Unione della Romagna Faentina - venerdì, 01 maggio 2020 - Unione Romagna Faentina

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Unione della Romagna Faentina - venerdì, 01 maggio 2020 - Unione Romagna Faentina
Unione della Romagna Faentina
    venerdì, 01 maggio 2020
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Unione della Romagna Faentina
                                                   venerdì, 01 maggio 2020

Prime Pagine

 01/05/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna                                                          4
 Prima pagina del 01/05/2020

 01/05/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                                                               5
 Prima pagina del 01/05/2020
 01/05/2020   Il Sole 24 Ore                                                                                        6
 Prima pagina del 01/05/2020
 01/05/2020   Italia Oggi                                                                                           7
 Prima pagina del 01/05/2020

Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

 01/05/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 31                                                          8
 «Ora ripartono gli interventi programmati»
 01/05/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 32                                                         10
 Sempre più medici in 'servizio' a domicilio
 01/05/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 32                                                         11
 Ieri in provincia un solo caso di positività. Ma c' è purtroppo anche un altro decesso
 01/05/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 41                                                         12
 Prima pagina Faenza Lugo
 01/05/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 41                                       Beppe Sangiorgi   13
 Il Boncellino, qui regnava l' anarchia

 01/05/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42                                                         14
 «Chiediamo solamente di poter lavorare»

 01/05/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42                                                         16
 Ventimila mascherine all' ospedale grazie all' iniziativa della volontaria

 01/05/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42                                                         17
 Frogstock, tanti dubbi per il festival rock di Riolo in calendario ad agosto
 01/05/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43                                                         18
 «Affetti e seconde case, il governo ci aiuti»
 01/05/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44                                                         20
 Pista di via Ospitalacci, assegnato l' appalto
 01/05/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44                                                         22
 Spettacoli per bimbi in streaming
 01/05/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44                                                         23
 A quasi cinque anni dal rogo, il Rosso ha di nuovo il suo fienile

Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

 01/05/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 6                            ALESSANDRO CICOGNANI     24
 Ventidue multe a parrucchieri ed estetisti fai -da -te
 01/05/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 7                                                     26
 Rontini (Pd): "Si valuti la riapertura prima di giugno, in tutta sicurezza"
Unione della Romagna Faentina - venerdì, 01 maggio 2020 - Unione Romagna Faentina
01/05/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 30                                      MICHELE DONATI      27
 Agriturismi in collina pronti per la Fase 2 ma fra tante incertezze

 01/05/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 30                                                          29
 Da un' ex paziente oncologica un dono di 20mila mascherine
 01/05/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31                                                          30
 «Le aziende agricole rischiano il crac a causa del prolificare dei cinghiali»
 01/05/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31                                                          32
 «Attività motoria bandita e svilita» Italia Viva si rivolge a Bonaccini
 01/05/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31                                                          33
 Uscita l' opera "Signori, il Canzoniere" di Renato Ridolfi
 01/05/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 24                                                          34
 Musica a domicilio tra cortili e balconi
 01/05/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 20                                                          35
 Gresini: «Il Mondiale delle Moto E potrebbe svolgersi interamente»

Stampa Locale

 01/05/2020   La Repubblica (ed. Bologna) Pagina 14                                                                      36
 Demetrio Stratos

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 01/05/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 14                                                                Barbara Fiammeri   37
 Governo-Regioni, ora trattative sulle riaperture

 01/05/2020   Italia Oggi Pagina 5                                                                   FRANCO ADRIANO      39
 Fase 2, sindaci contro governatori

 01/05/2020   Italia Oggi Pagina 7                                                                    GAETANO COSTA      42
 Il coronavirus allunga il mandato dei sindaci
 01/05/2020   Italia Oggi Pagina 17                                                                     FILIPPO MERLI    44
 I comuni e le regioni si fanno il loro Amazon
 01/05/2020   Italia Oggi Pagina 36                                                     PAGINA A CURA DI LUIGI OLIVERI   46
 Assunzioni, dubbi sul passato
 01/05/2020   Italia Oggi Pagina 37                                                                 MATTEO BARBERO       48
 Nuovi prospetti per i rendiconti
 01/05/2020   Italia Oggi Pagina 37                                                                 MATTEO BARBERO       49
 Partecipate e sanità ai raggi X
 01/05/2020   Italia Oggi Pagina 39                                                                                      50
 Emilia Romagna, 2,8 mln ai presìdi per il territorio
 01/05/2020   Italia Oggi Pagina 39                                              PAGINA A CURA DI MASSIMILIANO FINALI    51
 Rinegoziazione mutui selettiva
 01/05/2020   Italia Oggi Pagina 39                                                                                      53
 Toscana, 5 milioni per la sicurezza delle strade
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[ § 1 § ]

     venerdì 01 maggio 2020
                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna

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[ § 2 § ]

            venerdì 01 maggio 2020
                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

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[ § 3 § ]

            venerdì 01 maggio 2020
                                                      Il Sole 24 Ore

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[ § 4 § ]

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                                                         Italia Oggi

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[ § 1 5 7 7 7 4 7 5 § ]

                          venerdì 01 maggio 2020
                          Pagina 31

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Ora ripartono gli interventi programmati»
                          Il direttore sanitario Tarlazzi: «Le ambulanze hanno disposizioni di portare a Lugo i pazienti che risulteranno positivi»

                          I contagi calano, il lockdown si allenta. Dopo l' emergenza la sanità si
                          prepara a una nuova fase, riprendendo gli interventi chirurgici prioritari. Si
                          liberano posti letto ma l' immunità di gregge è ancora lontana, come
                          spiega Paolo Tarlazzi, direttore sanitario dell' ospedale di Ravenna.
                          Tarlazzi, come giudica la fase 1 nel nostro territorio, ora che è
                          quasi terminata? «Non ci siamo fatti troppo male, si è conclusa senza
                          che Ravenna ne uscisse troppo ammaccata. Merito di tutti, in primis dei
                          cittadini che hanno rispettato le misure di contenimento, ma anche degli
                          operatori dell' ospedale. Se il lockdown proseguisse così mi sentirei di
                          dire che le nostre strutture sarebbero in grado di rispondere, e di riaprire
                          con un buon margine di sicurezza». C' è timore di una ricaduta? «Non
                          dico che ci siano tensione o paura, ma di certo tutto quello che faremo
                          dopo la riapertura dovrà essere valutato con estrema cautela. L'
                          esperienza a livello internazionale ci dice che il rischio di ripresa dell'
                          epidemia è dietro l' angolo». La ripresa del virus è legata anche alle
                          immunità. Che risultati stanno dando i test sierologici sugli operatori sanitari? «Finora ne abbiamo effettuati
                          circa 3200 tra Ravenna, Faenza e Lugo, a operatori sanitari, dipendenti di strutture per anziani e forze dell' ordine. I
                          positivi sono stati pochissimi: 25, di cui 22 che hanno sviluppato un' immunità e altri 3 contagiosi, messi in
                          quarantena a casa». Un segnale positivo o negativo? «Può essere letto in entrambi i modi. Da un lato tutti sono
                          stati attenti e non si sono ammalati, ma dall' altro non c' è quell' immunità di gregge che ci auguriamo che prima o poi
                          verrà sviluppata». Veniamo all' ospedale. Sempre meno pazienti Covid? «Sì. Al Pronto soccorso aumentano gli
                          accessi non Covid, la maggior parte di coloro che si rivolgono a noi sono negativi e cercano risposte a patologie non
                          legate al Coronavirus».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 8
Unione della Romagna Faentina - venerdì, 01 maggio 2020 - Unione Romagna Faentina
[ § 1 5 7 7 7 4 7 5 § ]

