COMUNE DI RUSSI Venerdì, 04 gennaio 2019
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COMUNE DI RUSSI Venerdì, 04 gennaio 2019 Prime Pagine 04/01/2019 Prima Pagina Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 1 04/01/2019 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 2 Cronaca 04/01/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 9 FEDERICO SPADONI Centri antiviolenza Linea Rosa vince il bando per la gestione 3 04/01/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 11 Euro Company è Società Benefit: parte degli utili investita... 5 04/01/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44 «Treni, la proposta concreta non arriverà prima di... 7 04/01/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 46 Due appuntamenti in calendario per l' arrivo della Befana 9 sport 04/01/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 67 Per migliorare il nono posto il Russi conta sui gol di Filippi 10 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 04/01/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 8 Barbara Fiammeri «L' autonomia? C' è un impegno e verrà onorato » 11 04/01/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 8 Emilia Patta Sale lo scontro Salvini-sindaci Conte apre: dialogo con l' 13 04/01/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 20 Marco MagriniBenedetto Santacroce Split payment, elenchi con efficacia... 15 04/01/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 23 Gianni Bocchieri Quattromila ingressi nei centri per l' impiego 17 04/01/2019 Italia Oggi Pagina 4 ALESSANDRA RICCIARDI Migranti, sindaci a Palazzo Chigi 19 04/01/2019 Italia Oggi Pagina 5 DOMENICO CACOPARDO La maggioranza cambia col voto 22 04/01/2019 Italia Oggi Pagina 27 ANDREA BONGI Bonus verde nel Precompilato 24 04/01/2019 Italia Oggi Pagina 32 PAOLO CIRASA E CHIARA DI MARIA Graduatorie valide, concorsi da motivare 25 04/01/2019 Italia Oggi Pagina 32 ENRICO SANTI Multe auto, scatta l' aumento 26 04/01/2019 Italia Oggi Pagina 35 Due budget assunzionali per assumere i vigili 28 04/01/2019 Italia Oggi Pagina 35 PAGINA A CURA DI FRANCESCO CERISANO Sindaci divisi sulla sicurezza 29 04/01/2019 Italia Oggi Pagina 36 Avanzi liberi, non per gli enti in disavanzo 31 04/01/2019 Italia Oggi Pagina 36 PAGINA A CURA DI MATTEO BARBERO Comuni, conti da aggiornare 32 04/01/2019 Italia Oggi Pagina 37 Anomalie, solo il giudizio negativo va motivato 34 04/01/2019 Italia Oggi Pagina 37 Nuove regole per chiedere pareri consultivi all' Anac 35 04/01/2019 Italia Oggi Pagina 37 PAGINA A CURA DI ANDREA MASCOLINI Potenziare i controlli antimafia 37 04/01/2019 Italia Oggi Pagina 38 Gestionale senza segreti 39 04/01/2019 Italia Oggi Pagina 39 Puglia, 7,4 mln per investimenti su porti e pesca 41 04/01/2019 Italia Oggi Pagina 39 Veneto, contributi per l' edilizia 42
4 gennaio 2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 1
4 gennaio 2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 2
4 gennaio 2019 Pagina 9 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Cronaca Centri antiviolenza Linea Rosa vince il bando per la gestione Ecco le caratteristiche del servizio nelle strutture di Ravenna, Russi e Cervia nel progetto dell' associazione RAVENNA Reperibilità 24 ore su 24, orari estesi nelle strutture e un curriculum che conta oltre 6.500 donne accolte e più di 220 vittime ospitate. Con questi punti di forza Linea Rosa si è aggiudicata il primo bando per la gestione dei centri antiviolenza e delle case rifugio, affidato a livello distrettuale dai comuni di Ravenna, Russie C e r v i a . U n p r o g e t t o contenuto a fatica entro il limite massimo di 20 pagine, che è valso il rinnovo della convenzione triennale (prorogabile di altri tre anni) con un budget di 346mila euro. L' associazione è stata l' unica a partecipare. Dopo 18 anni di collaborazione, rinnovati direttamente nel 2006 e progressivamente estesi fino alla fine del 2018, l' esperienza vantata dall' associazione non era di poco conto. Così la procedura pubblica aperta verso fine novembre (sollevando alcuni timori sulla continuità della servizio) è stata aggiudicata a colpo sicuro. Nuovi per le vittime A pesare non sono stati solo i 27 anni di esperienza di Linea Rosa e le garanzie richieste dal bando sul futuro dei tre centri di Ravenna, Russi e Cervia. L' apertura è stata prolungata (per Ravenna e Russi) di altre sei ore dal lunedì al venerdì, riconfermando anche il punto di supporto psicologico di Russi che, puntualizza la presidentessa dell' associazione, Alessandra Bagnara, «non si vuole sovrapporre all' attività di psicoterapia, ma prevede un numero massimo di incontri per poi indirizzare a professionisti privati o al servizio territoriale». Altra peculiarità del progetto è la reperibilità giorno e notte, attivato in via sperimentale nel 2017 (prima era fino a mezzanottee su base volontaristica) e o ra riconfermato. Poi la formazione: «Per ottenere l' accreditamento dalla Regione, fin dal '91, quando siamo nate, abbiamo puntato sulla formazione di base, con tirocini e colloqui motivazionali per le operatrici - prosegue Bagnara -. A supporto di chi quotidianamente dà sostegno a vittime di violenza, abbiamo una consulenza psicologica esterna sempre attiva». La gestione dei rifugi Altra conferma sarà la gestione delle case rifugio: «Non ci sono operatrici, ma Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 3
4 gennaio 2019 Pagina 11 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Cronaca Euro Company è Società Benefit: parte degli utili investita in benessere ed ecologia L' azienda è una delle prime in Italia ad avere adottato questa forma virtuosa di statuto RUSSI «Le dichiarazioni d' intenti non bastano più. Adesso abbiamo formalizzato la trasformazione di Euro Company in Società Benefit: una società di capitali con uno scopo di lucro e uno di beneficio comune, entrambi in statuto. Adesso la nostra visione, la nostra mission, i nostri valori sono formalmente dentro una nuova ragione sociale, Euro Company Srl Sb, attraverso 5 punti principali: promuovere la cultura del benessere fisico e spirituale, attraverso una sana e c o r r e t t a alimentazione; fondare le nostre relazioni commerciali sulla sostenibilità economica, sociale e ambientale; sostenere la comunità scientifica e le associazioni di volontariato; creare un ambiente di lavoro in cui crescere ed essere felici; diffondere condividere tutto quanto possa portare un beneficio tangibile alle persone e al pianeta. A tutto questo andrà ogni anno, a partire dal bilancio 2019, il 10% degli utili: siamo convinti che questo non sia un motivo di vanto, ma il dovere cui stiamo assolvendo». Nuova forma giuridica A parlare è Mario Zani, direttore generale di Euro Company, azienda di riferimento in Italia