CSV FC ASSIPROV Domenica, 29 aprile 2018

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 Domenica, 29 aprile 2018
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                                                          Domenica, 29 aprile 2018

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 29/04/2018 Prima Pagina
 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena)                                                                      1
 29/04/2018 Prima Pagina
 Il Resto del Carlino (ed. Forlì)                                                                            2
 29/04/2018 Prima Pagina
 Il Resto del Carlino (ed. Cesena)                                                                           3
ambiente e protezione civile
 28/04/2018 Forli Today
 Elezioni a Meldola, ecco la squadra della candidata sindaco Laura...                                        4
 29/04/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 45
 Stradaroli: «A un anno dal voto, vi presento già la squadra...                                              6
 29/04/2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 8
 Il "sogno" di Laura Stradaroli La squadra della candidata                                                   8
csv e scenario locale
 28/04/2018 Cesena Today
 Inaugurato il rinnovato "corridoio" fra via Strinati e corte Dandini                                        10
 29/04/2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 5
 Solidarietà tra generazioni Festa al polisportivo "Treossi"                                                 11
 29/04/2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 10
 Festa del giardino e riqualificazione al nido "Il Bruco"                                                    12
 28/04/2018 Forli Today
 "Preveni...amo Forlì", gli studenti incontrano i medici per...                                              13
 29/04/2018 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 37                              ANDREA ALESSANDRINI
 Cesena Siamo Noi crea basi nei quartieri                                                                    15
 29/04/2018 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 45
 Si festeggia la primavera: musica, mostre e benessere                                                       17
 29/04/2018 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 54                                 ERMANNO PASOLINI
 La musica bretone protagonista a Montenovo                                                                  18
 29/04/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 20                                      ANDREA ROPA
 Nak, parlano bolognese le scarpe di lusso vegane                                                            20
 29/04/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 39
 Messa e cena per Ettore Capacci                                                                             22
 29/04/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 39
 Musica, balli e poesie: così i nonni dialogano con i giovani                                                23
 29/04/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 43
 Eliopoli, ultimo atto tra armi d' epoca e spettacoli                                                        24
 29/04/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 43
 Piazza Matteotti rinnovata, domani festa grande in paese per la riapertura                                  25
 29/04/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 45
 Ecco i futuri assessori in caso di vittoria                                                                 26
 29/04/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 49
 La città diventa un ristorante a cielo aperto, il 'sindaco'...                                              27
volontariato
 29/04/2018 Avvenire Pagina 4
 «Il vero accanimento oggi è per la morte»                                                                   28
 29/04/2018 Avvenire Pagina 5                                                             ANGELA CALVINI
 Alle 2.30 si ferma la vita di Alfie ma restano aperte le domande                                            30
 29/04/2018 Avvenire Pagina 7                                                            PAOLO FERRARIO
 «Prioritario è ricostruire le comunità»                                                                     32
 29/04/2018 Avvenire Pagina 7                                                                MARIO GIRAU
 Lavori pubblici e comunità Il boom dei mini­contratti                                                       34
 29/04/2018 Avvenire Pagina 11                                                             LUCA BONZANNI
 Milano si divide sulla sicurezza                                                                            36
 29/04/2018 Avvenire Pagina 12
 Welfare, carità, accoglienza: ripartono i lavori dell' Agorà...                                             38
 29/04/2018 Corriere della Sera Pagina 9                                                     Riccardo Rosa
 Futura o Lattea, le vie fantasma lombarde                                                                   40
 29/04/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 19
 Arte pubblica per mestiere                                                                                  42
 29/04/2018 La Repubblica Pagina 23                                                  CONCITA DE GREGORIO
 Invece Concita Sogno il lusso di una vita normale                                                           43
 28/04/2018 Redattore Sociale
 Crisi, nuovi competitor e modelli distributivi: Equo e solidale in cerca...                                 45
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29 aprile 2018
                 Corriere di Romagna
                  (ed. Forlì­Cesena)
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                 Il Resto del Carlino (ed.
                           Forlì)
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                                               Forli Today
                                            ambiente e protezione civile

  Elezioni a Meldola, ecco la squadra della candidata
  sindaco Laura Stradaroli
  La candidata ha giocato in anticipo mentre i suoi avversari politici ancora temporeggiano

  "Perché un progetto non resti un sogno
  bisogna crederci e lavorare con impegno per il
  bene comune". Esordisce così, Laura
  Stradaroli, che si è candidata sindaco qualche
  mese fa con una lista civica di centro, senza l'
  ingerenza dei partiti. Ieri ha presentato alla
  stampa il simbolo e la sua Giunta con la quale,
  in caso di vittoria, governerà la cittadina
  bidentina. Tre donne e due uomini della
  società civile meldolese che hanno incarichi
  tecnici legati alla loro stessa professione. Il
  logo "Un sogno per Meldola" riporta i colori
  della bandiera italiana con un immenso cuore
  che trascina una pergamena che, a sua volta,
  racchiude un progetto amministrativo attuabile
  in cinque anni. La candidata ha giocato in
  anticipo mentre i suoi avversari politici ancora
  temporeggiano. "In verità sto ancora correndo
  da sola ­ dice­ gli antagonisti stanno
  prendendo tempo, c' è chi aspetta la
  certificazione grillina, c' è chi preferisce andare
  in ferie e ritornare riposato ad ottobre. Noi
  invece non andremo da nessuna parte
  continueremo a lavorare al progetto fra la
  gente e per la gente". Ma chi è Laura
  Stradaroli, di estrazione socialista, che non ha
  mai rinnegato la sua identità politica? Nata a
  Meldola nel 1963, nubile, giornalista
  professionista e insegnante. Laureata in Scienze dell' Educazione e della Formazione, proprietaria del
  Laboratorio creativo Edizioni Canselor nella piazza del suo paese. Si è occupata per più di ventanni nei
  quotidiani di cronaca bianca e politica. E' stata caporedattore e poi direttore di riviste internazionali di
  bioarchitettura come Domus Aurea Magazine. Attualmente si occupa di editoria per ragazzi, formazione
  scolastica, organizzazione di eventi culturali e formazione teatrale. In caso di vittoria, oltre al ruolo di
  primo cittadino ricoprirà quello di Sicurezza e Igiene Pubblica, Assessorato Cultura e Istruzione,
  Volontariato. La sua squadra è formata da Francesco Pellegrino, Annunziata Santopuoli, Daniele
  Giorgini e Laura Casadei. Pellegrini, nato a Trapani nel 1967 e residente a Meldola (frazione Gualdo),
  coniugato con due figli è Sottufficiale dell' Aeronautica Militare Italiana. Si occupa di politica da diverso
  tempo ed ha militato nelle fila di Forza Italia. Ha attivato nel paese l' associazione di volontariato
  "Protezione Civile" e ne è stato il Presidente. In caso di vittoria ricoprirà il ruolo di vice sindaco,
  assessore ai Lavori Pubblici, Patrimonio, Viabilità, Frazioni e Sport; Annunziata Santopuoli, nata a

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Pagina 45                       Il Resto del Carlino (ed.
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                                            ambiente e protezione civile

