CSV FC - ASSIPROV Giovedì, 28 febbraio 2019
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CSV FC - ASSIPROV Giovedì, 28 febbraio 2019 Prime Pagine 28/02/2019 Prima Pagina Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) 1 28/02/2019 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Forlì) 2 28/02/2019 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Cesena) 3 csv e scenario locale 27/02/2019 Cesena Today GIOVANNI PAPA A Montecastello di Mercato Saraceno un incontro sul tema dei migranti 4 27/02/2019 Cesena Today Disabilità, la legge sul "Dopo di noi": in Regione sono oltre mille... 5 27/02/2019 Cesena Today La Diocesi lancia la "pagella" sul suo operato, a Cesena la prima in... 7 27/02/2019 Cesena Today "Un villaggio per il popolo Karen", Casapound lancia la raccolta fondi 9 28/02/2019 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 14 Raccolta fondi a Casapound per aiutare il popolo Karen 10 28/02/2019 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 43 Alla ricerca del tema "caldo" di cui occuparsi di più 11 28/02/2019 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 48 Incontro informativo sui migranti 12 27/02/2019 Forli Today Chiedono donazioni al telefono per conto di Auser, l' 13 27/02/2019 Forli Today Hikikomori e l' isolamento che fa paura: nasce un gruppo romagnolo di... 14 28/02/2019 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 43 Caritas e stato laico 17 28/02/2019 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 45 L' Auser avvisa: «Non chiediamo donazioni per telefono» 18 28/02/2019 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 45 Santa Sofia, batte il cuore dell' Avis «Meno soci, ma più... 19 salute e assistenza 28/02/2019 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 49 All' assemblea dell' Avis benemerenze per 110 donatori 20 27/02/2019 Forli Today Confartigianato consegna un defibrillatore all' amministrazione comunale... 21 volontariato 28/02/2019 Avvenire Pagina 3 ANTONELLA MARIANI Il no alle lavoratrici del sesso è per la dignità delle donne 22 28/02/2019 Avvenire Pagina 14 ENRICO NEGROTTI Bimbi non nati, seppellire è doveroso 25 28/02/2019 Avvenire Pagina 27 Quattro locali confiscati destinati al Terzo 27 28/02/2019 Avvenire Pagina 29 TINO REDAELLI Case Aler, allarme sindacati 28 28/02/2019 Avvenire Pagina 29 ENRICA LATTANZI Como, tornano i migranti non ammessi in Germania 30 28/02/2019 Corriere della Sera Pagina 2 Case confiscate diventano base del coworking 32 28/02/2019 Corriere della Sera Pagina 7 M. Gian. Mille onlus nella marcia del 2 marzo Appello di Sala: dite no al... 33 28/02/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 12 Gianni Trovati Banche, Tria: «Bail in da abolire» Ma poi frena sul... 35 28/02/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 40 Alessia Maccaferri Le fintech esplorano il mondo delle non profit 37 28/02/2019 La Repubblica Pagina 17 CORRADO ZUNINO " Vignette e insulti sessisti Per colpa degli hater sono finita in... 38 28/02/2019 La Repubblica Pagina 26 Associazione nazionale non profit 40 28/02/2019 La Repubblica Pagina 26 Gruppo Rosa on air, nuovo progetto dell' Associazione Italiana Cistite... 41 28/02/2019 La Repubblica Pagina 27 Superare le difficoltà con la condivisione 43 28/02/2019 La Repubblica Pagina 27 Un gruppo Facebook per scambiarsi i consigli 45
28 febbraio 2019 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 1
28 febbraio 2019 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 2
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27 febbraio 2019 Cesena Today csv e scenario locale A Montecastello di Mercato Saraceno un incontro sul tema dei migranti All' incontro interverranno esperti del settore e ci saranno testimonianze dirette della Comunità Papa Giovanni XXIII di Bagnile La Comunità Papa Giovanni XXIII, in collaborazione con la Caritas, organizza un incontro formativo sul tema "Migranti: per una chiara informazione. Aspetti legali e sociali". L' appuntamento è per venerdì alle 20:30, nel salone parrocchiale di Montecastello, frazione di Mercato Saraceno, in Piazza della Libertà 8. All' incontro interverranno esperti del settore e ci saranno testimonianze dirette della Comunità Papa Giovanni XXIII di Bagnile. Il fine dell' iniziativa è quello di offrire un contributo per un' informazione chiara e pacata su alcuni aspetti che riguardano il complesso dramma dei migranti. GIOVANNI PAPA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 4
27 febbraio 2019 Cesena Today csv e scenario locale Disabilità, la legge sul "Dopo di noi": in Regione sono oltre mille gli interventi La Giunta ha approvato la ripartizione di 3,7 milioni del fondo nazionale su tutto il territorio regionale Sono 1.064 gli interventi, di cui hanno beneficiato 860 persone con gravi disabilità (468 uomini e 392 donne, prevalentemente tra 36 e 45 anni di età), per ognuna delle quali le é q u i p e m u l t i -professionali d e i s e r v i z i sociosanitari del territorio hanno predisposto progetti p e r s o n a l i z z a t i , d i a u t o n o m i a e inclusione sociale. Con un preciso obiettivo: assicurare alle persone con disabilità gravi prive del sostegno familiare la necessaria assistenza per una vita dignitosa. Questo il primo bilancio, in Emilia-Romagna, della legge 112/16,meglio nota come "Legge sul Dopo di Noi", a due anni dall' approvazione del programma regionale di attuazione. I risultati del monitoraggio effettuato nel 2018 sono contenuti nel provvedimento approvato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale,con cui viene anche stabilita la ripartizione tra tutte le Aziende sanitarie emiliano-romagnole, per il 2018, di 3,7 milioni di euro del Fondo nazionale per il "Dopo di noi". "Un buon risultato per il miglioramento della qualità della vita delle persone più fragili, in vista del momento in cui i loro genitori non ci saranno più, reso possibile dall' integrazione delle politiche sociali e sanitarie, ma è importante non fermarsi- afferma la vicepresidente e assessore al Welfare, Elisabetta Gualmini-. Dare ai disabili gravi il controllo della propria vita, ovvero la possibilità di decidere del proprio futuro, scegliere dove e con chi vivere, iniziando un percorso che li porti alla massima autonomia possibile, è una grande conquista sociale. Come Giunta- conclude Gualmini- proseguiremo ad impegnarci per creare ulteriori opportunità per queste persone, garantendo loro dignità e piena cittadinanza". "Il Dopo di Noi è uno degli obiettivi del Piano sociale e sanitario regionale 2017-2019 ed è parte integrante della programmazione del Fondo regionale della non autosufficienza- aggiunge l' assessore alle Politiche per la Salute, Sergio Venturi-. Sono risorse che mettiamo a disposizione delle Aziende Usl e dei Comuni per introdurre nuovi modelli di servizio, che in alcuni casi possono sostituire i servizi residenziali tradizionali. Per trovare soluzioni innovative è fondamentale soprattutto il coinvolgimento e il contributo delle famiglie, delle Associazioni e delle Fondazioni per il Dopo di Noi, già presenti in molte zone della regione su iniziativa delle stesse famiglie, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 5
