Unione della Romagna Faentina - lunedì, 26 agosto 2019 - Unione Romagna Faentina
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Unione della Romagna Faentina lunedì, 26 agosto 2019 Prime Pagine 26/08/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna 4 Prima pagina del 26/08/2019 26/08/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) 5 Prima pagina del 26/08/2019 26/08/2019 Il Sole 24 Ore 6 Prima pagina del 26/08/2019 26/08/2019 Italia Oggi Sette 7 Prima pagina del 26/08/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 26/08/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 36 8 Il maltempo rovina la festa alle sfogline: gara annullata 26/08/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 36 9 Se i visitatori fanno la scultura 26/08/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50 10 In luce Cotignola, Massa e Torconca 26/08/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50 11 Colpo del Santagata con il Frugesport Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 26/08/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 20 12 Al Faenza non tornano i Conti 26/08/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 20 13 Il Cotignola piega il Solarolo 26/08/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 20 14 Si torna in campo mercoledì 26/08/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 23 MATTEO MISEROCCHI 15 Antonelli e Suzuki portano il Sic 58 a un passo dal podio 26/08/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 27 ALESSANDRO GIULIANI 16 Gaio nel torneo di Maiorca impreziosito da Andy Murray 26/08/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 35 17 «Riolo, più sinergia con vocazione agricola e culturale della città» 26/08/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 35 18 Manzoli ospite all'Arena Borghesi 26/08/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 35 19 Numerosi i partecipanti a Frogstock Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 26/08/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 3 Antonello CherchiMarta Paris 20 Le liti tra Stato e Regioni impegnano una sentenza su due della Consulta
26/08/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 17 Marta Casadei 22 Il Paese delle 87 emergenze sul clima non fa prevenzione 26/08/2019 Italia Oggi Sette Pagina 3 24 Principi e casi da catalogare 26/08/2019 Italia Oggi Sette Pagina 8 PAGINA A CURA DI MARILISA BOMBI 26 B&B, il fisco ricomincia da tre 26/08/2019 Italia Oggi Sette Pagina 13 PAGINA A CURA DI SERGIO TROVATO 29 Ricorsi pendenti, si paga tutto 26/08/2019 Italia Oggi Sette Pagina 17 PAGINA A CURA DI DANIELE BONADDIO 31 Quota 100, termini fai-da-te
[ § 1 § ] lunedì 26 agosto 2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 4
[ § 2 § ] lunedì 26 agosto 2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 5
[ § 3 § ] lunedì 26 agosto 2019 Il Sole 24 Ore Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 6
[ § 4 § ] lunedì 26 agosto 2019 Italia Oggi Sette Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 7
[ § 1 4 5 8 7 8 4 9 § ] lunedì 26 agosto 2019 Pagina 36 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) MASSA LOMBARDA L' ANNO SCORSO, SEMPRE A CAUSA DELLA PIOGGIA, LA COMPETIZIONE VENNE SPOSTATA ALLA SERATA SUCCESSIVA Il maltempo rovina la festa alle sfogline: gara annullata GARA annullata. A causa del maltempo del tutto inaspettato che nella serata di sabato ha sorpreso l' edizione 2019 della Sagra delle Sfogline di Massa Lombarda, i 40 iscritti alla competizione che mette a confronto i virtuosi della sfoglia sono stati costretti a rifoderare i mattarelli in attesa del prossimo anno. Una sfortuna che perseguita la gara, da sempre allestita nello spazio aperto accanto agli stand nell' area feste in cui si svolge la manifestazione. Lo scorso anno, sempre a causa della pioggia, la competizione riservata a giovani under 30, amatori over 30 e professionisti della sfoglia, era stata posticipata alla serata successiva. Quest' anno la decisione di annullarla completamente, dovuta soprattutto alla condizione dei taglieri, troppo zuppi di acqua per potersi asciugare in tempo per il giorno dopo. «Non siamo riusciti a toglierli prima del forte scroscio di pioggia - spiega Mauro Marani (al centro nella foto, tra le iscritte alla gara Loretta Accarissi Dotti e Luisa Peduli di Faenza), vice presidente della Pro Loco di Massa Lombarda, ente organizzatore della manifestazione -. L' acqua li ha bagnati troppo e troppo tardi. Se fosse successo nel tardo pomeriggio probabilmente saremmo riusciti a riorganizzare la gara. Ma la pioggia ci ha sorpreso dopo le 20, a meno di un' ora dall' inizio nonostante il meteo non l' avessero previsto. La sfoglia se fatta su un piano bagnato non si tira. Peccato, sarebbe stata una serata meravigliosa con i 40 iscritti che si erano proposti. Dal prossimo anno la gara si svolgerà definitivamente al coperto. Il tempo è troppo imprevedibile da dover rischiare ancora di posticipare o annullare la gara». Delusione anche da parte della Presidente della giuria, Claudia Errani, sfoglina pluripremiata negli anni scorsi, e dalla delegazione della Confraternita della Tagliatella capeggiata dal Priore, Sergio Kraigher, e composta dal ciambellano Pier Angelo Fanti e da Roberto e Bruno Albonetti, che avrebbe dovuto giudicare le sfoglia in base ai criteri di rotondità, spessore e tempo impiegato. La 34esima sagra delle sfogline proseguirà nell' area feste di via Rabin fino a mercoledì. Ogni sera la festa offre al pubblico la possibilità di gustare le tagliatelle rigorosamente fatte a mano dalle sfogline di Massa Lombarda e di assistere a spettacoli e ascoltare musica dal vivo. Monia Savioli © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 8
[ § 1 4 5 8 7 8 5 1 § ] lunedì 26 agosto 2019 Pagina 36 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Se i visitatori fanno la scultura Faenza, al museo Zauli tutti possono contribuire a Kabira A DECIDERE il suo aspetto saranno le mani di chiunque si trovi a passare dalle sale del Museo Carlo Zauli tra il 27 e il 29 agosto prossimi. È Kabira, la scultura in ceramica ideata dall' artista toscana Chiara Camoni insieme ai partecipanti al workshop che ha tenuto a Faenza in giugno - organizzato dal museo in collaborazione con l' Associazione italiana Città delle ceramiche - e che prenderà forma tra martedì e giovedì, quando tutti coloro che vorranno potranno contribuire ad assemblare le forme in creta nera che costituiranno la copertura esterna della scultura. Terre che avevano visto per l' ultima volta la luce sulle Ardenne, e che Chiara Camoni ha riportato in superficie calandosi nelle segrete del museo, là dove le aveva accatastate lo stesso Carlo Zauli, e dove la loro presenza era riuscita a passare inosservata per tre decenni. Ma non è al cavallo rievocato