COMUNE DI RUSSI Venerdì, 06 aprile 2018
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COMUNE DI RUSSI Venerdì, 06 aprile 2018 Prime Pagine 06/04/2018 Prima Pagina Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 1 06/04/2018 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 2 Cronaca 06/04/2018 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 7 Dal rumore sotto casa alla scazzottata coi condomini 3 06/04/2018 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 33 AGENDA 4 06/04/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43 «Gli spettacoli con Dario Fo E quei libretti rossi dalla Cina» 5 06/04/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49 ANTONIO VECA «Senza linea e internet da gennaio» Il prete si fa portavoce... 7 06/04/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44 San Pancrazio: tutti assolti per rissa Ma... 9 05/04/2018 Ravenna Today A Villa Palanti per una visita dal sapore letterario 10 sport 06/04/2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 68 'Creiamo persone prima delle squadre' 11 05/04/2018 Ravenna Today Alla Festa provinciale dello sport premiati i campioni romagnoli 12 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 06/04/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 9 Commissioni ferme per il codice appalti 14 06/04/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 9 Giorgio Santilli Quei 1.115 giorni per andare dal Cipe alla Gazzetta 15 06/04/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 12 Giorgio Pogliotti Claudio Tucci I fondi restano nel cassetto Apprendistato a ostacoli 17 06/04/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 22 Vincenzo Vecchio Contratti concordati, cedolare «asseverata» 19 06/04/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 22 Guglielmo Saporito Meno poteri alle Regioni su lavori interni e cambi d' uso 21 06/04/2018 Italia Oggi Pagina 29 Detenuti al lavoro nei parchi 23 06/04/2018 Italia Oggi Pagina 37 Privacy, a maggio cambia tutto 24 06/04/2018 Italia Oggi Pagina 38 ANTONIO CICCIA MESSINA Edilizia libera ma non troppo 26 06/04/2018 Italia Oggi Pagina 38 STEFANO MANZELLI Polizia locale associata, un solo capo per tutti 28 06/04/2018 Italia Oggi Pagina 38 LUIGI OLIVERI Posizioni organizzative con stipendi diversi 29 06/04/2018 Italia Oggi Pagina 39 Dalla Consulta limiti alla legge statale 31 06/04/2018 Italia Oggi Pagina 39 PAGINA A CURA DI MATTEO BARBERO Finanza locale, cantiere aperto 33 06/04/2018 Italia Oggi Pagina 39 Tempo scaduto sugli spazi finanziari 35 06/04/2018 Italia Oggi Pagina 40 PAGINA A CURA DI ANDREA MASCOLINI Codice appalti a singhiozzo 36 06/04/2018 Italia Oggi Pagina 40 Possibile svincolarsi dalle convenzioni Consip 38 06/04/2018 Italia Oggi Pagina 41 FRANCESCO CERISANO Consiglieri politici out 39 06/04/2018 Italia Oggi Pagina 42 PAGINA A CURA DI MASSIMILIANO FINALI Fondi per scuole antisismiche 40 06/04/2018 Italia Oggi Pagina 42 Liguria, 2 milioni per l' efficienza energetica della p.a. 42 06/04/2018 Italia Oggi Pagina 42 Sicilia, 55 milioni per ridurre i consumi degli edifici pubblici 43 06/04/2018 Italia Oggi Pagina 43 ANDREA GIGLIOLI* Beni merce esenti anche se utilizzati 44 06/04/2018 Italia Oggi Pagina 43 ROBERTO LENZU* Le Sgr devono pagare l' Imu e la Tasi 46
6 aprile 2018 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 1
6 aprile 2018 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 2
6 aprile 2018 Pagina 7 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Cronaca Dal rumore sotto casa alla scazzottata coi condomini Se le sono suonate di santa ragione. Poi, quando sono arrivati i carabinieri le tensioni sono proseguite. Tanto da fare scattare le manette per tutti. Una baruffa, quella avvenuta l' anno scorso a San Pancrazio, nella quale il giudice Corrado Schiaretti non ha riscontrato le basi per il reato di rissa, assolvendo tutti con for mula piena. Per due dei quattro, invece le accuse di lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficiale hanno portato a un rispettivamente a condanne per un anno e un anno e otto mesi. Tutto era nato in seguito a una lite per futili motivi. Da una parte due giovani sui 25 anni (tutelati dagli avvocati Raffaella Salsano e Giorgio Vantaggiato), dall' altra due residenti in un condomi nio di San Pancrazio (difesi dall' avvocato Massimo Martini). I primi due si erano fermati in auto nei pressi dell' immobile, aspettando un conoscente. Nell' attesa, però, si erano create tensioni dovute al rumore provocato dai giovani. Ne era nata una lite con gli altri due imputati. Il primo, che stava aggiustando la bicicletta della figlia, aveva interrotto le proprie mansioni, mentre il secondo, impegnato a calmare il nervosismo del proprio cane, si era unito al coinquilino. Ad avere la peggio era stato uno dei residenti, che nel prendersi uno spintone aveva riportato 35 giorni di prognosi. All' arrivo dei carabinieri erano volati anche gli insulti, con tanto di resistenza ai militari da parte di uno dei giovani. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 3
6 aprile 2018 Pagina 33 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Cronaca AGENDA bero. Info: 340 5419531. :: X RAY PUB, Musica con il concerto di beneficenza "Ambulance dance" di D2B e ospiti a sorpresa (ore 21.30) nel locale di via Bertini 98. Libero. Info: 335 6699605. GA L E ATA :: TEATRO CARLO ZAMPIGHI Serata di beneficenza (ore 21) "Un tuffo nel passato", con la soprano Paola Occhi e il tenore Sergio D o s Santos, al pianoforte Heejin Byeon. Offerte per l' ospedale di Mirandola. Info: 0543 97542829. PREDAPPIO :: TEATRO COMUNALE Oggi e domani (ore 21), il Teatro delle Forchette in "Norma N". Ingresso: 1513 euro. Info: 339 7097952. :: SAX PUB Alle 22 il concerto del pianista Pietro Beltrami. Libero. "Vintage" dei Papu, duo formato da Ramiro Besa e Andrea Appi. Ingresso 810 euro, info: 377 9698434. RAVENNA :: PALAZZO RASPONI 2 Inaugura la mostra fotografica di Pio De Rose, visitabile fino al 22 aprile. palazzorasponi2.com. :: TEATRO RASI Alle 16 un incontro libero con Andrea Tagliapietra, Caterina Piccione, Helmut Schäfer dedicato al teatro e alla filosofia. Alle 21 lo spettacolo "White rabbit red rabbit" di Nassim Soleimanpour con Laura Redaelli, ingresso 8 euro. Info: teatrodellealbe.com. :: CLASSENSE In sala Muratori, alle 17.30, la presentazione della mostra "La storia illustrata da Luca Tarlazzi". Libero, info: 0544 482116. :: MUSEO NAZIONALE Alle 18 inaugura la mostra "Donne mirabili", dedicata al Rinascimento femminile. Libero. :: SALA D' ATTORRE Alle 18 Federico Bertoni presenta il suo romanzo "Morire il 25 aprile" (Frassinelli). Libero. :: BRONSON Alle 21.30 il folk degli americani A Hawk and a Hacksaw. Apertura di In.Versione Clotinsky. Ingresso 10 euro, info: 333 2097141. RUSSI :: EX CHIESA IN ALBIS Alle 20.45 il concerto del pianista Carlo Botti. Brani di Liszt, Beethoven, Scriabin. Info: 335 6091160. :: GALLERIA ARTEJ Nell' ambito della mostra collettiva "Aria e acqua", alle 21, lo spettacolo improvvisato dell' associazione culturale 05Quartoatto. Libero, info@artejrussi.it. IMOLA :: CASTEL S. PIETRO TERME Nella sala espositiva di via Matteotti 79, alle 18 l' inaugurazione della mostra fotografica collettiva "In viaggio con Buga", in ricordo di Andrea Bugamelli. Libero. :: SANTA CATERINA Nella sala "Dopo di noi" Elena Gurioli tiene un incontro su Giuseppe Ungaretti. Letture di Luciano Chiesi. Ore 21, libero. CERVIA :: CASA DELLE AIE Alle 21, nel Teatrino della Casa delle Aie, un incontro dedicato a Giovannino Guareschi e Max David, con Renato Lombardi e Franco Gabici. Musica di Eugenio Fantini. Libero. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 4