nel settore della frutta secca e dei frutti disidratati, che ha trasformatola propria impresa da socie tà esclusivamente "for profit" a "Società Benefit". Si tratta di una forma giuridica d' impresa introdotta a partire dal 2010 negli Usa, dal 2016 riconosciuta anche in Italia. Nel nostro Paese sono circa 200 le Società Benefit attive ed Euro Company una delle prime grandi aziende (fatturato 2018 112 milioni di euro, oltre 340 dipendenti) ad aver adottato tale forma virtuosa e innovativa, inserendo nello statuto - anche se non richiesto dalla legge -la percentuale di utili che sarà destinata alla collettività. Beneficio comune condiviso La Società Benefit rappresenta un' evoluzione del concetto stesso di azienda: mentre le società tradizionali esistono con l' unico scopo del profitto, quelle Benefit integrano nel proprio oggetto sociale, oltre agli obiettivi di profitto che ovviamente rimangono, lo scopo di avere un impatto positivo sulla società e sull' ambiente per un beneficio comune condiviso, che viene perseguito in modo responsabile, sostenibile e trasparente. Le Società Benefit non godono di incentivi di tipo economico o fiscale, per cui oltre a rappresentare un valore aggiunto per la società, non Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 5
4 gennaio 2019 Pagina 44 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Cronaca «Treni, la proposta concreta non arriverà prima di aprile» Incontro a Godo sul cambiamento dell' orario. Retini: «Sono con voi» STUDENTI, genitori e pendolari non mollano, rivogliono i treni a Godo e con orari da servizio metropolitano, come accadeva fino al 10 dicembre scorso, il giorno in cui Trenitalia, senza alcun preavviso a amministrazioni locali e ad abbonati, ha introdotto il nuovo orario che di fatto non prevede più fermate alla stazione di Godo, come a quella di Barbiano e le riduce drasticamente a Classe. Un orario che fra modifiche e fermate cancellate ha lasciato a piedi o creato enormi difficoltà agli studenti, quelli che frequentano le superiori a Lugo, Ravenna e Cervia, ma anche ai più grandi che studiano a Ferrara per esempio, e ai lavoratori pendolari. I pochi bus e i rari treni, reintrodotti sull' onda delle proteste, 'tamponano' il disagio, ma non sono e non possono essere una soluzione accettabile per i cittadini di Godo e Russi. Ed è questo che il sindaco Sergio Retini e il consigliere regionale Dem, Mirco Bagnari, hanno ribadito recentemente in un incontro con l' assessore regionale ai trasporti Raffaele Donini, il sindaco di Ravenna e presidente della Provincia, Michele de Pascale e i sindaci dei comuni interessati dai cambiamenti dell' orario ferroviario. «LA RIUNIONE tutto sommato è andata bene - ha detto il sindaco Retini, riferendo con Bagnari, l' esito dell' incontro a una trentina di genitori e pendolari riuniti a Godo -. L' obiettivo che ci siamo prefissati, su cui lavoriamo, è quello di ripristinare una linea ferroviaria/metropolitana di servizio ai residenti nei centri minori sulla tratta Bologna-Lugo-Ravenna, con fermate in tutte le stazioni, di giorno ogni 45 minuti, come avveniva prima. E vista la volontà di velocizzare i collegamenti fra Bologna e Ravenna, di appoggiare i percorsi più veloci sulla tratta Bologna-Faenza-Ravenna». Un' ipotesi gradita alla sala, finché non è emerso che «i tempi non saranno brevi: prima di aprile, maggio difficilmente Regione e Trenitalia potranno presentare una proposta concreta». «A fine scuola» ha notato il pubblico, ricordando inoltre di aver pagato abbonamenti annuali. «L' obiettivo - hanno ribadito Retini e Bagnari - è quello di riavere il servizio , ma questo non potrà avvenire prima dell' introduzione dell' orario estivo. Nel frattempo si affronta l' emergenza coni pullman e con qualche treno in più: dopo il 12 gennaio probabilmente un treno alle 13 da Lugo è una soluzione per i ragazzi che studiano a Cervia o a Ravenna al Perdisa. I cittadini hanno ripetuto che il nuovo oraio crea problemi non solo ai ragazzi, ma anche a lavoratori pendolari e in particolare a quelli senza patente o auto che hanno espresso stupore per la leggerezza con cui Regione e Trenitalia hanno sconvolto l' organizzazione quotidiana di tanti Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 7
4 gennaio 2019 Pagina 46 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Cronaca Due appuntamenti in calendario per l' arrivo della Befana NEL calendario legato alle festività 'Quattro passi per Russi', sono in programma due eventi a ingresso libero che celebrano il tradizionale appuntamento dell' Epifania e dell' arrivo della Befana. Domani alle 20.45 al teatro comunale di via Cavour, si terrà il consueto spettacolo teatrale 'Aspettando la Befana' dedicato alle famiglie con 'Girotondo nel bosco - Racconti di piuma, di pelo e di foglia' (l' ingresso è gratuito); mentre per domenica l' appuntamento, a cura della parrocchia Sant' Apollinare di Russi, è al cine teatro Jolly in via Cavour 5 alle ore 15 con 'La Befana dei Ragazzi'. Lo spettacolo di domani è per testo e regia di Carlo Presotto, scenografia di Mauro Zocchetta, con Matteo Balbo, Valentina Dal Mas e Carlo Presotto, carte dipinte Carla Albiero, foto Eleonora Cavallo, audio e luci Martina Ambrosini, in collaborazione con Paola Rossi, produzione compagnia 'La piccionaia'. SI TRATTA di uno spettacolo composto da sette storie diverse, ciascuna giocosamente narrata da una gazza ragazza, da un genio degli alberi e da un vento dispettoso. Storie di animali solitamente in disparte, sulle cui tracce poter riconoscere le piccole metamorfosi che ci fanno diventare grandi. Ecco allora il ghiro con la sua paura della solitudine, il riccio che imparerà a proteggersi senza perdere la sua tenerezza, la gazza che scoprirà che chi vuol bene non imprigiona il suo amore, la lumaca che troverà il modo di non arrivare sempre in ritardo. A condurre piccoli e grandi spettatori in questo percorso, Carlo Presotto con il suo teatro di narrazione e di immagini, coadiuvato dal teatro fisico di Matteo Balbo e dalla danza di Valentina Dal Mas. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 9