  VERSO LE AMMINISTRATIVE DEL 2019

  Stradaroli: «A un anno dal voto, vi presento già la
  squadra al completo Ho un progetto per la val
  Bidente»
  MANCA un anno alle amministrative 2019, e l'
  unica formazione ad avere le idee chiare è la
  lista civica di centro 'Un sogno per Meldola',
  guidata dal candidato sindaco Laura
  Stradaroli. Ieri la 55enne giornalista e
  insegnante ha presentato quella che, in caso
  di vittoria, sarà la sua giunta (per i consiglieri
  comunali bisognerà attendere qualche mese).
  Francesco Pellegrino sarà il vice sindaco,
  Annunziata Santopuoli l' assessore al bilancio,
  Daniele Giorgini si occuperà di urbanistica e
  ambiente e Laura Casadei di servizi sociali.
  PER STRADAROLI scoprire le carte con così
  largo anticipo non è penalizzante. «Il
  monitoraggio per individuare i componenti
  della mia squadra è partito un paio d' anni fa.
  Possono permettersi di seguire altri tempi le
  coalizioni che già esistono. Sono partita da
  una rosa di 50 nomi, che è stata scremata. Ora
  faremo un lavoro di formazione politica, per
  capire, per esempio, cos' è una mozione o un
  ordine del giorno, quali sono i poteri di un
  sindaco e via dicendo». Nella giunta c' è un
  volto noto, quello di Francesco Pellegrino (il
  51enne ha un passato in Forza Italia e in Sos Meldola e come responsabile della Protezione civile). «Ho
  valutato la proposta di Laura ­ spiega ­ e ho ritenuto il suo progetto realizzabile. Vogliamo che il
  territorio di Meldola torni alla ribalta, sorpassato in questi anni da altri comuni più piccoli».
  Tra le deleghe di Pellegrino ci sarà lo sport: «Il nostro progetto intende riportarlo nelle scuole. Lo sport
  insegna un corretto stile di vita e può essere occasione di riscatto sociale». Dopo la serata a tema sulla
  sicurezza, la lista 'Un sogno per Meldola' ne organizzerà una analoga sulla sanità. Santopuoli avrà la
  delega al bilancio: «La prima cosa da fare sarà verificare la situazione dei conti, per poi individuare le
  priorità».
  CONSAPEVOLE che, aggiunge Stradaroli, «dal 2019 il Comune non dovrà pagare più 350mila euro l'
  anno per la vicenda Petrungaro, che in questi anni hanno logicamente pesato». Giorgini ha accettato di
  scendere in campo «perché conosco Laura e la sua capacità di incidere. Vedremo cosa si potrà
  utilizzare del patrimonio urbanistico del paese». A convincere Laura Casadei a farsi avanti è stata
  (anche) una frase che le ha detto il figlio: «Mamma, Meldola ha bisogno di una persona come te».
  Per quanto riguarda infine le collaborazioni con i Comuni vicini, Stradaroli rilancia la sua volontà di
  collaborare con quello di Galeata. Non è un mistero che stimi il sindaco (ricandidato) Elisa Deo.
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  Il "sogno" di Laura Stradaroli La squadra della
  candidata
  La lista civica presenta il nome Già assegnate le eventuali deleghe per gli assessori

  MELDOLA A più di un anno dalla tornata
  elettorale che coinvolgerà il Comune di
  Meldola, la candidata a primo cittadino Laura
  Stradaroli presenta la sua squadra e con essa
  lancia l' avvio alla campagna elettorale che la
  vedrà impegnata in prima persona nella lista
  civica"Un sogno per Meldola". «La mia
  compagine è composta per lo più da persone
  estranee al mondo politico, ho iniziato a
  costruire un progetto così in anticipo proprio
  per questo motivo ­ sottolinea la candidata ­.
  Vorrei che questo anno servisse in parti colar
  modo a formare persone competenti in
  materia che, se mai i cittadini ci scegliessero,
  sanno cosa è un ordine del giorno e quali sono
  i loro compiti.
  Condividiamo un progetto che va oltre la sfera
  politica, questo credo sia un valore aggiunto».
  La squadra A sposare il programma di questa
  lista civica è Francesco Pellegrino, meldolese
  d' adozione da diversi anni e che ha fondato l'
  associazione di volontariato Protezione Civile
  di cui è stato presidente. A lui verrebbero
  affidati l' incarico di vice sindaco, gli
  assessorati ai lavori pubblici, viabilità,
  patrimonio, frazioni e sport. «Si tratta di un
  progetto credibile, è un bel "sogno" per
  Meldola e che allo stesso tempo le
  permetterebbe di fare un salto di qualità ­
  precisa Pellegrino ­.
  Questi incarichi, ma soprattutto l' assessorato alla viabilità e alle frazioni, credo debbano essere
  rappresentate da una stessa figura: solo così si evitano perdite di tempo e di informazioni». Volti del
  tutto nuovi sono quello di Annunziata Santopuoli, impiegata Cna e attualmente presidente dell'
  associazione culturale "Etica&mente", alla quale verrebbe affidato il bilancio, la programmazione
  finanziaria, i tributi, istituzione ed enti partecipati, e Daniele Giorgini a cui verrebbe riservato l'
  assessorato all' urbanistica, edilizia, ambiente, sviluppo economico, attività produttive e relazioni con il
  territorio. Ad appoggiare la lista "Un sogno per Meldola" c' è anche Laura Casadei, che attualmente si
  occupa della Casa della Salute di Forlimpopoli in qualità di case manager e di conseguenza a lei
  verrebbe affidato il comparto dei servizi sociali, welfare, risorse umane e pari opportunità.
  «Chiaramente quando mi è stato proposto questo incarico la discussione è passata subito in fami glia, è

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29 aprile 2018
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                                           Cesena Today
                                                csv e scenario locale

  Inaugurato il rinnovato "corridoio" fra via Strinati e
  corte Dandini
  Il problema della galleria di Corte Dandini era emerso l' estate scorsa, quando il
  promotore dell' iniziativa di partecipazione civica Michele Massaro indicò l' urgenza di
  intervenire per le scritte, la sporcizia e deiezioni umane

  Nuova vita per il passaggio coperto che
  collega via Strinati e corte Dandini. Grazie all'
  iniziativa di esercenti della zona, in
  collaborazione con i proprietari degli immobili
  interessati e Zona A, il 'corridoio' è stato
  bonificato, ritinteggiato e decorato con i
  disegni realizzati da alcuni street artist. L'
  inaugurazione è avvenuta sabato mattina alla
  presenza dei negozianti della zona, degli
  artisti e delle autorità civili. Prima l'
  imbiancatura, domenica 15 aprile, da parte di
  cittadini volontari e commercianti per ripulire la
  galleria , uno degli epicentri del degrado in
  centro storico; poi mano a colori e pennelli,
  affidati agli artisti, per creare nuovi murales
  artistici e riportare allo splendore il tunnel che
  collega via Strinati a Corte Dandini. La scorsa
  settimana una squadra di pittori ha iniziato l'
  opera di riabbellimento della galleria, che ha
  riportato una delle zone del centro storico allo
  splendore che merita. Il problema della
  galleria di Corte Dandini era emerso l' estate
  scorsa, quando il promotore dell' iniziativa di
  partecipazione civica Michele Massaro
  (proprietario della gastronomia macelleria
  'Orocarni' di via Strinati) indicò l' urgenza di
  intervenire per le scritte, la sporcizia e
  deiezioni umane: il passaggio che unisce corte
  Dandini a via Strinati ­ una specie di galleria che potrebbe essere un gioiellino, anche perché nel cuore
  del centro storico di Cesena e, soprattutto, vicino a negozi e locali dove si mangia ­ era veramente
  messa male. Altro problema era il progressivo distacco dell' intonaco. La promessa di quest' estate di
  Zona A è stata quella di finanziare un murales a lavori ultimati: promessa mantenuta.

