Unione della Romagna Faentina - venerdì, 01 maggio 2020 - Unione Romagna Faentina
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Unione della Romagna Faentina venerdì, 01 maggio 2020 Prime Pagine 01/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna 4 Prima pagina del 01/05/2020 01/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) 5 Prima pagina del 01/05/2020 01/05/2020 Il Sole 24 Ore 6 Prima pagina del 01/05/2020 01/05/2020 Italia Oggi 7 Prima pagina del 01/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 01/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 31 8 «Ora ripartono gli interventi programmati» 01/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 32 10 Sempre più medici in 'servizio' a domicilio 01/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 32 11 Ieri in provincia un solo caso di positività. Ma c' è purtroppo anche un altro decesso 01/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 41 12 Prima pagina Faenza Lugo 01/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 41 Beppe Sangiorgi 13 Il Boncellino, qui regnava l' anarchia 01/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42 14 «Chiediamo solamente di poter lavorare» 01/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42 16 Ventimila mascherine all' ospedale grazie all' iniziativa della volontaria 01/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42 17 Frogstock, tanti dubbi per il festival rock di Riolo in calendario ad agosto 01/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43 18 «Affetti e seconde case, il governo ci aiuti» 01/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44 20 Pista di via Ospitalacci, assegnato l' appalto 01/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44 22 Spettacoli per bimbi in streaming 01/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44 23 A quasi cinque anni dal rogo, il Rosso ha di nuovo il suo fienile Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 01/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 6 ALESSANDRO CICOGNANI 24 Ventidue multe a parrucchieri ed estetisti fai -da -te 01/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 7 26 Rontini (Pd): "Si valuti la riapertura prima di giugno, in tutta sicurezza"
01/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 30 MICHELE DONATI 27 Agriturismi in collina pronti per la Fase 2 ma fra tante incertezze 01/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 30 29 Da un' ex paziente oncologica un dono di 20mila mascherine 01/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31 30 «Le aziende agricole rischiano il crac a causa del prolificare dei cinghiali» 01/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31 32 «Attività motoria bandita e svilita» Italia Viva si rivolge a Bonaccini 01/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31 33 Uscita l' opera "Signori, il Canzoniere" di Renato Ridolfi 01/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 24 34 Musica a domicilio tra cortili e balconi 01/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 20 35 Gresini: «Il Mondiale delle Moto E potrebbe svolgersi interamente» Stampa Locale 01/05/2020 La Repubblica (ed. Bologna) Pagina 14 36 Demetrio Stratos Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 01/05/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 14 Barbara Fiammeri 37 Governo-Regioni, ora trattative sulle riaperture 01/05/2020 Italia Oggi Pagina 5 FRANCO ADRIANO 39 Fase 2, sindaci contro governatori 01/05/2020 Italia Oggi Pagina 7 GAETANO COSTA 42 Il coronavirus allunga il mandato dei sindaci 01/05/2020 Italia Oggi Pagina 17 FILIPPO MERLI 44 I comuni e le regioni si fanno il loro Amazon 01/05/2020 Italia Oggi Pagina 36 PAGINA A CURA DI LUIGI OLIVERI 46 Assunzioni, dubbi sul passato 01/05/2020 Italia Oggi Pagina 37 MATTEO BARBERO 48 Nuovi prospetti per i rendiconti 01/05/2020 Italia Oggi Pagina 37 MATTEO BARBERO 49 Partecipate e sanità ai raggi X 01/05/2020 Italia Oggi Pagina 39 50 Emilia Romagna, 2,8 mln ai presìdi per il territorio 01/05/2020 Italia Oggi Pagina 39 PAGINA A CURA DI MASSIMILIANO FINALI 51 Rinegoziazione mutui selettiva 01/05/2020 Italia Oggi Pagina 39 53 Toscana, 5 milioni per la sicurezza delle strade
[ § 1 § ] venerdì 01 maggio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 4
[ § 2 § ] venerdì 01 maggio 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 5
[ § 3 § ] venerdì 01 maggio 2020 Il Sole 24 Ore Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 6
[ § 4 § ] venerdì 01 maggio 2020 Italia Oggi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 7
[ § 1 5 7 7 7 4 7 5 § ] venerdì 01 maggio 2020 Pagina 31 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) «Ora ripartono gli interventi programmati» Il direttore sanitario Tarlazzi: «Le ambulanze hanno disposizioni di portare a Lugo i pazienti che risulteranno positivi» I contagi calano, il lockdown si allenta. Dopo l' emergenza la sanità si prepara a una nuova fase, riprendendo gli interventi chirurgici prioritari. Si liberano posti letto ma l' immunità di gregge è ancora lontana, come spiega Paolo Tarlazzi, direttore sanitario dell' ospedale di Ravenna. Tarlazzi, come giudica la fase 1 nel nostro territorio, ora che è quasi terminata? «Non ci siamo fatti troppo male, si è conclusa senza che Ravenna ne uscisse troppo ammaccata. Merito di tutti, in primis dei cittadini che hanno rispettato le misure di contenimento, ma anche degli operatori dell' ospedale. Se il lockdown proseguisse così mi sentirei di dire che le nostre strutture sarebbero in grado di rispondere, e di riaprire con un buon margine di sicurezza». C' è timore di una ricaduta? «Non dico che ci siano tensione o paura, ma di certo tutto quello che faremo dopo la riapertura dovrà essere valutato con estrema cautela. L' esperienza a livello internazionale ci dice che il rischio di ripresa dell' epidemia è dietro l' angolo». La ripresa del virus è legata anche alle immunità. Che risultati stanno dando i test sierologici sugli operatori sanitari? «Finora ne abbiamo effettuati circa 3200 tra Ravenna, Faenza e Lugo, a operatori sanitari, dipendenti di strutture per anziani e forze dell' ordine. I positivi sono stati pochissimi: 25, di cui 22 che hanno sviluppato un' immunità e altri 3 contagiosi, messi in quarantena a casa». Un segnale positivo o negativo? «Può essere letto in entrambi i modi. Da un lato tutti sono stati attenti e non si sono ammalati, ma dall' altro non c' è quell' immunità di gregge che ci auguriamo che prima o poi verrà sviluppata». Veniamo all' ospedale. Sempre meno pazienti Covid? «Sì. Al Pronto soccorso aumentano gli accessi non Covid, la maggior parte di coloro che si rivolgono a noi sono negativi e cercano risposte a patologie non legate al Coronavirus». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 8