4 gennaio 2019 Pagina 67 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) sport Calcio Promozione Domenica si torna a giocare Per migliorare il nono posto il Russi conta sui gol di Filippi Russi DOMENICA riprende, dopo la sosta, il campionato di Promozione e il direttore sportivo del Russi, Luca Miserocchi, traccia un bilancio del girone di andata degli arancioneri. «In avvio di campionato le cose non sono andate proprio come avevamo preventivato - sottolinea il ds - Alcuni importanti infortuni come quelli a Sow, Gualandi e Vasumini, uniti alla difficoltà di andare in gol e di adattarsi al modulo di gioco dell' allenatore da parte di qualche giocatore, non hanno consentito al Russi di ottenere quei punti che sulla carta potevano essere conquistati». Così ora il Russi è 9° in classifica con 24 punti, ma vanta solo 15 reti segnate che ne fanno il penultimo attacco del girone D, alle sue spalle solo il Civitella con 13 gol. La difesa, al contrario, con 16 reti subite è la 3ª meno violata. Il ritorno in organico di Gualandi e Sow e il cambio di alcuni giocatori ha consentito al Russi n e l finale del girone di andata di trovare maggiore equilibrio e di ottenere con continuità punti (2 vittorie e un pareggio). Le partenze della punta Matteo Trovato, che non si è riuscito a inserirsi nell' organico (è andato al San Pietro in Vincoli), dell' attaccante Fabio Babini (al Castelbolognese) e del centrocampista Fabio Gallamini (ha preferito il calcio a 5) con i contemporanei arrivi della punta Mattia Filippi dall' Alfonsine e del centrocampista Cristiano Babini dal Massa Lombarda, hanno consentito al Russi di trovare maggiore equilibrio fra i reparti e all' attacco di andare in rete con continuità. Sow 4 reti e Gualandi 3 gol sono gli attuali bomber dei 'falchetti', ma il ds confida per il ritorno nel graduale inserimento di Filippi. «L' obiettivo - conclude Miserocchi - è ottenere più punti possibili e in numero maggiore rispetto a quelli ottenuti nel girone di andata. Raggiungere i playoff sarà difficile, dovendo recuperare 8 punti al Cervia, che è 3°, e con 4 formazioni in mezzo. Cercheremo di fare più punti possibili e alla fine del campionato tireremo le somme. Ad ogni buon conto mi auguro che molti di questi giocatori possano costituire l' intelaiatura della squadra del prossimo campionato». Domenica si riprende con la sfida al 'Bucci' contro il fanalino di coda Morciano che ha solo 9 punti all' attivo e all' andata fu sconfitto dal Russi col punteggio di 2-1 grazie ai gol di Trovato e Placci. m.s. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 10
4 gennaio 2019 Pagina 8 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali INTERVISTAATTILIO FONTANA «L' autonomia? C' è un impegno e verrà onorato » «Il decreto sicurezza va nella direzione giusta. L' Anci fa politica» Una presa di posizione esclusivamente «politica». Così il governatore lombardo, il leghista Attilio Fontana, bolla la "disubbidienza" di alcuni sindaci - a partire da Leoluca Orlando e Luigi De Magistris - e le critiche dell' Anci al decreto sicurezza. Presidente, i suoi colleghi amministratori ricordano che con questa legge vengono messi in pericolo il diritto alla salute e anche all' istruzione dei bambini. Ma di che parliamo? I richiedenti asilo non possono lavorare e quindi il problema che i genitori non possano tenere i bambini non esiste. L' unica cosa seria sarebbe accelerare i tempi per la richiesta di asilo. In un paese civile in 3-4 mesi dovrebbe arrivare la risposta. E se è negativa se ne tornano a casa. O entrano nell' esercito dei clandestini, visto che al di là degli slogan i rimpatri vanno a rilento. Ma non cambia niente! Prima di questa legge, quando alla fine della procedura non veniva riconosciuta la loro richiesta, entravano in clandestinità. Diciamo che così al limite si anticipano i tempi. Dunque non solidarizza con i suoi colleghi amministratori "disobbedienti"? Assolutamente no, il provvedimento va nella direzione giusta. Qui non c' è la volontà di affrontare i problemi nel merito ma fare politica attraverso l' Anci. Più che fare finta di parlare del rispetto dei diritti altrui, dovrebbero occuparsi di rispettare i diritti dei nostri cittadini. Presidente, lei crede davvero che a metà febbraio arriverà l' intesa con il Governo sull' autonomia regionale per Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna? Noi il nostro lavoro l' abbiamo fatto. C' è un impegno preciso e sono convinto che verrà onorato. Ma al di là dei temi di cui rivendicate le competenze, le risorse saranno le stesse assegnatevi oggi per le singole voci? Inizialmente sì. Sono cioè le stesse cifre che lo Stato attribuisce attualmente per svolgere quei compiti che poi saranno di nostra competenza. Che vuol dire "inizialmente"? Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 11
4 gennaio 2019 Pagina 8 Il Sole 24 Ore
4 gennaio 2019 Pagina 8 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali IL DL SICUREZZA Sale lo scontro Salvini-sindaci Conte apre: dialogo con l' Anci Il ministro: «La legge è stata firmata anche dal Colle e va rispettata. Via i traditori» Orlando punta alla Consulta Ma il Viminale non agirà: «Ci penseranno i cittadini» Roma «Amici dei clandestini, traditori degli italiani! Io non mollo. Se c' è qualche sindaco che non è d' accordo si dimetta. Orlando e De Magistris dimettetevi». Matteo Salvini alza ancora il tiro contro i sindaci del centrosinistra scesi in lotta contro gli effetti del decreto sicurezza da poco approvato dal Parlamento. E da parte loro i sindaci "ribelli" fanno sapere che andranno fino in fondo alla loro battaglia contro norme che ritengono «disumane» e «incostituzionali». A cominciare dal primo cittadino di Palermo Leoluca Orlando, che nelle scorse ore ha dato disposizioni al dirigente dell' anagrafe di sospendere la norma che impedisce di dare la residenza ai richiedenti asilo avviando la protesta. «Io sto agendo proprio in base alle mie funzioni istituzionali di sindaco perché c' è una parte di competenza comunale - chiarisce Orlando -. Il decreto agisce in modo disumano e criminogeno perché rende concretamente illegittimi coloro che sono legittimi. Tant' è che tra 4-5 mesi 80 minorenni sui 250 ospiti a Palermo che studiano, lavorano e vivono ben integrati in comunità compiranno 18 anni e dunque saranno illegali». All' iniziativa di Orlando, alla quale nelle scorse ore hanno aderito molti sindaci tra cui quello di Parma Federico Pizzarotti e quello di Firenze Dario Nardella, si è unito anche il primo cittadino di Milano Giuseppe Sala: «Ministro Salvini, ci ascolti e riveda il decreto sicurezza, così non va. Va ascoltata la nostra opinione, ed è necessario valutare l' impatto sociale ed economico del provvedimento». Da parte sua il sindaco di Napoli Luigi De Magistris annuncia disobbedienza anche sullo spinoso fronte del salvataggio dei migranti in mare («mettiamo a disposizione il porto per lo sbarco dei migranti a bordo della nave SeaWatch da 13 giorni in mare», ha detto ieri) suscitando l' ira di Salvini: «La competenza del porto di sbarco è del ministro dell' Interno». Insomma, lo scontro si alza a livello istituzionale e arriva a coinvolgere anche il Capo dello Stato, tirato in ballo da Salvini a difesa del "suo" provvedimento: «Se c' è una legge approvata dal Parlamento, dal governo e firmata dal presidente della Repubblica si rispetta. È troppo facile applaudire Mattarella Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 13