27 febbraio 2019 Cesena Today csv e scenario locale La Diocesi lancia la "pagella" sul suo operato, a Cesena la prima in Italia: via al questionario online Questo è forse il primo tentativo in Italia da parte di un vescovo di raccogliere gli umori e i desideri di tanti che seppur cattolici Si chiama " Nuntius " il questionario che online e in quindicimila copie in cartaceo la Curia di Cesena - Sarsina ha diffuso e sta diffondendo nel territorio per porsi in ascolto dei cittadini e raccogliere pareri, osservazioni e suggerimenti sugli aspetti della vita diocesana e pubblica. Questo è forse il primo tentativo in Italia da parte di un vescovo di raccogliere gli umori e i desideri di tanti che seppur cattolici, non sono assidui nelle parrocchie e pertanto le loro opinioni sfuggono, ma non per questo non sono meritevoli di conoscenza e anche di essere accolte. "Papa Francesco - dice il vescovo della Diocesi di Cesena - Sarsina, Douglas Regattieri - ha fatta propria la parola 'Sinodalità", ovvero camminare insieme con il popolo di Dio, e per questo è opportuno mettersi in ascolto al proprio interno e dare l' opportunità, a chi non vive dentro le organizzazioni religiose, di apportare il proprio contributo. Una volta tanto la Chiesa ascolta al di là del Consiglio Pastorale. Non si vuole quindi una struttura che ordini dall' alto, bensì che dà voce al proprio popolo". Il questionario, che dovrà essere compilato entro il trenta aprile, è completamente anonimo e lo si potrà trovare da subito on line collegandosi al sito www.corrierecesenate.it oppure, stampato in quindicimila copie, presso le parrocchie oltre che nei luoghi di aggregazione. Sono previsti anche dei punti nei centri pubblici più frequentati come i supermercati, ovunque saranno presenti dei volontari che aiuteranno a compilare il modulo tanto a mano quanto con il supporto informatico. Il questionario consiste di ventidue domande che richiedono pochi minuti per rispondere, la maggior parte di queste sono chiuse, ma altre aperte per permettere di dare la propria opinione personale. Molto significative sono alcune domande aperte dove ci si può esprimere sugli indirizzi della Curia Vescovile, quali problematiche il Vescovo dovrebbe privilegiare oppure le iniziative da intraprendere. "Il questionario - dice Marco Castagnoli, coordinatore del progetto - nasce in collaborazione con il Centro Culturale 'Francesco Luigi Ferrari' di Modena ed è frutto di un lungo lavoro durato un anno. In questo periodo sono state realizzate delle interviste molto approfondite con esponenti delle diciannove unità pastorali della Curia da Cesenatico fino a Verghereto. Un lavoro da certosino che ci ha permesso di isolare le Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 7
27 febbraio 2019 Cesena Today
27 febbraio 2019 Cesena Today csv e scenario locale "Un villaggio per il popolo Karen", Casapound lancia la raccolta fondi Una serata solidale organizzata nella sede di Casapound, con una raccolta fondi per aiutare il popolo Karen Sol.Id. Onlus continua la raccolta fondi per il popolo Karen e lo fa con una serata solidale organizzata per giovedì alle 21 nela sede di CasaPound in via Albertini. Si tratta della seconda iniziativa organizzata dalla Onlus i n città in pochi giorni. "Dopo più di dieci anni in cui i nostri volontari operano in sostegno di questo straordinario popolo, supportando progetti sanitari ed educativi nei territori dello Stato Karen - spiega Rudy De Astis, medico cesenate e volontario internazionale - la nostra Onlus l a n c i a u n a g r a n d e c a m p a g n a p e r reperire le risorse che permetteranno di portare a termine e sviluppare il progetto dell' insediamento The Village Project Klee Hee". "Si tratta della costruzione di un nuovo villaggio in terra Karen - continua - che servirà ad accogliere un primo scaglione di famiglie di ritorno dai campi profughi della vicina Thailandia. Le condizioni disumane in cui i profughi Karen sono costretti a vivere in questi campi e la tragedia che vive quotidianamente chi, a causa dello sterminio, è costretto ad abbandonare la sua identità di cittadino ci spingono ad attivarci su questo progetto strategico nel nostro apporto allo sviluppo ed al sostegno della civiltà Karen della Birmania". "Un progetto complesso ed articolato - sottolinea De Astis, che alle prossime amministrative correrà come capolista per CasaPound - che si incentra sulla fondazione di nuclei abitativi nuovi per il reinserimento dei profughi nella loro terra e lo sviluppo contestuale di un sistema di sostentamento agricolo per le famiglie". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 9
28 febbraio 2019 Pagina 14 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) csv e scenario locale Raccolta fondi a Casapound per aiutare il popolo Karen CESENA La onlus " S o l i d " c o n t i n u a a raccogliere fondi per il popolo Karen, in una serata solidale organizzata alle 21 di stasera, nella sede di Casapound inviaAlbertini 28d. Rudy De Astis, medico cesenate e volontario internazionale (che sarà anche capoli sta di Casapound alle elezioni amministrative locali di maggio), spiega che l' obiettivo è «portare a termine e sviluppare il progetto dell' insediamento "The Village Project Klee Hee", dove accogliere un primo scaglione di famiglie della civiltà della Birmania di ritorno dai campi profughi della vicina Thailandia». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 10