[ § 1 5 7 7 7 4 7 5 § ] venerdì 01 maggio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Molti reparti erano stati convertiti a Covid. Come state agendo? «Stiamo riaprendo la degenza chirurgica al quarto piano, dove nei 32 posti letto verranno ricoverati i pazienti non Covid in carico a Chirurgia generale, Urgenze, Urologia e Senologia. Si tratta di reparti che in questi mesi erano stati compressi tutti in Ortopedia, assieme alla Chirurgia vascolare e toracica». Più spazio per riprendere gli interventi prioritari? «Esatto. Questo ci permetterà di aumentare gli interventi chirurgici programmati in classe A neoplastica. E se continueremo così con i contagi ci sarà la possibilità di fare anche interventi prioritari non oncologici, e via di seguito tutte le altre classi». Quando saranno disponibili i nuovi posti letto? «Da oggi (ieri per chi legge, ndr). Ora stiamo trasferendo i pazienti da Ortopedia al quarto piano chirurgico. E poi trasformeremo anche i 16 letti del Post acuti, usati in questi due mesi per i pazienti Covid, in posti per pazienti non Covid. Questo servirà anche come risposta alla trasformazione dell' Ospedale di comunità di Cervia da non Covid a Covid». Nel caso in cui i contagi dovessero riprendere, quei letti torneranno Covid? «No. Le unità non saranno più riconvertite, ma si darà piena realizzazione al Covid hospital di Lugo, che dovrà essere il punto di trasferimento e di ricovero di pazienti Covid positivi e sospetti Covid. Le ambulanze ora hanno disposizioni di portare a Lugo i pazienti Covid positivi che necessitano di ricovero, anche da Ravenna». Quanti posti letto Covid c' erano al Santa Maria delle Croci nel momento di picco? «Tra i 130 e i 140. Ora ne rimangono 20 in Malattie infettive, 16 in Pneumologia, 30 a Medicina primo piano con area filtro sospetti, 27 al quinto piano. A Lugo invece ci sono un centinaio di posti letto». Sara Servadei. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 9
[ § 1 5 7 7 7 4 8 0 § ] venerdì 01 maggio 2020 Pagina 32 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Sempre più medici in 'servizio' a domicilio L' unità speciale ora potrà anche effettuare i tamponi se gli operatori dovessero trovarsi di fronte a pazienti con sintomi Tamponi e terapie a domicilio: si intensifica l' attività dell' Usca, l' unità speciale di medici impegnata nelle visite a domicilio ai malati Covid-19 che non hanno necessità di essere ricoverati o che sono stati dimessi dalle strutture. E non poteva essere diversamente, visto che nella fase attuale, con la diminuzione dei contagi e dei ricoveri in terapia intensiva, risulterà sempre più determinante l' assistenza sul territorio. I ventidue medici dell' Unità che opera in tutta la provincia di Ravenna, con base a Russi, sono impegnati oggi su due fronti: ai pazienti a domicilio si sono affiancati infatti gli ospiti delle strutture sanitarie per anziani, delle case di riposo, luoghi particolarmente a rischio per la fragilità della popolazione d' età avanzata di fronte al virus. «Il servizio - spiega Mauro Marabini, responsabile del dipartimento Cure primarie a cui l' Unità speciale fa capo - è operativo tutti i giorni, compresi i festivi, dalle 8 del mattino alle 20. Si è inoltre aggiunto un nuovo turno di rinforzo a metà giornata. Fino a questo momento veniva effettuata una quindicina di visite al giorno, da adesso in poi, con l' inserimento degli ospiti delle Rsa il numero è destinato ad aumentare». Aumentano anche modalità e tipologie di interventi dei medici sui pazienti. Ora i medici potranno effettuare, in accordo con la Sanità pubblica, anche i tamponi se dovessero trovarsi di fronte a pazienti con sintomi. «Oltre ai tamponi - prosegue Marabini - i medici potranno anche prescrivere e rilasciare a domicilio la terapia a base di idrossiclorochina. E' di notevole importanza poi il lavoro di monitoraggio che effettueranno nelle residenziali sociosanitarie, luoghi particolarmente a rischio da tenere costantemente sotto controllo e che rappresentano, secondo i dati regionali, il 15 per cento dei contagi». I medici, per lo più giovani e con esperienza come guardia medica sono stati affiancati dai colleghi della protezione civile. Sono divisi in quattro unità, una per Faenza, una per Lugo, due per Ravenna. Le unità mediche hanno libertà di movimento sul territorio e, in caso di bisogno, possono intervenire anche al di fuori dell' ambito a cui sono destinati. Sono dotati del massimo dei dispositivi di sicurezza previsti dal protocollo, indossano quindi la tuta intera, visiera, mascherina ffp2, calzari e guanti. L' arruolamento nell' USCA è stato preceduto da un' intensa attività di formazione. «I corsi relativi alla somministrazione dei tamponi si sono conclusi pochi giorni fa e ne sono in programma altri a breve» conclude Mauro Marabini. Annamaria Corrado. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 10
[ § 1 5 7 7 7 4 7 7 § ] venerdì 01 maggio 2020 Pagina 32 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Ieri in provincia un solo caso di positività. Ma c' è purtroppo anche un altro decesso Alla Baccarini di Russi Non ce l' ha fatta invece un ospite del Giglio d' oro Un solo contagio, ma anche un decesso. I nuovi casi in provincia continuano a calare. Partiamo dall' aspetto più negativo: è morto Albino Finotti, 89enne di Ravenna. Era un ospite del Giglio d' oro, la comunità alloggio per anziani di Ravenna in cui dall' inizio dell' epidemia si sono verificate 22 positività (16 ospiti e 6 operatori). L' unico contagio è invece un' anziana della casa residenza anziani Baccarini di Russi, la cui positività era già stata comunicata mercoledì sera. Alla Baccarini c' è anche una buona notizia: la prima guarigione di un ospite 90enne, che si prepara a rientrare in struttura. Ieri la Regione ha registrato 2.519 guarigioni: in Emilia Romagna ci sono 12.322 guariti e 'solo' 9.563 casi attivi. «Certifichiamo formalmente un sorpasso formidabile», ha commentato il commissario ad acta per l' emergenza coronavirus regionale Sergio Venturi. Nel Ravennate ieri si sono registrate 39 guarigioni totali e 9 cliniche di pazienti divenuti asintomatici. In totale in provincia i contagiati dall' inizio dell' emergenza sono 982: 444 a Ravenna, 64 a Cervia, 60 a Russi, 127 a Faenza, 22 a Castel Bolognese, 8 a Riolo Terme, 7 a Solarolo, 10 a Brisighella, 2 a Casola, 67 a Lugo, 29 ad Alfonsine, 32 a Bagnacavallo, 8 a Conselice, 11 a Massa, 3 a Sant' Agata, 16 a Cotignola, 21 a Fusignano e 51 residenti fuori provincia. sa.ser. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 11
