COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO - Mercoledì, 22 marzo 2017 - Comune San Giovanni in Persiceto

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COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO - Mercoledì, 22 marzo 2017 - Comune San Giovanni in Persiceto
COMUNE DI SAN GIOVANNI IN
      PERSICETO
     Mercoledì, 22 marzo 2017
COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO - Mercoledì, 22 marzo 2017 - Comune San Giovanni in Persiceto
COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO
                                                           Mercoledì, 22 marzo 2017

Cronaca
 22/03/2017 Gazzetta di Mantova Pagina 36
 Arrestato per le razzie di Parmigiano e vini                                                                          1
 22/03/2017 Gazzetta di Modena Pagina 13                                                         CARLO GREGORI
 Vini pregiati e Parmigiano: presa la gang                                                                             2
 22/03/2017 Gazzetta di Reggio Pagina 17
 Furti di vino e Parmigiano undici arresti                                                                             4
 21/03/2017 gazzettadimantova.it
 Arrestato per le razzie di Parmigiano e vini                                                                          5
 22/03/2017 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 53
 «Per imparare a vivere abbiamo lasciato tutto e siamo partiti»                                                        6
 22/03/2017 Il Resto del Carlino (ed. Modena) Pagina 46                                   VALENTINA BELTRAME
 Furti di Lambrusco e Parmigiano In trappola i predoni buongustai                                                      8
 22/03/2017 Mo24
 Sgominata una banda responsabile di furti a caseifici e magazzini modenesi                                            10
Economia locale
 22/03/2017 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 43
 Banhart a Cesena                                                                                                      11
 22/03/2017 La Repubblica (ed. Bologna) Pagina 11
 Tutta la bellezza del restauro e 30 collezioni da rilanciare                                                          13
Politica locale
 22/03/2017 Corriere di Bologna Pagina 3
 «Non faccio barricate Ma la scelta politica è compito dello...                                                        14
Scuola e servizi per l'infanzia
 22/03/2017 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 65
 Studenti a lezione di legalità                                                                                        16
Sport
 21/03/2017 corrieredellosport.it
 Curry spegne i Thunder, Harden piega i Nuggets                                                                        17
 21/03/2017 gazzetta.it
 Nba, Boston con Thomas è l' anti Cavs. Beli non molla i playoff,...                                                   18
 22/03/2017 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 86
 Morara, Gianasi e Betti: Ozzano ha un tris d' oro                                                                     21
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
 22/03/2017 Il Sole 24 Ore Pagina 2                                                               Davide Colombo
 Per contrastare la povertà si punta sul reddito di inclusione                                                         22
 22/03/2017 Il Sole 24 Ore Pagina 4                                                                 Matteo Prioschi
 Un aiuto mensile dal Comune per chi si trova in difficoltà                                                            24
 22/03/2017 Il Sole 24 Ore Pagina 5                                                          Maria Carla De Cesari
 L' Isee «pesa» la famiglia in base a reddito e patrimonio                                                             26
 22/03/2017 Il Sole 24 Ore Pagina 7                                                   Nevio BianchiBarbara Massara
 Un sostegno alle madri lavoratrici «discontinue»                                                                      28
 22/03/2017 Il Sole 24 Ore Pagina 8                                                                           M.Pri.
 Assegno per chi ha almeno tre figli minori                                                                            30
 22/03/2017 Il Sole 24 Ore Pagina 8                                                                Marco Ludovico
 Entro l' anno 2mila nuovi posti per hot spot                                                                          32
 22/03/2017 Il Sole 24 Ore Pagina 37                                                              Giovanni Parente
 Antiriciclaggio, dati personali da «blindare»                                                                         34
 22/03/2017 Il Sole 24 Ore Pagina 37                                                           Franco Roscini Vitali
 Relazione sulla gestione, per il 2016 slitta la valutazione...                                                        36
 22/03/2017 Italia Oggi Pagina 44                                                         MARCO CRISTOFORONI
 Regimi speciali Cfc in cerca di istruzioni                                                                            38
 22/03/2017 Italia Oggi Pagina 46                                                                   DIEGO CONTE
 Cartella k.o., il rimborso dall' ente impositore                                                                      40
 22/03/2017 Italia Oggi Pagina 47                                                        FRANCESCO CERISANO
 Anci e Anpci litigano in Liguria                                                                                      41
 22/03/2017 Italia Oggi Pagina 47
 Centri impiego, prove di dialogo                                                                                      43
 22/03/2017 Italia Oggi Pagina 47                                                          ANTONIO G. PALADINO
 Debiti fuori bilancio ai raggi X                                                                                      44
 22/03/2017 Italia Oggi Pagina 47                                                             MATTEO BARBERO
 Niente sconti sul consolidato                                                                                         46
 22/03/2017 Italia Oggi Pagina 48                                                            CINZIA DE STEFANIS
 Stretta agli aiuti di stato illegali                                                                                  48
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22/03/2017 Italia Oggi Pagina 50   CHRISTINA FERIOZZI
Bilanci, relazione al restyling                         50
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22 marzo 2017
Pagina 36                           Gazzetta di Mantova
                                                         Cronaca

  Arrestato per le razzie di Parmigiano e vini
  Un 55enne di Moglia nella gang fermata a Modena. L' indagine partì da un incidente in
  autostrada

  MOGLIA C' è anche un uomo di 55 anni
  residente a Moglia tra gli otto arrestati a
  Modena per una lunga serie di furti di
  Parmigiano e vini pregiati. Altre due persone
  sono ai domiciliari e una è ricercata. La retata
  è stata portata a termine della squadra mobile
  della polizia.
  La banda era composta di basisti e aiutanti a
  Castelfranco, Carpi, Moglia e San Giovanni in
  Persiceto p i ù i l n u c l e o d i s p e c i a l i s t i d a
  Cerignola di Foggia.
  Sono loro, secondo gli inquirenti, la banda che
  sull' asse Puglia­Emilia riuscì a portare a
  segno una razzia di 168 forme di Parmigiano
  Reggiano, per un valore di 80mila euro, all'
  istituto per tecnologie agrarie "Spallanzani" di
  Castelfranco Emilia (Modena) nel giugno
  2015. In quel caso i ladri avevano fatto un buco
  nella parete per entrare. Il basista è
  dipendente di un' azienda fornitrice proprio
  dello Spallanzani e quindi ha istruito e guidato
  la banda. Lo stesso gruppo è stato collegato
  ad un altro maxi furto di 16mila bottiglie di vino
  pregiato avvenuto alla Rail Logistics Way di
  Modena, ditta di trasporti, nell' ottobre
  successivo: bottino da 100mila euro. Non solo:
  gli undici, con ruoli differenti, avrebbero
  portato a termine anche due colpi in abitazione, portando via strumenti agricoli, ancora nel Modenese.
  L' indagine è scattata in Puglia, dopo i rilievi su un incidente stradale che vedeva coinvolto un furgone
  pieno di bottiglie di vino rubate a Modena. Per un colpo di sfortuna per la banda, il furgone è uscito di
  strada all' altezza di San Severo, l' uscita prima di Cerignola, quando il carico era ormai arrivato al covo.
  Il mezzo si è spaccato e le bottiglie si sono sparse per l' autostrada creando il caos. L' autista è
  scappato, ma la polizia ha avuto modo di avviare le indagini dopo i rilievi delle impronte: identificato l'
  autista si è passati alle intercettazioni telefoniche arrivando a ricostruire tutta la rete.