                          venerdì 01 maggio 2020

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Molti reparti erano stati convertiti a Covid. Come state agendo? «Stiamo riaprendo la degenza chirurgica al quarto
                          piano, dove nei 32 posti letto verranno ricoverati i pazienti non Covid in carico a Chirurgia generale, Urgenze, Urologia
                          e Senologia. Si tratta di reparti che in questi mesi erano stati compressi tutti in Ortopedia, assieme alla Chirurgia
                          vascolare e toracica». Più spazio per riprendere gli interventi prioritari? «Esatto. Questo ci permetterà di
                          aumentare gli interventi chirurgici programmati in classe A neoplastica. E se continueremo così con i contagi ci sarà
                          la possibilità di fare anche interventi prioritari non oncologici, e via di seguito tutte le altre classi». Quando saranno
                          disponibili i nuovi posti letto? «Da oggi (ieri per chi legge, ndr). Ora stiamo trasferendo i pazienti da Ortopedia al
                          quarto piano chirurgico. E poi trasformeremo anche i 16 letti del Post acuti, usati in questi due mesi per i pazienti
                          Covid, in posti per pazienti non Covid. Questo servirà anche come risposta alla trasformazione dell' Ospedale di
                          comunità di Cervia da non Covid a Covid». Nel caso in cui i contagi dovessero riprendere, quei letti torneranno
                          Covid? «No. Le unità non saranno più riconvertite, ma si darà piena realizzazione al Covid hospital di Lugo, che dovrà
                          essere il punto di trasferimento e di ricovero di pazienti Covid positivi e sospetti Covid. Le ambulanze ora hanno
                          disposizioni di portare a Lugo i pazienti Covid positivi che necessitano di ricovero, anche da Ravenna». Quanti posti
                          letto Covid c' erano al Santa Maria delle Croci nel momento di picco? «Tra i 130 e i 140. Ora ne rimangono 20
                          in Malattie infettive, 16 in Pneumologia, 30 a Medicina primo piano con area filtro sospetti, 27 al quinto piano. A Lugo
                          invece ci sono un centinaio di posti letto». Sara Servadei.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 9
Unione della Romagna Faentina - venerdì, 01 maggio 2020 - Unione Romagna Faentina
[ § 1 5 7 7 7 4 8 0 § ]

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                                                                   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Sempre più medici in 'servizio' a domicilio
                          L' unità speciale ora potrà anche effettuare i tamponi se gli operatori dovessero trovarsi di fronte a pazienti con
                          sintomi

                          Tamponi e terapie a domicilio: si intensifica l' attività dell' Usca, l' unità
                          speciale di medici impegnata nelle visite a domicilio ai malati Covid-19
                          che non hanno necessità di essere ricoverati o che sono stati dimessi
                          dalle strutture. E non poteva essere diversamente, visto che nella fase
                          attuale, con la diminuzione dei contagi e dei ricoveri in terapia intensiva,
                          risulterà sempre più determinante l' assistenza sul territorio. I ventidue
                          medici dell' Unità che opera in tutta la provincia di Ravenna, con base a
                          Russi, sono impegnati oggi su due fronti: ai pazienti a domicilio si sono
                          affiancati infatti gli ospiti delle strutture sanitarie per anziani, delle case di
                          riposo, luoghi particolarmente a rischio per la fragilità della popolazione
                          d' età avanzata di fronte al virus. «Il servizio - spiega Mauro Marabini,
                          responsabile del dipartimento Cure primarie a cui l' Unità speciale fa capo
                          - è operativo tutti i giorni, compresi i festivi, dalle 8 del mattino alle 20. Si
                          è inoltre aggiunto un nuovo turno di rinforzo a metà giornata. Fino a
                          questo momento veniva effettuata una quindicina di visite al giorno, da
                          adesso in poi, con l' inserimento degli ospiti delle Rsa il numero è destinato ad aumentare». Aumentano anche
                          modalità e tipologie di interventi dei medici sui pazienti. Ora i medici potranno effettuare, in accordo con la Sanità
                          pubblica, anche i tamponi se dovessero trovarsi di fronte a pazienti con sintomi. «Oltre ai tamponi - prosegue
                          Marabini - i medici potranno anche prescrivere e rilasciare a domicilio la terapia a base di idrossiclorochina. E' di
                          notevole importanza poi il lavoro di monitoraggio che effettueranno nelle residenziali sociosanitarie, luoghi
                          particolarmente a rischio da tenere costantemente sotto controllo e che rappresentano, secondo i dati regionali, il 15
                          per cento dei contagi». I medici, per lo più giovani e con esperienza come guardia medica sono stati affiancati dai
                          colleghi della protezione civile. Sono divisi in quattro unità, una per Faenza, una per Lugo, due per Ravenna. Le unità
                          mediche hanno libertà di movimento sul territorio e, in caso di bisogno, possono intervenire anche al di fuori dell'
                          ambito a cui sono destinati. Sono dotati del massimo dei dispositivi di sicurezza previsti dal protocollo, indossano
                          quindi la tuta intera, visiera, mascherina ffp2, calzari e guanti. L' arruolamento nell' USCA è stato preceduto da un'
                          intensa attività di formazione. «I corsi relativi alla somministrazione dei tamponi si sono conclusi pochi giorni fa e ne
                          sono in programma altri a breve» conclude Mauro Marabini. Annamaria Corrado.

