MONDIALE Un'attesa - Fiamme Gialle
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Anno VIII nr.3 Luglio-Settembre 2015 Un’attesa MONDIALE durata 20 anni! Matteo Lodo e Giuseppe Vicino campioni del 4 senza di canottaggio CAGNOTTO BRUNO CORSO TAMBERI Finalmente ORO! (...e 2 Argento, bronzo e Record mondiale Record Italiano nel bronzi) prima italiana pass olimpico nel 400m. T35 salto in alto 2,37 Campione del Mondo tiro - pistola libera
Alice Sabatini Miss italia 2015 by Stegip 4communication - 10/2015 official merchandising di 5-8 novembre 2015 Galleria 11-12 • padiGlioni 2-9-11 www.italianadesign.net
Editoriale Mondiali Europei Universiadi Assoluti: le Fiamme Gialle sempre protagoniste L’estate appena trascorsa ci ha regalato grandi soddisfazioni e non pica” nel Tiro a Volo, si prende l’oro individuale e a squadre alle solo dal punto di vista agonistico. I successi sono importanti nello Universiadi di Gwangju; il trentasettenne foggiano, con l’argento sport in genere e, in particolare, nello sport militare dove consento- agli Europei di Maribor nella pistola libera e un bronzo a squadre, no di coagulare intorno all’Istituzione ancor più consenso e fiducia regala all’Italia una carta olimpica per Rio. Oxana Corso, invece, da parte dell’opinione pubblica. Questo è quanto avvenuto con gli viene dalla lontana San Pietroburgo; dal 2014 è un’atleta della Se- atleti della Guardia di Finanza che, specialmente nell’ultimo perio- zione Paralimpica “Fiamme Gialle” e, proprio mentre stiamo per do, con i loro grandi risultati, hanno contribuito ad alzare sempre mandare in stampa la rivista, ci regala il più bello degli imprevisti, più in alto la bandiera delle “Fiamme Gialle” migliorando di oltre un secondo il (suo) record del mondo sui Gli impegni internazionali sono stati numerosi e di altissimo livello, 400 metri T35. Dopo 2 anni segnati dagli infortuni, 2 record ita- come le aspettative del resto: Kazan, Mosca, Tiblisi, Gwangju, Pe- liani consecutivi, 35 e 37 i centimetri oltre la misura dei 2 metri chino, Maribor e Aiguebelette sono stati i teatri dove i nostri atleti dell’asticella del salto in alto: Gianmarco Tamberi ha le sue scara- hanno rappresentato l’Italia. Dai campioni affermati a caccia di tito- manzie cui probabilmente dovrà aggiungere anche quelle a tema li mondiali, europei e pass olimpici ai ragazzi delle Sezioni Giovanili numerico; ma, nell’armonia ed esplosività del suo gesto atletico che hanno confermato la bontà dei nostri vivai, gli sportivi in giallo- c’è poco di casuale e tanta voglia di tornare ai massimi livelli (che verde hanno sempre dato prova del loro valore. merita), a cominciare dal palcoscenico più prestigioso, quello a Già qualche “Traguardo” fa, le imprese della Cagnotto avevano reso cui stanno già guardando tutti… Ma questa è una storia ancora necessarie espressioni quali “…nella storia!” e poi “…è leggenda!”. La tutta da scrivere che, per nostra scaramanzia… tratteremo - ce lo medaglia d’oro e le altre due di bronzo conquistate agli ultimi mon- auguriamo - nei prossimi numeri di “TRAGUARDO”. diali di Kazan, sanciscono che, d’ora in poi, nel panorama natatorio Dietro tutti questi successi, mi piace ricordare il lavoro di tantis- italiano c’è una sola Tania! Nel 1995, quando un equipaggio azzur- simi finanzieri, che non salgono mai sul podio… ma che le loro ro vinceva l’ultimo titolo iridato di canottaggio nel “quattro senza”, medaglie se le guadagnano giorno dopo giorno, con un lavoro Matteo Lodo e Giuseppe Vicino, erano appena nati. Ci sono voluti oscuro ma essenziale per la vita e i successi di tutto il Reparto: venti anni di fatica, sacrificio e forza di volontà nella straordinaria dagli infaticabili autisti, all’insostituibile personale amministrati- fucina gialloverde di Sabaudia, per far innalzare i remi italiani sul vo e degli impianti sportivi, ai tecnici, ai fisioterapisti e ai medici. gradino più alto del podio mondiale di Aiguebelette. Successi di Grazie al Comandante Generale e all’Ispettore per gli Istituti di “squadra” per Daniele Garozzo, Giorgio Avola, Enrico Berrè, Olga Istruzione, per le parole di sostegno e incitamento che hanno vo- Calissi, Camilla Mancini e Beatrice Monaco: le nostre lame d’oro. I luto personalmente dedicare alle “Fiamme Gialle”: a fine giugno il ragazzi, ai Campionati del mondo di Tiblisi in Russia, battono nelle Generale C.A. Giorgio Toschi - Ispettore per gli Istituti di Istruzio- finali di fioretto e sciabola le squadre dei padroni di casa, mentre ne- si è recato a Sabaudia dove ha salutato gli atleti della canoa e le giovani “studentesse” portano in trionfo l’Italia del fioretto nel- del canottaggio in preparazione per i mondiali e, due settimane le Universiadi coreane di Gwangju. A Kazan, la staffetta 4x200 s.l. più tardi, il Comandante Generale -Gen.C.A. Saverio Capolupo- azzurra, con la nostra Alice Mizzau, conquista la prima medaglia di ha voluto incontrare tutte le “Fiamme Gialle” dell’atletica, del specialità nella storia dei mondiali di nuoto. Sulle linee di tiro, Silva- judo e karate a Castelporziano. I risultati, di lì a qualche giorno e na Stanco e Francesco Bruno centrano l’ennesimo bersaglio. La ven- per i successivi tre mesi, sono raccolti nelle pagine di questo bel tiduenne nata a Zurigo, miglior specialista italiana della “fossa olim- numero di Traguardo. 1 Luglio-Settembre 2015
Sommario EDITORIALE di Giorgio Bartoletti 1 FOCUS 4 Voglia di Giochi Matteo Lodo e Giuseppe Vicino campioni ATLETICA di Margherita Magnani 7 del quattro senza di canottaggio. 7 Il 2015 di Gianmarco ATLETICA di Margherita Magnani 9 XV Campionati Mondiali Pechino 2015 TUFFI di Salvatore Mendolia Periodico del Centro Sportivo della Guardia di 12 C’è solo una Tania Finanza fondato nel 1975 Reg. trib.di Roma n. 242/2008 del 12-06-2008 Anno VIII n.3 luglio-settembre 2015 12 Direttore Editoriale Giorgio Bartoletti SCHERMA di Salvatore Mendolia 18 Garozzo Avola e Berrè Campioni del Mondo a Squadre Vice Direttore Editoriale Vincenzo Parrinello Direttore Responsabile Gianni Boninsegna TIRO di Salvatore Mendolia 21 Silvana Stanco si conferma ai vertici di specialità Consulente Editoriale Luigi Capasso Redazione Via Croviana, 120 - 00124 Roma CANOTTAGGIO di Michelangelo Crispi Fax: 06.51023569 23 Matteo Lodo & Giuseppe Vicino email: ufficiostampa@fiammegialle.org Campioni del Mondo 23 Coordinamento Stampa Roberto De Novellis, Alessandro Lancione Archivio e ricerche fotografiche CANOA di Giuseppe Scalco 26 A Milano i Campionati Mondiali di canoa velocità Giuseppe Marchitto Fabrizio Morganti, Francesca Segat validi come selezione per Rio De Janeiro Fotografie Elvis, Giuseppe Marchitto, Marco Dalla Dea, Alessandro Falsetti, Augusto Bizzi, Giancarlo VELA di Pierluigi Fornelli 29 Colombo, Mimmo Perna, Marco Massetti, Pedro Vittoria per Francesco Marrai nel Laser Standard Martinez, Deep Blue Media Hanno collaborato a questo numero Edoardo Viti, Danilo Cassoni, Gianni Boninsegna, Giuseppe Scalco, Margherita Magnani, Salvatore SPORT INVERNALI di Gianni Boninsegna 30 Mendolia, Michelangelo Crispi, Pierluigi Fornelli, Pioggia di medaglie targate Fiamme Gialle ai Cam- Alessandro Lancione, Martina Cuppone, Claudio pionati Italiani di biathlon in verione estiva 30 Licciardello, Andrea Tranquilli Realizzato da STEGIP 4Communication Srl SPORT INVERNALI di Gianni Boninsegna 32 Piazza Pio IX - 00167 Roma Un SALTO in avanti Tel: +39 06.6281799 - Fax: +39 06.6142670 email: mail@stegip.it - www.stegip.it Progetto grafico e impaginazione Sezione Eventi Gruppo Polisportivo SEZIONI GIOVANILI di Martina Cuppone 37 Giovani gialloverdi crescono Tipografia Graffietti Stampati (Montefiascone 01027 Viterbo) Chiuso in redazione il 22 ottobre 2015 Eventi Le collaborazioni a Traguardo sono da considerarsi del tutto 47 Il Fiamme Gialle Day a Torino, Capitale Europea gratuite e non retribuite. La direzione si riserba il diritto di modificare la titolazione dello Sport 2015 47 degli articoli e di fare gli opportuni tagli redazionali. Tutto il materiale, anche se non pubblicato, non verrà restituito.