6 aprile 2018 Pagina 43 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Cronaca «Gli spettacoli con Dario Fo E quei libretti rossi dalla Cina» Salvatore Sangermano, editore e giornalista, all' epoca studiava all' Iti SALVATORE Sangermano, diplomato, cofondatore di Tuttifrutti, un passato politico nel Pci, oggi editore e giornalista. «Fu il Liceo Artistico a tracciare la strada delle agitazioni nelle scuole di Ravenna. E noi dell' Iti fummo pronti a seguirli». Salvatore Sangermano h a r i c o r d i p r e c i s i d i q u e l l a primavera del '68 e delle stagioni successive... «Ero in quarta ed ero molto amico di Enzo Pezzi, lui era studente dell' Artistico. Fu lui a mettermi al corrente di quanto loro stavano discutendo, anzi per diverse mattine io andavo proprio all' Artistico ad ascoltare i loro dibatti, incentrati sull' autodeterminazione, la cogestione. Quando loro furono pronti all' occupazione io informai il Comitato studentesco dell' Iti e mi fu chiesto di fare una relazione: ero emozionatissimo». Di lì a poco occupaste anche voi. «Sì. A guidare la protesta eravamo in diversi: c' erano Belletti, io, Giuseppe Badiali e poi Renzo Piva, che era in quinta, Giorgio Giordani e qualche altroCercammo di barricarci dentro, ma poi entrò la polizia e con il megafono ci intimò di smetterla. In breve decidemmo di revocare l' occupazione con l' accordo di parlare dei problemi con il preside Raul Cenni, aperto a parole, ma rigido dei fatti». L' accordo fu rispettato? «Certo, ci riunimmo in assemblea nell' ingresso, c' era anche il preside che andava avanti e indietro e io lo seguivo passo per passoricordo tanti applausi. Il fatto è che si avvicinava il tempo dell' esame di maturità e quindi l' agitazione in breve tempo rientrò». Riprese in autunno. «Con Belletti e altri passammo l' estate a preparare il programma delle rivendicazioni e in autunno fu l' Iti a diventare il nucleo centrale delle agitazioni e ci fu anche il primo imponente sciopero di tutte le scuole. Ricordo che parlavo ai compagni, al megafono, davanti alla scuola e si avvicinarono due commissari di polizia e mi portarono dal questore: 'Questo è Sangermano'. Come dire, questo è un bel rompiscatole». Lei era iscritto a un partito? «No. Frequentavo il circolo del notaio Pasi, Riscossa Operaia. Lì c' erano studenti e operai. Poi io e Nino Carnoli cominciammo ad organizzare gli spettacoli della Comune di Dario Fo, si tenevano in circoli Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 5
6 aprile 2018 Pagina 49 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Cronaca «Senza linea e internet da gennaio» Il prete si fa portavoce della protesta Don Vittorio: «Qui a Pieve Cesato la situazione è insostenibile» «NON sappiamo più a quale santo votarci». E se a dirlo è un sacerdote è davvero preoccupante. Arrabbiato e sconfortato: è questo da q1ualche mese lo stato d' animo di monsignor Vittorio Santandrea, p a r r o c o d i Pieve Cesato, la piccola frazione di Faenza verso Russi. «E' da gennaio che abbiamo problemi con la Telecom, sia per la linea fissa che per quella di internet. E non solo noi in parrocchia ma anche al circolo e soprattutto all' asilo». Nei locali a fianco della chiesa c' è una struttura che accoglie decine di bambini e tutta la gestione amministrativa ma anche le semplici comunicazioni alle famiglie passano attraverso i 'fili' di internet e del telefono. «Non abbiamo linea telefonica e internet va a singhiozzo, almeno fino a qualche giorno fa. Ora è completamente fermo continua don Vittorio ; non riusciamo a comunicare con nessuno se non attraverso i cellulari ma tanti anziani, visto che tutta via Accarisi e le traverse, è messa così, non lo hanno». Continua il parroco: «Chiamiamo per chiedere lumi e dopo l' attesa una voce automatica ci dice che ci sono troppe richieste o che nella zona i tecnici stanno provvedendo a ripristinare il problema. Io sono sempre in giro per Pieve Cesato e non vedo mai nessuno lavorare. Abbiamo fatto interessare anche un nostro residente che siede nel Consiglio Comunale di Faenza, Paolo Cavina». Il consigliere ha presentato una interpellanza per capire cosa stia succedendo. «Mi tocca da vicino dice sia come residente che come consigliere ma anche personalmente, visto che mio padre vive da solo e il fatto che la linea fissa non vada mi fa arrabbiare moltissimo. Ho presentato una interpellanza e il sindaco si è fatto tramite riuscendo a parlare con qualcuno di Telecom che ha risposto che si sta lavorando su alcune linee in tutto il forese e ora sono a Pieve Cesato. Quella non è l' unica zona che attualmente ha dei problemi, ricevo chiamate anche da Granarolo Faentino». Nel frattempo a Pieve Cesato gli abbonati della Telecom continuano a ricevere puntualmente la bolletta telefonica. «A me continua don Vittorio è appena arrivata quella relativa al mese di gennaio, 200 euro che dovrò pagare malgrado non abbia per nulla usufruito di alcun servizio se non qualche giorno di internet lento». Il sindaco Malpezzi, malgrado non sia un problema di sua competenza, ha attivato il suo staff. Ieri pomeriggio sono stati contattati da personale Telecom che informalmente ha fatto sapere che il guasto era dovuto a un cavo esterno e che in giornata (cioè entro ieri sera) sarebbe stato tutto sistemato». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 7
6 aprile 2018 Pagina 44 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Cronaca San Pancrazio: tutti assolti per rissa Ma due condanne per le lesioni TUTTI e quattro sono stati assolti dall' accusa principale, la rissa. I due giovani, un 34enne e un 24enne, che erano arrivati da Russi, hanno avuto condanne a un anno per lesioni e un anno e otto mesi per lesioni e resistenza. Si è chiuso così ieri pomeriggio davanti al giudice Corrado Schiaretti il tafferuglio che il 7 novembre aveva portato all' arresto di quattro persone a San Pancrazio, comprese le due un 41enne e un 54 enne del posto, difesi dagli avvocati Massimo Martini e Paolo Tassani completamente assolte. I due giovani difesi dagli avvocati Raffaella Salsano e Giorgio Vantaggiato erano arrivati davanti alla palazzina in cerca di un uomo. E quando il 54enne era uscito con il cane al guinzaglio, si era innescato l' alterco che aveva portato al tafferuglio. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 9