4 gennaio 2019 Pagina 8 Il Sole 24 Ore
4 gennaio 2019 Pagina 20 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali anagrafiche Split payment, elenchi con efficacia costitutiva La scissione dei pagamenti si applica dall' inclusione nella lista sul sito del Mef Lavori in corso sulle anagrafiche per la fatturazione elettronica obbligatoria (B2B e B2C) in contemporanea con l' adeguamento dei sistemi di fatturazione (anche per i soggetti esonerati dall' obbligo di fatturazione elettronica verso privati) per le fatture da emettere ai cessionari che siano sottoposti alla disciplina della scissione dei pagamenti, distinguendo fra quelli soggetti nel 2018 e quelli nel 2019, dal momento che vi potrebbero essere variazioni di ingresso e uscita dagli elenchi. La consultazione del sito del Dipartimento Finanze, con l' applicazione informatica degli elenchi split payment (www1.finanze.gov.it/finanze2/split_payment/public/), consente di venire a conoscenza della pubblicazione degli elenchi split payment 2019, ma sorprendentemente senza alcuna ufficialità e/o avviso ai contribuenti interessati. Eppure, le regole di formazione degli elenchi e la loro validità sembrerebbero molto chiare nell' impostazione, nella temporalità e nella decorrenza di efficacia. Infatti, l' articolo 5-ter,del Dm 23 gennaio 2015, modificato dal Dm 9 gennaio 2019, prevede che a partire dal 2018: ciascun elenco è pubblicato dal Dipartimento finanze entro il 20 ottobre di ciascun anno, con effetti a valere per l' anno successivo (comma 2); quindi per il 2019 entro il 20 ottobre 2018, termine evidentemente ordinatorio; se i requisiti di controllo, partecipazione o inclusione nell' indice Ftse Mib si vengono a costituire dal 1° ottobre dell' anno precedente e in corso d' anno, entro il 30 settembre le nuove fondazioni, enti e società controllate, partecipate o incluse nell' indice rientrano nello split payment dalle fatture emesse a partire dal 1° gennaio dell' anno successivo (comma 3); quindi, rientrano nello split payment dal 2019 i soggetti i cui requisiti si sono venuti a formare fino al 30 settembre 2018; se invece il controllo, la partecipazione o l' inclusione nell' indice Ftse Mib viene a mancare dal 1° ottobre dell' anno precedente e in corso d' anno, entro il 30 settembre, le fondazioni, enti e società non più controllate, partecipate o incluse nell' indice Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 15
4 gennaio 2019 Pagina 20 Il Sole 24 Ore
4 gennaio 2019 Pagina 23 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Reddito di cittadinanza Quattromila ingressi nei centri per l' impiego Procedura con tempi lunghi, ma le Regioni potrebbero già assumere 1.600 persone Le Regioni potranno complessivamente assumere fino a 4mila persone destinare ai centri per l' impiego (Cpi), secondo una ripartizione che dovrà essere definita da un decreto del ministro del Lavoro, previa intesa in sede di Conferenza unificata. Per queste assunzioni, la legge di bilancio 2019 stanzia 120 milioni di euro per quest' anno e 160 milioni di euro per il 2020, che dovranno essere attinti dal fondo appena costituito per il reddito di cittadinanza comprensivo delle risorse destinate al rafforzamento dei centri per l' impiego. Dal 2021, completato il potenziamento, il personale aggiuntivo sarà direttamente finanziato con le risorse del fondo per il reddito di cittadinanza, che ammonterà a 8,3 miliardi. Questo nuovo finanziamento stabile si aggiunge a quello disposto dalla legge di bilancio dello scorso anno (legge 205/2017) che ha stanziato 251 milioni di euro all' anno (di cui 235 per i circa 8mila dipendenti a tempo indeterminato e 16 milioni per quelli a tempo determinato e per i collaboratori coordinati e continuativi) per la cosiddetta "regionalizzazione" degli ex dipendenti provinciali dei centri per l' impiego, prevista dal decreto legislativo 150/2015. La legge di bilancio 2019 interviene indirettamente anche sul modo in cui è stata realizzata la stessa "regionalizzazione", precisando che i dipendenti dei centri per l' impiego possono rimanere nell' organico dei rispettivi enti di appartenenza (Province o città metropolitane) a cui è eventualmente delegata la funzione di gestione dei servizi per l' impiego con legge regionale. Viene così superata quella iniziale incertezza interpretativa sulla possibilità per le Regioni di delegare le funzioni di gestione dei Cpi e dei servizi per il lavoro secondo le prerogative costituzionali ( articoli 117 e 118 della Costituzione), essendo invece già pacifica la possibilità di costituire agenzie regionali in cui far confluire gli stessi ex dipendenti delle Province assegnati alle funzioni di gestione delle politiche per il lavoro. A questo potenziamento del personale dei centri per l' impiego si aggiunge il «piano di rafforzamento dei servizi e delle misure di politica attiva del lavoro», approvato in Conferenza unificata il 21 dicembre 2017, che però non ha ancora determinato nessuna delle previste 1.600 assunzioni a tempo determinato, per rafforzare la capacità amministrativa dei Cpi. Pertanto, al fine di arrivare in tempo per l' annunciata partenza, ad aprile, del reddito di cittadinanza , le Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 17
4 gennaio 2019 Pagina 23 Il Sole 24 Ore
4 gennaio 2019 Pagina 4 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Vertice sul dl sicurezza. Sala (Milano): così non va. Salvini: si dimettano. L' Anci si spacca Migranti, sindaci a Palazzo Chigi Di Maio: reddito di cittadinanza solo agli italiani Si ingrossa il partito dei sindaci disobbedienti. Anche il primo cittadino di Milano, Beppe Sala, si è schierato contro il decreto sicurezza e il governo: «Salvini mi ascolti, il decreto così non va, più persone saranno per strada senza vitto e alloggio, più saranno i casi di cui noi sindaci dovremo prenderci cura, con risorse tra l' altro tagliate». La rivolta, capitanata dai sindaci d i Palermo, Leoluca Orlando, e di Napoli, Luigi De Magistris, a macchia d' olio sta interessando tutta Italia. All' annuncio di non applicare le nuove norme sui migranti risponde a muso duro il vicepremier, ministro dell' interno e leader della Lega, Matteo Salvini: «Chi non rispetta il decreto Sicurezza e aiuta i clandestini, tradisce l' Italia e gli Italiani e ne risponderà davanti alla legge. Io comunque non mollo». Se qualche sindaco non è d' accordo «si dimetta. Orlando e De Magistris si dimettano». Replica Orlando: «Salvini non ha capito nulla. Io esercito i miei poteri non facendo applicare il decreto per la parte che è di competenza del comune». In serata arriverà il tentativo di mediazione con l ' i n v i t o a l l ' Anci, l ' a s s o c i a z i o n e c h e rappresenta tutti i sindaci e che