FOCUS Voglia di Giochi Sono sempre stati una “cosa seria” e non un divertimento fine a sè stesso. Prima in onore delle divinità poi al servizio dell’Uomo: per una società pacifica in grado di difendere la dignità umana. I l fuoco sacro di Olimpia non è stato ancora acceso ma in attesa che l’evento sportivo per eccellenza riunisca, sotto le braccia accoglienti olimpico divenne il metro prevalente con cui i greci misuravano il tempo. Gli atleti erano spinti a confrontarsi in gara, per del Cristo Redentore di Rio, migliaia di atleti da l’onore e il prestigio (e anche dalla possibilità tutto il pianeta, lo Sport si sta “allenando” in vi- di ambire a incarichi militari e di potere) che sta della XXXI olimpiade. una vittoria ai giochi avrebbe potuto conferir- I Mondiali di Nuoto, di Canottaggio e di Atle- gli. E c’era anche l’incentivo di pasti gratuiti e tica Leggera sono stati tra i momenti clou della vitalizi che le bellicose città-stato erano pronte intensa stagione agonistica estiva ma…! Ma, c’è ad offrire per garantirsi i campioni più quota- un mondo che nel volgere di una manciata di ti, diffondendo, ad un certo punto, la pratica anni sembra girare sempre più vorticosamente della “naturalizzazione”, con campioni olimpici lasciando dopo ogni giro un panorama sempre che, dietro lauto compenso, abbandonavano la nuovo con differenze, ora appena visibili, ora madrepatria per abbracciare nuove poleis (non quasi incredibili ripensandolo “a come era pri- siate dunque troppo severi con i “privilegiati” ma”. professionisti dello sport moderno o, perlome- La storia ha rettificato quanto De Coubertin no, non rinfacciate loro l’ideale “eroico” dell’at- credeva a proposito del carattere esclusiva- leta classico) mente atletico-religioso delle competizioni Nell’immaginario collettivo che De Coubertin agonistiche che, per oltre mille anni, sfidando ha saputo modellare attorno ai giochi olim- un contesto politico e sociale particolarmente pici, l’aspetto più rilevante è senz’altro quello turbolento, si sono tenute con straordinaria re- dell’ekecheirìa olimpica: la tregua sacra, la Legge golarità tanto che, dal 400 a.C., il quadriennio Olimpica. L’Ellade interrompeva i propri conflit- 4 Luglio-Settembre 2015
FOCUS ti interni e le città che aderivano ai giochi si impegna- re. La cerimonia di premiazione, i volti distesi, le mani vano a costruire un corridoio liberamente transitabile che si stringono. Gli inni, le bandiere e le tute di rappre- per permettere, a pellegrini e atleti, di viaggiare senza sentanza, simboli per eccellenza di fiera distinzione gli pericolo. uni dagli altri, non trovano coerenza con l’autentico ri- Ma nella Grecia antica non esistevano solo i giochi di spetto di quelle strette di mano e la sincera affinità che Olimpia. Erano, piuttosto, l’evento più prestigioso di si riconoscono, l’un l’altro, quegli sguardi. Sono atleti un vero e proprio circuito di festival atletico-religiosi, loro. Nulla di più. Un’unica qualità li accomuna. Nulla insieme a quelli di Delfi, di Corinto, di Nemea, ai quali si che li differenzi. aggiungevano altre festività agonistiche organizzate da In un’epoca caratterizzata dall’incertezza del domani, le altre singole città. città stato greche “inventarono” i giochi. Ne sancirono Nell’anno 2015, da giugno a settembre, si sono svolti la sacralità stabilendo il vincolo e il rispetto di una tre- quattro importanti eventi sportivi internazionali di cui gua. Sentirono il bisogno di rendere partecipi altre po- due alla loro prima edizione assoluta: i Giochi Europei leis della regione e successivamente la Grecia tutta. La di Baku in Azerbaijan (vedi “Traguardo” n.2), i Giochi loro periodicità e alternanza determinò i ritmi di intere del Mediterraneo sulla Spiaggia a Pescara, la XXVIII società. In un epoca caratterizzata da guerre pressoché Universiade a Gwangju in Corea del Sud e il XXIII Festi- continue inventarono la “pace sportiva”. Indiscutibil- val Olimpico della Gioventù Europea. mente breve e pur sempre legata dal sottile filo della Nel volgere di poche settimane, atleti e delegazioni di dissuasione divina, con il calcolo politico sempre pron- 50 paesi dell’Europa, 24 paesi del Mediterraneo e oltre to a devastare ogni migliore proposito ma, pur sempre 170 paesi del mondo, si sono incontrati e hanno con- certa e garantita. diviso un’unico spazio. Antiche e moderne tensioni la- Le “Fiamme Gialle” sono state presenti a Baku, a Gwan- sciate alle spalle una volta varcate le soglie dei villaggi gju, a Pescara e a Tbilisi. Ovunque, con le loro medaglie, atleti. Per pochi giorni atleti russi e ucraini; turchi, ci- hanno contribuito al prestigio per l’Italia. prioti e greci; serbi, bosniaci e croati; israeliani e pale- Saremo presenti anche a Mungyeong, in Corea del Sud, stinesi; indiani e pakistani; americani e iraniani si sono alla VI edizione dei Giochi Mondiali Militari, manife- sfidati lealmente competendo per una medaglia e so- stazione con 4500 militari-atleti delle Forze Armate gnando, magari, una storica vittoria sportiva in grado di oltre 100 paesi. Atene e Sparta sarebbero riuscite di risvegliare o consolidare lo spirito nazionale che di lì in questo? Nel dubbio, irrisolvibile, la creazione di un a poco si sarebbe riversato nelle rispettive patrie piazze. Consiglio Internazionale dello Sport Militare (C.I.S.M.), Ogni volta che un grande evento sportivo, caratterizza- fondato nel 1948 all’indomani della fine del secondo to dalla varietà di discipline, ci affascina con la sua ker- conflitto mondiale, può costituire motivo di legittimo messe di colori, coreografie di moltitudini e atmosfere orgoglio per “noi” moderni. suggestive, ci sembra quasi di vivere in una sospensione Lo Sport si allena, dunque, per le prossime olimpiadi temporale. Per qualche settimana il susseguirsi delle o piuttosto il mondo, con i neonati Giochi Europei di gare, la gioia esaltante della vittorie o la frustrazione Baku e i Giochi del Mediterraneo sulla Spiaggia di Pe- della sconfitte e l’attesa per una rivincita in un altro scara ha “inventato” l’ennesimo festival agonistico alla sport (uno qualsiasi! un oro conquistato nella specialità ricerca di un’altro momento di tregua di cui sembra BMX, 100 metri piani e taekwondo si equivalgono nel avere un disperato bisogno? medagliere finale!) riescono a farci isolare dalle dinami- La “Carta Olimpica” sancisce che lo Sport è “…al ser- che, spesso brutali, delle controversie geopolitiche in vizio dello sviluppo armonico dell’uomo, per favorire atto. l’avvento di una società pacifica, impegnata a difendere Anche se in coda alle notizie dei Tg, le immagini di la dignità umana”. atleti che gareggiano, si abbracciano sfiniti al traguardo Per oltre millecento anni è stato possibile tracciare un o sul ring, con un braccio in alto in segno di esultanza corridoio, tra eserciti belligeranti, in cui era garantito il e l’altro che chiama a sé l’avversario, non a consolarlo transito di pellegrini e atleti diretti alle sedi dei giochi. ma a congratularsi per aver dato il massimo, riescono a Oggi, quella stessa parola, “corridoio”, per molti uomini trattenerci per ascoltare anche i vissuti di quei campio- rappresenta un ostacolo in una gara per la dignità e la ni veri che solo periodicamente meritano le telecame- vita stessa. 5 Luglio-Settembre 2015
