Unione della Romagna Faentina - lunedì, 26 agosto 2019 - Unione Romagna Faentina

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Unione della Romagna Faentina - lunedì, 26 agosto 2019 - Unione Romagna Faentina
Unione della Romagna Faentina
     lunedì, 26 agosto 2019
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Unione della Romagna Faentina
                                                       lunedì, 26 agosto 2019

Prime Pagine

 26/08/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna                                                     4
 Prima pagina del 26/08/2019
 26/08/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                                                          5
 Prima pagina del 26/08/2019
 26/08/2019   Il Sole 24 Ore                                                                                   6
 Prima pagina del 26/08/2019
 26/08/2019   Italia Oggi Sette                                                                                7
 Prima pagina del 26/08/2019

Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

 26/08/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 36                                                     8
 Il maltempo rovina la festa alle sfogline: gara annullata
 26/08/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 36                                                     9
 Se i visitatori fanno la scultura
 26/08/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50                                                     10
 In luce Cotignola, Massa e Torconca
 26/08/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50                                                     11
 Colpo del Santagata con il Frugesport

Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

 26/08/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 20                                                12
 Al Faenza non tornano i Conti
 26/08/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 20                                                13
 Il Cotignola piega il Solarolo
 26/08/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 20                                                14
 Si torna in campo mercoledì
 26/08/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 23                     MATTEO MISEROCCHI          15
 Antonelli e Suzuki portano il Sic 58 a un passo dal podio
 26/08/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 27                   ALESSANDRO GIULIANI          16
 Gaio nel torneo di Maiorca impreziosito da Andy Murray
 26/08/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 35                                                17
 «Riolo, più sinergia con vocazione agricola e culturale della città»
 26/08/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 35                                                18
 Manzoli ospite all'Arena Borghesi
 26/08/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 35                                                19
 Numerosi i partecipanti a Frogstock

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 26/08/2019   Il Sole 24 Ore Pagina 3                                           Antonello CherchiMarta Paris   20
 Le liti tra Stato e Regioni impegnano una sentenza su due della Consulta
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26/08/2019   Il Sole 24 Ore Pagina 17                                            Marta Casadei   22
Il Paese delle 87 emergenze sul clima non fa prevenzione
26/08/2019   Italia Oggi Sette Pagina 3                                                          24
Principi e casi da catalogare

26/08/2019   Italia Oggi Sette Pagina 8                       PAGINA A CURA DI MARILISA BOMBI    26
B&B, il fisco ricomincia da tre

26/08/2019   Italia Oggi Sette Pagina 13                    PAGINA A CURA DI SERGIO TROVATO      29
Ricorsi pendenti, si paga tutto

26/08/2019   Italia Oggi Sette Pagina 17                   PAGINA A CURA DI DANIELE BONADDIO     31
Quota 100, termini fai-da-te
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[ § 1 § ]

     lunedì 26 agosto 2019
                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna

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[ § 2 § ]

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                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

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[ § 3 § ]

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                                                    Il Sole 24 Ore

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[ § 4 § ]

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                                                 Italia Oggi Sette

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[ § 1 4 5 8 7 8 4 9 § ]

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                                                            Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          MASSA LOMBARDA L' ANNO SCORSO, SEMPRE A CAUSA DELLA PIOGGIA, LA COMPETIZIONE
                          VENNE SPOSTATA ALLA SERATA SUCCESSIVA

                          Il maltempo rovina la festa alle sfogline: gara annullata

                          GARA annullata. A causa del maltempo del tutto inaspettato che nella
                          serata di sabato ha sorpreso l' edizione 2019 della Sagra delle Sfogline di
                          Massa Lombarda, i 40 iscritti alla competizione che mette a confronto i
                          virtuosi della sfoglia sono stati costretti a rifoderare i mattarelli in attesa
                          del prossimo anno. Una sfortuna che perseguita la gara, da sempre
                          allestita nello spazio aperto accanto agli stand nell' area feste in cui si
                          svolge la manifestazione. Lo scorso anno, sempre a causa della pioggia,
                          la competizione riservata a giovani under 30, amatori over 30 e
                          professionisti della sfoglia, era stata posticipata alla serata successiva.
                          Quest' anno la decisione di annullarla completamente, dovuta soprattutto
                          alla condizione dei taglieri, troppo zuppi di acqua per potersi asciugare in
                          tempo per il giorno dopo. «Non siamo riusciti a toglierli prima del forte
                          scroscio di pioggia - spiega Mauro Marani (al centro nella foto, tra le
                          iscritte alla gara Loretta Accarissi Dotti e Luisa Peduli di Faenza), vice
                          presidente della Pro Loco di Massa Lombarda, ente organizzatore della
                          manifestazione -. L' acqua li ha bagnati troppo e troppo tardi. Se fosse
                          successo nel tardo pomeriggio probabilmente saremmo riusciti a
                          riorganizzare la gara. Ma la pioggia ci ha sorpreso dopo le 20, a meno di
                          un' ora dall' inizio nonostante il meteo non l' avessero previsto. La sfoglia
                          se fatta su un piano bagnato non si tira. Peccato, sarebbe stata una
                          serata meravigliosa con i 40 iscritti che si erano proposti. Dal prossimo anno la gara si svolgerà definitivamente al
                          coperto. Il tempo è troppo imprevedibile da dover rischiare ancora di posticipare o annullare la gara». Delusione
                          anche da parte della Presidente della giuria, Claudia Errani, sfoglina pluripremiata negli anni scorsi, e dalla
                          delegazione della Confraternita della Tagliatella capeggiata dal Priore, Sergio Kraigher, e composta dal ciambellano
                          Pier Angelo Fanti e da Roberto e Bruno Albonetti, che avrebbe dovuto giudicare le sfoglia in base ai criteri di
                          rotondità, spessore e tempo impiegato. La 34esima sagra delle sfogline proseguirà nell' area feste di via Rabin fino a
                          mercoledì. Ogni sera la festa offre al pubblico la possibilità di gustare le tagliatelle rigorosamente fatte a mano dalle
                          sfogline di Massa Lombarda e di assistere a spettacoli e ascoltare musica dal vivo. Monia Savioli ©
                          RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 8
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[ § 1 4 5 8 7 8 5 1 § ]

                          lunedì 26 agosto 2019
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                                                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Se i visitatori fanno la scultura
                          Faenza, al museo Zauli tutti possono contribuire a Kabira

