle fiscali». Per l' addio allo
  split payment (il meccanismo che prevede il
  pagamento dell' Iva direttamente da parte
  della Pa) la soluzione è sempre nell' e­fattura.
  Con la fatturazione elettronica i dati sui
  movimenti dell' Iva sono subito noti al Fisco e
  quindi meccanismi come la scissione contabile
  sarebbero un inutile accanimento sulla liquidità
  dei contribuenti Iva. Difficile giustificare ancora
  in nome delle lotta alle grandi frodi la deroga
  p e r l o split payment quando diventerà
  operativa l' altra deroga ottenuta da Roma sull'
  obbligo della fattura elettronica tra privati.
  Anche se resta il problema degli incassi per l'
  Erario.

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  infrastrutture

  Riforma del codice appalti senza limitare i poteri dell'
  Anac
  L' anticorruzione e il caso Anac Rilancio in
  grande scala delle infrastrutture,
  semplificazioni a 360° per le imprese e riforma
  del codice appalti: sono le tre scommesse del
  M5S per rilanciare gli investimenti (pubblici e
  privati) ma anche per svecchiare l' immagine
  "no Tav" del Movimento. E questi sono i
  messaggi che da tre giorni mandano Luigi Di
  Maio e il ministro delle Infrastrutture, Danilo
  Toninelli. In questo disegno si è inserito quello
  che tutte le parti in causa considerano ormai
  un «equivoco»: un attacco del premier
  Giuseppe Conte all' Anac guidata da Raffaele
  Cantone, mercoledì alla Camera.
  La revisione del codice appalti A difesa di
  Cantone, subito in campo Toninelli che ieri ha
  visto il presidente Anac ribadendo quanto già
  aveva detto nell' intervista al Sole 24 Ore di
  mercoledì scorso sulla volontà di avviare un
  «lavoro assiduo» con l' Anac. A fugare l'
  equivoco anche una telefonata Conte­Cantone.
  Resta sul tavolo una robusta revisione del
  codice degli appalti che non dovrebbe però
  intaccare i poteri di soft law affidati dal codice
  ad Anac. Anche perché ­ come dice Toninelli ­
  l' anticorruzione è un cavallo di battaglia di
  M5S.

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                                   Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  dopo le critiche DI CONTE all' anac

  Toninelli appoggia Cantone
  Dal ministro massima collaborazione, telefonata «cordiale» con il premier

  Nel giro di 24 ore il Governo mette nel mirino l'
  Anac e poi fa retromarcia. È il ministro delle
  Infrastrutture Danilo Toninelli il primo a dare un
  segnale del cambio di rotta incontrando ieri
  mattina Raffaele Cantone dopo le parole del
  premier Giuseppe Conte che mercoledì alla
  Camera si era detto "deluso" dai risultati
  arrivati finora dall' Authority anti­corruzione: «Il
  mio ministero intende aprire un tavolo di
  confronto per le migliorie legislative che
  servono. Cercheremo la massima
  collaborazione con Anac ­ ha detto Toninelli
  dopo l' incontro ­ nella convinzione che
  bisogna voltare pagina rispetto ai troppi
  scandali del passato». Un concetto rafforzato
  più tardi con un video su facebook: «Con
  Cantone c' è stata una forte comunione d '
  intenti e abbiamo deciso di instaurare fin da
  subito una collaborazione proficua e
  continuativa».
  Ma a muoversi è anche Palazzo Chigi che nel
  pomeriggio informa di una telefonata
  «cordiale» tra il premier Conte e Cantone nel
  corso della quale i due «hanno convenuto sulla
  necessità di rafforzare la lotta alla corruzione,
  individuando specifici percorsi di legalità nell'
  ambito Pubblica Amministrazione, operando, tuttavia, una semplificazione del quadro normativo
  vigente, in modo da consentire il riavvio degli investimenti nel settore dei contratti pubblici».
  Dopo l' attacco all' Anac, il mirino del Governo il giorno dopo si concentra su un altro obiettivo: sotto
  accusa il codice degli appalti che anche per il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di
  Maio va modificato perché «blocca il Paese». «Del codice degli appalti ho parlato con il ministro delle
  Infrastrutture Toninelli e gli ho detto cosa penso», ha spiegato Cantone intervenuto ieri alla Luiss di
  Roma per un progetto sulla legalità. «Il mio mandato scade nel 2020, continuerò a fare anti­corruzione.
  Possiamo anche non essere soddisfatti ­ ha aggiunto ­, ma abbiamo fatto grandi passi in avanti come
  Paese. Negli ultimi 3 anni nella percezione della corruzione l' Italia ha guadagnato 10 posizioni nelle
  classifiche internazionali».
  Il presidente dell' Anac ha quindi assistito, insieme al rettore Paola Severino al vice­presidente del Csm
  Giovanni Legnini e al procuratore Antimafia Federico Cafiero de Raho, alla presentazione dei progetti
  che hanno visto da febbraio a maggio oltre 600 studenti di 21 istituti scolastici di primo e secondo grado
  di tutta Italia lavorare insieme a 60 laureandi di Giurisprudenza e Scienze politiche della Luiss per
  esprimere il proprio concetto di giustizia. «Per me questa è una boccata d' aria fresca, in momenti come
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                                   Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  BOLKENSTEIN