5 aprile 2018 Ravenna Today Cronaca A Villa Palanti per una visita dal sapore letterario La Biblioteca comunale di Cervia ha intrecciato poesia e letteratura con le passeggiate patrimoniali rilanciate dall' Ecomuseo di Cervia: sono nate così le quattro passeggiate letterarie, grazie anche al contributo dell' Istituto regionale per i beni culturali e al sostegno dell' Associazione Amici della Biblioteca. Ad inaugurare queste originali passeggiate letterarie è Milano Marittima sabato 7 aprile. Ogni passeggiata letteraria coniuga un tema o un avvenimento letterario con luoghi di Cervia Milano Marittima per sottolinearli con letture interpretate da tre attori attivi nei teatri romagnoli: Lelia Serra da Longiano, Giuseppe Viroli del Teatro degli stracci di Cesena e Nicoletta Fabbri del Teatro L e b e l l e b a n d i e r e d i Russi. L i accompagneranno con "giochi di lettura" alcuni lettori che hanno frequentato un Laboratorio guidato dall' attrice di Longiano. Sempre a Lelia Serra è affidato il primo itinerario con partenza da sabato 7 aprile alle 16 da Villa Palanti per rendere omaggio sia al pittore milanese a cui si deve la fondazione della città giardino di Milano Marittima (1912) sia per celebrare la stagione della poesia a cui la città adriatica ha dato vita nel Novecento con due edizioni di un Premio di poesia. L' itinerario, passando dalla piazzetta della gelateria Ottocento, si snoda nei dintorni per sciogliersi con un saluto corale, offerto dai lettori del laboratorio nella Rotonda 1° maggio tra le colonne che ricordano la nascita del quartiere turistico. Il Villino che fu di Palanti, in Viale 2 giugno al numero 72, è aperto solo per questa occasione speciale ai visitatori, grazie alla cortesia degli attuali proprietari, per rievocare quel clima culturale che le passeggiate vogliono celebrare. Una guida esperta dell' Ecomuseo di Cervia introduce ogni stazione con un racconto o una notazione come spunto alla visita. La partecipazione è gratuita ed aperta a tutti: è gradita la prenotazione per una migliore accoglienza. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 10
6 aprile 2018 Pagina 68 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) sport 'Creiamo persone prima delle squadre' San Pietro in Vincoli Sono ben 270 i tesserati del settore giovanile della storica società ravennate San Pietro in Vincoli IL SAN Pietro in Vincoli è dal 1975 una costante del calcio giovanile ravennate, rappresentando un punto di riferimento del territorio che comprende l o c a l i t à q u a l i San B a r t o l o , C a m p i a n o e Roncalceci. La società verdeblù è da sempre fucina di talenti del pallone, sia dal punto qualitativo (qui è cresciuto l' ex portiere professionista Nicola Santoni), sia quantitativo. Quest' anno sono ben 270 i tesserati, distribuiti tra 10 squadre e il gruppo 'Piccoli amici', per un vivaio completo guidato dal direttore generale Alessandro Zauli. Arrivato a San Pietro in Vincoli dopo esperienze in provincia, in particolare a Russi e Ravenna, l' esperto tecnico affianca Paolo Foschi nella gestione del settore giovanile. «Preferisco non parlare dei risultati delle squadre inizia Zauli perché il nostro scopo principale è la crescita individuale dei ragazzi. Insegno tecnica a 4 squadre per due giorni, mentre negli altri giorni seguo gli allenamenti di tutti i gruppi. In base a quello che vedo organizzo incontri periodici coi colleghi allenatori, con l' obiettivo di dare ai ragazzi una mentalità utile per apprendere i nostri insegnamenti. Ogni allenamento deve essere occasione di crescita». PER QUANTO riguarda i tecnici Luca Melandri guida la juniores, Gianluca Foschi gli allievi 2000 2001, Marco Camporesi i giovanissimi 2003, Fabio Bernardi i 2004, Gabriele Fantinelli gli esordienti 2005, Fausto Biserni i 2006, Mario Covino i Pulcini 2007 e 2009 (con Filippo Valli), Patrizia Pascucci i 2008 e 2010, mentre i 'Piccoli amici' sono diretti da Erika Fantinelli. A loro si affiancano i preparatori dei portieri Filippo Baiocchi, Manuel Bartolini e Aride Baschetti e i preparatori atletici Enzo Candolfini, Maurizio Pilotti e Sandro Valbonesi. «A prescindere dalle qualità, vogliamo che ogni ragazzo sia capace di dare il meglio di se stesso. Se non si creano persone, non si costruiscono buone squadre. La speranza è che qualcuno dei nostri giovani possa riuscire a far parte della prima squadra, ora in Eccellenza. Ma per riuscirvi occorre intraprendere un percorso di apprendimento condiviso da tutti. Possiamo contare su Scuola Calcio élite e operiamo nelle scuole elementari di S.Pietro in Vincoli, Roncalceci, Campiano e S.Pietro in Campiano». San Pietro in Vincoli è sinonimo anche di Festa dello Sport, manifestazione giunta alla 22ª edizione, prevista nella seconda parte di maggio. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 11
5 aprile 2018 Ravenna Today sport Alla Festa provinciale dello sport premiati i campioni romagnoli Nella sala Bandini, in via Boccaccio a Ravenna, domenica 8 aprile alle ore 10.30, si tiene l' annuale Festa Provinciale dello sport, giunta alla trentaquattresima edizione, promossa ed organizzata dal CONI Point Ravenna e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. Nel corso della cerimonia, cui intervengonno, fra gli altri, il presidente nazionale dell' Abi e del gruppo Cassa Risparmio Spa Antonio Patuelli ed il presidente regionale del Coni Umberto Suprani, vengono consegnati onorificenze, riconoscimenti, premi e contributi ad atleti, dirigenti, tecnici e società della nostra provincia. A far gli onori di casa saranno il delegato provinciale del Coni Claudia Subini ed il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio Ernesto Giuseppe Alfieri. Sul fronte dei dirigenti e delle società, il Tiro a Segno Nazionale di Faenza e l' Aero Club F.Baracca di Lugo saranno insigniti della Stella d' Oro al Merito Sportivo; il riconoscimento d' Argento andrà a Claudia Subini; stelle di Bronzo a Alberto Ancarani (scherma), Loris De Cesari (biliardo sportivo), Franco Gianelli (arrampicata sportiva), Vincenzo Mignola (baseball), Olimpia Randi (lotta), ed al Circolo Ippico Ravennate (equitazione).Per quanto riguarda i tecnici la palma di Bronzo è stata assegnata a Guido Marzari (scherma). Diciotto sono le Medaglie Coni al Valore Atletico per gli atleti che si sono distinti in