da Ulisse nel suo racconto ai Feaci che si è ispirata Chiara Camoni, che pure darà forma a Kabira in modo che all' ombra del suo corpo sia possibile condividere frammenti di vita, come al riparo di una piccola capanna, forse non troppo diversa dallo studio in cui lavora, sprofondato tra le colline dell' Alta Versilia. «ABBIAMO DOVUTO reimpastare quelle crete, fino a modellarle in piccoli frammenti che hanno un unico tratto in comune: la possibilità di essere attraversati da un filo». Saranno proprie queste piccole forme, giunte l' un l' altra come a formare delle collane, ad andare a costituire il corpo di Kabira - che per il momento è una semplice struttura in legno. L' idea di quest' opera è nata proprio tra i cavalli, nel corso di pomeriggi dedicati al ritrarre questi animali che non smettono di meravigliare Chiara Camoni. «Le prime giornate del workshop sono state dedicate ad alcune letture - rivela -. Pubblicazioni su arte e natura, certamente, ma anche opere più squisitamente letterarie. Poi siamo andati a ritrarre alcuni cavalli dal vivo. Per noi artisti le opere equestri rappresentano un tabù: tanto essenziali nella storia dell' arte per molti secoli quanto difficili da riprodurre e apparentemente distanti dalla nostra sensibilità, in particolare ora che i cavalli non sono più protagonisti di quella civiltà che non è mai stata solo umana, e che senza di loro difficilmente avrebbe preso le stesse forme». Dopo l' assemblaggio, Kabira rimarrà visibile nella Sala dei grandi forni del Museo Carlo Zauli per tutto il mese di ottobre, prima di salpare in direzione del Galles, dove verrà ospitato alla galleria d' arte Mostyn di Llandudno, all' interno di una mostra dedicata appunto alle opere risultato di processi collettivi. Sulle pareti del Museo Zauli rimarrà però un video che documenterà la genesi di quest' opera. Chi vorrà partecipare alla composizione della scultura in ceramica potrà farlo dal 27 al 29 agosto, dalle 16 alle 20 il martedì e il mercoledì e dalle 16 alle 22.30 il giovedì. Filippo Donati © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 9
[ § 1 4 5 8 7 8 5 0 § ] lunedì 26 agosto 2019 Pagina 50 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Coppa Promozione Successo esterno del Fosso Ghiaia, diverse gare in equilibrio In luce Cotignola, Massa e Torconca ECCO i risultati della prima giornata dei triangolari della prima fase della Coppa di Promozione. Mercoledì sera la seconda. - Girone Q: Calcio Cotignola-Solarolo 2-1: reti 17' st A. Mengozzi (S), 28' st Lombardi (C), 44' st Dall' agata (C). Prossimo turno: Solarolo-Riolo Terme. - Girone R: Lavezzola-Massa Lombarda 1-2: 20' pt Colino (L); 7' st Genuario (M), 47' st Filippone (M). Prossimo turno: Sesto Imolese-Lavezzola. - Girone S: Faenza-Sparta Castelbolognese 1-1: 45' pt Missiroli (F); 35' st Conti (S). Prossimo turno: Russi-Faenza. - Girone T: San Pietro in Vincoli-Gatteo 1- 1: 16' st Fancellu (G), 44' st Casanova (S). Prossimo turno: Cervia -San Pietro in Vincoli. - Girone U: Pietracuta-Sant' Ermete 1-1: 15' pt Tomassini F (P), 33' pt Belloni (S). Prossimo turno: Vis Novafeltria- Pietracuta. - Girone V: Due Emme-Gambettola 0-0. Prossimo turno: Sampierana-Due Emme. - Girone W: Misano-Torconca Cattolica 0-2: 37' pt Pasolini, 41' pt Ortolani. Prossimo turno: Igea Marina Bellaria-Vis Misano. - Girone Z: Bagnacavallo-Fosso Ghiaia 0-1: 31'pt Bertilotti. Prossimo turno: Reno-Bagnacavallo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 10
[ § 1 4 5 8 7 8 4 8 § ] lunedì 26 agosto 2019 Pagina 50 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Coppa Prima Stella a valanga, blitz di Savio, Pol. Sala Villamarina e Verucchio Colpo del Santagata con il Frugesport QUESTI i risultati della prima giornata dei quadrangolari del primo turno eliminatorio della Coppa di Prima Categoria. Domenica prossima la seconda giornata. - Girone 24: Consandolo-Molinella Reno 1-1, Conselice-Gallo 2-2 (prossimo turno Gallo-Consandolo, Molinella- Conselice). - Girone 25: Carpena-Civitella 1-1, Fratta Terme-Meldola 3-3 (prossimo turno Civitella-Fratta Terme, Meldola-Carpena). - Girone 26: Forlimpopoli-2000 Calcio 1-1, San Leonardo-Savio Calcio 0-1 (prossimo turno 2000 Calcio-San Leonardo, Savio-Forlimpopoli). - Girone 27: Fontanelice-Cibox 3-2, San Rocco 2001-Virtus Faenza 2-2 (prossimo turno Fontanelice-San Rocco, Cibox-Virtus Faenza). - Girone 28: Frugesport-Santagata Sport 2-3, Savarna-Placci Bubano 0-2 (prossimo turno Santagata Sport-Savarna, Placci Bubano-Frugesport). - Girone 29: Alta Valconca-Mondaino 1-0, Asar-Morciano 1-0 (prossimo turno Mondaino-Asar, Morciano-Alta Valconca). - Girone 30: Delfini Rimini- Riccione 1926 3-1, Spontricciolo-Stella S.G. 2-4 (prossimo turno Riccione 1926-Spontriccolo-Stella S.G.- Delfini Rimini). - Girone 31: Athletic Poggio-Perticara 1-2, Roncofreddo-Verucchio 1-2 (prossimo turno Perticara-Roncofreddo, Verucchio-Athletic Poggio). - Girone 32: Granata-Pol. Sala 2-3, San Vittore-Villamarina 0-2 (prossimo turno Pol. Sala-San Vittore, Villamarina-Granata). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 11
[ § 1 4 5 8 7 8 5 2 § ] lunedì 26 agosto 2019 Pagina 20 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) COPPA ITALIA PROMOZIONE Al Faenza non tornano i Conti FAENZA 1 SPARTA 1 FAENZA :Tassinari, Albonetti, Ragazzini (36' st Roselli), Gabrielli, Selleri, Ferraresi (35'pt Venturelli), Montemaggi (20'st Bertoni), Missiroli, Cisterni (36'st Errani), G. Lanzoni ( 34 'st P. Lanzoni), Chiarini. All. Moregola. SPARTA :Bentivoglio, Scaglione, Nonni, Pirozzi, Bonetti, Mordini, R. Mainetti (38' pt Bentini), Lebbarha (10' st Dardi), Conti ( 40 ' st Talenti), M. Mainetti, Costa (10' st Placci). All.: Mosconi. ARBITRO :Sintini di Cesena. RETI :11 'pt Missiroli, 38' st Conti Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 12
[ § 1 4 5 8 7 8 5 4 § ] lunedì 26 agosto 2019 Pagina 20 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) COPPA ITALIA PROMOZIONE Il Cotignola piega il Solarolo COTIGNOLA 2 SOLAROLO 1 COTIGNOLA :Masetti, Merli, Magari (27' st Palladino), Gramigna (39' st Paganelli), Melandri, Orlando (37' st Leonardi), Tamburini, Serra, Bazhdari (33'pt Babini F.), Dall'Agata, Lombardi. All.: Folli. SOLAROLO :Cottignoli, Mengozzi E. , Santoni, Montanari, Ravaglia, Martino, Ricci ( 40 'st Pichetti), Smecca (28'st Proni), Mengozzi A., Cangini, Pezzi. All.: Berardi. ARBITRO :Soverini di Bologna. RETI :2'pt Pezzi, 28' st Lombardi (rig. ), 44 ' st Dall'Agata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 13
[ § 1 4 5 8 7 8 5 5 § ] lunedì 26 agosto 2019 Pagina 20 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) COPPA ITALIA PROMOZIONE Si torna in campo mercoledì RAVENNA Dopo il primo turno giocato ieri, si torna in campo mercoledì alle 20.30 con la seconda giornata. Alla luce dei risultati, le partite saranno Valsanterno-Atletico Castenaso, Solarolo-Riolo Terme, Sesto Imolese- Lavezzola, Russi -Faenza, Cervia -San Pietro in Vincoli, Novafeltria- Pietracuta, Sampierana-Due Emme, Igea Bellaria-Vis Misano e Reno- Bagnacavallo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 14