28 febbraio 2019 Pagina 43 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) csv e scenario locale Alla ricerca del tema "caldo" di cui occuparsi di più CESENA Sono almeno due le domande aperte in cui compare l' invito a dare suggerimenti al vescovo, un modo di mettersi in discussione tutt' altro che scontato. «Ci sentiamo anche un po' giudicati», commenta ilvescovo Regattieri, che interrogato sulle sue aspettative risponde: «Mi auguro rispondano in molti». Tra le indicazioni a cui guarderà con attenzione ci saranno sicuramente quelle dedicate ai temi. Per esempio, si chiede di indicare un' unica questione su cui la Chiesa locale dovrebbe intervenire maggiormente: «Se nessuno dovesse rispondere "le mi grazioni", forse sarebbe il segno che ha ragione chi dice che non spetta alla Chiesa occuparsene. L' accusa che ci rivolgono è quella di fare politica, ma a noi interessa da sempre occuparci delle persone». Il riferimento è anche al documento che monsignor Douglas ha firmato insieme ai 15 direttori delle Caritas diocesane dell' Emilia Romagna, in cui viene espresso un netto giudizio negativo sul Decreto Sicurezza. «L' unica critica ricevuta è quella della Lega», commenta il vescovo, che a parte quella prevedibile eccezione riferisce di aver ricevuto «molti consensi» per quel docu. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 11
28 febbraio 2019 Pagina 48 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) csv e scenario locale Incontro informativo sui migranti MONTECASTELLO Domani alle 20,30 è in programma un incontro informativo sul tema dei migranti, promosso dalle Caritas della valle del Savio e dalla Caritas Cesena-Sarsina e dalla associazione Papa Giovanni XXIII. Nella sala parrocchiale in piazza della Libertà 8 interverranno il presidente Caritas Cesena- Sarsina Ivan Bartoletti Stella, esperti del settore, famiglie e persone della comunità Papa Giovanni XXIII di Bagnile di Cesena che racconteranno situazioni ed esperienze. L' obiettivo è quello di offrire «una chiara informazione» sugli aspetti legali e sociali che riguardano l' accoglienza dei migranti. I volontari delle Caritas della vallata svolgono attività di sostegno e supporto a numerose famiglie, in collaborazione con i servizi sociali degli enti locali. Anche se il numero delle famiglie straniere seguite dalle Caritas soprattutto con aiuti in generi di prima necessità è leggermente superiore (all' incirca il 60% del totale) sono numerose anche le situazioni e le famiglieitaliane, soprattutto con problematiche di solitudine o di dipendenze. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 12
27 febbraio 2019 Forli Today csv e scenario locale Chiedono donazioni al telefono per conto di Auser, l' associazione: "E' una truffa" L' associazione mette in guardia chi riceve questo tipo di telefonate, avvertendo che si tratta di un raggiro Alzano la cornetta del telefono e chiedono donazioni per conto di Auser F o r l ì . L ' associazione m e t t e i n g u a r d i a c h i r i c e v e questo tipo di telefonate, avvertendo che si tratta di un raggiro. Alcuni casi sono stati segnalati a Forlimpopoli. Auser Forlì "desidera allertare contro possibili truffe da parte di persone non autorizzate. Viene ricordato che "il tesseramento annuale viene eseguito unicamente da persone autorizzate con identificazione ufficiale". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 13
27 febbraio 2019 Forli Today csv e scenario locale Hikikomori e l' isolamento che fa paura: nasce un gruppo romagnolo di auto-aiuto Il gruppo si riunirà con cadenza fissa per la terza domenica di ogni mese Il Comune di Forlimpopoli, in collaborazione con l' Ausl Romagna, ha individuato e reso disponibile uno spazio da dedicare agli incontri mensili di un futuro gruppo di auto- aiuto romagnolo gestito dall' Associazione Hikikomori Italia Genitori e rivolto a chi ha un figlio o un familiare in ritiro sociale. Si parte domenica alle 10 nella Biblioteca della Casa della Salute a Forlimpopoli, in via Duca d' Aosta 33. Il gruppo si riunirà con cadenza fissa per la terza domenica di ogni mese, e vedrà la partecipazione e coordinamento di Ornella Roselli, psicologa e psicoterapeuta esperta nel ritiro sociale e nella conduzione di gruppi. "L' obiettivo - viene specificato dal Comune - è portare alla luce un fenomeno ancora poco conosciuto ma che riguarda tanti ragazzi e ragazze in età adolescenziale è stato raggiunto, ora non bisogna disperdere le energie o calare l' attenzione. Per questo è importante la nascita di un gruppo di auto- aiuto romagnolo che diventi punto di riferimento nel territorio e Forlimpopoli è un luogo centrale dove far arrivare tante esperienze e professionalità di grande sostegno". Già numerose famiglie hanno contattato il Comune e la dottoressa Rogai, referente del progetto. Per domande e maggiori informazioni sul gruppo di auto-aiuto scrivere a emiliaromagna@hikikomoritalia.it. Forlimpopoli ha già ospitato il convegno dedicato all' Hikikomori, dove si è parlato di questo fenomeno e soprattutto per provare ad accogliere e ascoltare tanti genitori in cerca di risposta o anche semplicemente di condivisione e solidarietà. L' incontro che si è svolto al Cineflash ha visto la partecipazione di quasi 600 persone, un pubblico variegato formato da genitori, educatori, assistenti sociali, medici, psicologi che hanno scelto di seguire attentamente lo svolgersi degli interventi dei relatori che hanno affrontato e approfondito il tema in modo completo nei vari aspetti. "Questo evento - viene ricordato dall' amministrazione comunale - è stato pensato e voluto come il primo passo di un progetto che comprendesse sensibilizzazione capillare nel territorio presso le scuole, i medici di base e i pediatri, i vari enti educativi, senza dimenticare un supporto concreto rivolto ai genitori, affinché non si sentano più soli ad affrontare quella che sembra spesso una tragedia privata, che isola la famiglia intera oltre alla ragazza o al ragazzo". La situazione in Emilia Romagna e nella Provincia di Forlì-Cesena L' Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 14
27 febbraio 2019 Forli Today
27 febbraio 2019 Forli Today
28 febbraio 2019 Pagina 43 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) csv e scenario locale VOCE AI LETTORI Caritas e stato laico Caritas e stato laico IL documento della Caritas diocesana dell' Emilia-Romagna non può rimanere senza risposta. Si tratta infatti di un documento dove appare evidente come certi ambienti cattolici facciano una grande confusione fra fede e politica. Senza curarsi del fatto che se si scende nell' agone politico, secolarizzandosi, con prese di posizione fortemente ideologizzate, si cade i in un contesto di contrapposizione, anche valoriale, con altri soggetti politici. Crediamo che nella stesura del documento si sia sorvolato su molte questioni non secondarie. Quello che constatiamo è il mancato riconoscimento delle prerogative e delle peculiarità di uno Stato laico che ha dei doveri e degli obblighi, come la difesa del territorio, della sicurezza e del bene del popolo italiano. Di fronte all' ossessivo e persistente richiamo a spalancare i confini a un numero inimmaginabile di immigrati, si dovrebbe riflettere sulle parole di San Giovanni Paolo II nel discorso al IV Congresso mondiale delle migrazioni del 1998, dove si affermava: 'il diritto primario dell' uomo è di vivere nella propria patria: diritto che diventa effettivo solo se si tengono costantemente sotto controllo i fattori che spingono all' emigrazione'. Lo stesso papa Francesco nella recente conferenza stampa tornando dall' Irlanda (26 agosto 2018) ha parlato di accoglienza ma usando prudenza quando non ci sia la possibilità di integrare. Il tema trattato nel documento è quindi molto più complesso di una scarna presa di posizione politica contro una legge dello Stato Coinvolge infatti più settori e più temi, non ultimo quello della criminalità e dei rapporti stretti che intercorrono fra questa e i flussi immigratori irregolari. Lega Romagna. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 17
