CSV FC - ASSIPROV Giovedì, 29 novembre 2018
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CSV FC - ASSIPROV Giovedì, 29 novembre 2018 Prime Pagine 29/11/2018 Prima Pagina Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) 1 29/11/2018 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Forlì) 2 29/11/2018 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Cesena) 3 csv e scenario locale 28/11/2018 Cesena Today Caccia, sindaco e associazioni sulla stessa linea: "Isolare chi non... 4 29/11/2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 4 GAVINO CAU Violenza sessuale di gruppo Confermate le condanne a 4 uomini 6 29/11/2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 43 Sanzioni e più guardie venatorie contro i "cacciatori -turisti" 8 29/11/2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 51 «Profughi "fuori orario" a Sala» La Lega chiede di fare... 10 28/11/2018 Forli Today Tra libri, riflessioni e idee per la longevità: come sarà l'... 11 29/11/2018 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 42 Prorogata la gestione del canile 12 29/11/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 42 Cena a favore di Mediterranea con le associazioni presso la Caritas 13 29/11/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 42 'Popoli e populismi, sovranità e sovranismi' al chiostro di S. Lucia 14 29/11/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 51 «Molti senzatetto escono dai nostri radar. Ma l' obiettivo è... 15 salute e assistenza 29/11/2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 4 Abusi contro le donne Incontro della Croce 16 29/11/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 42 No alla violenza contro le donne Appuntamento con la Croce 17 volontariato 29/11/2018 Avvenire Pagina 2 Mio figlio partirà per il Kenya come volontario. Io non lo... 18 29/11/2018 Avvenire Pagina 4 LUCIANO MOIA Interventi di lungo termine e focalizzati sul territorio Sei punti per... 19 29/11/2018 Avvenire Pagina 7 Alleanza: la nuova misura per indigenti non risolve, aumentare i... 21 29/11/2018 Avvenire Pagina 8 GIANNI SANTAMARIA Non profit, 300 milioni a rischio «per errore» 22 29/11/2018 Avvenire Pagina 16 Le novità Statuto pi¹ snello e tessera virtuale 24 29/11/2018 Avvenire Pagina 16 Terzo settore, i circoli di Napoli studiano... 25 29/11/2018 Avvenire Pagina 19 PAOLA SCARSI Terre colte, nuovi semi per i campi 26 29/11/2018 Avvenire Pagina 20 Il bracciale di Piramis per monitorare i pazienti 27 29/11/2018 Avvenire Pagina 26 Un torneo da sogno tra campioni, fair play e solidarietà 28 29/11/2018 Avvenire Pagina 29 (G. Sc.) Una pizza di solidarietà Iniziativa congiunta di associazioni e... 30 29/11/2018 Corriere della Sera Pagina 3 ELISABETTA SOGLIO Donazioni, l' emendamento che agita il Terzo 31 29/11/2018 Corriere della Sera Pagina 3 Lotterie filantropiche e sociali 500 euro per intestarsi i progetti 33 29/11/2018 Corriere della Sera Pagina 4 Giampiero Rossi Giochi, bricolage e scuola di mestieri I nonni-volontari in aiuto dei... 34 29/11/2018 Corriere della Sera Pagina 5 La notte d' arte delle Vie 36 29/11/2018 Italia Oggi Pagina 4 FRANCO ADRIANO Divisi dal Global migration compact 38 29/11/2018 La Repubblica Pagina 7 LUCA MONACO Decreto Salvini altri 150 migranti rischiano di finire in strada 41 29/11/2018 La Repubblica Pagina 13 Il diritto di invecchiare a casa propria: problemi e prospettive della... 42
29/11/2018 La Repubblica Pagina 17 La IuniOrchestra suona e fa beneficenza 45 29/11/2018 La Repubblica Pagina 43 CONCITA DE GREGORIO Invece Concita Vi auguro di sorridere come Silvia 46
29 novembre 2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 1
29 novembre 2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 2
29 novembre 2018 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 3
28 novembre 2018 Cesena Today csv e scenario locale Caccia, sindaco e associazioni sulla stessa linea: "Isolare chi non rispetta le regole" Al centro dell' incontro tra Lucchi e le associazioni venatorie soprattutto il tema della distanza di sicurezza dalle case Isolare ed individuare i cacciatori che non rispettano le regole, in primis le distanze di sicurezza dalle case. E' quanto emerso dall' incontro fra il sindaco Paolo Lucchi ed i rappresentanti delle Associazioni venatorie del territorio: Angelo Scarpellini (Arci Caccia), Roberto Fabbri (Libera caccia Emilia- Romagna), Paolo Mastini (Atc Forlì 2), Massimo Neri (Federcaccia Forlì-Cesena) e Giovanni Zannelli (Federcaccia). L' incontro è stato fortemente voluto dal primo cittadino che, dopo aver sollecitato Prefettura e forze dell' ordine a maggiori controlli, nei giorni scorsi aveva già coinvolto anche i Consiglieri regionali Paolo Zoffoli e Masismiliano Pompignoli. "La richiesta era nata - fa sapere il Comune - dall' intenzione di condividere con le rappresentanze dei cacciatori le preoccupazioni manifestate da tanti cesenati, e specialmente da quelli residenti nelle frazioni di campagna, che più volte, dopo l' apertura della stagione venatoria 2018-2019, hanno segnalato la presenza di cacciatori e l' esplosione di spari esplosi a ridosso delle case, in contrasto con le norme vigenti che invece impongono invece distanze di sicurezza ben precise". Suscitò molto scalpore il caso dello scorso settembre in cui un bambino di 8 anni fu colpito alla schiena dai pallini di un fucile da caccia mentre era nel giardino di casa. "Sull' onda di quell' episodio - sottolinea Lucchi - sono arrivate tantissime segnalazioni, concentrate soprattutto nelle frazioni delle terre centuriate (Bagnile, San Giorgio, Gattolino, Calabrina, Capannaguzzo, Pioppa, Ronta, Martorano, San Martino in Fiume) dove la particolare organizzazione del territorio impone un rispetto ancor maggior delle regole e delle distanze imposte ai cacciatori (non meno di 150 metri dalle case)". Molto soddisfatto dopo l' incontro il sindaco: "Le associazioni venatorie hanno infatti dimostrato grande apertura e la sincera volontà di isolare coloro che non rispettano le regole. 'Cacciatori-turisti', li hanno definiti, che nulla hanno a che fare con le nostre tradizioni venatorie ed anche con l' obiettivo di preservare le coltivazioni agricole che da sempre sono nel dna di chi caccia in Romagna". L' amministrazione comunale è impegnata ad "accentuare i controlli per individuare coloro che mettono a rischio la tranquillità dei tanti cesenati che vivono nelle nostre campagne e che, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 4