campo nazionale conquistando titoli ed internazionale salendo sul podio. Argento per Andrea Ustignani (Lugo, rotelle); Bronzo per Ayrton Badovini (Castel Bolognese, motociclismo), Gabriele Ferruzzi e Orio Orselli (Ravenna, volo a motore), Francesco Fuzzi e Marco Sabbatani (Godo, baseball), Erion Garxenaj e Daigoro Timoncini (Riolo Terme, lotta), Luca Molduzzi (Ravenna, biliardo sportivo), Daniele Nicolini (Ravenna, pesca sportiva), Angelo Di Terlizzi (Ravenna, vela), Gabriele Bandini e Luca Randi (Alfonsine, pesca sportiva), Mattia Pirazzoli (Lugo) e Stefano Ricci Maccarini (Alfonsine, pesca sportiva), Maurizio Bisacchi (Cervia) e Alex Sottilotta (Ravenna, pesca sportiva), Luca Facchinetti (Ravenna, triathlon). Il premio del Coni Point di Ravenna "Una vita per lo sport" istituito nel 2004 e che viene assegnato a personaggi particolarmente distintisi per competenza e spirito di sacrificio è stato attribuito a Aldo Bendandi (Ravenna, pallavolo), Floriano Camanzi (Vecchiazzano, pesca sportiva), Ivo Camanzi (Bagnacavallo, arbitro calcio), Silvano Caporossi (Riolo Terme, calcio), Severino Dalla Ragione (Ravenna, lotta), Roberto Drei (Faenza, ciclismo), Edera Fusconi (Campiano, scuola), Carlo Gobbi (Cesenatico, stampa), Augusto Masi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 12
5 aprile 2018 Ravenna Today
6 aprile 2018 Pagina 9 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Manutenzione stradale Roma Commissioni ferme per il codice appalti Un esempio di impatto negativo prodotto dal nuovo codice d e g l i appalti è q u e l l o d i u n ' opera fondamentale per la Capitale guidata dalla sindaca Virginia Raggi e soprattutto per automobilisti e motociclisti romani: si tratta dei 12 lotti di lavori di manutenzione ordinaria delle strade del Comune di Roma che dovrebbero risolvere il problema delle buche e del manto stradale degradato. Il contratto ha un valore di 78 milioni di euro, messi in gara un anno fa che, tuttavia, non si riescono ad aggiudicare per le difficoltà di trovare commissari disponibili a fare parte delle commissioni di gara. È l' effetto prodotto dalle nuove procedure introdotte dal codice d e g l i appalti e d a l sistema di responsabilità (contabile, amministrativa, penale) vigente per i dirigenti delle amministrazioni pubbliche. È sempre più difficile, infatti, trovare dirigenti disposti a entrare nella commissione a fronte dei rischi crescenti di essere perseguiti e di introiti decrescenti soprattutto per il divieto di pagamento degli straordinari. Sempre a Roma ferma anche la gara avviata 3 anni fa per il primo stralcio della riqualificazione del Mausoleo di Augusto e di piazza Augusto Imperatore che non risulta aggiudicata scrive l' Ance per ripensamenti della Commissione di gara. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 14
6 aprile 2018 Pagina 9 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Quei 1.115 giorni per andare dal Cipe alla Gazzetta La Statale Jonica «modello» di burocrazia che blocca investimenti grandi e piccoli Il dossier Ance Un altro anno si è perso per gli investimenti pubblici senza che il promesso rilancio sia avvenuto: nel 2017 non c' è stato il +2,8% pronosticato dal Def ad aprile dello scorso anno e neanche il +0,4% della nota di aggiornamento di settembre. L' Istat certifica che c' è stato invece un 5,6% che nasce da un insieme di responsabilità più volte richiamate in questi anni: i Comuni che hanno speso 800 milioni meno dell' anno precedente (7,4%) nonostante gli "spazi di patto" concessi loro; il codice d e g l i appalti bloccato a metà dell' attuazione; le difficoltà (risolte solo di recente dopo 30 mesi di rimpalli) del contratto di programma Anas. Ma il dato 2017 conferma, in realtà, oltre le cause specifiche e contingenti, che il blocco degli investimenti pubblici è la "grande malattia" italiana, tanto più grave in quanto inserita in un contesto dove ormai tutti gli altri indicatori si muovono: dal Pil all' occupazione, dall' export agli investimenti privati, perfino il debito dà piccoli segni di inversione di rotta. Il "buco nero" resta quello, gli investimenti pubblici. Ed è una bella sfida per il governo che sarà comunque composto di forze politiche che hanno messo il rilancio di questo tipo di spesa al centro di una strategia di stimolo della crescita. La sfida di sburocratizzare, semplificare, alleggerire i vincoli normativi e burocratici. La sfida, in ultima istanza, di far partire opere rimaste ferme per anni. Quanto pesino i lacci burocratici spesso anche lacci stupidi che non hanno più alcuna ragione d' essere è un tema che sta a cuore all' Ance che lo rilancia in questi giorni con un monitoraggio a tutto campo presso le proprie associazioni territoriali. Un modo per "ascoltare" le imprese sul territorio e le loro difficoltà crescenti, ma anche per aprire un canale con le forze politiche uscite vincitrici dal voto del 4 marzo, segnalando opere piccole e grandi bloccate ma anche le cause puntuali (in genere non una, ma un coacervo di cause) che le hanno bloccate. Ne verrà fuori un inventario di cause di blocco che è l' auspicio dei costruttori potrà costituire una guida per un primo intervento legislativo di riduzione degli ostacoli e dei lacci nel mercato dei lavori pubblici. Non si può non citare, in testa a una prima raccolta di opere bloccate, il caso davvero clamoroso del megalotto 3 della Statale Jonica 106 da Sibari a Roseto Capo Spulico. In dieci anni, il progetto è tornato al Cipe ben cinque volte la prima volta il 28 settembre 2007, l' ultima il 28 febbraio 2018 e l' Ance ha calcolato che fra l' approvazione in comitato interministeriale delle Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 15
6 aprile 2018 Pagina 9 Il Sole 24 Ore
6 aprile 2018 Pagina 12 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Sistema duale. Del Conte (Anpal): numeri in crescita ma ancora insufficienti I fondi restano nel cassetto Apprendistato a ostacoli Oltre l' 80% dei finanziamenti è ancora disponibile Negli ultimi anni l' apprendistato di primo livello, che consente agli studenti fino a 25 anni di conseguire, lavorando, una qualifica o un diploma di istruzione, interessava in Italia un numero irrisorio di ragazzi: appena 3mila, di cui circa 2.900 nella sola Bolzano. Dal 2016, con la sistematizzazione dell' istituto operata dal Jobs act e l' avvio, da parte del ministero del Lavoro, di una sperimentazione ad hoc nel settore dell' Istruzione e formazione professionale (Iefp), sono più che raddoppiati: oggi si contano oltre 6mila rapporti instaurati, e i contratti si fanno anche in Lombardia, in Veneto e in altre regioni del CentroNord. Il numero che ci anticipa l' Agenzia nazionale per le politiche attive (Anpal) è un primo passo ma ancora insufficiente (in Germania i giovani