28 febbraio 2019 Pagina 45 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) csv e scenario locale FORLIMPOPOLI L' Auser avvisa: «Non chiediamo donazioni per telefono» L' AUSER di Forlì è venuta a conoscenza che a Forlimpopoli vengono richieste per telefono donazioni a favore dell' associazione e c o n una nota allerta i cittadini contro possibili truffe: « Il tesseramento annuale - sottolinea l' associazione - viene eseguito unicamente da persone autorizzate con identificazione ufficiale». STASERA poi alle 20,30, nella sala del consiglio comunale di Forlimpopoli (piazza Fratti), per il ciclo 'Testimonianze e ricordi di protagonisti della Resistenza', l' Auser con l' associazione Luciano Lama presenta il libro 'Non ho mai avuto una bambola. Ricordi di una staffetta partigiana' di Marisa Fabbri. Interverrà l' autrice. Ingresso libero. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 18
28 febbraio 2019 Pagina 45 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) csv e scenario locale Santa Sofia, batte il cuore dell' Avis «Meno soci, ma più donazioni» Il presidente Berti: «Contenti dei dati, siamo in linea con il 2017» di OSCAR BANDINI CALANO i donatori, ma aumentano le donazioni di sangue. E' quanto è emerso dai dati forniti dal presidente dell' Avis di Santa Sofia, Piero Berti, nel corso dell' annuale assemblea dei soci che si è svolta domenica scorsa. «Tutto sommato siamo contenti dei dati emersi - commenta lo storico presidente dei donatori di sangue -, dati che ricalcano con poche eccezioni i numeri del 2017. Aumentano di poco le donazioni da 502 a 509, mentre i donatori registrano una flessione passando da 284 a 270. Ciò è dovuto in gran parte sia alle cessazioni dei donatori più anziani, sia dalla estrema mobilità dei tanti giovani donatori, che trovano lavoro lontano dal paese o perché alcuni di loro hanno visitato paesi asiatici e africani con la conseguenza di un 'fermo' momentaneo nelle donazioni per precauzione». ALL' INCONTRO, che ha preceduto il pranzo sociale al ristorante La Contessa, sono intervenuti il rappresentante dell' Avis forlivese Filippo Ghader Panah oltre ai sindaci di Santa Sofia e Galeata Daniele Valbonesi ed Elisa Deo, che hanno sottolineato il ruolo preminente dei donatori Avis nel vasto e variegato panorama del volontariato bidentino. Tradizionalmente la sezione Avis santasofiese, che vede anche la presenza di diversi donatori provenienti da Galeata, presenta bilanci sempre in attivo, grazie soprattutto alla Festa del donatore che si tiene in agosto e che ha permesso nel corso degli anni di dare una mano alle associazioni sportive e del soccorso, con l' acquisto di quattro defibrillatori di nuova generazione per le due comunità. DOPO l' approvazione dei bilanci consuntivi e di previsione oltre alle modifiche statutarie, è stata ricordata la figura di Emiliano Cavenago, alpino, recentemente scomparso e che aveva all' attivo 120 donazioni di sangue. Al termine sono stati premiati ben 37 donatori: 6 con distintivo in rame, 10 in argento, 12 in argento dorato, 5 in oro e 4 in oro con rubino, prestigioso riconoscimento attribuito nello specifico a Edoardo Balzani, Gian Paolo Bardi, Gianmichele Bresciani e Celso Navacchi. INFINE è stato distribuito il calendario delle giornate di prelievo nel punto di raccolta all' ospedale Nefetti: a marzo si terrà domani, il 15 e il 29; in aprile nei giorni 5 e 13; in maggio nei giorni 3, 17 e 31 e infine a giugno il 7, 21 e 28. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 19
28 febbraio 2019 Pagina 49 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) salute e assistenza All' assemblea dell' Avis benemerenze per 110 donatori CESENATICO Alla 52ª assemblea generale dell' Avis di Cesenatico di domenica scorsa al Museo della Marineria hanno partecipato 70 persone. A dar loro il benvenuto il sindaco Matteo Gozzoli. Dopo la relazione introduttiva svolta del presidente Francesco Sami, e quella medica da Mishtaku Enkelejda, a dar conto del bilancio e ragguagli sul nuovo Statuto dell' Avis comunale è stato nel suo intervenuto il revisore dei conti Roberto Poni. A seguire, prima del momento conviviale, si è proceduto alle premiazioni dei donatori benemeriti. Dei 110 premiati all' assemblea erano presenti: per le 8 donazioni benemerenza in rame a Cataldo Correale, Claudio Fabbri, Andrea Rossi, Lionella Salerni; per le 16 donazioni benemerenza in argento a Domenica Ventura; per le 24 donazioni benemerenza in argento dorato a Giammarco Boschetti; per le 50 donazioni benemerenza in oro a Claudio Delvecchio, Andrea Gaspari, Gianluigi Sami; per le 75 donazioni benemerenza in oro con rubino a Luciano Boschetti; per le 100 donazioni benemerenza in oro con smeraldo a Claudio Braghittoni, Andrea Nanni, Piero Suzzi; per le 120 donazioni realizzate la benemerenza in oro con diamante a Giovanni Loreggia. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 20