  Stabilimenti balneari, concorrenza blindata
  La Consulta torna sulla sorte dei concessionari verso la scadenza del 2020

  Nuove precisazioni della Corte costituzionale
  sulla sorte dei concessionari balneari che
  attendono con trepidazione il 31 dicembre
  2020. La sentenza 118 di ieri precisa, infatti,
  che non spetta ai comuni garantire il «legittimo
  affidamento» degli imprenditori balneari titolari
  di concessioni rilasciate prima del 2010.
  In particolare, la regione Abruzzo aveva
  tentato, con una propria legge regionale, di
  autorizzare i comuni a prevedere sbarramenti
  che garantissero continuità ai concessionari
  balneari già insediati; la legge regionale,
  tuttavia, non specificava che tipo di tutela
  potesse essere accordata ai concessionari, se
  cioè si potesse trattare di una precedenza o
  preferenza rispetto ad aspiranti nuovi
  concessionari, oppure di agevolazioni in senso
  economico, a carico di chi volesse subentrare.
  Lo sbarramento previsto dalla regione
  Abruzzo era quindi genericamente finalizzato
  ad ostacolare il libero ingresso che la direttiva
  Bolkestein garantisce a chi intenda competere
  per aggiudicarsi le concessioni: secondo la
  Corte costituzionale, né la Regione né i
  Comuni possono interferire con la libera
  concorrenza imposta dall' Unione europea e
  dalla direttiva comunitaria, con la conseguenza che non è possibile avvantaggiare i concessionari già
  esistenti.
  La sentenza del 7 giugno applica principi consolidati, che hanno azzerato tutti i tentativi delle varie
  Regioni, volti ad avvantaggiare i concessionari già insediati: tuttavia, pochi giorni prima (30 maggio) la
  stessa Corte, con sentenza numero 109 / 2018, aveva individuato uno spiraglio, esaminando la
  legislazione del Friuli Venezia Giulia: una vera e propria precedenza non può essere garantita, ma si
  può, comunque, «valorizzare l' esperienza e la professionalità del concessionario». In altri termini,
  occorre una competizione leale, ma nella gestione dei punteggi possono essere considerati gli obiettivi
  di politica sociale, della sicurezza dei lavoratori e della salvaguardia del patrimonio culturale.
  Anche i Tar, tra l' altro, stanno dando una mano nel rafforzare la posizione dei concessionari,
  prevedendo (Tar Lecce, 25 maggio 2018 n.
  907) il mantenimento annuale delle strutture precarie: per uno stabilimento di Porto Cesareo, le strutture
  precarie che dovranno essere eliminate nel periodo invernale possono rimanere in attesa di una nuova
  autorizzazione.
  Questo significa che il complesso di beni e professionalità maturate, anche attraverso impianti esistenti,
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8 giugno 2018
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8 giugno 2018
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                                    Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  Il governo Conte riparte da costi standard e
  regionalismo
  Regioni e d enti locali sono alla finestra, in
  attesa di conoscere le prime mosse del nuovo
  governo e di capire quale sarà la sua linea di
  azione nei loro confronti. All' indomani dei voti
  di fiducia e alla vigilia delle elezioni
  amministrative, sono molti anche fra i politici e
  i tecnici locali gli interrogativi su come si
  muoverà l' esecutivo guidato da Giuseppe
  Conte.
  In effetti, il contratto di governo sottoscritto da
  Lega e Movimento 5 stelle fornisce poche
  indicazioni al riguardo, per cui la partita è tutta
  da giocare. Il primo passaggio importante
  dovrebbe essere l' ormai consueto decreto
  legge estivo contenente le misure più urgenti,
  ma la strategia vera e propria si delineerà nei
  prossimi mesi, a partire dalla legge di Bilancio
  attesa per l' autunno.
  Scorrendo le 58 pagine del programma, i
  principali riferimenti al mondo della p.a. locale
  riguardano la volontà di avvicinare le decisioni
  pubbliche ai cittadini potenziando il principio di
  sussidiarietà (coniugato con l' applicazione dei
  costi standard per garantire efficienza,
  efficacia ed economicità) e l' accelerazione del
  regionalismo differenziato per attribuire
  maggiori competenze (e le annesse risorse
  finanziarie) ai territori (pag. 37).
  Sono entrambi temi molto cari al Carroccio, che quando governava con Berlusconi aveva definito il
  federalismo (alias devolution) come la madre di tutte le riforme. Negli anni successivi, la crisi ha
  spazzato via quasi tutte le forme di decentramento, reintroducendo un assetto fortemente centralista.
  Sarà interessante vedere se, nella miglior tradizione vichiana, assisteremo a un ritorno al passato, come
  le prime indicazioni programmatiche sembrano lasciar presagire.
  Non si tratta di ragionamenti astratti, ma di temi che impongono scelte di campo.