                          A DECIDERE il suo aspetto saranno le mani di chiunque si trovi a
                          passare dalle sale del Museo Carlo Zauli tra il 27 e il 29 agosto prossimi.
                          È Kabira, la scultura in ceramica ideata dall' artista toscana Chiara
                          Camoni insieme ai partecipanti al workshop che ha tenuto a Faenza in
                          giugno - organizzato dal museo in collaborazione con l' Associazione
                          italiana Città delle ceramiche - e che prenderà forma tra martedì e
                          giovedì, quando tutti coloro che vorranno potranno contribuire ad
                          assemblare le forme in creta nera che costituiranno la copertura esterna
                          della scultura. Terre che avevano visto per l' ultima volta la luce sulle
                          Ardenne, e che Chiara Camoni ha riportato in superficie calandosi nelle
                          segrete del museo, là dove le aveva accatastate lo stesso Carlo Zauli, e
                          dove la loro presenza era riuscita a passare inosservata per tre decenni.
                          Ma non è al cavallo rievocato da Ulisse nel suo racconto ai Feaci che si è
                          ispirata Chiara Camoni, che pure darà forma a Kabira in modo che all'
                          ombra del suo corpo sia possibile condividere frammenti di vita, come al
                          riparo di una piccola capanna, forse non troppo diversa dallo studio in cui
                          lavora, sprofondato tra le colline dell' Alta Versilia. «ABBIAMO DOVUTO
                          reimpastare quelle crete, fino a modellarle in piccoli frammenti che hanno
                          un unico tratto in comune: la possibilità di essere attraversati da un filo».
                          Saranno proprie queste piccole forme, giunte l' un l' altra come a formare
                          delle collane, ad andare a costituire il corpo di Kabira - che per il momento è una semplice struttura in legno. L' idea di
                          quest' opera è nata proprio tra i cavalli, nel corso di pomeriggi dedicati al ritrarre questi animali che non smettono di
                          meravigliare Chiara Camoni. «Le prime giornate del workshop sono state dedicate ad alcune letture - rivela -.
                          Pubblicazioni su arte e natura, certamente, ma anche opere più squisitamente letterarie. Poi siamo andati a ritrarre
                          alcuni cavalli dal vivo. Per noi artisti le opere equestri rappresentano un tabù: tanto essenziali nella storia dell' arte per
                          molti secoli quanto difficili da riprodurre e apparentemente distanti dalla nostra sensibilità, in particolare ora che i
                          cavalli non sono più protagonisti di quella civiltà che non è mai stata solo umana, e che senza di loro difficilmente
                          avrebbe preso le stesse forme». Dopo l' assemblaggio, Kabira rimarrà visibile nella Sala dei grandi forni del Museo
                          Carlo Zauli per tutto il mese di ottobre, prima di salpare in direzione del Galles, dove verrà ospitato alla galleria d' arte
                          Mostyn di Llandudno, all' interno di una mostra dedicata appunto alle opere risultato di processi collettivi. Sulle pareti
                          del Museo Zauli rimarrà però un video che documenterà la genesi di quest' opera. Chi vorrà partecipare alla
                          composizione della scultura in ceramica potrà farlo dal 27 al 29 agosto, dalle 16 alle 20 il martedì e il mercoledì e dalle
                          16 alle 22.30 il giovedì. Filippo Donati © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[ § 1 4 5 8 7 8 5 0 § ]

                          lunedì 26 agosto 2019
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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Coppa Promozione Successo esterno del Fosso Ghiaia, diverse gare in equilibrio

                          In luce Cotignola, Massa e Torconca

                          ECCO i risultati della prima giornata dei triangolari della prima fase della
                          Coppa di Promozione. Mercoledì sera la seconda. - Girone Q: Calcio
                          Cotignola-Solarolo 2-1: reti 17' st A. Mengozzi (S), 28' st Lombardi (C),
                          44' st Dall' agata (C). Prossimo turno: Solarolo-Riolo Terme. - Girone R:
                          Lavezzola-Massa Lombarda 1-2: 20' pt Colino (L); 7' st Genuario (M), 47'
                          st Filippone (M). Prossimo turno: Sesto Imolese-Lavezzola. - Girone S:
                          Faenza-Sparta Castelbolognese 1-1: 45' pt Missiroli (F); 35' st Conti (S).
                          Prossimo turno: Russi-Faenza. - Girone T: San Pietro in Vincoli-Gatteo 1-
                          1: 16' st Fancellu (G), 44' st Casanova (S). Prossimo turno: Cervia -San
                          Pietro in Vincoli. - Girone U: Pietracuta-Sant' Ermete 1-1: 15' pt
                          Tomassini F (P), 33' pt Belloni (S). Prossimo turno: Vis Novafeltria-
                          Pietracuta. - Girone V: Due Emme-Gambettola 0-0. Prossimo turno:
                          Sampierana-Due Emme. - Girone W: Misano-Torconca Cattolica 0-2: 37'
                          pt Pasolini, 41' pt Ortolani. Prossimo turno: Igea Marina Bellaria-Vis
                          Misano. - Girone Z: Bagnacavallo-Fosso Ghiaia 0-1: 31'pt Bertilotti.
                          Prossimo turno: Reno-Bagnacavallo.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 10
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                          lunedì 26 agosto 2019
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                                                           Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Coppa Prima Stella a valanga, blitz di Savio, Pol. Sala Villamarina e Verucchio

                          Colpo del Santagata con il Frugesport

                          QUESTI i risultati della prima giornata dei quadrangolari del primo turno
                          eliminatorio della Coppa di Prima Categoria. Domenica prossima la
                          seconda giornata. - Girone 24: Consandolo-Molinella Reno 1-1,
                          Conselice-Gallo 2-2 (prossimo turno Gallo-Consandolo, Molinella-
                          Conselice). - Girone 25: Carpena-Civitella 1-1, Fratta Terme-Meldola 3-3
                          (prossimo turno Civitella-Fratta Terme, Meldola-Carpena). - Girone 26:
                          Forlimpopoli-2000 Calcio 1-1, San Leonardo-Savio Calcio 0-1 (prossimo
                          turno 2000 Calcio-San Leonardo, Savio-Forlimpopoli). - Girone 27:
                          Fontanelice-Cibox 3-2, San Rocco 2001-Virtus Faenza 2-2 (prossimo
                          turno Fontanelice-San Rocco, Cibox-Virtus Faenza). - Girone 28:
                          Frugesport-Santagata Sport 2-3, Savarna-Placci Bubano 0-2 (prossimo
                          turno Santagata Sport-Savarna, Placci Bubano-Frugesport). - Girone 29:
                          Alta Valconca-Mondaino 1-0, Asar-Morciano 1-0 (prossimo turno
                          Mondaino-Asar, Morciano-Alta Valconca). - Girone 30: Delfini Rimini-
                          Riccione 1926 3-1, Spontricciolo-Stella S.G. 2-4 (prossimo turno
                          Riccione 1926-Spontriccolo-Stella S.G.- Delfini Rimini). - Girone 31:
                          Athletic Poggio-Perticara 1-2, Roncofreddo-Verucchio 1-2 (prossimo
                          turno Perticara-Roncofreddo, Verucchio-Athletic Poggio). - Girone 32:
                          Granata-Pol. Sala 2-3, San Vittore-Villamarina 0-2 (prossimo turno Pol.
                          Sala-San Vittore, Villamarina-Granata).

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 11
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                          lunedì 26 agosto 2019
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                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          COPPA ITALIA PROMOZIONE

                          Al Faenza non tornano i Conti

                          FAENZA 1 SPARTA 1 FAENZA :Tassinari, Albonetti, Ragazzini (36' st
                          Roselli), Gabrielli, Selleri, Ferraresi (35'pt Venturelli), Montemaggi (20'st
                          Bertoni), Missiroli, Cisterni (36'st Errani), G. Lanzoni ( 34 'st P. Lanzoni),
                          Chiarini. All. Moregola. SPARTA :Bentivoglio, Scaglione, Nonni, Pirozzi,
                          Bonetti, Mordini, R. Mainetti (38' pt Bentini), Lebbarha (10' st Dardi), Conti
                          ( 40 ' st Talenti), M. Mainetti, Costa (10' st Placci). All.: Mosconi.
                          ARBITRO :Sintini di Cesena. RETI :11 'pt Missiroli, 38' st Conti

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 12
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                          lunedì 26 agosto 2019
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                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                   Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          COPPA ITALIA PROMOZIONE

                          Il Cotignola piega il Solarolo

                          COTIGNOLA 2 SOLAROLO 1 COTIGNOLA :Masetti, Merli, Magari (27'
                          st Palladino), Gramigna (39' st Paganelli), Melandri, Orlando (37' st
                          Leonardi), Tamburini, Serra, Bazhdari (33'pt Babini F.), Dall'Agata,
                          Lombardi. All.: Folli. SOLAROLO :Cottignoli, Mengozzi E. , Santoni,
                          Montanari, Ravaglia, Martino, Ricci ( 40 'st Pichetti), Smecca (28'st
                          Proni), Mengozzi A., Cangini, Pezzi. All.: Berardi. ARBITRO :Soverini di
                          Bologna. RETI :2'pt Pezzi, 28' st Lombardi (rig. ), 44 ' st Dall'Agata.