29 novembre 2018 Pagina 4 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) csv e scenario locale Violenza sessuale di gruppo Confermate le condanne a 4 uomini La donna si era invaghita di uno di loro che le aveva fatto credere di ricambiare l' amore Le pene vanno dagli otto ai quattro anni di carcere, ora il ricorso in Cassazione FORLÌ Nessuno sconto di pena. Confermate le condanne di primo grado ai quattro ritenuti responsabili di violenza sessuale di gruppo su una ragazza con una disabilità psichica. La seconda sezione della Corte d' Appello di Bologna ha riconosciuto colpevoli gli imputati, confermando le condanne del primo grado: otto anni di carcere per un 43enne e un 33enne, sei anni di carcere per un 41enne, infine 4 anni di reclusione a un 42enne, l' unico che non avrebbe avuto rapporti con la vittima, seppur presente nell' abitazione dove si è consumata la violenza. Per tutti e quattro, tutelati dall' avvocato Giovanni Principato, ci sarà ora il terzo grado di giudizio. Per l' accusa, invece, la giovane era stata raggirata approfittando del fatto che si era invaghita di uno dei quattro: proprio lui avrebbe spintola giovane a seguirlo inca sa dove sarebbero avvenuti gli abusi. Episodio da chiarire La violenza risalirebbe al 2013. Tutto nato dall' incontro tra la ragazza, trentenne, eil 33enne che dopo un incontro in un locale pubblico aveva fatto credere alla donna un presunto innamoramento, tanto da consumare un rapporto intimo consenziente. Approfittando della condizione di disagio psichico l' uomo aveva convintola ragazza a rivederlo, a salire su un' auto insieme ad altri amici e a seguirlo nella casa di uno del gruppo. In quella casa si sarebbe consumata la violenza con la ragazza costretta ad avere rapporti con tre dei quattro uomini, mentre era trattenuta dagli altri. Un incubo che poi la ragazza ebbe la forza di raccontare, facendo scattare le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Meldola, coordinati dal sostituto procuratore Filippo Santangelo. Nel corso del procedimento, in sede di incidente probatorio, era stata disposta una perizia sulla persona offesa eseguita da Giancarlo Boncompagni, specialista in psichiatria di Bologna. Il perito aveva accertato, nonostante il disturbo intellettivo, la credibilità della persona offesa rappresentando in sede di esame che tale deficit intellettivo era oggettivo e tanto evidente da essere percepibile anche all' uomo medio. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 6
29 novembre 2018 Pagina 43 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) csv e scenario locale Sanzioni e più guardie venatorie contro i "cacciatori - turisti" Spari vicino alle abitazioni e pericoli: le associazioni venatorie al lavoro con l' Amministrazione CESENA La volontà di isolare ed individuare i cacciatori che non rispettano le regole (prima fra tutte, le distanze dalle case) è stato il tema al centro dell' incontro, svoltosi ieri frail sindaco di Cesena Paolo Lucchi ed i rappresentanti delle Associazioni venatorie del territorio: Angelo Scarpellini (Arci Caccia), Roberto Fabbri (Libera caccia Emilia- Romagna), Paolo Mastini (Atc Forlì 2), Massimo Neri (Federcaccia Forlì -Cesena), Giovanni Zannelli (Federcaccia). A volere l' incontro lo stesso sindaco che, dopo aver sollecitato Prefettura e forze dell' ordine a maggiori controlli, nei giorni scorsi aveva già coinvolto anche i Consiglieri regionali Paolo Zoffoli e Massimiliano Pompignoli. La richiesta era nata dall' intenzione di condividere con le rappresentanze dei cacciatori le preoccupazioni manifestate da tanti cesenati, specialmente da quelli residenti nelle frazioni di campagna che più volte, dopo l' apertura della stagione venatoria, hanno segnalato la presenza di cacciatori e l' esplosione di spari a ridosso delle case, in contrasto con le norme vigenti che invece impongono distanze di sicurezza precise. Basti ricordare, l' apprensione suscitata nel settembre scorso dal caso del bambino di 8 anni colpito alla schiena dai pallini di un fucile da caccia mentre si trovava nel giardino di casa. Sull' onda di quell' episodio-come segnala il Sindaco Lucchi - sono arrivate tantissime segnalazioni, concentrate soprattutto nelle frazioni delle terre centuriate (Bagnile, San Giorgio, Gattolino, Calabrina, Capannaguzzo, Pioppa, Ronta, Martorano, San Martino in Fiume) dove la particolare organizzazione del territorio impone un rispetto ancor maggior delle regole e delle distanze imposte ai cacciatori (non meno di 150 metri dalle case). «L' incontro è stato molto positi vo- dichiara il Sindaco Lucchi- Le associazioni venatorie hanno infatti dimostrato grande apertura e la sincera volontà di isolare coloro che non rispettano le regole. "Cacciatori -turisti", li hanno definiti, che nulla hanno a che fare con le nostre tradizioni venatorie ed anche con l' obiettivo di preservare le coltivazioni agricole che da sempre sono nel dna di chi cac cia in Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 8
29 novembre 2018 Pagina 43 Corriere di Romagna
29 novembre 2018 Pagina 51 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) csv e scenario locale «Profughi "fuori orario" a Sala» La Lega chiede di fare controlli CESENATICO Migrantivisti entrare e uscire dalla casa dove sono alloggiati in orari "fuori ordinanza": lo segnala la Lega, sollecitando il Comune ad accertarsene. Anche se forse non è il momento più opportuno per concentrare l' attenzione su questo aspetto, alla luce della morte del profugo 31enne nigeriano che un tetto non l' aveva. La sua tragedia evidenzia un problema ben più grave, che meriterebbe l' attenzione dei politici di ogni schieramento: l' inadeguatezza del sistema di seconda accoglienza. Il Carroccio torna invece alla carica sul monitoraggio dei richiedenti asilo ospiti dell' unico centro d' accoglienza aperto a Cesenatico. E si appellano con urgenza al sindaco per chiedere sopralluoghi. Il 31 luglio scorso è definitivamente cessata l' attività di accoglienza ai richiedenti asilo all' hotel "Splendid". Dei 26 migranti che soggiornavano là, 10 sono stati trasferiti nella struttura di via Canale Bonificazione, di proprietà della cooperativa "Seriana 2000" e data in gestione all' associazione "Mondo Donna Onlus". La consigliera comunale leghi sta Giulia Zecchi rende ora note segnalazioni pervenute, secondo cui alcuni dei 10 richiedenti asilo non rispetterebbero gli orari di entrata e uscita imposti dall' ente gestore. «Più volte - dice- qualcuno è stato visto rientrare a tarda notte, o allontanarsi dalla struttura fuori dall' orario consentito. Non è dato sapere dove vadano e cosa facciano. Non è possibile consentire la libera circolazione, senza alcuna verifica o controllo, a soggetti di cui poco o nulla si conosce dei trascorsi nei Paesi di origine». La Lega sentenzia: «Il Comune di Cesenatico, d' intesa con laproprietàdell' immobile e l' ente gestore, ha l' obbligo di monitorare queste persone nei loro spostamenti e nelle loro attività». Chiede infine di chiarire «se quanto segnalato corrisponda al vero e se il Comune fosse a conoscenza delle frequenza dei spostamenti dei 10 richiedenti asilo ospiti». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 10