chiedeva di essere ascoltata sui motivi del no al decreto, per un vertice a Palazzo Chigi con il presidente del consiglio, Giuseppe Conte e il ministro dell' interno Salvini. «Se l' Anci desidera segnalare eventuali difficoltà applicative collegate alla legge sull' immigrazione e sulla sicurezza, ben venga la richiesta di un incontro con il Governo, ma è inaccettabile», dicono fonti della Presidenza, «non rispettare la legge». Al fianco di Salvini anche il capo politico del M5s, il vicepremier e ministro del lavoro Luigi Di Maio: «Alcuni sindaci fanno solo propaganda politica». E tutta Forza Italia è compatta con l' ex alleato: «I sindaci applichino le leggi o lascino», dice il senatore Fi Maurizio Gasparri. «Il decreto mette ordine nella confusione che regnava sovrana», dice il governatore della Liguria, l' azzurro Giovanni Toti. Attacca i sindaci ribelli il governatore della Lombardia, ed esponente leghista, Attilio Fontana: «Un atteggiamento ai limiti dell' eversione». Sicurezza, l' Anci s i s p a c c a . N o n t u t t i i sindaci sono sulla stessa lunghezza d' onda di Orlando&company. Se Antonio Decaro, presidente dell' Anci e sindaco di Bari dice: «Bene disponibilità del Governo a un incontro, è quello che chiediamo dall' inizio», replica il presidente dell' Ifel dell' Anci e sindaco di Ascoli Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 19
4 gennaio 2019 Pagina 4 Italia Oggi 20
4 gennaio 2019 Pagina 4 Italia Oggi
4 gennaio 2019 Pagina 5 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Mentre Orlando e De Magistris vogliono farla fuori violando arbitrariamente le leggi La maggioranza cambia col voto Le leggi si possono modificare ricorrendo alla Consulta Le uscite estemporanee di personalità stranote per il senso dello Stato, come i sindaci d i Palermo Leoluca Orlando (di cui si ricordano ancora gli attacchi a Giovanni Falcone), di Napoli Luigi De Magistris (autore di un' inchiesta con tanto di intercettazioni e di avvisi di garanzia, tutti finiti in nulla, ma al prezzo - pagato dalla democrazia italiana - della caduta di un governo della Repubblica), nonché dei sindaci di Firenze, Dario Nardella, e di Reggio Calabria, il giovane Giuseppe Falcomatà, figlio di un eccellente primo cittadino - questi ultimi due colpiti dall' obsoleta sindrome del «mai un nemico a sinistra» (negazione del riformismo e della liberaldemocrazia) - insorgono contro la legge denominata «decreto sicurezza» e ordinano ai loro uffici di non applicarla, conferendo la residenza a non cittadini esclusi dalla legge da questo beneficio. Prima che politica, la questione è legale. E riguarda l' esistenza dello Stato di diritto (uno Stato che va difeso dagli sconsiderati che lo utilizzano malamente o lo delegittimano). I cittadini (e soprattutto i sindaci c h e s o n o «ufficiali di governo») non possono disapplicare una legge dello Stato, adottata nelle forme previste dalla Costituzione. La disapplicazione può derivare soltanto da una sentenza della Corte costituzionale che dichiari una certa norma, appunto, incostituzionale, annullandone i punti contestati. Perciò, l' ordine di Orlando, De Magistris, Nardella e Falcomatà è illegale e i loro dipendenti comunali hanno il dovere di non attuarlo: tertium non datur (l' alternativa è secca: obbedire o disobbedire alla legge). Quanto agli aspetti politici, essi vanno trattati politicamente. Nessuno, tra i cinque moschettieri, ha rammentato che c' è stato un vaglio del presidente della repubblica, il quale, firmando il testo, ha formulato un apprezzamento implicito di non palese illegittimità costituzionale. E che il richiamo a norme internazionali e dell' Onu non è pertinente, quando esse non facciano parte del corpo giuridico dello Stato italiano o ne siano state espulse. I principi generali stabiliti dalla Costituzione non sono direttamente applicabili: debbono essere attuati nell' ambito e nei limiti di una legge che li renda concreti. E che, quindi e in maniera indiretta, la decisione dei sindaci è un atto di accusa nei confronti di quel Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 22
4 gennaio 2019 Pagina 5 Italia Oggi
4 gennaio 2019 Pagina 27 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Al debutto anche gli abbonamenti al trasporto pubblico Bonus verde nel Precompilato Il bonus verde e le spese per gli abbonamenti ai mezzi pubblici di trasporto al debutto nel modello 730/2019. Sono queste le principali novità che si presentano dall' esame delle bozze del modello e delle relative istruzioni alla compilazione, pubblicate i e r i s u l s i t o internet dell' Agenzia delle entrate. Come per gli anni passati le istruzioni ricordano inoltre che per quanto riguarda l' operazione 730- precompilato si partirà soltanto dal prossimo 15 aprile. Da tale data infatti l' Agenzia delle entrate metterà a disposizione dei lavoratori dipendenti e dei titolari di redditi di pensione il loro modello 730 precompilato relativo ai redditi del 2018. Per il resto sia la modulistica che le relative istruzioni alla compilazione, diffusi nella loro versione bozza, non contengono ancora tutte le novità relative alla determinazione dell' irpef e delle relative addizionali che si applicheranno ai redditi 2018. Fra queste ultime merita qui sottolineare la nuova detrazione del 36% sulle spese per gli interventi di sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, di unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi, e per la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili nonché la detrazione per le spese sostenute per l' acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale. Per questi ultimi la bozza delle istruzioni del modello 730/2019 ricordano che la detrazione spetta nel limite annuo di spesa di euro 250, per le spese sostenute sia dallo stesso contribuente sia per i sui familiari a carico. Nel 730/2019 si potrà portare in detrazione anche il premio pagato nel 2018 per assicurazioni aventi ad oggetto il rischio di eventi calamitosi, stipulate con decorrenza dal 1° gennaio 2018, relative ad unità immobiliari a uso abitativo. Possibile portare in detrazione nel 730/2019 anche le spese sostenute per l' acquisto di strumenti compensativi e sussidi tecnici informatici in favore dei minori o dei maggiorenni con disturbi specifici dell' apprendimento (Dsa). ANDREA BONGI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 24