                                                             Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 13
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                          lunedì 26 agosto 2019
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                                                        Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          COPPA ITALIA PROMOZIONE

                          Si torna in campo mercoledì

                          RAVENNA Dopo il primo turno giocato ieri, si torna in campo mercoledì
                          alle 20.30 con la seconda giornata. Alla luce dei risultati, le partite saranno
                          Valsanterno-Atletico Castenaso, Solarolo-Riolo Terme, Sesto Imolese-
                          Lavezzola, Russi -Faenza, Cervia -San Pietro in Vincoli, Novafeltria-
                          Pietracuta, Sampierana-Due Emme, Igea Bellaria-Vis Misano e Reno-
                          Bagnacavallo.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 14
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                          lunedì 26 agosto 2019
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                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Antonelli e Suzuki portano il Sic 58 a un passo dal podio
                          Il cattolichino chiude 4° e precede il giapponese Arbolino e Dalla Porta si inchinano a Ramirez

                                                                                                                            MATTEO MISEROCCHI
                          SILVERSTONE Marco Ramirez batte sul filo di lana Tony Arbolino e
                          Lorenzo Dalla Porta e inizia a sognare il titolo mondiale. Ottimo 4°
                          Niccolò Antonelli per cui il podio sembra stregato e che precede il
                          compagno di squadra Tatsuki Suzuki, che finalmente non cade e completa
                          la buona domenica del team Sic 58 di Paolo Simoncelli. Nicco è a -53 dal
                          capoclassifica Dalla Porta, che dopo Silverstone è più solo in vetta, ma
                          più rincorso che mai. Infatti Aron Canet, che era appaiato a lui chiude 13°
                          dopo una caduta, ma si avvicina Arbolino ed entra nell'arena Ramirez.
                          Sono cinque i piloti sopra quota cento e tutti cinque possono ambire al
                          titolo, anche se i più accreditati sono Dalla Porta, Arbolino e Canet.
                          Quest'ultimo è buttato a terra dal connazionale Albert Arenas (scontro fra
                          Ktm) nelle prime battute, torna in sella e recupera prepotentemente,
                          passando negli ultimi tre giri dal 21° al 13° posto a 123 dal primo. Nella
                          volata finale lo spagnolo con la Honda del team Leopard è quello che ha
                          meno da perdere fra i primi e vince. Ora, però, anche lui dovrà guardare
                          ai conti in classifica. Bravo Arbolino, che recupera terreno sui due
                          battistrada, mentre Nicco resta con la medaglia di legno al termine di una
                          bella prova. Il cattolichino, dopo essere stato in fondo al gruppo dei
                          primissimi, rompe gli indugi nel finale, recupera posizioni, ma non riesce
                          ad attaccare i tre che lo precedono. Bravo Suzuki che guarda le spalle al
                          compagno e chiude in un ottimo 5°. I due del Sic 58sono a mezzo
                          secondo dalla vittoria. Più staccate altre due coppie: la Petronas con
                          Sasaki e Mcphee (quest'ultimo 6° in graduatoria a 99 punti) e la Sky Vr46
                          con Foggia e Vietti (il secondo 7° assoluto a 88). Andrea Migno (Ktm)
                          lotta per il 13° e chiude a meno di 1 da Canet, ma solo 17°. Fra i due ci
                          sono ben tre piloti.Fra questi il giovane Alcoba (14°), chiamato dal Gresini Racing per sostituire l'infortunato Rodrigo.
                          L'altro alfiere del team faentino, Riccardo Rossi, è 27°. M. M.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 15
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                          lunedì 26 agosto 2019
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                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          TENNIS

                          Gaio nel torneo di Maiorca impreziosito da Andy Murray

                                                                                                                            ALESSANDRO GIULIANI
                          MAIORCA Federico Gaio è il n.6 del seeding nel Challenger Atp di
                          Maiorca (46.600 euro, hard) che vede al via anche Andy Murray, Il
                          faentino ha un bye al primo turno, poi sfiderà il vincente tra l' olandese
                          Tim Raijthoven e il francese Gleb Sakharov. VILLANOVA DI
                          BAGNACAVALLO Adelchi Virgili (n.4) contro Andrea Guerrieri (n.3). Una
                          finale di grande spessore, ieri sera, nel maschile del torneo Open del Tc
                          Villanova di Bagnacavallo (5.500 euro di montepremi). Semifinali: Virgili
                          (2.2) -Luca Tomasetto (2.3, n.8) 1-6, 6-3, 6-2, Guerrieri (2.2) -Matteo
                          Fago (2.1, n.2) 6-1, 6-4. Nel tabellone femminile finale tra la 2.6 Micol
                          Devescovi (n.1) e la 2.7 Veronica Valgimigli (n.2). Semifinali: Devescovi-
                          Martina Balducci (2.8) 6-3, 2-6, 6-4, Valgimigli-Silvia Sanna (2.7) 6-4, 1-0
                          e ritiro. OPEN MASSA Macina risultati il tabellone di 3ª categoria nel
                          torneo Open maschile del Ct Massa, il 16° trofeo "Oremplast". Non si
                          ferma la corsa di Davide Errani, fratello di Sara, portacolori del Ct Easy
                          Tennis. Terzo turno: Bernardino Albertazzi (3.3) -Alessandro Claysset
                          (3.5) 2-6, 6-4 e ritiro, Tommaso Zucchini (3.3)- Mattia Cavina (3.4) 6-3, 6-
                          4, Luca Caprioni (3.4) -Manuel Franzoso (3.3) 6-2, 6-3, Francesco Fabbri
                          (3.5) -Roberto Zola (3.3) 5-7, 7-5, 6-0, Massimiliano Perotti (3.3) -Niccolò
                          Iemmi (3.4) 6-2, 6-0, Davide Errani (3.4) -Federico Raimondi (3.2, n.7) 6-
                          0, 6-1, Giorgio Boldrini (3.2) -Mattia Barbarino (3.4) 6-3, 4-6, 6-3. SAN
                          MARINO Con i primi match di qualificazione è iniziata la seconda
                          edizione della San Marino Junior Cup, torneo Tennis Europe Under 12
                          organizzato dalla Federazione Sammarinese. Così i romagnoli all'
                          esordio. Maschile: Mattia Di Bari -Francesco Campestri (wild -card) 6-1,
                          6-1, Riccardo Surano-Luigi Valletta 6-0, 6-0, Pietro Briganti -Marco
                          Caporali (wild -card) 6-1, 7-6 (4), Alex Guidi -Luca Pompei 6-3, 6-3. Femminile: Chiara Bartoli-Kakou Narita (Jpn) 6-2,
                          2-6, 6-0, Diana Rolli -Azzurra Cremonini 6-7 (3), 7-6 (6), 6-1. IGEA MARINA È scattato il torneo di 3ª categoria
                          maschile del Ct Venustas di Igea, il Trofeo del Gelso. Primo turno: Fabrizio Timpanaro (4.6) -Nicola De Checchi (4.6)
                          6-0, 6-1. Turno di qualificazione: Andrea Razza ni (4.4, n.2) -Davide Lombardi (4.5) 0-6, 6-2, 6-2. RAVENNA Partito il
                          torneo di 3ª categoria maschile del Ct Cesarea. Primo turno: Riccardo Frega (Nc) -Stefano Piani (Nc) 6-3, 3-2 e ritiro,
                          Claudio Liverani (4.6) -Mario Fabbri (4.6) 6-2, 3-6, 6-1. KIRYAT SHMONA Dopo la vittoria in doppio nella tappa
                          precedente Federico Bertuccioli e Andrea Picchione ci riprovano nel secondo Future israeliano di Kiryat Shmona
                          (15.000 dollari, hard). Il primo parte dalle qualificazioni, il secondo dal tabellone principale.