27 febbraio 2019 Forli Today salute e assistenza Confartigianato consegna un defibrillatore all' amministrazione comunale di Civitella Il presidente Luca Morigi assieme al vicesegretario Marco Valenti hanno consegnato a Claudio Milandri, sindaco del comune di Civitella, un defibrillatore Confartigianato di Forlì continua la propria attività in ambito sociale. Il presidente Luca Morigi assieme al vicesegretario Marco Valenti hanno consegnato a Claudio Milandri, sindaco del comune di Civitella, un defibrillatore. Come chiarisce il responsabile di vallata, Mauro Collina "l' associazione forlivese ha scelto, ormai da anni, di ampliare la propria attività non limitandosi ai bisogni dell' imprenditore in quanto soggetto economico, integrando il proprio impegno nel sociale. La consegna del defibrillatore è un gesto simbolico, volto a ribadire che l' attenzione è sempre diretta alla persona". "La scelta di Civitella non è casuale, ancora una volta vogliamo evidenziare l' importanza del territorio - ha proseguito Morigi -. L' artigianato e la piccola impresa sono il cuore del nostro sistema produttivo ed è fondamentale che trovi terreno fertile in cui operare. L' ottimo clima di collaborazione creato con l' amministrazione comunale di Civitella e il potenziamento della sede con la riorganizzazione dei servizi, hanno guidato la nostra scelta". Assieme ai funzionari di Civitella, era presente alla consegna anche Giuseppe Mercatali, coordinatore di Ancos, struttura di Confartigianato che permette di destinare il 5 per mille a simili progetti: "Grazie ai fondi raccolti, a breve, consegneremo a una cooperativa sociale un sollevatore per utenti con problemi motori e una lavagna interattiva multimediale, mentre un pulmino attrezzato per il trasporto disabili è stato dato in carico, già da una anno, a un' associazione del forlivese che si occupa dell' assistenza ai malati di Alzheimer". Una collaborazione con enti pubblici e associazioni, volta a dare risposta a esigenze sempre più diffuse in tema di salute e assistenza. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 21
28 febbraio 2019 Pagina 3 Avvenire volontariato ANALISI Il no alle lavoratrici del sesso è per la dignità delle donne La Corte costituzionale e la legittimità delle prestazioni sessuali a pagamento Il 5 marzo l' udienza della Consulta sulla libertà di prostituzione professionale L' esperienza dei quattro Paesi europei dove la legge ha chiuso alle «sex workers» Il 20 febbraio scorso ha compiuto 61 anni; pochi per la pensione, anche in epoca di Quota 100. In questi decenni in tanti hanno provato ad attenuare o addirittura smontare la legge Merlin su diversi aspetti, con proposte di legge (dai Radicali alla Lega Nord, fino al Comitato per i diritti delle prostitute), con due tentativi di referendum (nel 2013 e 2014) e con varie questioni di legittimità costituzionale, finora regolarmente respinte dalla Consulta. Ma non c' è pace per la legge che nel 1958 mise fine all' attività delle case chiuse. Il prossimo appuntamento è martedì 5 marzo, quando la Corte costituzionale si riunirà per dibattere su un quesito fondamentale: se a offrire prestazioni sessuali a pagamento è una donna maggiorenne, libera e consenziente, è giusto contestare a chi fa da intermediario tra domanda e offerta il reato di favoreggiamento e reclutamento della prostituzione previsto dall' articolo 3? La questione è emersa nel 2017 durante il processo d' appello, tra gli altri, a Gianpaolo Tarantini, l' imprenditore pugliese già condannato in primo grado per aver procacciato, tra il 2008 e il 2009, escort per le 'cene eleganti' di Silvio Berlusconi. In pratica - è la tesi sottoposta dalla Corte d' appello di Bari al giudizio della Consulta - in presenza di «prostituzione professionale » la legge Merlin cozza contro diversi articoli della Costituzione, tra cui il numero 2 (diritti inviolabili, tra cui, si sostiene, quello di disporre del proprio corpo) e 41 («L' iniziativa economica privata è libera»). O tto associazioni impegnate nella difesa delle donne hanno chiesto di poter essere ascoltate nell' udienza del 5 marzo: tutte schierate contro la possibilità che la prostituzione possa essere considerato un lavoro come un altro, e che del corpo femminile si faccia mercato. «In nome del falso mito della libertà sessuale si vuole assestare un colpo alla dignità delle donne», sintetizza l' avvocata Antonella Anselmo, che porterà nella seduta della Corte costituzionale la voce della Rete per la parità e di altre sei associazioni, da Unione Donne in Italia (Udi) a Salute Donna. Al suo fianco ci sarà un' altra avvocata, Maria Teresa Manenti in rappresentanza della onlus Differenza Donna. Per tutte loro non ci sono dubbi: la prostituzione è sempre una forma di oppressione e violenza, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 22
28 febbraio 2019 Pagina 3 Avvenire 23
28 febbraio 2019 Pagina 3 Avvenire
28 febbraio 2019 Pagina 14 Avvenire volontariato Bimbi non nati, seppellire è doveroso Il serrato confronto in Lombardia sulla revisione delle norme riapre il dossier delle disposizioni operative nelle Regioni (solo in cinque, però...) Lo scorso 2 novembre papa Francesco ha commemorato i defunti al cimitero Laurentino di Roma. Prima della celebrazione eucaristica, si è fermato a pregare al Giardino degli angeli, un' area - nel contesto della zona riservata ai bambini - inaugurata nel 2012 per dare sepoltura a quei piccoli che non hanno potuto vedere la luce, per aborti volontari o spontanei. Una pratica di pietà umana e cristiana, regolata dalla legge 285 del 1990, che all' articolo 7 prevede la possibilità per i genitori di chiedere - entro 24 ore dall' evento abortivo - il seppellimento dei resti del bimbo in un cimitero. La legge peraltro opera una distinzione tra i feti sotto le 20 e sotto le 28 settimane di gestazione (sopra le 28 c' è l' obbligo di registrazione anagrafica del bimbo come nato morto). Mentre infatti tra le 20 e le 28 settimane i feti sono comunque seppelliti perlomeno come «parti anatomiche riconoscibili», sotto le 20 settimane di gestazione - in assenza di un interessamento dei genitori - vengono trattati come «rifiuti speciali sanitari». E poiché i genitori spesso sono poco o per nulla informati sulla necessità di chiedere la sepoltura, la legge rischia di essere applicata in modo difforme sul territorio nazionale. Per stare accanto alle famiglie, spesso disorientate in momenti senz' altro dolorosi, è nata nel 1999 la Associazione Difendere la vita con Maria (Advm) onlus, presieduta da don Maurizio Gagliardi- ni, che offre la sua collaborazione alle aziende sanitarie e ospedaliere (cui spetta l' onere di provvedere alle sepolture), per gestire anche praticamente le operazioni di registrazione e seppellimento dei bimbi non nati. Riveste quindi grande importanza l' iniziativa delle Regioni nel prevedere specifiche norme per favorire i seppellimenti, anche grazie a convenzioni che le associazioni (oltre ad Advm citiamo la onlus CiaoLapo) possono stipulare per gestire, in accordo con i genitori, la sepoltura dei resti dei loro figli. La prima è stata la Lombardia, che con una legge regionale del 2007 ha stabilito che i resti dei bimbi non nati fossero sempre seppelliti, anche in assenza di richiesta dei genitori. La legge è stata riformata la scorsa settimana dal consiglio regionale lombardo, e - nonostante le assicurazioni contrarie dell' assessore al Welfare, Giulio Gallera - prevede ora che il seppellimento dipenda da una esplicita richiesta della madre. A seguire fu l' Abruzzo- riferisce Emiliano Ferri, vicepresidente di Advm - che ha stabilito con legge regionale del 2012 che, se non richiesti dai genitori, spetti all' ospedale provvedere a seppellire i resti dei bambini non nati come «parti anatomiche». Successivamente le Marche, che con legge regionale Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 25