  Un esempio per tutti riguarda i tributi locali, che sono congelati da tre anni: il governo Conte li
  sbloccherà (come richiesto soprattutto dai sindaci), assumendosi il rischio politico di essere
  accusato di aumentare la pressione tributaria? E come si concilierà questo eventuale indirizzo
  con la promessa di attuare la flat tax?
  Il tema fiscale è ovviamente quello più caldo: il contratto garantisce che le clausole Iva saranno
  disinnescate, ma il neo ministro all' economia, Giovanni Tria, potrebbe imporre l' indirizzo opposto, più
  vicino all' idea tremontiana di spostare il carico dalle persone alle cose. Altro tema che potrebbe tornare
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8 giugno 2018
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                                     Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  Bruxelles ha inviato un parere motivato a cui l' Italia dovrà replicare entro due mesi

  La p.a. deve saldare a 30 giorni
  Ritardati pagamenti sotto la lente della Commissione Ue

  L e p.a. sono tenute a pagare le merci e i
  servizi a c q u i s t a t i e n t r o 3 0 g i o r n i o , i n
  circostanze eccezionali, entro 60 giorni dal
  ricevimento della fattura. Questa, in sintesi, la
  motivazione che ha indotto ieri la
  Commissione europea a inviare un parere
  motivato all' Italia in quanto il suo diritto
  nazionale non è conforme alla direttiva sui
  ritardi di pagamento (direttiva 2011/7/Ue). E
  invero nel mese di aprile 2017 l' Italia ha
  apportato una serie di modifiche al Codice dei
  contratti pubblici italiano.
  È notorio che la puntualità dei pagamenti è
  particolarmente importante per le piccole e
  medie imprese (Pmi), che confidano in un
  flusso di cassa positivo per assicurare la
  propria gestione finanziaria, la propria
  competitività e, in molti casi, la propria
  sopravvivenza.
  Una delle nuove disposizioni estende
  sistematicamente di 30 giorni i tempi di
  gestione del pagamento delle fatture per stato
  avanzamento lavori negli appalti pubblici. A tal
  riguardo, le Autorità italiane asseriscono che
  tale ulteriore periodo sia necessario ai fini
  delle verifiche, «anche qualora siano già state
  svolte nel corso delle diverse fasi di
  realizzazione delle opere pubbliche».
  Siffatta disposizione, che allunga il periodo in questione di ulteriori 30 giorni, si configura come una
  macroscopica violazione della direttiva sui ritardi di pagamento. La direttiva dispone che le autorità
  pubbliche debbano eseguire i pagamenti non oltre 30 o 60 giorni dalla data di ricevimento della fattura
  o, se del caso, al termine della procedura di verifica della corretta prestazione dei servizi.
  A livello procedurale, nel luglio 2017 la Commissione ha inviato una lettera di costituzione in mora all'
  Italia nel quadro di un impegno costante volto a garantire la tempestività dei pagamenti a favore degli
  operatori economici, spesso Pmi, e a migliorare l' attuazione della direttiva in tutta l' Ue. L' Italia dispone
  ora di due mesi per rispondere alle argomentazioni formulate dalla Commissione; in caso contrario,
  Bruxelles potrà deferire l' Italia alla Corte di giustizia Ue.

                                               ANGELO CARLO COLOMBO E VINCENZO CRISTIANO

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  ma non per i posti di nuova istituzione