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019         Pagina 10
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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Ieri in provincia un solo caso di positività. Ma c' è purtroppo anche un altro decesso
                          Alla Baccarini di Russi Non ce l' ha fatta invece un ospite del Giglio d' oro

                          Un solo contagio, ma anche un decesso. I nuovi casi in provincia
                          continuano a calare. Partiamo dall' aspetto più negativo: è morto Albino
                          Finotti, 89enne di Ravenna. Era un ospite del Giglio d' oro, la comunità
                          alloggio per anziani di Ravenna in cui dall' inizio dell' epidemia si sono
                          verificate 22 positività (16 ospiti e 6 operatori). L' unico contagio è
                          invece un' anziana della casa residenza anziani Baccarini di Russi, la cui
                          positività era già stata comunicata mercoledì sera. Alla Baccarini c' è
                          anche una buona notizia: la prima guarigione di un ospite 90enne, che si
                          prepara a rientrare in struttura. Ieri la Regione ha registrato 2.519
                          guarigioni: in Emilia Romagna ci sono 12.322 guariti e 'solo' 9.563 casi
                          attivi. «Certifichiamo formalmente un sorpasso formidabile», ha
                          commentato il commissario ad acta per l' emergenza coronavirus
                          regionale Sergio Venturi. Nel Ravennate ieri si sono registrate 39
                          guarigioni totali e 9 cliniche di pazienti divenuti asintomatici. In totale in
                          provincia i contagiati dall' inizio dell' emergenza sono 982: 444 a
                          Ravenna, 64 a Cervia, 60 a Russi, 127 a Faenza, 22 a Castel Bolognese, 8 a Riolo Terme, 7 a Solarolo, 10 a Brisighella,
                          2 a Casola, 67 a Lugo, 29 ad Alfonsine, 32 a Bagnacavallo, 8 a Conselice, 11 a Massa, 3 a Sant' Agata, 16 a Cotignola,
                          21 a Fusignano e 51 residenti fuori provincia. sa.ser.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019         Pagina 11
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                                                           Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Prima pagina Faenza Lugo

                          Prima pagina Faenza Lugo

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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          La storia

                          Il Boncellino, qui regnava l' anarchia

                                                                                                                             Beppe Sangiorgi

                          Boncellino, 'e' Bunzlén', è una frazione di Cotignola nota per essere la
                          patria di Stefano Pelloni, il sanguinario brigante detto 'il Passatore'. Figlio
                          di una terra della quale si diceva: «A e' Bunzlén i piânta fasul, ma e' nès di
                          lédar», al Boncellino piantano fagioli, ma nascono dei ladri. Certo è che
                          tra i circa mille abitanti che contava Boncellino a metà '800 non eran
                          pochi coloro che vivevano sul limitare o fuori della legge. In una sorta di
                          anarchia causata dal malgoverno per un territorio diviso tra i comuni di
                          Lugo, Bagnacavallo, Russi e Faenza. Tant' è che in Romagna si diceva:
                          «Par la Vëcia andê a Cudgnöla, ma arguardêv d' andê a e' Bunzlén», per la
                          Segavecchia andate a Cotignola ma guardatevi d' andare al Boncellino.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019      Pagina 13
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                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Chiediamo solamente di poter lavorare»
                          La protesta di una decina fra artigiani, ristoratori e titolari di centri estetici: «Vogliamo certezze, perché il virus a
                          giugno non sarà sparito»

                          Ieri mattina una decina di imprenditori della ristorazione, dei servizi alla
                          persona e artigiani vari hanno messo in scena un piccolo momento di
                          protesta per chiedere una mano in un momento di grande difficoltà
                          economica a causa della chiusura delle loro attività. «Per quel che mi
                          riguarda - spiega uno di loro, Francesco Vitucci, chef e titolare dei
                          ristoranti Voglia Matta e Chalet dello sport e dell' Hotel Polo della
                          ceramica -, ho 27 dipendenti in cassa integrazione che ancora non hanno
                          visto un centesimo. I 600 euro promessi non sono mai arrivati e quindi
                          siamo in enorme difficoltà. Chiediamo al Governo di farci aprire
                          immediatamente e noi cercheremo di offrire il rispetto delle distanze di
                          sicurezza e la sanificazione dei locali. In caso contrario ci diano
                          contributi a fondo perduto perché sono due mesi che non lavoriamo».
                          Sulle riaperture gli operatori hanno tante insicurezze su come e cosa
                          dover adottare. «Le indicazioni per attività di parrucchiere ed estetiste -
                          spiega Claudia Bellini titolare di un centro estetico in Borgo - sono molto
                          fumose. Noi abbiamo alcuna indicazione su quali dispositivi dovremmo mettere in campo fermo restando che
                          autoclavi per le sterilizzazioni delle attrezzature, le mascherine, camici monouso fanno già parte delle nostre attività
                          e in quelle della ristorazione. Spendiamo più in monouso che in altro. Peraltro le attività per poter aprire hanno
                          ricevuto le autorizzazioni delle Ausl che ci hanno certificato essere a norma. Adesso vogliamo indicazioni e un aiuto
                          economico perché alla fine saranno tre mesi di chiusura». Altro punto che preoccupa micro-imprenditori e artigiani è
                          il fattore psicologico. «Sarà da capire - dicono - con quale spirito e se la clientela potrà o vorrà frequentare bar,
                          ristoranti, parrucchiere e centri di estetica. Le partite Iva che oggi stanno manifestando il proprio dolore lo fanno
                          perché non gli resta che quello. Vogliono poter lavorare in sicurezza, nel rispetto di tutti al pari di chi non ha smesso
                          di lavorare. Il virus non sparirà oggi così come non sparirà il primo giugno (data presunta della riapertura di quelle
                          attività, ndr). Se oltre 8 milioni di partite Iva non ripartiranno, senza contare dipendenti e l' intera filiera, il contraccolpo
                          anche sul fronte delle imposte per lo Stato sarà devastante che non riuscirà a erogare i servizi. Comprendiamo l'
                          emergenza sanitaria, anche noi siamo stati colpiti, ma se non si ripartirà non ci sarà nemmeno nessuno da guarire».
                          All' iniziativa di ieri hanno preso parte tra gli altri: Claudia Bellini, Grazia La Gioia, Isabella Salvini, Leila Beltrandi, Paola
                          Ciani, Cristina Alpi, Francesco Vitucci, Desiree Betti, Sabrina Longo,

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                 Pagina 14
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                          Antonella Sportelli oltre a una rappresentate del Circolo i Fiori. Antonio Veca © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                          Ventimila mascherine all' ospedale grazie all' iniziativa della volontaria
                          Faenza: cento persone hanno contribuito alla donazione organizzata dall' ex paziente oncologica, Michela Fabbri

                          Nella mattinata di ieri l' ospedale 'degli Infermi' di Faenza si è visto
                          recapitare un graditissimo regalo: 20mila mascherine protettive da far
                          indossare ai pazienti costretti in questo periodo di pandemia a recarsi in
                          corsia, in modo da minimizzare il rischio di contagio da Covid-19. Chi è il
                          mittente? Più di 100 persone hanno contribuito al dono, ma sicuramente
                          la persona che ha dato una spinta più determinante è Michela Fabbri:
                          logistics manager della Scuderia Alpha Tauri e volontaria dell' Istituto
                          Oncologico Romagnolo presso l' hospice 'Villa Agnesina', dove porta
                          avanti un' attività di accoglienza, compagnia e ascolto a vantaggio degli
                          ospiti della struttura e dei loro famigliari. «Da ex paziente oncologica so
                          quanto sia formidabile il lavoro che svolgono non solo in termini di pura e
                          semplice somministrazione delle terapie - spiega - ma anche a livello
                          umano: a volte un' attenzione e un sorriso possono veramente fare la
                          differenza nel percorso di guarigione e mi sono attivata subito per
                          sdebitarmi. Ho deciso di chiamare il progetto 'Mask for Hope': ho
                          sfruttato le mie conoscenze e la mia professionalità per trovare un fornitore, dopodiché mi sono messa in contatto
                          con lo Ior per creare un crowdfunding». L' obiettivo era di raccogliere 10mila euro, e sono bastati 10 giorni di tam tam
                          sui social per raccoglierli, grazie anche alla Mespic Srl, che ha contribuito con 2mila euro. Anche il direttore generale
                          Ior, Fabrizio Miserocchi, ha voluto esprimere la sua gratitudine «verso chi chi ha aiutato».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 16
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Frogstock, tanti dubbi per il festival rock di Riolo in calendario ad agosto