[ § 1 5 7 7 7 4 9 2 § ] venerdì 01 maggio 2020 Pagina 41 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima pagina Faenza Lugo Prima pagina Faenza Lugo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 12
[ § 1 5 7 7 7 4 7 8 § ] venerdì 01 maggio 2020 Pagina 41 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) La storia Il Boncellino, qui regnava l' anarchia Beppe Sangiorgi Boncellino, 'e' Bunzlén', è una frazione di Cotignola nota per essere la patria di Stefano Pelloni, il sanguinario brigante detto 'il Passatore'. Figlio di una terra della quale si diceva: «A e' Bunzlén i piânta fasul, ma e' nès di lédar», al Boncellino piantano fagioli, ma nascono dei ladri. Certo è che tra i circa mille abitanti che contava Boncellino a metà '800 non eran pochi coloro che vivevano sul limitare o fuori della legge. In una sorta di anarchia causata dal malgoverno per un territorio diviso tra i comuni di Lugo, Bagnacavallo, Russi e Faenza. Tant' è che in Romagna si diceva: «Par la Vëcia andê a Cudgnöla, ma arguardêv d' andê a e' Bunzlén», per la Segavecchia andate a Cotignola ma guardatevi d' andare al Boncellino. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 13
[ § 1 5 7 7 7 4 9 3 § ] venerdì 01 maggio 2020 Pagina 42 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) «Chiediamo solamente di poter lavorare» La protesta di una decina fra artigiani, ristoratori e titolari di centri estetici: «Vogliamo certezze, perché il virus a giugno non sarà sparito» Ieri mattina una decina di imprenditori della ristorazione, dei servizi alla persona e artigiani vari hanno messo in scena un piccolo momento di protesta per chiedere una mano in un momento di grande difficoltà economica a causa della chiusura delle loro attività. «Per quel che mi riguarda - spiega uno di loro, Francesco Vitucci, chef e titolare dei ristoranti Voglia Matta e Chalet dello sport e dell' Hotel Polo della ceramica -, ho 27 dipendenti in cassa integrazione che ancora non hanno visto un centesimo. I 600 euro promessi non sono mai arrivati e quindi siamo in enorme difficoltà. Chiediamo al Governo di farci aprire immediatamente e noi cercheremo di offrire il rispetto delle distanze di sicurezza e la sanificazione dei locali. In caso contrario ci diano contributi a fondo perduto perché sono due mesi che non lavoriamo». Sulle riaperture gli operatori hanno tante insicurezze su come e cosa dover adottare. «Le indicazioni per attività di parrucchiere ed estetiste - spiega Claudia Bellini titolare di un centro estetico in Borgo - sono molto fumose. Noi abbiamo alcuna indicazione su quali dispositivi dovremmo mettere in campo fermo restando che autoclavi per le sterilizzazioni delle attrezzature, le mascherine, camici monouso fanno già parte delle nostre attività e in quelle della ristorazione. Spendiamo più in monouso che in altro. Peraltro le attività per poter aprire hanno ricevuto le autorizzazioni delle Ausl che ci hanno certificato essere a norma. Adesso vogliamo indicazioni e un aiuto economico perché alla fine saranno tre mesi di chiusura». Altro punto che preoccupa micro-imprenditori e artigiani è il fattore psicologico. «Sarà da capire - dicono - con quale spirito e se la clientela potrà o vorrà frequentare bar, ristoranti, parrucchiere e centri di estetica. Le partite Iva che oggi stanno manifestando il proprio dolore lo fanno perché non gli resta che quello. Vogliono poter lavorare in sicurezza, nel rispetto di tutti al pari di chi non ha smesso di lavorare. Il virus non sparirà oggi così come non sparirà il primo giugno (data presunta della riapertura di quelle attività, ndr). Se oltre 8 milioni di partite Iva non ripartiranno, senza contare dipendenti e l' intera filiera, il contraccolpo anche sul fronte delle imposte per lo Stato sarà devastante che non riuscirà a erogare i servizi. Comprendiamo l' emergenza sanitaria, anche noi siamo stati colpiti, ma se non si ripartirà non ci sarà nemmeno nessuno da guarire». All' iniziativa di ieri hanno preso parte tra gli altri: Claudia Bellini, Grazia La Gioia, Isabella Salvini, Leila Beltrandi, Paola Ciani, Cristina Alpi, Francesco Vitucci, Desiree Betti, Sabrina Longo, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 14
[ § 1 5 7 7 7 4 9 3 § ] venerdì 01 maggio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Antonella Sportelli oltre a una rappresentate del Circolo i Fiori. Antonio Veca © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 15
[ § 1 5 7 7 7 4 8 1 § ] venerdì 01 maggio 2020 Pagina 42 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Ventimila mascherine all' ospedale grazie all' iniziativa della volontaria Faenza: cento persone hanno contribuito alla donazione organizzata dall' ex paziente oncologica, Michela Fabbri Nella mattinata di ieri l' ospedale 'degli Infermi' di Faenza si è visto recapitare un graditissimo regalo: 20mila mascherine protettive da far indossare ai pazienti costretti in questo periodo di pandemia a recarsi in corsia, in modo da minimizzare il rischio di contagio da Covid-19. Chi è il mittente? Più di 100 persone hanno contribuito al dono, ma sicuramente la persona che ha dato una spinta più determinante è Michela Fabbri: logistics manager della Scuderia Alpha Tauri e volontaria dell' Istituto Oncologico Romagnolo presso l' hospice 'Villa Agnesina', dove porta avanti un' attività di accoglienza, compagnia e ascolto a vantaggio degli ospiti della struttura e dei loro famigliari. «Da ex paziente oncologica so quanto sia formidabile il lavoro che svolgono non solo in termini di pura e semplice somministrazione delle terapie - spiega - ma anche a livello umano: a volte un' attenzione e un sorriso possono veramente fare la differenza nel percorso di guarigione e mi sono attivata subito per sdebitarmi. Ho deciso di chiamare il progetto 'Mask for Hope': ho sfruttato le mie conoscenze e la mia professionalità per trovare un fornitore, dopodiché mi sono messa in contatto con lo Ior per creare un crowdfunding». L' obiettivo era di raccogliere 10mila euro, e sono bastati 10 giorni di tam tam sui social per raccoglierli, grazie anche alla Mespic Srl, che ha contribuito con 2mila euro. Anche il direttore generale Ior, Fabrizio Miserocchi, ha voluto esprimere la sua gratitudine «verso chi chi ha aiutato». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 16