  Sì allo scorrimento delle graduatorie concorsuali
  Sì allo scorrimento delle graduatorie
  concorsuali, anche di altri enti, ma non per i
  posti di nuova istituzione o trasformazione.
  Può essere sintetizzato in questi termini il
  parere appena reso dalla Corte dei conti,
  sezione regionale di controllo per il Veneto,
  con la deliberazione n.
  189/2018/Par (relatore Giampiero Pizziconi).
  La pronuncia chiarisce che il principio della
  preclusione all' utilizzo delle graduatorie per la
  copertura di posti nuovi, per analogia, va
  esteso anche alle ipotesi nelle quali anziché
  alla propria graduatoria, che potrebbe non
  esservi o essere scaduta, si voglia ricorrere a
  q u e l l e d i a l t r e amministrazioni mediante
  convenzione. La mancata estensione del
  medesimo principio interpretativo a queste
  ultima ipotesi, infatti, aprirebbe una palese
  deroga, non codificata, all' art.
  91 del Tuel che espressamente prevede che
  «per gli enti locali le graduatorie concorsuali
  rimangono efficaci per l' eventuale copertura
  dei posti che si venissero a rendere
  successivamente vacanti e disponibili, fatta
  eccezione per i posti istituiti o trasformati
  successivamente all' indizione del concorso
  medesimo». Il Collegio ha però anche chiarito
  che questa interpretazione si riferisce all'
  attuale assetto ordinamentale: ovvero quello caratterizzato dall' operatività del sistema della dotazione
  organica in base al quale eventuali vacanze derivanti da cessazione di personale vanno ricostituite
  ricorrendo alla mobilità o al reclutamento ai sensi dell' art. 6 del dlgs 165/2001. Tale posizione
  interpretativa, tuttavia, potrà essere soggetta a rivisitazione atteso che, il medesimo art. 6, con la
  previsione di un nuovo modello di programmazione del personale (il Piano triennale di fabbisogno di
  personale) appare finalizzato a superare il meccanismo rigido della dotazione organica. Pertanto, a
  regime, il nuovo sistema, nella proiezione che ne fa il legislatore, dovrebbe essere caratterizzato dall'
  abbandono del concetto stesso di dotazione organica di tal che la distinzione, sopra richiamata, tra posti
  in organico resi disponibili in base a vacanze pregresse rispetto alle procedure concorsuali e posti di
  nuova istituzione, dovrebbe venir meno. Così delineato il quadro normativo e interpretativo che deve
  guidare gli enti locali in materia di utilizzo delle graduatorie vigenti in sede di reclutamento di personale,
  i giudici contabili hanno evidenziato che l' esistenza di una graduatoria concorsuale ancora valida ed
  efficace, seppur possa far propendere l' amministrazione locale ad escludere l' indizione di un nuovo
  concorso, non prevale sulla mobilità volontaria. La mobilità, dunque, va obbligatoriamente attivata in via

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  La determinazione concordata della sanzione è prevista dal Ccnl 2016­2018

  P.a., patteggiamento retroattivo
  Si può applicare ai procedimenti disciplinari passati

  La determinazione concordata della sanzione
  disciplinare è applicabile anche ai
  procedimenti disciplinari avviati prima della
  sottoscrizione del nuovo Ccnl degli enti locali il
  21 maggio 2018, a condizione che non si siano
  superati i 5 giorni successivi all' audizione del
  dipendente incolpato per l' esposizione delle
  sue difese.
  L' articolo 63 del nuovo Ccnl istituisce un
  nuovo strumento per concludere velocemente i
  procedimenti disciplinari con una sorta di
  «patteggiamento». Si tratta nella sostanza di
  una conciliazione tra le parti, che possono
  concordare esclusivamente non il tipo della
  sanzione, ma la sua entità.
  Nel caso, quindi, della multa, la conciliazione
  riguarda solo l' ammontare, non la modifica
  nella più lieve sanzione della censura.
  Trattandosi di una conciliazione, il comma 2
  dell' articolo 63 stabilisce che se il dipendente
  e l' ufficio dei procedimenti disciplinari
  concordano, non sarà possibile impugnare il
  provvedimento conclusivo, con cui si concorda
  l ' entità della sanzione. L' istituto non può
  applicarsi alla sanzione del licenziamento.
  Nel Ccnl, tuttavia, non v' è nessuna
  disposizione specifica che regoli il diritto
  transitorio e, quindi, espliciti se la
  determinazione concordata della sanzione sia operativa anche per i procedimenti disciplinari già in
  corso al 21 maggio 2018, o se possa applicarsi solo ai procedimenti successivi.
  La soluzione alla questione potrebbe darsi applicando i principi generali del «diritto punitivo» improntati
  al favor rei, per i quali, quindi, sono sempre applicabili le nuove norme favorevoli all' incolpato.
  Tale chiave di lettura apparirebbe confermata dall' articolo 55, comma 3, come modificato dalla riforma
  Madia, che attribuisce alla contrattazione collettiva la facoltà, effettivamente esercitata, di istituire
  procedure di conciliazione non obbligatoria, fuori dei casi per i quali è prevista la sanzione disciplinare
  del licenziamento: dunque, si potrebbe sostenere l' esistenza di una fonte giuridica che sorregga l'
  applicazione dell' articolo 63 del Ccnl all' avverarsi di una condizione posta dalla legge, cioè l' esercizio
  della facoltà concessa al Ccnl stesso.
  La soluzione, tuttavia, appare più semplice, senza scomodare i principi del diritto punitivo,
  probabilmente non estendibili alla regolamentazione civilistica del rapporto di lavoro, alla quale
  appartiene la disciplina del procedimento disciplinare.
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  La norma transitoria è contenuta nel nuovo contratto