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  Solidarietà tra generazioni Festa al polisportivo
  "Treossi"
  FORLÌ Si chiama "Giornata europea dell'
  invecchiamento attivo e della solidarietà tra
  generazioni" e anche a Forlì si celebra oggi al
  culmine di un percorso di iniziative che ha già
  v i s t o l e r e a l t à d e l terzo settore c o m e l a
  cooperativa sociale "Paolo Babini" promuovere
  una festa al parco di via Dragoni che ha
  coinvolto la scuola d' infanzia "Arcobaleno" e la
  Casa d' accoglienza della Parrocchia di San
  Paolo. Ora la festa si sposta al polisportivo
  Treossi di Vecchiazzano dalle 15.30, ma l'
  ispirazione resta immutata: favorire l' incontro
  fra generazioni in ottica di solidarietà. Un'
  esigenza sempre più pressante visto come
  questa tematica impatta la vita quotidiana e lo
  stesso sistema di welfare comunitario. In
  occasione della giornata intergenerazionale,
  per dare visibilità al tema, tre Onlus forlivesi
  quali cooperativa "L' Accoglienza", Fondazione
  Educazione e Persona e "Paolo Babini"
  racconteranno il lavoro che stanno svolgendo
  e gli eventi organizzati per avvicinare bambini
  e nonni. Per far sì che questi ultimi siano
  patrimonio di affetti, memorie e sapere per tutti
  e non solo per la propria cerchia familiare. Tra
  questi, l' esperienza del "Caffè per tutti" di
  Vecchiazzano, gestito da "L' Accoglienza" e
  inserito nel progetto "Attivinrete" che coinvolge
  sia il quartiere di Vecchiazzano, sia quello di
  Coriano attraverso "Domus Coop" e
  "Fondazione e Persona". La grande festa dell' incontro tra generazioni vedrà i balli country dei "Wuild
  Angels" assicurare divertimento ed energia a tutti i presenti, poi i più anziani racconteranno poesie
  comiche in dialetto romagnolo frutto di un corso di recitazione condotto dalla compagnia dialettale "Cvi
  De Mi Paes" e, infine, ricca merenda e tanto zucchero filato.

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  Festa del giardino e riqualificazione al nido "Il Bruco"
  BERTINORO Un nuovo giardino per "Il Bruco"
  di Bertinoro. Nei giorni scorsi è tenuta la
  "Festa del Giardino" al nido d' infanzia "Il
  Bruco" di Bertinoro. La struttura del Comune di
  Bertinoro è affidata in concessione ad
  Acquarello Società Cooperativa Sociale Onlus,
  che gestisce i servizi educativi e collabora con
  l' amministrazione comunale al miglioramento
  degli spazi entro cui i bimbi sono ospitati. In
  occasione della "Festa del Giardino" è stato
  presentato ai genitori e ai bimbi il progetto di
  riqualificazione degli spazi esterni, realizzato
  dall' ingegnere Alberto Rabitti: un intervento
  che ha restituito naturalità al giardino,
  valorizzando le sue peculiarità. Lo spazio così
  pensato sarà per i bambini fonte di nuove
  esperienze e apprendimento, sostenendo
  maggiormente l' approccio outdoor che da un
  decennio caratterizza l' identità pedagogica di
  questo servizio. Il nido "Il Bruco" si prepara
  così ad affrontare l' anno educativo 2018/2019
  (per il quale vi sono ancora posti disponibili)
  con spazi accoglienti e numerose attività all'
  aria aperta.

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  "Preveni...amo Forlì", gli studenti incontrano i medici
  per prevenire gli incidenti stradali
  Al Trauma Center di Cesena, centro di riferimento dell' Ausl Romagna, hanno avuto
  accesso circa 500 traumi maggiori, di cui la metà ricoverati in Rianimazione

  Erano centinaia,oggi, gli studenti delle scuole
  superiori forlivesi presenti all' incontro
  "Preveni...amo Forlì", organizzato presso l'
  Auditorium Cassa dei Risparmi dall' Ausl
  Romagna e dal Comune di Forli. Per circa
  cinque ore sono rimasti "incollati" alle sedie,
  trascinati e coinvolti in un inusuale e
  riuscitissimo meeting tra dottori e studenti, che
  aveva come obiettivo aiutare i più giovani a
  conoscere e prevenire i politraumi, in
  particolare da incidente stradale. Il trauma è la
  prima causa al mondo di morte e di disabilità
  nelle persone di età inferiore a 40 anni e nell'
  ultimo anno, al Trauma Center di Cesena,
  centro di riferimento dell' Ausl Romagna,
  hanno avuto accesso circa 500 traumi
  maggiori, di cui la metà ricoverati in
  Rianimazione. L' età mediana dei pazienti con
  trauma grave è stata di 45 anni, il 16% dei
  traumi aveva un' età inferiore ai 25 anni. La
  causa prevalente di trauma (62%) sono gli
  incidenti stradali. Un malato su 10 muore in
  rianimazione per trauma e un malato su tre, tra
  i s o p r a v v i s s u t i , h a disabilità r e s i d u a a
  distanza. Sono i dati di una "campagna di
  guerra" che potrebbe essere evitata. Dopo una
  "scoppiettante" e molto coinvolgente
  introduzione all' incontro ad opera del chirurgo
  Luca Ansaloni e dell' anestesista Vanni Agnoletti, responsabili del Trauma Center Romagna e qui in
  veste di presentatori dell' evento, sono arrivati i saluti del Sindaco di Forlì, Davide Drei e del direttore
  sanitario dell' Ausl Romagna, dottor Stefano Busetti. "Nel 2018 ricorre il quarantesimo anniversario del
  Servizio sanitario nazionale ­ ha detto il dottor Busetti ­ e questa iniziativa rientra pienamente nella
  valorizzazione di questo sistema e della sua importanza". "Per anni ho seguito l' esperienza della scuola
  in ospedale con i ragazzi con problemi oncologici ­ ha raccontato poi il Dirigente dell' Ufficio scolastico
  Territoriale Giuseppe Pedrielli­ ma l' esperienza più forte la ebbi nell' incontro con un giovane che era
  rimasto disabile a causa di un incidente. Quando si è giovani ci si sente onnipotenti, ma occorre
  davvero pensare con prudenza alla guida e non mettere in pericolo la propria vita". Molto applaudita dai
  ragazzi la proiezione di alcuni video che rappresentavano, con testimonianze dirette di incidentati e
  incidenti, il ruolo del Trauma Center Romagna e dei professionisti forlivesi coinvolti in questa rete, il