                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016

                                                                                                                  1
COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO - Mercoledì, 22 marzo 2017 - Comune San Giovanni in Persiceto
22 marzo 2017
Pagina 13                            Gazzetta di Modena
                                                          Cronaca

  Vini pregiati e Parmigiano: presa la gang
  Razziate bottiglie e forme per 200mila euro: gli specialisti pugliesi si appoggiavano a
  basista e a manovalanza a Modena

  Otto in carcere, due ai domiciliari e un
  ricercato. È finita con una retata della Squadra
  mobile della polizia di stato l' attività della
  banda di ladri di vini pregiati e Parmigiano
  Reggiano che ha infestato Modena e
  provincia. Una banda composta di basisti e
  aiutanti a Castelfranco, Carpi, Moglia e San
  Giovanni in Persiceto più il nucleo di specialisti
  da Cerignola di Foggia. Le undici ordinanze di
  custodia cautelare sono state eseguite ieri per
  due grossi furti in ambito alimentare che, tra il
  2015 e lo scorso anno, nel Modenese, sono
  arrivati a toccare la soglia dei 200mila euro. La
  Squadra mobile di Modena ha dato
  applicazione dalle prime ore della mattina alle
  misure disposte dal gip Andrea Romito, su
  richiesta del pm Enrico Stefani, nei confronti di
  un 29enne di origine sarda residente a
  Castelfranco, ritenuto il basista; un' ex guardia
  giurata 51enne residente a Carpi; quattro
  soggetti con precedenti di Cerignola (Foggia);
  quattro persone provenienti dal Bolognese
  (San Giovanni i n Persiceto e C a s t e l
  Maggiore); un napoletano di 55 anni residente
  a Moglia (Mantova).
  Sono loro, secondo gli inquirenti, i componenti
  della banda che lungo l' asse Puglia­Emilia è
  riuscita a firmare una razzia di 168 forme di Parmigiano Reggiano, per un valore di 80mila euro, all'
  interno del magazzino dell' istituto per tecnologie agrarie "Spallanzani" di Castelfranco, nel giugno 2015.
  In quel caso i ladri avevano fatto un buco nella parete per entrare. Il basista è dipendente di un' azienda
  fornitrice proprio dello Spallanzani e quindi ha istruito e guidato la banda.
  Lo stesso gruppo è stato collegato dagli uomini del vicequestore aggiunto Marcello Castello ad un altro
  maxi furto di 16mila bottiglie di vino pregiato avvenuto alla Rail Logistics Way di Modena, ditta di
  trasporti, nell' ottobre successivo: bottino da 100mila euro. Non solo: gli 11 arrestati, con ruoli differenti,
  avrebbero portato a termine anche due colpi in abitazione, portando via strumenti agricoli, ancora nel
  Modenese.
  L' indagine è scattata in Puglia, dopo i rilievi su un incidente stradale che vedeva coinvolto un furgone
  pieno di bottiglie di vino rubate a Modena. Per un colpo di sfortuna per la banda, il furgone è uscito di
  strada all' altezza di San Severo, l' uscita prima di Cerignola, quando il carico era ormai arrivato al covo.
  Il mezzo si è spaccato e le bottiglie si sono sparse per l' autostrada creando il caos. L' autista è
  scappato, ma la polizia ha avuto modo di avviare le indagini dopo i rilievi delle impronte: identificato l'
                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016

                                                                                                   Continua ­­>     2
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22 marzo 2017
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  a modena

  Furti di vino e Parmigiano undici arresti
  REGGIO EMILIAOtto in carcere, due ai
  domiciliari e un ricercato. È finita in una retata
  della squadra mobile della polizia la banda di
  ladri di vini pregiati e Parmigiano Reggiano
  che ha infestato Modena e provincia. Una
  banda composta di basisti e aiutanti a
  Castelfranco, Carpi, Moglia e San Giovanni in
  Persiceto p i ù i l n u c l e o d i s p e c i a l i s t i d a
  Cerignola di Foggia.
  Le undici ordinanze di custodia cautelare sono
  state eseguite ieri per due grossi furti in
  ambito alimentare che, tra il 2015 e lo scorso
  anno, nel Modenese, sono arrivati a toccare la
  soglia dei 200mila euro. La squadra mobile ha
  dato applicazione dalle prime ore della mattina
  alle misure nei confronti di un 29enne di
  origine sarda residente a Castelfranco, ritenuto
  il basista; un' ex guardia giurata 51enne
  residente a Carpi; quattro soggetti con
  precedenti di Cerignola; quattro persone
  provenienti dal Bolognese e un napoletano di
  55 anni residente a Moglia.

                                          Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016

                                                                                                      4
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                                   gazzettadimantova.it
                                                         Cronaca

  Arrestato per le razzie di Parmigiano e vini
  Un 55enne di Moglia nella gang fermata a Modena. L' indagine partì da un incidente in
  autostrada

  MOGLIA. C' è anche un uomo di 55 anni
  residente a Moglia tra gli otto arrestati a
  Modena per una lunga serie di furti di
  Parmigiano e vini pregiati. Altre due persone
  sono ai domiciliari e una è ricercata. La retata
  è stata portata a termine della squadra mobile
  della polizia. La banda era composta di basisti
  e aiutanti a Castelfranco, Carpi, Moglia e San
  Giovanni in Persiceto più il nucleo di specialisti
  da Cerignola di Foggia. Sono loro, secondo gli
  inquirenti, la banda che sull' asse Puglia­
  Emilia riuscì a portare a segno una razzia di
  168 forme di Parmigiano Reggiano, per un
  valore di 80mila euro, all' istituto per tecnologie
  agrarie "Spallanzani" di Castelfranco Emilia
  (Modena) nel giugno 2015. In quel caso i ladri
  avevano fatto un buco nella parete per entrare.
  Il basista è dipendente di un' azienda fornitrice
  proprio dello Spallanzani e quindi ha istruito e
  guidato la banda. Lo stesso gruppo è stato
  collegato ad un altro maxi furto di 16mila
  bottiglie di vino pregiato avvenuto alla Rail
  Logistics Way di Modena, ditta di trasporti,
  nell' ottobre successivo: bottino da 100mila
  euro. Non solo: gli undici, con ruoli differenti,
  avrebbero portato a termine anche due colpi in
  abitazione, portando via strumenti agricoli,
  ancora nel Modenese. L' indagine è scattata in
  Puglia, dopo i rilievi su un incidente stradale che vedeva coinvolto un furgone pieno di bottiglie di vino
  rubate a Modena. Per un colpo di sfortuna per la banda, il furgone è uscito di strada all' altezza di San
  Severo, l' uscita prima di Cerignola, quando il carico era ormai arrivato al covo. Il mezzo si è spaccato e
  le bottiglie si sono sparse per l' autostrada creando il caos. L' autista è scappato, ma la polizia ha avuto
  modo di avviare le indagini dopo i rilievi delle impronte: identificato l' autista si è passati alle
  intercettazioni telefoniche arrivando a ricostruire tutta la rete.