ATLETICA 2015 di Margherita Magnani (Ph Colombo) Il di Gianmarco I l 2015 rimarrà sicuramente una stagione agonistica da ricordare per il saltatore in alto Gianmarco Tamberi. della terza prestazione mondiale dell’an- no. La gara di Eberstadt è stata contraddi- stinta da un livello tecnico molto elevato, Nonostante il mese di gennaio non fosse e nonostante la grandissima prestazione cominciato nel migliore dei modi a cau- dell’azzurro, la vittoria è andata al canadese sa di un problema fisico al piede di stac- Drouin con la medesima misura di Gian- co, il ragazzo anconetano, tesserato per il marco ma con un minor numero di errori G.A. Fiamme Gialle dal 2012, ha iniziato a complessivi. mettersi in luce a livello internazionale sin A fine agosto, nello stadio nazionale di Pe- dall’attività indoor, saltando la misura di chino, il portacolori gialloverde ha preso 2,28 e giungendo settimo ai Campionati parte al primo Mondiale della sua carriera, Europei di Praga. in cui si è classificato in ottava posizione E’ comunque nella successiva stagione esti- con la misura di 2,25. Una finale iridata è va che il vero talento di Gianmarco, o “Gim- sempre un grandissimo traguardo per un bo” come preferisce farsi chiamare da amici ragazzo di soli ventitré anni, anche se rima- e supporters, è letteralmente esploso. ne un pizzico di rammarico perché il suo ri- Il ventitreenne, seguito tecnicamente dal sultato finale ha risentito più di altri, per via padre Marco (ex atleta delle Fiamme Gialle delle sue caratteristiche tecniche, delle con- e primatista italiano indoor con la misura di dizioni atmosferiche avverse e della pioggia. 2,28), in occasione del Meeting tedesco di Il neo primatista nazionale ha concluso la Colonia del primo luglio, ha saltato 2,34, re- sua stagione 2015 il 6 settembre vincendo alizzando il record nazionale assoluto all’a- il Meeting “Atletica Mondiale - Città di Pa- perto e uguagliando quello in sala ottenuto dova” con la brillante misura di 2,30, quota da Marco Fassinotti. Dopo questa com- sempre di grande valore per un saltatore in petizione, è stata la volta delle due tappe alto. della Diamond League di Londra (24 luglio) Lo si attende nel 2016 con la medesima e Stoccolma (30 luglio), in cui ha centrato grinta e allegria che da anni lo contraddi- un prestigioso secondo (2,28 metri) e terzo stinguono. posto (2,29 metri) confrontandosi con im- portanti avversari e lasciandosi alle spalle alcuni dei leader mondiali di specialità. Il 2 agosto è arrivata la ciliegina sulla torta quando, nella gara in piazza di Ebersta- dt (Germania), Gianmarco è salito in alto, molto in alto, superando dapprima i 2,35 al terzo dei tre tentativi possibili e successiva- mente i 2,37 alla prima prova. Ovviamente questa misura gli è valsa il miglioramento del nuovo record nazionale ma soprattut- to la realizzazione della ventiquattresima Leonardo Capotosti misura mondiale di tutti i tempi, nonché 7 Luglio-Settembre 2015
Atletica XV Campionati I l sontuoso stadio Nazionale di Pechino, in cui si erano dispu- tate le gare di atletica leggera delle Olimpiadi del 2008 e de- Mondiali nominato anche “bird’s nest” (nido d’uccello) per la sua struttu- ra architettonica, è stato la sede dei Campionati Mondiali 2015. Questa 15^ Edizione, che si è svolta dal 22 al 30 agosto, ha visto al via oltre 1800 atleti, per un totale di 207 nazioni partecipanti. In questo panorama, dove risulta più difficile emergere a causa Pechino 2015 del numero sempre maggiore di concorrenti, la nazionale az- zurra si è presentata con un team composto da 33 elementi. A causa di una serie di infortuni concomitanti e sfortunate vi- cissitudini, la squadra italiana non ha potuto avvalersi di alcuni di Margherita Magnani nomi illustri del panorama nazionale, come i due atleti delle (Ph Colombo) Fiamme Gialle, Alessia Trost, una delle speranze più concrete dello sport italiano (nel 2015 già campionessa europea under 23 e medaglia d’argento agli europei indoor di Praga nel salto in alto), e Fabrizio Donato, primatista nazionale di salto triplo e unica medaglia tricolore dell’atletica leggera agli ultimi Giochi Olimpici di Londra. Tra tutti i convocati in maglia azzurra, 9 erano gli atleti appar- tenenti al G.A. Fiamme Gialle: la palermitana Simona La Mantia (salto triplo), il neo primatista nazionale Gianmarco Tamberi (salto in alto), i mezzofondisti Giordano Benedetti (800 metri) e Margherita Magnani (1500 metri), la campionessa continentale del giro di pista Libania Grenot (400 metri) e i marciatori Gior- gio Rubino (20 Km), Marco De Luca (50 Km), Elisa Rigaudo (20 Km) e Antonella Palmisano (20 Km). Proprio da quest’ultima atleta, la pugliese Palmisano, è arrivato il miglior piazzamento femminile di tutta la formazione azzurra (secondo miglior risultato complessivo, considerando il quarto posto di Ruggero Pertile nella maratona). La ventiquattrenne, seguita nelle ultime tre stagioni dal tecnico sociale Patrizio Par- cesepe, ha ottenuto un notevole quinto posto nella 20 Km, fer- mando il cronometro in 1h29’’34. L’atleta delle Fiamme Gialle ha impostato una prima parte di gara accorta, per poi cimen- tarsi, durante i Km conclusivi, in una grande rimonta fino ad un importante quanto insperato risultato, a causa dei numerosi problemi fisici che ne avevano condizionato la preparazione nell’ultimo mese. Sul medesimo percorso che nel 2008 le aveva regalato la grande gioia per il terzo posto ai Giochi Olimpici, sono invece state ver- sate lacrime amare da parte dell’altra marciatrice Elisa Rigaudo. La trentacinquenne cuneese è, infatti, incorsa in una squalifica da parte dei giudici a poco meno di 3 Km dal traguardo finale, quando era in lotta per una medaglia. Un altro rappresentante delle Fiamme