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  AMMINISTRATIVE 2019, INCONTRI A TAPPETO DEL MOVIMENTO

  Cesena Siamo Noi crea basi nei quartieri
  Valletta: «Vogliamo vincere, faremo il programma coi cittadini»

  di ANDREA ALESSANDRINI «ALLE elezioni
  del 2014 si disse che per Cesena Siamo Noi l'
  importante era partecipare, questa volta
  invece vogliamo vincere e per questo stiamo
  lavorando».
  Dal suo 'Urban center' in galleria Oir la 'non'
  sede di partito che si apre ai cittadini, il
  movimento civico lancia la sfida per le
  amministrative del 2019, annunciando un
  percorso di coinvolgimento dei cittadini
  attraverso incontri a tappeto nei quartieri. Ne
  hanno parlato ieri il presidente dell'
  associazione «Cesena Siamo Noi» Vittorio
  Valletta, la capogruppo in consiglio
  rappresentante della lista civica Vania Santi e
  due volontari attivisti, l' architetto Denis Parise
  e lo psicologo Giuliano Aguzzoni, attorniati da
  altri volontari.
  L' atmosfera ben rendeva l' orizzontalità non
  gerarchica in cui si muove il movimento.
  Tutti gli incontri si terranno alle 20.30. Da
  giovedì 3 maggio al quartiere Fiorenzuola,
  nella sala del teatro di Santo Stefano, in via
  Friuli 153. Dodici incontri fino al 18 giugno con
  l' epilogo al Cesuola, nella sala del quartiere in via Giovannini a Ponte Abbadesse (info 339.4345464).
  «VOGLIAMO creare in ogni quartiere dei gruppi di lavoro spontanei che diventino permanenti ­ hanno
  spiegato Valletta e Santi ­: i cittadini collaboreranno con noi alla creazione di un programma partecipato
  con obiettivi chiari e scadenze a uno, cinque e dieci anni. Il 15% delle risorse economiche a nostra
  disposizione per questa iniziativa verrà utilizzato per la piantumazione di alberi in diverse aree della
  città».
  I tecnici Parise e Aguzzoni sono scesi nello specifico della visione urbanistica e ambientale di città che
  ha Cesena Siamo Noi. Emblematica la posizione sul quartiere Novello: «Diciamo no a quel polmone di
  cemento e al suo posto proponiamo un parco per il tempo libero, che valorizzi agricoltura e la tradizione
  di quello spazio, ex mercato ortofrutticolo. Le strutture non sono da demolire ma da recuperare.
  Speriamo ancora nella Cassa Depositi e prestiti: che si ravveda e non conceda il finanziamento. Nostro
  obiettivo è anche quello di collegare i parchi cittadini con reti ciclopedonali».
  «SERVE immaginazione nel progettare la nuova città», hanno ribadito Valletta e Santi, che hanno
  criticato la giunta: «Il suo modo di confrontarsi è formale, in realtà non ascolta i cittadini». Quanto all'
  avvicinamento alle amministrative Cesena Siamo Noi non si nasconde: «Ci confronteremo per vedere
  se può nascere un' alleanza che entro sei mesi dovrà essere formalizzata». «In quest' ultimo anno ­ ha
  chiuso la consigliera Vania Santi ­ continueremo a lavorare in consiglio per portare avanti il nostro
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  SAN PIERO

  Si festeggia la primavera: musica, mostre e
  benessere
  MARTEDÌ primo maggio, dalle 8 alle 20, a San
  Piero in Bagno, seconda puntata della Sagra
  di Primavera organizzata dalla Associazione
  Pro Loco del paese appenninico d' Alto Savio
  col patrocinio del comune. In Piazza Martiri
  della Libertà e in Largo Moutiers spazio al luna
  park poi 'Giocando con il legno', si esibiranno
  anche gli alunni (indirizzo musicale) della
  scuola Manara Valgimigli dell' Istituto
  Scolastico Comprensivo di Bagno. Ma non è
  finita, in programma il ristoro organizzato dalla
  Pro Loco, l' esibizione di danza del ventre, l'
  aperitivo con il duo Bucolico. In via Garibaldi,
  via Pascoli e piazza Allende a S.Piero si terrà
  la mostra/mercato con numerosi espositori.
  Invece in via Marconi e in piazza S.Francesco
  spazio alle associazioni di volontariato e
  piazzetta del 'Ben­Essere.
  '

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  La musica bretone protagonista a Montenovo
  I Douar Nevez con un disco all' attivo hanno suonato brani tradizionali riarrangiati

  di ERMANNO PASOLINI È stata la musica
  bretone a spadroneggiare nel penultimo dei
  quindici concerti organizzati da gennaio a oggi
  a Montenovo di Montiano ogni martedì sera
  dall' Osteria «L' Albero dei Pavoni», in
  collaborazione con Arci Cesena e la direzione
  artistica di Renato Ridolfi. Parte del ricavato
  andrà ad Emergency. Sul palco il gruppo
  «Douar Nevez» composto da Giuseppe
  Torchia (chitarra, bouzouki irlandese e
  organetto), Giulia Melolascina (bodhran e
  canto), Ivan Tiraferri (violino e cassa), Filippo
  Dionigi (clarinetto e saxofono).

  Come è nata la scelta di un concerto di
  musica bretone?
  «Il gruppo è nato nel 2008 e quest' anno
  festeggia i dieci anni di vita ­ dice Giuseppe
  Torchia leader del gruppo ­ La mia passione
  per la musica bretone è nata nel 1975, quando
  avevo 19 anni. Ero a Parigi, entrai in un
  negozio di dischi e un amico mi chiese se
  conoscevo il musicista bretone Alan Stivell.
  Ascoltai il suo disco «La rinascita dell' acqua
  celtica» e rimasi folgorato da questa musica. Una passione che sono riuscito poi a portare sul palco
  dieci anni fa».

  Proponete mix di brani popolari, o si tratta di inediti?
  «Sono quasi tutti brani tradizionali arrangiati da noi».

  Il nome Douar Nevez ha per voi un significato particolare?
  «Significa «Terra nuova» e l' ho scelto perché da una parte per me significava la scoperta di una terra
  sconosciuta e al tempo stesso richiamava l' idea di una terra promessa, futura, migliore».
  Quella bretone però è sempre stata una musica contaminata da altri generi «Loro fanno delle feste
  tradizionali che si chiamano «Fest noz» (Feste di notte) dove si presentano anche cantanti e musicisti
  tradizionali che presentano i brani in modo più tradizionale. Comunque quella bretone è una musica
  ultracontaminata da altri generi dei quali il primo è stato il rock attraverso Alan Stivell. Poi
  contaminazioni con musiche di altre etnie e diverse zone europee come i Balcani».