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COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO - Mercoledì, 22 marzo 2017 - Comune San Giovanni in Persiceto
22 marzo 2017
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  DA PERSICETO AL SUDAMERICA

  «Per imparare a vivere abbiamo lasciato tutto e
  siamo partiti»
  di LETIZIA GAMBERINI CHE EFFETTO fa
  comprare un biglietto di sola andata per l' altra
  parte del mondo? Cosa si prova a lasciare un
  lavoro a tempo indeterminato e spiegare ad
  amici e parenti che la strada non è ancora
  segnata e se ne può cercare un' altra, in
  viaggio? Aria Ferrari e Alessio Lipparini
  queste sensazioni le conoscono e, laggiù in
  Bolivia, hanno sentito l' urgenza di raccontarle,
  anche attraverso la loro colorata Pagina Libera
  (su Facebook). Lei ha 25 anni ed è di San
  Giovanni i n Persiceto, lui ne ha 26 ed è di
  Crevalcore. Lei era impiegata da un grossista,
  lui magazziniere. Poi nella coppia è cresciuta
  la voglia di cambiare.
  «ALL' INIZIO avevamo pensato di trasferirci in
  Inghilterra ­ spiega Aria ­ ma saremmo stati
  solo gli ultimi di tanti. Così abbiamo scelto il
  Sud America, io ho spinto un po' di più e
  Alessio mi ha seguita».
  L' obiettivo: «Imparare a vivere».
  Non proprio semplice convincere le famiglie.
  «I miei sono viaggiatori ­ continua Aria ­ e mi
  hanno appoggiata», ma per Alessio è stato più
  difficile. «I miei non capivano perché volessi andare a stare peggio, ma poi hanno cambiato idea e la
  cosa mi ha reso molto felice».
  E così, «dopo circa un anno di risparmi», Aria e Alessio sono partiti lo scorso 3 novembre da Bologna
  per atterrare a Buenos Aires. «Siamo scesi lungo la costa argentina e, dopo una sosta per fare
  'wwoofing' (ospitalità in cambio di lavoro in fattoria, ndr) a El Bolson, siamo arrivati in Patagonia, all'
  estremo Sud». Da qui i confini, anche attraversati a piedi, sfumano nel Cile, fino alla Bolivia, dove i due
  appoggeranno gli zaini per un po' per fare volontariato a La Paz.
  «STIAMO pensando di cercarci un lavoro per guadagnare abbastanza per proseguire l' avventura ­
  ammettono ­ anche perché vogliamo visitare bene il Perù e salire ancora». Del resto, date di rientro e
  itinerari già fatti non ce ne sono.
  «Viaggiamo al risparmio più totale ­ continua Alessio ­. Dormiamo in tenda, a volte ci spostiamo con l'
  autostop. Certi giorni non avere una casa è pesante». Sono le regole del gioco e la lezione del viaggio.
  «Quella più importante, per me che amavo 'vestirmi bene' e uscire con gli amici ­ racconta Aria ­ è stata
  imparare ad adattarmi, a mettere tutto in uno zaino, che non può diventare troppo pesante. E poi non si
  dà più tutto per scontato e si apprezzano le piccole cose».
  INCONTRI e paesaggi ripagano, anche se «ci mancano i genitori e il cibo». Ma le motivazioni sono più

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COMUNE DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO - Mercoledì, 22 marzo 2017 - Comune San Giovanni in Persiceto
22 marzo 2017
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                                                         Cronaca

  Furti di Lambrusco e Parmigiano In trappola i
  predoni buongustai
  La Mobile arresta una gang. Il questore: «Affari col crimine pugliese»

  di VALENTINA BELTRAME DAI filmati del
  caseificio si vedono correre con le forme di
  Parmigiano Reggiano 'in braccio'. Ne
  porteranno via 168 per un valore di 80mila
  euro. I ladri erano entrati facendo un buco nel
  muro del magazzino annesso alla scuola
  alberghiera Spallanzani di Castelfranco Emilia.
  Oggi sono stati tutti arrestati dalla squadra
  mobile della questura su ordinanza di custodia
  cautelare emessa dal Gip Andrea Romito,
  come chiesto dal pm Enrico Stefani. Sono i
  predoni delle nostre eccellenze, Parmigiano e
  Lambrusco. Tra i furti contestati alla banda,
  infatti, anche quello alla Rail Logistic Way di
  Modena quando furono portate via 16mila
  bottiglie di vino per circa centomila euro. L'
  operazione Wine & cheese ha portato all'
  arresto di 11 persone, 9 in carcere e due ai
  domiciliari: rispondono di furto aggravato e
  continuato in concorso per quattro colpi
  commessi tra il 2015 e il 2016 nel caseificio e
  nel magazzino di vini, ma anche per due
  razzie in casa, una a Castelfranco Emilia e una
  a Crevalcore, dove furono rubati attrezzi da
  lavoro. «Le indagini hanno consentito di accertare una regia nella pianificazione dei furti da parte di un
  gruppo di soggetti provenienti da Cerignola (Foggia) ed esponenti della criminalità comune
  modenese», ha spiegato il capo della Mobile, Marcello Castello.
  «Si tratta di reati predatori con un rilievo economico ­ ha detto il questore, Paolo Fassari ­ che hanno
  visto una collaborazione tra la pericolosa criminalità pugliese e persone locali. Un fatto che ha attirato la
  nostra attenzione».
  L' inchiesta ha avuto origine in seguito a un incidente stradale avvenuto in Puglia, a San Severo, poco
  dopo il furto di vini: un autocarro si è ribaltato perdendo il carico di bottiglie di cui è presto emersa la
  provenienza. Le intercettazioni hanno portato a Modena e in particolare al basista della banda, un
  29enne, S. P. residente a Castelfranco, in contatto con la frangia pugliese e impiegato in una impresa
  che lavorava per lo Spallanzani. E' finito in manette insieme a un' ex guardia giurata di Carpi (T.P., 53
  anni, l' unico senza precedenti) e S.M., 63enne residente a San Cesario sul Panaro. Quattro
  provvedimenti sono stati eseguiti invece nella cittadina di Cerignola: si tratta di M.P. di 47 anni, F.T. di
  62; A.S. di 36 mentre un altro complice di 49 è attivamente ricercato. Tre arresti sono infine stati eseguiti
  nel Bolognese tra San Giovanni in Persiceto e Castelmaggiore: si tratta di G.F. di 62 anni; A.T. e M.M.
  entrambe serbe rispettivamente di 24 e 49 anni, incensurate, compagna e suocera del 29enne di

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                                                         Cronaca

  Sgominata una banda responsabile di furti a caseifici
  e magazzini modenesi
  Rubavano vino e parmigiano

  L' operazione è stata effettuata nelle prime ore
  di ieri da parte della Squadra Mobile di
  Modena secondo quanto disposto dal Gip
  Andrea Romiti, su richiesta del Pm Enrico
  Stefani. Undici ordinanze di custodia cautelare
  per furti in ambito alimentare tra il 2015 e lo
  scorso anno nel Modenese.Le misure disposte
  erano nei confronti di un uomo di origine sarda
  residente a Castelfranco, ritenuto il basista; un'
  ex guardia giurata di Carpi quattro soggetti
  con precedenti di Cerignola (Foggia); quattro
  persone provenienti dal Bolognese (San
  Giovanni in Persiceto e Castel Maggiore); un
  uomo residente a Moglia (Mantova). Sono loro,
  secondo gli inquirenti, i componenti di una
  banda che sull' asse Puglia­Emilia riuscita a
  firmare una razzia di 168 forme di Parmigiano
  Reggiano, per un valore di 80mila euro, all'
  interno del magazzino dell' istituto di istruzione
  superiore per tecnologie agrarie 'Lazzaro
  Spallanzani' di Castelfranco, nel giugno 2015.
  In quel caso i ladri avevano fatto un buco nella
  parete per entrare. Il basista dipendente di un'
  azienda fornitrice proprio dello Spallanzani. Lo
  stesso gruppo stato collegato dagli uomini del
  vicequestore aggiunto Marcello Castello ad un
  altro maxi furto di 16mila bottiglie di vino
  pregiato avvenuto alla Rail Logistics Way di
  Modena, ditta di trasporti, nell' ottobre successivo: bottino da 100mila euro. Non solo: gli 11 arrestati,
  con ruoli differenti, avrebbero portato a termine anche due colpi in abitazione, portando via strumenti
  agricoli, ancora nel Modenese. L' indagine invece scattata in Puglia, dopo i rilievi su un incidente
  stradale che vedeva coinvolto un furgone pieno di bottiglie di vino rubate a Modena. Il questore Paolo
  Fassari ha sottolineato l' anomalia del collegamento tra la criminalità pugliese e quella locale, "un fatto ­
  spiega ­ che merita grande attenzione".