4 gennaio 2019 Pagina 32 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Graduatorie valide, concorsi da motivare Nell' impiego pubblico, i n p r e s e n z a d i graduatorie concorsuali valide ed efficaci, l' amministrazione, se stabilisce di provvedere alla copertura dei posti vacanti mediante l' indizione di un nuovo concorso, deve motivare adeguatamente la propria determinazione, pena la illegittimità della propria scelta. Così il Tar Lazio con sentenza 10862 del 12/11/2018. Il Tar ricorda che l' art. 3, comma 87, della legge 244/2007 (Finanziaria 2008), che ha aggiunto il comma 5 ter all' art. 35 del dlgs 165/2001, ha stabilito che le graduatorie dei concorsi per il reclutamento del personale delle p.a. rimangono valide per un termine di tre anni dalla data di pubblicazione. La ratio sottesa alla norma è quella di favorire, ove possibile, lo scorrimento delle graduatorie, con il solo limite, quanto agli idonei, del rispetto del criterio di equivalenza delle professionalità necessarie per l' ente e p r e s e n t i n e l l e graduatorie ancora valide. Con l' indicata disposizione si è realizzata la sostanziale inversione del rapporto tra la decisione di scorrimento della graduatoria preesistente ed efficace e l' opzione per un nuovo concorso, rappresentando quest' ultima modalità, ormai, un' eccezione che richiede un' apposita motivazione che, dando conto del sacrificio imposto ai concorrenti idonei e alle preminenti esigenze di interesse pubblico, fornisca adeguato riscontro dell' effettiva carenza in concreto di professionalità equivalenti nell' ambito delle graduatorie concorsuali ancora valide, pena l' illegittimità della decisione assunta. PAOLO CIRASA E CHIARA DI MARIA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 25
4 gennaio 2019 Pagina 32 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali CIRCOLAZIONE STRADALE/ Ecco tutte le novità in vigore dal 1° gennaio 2019 Multe auto, scatta l' aumento Restyling per i servizi Ncc. Ztl aperte a veicoli ibridi Aumento degli importi delle sanzioni stradali del 2,2%. Nuove regole per il servizio di noleggio con conducente. Accesso libero alle ztl per i veicoli a propulsione elettrica o ibrida. Circolazione in via sperimentale di segway, hoverboard e monopattini nelle strade delle città. Rinvio al 2020 del documento unico di circolazione. Stop agli autobus Euro 0 a benzina o gasolio. Sono alcune delle novità in materia di circolazione stradale previste da vari provvedimenti in vigore dal 1° gennaio 2019. Sanzioni del codice della strada. Da capodanno è scattato l' aumento degli importi delle sanzioni previste dal codice stradale (si veda quanto anticipato da ItaliaOggi del 23/11/2018) in seguito alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 29 dicembre 2018 del decreto del ministero della giustizia del 27 dicembre, che ha disposto l' aggiornamento nella misura del 2,2%, corrispondente alla variazione biennale dell' indice di variazione percentuale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (si veda tabella in pagina). Come chiarito anche dalla circolare prot. n. 300/A/9857/18/101/3/3/14 del 31 dicembre del ministero dell' interno, nel calcolo si applica la consueta regola dell' arrotondamento all' unità di euro per eccesso se la frazione decimale è pari o superiore a 50 centesimi di euro oppure per difetto se è inferiore. L' arrotondamento va applicato alle sanzioni edittali, ma non agli importi che costituiscono il risultato di operazioni di divisione rispetto ai valori minimi o massimi previsti dal codice della strada, come, per esempio, le somme da iscrivere a ruolo o le somme richieste a titolo di cauzione. Noleggio con conducente. Con il decreto legge n. 143 del 29 dicembre 2018, recante «disposizioni urgenti in materia di autoservizi pubblici non di linea», pubblicato sulla gazzetta ufficiale del 29 dicembre, sono entrate in vigore dal 30 dicembre nuove regole per il servizio di noleggio con conducente. La richiesta di tale servizio può adesso essere trasmessa anche mediante l' utilizzo di strumenti tecnologici; inoltre, non più soltanto presso la rimessa, ma anche presso la sede. Il vettore può disporre di ulteriori rimesse nel territorio di altri Comuni della medesima Provincia o area metropolitana in cui ricade il territorio del Comune che ha rilasciato l' autorizzazione, previa comunicazione ai Comuni Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 26
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4 gennaio 2019 Pagina 35 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Due budget assunzionali per assumere i vigili Due distinti budget assunzionali per i comuni. Uno specifico per il personale della polizia locale, i n a p p l i c a z i o n e d e l l a d i s c i p l i n a derogatoria prevista dal decreto sicurezza (art. 35-bis). E l' altro in applicazione del regime ordinario che, tuttavia, non si può escludere che possa essere destinato dagli enti «anche per un ulteriore potenziamento dell' organico della polizia locale». A chiarirlo è l' Anci in una nota operativa sulle assunzioni di vigili potenziate dal decreto Salvini. L' art.35-bis del dl 113 prevede infatti che «al fine di rafforzare le attività connesse al controllo del territorio e di potenziare gli interventi in materia di sicurezza urbana, i comuni che nel triennio 2016-2018 hanno rispettato gli obiettivi dei vincoli di finanza pubblica possono, nell' anno 2019, in deroga alle disposizioni di cui all' articolo 1, comma 228, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, assumere a tempo indeterminato personale di polizia municipale, nel limite della spesa sostenuta per detto personale nell' anno 2016 e fermo restando il conseguimento degli equilibri di bilancio. Le cessazioni nell' anno 2018 del predetto personale non rilevano ai fini del calcolo delle facoltà assunzionali del restante personale». La norma che, come ha chiarito l' Anci, non si applica alle città metropolitane e alle province, ha creato più di un problema interpretativo soprattutto con riferimento al parametro della spesa del 2016 e all' inciso secondo cui le cessazioni 2018 del personale di polizia municipale non rilevano ai fini del calcolo delle facoltà assunzionali del restante personale. Con riguardo al primo profilo, l' Anci ritiene che «l' interpretazione letterale del richiamo al limite della spesa 2016, non impedisce di utilizzare, nel 2019, la spesa per cessazioni di personale di polizia locale eventualmente già utilizzata come capacità assunzionale in altri settori». Mentre per quanto riguarda il secondo profilo, secondo l' Anci, la limitazione opera esclusivamente nell' ipotesi in cui l' ente abbia deciso di avvalersi dello speciale regime derogatorio di cui all' art.35-bis. Pertanto, nel caso in cui l' ente intenda applicare la disciplina ordinaria del turnover, prevista dall' art. 3, comma 5, del dl 90/2014, potrà computare nel buget assunzionale complessivo anche le cessazioni intervenute nel 2018 nell' ambito del personale assegnato all' area della vigilanza. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 28