28 febbraio 2019 Pagina 14 Avvenire
28 febbraio 2019 Pagina 27 Avvenire volontariato L' INIZIATIVA Quattro locali confiscati destinati al Terzo settore Un appartamento per chi si trova in situazione di emergenza abitativa, una residenza per persone affette dalla sindrome di Williams, uno spazio di coworking per attività manuali e formazione e un punto di orientamento e ascolto psicologico. Sono i progetti che si insedieranno all' interno di quattro beni confiscati alla criminalità organizzata e assegnati dal Comune ad altrettante associazioni del Terzo settore per fini sociali. La durata della concessione d' uso verrà fissata in quattro anni; attualmente sono circa 200 i beni confiscati annoverati nel patrimonio del Comune e gestiti dall' assessorato alle Politiche sociali. I progetti vincitori sono: 'La casa di Mirtilla' in via 2 giugno 14, Municipio 7: assegnato alla Fondazione Arché, diventerà un appartamento per chi non può permettersi di prendere una casa in affitto ai prezzi di mercato o è in attesa dell' assegnazione di una casa popolare. 'Chez Williams' in via Mosè Bianchi 71 (Municipio 7) assegnato all' associazione Famiglie sindrome di Williams, diventerà una struttura a carattere residenziale temporaneo per fornire ospitalità e accompagnamento verso l' autonomia di ragazzi affetti da questa sindrome; l''Officina creativa di quartiere' in via Paisiello 5 (Municipio 3) per l' associazione Non riservato, diventerà uno spazio aperto di coworking per attività manuali e lo 'Sportello Be Between' in via Venini 34, (Municipio 2) per la onlus Abareka Nandree, che diverrà un luogo di incontro e orientamento psicologico, con attività di integrazione per facilitare scambi interculturali tra gli abitanti del quartiere NoLo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 27
28 febbraio 2019 Pagina 29 Avvenire volontariato Case Aler, allarme sindacati LA CORTE D' APPELLO BOCCIA IL BONUS B E B É D E L P I R E L L O N E : «DISCRIMINATORIO» «Il nuovo regolamento penalizza i più poveri e non tiene conto del bisogno» La corte d' Appello di Milano ha dichiarato il 'carattere discriminatorio' di una delibera della giunta regionale dell' ottobre 2015 sul cosiddetto 'bonus bebè'. In particolare, a finire nel mirino è stato il requisito dei cinque anni continuativi di residenza di entrambi i genitori. Il procedimento, scaturito dal ricorso dell' associazione Studi giuridici sull' immigrazione e di Avvocati per niente onlus, impone ora alla Regione Lombardia di abolire il requisito e riaprire i termini per presentare le domande. A dicembre, inoltre, la Corte d' Appello di Milano aveva dichiarato il carattere discriminatorio di un' altra delibera regionale legata all' accesso al Fondo sostegno affitti. La sentenza della Corte d' Appello apre ora le porte a possibili ulteriori ricorsi nei confronti di una serie di provvedimenti presi dalla giunta regionale nelle ultime due legislature (come la legge 16 del 2016 sull' edilizia popolare, da cui è scaturito un regolamento che esclude o discrimina chi risiede da meno tempo sul territorio nel- l' assegnazione degli alloggi pubblici). E proprio per protestare contro questo regolamento, da poco approvato al Pirellone e attualmente al vaglio della giunta Fontana, ogig pomeriggio i sindacati degli inquilini organizzeranno un presidio davanti alla sede del consiglio regionale per chiedere la modifica del regolamento e la sospensione della sua applicazione. «È negativo, malfunzionante e discriminatorio. Penalizza e discrimina le famiglie più povere e privilegia gli anni di residenza in Lombardia piuttosto che l' effettivo bisogno - commenta Marinella Magnoni, segretario generale Cgil Lombardia -. Andremo avanti finché la giunta si accorgerà che queste regole sono sbagliate». Tra i punti del regolamento (e della legge regionale 16 del 2016) più criticati dai sindacati, quello che vede solo il 20% delle assegnazioni disponibili alle famiglie in condizione di indigenza, alle quali tra l' altro viene chiesta un' apposita attestazione da parte dei servizi sociali comunali. Inoltre, ogni singolo cittadino potrà presentare la domanda scegliendo un massimo di cinque alloggi disponibili e la sua domanda perderà efficacia qualora quegli alloggi vengano assegnati ad altri richiedenti con un punteggio migliore. Ciò significa che, nell' ambito dello stesso bando, il sistema del valore maggiore o minore dei punteggi può risultare ininfluente. Inoltre, le graduatorie cesseranno di esistere una volta terminata la procedura di assegnazione e, quindi, non esisterà più la graduatoria generale. Il nuovo regolamento cancella inoltre la riserva per l' emergenza abitativa che prima era affidata ai comuni. Altro capitolo giudicato 'scandaloso' dai sindacati è il sistema dei punteggi: per Leo Spinelli, segretario Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 28
28 febbraio 2019 Pagina 29 Avvenire
28 febbraio 2019 Pagina 29 Avvenire volontariato Como, tornano i migranti non ammessi in Germania Como Tre mesi fa chiudeva, in via definitiva, il campo profughi di via Regina a Como. La struttura, operativa da settembre 2016, fu una risposta di accoglienza all' emergenza che aveva attraversato l' estate comasca, quando centinaia di migranti si accamparono nei giardini della stazione nella speranza di andare a nord. Il campo - 52 moduli, due tendoni per la vita comune e una capienza fino a 400 persone - era di competenza della Prefettura, che aveva affidato la gestione alla Croce Rossa, coinvolgendo la Caritas diocesana (con la cooperativa di riferimento Symploké, per quanto riguarda operatori, assistenza legale, mediazione e servizi) e moltissime realtà di volontariato, dai medici alla distribuzione dei pasti. Oggi Caritas e Symplokè mettono in rete sui loro siti istituzionali (caritas.diocesidicomo. it e www.symplokecoop.it) un report dal titolo 'La sfida dell' accoglienza', una ventina di pagine che danno la parola agli operatori. A Como, nei due anni dell' emergenza sbarchi, sono transitati 60mila migranti. Poco più del 10% è stato ospite del centro di