Gialle che si è distinto agli ultimi Mondiali di Pechino è stato sicuramente Gianmarco Tamberi. In una gara in cui i fattori atmosferici hanno condizio- nato le prestazioni tecniche di tutti gli atleti, nella finale di salto in alto è riuscito a cogliere un buon ottavo posto con un miglior salto a 2,25, misura che di per sé dice poco ma deve essere in- terpretata alla luce della pioggia e delle condizioni non ottimali al fine di ottenere grandi riscontri in una gara di salto in alto. Non è riuscita, invece, a centrare l’ingresso nella finale a otto, la “panterita” Libania Grenot. La campionessa europea 2014 dei 400 metri, nonostante il buon crono di 51’’14, ha terminato il suo Mondiale in semifinale, classificandosi quattordicesima nel- la classifica complessiva e giungendo terza nella seconda delle tre batterie in programma (il passaggio diretto del turno era previsto esclusivamente per le prime due classificate di ogni se- rie più i migliori due tempi di ripescaggio). 8 Luglio-Settembre 2015
Atletica X Campionati Europei U23 Tallinn 2015 di Margherita Magnani (Ph Colombo) L a splendida città estone di Tallinn ha ospitato la decima edizione dei Cam- pionati Europei Under 23, massima rasse- gna continentale a cadenza biennale riser- vata agli atleti di età compresa tra i venti ed i ventidue anni. I portacolori delle Fiamme Gialle che, da giovedì 9 domenica 12 luglio, hanno preso parte a questa importante manifestazione erano cinque: la capitana della formazione azzurra Alessia Trost (salto in alto), Samuele Dini (5000 metri), Sonia Malavisi (salto con l’asta) e i due neo arruolati Davide Re (400 metri) e Francesco Fortunato (Marcia 10 Km). La saltatrice in alto di Pordenone, replican- do quanto fatto due anni prima ai Campio- nati Europei Under 23 di Tampere (Finlan- dia), si è messa al collo la medaglia d’oro, issandosi sino a quota 1,90 e lasciandosi alle spalle avversarie accreditate come la belga Alessia Trost Nafissatou Thiam e la russa Marya Kuchina, campionessa europea assoluta indoor nel mese di marzo proprio davanti alla stessa Alessia, giunta soltanto dodicesima. Dopo aver valicato il metro e 90 al primo tentati- vo, vincendo di fatto la gara, la Trost si è poi cimentata senza successo alla quota supe- riore di 1,94. Risultati positivi anche quelli ottenuti da Davide Re e Samuele Dini, giunti entrambi ai piedi del podio, rispettivamente sui 400 metri (46’’37 e 46’’32 in semifinale, primato stagionale) e sui 5000 metri (13’56’’65). Nel salto con l’asta Sonia Malavisi, dopo aver ottenuto bene la qualificazione, ha conclu- so con l’undicesimo posto complessivo in finale con la misura di 4,05 metri. Medesi- mo piazzamento del marciatore Francesco Fortunato che ha terminato la 20 Km con il tempo di 1h28’20’’. 9 Luglio-Settembre 2015
UNIVERSIADI XXVIII Universiade Ori “Fiamme Gialle” per l’Italia nel Fioretto a squadre femminile e nel tiro al volo. di Salvatore Mendolia (Ph Marco Dalla Dea) Silvana Stanco vince il derby nella finale del “trap” e raddoppia con il titolo di squadra. Oro anche per le fiorettiste Olga Callissi, Beatrice Monaco e Camilla Mancini. Argenti individuali nel nuoto con Toniato e Polieri G li atleti universitari delle Fiamme Gialle si sono fatti valere in Corea e hanno portato a casa tre ori (due a squadre) e due argenti. La parte del leone l’ha fatta Silvana Stanco che nella spe- ta incertezza, anche se la finale non è andata proprio sul velluto, tanto che sino a un certo punto c’è stato equilibrio. Poi le azzurre hanno preso il largo e si sono meritatamente aggiudicate il titolo. cialità della Fossa Olimpica ha centrato l’oro nella gara individua- In Corea erano presenti anche quattro nuotatori delle Fiamme le (11 a 9 nel medal match contro l’altra azzurra Federica Caporu- Gialle (Andrea Toniato, Gianluca Maglia, Alessia Polieri e Arianna scio) e ha trascinato al titolo anche la fortissima squadra azzurra. Barbieri) e il tecnico Christian Galenda. Due di loro, Alessia Polieri Per Silvana i due titoli universitari costituiscono le ennesime sod- e Andrea Toniato, sono saliti sul podio, rispettivamente nei 200 disfazioni di una stagione meravigliosa che l’ha vista trionfare an- farfalla e nei 50 rana. Alessia ha vinto l’argento fermando il crono- che nella Coppa del Mondo, negli Emirati Arabi, e conquistare la metro a 2’08’’66. Argento anche per Andrea Toniato nei 50 rana Carta Olimpica (l’unica, per l’Italia, a Mondiale ormai concluso). con un ottimo 27’’41. Un Toniato in gran spolvero che in batteria Se continua così (agli assoluti ha recentemente tirato benissimo, aveva nuotato un fantastico 27’’06 (nuovo record italiano e del- anche se è rimasta ai piedi del podio) sarà difficilissimo negarle il le Universiadi nonché, a quell’epoca, terza prestazione mondiale posto in squadra per Rio de Janeiro. Grande Silvana! dell’anno) e in semifinale 27’’41. Un pizzico di rammarico per l’oro Nella scherma erano presenti a Gwangju tre giovani fiorettiste mancato, ampiamente alla sua portata, ma la conferma, per An- delle Fiamme Gialle: Camilla Mancini, Olga Calissi e Beatrice Mo- drea, di essersi ritrovato ad alti livelli. naco. La gara individuale è andata così così. Olga è stata subito Buona prova, infine, per la giovane e valida Valeria Ferrari nel eliminata dalla coreana Hyueunon (13 a 14 lo score); Beatrice s’è judo (categoria -70 kg). La veronese è partita forte vincendo per fermata nei sedicesimi superata, anche lei per una stoccata (14 ippon il primo incontro contro la venezuelana Garcia e il secon- a 15), dalla russa Tripapina. Le speranze di medaglia di Camilla do contro la tedesca Pueschel. Al terzo turno è stata sconfitta Mancini si sono, invece, infrante ai quarti, per mano della sud-co- dalla giapponese Kazuki Osanai. Ripartita dai ripescaggi Valeria reana Hong Pu (12 a 15). Le nostre ragazze non si sono abbattu- ha battuto la romena Pdelehczki ma ha perso il successivo match te e insieme a Francesca Palombo (Aeronautica) sono andate a contro la kazaka Zhanan. Tre incontri vinti e due persi e il 7° posto prendersi la medaglia d’oro a squadre prima spianando la Cina finale rappresentano, comunque, un più che onorevole passag- nei quarti (45 a 33), poi asfaltando la Polonia in semifinale (45 a gio per la nostra judoka, una delle più promettenti italiane, tanto 35) e, infine, dulcis in fundo, schiantando l’ostica Francia in finale da essere stata inserita dalla Fijlkam nel progetto denominato per 45 a 38. I punteggi dicono chiaramente che non c’è stata mol- “Tokyo 2020”. 11 Luglio-Settembre 2015