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                                                      Economia locale

  APPUNTAMENTO IN LUGLIO

  Banhart a Cesena
  Cesare Sughi BOLOGNA DIECI MUSEI da
  tutelare e da innovare, da mettere in rete e da
  rendere attraenti, da potenziare e da arricchire
  di mezzi e di personale.
  Dopo l' assaggio dell' anno scorso, il Salone
  del Restauro di Ferrara, giunto alla XXIVesima
  edizione _ inaugurazione oggi alle 11; fino a
  dopodomani, nel Quartiere Fieristico _ si pone
  decisamente sotto la sigla 'Restauro­Musei'. E
  il professor Marcello Balzani, dell' ateneo
  estense, una delle menti della manifestazione
  ideata e guidata da Carlo Amadori per la
  società Acropoli sotto l' egida di Ferrara Fiere
  presieduta da Filippo Parisini, spiegava,
  presentando ieri la tre giorni: «La giornata
  finale sarà dedicata al progetto europeo
  Inception, sulle strategie digitali mirate all'
  eredità culturale del nostro continente.
  Ebbene, Ferrara è capofila, e sapete perché?
  Perché mentre gli altri hanno partecipato con
  programmi legati alla conservazione di singoli
  oggetti, di testimonianze storico artistiche, noi
  abbiamo puntato sulla valorizzazione degli
  spazi e degli edifici che li contengono».
  ANCHE in questo 2017 il Salone, fatto forte dalla sinergia con il Ministero dei Beni Culturali (la mattina
  del 24 sarà in visita il ministro Dario Franceschini, ferrarese), mette in campo numeri ampi: circa 290
  espositori (qui siamo a una parata delle aziende del settore: illuminotecnica, climatologia, allestimenti,
  trasporto opere d' arte, archivi ecc.), 125 convegni, 8 mostre, e in più 8 accademie di Belle Arti (Bologna
  in testa), oltre 20 università (c' è anche Oxford) e gli incontri con i 30 direttori dei principali musei italiani
  e i responsabili dei 17 poli museali regionali.
  Per capire meglio, la giornata inaugurale vedrà l' inizio, alle 14, di una discussione sulle prospettive del
  museo virtuale 2.0, mentre domani si entrerà ancor più nel vivo: tema del dibattito : 'Musei italiani, le
  nuove frontiere della fruizione e dell' accessibilità culturale', un occhio rivolto alle possibilità dell'
  Information Communication Technology e l' altro al rapporto tra istituzioni museali, turismo e territorio.
  Ma non saranno solo discorsi e confronti teorici. Il restauro è tangibile intelligenza della mano, e insieme
  amore per l' originale e la sua rinascita. Così, grande spazio al Salone per le opere di recupero
  compiute nei luoghi del terremoto emiliano di cinque anni fa, tra la cattedrale di Mirandola, la Rocca
  Estense di San Felice sul Panaro e la chiesa di Sant' Egidio a Cavezzo di Modena. E fari accesi anche
  sul restauro del Nettuno bolognese e sui rinati 'Putti in fasce' di Andrea della Robbia, a Firenze.
  Il restauro che dà spettacolo, in questo caso. E premia, con la sesta edizione del 'Domus­Restauro', un
  gruppo di giovani architetti (medaglia d' argento a Livia Travaglini, studentessa dell' Alma Mater, per il
  trattamento della chiesa di San Francesco a San Giovanni in Persiceto). Pare che il restauro sia un

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                                         Bologna)
                                                   Economia locale

  IL SALONE A FERRARA

  Tutta la bellezza del restauro e 30 collezioni da
  rilanciare
  FERRARA. La cura e la valorizzazione del
  patrimonio artistico e architettonico del nostro
  Paese torna ad essere tema di dibattito al
  Salone "Restauro ­ Musei" in programma da
  oggi a venerdì nei padiglioni di Ferrara Fiere,
  con ingresso gratuito. Forte del successo del
  2016, con 26mila visitatori, il Salone arriva
  anche quest' anno con 280 espositori per
  presentare il risultato degli ultimi interventi a
  beneficio delle bellezze italiane e, come nella
  passata edizione, per fare il punto sulla riforma
  che ha investito il sistema museale. Il Mibact
  apre a Ferrara un' importante vetrina,
  convocando i direttori dei 30 principali musei
  italiani che qui potranno confrontarsi sul futuro
  delle loro istituzioni e, al contempo, incontrare
  gli operatori che offrono ristorazione,
  bookshop e merchandising: questi servizi
  sono uno dei focus ancora da realizzare della
  riforma.
  Sarà invece la Regione Emilia­ Romagna ad
  entrare nel merito dei tanti cantieri operativi sul
  territorio presentando, tra le altre cose, restauri
  eccellenti come quello della cattedrale di
  Mirandola (oggi alle ore 15) e un nuovo
  modello di turismo sostenibile nei borghi dell'
  Emilia Romagna (domani dalle ore 10). Infine,
  non mancheranno le ricerche più innovative portate avanti nelle aule delle Accademie e delle Università,
  presenti con progetti di restauro (ad esempio nella chiesa di San Francesco a San Giovanni i n
  Persiceto) e nuovi modelli di realtà aumentata applicata ai musei italiani. Il ministro Dario Franceschini
  visiterà il Salone venerdì 24 a partire dalle ore 9.30.
  (paola naldi) ©RIPRODUZIONE RISERVATA Il Salone del Restauro a Ferrara.

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Pagina 3                              Corriere di Bologna
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  Sant' Agata Bolognese e San Giovanni in Persiceto non vogliono aderire. Parlano i due sindaci

  «Non faccio barricate Ma la scelta politica è compito
  dello Stato»
  «Per adesso non abbiamo aderito. E molto
  probabilmente non aderiremo».
  A San Giovanni i n Persiceto i l s i n d a c o c i v i c o d i
  centrodestra Lorenzo Pellegatti si tira fuori dallo Sprar
  metropolitano che avrà Bologna come capofila. Se
  quindi Pellegatti deciderà di non partecipare al bando
  Sprar, sarà probabilmente il prefetto Ennio Mario
  Sodano a gestire per lui tramite i centri Cas l'
  accoglienza dei 36 profughi che spettano a San
  Giovanni in Persiceto (dagli attuali 55 a 91).

  Sindaco, perché ha preso questa scelta?
  «Il mio è un discorso più ampio. Arrivano centinaia di
  migliaia di persone e a livello nazionale non c' è alcuna
  prospettiva chiara. Non esiste un tetto massimo oltre al
  quale ci fermiamo. Il popolo italiano si è rassegnato
  oramai a farsi carico di problemi che non sono solo
  nostri ma di tutta l' Europa, mentre io ogni giorno mi
  trovo davanti al Comune un' infilata di cittadini che
  vengono a chiedermi un lavoro. Da un punto di vista
  umano mi spiace molto, ma dal punto di vista politico
  non posso non denunciare la mancanza di un disegno
  complessivo».