coinvolti nella formazione duale sono centinaia di migliaia, e il tasso di disoccupazione degli under25 è stabile al 6,2 per cento). Da noi, storicamente, si fa più fatica, nonostante gli incentivi: e così la stessa Anpal ha deciso di prorogare di altri tre mesi, fino al 30 giugno, questi "bonus" a copertura dei costi di tutoraggio aziendale. Parliamo di somme fino a 3mila euro per 12 mesi nei casi di apprendistato di primo livello, che scendono fino a 500 euro per i percorsi di alternanza "rafforzata". Per questi incentivi erano a disposizione 16 milioni. Ad oggi il "bonus" è stato richiesto da 745 imprese per 1.390 contratti di apprendistato di primo livello. Per l' alternanza "rafforzata" si sono fatte avanti 364 aziende per 678 percorsi. In totale, quindi, sono stati impegnati circa 2,5 milioni, e rimangono a disposizione (fino alla scadenza del 30 giugno) i restanti 13,5 milioni (la domanda all' indirizzo http://fixotutoraggio.italialavoro.it). A frenare la portata della novità sono diversi fattori. Intanto, la disomogeneità dei sistemi formativi nelle diverse Regioni. In quasi tutto il CentroSud l' apprendistato di primo livello è pressoché inutilizzato. A differenza invece del Centro Nord, in testa la Lombardia, che, grazie anche alla spinta data dall' ex assessore, Valentina Aprea, ha investito molto sul "duale". Le imprese che hanno richiesto gli incentivi ministeriali sono state appena 270, perché le aziende lombarde possono contare su condizioni migliori proposte dalla regione. C' è poi il ritardo con cui gli enti territoriali pubblicano gli avvisi per i corsi duali nella Iefp. Si sconta inoltre una mancata azione di promozione presso gli stessi datori . «Il ricorso all' apprendistato e alla formazione on the job aggiunge Michele Tiraboschi, ordinario di diritto del Lavoro all' università di Modena e Reggio Emilia è frenato dagli ostacoli burocratici e da una normativa Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 17
6 aprile 2018 Pagina 12 Il Sole 24 Ore
6 aprile 2018 Pagina 22 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Affitto. La tassa piatta al 10% spetta senza controlli se c' è il visto delle associazioni Contratti concordati, cedolare «asseverata» Il "visto" dei sindacati assicura il superbonus fiscale agli affitti concordati. La Direzione regionale Toscana delle Entrate torna sul tema della asseverazione, da parte delle associazioni della proprietà e degli inquilini, d e i contratti condordati, quale condizione necessaria per poter beneficiare della cedolare secca del 10% sui canoni. Il decreto del Mise La questione è all' ordine degiorno dopo che il Dm delle Infrastrutture del 16 gennaio 2017 ha riscritto alcune regole d e i contratti c o n c o r d a t i , p e r s t u d e n t i e transitori. Il Dm prevede anche l' estensione degli effetti degli accordi sui canoni e sui contratti a n c h e a i Comuni con popolazione superiore ai 10mila abitanti, quindi non solo ai c a p o l u o g h i e Comuni c o n t i g u i c o m e i n precedenza. Ciò amplia la sfera di applicazione ma pone anche delle complicazioni interpretative . La normativa in vigore, a differenza di quella precedente, prevede la possibilità, all' articolo 1, di concedere in affitto concordato anche «porzione di unità immobiliare», cosa diversa ovviamente dalla locazione di quota di immobile (consentita da sentenze concordi). Il Dm prevede inoltre che non solo i Comuni possano procedere alla convocazione delle associazioni ma, in caso di inadempimento di richiesta alla convocazione anche di una sola associazione, questa, decorsi trenta giorni dalla formale richiesta, possa procedere autonomamente, avendo il Comune ruolo di promotore e mai di parte. I due provvedimenti Due provvedimenti, uno delle Infrastrutture (nota n. 1380 del 6 febbraio 2018 si veda il Sole 24 Ore del 9 febbraio 2018) e l' altro della Dre Toscana (risposta a un interpello del Sunia n. 954 119/2018) hanno dato le prime risposte a quesiti sugli effetti ai fini fiscali delle asseverazioni dei contratti non assistiti da parte delle organizzazioni sindacali . P e r i contratti non assistiti la nota del Mise faceva derivare dalla avvenuta asseverazione una presunzione di corrispondenza tra contratto asseverato e accordi territoriali e escludeva accertamenti da parte degli uffici fiscali, anche se precisava che il contribuente fosse comunque tenuto a esibirla. Nella risposta all' interpello della Dre Toscana si chiarisce ulteriormente la questione. L' Agenzia riconosce infatti che per i contratti di locazione a canone concordato «l' attestazione rilasciata dalle organizzazioni firmatarie dell' accordo, con la quale viene confermata la rispondenza del contenuto economico e normativo del contratto di locazione all' Accordo Territoriale, esplichi effetti anche ai fini del conseguimento delle agevolazioni fiscali». Quindi si tratta di una pronuncia più incisiva rispetto alla nota Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 19
6 aprile 2018 Pagina 22 Il Sole 24 Ore
6 aprile 2018 Pagina 22 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Edilizia. La Corte costituzionale blocca la legge umbra 1/2015 Meno poteri alle Regioni su lavori interni e cambi d' uso La Corte costituzionale frena le autonomie regionali in materia urbanistica, intervenendo nei confronti della Regione Umbria (sentenza 68/2018). Ne esce un regime più rigido su lavori interni e cambi di destinazione. La sentenza riguarda la legge umbra 1/2015, ma i principi si possono estendere ad altre Regioni. In dettaglio, la legge regionale consentiva manutenzioni, restauro, risanamenti e ristrutturazioni, senza piani attuativi, con la modifica della destinazione d' uso, purché le nuove destinazioni risultassero compatibili con lo strumento urbanistico generale. Questo contrasta con la normativa statale di principio (Dpr 380/2001), che limita al 25% la possibilità di mutare la destinazione d' uso ed inoltre esige una convenzione su prezzi di vendita e canoni di locazione: ciò è stato ritenuto illegittimo, perché in contrasto con la norma di principio statale. Con altra norma regionale, si consentivano come attività libera, senza titolo, le opere interne alle unità immobiliari. Anche questo, secondo la Corte, contrasta con il Dpr 380/2001, che per tali lavori esige una comunicazione di inizio lavori asseverata (Cila). Comunicazione che quindi torna necessaria anche per l' apertura di porte e lo spostamento di pareti interne. Nella normativa statale, la Scia è sostituita dalla Cila, sicché lo Stato pretende almeno tale tipo di richiesta, ritenendo eccessivo il regime umbro di edilizia libera. Una norma della Regione semplificava i mutamenti di destinazione d' uso, identificando tipologie, titoli abilitativi e sanzioni. Questo contrasta con principi statali sulle categorie di intervento: il legislatore regionale avrebbe solo potuto esemplificare gli interventi edilizi definiti dallo Stato nel 380/2001. In conseguenza, mentre la legislazione statale, liberalizzando, cataloga il mutamento rilevante della destinazione d' uso, anche senza opere, attraverso cinque categorie (residenziale, turisticoricettiva, produttiva e direzionale, commerciale, rurale), la Regione non può individuare solo tre categorie. La semplificazione adottata è apparsa eccessiva alla Corte. Ancor più rigido è l' intervento sulle norme che consentivano alla Giunta regionale di sottrarre tipologie di interventi all' applicazione della normativa antisismica ed alla relativa autorizzazione. La materia è infatti sottoposta al principio della vigilanza statale. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 21