                          Non sono assoli di chitarra ma interrogativi quelli che risuonano nelle
                          menti degli organizzatori di Frogstock, il festival rock di Riolo Terme che
                          quest' anno sarebbe giunto alla sua 27ª edizione. Le date in calendario
                          coincidevano con l' ultima settimana di agosto, da mercoledì 26 a sabato
                          29. «Normalmente in questo periodo dell' anno ci avviavamo a siglare i
                          contratti con i musicisti in vista delle loro esibizioni», rivela Filippo
                          Sangiorgi, tra gli organizzatori del festival, promosso da una rete di
                          volontari guidata dalla Pro Loco di Riolo Terme e dall' associazione 'Clips
                          Rag & Rock'. Sul palco di Frogstock negli ultimi anni si sono alternati Zen
                          Circus, Lo Stato Sociale, Perturbazione, Caparezza, Marta sui tubi, Tre
                          allegri ragazzi morti, Nina Zilli, Punkreas, ma anche giganti della scena
                          internazionale quali i Jethro Tull, in scena nel 2009. «Da parte di tutti noi
                          c' è la volontà di dare vita al festival: in chi mi ha contattato vedo lo
                          stesso spirito di sempre, ma dobbiamo fare i conti con la realtà. Capire
                          come evolve l' emergenza, quali saranno le linee guida sulla musica dal
                          vivo, che tipo di restrizioni verranno previste per i concerti». Il distanziamento sociale di uno o due metri poco
                          avrebbe a che fare con l' immagine che tutti hanno di un concerto rock: «ma non è l' unico dubbio». I costi fissi di un
                          concerto infatti sono tali per cui un dimezzamento forzato delle presenze tra il pubblico avrebbe conseguenze non di
                          poco conto sulla sua sostenibilità. «Inoltre l' area del parco fluviale va attrezzata da cima a fondo, con il palco e i
                          servizi aggiuntivi». L' idea di un festival 'a distanza' non convince tutti. «Parlando a titolo personale ammetto di
                          essere scettico», conclude Sangiorgi. «È ipotizzabile prevedere dei contenuti fruibili online, ma non sarebbe un vero
                          Frogstock, quanto piuttosto un modo di tenere vivo il panorama musicale. Una sorta di 'aspettando Frogstock 2021'.
                          Al momento però vogliamo innanzitutto capire se è possibile organizzare l' edizione 2020, e per farlo occorre che gli
                          organizzatori possano confrontarsi collegialmente, cosa che finora non siamo riusciti a fare. Solo in un secondo
                          momento valuteremo eventuali alternative». Filippo Donati.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 17
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                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Affetti e seconde case, il governo ci aiuti»
                          La lettera di un gruppo di sindaci di comuni 'di confine' tra cui Casola al presidente dell' Anci: «Provvedimenti 'affinati'
                          in base al territorio»

                          Divisi dalla geografia e ora anche dalla fase 2. È la situazione che stanno
                          tentando di scongiurare Giorgio Sagrini, Tommaso Triberti e Gian Piero
                          Moschetti, sindaci rispettivamente di Casola Valsenio, Marradi e
                          Palazzuolo, firmatari di una lettera (insieme a colleghi emiliani e toscani)
                          indirizzata al presidente dell' Associazione nazionale dei Comuni d' Italia,
                          cui chiedono di farsi portavoce nei confronti del governo. La condizione
                          di Marradi e Palazzuolo (così come quella della confinante Firenzuola) è
                          unica in regione: sono infatti i soli Comuni del bacino padano a essere
                          parte della Toscana. Una situazione che normalmente non ha causato
                          particolari problemi: per tutte le loro esigenze - da quelle sanitarie alla
                          quasi totalità di quelle lavorative, fino ai semplici acquisti - marradesi e
                          palazzuolesi gravitano su Faenza, Brisighella e Casola. «Noi sindaci di
                          montagna - si legge nella lettera - intendiamo portare all' attenzione
                          alcune problematiche che andremo ad affrontare nei nostri comuni al
                          momento dell' entrata in vigore del Dpcm del 26 aprile. Essendo comuni
                          'di confine', qui si contano molte relazioni familiari (anche strette) a cavallo tra le due regioni, con situazioni che -
                          distanziati da pochi chilometri - vedono affetti separati dal confine, che allo stato attuale ne impedirebbe i
                          ricongiungimenti, creando così, nell' arco di pochi chilometri, cittadini di serie A e di serie B. È auspicabile la
                          possibilità di consentire, per casi particolari e comprovati, gli spostamenti interregionali, magari anche limitatamente
                          al comune immediatamente confinante dell' altra regione». Gli affetti non sono però il solo interrogativo all'
                          orizzonte: «Con l' arrivo della bella stagione sarà impossibile intercettare tutti gli spostamenti non consentiti e in
                          particolare quelli verso le seconde case di proprietà, dove peraltro alcuni cittadini hanno la residenza anagrafica. È
                          opportuno studiare delle regole che, nel rispetto della tutela della salute, consentano questi movimenti». Prevedendo,
                          ad esempio, «spostamenti di ragionevole durata - tali da garantire una lunga permanenza in loco - o accompagnati da
                          una dichiarazione formale da inviare al Comune di destinazione, in modo da avere il controllo delle presenze sul
                          territorio. Molti cittadini, originari di queste montagne, si trasferiscono qui per l' intero periodo estivo. Siamo
                          profondamente convinti che i nostri territori, anche per la scarsa densità di popolazione, abbiano tutte le
                          caratteristiche per consentire una più elevata sicurezza sanitaria rispetto agli agglomerati urbani». I sindaci si dicono
                          altrettanto certi che «i provvedimenti costruiti a livello nazionale abbiano la necessità di essere "affinati", territorio
                          per territorio», anche comprendendo la «sperimentazione di nuovi metodi di convivenza con il Covid-19, a partire da
                          servizi primari quali quelli socio-sanitari, scolastici e del trasporto pubblico locale,

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 18
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                          venerdì 01 maggio 2020

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                                                                  Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          che qui hanno caratteristiche completamente diverse rispetto alle grandi città». Filippo Donati © RIPRODUZIONE
                          RISERVATA.