[ § 1 4 5 8 7 8 5 6 § ] lunedì 26 agosto 2019 Pagina 23 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Antonelli e Suzuki portano il Sic 58 a un passo dal podio Il cattolichino chiude 4° e precede il giapponese Arbolino e Dalla Porta si inchinano a Ramirez MATTEO MISEROCCHI SILVERSTONE Marco Ramirez batte sul filo di lana Tony Arbolino e Lorenzo Dalla Porta e inizia a sognare il titolo mondiale. Ottimo 4° Niccolò Antonelli per cui il podio sembra stregato e che precede il compagno di squadra Tatsuki Suzuki, che finalmente non cade e completa la buona domenica del team Sic 58 di Paolo Simoncelli. Nicco è a -53 dal capoclassifica Dalla Porta, che dopo Silverstone è più solo in vetta, ma più rincorso che mai. Infatti Aron Canet, che era appaiato a lui chiude 13° dopo una caduta, ma si avvicina Arbolino ed entra nell'arena Ramirez. Sono cinque i piloti sopra quota cento e tutti cinque possono ambire al titolo, anche se i più accreditati sono Dalla Porta, Arbolino e Canet. Quest'ultimo è buttato a terra dal connazionale Albert Arenas (scontro fra Ktm) nelle prime battute, torna in sella e recupera prepotentemente, passando negli ultimi tre giri dal 21° al 13° posto a 123 dal primo. Nella volata finale lo spagnolo con la Honda del team Leopard è quello che ha meno da perdere fra i primi e vince. Ora, però, anche lui dovrà guardare ai conti in classifica. Bravo Arbolino, che recupera terreno sui due battistrada, mentre Nicco resta con la medaglia di legno al termine di una bella prova. Il cattolichino, dopo essere stato in fondo al gruppo dei primissimi, rompe gli indugi nel finale, recupera posizioni, ma non riesce ad attaccare i tre che lo precedono. Bravo Suzuki che guarda le spalle al compagno e chiude in un ottimo 5°. I due del Sic 58sono a mezzo secondo dalla vittoria. Più staccate altre due coppie: la Petronas con Sasaki e Mcphee (quest'ultimo 6° in graduatoria a 99 punti) e la Sky Vr46 con Foggia e Vietti (il secondo 7° assoluto a 88). Andrea Migno (Ktm) lotta per il 13° e chiude a meno di 1 da Canet, ma solo 17°. Fra i due ci sono ben tre piloti.Fra questi il giovane Alcoba (14°), chiamato dal Gresini Racing per sostituire l'infortunato Rodrigo. L'altro alfiere del team faentino, Riccardo Rossi, è 27°. M. M. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 15
[ § 1 4 5 8 7 8 5 3 § ] lunedì 26 agosto 2019 Pagina 27 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) TENNIS Gaio nel torneo di Maiorca impreziosito da Andy Murray ALESSANDRO GIULIANI MAIORCA Federico Gaio è il n.6 del seeding nel Challenger Atp di Maiorca (46.600 euro, hard) che vede al via anche Andy Murray, Il faentino ha un bye al primo turno, poi sfiderà il vincente tra l' olandese Tim Raijthoven e il francese Gleb Sakharov. VILLANOVA DI BAGNACAVALLO Adelchi Virgili (n.4) contro Andrea Guerrieri (n.3). Una finale di grande spessore, ieri sera, nel maschile del torneo Open del Tc Villanova di Bagnacavallo (5.500 euro di montepremi). Semifinali: Virgili (2.2) -Luca Tomasetto (2.3, n.8) 1-6, 6-3, 6-2, Guerrieri (2.2) -Matteo Fago (2.1, n.2) 6-1, 6-4. Nel tabellone femminile finale tra la 2.6 Micol Devescovi (n.1) e la 2.7 Veronica Valgimigli (n.2). Semifinali: Devescovi- Martina Balducci (2.8) 6-3, 2-6, 6-4, Valgimigli-Silvia Sanna (2.7) 6-4, 1-0 e ritiro. OPEN MASSA Macina risultati il tabellone di 3ª categoria nel torneo Open maschile del Ct Massa, il 16° trofeo "Oremplast". Non si ferma la corsa di Davide Errani, fratello di Sara, portacolori del Ct Easy Tennis. Terzo turno: Bernardino Albertazzi (3.3) -Alessandro Claysset (3.5) 2-6, 6-4 e ritiro, Tommaso Zucchini (3.3)- Mattia Cavina (3.4) 6-3, 6- 4, Luca Caprioni (3.4) -Manuel Franzoso (3.3) 6-2, 6-3, Francesco Fabbri (3.5) -Roberto Zola (3.3) 5-7, 7-5, 6-0, Massimiliano Perotti (3.3) -Niccolò Iemmi (3.4) 6-2, 6-0, Davide Errani (3.4) -Federico Raimondi (3.2, n.7) 6- 0, 6-1, Giorgio Boldrini (3.2) -Mattia Barbarino (3.4) 6-3, 4-6, 6-3. SAN MARINO Con i primi match di qualificazione è iniziata la seconda edizione della San Marino Junior Cup, torneo Tennis Europe Under 12 organizzato dalla Federazione Sammarinese. Così i romagnoli all' esordio. Maschile: Mattia Di Bari -Francesco Campestri (wild -card) 6-1, 6-1, Riccardo Surano-Luigi Valletta 6-0, 6-0, Pietro Briganti -Marco Caporali (wild -card) 6-1, 7-6 (4), Alex Guidi -Luca Pompei 6-3, 6-3. Femminile: Chiara Bartoli-Kakou Narita (Jpn) 6-2, 2-6, 6-0, Diana Rolli -Azzurra Cremonini 6-7 (3), 7-6 (6), 6-1. IGEA MARINA È scattato il torneo di 3ª categoria maschile del Ct Venustas di Igea, il Trofeo del Gelso. Primo turno: Fabrizio Timpanaro (4.6) -Nicola De Checchi (4.6) 6-0, 6-1. Turno di qualificazione: Andrea Razza ni (4.4, n.2) -Davide Lombardi (4.5) 0-6, 6-2, 6-2. RAVENNA Partito il torneo di 3ª categoria maschile del Ct Cesarea. Primo turno: Riccardo Frega (Nc) -Stefano Piani (Nc) 6-3, 3-2 e ritiro, Claudio Liverani (4.6) -Mario Fabbri (4.6) 6-2, 3-6, 6-1. KIRYAT SHMONA Dopo la vittoria in doppio nella tappa precedente Federico Bertuccioli e Andrea Picchione ci riprovano nel secondo Future israeliano di Kiryat Shmona (15.000 dollari, hard). Il primo parte dalle qualificazioni, il secondo dal tabellone principale. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 16
[ § 1 4 5 8 7 8 5 8 § ] lunedì 26 agosto 2019 Pagina 35 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) «Riolo, più sinergia con vocazione agricola e culturale della città» De Carli: «Fare rete e sistema deve diventare sempre di più la mentalità prevalente» RIOLO TERME Arrivano buoni segnali dalla stazione termale di Riolo Terme dove il centro benessere conferma di essere in continua crescita. «Non possiamo che essere soddisfatti di questi numeri e del ciclo di incontri gratuiti con medici ed esperti per approfondire temi legati alla salute e al benessere naturale dice in proposito Mirko De Carli, capogruppo del Popolo della Famiglia a Riolo. Non possiamo però accontentarci: serve maggiore integrazione con l'enorme sviluppo agricolo e culturale legato ai monumenti artistici e alle bellezze naturali della città e della vallata. Per questo, come commissione Turismo del Comune di Riolo Terme, abbiamo come priorità quella di creare sempre maggiore sinergia tra le tre principali vocazioni del territorio cercando di rendere sempre più attrattiva Riolo Terme per un turismo sempre più fluido e mutevole. Fare rete e sistema deve diventare sempre di più la mentalità prevalente tra gli imprenditori di questo meraviglioso paese». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 17