28 novembre 2018 Forli Today csv e scenario locale Tra libri, riflessioni e idee per la longevità: come sarà l' Italia nel 2032? Venerdì 30 novembre alle ore 15.45 in Sala Randi a Forlì si presenta il libro "2032. Idee per la longevità". Come sarà l' Italia e il nostro territorio nel 2032? Il futuro è per definizione imperscrutabile, ma lo scenario demografico ci dà delle certezze: l' innalzamento delle aspettative di vita e quindi dell' età media, a fronte del saldo naturale negativo anche in presenza di una quota costante di immigrazione giovane, prospetta una società di anziani. La segretaria di SPI/CGIL di Forlì, Marzia Abbonizio presenta l' iniziativa. Al saluto del Sindaco Davide Drei fanno seguito tre relazioni introduttive a cura del Dr. Gian Luigi Bovini, della D.ssa Claudia Ceccacci, del Prof. Carlo Mazzaferro che indagano gli aspetti demografici, la specificità di genere del fenomeno, la sostenibilità dei sistemi previdenziali. La successiva Tavola Rotonda, condotta da Maria Luisa Bargossi, presidente Auser di Forlì, con l' Ass. Raoul Mosconi, il Dr. Stefano Boni responsabile di Distretto Ausl Romagna, la D.ssa Lorella Zauli, referente dell' Ufficio Scolastico Provinciale, la D.ssa Marina Balestrieri della segreteria regionale CGIL è chiamata a tratteggiare strategie per il futuro prossimo. Le conclusioni sono affidate a Fausto Viviani Presidente di Auser regionale. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 11
29 novembre 2018 Pagina 42 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) csv e scenario locale RIO EREMO LA STRUTTURA RESTA ALL' ACPA PER UN ANNO Prorogata la gestione del canile E' STATA prorogata fino alla fine del 2019 la convenzione fra il Comune di Cesena e l' Acpa, l' Associazione cesenate protezione animali per la gestione del canile di Rio Eremo e degli interventi per la tutela e il controllo della popolazione canina. «L' accordo con Acpa era stato siglato nel 2014 e, dopo una prima proroga decisa lo scorso anno, sarebbe dovuto scadere a fine 2018», informa l' assessora alle Politiche ambientali Francesca Lucchi. Il rifugio è punto di riferimento per tutti i Comuni del comprensorio (con esclusione di Cesenatico) e come rimborso spese la Giunta ha previsto uno stanziamento annuale di 200mila euro. Da tempo Cesena si avvale per queste attività della collaborazione con le associazioni di volontariato e l' esperienza finora è stata positiva. «L' intenzione era quella di riproporre il medesimo meccanismo, rivolgendosi sempre al mondo dell' associazionismo, secondo le modalità previste dal codice del Terzo Settore - spiega l' assessora-. A scompaginare i piani però è arrivato, a fine estate, un parere del Consiglio di Stato secondo cui le procedure per l' affidamento dei servizi sociali devono tener conto non solo del Codice del terzo settore, ma anche di quello dei contratti pubblici, nel caso in cui l' affidatario svolga il servizio in forma onerosa, anche se si tratta di rimborsi forfettari. Così abbiamo ritenuto indispensabile avviare un' analisi più approfondita per verificare quali siano le procedure più giuste, e nel frattempo si è deciso di prorogare l' affidamento ad Acpa per garantire la prosecuzione delle attività a favore del benessere della popolazione canina e, soprattutto, la gestione del canile». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 12
29 novembre 2018 Pagina 42 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) csv e scenario locale Cena a favore di Mediterranea con le associazioni presso la Caritas È IN PROGRAMMA domani una cena organizzata da Rete Romagna Senza Confini che mette insieme varie associazioni, per raccogliere fondi a favore di Mediterranea, una nave battente bandiera italiana che svolge attività di monitoraggio e soccorso nel mar Mediterraneo dopo che la quasi totalità delle navi di altre Ong è stata costretta a lasciare il mare. L' appuntamento è alle 19.30, in via dei Mille 28, presso i locali della Caritas. Il prezzo è di 22 euro per chi lavora e di 17 euro per studenti. Tolte le spese vive (gli organizzatori sono tutti volontari) il ricavato sarà destinato al progetto Mediterranea. Info: Francesca 345.0841138 e Gloria 333.4419882. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 13
29 novembre 2018 Pagina 42 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) csv e scenario locale 'Popoli e populismi, sovranità e sovranismi' al chiostro di S. Lucia 'POPOLI e populismi, sovranità e sovranismi' è il titolo dell' incontro in programma stasera alle 20.45 nella sala del chiostro di Santa Lucia, in corso della Repubblica 88. A introdurre il relatore - si tratta di Marco Valbruzzi, docente di Scienza politica all' Università di Bologna e coordinatore dell' Istituto Cattaneo - sarà Pierantonio Zavatti, del circolo Acli 'Oscar Romero'. Interverrà poi Cosimo Spezio, laureando in Scienze politiche internazionali e diplomatiche all' Università di Bologna. Organizza il circolo Acli 'Oscaro Romero'. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 14
29 novembre 2018 Pagina 51 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) csv e scenario locale IL SINDACO TRA DICEMBRE E PASQUA IL COMUNE METTE A DISPOSIZIONE DEI POSTI LETTO E UN PASTO CALDO AL GIORNO «Molti senzatetto escono dai nostri radar. Ma l' obiettivo è proteggerli» LA MORTE del 31enne all' interno di una colonia marina abbandonata, fa emergere il problema delle persone invisibili, degli emarginati e di coloro che trovano riparo in edifici disabitati. Adesso inizia il periodo peggiore, quello dell' inverno, perché molti rischiano di morire di stenti. Sono circa una quarantina gli uomini che versano in queste condizioni e quasi tutti trovano riparo nelle ex colonie. Problema noto, che il Comune già da diversi anni affronta, come spiega il sindaco Matteo Gozzoli (nella foto): «Nel periodo da dicembre a Pasqua mettiamo a disposizione dei senzatetto una decina di posti letto, garantendo anche un pasto caldo al giorno. E' un impegno che portiamo avanti con l' Unione dei Comuni e con le associazioni di volontariato, per affrontare l' emergenza gelo». Un lavoro tutt' altro che agevole, perché spesso queste persone scelgono di propria volontà la strada e sono difficili da contattare: «In molti casi i senza tetto escono dai nostri radar e dai nostri circuiti. Se invece sapessimo dove sono e quando è possibile avvicinarli, tutto sarebbe più semplice. In tal senso ci danno una grossa mano le associazioni di volontariato, le forze dell' ordine e la polizia locale che periodicamente compiono sopralluoghi nelle colonie e in altri edifici abbandonati. Queste azioni proseguiranno -_conclude Gozzoli - , e l' amministrazione si concentrerà per trovare delle soluzioni e dare delle risposte agli invisibili». Giacomo Mascellani. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 15