                                                            Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019       Pagina 19
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                          Pista di via Ospitalacci, assegnato l' appalto
                          Procede l' iter per la realizzazione della ciclabile chiesta dai cittadini. Dal Comune: «Quando la ditta sarà pronta
                          inizieranno i lavori»

                          Nei giorni scorsi è stato assegnato l' appalto per la pista ciclopedonale di
                          via Ospitalacci, un' opera che i residenti chiedevano da anni. «L' obiettivo
                          del progetto - spiegano dagli uffici tecnici - è la realizzazione di un
                          percorso protetto per estendere la rete ciclabile già esistente di via Canal
                          Grande fino al borghetto di via San Prospero e via Dottora, dove abitano
                          un centinaio di famiglie che da anni chiedevano un collegamento in
                          sicurezza per poter arrivare in città». L' intervento consiste nella
                          realizzazione di una pista ciclo-pedonale lunga 500 metri e larga 2,5 metri
                          oltre a 50 metri lineari di percorsi di raccordo pedonali. Il tracciato verrà
                          collocato prevalentemente all' interno della sede stradale, su terreni
                          agricoli in leggero declivio dove è già delineata una carraia che poi si
                          collegherà alla pista ciclabile di via Canal Grande attraverso un
                          sottopasso ferroviario già esistente nei pressi del civico 238. Nei pressi
                          dei borghetti che si trovano sui due lati della strada provinciale
                          Ospitalacci, all' altezza delle via Dottora e San Prospero, verrà realizzato
                          un marciapiede pedonale largo circa 1,5 metri per un tratto di circa 110 metri di lunghezza. A corredo del manufatto
                          verranno disegnati scivoli per l' attraversamento pedonale per l' abbattimento delle barriere architettoniche e per gli
                          accessi carrai esistenti oltre alla realizzazione di un sistema di scolo per le acque piovane. Come già fatto nella pista
                          ciclabile di Borgo Tuliero, la finitura del manto verrà realizzata in tappeto di usura colorato per non discostarsi troppo
                          dalle cromie della campagna. In corrispondenza dell' accesso che porta al sottopasso ferroviario su via Canal
                          Grande è inoltre previsto l' ampliamento dell' intersezione stradale e verrà realizzato un nuovo attraversamento
                          pedonale che collega i percorsi, anch' essi ciclopedonali, che arrivano da Errano e quelli da via Canal Grande. Il
                          percorso per bici e pedoni, nel tratto che attraversa la campagna, verrà delimitato dai campi attraverso una rete e
                          contemplerà un nuovo impianto di illuminazione molto efficiente e a basso consumo, a led con alto contrasto per
                          mettere in sicurezza i pedoni. «L' importo dell' intervento a base d' asta, al ribasso - spiega l' assessore ai Lavori
                          pubblici, Claudia Zivieri - era di 380mila euro. La gara d' appalto, che per somme superiori ai 150mila euro prevede
                          una gara aperta a tutte le ditte che rispondono ai requisiti della regolamentazione nazionale, è stata vinta dalla
                          'Magistra Srl' di Colletorto nella provincia di Campobasso che ha offerto un ribasso d' asta pari al 20%, per un importo
                          totale di 207mila euro, compresi gli oneri di sicurezza. La copertura finanziaria per l' opera viene da contributi statali
                          (Collegato ambientale) con trasferimenti dell' Unione per 225mila euro e 155mila

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                          venerdì 01 maggio 2020

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                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          euro attraverso un mutuo agevolato Ics sottoscritto dal Comune di Faenza». «I lavori - concludono invece dall'
                          Ufficio dei Lavori pubblici - dovranno essere ultimati entro 120 giorni anche se al momento, a causa dell' emergenza
                          sanitaria, la ditta ha comunicato l' impossibilità a iniziare per problemi logistici legati alla sistemazione degli operai,
                          alla gestione dei pasti e all' approvvigionamento dei materiali. Appena le condizioni lo consentiranno inizieranno le
                          attività. Nel frattempo verrà avviata la rimozione delle piante e degli impianti di irrigazione». Antonio Veca ©
                          RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          SUL WEB

                          Spettacoli per bimbi in streaming

                          Visto lo stop dei teatri, Culturmedia di Legacoop trasmetterà in
                          streaming, su Facebook e You Tube, alcune produzioni per ragazzi.
                          Domani alle 16 c' è 'Un topodue topitre topi un treno per Hamelin'.

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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          A quasi cinque anni dal rogo, il Rosso ha di nuovo il suo fienile
                          Terminata la ricostruzione della struttura che andò in fumo nel settembre 2015

                          A più di quattro anni dall' incendio che distrusse nel settembre 2015 il suo
                          capannone al centro civico rioni, il Rosso da qualche settimana è tornato
                          in possesso della struttura, ricostruita da zero. Oltre al fienile, andarono
                          distrutti anche tanto fieno e paglia acquistati e depositati per nutrire i
                          cavalli, (in un anno un Rione può arrivare a spendere anche 10.000 euro,
                          ndr) e attrezzi, per un valore di alcune migliaia di euro ma,
                          fortunatamente tutto era assicurato. Il capannone risultò subito inagibile,
                          era crollata quasi la metà del tetto, e quindi per quasi un lustro il Rione
                          Rosso, per sopperire a tale mancanza di spazi, ha dovuto fare ricorso alla
                          solidarietà e all' aiuto di amici e degli altri rioni. Nell' autunno 2019 sono
                          iniziati i lavori di demolizione della struttura danneggiata e subito dopo si
                          è provveduto alla ricostruzione della stessa, in base ai più moderni criteri
                          antisismici, terminata pochi giorni fa. I lavori, sono stati eseguiti dalla
                          ditta Zini Elio di Imola, che per tale appalto percepirà un importo di poco
                          superiore ai 120.000 euro. Gabriele Garavini © RIPRODUZIONE
                          RISERVATA.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 23
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Ventidue multe a parrucchieri ed estetisti fai -da -te
                          Negozi fermi e fatturato a picco per chi rispetta le regole ma c' è chi non osserva i decreti e continua a lavorare negli
                          appartamenti in maniera abusiva

