COMUNE DI RUSSI Venerdì, 06 aprile 2018

Pagina creata da Camilla Mauro
 
CONTINUA A LEGGERE
COMUNE DI RUSSI Venerdì, 06 aprile 2018
COMUNE DI RUSSI
 Venerdì, 06 aprile 2018
COMUNE DI RUSSI Venerdì, 06 aprile 2018
COMUNE DI RUSSI
                                                           Venerdì, 06 aprile 2018

Prime Pagine
 06/04/2018 Prima Pagina
 Corriere di Romagna (ed. Ravenna)                                                                                                1
 06/04/2018 Prima Pagina
 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                                                                               2
Cronaca
 06/04/2018 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 7
 Dal rumore sotto casa alla scazzottata coi condomini                                                                             3
 06/04/2018 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 33
 AGENDA                                                                                                                           4
 06/04/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43
 «Gli spettacoli con Dario Fo E quei libretti rossi dalla Cina»                                                                   5
 06/04/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49                                                     ANTONIO VECA
 «Senza linea e internet da gennaio» Il prete si fa portavoce...                                                                  7
 06/04/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44
 San Pancrazio: tutti assolti per rissa Ma...                                                                                     9
 05/04/2018 Ravenna Today
 A Villa Palanti per una visita dal sapore letterario                                                                             10
sport
 06/04/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 68
 'Creiamo persone prima delle squadre'                                                                                            11
 05/04/2018 Ravenna Today
 Alla Festa provinciale dello sport premiati i campioni romagnoli                                                                 12
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
 06/04/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 9
 Commissioni ferme per il codice appalti                                                                                          14
 06/04/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 9                                                                            Giorgio Santilli
 Quei 1.115 giorni per andare dal Cipe alla Gazzetta                                                                              15
 06/04/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 12                                                            Giorgio Pogliotti Claudio Tucci
 I fondi restano nel cassetto Apprendistato a ostacoli                                                                            17
 06/04/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 22                                                                        Vincenzo Vecchio
 Contratti concordati, cedolare «asseverata»                                                                                      19
 06/04/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 22                                                                       Guglielmo Saporito
 Meno poteri alle Regioni su lavori interni e cambi d' uso                                                                        21
 06/04/2018 Italia Oggi Pagina 29
 Detenuti al lavoro nei parchi                                                                                                    23
 06/04/2018 Italia Oggi Pagina 37
 Privacy, a maggio cambia tutto                                                                                                   24
 06/04/2018 Italia Oggi Pagina 38                                                                ANTONIO CICCIA MESSINA
 Edilizia libera ma non troppo                                                                                                    26
 06/04/2018 Italia Oggi Pagina 38                                                                      STEFANO MANZELLI
 Polizia locale associata, un solo capo per tutti                                                                                 28
 06/04/2018 Italia Oggi Pagina 38                                                                              LUIGI OLIVERI
 Posizioni organizzative con stipendi diversi                                                                                     29
 06/04/2018 Italia Oggi Pagina 39
 Dalla Consulta limiti alla legge statale                                                                                         31
 06/04/2018 Italia Oggi Pagina 39                                                      PAGINA A CURA DI MATTEO BARBERO
 Finanza locale, cantiere aperto                                                                                                  33
 06/04/2018 Italia Oggi Pagina 39
 Tempo scaduto sugli spazi finanziari                                                                                             35
 06/04/2018 Italia Oggi Pagina 40                                                     PAGINA A CURA DI ANDREA MASCOLINI
 Codice appalti a singhiozzo                                                                                                      36
 06/04/2018 Italia Oggi Pagina 40
 Possibile svincolarsi dalle convenzioni Consip                                                                                   38
 06/04/2018 Italia Oggi Pagina 41                                                                  FRANCESCO CERISANO
 Consiglieri politici out                                                                                                         39
 06/04/2018 Italia Oggi Pagina 42                                                    PAGINA A CURA DI MASSIMILIANO FINALI
 Fondi per scuole antisismiche                                                                                                    40
 06/04/2018 Italia Oggi Pagina 42
 Liguria, 2 milioni per l' efficienza energetica della p.a.                                                                       42
 06/04/2018 Italia Oggi Pagina 42
 Sicilia, 55 milioni per ridurre i consumi degli edifici pubblici                                                                 43
 06/04/2018 Italia Oggi Pagina 43                                                                         ANDREA GIGLIOLI*
 Beni merce esenti anche se utilizzati                                                                                            44
 06/04/2018 Italia Oggi Pagina 43                                                                         ROBERTO LENZU*
 Le Sgr devono pagare l' Imu e la Tasi                                                                                            46
COMUNE DI RUSSI Venerdì, 06 aprile 2018
6 aprile 2018
                Corriere di Romagna
                   (ed. Ravenna)
                                   Prima Pagina

                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2017

                                                                            1
COMUNE DI RUSSI Venerdì, 06 aprile 2018
6 aprile 2018
                Il Resto del Carlino (ed.
                        Ravenna)
                                    Prima Pagina

                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2017

                                                                             2
COMUNE DI RUSSI Venerdì, 06 aprile 2018
6 aprile 2018
Pagina 7                             Corriere di Romagna
                                     (ed. Ravenna­Imola)
                                                          Cronaca

  Dal rumore sotto casa alla scazzottata coi condomini
  Se le sono suonate di santa ragione. Poi,
  quando sono arrivati i carabinieri le tensioni
  sono proseguite. Tanto da fare scattare le
  manette per tutti. Una baruffa, quella avvenuta
  l' anno scorso a San Pancrazio, nella quale il
  giudice Corrado Schiaretti non ha riscontrato
  le basi per il reato di rissa, assolvendo tutti con
  for mula piena. Per due dei quattro, invece le
  accuse di lesioni aggravate e resistenza a
  pubblico ufficiale hanno portato a un
  rispettivamente a condanne per un anno e un
  anno e otto mesi.
  Tutto era nato in seguito a una lite per futili
  motivi. Da una parte due giovani sui 25 anni
  (tutelati dagli avvocati Raffaella Salsano e
  Giorgio Vantaggiato), dall' altra due residenti
  in un condomi nio di San Pancrazio (difesi dall'
  avvocato Massimo Martini). I primi due si
  erano fermati in auto nei pressi dell' immobile,
  aspettando un conoscente. Nell' attesa, però,
  si erano create tensioni dovute al rumore
  provocato dai giovani. Ne era nata una lite con
  gli altri due imputati. Il primo, che stava
  aggiustando la bicicletta della figlia, aveva
  interrotto le proprie mansioni, mentre il
  secondo, impegnato a calmare il nervosismo
  del proprio cane, si era unito al coinquilino.
  Ad avere la peggio era stato uno dei residenti,
  che nel prendersi uno spintone aveva riportato
  35 giorni di prognosi. All' arrivo dei carabinieri
  erano volati anche gli insulti, con tanto di resistenza ai militari da parte di uno dei giovani.