4 gennaio 2019 Pagina 35 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Tensione tra i comuni dopo la disobbedienza di Orlando che chiede di disapplicare l' art. 13 Sindaci divisi sulla sicurezza Conte: sì all' incontro con Anci. Salvini: il dl non cambia Sindaci d i v i s i s u l d e c r e t o s i c u r e z z a . L a disobbedienza civile annunciata dal primo cittadino di Palermo, Leoluca Orlando, contro il decreto Salvini nella parte in cui (art.13) non considera più il permesso di soggiorno titolo idoneo per legittimare l' iscrizione alle anagrafi comunali, sta creando più di una tensione all' interno dell' Anci. Con i sindaci divisi tra favorevoli e contrari a seconda dell' appartenenza politica e in mezzo il presidente Antonio Decaro a far da paciere e a ricordare che, nonostante le oggettive difficoltà che i comuni devono sostenere a seguito dell' entrata in vigore del dl 113/2018, «non vi è nessun interesse ad alimentare una polemica con il ministro dell' interno». Il termometro della tensione all' interno dell' Associazione dei comuni si è alzato quando, dopo la levata di scudi del sindaco di Palermo e le polemiche che ne sono seguite, il delegato Anci per l' immigrazione e sindaco di Prato, Matteo Biffoni, ha annunciato la richiesta di un incontro urgente con Matteo Salvini per trovare correttivi «coerenti con la difesa dei diritti di tutti, senza discriminazioni, nel rispetto della Carta costituzionale». Un incontro che, secondo quanto anticipato da Decaro, Palazzo Chigi vedrebbe con favore, evidentemente nella convinzione che un chiarimento con i sindaci sia quantomai necessario. Tuttavia, lo scatto in avanti di Biffoni ha creato qualche malumore nei sindaci di centrodestra che, con in testa Umberto Di Primio (sindaco di Chieti e vicepresidente Anci), Guido Castelli (sindaco di Ascoli e presidente Ifel) e Alessandro Canelli (sindaco di Novara), hanno scritto a Decaro chiedendo un confronto in direttivo e in consiglio nazionale prima di esprimere una posizione unitaria a nome dell' Anci. Richiesta subito accolta dal sindaco di Bari il quale tuttavia non ha mancato di osservare come «la discussione intorno al dl Salvini sia già stata collegiale» e la posizione dell' Anci, emersa durante i lavori della commissione immigrazione sia stata discussa «durante i lavori del comitato direttivo del 19 settembre e durante quelli del direttivo del 15 novembre 2018». «Tuttavia», ha annunciato il numero uno dell' Anci, «per non alimentare polemiche, farò convocare per il 10 gennaio una nuova riunione del comitato direttivo per discutere questo tema come quello delle criticità della legge di bilancio». In attesa che in casa Anci torni il sereno, la polemica tra il numero uno del Viminale e i sindaci disobbedienti non si placa. Mentre da palazzo Chigi il premier Giuseppe Conte ricorda che Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 29
4 gennaio 2019 Pagina 35 Italia Oggi
4 gennaio 2019 Pagina 36 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Avanzi liberi, non per gli enti in disavanzo Avanzo libero, tranne che per gli enti i n disavanzo. Possibilità di contrarre nuovi prestiti per investimenti. Fondo pluriennale vincolato sempre rilevante ai fini degli equilibri. Sono queste le principali conseguenze della cancellazione del pareggio di bilancio disposta dalla manovra. Siccome la nuova disciplina è entrata in vigore solo dal 1° gennaio, i bilanci approvati prima dovevano essere costruiti come se il pareggio vi fosse ancora, con tanto di obbligo di predisporre ed allegare il relativo prospetto, come confermato anche dallo schema di parere dell' organo di revisione economico- finanziaria predisposto dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (Cndcec) e dall' Associazione nazionale revisori enti locali (Ancrel). In molti casi, ciò non dovrebbe aver rappresentato un problema insormontabile se l' ente non ha iscritto quote di avanzo presunto o ovvero nuovi prestiti. Ma talvolta anche solo la dinamica del Fondo pluriennale vincolato (Fpv) potrebbe avere creato problemi di quadratura, che oggi sono superati e possono essere recepiti in apposte variazioni. Per chi deve ancora completare l' iter del preventivo, è possibile emendare lo schema, al quale non deve più essere allegato il predetto prospetto. Maglie più strette, invece, per gli enti in disavanzo, che potranno utilizzare l' avanzo solo nei limiti della «lettera A» del prospetto dimostrativo del risultato di amministrazione, al netto della quota minima obbligatoria accantonata nel fondo crediti di dubbia esigibilità e dell' accantonamento al fondo anticipazioni di liquidità, incrementato dell' importo del disavanzo da recuperare iscritto nel primo esercizio del bilancio di previsione. Nel caso in cui l' importo della lettera A) risulti negativo o inferiore alla quota minima obbligatoria accantonata nel risultato di amministrazione per il fondo crediti di dubbia esigibilità e al fondo anticipazione di liquidità, i medesimi enti possono applicare al bilancio di previsione la quota vincolata, accantonata e destinata del risultato di amministrazione per un importo non superiore a quello del disavanzo da recuperare iscritto nel primo esercizio del bilancio di previsione. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 31
4 gennaio 2019 Pagina 36 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali LEGGE DI BILANCIO/ Molte le novità della Manovra da recepire nei preventivi Comuni, conti da aggiornare Cancellato il pareggio, cade il blocco dei tributi locali Enti locali, bilanci d a v a r i a r e . L e amministrazioni sono chiamate a recepire le numerose novità contenute nella manovra appena approvata. La necessità può porsi anche per coloro che abbiano già licenziato il preventivo in consiglio, oltre che ovviamente per chi fosse ancora fermo allo schema. Sono tante, in effetti, le norme della Manovra 2019 (legge n. 145/2018) che impattano sui conti di comuni, province e città metropolitane e che devono essere metabolizzate il prima possibile. Pertanto, anche chi ha già tagliato il traguardo del varo consiliare deve porsi fin da subito il problema, mentre per gli altri la scadenza ultima è, come noto, il 28 febbraio. Certamente, il cambiamento più significativo riguarda la cancellazione del pareggio di bilancio, che libera l' applicazione dell' avanzo e l' accensione di nuovi prestiti (si veda l' altro pezzo in pagina), ma vi sono altre modifiche che possono essere necessarie. Proviamo a passare in rassegna le principali. Tributi In questo ambito, occorre innanzitutto considerare gli effetti dello sblocco, o per meglio dire della mancata conferma del blocco che vigeva dal 2016. Proprio perché già incorporata nella legislazione previgente, la facoltà di prevedere aumenti delle aliquote o riduzioni delle esenzioni e delle agevolazioni potrebbe essere stata utilizzata