                                                                                                                             ALESSANDRO CICOGNANI

                          RAVENNA Ci sono estetisti, parrucchieri e titolari di piccole attività per la cura
                          della persona che da marzo stanno tenendo i denti stretti, aspettando con ansia
                          il giorno in cui dal Governo arriverà il semaforo verde per poter riaprire. Poi ci
                          sono invece, come sempre, i furbetti. Coloro che preferiscono contravvenire
                          alle regole, mettendo a rischio loro stessi e gli altri, e che provano a proseguire
                          nel loro lavoro da abusivi. Si tratta di parrucchieri ed estetisti che hanno deciso
                          di "aprire" bottega prevalentemente dentro le loro abitazioni, rispondendo alle
                          esigenze della clientela locale: soprattutto vicini di casa, e approfittando così
                          del passaparola. VENTIDUE CASI DI ABUSIVISMO Dagli uffici di Confartigianato,
                          scendendo nel particolare, sono stati segnalati 22 casi di abusivismo riscontrati
                          su tutti il territorio provinciale. Attività "fai date", che hanno deciso di lavorare
                          pur senza alcun permesso. Tra l' altro, dunque, incassando denaro in "nero".
                          Tutto questo comporta due ordini di problemi: il primo è quello legato alla salute
                          delle persone, che di straforo vengono meno ai decreto del Governo. entrando
                          in contatto con persone che potrebbero anche aver subito il contagio da
                          coronavirus. Il secondo è un problema invece di ordine economico, perché la
                          trasgressione di alcuni mette ancora più in difficoltà coloro che, al contrario, hanno deciso che seguire le regole
                          fosse molto più importante e sicuro che trasgredirle. Nonostante questo significhi importanti perdite di fatturato.
                          RIAPERTURE È anche per questi motivi, dunque, che il presidente di Confartigianato Ravenna, Antonello Piazza,
                          chiede con forza che le attività di servizi alla persona possano tornare ad aprire in tempi il più rapidi possibili.
                          «Specialmente molti estetisti - assicura Piazza - lavoravano già in sicurezza sotto il profilo della salute ben prima dell'
                          epidemia da Covid-19. L' attenzione alla salute dei clienti è massima da parte dei titolari delle attività, per questo
                          hanno tutto l' interesse a riaprire seguendo le regole che verranno loro prescritte». Il discorso, dunque, sarebbe dare il
                          via libera il prima possibile e mettere nero su bianco protocolli precisi da dover seguire. Un modo per ridare linfa
                          vitale a tanti piccoli artigiani e cercare di estirpare il lavoro degli abusivi. La richiesta è stata messo nero su bianco in
                          un comunicato congiunto fatto da Cna e Confartigianato a livello regionale. Con la riapertura di parrucchieri ed
                          estetiste prima dell' 1 giugno si è schierata anche la consigliera regionale del Partito Democratico faentina Manuela
                          Rontini, che ha inviato un' interrogazione

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 24
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                          venerdì 01 maggio 2020

                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          alla giunta regionale, chiedendo di valutare la riapertura anticipata, «consentendo così -anche per questi settori, la
                          fine del lockdown imposto dall' emergenza sanitaria, in condizioni di sicurezza per lavoratori e clienti» (altro servizio
                          nella pagina accanto).

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 25
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                          venerdì 01 maggio 2020
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Rontini (Pd): "Si valuti la riapertura prima di giugno, in tutta sicurezza"

                          FAENZA La consigliera regionale faentina Manuela Rontini (Pd) presidente della
                          Commissione Politiche economiche, ha presentato un' interrogazione alla
                          Giunta regionale a supporto degli occupati nel settore di estetisti e parrucchieri
                          che sono chiusi dall' 1 1 marzo, come moltissime attività, ma stando a quanto
                          dichiarato dal Presidente del Consiglio Conte, saranno tra gli ultimi a riaprire, il
                          prossimo giugno. «Queste categorie rischiano di pagare uno dei prezzi più alti
                          della crisi. Molte piccole attività difficilmente riusciranno a ripartire, non
                          potendosi più permettere affitto, utenze e dipendenti». Il protrarsi dello stop a
                          questi servizi «sta mettendo a dura prova il settore, che impiega per lo più
                          donne; inoltre favorisce l' abusivismo». «Al riguardo - prosegue la consigliera Pd
                          - segnalo il positivo lavoro fatto dall' assessore regionale Vincenzo Colla che ha
                          incontrato in videoconferenza i vertici regionali di Cna e Confartigianato per
                          rispondere al grido d' allarme lanciato dalle imprese di acconciatura ed estetica,
                          preoccupate per la road map annunciata da Conte (servizo nella pagina afianco,
                          n dr)». Alla luce di tutto questo «chiedo alla Giunta di prendere in considerazione
                          l' anticipazione della ripresa delle attività di acconciatura ed estetica rispetto
                          alle date annunciate dal Governo nell' illustrazione del DPCM del 26 aprile 2020, anticipando così, anche per questi
                          settori, la fine del lockdown imposto dall' emergenza sanitaria, nella piena sicurezza dei lavoratori e dei clienti».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 26
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                          venerdì 01 maggio 2020
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          PROSPETTIVE E NUOVE PROPOSTE

                          Agriturismi in collina pronti per la Fase 2 ma fra tante incertezze
                          Grementieri: «Adatti per attività all' aperto in sicurezza» Gardi: «Pensiamo a formule come i picnic tra i filari»

                                                                                                                                  MICHELE DONATI

                          FAENZA L' incremento dei flussi turistici osservato sul territorio negli ultimi anni
                          deve molto allo sviluppo degli agriturismi, capaci di attirare ogni anno sulle
                          colline migliaia di visitatori: si tratta di un settore d' eccellenza anche dal punto
                          di vista enogastronomico che ora rischia di accusare duramente il colpo inferto
                          dal virus. «I matrimoni prenotati per l' estate sono tutti saltati - racconta Claudio
                          Dalle Fabbriche, titolare dell' agriturismo Ca' di Mezzo a Brisighella -ed anche i
                          turisti stranieri disdicono in massa. È difficile fare previsioni anche solo di qui ai
                          prossimi quindici giorni». SANIFICARE E RIPARTIRE Le prospettive non sono
                          chiare ed è difficile organizzarsi nell' incertezza: «Restano dubbi su diversi
                          aspetti - prosegue Dalle Fabbriche - come ad esempio quello fondamentale
                          della sanificazione degli ambienti. Sono stato contattato in questi giorni da Cia,
                          che tra il 4 e l' 11 maggio presenterà alla Regione le nostre richieste con l'
                          obiettivo di ottenere un vademecum per la ripartenza». Anche Coldiretti si sta
                          muovendo per avere maggiori dettagli sulla Fase 2: «Mercoledì - spiega Stefano
                          Gardi, presidente di Terranostra Ravenna e titolare dell' agriturismo Nasano a
                          Riolo Terme - si è tenuto un consiglio per parlare proprio di questo. L' apertura
                          fissata al 1° giugno potrebbe essere molto limitante per alcuni e riaprire per fare 5 o 6 pasti domenicali non
                          converrebbe. La Regione dovrà fornire normative chiare, intanto pensiamo a come utilizzare gli spazi esterni:
                          ipotizziamo una sorta di take away con consumazione sul posto in aree all' aperto, ma anche picnic tra i filari, spazi
                          ampi in cui evitare assembramenti». VASTI SPAZI DA UTILIZZARE L' obiettivo di Coldiretti per gli agriturismi è
                          ottenere un via libera prima dell' 1 giugno: «Se chiediamo una riapertura anticipata - afferma Nicola Grementieri,
                          responsabile della collina faentina per Coldiretti - è perché la natura stessa degli agriturismi ci consente di pensare a
                          misure che garantiscano il distanziamento sociale: aie, campi, giardini, sono tanti gli spazi da utilizzare per rispettare
                          le norme. Vi sarebbe inoltre una ripresa dei consumi di prodotti locali in crisi, vedi il settore vitivinicolo, e un possibile
                          sbocco occupazionale per quanti sono senza lavoro». BILANCI IN CRISI «Ad oggi - dice Valentina Grementieri,
                          titolare dell' agriturismo La Ca' Nova a Casola Valsenio-la perdita si aggira intorno al 30% del fatturato annuo.
                          Abbiamo perso marzo ed aprile, mesi in cui si lavora tanto, e dal calcolo è escluso un altro mese fondamentale come
                          maggio». «Comunioni e cresime sono slittate a ottobre, i matrimonie stivi cancellati» riferisce Christian Bertoni:

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 27
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                          venerdì 01 maggio 2020

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                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          il suo agriturismo, La Querciola di Riolo Terme, è uno dei pochi ad avere ospitato qualcuno nelle settimane di
                          fermo: «Chi stava pernottando quando sono state bloccate le attività -spiega - poteva rimanere all' interno della
                          struttura ricettiva: a noi è successo proprio così e abbiamo ospitato un rappresentante di un' azienda del territorio.
                          Per la riapertura invece non sappiamo ancora a cosa andremo incontro, se la distanza di sicurezza sarà di due metri
                          dovremo ridurre la nostra capienza di circa il 70%».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019         Pagina 28
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                          venerdì 01 maggio 2020
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Da un' ex paziente oncologica un dono di 20mila mascherine
                          Consegnate all'ospedale Progetto portato avanti da Michela Fabbri, volontaria Ior faentina

                          FAENZA Nella mattinata di ieri l' ospedale di Faenza si è visto recapitare un
                          graditissimo regalo: 20.000 mascherine protettive da far indossare ai pazienti
                          costretti in questo periodo di pandemia a recarsi in corsia, di modo da
                          minimizzare il rischio di contagio da Covid-19. Più di 100 persone hanno
                          contribuito al dono, ma sicuramente la persona che ha dato la spinta più
                          determinante è Michela Fabbri: Logistics Manager presso la Scuderia Alpha
                          Tauri, nel suo tempo libero la 46enne faentina presta servizio come volontaria
                          dell' Istituto oncologico romagnolo all' hospice "Villa Agnesina", dove porta
                          avanti un' attività di accoglienza, compagnia ed ascolto a vantaggio degli ospiti
                          della struttura e dei loro famigliari. Costretta ad un periodo di "riposo forzato" da
                          questi impegni a causa delle norme di contenimento di contagio, ha
                          trasformato l' isolamento in un' occasione per aiutare il personale sanitario dell'
                          ospedale, che tanto ha fatto per lei e per la sua famiglia. «Da ex paziente
                          oncologica so quanto sia formidabile il lavoro che svolgono non solo in termini
                          di pura e semplice somministrazione delle terapie - spiega - ma anche a livello
                          umano: a volte un' attenzione e un sorriso possono veramente fare la
                          differenza nel percorso di guarigione. È una cosa che ho vissuto anche quando è stato il turno di ammalarsi di
                          tumore dei miei genitori: fortunatamente ne siamo usciti tutti bene, quindi quando ho sentito che potevano esserci
                          difficoltà nel reperimento di questi dispositivi di sicurezza non ci ho pensato un attimo e mi sono attivata subito per
                          sdebitarmi. Ho deciso di chiamare il progetto "Mask for hope": ho sfruttato le mie conoscenze e la mia
                          professionalità per trovare un fornitore sicuro ed affidabile, dopodiché mi sono messa in contatto con l' Istituto
                          oncologico romagnolo per creare un crowdfunding sulla piattaforma gestita dallo Ior, insiemeachicura.it». L'
                          obiettivo era 10.000 euro di raccolta: sono stati sufficienti 10 giorni per scavallare la cifra. Il progetto è arrivato a
                          compimento grazie alla grande partecipazione e a donazioni importanti: una su tutte quella di Mespic Srl, che oltre ad
                          essersi impegnato in prima persona per il reperimento e la spedizione del materiale ha contribuito offrendo 2.000
                          euro.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 29
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                          venerdì 01 maggio 2020
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          LA DENUNCIA DEI COLTIVATORI

                          «Le aziende agricole rischiano il crac a causa del prolificare dei cinghiali»
                          L' assessore Mammi: «In arrivo la delibera sul prelievo: potranno abbatterli pure gli agricoltori muniti di licenza di
                          caccia». Danni anche dal picchio, capace di distruggere interi impianti di irrigazione

                          FAENZA Con la pandemia gli animali prolificano e spaziano liberamente anche
                          nelle città, figuriamoci sulle colline o nelle campagne dove il fenomeno sta
                          assumendo proporzioni devastanti per le colture, anche nel faentino. Principali
                          imputati sono gli ungulati in genere, soprattutto i cinghiali, ma anche uccelli,
                          come l' insospettabile picchio, capace di distruggere interi impianti di
                          irrigazione, bucherellando i tubi in plastica dell' acqua. BANCHETTI NEI CAMPI
                          Dopo lo stop forzato ai piani di contenimento «i cinghiali banchettano nei campi
                          a branchi insieme a caprioli e daini», denuncia la Coldiretti che fa appello alla
                          Regione affinché dia l' ok «alle azioni di controllo, altrimenti le aziende agricole
                          rischiano il crac». In merito al 2019 la Regione ha stanziato oltre 790mila euro
                          per gli indennizzi e lunedì prossimo è in arrivo una delibera che introdurrà delle
                          nuove misure alla problematica. SCORRIBANDE MAI VISTE Intanto però la
                          Coldiretti attacca: «Le limitazioni alla mobilità - dice - hanno escluso le azioni di
                          contenimento da parte delle Atc provinciali, lasciando via libera ai selvatici di
                          avventurarsi in scorribande mai viste prima: siamo consapevoli della
                          delicatezza del momento, ma al tempo stesso occorre operare al fine di
                          prevenire i danni ai raccolti, difendere il reddito e, non da ultimo, pensare anche alla sicurezza pubblica dato che
                          proprio gli ungulati sono spesso causa di incidenti stradali». Gli indennizzi stanziati a 700 aziende agricole che hanno
                          subito danni e 430 mila euro resi disponibili per le 250 imprese che hanno partecipato al bando della prevenzione
                          potrebbero aumentare in modo esponenziale il prossimo anno. RIMBORSI PER I DANNI «Intanto per l' ultima annata
                          agraria pagheremo a tutte le aziende agricole richiedenti il 100 per cento dei danni arrecati alle produzioni - ha
                          rimarcato l' assessore regionale all' Agricoltura, Alessio Mammi - . Avevamo stanziato oltre 1,2 milioni di euro, e sono
                          arrivate richieste di indennizzo per 790 mila euro». L' impatto maggiore è quello provocato dai cinghiali. PIANO DI
                          PRELIEVO «Per contrastare il fenomeno - afferma Mammi -è di imminente approvazione (lunedì prossimo, ndr) il
                          piano annuale di prelievo: intendiamo inserire un richiamo di legge affinché in tutte le province sia consentito il
                          prelievo diretto sui propri terreni anche da parte degli agricoltori con