                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2017

                                                                                                     3
COMUNE DI RUSSI Venerdì, 06 aprile 2018
6 aprile 2018
Pagina 33                          Corriere di Romagna
                                   (ed. Ravenna­Imola)
                                                        Cronaca

  AGENDA
  bero. Info: 340 5419531. :: X RAY PUB, Musica
  con il concerto di beneficenza "Ambulance
  dance" di D2B e ospiti a sorpresa (ore 21.30)
  nel locale di via Bertini 98. Libero. Info: 335
  6699605. GA L E ATA :: TEATRO CARLO
  ZAMPIGHI Serata di beneficenza (ore 21) "Un
  tuffo nel passato", con la soprano Paola Occhi
  e il tenore Sergio D o s Santos, al pianoforte
  Heejin Byeon. Offerte per l' ospedale di
  Mirandola. Info: 0543 975428­29. PREDAPPIO
  :: TEATRO COMUNALE Oggi e domani (ore
  21), il Teatro delle Forchette in "Norma N".
  Ingresso: 15­13 euro. Info: 339 7097952. ::
  SAX PUB Alle 22 il concerto del pianista Pietro
  Beltrami. Libero. "Vintage" dei Papu, duo
  formato da Ramiro Besa e Andrea Appi.
  Ingresso 8­10 euro, info: 377 9698434.
  RAVENNA :: PALAZZO RASPONI 2 Inaugura
  la mostra fotografica di Pio De Rose, visitabile
  fino al 22 aprile. palazzorasponi2.com. ::
  TEATRO RASI Alle 16 un incontro libero con
  Andrea Tagliapietra, Caterina Piccione,
  Helmut Schäfer dedicato al teatro e alla
  filosofia. Alle 21 lo spettacolo "White rabbit red
  rabbit" di Nassim Soleimanpour con Laura
  Redaelli, ingresso 8 euro. Info:
  teatrodellealbe.com. :: CLASSENSE In sala
  Muratori, alle 17.30, la presentazione della
  mostra "La storia illustrata da Luca Tarlazzi".
  Libero, info: 0544 482116. :: MUSEO
  NAZIONALE Alle 18 inaugura la mostra "Donne mirabili", dedicata al Rinascimento femminile. Libero. ::
  SALA D' ATTORRE Alle 18 Federico Bertoni presenta il suo romanzo "Morire il 25 aprile" (Frassinelli).
  Libero. :: BRONSON Alle 21.30 il folk degli americani A Hawk and a Hacksaw. Apertura di In.Versione
  Clotinsky. Ingresso 10 euro, info: 333 2097141. RUSSI :: EX CHIESA IN ALBIS Alle 20.45 il concerto del
  pianista Carlo Botti. Brani di Liszt, Beethoven, Scriabin. Info: 335 6091160. :: GALLERIA ARTEJ Nell'
  ambito della mostra collettiva "Aria e acqua", alle 21, lo spettacolo improvvisato dell' associazione
  culturale 05Quartoatto. Libero, info@artejrussi.it. IMOLA :: CASTEL S. PIETRO TERME Nella sala
  espositiva di via Matteotti 79, alle 18 l' inaugurazione della mostra fotografica collettiva "In viaggio con
  Buga", in ricordo di Andrea Bugamelli. Libero. :: SANTA CATERINA Nella sala "Dopo di noi" Elena
  Gurioli tiene un incontro su Giuseppe Ungaretti. Letture di Luciano Chiesi. Ore 21, libero. CERVIA ::
  CASA DELLE AIE Alle 21, nel Teatrino della Casa delle Aie, un incontro dedicato a Giovannino
  Guareschi e Max David, con Renato Lombardi e Franco Gabici. Musica di Eugenio Fantini. Libero.

                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2017

                                                                                                             4
COMUNE DI RUSSI Venerdì, 06 aprile 2018
6 aprile 2018
Pagina 43                    Il Resto del Carlino (ed.
                                     Ravenna)
                                                      Cronaca

  «Gli spettacoli con Dario Fo E quei libretti rossi dalla
  Cina»
  Salvatore Sangermano, editore e giornalista, all' epoca studiava all' Iti

  SALVATORE Sangermano, diplomato, cofondatore di
  Tuttifrutti, un passato politico nel Pci, oggi editore e
  giornalista. «Fu il Liceo Artistico a tracciare la strada delle
  agitazioni nelle scuole di Ravenna. E noi dell' Iti fummo
  pronti a seguirli».
  Salvatore Sangermano h a r i c o r d i p r e c i s i d i q u e l l a
  primavera del '68 e delle stagioni successive...
  «Ero in quarta ed ero molto amico di Enzo Pezzi, lui era
  studente dell' Artistico. Fu lui a mettermi al corrente di
  quanto loro stavano discutendo, anzi per diverse mattine
  io andavo proprio all' Artistico ad ascoltare i loro dibatti,
  incentrati sull' autodeterminazione, la cogestione. Quando
  loro furono pronti all' occupazione io informai il Comitato
  studentesco dell' Iti e mi fu chiesto di fare una relazione:
  ero emozionatissimo».
  Di lì a poco occupaste anche voi. «Sì. A guidare la
  protesta eravamo in diversi: c' erano Belletti, io, Giuseppe
  Badiali e poi Renzo Piva, che era in quinta, Giorgio
  Giordani e qualche altroCercammo di barricarci dentro,
  ma poi entrò la polizia e con il megafono ci intimò di
  smetterla. In breve decidemmo di revocare l' occupazione
  con l' accordo di parlare dei problemi con il preside Raul
  Cenni, aperto a parole, ma rigido dei fatti».
  L' accordo fu rispettato? «Certo, ci riunimmo in assemblea
  nell' ingresso, c' era anche il preside che andava avanti e
  indietro e io lo seguivo passo per passoricordo tanti
  applausi. Il fatto è che si avvicinava il tempo dell' esame di
  maturità e quindi l' agitazione in breve tempo rientrò».
  Riprese in autunno.
  «Con Belletti e altri passammo l' estate a preparare il
  programma delle rivendicazioni e in autunno fu l' Iti a
  diventare il nucleo centrale delle agitazioni e ci fu anche il
  primo imponente sciopero di tutte le scuole. Ricordo che
  parlavo ai compagni, al megafono, davanti alla scuola e si
  avvicinarono due commissari di polizia e mi portarono dal
  questore: 'Questo è Sangermano'. Come dire, questo è un
  bel rompiscatole». Lei era iscritto a un partito?
  «No. Frequentavo il circolo del notaio Pasi, Riscossa
  Operaia. Lì c' erano studenti e operai. Poi io e Nino
  Carnoli cominciammo ad organizzare gli spettacoli della Comune di Dario Fo, si tenevano in circoli

                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2017

                                                                                            Continua ­­>   5
COMUNE DI RUSSI Venerdì, 06 aprile 2018
6 aprile 2018
Pagina 43                        Il Resto del Carlino (ed.
COMUNE DI RUSSI Venerdì, 06 aprile 2018
6 aprile 2018
Pagina 49                      Il Resto del Carlino (ed.
                                       Ravenna)
                                                        Cronaca

  «Senza linea e internet da gennaio» Il prete si fa
  portavoce della protesta
  Don Vittorio: «Qui a Pieve Cesato la situazione è insostenibile»

  «NON sappiamo più a quale santo votarci». E
  se a dirlo è un sacerdote è davvero
  preoccupante. Arrabbiato e sconfortato: è
  questo da q1ualche mese lo stato d' animo di
  monsignor Vittorio Santandrea, p a r r o c o d i
  Pieve Cesato, la piccola frazione di Faenza
  verso Russi. «E' da gennaio che abbiamo
  problemi con la Telecom, sia per la linea fissa
  che per quella di internet. E non solo noi in
  parrocchia ma anche al circolo e soprattutto
  all' asilo». Nei locali a fianco della chiesa c' è
  una struttura che accoglie decine di bambini e
  tutta la gestione amministrativa ma anche le
  semplici comunicazioni alle famiglie passano
  attraverso i 'fili' di internet e del telefono. «Non
  abbiamo linea telefonica e internet va a
  singhiozzo, almeno fino a qualche giorno fa.
  Ora è completamente fermo ­continua don
  Vittorio ­; non riusciamo a comunicare con
  nessuno se non attraverso i cellulari ma tanti
  anziani, visto che tutta via Accarisi e le
  traverse, è messa così, non lo hanno».
  Continua il parroco: «Chiamiamo per chiedere
  lumi e dopo l' attesa una voce automatica ci
  dice che ci sono troppe richieste o che nella zona i tecnici stanno provvedendo a ripristinare il
  problema. Io sono sempre in giro per Pieve Cesato e non vedo mai nessuno lavorare.
  Abbiamo fatto interessare anche un nostro residente che siede nel Consiglio Comunale di Faenza,
  Paolo Cavina». Il consigliere ha presentato una interpellanza per capire cosa stia succedendo. «Mi
  tocca da vicino ­ dice ­ sia come residente che come consigliere ma anche personalmente, visto che
  mio padre vive da solo e il fatto che la linea fissa non vada mi fa arrabbiare moltissimo. Ho presentato
  una interpellanza e il sindaco si è fatto tramite riuscendo a parlare con qualcuno di Telecom che ha
  risposto che si sta lavorando su alcune linee in tutto il forese e ora sono a Pieve Cesato.
  Quella non è l' unica zona che attualmente ha dei problemi, ricevo chiamate anche da Granarolo
  Faentino». Nel frattempo a Pieve Cesato gli abbonati della Telecom continuano a ricevere puntualmente
  la bolletta telefonica. «A me ­ continua don Vittorio ­ è appena arrivata quella relativa al mese di
  gennaio, 200 euro che dovrò pagare malgrado non abbia per nulla usufruito di alcun servizio se non
  qualche giorno di internet lento». Il sindaco Malpezzi, malgrado non sia un problema di sua
  competenza, ha attivato il suo staff. Ieri pomeriggio sono stati contattati da personale Telecom che
  informalmente ha fatto sapere che il guasto era dovuto a un cavo esterno e che in giornata (cioè entro
  ieri sera) sarebbe stato tutto sistemato».