TUFFI C’è solo una Tania! Vince il suo primo titolo di Salvatore Mendolia (Ph Deep Blue Media) mondiale nel trampolino da un metro. Prima donna italiana e dopo 40 anni dal W ondercagnotto vola ancora e stupi- sce il mondo, migliorandosi dopo i trent’anni e aggiungendo al suo carniere lei, e questo la dice tutta, solo un altro tuf- fatore azzurro, il mitico Klaus Dibiasi, ora dirigente azzurro, era riuscito nell’impresa mondiale di Klaus Di Biasi, di tuffatrice europea più vincente di ogni di aggiudicarsi un titolo mondiale (1973 e epoca il titolo mondiale. C’erano le cine- 1975 dalla piattaforma). Si sarà commos- conquista anche il bronzo da si anche stavolta, ma Tania ha deciso che so anche lui, insieme al suo “gemello” dei tre metri e nel sincro misto. dopo Londra 2012 le delusioni era meglio tempi d’oro Giorgio, papà e allenatore di lasciarle alle altre e si è presa con la leg- Tania, a vedere che “qualcosa rimane tra gerezza di sempre il suo primo e merita- le pagine chiare” dei tuffi italiani, che la tissimo mondiale. Sul podio sono state loro straordinaria esperienza non è anda- lacrime di gioia e commozione quando ta perduta, ma è nelle capaci e graziose è suonato l’Inno di Mameli e il tricolo- mani di una fuoriclasse senza tempo alla re è andato su. Poi il suo sorriso dolce e quale ambedue vogliono bene. Kazan re- radioso, marchio di fabbrica di una cam- sterà per sempre nel cuore e nella mente pionessa gentile amata da tutti gli sportivi, di Tania perché qui si è coronato un sogno ha stemperato tutto nella pura felicità. Le e tutto è filato perfettamente liscio, con mancava questo titolo, anche se tutto, o l’eccezione della mancata qualificazione quasi, il resto l’aveva vinto. E’ il suggello nel sincro, che costringerà lei e la Dallapè a una carriera straordinaria che, verosi- a un supplement di fatiche per qualificarsi milmente, si concluderà a Rio de Janeiro per Rio. Oltre all’oro nel trampolino da un nel 2016. In terra brasileira la nostra ecce- metro sono arrivati anche i bronzi nel sin- zionale Tania andrà a caccia (senza assilli, cro misto (in coppia con Maicol Verzotto) per carità, perché tutto il meglio è dietro e nel trampolino da tre metri (specialità le spalle) del podio olimpico, l’unica sod- olimpica). Il medagliere dell’Italia deve disfazione che ancora si fa attendere (e parecchio alla bolzanina volante. La noti- Londra grida ancora vendetta). Prima di zia dell’oro di Tania ai Mondiali ha aperto 12 Luglio-Settembre 2015
TUFFI quasi tutti i telegiornali, come quando spontanea nella sua simpatica e in- vince la Ferrari o Valentino Rossi. Per- consapevole ripetitività, all’aeroporto ché Tania come la rossa e il centauro di Verona con i colleghi colà in servi- di Tavulla è campionessa di tutti, che zio. Il finanziere Cagnotto era palese- unisce. Ed è una donna che magnifica mente contenta e ha contraccambiato le italiane dello sport, come la Pellegri- l’affetto, a testimonianza di un senso ni e le nostre tenniste che si giocano la d’appartenenza radicato e sentito. Ora finale di New York. Gli aggettivi sono viene il tempo del riposo per ricaricare esauriti da tempo, l’affetto per lei non le batterie in vista delle prove di Coppa conosce barriere. A Fiumicino, al suo ri- del Mondo dove bisogna guadagnarsi entro in Italia dopo le fatiche di Kazan, il pass per i Giochi nel sincro, in coppia i colleghi del Centro Sportivo e quelli con Francesca Dallapè. Questa coppia di stanza in aeroporto l’hanno accolta fantastica dopo sei europei consecutivi con il loro abbraccio e un magnifico merita di essere a Rio e noi scommet- mazzo di fiori. La scena s’è ripetuta, tiamo sulla loro querida presenza. Tania Cagnotto e Maicol Verzotto Cagnotto e Marconi: dominio Assoluti di Salvatore Mendolia (Ph Deep Blue Media) Tania vince le due gare alle quali ha partecipato, sincro e sincro misto, Q uattro medaglie, di cui tre d’oro, con due atlete in gara. E’ questo il bottino gialloverde agli Assoluti di tuffi di Bergamo, propedeutici ai Mondiali di Kazan (di cui scriviamo a parte). Quando le due atlete si Maria s’impone dai 3 metri ed è chiamano Tania Cagnotto, la più grande in assoluto di sempre in Europa, e Maria Marconi, una che non molla davvero mai, lo score non deve sor- argento da 1m prendere più di tanto. Tania ha deciso di limitare la sua partecipazione alle due gare di sincro, quello tutto femminile con la “gemella” di sem- pre Francesca Dallapè, e quello misto in coppia con l’atleta delle Fiamme Oro Maicol Verzotto. Decisione alquanto avveduta che le ha evitato un surplus di impegni agonistici ravvicinati e che avrebbe dato i suoi frutti ai Mondiali. Un titolo italiano in più nulla, infatti, avrebbe aggiunto alla leggenda di Tania. Utile, invece, il banco di prova nei due sincro, vista la cronica carenza di occasioni per allenarsi e gareggiare insieme, per affinare l’indispensabile intesa. Aldilà dei due titoli messi in carniere, la gara di Ber- gamo si è rivelata utilissima perché a Kazan la coppia Cagnotto-Verzotto ha poi portato a casa un’insperata medaglia di bronzo in una disciplina nuova quanto affascinante. Meno bene in Russia è andata alla coppia Cagnotto-Dallapè, sei titoli europei consecutivi, che non ha centrato il podio e, quindi, la qualificazione per Rio. Avrà tempo il duo azzurro di rifarsi e staccare il biglietto per i Giochi in Coppa del Mondo (Tania sarà ovviamente presente a Rio anche nel trampolino da 3 metri). Bellissime cose a Bergamo ha fatto anche la ritrovata e mai doma Maria Marconi, che, ripresasi da una serie di acciacchi che ne hanno limitato a lungo il rendimento, ha dimostrato, una volta di più, di che pasta è fatta. Maria s’è imposta nel trampolino da 3 metri, la più importante delle due specia- lità singole in quanto nel programma olimpico, battendo in finale Elena Bertocchi e Francesca Dallapè, entrambe del Centro Sportivo Esercito. La Marconi ha totalizzato 307.50 punti, contro i 293.95 della Bertocchi e i 291.20 della Dallapè. Gran viatico questa vittoria agli Assoluti per Maria in vista delle prossime occasioni di qualificazione olimpica nella speciali- tà. La Marconi ha poi completato il suo eccellente Assoluto salendo sul podio (argento con 281.60 punti), nell’ultima giornata di gare, anche nel trampolino da 1 metro. L’oro stavolta è andato a Elena Bertocchi (288.90) Tania Cagnotto mentre il bronzo è stato appannaggio di Noemi Batki (263.40). 13 Luglio-Settembre 2015