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6 aprile 2018 Pagina 29 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali intesa Detenuti al lavoro nei parchi Incrementare le opportunità di lavoro e di formazione lavorativa dei detenuti per la tutela dell' ambiente e il recupero del decoro di spazi pubblici e aree verdi e, al tempo stesso, stimolare l' avvio di progetti che coinvolgano la popolazione carceraria nella corretta gestione d e i rifiuti, favorendo lo scambio di buone prassi all' interno degli istituti penitenziari. Sono queste le finalità del Protocollo d' intesa sottoscritto ieri a Roma dal presidente dell' Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro e dal Capo del Dipartimento dell' amministrazione penitenziaria Santi Consolo. L' accordo di collaborazione prevede la promozione e l' attuazione di un programma sperimentale per coinvolgere i detenuti in attività lavorative extramurarie rivolte alla protezione ambientale e al recupero del decoro degli spazi e delle aree di verde pubblico. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 23
6 aprile 2018 Pagina 37 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali L' istituto offre un supporto ai professionisti in vista dell' entrata in vigore delle nuove regole Privacy, a maggio cambia tutto Previsti incontri ad hoc per preparare la categoria Si moltiplica l' attività dell' Istituto: dopo il grande successo della recente tornata elettorale che ha visto l' elezione di due degli otto revisori candidati, Salvatore Sciascia e Pasquale Ciacciarelli, in attesa del risultato finale del revisore Antonella Gobbo sempre nel Lazio, l' impegno qualificato dell' Inrl al fianco di tutti i candidati dei vari schieramenti, si rinnova confermandosi prima ed unica realtà professionale che si è confrontata con il mondo politico. Forte di una Carta dei valori deliberata d a l Consiglio nazionale e sottoscritta con autentica del presidente da tutti i candidati, l' Inrl ha stilato una ricca agenda di iniziative: prima fra tutte il coinvolgimento dei partecipanti della recente competizione elettorale al prossimo consiglio nazionale per rafforzare la interlocuzione e il dialogo costruttivo tra la categoria professionale ed il mondo politico e parlamentare: «Sarà l' occasione migliore», ha sottolineato il presidente dell' Inrl, Virgilio Baresi, «per coordinare le azioni più efficaci finalizzate a sviluppare su tutto il territorio italiano ed europeo un nostro gruppo attivo aperto a tutti gli iscritti per le prossime competizioni politicoamministrative locali e nazionali con la bandiera della Carta dei valori. L' imminenza degli appuntamenti elettorali europei e locali, impone agli iscritti e ai consiglieri nazionali il massimo impegno pubblico, poiché rappresentano una ulteriore opportunità per rilanciare tutte le principali istanze della categoria e il ruolo strategico che ha assunto il revisore legale nel riassetto socio economico non solo del nostro paese ma di tutta la comunità europea, alla luce delle nuove sanzioni civili e penali e delle prospettive positive per le libere professioni italoeuropee». Presumibilmente nei prossimi giorni è previsto anche un protocollo d' intesa tra l' Inrl e la Fondazione studi del consiglio nazionale dei consulenti del lavoro. E proprio nella stagione primaverile entra nel vivo l' intensa attività dell' Inrl nell' ambito della formazione, fulcro per un futuro professionale già iniziato: prosegue infatti la proficua collaborazione dell' istituto con la società «Formazione e centro studi revisori legali italiani Inrl srl» che ha annoverato di recente il successo di contenuti e di partecipazioni dell' incontro frontale a Vicenza, svoltosi nel marzo scorso, e che ha riguardato l' aggiornamento professionale obbligatorio per i revisori degli enti locali, alla vigilia delle scadenze di bilancio stabilite per legge. E a proposito del programma formativo Inrl per il 2018, si rinnova l' invito agli iscritti a visionare la importante opportunità Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 24
6 aprile 2018 Pagina 37 Italia Oggi
6 aprile 2018 Pagina 38 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali La Consulta bacchetta la legge urbanistica dell' Umbria. Ma avverte anche le altre regioni Edilizia libera ma non troppo Serve la Cila per le opere interne. Stop a condoni regionali Stop a opere interne del tutto liberalizzate e a condoni edilizi regionali. Lo sbarramento a una legislazione edilizia disinvolta è posto dalla Corte costituzionale (sentenza n. 68/2018 depositata il 5 aprile 2018), che con il bisturi ha ritagliato la legge urbanistica umbra n. 1/2015. La questione è stata proposta dal governo, che ha visto (a ragione) in più punti una invasione del campo delle prerogative statali. A distanza di un triennio arriva l' altolà della Consulta. Vediamo le norme eliminate dall' ordinamento umbro, avvisando che i principi hanno una forza espansiva e sono un monito per tutte le regioni italiane. Opere interne È illegittima una norma (articolo 118, comma 1, lettera e), della legge regione Umbria n. 1/2015), che non prevede che le opere interne alle unità immobiliari siano sottoposte alla comunicazione di inizio dei lavori asseverata (Cila). La disposizione regionale contrasta con i principi fondamentali in materia di «governo del territorio», che assoggettano a comunicazione d i i n i z i o l a v o r i c o s i d d e t t a «asseverata» gli interventi di manutenzione straordinaria, compresa l' apertura di porte interne e lo spostamento di pareti interne, sempre che non riguardino le parti strutturali dell' edificio. Condono mascherato Sono illegittime le norme regionali (articoli 258 e 264, comma 13, della legge regione Umbria n. 1/2015), che introducono ipotesi di condono edilizio straordinario, non previsto dalla legge statale. Pertinenze agricole È illegittima una norma (articolo 264, comma 14, della legge regione Umbria n. 1/2015) che autorizza gli interventi edilizi, conformi alle norme, riguardanti l' area di pertinenza degli edifici dell' impresa agricola, esistenti a una certa data: è una surrettizia ipotesi di condono edilizio. Norme sismiche È illegittima una norma (articolo 250, comma 1, lettere a), b) e c), della legge regione Umbria n. 1/2015), nella parte in cui consente alla giunta regionale, con proprio atto, di sottrarre tipologie di interventi edilizi all' applicazione della normativa sismica e quindi anche all' autorizzazione sismica di cui al dpr n. 380 del 2001. Pareri sismici È illegittima la norma della legge regionale nella parte in cui stabilisce che sono i comuni, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 26