                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2017

                                                                                              Continua ­­>   7
COMUNE DI RUSSI Venerdì, 06 aprile 2018
6 aprile 2018
Pagina 49       Il Resto del Carlino (ed.
6 aprile 2018
Pagina 44                       Il Resto del Carlino (ed.
                                        Ravenna)
                                                        Cronaca

  San Pancrazio: tutti assolti per rissa Ma due
  condanne per le lesioni
  TUTTI e quattro sono stati assolti dall' accusa
  principale, la rissa. I due giovani, un 34enne e
  un 24enne, che erano arrivati da Russi, hanno
  avuto condanne a un anno per lesioni e un
  anno e otto mesi per lesioni e resistenza. Si è
  chiuso così ieri pomeriggio davanti al giudice
  Corrado Schiaretti il tafferuglio che il 7
  novembre aveva portato all' arresto di quattro
  persone a San Pancrazio, comprese le due ­
  un 41enne e un 54 enne del posto, difesi dagli
  avvocati Massimo Martini e Paolo Tassani ­
  completamente assolte. I due giovani ­ difesi
  dagli avvocati Raffaella Salsano e Giorgio
  Vantaggiato ­ erano arrivati davanti alla
  palazzina in cerca di un uomo. E quando il
  54enne era uscito con il cane al guinzaglio, si
  era innescato l' alterco che aveva portato al
  tafferuglio.

                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2017

                                                                                              9
5 aprile 2018
                                          Ravenna Today
                                                         Cronaca

  A Villa Palanti per una visita dal sapore letterario
  La Biblioteca comunale di Cervia ha intrecciato
  poesia e letteratura con le passeggiate
  patrimoniali rilanciate dall' Ecomuseo di
  Cervia: sono nate così le quattro passeggiate
  letterarie, grazie anche al contributo dell'
  Istituto regionale per i beni culturali e al
  sostegno dell' Associazione Amici della
  Biblioteca. Ad inaugurare queste originali
  passeggiate letterarie è Milano Marittima
  sabato 7 aprile. Ogni passeggiata letteraria
  coniuga un tema o un avvenimento letterario
  con luoghi di Cervia­ Milano Marittima per
  sottolinearli con letture interpretate da tre attori
  attivi nei teatri romagnoli: Lelia Serra da
  Longiano, Giuseppe Viroli del Teatro degli
  stracci di Cesena e Nicoletta Fabbri del Teatro
  L e b e l l e b a n d i e r e d i Russi. L i
  accompagneranno con "giochi di lettura" alcuni
  lettori che hanno frequentato un Laboratorio
  guidato dall' attrice di Longiano. Sempre a
  Lelia Serra è affidato il primo itinerario con
  partenza da sabato 7 aprile alle 16 da Villa
  Palanti per rendere omaggio sia al pittore
  milanese ­ a cui si deve la fondazione della
  città giardino di Milano Marittima (1912) ­ sia
  per celebrare la stagione della poesia a cui la
  città adriatica ha dato vita nel Novecento con
  due edizioni di un Premio di poesia. L'
  itinerario, passando dalla piazzetta della gelateria Ottocento, si snoda nei dintorni per sciogliersi con un
  saluto corale, offerto dai lettori del laboratorio nella Rotonda 1° maggio tra le colonne che ricordano la
  nascita del quartiere turistico. Il Villino che fu di Palanti, in Viale 2 giugno al numero 72, è aperto solo
  per questa occasione speciale ai visitatori, grazie alla cortesia degli attuali proprietari, per rievocare
  quel clima culturale che le passeggiate vogliono celebrare. Una guida esperta dell' Ecomuseo di Cervia
  introduce ogni stazione con un racconto o una notazione come spunto alla visita. La partecipazione è
  gratuita ed aperta a tutti: è gradita la prenotazione per una migliore accoglienza.

                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2017

                                                                                                                 10
6 aprile 2018
Pagina 68                        Il Resto del Carlino (ed.
                                         Ravenna)
                                                            sport

  'Creiamo persone prima delle squadre'
  San Pietro in Vincoli Sono ben 270 i tesserati del settore giovanile della storica società
  ravennate

  San Pietro in Vincoli IL SAN Pietro in Vincoli è
  dal 1975 una costante del calcio giovanile
  ravennate, rappresentando un punto di
  riferimento del territorio che comprende
  l o c a l i t à q u a l i San B a r t o l o , C a m p i a n o e
  Roncalceci. La società verdeblù è da sempre
  fucina di talenti del pallone, sia dal punto
  qualitativo (qui è cresciuto l' ex portiere
  professionista Nicola Santoni), sia quantitativo.
  Quest' anno sono ben 270 i tesserati, distribuiti
  tra 10 squadre e il gruppo 'Piccoli amici', per
  un vivaio completo guidato dal direttore
  generale Alessandro Zauli. Arrivato a San
  Pietro in Vincoli dopo esperienze in provincia,
  in particolare a Russi e Ravenna, l' esperto
  tecnico affianca Paolo Foschi nella gestione
  del settore giovanile. «Preferisco non parlare
  dei risultati delle squadre ­ inizia Zauli ­ perché
  il nostro scopo principale è la crescita
  individuale dei ragazzi. Insegno tecnica a 4
  squadre per due giorni, mentre negli altri
  giorni seguo gli allenamenti di tutti i gruppi. In
  base a quello che vedo organizzo incontri
  periodici coi colleghi allenatori, con l' obiettivo
  di dare ai ragazzi una mentalità utile per apprendere i nostri insegnamenti. Ogni allenamento deve
  essere occasione di crescita».
  PER QUANTO riguarda i tecnici Luca Melandri guida la juniores, Gianluca Foschi gli allievi 2000­ 2001,
  Marco Camporesi i giovanissimi 2003, Fabio Bernardi i 2004, Gabriele Fantinelli gli esordienti 2005,
  Fausto Biserni i 2006, Mario Covino i Pulcini 2007 e 2009 (con Filippo Valli), Patrizia Pascucci i 2008 e
  2010, mentre i 'Piccoli amici' sono diretti da Erika Fantinelli. A loro si affiancano i preparatori dei portieri
  Filippo Baiocchi, Manuel Bartolini e Aride Baschetti e i preparatori atletici Enzo Candolfini, Maurizio
  Pilotti e Sandro Valbonesi.
  «A prescindere dalle qualità, vogliamo che ogni ragazzo sia capace di dare il meglio di se stesso. Se
  non si creano persone, non si costruiscono buone squadre. La speranza è che qualcuno dei nostri
  giovani possa riuscire a far parte della prima squadra, ora in Eccellenza. Ma per riuscirvi occorre
  intraprendere un percorso di apprendimento condiviso da tutti.
  Possiamo contare su Scuola Calcio élite e operiamo nelle scuole elementari di S.Pietro in Vincoli,
  Roncalceci, Campiano e S.Pietro in Campiano». San Pietro in Vincoli è sinonimo anche di Festa dello
  Sport, manifestazione giunta alla 22ª edizione, prevista nella seconda parte di maggio.