[ § 1 4 5 8 7 8 5 7 § ] lunedì 26 agosto 2019 Pagina 35 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Manzoli ospite all'Arena Borghesi FAENZA Il cineclub Il raggio verde prosegue il ciclo di incontri a ingresso libero con figure di spessore appartenenti al mondo cinematografico e della critica. Protagonista dell'incontro con il pubblico sarà, stasera, Giacomo Manzoli, docente di Storia del cinema italiano e Forme audiovisive della cultura popolare all'università di Bologna. Il titolo della conferenza-dialogo è Arte per il popolo: superkolossal d'autore: Manzoli analizzerà alcuni grandi film della storia del cinema sotto la lente del rapporto con il pubblico e con la cultura occidentale del secondo dopoguerra. Manzoli ha all'attivo la pubblicazione di numerosi libri e articoli su riviste accademiche, nei quali si occupa principalmente di temi culturali e sociali legati alla cinematografia. Ingresso libero alle 20.45, inizio serata alle 21.15. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 18
[ § 1 4 5 8 7 8 5 9 § ] lunedì 26 agosto 2019 Pagina 35 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Numerosi i partecipanti a Frogstock RIOLO TERME Si sono concluse le quattro serate di Frogstock 2019, con la prima serata dedicata all'Avis night. Nonostante il tempo che ha tenuto in ansia gli organizzatori e i volontari può considerarsi un successo. La partecipazione è rimasta su altissimi livelli con la presenza di avventori arrivati anche da fuori provincia e regioni lontane. Una particolare soddisfazione trapela anche da Avis e Aido, che hanno fatto sì che diversi si siano presentati al loro gazebo chiedendo informazioni: in 20 hanno chiesto di essere contattati per poter fare la visita e i prelievi d'idoneità all'Avis mentre in 12 hanno chiesto l'iscrizione al'Aido. Una costatazione fatta dalla dirigenza Avis riolese: «Uno spazio per fare del bene rimane sempre». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 19
[ § 1 4 5 8 7 8 6 0 § ] lunedì 26 agosto 2019 Pagina 3 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali I conflitti sulla legislazione concorrente hanno prodotto in 17 anni oltre 1.800 ricorsiL' autonomia differenziata resta uno dei punti chiave del confronto politico Le liti tra Stato e Regioni impegnano una sentenza su due della Consulta Antonello CherchiMarta Paris Stato e Regioni continuano a litigare e a chiamare in causa la Corte costituzionale. Nel 2018 i ricorsi generati dai conflitti tra Roma e la periferia sono stati quasi la metà di quelli complessivamente presentati nell' anno davanti alla Consulta. Un braccio di ferro che potrebbe anche farsi più intenso se dovesse andare in porto la riforma sull' autonomia differenziata. Un progetto per ora accantonato per via della crisi di Governo, ma evocato come un percorso da completare sia dal premier Giuseppe Conte nel corso delle comunicazioni di martedì scorso al Senato, sia dal leader dei 5 Stelle Luigi Di Maio, che l' ha inserito fra i dieci punti da continuare a perseguire se questa legislatura proseguirà. Ora si guarda al modello emiliano di autonomia (si veda Il Sole 24 Ore di sabato). Il maggior spazio di manovra chiesto dalle Regioni ai sensi dell' articolo 116 della Costituzione potrebbe, una volta concesso, riverberarsi sul contenzioso davanti alla Corte costituzionale. Come è stato per la riforma del Titolo V della Carta, diventata operativa a novembre del 2001, dopo la ratifica referendaria del mese precedente. In 18 anni di Titolo V riformato - quello che, appunto, regola i rapporti tra lo Stato e le amministrazioni periferiche - la Corte ha avuto il suo bel daffare. Già nel 2002 erano stati presentati complessivamente 107 ricorsi, sia dalle Regioni contro lo Stato, sia viceversa. Una litigiosità altalenante, che ha raggiunto il suo picco nel 2012, con 193 cause, e il suo minimo nel 2007 (50). L' anno scorso i ricorsi sono stati 87, in diminuzione rispetto al 2017, quanto erano stati 95. Oltre alle fisiologiche oscillazioni di questo contenzioso, va, però, messo in conto anche il fatto che nel 2018 il nuovo Governo ha stentato a prendere forma. E l' Esecutivo è uno dei due attori del braccio di ferro costituzionale. Nonostante la flessione dei ricorsi, il contenzioso tra Stato e Regioni resta comunque uno dei maggiori impegni dei giudici costituzionali. Al punto che, anche per effetto della diminuzione delle sentenze emesse complessivamente dalla Corte (erano 281 nel 2017 e l' anno scorso sono scese a 250) e dell' aumento di quelle sul conflitto tra Roma e le amministrazioni territoriali (passate da 106 del 2017 a 122 dello scorso anno), le decisioni in materia di rapporti tra centro e periferia nel 2018 hanno rappresentato quasi il 50% del lavoro della Consulta. Una sentenza su due ha, dunque, cercato di mettere ordine nel complicato reticolo delle competenze legislative statali e regionali disegnate dal nuovo Titolo V. A partire dagli spazi di manovra consentiti a ciascuno dei due attori dalla legislazione concorrente, dove gli sconfinamenti sono potenzialmente più facili. E che il lavoro sin qui svolto dai giudici sia stato impegnativo lo dimostra il fatto che delle 2.152 sentenze emesse in 17 anni, oltre la metà (1.131) è di illegittimità costituzionale. A conferma che il presidio della Consulta è necessario per evitare il caos delle competenze. Dato questo quadro, si può ipotizzare che il sopraggiungere del regionalismo differenziato procurerà nuovo lavoro alla Corte. Scenario che, seppure di là da venire, può comunque essere ragionevolmente prefigurato guardando al faticoso iter che la riforma ha avuto fin qui. Partita nella precedente legislatura, quando il Governo Gentiloni sottoscrisse tre accordi preliminari con i Governatori di Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, il negoziato è proseguito nella legislatura attuale. Tra i temi centrali, le compentenze da trasferire dallo Stato alle tre Regioni. Il Governo, nonostante le differenze di vedute sul tema tra Lega e 5Stelle, aveva raggiunto un accordo sulle intese da sottoporre al Parlamento. La crisi ha, però, bloccato il processo, che comunque ha fatto nuovi proseliti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 20
[ § 1 4 5 8 7 8 6 0 § ] lunedì 26 agosto 2019 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali La richiesta di autonomia differenziata, infatti, vede in pista altre sette Regioni, che hanno dato al proprio presidente l' incarico di attivare il negoziato con il Governo, e altre tre che si sono dette interessate, ma non hanno conferito un mandato. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 21