29 novembre 2018 Pagina 4 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) salute e assistenza Abusi contro le donne Incontro della Croce Rossa La Croce Rossa Italiana, comitato di Forlì, ha organizzato questa sera alle 20.30, nell' aula "Baldini" (sede Cri, ingresso via Mellini, 3) una tavola rotonda dal titolo "In pace ed in guerra no alla violenza controle donne". Interverrannoil sostituto procuratore della Repubblica Lucia Spirito, la direttrice della Casa C i r c o n d a r i a l e P a l m a M e r c u r i o , l ' ostetrica dell' Asl Forlì Bruna Montanari, lo psico terapeuta del Centro trattamento maltrattanti Andrea Spada, l' avvocata e consigliera Cri Emanuela Buccheri, la mediatrice culturale Cri Nivia Alves. Modera l' incontro Maria Michea. L' incontro è gratuito ed aperto alla cittadinanza. Durante la serata saranno mostratele foto del progetto "non è sempre un trucco" realizzato dalle volontarie Cri in occasione della Giornata internazionale lotta alla violenza contro le donne. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 16
29 novembre 2018 Pagina 42 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) salute e assistenza No alla violenza contro le donne Appuntamento con la Croce Rossa LA CROCE Rossa Italiana Comitato di Forlì ha organizzato per questa sera alle 20.30 nell' Aula Baldini (ingresso via Mellini 3) una tavola rotonda dal titolo 'In pace e in guerra. No alla violenza contro le donne'. Interverranno Lucia Spirito, Palma Mercurio, Bruna Montanari, Andrea Spada, Emanuela Buccheri e Nivia Alves. Modera Maria Michea. L' incontro è gratuito ed aperto alla cittadinanza. Durante la serata saranno mostrate le foto del progetto 'non è sempre un trucco' realizzato dalle volontarie Cri in occasione della Giornata internazionale lotta alla violenza contro le donne. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 17
29 novembre 2018 Pagina 2 Avvenire volontariato Mio figlio partirà per il Kenya come volontario. Io non lo fermerò Scripta manent C aro direttore, le scrivo dopo aver letto gli editoriali che ho apprezzato molto di Andrea Lavazza di venerdì 23 novembre 2018 e di Ferdinando Camon della domenica successiva, 25 novembre. Potrei essere il padre di Silvia Costanzo Romano ma soprattutto sono il padre di un figlio di 22 anni che tra pochi giorni si laureerà in Scienze Politiche Internazionali e a gennaio partirà per il Kenya per un anno di volontariato sociale presso l' Avsi. Ha deciso di svolgere in quel Paese il suo servizio dopo aver già trascorso in Brasile due mesi di volontariato con l' Operazione "Mato Grosso" non solo con le stesse motivazioni di Silvia, ma anche delle altre migliaia di splendide persone, giovani e adulti, che ogni anno con le proprie risorse personali attraversano gli Oceani per andare «ad aiutarli a casa loro». Affiancano missionari, consacrati e laici, che testimoniano con le opere che il nostro mondo può essere più giusto attraverso la solidarietà e la carità. Ritengo siano i nostri migliori ambasciatori e meriterebbero ben altre risorse economiche per le opere materiali e umane sempre utilissime che costruiscono per il bene comune. Ai soloni che tristemente scrivono «poteva aiutarli qui» rispondo come sempre abbiamo fatto in questi anni: «E tu cosa fai per gli altri, qui nella tua città?». Scoprendo molto presto che normalmente i professionisti del «ma io pago le tasse» non fanno niente né qui né altrove, ma trovano nella critica qualunquista il modo di sfogare la loro anoressica voglia di niente. Essendo stati anche mia moglie e io volontari in Brasile, siamo consapevoli che non si salva il mondo con le nostre opere (così come non lo salveranno Silvia o mio figlio), ma nei due anni di convivenza con quelle popolazioni siamo stati educati a non aver paura di una cultura diversa, del colore diverso della pelle o di una diversa religione; ai nostri 3 figli abbiamo testimoniato che un mondo migliore è possibile, ma bisogna costruirlo per il proprio piccolo pezzo ogni giorno, ed è per questi motivi che seppur con il cuore in gola, guardando mio figlio che va in Kenya mi ripeto che «io non lo fermerò». Grazie a lei, direttore, e a tutto "Avvenire" per la grande qualità del vostro lavoro che ci aiuta ogni giorno a essere persone che vivono il mondo e non lo guardano dal balcone. Roberto Gontero già Presidente Agesc. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 18
29 novembre 2018 Pagina 4 Avvenire volontariato Interventi di lungo termine e focalizzati sul territorio Sei punti per attuare la svolta L' emergenza denatalità è un rebus con tante questioni che si intrecciano. Per invertire la rotta occorrerebbe agire contemporaneamente su più fronti, dal sostegno economico alla riforma fiscale, dai progetti residenziali al lavoro, dalla cultura alle misure di welfare familiare, dall' educazione a tanto altro ancora. Compresa la determinazione di quel clima sociale favorevole al 'far famiglia' che è la somma di tutte le iniziative virtuose messe in campo per costruire il futuro e, rinfocolando la speranza, potrebbe indurre le giovani coppie ad aprirsi alla vita. In Italia, più ancora che negli altri Paesi occidentali che pure vivono il loro inverno demografico, tutte queste condizioni strutturali mancano quasi completamente. Le tante analisi presentate in questi anni, i piani strategici stilati poco più di un anno fa alla Conferenza nazionale sulla famiglia, sono evaporati come le troppe parole dei politici. Siamo al paradosso di una progettualità definita e organica per nuove e finalmente efficaci politiche familiari a cui non si sa o non si vuole dare concretezza. In altre parole, sapremmo come intervenire ma, chissà perché, non facciamo quasi nulla. Eppure, il progetto presentato alla Conferenza 2017 dal Gruppo welfare territoriale coordinato dal sociologo Riccardo Prandini, aveva ricevuto un via libera trasversale e convinto da parte di esperti e amministratori di diverso orientamento culturale. Un 'pacchetto' pronto all' uso, da prendere e da applicare. Ricordiamo i criteri fondamentali: 1) Tempi lunghi - È il principio secondo cui le politiche familiari devono essere durevoli nel tempo per offrire aspettative certe alle famiglie. Questo perché il successo di una determinata politica si può misurare solo in una prospettiva di lunga durata, almeno un decennio. Esiste anche uno strumento di valutazione che si chiama Vif ( Valutazione d' impatto familiare). 