[ § 1 5 7 7 7 4 7 6 § ] venerdì 01 maggio 2020 Pagina 42 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Frogstock, tanti dubbi per il festival rock di Riolo in calendario ad agosto Non sono assoli di chitarra ma interrogativi quelli che risuonano nelle menti degli organizzatori di Frogstock, il festival rock di Riolo Terme che quest' anno sarebbe giunto alla sua 27ª edizione. Le date in calendario coincidevano con l' ultima settimana di agosto, da mercoledì 26 a sabato 29. «Normalmente in questo periodo dell' anno ci avviavamo a siglare i contratti con i musicisti in vista delle loro esibizioni», rivela Filippo Sangiorgi, tra gli organizzatori del festival, promosso da una rete di volontari guidata dalla Pro Loco di Riolo Terme e dall' associazione 'Clips Rag & Rock'. Sul palco di Frogstock negli ultimi anni si sono alternati Zen Circus, Lo Stato Sociale, Perturbazione, Caparezza, Marta sui tubi, Tre allegri ragazzi morti, Nina Zilli, Punkreas, ma anche giganti della scena internazionale quali i Jethro Tull, in scena nel 2009. «Da parte di tutti noi c' è la volontà di dare vita al festival: in chi mi ha contattato vedo lo stesso spirito di sempre, ma dobbiamo fare i conti con la realtà. Capire come evolve l' emergenza, quali saranno le linee guida sulla musica dal vivo, che tipo di restrizioni verranno previste per i concerti». Il distanziamento sociale di uno o due metri poco avrebbe a che fare con l' immagine che tutti hanno di un concerto rock: «ma non è l' unico dubbio». I costi fissi di un concerto infatti sono tali per cui un dimezzamento forzato delle presenze tra il pubblico avrebbe conseguenze non di poco conto sulla sua sostenibilità. «Inoltre l' area del parco fluviale va attrezzata da cima a fondo, con il palco e i servizi aggiuntivi». L' idea di un festival 'a distanza' non convince tutti. «Parlando a titolo personale ammetto di essere scettico», conclude Sangiorgi. «È ipotizzabile prevedere dei contenuti fruibili online, ma non sarebbe un vero Frogstock, quanto piuttosto un modo di tenere vivo il panorama musicale. Una sorta di 'aspettando Frogstock 2021'. Al momento però vogliamo innanzitutto capire se è possibile organizzare l' edizione 2020, e per farlo occorre che gli organizzatori possano confrontarsi collegialmente, cosa che finora non siamo riusciti a fare. Solo in un secondo momento valuteremo eventuali alternative». Filippo Donati. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 17
[ § 1 5 7 7 7 4 7 4 § ] venerdì 01 maggio 2020 Pagina 43 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) «Affetti e seconde case, il governo ci aiuti» La lettera di un gruppo di sindaci di comuni 'di confine' tra cui Casola al presidente dell' Anci: «Provvedimenti 'affinati' in base al territorio» Divisi dalla geografia e ora anche dalla fase 2. È la situazione che stanno tentando di scongiurare Giorgio Sagrini, Tommaso Triberti e Gian Piero Moschetti, sindaci rispettivamente di Casola Valsenio, Marradi e Palazzuolo, firmatari di una lettera (insieme a colleghi emiliani e toscani) indirizzata al presidente dell' Associazione nazionale dei Comuni d' Italia, cui chiedono di farsi portavoce nei confronti del governo. La condizione di Marradi e Palazzuolo (così come quella della confinante Firenzuola) è unica in regione: sono infatti i soli Comuni del bacino padano a essere parte della Toscana. Una situazione che normalmente non ha causato particolari problemi: per tutte le loro esigenze - da quelle sanitarie alla quasi totalità di quelle lavorative, fino ai semplici acquisti - marradesi e palazzuolesi gravitano su Faenza, Brisighella e Casola. «Noi sindaci di montagna - si legge nella lettera - intendiamo portare all' attenzione alcune problematiche che andremo ad affrontare nei nostri comuni al momento dell' entrata in vigore del Dpcm del 26 aprile. Essendo comuni 'di confine', qui si contano molte relazioni familiari (anche strette) a cavallo tra le due regioni, con situazioni che - distanziati da pochi chilometri - vedono affetti separati dal confine, che allo stato attuale ne impedirebbe i ricongiungimenti, creando così, nell' arco di pochi chilometri, cittadini di serie A e di serie B. È auspicabile la possibilità di consentire, per casi particolari e comprovati, gli spostamenti interregionali, magari anche limitatamente al comune immediatamente confinante dell' altra regione». Gli affetti non sono però il solo interrogativo all' orizzonte: «Con l' arrivo della bella stagione sarà impossibile intercettare tutti gli spostamenti non consentiti e in particolare quelli verso le seconde case di proprietà, dove peraltro alcuni cittadini hanno la residenza anagrafica. È opportuno studiare delle regole che, nel rispetto della tutela della salute, consentano questi movimenti». Prevedendo, ad esempio, «spostamenti di ragionevole durata - tali da garantire una lunga permanenza in loco - o accompagnati da una dichiarazione formale da inviare al Comune di destinazione, in modo da avere il controllo delle presenze sul territorio. Molti cittadini, originari di queste montagne, si trasferiscono qui per l' intero periodo estivo. Siamo profondamente convinti che i nostri territori, anche per la scarsa densità di popolazione, abbiano tutte le caratteristiche per consentire una più elevata sicurezza sanitaria rispetto agli agglomerati urbani». I sindaci si dicono altrettanto certi che «i provvedimenti costruiti a livello nazionale abbiano la necessità di essere "affinati", territorio per territorio», anche comprendendo la «sperimentazione di nuovi metodi di convivenza con il Covid-19, a partire da servizi primari quali quelli socio-sanitari, scolastici e del trasporto pubblico locale, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 18
[ § 1 5 7 7 7 4 7 4 § ] venerdì 01 maggio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) che qui hanno caratteristiche completamente diverse rispetto alle grandi città». Filippo Donati © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 19