[ § 1 4 5 8 7 8 6 1 § ] lunedì 26 agosto 2019 Pagina 17 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali I COSTI DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO Il Paese delle 87 emergenze sul clima non fa prevenzione Marta Casadei Molte emergenze, pochi fondi. E un timido tentativo di investire nella prevenzione. È questa la fotografia dell' Italia alle prese con i cambiamenti climatici: negli ultimi sei anni sono stati proclamati 87 stati di emergenza con danni riconosciuti per oltre 9,4 miliardi di euro. A fronte dei quali, però, gli importi trasferiti sono stati meno del 10 per cento. Negli ultimi 20 anni le Regioni hanno chiesto quasi 23 miliardi per prevenire il rischi idrogeologici. Ma il ministero dell' Ambiente ha erogato circa un quarto della cifra: 5,3 miliardi. Che non sono stati nemmeno spesi tutti: solo il 44% dei fondi, secondo il Laboratorio Ref Ricerche, ha finanziato progetti conclusi. Il report «Dall' emergenza alla prevenzione: urge un cambio di paradigma», frutto dell' elaborazione di dati Ispra e Protezione civile, dipinge un territorio fragile - il 16,6% è mappato nelle aree di maggiore pericolosità di dissesto idrogeologico - nel quale ci si trova a ragionare soprattutto in chiave di risposta a u na calamità. A molte, in realtà: tra il 1°maggio 2013 e il 13 maggio 2019 diciannove delle venti Regioni italiane hanno dichiarato almeno uno stato d' emergenza. E hanno chiesto, nel complesso, 11,4 miliardi di euro, di cui 9,4 sono stati riconosciuti come legittimi dai commissari. Ad essere assegnati e trasferiti, tuttavia, sono stati poco più di 900 milioni. Tra le Regioni più colpite dalle emergenze (12 in sei anni) c' è l' Emilia Romagna, che ha chiesto 1,3 miliardi di euro, ottenendo (per ora) solo 112 milioni degli 1,1 miliardi di fabbisogno riconosciuto. Subito dietro, la Toscana: otto stati di emergenza proclamati e danni riconosciuti per 783 milioni, di cui sono stati assegnati e trasferiti poco meno di 94 miliardi. Per il solo stato emergenza dovuto al maltempo registrato nell' ottobre 2018, che ha coinvolto dieci Regioni e due Province autonome, Trento e Bolzano, sono stati stanziati 150 milioni di cui 102 già trasferiti al commissar io delegato. Secondo l' Anbi, associazione che rappresenta i consorzi di bonifica, di irrigazione e di miglioramento fondiario, investire in prevenzione costerebbe circa sette volte meno rispetto al costo di gestione delle emergenze, ma l' Italia ha ancora un approccio poco lungimirante: «I fondi impegnati sono inferiori rispetto al fabbisogno espresso dagli enti locali - spiega Andrea Ballabio di Laboratorio Ref Ricerche, tra gli autori del report - e si continua a ragionare in un' ottica più che altro em ergenziale». Negli ultimi 20 anni circa (dal 1999 al 2017) il ministero dell' Ambiente, infatti, ha risposto alla richiesta di fondi per la prevenzione - circa 23 miliardi di euro per oltre 8mila interventi- con una nuova iniezione di "soli" 5,6 miliardi (secondo la classificazione proposta dall' Ispra, che raggruppa atti e decreti in sei macro categorie) principalmente attraverso il Dl 180/1998 (varato dal primo Governo Prodi dopo l' alluvione di Sarno) e gli accordi di programm a 2010-2011. La quota più nutrita dei finanziamenti è andata alla Sicilia (662 milioni), seguita da Lombardia e Toscana con, rispettivamente, 551 milioni e 567 milioni di euro. Ma,a livello nazionale, solo il 44% dei fondi - e quindi circa 2,4 miliardi - sono stati impiegati in progetti portati a termine. Il 15%, più di 800milioni, è stato destinato a progetti mai avviati o d efinanziati. Tra le Regioni che avrebbero utilizzato i fondi nel modo meno efficace c' è la Liguria, dove meno del 20% del denaro stanziato nel periodo (439 milioni, di cui, tuttavia, 315 milioni arrivati con il Piano stralcio aree metropolitane 2015-2020) sono stati impiegati in progett i terminati. «Negli ultimi abbiamo invertito la tendenza - spiega Giacomo Giampedrone, assessore all' ambiente della Regione Liguria - essendo cresciute le emergenze, da un lato, e la sensibilità degli Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 22
[ § 1 4 5 8 7 8 6 1 § ] lunedì 26 agosto 2019 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali enti locali dall' altro. E continuiamo su questa strada: a settembre lanceremo il bando di gara per lo scolmatore del torrente Bisagno, un appalto del valore di 204 milioni». Secondo Giampedrone «quando ci sono le emergenze i fondi arrivano, come è successo per l' alluvione del 2018; il nodo vero sono gli stanziamenti per la progettazione. Il piano ProteggItalia, per esempio, ha previsto solo 10 milioni per la Liguria: risorse insufficienti, considerando servirebbero 50 milioni per chiudere il programma s trutturale». Il ProteggItalia, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 12 aprile scorso, ha stanziato 11 miliardi di euro per il triennio 2019-2021, con tre miliardi destinati a interventi già eseguibili nell' anno in corso. «Il Piano non stanzia fondi sufficienti per la prevenzione - continua Ballabio di Laboratorio Ref Ricerche - perché circa tre degli 11 miliardi di euro complessivi sono dedicati alle emergenze e quasi tutti sono già stati assegnati dalla Protezione Civile per le calamità dell' autunno 2018. I fondi realmente destinati al ministero dell' Ambiente per la prevenzione sono quattro miliardi per il periodo 2019-21 a cui si aggiungono 900 milioni di euro a triennio da q ui al 2030». © RIPRODUZIONE RISERVATA Molte emergenze, pochi fondi. E un timido tentativo di investire nella prevenzione. È questa la fotografia dell' Italia alle prese con i cambiamenti climatici: negli ultimi sei anni sono stati proclamati 87 stati di emergenza con danni riconosciuti per oltre 9,4 miliardi di euro. A fronte dei quali, però, gli importi trasferiti sono stati meno del 10 per cento. Negli ultimi 20 anni le Regioni hanno chiesto quasi 23 miliardi per prevenire il rischi idrogeologici. Ma il ministero dell' Ambiente ha erogato circa un quarto della cifra: 5,3 miliardi. Che non sono stati nemmeno spesi tutti: solo il 44% dei fondi, secondo il Laboratorio Ref Ricerche, ha finanziato progetti conclusi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 23