6 aprile 2018 Pagina 38 Italia Oggi
6 aprile 2018 Pagina 38 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Polizia locale associata, un solo capo per tutti Se un comune decide di avviare un servizio associato che mette in discussione la posizione apicale di alcuni dipendenti l o stesso dovrà prestare molta attenzione al percorso di selezione della futura posizione organizzativa. Specialmente nel caso della polizia municipale che ha prerogative particolari specificamente regolate dalla legge. Lo ha chiarito il Tar Piemonte, sez. II, con la sentenza n. 139 del 29 gennaio 2018. Alcuni comuni piemontesi hanno deciso di avviare un servizio associato di polizia locale e per questo hanno attribuito alla conferenza dei sindaci l a f a c o l t à d i s c e g l i e r e i l n u o v o responsabile del servizio t r a i p r e c e d e n t i comandanti. Contro la decisione assunta dalle amministrazioni coinvolte un ufficiale escluso ha proposto censure sia in sede civile che amministrativa ma senza successo. La scelta del nuovo comandante del servizio associato è risultata trasparente, a parere del collegio, anche per la particolare evidenza formale attribuita ai requisiti richiesti dalla legge e verificati dal giudice civile. Anche se l' incarico è stato deciso dalla conferenza dei sindaci e confermato con un decreto ad hoc del primo cittadino del comune capifila. © Riproduzione riservata. STEFANO MANZELLI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 28
6 aprile 2018 Pagina 38 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Posizioni organizzative con stipendi diversi La nuova disciplina delle posizioni organizzative può garantire in parte la differenziazione di trattamento economico che verrà meno a seguito dell' abolizione della posizione di ingresso D3 nella categoria D, quella riservata ai funzionari degli enti locali. Uno dei punti di maggiori novità della preintesa sottoscritta lo scorso 21 febbraio ed ancora in attesa della sottoscrizione definitiva (più a rilento del previsto) consiste nella riunificazione della categoria D, prima distinta in due sottocategorie: quella con ingresso nella posizione economica iniziale D1, e quella con ingresso nella posizione economica D3. Nella posizione di ingresso con posizione economica più elevata le amministrazioni hanno fin qui inquadrato i profili professionali che nel precedente ordinamento professionale facevano capo all' ottava qualifica funzionale; nella posizione D1, invece, quelli dell' ex settima qualifica funzionale. Il meccanismo di separazione in sottoqualifiche (conservato nella categoria B, perché l' ingresso nella posizione B1 non avviene per concorso ma con chiamata dalle liste di collocamento di personale non diplomato) nella categoria più elevata, tuttavia, da anni non ha più un senso organizzativo, visto che il sistema delle progressioni orizzontali può consentire a chi ha avuto accesso nella posizione iniziale di raggiungere ed anche superare, sul piano economico, gli assunti direttamente in D3. Per altro, essendo comunque la categoria unica sul piano giuridico, così come non si è determinato un ordine gerarchico remunerativo (superabile con le progressioni orizzontali), nemmeno si è dato vita ad una distinzione gerarchica tra profili. L' eliminazione dello sdoppiamento delle posizioni di ingresso negli enti era da tempo nelle cose. Tuttavia, in molti lamentano che una volta entrato in vigore il nuovo Ccnl non sarà possibile differenziare sul piano economico prestazioni professionali specifiche, caratterizzate da lauree specialistiche o esperienze professionali. Però, la modifica dell' area delle posizioni organizzative offre un parziale rimedio. Infatti, la posizione organizzativa per elevata specializzazione, quella che si conferisce non perché il destinatario diriga operativamente personale, strutture e risorse, ma gestisca specifici progetti o pratiche di particolare competenza, può permettere di differenziare il trattamento economico. A quei dipendenti assunti in categoria D chiamati a svolgere funzioni come legali o come esperti di progettazione nell' ambito del fondo sociale europeo, o attività di progettazione tecnica, sempre che la spesa complessiva per il personale lo permetta, sarà possibile attribuire in modo flessibile gli incarichi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 29
6 aprile 2018 Pagina 38 Italia Oggi
6 aprile 2018 Pagina 39 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Concertazione necessaria sulle materie regionali Dalla Consulta limiti alla legge statale La Consulta mette un argine alle interferenze legislative statali su materie di competenza delle regioni. Con la recente sentenza n. 61/2018, i giudici delle leggi hanno dichiarato costituzionalmente illegittimo l' art. 1, comma 202, della legge 190/2014 (legge di Stabilità 2015), nella parte in cui non ha previsto l' intesa in sede di conferenza permanente per i rapporti tra lo stato, le regioni e l e province autonome di Trento e Bolzano al fine di definire la ripartizione dei finanziamenti a carico del fondo per le politiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela, in Italia e all' estero, delle imprese e dei prodotti agricoli e agroalimentari. Al di là del caso concreto, la pronuncia è di particolare interesse nella parte in cui evidenzia quali «paletti» il legislatore statale debba rispettare per non invadere il campo di quello regionale, aggiornando e attualizzando quanto già chiarito nella sentenza n. 303 del 2003. L' art. 117 Cost., come noto, distribuisce le competenze legislative in base a uno schema imperniato sull' enumerazione di quelle statali, mentre «con un rovesciamento completo della previgente tecnica del riparto» sono ora a f f i d a t e a l l e regioni, o l t r e a l l e f u n z i o n i concorrenti, le funzioni legislative residuali. Ciò, peraltro, non significa che lo Stato non possa intervenire su materie di competenza regionale quando lo richiedano esigenze di unitarietà quali, nella fattispecie, quelle connesse con lo