[ § 1 5 7 7 7 4 7 9 § ] venerdì 01 maggio 2020 Pagina 44 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pista di via Ospitalacci, assegnato l' appalto Procede l' iter per la realizzazione della ciclabile chiesta dai cittadini. Dal Comune: «Quando la ditta sarà pronta inizieranno i lavori» Nei giorni scorsi è stato assegnato l' appalto per la pista ciclopedonale di via Ospitalacci, un' opera che i residenti chiedevano da anni. «L' obiettivo del progetto - spiegano dagli uffici tecnici - è la realizzazione di un percorso protetto per estendere la rete ciclabile già esistente di via Canal Grande fino al borghetto di via San Prospero e via Dottora, dove abitano un centinaio di famiglie che da anni chiedevano un collegamento in sicurezza per poter arrivare in città». L' intervento consiste nella realizzazione di una pista ciclo-pedonale lunga 500 metri e larga 2,5 metri oltre a 50 metri lineari di percorsi di raccordo pedonali. Il tracciato verrà collocato prevalentemente all' interno della sede stradale, su terreni agricoli in leggero declivio dove è già delineata una carraia che poi si collegherà alla pista ciclabile di via Canal Grande attraverso un sottopasso ferroviario già esistente nei pressi del civico 238. Nei pressi dei borghetti che si trovano sui due lati della strada provinciale Ospitalacci, all' altezza delle via Dottora e San Prospero, verrà realizzato un marciapiede pedonale largo circa 1,5 metri per un tratto di circa 110 metri di lunghezza. A corredo del manufatto verranno disegnati scivoli per l' attraversamento pedonale per l' abbattimento delle barriere architettoniche e per gli accessi carrai esistenti oltre alla realizzazione di un sistema di scolo per le acque piovane. Come già fatto nella pista ciclabile di Borgo Tuliero, la finitura del manto verrà realizzata in tappeto di usura colorato per non discostarsi troppo dalle cromie della campagna. In corrispondenza dell' accesso che porta al sottopasso ferroviario su via Canal Grande è inoltre previsto l' ampliamento dell' intersezione stradale e verrà realizzato un nuovo attraversamento pedonale che collega i percorsi, anch' essi ciclopedonali, che arrivano da Errano e quelli da via Canal Grande. Il percorso per bici e pedoni, nel tratto che attraversa la campagna, verrà delimitato dai campi attraverso una rete e contemplerà un nuovo impianto di illuminazione molto efficiente e a basso consumo, a led con alto contrasto per mettere in sicurezza i pedoni. «L' importo dell' intervento a base d' asta, al ribasso - spiega l' assessore ai Lavori pubblici, Claudia Zivieri - era di 380mila euro. La gara d' appalto, che per somme superiori ai 150mila euro prevede una gara aperta a tutte le ditte che rispondono ai requisiti della regolamentazione nazionale, è stata vinta dalla 'Magistra Srl' di Colletorto nella provincia di Campobasso che ha offerto un ribasso d' asta pari al 20%, per un importo totale di 207mila euro, compresi gli oneri di sicurezza. La copertura finanziaria per l' opera viene da contributi statali (Collegato ambientale) con trasferimenti dell' Unione per 225mila euro e 155mila Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 20
[ § 1 5 7 7 7 4 7 9 § ] venerdì 01 maggio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) euro attraverso un mutuo agevolato Ics sottoscritto dal Comune di Faenza». «I lavori - concludono invece dall' Ufficio dei Lavori pubblici - dovranno essere ultimati entro 120 giorni anche se al momento, a causa dell' emergenza sanitaria, la ditta ha comunicato l' impossibilità a iniziare per problemi logistici legati alla sistemazione degli operai, alla gestione dei pasti e all' approvvigionamento dei materiali. Appena le condizioni lo consentiranno inizieranno le attività. Nel frattempo verrà avviata la rimozione delle piante e degli impianti di irrigazione». Antonio Veca © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 21
[ § 1 5 7 7 7 4 9 4 § ] venerdì 01 maggio 2020 Pagina 44 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) SUL WEB Spettacoli per bimbi in streaming Visto lo stop dei teatri, Culturmedia di Legacoop trasmetterà in streaming, su Facebook e You Tube, alcune produzioni per ragazzi. Domani alle 16 c' è 'Un topodue topitre topi un treno per Hamelin'. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 22
[ § 1 5 7 7 7 4 9 5 § ] venerdì 01 maggio 2020 Pagina 44 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) A quasi cinque anni dal rogo, il Rosso ha di nuovo il suo fienile Terminata la ricostruzione della struttura che andò in fumo nel settembre 2015 A più di quattro anni dall' incendio che distrusse nel settembre 2015 il suo capannone al centro civico rioni, il Rosso da qualche settimana è tornato in possesso della struttura, ricostruita da zero. Oltre al fienile, andarono distrutti anche tanto fieno e paglia acquistati e depositati per nutrire i cavalli, (in un anno un Rione può arrivare a spendere anche 10.000 euro, ndr) e attrezzi, per un valore di alcune migliaia di euro ma, fortunatamente tutto era assicurato. Il capannone risultò subito inagibile, era crollata quasi la metà del tetto, e quindi per quasi un lustro il Rione Rosso, per sopperire a tale mancanza di spazi, ha dovuto fare ricorso alla solidarietà e all' aiuto di amici e degli altri rioni. Nell' autunno 2019 sono iniziati i lavori di demolizione della struttura danneggiata e subito dopo si è provveduto alla ricostruzione della stessa, in base ai più moderni criteri antisismici, terminata pochi giorni fa. I lavori, sono stati eseguiti dalla ditta Zini Elio di Imola, che per tale appalto percepirà un importo di poco superiore ai 120.000 euro. Gabriele Garavini © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 23