  A quale target di pubblico si rivolge il vostro gruppo?
  «Noi non siamo partiti con l' idea di rivolgerci a un pubblico particolare e specifico. Abbiamo
  semplicemente sperimentato nei nostri concerti che questo tipo di musica che facciamo riesce a

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  Nak, parlano bolognese le scarpe di lusso vegane
  La griffe di Londra acquisita da Giulio Gallazzi

  Andrea Ropa BOLOGNA LE SCARPE di lusso
  vegane parlano emiliano. Grazie a Giulio
  Gallazzi, 54 anni, bolognese, ex giocatore di
  football americano (negli anni '80 ha vinto sia il
  campionato italiano che quello europeo con la
  maglia della nazionale), fondatore e principale
  azionista di Sri Group, società di investimenti
  con sede a Londra che ha da poco rilevato la
  maggioranza di Nak Fashion. Lo scorso 16
  aprile la griffe nata a Londra ma
  completamente 'Made in Italy' ha lanciato
  Fashionist, la nuova collezione per donna e
  uomo senza componenti animali nella
  produzione, costituita da una varietà di modelli
  ­ dagli stivaletti in 'faux suede' ai sandali con
  tacco 12, fino alle sneakers ­ in stile
  tipicamente british, con leggere impronte di
  artigianato italiano.
  «HO INVESTITO in questa startup ­ ha
  commentato Gallazzi, che la scorsa estate fu a
  un passo dall' acquisto del Genoa calcio ­
  perché ho apprezzato la grande energia del
  cofondatore e del management, che hanno
  costruito un modello di gestione e un prodotto
  vincente. Ritengo che il capitale investito sia stato necessario per fare il grande salto e sono certo che
  Nak volerà sempre più in alto».
  Nak (acronimo di No Animal Killed ­ nessun animale è stato ucciso) è un marchio diventato un punto di
  riferimento nel panorama della moda ecosostenibile grazie all' impegno dimostrato nella ricerca e nell'
  utilizzo di materiali innovativi che ricordano la pelle, per caratteristiche e aspetto, ma che sono al 100%
  vegani. «La nostra missione ­ spiega Sarah Palestrini, direttore generale di Nak Fashion ­ è stata
  trovare una valida alternativa alla pelle e abbiamo scoperto un prodotto che crediamo sia di qualità
  superiore. Il materiale utilizzato da Nak non solo è incredibilmente morbido, ma anche traspirante,
  impermeabile e tre volte più leggero della pelle animale. Per noi, l' estrema cura nel creare ogni scarpa
  è importante quanto la sua bellezza. Per questo abbiamo scelto di lavorare con i migliori artigiani
  italiani, in grado di realizzare a mano ogni singola nostra scarpa e di valorizzarne il design. Siamo
  anche fieri sostenitori del 'chilometro zero', questo significa che i nostri materiali provengono dai dintorni
  del luogo di produzione nel Nord Italia, nella speranza di minimizzare il nostro impatto sull' ambiente».
  ORIGIN, la prima collezione di Nak Fashion, è stata lanciata nel 2014, vincendo subito il premio Peta
  (organizzazione no­profit a sostegno dei diritti animali) alla London Fashion Week. «Siamo un marchio
  di moda vegano, ma vogliamo essere d' interesse anche per chi cerca accessori ecosostenibili che
  combacino con il loro stile di vita» conclude Palestrini. Le scarpe Nak Fashion partono da 200 euro e
  possono essere acquistate online con spedizione gratuita in tutta Europa.

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  IL RICORDO

  Messa e cena per Ettore Capacci
  IL 30 APRILE 2010, in sella alla sua moto a
  pochi chilometri dal passo del Muraglione,
  moriva il 26enne Ettore Capacci. Per ricordare
  il giovane oggi alle 19 si terrà una messa nella
  chiesa parrocchiale di San Martino in strada
  (piazzale della Pieve 2). Poi si cenerà lei locali
  adiacenti con un menù romagnolo preparato
  dai volontari (25 euro adulti, gratis bambini). Il
  ricavato andrà alla struttura di maternità e
  pediatria in Tanzania.

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  VECCHIAZZANO AL CENTRO 'CAFFÈ PER TUTTI' OGGI SI FESTEGGIA LA SOLIDARIETÀ
  INTERGENERAZIONALE

  Musica, balli e poesie: così i nonni dialogano con i
  giovani
  LE REALTÀ del terzo settore si preparano a
  festeggiare la Giornata europea della
  solidarietà intergenerazionale: tante le
  iniziative in campo anche a Forlì per ricordare
  l' importanza del dialogo tra giovani e anziani.
  Tre le realtà del terzo settore cittadino che si
  sono attivate proponendo varie iniziative, la
  cooperativa Accoglienza, la cooperativa Paolo
  Babini e la Fondazione Educazione e Persona.
  Le tre associazioni hanno dato vita ad
  'Attivinrete', progetto di comunità che
  persegue tre obiettivi: l' incontro fra
  generazioni, la prevenzione della vulnerabilità
  e il contrasto alla solitudine delle persone
  anziane. Primo appuntamento oggi alle 15,30
  al centro 'Caffè per Tutti' di Vecchiazzano,
  dove la cooperativa Accoglienza festeggerà l'
  incontro tra generazioni con musica e balli e
  facendo diventare protagonisti tutti i nonni che
  vorranno recitare una poesia in romagnolo.
  UN PERCORSO già iniziato nei mesi scorsi,
  quando i bimbi pronti per la prima comunione
  hanno incontrato i nonni che hanno raccontato
  la loro prima comunione. La Fondazione
  Educazione e Persona, invece, farà festa il 23 maggio con nonni e ragazzi per dare la possibilità a tutti
  di riflettere sull' importanza della comunicazione tra due generazioni che sembrano invece così distanti.
  La cooperativa Babini ha promosso, nei mesi scorsi, l' incontro tra i bambini della scuola dell' Infanzia
  Arcobaleno, il centro educativo pomeridiano e i nonni della Casa d' Accoglienza della Parrocchia di San
  Paolo.
  Stefania Cugnetto © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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  TERRA DEL SOLE

  Eliopoli, ultimo atto tra armi d' epoca e spettacoli
  A TERRA del Sole va in scena oggi la giornata
  conclusiva di 'Eliopoli ­ Terra di confine',
  evento internazionale a carattere storico che
  riporterà la cittadella ai primi del 1600.
  Protagonisti 350 rievocatori provenienti da
  tutta Europa, abilissimi a rivisitare con
  straordinaria coerenza filologica la vita civile e
  militare del XVII secolo.
  Dalle 10 alle 19 nel bastione san Martino si
  potranno ammirare gli accampamenti, teatro
  della quotidianità d' un tempo lontano. Da non
  perdere nel vicino castello di Porta Romana la
  mostra sulle armi dell' epoca. Alle 10 e alle 14
  sono in programma due visite guidate alla
  scoperta dei gioielli medicei. Il costo è di 7
  euro, il ritrovo è fissato nella loggia di Palazzo
  Pretorio. Alle 11 le strade cittadine si
  animeranno grazie alle esibizioni
  schermistiche e a spettacolari dimostrazioni di
  addestramento delle truppe. Alle 16 uno dei
  momenti più attesi con la simulazione di
  battaglia sotto le mura medicee. Per tutta la
  giornata saranno aperte una hostaria e una
  locanda dove rifocillarsi con prodotti tipici del
  territorio. L' ingresso a Eliopoli, evento organizzato da tutte le associazioni di volontariato di Terra del
  Sole con la pro loco in cabina di regia, è libero.