  San Giovanni in Persiceto deve ospitare altri 36 profughi. Sono troppi?
  «Sì, sono tanti nel nostro territorio, perché oltre ad accogliere c' è il dopo, c' è un discorso di prospettiva
  che riguarda la casa e il lavoro. Ma poi fosse solo questo. Il problema è un altro ed è più ampio.
  Abbiamo la sensazione che questa situazione che oramai non è più di emergenza non verrà risolta.
  Oggi sono 36, domani magari 200. Con la bella stagione ne arriveranno molti altri di più, e noi dove li
  mettiamo? Ragionare così vuol dire andare avanti all' infinito, non è affrontabile».

  Fuori dallo Sprar sarà però il prefetto a decidere per lei. E i profughi arriveranno lo stesso.
  Quindi qual è la differenza per lei?
  «La differenza è che io non condivido questa modalità. Come sindaco dovrei predisporre tutto in una
  logica di integrazione, dovrei cercare dei luoghi per l' accoglienza e altro ancora».

  Quindi meglio lasciare fare al prefetto così in questo modo lei potrà politicamente prende le
  distanze da tutto?
  «Sì la logica è questa, non può essere letta diversamente».

  Ha pensato di opporsi alle decisioni del prefetto?
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22 marzo 2017
Pagina 3                             Corriere di Bologna
22 marzo 2017
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                                          Scuola e servizi per l'infanzia

  SAN GIOVANNI IN PERSICETO

  Studenti a lezione di legalità
  ­ SAN GIOVANNI I N PERSICETO ­
  'PROGETTO solidarietà­legalità, per i detenuti
  del carcere della Dozza'. E' stato il tema dell'
  incontro (foto) che si è svolto ieri mattina nell'
  aula magna della scuola elementare Gandolfi
  d i S a n Matteo d e l l a Decima e curato dalla
  docente Emanuela Tarantini. L' iniziativa ha
  visto la partecipazione, tra gli altri, di studenti
  delle medie Mezzacasa e di numerosi relatori
  appartenenti alle forze dell' ordine, di Sabina
  Bosi, magistrato del tribunale di sorveglianza
  di Bologna e dell' assessore alla Sicurezza
  Alessandra Aiello. La mattinata si é aperta con
  i saluti della dirigente scolastica Daniela
  Nappa: «I ragazziseguono con me un percorso
  di conoscenza sulla difficile realtà detentiva,
  un mondo spesso troppo lontano ed
  emarginato». Agli studenti è stato presentato a
  360 gradi il carcere, gli aspetti legati alla
  legalità e all' imputabilitá del reato, anche
  quando si ha 14 anni. Il magistrato Bosi ha
  spiegato cosa sia il tribunale di sorveglianza e
  ha inoltre invitato i ragazzi a leggere la
  Costituzione. Padre Marcello Mattè , appellano
  del carcere, ha illustrato storie di penitenziario, vere, sentite e commoventi. I ragazzi si recheranno in
  visita alla Dozza il prossimo 5 aprile.
  p.l.t.

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21 marzo 2017
                                  corrieredellosport.it
                                                         Sport

  Curry spegne i Thunder, Harden piega i Nuggets
  Quarto successo stagionale per Golden State su OKC, Denver senza Gallinari si
  arrende nel finale al Barba. Charlotte schianta Atlanta

  ROMA ­ Nella notte NBA Golden State coglie
  la quarta vittoria stagionale consecutiva sui
  Thunder al termine di una partita spezzata a
  metà nel secondo quarto col parziale di 34­17
  che ha reso il secondo tempo pura accademia.
  I migliori per coach Kerr sono stati Curry e
  Thompson, il primo con 23 punti e 6 assist, il
  secondo con 34 e 6 rimbalzi, entrambi 7 triple
  a referto e 14/27 dall' arco. Male stavolta un
  Westbrook apparso molto nervoso e autore di
  soli 15 punti, 4/16 dal campo. Kanter dalla
  panchina contribuire con 15 punti e 10 rimbalzi
  ma non basta. Nel corso del match però non
  sono mancati anche momenti di tensione alle
  stelle, come a fine primo o tempo quanto una
  provocazione fatta a Curry dall' ex
  Consultinvest Pesaro Christon ha scatenato il
  parapiglia generale durato diversi minuti.
  DENVER KO. VINCE CHARLOTTE ­ I
  Rockets superano 125­124 i Nuggets, peraltro
  ancora privi di Gallinari per un problema al
  ginocchio e di Wilson Chandler. Nel finale
  Barton porta Denver sul +1 a 6" dalla fine, poi
  il canestro decisivo lo mette Harden con un lay
  up a 2,4 secondi dalla sirena finale. Per il
  Barba 39 punti, 7 rimbalzi, 11 assist, 4
  recuperi. Denver si affida a Jokic (22 punti, 13
  rimbalzi e 8 assist), 28 di Harris. Vincono
  invece i Charlotte Hornets (6 punti in 21 minuti per Belinelli) che strapazzato 105­90gli Hawks con 16
  punti a testa di Batum e Walker. Infine i Celtics battono 110­102 i Wizards segnando 34 punti nel
  secondo quarto. Thomas torna in campo e segna 25 punti con 4 assist e 2 recuperi, Crowder e Horford
  aggiungono 32 punti e 18 rimbalzi. Wizards traditi da Wall, 16 punti ma 5 perse e 4/10 dal campo. Beal
  ne segna 19 ma tira 6/15.

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21 marzo 2017
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  Nba, Boston con Thomas è l' anti Cavs. Beli non
  molla i playoff, Denver cede
  I Celtics mettono una pesante ipoteca sul 2° posto a Est battendo i Wizards. Gli Hornets
  passano facilmente sugli Hawks. Continua il James Harden show: 39 punti per il Barba
  e Nuggets, ancora senza Gallinari, al tappeto

  21 marzo 2017 ­ Milano I Celtics rimangono la
  prima, e forse unica, alternativa al dominio dei
  Cavaliers nella Eastern Conference. Secondo
  posto sempre più saldo per la squadra di
  coach Stevens che regala la quarta sconfitta
  nelle ultime 5 uscite ai Wizards. Gli Hornets di
  Marco Belinelli passano facilmente sugli
  Hawks. Continua il James Harden show: 39
  punti per il Barba e Nuggets, ancora senza
  Gallinari, al tappeto. Successi importanti per
  Pacers e Clippers, che torna in corsa per la
  quarta piazza a Ovest. Bene i Magic sui
  Sixers. Nba Faceoff: l' Mvp più incerto di
  sempre Boston Celtics­Washington Wizards
  110­102 I Celtics (45­26) mettono una pesante
  ipoteca sul 2° posto a Est battendo i Wizards
  (42­28), diretti avversari nella scalata verso le
  vette della Conference. Decisivo, per i padroni
  di casa, il rientro di Isaiah Thomas dopo 2
  gare ai box a causa di una contusione al
  ginocchio sinistro. 25 punti per il folletto di
  Boston, che dimostra di essere più completa e
  tosta, anche per Washington Nel 1° tempo i
  Celtics dominano il pitturato, dal quale
  arrivano punti e continui rimbalzi offensivi
  (saranno 20 a fine match), prima di lasciare
  spazio alla pioggia di triple che apre il break
  decisivo. Thomas, Crowder e Bradley
  accendono la miccia per il break di 16­5 che vale il +11 alla sirena del riposo lungo. Alla ripresa le cose
  non cambiano. È +17 Boston. La difesa di Bradley e Smart limita la coppia Beal­Wall, centro nevralgico
  dell' attacco dei Wizards, quella di Crowder cancella Porter dalla gara. I capitolini trovano una straccio
  di ritmo solo a 4' dalla fine. La rimonta (dal ­15 al nuovo ­6) mette i brividi, ma niente più. A Boston
  bastano i 4 punti in fila di Smart per mettere definitivamente in ghiaccio il risultato. Boston: Thomas 25
  (5/9, 2/10 da 3, 9/11 tl), Bradley 20, Crowder, Horford 16; rimbalzi: Olynyk 11; assist: Horford 5
  Washington: Beal 19 (3/8, 3/7 da 3, 4/4 tl), Wall 16, Morris, Bogdanovic 14; rimbalzi: Bogdanovic 6;
  assist: Wall 8 Charlotte Hornets­Atlanta Hawks 105­90 Passeggiata serale per gli Hornets (31­29) che,
  sul parquet di casa, approfittano della mancanza di motivazioni degli Hawks (37­33), stabili e sicuri al
  loro 5° posto a Est. Belinelli e la sua Charlotte centrano così il secondo successo consecutivo,
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                                                          Sport