[ § 1 5 7 7 7 4 9 0 § ] venerdì 01 maggio 2020 Pagina 6 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Ventidue multe a parrucchieri ed estetisti fai -da -te Negozi fermi e fatturato a picco per chi rispetta le regole ma c' è chi non osserva i decreti e continua a lavorare negli appartamenti in maniera abusiva ALESSANDRO CICOGNANI RAVENNA Ci sono estetisti, parrucchieri e titolari di piccole attività per la cura della persona che da marzo stanno tenendo i denti stretti, aspettando con ansia il giorno in cui dal Governo arriverà il semaforo verde per poter riaprire. Poi ci sono invece, come sempre, i furbetti. Coloro che preferiscono contravvenire alle regole, mettendo a rischio loro stessi e gli altri, e che provano a proseguire nel loro lavoro da abusivi. Si tratta di parrucchieri ed estetisti che hanno deciso di "aprire" bottega prevalentemente dentro le loro abitazioni, rispondendo alle esigenze della clientela locale: soprattutto vicini di casa, e approfittando così del passaparola. VENTIDUE CASI DI ABUSIVISMO Dagli uffici di Confartigianato, scendendo nel particolare, sono stati segnalati 22 casi di abusivismo riscontrati su tutti il territorio provinciale. Attività "fai date", che hanno deciso di lavorare pur senza alcun permesso. Tra l' altro, dunque, incassando denaro in "nero". Tutto questo comporta due ordini di problemi: il primo è quello legato alla salute delle persone, che di straforo vengono meno ai decreto del Governo. entrando in contatto con persone che potrebbero anche aver subito il contagio da coronavirus. Il secondo è un problema invece di ordine economico, perché la trasgressione di alcuni mette ancora più in difficoltà coloro che, al contrario, hanno deciso che seguire le regole fosse molto più importante e sicuro che trasgredirle. Nonostante questo significhi importanti perdite di fatturato. RIAPERTURE È anche per questi motivi, dunque, che il presidente di Confartigianato Ravenna, Antonello Piazza, chiede con forza che le attività di servizi alla persona possano tornare ad aprire in tempi il più rapidi possibili. «Specialmente molti estetisti - assicura Piazza - lavoravano già in sicurezza sotto il profilo della salute ben prima dell' epidemia da Covid-19. L' attenzione alla salute dei clienti è massima da parte dei titolari delle attività, per questo hanno tutto l' interesse a riaprire seguendo le regole che verranno loro prescritte». Il discorso, dunque, sarebbe dare il via libera il prima possibile e mettere nero su bianco protocolli precisi da dover seguire. Un modo per ridare linfa vitale a tanti piccoli artigiani e cercare di estirpare il lavoro degli abusivi. La richiesta è stata messo nero su bianco in un comunicato congiunto fatto da Cna e Confartigianato a livello regionale. Con la riapertura di parrucchieri ed estetiste prima dell' 1 giugno si è schierata anche la consigliera regionale del Partito Democratico faentina Manuela Rontini, che ha inviato un' interrogazione Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 24
[ § 1 5 7 7 7 4 9 0 § ] venerdì 01 maggio 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) alla giunta regionale, chiedendo di valutare la riapertura anticipata, «consentendo così -anche per questi settori, la fine del lockdown imposto dall' emergenza sanitaria, in condizioni di sicurezza per lavoratori e clienti» (altro servizio nella pagina accanto). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 25
[ § 1 5 7 7 7 4 8 8 § ] venerdì 01 maggio 2020 Pagina 7 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Rontini (Pd): "Si valuti la riapertura prima di giugno, in tutta sicurezza" FAENZA La consigliera regionale faentina Manuela Rontini (Pd) presidente della Commissione Politiche economiche, ha presentato un' interrogazione alla Giunta regionale a supporto degli occupati nel settore di estetisti e parrucchieri che sono chiusi dall' 1 1 marzo, come moltissime attività, ma stando a quanto dichiarato dal Presidente del Consiglio Conte, saranno tra gli ultimi a riaprire, il prossimo giugno. «Queste categorie rischiano di pagare uno dei prezzi più alti della crisi. Molte piccole attività difficilmente riusciranno a ripartire, non potendosi più permettere affitto, utenze e dipendenti». Il protrarsi dello stop a questi servizi «sta mettendo a dura prova il settore, che impiega per lo più donne; inoltre favorisce l' abusivismo». «Al riguardo - prosegue la consigliera Pd - segnalo il positivo lavoro fatto dall' assessore regionale Vincenzo Colla che ha incontrato in videoconferenza i vertici regionali di Cna e Confartigianato per rispondere al grido d' allarme lanciato dalle imprese di acconciatura ed estetica, preoccupate per la road map annunciata da Conte (servizo nella pagina afianco, n dr)». Alla luce di tutto questo «chiedo alla Giunta di prendere in considerazione l' anticipazione della ripresa delle attività di acconciatura ed estetica rispetto alle date annunciate dal Governo nell' illustrazione del DPCM del 26 aprile 2020, anticipando così, anche per questi settori, la fine del lockdown imposto dall' emergenza sanitaria, nella piena sicurezza dei lavoratori e dei clienti». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 26
[ § 1 5 7 7 7 4 8 4 § ] venerdì 01 maggio 2020 Pagina 30 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) PROSPETTIVE E NUOVE PROPOSTE Agriturismi in collina pronti per la Fase 2 ma fra tante incertezze Grementieri: «Adatti per attività all' aperto in sicurezza» Gardi: «Pensiamo a formule come i picnic tra i filari» MICHELE DONATI FAENZA L' incremento dei flussi turistici osservato sul territorio negli ultimi anni deve molto allo sviluppo degli agriturismi, capaci di attirare ogni anno sulle colline migliaia di visitatori: si tratta di un settore d' eccellenza anche dal punto di vista enogastronomico che ora rischia di accusare duramente il colpo inferto dal virus. «I matrimoni prenotati per l' estate sono tutti saltati - racconta Claudio Dalle Fabbriche, titolare dell' agriturismo Ca' di Mezzo a Brisighella -ed anche i turisti stranieri disdicono in massa. È difficile fare previsioni anche solo di qui ai prossimi quindici giorni». SANIFICARE E RIPARTIRE Le prospettive non sono chiare ed è difficile organizzarsi nell' incertezza: «Restano dubbi su diversi aspetti - prosegue Dalle Fabbriche - come ad esempio quello fondamentale della sanificazione degli ambienti. Sono stato contattato in questi giorni da Cia, che tra il 4 e l' 11 maggio presenterà alla Regione le nostre richieste con l' obiettivo di ottenere un vademecum per la ripartenza». Anche Coldiretti si sta muovendo per avere maggiori dettagli sulla Fase 2: «Mercoledì - spiega Stefano Gardi, presidente di Terranostra Ravenna e titolare dell' agriturismo Nasano a Riolo Terme - si è tenuto un consiglio per parlare proprio di questo. L' apertura fissata al 1° giugno potrebbe essere molto limitante per alcuni e riaprire per fare 5 o 6 pasti domenicali non converrebbe. La Regione dovrà fornire normative chiare, intanto pensiamo a come utilizzare gli spazi esterni: ipotizziamo una sorta di take away con consumazione sul posto in aree all' aperto, ma anche picnic tra i filari, spazi ampi in cui evitare assembramenti». VASTI SPAZI DA UTILIZZARE L' obiettivo di Coldiretti per gli agriturismi è ottenere un via libera prima dell' 1 giugno: «Se chiediamo una riapertura anticipata - afferma Nicola Grementieri, responsabile della collina faentina per Coldiretti - è perché la natura stessa degli agriturismi ci consente di pensare a misure che garantiscano il distanziamento sociale: aie, campi, giardini, sono tanti gli spazi da utilizzare per rispettare le norme. Vi sarebbe inoltre una ripresa dei consumi di prodotti locali in crisi, vedi il settore vitivinicolo, e un possibile sbocco occupazionale per quanti sono senza lavoro». BILANCI IN CRISI «Ad oggi - dice Valentina Grementieri, titolare dell' agriturismo La Ca' Nova a Casola Valsenio-la perdita si aggira intorno al 30% del fatturato annuo. Abbiamo perso marzo ed aprile, mesi in cui si lavora tanto, e dal calcolo è escluso un altro mese fondamentale come maggio». «Comunioni e cresime sono slittate a ottobre, i matrimonie stivi cancellati» riferisce Christian Bertoni: Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 27