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 30
[ § 1 5 7 7 7 4 8 3 § ]

                          venerdì 01 maggio 2020

                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                   Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          licenza di caccia. Stiamo inoltre lavorando a un piano di controllo regionale con l' obiettivo di uniformare le
                          modalità di intervento su tutto il territorio». La delibera di lunedì non sarà però immediatamente eseguibile a causa
                          dei Dpcm che proibiscono i movimenti. «Per superare questa preclusione - spiega la consigliera regionale Manuela
                          Rontini - si sta elaborando un' ordinanza che consentirà i prelievi, comunque dopo l' approvazione della delibera».

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 31
[ § 1 5 7 7 7 4 8 2 § ]

                          venerdì 01 maggio 2020
                          Pagina 31

                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          «Attività motoria bandita e svilita» Italia Viva si rivolge a Bonaccini
                          «È passato il messaggio dello sportivo untore: la ferita potrebbe diventare insanabile»

                          FAENZA Sul fronte delle attività sportive interviene Alessio Grillini,
                          rappresentante faentino di Italia Viva. «Ho scritto alcune mie considerazioni al
                          presidente Bonaccini, al Coni e alle federazioni che ritengo maggiormente
                          interessate a un progetto di rilancio positivo e propositivo - afferma-perché l'
                          attività motoria, in questa epoca di pandemia, è stata di fatto bandita e svilita
                          nel suo senso più profondo, passano messaggi stigmatizzanti poi difficili da
                          recuperare». Grillini è stupito dal fatto che «la stessa Regione Emilia Romagna
                          abbia ammesso che non vi fossero di fatto pericolosità a svolgere attività
                          individuale, e che il provvedimento sia stato inteso solo a dare un senso di
                          regime stringente». Gli restano difficili da digerire «limitazioni senza spiegazioni,
                          divieti senza condivisioni: così passa il messaggio dello sportivo untore, veicolo
                          di virus, pericolo per la società». Invece «il movimento fisico è benessere,
                          stimola le difese immunitarie e mantiene il corpo sano». Grillini non vuole
                          colpevolizzare nessuno, visto anche il momento delicato, ma parla
                          espressamente di "errori", di "gap " che si sarebbero venuti a creare su questo
                          tema: «Chi ha preso provvedimenti non ha speso parole benevole in merito al
                          benessere psico-fisico, né tanto meno sono state attivate campagne di sensibilizzazione. Bisogna dirlo agli italiani
                          che lo sport è un valore, una risorsa, qualcosa di fondamentale per un bambino come per un anziano, per un atleta
                          come per un praticante; che lo sport non ammala, è pulito, produce una ricchezza invisibile; va detto che lo sport è un
                          mondo fatto di persone e professionisti che silenziosamente vi lavorano e creano valore aggiunto. Nessuno -
                          conclude l' esponente faentino di Italia Viva - deve accanirsi ed imprecare come succede, contro chi abbraccia
                          questi valori. Combattiamo il Covid, ma combattiamo anche l' intolleranza che si è creata, perché nel tempo la ferita
                          sociale potrebbe diventare insanabile».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019         Pagina 32
[ § 1 5 7 7 7 4 8 9 § ]

                          venerdì 01 maggio 2020
                          Pagina 31

                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Uscita l' opera "Signori, il Canzoniere" di Renato Ridolfi

                          FAENZA È uscito in questi giorni, a ricordo del centenario della nascita, "Signori
                          il Canzoniere...!" di Renato Ridolfi a cura del figlio Rodolfo. Si tratta della
                          ristampa anastatica della Rivista per ragazzi in due tempi e un prologo, opera
                          dell' intellettuale marradese, deceduto nel 2018, noto anche a Faenza, padre del
                          noto esponente di Forza Italia e nonno di Raffaella Ridolfi, pure lei impegnata
                          per un lungo periodo in politica. Oltre alla Rivista (spettacolo teatrale) per
                          ragazzi sono riportati nel volume vari componimenti, frammenti di letteratura e
                          vecchie foto, compreso uno scritto di ringraziamento di Oriana Fallaci, che
                          danno il sapore dell' epoca vissuta dal poliedrico autore. In merito alla
                          pubblicazione il sindaco di Marradi, Tommaso Triberti, ha affermato: «Avrei
                          voluto conoscere quest' uomo prima e più a fondo, durante i suoi anni più
                          impegnati, quando era per tutti "il maestro" e faceva vivere il nostro bel teatro
                          con le sue invenzioni. Renato fu insegnante di marradesi anche illustri, scrittore,
                          poeta, alpino come lo vedevo io a ogni raduno, e molto altro ancora. Renato è
                          stato un protagonista del suo tempo, capace di connotare una comunità con la
                          sua presenza e la sua attività infaticabili e ne incarnava il genius loci. La sua
                          testimonianza si rivela preziosa per ricordare a ognuno di noi chi siamo. Nel caos attuale ce n' è quanto mai bisogno.
                          Auspico la sua esperienza venga idealmente raccolta e che questo lavoro sia messo nuovamente in scena nello
                          splendido Teatro degli Animosi».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019         Pagina 33
[ § 1 5 7 7 7 4 8 7 § ]

                          venerdì 01 maggio 2020
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                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          FASE DUE, VERSO UN' ESTATE LIVE

                          Musica a domicilio tra cortili e balconi
                          È la proposta di Giordano Sangiorgi, patron del Mei, che chiede anche sostegni al settore musicale

                          FAENZA Portare la musica nei cortili, a domicilio. È la proposta di Giordano
                          Sangiorgi, patron del Mei, in vista della Fase 2. L' emergenza sanitaria ha
                          penalizzato anche il settore musicale, specie quello live. Per ripartire in tutta
                          sicurezza, Sangiorgi ha pensato a questa alternativa. «Sta nascendo l' idea della
                          musica a domicilio, ovvero concerti live nei cortili, secondo le norme di
                          sicurezza igienico-sanitarie previste: si potrebbero fare dove sono presenti più
                          balconi in modo che le persone possano godere di un momento comune. In
                          pratica, musica su richiesta magari insieme alle consegne del cibo a domicilio».
                          Sangiorgi, reduce da riunioni nazionali, ha anche chiesto di aiutare il settore con
                          bonus a fondo perduto, cassa integrazione, sgravi e bonus a tutti con una pace
                          fiscale per il 2020, e possibilità per festival e artisti di accedere a fondi di
                          sostegno.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019      Pagina 34
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