sviluppo dell' economia, soprattutto nei periodi di crisi. Sotto tale profilo, la sentenza richiama le «istanze unificanti» derivate dall' impatto della riforma costituzionale del 2012. In tale contesto il novellato art. 81 Cost. ha assunto (soprattutto attraverso la formulazione del primo comma) un significato «anticiclico» in termini di politica fiscale e monetaria e, più in generale, di politica economica, consistente nella missione di attenuare le fluttuazioni, intervenendo sul mercato per frenare la ripresa o contrastare la depressione dell' attività economica a seconda delle contingenze caratterizzanti i relativi cicli economici. In sostanza, la legge di bilancio dello stato, e più in generale, le leggi finanziarie che prevedono interventi strutturali di ampio raggio (volti a favorire lo sviluppo e la crescita economica del paese e, per naturali caratteristiche, travalicanti singole materie legislative e amministrative nella più ampia prospettiva di una visione di insieme delle politiche pubbliche) comportano un inevitabile coinvolgimento delle competenze regionali. Per essere legittimi, però tali interventi devono rispettare Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 31
6 aprile 2018 Pagina 39 Italia Oggi
6 aprile 2018 Pagina 39 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali I temi cruciali per i comuni su cui il nuovo governo sarà chiamato a lavorare Finanza locale, cantiere aperto Revisione del pareggio, sblocco dei tributi, semplificazione Revisione delle regole sul pareggio di bilancio per adeguarle ai rilievi della Consulta. Sblocco e razionalizzazione della fiscalità locale. Semplificazione degli adempimenti amministrativocontabili. con un occhio di riguardo per i mini enti Sono queste alcune delle questioni cruciali per il mondo della p.a. locale che attendono una soluzione da parte del nuovo governo e del nuovo parlamento. In queste settimane, come ovvio, le attenzioni della politica si concentrano su aspetti meno «tecnici», ma appena superato lo stallo attuale e formato il nuovo esecutivo, occorrerà mettervi mano con la consapevolezza che si tratta di questioni cruciali per la crescita del paese. Ciò vale soprattutto per il primo punto, a cui è legata l' effettiva possibilità di rilanciare gli investimenti degli enti locali e, quindi, quelli d e l l a pubblica amministrazione t u t t a , innescando un prezioso volano per l' economia reale. Qui si tratta di rimettere mano alla disciplina dettata dalla legge n.243/2012 (per farlo, occorre la maggioranza qualificata delle due camere), già modificata nella scorsa legislatura dalla legge n. 164/2016, ma recentemente rivisitata dalla Corte costituzionale, che con la sentenza n. 247/2017 ne ha sostanzialmente ribaltato il significato. Secondo i giudici delle leggi, in particolare, è illegittimo porre limitazioni all' utilizzo, da parte degli enti, dell' avanzo di amministrazione (e a maggior ragione del fondo pluriennale vincolato) per ragioni di finanza pubblica, il che potrebbe consentire di rimettere in circolo somme congelate dai tempi del vecchio patto di stabilità per un importo stimato (dall' ufficio parlamentare di bilancio) in oltre 16 miliardi di euro. Il problema è come assorbire l' effetto negativo che tale operazione avrebbe sui conti statali, per cui è giocoforza pensare a una apertura graduale. Al Mef si stanno studiando diverse soluzioni, che saranno quanto prima sottoposte al vaglio della politica. Il secondo capitolo riguarda il fisco locale, che da tre anni è congelato da un blocco reiterato per ben due volte consecutive e che difficilmente potrà essere riproposto anche per il 2019, costringendo gli enti la tenere ferme aliquote decise nel 2015 (o anche prima) da amministrazioni di colore diverso. Anche qui, tuttavia, non sarà semplice trovare un punto di equilibrio fra le sensibilità diverse di ha in passato accarezzato l' idea della patrimoniale e chi ha proposto e attuato una ampia detassazione degli immobili (che, lo ricordiamo, costituiscono il cespite Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 Continua > 33
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6 aprile 2018 Pagina 39 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Per le domande. Il riparto avverrà entro il 30/4 Tempo scaduto sugli spazi finanziari Tempo scaduto per la richieste di spazi finanziari alle regioni. Gli enti locali, infatti, avevano tempo fino al 31 marzo per avvalersi delle intese regionali sbloccainvestimenti per il 2018. La materia è disciplinata dal dpcm 21/2017, che dà attuazione all' art. 10, comma 5, della legge «rinforzata» su vincoli di finanza pubblica (legge n. 243/2012, modificata dalla legge n. 164/2016) e punta a garantire l' ottimale allocazione dei «permessi di sforamento» necessari a finanziare le spese in conto capitale attraverso l' utilizzo degli avanzo di amministrazione e della leva del debito. Per il 2018, la macchina doveva essere avviata entro il termine perentorio del 15 febbraio (un mese prima del 2017 e a ridosso dell' atteso riparto dei bonus relativi al Patto verticale nazionale) con la pubblicazione dei bandi da parte dei governatori, chiamati a definire le modalità per l' invio delle richieste e le priorità (oltre a quelle già individuate dal dpcm) nell' assegnazione delle quote che si renderanno disponibili. La tempistica è scandita dallo stesso dpcm, che fissa sia la scadenza per le domande (31 marzo) che quella per il riparto (30 aprile), mentre dal 2019 scatterà il cronoprogramma a regime, che prevede entro il 15 gennaio la pubblicazione dei bandi, entro il 28 febbraio la presentazione delle domande ed entro il 31 marzo i riparti. Per le regioni che non si attiveranno scatteranno sanzioni draconiane (limiti alle spesa corrente e blocco delle assunzioni), ma non il potere sostitutivo statale, cassato dalla sentenza n. 252/2017 della Corte costituzionale. In ogni caso, l' obbligo riguarda solo la pubblicazione degli avvisi, mentre i governatori potranno anche mettere poco o nulla sul piatto. E tale scelta potrebbe essere molto gettonata anche quest' anno, dopo il mezzo flop delle intese 2017, visti i pesanti tagli imposti al comparto e solo alleggeriti dall' ultima manovra. I bonus assegnati dovranno essere impiegati in tempi diversi a seconda che i beneficiari utilizzino l' avanzo o il debito: nel primo caso, sarà sufficiente attivare il fondo pluriennale vincolato mediante l' avvio della gara o l' impegno parziale del quadro economico per consentire di «trascinare» gli spazi acquisiti negli esercizi futuri (anche oltre il 2020); nel secondo caso, invece, i lavori dovranno essere chiusi entro il prossimo 31 dicembre. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132017 35
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