via Regina: in totale 7.019 richiedenti asilo che hanno affrontato un percorso di registrazione (1350 le pratiche nei primi due mesi di apertura), ricono- scimento, avvio dell' iter per il rilascio dei documenti, colloqui presso le commissioni territoriali per la richiesta di un qualsiasi status giuridico. Sono andati a buon fine anche una relocation in Svezia di una giovane famiglia somala (con un neonato di 5 mesi) e una ventina di rimpatri assistiti. Delicatissimo il lavoro di accompagnamento dei minori soli e delle donne. «Un' esperienza totalizzante, impegnativa e, nonostante tutto, la più bella della nostra vita», commentano operatori e volontari. «Ricordo una famiglia - dice Roberto Ciriminna, in via Regina dal primo giorno di apertura -. Sono rimasti al campo 6 mesi, poi sono stati accolti in una struttura di Symploké. Alcuni mesi dopo il papà è tornato come volontario ». Cosa non dimenticherai? «Il viso e gli occhi di tante donne, in prevalenza nigeriane, giunte via mare, sui barconi, dopo aver subìto per mesi ogni genere di violenza nei centri di detenzione libici». Lo sgombero del campo di via Regina iniziò la mattina dell' 11 settembre, senza avvisare nessuno. «Fummo spettatori passivi e non informati - racconta ancora Ciriminna -. Il ricordo è frustrante: non potemmo nemmeno consegnare i documenti già pronti. E, così, chi fu trasferito dovette ricominciare il percorso dall' inizio». Adesso l' area resta uno spazio dismesso: l' unico progetto abbozzato è quello per un parcheggio a uso dei residenti, ma si tratta di proposte sulla carta. Il mondo cattolico, riscuotendo un appoggio trasversale, si mobilitò per chiedere una riconversione del campo, per accogliere i migranti in transito che continuano a premere sul confine e, visto l' avvicinarsi dell' inverno, fornire un riparo temporaneo ai senza tetto. Il campo, alla fine, chiuse con settimane di anticipo rispetto Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 30
28 febbraio 2019 Pagina 29 Avvenire
28 febbraio 2019 Pagina 2 Corriere della Sera volontariato L' assegnazione Case confiscate diventano base del coworking Un alloggio per chi si trova in una situazione di emergenza abitativa, una residenza per persone affette da sindrome di Williams, un coworking e un punto di ascolto psicologico: questi progetti troveranno spazio in quattro beni confiscati alle mafie e assegnati dal Comune alle onlus. P e r l ' a s s e s s o r e Pierfrancesco Majorino «non devono essere solo simboli di vittoria dello Stato, ma presidi sul territorio». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 32
28 febbraio 2019 Pagina 7 Corriere della Sera volontariato Mille onlus nella marcia del 2 marzo Appello di Sala: dite no al razzismo Videomessaggio del sindaco. L' obiettivo è richiamare più persone di Salvini «Venite tutti, ognuno con i suoi buoni motivi». Il sindaco Beppe Sala lancia un appello che travalica i confini milanesi. È un invito a partecipare sabato a «People. Prima le persone», la marcia antirazzista che sfilerà per le vie della città con tappa finale in piazza Duomo. Sono già più di mille le associazioni che hanno aderito alla manifestazione. Dalle grandi organizzazioni del terzo settore, Acli e Arci in testa ai sindacati, da Libera ai Sentinelli, da Farsi Prossimo agli scout Cngei. Ma anche uno studio di architettura e una vineria. L' obiettivo degli organizzatori è quello di superare i cinquantamila che si sono ritrovati a piazza del Popolo con Matteo Salvini. Il riferimento è alla manifestazione indetta dal leader leghista l' 8 dicembre scorso a Roma con il marchio «Prima gli italiani». «Stiamo insieme sabato 2 marzo, per una marcia il cui titolo è "People, prima le persone" - dice il sindaco nel suo videomessaggio -. Vi dico i miei buoni motivi per esserci: perché voglio testimoniare la mia volontà di essere contro ogni forma di discriminazione, per colore della pelle, razza, genere, orientamento sessuale, salute. Voglio stare con voi per un momento di allegria, faremo questa marcia con la musica, non ci saranno i soliti discorsi politici alla fine». Una colonna sonora che va da People have the power di Patti Smith a Mahmood, Ghali e Jannacci. Ci sarà anche un omaggio a Emma, presa di mira da un consigliere leghista perché a favore dell' apertura dei porti. «Voglio esserci - continua Sala - non per dovere ma perché voglio che i miei concittadini mi guardino in faccia e vedano che sono lì perché ci credo, perché lo sento. Infine voglio esserci perché la politica non la fanno solo i politici ma la fate voi, e quella di sabato sarà anche una poderosa testimonianza politica. Per tutti questi motivi stiamo insieme sabato, camminiamo in città con allegria e serenità dimostrando che un altro modo di vivere la socialità è possibile». Alla testa del corteo ci saranno i bambini con il coro dei leoni, l' orchestra delle persone con disabilità, Allegro moderato, le Mamme per la pelle e le Mamme a scuola. «Sarà una grande e felice marcia per i diritti di tutti - dice l' assessore al Welfare, Pierfrancesco Majorino tra i principali promotori dell' evento -, per dire basta con le guerre tra chi ha bisogno di aiuto. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 33
28 febbraio 2019 Pagina 7 Corriere della Sera
28 febbraio 2019 Pagina 12 Il Sole 24 Ore volontariato CREDITO Banche, Tria: «Bail in da abolire» Ma poi frena sul «ricatto tedesco» Il Mef: «Nessuna accusa specifica né alla Germania né al ministro Schäuble» Nel decreto risparmiatori rimborsi collegati ai principi della class action ROMA Il bail in andrebbe abolito anche perché quando fu introdotto il ministro dell' Economia di allora, Fabrizio Saccomanni, fu «praticamente ricattato» dal collega tedesco Schäuble. L' affondo a Berlino arriva diretto dal ministro dell' Economia Tria, nell' informativa del primo pomeriggio di ieri in commissione Finanze al Senato. E agita i palazzi della politica fino a produrre una retromarcia dello stesso Tria in serata. Tria ha utilizzato «un' espressione evocativa ma infelice», recita il comunicato riparatore del ministero, che «non intendeva lanciare un' accusa specifica né alla Germania né al ministro delle Finanze tedesco dell' epoca». Ma che cosa aveva detto il ministro? Spiegando di essere d' accordo con il presidente dell' Abi Patuelli, che in mattinata era tornato a chiedere l' abolizione del bail in quanto produttore di «un' angoscia immotivata nei risparmiatori», Tria aveva finito per attribuire a un (implicito) ricatto tedesco la genesi della disciplina sulle risoluzioni, la stessa che vincola i rimborsi ai risparmiatori ai