                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2017

                                                                                                                 11
5 aprile 2018
                                         Ravenna Today
                                                          sport

  Alla Festa provinciale dello sport premiati i campioni
  romagnoli
  Nella sala Bandini, in via Boccaccio a
  Ravenna, domenica 8 aprile alle ore 10.30, si
  tiene l' annuale Festa Provinciale dello sport,
  giunta alla trentaquattresima edizione,
  promossa ed organizzata dal CONI Point
  Ravenna e dalla Fondazione Cassa di
  Risparmio di Ravenna. Nel corso della
  cerimonia, cui intervengonno, fra gli altri, il
  presidente nazionale dell' Abi e del gruppo
  Cassa Risparmio Spa Antonio Patuelli ed il
  presidente regionale del Coni Umberto
  Suprani, vengono consegnati onorificenze,
  riconoscimenti, premi e contributi ad atleti,
  dirigenti, tecnici e società della nostra
  provincia. A far gli onori di casa saranno il
  delegato provinciale del Coni Claudia Subini
  ed il presidente della Fondazione Cassa di
  Risparmio Ernesto Giuseppe Alfieri. Sul fronte
  dei dirigenti e delle società, il Tiro a Segno
  Nazionale di Faenza e l' Aero Club F.Baracca
  di Lugo saranno insigniti della Stella d' Oro al
  Merito Sportivo; il riconoscimento d' Argento
  andrà a Claudia Subini; stelle di Bronzo a
  Alberto Ancarani (scherma), Loris De Cesari
  (biliardo sportivo), Franco Gianelli
  (arrampicata sportiva), Vincenzo Mignola
  (baseball), Olimpia Randi (lotta), ed al Circolo
  Ippico Ravennate (equitazione).Per quanto
  riguarda i tecnici la palma di Bronzo è stata assegnata a Guido Marzari (scherma). Diciotto sono le
  Medaglie Coni al Valore Atletico per gli atleti che si sono distinti in campo nazionale conquistando titoli
  ed internazionale salendo sul podio. Argento per Andrea Ustignani (Lugo, rotelle); Bronzo per Ayrton
  Badovini (Castel Bolognese, motociclismo), Gabriele Ferruzzi e Orio Orselli (Ravenna, volo a motore),
  Francesco Fuzzi e Marco Sabbatani (Godo, baseball), Erion Garxenaj e Daigoro Timoncini (Riolo
  Terme, lotta), Luca Molduzzi (Ravenna, biliardo sportivo), Daniele Nicolini (Ravenna, pesca sportiva),
  Angelo Di Terlizzi (Ravenna, vela), Gabriele Bandini e Luca Randi (Alfonsine, pesca sportiva), Mattia
  Pirazzoli (Lugo) e Stefano Ricci Maccarini (Alfonsine, pesca sportiva), Maurizio Bisacchi (Cervia) e Alex
  Sottilotta (Ravenna, pesca sportiva), Luca Facchinetti (Ravenna, triathlon). Il premio del Coni Point di
  Ravenna ­"Una vita per lo sport"­ istituito nel 2004 e che viene assegnato a personaggi particolarmente
  distintisi per competenza e spirito di sacrificio è stato attribuito a Aldo Bendandi (Ravenna, pallavolo),
  Floriano Camanzi (Vecchiazzano, pesca sportiva), Ivo Camanzi (Bagnacavallo, arbitro calcio), Silvano
  Caporossi (Riolo Terme, calcio), Severino Dalla Ragione (Ravenna, lotta), Roberto Drei (Faenza,
  ciclismo), Edera Fusconi (Campiano, scuola), Carlo Gobbi (Cesenatico, stampa), Augusto Masi
                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2017

                                                                                              Continua ­­>   12
5 aprile 2018
                                          Ravenna Today
6 aprile 2018
Pagina 9                                   Il Sole 24 Ore
                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  Manutenzione stradale Roma

  Commissioni ferme per il codice appalti
  Un esempio di impatto negativo prodotto dal
  nuovo codice d e g l i appalti è q u e l l o d i u n '
  opera fondamentale per la Capitale guidata
  dalla sindaca Virginia Raggi e soprattutto per
  automobilisti e motociclisti romani: si tratta dei
  12 lotti di lavori di manutenzione ordinaria
  delle strade del Comune di Roma che
  dovrebbero risolvere il problema delle buche e
  del manto stradale degradato. Il contratto ha
  un valore di 78 milioni di euro, messi in gara
  un anno fa che, tuttavia, non si riescono ad
  aggiudicare per le difficoltà di trovare
  commissari disponibili a fare parte delle
  commissioni di gara.
  È l' effetto prodotto dalle nuove procedure
  introdotte dal codice d e g l i appalti e d a l
  sistema di responsabilità (contabile,
  amministrativa, penale) vigente per i dirigenti
  delle amministrazioni pubbliche. È sempre più
  difficile, infatti, trovare dirigenti disposti a
  entrare nella commissione a fronte dei rischi
  crescenti di essere perseguiti e di introiti
  decrescenti soprattutto per il divieto di
  pagamento degli straordinari.
  Sempre a Roma ferma anche la gara avviata 3
  anni fa per il primo stralcio della
  riqualificazione del Mausoleo di Augusto e di piazza Augusto Imperatore che non risulta aggiudicata ­
  scrive l' Ance ­ per ripensamenti della Commissione di gara.

                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2017

                                                                                                          14
6 aprile 2018
Pagina 9                                      Il Sole 24 Ore
                                     Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  Quei 1.115 giorni per andare dal Cipe alla Gazzetta
  La Statale Jonica «modello» di burocrazia che blocca investimenti grandi e piccoli ­ Il
  dossier Ance

  Un altro anno si è perso per gli investimenti
  pubblici senza che il promesso rilancio sia
  avvenuto: nel 2017 non c' è stato il +2,8%
  pronosticato dal Def ad aprile dello scorso
  anno e neanche il +0,4% della nota di
  aggiornamento di settembre. L' Istat certifica
  che c' è stato invece un ­5,6% che nasce da un
  insieme di responsabilità più volte richiamate
  in questi anni: i Comuni che hanno speso 800
  milioni meno dell' anno precedente (­7,4%)
  nonostante gli "spazi di patto" concessi loro; il
  codice d e g l i appalti bloccato a metà dell'
  attuazione; le difficoltà (risolte solo di recente
  dopo 30 mesi di rimpalli) del contratto di
  programma Anas. Ma il dato 2017 conferma,
  in realtà, oltre le cause specifiche e
  contingenti, che il blocco degli investimenti
  pubblici è la "grande malattia" italiana, tanto
  più grave in quanto inserita in un contesto
  dove ormai tutti gli altri indicatori si muovono:
  dal Pil all' occupazione, dall' export agli
  investimenti privati, perfino il debito dà piccoli
  segni di inversione di rotta. Il "buco nero" resta
  quello, gli investimenti pubblici. Ed è una bella
  sfida per il governo che sarà comunque
  composto di forze politiche che hanno messo il
  rilancio di questo tipo di spesa al centro di una strategia di stimolo della crescita. La sfida di
  sburocratizzare, semplificare, alleggerire i vincoli normativi e burocratici. La sfida, in ultima istanza, di
  far partire opere rimaste ferme per anni.
  Quanto pesino i lacci burocratici ­ spesso anche lacci stupidi che non hanno più alcuna ragione d'
  essere ­ è un tema che sta a cuore all' Ance che lo rilancia in questi giorni con un monitoraggio a tutto
  campo presso le proprie associazioni territoriali. Un modo per "ascoltare" le imprese sul territorio e le
  loro difficoltà crescenti, ma anche per aprire un canale con le forze politiche uscite vincitrici dal voto del
  4 marzo, segnalando opere piccole e grandi bloccate ma anche le cause puntuali (in genere non una,
  ma un coacervo di cause) che le hanno bloccate. Ne verrà fuori un inventario di cause di blocco che ­ è
  l' auspicio dei costruttori ­ potrà costituire una guida per un primo intervento legislativo di riduzione degli
  ostacoli e dei lacci nel mercato dei lavori pubblici.
  Non si può non citare, in testa a una prima raccolta di opere bloccate, il caso davvero clamoroso del
  megalotto 3 della Statale Jonica 106 da Sibari a Roseto Capo Spulico.
  In dieci anni, il progetto è tornato al Cipe ben cinque volte ­ la prima volta il 28 settembre 2007, l' ultima
  il 28 febbraio 2018 ­ e l' Ance ha calcolato che fra l' approvazione in comitato interministeriale delle
                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2017