NUOTO Federica Pellegrini, Alice Mizzau, Chiara Masini Lucetti e Erica Musso Alice Mizzau storica medaglia in staffetta T rascinata da una fantastica Federica Pellegrini che in ultima frazione fa il diavolo a quattro e colloca di peso l’Italia sul podio, la staffetta 4x200 stile libero azzurra centra la prima medaglia della storia di un quar- di Salvatore Mendolia (Ph Deep Blue Media) tetto femminile a un Mondiale. Un eccezionale traguardo per il movimen- to natatorio italiano perché i successi in staffetta testimoniano l’eccellenza di un gruppo. In questo straordinario exploit la nostra Alice Mizzau ha ri- coperto un ruolo da protagonista nuotando magnificamente (1’57’’56) la Prima medaglia mondiale sua prima frazione, chiusa al quarto posto, e dando coraggio alle altre due per una staffetta azzurra azzurre, Erica Musso e Chiara Masini Lucetti, che hanno tenuto botta nei limiti della loro possibilità, consegnando a Federica un testimone bollente femminile. ma non carbonizzato. Poi, ovviamente, ci ha pensato l’extraterreste rag- giungendo inglesi e svedesi. Solo le fortissime statunitensi di Missy Fran- klin e Katie Ledecky alla fine ci sono giunte davanti. L’Italia ha chiuso in 7’48’’41, primato italiano con i costumi in tessuto, dietro agli USA (7’45’’37) e davanti alla Cina (7’49’’10). Un risultato straordinario che corona, in chiu- sura, il gran Mondiale dell’Italia. Quattro medaglie sono colorate di giallo- verde grazie a Tania Cagnotto (1 oro e 2 bronzi) e Alice Mizzau (1 argento). Era iniziato male il Mondiale per Alice che evidentemente ha sentito il peso delle responsabilità che le sono derivate dall’aver nuotato in maniera ec- cezionale gli assoluti premondiali. Sui 200 e sui 400 stile è andata male, insomma, ma la nostra campionessa ha saputo rialzarsi e contribuire a un successo storico per i colori azzurri e che lancia la nostra staffetta verso Rio de Janeiro con legittime ambizioni di medaglia. Gran Mondiale anche quello di Arianna Castiglioni, entrata in finale nei 100 rana (con record italiano in tessuto migliorato) al suo primo appuntamento iridato e a 18 anni ancora da compiere. L’ottavo posto finale è per le stati- stiche, quello che conta è essere stata in vasca tra le prime otto del mondo. Una grande soddisfazione per la nostra giovanissima atleta, presente anche nella finale della staffetta mista maschile e femminile che ha chiuso al sesto posto con il nuovo record italiano di specialità (3’45’’59). Simone Sabbione, Piero Golia e Silvia Di Pietro i tre compagni di avventura. 14 Luglio-Settembre 2015
NUOTO Arianna Castiglioni nuova primatista italiana (e due titoli) Arianna Castiglioni di Salvatore Mendolia La giovanissima ranista piazza la doppietta vincendo i 50 e i 100 metri rana A ssente Alice Mizzau dopo l’argento mondiale di Kazan, i nuota- tori delle Fiamme Gialle hanno fornito ottime prove agli affollati campionati estivi di categoria che si sono svolti lo scorso agosto nel- e stabilendo in quest’ultima distanza il lo Stadio del Nuoto di Roma, il bellissimo impianto che ha ospitato i Mondiali del 2009 e che, si spera, potrebbe ospitare i Giochi Olimpici nuovo primato italiano assoluto. del 2024. In gara 1067 atleti in rappresentanza di 229 società. Per le Titolo anche per Polieri nei 200 farfalla “Fiamme Gialle” hanno gareggiato sia gli atleti del settore assoluto, sia i ragazzi della sezione giovanile (bella prova, ne diciamo a parte, di Giulia e per Barbieri nei 50 dorso. Ramatelli, argento sui 200 dorso juniores, e di Cecilia Bartoletti, 4^ sui A medaglia anche Toniato, Fissneider e 200 stile libero cadetti con il suo personale). Grande exploit di Arian- na Castiglioni con due ori nella categoria cadetti, nei 100 (1’07’’30) Ramatelli e nei 50 rana con uno strepitoso 30’’74 che abbassa di 9 centesimi il freschissimo record italiano assoluto realizzato da Martina Carraro in batteria ai Mondiali di Kazan pochi giorni prima. Per Arianna una dop- pietta strepitosa che la consacra, a 18 anni, come la regina italiana della specialità. Una che potrebbe insidiare questo scettro, oltre alla stessa Carraro, è Lisa Fissneider, compagna di squadra nelle “Fiamme Gialle” se solo ritrova il bandolo della matassa. Lisa si è piazzata alle spalle di Arianna nei 50 del record con un dignitoso 31’’64. La Fissneider ha vinto anche il bronzo sui 200 rana, a conferma del suo discreto stato di forma. La ritrovata confidenza con il podio non può che farle bene. Lisa è un talento puro e l’attendono ben altre imprese. In campo femminile belle soddisfazioni anche per Arianna Barbieri, vittoriosa nei “suoi” 50 dorso (ex aequo con Stefania Cartapani del Team Lombardia), con il tempo di 28’’87, e bronzo nei 100 (1’02’’58) e per Alessia Polieri, oro nei 200 delfino con un tempone, 2’09’’13, che a Kazan le avrebbe garantito la semifinale mondiale. In campo maschile ha salvato l’onore il solito Toniato, atleta ritrovato a buonissimi livelli, anche se reduce da un Mondiale non molto fortu- nato, che ha portato a casa due argenti, rispettivamente nei 50 (con un buon 27’’57) e nei 100 rana (1’01’’59). Con l’argento della giovanissima Ramatelli nella categoria juniores, sono ben 10 le medaglie gialloverdi nei Categoria post Mondiale. Con- siderate le assenze di Alice Mizzau e Gianluca Maglia un bottino di tutto rispetto. Arianna Barbieri 15 Luglio-Settembre 2015
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JUDO Le ragazze si confermano Campioni d’Italia di Salvatore Mendolia tavalle, Gwend e Galeone) si preannuncia un tour de force di gare internazionali per scalare o consolidare le posizioni nel ranking che ga- rantiscono la qualificazione ai Giochi. A loro, così come ad Antonio Ciano, con la speranza di qualche altro inserimento dell’ultim’ora, va l’affettuoso in bocca al lupo delle “Fiamme Gialle” tutte. E a proposito di Antonio Ciano, è proprio il suo combattimento, perso in ma- niera un po’ controversa contro un forte atleta straniero, rinforzo della compagine parmense affrontata al primo turno, che ha determinato la sconfitta della squadra e il suo rinvio ai recu- peri. I ragazzi non si sono abbattuti per quella che potrebbe essere considerata una svista ar- bitrale e hanno risalito l’erta china dei recupe- ri andandosi a giocare il bronzo nella finalina contro la compagine sarda del Ceccarini, rego- larmente battuta. Con Elios Manzi che si è pe- sato nei 66 kg ma non ha combattuto perché L e judoka delle “Fiamme Gialle” conquista- Giappone, che è una 48 kg e nel judo i chili è no, in quel di Trento, il loro nono titolo (4° meglio non regalarli a nessuno, meno che mai consecutivo), lasciando