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                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          «Riolo, più sinergia con vocazione agricola e culturale della città»
                          De Carli: «Fare rete e sistema deve diventare sempre di più la mentalità prevalente»

                          RIOLO TERME Arrivano buoni segnali dalla stazione termale di Riolo
                          Terme dove il centro benessere conferma di essere in continua crescita.
                          «Non possiamo che essere soddisfatti di questi numeri e del ciclo di
                          incontri gratuiti con medici ed esperti per approfondire temi legati alla
                          salute e al benessere naturale dice in proposito Mirko De Carli,
                          capogruppo del Popolo della Famiglia a Riolo. Non possiamo però
                          accontentarci: serve maggiore integrazione con l'enorme sviluppo
                          agricolo e culturale legato ai monumenti artistici e alle bellezze naturali
                          della città e della vallata. Per questo, come commissione Turismo del
                          Comune di Riolo Terme, abbiamo come priorità quella di creare sempre
                          maggiore sinergia tra le tre principali vocazioni del territorio cercando di
                          rendere sempre più attrattiva Riolo Terme per un turismo sempre più
                          fluido e mutevole. Fare rete e sistema deve diventare sempre di più la
                          mentalità prevalente tra gli imprenditori di questo meraviglioso paese».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 17
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                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Manzoli ospite all'Arena Borghesi

                          FAENZA Il cineclub Il raggio verde prosegue il ciclo di incontri a ingresso
                          libero con figure di spessore appartenenti al mondo cinematografico e
                          della critica. Protagonista dell'incontro con il pubblico sarà, stasera,
                          Giacomo Manzoli, docente di Storia del cinema italiano e Forme
                          audiovisive della cultura popolare all'università di Bologna. Il titolo della
                          conferenza-dialogo è Arte per il popolo: superkolossal d'autore: Manzoli
                          analizzerà alcuni grandi film della storia del cinema sotto la lente del
                          rapporto con il pubblico e con la cultura occidentale del secondo
                          dopoguerra. Manzoli ha all'attivo la pubblicazione di numerosi libri e
                          articoli su riviste accademiche, nei quali si occupa principalmente di temi
                          culturali e sociali legati alla cinematografia. Ingresso libero alle 20.45,
                          inizio serata alle 21.15.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 18
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                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Numerosi i partecipanti a Frogstock

                          RIOLO TERME Si sono concluse le quattro serate di Frogstock 2019,
                          con la prima serata dedicata all'Avis night. Nonostante il tempo che ha
                          tenuto in ansia gli organizzatori e i volontari può considerarsi un
                          successo. La partecipazione è rimasta su altissimi livelli con la presenza
                          di avventori arrivati anche da fuori provincia e regioni lontane. Una
                          particolare soddisfazione trapela anche da Avis e Aido, che hanno fatto
                          sì che diversi si siano presentati al loro gazebo chiedendo informazioni:
                          in 20 hanno chiesto di essere contattati per poter fare la visita e i prelievi
                          d'idoneità all'Avis mentre in 12 hanno chiesto l'iscrizione al'Aido. Una
                          costatazione fatta dalla dirigenza Avis riolese: «Uno spazio per fare del
                          bene rimane sempre».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 19
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                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          I conflitti sulla legislazione concorrente hanno prodotto in 17 anni oltre 1.800 ricorsiL' autonomia
                          differenziata resta uno dei punti chiave del confronto politico

                          Le liti tra Stato e Regioni impegnano una sentenza su due della Consulta

                                                                                                                            Antonello CherchiMarta Paris
                          Stato e Regioni continuano a litigare e a chiamare in causa la Corte
                          costituzionale. Nel 2018 i ricorsi generati dai conflitti tra Roma e la
                          periferia sono stati quasi la metà di quelli complessivamente presentati
                          nell' anno davanti alla Consulta. Un braccio di ferro che potrebbe anche
                          farsi più intenso se dovesse andare in porto la riforma sull' autonomia
                          differenziata. Un progetto per ora accantonato per via della crisi di
                          Governo, ma evocato come un percorso da completare sia dal premier
                          Giuseppe Conte nel corso delle comunicazioni di martedì scorso al
                          Senato, sia dal leader dei 5 Stelle Luigi Di Maio, che l' ha inserito fra i
                          dieci punti da continuare a perseguire se questa legislatura proseguirà.
                          Ora si guarda al modello emiliano di autonomia (si veda Il Sole 24 Ore di
                          sabato). Il maggior spazio di manovra chiesto dalle Regioni ai sensi dell'
                          articolo 116 della Costituzione potrebbe, una volta concesso, riverberarsi
                          sul contenzioso davanti alla Corte costituzionale. Come è stato per la
                          riforma del Titolo V della Carta, diventata operativa a novembre del 2001,
                          dopo la ratifica referendaria del mese precedente. In 18 anni di Titolo V
                          riformato - quello che, appunto, regola i rapporti tra lo Stato e le
                          amministrazioni periferiche - la Corte ha avuto il suo bel daffare. Già nel
                          2002 erano stati presentati complessivamente 107 ricorsi, sia dalle
                          Regioni contro lo Stato, sia viceversa. Una litigiosità altalenante, che ha
                          raggiunto il suo picco nel 2012, con 193 cause, e il suo minimo nel 2007
                          (50). L' anno scorso i ricorsi sono stati 87, in diminuzione rispetto al 2017,
                          quanto erano stati 95. Oltre alle fisiologiche oscillazioni di questo contenzioso, va, però, messo in conto anche il fatto
                          che nel 2018 il nuovo Governo ha stentato a prendere forma. E l' Esecutivo è uno dei due attori del braccio di ferro
                          costituzionale. Nonostante la flessione dei ricorsi, il contenzioso tra Stato e Regioni resta comunque uno dei maggiori
                          impegni dei giudici costituzionali. Al punto che, anche per effetto della diminuzione delle sentenze emesse
                          complessivamente dalla Corte (erano 281 nel 2017 e l' anno scorso sono scese a 250) e dell' aumento di quelle sul
                          conflitto tra Roma e le amministrazioni territoriali (passate da 106 del 2017 a 122 dello scorso anno), le decisioni in
                          materia di rapporti tra centro e periferia nel 2018 hanno rappresentato quasi il 50% del lavoro della Consulta. Una
                          sentenza su due ha, dunque, cercato di mettere ordine nel complicato reticolo delle competenze legislative statali e
                          regionali disegnate dal nuovo Titolo V. A partire dagli spazi di manovra consentiti a ciascuno dei due attori dalla
                          legislazione concorrente, dove gli sconfinamenti sono potenzialmente più facili. E che il lavoro sin qui svolto dai
                          giudici sia stato impegnativo lo dimostra il fatto che delle 2.152 sentenze emesse in 17 anni, oltre la metà (1.131) è di
                          illegittimità costituzionale. A conferma che il presidio della Consulta è necessario per evitare il caos delle competenze.
                          Dato questo quadro, si può ipotizzare che il sopraggiungere del regionalismo differenziato procurerà nuovo lavoro
                          alla Corte. Scenario che, seppure di là da venire, può comunque essere ragionevolmente prefigurato guardando al
                          faticoso iter che la riforma ha avuto fin qui. Partita nella precedente legislatura, quando il Governo Gentiloni
                          sottoscrisse tre accordi preliminari con i Governatori di Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, il negoziato è
                          proseguito nella legislatura attuale. Tra i temi centrali, le compentenze da trasferire dallo Stato alle tre Regioni. Il
                          Governo, nonostante le differenze di vedute sul tema tra Lega e 5Stelle, aveva raggiunto un accordo sulle intese da
                          sottoporre al Parlamento. La crisi ha, però, bloccato il processo, che comunque ha fatto nuovi proseliti.