  Morara, Gianasi e Betti: Ozzano ha un tris d' oro
  Ipoteca La band di Grandi sarà almeno seconda

  Giacomo Gelati Bologna UNA COSA è certa,
  la vittoria dei New Flying Balls sul campo del
  Bologna 2016 (53­71) vale doppio. Classifica
  di C Gold alla mano gli uomini di coach
  Federico Grandi mantengono 6 punti di
  vantaggio sulla terza (Salus), col beneficio
  dello scontro diretto favorevole.
  Questo significa che a tre giornate dalla fine gli
  ozzanesi possono giocarsi il primo posto e,
  nella peggiore delle ipotesi, accedere alla fase
  a orologio come seconda forza: domenica
  prossima ci sarà l' atteso il big match contro la
  capolista Lugo. Nella corsa al terzo posto fa
  clamore il doppio ko interno di Ferrara (53­64
  contro Modena) e Fiorenzuola d' Arda (73­77
  contro Bertinoro), che permette così alla Salus
  di coach Giuliani, alla terza vittoria di fila dopo
  il 66­96 contro la Pontevecchio, di salire sul
  podio. In C Silver prosegue il momento no di
  Medicina, che nel testa a testa contro
  Castelnovo Monti crolla 84­64 e scivola al
  terzo posto: i gialloneri di coach Curti, al terzo
  stop filato, si vedono superare dai reggiani e
  raggiungere da Castel Guelfo.
  Nella bagarre per il quinto posto valevole per i playoff vittorie per Novellara, 78­51 contro Rebasket, e
  Anzola, 58­71 a Molinella e appaiata ai reggiani (scontro diretto sfavorevole).
  In serie D c' è grande trepidazione in casa della regina del girone A Vis Persiceto, che liquida la
  Francesco Francia 46­68 e vede, a cinque giornate dalla fine, la promozione diretta in C Silver. I
  biancoblù di coach Berselli, alla sedicesima vittoria consecutiva, viaggiano a +8 dall' Atletico Borgo,
  bene 72­65 contro la Castellana: se il prossimo weekend la Vis supera la Sampolese e l' Atletico perde
  contro Vignola per i persicetani sarà promozione.

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  Per contrastare la povertà si punta sul reddito di
  inclusione
  Approvata la legge delega Piano di assistenza esteso a 400mila nuclei familiari

  Con il via libera del Senato, il 9 marzo scorso,
  alla legge delega per il contrasto alla povertà,
  il riordino delle prestazioni assistenziali e il
  rafforzamento del coordinamento dei servizi
  socio­assistenziali il Governo può finalmente
  dare vita a un Piano nazionale basato su una
  misura universale di aiuto alle famiglie in
  maggiore difficoltà economica e sociale.
  Misura principe prevista nella delega è il
  Reddito di inclusione (Rei), una prestazione
  monetaria nazionale qualificata come livello
  essenziale di prestazione, che prenderà il
  posto dell' attuale Sostegno per l' inclusione
  attiva (Sia), in pagamento dallo scorso
  novembre e che questo mese ha consentito di
  far arrivare un aiuto concreto a 70mila famiglie
  povere nelle quali vivono in media due figli
  minori: circa 320 euro al mese con una carta di
  credito a ricarica bimestrale che può arrivare
  fino a 480 euro in caso di genitore singolo.
  Con il Rei la platea degli assistiti dovrebbe
  salire entro un anno a 400mila nuclei, per un
  totale di 1 milione e 700 mila persone, tra cui
  800 mila minori. Come si diceva, il Rei è
  considerato come livello essenziale di
  prestazione, ovvero una misura che dovrà
  essere garantita con uniformità su tutto il
  territorio nazionale e soggetta a monitoraggio
  del ministero del Lavoro.
  Il Rei sarà condizionato alla prova dei mezzi (serve un Isee non superiore ai 3mila euro, associato a un
  livello di reddito effettivo disponibile che sarà fissato nel decreto legislativo di attuazione), e l' aiuto
  scatterà solo con l' adesione del capofamiglia a un progetto personalizzato di attivazione e inclusione
  sociale e lavorativa messo in campo da Comuni e Regioni. Questi programmi potrebbero prevedere
  non solo la partecipazione a programmi di reimpiego ma, anche, di impegno alla cura dei figli minori, la
  loro partecipazione agli obblighi scolastici, le cure sanitarie e i programmi di prevenzione e profilassi.
  L' attuazione della delega passerà per un unico decreto legislativo, che dovrebbe essere operativo entro
  l' estate dopo il previsto vaglio parlamentare. Il Dlgs definirà, fra l' altro, durata e modalità di rinnovo del
  finanziamento effettuato ogni bimestre e il suo valore, calcolato sulla differenza tra il reddito della
  famiglia e un valore soglia di povertà (si andrà probabilmente non oltre i 485 euro massimi dell'
  assegno sociale). La traccia da seguire è quella del Sia, come detto, che attualmente prevede una

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  Un aiuto mensile dal Comune per chi si trova in
  difficoltà
  Contributo di 80 euro a persona Il «Sia» richiede l' impegno a cercare un lavoro

  Un aiuto economico per i nuclei familiari in
  difficoltà, a patto p e r ò c h e g l i s t e s s i s i
  impegnino in un percorso di attivazione sociale
  e lavorativa che ha l' obiettivo di migliorare le
  competenze dei partecipanti e favorirne l'
  occupabilità. Queste, in sintesi, le
  caratteristiche del sostegno per l' inclusione
  attiva (Sia), cioè l' evoluzione della carta
  acquisti sperimentale avviata nel 2013 e in
  prima battuta testata in 12 grandi città. Dal 2
  settembre 2016, invece, lo strumento è
  diventato operativo a livello nazionale.
  Tuttavia, una volta definito il nuovo quadro
  normativo per il contrasto alla povertà, sarà
  sostituito dal reddito di inclusione.
  Requisiti economici Le famiglie in condizioni
  economiche disagiate in questo caso sono
  quelle che hanno un indicatore della situazione
  economica equivalente (Isee) non superiore a
  3mila euro.
  Inoltre possono percepire eventuali altri
  trattamenti economici di natura indennitaria,
  assistenziali e previdenziali di importo
  complessivamente inferiore a 600 euro al
  mese. L' eventuale disoccupato presente nel
  nucleo non deve essere beneficiario dei
  trattamenti di disoccupazione, come la Naspi e
  l' Asdi. Infine, non si devono possedere
  automobili e moticiclette recenti.
  Requisiti personali Per richiedere il contributo, nelle famiglie ci deve essere almeno un minorenne o un
  figlio disabile, oppure una donna in stato di gravidanza con data presunta del parto inferiore a quattro
  mesi. Inoltre chi richiede il Sia deve risiedere in Italia da almeno due anni ed essere cittadino italiano o
  comunitario o un suo familiare deve avere il diritto di soggiorno oppure può essere in possesso del
  permesso comunitario per soggiornanti di lungo periodo.
  La procedura In presenza di tutti questi requisiti si può compilare il modulo messo a punto dall' Inps e
  consegnarlo al Comune di residenza che effettuerà dei primi controlli su quanto dichiarato dal cittadino.
  È l' amministrazione locale a gestire le modalità di presentazione delle domande sia nei tempi che nei
  modi: per esempio potrebbe essere ammesso solo l' invio diretto al Comune oppure anche tramite Caf
  o altri uffici.
  Poi ulteriori controlli saranno svolti dall' Inps e, anche sulla base delle informazioni utilizzate per l'