le briciole alle avversa- a Brigitte Ente, la campionessa olandese schie- fresco reduce da infortunio, belle prove sono venute dal “capitano” Antonio Ciano (90 kg), da Emanuele Bruno (73 kg), da un ritrovato rie. Dalla gloriosa squadra del 2002, capitanata rata dalla squadra di Parma. Marta ce la mette Giovanni Di Cristo (81 kg), ritornato alle gare da Ylenia Scapin e Lucia Morico, tanta acqua è tutta ma deve arrendersi, così alle altre tocca che contano dopo lunghissimo tempo a causa passata sotto i ponti ma l’intuizione di “aprire” rimontare. Martina Lo Giudice, anche lei redu- di un ginocchio martoriato (forse la più lieta l’arruolamento alle donne s’è ce dal Giappone, nei 57 kg, notizia di questi Campionati), e dai nostri due dimostrata, nel tempo, as- Le ragazze conquistano Edwige Gwend nei 63, Valeria 100 kg (a Trento in gara negli oltre 90), Vincen- solutamente vincente, non Ferrari nei 70 e Susi Galeone, zo D’Arco e Giuliano Loporchio, quest’ultimo solo per i nove scudetti, ma il quarto titolo pur andata incontro all’ine- da poco transitato (vista la gara di Trento piut- anche per le tante vittorie consecutivo. Ancora vitabile sconfitta contro la tosto brillantemente) nella categoria. Per uno individuali che le guerriere un terzo posto per la fortissima atleta bosniaca La- di questi due atleti, chissà, potrebbe concre- in judogi hanno saputo con- squadra maschile, ma risa Ceric, argento agli scorsi tizzarsi qualche chance dell’ultim’ora in gare seguire, prime tra tutte le europei, negli oltre 70 (Susi le importanti a livello internazionale. Certo sono medaglie olimpiche di Lucia qualche rimpianto c’è... regalava parecchi chili), com- due atleti, insieme a Bruno, Manzi e Moreno, Morico (bronzo, l’unico per il battono tutte al loro meglio giovani e in grande crescita che rappresentano judo azzurro in quell’occasione, di Atene 2004) e le parmensi devono soccombere. Il risultato il futuro delle “Fiamme Gialle” in campo ma- e Giulia Quintavalle (oro, primo e tuttora uni- di 3 a 2 fotografa perfettamente l’andamento schile. co per il judo femminile italiano ai Giochi, a della gara. In finale le nostre ragazze, nell’iden- Pechino 2008). A Trento s’è avuta l’ennesima tica formazione, ma con un punteggio più net- conferma della forza della nostra squadra fem- to (4 a 1), regolano le “cugine” delle “Fiamme minile. Non erano tantissime le squadre in liz- Oro”. Uno scudetto meritatissimo, senza nep- za, ma le vittorie bisogna sempre conquistar- pure la necessità di impiegare Giulia Quinta- sele, considerando, peraltro, che alcune com- valle, pesatasi a 63 kg (per preservarne le forze pagini erano rinforzate da prestiti stranieri. in vista delle gare di qualificazione olimpica), Superato il primo turno senza combattere, in categoria ampiamente coperta da Edwige quanto testa di serie numero uno, al secondo Gwend. A 57 kg in gara anche Noemi Bocca- ci tocca l’agguerrita compagine del Kyu Shin nera e a 70 Jennifer Pitzanti, parimenti non Do Kai di Parma, ex squadra di Edwige Gwend, impiegate nel corso dei due incontri. Dopo rinforzata da due prestiti stranieri. Nei 52 kg questa bella soddisfazione (vincere non è mai le “Fiamme Gialle” schierano la volitiva Marta scontato), per le nostre judoka ancora in lizza Rainero, reduce da un intenso allenamento in per la qualificazione per Rio de Janeiro (Quin- Assunta Galeone 17 Luglio-Settembre 2015
SCHERMA La squadra di sciabola maschile Garozzo Avola e Berrè campioni del mondo a squadre di Salvatore Mendolia In Russia, i due siciliani del fioretto e il romano della (Ph Augusto Bizzi) sciabola battono in finale i padroni di casa e sono i nuovi Campioni del Mondo. 20 anni fa l’ultimo Oro azzurro nella sciabola. D aniele Garozzo è forse la più bella sor- presa di questo 2015 per la scherma italiana (e gialloverde, of course). Fino a un anno fa Daniele, giovane fiorettista delle Fiamme Gialle di belle speranze, pur gravi- tando saltuariamente nell’orbita della na- zionale, non immaginava certo di diventare un punto fermo del quartetto azzurro dopo essersi imposto sulle pedane più prestigio- se del mondo. Le porte della nazionale si sono appena socchiuse e lui ha sfruttato le chance concessigli in Coppa del Mondo (tre i podi, tra cui quello di Parigi); poi le porte si sono aperte e Daniele ha vinto un fanta- stico argento nell’individuale agli Europei di Montreaux, in Svizzera. Da lì le porte si sono spalancate e Garozzo ha piazzato l’ennesima “stoccata”, quella che lo consacra, senza tema di smentita, come nome nuovo del fioretto azzurro: l’oro a squadre, vinto da protago- nista, ai Campionati del Mondo di Mosca. Insieme a lui, nel Dream Team, il sempiterno Giorgio Avola, campione olimpico a squa- dre a Londra insieme all’altro nostro fuori- 18 Luglio-Settembre 2015
SCHERMA classe Valerio Aspromonte (attualmente tiva italiana di apporre un sigillo d’autore del mondo in carica e tutte l’attendeva- ai box per un infortunio al gomito che gli sui mondiali, bellissimi per qualità tecnica no al varco). Il quarto oro dalla sciabola danna i giorni preolimpici. A lui va il no- e organizzazione, ottimi, come di con- maschile con il quartetto Montano-Oc- stro affettuoso augurio di tornare presto sueto, dal punto di vista dei risultati per i chiuzzi-Curatoli-Berrè. I nostri hanno fat- in pista e giocarsi le sue chance per Rio, colori azzurri, con l’eccezione del fioretto to un’impresa perché il titolo mancava da come merita). Insieme ai nostri due porta- individuale dove anche le nostre fantasti- ben quattro lustri, praticamente un’era, colori, entrambi siciliani, Cassarà e Baldini che campionesse stavolta hanno avuto un dalla bacheca azzurra. Dopo un abbrivio a completare il quartetto. Tutti e quattro passaggio parzialmente a vuoto (“solo” il relativamente soft (45 a 10 ai cechi e un avevano deluso le aspettative, che nella bronzo della Errigo a lenire). Niente po- doppio 45 a 32 riservato a messicani e ru- scherma sono invariabilmente alte visto dio per Di Francisca e Vezzali, che devo- meni) lo scoglio, durissimo, della Francia che si tratta del nostro sport rifugio quan- no battagliare, insieme alla stessa Errigo in semifinale. E’ stata un’autentica batta- La squadra di fioretto maschile do si tratta di rimpinguare i medaglieri, (al momento quella messa meglio, per i glia al termine della quale i nostri hanno nell’individuale (l’11° posto di Garozzo il due soli posti a disposizione per Rio, dove prevalso con un 45 a 39 che ha marcato risultato meno peggio). Il riscatto è stato