                                                                                                  Continua ­­>      15
6 aprile 2018
Pagina 9                                       Il Sole 24 Ore
6 aprile 2018
Pagina 12                                     Il Sole 24 Ore
                                     Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  Sistema duale. Del Conte (Anpal): numeri in crescita ma ancora insufficienti

  I fondi restano nel cassetto Apprendistato a ostacoli
  Oltre l' 80% dei finanziamenti è ancora disponibile

  Negli ultimi anni l' apprendistato di primo
  livello, che consente agli studenti fino a 25 anni
  di conseguire, lavorando, una qualifica o un
  diploma di istruzione, interessava in Italia un
  numero irrisorio di ragazzi: appena 3mila, di
  cui circa 2.900 nella sola Bolzano. Dal 2016,
  con la sistematizzazione dell' istituto operata
  dal Jobs act e l' avvio, da parte del ministero
  del Lavoro, di una sperimentazione ad hoc nel
  settore dell' Istruzione e formazione
  professionale (Iefp), sono più che raddoppiati:
  oggi si contano oltre 6mila rapporti instaurati, e
  i contratti si fanno anche in Lombardia, in
  Veneto e in altre regioni del Centro­Nord.
  Il numero che ci anticipa l' Agenzia nazionale
  per le politiche attive (Anpal) è un primo passo
  ma ancora insufficiente (in Germania i giovani
  coinvolti nella formazione duale sono centinaia
  di migliaia, e il tasso di disoccupazione degli
  under25 è stabile al 6,2 per cento).
  Da noi, storicamente, si fa più fatica,
  nonostante gli incentivi: e così la stessa Anpal
  ha deciso di prorogare di altri tre mesi, fino al
  30 giugno, questi "bonus" a copertura dei costi
  di tutoraggio aziendale. Parliamo di somme
  fino a 3mila euro per 12 mesi nei casi di
  apprendistato di primo livello, che scendono fino a 500 euro per i percorsi di alternanza "rafforzata". Per
  questi incentivi erano a disposizione 16 milioni. Ad oggi il "bonus" è stato richiesto da 745 imprese per
  1.390 contratti di apprendistato di primo livello. Per l' alternanza "rafforzata" si sono fatte avanti 364
  aziende per 678 percorsi. In totale, quindi, sono stati impegnati circa 2,5 milioni, e rimangono a
  disposizione (fino alla scadenza del 30 giugno) i restanti 13,5 milioni (la domanda all' indirizzo
  http://fixotutoraggio.italialavoro.it).
  A frenare la portata della novità sono diversi fattori. Intanto, la disomogeneità dei sistemi formativi nelle
  diverse Regioni. In quasi tutto il Centro­Sud l' apprendistato di primo livello è pressoché inutilizzato. A
  differenza invece del Centro Nord, in testa la Lombardia, che, grazie anche alla spinta data dall' ex
  assessore, Valentina Aprea, ha investito molto sul "duale". Le imprese che hanno richiesto gli incentivi
  ministeriali sono state appena 270, perché le aziende lombarde possono contare su condizioni migliori
  proposte dalla regione. C' è poi il ritardo con cui gli enti territoriali pubblicano gli avvisi per i corsi duali
  nella Iefp. Si sconta inoltre una mancata azione di promozione presso gli stessi datori . «Il ricorso all'
  apprendistato e alla formazione on the job ­ aggiunge Michele Tiraboschi, ordinario di diritto del Lavoro
  all' università di Modena e Reggio Emilia ­ è frenato dagli ostacoli burocratici e da una normativa
                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2017

                                                                                                    Continua ­­>   17
6 aprile 2018
Pagina 12                                     Il Sole 24 Ore
6 aprile 2018
Pagina 22                                     Il Sole 24 Ore
                                     Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  Affitto. La tassa piatta al 10% spetta senza controlli se c' è il visto delle associazioni

  Contratti concordati, cedolare «asseverata»
  Il "visto" dei sindacati assicura il superbonus
  fiscale agli affitti concordati. La Direzione
  regionale Toscana delle Entrate torna sul tema
  della asseverazione, da parte delle
  associazioni della proprietà e degli inquilini,
  d e i contratti condordati, quale condizione
  necessaria per poter beneficiare della
  cedolare secca del 10% sui canoni.
  Il decreto del Mise La questione è all' ordine
  degiorno dopo che il Dm delle Infrastrutture
  del 16 gennaio 2017 ha riscritto alcune regole
  d e i contratti c o n c o r d a t i , p e r s t u d e n t i e
  transitori. Il Dm prevede anche l' estensione
  degli effetti degli accordi sui canoni e sui
  contratti a n c h e a i Comuni con popolazione
  superiore ai 10mila abitanti, quindi non solo ai
  c a p o l u o g h i e Comuni c o n t i g u i c o m e i n
  precedenza. Ciò amplia la sfera di
  applicazione ma pone anche delle
  complicazioni interpretative .
  La normativa in vigore, a differenza di quella
  precedente, prevede la possibilità, all' articolo
  1, di concedere in affitto concordato anche
  «porzione di unità immobiliare», cosa diversa
  ovviamente dalla locazione di quota di
  immobile (consentita da sentenze concordi).
  Il Dm prevede inoltre che non solo i Comuni possano procedere alla convocazione delle associazioni
  ma, in caso di inadempimento di richiesta alla convocazione anche di una sola associazione, questa,
  decorsi trenta giorni dalla formale richiesta, possa procedere autonomamente, avendo il Comune ruolo
  di promotore e mai di parte.
  I due provvedimenti Due provvedimenti, uno delle Infrastrutture (nota n. 1380 del 6 febbraio 2018 ­ si
  veda il Sole 24 Ore del 9 febbraio 2018) e l' altro della Dre Toscana (risposta a un interpello del Sunia n.
  954 ­ 119/2018) hanno dato le prime risposte a quesiti sugli effetti ai fini fiscali delle asseverazioni dei
  contratti non assistiti da parte delle organizzazioni sindacali .
  P e r i contratti non assistiti la nota del Mise faceva derivare dalla avvenuta asseverazione una
  presunzione di corrispondenza tra contratto asseverato e accordi territoriali e escludeva accertamenti
  da parte degli uffici fiscali, anche se precisava che il contribuente fosse comunque tenuto a esibirla.
  Nella risposta all' interpello della Dre Toscana si chiarisce ulteriormente la questione.
  L' Agenzia riconosce infatti che per i contratti di locazione a canone concordato «l' attestazione rilasciata
  dalle organizzazioni firmatarie dell' accordo, con la quale viene confermata la rispondenza del contenuto
  economico e normativo del contratto di locazione all' Accordo Territoriale, esplichi effetti anche ai fini del
  conseguimento delle agevolazioni fiscali». Quindi si tratta di una pronuncia più incisiva rispetto alla nota