[ § 1 4 5 8 7 8 6 2 § ] lunedì 26 agosto 2019 Pagina 3 Italia Oggi Sette Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Principi e casi da catalogare Ci vuole un catalogo dei fatti tenui non punibili. La scelta del legislatore di non punire i fatti particolarmente tenui e non abituali deve essere inserita in un quadro di certezza giuridica e di prevedibilità della reazione dello Stato al comportamento delle persone. Questo principio riguarda non solo le garanzie per l' imputato, ma anche e soprattutto la vittima, che deve cercare di difendersi e di tutelarsi anche da fatti che, magari, non meriteranno una punizione penale, ma che pur sempre fanno male. Per la vittima. Facciamo un po' di esempi. Se uno ruba qualche bottiglia di liquori da un supermercato può confidare nella tenuità del fatto e non essere condannato: ma il negozio deve potenziare il sistema di controllo della merce per evitare furti. Se non c' è il disincentivo delle conseguenze penali del proprio gesto, l' autore del furto deve comunque trovare la strada del crimine in salita e il negoziante deve imparare a fare a meno dell' aspettativa dell' effetto disincentivante del rischio penale (svaporato per effetto della disciplina della «particolare tenuità). Se le molestie telefoniche possono essere condonate dalla particolare tenuità, bisogna pensare a cambiare numero di telefono o a fare causa civile. Tutto ciò riguarda anche gli enti pubblici. Se un dipendente pubblico fa telefonate private di breve durata con la linea dell' ufficio, questi può sperare di non essere incriminato, perché il peculato è tenue; ma ciò non toglie che l' ente pubblico deve prevenire e punire tutti i peculati, anche quelli non penalmente puniti. Se un dipendente pubblico telefona per un minuto non è poi un gran danno, si dirà. Ma se centinaia di migliaia di lavoratori impiegati nella pubblica amministrazione telefonano per ragioni extra lavorative, quelle p.a. devono arginare quelle condotte dannose con altri sistemi relativi all' organizzazione del lavoro, alla disponibilità degli strumenti di lavoro, ai procedimenti disciplinari. Oppure, ancora, se uno stocca rifiuti pericolosi, magari non verrà punito, ma comunque bisogna ripulire l' area e cercare di rendere la vita difficile a chi vuole sporcare il territorio, anche se solo un pochino. Oppure, ancora, se le tasse non versate hanno un importo di poco superiore alla soglia della punibilità penale, allora bisogna che il fisco incrementi l' efficacia della sua azione amministrativa antievasione, non potendo contare sul potere intimidatorio della norma penale. Per l' imputato. L' esigenza di prevedibilità della reazione alla propria condotta è, poi, un principio di garanzia a tutela dell' autore di una certa condotta. Quest' ultimo deve poter sapere in anticipo se andrà assolto o andrà punito e, quindi, le conseguenze della propria azione. Da questo dipende l' effettività del sistema punitivo. La raccolta delle sentenze. Un riflesso di questa nuova impostazione è la necessità di avere cataloghi delle condotte punibili e di quelle non punibili. Le raccolte delle sentenze, massimari e banche dati, devono essere compilati non solo sulla base dei principi generali, che poi i singoli giudici applicano ai casi concreti: questo è sufficiente in un sistema, in cui per la punibilità basta che un fatto storico concretizzi la portata astratta di una norma. Se, invece, la punibilità richiede qualcosa di più e cioè la valutazione della offensività in concreto di quel fatto specifico, occorre un catalogo anche dei fatti specifici offensivi e dei fatti specifici inoffensivi. Ci sarà, per esempio, il catalogo dei furti in concreto punibili e di quelli in concreto non punibili. Così, per continuare nell' esempio, le sentenze distingueranno il furto di bottiglia singola di liquore Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 24
[ § 1 4 5 8 7 8 6 2 § ] lunedì 26 agosto 2019 Italia Oggi Sette Pubblica Amministrazione ed Enti Locali dal supermercato dal fatto del furto ripetuto in più giorni di più bottiglie di liquore. In tutti e due i casi abbiamo un reato di furto, ma uno dei due sarà punito e l' altro no. Le raccolte delle sentenze dovranno censire ed elencare non solo principi astratti, ma casistica concreta. E di questa casistica ci deve essere ampia conoscibilità, affinché la circolazione delle notizie consenta ai giudici di seguire gli orientamenti che si diffondono sui singoli casi, essendo ovviamente augurabile che i precedenti autorevoli possano ispirare futuri giudizi simili sulla offensività in concreto su casi simili. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 25
[ § 1 4 5 8 7 8 6 3 § ] lunedì 26 agosto 2019 Pagina 8 Italia Oggi Sette Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Al proliferare di regolamenti regionali si contrappone una visione chiara della tassazione B&B, il fisco ricomincia da tre Le ipotesi: reddito d' impresa, redditi diversi, cedolare PAGINA A CURA DI MARILISA BOMBI Alloggio offresi, purché il soggiorno non superi i 30 giorni. E con un occhio di riguardo alle norme regionali e al regime fiscale da seguire. In Italia è boom di B&B e di camere o interi appartamenti da locare a turisti. La cosiddetta sharing economy sta diventando un affare per tutti, giovani o vecchi, a prescindere dalla professione o dalla specifica conoscenza in ambito fiscale e informatico. L' obiettivo non è sempre soltanto quello del guadagno. Perché molto spesso la condivisione resa possibile dagli strumenti della società dell' informazione è per socializzare (è il caso per esempio del Bla Bla car), mentre per quanto riguarda gli immobili l' obiettivo è quello di abbattere i costi di gestione della seconda casa, che non sempre è al mare, in montagna o in una città d' arte. Molto spesso è la vecchia abitazione dei genitori ricevuta in eredità e che, visto l' andamento negativo del mercato immobiliare, molti si ritrovano a ritenere anti-economico vendere. Ed ecco che l' affitto di una stanza o dell' intero appartamento consente di far fronte agli oneri di gestione quali la manutenzione, il pagamento di Imu, Tasi e Tarsu, oltre alle bollette per luce, acqua e gas e alle spese condominiali. Da questa situazione il moltiplicarsi delle offerte di alloggio che si possono differenziare in B&B, affittacamere e locazioni brevi, ovvero tutte quelle occasioni di soggiorno, che oggi vanno anche di moda e che si pongono in concorrenza con la tradizionale ospitalità offerta dagli alberghi. Il codice del turismo del ministro Brambilla. L' obiettivo, ambizioso, del dlgs 79/2011 era quello di uniformare, a livello nazionale, le varie tipologie di strutture ricettive distinguendo le stesse in alberghiere ed extra alberghiere. Tra le attività alberghiere il codice vi aveva fatto rientrare i bed and breakfast (se esercitati in forma imprenditoriale); le case per ferie, le unità abitative ammobiliate a uso turistico, i residence, gli ostelli per la gioventù, individuandone le specifiche caratteristiche. Mentre nelle attività extra alberghiere avrebbero dovuto rientrare gli esercizi di affittacamere e le attività ricettive a conduzione familiare bed & breakfast oltre a rifugi, agriturismi e foresterie per turisti. Tuttavia, a poco meno di un anno dalla sua adozione la Corte costituzionale, su ricorso di alcune regioni, con la sentenza 80/2012, censurò l' intero impianto normativo del Codice del turismo per eccesso di delega da parte del governo, e per aver invaso l' ambito di competenza delle regioni. Dopo tale decisione, nonostante sia operativa la Conferenza delle regioni, non c' è stato alcun accordo tra