non si disputerà la gara a squadre. Un oro l’allungo perentorio al momento clou. formidabile. I nostri si sono guardati negli quasi certo per l’Italia che viene meno, Confortati dalla prova scintillante contro occhi e hanno tirato fuori l’orgoglio, met- vista anche la schiacciante supremazia i transalpini, Montano e compagni hanno tendolo al servizio della classe. Non ce n’è delle nostre quattro moschettiere (Batini avuto ragione dei padroni di casa con un stato per nessuno. In finale il capolavoro la quarta lama) quando fanno team. L’o- netto 45 a 36. Titolo meritatissimo, con un (netto lo score: 45 a 38) contro i padroni ro a squadre a Mosca era piacevolmente nostro sciabolatore, Enrico Berrè, che sale di casa della Russia guidati in pedana dal inevitabile. Rossella Fiamingo, spadista per la prima volta, come del resto Avola e campionissimo Cheremisinov e in “pan- di vaglia, anche lei siciliana (l’isola ha di Garozzo nel fioretto, sul gradino più alto china” dal pluridecorato ex CT azzurro che festeggiare), unico oro azzurro nelle di un podio mondiale. Un altro passo nel- Stefano Cerioni. Era l’ultima finale in pro- prove individuali e splendida conferma la storia per la giovane Sezione Scherma gramma e ha consentito alla rappresenta- (si presentava in pedana da campionessa “Fiamme Gialle”. 19 Luglio-Settembre 2015
TIRO Argento Medaglia d’ e Carta Olimpica per Francesco Bruno di Salvatore Mendolia (Ph Marco Massetti) F rancesco Bruno è tornato! Sono stati gli Europei del riscatto per il tiratore pugliese, ormai stabilmente trapiantato a Treviso. La cura Europeo, impreziosito, dulcis in fundo, anche dal bronzo a squadre (Amore e Giordano con lui sul podio). Questa Carta significa porsi in pole Di Donna è evidente che ha rigenerato il nostro position per un biglietto di prima classe per Rio, anche se non vi è matematica rispondenza tra Grandissimo Europeo talento. Segnali positivi c’erano già stati alla gara internazionale di Berlino (argento) e agli Asso- il conseguimento della Carta e il posto in squa- del ritrovato tiratore luti di Bologna (un oro e un argento), ma è nel dra ai Giochi. L’argento di Londra Luca Tesconi, ad esempio, ancora non ha centrato l’obiettivo delle Fiamme Gialle poligono di Maribor, in Slovenia, che la sensa- zione di aver ritrovato il nostro campione s’è fat- (anche se lui è specialista di aria compressa), che vince l’argento ta certezza. Francesco ha tirato magnificamente mentre Giordano, al pari di Bruno si. Sinora due posti per tre aspiranti. Si preannunciano scelte individuale e bronzo durante tutto l’Europeo e ha messo in carniere la medaglia d’argento (oro sfiorato) nella pisto- difficili. I meriti acquisiti sul campo, riteniamo, e a squadre e “prenota” la libera che gli ha valso la Carta Olimpica. Un lo stato di forma all’approssimarsi dei Giochi sa- ranno decisivi. A Maribor s’è rivisto Il Bruno che la sua quarta risultato fantastico che schiude a Francesco, a meno di stravolgimenti nelle scelte, le porte noi abbiamo imparato ad apprezzare in tanti Olimpiade della sua quarta Olimpiade. Ove si pensi che anni nelle “Fiamme Gialle”: sicurezza nei propri Bruno ha “solo” 37 anni, un’età appena adulta mezzi, benvenuta nonchalance sulla linea di tiro nel tiro a segno, dove non mancano campioni ma non a discapito della precisione chirurgica, che hanno superato la soglia degli anta, si può freddezza nei momenti importanti della com- affermare che il futuro torna ad essere suo. A petizione. La classe, poi, quella c’è sempre tutta. soli due colpi dal termine della gara Francesco La vicinanza di Roberto di Donna, la leggenda- era addirittura medaglia d’oro, ma poi s’è do- ria medaglia d’oro dei Giochi di Atlanta, tecnico vuto arrendere allo strike del portoghese Joao delle “Fiamme Gialle” e della nazionale juniores, Costa. Un argento comunque strepitoso che gli ha fatto evidentemente bene. L’aspettiamo ha consentito al nostro pistolero di conseguire e siamo tutti con lui affinché a Rio de Janeiro per l’Italia la Carta Olimpica nella specialità (è possa presentarsi sulle linee di tiro il formidabi- la quinta nel tiro a segno, e tre sono colorate di le trio gialloverde Campriani-De Nicolo-Bruno gialloverde grazie anche a Campriani e De Nico- che promette scintille e avrebbe, sulla carta, so- lo nella carabina). Un risultato che nobilita il suo stanziose ambizioni. 20 Luglio-Settembre 2015
TIRO Il quarto posto finale non premia l’atleta delle “Fiamme Gialle” dopo la splendida prova di qualificazio- ne Campionati Italiani Assoluti di Fossa Olimpica Silvana Stanco si conferma ai vertici di specialità P restazione eccellente ma, purtroppo, niente medaglia per Silvana Stanco ai Campionati Italiani Assoluti che si sono di- re alle Universiadi (bissando il titolo del 2104) e in Coppa del Mondo. Il fiore all’occhiello del suo grandioso 2015 rimane, tuttavia, il con- di Salvatore Mendolia (Ph Marco Dalla Dea) sputati l’ultimo week end di settembre nel seguimento della Carta Olimpica, l’unica per poligono di Uboldo, in provincia di Varese. l’Italia nel tiro a volo femminile per la specia- La fiammagialla L’atleta delle “Fiamme Gialle” ha sparato ma- lità Fossa Olimpica. Il titolo italiano è andato conclude alla grande gnificamente nella fase eliminatoria, frantu- ad Alessia Montarino, l’argento alla Caporu- mando 74 piattelli su 75 e qualificandosi al scio e il bronzo alla Marzo. Tra i maschi tito- una stagione intensa e primo posto per la finale (3^ l’olimpionica di lo al romano Francesco Rio (quinto Peliello). ricca di soddisfazioni. Londra 2012 Jessica Rossi, con 70/75). Nella Viene ora il tempo dell’attesa per la nostra finale, molto sentita dalle atlete trattandosi campionessa che, forte dei risultati ottenuti Dopo una splendida fase dell’Assoluto preolimpico e post mondiale, nel 2015, di cui s’è detto sopra, e soprattutto di qualificazione arriva Silvana ha sparato “soltanto” bene, realizzan- della Carta Olimpica, e confortata dall’ottima do 13+1 in semifinale e 13 nel medal match ed prestazione a questi Assoluti rimane fiducio- anche il quarto posto agli è rimasta ai piedi del podio, giungendo quar- sa alla finestra. La ventiduenne tiratrice delle assoluti. ta (quinta la Rossi). Silvana avrebbe meritato “Fiamme Gialle” pensa, a buon diritto, di aver sicuramente almeno il podio per coronare conseguito molti, moltissimi punti sulla stra- una stagione magnifica, che l’ha vista trionfa- da per Rio de Janeiro 2016. 21 Luglio-Settembre 2015
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