anche prima che la manovra diventasse legge. Ma la consueta prudenza dei ragionieri avrà in molti casi consigliato d i attendere, per cui adesso, se si vuole mettere mano a delibere e regolamenti, occorre agire subito. In questi casi, come noto, la dead line è il termine ultimo per l' approvazione dei bilanci di previsione (art. 1, comma 169, della legge 296/2006), al momento fissato, come detto, alla fine del prossimo mese. Per chi ha già chiuso il preventivo, è destinata a riproporsi la querelle, mai risolta, sulla necessità o meno di riapprovare il bilancio, ovviamente entro il predetto termine. Per la tesi affermativa (più restrittiva e onerosa in termini amministrativi) si è espressa la sezione autonomie della Corte dei conti (deliberazione n. 2/2011), mentre per il ministero dell' economia e delle finanze è possibile e sufficiente agire mediante una semplice e più snella variazione, sempre prima della scadenza. Più lineare, invece, la strada per chi deve ancora varare il documento contabile, che però dovrà essere emendato per essere in sintonia con i provvedimenti tributari. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 32
4 gennaio 2019 Pagina 36 Italia Oggi
4 gennaio 2019 Pagina 37 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali nelle offerte per un appalto pubblico Anomalie, solo il giudizio negativo va motivato Il giudizio favorevole di non anomalia di una offerta per un appalto pubblico non necessita di motivazione puntuale e analitica. Lo ha affermato il consiglio di Stato con la sentenza della terza sezione n. 7129, emessa il 18 dicembre 2018, in merito ad una fattispecie nella quale la stazione appaltante aveva espresso un giudizio favorevole di non anomalia dell' offerta in una gara d' appalto. Tale giudizio, dicono i giudici, «non richiede una motivazione puntuale ed analitica, essendo sufficiente anche una motivazione espressa per relationem alle giustificazioni rese dall' impresa offerente, sempre che queste ultime siano a loro volta congrue ed adeguate». Pertanto, solo in caso di giudizio negativo sussiste l' obbligo di una puntuale motivazione. Dal punto di vista della modalità di verifica il consiglio di Stato ha ricordato che la stazione appaltante non è tenuta a chiedere chiarimenti su tutti gli elementi dell' offerta e su tutti i costi. Può quindi legittimamente limitarsi a verificare se, nel complesso, l' offerta sia remunerativa e in grado di assicurare il corretto svolgimento del servizio. Ad esempio, può limitarsi a chiedere le giustificazioni con riferimento alle sole di voci di costo più rilevanti, le quali, da sole, potrebbero incidere in modo determinante sull' attendibilità dell' offerta complessiva. Inoltre, afferma la sentenza, «la valutazione di congruità deve essere globale e sintetica, senza concentrarsi esclusivamente e in modo parcellizzato sulle singole voci, dal momento che l' obiettivo dell' indagine è l' accertamento dell' affidabilità dell' offerta nel suo complesso e non già delle singole voci che la compongono». In altre parole, dicono i giudici, quel che conta è «l' accertamento della serietà dell' offerta desumibile dalle giustificazioni fornite dalla concorrente e dunque la sua complessiva attendibilità». Pertanto si provvede invece all' esclusione dalla gara solo a seguito della prova dell' inattendibilità complessiva dell' offerta, per cui «eventuali inesattezze su singole voci devono ritenersi irrilevanti». In tutte queste operazioni, chiude la sentenza, la commissione di gara dispone di ampia discrezionalità circa le modalità prescelte per il compimento del sub-procedimento di anomalia e le sue valutazioni sono solo limitatamente sindacabili da parte del giudice. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 34
4 gennaio 2019 Pagina 37 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Da oggi in vigore il regolamento pubblicato in G.U. il 20/12/18 Nuove regole per chiedere pareri consultivi all' Anac In vigore da oggi il nuovo regolamento Anac per le richieste di pareri non vincolanti in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza, nonché in materia di contratti pubblici; per gli appalti potranno formulare richieste di parere le stazioni appaltanti e i soggetti portatori di interesse (le associazioni e i comitati); il parere dovrà essere emesso entro 120 giorni. Sono queste le novità del nuovo regolamento Anac (che sostituisce il precedente del 20 luglio 2016) emesso con la delibera n. 1102 del 21 novembre, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 25 del 20 dicembre 2018, che entra in vigore oggi. Nel nuovo regolamento viene preliminarmente precisato che è in capo all' Autorità l' attività consultiva, con riferimento a fattispecie concrete, in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza, con particolare riguardo alle problematiche interpretative e applicative della legge 6 novembre 2012, n.190 e dei suoi decreti attuativi e, in materia di contratti pubblici, con particolare riguardo alle problematiche interpretative e attuative del Codice, f a t t a e c c e z i o n e p e r i p a r e r i d i precontenzioso di cui all' art. 211, comma 1. L' attività consultiva è esercitata, oltre che nei casi previsti dalla legge Severino (art. 1, comma 2, lettere d ed e), nonché dall' art. 16, comma 3 della legge 39/2013, «quando la questione sottoposta all' attenzione dell' Autorità presenta una particolare rilevanza sotto il profilo della novità, dell' impatto socio-economico o della significatività dei profili problematici posti in relazione alla corretta applicazione delle norme indicate nel comma 1 del provvedimento». L' Autorità chiarisce che l' adozione di pareri non vincolanti in materia di contratti pubblici, nonché in tema di prevenzione della corruzione, richiesti con riferimento a casi concreti in ordine alla corretta interpretazione e applicazione della disciplina di settore, fatta eccezione per i pareri di precontenzioso di cui all' art. 211 del dlgs n. 50/2016, costituisce una funzione strettamente connessa con le funzioni di regolazione e di vigilanza dell' Autorità, in quanto volta a fornire indicazioni ex ante e a orientare l' attività alle amministrazioni, nel pieno rispetto della discrezionalità che le caratterizza. L' Autorità potrà essere interessata da una richiesta di parere da una pluralità di soggetti, in relazione alle diverse materie per le quali è prevista la funzione consultiva: ad esempio per i pareri previsti all' art. 1, comma 2, lettera d), della legge n. 190 del 2012, dal ministro per la pubblica amministrazione; per i pareri previsti all' art. 1, comma 2, lettera e), della legge n.190 del 2012, dalle amministrazioni dello Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 35
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