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                          lunedì 26 agosto 2019

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                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          La richiesta di autonomia differenziata, infatti, vede in pista altre sette Regioni, che hanno dato al proprio presidente
                          l' incarico di attivare il negoziato con il Governo, e altre tre che si sono dette interessate, ma non hanno conferito un
                          mandato. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                                                                   Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          I COSTI DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO

                          Il Paese delle 87 emergenze sul clima non fa prevenzione

                                                                                                                                     Marta Casadei
                          Molte emergenze, pochi fondi. E un timido tentativo di investire nella
                          prevenzione. È questa la fotografia dell' Italia alle prese con i
                          cambiamenti climatici: negli ultimi sei anni sono stati proclamati 87 stati di
                          emergenza con danni riconosciuti per oltre 9,4 miliardi di euro. A fronte
                          dei quali, però, gli importi trasferiti sono stati meno del 10 per cento. Negli
                          ultimi 20 anni le Regioni hanno chiesto quasi 23 miliardi per prevenire il
                          rischi idrogeologici. Ma il ministero dell' Ambiente ha erogato circa un
                          quarto della cifra: 5,3 miliardi. Che non sono stati nemmeno spesi tutti:
                          solo il 44% dei fondi, secondo il Laboratorio Ref Ricerche, ha finanziato
                          progetti conclusi. Il report «Dall' emergenza alla prevenzione: urge un
                          cambio di paradigma», frutto dell' elaborazione di dati Ispra e Protezione
                          civile, dipinge un territorio fragile - il 16,6% è mappato nelle aree di
                          maggiore pericolosità di dissesto idrogeologico - nel quale ci si trova a
                          ragionare soprattutto in chiave di risposta a u na calamità. A molte, in
                          realtà: tra il 1°maggio 2013 e il 13 maggio 2019 diciannove delle venti
                          Regioni italiane hanno dichiarato almeno uno stato d' emergenza. E
                          hanno chiesto, nel complesso, 11,4 miliardi di euro, di cui 9,4 sono stati
                          riconosciuti come legittimi dai commissari. Ad essere assegnati e
                          trasferiti, tuttavia, sono stati poco più di 900 milioni. Tra le Regioni più
                          colpite dalle emergenze (12 in sei anni) c' è l' Emilia Romagna, che ha
                          chiesto 1,3 miliardi di euro, ottenendo (per ora) solo 112 milioni degli 1,1
                          miliardi di fabbisogno riconosciuto. Subito dietro, la Toscana: otto stati di
                          emergenza proclamati e danni riconosciuti per 783 milioni, di cui sono stati assegnati e trasferiti poco meno di 94
                          miliardi. Per il solo stato emergenza dovuto al maltempo registrato nell' ottobre 2018, che ha coinvolto dieci Regioni e
                          due Province autonome, Trento e Bolzano, sono stati stanziati 150 milioni di cui 102 già trasferiti al commissar io
                          delegato. Secondo l' Anbi, associazione che rappresenta i consorzi di bonifica, di irrigazione e di miglioramento
                          fondiario, investire in prevenzione costerebbe circa sette volte meno rispetto al costo di gestione delle emergenze,
                          ma l' Italia ha ancora un approccio poco lungimirante: «I fondi impegnati sono inferiori rispetto al fabbisogno espresso
                          dagli enti locali - spiega Andrea Ballabio di Laboratorio Ref Ricerche, tra gli autori del report - e si continua a
                          ragionare in un' ottica più che altro em ergenziale». Negli ultimi 20 anni circa (dal 1999 al 2017) il ministero dell'
                          Ambiente, infatti, ha risposto alla richiesta di fondi per la prevenzione - circa 23 miliardi di euro per oltre 8mila
                          interventi- con una nuova iniezione di "soli" 5,6 miliardi (secondo la classificazione proposta dall' Ispra, che raggruppa
                          atti e decreti in sei macro categorie) principalmente attraverso il Dl 180/1998 (varato dal primo Governo Prodi dopo l'
                          alluvione di Sarno) e gli accordi di programm a 2010-2011. La quota più nutrita dei finanziamenti è andata alla Sicilia
                          (662 milioni), seguita da Lombardia e Toscana con, rispettivamente, 551 milioni e 567 milioni di euro. Ma,a livello
                          nazionale, solo il 44% dei fondi - e quindi circa 2,4 miliardi - sono stati impiegati in progetti portati a termine. Il 15%,
                          più di 800milioni, è stato destinato a progetti mai avviati o d efinanziati. Tra le Regioni che avrebbero utilizzato i fondi
                          nel modo meno efficace c' è la Liguria, dove meno del 20% del denaro stanziato nel periodo (439 milioni, di cui,
                          tuttavia, 315 milioni arrivati con il Piano stralcio aree metropolitane 2015-2020) sono stati impiegati in progett i
                          terminati. «Negli ultimi abbiamo invertito la tendenza - spiega Giacomo Giampedrone, assessore all' ambiente della
                          Regione Liguria - essendo cresciute le emergenze, da un lato, e la sensibilità degli

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 22
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                          lunedì 26 agosto 2019

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                                                                    Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          enti locali dall' altro. E continuiamo su questa strada: a settembre lanceremo il bando di gara per lo scolmatore del
                          torrente Bisagno, un appalto del valore di 204 milioni». Secondo Giampedrone «quando ci sono le emergenze i fondi
                          arrivano, come è successo per l' alluvione del 2018; il nodo vero sono gli stanziamenti per la progettazione. Il piano
                          ProteggItalia, per esempio, ha previsto solo 10 milioni per la Liguria: risorse insufficienti, considerando servirebbero
                          50 milioni per chiudere il programma s trutturale». Il ProteggItalia, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 12 aprile scorso,
                          ha stanziato 11 miliardi di euro per il triennio 2019-2021, con tre miliardi destinati a interventi già eseguibili nell' anno in
                          corso. «Il Piano non stanzia fondi sufficienti per la prevenzione - continua Ballabio di Laboratorio Ref Ricerche -
                          perché circa tre degli 11 miliardi di euro complessivi sono dedicati alle emergenze e quasi tutti sono già stati
                          assegnati dalla Protezione Civile per le calamità dell' autunno 2018. I fondi realmente destinati al ministero dell'
                          Ambiente per la prevenzione sono quattro miliardi per il periodo 2019-21 a cui si aggiungono 900 milioni di euro a
                          triennio da q ui al 2030». © RIPRODUZIONE RISERVATA Molte emergenze, pochi fondi. E un timido tentativo di
                          investire nella prevenzione. È questa la fotografia dell' Italia alle prese con i cambiamenti climatici: negli ultimi sei anni
                          sono stati proclamati 87 stati di emergenza con danni riconosciuti per oltre 9,4 miliardi di euro. A fronte dei quali,
                          però, gli importi trasferiti sono stati meno del 10 per cento. Negli ultimi 20 anni le Regioni hanno chiesto quasi 23
                          miliardi per prevenire il rischi idrogeologici. Ma il ministero dell' Ambiente ha erogato circa un quarto della cifra: 5,3
                          miliardi. Che non sono stati nemmeno spesi tutti: solo il 44% dei fondi, secondo il Laboratorio Ref Ricerche, ha
                          finanziato progetti conclusi.