                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2017

                                                                                                 Continua ­­>      19
6 aprile 2018
Pagina 22                                     Il Sole 24 Ore
6 aprile 2018
Pagina 22                                    Il Sole 24 Ore
                                    Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  Edilizia. La Corte costituzionale blocca la legge umbra 1/2015

  Meno poteri alle Regioni su lavori interni e cambi d'
  uso
  La Corte costituzionale frena le autonomie
  regionali in materia urbanistica, intervenendo
  nei confronti della Regione Umbria (sentenza
  68/2018). Ne esce un regime più rigido su
  lavori interni e cambi di destinazione.
  La sentenza riguarda la legge umbra 1/2015,
  ma i principi si possono estendere ad altre
  Regioni.
  In dettaglio, la legge regionale consentiva
  manutenzioni, restauro, risanamenti e
  ristrutturazioni, senza piani attuativi, con la
  modifica della destinazione d' uso, purché le
  nuove destinazioni risultassero compatibili con
  lo strumento urbanistico generale. Questo
  contrasta con la normativa statale di principio
  (Dpr 380/2001), che limita al 25% la possibilità
  di mutare la destinazione d' uso ed inoltre
  esige una convenzione su prezzi di vendita e
  canoni di locazione: ciò è stato ritenuto
  illegittimo, perché in contrasto con la norma di
  principio statale. Con altra norma regionale, si
  consentivano come attività libera, senza titolo,
  le opere interne alle unità immobiliari.
  Anche questo, secondo la Corte, contrasta con
  il Dpr 380/2001, che per tali lavori esige una
  comunicazione di inizio lavori asseverata
  (Cila). Comunicazione che quindi torna necessaria anche per l' apertura di porte e lo spostamento di
  pareti interne.
  Nella normativa statale, la Scia è sostituita dalla Cila, sicché lo Stato pretende almeno tale tipo di
  richiesta, ritenendo eccessivo il regime umbro di edilizia libera.
  Una norma della Regione semplificava i mutamenti di destinazione d' uso, identificando tipologie, titoli
  abilitativi e sanzioni. Questo contrasta con principi statali sulle categorie di intervento: il legislatore
  regionale avrebbe solo potuto esemplificare gli interventi edilizi definiti dallo Stato nel 380/2001. In
  conseguenza, mentre la legislazione statale, liberalizzando, cataloga il mutamento rilevante della
  destinazione d' uso, anche senza opere, attraverso cinque categorie (residenziale, turistico­ricettiva,
  produttiva e direzionale, commerciale, rurale), la Regione non può individuare solo tre categorie. La
  semplificazione adottata è apparsa eccessiva alla Corte.
  Ancor più rigido è l' intervento sulle norme che consentivano alla Giunta regionale di sottrarre tipologie
  di interventi all' applicazione della normativa antisismica ed alla relativa autorizzazione.
  La materia è infatti sottoposta al principio della vigilanza statale.

                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2017

                                                                                               Continua ­­>   21
6 aprile 2018
Pagina 22                                     Il Sole 24 Ore
6 aprile 2018
Pagina 29                                        Italia Oggi
                                    Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  intesa

  Detenuti al lavoro nei parchi
  Incrementare le opportunità di lavoro e di
  formazione lavorativa dei detenuti per la tutela
  dell' ambiente e il recupero del decoro di spazi
  pubblici e aree verdi e, al tempo stesso,
  stimolare l' avvio di progetti che coinvolgano la
  popolazione carceraria nella corretta gestione
  d e i rifiuti, favorendo lo scambio di buone
  prassi all' interno degli istituti penitenziari.
  Sono queste le finalità del Protocollo d' intesa
  sottoscritto ieri a Roma dal presidente dell'
  Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro e dal
  Capo del Dipartimento dell' amministrazione
  penitenziaria Santi Consolo. L' accordo di
  collaborazione prevede la promozione e l'
  attuazione di un programma sperimentale per
  coinvolgere i detenuti in attività lavorative
  extramurarie rivolte alla protezione ambientale
  e al recupero del decoro degli spazi e delle
  aree di verde pubblico.
  © Riproduzione riservata.

                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2017

                                                                                               23
6 aprile 2018
Pagina 37                                         Italia Oggi
                                     Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  L' istituto offre un supporto ai professionisti in vista dell' entrata in vigore delle nuove regole

  Privacy, a maggio cambia tutto
  Previsti incontri ad hoc per preparare la categoria

  Si moltiplica l' attività dell' Istituto: dopo il
  grande successo della recente tornata
  elettorale che ha visto l' elezione di due degli
  otto revisori candidati, Salvatore Sciascia e
  Pasquale Ciacciarelli, in attesa del risultato
  finale del revisore Antonella Gobbo sempre
  nel Lazio, l' impegno qualificato dell' Inrl al
  fianco di tutti i candidati dei vari schieramenti,
  si rinnova confermandosi prima ed unica realtà
  professionale che si è confrontata con il
  mondo politico.
  Forte di una Carta dei valori deliberata d a l
  Consiglio nazionale e sottoscritta con autentica
  del presidente da tutti i candidati, l' Inrl ha
  stilato una ricca agenda di iniziative: prima fra
  tutte il coinvolgimento dei partecipanti della
  recente competizione elettorale al prossimo
  consiglio nazionale per rafforzare la
  interlocuzione e il dialogo costruttivo tra la
  categoria professionale ed il mondo politico e
  parlamentare: «Sarà l' occasione migliore», ha
  sottolineato il presidente dell' Inrl, Virgilio
  Baresi, «per coordinare le azioni più efficaci
  finalizzate a sviluppare su tutto il territorio
  italiano ed europeo un nostro gruppo attivo
  aperto a tutti gli iscritti per le prossime
  competizioni politico­amministrative locali e
  nazionali con la bandiera della Carta dei valori.
  L' imminenza degli appuntamenti elettorali europei e locali, impone agli iscritti e ai consiglieri nazionali il
  massimo impegno pubblico, poiché rappresentano una ulteriore opportunità per rilanciare tutte le
  principali istanze della categoria e il ruolo strategico che ha assunto il revisore legale nel riassetto socio­
  economico non solo del nostro paese ma di tutta la comunità europea, alla luce delle nuove sanzioni
  civili e penali e delle prospettive positive per le libere professioni italo­europee». Presumibilmente nei
  prossimi giorni è previsto anche un protocollo d' intesa tra l' Inrl e la Fondazione studi del consiglio
  nazionale dei consulenti del lavoro. E proprio nella stagione primaverile entra nel vivo l' intensa attività
  dell' Inrl nell' ambito della formazione, fulcro per un futuro professionale già iniziato: prosegue infatti la
  proficua collaborazione dell' istituto con la società «Formazione e centro studi revisori legali italiani Inrl
  srl» che ha annoverato di recente il successo di contenuti e di partecipazioni dell' incontro frontale a
  Vicenza, svoltosi nel marzo scorso, e che ha riguardato l' aggiornamento professionale obbligatorio per
  i revisori degli enti locali, alla vigilia delle scadenze di bilancio stabilite per legge. E a proposito del
  programma formativo Inrl per il 2018, si rinnova l' invito agli iscritti a visionare la importante opportunità
                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2017

                                                                                                  Continua ­­>      24
6 aprile 2018
Pagina 37                                           Italia Oggi
6 aprile 2018
Pagina 38                                        Italia Oggi
                                    Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  La Consulta bacchetta la legge urbanistica dell' Umbria. Ma avverte anche le altre regioni

  Edilizia libera ma non troppo
  Serve la Cila per le opere interne. Stop a condoni regionali