[ § 1 5 7 7 7 4 8 4 § ] venerdì 01 maggio 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) il suo agriturismo, La Querciola di Riolo Terme, è uno dei pochi ad avere ospitato qualcuno nelle settimane di fermo: «Chi stava pernottando quando sono state bloccate le attività -spiega - poteva rimanere all' interno della struttura ricettiva: a noi è successo proprio così e abbiamo ospitato un rappresentante di un' azienda del territorio. Per la riapertura invece non sappiamo ancora a cosa andremo incontro, se la distanza di sicurezza sarà di due metri dovremo ridurre la nostra capienza di circa il 70%». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 28
[ § 1 5 7 7 7 4 8 5 § ] venerdì 01 maggio 2020 Pagina 30 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Da un' ex paziente oncologica un dono di 20mila mascherine Consegnate all'ospedale Progetto portato avanti da Michela Fabbri, volontaria Ior faentina FAENZA Nella mattinata di ieri l' ospedale di Faenza si è visto recapitare un graditissimo regalo: 20.000 mascherine protettive da far indossare ai pazienti costretti in questo periodo di pandemia a recarsi in corsia, di modo da minimizzare il rischio di contagio da Covid-19. Più di 100 persone hanno contribuito al dono, ma sicuramente la persona che ha dato la spinta più determinante è Michela Fabbri: Logistics Manager presso la Scuderia Alpha Tauri, nel suo tempo libero la 46enne faentina presta servizio come volontaria dell' Istituto oncologico romagnolo all' hospice "Villa Agnesina", dove porta avanti un' attività di accoglienza, compagnia ed ascolto a vantaggio degli ospiti della struttura e dei loro famigliari. Costretta ad un periodo di "riposo forzato" da questi impegni a causa delle norme di contenimento di contagio, ha trasformato l' isolamento in un' occasione per aiutare il personale sanitario dell' ospedale, che tanto ha fatto per lei e per la sua famiglia. «Da ex paziente oncologica so quanto sia formidabile il lavoro che svolgono non solo in termini di pura e semplice somministrazione delle terapie - spiega - ma anche a livello umano: a volte un' attenzione e un sorriso possono veramente fare la differenza nel percorso di guarigione. È una cosa che ho vissuto anche quando è stato il turno di ammalarsi di tumore dei miei genitori: fortunatamente ne siamo usciti tutti bene, quindi quando ho sentito che potevano esserci difficoltà nel reperimento di questi dispositivi di sicurezza non ci ho pensato un attimo e mi sono attivata subito per sdebitarmi. Ho deciso di chiamare il progetto "Mask for hope": ho sfruttato le mie conoscenze e la mia professionalità per trovare un fornitore sicuro ed affidabile, dopodiché mi sono messa in contatto con l' Istituto oncologico romagnolo per creare un crowdfunding sulla piattaforma gestita dallo Ior, insiemeachicura.it». L' obiettivo era 10.000 euro di raccolta: sono stati sufficienti 10 giorni per scavallare la cifra. Il progetto è arrivato a compimento grazie alla grande partecipazione e a donazioni importanti: una su tutte quella di Mespic Srl, che oltre ad essersi impegnato in prima persona per il reperimento e la spedizione del materiale ha contribuito offrendo 2.000 euro. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 29
[ § 1 5 7 7 7 4 8 3 § ] venerdì 01 maggio 2020 Pagina 31 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) LA DENUNCIA DEI COLTIVATORI «Le aziende agricole rischiano il crac a causa del prolificare dei cinghiali» L' assessore Mammi: «In arrivo la delibera sul prelievo: potranno abbatterli pure gli agricoltori muniti di licenza di caccia». Danni anche dal picchio, capace di distruggere interi impianti di irrigazione FAENZA Con la pandemia gli animali prolificano e spaziano liberamente anche nelle città, figuriamoci sulle colline o nelle campagne dove il fenomeno sta assumendo proporzioni devastanti per le colture, anche nel faentino. Principali imputati sono gli ungulati in genere, soprattutto i cinghiali, ma anche uccelli, come l' insospettabile picchio, capace di distruggere interi impianti di irrigazione, bucherellando i tubi in plastica dell' acqua. BANCHETTI NEI CAMPI Dopo lo stop forzato ai piani di contenimento «i cinghiali banchettano nei campi a branchi insieme a caprioli e daini», denuncia la Coldiretti che fa appello alla Regione affinché dia l' ok «alle azioni di controllo, altrimenti le aziende agricole rischiano il crac». In merito al 2019 la Regione ha stanziato oltre 790mila euro per gli indennizzi e lunedì prossimo è in arrivo una delibera che introdurrà delle nuove misure alla problematica. SCORRIBANDE MAI VISTE Intanto però la Coldiretti attacca: «Le limitazioni alla mobilità - dice - hanno escluso le azioni di contenimento da parte delle Atc provinciali, lasciando via libera ai selvatici di avventurarsi in scorribande mai viste prima: siamo consapevoli della delicatezza del momento, ma al tempo stesso occorre operare al fine di prevenire i danni ai raccolti, difendere il reddito e, non da ultimo, pensare anche alla sicurezza pubblica dato che proprio gli ungulati sono spesso causa di incidenti stradali». Gli indennizzi stanziati a 700 aziende agricole che hanno subito danni e 430 mila euro resi disponibili per le 250 imprese che hanno partecipato al bando della prevenzione potrebbero aumentare in modo esponenziale il prossimo anno. RIMBORSI PER I DANNI «Intanto per l' ultima annata agraria pagheremo a tutte le aziende agricole richiedenti il 100 per cento dei danni arrecati alle produzioni - ha rimarcato l' assessore regionale all' Agricoltura, Alessio Mammi - . Avevamo stanziato oltre 1,2 milioni di euro, e sono arrivate richieste di indennizzo per 790 mila euro». L' impatto maggiore è quello provocato dai cinghiali. PIANO DI PRELIEVO «Per contrastare il fenomeno - afferma Mammi -è di imminente approvazione (lunedì prossimo, ndr) il piano annuale di prelievo: intendiamo inserire un richiamo di legge affinché in tutte le province sia consentito il prelievo diretto sui propri terreni anche da parte degli agricoltori con Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 30