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                                                                    Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Principi e casi da catalogare

                          Ci vuole un catalogo dei fatti tenui non punibili. La scelta del legislatore di
                          non punire i fatti particolarmente tenui e non abituali deve essere inserita
                          in un quadro di certezza giuridica e di prevedibilità della reazione dello
                          Stato al comportamento delle persone. Questo principio riguarda non
                          solo le garanzie per l' imputato, ma anche e soprattutto la vittima, che
                          deve cercare di difendersi e di tutelarsi anche da fatti che, magari, non
                          meriteranno una punizione penale, ma che pur sempre fanno male. Per la
                          vittima. Facciamo un po' di esempi. Se uno ruba qualche bottiglia di
                          liquori da un supermercato può confidare nella tenuità del fatto e non
                          essere condannato: ma il negozio deve potenziare il sistema di controllo
                          della merce per evitare furti. Se non c' è il disincentivo delle conseguenze
                          penali del proprio gesto, l' autore del furto deve comunque trovare la
                          strada del crimine in salita e il negoziante deve imparare a fare a meno
                          dell' aspettativa dell' effetto disincentivante del rischio penale (svaporato
                          per effetto della disciplina della «particolare tenuità). Se le molestie
                          telefoniche possono essere condonate dalla particolare tenuità, bisogna
                          pensare a cambiare numero di telefono o a fare causa civile. Tutto ciò
                          riguarda anche gli enti pubblici. Se un dipendente pubblico fa telefonate
                          private di breve durata con la linea dell' ufficio, questi può sperare di non
                          essere incriminato, perché il peculato è tenue; ma ciò non toglie che l'
                          ente pubblico deve prevenire e punire tutti i peculati, anche quelli non
                          penalmente puniti. Se un dipendente pubblico telefona per un minuto non
                          è poi un gran danno, si dirà. Ma se centinaia di migliaia di lavoratori
                          impiegati nella pubblica amministrazione telefonano per ragioni extra lavorative, quelle p.a. devono arginare quelle
                          condotte dannose con altri sistemi relativi all' organizzazione del lavoro, alla disponibilità degli strumenti di lavoro, ai
                          procedimenti disciplinari. Oppure, ancora, se uno stocca rifiuti pericolosi, magari non verrà punito, ma comunque
                          bisogna ripulire l' area e cercare di rendere la vita difficile a chi vuole sporcare il territorio, anche se solo un pochino.
                          Oppure, ancora, se le tasse non versate hanno un importo di poco superiore alla soglia della punibilità penale, allora
                          bisogna che il fisco incrementi l' efficacia della sua azione amministrativa antievasione, non potendo contare sul
                          potere intimidatorio della norma penale. Per l' imputato. L' esigenza di prevedibilità della reazione alla propria
                          condotta è, poi, un principio di garanzia a tutela dell' autore di una certa condotta. Quest' ultimo deve poter sapere in
                          anticipo se andrà assolto o andrà punito e, quindi, le conseguenze della propria azione. Da questo dipende l'
                          effettività del sistema punitivo. La raccolta delle sentenze. Un riflesso di questa nuova impostazione è la necessità di
                          avere cataloghi delle condotte punibili e di quelle non punibili. Le raccolte delle sentenze, massimari e banche dati,
                          devono essere compilati non solo sulla base dei principi generali, che poi i singoli giudici applicano ai casi concreti:
                          questo è sufficiente in un sistema, in cui per la punibilità basta che un fatto storico concretizzi la portata astratta di una
                          norma. Se, invece, la punibilità richiede qualcosa di più e cioè la valutazione della offensività in concreto di quel fatto
                          specifico, occorre un catalogo anche dei fatti specifici offensivi e dei fatti specifici inoffensivi. Ci sarà, per esempio, il
                          catalogo dei furti in concreto punibili e di quelli in concreto non punibili. Così, per continuare nell' esempio, le sentenze
                          distingueranno il furto di bottiglia singola di liquore

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 24
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                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          dal supermercato dal fatto del furto ripetuto in più giorni di più bottiglie di liquore. In tutti e due i casi abbiamo un
                          reato di furto, ma uno dei due sarà punito e l' altro no. Le raccolte delle sentenze dovranno censire ed elencare non
                          solo principi astratti, ma casistica concreta. E di questa casistica ci deve essere ampia conoscibilità, affinché la
                          circolazione delle notizie consenta ai giudici di seguire gli orientamenti che si diffondono sui singoli casi, essendo
                          ovviamente augurabile che i precedenti autorevoli possano ispirare futuri giudizi simili sulla offensività in concreto su
                          casi simili. © Riproduzione riservata.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 25
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                                                                     Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Al proliferare di regolamenti regionali si contrappone una visione chiara della tassazione

                          B&B, il fisco ricomincia da tre
                          Le ipotesi: reddito d' impresa, redditi diversi, cedolare