2) Territorialità - Il principio della misura pensata e adottata in ambito locale, in un quadro che però risulti strategico e coerente con l' ambito regionale e nazionale, è indispensabile per responsabilizzare amministrazioni, associazioni, aziende, realtà non profit e famiglie. Se il coinvolgimento manca, l' iniziativa è destinata al fallimento. Le parti interessate devono essere tutte egualmente responsabili del bene comune. 3) Servizi personalizzati - In un quadro strategico, coerente e integrato, occorre poi disporre della flessibilità necessaria per ritagliare le vari misure sull' esigenza specifica di quella famiglia e, nei casi più complessi, di quella persona. Parlando per esempio di politiche per non autosufficienza o per il Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 19
29 novembre 2018 Pagina 4 Avvenire
29 novembre 2018 Pagina 7 Avvenire volontariato Alleanza: la nuova misura per indigenti non risolve, aumentare i destinatari del Rei Il Reddito di cittadinanza, così come sembra delinearsi dalla manovra, «non risolve i problemi della povertà perché è totalmente schiacciato sulle politiche attive del lavoro». L' Alleanza contro la povertà, la rete di 35 associazioni nata in Italia nel 2013 per chiedere uno strumento universale di contrasto all' indigenza, chiede invece al governo gialloverde di «mantenere e rafforzare uno specifico strumento di contrasto alla povertà assoluta. Il Fondo povertà non può essere destinato a misure con finalità diverse da quelle perseguite dal Reddito di inclusione». Per questo l' Alleanza contro la povertà - di cui fanno parte tra gli altri Acli, Azione Cattolica, Caritas italiana, Cgil-Cisl-Uil, Cnca, Comunità di Sant' Egidio, Confcooperative, Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Federazione nazionale Società di San Vincenzo, Fondazione Banco alimentare, Forum nazionale del Terzo Settore, Jesuit Social Network - ribadisce la necessità di potenziare il Rei, «ampliandone la platea dei destinatari, aumentando l' attuale beneficio economico e rafforzando l' infrastruttura territoriale dei servizi pubblici». Sarebbe infine un errore, secondo la rete di associazioni, «trasferire la titolarità della presa in carico dei beneficiari dai Comuni ai centri per l' impiego»: la povertà e l' esclusione sociale sono fenomeni complessi che «richiedono un' azione coordinata e multidisciplinare da parte del sistema pubblico». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 21
29 novembre 2018 Pagina 8 Avvenire volontariato Non profit, 300 milioni a rischio «per errore» Passa con il decreto fisco l«emendamento pasticcio» sulle detrazioni a chi dona ROMA Appena licenziato dal Senato, il decreto legge sul fisco necessita già di un tagliando. In particolare, alla Camera - dove il provvedimento è atteso, dopo l' ok di ieri a Palazzo Madama - il legislatore dovrà porre rimedio al pasticcio sulle detrazioni a favore di chi contribuisce alle attività del Terzo settore, dalle quali sono state cancellate - a quanto si comprende per errore - le offerte «in denaro». Il pasticcio è venuto a galla l' altroieri. C' è stato da parte della maggioranza un tentativo di porvi rimedio in sede di armonizzazione dei testi. Senza, però, arrivare a un chiarimento definitivo. Ma andiamo con ordine. La ratio iniziale della norma era - come spesso capita - improntata alle migliori intenzioni: alzare dal 30 al 35% la detrazione per le persone fisiche che sostengono il volontariato. Peccato che nella stesura dell' emendamento che apportava vari ritocchi al dl si chiedeva la soppressione di due paroline - «in denaro» - dalla dicitura «per le erogazioni liberali in denaro o in natura». Restava la «natura» nuda e cruda. Si è poi tentato, in una relazione di accompagnamento al provvedimento, di dare una spiegazione. L' intenzione sarebbe stata quella di «estendere la detrazione maggiorata anche alle erogazioni liberali eseguite in natura». Ieri l' ammissione: si è trattato di un errore di redazione, che ha ingenerato l' equivoco. Che è anche semantico. Secondo l' esecutivo, infatti, nella definizione di 'elargizioni liberali' sarebbe implicita la loro natura monetaria e non 'in natura'. Ma il Forum del Terzo settore sot- tolinea che, al contrario, l' assenza della specifica dizione «in denaro» potrebbe diventare fonte di contenzioso tra il cittadino che richiede la detrazione e l' Agenzia delle Entrate, che gliela dovrebbe defalcare dal 730. Il «danno è notevole» per il mondo del non profit, commenta la senatrice dem Annamaria Parente. Il dl è «gravissimo », un «colpo a un settore importante per famiglie, cittadini e welfare», aggiunge Edoardo Patriarca, già portavoce del Forum del Terzo settore e oggi sui banchi di Palazzo Madama per il Pd. Un emendamento per sanare l' errore, presentato dai due e dal collega Stefano Collina, non è stato accolto. La cifra complessiva delle elargizioni in denaro per il Terzo settore - quantificano dal Forum - si aggira sui 300-330 milioni. E se valesse l' interpretazione 'restrittiva' della norma, è il calcolo, lo Stato si terrebbe in cassa 100 milioni di mancate detrazioni. Ora la palla passa alla Camera, dopo che il Senato ha licenziato il decreto con 147 sì, 104 no e 6 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 22
29 novembre 2018 Pagina 8 Avvenire