  Prorogati di un anno i funzionari incaricati
  Una proroga automatica ma di un solo anno
  per i funzionari incaricati come posizioni
  organizzative, i quadri degli enti locali.
  L' articolo 13, comma 3, del Ccnl 21.5.2018
  contiene una disposizione di diritto transitorio
  piuttosto originale, fin qui mai conosciuta nell'
  ambito dei contratti collettivi di lavoro.
  La norma cerca di risolvere il problema della
  conciliabilità tra incarichi di posizione
  organizzativa attribuiti in passato e prima della
  vigenza del nuovo Ccnl ed entrata in vigore
  delle innovative regole contrattuali,
  particolarmente incidenti sul trattamento
  economico.
  Infatti, i minimi ed i massimi della retribuzione
  «di posizione» (che remunera il carico di
  responsabilità) rispettivamente aumentano e
  diminuiscono; ma, soprattutto, cambia
  radicalmente la configurazione della
  retribuzione «di risultato», che invece
  compensa i funzionari appunto per i risultati
  conseguiti nel perseguimento degli obiettivi
  fissati dall' amministrazione. Nel precedente
  regime contrattuale, le posizioni organizzative,
  a condizione di ottenere una valutazione
  positiva, potevano vedersi attribuita una
  retribuzione di risultato oscillante tra il 10% e il
  25% della retribuzione di posizione. Il nuovo
  contratto modifica questa impostazione: impone alle amministrazioni di conglobare in un unico capitolo
  di bilancio l' insieme delle risorse che finanziano retribuzioni di posizione e risultato, stabilendo che
  almeno il 15% di tale fondo specifico finanzi appunto la retribuzione di risultato. Quindi, gli enti dovranno
  costruire un sistema di valutazione e, soprattutto, modalità di pesatura dei risultati ottenuti dai «quadri»,
  così da assegnare punteggi finali che siano elemento di calcolo per determinare quanta parte della
  quota parte del fondo connessa col risultato vada a premiare il merito, ovviamente garantendo una
  proporzione: l' ammontare del premio sarà tanto più alto, quanto maggiore sia il punteggio della
  valutazione, sicché la posizione organizzativa che ottenga valutazioni migliori «sottrae» disponibilità per
  il premio di risultato delle altre.4 Quindi, l' assetto contrattuale degli incarichi deve modificarsi. L' articolo
  13, comma 3, già citato del Ccnl prevede allora che «gli incarichi di posizione organizzativa di cui all'
  art.8 del Ccnl del 31.3.1999 e all' art.10 del Ccnl del 22.1.2004, già conferiti e ancora in atto, proseguono
  o possono essere prorogati fino alla definizione del nuovo assetto delle posizioni organizzative,
  successivo alla determinazione delle procedure e dei relativi criteri generali previsti dal comma 1 dell'
  art 14 e, comunque, non oltre un anno dalla data di sottoscrizione del presente Ccnl». Lo scopo della

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  Se l' ente non si costituisce non ha diritto alle spese
  Se il comune non si costituisce nel giudizio d'
  appello per difendere un accertamento Imu
  contestato dal contribuente, non ha diritto alla
  liquidazione delle spese processuali,
  nonostante l' esito del giudizio sia favorevole
  per l' ente impositore. In questo senso si è
  espressa la Corte di cassazione, con l'
  ordinanza 12195 del 18 maggio 2018.
  Per i giudici di piazza Cavour, se «il giudizio di
  merito di secondo grado è stato celebrato
  nella assenza dell' ente comunale appellato»,
  quest' ultimo non ha diritto alla liquidazione
  delle spese processuali, ancorché la sentenza
  di secondo grado sia del tutto favorevole all'
  amministrazione.
  Secondo la Cassazione, la condanna della
  parte soccombente al pagamento delle spese
  «ha il suo fondamento nell' esigenza di evitare
  una diminuzione patrimoniale per la parte che
  ha dovuto svolgere un' attività processuale per
  ottenere il riconoscimento e l' attuazione di un
  suo diritto; sicché essa non può essere
  pronunziata in favore del contumace
  vittorioso». L' articolo 15 del decreto legislativo
  546/1992, nella parte in cui dispone il
  pagamento dell' onorario per il funzionario dell'
  amministrazione          locale, « p r e s u p p o n e
  necessariamente l' avvenuta costituzione in
  giudizio».
  La condanna alle spese processuali deve essere pronunciata se c' è la responsabilità di una delle parti
  che ha posto in essere le condizioni per instaurare un contenzioso del tutto evitabile. Ciascuno, infatti, è
  tenuto a sopportare i costi del giudizio al quale ha dato luogo con un comportamento contra ius
  (Cassazione, ordinanza 22679/2017). Va ricordato che con l' ultima riforma del processo tributario
  (decreto legislativo 156/2015) il legislatore ha limitato ancor di più i poteri del giudice, che può
  compensare le spese solo per gravi e eccezionali ragioni e per soccombenza reciproca. Per esempio,
  può essere pronunciata la compensazione se la causa riguarda una questione nuova o complessa
  oppure si verifica un cambiamento di orientamento della giurisprudenza sull' argomento che forma
  oggetto del contendere. La Cassazione, con l' ordinanza 20261/2017, ha ritenuto sbagliata la decisione
  del giudice d' appello di non condannare una delle parti solo perché erano state entrambe soccombenti
  nei due gradi del giudizio. Nell' ambito delle spese devono essere conteggiati il contributo unificato, l'
  Iva, il contributo previdenziale, nonché gli onorari, i diritti del difensore e tutti gli esborsi sostenuti.