[ § 1 5 7 7 7 4 8 3 § ] venerdì 01 maggio 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) licenza di caccia. Stiamo inoltre lavorando a un piano di controllo regionale con l' obiettivo di uniformare le modalità di intervento su tutto il territorio». La delibera di lunedì non sarà però immediatamente eseguibile a causa dei Dpcm che proibiscono i movimenti. «Per superare questa preclusione - spiega la consigliera regionale Manuela Rontini - si sta elaborando un' ordinanza che consentirà i prelievi, comunque dopo l' approvazione della delibera». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 31
[ § 1 5 7 7 7 4 8 2 § ] venerdì 01 maggio 2020 Pagina 31 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) «Attività motoria bandita e svilita» Italia Viva si rivolge a Bonaccini «È passato il messaggio dello sportivo untore: la ferita potrebbe diventare insanabile» FAENZA Sul fronte delle attività sportive interviene Alessio Grillini, rappresentante faentino di Italia Viva. «Ho scritto alcune mie considerazioni al presidente Bonaccini, al Coni e alle federazioni che ritengo maggiormente interessate a un progetto di rilancio positivo e propositivo - afferma-perché l' attività motoria, in questa epoca di pandemia, è stata di fatto bandita e svilita nel suo senso più profondo, passano messaggi stigmatizzanti poi difficili da recuperare». Grillini è stupito dal fatto che «la stessa Regione Emilia Romagna abbia ammesso che non vi fossero di fatto pericolosità a svolgere attività individuale, e che il provvedimento sia stato inteso solo a dare un senso di regime stringente». Gli restano difficili da digerire «limitazioni senza spiegazioni, divieti senza condivisioni: così passa il messaggio dello sportivo untore, veicolo di virus, pericolo per la società». Invece «il movimento fisico è benessere, stimola le difese immunitarie e mantiene il corpo sano». Grillini non vuole colpevolizzare nessuno, visto anche il momento delicato, ma parla espressamente di "errori", di "gap " che si sarebbero venuti a creare su questo tema: «Chi ha preso provvedimenti non ha speso parole benevole in merito al benessere psico-fisico, né tanto meno sono state attivate campagne di sensibilizzazione. Bisogna dirlo agli italiani che lo sport è un valore, una risorsa, qualcosa di fondamentale per un bambino come per un anziano, per un atleta come per un praticante; che lo sport non ammala, è pulito, produce una ricchezza invisibile; va detto che lo sport è un mondo fatto di persone e professionisti che silenziosamente vi lavorano e creano valore aggiunto. Nessuno - conclude l' esponente faentino di Italia Viva - deve accanirsi ed imprecare come succede, contro chi abbraccia questi valori. Combattiamo il Covid, ma combattiamo anche l' intolleranza che si è creata, perché nel tempo la ferita sociale potrebbe diventare insanabile». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 32
[ § 1 5 7 7 7 4 8 9 § ] venerdì 01 maggio 2020 Pagina 31 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Uscita l' opera "Signori, il Canzoniere" di Renato Ridolfi FAENZA È uscito in questi giorni, a ricordo del centenario della nascita, "Signori il Canzoniere...!" di Renato Ridolfi a cura del figlio Rodolfo. Si tratta della ristampa anastatica della Rivista per ragazzi in due tempi e un prologo, opera dell' intellettuale marradese, deceduto nel 2018, noto anche a Faenza, padre del noto esponente di Forza Italia e nonno di Raffaella Ridolfi, pure lei impegnata per un lungo periodo in politica. Oltre alla Rivista (spettacolo teatrale) per ragazzi sono riportati nel volume vari componimenti, frammenti di letteratura e vecchie foto, compreso uno scritto di ringraziamento di Oriana Fallaci, che danno il sapore dell' epoca vissuta dal poliedrico autore. In merito alla pubblicazione il sindaco di Marradi, Tommaso Triberti, ha affermato: «Avrei voluto conoscere quest' uomo prima e più a fondo, durante i suoi anni più impegnati, quando era per tutti "il maestro" e faceva vivere il nostro bel teatro con le sue invenzioni. Renato fu insegnante di marradesi anche illustri, scrittore, poeta, alpino come lo vedevo io a ogni raduno, e molto altro ancora. Renato è stato un protagonista del suo tempo, capace di connotare una comunità con la sua presenza e la sua attività infaticabili e ne incarnava il genius loci. La sua testimonianza si rivela preziosa per ricordare a ognuno di noi chi siamo. Nel caos attuale ce n' è quanto mai bisogno. Auspico la sua esperienza venga idealmente raccolta e che questo lavoro sia messo nuovamente in scena nello splendido Teatro degli Animosi». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 33
[ § 1 5 7 7 7 4 8 7 § ] venerdì 01 maggio 2020 Pagina 24 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) FASE DUE, VERSO UN' ESTATE LIVE Musica a domicilio tra cortili e balconi È la proposta di Giordano Sangiorgi, patron del Mei, che chiede anche sostegni al settore musicale FAENZA Portare la musica nei cortili, a domicilio. È la proposta di Giordano Sangiorgi, patron del Mei, in vista della Fase 2. L' emergenza sanitaria ha penalizzato anche il settore musicale, specie quello live. Per ripartire in tutta sicurezza, Sangiorgi ha pensato a questa alternativa. «Sta nascendo l' idea della musica a domicilio, ovvero concerti live nei cortili, secondo le norme di sicurezza igienico-sanitarie previste: si potrebbero fare dove sono presenti più balconi in modo che le persone possano godere di un momento comune. In pratica, musica su richiesta magari insieme alle consegne del cibo a domicilio». Sangiorgi, reduce da riunioni nazionali, ha anche chiesto di aiutare il settore con bonus a fondo perduto, cassa integrazione, sgravi e bonus a tutti con una pace fiscale per il 2020, e possibilità per festival e artisti di accedere a fondi di sostegno. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 34
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