29 novembre 2018 Pagina 16 Avvenire volontariato Le novità Statuto pi¹ snello e tessera virtuale DI ALBERTO MARGONI La conferenza organizzativa di Noi associazione, svoltasi a Fontanafredda di Valeggio sul Mincio (Verona) è stata dedicata principalmente a questioni amministrative, in vista dell' attuazione della riforma del terzo settore e dell' istituzione del Registro unico nazionale nel quale trasmigreranno tutti i circoli. «È un bel momento questo perché ci costringe a ripensare la nostra associazione, visto che saremo obbligati entro il 3 agosto 2019 ad avere tutti gli statuti adeguati a quanto richiede la riforma - ha affermato don Sandro Stefani, presidente di Noi associazione -. Dopo 16 anni di vita le incombenze alle quali ci chiama la nuova legislazione del terzo settore diventano provvidenziali anche per ripensarci e ristudiare veramente la nostra 'carta costituzionale', cioè lo statuto, rendendolo più snello». Noi associazione gode di buona salute, come dimostrano i dati associativi relativi all' anno in corso: 1.437 circoli affiliati, riuniti in 26 enti territoriali: da Gorizia a Palermo, da Aosta a Messina. 370mila sono i tesserati, con una leggera ma significativa prevalenza dei ragazzi (51,6%) sugli adulti. Sulla riforma del terzo settore si è soffermato Tarcisio Verdari, di Noi Verona, su incarico del segretario nazionale. Egli l' ha definita «veramente seria, stringente, monitorata e difficile. Ci siamo sempre lamentati della concorrenza delle associazioni finte (e ce ne sono ancora tante), cioè aziende travestite da associazioni per beneficiare di agevolazioni a cui non hanno diritto. Con la riforma si correggerà questa forma di parassitismo». Di conseguenza solo chi avrà i requisiti richiesti potrà godere di agevolazioni ed esenzioni, mentre chi non si adeguerà ne resterà escluso. «Tutto questo richiede un cambio di mentalità che si prospetta faticoso. Ma sarà un cambiamento in meglio». Il commercialista Alberto Donato ha affrontato il tema della fattura elettronica, mentre Chiara Merci ha trattato del Regolamento europeo della privacy, illustrando gli adeguamenti ai quali sono tenuti i circoli. È stata quindi presentata l' app di Noi associazione che consente di visualizzare la tessera in modalità virtuale, l' andamento storico del tesseramento, la mappa dei circoli in Italia e le tessere di congiunti e famigliari. 'Insieme per fare rete' è lo slogan che campeggia sulla tessera 2019 nella quale le linee spaziano su fondo bianco, si incontrano convergendo in punti che rappresentano la rete tra realtà associative. Nei mesi scorsi è stata avanzata la richiesta di accreditamento per il servizio civile da parte di 106 circoli in 119 sedi operative. «Speriamo che già dal 2019 possa essere attivato in quanto si tratta di una bella risorsa», ha commentato don Stefani. Si attende infatti la risposta del Dipartimento della gioventù e del servizio civile nazionale istituito presso la presidenza del Consiglio dei ministri. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 24
29 novembre 2018 Pagina 16 Avvenire volontariato Terzo settore, i circoli di Napoli studiano la riforma Dopo l' assemblea di gennaio, la Segreteria nazionale di Noi associazione ha incontrato nuovamente lo scorso 4 settembre i 47 circoli di Noi Napoli, che conta 5.200 tesserati dei quali i tre quarti sono ragazzi, per riprendere l' analisi della riforma del terzo settore, con le opportunità che esprime e le norme da osservare per poter trasmigrare nel nuovo Registro unico di cui è attesa l' istituzione. In particolare è stato affrontato il tema del bilancio, anzi, del rendiconto, obbligatorio per gli enti del terzo settore con entrate annuali inferiori a 220mila euro, opportunamente integrato dei dati relativi alla situazione patrimoniale. A Portici, nel teatro della Fondazione Istituto Pennese (presieduta da monsignor Carlo Pinto), presso cui ha sede Noi Napoli diretto da don Pasquale Langella, una mattinata è stata dedicata a presentazione della riforma, dibattito, confronto e aggiornamento. Come dappertutto, la parte burocratica è considerata un 'impiccio', che però va affrontato e risolto con la consapevolezza che tutto è orientato a disboscare il comparto associativo delle false Aps: enti commerciali travestiti da associazioni per evadere il fisco. In Italia operano quasi 400mila enti; se l' Agenzia delle entrate riesce a verificarne 25mila all' anno, vuol dire che per la verifica di tutti occorrono sedici anni, durante i quali gli enti fasulli nascono, proliferano, evadono e si sciolgono impunemente. Poiché la Riforma del terzo settore mette mano anche a questo grave problema, benvenuta riforma! (T.V. ) Dubbi sulla parte burocratica, considerata un «impiccio». Ma le nuove regole sono indispensabili perché faranno chiarezza, eliminando le false associazioni non profit Il sorriso di don Pasquale Langella. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 25
29 novembre 2018 Pagina 19 Avvenire volontariato Terre colte, nuovi semi per i campi Cento ettari a disposizione di giovani e persone disagiate Sono nove i progetti selezionati dal bando Terre colte, promosso da Enel Cuore onlus e Fondazione con il Sud con l' obiettivo di valorizzare terreni delle regioni meridionali non utilizzati e di favorire l' inserimento lavorativo di persone in condizione di disagio. Si tratta di circa 100 ettari di terre incolte o abbandonate che, grazie a questi progetti considerati 'esemplari', torneranno a produrre grani antichi, fave, mandorle, origano, zafferano e nelle quali riprenderà l' allevamento di bufale, capre e asine da latte e il lavoro nei campi, nei pascoli, e nella filiera di trasformazione e vendita dei prodotti. In totale i promotori hanno messo a disposizione 3 milioni di euro: ciascun progetto riceverà mediamente 325mila euro, permettendo l' inserimento lavorativo di quasi duecento persone provenienti da situazioni fragili o difficili così come di giovani preparati e desiderosi di non abbandonare le terre d' origine. «La terra - commenta Patrizia Grieco, presidente di Enel e di Enel Cuore onlus - è una risorsa preziosissima, che può offrire nuove opportunità di lavoro, crescita e sviluppo, soprattutto per i giovani. E sono proprio loro che, spinti dalla ricerca di un' occupazione qualificata, troppo spesso lasciano i luoghi di origine, mentre potrebbero dare un importantissimo contributo alla crescita ed al rinnovamento del mondo agricolo, mettendo in campo la propria energia e la capacità di guidare percorsi di cambiamento in ottica innovativa e sostenibile. Con Enel Cuore vogliamo contribuire alla definizione di risposte efficaci ai bisogni concreti delle persone e delle comunità presenti nei territori in cui operiamo e il bando Terre colte, realizzato insieme a Fondazione Con il Sud, rappresenta un importante tassello nel più ampio quadro di iniziative per la crescita del Mezzogiorno. Terre colte vuole infatti aiutare i giovani a coltivare i loro sogni e a costruire il proprio futuro con dignità e fiducia nella propria terra». Tra le molteplici attività che verranno avviate colture innovative come quelle dei micro-ortaggi in serra, del 'Lycium barbarum', più conosciuto come bacche di goji, di piante officinali e spontanee, la creazione di una fattoria didattica 'sociale', l' allevamento di asine non solo per il loro latte ma anche per impiegarle nell' onoterapia. Sullo sfondo di ogni iniziativa la comune filosofia della riappropriazione del territorio da parte delle comunità. PAOLA SCARSI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 26