                                                                                                                    PAGINA A CURA DI MARILISA BOMBI
                          Alloggio offresi, purché il soggiorno non superi i 30 giorni. E con un
                          occhio di riguardo alle norme regionali e al regime fiscale da seguire. In
                          Italia è boom di B&B e di camere o interi appartamenti da locare a turisti.
                          La cosiddetta sharing economy sta diventando un affare per tutti, giovani
                          o vecchi, a prescindere dalla professione o dalla specifica conoscenza in
                          ambito fiscale e informatico. L' obiettivo non è sempre soltanto quello del
                          guadagno. Perché molto spesso la condivisione resa possibile dagli
                          strumenti della società dell' informazione è per socializzare (è il caso per
                          esempio del Bla Bla car), mentre per quanto riguarda gli immobili l'
                          obiettivo è quello di abbattere i costi di gestione della seconda casa, che
                          non sempre è al mare, in montagna o in una città d' arte. Molto spesso è
                          la vecchia abitazione dei genitori ricevuta in eredità e che, visto l'
                          andamento negativo del mercato immobiliare, molti si ritrovano a ritenere
                          anti-economico vendere. Ed ecco che l' affitto di una stanza o dell' intero
                          appartamento consente di far fronte agli oneri di gestione quali la
                          manutenzione, il pagamento di Imu, Tasi e Tarsu, oltre alle bollette per
                          luce, acqua e gas e alle spese condominiali. Da questa situazione il
                          moltiplicarsi delle offerte di alloggio che si possono differenziare in B&B,
                          affittacamere e locazioni brevi, ovvero tutte quelle occasioni di
                          soggiorno, che oggi vanno anche di moda e che si pongono in
                          concorrenza con la tradizionale ospitalità offerta dagli alberghi. Il codice
                          del turismo del ministro Brambilla. L' obiettivo, ambizioso, del dlgs
                          79/2011 era quello di uniformare, a livello nazionale, le varie tipologie di
                          strutture ricettive distinguendo le stesse in alberghiere ed extra alberghiere. Tra le attività alberghiere il codice vi aveva
                          fatto rientrare i bed and breakfast (se esercitati in forma imprenditoriale); le case per ferie, le unità abitative
                          ammobiliate a uso turistico, i residence, gli ostelli per la gioventù, individuandone le specifiche caratteristiche. Mentre
                          nelle attività extra alberghiere avrebbero dovuto rientrare gli esercizi di affittacamere e le attività ricettive a conduzione
                          familiare bed & breakfast oltre a rifugi, agriturismi e foresterie per turisti. Tuttavia, a poco meno di un anno dalla sua
                          adozione la Corte costituzionale, su ricorso di alcune regioni, con la sentenza 80/2012, censurò l' intero impianto
                          normativo del Codice del turismo per eccesso di delega da parte del governo, e per aver invaso l' ambito di
                          competenza delle regioni. Dopo tale decisione, nonostante sia operativa la Conferenza delle regioni, non c' è stato
                          alcun accordo tra la stesse, al fine di omologare a livello nazionale le diverse tipologie di offerta turistica. Con la
                          conseguenza che, per esempio, nella regione Lazio i bed and breakfast possono essere gestiti sia in forma
                          imprenditoriale che occasionale (Regolamento 7 agosto 2015 n. 8) mentre in Lombardia (legge 27/2015) la
                          distinzione è tra strutture alberghiere e non alberghiere nel cui novero vengono inseriti: foresterie lombarde, locande,
                          case e appartamenti per vacanze e bed & breakfast. Per questi ultimi, la cui gestione non può essere imprenditoriale,
                          vige l' obbligo della interruzione dell' attività per un periodo di 90 giorni, anche non continuativo. La Regione Toscana
                          ha operato, invece, una classificazione di altro tipo (lr 86/2016). Ha distinto, infatti, le strutture ricettive in senso stretto
                          da quelle extra-alberghiere con le caratteristiche della civile-abitazione, ovvero: gli esercizi di affittacamere; i bed and
                          breakfast; le case e appartamenti per vacanze e le residenze d' epoca. Prevedendo, comunque, per affittacamere e
                          B&B, la possibilità della loro gestione sia in forma professionale che occasionale. Insomma, se ogni regione può
                          stabilire una propria disciplina contemplando anche un autonomo sistema autorizzatorio, diversa è la questione
                          fiscale. Questa è, infatti, unica e può essere sintetizzata nelle

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 26
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                                                                     Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          seguenti tre ipotesi: reddito di impresa, redditi diversi e cedolare secca. L' attività imprenditoriale e l' attività
                          occasionale. Innanzitutto le problematiche connesse agli affittacamere e ai B&B. Con risoluzione del 13 ottobre 2000
                          n. 155, nel rispondere a un quesito della regione Emilia Romagna a proposito del corretto trattamento tributario, agli
                          effetti dell' Iva per i B&B, il ministero delle finanze ha affermato che: «il presupposto soggettivo di imponibilità all' Iva
                          sussiste qualora le prestazioni di servizi siano non occasionali, cioè rientranti in un' attività esercitata per professione
                          abituale, e che il carattere saltuario dell' attività di fornitura di alloggio e prima colazione si identifica con quello della
                          occasionalità». Ne consegue, in via generale, precisava la nota, che l' esclusione dal campo di applicazione dell' Iva
                          può affermarsi solo se l' attività viene esercitata non in modo sistematico o con carattere di stabilità e senza quella
                          organizzazione di mezzi che è indice di professionalità dell' esercizio dell' attività stessa. Per converso, aggiungeva la
                          risoluzione, «nell' eventualità in cui l' attività in oggetto venisse svolta in modo sistematico e con carattere di stabilità,
                          evidenziando una certa organizzazione di mezzi, la medesima attività si qualificherebbe in termini abituali e quindi
                          professionali» (e della qualificazione pertanto come attività di impresa, nda). Le medesime considerazioni,
                          ovviamente, sono estensibili all' attività di affittacamere, ovvero nelle ipotesi in cui non è servita la prima colazione.
                          Nelle ipotesi, in sostanza, di attività occasionale, ovvero attività commerciale non esercitata abitualmente, i relativi
                          proventi vengono fatti rientrare tra i redditi diversi, (art. 67, comma 1, lettera i) del Tuir). Mentre nelle restanti ipotesi il
                          titolare dell' attività d' impresa sarà tenuto al rispetto delle norme civilistiche e fiscali previa scelta del regime contabile
                          tra forfettario, semplificato e ordinario. E con l' obbligo, tra l' altro, al rilascio della ricevuta fiscale. Mentre la ricevuta
                          sarà non fiscale per i soggetti non imprenditoriali che avranno comunque la possibilità di dedurre le spese inerenti. Le
                          locazioni brevi. La cedolare secca del 21% è il regime fiscale introdotto dal decreto legge 50/2017 che ha dettato una
                          specifica disciplina per i contratti di locazione di immobili a uso abitativo che hanno una durata non superiore a 30
                          giorni: le cosiddette «locazioni brevi». In sostanza, quei contratti conclusi da persone fisiche al di fuori dell' esercizio
                          dell' attività d' impresa che hanno trovato nelle piattaforme digitali la loro promozione, tanto da rappresentare in certe
                          realtà, quali per esempio Bologna, una vera e propria calamità, per la drastica diminuzione della offerta abitativa per
                          più lunghi periodi. Secondo le indicazioni fornite dall' Agenzia delle entrate (circolare n. 24 /E 12 ottobre 2017) sono
                          interessati alle nuove regole anche i contratti che prevedono la prestazione di servizi accessori quali, per esempio, la
                          fornitura di biancheria, la pulizia dei locali, la concessione dell' utilizzo delle utenze telefoniche o del wi-fi. Non vi
                          rientrano, invece, i contratti con i quali il locatore, oltre a mettere a disposizione l' immobile, o parte dello stesso,
                          fornisce altre prestazioni aggiuntive (prima colazione in primis). Quindi i B&B ne sono esclusi. Ai redditi derivanti dai
                          contratti di locazione breve si possono applicare, su scelta del locatore, le disposizioni in materia di «cedolare secca
                          sugli affitti», cioè il regime di tassazione previsto dall' art. 3 del dlgs 23/2011. In sostanza, il proprietario dell' immobile
                          (o sublocatore o comodatario) può scegliere di assoggettare il reddito che ricava dall' affitto di una stanza o dell'
                          intero appartamento, a un' imposta che sostituisce l' Irpef. Per quanto riguarda la ricevuta d' affitto, contrariamente all'
                          attività di B&B, la stessa va emessa obbligatoriamente soltanto se viene richiesta dall' inquilino, e ciò ai sensi dell' art.
                          1199 del codice civile. I controlli di polizia. L' articolo 109 del Tulps prevede l' obbligo per i gestori delle strutture
                          ricettive alberghiere ed extra alberghiere di comunicare i dati degli alloggiati entro 24 ore dal loro arrivo nella struttura.
                          Il sistema è oggi totalmente informatizzato, nel senso che, ottenute dalla Questura le credenziali di accesso al sito
                          «alloggiatiweb.poliziadistato.it», il titolare dell' attività inserisce direttamente i dati degli ospiti. Con la legge di
                          conversione del decreto sicurezza, (legge 132/2018) all' art. 19-bis, è stato introdotto l' obbligo di comunicare alla
                          Questura le generalità degli ospiti entro le 24 ore

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 27
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                          lunedì 26 agosto 2019