la stesse, al fine di omologare a livello nazionale le diverse tipologie di offerta turistica. Con la conseguenza che, per esempio, nella regione Lazio i bed and breakfast possono essere gestiti sia in forma imprenditoriale che occasionale (Regolamento 7 agosto 2015 n. 8) mentre in Lombardia (legge 27/2015) la distinzione è tra strutture alberghiere e non alberghiere nel cui novero vengono inseriti: foresterie lombarde, locande, case e appartamenti per vacanze e bed & breakfast. Per questi ultimi, la cui gestione non può essere imprenditoriale, vige l' obbligo della interruzione dell' attività per un periodo di 90 giorni, anche non continuativo. La Regione Toscana ha operato, invece, una classificazione di altro tipo (lr 86/2016). Ha distinto, infatti, le strutture ricettive in senso stretto da quelle extra-alberghiere con le caratteristiche della civile-abitazione, ovvero: gli esercizi di affittacamere; i bed and breakfast; le case e appartamenti per vacanze e le residenze d' epoca. Prevedendo, comunque, per affittacamere e B&B, la possibilità della loro gestione sia in forma professionale che occasionale. Insomma, se ogni regione può stabilire una propria disciplina contemplando anche un autonomo sistema autorizzatorio, diversa è la questione fiscale. Questa è, infatti, unica e può essere sintetizzata nelle Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 26
[ § 1 4 5 8 7 8 6 3 § ] lunedì 26 agosto 2019 Italia Oggi Sette Pubblica Amministrazione ed Enti Locali seguenti tre ipotesi: reddito di impresa, redditi diversi e cedolare secca. L' attività imprenditoriale e l' attività occasionale. Innanzitutto le problematiche connesse agli affittacamere e ai B&B. Con risoluzione del 13 ottobre 2000 n. 155, nel rispondere a un quesito della regione Emilia Romagna a proposito del corretto trattamento tributario, agli effetti dell' Iva per i B&B, il ministero delle finanze ha affermato che: «il presupposto soggettivo di imponibilità all' Iva sussiste qualora le prestazioni di servizi siano non occasionali, cioè rientranti in un' attività esercitata per professione abituale, e che il carattere saltuario dell' attività di fornitura di alloggio e prima colazione si identifica con quello della occasionalità». Ne consegue, in via generale, precisava la nota, che l' esclusione dal campo di applicazione dell' Iva può affermarsi solo se l' attività viene esercitata non in modo sistematico o con carattere di stabilità e senza quella organizzazione di mezzi che è indice di professionalità dell' esercizio dell' attività stessa. Per converso, aggiungeva la risoluzione, «nell' eventualità in cui l' attività in oggetto venisse svolta in modo sistematico e con carattere di stabilità, evidenziando una certa organizzazione di mezzi, la medesima attività si qualificherebbe in termini abituali e quindi professionali» (e della qualificazione pertanto come attività di impresa, nda). Le medesime considerazioni, ovviamente, sono estensibili all' attività di affittacamere, ovvero nelle ipotesi in cui non è servita la prima colazione. Nelle ipotesi, in sostanza, di attività occasionale, ovvero attività commerciale non esercitata abitualmente, i relativi proventi vengono fatti rientrare tra i redditi diversi, (art. 67, comma 1, lettera i) del Tuir). Mentre nelle restanti ipotesi il titolare dell' attività d' impresa sarà tenuto al rispetto delle norme civilistiche e fiscali previa scelta del regime contabile tra forfettario, semplificato e ordinario. E con l' obbligo, tra l' altro, al rilascio della ricevuta fiscale. Mentre la ricevuta sarà non fiscale per i soggetti non imprenditoriali che avranno comunque la possibilità di dedurre le spese inerenti. Le locazioni brevi. La cedolare secca del 21% è il regime fiscale introdotto dal decreto legge 50/2017 che ha dettato una specifica disciplina per i contratti di locazione di immobili a uso abitativo che hanno una durata non superiore a 30 giorni: le cosiddette «locazioni brevi». In sostanza, quei contratti conclusi da persone fisiche al di fuori dell' esercizio dell' attività d' impresa che hanno trovato nelle piattaforme digitali la loro promozione, tanto da rappresentare in certe realtà, quali per esempio Bologna, una vera e propria calamità, per la drastica diminuzione della offerta abitativa per più lunghi periodi. Secondo le indicazioni fornite dall' Agenzia delle entrate (circolare n. 24 /E 12 ottobre 2017) sono interessati alle nuove regole anche i contratti che prevedono la prestazione di servizi accessori quali, per esempio, la fornitura di biancheria, la pulizia dei locali, la concessione dell' utilizzo delle utenze telefoniche o del wi-fi. Non vi rientrano, invece, i contratti con i quali il locatore, oltre a mettere a disposizione l' immobile, o parte dello stesso, fornisce altre prestazioni aggiuntive (prima colazione in primis). Quindi i B&B ne sono esclusi. Ai redditi derivanti dai contratti di locazione breve si possono applicare, su scelta del locatore, le disposizioni in materia di «cedolare secca sugli affitti», cioè il regime di tassazione previsto dall' art. 3 del dlgs 23/2011. In sostanza, il proprietario dell' immobile (o sublocatore o comodatario) può scegliere di assoggettare il reddito che ricava dall' affitto di una stanza o dell' intero appartamento, a un' imposta che sostituisce l' Irpef. Per quanto riguarda la ricevuta d' affitto, contrariamente all' attività di B&B, la stessa va emessa obbligatoriamente soltanto se viene richiesta dall' inquilino, e ciò ai sensi dell' art. 1199 del codice civile. I controlli di polizia. L' articolo 109 del Tulps prevede l' obbligo per i gestori delle strutture ricettive alberghiere ed extra alberghiere di comunicare i dati degli alloggiati entro 24 ore dal loro arrivo nella struttura. Il sistema è oggi totalmente informatizzato, nel senso che, ottenute dalla Questura le credenziali di accesso al sito «alloggiatiweb.poliziadistato.it», il titolare dell' attività inserisce direttamente i dati degli ospiti. Con la legge di conversione del decreto sicurezza, (legge 132/2018) all' art. 19-bis, è stato introdotto l' obbligo di comunicare alla Questura le generalità degli ospiti entro le 24 ore Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 27
[ § 1 4 5 8 7 8 6 3 § ] lunedì 26 agosto 2019 Italia Oggi Sette Pubblica Amministrazione ed Enti Locali successive al loro arrivo anche per locazioni e sublocazioni di durata inferiore a 30 giorni. Peraltro, la registrazione dovrà avvenire entro sei ore dall' arrivo degli ospiti, se il soggiorno è di un solo giorno. La novità è contenuta nella legge di conversione del decreto sicurezza bis (legge 77/2019) ma sarà operativa soltanto 90 giorni dopo che il ministero dell' interno avrà provveduto a modificare, con apposito decreto, le modalità tecniche dell' attuale portale predisposto per la registrazione degli ospiti. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 28