29 novembre 2018 Pagina 20 Avvenire volontariato Il bracciale di Piramis per monitorare i pazienti indice positivo « A gennaio lanceremo Piramis Automotive, in ambito medicale come Piramis Locator, già in sperimentazione con la Croce Bianca di Brescia, con la quale, entro l' anno, monitoreremo i primi 1000 pazienti». Lo annuncia Davide Possi (ceo gruppo Piramis), descrivendo lo strumento da polso, simile ad uno smartwatch, capace di mantenere in contatto il personale medico e paramedico e di aggiornare i familiari in tempo reale su condizioni di salute ed eventuali urgenze. Geolocalizzazione con pulsante SOS e comunicatore bi-direzionale in viva voce con l' assistito, integrati da una piattaforma scaricabile su App, sono le tecnologie che rendono unico un dispositivo che, proprio per la funzione di supporto al pronto intervento, non si limita a 'prodotto', ma diventa 'servizio'. Infatti, «lo sviluppo del progetto ha mosso tante attese e aspettative in strutture ospedaliere - racconta Possi - da spingerci a perfezionare il tracciato delle funzionalità cardiache e il sensore di caduta dell' utente». Oltre al settore medico, il dispositivo apre nuovi scenari in campo di vigilanza e sicurezza dove si presta, essendo dotato di un sistema GIS altamente scalabile e del rilevamento della posizione GPS, a realtà diverse: «La versatilità del prodotto lo rende adatto a grandi e piccoli: si pensi all' uso dei bracciali in parchi gioco, centri commerciali, campeggi o stabilimenti balneari, come all' aiuto per anziani con patologie neurodegenerative» spiega Possi, elencando le dotazioni di Piramis Locator: accelerometro, altimetro, pedometro e Geo-recinto virtuale con scatto alert per l' uscita. E se, riferendosi ai nuovi nati di casa Piramis, il manager parla di progetti speciali che si potrebbe definire tecnologie sostenibili, in quanto innovazione al servizio del sociale e tesa al miglioramento della qualità della vita: «Pensare ad un brevetto, non solo finalizzato al business, ma rispondente ad un bisogno collettivo, è estremamente motivante per tutto il nostro team di ricerca» conclude Possi. A riprova dello spirito etico del gruppo, nato 16 anni fa nel mercato delle telecomunicazioni ed oggi principale partner Vodafone con 38 sedi, 40 store, 42 mila aziende clienti, 500mila utenti, 1000 dipendenti e oltre 220 milioni di fatturato, è da poco comparsa Piramis Onlus. Silvia Camisasca. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 27
29 novembre 2018 Pagina 26 Avvenire volontariato Un torneo da sogno tra campioni, fair play e solidarietà Ho ancora negli occhi l' emozione dei ragazzi in occasione della presentazione, qualche giorno fa, al Ferraris di Genova, della Junior Tim Cup. Di fronte ai campioni più celebrati della Serie A, i ragazzi avevano lo sguardo del sogno, quasi increduli di fronte a quello che stava succedendo. La bellezza della Junior Tim Cup, che mette in campo gli Under 14 per un lungo torneo di calcio a 7 che permetterà il confronto fra squadre di tutta Italia nelle città dove è presente una squadra di Serie A, è il legame fra i ragazzi degli oratori e i campioni più affermati. Il salto è enorme perché i volti più noti e affermati del massimo campionato di calcio "escono" per un momento dalla tv e "appaiono" magicamente al fianco dei giovani che così vivono momenti indimenticabili. Seguo questa manifestazione da anni e ogni volta ho constatato che i campioni sanno dialogare con i ragazzi, sanno parlare il loro linguaggio, sanno scendere da quel trono ideale in cui la società li ha eletti, per un momento di condivisione vera, ricca di simpatia, fascino e cordialità. La Junior Tim Cup concluderà il suo percorso nella città di Genova nel derby di ritorno tra Samp e Genoa. Un segnale di affetto e di vicinanza alla città, importante in questi tempi difficili per i genovesi, per i liguri e per tutta la Nazione. Con il torneo si consolida quell' impegno solidale iniziato nel 2015 quando la Lega Serie A, Tim e Csi, insieme, donarono all' Oratorio di San Giuseppe al Lagaccio un Campo dell' Amicizia per sostenere la città, dopo il terribile alluvione dell' ottobre 2014. La Junior Tim Cup è la manifestazione, attraverso cui il grande calcio valorizza gli oratori: luoghi di sport, di amicizia, di solidarietà, di preghiera, di relazioni importanti che spesso dureranno tutta la vita. Per questo, in occasione della presentazione allo stadio c' erano Domenico Criscito e Fabio Quagliarella: per un incontro con i ragazzi degli oratori genovesi e per dare il calcio d' inizio alla settima edizione della Junior Tim Cup. Questa manifestazione è un inno alla correttezza e allo sport puro. Per questo ogni settimana i ragazzi accoglieranno i campioni "ambasciatori" della squadra di Seria A Tim della loro città per confermare l' impegno sul tema: "Corretti e solidali: il fair play è dei campioni". In questa ottica la manifestazione assume marcate caratteristiche educative con il progetto "Campioni nella vita". Si tratta di un torneo parallelo a quello di calcio, riservato alle 16 squadre finaliste, che avranno la possibilità di realizzare attività etiche e sociali, oppure di sperimentarsi in azioni di volontariato, attraverso elaborati video o scritti. L' iniziativa ritenuta più coerente con i valori espressi dalla Junior Tim Cup sarà premiata. Questo torneo riesce ad essere educativa anche nelle forme di finanziamento. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 28
29 novembre 2018 Pagina 26 Avvenire
29 novembre 2018 Pagina 29 Avvenire volontariato Piazza Duca d' Aosta Una pizza di solidarietà Iniziativa congiunta di associazioni e Spontini Torna per la seconda volta 'Il Natale di Spontini'. Domenica prossima pizza e bibite gratuite ai senza tetto in piazza Duca d' Aosta. Saranno distribuiti mille pasti per le persone fragili che gravitano intorno alla Stazione Centrale. Insieme al famoso marchio della pizza al trancio collaborano all' iniziativa patrocinata dal Comune: Fondazione Progetto Arca, Associazione City Angels Lombardia Onlus, Remar Italia Onlus, Fondazione Fratelli di San Francesco d' Assisi e Casa dell' Accoglienza 'Enzo Jannacci'. «È un lavoro di squadra con le fondazioni e le associazioni e un soggetto molto radicato nella storia della città», - ha detto l' assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino alla presentazione dell' iniziativa. Spontini, dal canto suo, ci mette la pizza. Ma saranno tanti i volontari che contribuiranno alla riuscita della giornata. Come ha sottolineato Massimo Innocenti, amministratore delegato e fondatore delle pizzerie diffuse in Lombardia e nel mondo: «Milano è la città dell' accoglienza ed è importante sostenere chi è fragile in una delle piazze più difficili». Proprio per dare una mano a quanti devono reinserirsi attivamente nella società nasce la 'Spontiny academy', che aprirà i battenti da gennaio in viale Monza. All' interno della Factory di Spontini, con la collaborazione della Scuola professionale d' arte muraria, si terranno corsi gratuiti per pizzaioli e camerieri rivolti a disoccupati, persone in mobilità e cassintegrati. (G. Sc.) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 30