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  SANTA SOFIA MOMENTO ISTITUZIONALE MA ANCHE TAVOLATA, SPETTACOLI E
  GIOCHI PER BAMBINI: ALLE 16 IL TAGLIO DEL NASTRO

  Piazza Matteotti rinnovata, domani festa grande in
  paese per la riapertura
  DOMANI, a un anno dall' inizio del cantiere per
  la messa in sicurezza e la riqualificazione,
  piazza Matteotti tornerà ad essere il fulcro
  della vita di Santa Sofia. «Sarà una festa per i
  cittadini ­ dice il vicesindaco Isabel Guidi ­ che
  tornano a riappropriarsi di uno spazio di
  aggregazione: per questo abbiamo coinvolto
  t u t t e l e a s s o c i a z i o n i d i volontariato
  santasofiesi.
  Il loro contributo è fondamentale per la buona
  riuscita dell' evento». Il programma prevede
  alle 16 il taglio del nastro, la benedizione di
  don Giordano Milanesi, l' esibizione della
  Banda Roveroni e interventi istituzionali tra cui:
  il vicesindaco Guidi, il progettista architetto
  Leonardo Bacchi, il presidente dell' Unione di
  Comuni Giorgio Frassineti, il presidente della
  Fondazione Carispfo Roberto Pinza, il sindaco
  Daniele Valbonesi e il presidente della
  Regione Stefano Bonaccini.
  A SEGUIRE, verrà allestita una grande
  tavolata imbandita con un ricco menù
  preparato dalle associazioni del paese,
  intrattenimento per i più piccoli e musica. Alle
  21 sarà la volta della Compagnia dei Folli con 'Luce', seguiranno uno spettacolo pirotecnico e l'
  accensione dei tradizionali 'Fuochi a maggio' nell' alveo del Bidente, per dare il benvenuto alla bella
  stagione e alla festa dei lavoratori. La serata proseguirà con la musica itinerante della band 'Orto
  sociale'. «Il progetto è stato finanziato ­ precisa il sindaco Valbonesi ­ con un importo di 842.700mila
  euro (500mila dal piano nazionale sicurezza stradale, 100mila dalla Fondazione della Cassa dei
  Risparmi di Forlì e il resto con fondi comunali), progettato dallo studio associato Bacchi e realizzato
  dalle ditte Zambelli e PPG. Siamo orgogliosi di essere riusciti in questa impresa non facile soprattutto
  nella fase di gestione del cantiere.
  Ora è il momento di festeggiare e goderci questa bella piazza».
  o.b.

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  L' IDENTIKIT DELLA SUA GIUNTA

  Ecco i futuri assessori in caso di vittoria
  LA GIUNTA di 'Un sogno per Meldola', in caso
  di affermazione elettorale della lista civica,
  sarà composta da Laura Stradaroli, 55 anni,
  (sindaco, con deleghe a sicurezza e igiene
  pubblica, cultura e istruzione e volontariato) e
  Francesco Pellegrino (vice sindaco, avrà i
  lavori pubblici, patrimonio, viabilità, frazioni e
  sport; il 51enne è sottoufficiale dell'
  Aeronautica militare). Annunziata Santopuoli
  ha 53 anni, ed è impiegata nel settore fiscale
  di Cna, a Meldola. Ha partecipato per anni all'
  attività della Pro loco ed è presidente dell'
  associazione culturale meldolese
  'Etica&Mente': avrà le deleghe a bilancio,
  programmazione finanziaria, tributi, istituzione
  ed enti partecipati. Daniele Giorgini, 41 anni, è
  originario della frazione di Piandispino (ora
  vive e lavora a Forlì come tecnico della
  sicurezza allo studio Amadio). A lui
  toccheranno urbanistica, edilizia, ambiente,
  attività produttive, sviluppo economico e
  relazioni con il territorio. Laura Casadei ha 56
  anni, vive a Meldola con la famiglia e lavora a
  Forlimpopoli, in qualità di case manager della
  Casa della Salute nell' ambulatorio di patologia cronica. In passato è stata volontaria nella Croce Rossa;
  avrà le deleghe a servizi sociali, risorse umane, welfare e pari opportunità.
  l.b.

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  EVENTO STAND APERTI FINO AL PRIMO MAGGIO. L' APPUNTAMENTO E' ALLA
  DICIOTTESIMA EDIZIONE

  La città diventa un ristorante a cielo aperto, il
  'sindaco' è il pesce azzurro
  PER il ponte del 1° maggio, fino a martedì,
  Cesenatico propone 'Azzurro come il pesce' la
  rassegna dedicata alla valorizzazione del
  pesce dell' Adriatico. Ristoratori. Cesenatico
  diventa ungrande ristorante a cielo aperto per
  la diciottesima edizione di una manifestazione
  molto apprezzata. Lungo il porto canale, nelle
  piazze e nelle vie del centro storico, trionfano
  grigliate di pesce, fritture e piatti della
  tradizione marinara. In piazza Ciceruacchio
  sono allestiti gli stand dei gruppi di volontari
  Amici della Ccils e delle associazioni Pescatori
  a Casa Vostra, Armatori e Pescatori
  Cesenatico, Arte in cucina e degli chef di Arice
  (Associazione Ristoratori Cesenatico) che
  prepareranno cozze e vongole in guazzetto,
  fritto misto dell' Adriatico.
  GHIOTTONERIE anche sulla motonave New
  Ghibli, in piazza Pisacane lo stand di Arice
  Giovani, street food. Nella zona del mercato
  ittico 'Tra il cielo e il mare' fa gustare i piatti
  della tradizione.
  Gli stand saranno aperti sino a martedì dalle
  11.30 alle 15.30 e dalle 18 alle 22.
  g.m.

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  I commenti.