                                                                                               SERGIO TROVATO

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                                                                                                                 27
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  Parere del Cds su regolamento precontenzioso di Cantone

  Authority più trasparente se consulta il mercato
  Vanno precisati i casi in cui l' Anac, guidata da
  Raffaele Cantone, può audire portatori di
  interessi anche prima della consultazione
  pubblica su un atto di soft law di propria
  competenza. È una delle richieste contenute
  nel parere, comunque favorevole, del
  Consiglio di stato (Commissione speciale)
  n.1435 del 31 maggio 2018 sullo schema di
  regolamento Anac per la «definizione della
  disciplina della partecipazione a procedimenti
  di regolazione Anac e di una metodologia di
  acquisizione e analisi dati rilevanti per Air
  (analisi impatto della regolazione) e Vir
  (verifica impatto della regolazione)».
  Il regolamento attua l' articolo 213, comma 2
  del codice dei contratti pubblici ove si prevede
  che nello svolgimento delle attività di
  regolazione l' Autorità, fra le altre cose, è
  tenuta ad adottare «forme e metodi di
  consultazione, di analisi e di verifica dell'
  impatto della regolazione, di consolidamento
  delle linee guida in testi unici integrati, organici
  e omogenei per materia».
  Il regolamento sostituirà il precedente del 24
  ottobre 2013 e quello del 21 aprile 2015,
  unificando in modo efficace e sistematico tutti
  gli aspetti riguardanti il potere di regolazione
  riconosciuto all' Autorità.
  Nel merito dell' articolato, il parere apprezza la scelta di sottoporre a consultazione online volontaria lo
  schema stesso, ancorché a tanto l' Autorità non fosse obbligata (in quanto, non essendo il regolamento
  assimilabile alle linee guida vincolanti perché non detta regole di condotta per gli operatori, allo stesso
  non era applicabile il comma 2 dell' art.213 del Codice dei contratti). Rilevata l' opportunità di operare
  una partizione interna al regolamento, suddividendolo in tre titoli distinti: Titolo I (Partecipazione ai
  procedimenti, analisi di impatto della regolazione e verifica di impatto della regolazione), il parere
  formula alcune osservazioni sulla facoltà di disporre l' audizione di soggetti portatori di interessi che
  potrebbero quindi partecipare già in fase di predisposizione del documento di consultazione con l'
  Anac.
  Per il Consiglio di stato «ciò rappresenta indubbiamente un' importante occasione, che può consentire
  una partecipazione maggiormente qualificata a favore di un novero ristretto di portatori di interesse,
  individuati dall' Anac».
  Occorre però limitare tale facoltà solo ad alcuni dei soggetti interessati prevedendo che ciò possa
  avvenire solo in caso di atti che abbiano un grande impatto sul mercato oppure che riguardino questioni

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  conseguenze cessione di ramo d' azienda