29 novembre 2018 Pagina 3 Corriere della Sera volontariato Il commento Donazioni, l' emendamento che agita il Terzo settore Sulle donazioni non si scherza. E non ci possono essere dubbi interpretativi. L' emendamento all' articolo 83 del Codice del Terzo settore approvato ieri all' interno del decreto fiscale fa invece pensare esattamente al contrario. Il problema sta in due parole, dove si parla delle «erogazioni liberali... a favore degli enti del Terzo settore non commerciali» per le quali il contribuente può ottenere una detrazione del 30 per cento. Ieri sono state eliminate le parole «in denaro», riferite appunto alle erogazioni, come a voler togliere questo incentivo fiscale a chi dona soldi e non beni immobili. Possibile? I rappresentanti del Forum del Terzo settore sono corsi a chiedere chiarimenti e, durante un incontro al ministero del Lavoro con i tecnici e i dirigenti che gestiscono questa partita, hanno avuto garanzie sul fatto che «nulla cambia»: garanzie ribadite anche nella relazione di accompagnamento al testo. In effetti, l' articolo 83 epurato delle due parole così reciterebbe: «Dall' imposta lorda sul reddito delle persone fisiche si detrae un importo pari al 30 per cento degli oneri sostenuti dal contribuente per le erogazioni liberali o in natura...». Le erogazioni liberali corrispondono alle donazioni in denaro? Secondo il ministero sì, ma il mondo del Terzo settore trema. In attesa di un chiarimento definitivo (e comunque il dubbio si insinua: ma che senso ha questo emendamento? ) varrebbe la pena di chiedere al governo di sintonizzarsi sulla lunghezza d' onda, come ha ricordato l' Istituto Italiano della Donazione, di 10 milioni di cittadini donatori e di migliaia di imprese che sostengono il non profit come elemento imprescindibile delle nuove economie civili. Questa spinta altruistica, anche in un periodo in cui molte realtà del Terzo settore sono nel mirino e affrontano una crisi di fiducia, dovrebbe essere considerata un valore aggiunto. Invece viene penalizzata da normative che rendono complicato e limitato il vantaggio fiscale, quasi a volerlo scoraggiare con effetti che potrebbero essere devastanti per tanti progetti sostenuti proprio (e quasi totalmente) dalla beneficienza. Il modello americano e anglosassone, come noto, garantisce a benefattori e mecenati la detassazione totale sul donato. Noi siamo lontani da quell' obiettivo: ma fare addirittura un passo indietro sarebbe oggi inaccettabile. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 31
29 novembre 2018 Pagina 3 Corriere della Sera
29 novembre 2018 Pagina 3 Corriere della Sera volontariato Terzo settore Lotterie filantropiche e sociali 500 euro per intestarsi i progetti Rinviata al 2020 la lotteria degli scontrini fiscali, il decreto fiscale introduce dal 2019 le lotterie «filantropiche» organizzate dagli enti del terzo settore. Potranno sollecitare donazioni «non inferiori a 500 euro» il cui ricavato è destinato ad alimentare i fondi gestiti dagli enti per il finanziamento dei progetti di carattere sociale. La "vincita" della lotteria filantropica, si legge nel decreto, è «costituita unicamente dal diritto di scegliere uno dei progetti sociali, tra quelli da realizzare, al quale associare il nome del vincitore, con relativo riconoscimento pubblico». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 33
29 novembre 2018 Pagina 4 Corriere della Sera volontariato Giochi, bricolage e scuola di mestieri I nonni- volontari in aiuto dei ragazzi La onlus «Kaumatua»: cambio di prospettiva Gli anziani che fanno volontariato in favore dei giovani. È il ribaltamento di paradigma proposto da Kaumatua, no profit nata da una costola di MilanoAltruista. L' età media aumenta? Vuol dire che ci sono più anni utili - nella fase in cui il tempo torna a essere disponibile e l' esperienza è tanta - per dedicarsi a chi può avere bisogno di aiuto. Per esempio i ragazzi. È con questo obiettivo che è nata la piattaforma web per permettere agli adulti maturi di mettere a disposizione esperienza e tempo a favore della comunità e delle nuove generazioni. «Kaumatua è il nome con cui vengono chiamati gli anziani nelle tribù Maori della Nuova Zelanda - spiega la fondatrice Odile Robotti -. In quella cultura gli anziani hanno il compito di guidare e insegnare ai giovani e sono tenuti in grande conto dalla comunità. In Occidente, invece, l' invecchiamento è percepito solo in chiave negativa. È come se nell' era della longevità fossimo diventati tutti giovanilisti - aggiunge - e per effetto di questo paradosso, in una città come Milano gli adulti maturi fossero una miniera d' argento non ancora scoperta». La scommessa, dunque, è aiutare questo potenziale benefico, ma anche «diventare un movimento culturale, liberare gli adulti maturi dallo stereotipo negativo - sottolinea Odile Robotti -. La risposta non è scimmiottare i giovani, modificando l' aspetto con botox e jeans strappati, ma offrire quello che si sa fare, tempo e capacità». Insomma un altro ribaltamento di visuale. «Se l' Italia ha retto alla crisi è perché ci sono i nonni, la nostra società è una di quelle in cui gli anziani passano più tempo con i nipoti - fa notare il sociologo Francesco Morace -. La sfida è trasferire capacità e disponibilità di questi super-adulti dalla sfera familiare alla città». Il circuito virtuoso intergenerazionale passa attraverso il sito kaumatua.org , dove sono pubblicati i calendari delle attività proposte dalle associazioni di volontariato, suddivise per tipologia, fascia oraria e destinatari: prendersi cura di un bambino in ospedale coi volontari di Abio, fare lavori di giardinaggio e bricolage al Ceas, giocare coi bambini seguiti dall' Associazione Paolo Pini, insegnare il mestiere di parrucchiere al centro FormaGiovani allo Stadera. L' iniziativa si rivolge anche a scuole, associazioni, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 34
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