  «Il vero accanimento oggi è per la morte»
  Tutta la drammatica vicenda di Al­ fie Evans è
  stata segnata da una «carenza di umanità». È
  il giudizio di Alberto Gambino, presidente
  nazionale dell' associazione Scienza & Vita,
  che in un' intervista all' agenzia Sir si dice
  convinto che «non sia un caso che queste
  situazioni stiano avvenendo negli ospedali
  anglosassoni», nei quali si registra una
  ricorrente «durezza in termini di applicazione
  dei regolamenti».
  In casi simili «occorrerebbe recuperare il ruolo
  dei genitori, della famiglia. Facciamo
  attenzione che i protocolli non prevalgano sulle
  relazioni umane, e in questo caso sull' alleanza
  che ci deve essere sempre tra medico,
  paziente e famiglia».
  Dal Movimento per la Vita giunge un
  messaggio in cui la presidente Marina Casini
  Bandini e i responsabili giovanili Irene Pivetta
  e Marco Alimenti, insieme al segretario
  generale Giuseppe Grande, si dicono
  «addolorati e indignati» esprimendo «tutta la
  loro vicinanza a Kate e Tom per la morte del
  piccolo Alfie. Una vicenda ­ prosegue la nota
  diffusa in mattinata ­ che deve continuare a
  farci riflettere sul valore della vita umana, sul
  rispetto della maternità e della paternità, sui compiti della medicina e del diritto. Il piccolo guerriero
  italiano ci ha fatto capire quanta forza c' è nella vita fragile. Un mistero immenso che ci supera, ci
  stupisce e ci rende grati di esistere. Il sacrificio di Alfie, vittima di una terribile deriva statalista che
  pretende di discriminare tra vite degne e vite non degne, possa far comprendere che in ogni esistenza
  umana, dal concepimento, in qualunque circostanza, la dignità é sempre presente con la stessa
  intensità uguale per tutti.
  Grazie, Alfie!».
  Il caso inglese tragicamente concluso con la morte prematura del bambino, secondo i giuristi del Centro
  studi Rosario Livatino, «ha raccontato oltre ogni dubbio che oggi il criterio decisivo nei confronti di chi
  soffre non è più nemmeno l' autonomia o l' autodeterminazione, bensì la convenienza sanitaria e sociale
  di sopprimere una vita qualificata come inutile.
  Dal suo lettino Alfie, pur non parlando, ha mostrato che il vero accanimento oggi esistente non è quello
  cosiddetto terapeutico, ma è quello per la morte, che passa per le aule di giustizia di ordinamenti
  formalmente democratici. E che il dibattito non è fra chi ha pietà e chi non ne ha» ma «fra chi lascia l'
  individuo solo nelle mani dello Stato e chi sa che per vivere è necessaria la speranza, specie nelle
  prove, come hanno testimoniato i suoi genitori».

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  Alle 2.30 si ferma la vita di Alfie ma restano aperte le
  domande
  INVIATA A LIVERPOOL «Sono profondamente
  toccato dalla morte del piccolo Alfie. Oggi
  prego specialmente per i suoi genitori, mentre
  Dio padre lo accoglie nel suo tenero
  abbraccio». Il tweet di papa Francesco
  raccoglie tutto il dolore ma anche la speranza
  che accompagna la morte di un 'guerriero' di
  23 mesi che ha resistito più di quattro giorni
  senza l' ausilio delle macchine, contro ogni
  previsione medica. Parliamo di Alfie Evans da
  Liverpool, figlio del popolo affetto da una
  malattia neurodegenerativa non ancora
  diagnosticata , per cui lo stesso Pontefice si è
  speso più volte, dopo l' incontro col padre
  Thomas in Vaticano, chiedendo all' ospedale
  Bambino Gesù di Roma di confermare la sua
  disponibilità attivandosi per accoglierlo,
  mentre dallo Stato italiano gli veniva offerta la
  cittadinanza italiana. «Addio piccolo Alfie, ti
  abbiamo voluto bene» scrive il ministro degli
  Esteri Angelino Alfano.
  Una vicenda che ha tenuto col fiato sospeso l'
  opinione pubblica mondiale, fra ricorsi inglesi
  e internazionali, medici e giudici inflessibili da
  una parte, dall' altra associazioni per la vita e
  tan­ ti genitori che chiedono la libertà di
  scegliere la vita dei figli, come quelli che ieri hanno pacificamente invaso il prato intorno all' Alder Hey
  Children' s Hospital dove il piccolo era ricoverato dal dicembre 2016, per far sentire il loro affetto a Tom
  e Kate Evans con un lancio di palloncini. Venerdì i genitori di Alfie avevano riattivato un dialogo con l'
  ospedale per tentare di riportare a casa il bimbo. Ieri la drammatica e improvvisa conclusione della
  vicenda.
  Sono stati proprio i giovanissimi genitori poco prima delle 7 del mattino ad annunciare la triste notizia
  sui social: «Al nostro piccolo sono spuntate le ali stanotte alle 2.30. Abbiamo il cuore spezzato. Grazie a
  tutti per tutto il vostro supporto» ha scritto la madre Kate su Facebook. «Il mio gladiatore ha posato il
  suo scudo e ha aperto le sue ali alle 2.30, sono completamente distrutto», ha postato subito dopo il
  padre Tom, che poi ha aggiunto: «Ti voglio bene figlio mio». Sempre sui social era arrivato, prima della
  morte del piccolo, un ultimo disperato appello ai sostenitori da parte della zia, Sarah Evans, che aveva
  invitato a mandare «preghiere» e «100 profondi respiri al nostro guerriero ». Un segnale che per il
  bambino, dopo un' altra giornata trascorsa nella vana attesa di un trasferimento in Italia, stava arrivando
  la crisi respiratoria causata dal distacco dalle macchine.
  Nel pomeriggio, proprio zia Sarah si è affacciata sul prato dell' ospedale fra gli abbracci e le lacrime di
  migliaia di persone.
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  «Prioritario è ricostruire le comunità»
  «C' è poco da sorprendersi. Questi dati sono
  strutturali e meriterebbero politiche strutturali.
  Invece, ancora una volta, si parla di
  emergenza Sud».
  Se li aspettava i dati Istat sul Mezzogiorno, il
  presidente della Fondazione "Con il Sud",
  Carlo Bor­ gomeo, che sollecita la politica a
  guardare con uno sguardo diverso un territorio
  che ha in sé le risorse per rialzarsi. Ma vanno
  adeguatamente sollecitate e sostenute.

  Presidente, che cosa si potrebbe fare
  meglio al Sud?
  Tantissime cose. Parliamo di lavoro
  sommerso? A Napoli oltre un terzo d e l P i l
  prodotto è irregolare. Finora la risposta della
  politica è stata solo di tipo repressivo, ma non
  c' è mai stata una vera politica di emersione di
  questo sommerso. Parliamo di formazione
  professionale? Bene, allora ricordiamo che la
  gran massa delle risorse del Fondo sociale
  europeo sono spese in iniziative la cui inutilità
  è già scritta in partenza. Ecco a cosa mi
  riferisco quando dico che si può fare di più. È
  un lavoro lunghissimo, ma prima o poi
  dovremo anche cominciare a farlo.

  Come interviene sul territorio la Fondazione?
  Rafforzando la coesione sociale.
  In dieci anni abbiamo messo in campo oltre 1.100 progetti, intercettando più di 200mila destinatari finali
  e collaborando con oltre 6mila organizzazioni del Terzo settore. La coesione sociale non è questione
  diversa dallo sviluppo. Soprattutto nei territori più difficili, se non c' è un po' di coesione sociale, se non
  si promuove una vera dimensione comunitaria, non ci può essere crescita economica.