[ § 1 4 5 8 7 8 6 5 § ] lunedì 26 agosto 2019 Pagina 13 Italia Oggi Sette Pubblica Amministrazione ed Enti Locali La Cassazione limita il pagamento parziale dei tributi in pendenza del processo Ricorsi pendenti, si paga tutto Riscossione frazionata solo nei casi previsti dalla legge PAGINA A CURA DI SERGIO TROVATO La riscossione frazionata di imposte e tasse in caso di impugnazione dell' avviso di accertamento si applica solo nei casi in cui la legge la prevede espressamente. Il recupero parziale del tributo accertato, in attesa della sentenza di primo grado, qualora il contribuente abbia contestato l' atto impositivo, vale solo per alcuni tributi erariali e non si estende a imposte e tasse amministrate dagli enti locali. Pertanto, in caso di accertamenti non ancora divenuti definitivi, in pendenza dei ricorsi innanzi alle commissioni tributarie, è consentito all' ente impositore provvedere alla riscossione integrale della pretesa tributaria. Il contribuente non può invocare la norma processuale che prevede la riscossione frazionata del tributo nelle more del giudizio, in quanto la stessa esplica i propri effetti solo per le somme dovute dopo l' emanazione della sentenza di primo grado. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, con la sentenza 20457 del 30 luglio 2019. Per i giudici di legittimità, l' articolo 68 del decreto legislativo 546/1992, riguardante il pagamento dei tributi in pendenza del processo, fa riferimento ai soli casi in cui è prevista la riscossione frazionata del tributo. Pertanto, «si applica soltanto a quelle imposte per cui le singole leggi prevedono tale forma di riscossione frazionata». La deroga prevista dalla norma ha un carattere di specialità. Per esempio, in materia di imposte dirette, l' articolo 15 del dpr 602/1973, che disciplina l' iscrizione nei ruoli in base a accertamenti non definitivi, consente «la riscossione del tributo nella fase amministrativa». L' articolo 68, invece, «regola la riscossione frazionata del tributo nella fase relativa alla pendenza del processo tributario». Ecco perché, come evidenziato nella pronuncia in esame, questa regola non vale in tema di riscossione di dazi e diritti doganali. Qualora il contribuente abbia impugnato l' avviso di rettifica, come nel caso di specie, e non sia stata ancora emanata la sentenza di primo grado, non è precluso all' amministrazione finanziaria di «iscrivere a ruolo gli interi importi dovuti». Lo stesso trattamento la legge riserva alla riscossione dei tributi locali in pendenza del processo. Quindi, il citato articolo 68 «nel prevedere una diversa modulazione dell' ammontare del tributo dovuto in relazione alla progressione dei gradi di giudizio, trova applicazione nella fase post decisum e non in quella ante decisum». La riscossione integrale. Anche la giurisprudenza di merito è in linea con la tesi della Cassazione. La commissione tributaria regionale di Palermo (sentenza 2345/2017) ha affermato che non si estende ai tributi locali la riscossione frazionata in caso di impugnazione dell' avviso di accertamento. La disciplina prevista per i tributi erariali che limita la riscossione nella misura massima di un terzo del dovuto non vale per imposte e tasse amministrate dagli enti locali. Pertanto, in caso di accertamenti non ancora divenuti definitivi, in pendenza dei ricorsi innanzi alle commissioni tributarie, è consentito all' ente impositore di provvedere al recupero integrale della pretesa tributaria, e non soltanto nel limite di un terzo. Il contribuente non può invocare la norma processuale sopra indicata che «prevede la riscossione frazionata del tributo solo per le somme determinate a seguito di una sentenza tributaria di merito». Dunque, i comuni possono riscuotere totalmente l' Ici, l' Imu, la Tasi e gli altri tributi locali, poiché il titolo derivante dall' atto di accertamento è esecutivo per l' intero ammontare. A differenza dei tributi erariali, non sussiste alcuna graduazione della riscossione dell' imposta dovuta. Le amministrazioni locali hanno la facoltà di sospendere in via amministrativa l' esecutività degli atti impugnati. Altra possibilità offerta ai ricorrenti è quella di richiedere, se esistono i presupposti (fumus boni iuris Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 29
[ § 1 4 5 8 7 8 6 5 § ] lunedì 26 agosto 2019 Italia Oggi Sette Pubblica Amministrazione ed Enti Locali e periculum in mora), al giudice la sospensione degli atti impositivi. L' articolo 68 dispone la provvisoria esecuzione delle sentenze delle commissioni tributarie, graduando la riscossione dell' imposta in relazione al grado di giudizio e all' esito della controversia. Mentre per i tributi locali siamo di fronte a una totale esecutività ex lege dell' atto impositivo, che obbliga il contribuente a un esborso immediato già nelle more del giudizio di primo grado. La diversità di trattamento non opera invece per le sanzioni tributarie, in base a quanto stabilito dall' articolo 19 del decreto legislativo 472/1997. Anche quelle irrogate dagli enti locali sono soggette alle regole fissate dall' articolo 68 e, quindi, alla riscossione frazionata in pendenza del processo. La sospensione del pagamento. Come è stato già posto in rilievo, le amministrazioni pubbliche possono sospendere gli effetti dell' atto impugnato, al fine di evitare al contribuente un esborso immediato delle somme accertate, se sussiste un dubbio sulla sua legittimità. Gli avvisi di accertamento riguardanti tasse e imposte possono essere sospesi, in autotutela, dall' amministrazione. La Cassazione, con la sentenza 13367 del 17 maggio 2019, ha però precisato che la delibera con cui la giunta comunale dispone la sospensione degli effetti degli atti tributari è limitata al pagamento del tributo. Ciò vale sia per gli atti tributari emanati dagli enti locali sia per quelli emanati dagli altri enti impositori. L' articolo 2-quater del dl 564/1994 prevede che regioni, province e comuni sono tenuti a individuare l' organo competente ad annullare o revocare, in sede riesame, gli atti illegittimi o infondati. All' organo competente è attribuito anche il potere di disporre la sospensione degli effetti dell' atto che appaia illegittimo o infondato, essendo tale potere ricompreso nel più ampio potere di autotutela. La stessa facoltà è riconosciuta alle Agenzie fiscali. Il provvedimento di sospensione amministrativa, secondo la Cassazione, non comporta la sospensione del termine per ricorrere (60 giorni), che è perentorio. Non può essere sospeso il termine di decadenza. Il ricorso proposto oltre il termine di 60 giorni va dichiarato tardivo e inammissibile. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 30
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