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  L' Isee «pesa» la famiglia in base a reddito e
  patrimonio
  L' indicatore costruito su dati autocertificati e su informazioni delle Entrate

  L' Isee è lo strumento per misurare la
  condizione economica per l' accesso alle
  prestazioni sociali agevolate.
  È stato introdotto dal Dpcm 159/2013 e
  rappresenta un «livello essenziale delle
  prestazioni». Ciò significa che le Regioni, e in
  generale le autonomie, possono introdurre
  ulteriori requisiti per identificare la platea
  "meritevole" di prestazioni sociali agevolate,
  ma non possono prescindere, quale criterio di
  base, dal parametro dell' Isee nazionale.
  L' Isee si concretizza in un valore che
  "sintetizza" redditi, ricchezza mobiliare e
  immobiliare e la composizione del nucleo
  familiare al netto di alcune detrazioni e
  franchigie, che per esempio favoriscono coloro
  che stanno in affitto rispetto a quanti hanno
  una casa di abitazione di proprietà.
  Dopo le pronunce del Consiglio di Stato, nel
  caso di famiglie con persone disabili o non
  autosufficienti è stato chiarito che il «reddito
  disponibile» non include i trattamenti collegati
  alla condizione di handicap. Inoltre, in base al
  Dl 42/2016, convertito nella legge 89/2016, per
  calcolare l' Isee per le persone disabili sono
  state cancellate alcune franchigie e detrazioni,
  sostituite da una diversa scala di equivalenza
  (il rapporto che pesa reddito e patrimonio in
  base alla composizione della famiglia).
  Come detto prima, l' Isee è calcolato, con riferimento al nucleo familiare del richiedente, come rapporto
  tra l' Ise (dato dalla "somma" tra reddito e patrimonio) e il parametro della scala di equivalenza che
  "rispecchia" la composizione della famiglia.
  La Dsu Le informazioni necessarie per calcolare l' Isee sono acquisite tramite la dichiarazione sostitutiva
  unica (Dsu), che ha durata annuale (deve essere rinnovata entro il 15 gennaio). È possibile ottenere un
  Isee corrente, anche durante l' anno, in caso di variazione delle condizioni reddituali o familiari: in
  questo caso l' Isee registrerà, per esempio, un repentino peggioramento della situazione economica
  conseguente a un licenziamento.
  Per molte prestazioni è possibile presentare una "domanda" di Isee con modello semplificato, ma
  questa chance è esclusa in alcuni casi: per i servizi collegati al diritto allo studio universitario; per i
  nuclei con genitori non coniugati né conviventi; quando vi è l' esonero dalla dichiarazione dei redditi.

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  Per chi è in difficoltà. Gli assegni previsti dal decreto legislativo 151/2001

  Un sostegno alle madri lavoratrici «discontinue»
  Il genitore (madre o padre) naturale o adottivo,
  c he è un lavoratore «precario» ha diritto per
  ogni figlio nato o per ogni minore in
  affidamento pre­adottivo, o in adozione senza
  affidamento, a un assegno di maternità ad
  integrale carico dello Stato.
  L' importo della prestazione, annualmente
  soggetto a rivalutazione in base all' indice
  Istat, per il 2017 è pari a 2.086,24 euro.
  I dipendenti, invece, per il periodo di congedo
  obbligatorio hanno diritto a un' indennità pari
  all' 80% della retribuzione Se il genitore­
  lavoratore discontinuo ha diritto a una delle
  altre indennità di maternità previste dal Dlgs
  151/2001, di importo però inferiore a quello
  dell' assegno di maternità, ha diritto a
  percepire la differenza. Lo prevede l' articolo
  75 del Dlgs 151/2001, che disciplina la
  prestazione dell' assegno di maternità per
  lavori atipici e discontinui, a carico dello Stato.
  Secondo lo stesso articolo, per beneficiare del
  contributo i genitori devono essere residenti in
  Italia e devono avere la cittadinanza italiana o
  di uno Stato dell' Unione europea, oppure
  devono essere in possesso del permesso di
  soggiorno Ce per soggiornanti di lungo
  periodo, se cittadini extracomunitari.
  La stessa norma prevede i casi e le condizioni
  necessarie per l' erogazione della prestazione: se la madre è lavoratrice, deve avere almeno tre mesi di
  contribuzione per maternità nel periodo compreso tra i 18 e i nove mesi precedenti il parto, o l' effettivo
  ingresso del bambino in famiglia; se la madre ha perso il diritto a prestazioni previdenziali o
  assistenziali in quanto disoccupata, il periodo intercorrente tra la data della perdita del diritto e la data
  del parto (o dell' effettivo ingresso in famiglia del bambino), non deve essere superiore al periodo di
  fruizione delle prestazioni godute e comunque non superiore a nove mesi; se durante il periodo di
  gravidanza si è interrotto il rapporto di lavoro (anche per dimissioni), la madre deve poter far valere tre
  mesi di contribuzione nel periodo che va dai 18 ai nove mesi antecedenti il parto.
  Il padre può beneficiare dell' assegno solo in caso di abbandono del figlio da parte della madre, o di
  affidamento esclusivo del figlio al padre .
  In ogni caso deve essere in possesso, al momento dell' abbandono o dell' affidamento esclusivo, degli
  stessi requisiti contributivi previsti per la madre. I requisiti contributivi non sono richiesti, se il diritto
  spetta a seguito del decesso della madre. Per ottenere la prestazione, che sarà erogata direttamente
  dall' Inps, il genitore deve presentare istanza all' Istituto entro sei mesi dalla nascita o dall' ingresso del

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  Nuclei numerosi. Contributo fino a 1.836,90 euro erogato dall' Inps, da richiedere al Comune
  dove si risiede