  Contributi irregolari escludono dalla gara
  Il cessionario di un ramo di azienda risente
  delle irregolarità contributive commesse dal
  cedente laddove vi sia una sostanziale
  continuità aziendale. Lo ha affermato il Tar
  Lazio, Roma, sezione terza­quater nella
  sentenza del primo giugno 2018 n.6144 sul
  tema degli effetti della cessione o affitto di
  ramo d' azienda rispetto a situazioni di
  irregolarità contributiva che impediscono la
  partecipazione alla gara, con ciò confermando
  un parere reso dall' Anac sulla fattispecie
  specifica. Nella sentenza si parte da quanto ha
  affermato la giurisprudenza in tema di
  cessione o affitto di ramo d' azienda che
  comportano, in concreto, il passaggio all'
  avente causa dell' intero complesso dei
  rapporti attivi e passivi nei quali l' azienda
  stessa o il suo ramo si sostanzia. Per i giudici
  questo principio vale ancora di più nell' ipotesi
  in cui si ravvisi una sostanziale continuità tra i
  due soggetti imprenditoriali, come è avvenuto
  nel caso specifico oggetto anche di un parere
  emesso dall' Autorità nazionale anti
  corruzione.
  L' Anac, in particolare, aveva evidenziato che
  la gestione delle due società risultava
  riconducibile ai medesimi individui, una
  circostanza che non era poi stata mai messa in
  discussione neanche in sede giudiziale. Nella sentenza si legge che la responsabilità per fatto di
  soggetto giuridico terzo a cui soggiace il cessionario trova risposta nel principio civilistico «ubi
  commoda, ibi incommoda» «in forza del quale il cessionario, come si avvale dei requisiti del cedente
  sul piano della partecipazione a gare pubbliche, così risente delle conseguenze, sullo stesso piano,
  delle eventuali responsabilità del cedente».
  Da ciò deriva una responsabilità del cessionario anche sotto il profilo delle eventuali irregolarità di
  matrice contributiva. In tale senso la giurisprudenza aveva precisato che la continuità imprenditoriale tra
  l' affittuario e l' affittante risulta insita nello stesso trasferimento della disponibilità economica di una
  parte dell' azienda ad altra impresa, giuridicamente qualificabile come affitto. L' unica eccezione, non
  rilevabile nel caso oggetto di esame da parte del Tar, sarebbe il caso in cui il soggetto interessato
  (cessionario) abbia fornito la prova di una completa cesura tra le due gestioni.
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  Migliorata nel 2017 la qualità dei servizi delle p.a. verso imprese e cittadini secondo il Cnel

  Pagamenti, il ritardo si riduce
  Crescente il ruolo di Anac nella prevenzione della corruzione

  Diminuiscono i ritardi nei pagamenti della
  pubblica amministrazione verso fornitori e
  appaltatori, con in testa Lombardia, Veneto,
  Emilia­Romagna e Toscana; in miglioramento
  i livelli qualitativi dei servizi resi nei settori
  della sanità e delle energie rinnovabili, ma
  anche la capacità di regolazione delle
  amministrazioni pubbliche e la qualità delle
  procedure.
  È questo il quadro che emerge dalla
  «Relazione annuale sulla qualità dei servizi
  offerti dalle pubbliche amministrazioni centrali
  e locali a i m p r e s e e c i t t a d i n i 2 0 1 7 »
  predisposta dal Consiglio nazionale dell'
  economia e del lavoro (Cnel), che dal 2010
  analizza le performance delle politiche
  pubbliche nei servizi resi ai cittadini e che
  quest' anno posiziona l' Italia attorno alla
  media dei paesi Ocse e della Ue.
  Per quel che concerne la capacità di
  regolazione delle amministrazioni pubbliche e
  delle procedure, il miglioramento registrato
  dalla relazione del Cnel trova conferma anche
  nell' indicatore sintetico Ease of doing
  business elaborato dalla Banca Mondiale che
  segnala negli ultimi anni un posizionamento
  più avanzato dell' Italia (passata dall' 87° al 46°
  posto nel ranking complessivo).
  Complessivamente, quindi, la qualità dei servizi della pubblica amministrazione negli ultimi cinque anni
  è migliorata anche se si registrano differenze tra le diverse aree geografiche del paese.
  In tema di prevenzione della corruzione risulta crescente il ruolo dell' Anac che, ha scritto il Cnel, ha
  aiutato a ripensare il rapporto tra prevenzione della corruzione e qualità nei servizi pubblici con la
  finalità di dimostrare come la riduzione dei rischi di corruzione o di altre forme di illegalità concorra a un'
  allocazione ottimale delle risorse e alla prestazione di servizi adeguati ai cittadini.
  Nella relazione del Cnel viene presentato un primo elenco di indicatori elaborati dall' Anac per
  segnalare eventuali patologie, anche connesse a fenomeni di corruzione o favoritismo, che se
  concretamente adottati dalle p.a. «potrebbero rappresentare un valido strumento per prevenire e
  correggere distorsioni nella gestione dei contratti connessi ai servizi pubblici».
  Sensibili progressi vengono evidenziati nei ritardi dei tempi di pagamento delle amministrazioni
  pubbliche che restano comunque elevati.
  A prima vista, si legge nella relazione, da una media di 180 giorni (invece dei 90 previsti nei contratti)
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  Quando la legge vuole escludere il primo cittadino lo dice espressamente

  Statuto, il sindaco vota
  Va ricompreso nel quorum funzionale

  Può considerarsi legittima la deliberazione
  consiliare con la quale è stata approvata una
  modifica allo statuto dell' ente, nel caso in cui
  sia stato computato nel quorum funzionale,
  previsto dall' art.