                                                                            Italia Oggi Sette
                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          successive al loro arrivo anche per locazioni e sublocazioni di durata inferiore a 30 giorni. Peraltro, la registrazione
                          dovrà avvenire entro sei ore dall' arrivo degli ospiti, se il soggiorno è di un solo giorno. La novità è contenuta nella
                          legge di conversione del decreto sicurezza bis (legge 77/2019) ma sarà operativa soltanto 90 giorni dopo che il
                          ministero dell' interno avrà provveduto a modificare, con apposito decreto, le modalità tecniche dell' attuale portale
                          predisposto per la registrazione degli ospiti. © Riproduzione riservata.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 28
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                          lunedì 26 agosto 2019
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                                                                              Italia Oggi Sette
                                                                    Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          La Cassazione limita il pagamento parziale dei tributi in pendenza del processo

                          Ricorsi pendenti, si paga tutto
                          Riscossione frazionata solo nei casi previsti dalla legge

                                                                                                                PAGINA A CURA DI SERGIO TROVATO
                          La riscossione frazionata di imposte e tasse in caso di impugnazione dell'
                          avviso di accertamento si applica solo nei casi in cui la legge la prevede
                          espressamente. Il recupero parziale del tributo accertato, in attesa della
                          sentenza di primo grado, qualora il contribuente abbia contestato l' atto
                          impositivo, vale solo per alcuni tributi erariali e non si estende a imposte e
                          tasse amministrate dagli enti locali. Pertanto, in caso di accertamenti non
                          ancora divenuti definitivi, in pendenza dei ricorsi innanzi alle commissioni
                          tributarie, è consentito all' ente impositore provvedere alla riscossione
                          integrale della pretesa tributaria. Il contribuente non può invocare la norma
                          processuale che prevede la riscossione frazionata del tributo nelle more
                          del giudizio, in quanto la stessa esplica i propri effetti solo per le somme
                          dovute dopo l' emanazione della sentenza di primo grado. Lo ha stabilito
                          la Corte di cassazione, con la sentenza 20457 del 30 luglio 2019. Per i
                          giudici di legittimità, l' articolo 68 del decreto legislativo 546/1992,
                          riguardante il pagamento dei tributi in pendenza del processo, fa
                          riferimento ai soli casi in cui è prevista la riscossione frazionata del
                          tributo. Pertanto, «si applica soltanto a quelle imposte per cui le singole
                          leggi prevedono tale forma di riscossione frazionata». La deroga prevista
                          dalla norma ha un carattere di specialità. Per esempio, in materia di
                          imposte dirette, l' articolo 15 del dpr 602/1973, che disciplina l' iscrizione
                          nei ruoli in base a accertamenti non definitivi, consente «la riscossione del
                          tributo nella fase amministrativa». L' articolo 68, invece, «regola la
                          riscossione frazionata del tributo nella fase relativa alla pendenza del
                          processo tributario». Ecco perché, come evidenziato nella pronuncia in esame, questa regola non vale in tema di
                          riscossione di dazi e diritti doganali. Qualora il contribuente abbia impugnato l' avviso di rettifica, come nel caso di
                          specie, e non sia stata ancora emanata la sentenza di primo grado, non è precluso all' amministrazione finanziaria di
                          «iscrivere a ruolo gli interi importi dovuti». Lo stesso trattamento la legge riserva alla riscossione dei tributi locali in
                          pendenza del processo. Quindi, il citato articolo 68 «nel prevedere una diversa modulazione dell' ammontare del
                          tributo dovuto in relazione alla progressione dei gradi di giudizio, trova applicazione nella fase post decisum e non in
                          quella ante decisum». La riscossione integrale. Anche la giurisprudenza di merito è in linea con la tesi della
                          Cassazione. La commissione tributaria regionale di Palermo (sentenza 2345/2017) ha affermato che non si estende
                          ai tributi locali la riscossione frazionata in caso di impugnazione dell' avviso di accertamento. La disciplina prevista
                          per i tributi erariali che limita la riscossione nella misura massima di un terzo del dovuto non vale per imposte e tasse
                          amministrate dagli enti locali. Pertanto, in caso di accertamenti non ancora divenuti definitivi, in pendenza dei ricorsi
                          innanzi alle commissioni tributarie, è consentito all' ente impositore di provvedere al recupero integrale della pretesa
                          tributaria, e non soltanto nel limite di un terzo. Il contribuente non può invocare la norma processuale sopra indicata
                          che «prevede la riscossione frazionata del tributo solo per le somme determinate a seguito di una sentenza tributaria
                          di merito». Dunque, i comuni possono riscuotere totalmente l' Ici, l' Imu, la Tasi e gli altri tributi locali, poiché il titolo
                          derivante dall' atto di accertamento è esecutivo per l' intero ammontare. A differenza dei tributi erariali, non sussiste
                          alcuna graduazione della riscossione dell' imposta dovuta. Le amministrazioni locali hanno la facoltà di sospendere in
                          via amministrativa l' esecutività degli atti impugnati. Altra possibilità offerta ai ricorrenti è quella di richiedere, se
                          esistono i presupposti (fumus boni iuris

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 29
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                          lunedì 26 agosto 2019

                                                                             Italia Oggi Sette
                                                                   Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          e periculum in mora), al giudice la sospensione degli atti impositivi. L' articolo 68 dispone la provvisoria esecuzione
                          delle sentenze delle commissioni tributarie, graduando la riscossione dell' imposta in relazione al grado di giudizio e
                          all' esito della controversia. Mentre per i tributi locali siamo di fronte a una totale esecutività ex lege dell' atto
                          impositivo, che obbliga il contribuente a un esborso immediato già nelle more del giudizio di primo grado. La diversità
                          di trattamento non opera invece per le sanzioni tributarie, in base a quanto stabilito dall' articolo 19 del decreto
                          legislativo 472/1997. Anche quelle irrogate dagli enti locali sono soggette alle regole fissate dall' articolo 68 e, quindi,
                          alla riscossione frazionata in pendenza del processo. La sospensione del pagamento. Come è stato già posto in
                          rilievo, le amministrazioni pubbliche possono sospendere gli effetti dell' atto impugnato, al fine di evitare al
                          contribuente un esborso immediato delle somme accertate, se sussiste un dubbio sulla sua legittimità. Gli avvisi di
                          accertamento riguardanti tasse e imposte possono essere sospesi, in autotutela, dall' amministrazione. La
                          Cassazione, con la sentenza 13367 del 17 maggio 2019, ha però precisato che la delibera con cui la giunta comunale
                          dispone la sospensione degli effetti degli atti tributari è limitata al pagamento del tributo. Ciò vale sia per gli atti
                          tributari emanati dagli enti locali sia per quelli emanati dagli altri enti impositori. L' articolo 2-quater del dl 564/1994
                          prevede che regioni, province e comuni sono tenuti a individuare l' organo competente ad annullare o revocare, in
                          sede riesame, gli atti illegittimi o infondati. All' organo competente è attribuito anche il potere di disporre la
                          sospensione degli effetti dell' atto che appaia illegittimo o infondato, essendo tale potere ricompreso nel più ampio
                          potere di autotutela. La stessa facoltà è riconosciuta alle Agenzie fiscali. Il provvedimento di sospensione
                          amministrativa, secondo la Cassazione, non comporta la sospensione del termine per ricorrere (60 giorni), che è
                          perentorio. Non può essere sospeso il termine di decadenza. Il ricorso proposto oltre il termine di 60 giorni va
                          dichiarato tardivo e inammissibile. © Riproduzione riservata.

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