  Assegno per chi ha almeno tre figli minori
  Le famiglie con almeno tre figli minorenni
  possono richiedere un contributo economico
  ad hoc. L' assegno per i nuclei familiari nella
  versione attuale è stato introdotto nel 1998
  (legge 448, articolo 65) e poi modificato, per
  quanto riguarda i requisiti economici, a inizio
  2015 quale effetto dell' entrata in vigore della
  riforma dell' Isee.
  L' assegno viene erogato dall' Inps, ma la
  domanda va effettuata al Comune di
  residenza. I requisiti richiesti sono uguali su
  tutto il territorio nazionale, così come i termini
  da rispettare, però per eventuali dettagli locali
  si deve fare sempre riferimento all'
  amministrazione comunale.
  Il diritto scatta in presenza di un nucleo
  familiare con almeno tre figli minori che siano
  iscritti nello stato di famiglia del genitore
  (naturale o adottivo) che richiede il contributo.
  L' assegno viene riconosciuto anche a genitori
  singoli, separati, divorziati. L' importante è che
  il richiedente abbia la residenza nel comune
  dove viene presentata la domanda, sia
  c i t t a d i n o i t a l i a n o , comunitario o n o n
  comunitario con il permesso di soggiorno di
  lungo periodo.
  La domanda va presentata entro il mese di
  gennaio dell' anno seguente a quello di
  riferimento. Per il 2017, quindi, si ha tempo fino a gennaio 2018. Una volta consegnata la
  documentazione e se tutto è in regola, il Comune conferma l' accettazione e dà mandato all' Inps di
  pagare il contributo. Quest' ultimo viene erogato con cadenza semestrale posticipata (a luglio e
  gennaio).
  L' importo massimo dell' assegno quest' anno è di 141,30 euro e viene pagato per 13 mensilità, quindi
  per un totale non superiore a 1.836,90 euro. L' importo effettivo è però correlato all' Isee, l' indicatore
  della situazione economica equivalente. I 141,30 euro vengono riconosciuti se l' Isee non è superiore a
  8.555,99 euro, ma vengono ridotti progressivamente al crescere del benessere economico della
  famiglia, fino a raggiungere il minimo annuale poco superiore a 10 euro, soglia sotto la quale l' assegno
  non viene corrisposto (articolo 13 del Dpcm 159/2013). L' importo, inoltre, viene riparametrato al
  periodo effettivo in cui si ha diritto. Per esempio se si hanno già due figli e il terzo nasce in corso d'
  anno, l' assegno sarà riconosciuto dal nuovo ingresso in famiglia. Al contrario, se uno dei figli raggiunge
  i 18 anni di età, l' importo sarà riparametrato.

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  Migranti. Il piano del Viminale per potenziare la rete dei centri post­sbarco chiesti dall' Unione
  europea

  Entro l' anno 2mila nuovi posti per hot spot
  ROMA Hotspot: il Viminale pianifica 2mila
  posti in più per il 2017.
  I c e n t r i p o s t ­ s b a r c o v o l u t i d a l l ' Unione
  europea, dove gli stranieri ­ una volta arrivati
  nei porti italiani ­ sono assistiti e svolgono le
  procedure di identificazione, oggi sono
  quattro.
  A Lampedusa, Pozzallo, Taranto e Trapani,
  per un totale di 1.600 posti.
  Al ministero dell' Interno, guidato da Marco
  Minniti, l' intenzione è più che raddoppiarli.
  Al più presto. D' intesa con gli enti locali
  interessati, la tabella di marcia ha fissato
  luoghi e posti disponibili. In Sicilia,
  innanzitutto. Ci sono lavori in fase avanzata
  per un' area attrezzata a Messina vicino al
  porto, all' interno della caserma «Gasparro»
  dove ci sarà anche un centro di accoglienza; l'
  area attrezzata sostituirà le tende oggi in uso e
  nelle previsioni sarà pronta per giugno. A
  Palermo è in costruzione, con il sì del
  Comune, un altro centro post­sbarco in un
  bene confiscato alla mafia. Il ministero dell'
  I n t e r n o h a pianificato a n c h e h o t s p o t a
  Corigliano Calabro (Cs), Crotone (Cz) e
  Reggio Calabria. I lavori, nel caso della
  regione calabrese, dovrebbero avviarsi tra ottobre e novembre. Ultima novità, un hotspot anche in
  Sardegna: l' anno scorso anche lì ci sono stati sbarchi e si ipotizza adesso un hotspot mobile, da
  spostare nei porti dove arrivano i migranti soccorsi. Ma potrebbe anche sorgere una struttura fissa a
  Cagliari nel centro di Monastir. La somma dei posti dei nuovi hotspot è di 1.950 senza contare quelli in
  Sardegna, non ancora quantificati. Si aggiungono ai 1.600 posti già attivati. Se tutto sarà confermato, a
  fine anno l' Italia potrà dire all' Unione europea che la rete di verifica e controllo dei migranti approdati è
  quantomeno estesa visto che può contare su oltre 3mila500 posti.
  Oggi, del resto, non mancano porti di destinazione dei soccorsi dove invece gli hotspot non ci sono.
  Dall' inizio dell' anno, secondo i dati del ministero dell' Interno, sono sbarcati 6.059 stranieri ad Augusta,
  3.570 a Catania, 1.204 a Reggio Calabria, 975 a Palermo, 632 a Messina e 608 a Vibo Valentia. Va però
  aggiunto che Polizia di Stato e dipartimento delle Libertà civili, guidato dal prefetto Gerarda Pantalone,
  fanno sì che gli immigrati dopo lo sbarco nel porto siano portati comunque nell' hotspot più vicino.
  La moltiplicazione di queste strutture dovrebbe essere fattore aumentato di deterrenza alle partenze dei
  migranti senza titoli per l' istanza di asilo o protezione internazionale.
  Ma i segnali provenienti finora dalla Libia sono in realtà di segno del tutto contrario. Dall' inizio dell' anno

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22 marzo 2017
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  Il parere. Il Garante della privacy chiede di rafforzare le misure di sicurezza nella trasmissione
  dei dati all' Uif

  Antiriciclaggio, dati personali da «blindare»
  ROMA Un sì ma con otto condizioni.
  Nel promuovere lo schema di decreto
  legislativo (ora all' esame delle commissioni
  parlamentari) che recepisce la quarta direttiva
  antiriciclaggio, il Garante della privacy chiede
  al Governo di intervenire per apportare misure
  in grado di assicurare la protezione dei dati
  personali. Vediamo le principali.
  Prima di tutto c' è il flusso in arrivo all' Uif (l'
  Unità di informazione finanziaria). L' Authority
  guidata da Antonello Soro chiede, infatti, di
  individuare misure idonee a garantire la
  protezione dei dati personali nelle
  comunicazioni d a p a r t e d e g l i o p e r a t o r i
  finanziari ma anche in relazione alla tenuta e
  agli accessi alla banca dati.
  Correttivi da adottare proprio «sentito il
  Garante».
  Altro nodo su cui si gioca una partita molto
  delicata è quello dello Scipafi, ossia il sistema
  p u b b l i c o d i p r e v e n z i o n e , s u l piano
  amministrativo, delle frodi nel settore d e l
  credito al consumo, con specifico riferimento
  al furto d' identità. Lo schema di Dlgs
  contempla, infatti, la possibilità di consultare l'
  archivio qualora emergano perplessità sui dati
  identificativi forniti dal cliente nello svolgimento dell' adeguata verifica. Sul punto, il parere della Privacy
  chiede di arrivare a un provvedimento concordato per individuare «presupposti, le categorie di soggetti
  che vi possono accedere, le procedure di abilitazione dei soggetti obbligati e i dati oggetto di riscontro
  per la verifica della veridicità dei dati forniti». Strettamente connessa è la consultazioni di altre banche
  dati pubbliche consultabili su cui l' Authority chiede di precisare quali debbano essere o eventualmente
  di rimuovere il rinvio considerata già la possibilità di accesso allo Scipafi.
  Anche sulla conservazione dei dati arriva la richiesta di ridurre la previsione del testo normativo (in cui
  si parla di «almeno dieci anni») inserendo «un termine certo».
  Tra le altre richieste, anche quelle di prevedere «adeguate modalità di gestione » della "lista nazionale"
  che riguarda la designazione di persone o entità e il congelamento dei loro fondi e risorse economiche.
  E il Garante pone l' accento anche su «accorgimenti e misure a protezione dei dati personali per la
  notifica, mediante posta elettronica certificata, da parte del Nucleo speciale polizia valutaria della
  Guardia di finanza ai soggetti designati dell' avvenuto congelamento delle risorse economiche e della
  loro successiva assunzione da parte dell' agenzia del Demanio ».
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