  Stop a opere interne del tutto liberalizzate e a
  condoni edilizi regionali. Lo sbarramento a una
  legislazione edilizia disinvolta è posto dalla
  Corte costituzionale (sentenza n. 68/2018
  depositata il 5 aprile 2018), che con il bisturi
  ha ritagliato la legge urbanistica umbra n.
  1/2015.
  La questione è stata proposta dal governo, che
  ha visto (a ragione) in più punti una invasione
  del campo delle prerogative statali. A distanza
  di un triennio arriva l' altolà della Consulta.
  Vediamo le norme eliminate dall' ordinamento
  umbro, avvisando che i principi hanno una
  forza espansiva e sono un monito per tutte le
  regioni italiane.
  Opere interne È illegittima una norma (articolo
  118, comma 1, lettera e), della legge regione
  Umbria n.
  1/2015), che non prevede che le opere interne
  alle unità immobiliari siano sottoposte alla
  comunicazione di inizio dei lavori asseverata
  (Cila).
  La disposizione regionale contrasta con i
  principi fondamentali in materia di «governo
  del territorio», che assoggettano a
  comunicazione d i i n i z i o l a v o r i c o s i d d e t t a
  «asseverata» gli interventi di manutenzione
  straordinaria, compresa l' apertura di porte
  interne e lo spostamento di pareti interne, sempre che non riguardino le parti strutturali dell' edificio.
  Condono mascherato Sono illegittime le norme regionali (articoli 258 e 264, comma 13, della legge
  regione Umbria n.
  1/2015), che introducono ipotesi di condono edilizio straordinario, non previsto dalla legge statale.
  Pertinenze agricole È illegittima una norma (articolo 264, comma 14, della legge regione Umbria n.
  1/2015) che autorizza gli interventi edilizi, conformi alle norme, riguardanti l' area di pertinenza degli
  edifici dell' impresa agricola, esistenti a una certa data: è una surrettizia ipotesi di condono edilizio.
  Norme sismiche È illegittima una norma (articolo 250, comma 1, lettere a), b) e c), della legge regione
  Umbria n.
  1/2015), nella parte in cui consente alla giunta regionale, con proprio atto, di sottrarre tipologie di
  interventi edilizi all' applicazione della normativa sismica e quindi anche all' autorizzazione sismica di
  cui al dpr n. 380 del 2001.
  Pareri sismici È illegittima la norma della legge regionale nella parte in cui stabilisce che sono i comuni,
                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2017

                                                                                               Continua ­­>      26
6 aprile 2018
Pagina 38                                         Italia Oggi
6 aprile 2018
Pagina 38                                                 Italia Oggi
                                            Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  Polizia locale associata, un solo capo per tutti
  Se un comune decide di avviare un servizio
  associato che mette in discussione la
  posizione apicale di alcuni dipendenti l o
  stesso dovrà prestare molta attenzione al
  percorso di selezione della futura posizione
  organizzativa. Specialmente nel caso della
  polizia municipale che ha prerogative
  particolari specificamente regolate dalla legge.
  Lo ha chiarito il Tar Piemonte, sez. II, con la
  sentenza n. 139 del 29 gennaio 2018.
  Alcuni comuni piemontesi hanno deciso di
  avviare un servizio associato di polizia locale e
  per questo hanno attribuito alla conferenza dei
  sindaci l a f a c o l t à d i s c e g l i e r e i l n u o v o
  responsabile del servizio t r a i p r e c e d e n t i
  comandanti. Contro la decisione assunta dalle
  amministrazioni coinvolte un ufficiale escluso
  ha proposto censure sia in sede civile che
  amministrativa ma senza successo. La scelta
  del nuovo comandante del servizio associato è
  risultata trasparente, a parere del collegio,
  anche per la particolare evidenza formale
  attribuita ai requisiti richiesti dalla legge e
  verificati dal giudice civile. Anche se l' incarico
  è stato deciso dalla conferenza dei sindaci e
  confermato con un decreto ad hoc del primo
  cittadino del comune capifila.
  © Riproduzione riservata.

                                                                                                       STEFANO MANZELLI

                                           Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2017

                                                                                                                          28
6 aprile 2018
Pagina 38                                        Italia Oggi
                                    Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  Posizioni organizzative con stipendi diversi
  La nuova disciplina delle posizioni
  organizzative può garantire in parte la
  differenziazione di trattamento economico che
  verrà meno a seguito dell' abolizione della
  posizione di ingresso D3 nella categoria D,
  quella riservata ai funzionari degli enti locali.
  Uno dei punti di maggiori novità della
  preintesa sottoscritta lo scorso 21 febbraio ed
  ancora in attesa della sottoscrizione definitiva
  (più a rilento del previsto) consiste nella
  riunificazione della categoria D, prima distinta
  in due sottocategorie: quella con ingresso
  nella posizione economica iniziale D1, e quella
  con ingresso nella posizione economica D3.
  Nella posizione di ingresso con posizione
  economica più elevata le amministrazioni
  hanno fin qui inquadrato i profili professionali
  che nel precedente ordinamento professionale
  facevano capo all' ottava qualifica funzionale;
  nella posizione D1, invece, quelli dell' ex
  settima qualifica funzionale.
  Il meccanismo di separazione in
  sottoqualifiche (conservato nella categoria B,
  perché l' ingresso nella posizione B1 non
  avviene per concorso ma con chiamata dalle
  liste di collocamento di personale non
  diplomato) nella categoria più elevata, tuttavia,
  da anni non ha più un senso organizzativo,
  visto che il sistema delle progressioni orizzontali può consentire a chi ha avuto accesso nella posizione
  iniziale di raggiungere ed anche superare, sul piano economico, gli assunti direttamente in D3. Per
  altro, essendo comunque la categoria unica sul piano giuridico, così come non si è determinato un
  ordine gerarchico remunerativo (superabile con le progressioni orizzontali), nemmeno si è dato vita ad
  una distinzione gerarchica tra profili.
  L' eliminazione dello sdoppiamento delle posizioni di ingresso negli enti era da tempo nelle cose.
  Tuttavia, in molti lamentano che una volta entrato in vigore il nuovo Ccnl non sarà possibile differenziare
  sul piano economico prestazioni professionali specifiche, caratterizzate da lauree specialistiche o
  esperienze professionali.
  Però, la modifica dell' area delle posizioni organizzative offre un parziale rimedio.
  Infatti, la posizione organizzativa per elevata specializzazione, quella che si conferisce non perché il
  destinatario diriga operativamente personale, strutture e risorse, ma gestisca specifici progetti o
  pratiche di particolare competenza, può permettere di differenziare il trattamento economico.
  A quei dipendenti assunti in categoria D chiamati a svolgere funzioni come legali o come esperti di
  progettazione nell' ambito del fondo sociale europeo, o attività di progettazione tecnica, sempre che la
  spesa complessiva per il personale lo permetta, sarà possibile attribuire in modo flessibile gli incarichi
                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2017

                                                                                               Continua ­­>     29
6 aprile 2018
Pagina 38                                         Italia Oggi
6 aprile 2018
Pagina 39                                        Italia Oggi
                                    Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  Concertazione necessaria sulle materie regionali