  6, comma 4, del decreto legislativo n.
  267/00, anche il voto del sindaco?
  Premesso che sulla questione l' orientamento
  del giudice amministrativo non è univoco (cfr.
  Tar Puglia sent.1301/2004, Tar Lazio, sez.
  II ter, sentenza n. 497/2011 e Tar Lombardia
  sentenza n.1604/2011), l' art. 6, comma 4, del
  dlgs. n. 267/2000 dispone che «gli statuti sono
  deliberati dai rispettivi consigli c o n i l v o t o
  f a v o r e v o l e d e i d u e t e r z i d e i consiglieri
  assegnati le disposizioni di cui al presente
  comma si applicano anche alle modifiche
  statutarie».
  La citata normativa prevede un «procedimento
  aggravato» per l' approvazione delle norme
  statutarie, nonché delle relative modifiche; in
  particolare prescrive che, in caso di mancata
  approvazione dei due terzi dell' assemblea, si
  deve ripetere la votazione entro 30 giorni e,
  inoltre, stabilisce che lo statuto si ritiene
  approvato se ottiene per due volte, in sedute
  successive, il voto favorevole della
  maggioranza assoluta dei membri assegnati al collegio.
  L' approvazione dello statuto, pertanto, comporta ­ attesa la natura di atto normativo «fondamentale»
  sua propria (comma 2, art. 6 cit.) ­ che su di esso converga il più elevato numero di consensi attraverso
  un' ampia discussione e comparazione d' interessi da parte della maggioranza e dell' opposizione
  consiliare.
  Tale esigenza ha determinato, conseguentemente, la previsione di maggioranze speciali disponendo
  che i quorum, rispettivamente della prima e delle altre votazioni, siano ragguagliati ai due terzi o alla
  maggioranza assoluta non dei votanti, ma dei consiglieri assegnati.
  Dunque, l' iter deliberativo di approvazione dello statuto e delle sue modifiche implica che in sede di
  prima votazione la delibera sia approvata con il voto favorevole dei due terzi dei consiglieri assegnati ivi
  compreso il sindaco, che è componente del consiglio comunale ai sensi dell' art. 37 del citato Testo
  unico sugli enti locali Infatti, nelle ipotesi in cui l' ordinamento non ha inteso computare il sindaco, o il
  presidente della provincia, nel quorum richiesto per la validità di una seduta, lo ha indicato
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                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  istanze entro il 30/6

  Puglia, 3 milioni per rimuovere i rifiuti abbandonati
  La regione Puglia sostiene i comuni per il
  risanamento delle aree pubbliche con la
  rimozione dei rifiuti abbandonati. L' avviso
  pubblico relativo alla lr 67/2017 stanzia allo
  scopo 3 milioni di euro da distribuire con
  modalità a sportello. I progetti potranno
  riguardare gli illeciti abbandoni rilevati dagli
  organi di controllo su suoli di proprietà
  pubblica del territorio regionale, anche relativi
  ad aree di particolare interesse naturalistico,
  debitamente documentate.
  Potranno anche riguardare gli illeciti
  abbandoni di rifiuti contenenti cumuli di
  manufatti in cemento amianto in condizioni di
  conservazione tali da costituire un concreto
  pericolo per la salute dei cittadini e per l'
  ambiente, come rilevato nei verbali di
  sopralluogo dagli organi di controllo su suoli di
  proprietà pubblica del territorio regionale.
  I contributi possono coprire fino al 100% delle
  spese ammissibili con un importo massimo di
  50 mila euro per i comuni fino a 20 mila
  abitanti, di 70 mila euro per i comuni fino a 100
  mila abitanti e di 100 mila euro per i comuni
  oltre 100 mila abitanti. Possono accedere al
  finanziamento le amministrazioni comunali,
  interessate da illeciti abbandoni di rifiuti su
  aree pubbliche, ricadenti sul territorio
  regionale.
  Per gli interventi di rimozione non eseguiti dal soggetto responsabile, previa ordinanza sindacale, l'
  amministrazione comunale istante procede all' esecuzione in danno dei soggetti obbligati e al recupero
  delle somme anticipate. Le istanze di accesso al contributo potranno essere presentate fino al 30
  giugno 2018.
  © Riproduzione riservata.

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