  Qual è la vostra esperienza sul campo?
  A Messina, la Fondazione di comunità sta dando lavoro, a tempo indeterminato, a oltre 230 persone nel
  non profit.
  A Napoli, grazie al Terzo settore 25 ragazzi lavorano come guide nelle catacombe del II secolo. Sono
  solo due esempi che, però, ci dicono che, quando le attività nel sociale hanno un senso, i ragazzi si
  impegnano e, in definitiva, non abbandonano il territorio.

  Potrebbe essere anche questo il modello del nuovo welfare di cui si parla?
  Per noi, questo nuovo welfare deve prevedere un diverso intreccio tra le responsabilità di soggetti
  diversi. Non più, insomma, lo Stato che fa tutto e, qualche volta, coinvolge il Terzo settore nel ruolo di
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  Qui Sardegna

  Lavori pubblici e comunità Il boom dei mini­contratti
  CAGLIARI Se non è operosa non è vera carità.
  Mossi da questo imperativo categorico due
  sacerdoti di lungo corso ­ Angelo Pittau e
  Salvatore Benizzi ­ nelle rispettive diocesi di
  Ales­Terralba e di Iglesias hanno varato, in
  collaborazione con la Caritas, esperienze
  lavorative con ricadute significative sull'
  occupazione. Che si sono tradotte in numeri
  rilevanti: oltre 400 posti di lavoro creati in trent'
  anni nel socio­sanitario educativo nei paesi del
  Guspinese e Marmilla, non meno di 70 in dieci
  anni nel Sulcis­Iglesiente. La missione dei due
  sacerdoti è difficile: procurare qualche
  opportunità lavorativa in una terra dove la
  disoccupazione giovanile è superiore al 56% e
  negli ultimi dieci anni ha costretto all' esodo
  oltre 7.500 persone tra 18 e 34 anni, di cui il
  35% con laurea, il 40% diplomato, il 25% con
  licenza media. E la fuga di cervelli non
  accenna a diminuire: tra il 2007 e il 2014 il calo
  delle immatricolazioni alle università sarde è
  stato del 26%, mentre è aumentato del 17%
  quello dei neodiplomati sardi fuori dell' isola.
  Proprio in questi giorni don Angelo celebra
  nella sua Villacidro ­ cuore di quasi tutte le
  iniziative di carità da lui promosse ­ 30 anni
  della comunità terapeutica 'Alle Sorgenti' e 20 dell' omologa 'Betania', opere­segno della Caritas,
  giuridicamente istituite dall' Associazione di Volontariato 'Centro d' Ascolto Madonna del Rosario', dal
  nome della parrocchia fondata dal sacerdote negli anni Ottanta del secolo scorso. «Ho subito fatto
  camminare in tandem ­ spiega don Pittau, 79 anni sempre nella prima linea del bisogno ­ Caritas e
  pastorale del lavoro. Perché due sono le forme di carità più urgenti: soste­ gno alle numerose famiglie
  devastate dalla chiusura delle miniere e dalla crisi delle fabbriche della zona industriale compresa tra
  San Gavino e Villacidro, creazione di nuove opportunità lavorative. Non esiste una terza via. Dopo trent'
  anni l' emergenza è sempre la stessa: la mancanza di lavoro, che provoca spopolamento e
  invecchiamento del territorio».
  Anche nel 2017 quella che un tempo si chiamava la provincia del Medio Campidano guida la classifica
  del territorio più povero d' Italia, con un reddito medio pari a circa 14mila euro. Negli ultimi dieci anni i
  residenti sono diminuiti del 4,5% e il 23,4% degli abitanti ha più di 65 anni.
  La formula vincente di don Angelo qui è nata osservando i bisogni del territorio: inizialmente s' è formata
  una cooperativa di lavoratori disoccupati sempre più specializzati nel socio­assistenziale. Di lì è nata
  una comunità terapeutica nel piccolo centro di Morgongiori (che nel corso degli anni ha dato lavoro a
  circa 70 persone), una falegnameria per il reinserimento (15 lavoratori a Sanluri), una comunità

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  Milano si divide sulla sicurezza
  MILANO Il giorno dopo l' esplosione di
  violenza Stazione Centrale, a Milano, è una
  distesa di pietra su cui batte un sole rovente.
  Dopo le quattro aggressioni tra città e
  hinterland (sull' asfalto è rimasta anche una
  vittima, il 22enne Samsul Haque, cittadino del
  Bangladesh) e dopo gli arresti dei presunti
  responsabili (il 30enne Abderahim Anass e il
  28enne Saad Otmani, entrambi marocchini) le
  contraddizioni si distendono lungo piazza
  Duca d' Aosta, i vialoni e i vicoli che corrono
  accanto ai binari. I viaggiatori camminano
  indaffarati, i bus che conducono agli aeroporti
  lombardi vanno e vengono, sullo sfondo c' è
  un coloratissimo corteo di indiani sikh.
  Ma è quando cala il sole che le cose
  cambiano. Lo accenna il barista all' angolo,
  allargando le braccia: «Di giorno va tutto bene,
  di sera è meglio stare alla larga».
  La zona da anni ormai accoglie migranti da
  ogni parte della città. Via Sammartini, teatro
  della follia l' altra notte, s' allunga parallela al
  sedime ferroviario. Riecco le contraddizioni: s'
  alternano piccoli bivacchi e ragazzini che
  giocano in un campo da basket, le sale slot, i
  ristoranti. In fondo alla lunga striscia d' asfalto,
  il rifugio gestito Caritas è un porto prezioso per chi vive in strada. Accanto alla dignità dei clochard,
  però, c' è la violenza. A volte silenziosa, a volte meno. Oggi no: per ricordare Samsul Haque, il
  cameriere ucciso dalla follia dei raid dei due nordafricani, si sta mobilitando la comunità del
  Bangladesh.
  «Quello della sicurezza è un tema serio, che va affrontato andando oltre le esternazioni del momento e
  le polemiche politiche. E credo che una metropoli come Milano abbia la capacità di farlo». Don Virginio
  Colmegna, presidente della Casa della carità di Milano conosce bene la città. «L' azione di controllo e
  repressione delle forze dell' ordine è importante, ma non basta. È necessario affrontare il problema
  della sicurezza alla radice, puntando sulla prevenzione. Servono investimenti in termini di politiche
  urbanistiche e sociali, per esempio affiancando, alle necessarie azioni di controllo, anche interventi di
  natura sociale, per esempio con educatori di strada, assistenti sociali, mediatori culturali». Sulla stessa
  linea d' onda Luciano Gualzetti, direttore della Caritas Ambrosiana: «Queste si­ tuazioni non vanno
  sottovalutate, vanno prese sul serio perché fanno emergere la fragilità di tutto nostro sistema d'
  accoglienza, che salva le persone in mare e le redistribuisce sul territorio nazionale con modalità solo
  emergenziali». Da domani, intanto, aumenteranno i soldati in giro per le strade cittadine. Meno posti
  fissi di controllo e più pattuglie in movimento per garantire sicurezza.
  Parole e interrogativi: «Quando vengono rifiutate le domande d' asilo, queste persone dove vanno?
  Cosa succede loro? Dove finiscono? In strada, tra i senza dimora, c' è chi finisce in mano alla criminalità
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