limiti a cui il fondo introdotto in manovra sta cercando faticosamente di adeguarsi: «Se l' Italia non avesse accettato», è il contenuto della minaccia di Schäuble nella ricostruzione di Tria, «si sarebbe diffusa la notizia che il sistema bancario era prossimo al fallimento». Il che, nel classico meccanismo delle profezie che si autoavverano in un sistema del credito che vive di aspettative, sarebbe equivalso al «fallimento del sistema bancario». Ma Tria «ha voluto fare riferimento a una situazione oggettiva», prova a spegnere il fuoco il comunicato serale, in cui «un rifiuto isolato dell' Italia» al bail in «avrebbe potuto essere facilmente interpretato come un segnale dell' esistenza di seri rischi» nelle banche italiane. L' infortunio rievoca tesi non inedite, e ricche di fortuna in ambienti sovranisti come mostra il rilancio immediato arrivato dal presidente della commissione Bilancio della Camera Claudio Borghi. «La questione #Saccomanni - twitta - racchiude tutta la mia critica politica all' euro». Ma ovviamente parole come queste, pronunciate da un ministro dell' Economia in Senato, hanno un peso diverso. Che spiega l' agitazione del pomeriggio e la correzione serale. A motivarlo in ogni caso non sono le difficoltà nel confronto con la Ue sul decreto sul fondo risparmiatori, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 35
28 febbraio 2019 Pagina 12 Il Sole 24 Ore
28 febbraio 2019 Pagina 40 Il Sole 24 Ore volontariato donazioni e gestione spese Le fintech esplorano il mondo delle non profit Le non profit italiane sono tante (circa 35omila) e hanno bisogno di innovazione. Il rapporto con le fintech potrebbe stimolare la trasformazione digitale. «Abbiamo riscontrato un' attenzione che non ci aspettavamo, sia da parte di realtà di media dimensioni come Exodus sia di tante piccole» osserva Luca Scagliarini, vicepresidente marketing di Soldo, fintech che offre una card prepagata, uno strumento di gestione delle spese e di rendicontazione per chi lavora per e con le non profit. Particolarmente utile per le realtà che lavorano sul campo, in tempo reale, e con poche risorse da dedicare alla gestione spese. Si rivolge alle non profit anche SlimPay, che a livello internazionale ha esperienze con Unicef, Unhcr e Greenpeace. La soluzione facilita la relazione con il donatore automatizzando l' acquisizione dei dati sia face-to-face per strada (automatizzando il processo col tablet) sia al telefono, dove un operatore recupera l' Iban del donatore (dopo un' autorizzazione con password di conferma). «Stiamo contattando le associazioni più grandi - spiega Sabatino Abagnale, country manager di SlimPay - e possiamo contare su una partnership con iRaise, un software per la gestione delle raccolte fondi». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Alessia Maccaferri Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 37
28 febbraio 2019 Pagina 17 La Repubblica volontariato L' intervista La goriziana Ilaria Cecot pro- migranti " Vignette e insulti sessisti Per colpa degli hater sono finita in ospedale" L' ex assessora provinciale di sinistra racconta il suo incubo " Dileggiata anche per il legame, ora finito, con un leghista" ROMA «Ho fatto gli screenshot delle vignette che mi hanno dedicato. Manganelli verdi qua e là, seni enormi, calze a rete, gesti sessuali. Tutto salvato e consegnato al mio avvocato». Ilaria Cecot, girano molti post cattivi su di lei nelle chat del Nord-Est. «Nessuno li ha rimossi. Uno dice: "L' ex assessor provincial comunista e profughista in cerca di afgani lungamente dotati". Sarei io. Un altro: "Psicopatica". Poi "CIMice Rossa" con il Cim alto a ricordare il Centro di igiene mentale. Mi hanno scritto "relitto tossico da Zolof". Io lo Zolof ho iniziato a prenderlo davvero, è un antidepressivo. Ho sempre creduto di essere una donna forte, ma oggi ho paura di tutto. Mi sento derisa, spiata, braccata. Volevano distruggermi e ci sono riusciti». Quando è iniziato l' assalto? «Tredici settembre 2014. Sono assessora al Welfare e al Volontariato della Provincia di Gorizia. Sinistra e Libertà. Di fronte ai primi profughi sul Fiume Isonzo, sono io a picchettar le tende. Ne è seguito il diluvio. Mi hanno tirato sassi e petardi, sputato sui piedi. Un blogger neonazista milanese scrisse: "Prendetela a calci". Lo denunciai, il giudice rigettò definendo quelle frasi critica politica. È lì che ho scoperto che una donna piacente che s' impegna in politica è considerata una puttana e se si impegna per accogliere i migranti lo fa perché cerca soddisfazione sessuale». Il mondo dei social è pieno di imbecilli razzisti. «Sì, ma quando si organizzano e per quattro anni e mezzo ti perseguitano alla fine sei annientata». Come è stato il quotidiano? «In una provincia piccola è difficile uscire per strada o andare a scuola, dove insegno, sapendo che la sera prima ti hanno dipinto come una zecca ninfomane Ho sofferto di attacchi di panico, piangevo a dirotto, non ne sono ancora uscita». Lo scorso febbraio, un anno fa, decide di reagire. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 38
28 febbraio 2019 Pagina 17 La Repubblica
28 febbraio 2019 Pagina 26 La Repubblica volontariato chi è aici onlus Associazione nazionale non profit Da oltre 20 anni siamo l' unica Associazione nazionale non profit che offre con costanza supporto, informazione e tutela alle persone affette da questa patologia. L' obiettivo principale di AICI onlus è aiutare chi soffre di questa patologia ad arrivare a una diagnosi corretta e ad avere una qualità di vita accettabile. Lavoriamo con impegno sui processi di assistenza e per il miglioramento delle condizioni di vita, anche rendendo i nostri soci pazienti consapevoli e responsabili del proprio percorso terapeutico e non vittime passive di una condizione avversa. L' impegno costante dell' associazione è anche per la ricerca di nuove terapie per alleviare la sintomatologia della patologia, per informare i medici specialisti e di medicina generale sulla sua esistenza, per migliorare la qualità dell' assistenza e per garantire un equo accesso alle cure, tutelando i diritti dei pazienti. Il traguardo a cui aspiriamo è arrivare ad avere un approccio comune nella diagnosi e nei trattamenti a livello nazionale, insieme a una rete di Centri di Riferimento per la Cistite Interstiziale che dialoghino tra loro per dare alle pazienti in tutta la penisola, isole incluse, la migliore assistenza possibile con un approccio multidisciplinare. www.aicionlus.org. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 40
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