  Dalla Consulta limiti alla legge statale
  La Consulta mette un argine alle interferenze
  legislative statali su materie di competenza
  delle regioni. Con la recente sentenza n.
  61/2018, i giudici delle leggi hanno dichiarato
  costituzionalmente illegittimo l' art. 1, comma
  202, della legge 190/2014 (legge di Stabilità
  2015), nella parte in cui non ha previsto l'
  intesa in sede di conferenza permanente per i
  rapporti tra lo stato, le regioni e l e province
  autonome di Trento e Bolzano al fine di
  definire la ripartizione dei finanziamenti a
  carico del fondo per le politiche per la
  valorizzazione, la promozione e la tutela, in
  Italia e all' estero, delle imprese e dei prodotti
  agricoli e agroalimentari.
  Al di là del caso concreto, la pronuncia è di
  particolare interesse nella parte in cui
  evidenzia quali «paletti» il legislatore statale
  debba rispettare per non invadere il campo di
  quello regionale, aggiornando e attualizzando
  quanto già chiarito nella sentenza n. 303 del
  2003.
  L' art. 117 Cost., come noto, distribuisce le
  competenze legislative in base a uno schema
  imperniato sull' enumerazione di quelle statali,
  mentre «con un rovesciamento completo della
  previgente tecnica del riparto» sono ora
  a f f i d a t e a l l e regioni, o l t r e a l l e f u n z i o n i
  concorrenti, le funzioni legislative residuali.
  Ciò, peraltro, non significa che lo Stato non possa intervenire su materie di competenza regionale
  quando lo richiedano esigenze di unitarietà quali, nella fattispecie, quelle connesse con lo sviluppo dell'
  economia, soprattutto nei periodi di crisi. Sotto tale profilo, la sentenza richiama le «istanze unificanti»
  derivate dall' impatto della riforma costituzionale del 2012. In tale contesto il novellato art. 81 Cost. ha
  assunto (soprattutto attraverso la formulazione del primo comma) un significato «anticiclico» in termini
  di politica fiscale e monetaria e, più in generale, di politica economica, consistente nella missione di
  attenuare le fluttuazioni, intervenendo sul mercato per frenare la ripresa o contrastare la depressione
  dell' attività economica a seconda delle contingenze caratterizzanti i relativi cicli economici.
  In sostanza, la legge di bilancio dello stato, e più in generale, le leggi finanziarie che prevedono
  interventi strutturali di ampio raggio (volti a favorire lo sviluppo e la crescita economica del paese e, per
  naturali caratteristiche, travalicanti singole materie legislative e amministrative nella più ampia
  prospettiva di una visione di insieme delle politiche pubbliche) comportano un inevitabile
  coinvolgimento delle competenze regionali. Per essere legittimi, però tali interventi devono rispettare

                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2017

                                                                                                Continua ­­>      31
6 aprile 2018
Pagina 39                                       Italia Oggi
6 aprile 2018
Pagina 39                                         Italia Oggi
                                     Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  I temi cruciali per i comuni su cui il nuovo governo sarà chiamato a lavorare

  Finanza locale, cantiere aperto
  Revisione del pareggio, sblocco dei tributi, semplificazione

  Revisione delle regole sul pareggio di bilancio
  per adeguarle ai rilievi della Consulta.
  Sblocco e razionalizzazione della fiscalità
  locale. Semplificazione degli adempimenti
  amministrativo­contabili. con un occhio di
  riguardo per i mini enti Sono queste alcune
  delle questioni cruciali per il mondo della p.a.
  locale che attendono una soluzione da parte
  del nuovo governo e del nuovo parlamento. In
  queste settimane, come ovvio, le attenzioni
  della politica si concentrano su aspetti meno
  «tecnici», ma appena superato lo stallo attuale
  e formato il nuovo esecutivo, occorrerà
  mettervi mano con la consapevolezza che si
  tratta di questioni cruciali per la crescita del
  paese.
  Ciò vale soprattutto per il primo punto, a cui è
  legata l' effettiva possibilità di rilanciare gli
  investimenti degli enti locali e, quindi, quelli
  d e l l a pubblica     amministrazione t u t t a ,
  innescando un prezioso volano per l' economia
  reale.
  Qui si tratta di rimettere mano alla disciplina
  dettata dalla legge n.243/2012 (per farlo,
  occorre la maggioranza qualificata delle due
  camere), già modificata nella scorsa
  legislatura dalla legge n. 164/2016, ma
  recentemente rivisitata dalla Corte
  costituzionale, che con la sentenza n. 247/2017 ne ha sostanzialmente ribaltato il significato. Secondo i
  giudici delle leggi, in particolare, è illegittimo porre limitazioni all' utilizzo, da parte degli enti, dell'
  avanzo di amministrazione (e a maggior ragione del fondo pluriennale vincolato) per ragioni di finanza
  pubblica, il che potrebbe consentire di rimettere in circolo somme congelate dai tempi del vecchio patto
  di stabilità per un importo stimato (dall' ufficio parlamentare di bilancio) in oltre 16 miliardi di euro. Il
  problema è come assorbire l' effetto negativo che tale operazione avrebbe sui conti statali, per cui è
  giocoforza pensare a una apertura graduale. Al Mef si stanno studiando diverse soluzioni, che saranno
  quanto prima sottoposte al vaglio della politica. Il secondo capitolo riguarda il fisco locale, che da tre
  anni è congelato da un blocco reiterato per ben due volte consecutive e che difficilmente potrà essere
  riproposto anche per il 2019, costringendo gli enti la tenere ferme aliquote decise nel 2015 (o anche
  prima) da amministrazioni di colore diverso. Anche qui, tuttavia, non sarà semplice trovare un punto di
  equilibrio fra le sensibilità diverse di ha in passato accarezzato l' idea della patrimoniale e chi ha
  proposto e attuato una ampia detassazione degli immobili (che, lo ricordiamo, costituiscono il cespite
                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2017

                                                                                                 Continua ­­>      33
6 aprile 2018
Pagina 39                                         Italia Oggi
6 aprile 2018
Pagina 39                                       Italia Oggi
                                   Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  Per le domande. Il riparto avverrà entro il 30/4

  Tempo scaduto sugli spazi finanziari
  Tempo scaduto per la richieste di spazi
  finanziari alle regioni.
  Gli enti locali, infatti, avevano tempo fino al 31
  marzo per avvalersi delle intese regionali
  sblocca­investimenti per il 2018. La materia è
  disciplinata dal dpcm 21/2017, che dà
  attuazione all' art. 10, comma 5, della legge
  «rinforzata» su vincoli di finanza pubblica
  (legge n. 243/2012, modificata dalla legge n.
  164/2016) e punta a garantire l' ottimale
  allocazione dei «permessi di sforamento»
  necessari a finanziare le spese in conto
  capitale attraverso l' utilizzo degli avanzo di
  amministrazione e della leva del debito.
  Per il 2018, la macchina doveva essere
  avviata entro il termine perentorio del 15
  febbraio (un mese prima del 2017 e a ridosso
  dell' atteso riparto dei bonus relativi al Patto
  verticale nazionale) con la pubblicazione dei
  bandi da parte dei governatori, chiamati a
  definire le modalità per l' invio delle richieste e
  le priorità (oltre a quelle già individuate dal
  dpcm) nell' assegnazione delle quote che si
  renderanno disponibili.
  La tempistica è scandita dallo stesso dpcm,
  che fissa sia la scadenza per le domande (31
  marzo) che quella per il riparto (30 aprile),
  mentre dal 2019 scatterà il cronoprogramma a
  regime, che prevede entro il 15 gennaio la pubblicazione dei bandi, entro il 28 febbraio la presentazione
  delle domande ed entro il 31 marzo i riparti.
  Per le regioni che non si attiveranno scatteranno sanzioni draconiane (limiti alle spesa corrente e blocco
  delle assunzioni), ma non il potere sostitutivo statale, cassato dalla sentenza n. 252/2017 della Corte
  costituzionale. In ogni caso, l' obbligo riguarda solo la pubblicazione degli avvisi, mentre i governatori
  potranno anche mettere poco o nulla sul piatto. E tale scelta potrebbe essere molto gettonata anche
  quest' anno, dopo il mezzo flop delle intese 2017, visti i pesanti tagli imposti al comparto e solo
  alleggeriti dall' ultima manovra.
  I bonus assegnati dovranno essere impiegati in tempi diversi a seconda che i beneficiari utilizzino l'
  avanzo o il debito: nel primo caso, sarà sufficiente attivare il fondo pluriennale vincolato mediante l'
  avvio della gara o l' impegno parziale del quadro economico per consentire di «trascinare» gli spazi
  acquisiti negli esercizi futuri (anche oltre il 2020); nel secondo caso, invece, i lavori dovranno essere
  chiusi entro il prossimo 31 dicembre.

                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2017

                                                                                                               35
Puoi anche leggere